Liceo Ginnasio “Melchiorre Gioia” Piacenza Storia e politica dell’Unione europea classe 5a liceo scientifico sez. C prof. Marisa Cogliati anno scolastico 2006-07 INDICE 1. dagli anni ’20 alla CECA 2. dalla CED alla crisi della “sedia vuota” 1969 • a cura di Francesca Tiberto 3. dalla Conferenza de L’Aja agli allargamenti degli anni ’80 • a cura di Davide Carrà 4. dal Libro Bianco di Delors al percorso di avvicinamento all’euro, 1997 • a cura di Daniele Galli 5. dalla moneta unica alla Nuova Europa • a cura di Sara Massari INDICE 6. Cronologia • a cura di Caterina Egeste e Alice Pietra 7. Sitografia • a cura di Davide Carrà 8. Approfondimento: la questione arabo-israeliana • a cura di Serena Quagliaroli 9. Chi ha voluto l’Europa? • a cura di Caterina Egeste e Alice Pietra Home Unità nella diversità - In varietate concordia 9 maggio anniversario della dichiarazione di Robert Schuman Sito su storia delle istituzioni europee: http://europa.eu/abc/history/index_it.htm Strasburgo L'unione europea (dal 1° maggio 2004) Al 2006 ██ membri ██ paesi entranti entrati nel 1 gennaio 2007 ██ paesi candidati ██ potenziali paesi candidati 2007 27 Stati membri 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20. 21. 22. 23. 24. 25. 26. 27. Austria Belgio Bulgaria Cipro Danimarca Estonia Finlandia Francia Germania Grecia Irlanda Italia Lussemburgo Lettonia Lituania Malta Paesi Bassi Polonia Portogallo Regno Unito Repubblica ceca Romania Slovacchia Slovenia Spagna Svezia Ungheria ANNI ’20 – ‘30 Dopo la prima guerra mondiale, Europa da idea utopica-mito diventa programma progetto obiettivo della grande politica internazionale le due guerre “fratricide” accelerano il declino già iniziato i primi progetti di Unione Europea sono accompagnati da: o dal tema del declino dell’Europa - pessimismo Ma non tutti lo condividono, infatti compare anche il tema dell’Europa come realtà o consolidata o inevitabile o necessità irrinunciabile ANNI ’20 – ‘30 1° progetto – 1° movimento – 1° congresso Richard Coudenhove-Kalergi primo dopoguerra 1926 Vienna 1927 Briand presidente 1930 Berlino; 1932 Basilea; 1935 a Vienna si spacca Unione paneuropea - Unione per la pace - Unione vs nuovi centri di potenza/supremazia - Unione vs pericolo comunista cfr Churchill ANNI ’20 – ‘30 CHURCHILL fu campione dell’unità europea - vs egemonia comunista - ma considera l’Inghilterra = partner NON come membro di Europa federata - per la sua missione imperiale “l’Impero inglese è una grande potenza europea, ma è anche una grande e crescente potenza americana, è una delle grandi potenze asiatiche e la maggior potenza africana, ma è soprattutto il centro e il motore del British Commonwealth” Winston Churchill 1874-1965 L’unione di federazione europea e americana avrebbe garantito ai nuovi “padroni economici” di allontanare il pericolo “giallo” Filippo Turati Fino al 1929 Fermenti pacifisti e unitari in Europa 1922 – conferenza di Washington sul disarmo 1925 – Patto di Locarno riconciliazione franco-tedesca tra Briand e Streseman 1928 – Patto Briand-Kellogg – bando delle guerra 5 settembre 1929 il ministro degli esteri francese – presidente dell’Unione paneuropea, alla Società delle Nazioni Briand propone una “federazione europea” fondata sul “principio dell’unione e non dell’unità” ma il progetto non decolla Arriva il 1929 1929 crisi di Wall Street divide l’Europa Dal 24 ottobre il “giovedì nero” al 29 ottobre “Martedì nero” Gli Stati cercano soluzioni autonome Protezionismo – Usa si rifiutano di collaborare Nazionalismo economico e politico isolazionismo americano – economico-pol-cult Gli europeisti vedevano l’Europa = la soluzione dei problemi economici Ma la crisi economica invece di unire spacca … Il movimento paneuropeo si spacca 1935 Con le politiche coloniali che difendono i loro privilegi e i popoli poveri che reclamano un “posto al sole” Con la caduta del commercio internazionale • crollava anche il sistema di sicurezza collettiva • iniziavano le aggressioni - II Guerra mondiale • al pluralismo subentrava il mondo diviso per razze • sembrava addirittura che il nazismo fosse un nuovo europeismo “progressista” volto a superare lo Stato nazionale in uno spazio ampio con un “ordine nuovo” • contro la minaccia razziale ebrei • contro la minaccia ideologica sovietici • contro la minaccia geopolitica asiatici Europa XX sec. 1933 Hitler concelliere 1936 Asse Roma-Berlino 1938 Anschluss dell’Austria 1939 Invasione Cecoslovacchia Polonia; II guerra mondiale 1940 Invasione Danimarca Norvegia, Belgio, Olanda, Lussemburgo, Francia; battaglia d’Inghilterra 1941 Invasione di Jugoslavia e Grecia; operazione “barbarossa” Russia 1942 Conferenza di Wannsee 1943 “guerra totale” Dove rinasce l’idea di Europa? Dall’esperienza dei campi di concentramento? Dalla Resistenza? nascono ideali e aspirazione a un ordine di democrazia e pace ma non un movimento organizzato L’europeismo nasce nei Paesi sconfitti per cercare integrazione • esce dalle èlites ma rimane minoritaria nella cultura della Resistenza • si lega al rifiuto del nazionalismo • cmq rimane subordinata a riforme economicosociali IN FRANCIA … L’EUROPEISMO rimane secondario rispetto a - Esigenze sociali - e esigenze istituzionali - e alla difesa dei valori patriottici IN ITALIA … Dalla Resistenza anche durante il periodo fascista Luigi Einaudi già nel 1918 alla Società delle Nazioni, aveva contrapposto una “seconda specie di Società delle Nazioni” un “super-stato fornito di una sovranità diretta sui cittadini dei vari Stati con il diritto di stabilire imposte proprie, mantenere un esercito super-nazionale, padrone di una amministrazione sua diversa dalle amministrazioni nazionali”. MOVIMENTO FEDERALISTA EUROPEO Italia 1943, poi in Francia nel 1944 www.mfe.it Partito d’Azione, luglio 1942 • programma per la federazione europea • creare una coscienza europea proposta criticata dai federalisti • Spinelli suggerisce che nella Costituzione italiana compaia il riferimento alla federazione europea Democrazia Cristiana • adesione tardiva Partito Socialista • europeista solo dopo la rottura dal PCI Partito Comunista • dopo molto tempo … Ma il maggior contributo teorico alla dottrina federalista fu dato da forti individualità: Luigi Einaudi Silvio Trentin socialista in esilio Eugenio Colorni, Ernesto Rossi e Altiero Spinelli Manifesto di Ventotene Manifesto di Ventotene FEDERALISMO ITALIANO • Unione europea = vera e propria rivoluzione politica • con strategia e militanti e struttura organizzativa sovra-partitica • Europa = condizione per la fine dello Statonazione e condizione per la nascita di una nuova democrazia rivoluzione • visione totalizzante forza attrattiva ma anche limite • carica idealistica vs posizioni moderate e gradualistiche Altiero Spinelli 1907-1986 • uno dei padri fondatori dell’Europa Unita • entrato nel partito comunista, fu incarcerato dal 1927 al 1937 • durante gli anni successivi passati al confino, si staccò dal partito avvicinandosi a Giustizia e Libertà • e scrivendo con E. Rossi il Manifesto di Ventotene (1941) per l’Europa unita e libera • fondando il Movimento federalista europeo • fu deputato al Parlamento europeo come indipendente nelle liste del Pci Crisi del federalismo nel secondo dopo-guerra 1944-1945 declina fino alla sconfitta l’europeismo della Resistenza a causa dell’urgenza dei problemi sociali Italia Il Partito d’Azione entra in crisi e si dissolve Movimento federalista crisi e paralisi Ma proprio in quei mesi nasceva il FUNZIONALISMO - Base economica dogane, mercati - Politica estera USA, guerra fredda 1946 – 1950 piano Marshall – Blocco occidentale 1946 ANNO DIFFICILE • per la drammatica situazione socio-economica della Germania pericolo per una sua bolscevizzazione • si manifestano i prodromi del conflitto Est-Ovest: Churchill parla di “cortina di ferro” • si sviluppa la politica americana di contenimento inizio della guerra fredda • il futuro della Germania è legato a quello dell’Europa • 6 settembre 1946 il segretario di stato americano James Byrnes annunciò l’accettazione della divisione della Germania e la promessa di ricostruire un governo tedesco nelle zone occidentali • il recupero della Germania diventa il baluardo della politica di contenimento e della ripresa dell’Europa 1946 – 1950 piano Marshall 1947 inizia il processo che porterà alla guerra fredda • 1 gennaio: fusione delle zone inglese e americana in Germania • gennaio: sospensione degli aiuti economici e militari degli inglesi alla Grecia a causa della crisi economica rischio di invasione comunista ciò causò il … 1947 - 12 marzo: discorso al Congresso della dottrina Truman – si apre la guerra fredda: • denuncia del pericolo comunista • impegno americano a sostenere i popoli liberi che si oppongono all’oppressione • 5 giugno 1947 piano Marshall necessità di aiuti economici alla Germania e all’Europa guerra fredda dichiarata BLOCCO CONTINENTALE • Patto Atlantico – sistema difensivo Fulcro recupero della Germania Gli Stati europei chiedono garanzie • 22 marzo – Il Congresso degli Stati Uniti favorisce la creazione degli Stati Uniti d’Europa George Catlett Marshall Nobel per la pace 1953 generale e politico organizzatore e stratega dell'esercito americano durante la seconda guerra mondiale, e legò il suo nome al piano per la ricostruzione europea dopo la guerra piano Marshall – annunciato in un discorso all’università di Harward il 5 giugno 1947. Dottrina Truman e piano Marshall, i due pilastri, ideologico ed economico, che insieme al terzo pilastro, il Patto Atlantico, costituiranno il “Blocco continentale”. 22 marzo 1947 Era l’inizio di quell’attivo sostegno americano al programma di integrazione europea destinato a durare per più di un ventennio. La ricostruzione dell’economia tedesca diventava condizione della ripresa economica europea Guerra fredda + politica americana rilancio del processo di integrazione europea - da una parte rinuncia a elementi di sovranità per una collaborazione - dall’altra ricostruzione dello Stato nazionale per rafforzare le società sottostanti Dall’unificazione europea gli americani si aspettano: - vantaggi politici ed economici - ma anche una forte ispirazione ideale Il contributo di Churchill first practical step CONGRESSO D’EUROPA • iniziative per il rilancio del movimento europeo e della centralità del problema tedesco • impostazione anticomunista e sovietica 7-10 maggio 1948 a L’AJA I° congresso Winston Churchill 1874-1965 Altiero Spinelli ritornato alla militanza federalista, diveniva presidente del MFE Ago 1947 a Montreux si tenne il primo congresso internazionale dell’Unione europea dei federalisti: si decise il voto favorevole al piano Marshall, precisa scelta anticomunista e filo-occidentale che rimarrà costante del movimento CONGRESSO D’EUROPA 7-10 maggio 1948 a L’AJA Si incontrano sia personalità pragmatiche sia idealisti non potevano esserci risultati concreti sul dilemma “confederazione o Assemblea politica” Uscirà una Francia decisa a portare avanti una politica europeista Le successive realizzazioni dell’unificazione “affondano le radici nel congresso dell’Aja nonché nella successiva evoluzione, stimolata dallo stesso congresso … , del rapporto tra i vari settori dell’europeismo e nell’interazione tra movimenti e governi”. 5 maggio 1949 a Londra nasceva l’Assemblea europea con la denominazione di Consiglio d’Europa, organismo sovranazionle embrione dell’unità europea 10 paesi: Belgio Danimarca Francia Gran Bretagna Irlanda Italia Lussemburgo Norvegia Olanda Svezia. Si trattava di un organo consultivo, il cui scopo: art.1 “conseguire una più stretta unione fra i suoi membri” da raggiungere con la discussione di questioni di comune interesse, con accordi e azione comune nei campi economico-sociale-culturalescientifico. Consiglio d’Europa Comitato dei ministri Assemblea consultiva Esito: il Consiglio d’Europa destinato a un ruolo marginale (forum internazionale senza decidere alcunché) • 1950 ha redatto la Convenzione sui diritti dell’uomo • 1961 ha redatto la Carta Sociale Europea Ma privo di poteri reali p stato superato dagli organismi CEE Tra L’Aja e Londra, dal maggio 1948 al maggio 1949: Federalismo Unionisti - Ente sovra-nazionale - rappresentatività popolare - assemblea costituente • confederazione • stati nazionali Programma minimo 3a VIA - IL FUNZIONALISMO • integrazione graduale per via economica e commerciale • critica di sostanza al federalismo: - rimane a livello di vertice non di popolo - non creava coscienza europea La TERZA VIA IL FUNZIONALISMO Robert Schuman AMERICA E UNIONE EUROPEA Il pragmatismo americano marzo 1948 approvato il piano Marshall • obiettivi di risanamento socio-economico • di trasferimento di idee-metodi-strategie del capitalismo • non riuscirà nel processo di “integrazione economica” • invece riuscirà nel processo di liberalizzazione mercato europeo e globale aprile 1948 creata l’OECE, organizzazione destinata a coordinare lo sforzo di ricostruzione europea • ma solo consultivo, privo di poteri di intervento ULTERIORE PASSO AVANTI verso L’INTEGRAZIONE EUROPEA guidata dagli americani è: Patto Atlantico 4 aprile 1949 12 Stati firmano il Trattato Strumento militare per un’alleanza politica e ideologica tra Europa e USA Benelux – Francia – Inghilterra – Italia – Danimarca – Islanda – Portogallo – Norvegia USA – Canada Grecia Turchia 1952; Rep. Fed. Tedesca 1955; Spagna 1982 Francia esce nel 1966 Piano Marshall, Patto Atlantico e sostegno all’integrazione europea erano 3 aspetti della stessa politica che mirava a costruire un blocco occidentale in funzione antisovietica e anticomunista. NATO North Atlantic Treaty Organization Organismo internazionale polmilitare creato con il Patto Atlantico Consiglio Atlantico + segretario generale Firma il Trattato Nato per l’Italia Carlo Sforza 1873-1952 Secretaries General of NATO : Jaap de Hoop Scheffer (2004- ) Lord Robertson (1999-2003) Javier Solana (1995-1999) Willy Claes (1994-1995) Manfred Wörner (1988-1994) Lord Carrington (1984-1988) Joseph Luns (1971-1984) Manlio Brosio (1964-1971) Dirk U. Stikker (1961-1964) Paul Henri Spaak (1957-1961) Lord Ismay (1952-1957) Deputy Secretary General of NATO : Alessandro Minuto Rizzo (2001-) Sergio Balanzino (1994-2001) http://www.nato.int/cv/secgen.htm Jaap de Hoop Scheffer Dal 2004 per i sovietici: Unione europea vista come rimorchio dell’imperialismo americano Reagiscono con la creazione del Comecon, gennaio 1949 risposta sovietica al piano Marshall - Mutua assistenza economica tra i paesi socialisti – Urss, Albania (ne uscì nel 1962) Bulgaria, Cecoslovacchia, Polonia, Romani, Ungheria - dopo anche Cuba, Mozambico e Vietnam - sciolto nel 1990 Terza via – Funzionalismo Procede l’integrazione economica e politica della Germania - fusione delle 3 zone amministrazione tedesca, elezioni - giugno 1948 riforma monetaria - giugno 1948-maggio 1949 reazione sovietica con il blocco di Berlino risposta degli alleati con il ponte aereo - settembre 1948 – maggio 1949 nuova Costituzione, nuovo Parlamento e nuovo Governo Problema del riarmo Francia dissente (“solo una Germania morcelée” poteva essere democratica) Ma la Francia si scontrò con la politica di corteggiamento della Germania ad opera di USA e URSS - anche se l’anticomunismo crescente e le garanzie prestate dall’America inducono la Francia ad una politica di riconciliazione con la Germania - 1948 la direzione politica francese passa a Robert Schuman, europeista 1950 Piano SCHUMAN - mentre la Gran Bretagna frenerà entusiasmi e iniziative Piano di Jean Monnet “nessun uomo nel corso del XX secolo ha influenzato tanti governi in Europa, America e Asia” Scopo restituire all’economia francese una base tecnologica/capacità di sviluppo COME? Rilancio della produzione di energia e acciaio MA manca il carbone tedesco …. Placca commemorativa della riconciliazione Francia Germania Posta all’esterno della Cattedrale di Reims Nel marzo 1950 auspica una fusione economica, dei Parlamenti e cittadinanza comune fra Francia e Germania Konrad Adenauer 1876 - 1967 Il palazzo del quai d'Orsay, a Parigi, dove Schuman tenne la sua dichiarazione 9 maggio 1950 18 aprile 1951 – firmato Blitz al governo SCOPO POLITICO “il primo passo vero una federazione europea”. La TERZA VIA Il FUNZIONALISMO Robert Schuman Autorità dotata di poteri sovranazionali per gestire/controllare i commerci/produzione di carbone e acciaio Membri fondatori della CECA Comunità Europea del Carbone e Acciaio Inghilterra dice no: Churchill “non potremmo mai accettare una autorità sovranazionale con il potere di dirci di non estrarre più carbone e di non produrre più acciaio, e di coltivare invece pomodori” Winston Churchill 1874-1965 Critica anche la Socialdemocrazia tedesca: Schumacher la Ceca avrebbe creato “una Nazione europea dominata da 4 K: Kapitalismus, Klerikalismus, Konservatorismus e Kartels” Governi nazionali Consiglio dei ministri Alta Autorità politica 9 membri – 2 per ogni paese maggiore e 1 per ciascuno del Benelux Decisioni a maggioranza semplice ciò ne conferma il carattere sovra-nazionale Assemblea 78 membri dai parlamenti nazionali Corte di giustizia Comitato consultivo 7 giudici e 2 avvocati garanti dell’esecuzione del Trattato e competente nel giudicare i conflitti 51 membri rappresentanti dei Sindacati associazioni padronali e consumatori CED una sconfitta annunciata fu spartiacque nelle vicende europee: avrebbe dovuto segnare il passaggio da funzionalismo e federalismo invece, dopo il naufragio, segnerà un altro passaggio verso il funzionalismo Home 1950-1954 anni cruciali per una svolta federalista Obiettivi: imporre la svolta federalista necessità di costituire un esercito europeo CED Comunità Europea di Difesa o dell’Esercito Europeo sarà centro per una costituente politica europea ma naufragherà sotto il peso delle sue contraddizioni e con la bocciatura francese Sviluppo dell’idea di “CED” INTERPRETAZIONI 1) CED = grande occasione perduta per l’Europa 2) oggi: si ritiene che fin dall’ inizio il progetto avesse scarse probabilità di riuscita nato da spinte non omogenee NOTA INIZIALE : per la prima volta l’Italia dopo il 2^ conflitto mondiale partecipa attivamente ad un progetto europeo non solo per la CED ma anche per la comunità politica anche se alla fine contribuirà alla dissoluzione del progetto stesso PROBLEMA da cui sorge la CED: riarmo della Germania – Per TRUMAN la Germania Ovest va inserita nella struttura militare atlantica – ma senza fare perdere la leadership americana ma in EUROPA PAURA di un ritorno dell’egemonia militare tedesca FRANCIA (Renè Pleven) : il riarmo tedesco era inaccettabile – – Temeva la perdita dei vantaggi ottenuti ITALIA posizione intermedia tra USA e FRANCIA per mantenere buoni rapporti con tutti IPOTESI AVANZATE I. “IPOTESI SFORZA”: un “esercito europeo integrato” indirizzata a J. Dunn, ambasciatore americano (5 mag 1950) Il progetto prevedeva: 1. la costituzione di un “fondo di lavoro” da parte di tutti i membri della NATO per finanziare armamenti in Europa occidentale; 2. la fornitura di materiali per il recupero di armamenti in Italia per assistere militarmente Paesi al di fuori dell’area nord-atlantica la cui sicurezza era necessaria all’Europa. Obiettivi veri: 1. maggior cooperazione negli armamenti 2. sopperire ai problemi di bilancio militare italiani reazione indifferenza degli USA IPOTESI AVANZATE 25 giugno 1950 scoppia la guerra di Corea La guerra fredda tocca le punte più critiche Truman invia nuove unità americane in Europa II. “IPOTESI CHURCHILL”: “esercito europeo unificato” 11 ago 1950 Ass. di Strasburgo - a partecipazione tedesca - soggetto a controllo democratico europeo - collaborante con gli USA e il Canada. approvato a larga maggioranza ma viene omesso il riferimento alla partecipazione tedesca III. “IPOTESI ACHESON” 25-26 sett 1950 – Consiglio Atlantico - una “forza integrata” per la difesa dell’Europa occ risultante da contingenti di vari governi - integrazione di una unità tedesca in tale forza - aumento delle forze americane in Europa sotto il controllo americano stesso - più una nuova dottrina “forward strategy” appoggiato da Italia, Olanda, Inghilterra ma disapprovato da Schuman IV . Ipotesi: PIANO PLEVEN - diverso riguardo al riarmo tedesco - e rispetto alla presenza politica degli Europei a fianco degli americani Schuman + Monnet + Pleven (25 ott 1950, Ass. Naz. Fr) Punti chiave: Esercito europeo di 6 divisioni; Stato maggiore internazionale agli ordini del comandante in capo delle forze atlantiche; Ministro della Difesa europeo; Autorità politica da nominare contestualmente negative le reazioni di USA, Gran Bretagna e Germania Pleven René IV . Ipotesi: PIANO PLEVEN - diverso riguardo al riarmo tedesco - e rispetto alla presenza politica degli Europei a fianco degli americani Condizione la CED doveva entrare in vigore SOLO DOPO la CECA (complementarità tra i 2 Trattati) La presenza tedesca era diluita perché integrata con quella di altri partecipanti ossia ai tedeschi non era concesso un esercito nazionale ma solo di partecipare all’esercito europeo integrato L’idea era che l’esercito europeo fosse strumento di uno Stato inesistente e che potesse contribuire a creare proprio quello Stato Ossia uno strumento militare per un obiettivo politico negative le reazioni di USA, Gran Bretagna e Germania IL RUOLO ATTIVO DELLA FRANCIA PREMESSA: 18-19 dic 1950 il Consiglio Atlantico promuove un compromesso costituzione di una “forza integrata” a partecipazione tedesca, ma non vengono esplicitate le modalità di integrazione (piano Pleven o Piano Acheson). Nel frattempo EISENHOWER - SHAPE 15 febbr 1951 Conferenza a Parigi: presentato PIANO PLEVENSCHUMAN “ L’ Europa non nascerà di getto, come città ideale. Essa si farà, pezzo per pezzo, settore per settore. L’ esercito europeo segna una di queste fasi.” Costituzione di un esercito europeo; Con alla guida un ministro EUROPEO della difesa; Assistito da un consiglio dei ministri; E da un’Assemblea. insoluto il problema del riarmo della Germania impasse sbloccato da “piccola intesa” Eisenhower-Monnet concordi sull’unificazione europea 18-19 dicembre 1950 Consiglio Atlantico progetto di compromesso nomina di Dwight Eisenhower Dwight Eisenhower 1890-1969 Alcide De Gasperi 1881 – 1954 Il nuovo ruolo per l’ITALIA Parigi, Ottobre 1951 Schuman, De Gasperi e Adenauer IL RUOLO ATTIVO DELL’ITALIA SPINELLI influenza De Gasperi Autunno 1951: breve/intensa stagione del “ Federalismo degasperiano” che culmina con il naufragio Parigi, Ott 1951: Lombardo + Taviani presentano un progetto federalista a fianco dell’esercito una struttura politica fondata su un’Assemblea parlamentare con rappresentanti eletti con suffragio universale diretto è la svolta: anticipano di 28 anni la nascita del Parlamento Europeo (che avverrà nel 1979) approvazione da parte di Schuman e Adenauer (poi precisata a Strasburgo, 10 dic 1951: Consiglio d’Europa ) Sempre più verso il federalismo: l’articolo 38 De Gasperi propone di inserire nel Trattato della CED l’ articolo 38 che assegna all’ Assemblea il mandato di: Costituire un organo rappresentativo eletto su basi democratiche; Definirne i suoi poteri; Apportare modifiche al Trattato per garantire la sintonia con le altre istituzioni della Comunità e la rappresentanza di ciascun Stato vengono definiti gli istituti previsti dalla CED L’esercito europeo prevedeva divisioni nazionali integrate con Corpi d’armata internazionali facenti parte del dispositivo del Patto Atlantico agli ordini del Comando supremo unico. La Germania non avrebbe potuto disporre di forze armate autonome. I protocolli istitutivi vennero sottoscritti il 27 mag 1952. Il progetto che da militare era diventato politico imprimeva un ulteriore colpo di acceleratore alla svolta federalista ma sarà un boomerang Il BOOMERANG della SVOLTA FEDERALE De Gasperi e Schuman attribuiscono all’ Assemblea della CECA la formulazione di un progetto federale o confederale. 25 febbr 1953: Comunità politica europea (CPE), costituita da : Consiglio esecutivo con l’assistenza di un Consiglio dei Ministri degli Stati membri; Parlamento europeo formato da una Camera dei popoli (a suffragio universale) e da un Senato (senatori eletti dai parlamenti nazionali) leggi votate a maggioranza semplice Necessità della ratifica del Trattato CED dei Parlamenti nazionali. 19 mar 1953: è sia l’apogeo del federalismo sia l’inizio di una quasi sfiorata CRISI di tutta l’Europa fin lì costruita. UN ESITO FALLIMENTARE Per approvare la CPE, doveva prima essere approvata la CED dai Parlamenti nazionali Quali le cause del naufragio? Allentamento della tensione internazionale dopo la morte di Stalin (5 mar 1953) Kruscev Alla Casa Bianca subentrò Eisenhower: il nuovo segretario di Stato Dulles non era diplomatico come Acheson; Ambiguità interne di Francia e Italia: cade governo De Gasperi (giu 1953, in seguito alla legge truffa; De Gasperi si ritira) e si lascia alla Francia la decisione finale FRANCIA: il primo ministro P. Mendès-France promise di risolvere: 1. Problema indocinese entro 100 giorni 2. Problema CED: 1954, alla Conferenza di Bruxelles fece richieste troppo ampie pareri negativi di USA e Gran Bretagna; Dulles reagisce bruscamente e accelerando la proposta del riarmo tedesco 30 ago 1954: assemblea nazionale francese bocciò il Trattato CED su una questione procedurale Atto di morte del primo tentativo di passaggio alla Federazione europea da allora l’Europa è un obiettivo riproposto ma mai seriamente perseguito Quali le cause del fallimento? La maggior sicurezza internazionale permise a USA e Gran Bretagna di opporsi pesantemente al Trattato; Ritorno dei sentimenti nazionali e laici contro una possibile Europa vaticana governata da 3 leaders cattolici: Adenauer, Shuman e De Gasperi Risveglio di istinti conservatori E soprattutto una sotto-valutazione di un sentimento diffuso: il bisogno di sicurezza contro un possibile riarmo della Germania e contro la minaccia sovietica venne confuso con una presunta volontà rivoluzionaria di modificare le regole del vecchio Stato centrista. Ma gli Stati nazionali non erano ancora disposti a rinunciare alle loro prerogative a favore di uno “Stato Europeo”. LA SCOMMESSA DEL MERCATO COMUNE UEO una breve illusione Dopo la bocciatura della CED vengono espresse dagli Stati sia posizioni gradualistiche sia estremizzanti in rapporto alle modalità d’integrazione dell’America nel sistema Europeo. Si deve correre ai ripari: FRANCIA, 20 sett 1954: P. Mendès-France propone al Consiglio d’Europa il riarmo tedesco pur secondo i tempi e le modalità definite dalle Francia. USA reagiscono: con la proposta di – Riarmo e inserimento della Germania nella NATO – Coesione delle forze europee politiche ed economiche per resistere alla “sovversione del comunismo e al neutralismo” Via d’uscita trovata da Londra - 28 sett-3 ott 1954: A. Eden (ministro esteri) propone di allargare il Patto di Bruxelles del 1949 ( tra Francia, Gran Bretagna e Benelux) a Italia e Germania così viene riconosciuta la sovranità tedesca e ammissione alla NATO per la Germania stessa. UEO una breve illusione 21-23 ott 1954: nasce la Unione europea occidentale (UEO) con: • • una struttura militare unitaria; istituzione di un Consiglio dei ministri degli Esteri in rappresentanza dei governi deliberante all’ unanimità ESITO • • Si consente alla Germania di recuperare la propria sovranità nell’alveo occidentale con un esercito, una marina ed una aviazione diventerà l’interlocutore privilegiato dell’America (orami diffidente vs la Francia) La Gran Bretagna ritorna sullo scenario continentale 5 mag 1955 i protocolli della UEO diventano operativi. Ma ben presto la Gran Bretagna mostrerà la sua debolezza… Ma dalle ceneri della CED NON si passerà mai alla fase operativa dell’UEO Se ne accorge MONNET e inventa … l’atomo J. Monnet rilancia la struttura dell’Europa a Sei tramite l’utilizzo pacifico dell’ energia nucleare e l’ istituzione di un mercato comune (1-2 giu 1955) scarta la Francia Si rivolge al Belgio Spaak e Snoy et d’Oppuers Saranno loro che lo proporranno a E. Faure (Francia) Se ne accorge MONNET e inventa … l’atomo Jean Monnet nuovo premier francese filoeuropeo Edgar Faure Paul-Henry Spaak 1899-1972 conte Snoy et d’Oppuers, segretario generale del ministero degli esteri belga Dopo una serie di trattative a Roma, il 25 marzo 1957, una giornata piovosa, furono firmati i 2 Trattati Istitutivi di CEE e di EURATOM nella sala degli Orazi e Curiazi, in Campidoglio: presenti il presidente del consiglio Segni, Il ministro degli esteri Martino, il cancelliere tedesco Adenauer e il premier lussemburghese Bech. I ministri degli Esteri di Francia, Pineau, di Belgio, Spaak, dell’Olanda, Luns. EURATOM - STATI MEMBRI Se ne accorge MONNET e inventa … l’atomo 25 mar 1957,Roma: firmati 2 Trattati nella sala degli Orazi e dei Curiazi Trattato istitutivo della CEE promuoveva l’instaurazione di un mercato comune ed un miglioramento generale dei rapporti tra gli Stati membri a livello economico tramite il perseguimento di 3 linee d’azione: Unione doganale; Unione economica libera circolazione di servizi e capitali Politica commerciale agricola e trasporti Ricerca di nuove risorse (anche forze di lavoro) nelle regioni in via di sviluppo ELABORAZIONE DI POLITICHE COMUNI IN CAMPO COMMERICALE AGRICOLO E SOCIALE Il 2^ Trattato, istitutivo dell’EURATOM si proponeva di: Coordinare attività scientifica tecnica e commericale nel campo dell’ energia nucleare; Fornire a tutta Europa energia x farla diventare autonoma dal punto di vista energetico CEE E EURATOM … a livello istituzionale … Consiglio di ministri con funzioni diverse per CEE, Euratom e CECA; organo legislativo ed esecutivo a diretto contatto con Paesi; 3 organismi esecutivi: 1. Commissione esecutiva attuazione dei trattati; 2. Assemblea parlamentare comune; 3. Corte di Giustizia + numerosi organismi consultivi… 1. Principio ispiratore funzionalismo “TEORIA ISTITUZIONALISTICA” LIMITI: - incapacità di esecuzione - mancanza di dotazione finanziaria - l’ Assemblea parlamentare aveva poteri limitati deputati eletti per via indiretta dai rispettivi parlamenti nazionali. La svolta verso i Trattati … Fattori endogeni ed esogeni causano la svolta per i Trattati di Roma …. Endogeni Francia – – All’inizio il governo Faure non appoggia né Euratom né CEE Poi cambia idea sostiene l’energia atomica ma non il mercato comune Per motivi economici E militari Poi la svolta ad opera di un fattore esogeno … SUEZ E L’ EFFETTO EUROPA Presidente Nasser SUEZ E L’ EFFETTO EUROPA Fine ago – inizi sett 1956 : Presidente egiziano Nasser nazionalizza il canale di Suez ONU vota il cessate il fuoco a Francia e Gran Bretagna che invece volevano punire il gesto 31 ott fallisce la spedizione anglo-francese declino dell’influenza europea ma accelera la marcia verso i Trattati FRANCIA Guy Mollet (capo dell’esecutivo) cerca il rilancio francese tramite la costruzione dell’ atomica francese cercando di coinvolgere Italia e Germania 1958 caduta della IV Repubblica e arrivo di De Gaulle Francia cerca di utilizzare la cooperazione europea per dotarsi dell’ arma nucleare vs USA che appoggiano Euratom. Ben presto apparve chiaro che i partners europei non avrebbero accettato di finanziare il progetto francese perché in contrasto con gli USA USA cresce la disponibilità americana verso il Mercato Comune europeo nuovi rapporti tra Europa e USA… destalinizzazione crisi d’Ungheria Nikita Kruscev 1894-1971 • • Rapporto Kruscev vs stalinismo: si apre l’era della “coesistenza pacifica” e “ vie nazionali al socialismo” Ma poco dopo la brutale invasione dell’Ungheria 1956 e la fine delle illusioni ITALIA: la crisi ungherese provoca la rottura di PCI e PSI di Nenni • stagione di confusione • Politica estera parallela a quella ufficiale: il “ neoatlantismo” (Gronchi, Fanfani e Mattei “petroliere senza petrolio”) • A causa dell’esclusione dell’Italia dalle sedi dei processi decisionali unita ad un’azione autonoma nel Mediterraneo • E dell’opposizione di Mattei vs il potere delle Multinazionali americane per poter concludere affari con i paesi arabi (petrolio) • • vs politica americana e pro Paesi Arabi oscillazione dell’ Italia tra Europa ed America nella crisi di Suez scarsa attenzione italiana ai trattati Scenario politico italiano Politica neo-atlantica, 1955 Enrico Mattei Giovanni Gronchi Amintore Fanfani CEE comincia a funzionare ma ci sono ostacoli 1 genn 1958: la CEE comincia a funzionare con W. Hallstein (1° presidente della commissione esecutiva) Spinelli e Federalisti vs all’ipotesi funzionalista perché: eccessivamente dipendente dalla congiuntura economica ma la visione pessimistica non sarà vera: la comunità europea supererà momenti critici proprio perché gli accordi economici saranno vincenti per favorire la cooperazione e l’integrazione I Sei vs l’opposizione della Gran Bretagna Le 3 Tesi 1962: URSS vede CEE come mascheratura degli interessi monopolistici delle forze atlantiche solo negli anni ’80 avvenne il riconoscimento ufficiale CEE comincia a funzionare ma ci sono ostacoli Ma 1958-9: la Francia sembra mandare tutto all’aria… crisi in Algeria – crollo della IV Repubblica arriva De Gaulle Con il tentativo di creare una “Europa Carolingia” In opposizione all’America di Kennedy Ma sottovalutata dagli europei, troppo presi dalla crescita economica Quale interpretazione? Crisi d’Algeria Maggio 1958 Charles De Gaulle 1890-1970 L’ EUROPA secondo DE GAULLE 1958-1969 CEE subisce una doppia sfida: Dalla forte personalità di De Gaulle dopo un decennio si ritira arriva Pompidou Da Londra: MacMillan Wilson Heath Wilson Inghilterra entrerà nella CEE che alla fine degli anni ’60 diventa la più grande potenza commerciale del pianeta USA Da Einsenhower a Kennedy John Fitzgerald Kennedy Primavera 1961 LE RAGIONI DI DE GAULLE E QUELLE BRITANNICHE “Non ci può essere altra Europa che quella degli Stati, tutto il resto è mito, discorsi, sovrastrutture” (De Gaulle “cooperazione fra Stati”) LE RAGIONI DI De Gaulle propone un’ Europa confederale attraverso contatti permanenti con i governi difesa del mercato comune ma anche degli interessi francesi Ritiene necessario contrastare la logica bipolare nata dalla Conferenza di Yalta a favore di un ’Europa tra Stati Uniti ed Unione Sovietica per farla diventare la TERZA FORZA - FORZA D’URTO ITALIA 25-27 giu 1959: espone la “grande riforma” politica dell’Europa struttura confederata sotto la supremazia francese Reazione fredda dei partners europei LE RAGIONI BRITANNICHE Avvicinamento della Gran Bretagna alla comunità europea ma “Great Britain is of but not in Europe” (Churchill): doveva ancora accorgersi di non essere più una potenza mondiale ma solo regionale J.F. Kennedy: imposizione dell’egemonia americana sia economica sia militare 1961 Kennedy e De Gaulle Incomunicabilità di 2 concezioni politiche sulla dotazione atomica/nucleare europea – Per gli USA la dotazione europea era inutile perché in caso si attacco gli Usa avrebbero difeso l’Europa come fosse territorio americano – Per De Gaulle era necessaria per affermare autonomia dall’America I PIANI DI FOUCHET Scontro tra Francia e USA 1) USA convincono Gran Bretagna a entrare nella CEE (9 ago 1961, premier McMillan) Svolta clamorosa ma solo un primo passo 2) Reazione dei francesi – De Gaulle, unione politica Charles Fouchet redige un piano per l’unione + accordo sulla Politica agricola Comune (PAC) il 14 genn 1962: Obiettivi per i produttori alti redditi agli agricoltori europei modernizzazione dell’ agricoltura autosufficienza alla Comunità Ma non evitava sprechi da sovrapproduzione né prezzi più alti di quelli internazionali per i consumatori europei Reazione di disapprovazione degli USA ed approvazione Europa Nov 1961: “Fouchet I”: cooperazione tra Stati Sovrani (De Gaulle, confederazione) Genn 1962: “Fouchet II”: ridotti i poteri l’atto di nascita dell’Europa politica si riduceva a poco più di un patto di consultazione (fallito definitivamente nell’aprile 1962) I PIANI DI FOUCHET Perché si passò dal Fouchet I al Fouchet II? ruolo importante di Belgio ed Olanda nel passaggio brusco tra i 2 atti Fouchet per paura del dominio francese in Europa Christian Fouchet Il DOPPIO “NO” di De Gaulle a MACMILLAN e a KENNEDY Offensiva americana 4 lug 1962, Filadelfia: Kennedy lancia l’“Associazione Atlantica” (Dichiarazione di Interdipendenza): propone agli Stati europei una partnership politica, militare ed economica sottintendeva l’appoggio americano alla Gran Bretagna Reazione francese 14 genn 1963: De Gaulle annuncia il suo veto all’ingresso dell’Inghilterra nel mercato comune + cerca alleanza tedesca teme la subalternità francese a Londra Ma la classe tedesca inserisce nel Trattato di collaborazione (mag 1963) un preambolo pro-Nato che suscita la reazione sdegnata di De Gaulle (“la Germania torna ad essere la legione americana in Europa”) PER COMPLETARE IL QUADRO: ITALIA: “Svolta fanfaniana”: Sett 1962: l’Italia dichiara di non accettare nessuna proposta sull’unione politica finché non si fosse risolto il problema inglese, in accordo con Kennedy Causa della svolta: Washington appoggia il centro-sinistra promosso da Fanfani, ritenuto esperienza suscettibile di essere ripetuto più tardi in Francia e Germania Preoccupazione per il patto franco tedesco MacMillan 1894- 1986 Kennedy De Gaulle Il DOPPIO “NO” di De Gaulle a MACMILLAN e a KENNEDY Il NO di De Gaulle a MacMillan e a Kennedy significa: • cade l’illusione dell’ Europa come “terza forza”e viene rinviato il progetto di una “partnership atlantica” a guida americana Quale interpretazione dare di Kennedy e De Gaulle? • prima Kennedy innovatore e De Gaulle conservatore • oggi prospettiva diversa, capovolta • Kennedy ha voluto rafforzare la propria egemonia in Occidente • De Gaulle intuisce che deve superare la logica di Yalta • • • con il rifiuto di una entità sovra-nanzionale a favore di una Comunità di Stati sovrani uniti da precisi interessi politici ed economici anticipa il futuro corso dell’Europa Europa uscita da Maastricht assomiglia di più a quella voluta da De Gaulle che a quella dei federalisti La proposta di HALLSTEIN e la “SEDIA VUOTA” Nei 6 anni 1963-1968: l’iniziativa francese in Europa perde smalto • primo veto antibritannico 1963 • secondo veto antibritannico 1967 Problematico il funzionamento della macchina comunitaria Da qui fu avviato il metodo della “sincronizzazione” (Schroeder): raggiungere accordi parziali ed evitare quelli “globali” ciò fece funzionare l’asse franco-tedesco Dic 1964: W. Hallstein (pres Commissione) assume l’iniziativa con una proposta politica: Finanziamento della Politica agricola comune; dal 1967 prevista una “cassa comune” che costituiva delle risorse proprie della Commissione da qui Necessità di ampliare i poteri del Parlamento Europeo per verificare l’utilizzo dei fondi Walter Hallstein Primo presidente della Commissione esecutiva della CEE attiva dal 1 gennaio 1958 Apertura dei mercati al 1 gennaio 1959 CRISI DELLA SEDIA VUOTA proposta di Hallstein presentata al Consiglio dei Ministri il 30 giu 1965 Reazione francese ritiro dei rappresentanti, sospesa la partecipazione alla CEE CRISI DELLA SEDIA VUOTA, la più grave crisi della storia comunitaria Perché? – Per un errore di calcolo di Hallstein – Per mancato appoggio dei partners europei CRISI DELLA SEDIA VUOTA Dopo 2 mesi, SETT 1965: De Gaulle detta le condizioni del rientro • la riduzione dei “tecnocrati internazionali” • il rifiuto del principio delle votazioni a maggioranza. In sintesi Passo all’indietro nello sviluppo della Comunità europea Ma il peggio fu evitato: 30 genn 1966, Lussemburgo: J.Luns + Colombo decidono per una riforma che definisce: • Il ridimensionamento delle prerogative della Commissione in accoglimento delle richieste francesi • il rinvio dell’applicazione del voto maggioritario in seno al Consiglio di Ministri In sintesi bisognerà aspettare l’Atto Unico (dopo 20 anni) per estendere la pratica della maggioranza qualificata a una serie di materie Ma i partners europei preferiscono limitare i danni e sacrificare i poteri della commissione L’ULTIMO SCHIAFFO DELL’ELISEO 1966 si ripropone la partecipazione inglese alla CEE con i laburisti Wilson sonda i partners europei Italiani – ruolo attivo 1964, progetto di Unione Politica; 1965 il no dei francesi; dopo la crisi della sedia vuota e il compromesso del Lussemburgo, l’Italia appoggia la richiesta britannica – 1967 a De Gaulle ribadisce il NO – 1967 Wilson ci riprova in modo più moderato senza appoggio USA (impegnato in Vietnam) – Ancora il NO gollista Arriva il maggio francese – 1968 Parigi sede di contestazione; fine della primavera di Praga e del “socialismo dal volto umano” De Gaulle a fine anno dichiara la “fine della ricreazione” e il ritorno alla normalità 1969 ennesimo tentativo di candidatura britannica – – – x evitare i condizionamenti fr fu deciso di spostare il dibattito in sede UEO Nenni e Spinelli caldeggiano la candidatura inglese ma De Gaulle non accetta di vedersi rubata la scena Incontra separatamente Soames, ambasciatore inglese, e gli propone un Direttorio franco-inglese + Italia + Germania De Gaulle diserta UEO dove si sarebbe dovuto discutere le proposte di Nenni e Spinelli SEDIA VUOTA ALL’UEO – ULTIMO SCHIAFFO DELL’ELISEO 1969 sconfitto, De Gaulle si ritira sdegnosamente dalla scena In sintesi … 1958-1966 1969: varo del Mercato Comune + ritiro di De Gaulle importanza per l’Europa dell’intesa franco-tedesca Le 2 anime del movimento federalista (rivoluzionaria e gradualista) si ritrovano insieme per un Parlamento europeo a elezione diretta 1958-1966: nei primi anni dall’entrata in vigore del MEC aumenta: la produzione industriale dei Sei (52%) e il Prodotto nazionale del 38% il commercio intercomunitario del 166% le esportazioni verso i Paesi terzi del 51% fallimento dell’EURATOM non decollerà mai un mercato comune dei reattori nucleari successo di ricerca e del Mercato Comune Prosegue l’integrazione economica anche se lungo sentieri diversi rispetto quelli immaginati da De Gaulle La Comunità apre le porte 1969 - 1972 Antefatto: FRANCIA, 1969 Pompidou prende il posto di De Gaulle e scongiura la crisi in Francia grazie alla sua abilità politica - imprime un indirizzo diverso a politica estera e interna GERMANIA, il nuovo cancelliere Willy Brandt promuove la Ostpolitik il “nano politico” si trasformerà in una grande potenza regionale USA, in conflitto nel Vietnam chiede collaborazione agli europei ma anche il mantenimento della leadership La Francia deve uscire alla politica anti-americana di De Gaulle perciò - cerca un nuovo rapporto con la Gran Bretagna per controbilanciare il dinamismo tedesco - E propone …. Home OSTPOLITIK Politica di riavvicinamento tedesco ai paesi dell’Europa Orientale • avviato dal cancelliere federale W. Brandt dal 1970 • riconosciuti i torti tedeschi nella II Guerra mondiale e contro l’opposizione di una parte dell’opinione pubblica) • Brandt siglò • i trattati bilaterali d’amicizia con URSS e Polonia 1970 • con la Cecoslovacchia 1973 • nel 1972 avviò anche il reciproco riconoscimento dei 2 Stati tedeschi La Comunità apre le porte 1969 - 1972 Francia, Pompidou propose la convocazione di una Conferenza dei capi di Stato e di governo, a L’Aja per il rilancio del processo di integrazione con gli obiettivi di: “completamento” (adozione e regolamentazione finanziaria della politica agricola) “approfondimento” (sviluppo ed evoluzione futura della Comunità) “allargamento” ad altri paesi candidati W. Brandt a L’Aja, preannuncia l’abbandono di politica subalterna all’America È l’inizio della guida tedesca alla politica europea che continuerà negli anni ’80-’90 1-2 dicembre 1969, conferenza de L’Aja Accordi non raggiunti alla Conferenza • la proposta italiana di fissare la data per negoziare l’ingresso dell’Inghilterra era ancora presto ma il clima era ormai maturo • le trattative inizieranno il 30 giugno 1970 con Ed. Heath, conservatore 1-2 dicembre 1969, conferenza de L’Aja Accordi raggiunti 1. definizione del regolamento finanziario della politica agricola 2. decisione dell’allargamento della Comunità 3. elaborazione negli anni ’70 di un piano per la creazione di una unione economica e monetaria 4. impegno x una stretta collaborazione nel campo della ricerca e sviluppo industriale, in particolare nel settore dell’energia atomica 5. impegno a studiare la migliore maniera per procedere nell’unificazione politica entro la fine del giu 1970 6. dato il mandato al Consiglio dei Ministri di studiare il meccanismo di elezione diretto 7. confermato l’interesse per la creazione di una Università europea, realizzato poi nel 1976 (creazione di un Istituto universitario europeo, con sede a Firenze). 1-2 dicembre 1969, conferenza de L’Aja IN SINTESI I capi di Stato e di governo decisero di passare dalla fase transitoria alla fase definitiva della Comunità La conferenza si concludeva con importanti conferme: ampliamento della Comunità e della politica agricola e con alcune novità: la costituzione di una Unione economica e monetaria, un impegno per l’unificazione politica, ma senza nessuno dei cambiamenti strutturali che avrebbero avvicinato il traguardo alla sopranazionalità In sintesi tutti i progetti stabiliti nel congresso de L’Aja, saranno realizzati a esclusione di quella politica che avrebbe costituito il passaggio verso la federazione Pompidou riprende il cammino verso l’integrazione ma non accetta la tesi dell’Europa sovra-nazionale Germania di Brandt era più interessata alla Ostpolitik Italia, anni ’70 entrò in crisi – Economica – Politica terrorismo – Crisi energetica A partire dall’Aja si ristabilisce l’asse Parigi-Bonn che si rafforza dopo l’ingresso britannico e raggiunge la piena funzionalità nella seconda metà degli anni ’70 con – V. Giscard d’Estanig e Helmut Schmidt che porteranno a maturazione l’unione monetaria IIa conferenza dell’Aja, 1-2 dicembre 1969 Asse Parigi-Bonn G. Pompidou - W. Brandt V. Giscard d’Estaing – H. Schmidt Dopo L’Aja, le prime modifiche 1. Alla politica agricola con l’adozione del sistema dei Montanti Compensativi Monetari x equilibrare i prezzi agricoli (rivoluzionati dopo il riallineamento del 1969) ovvero una tassa sull’esportazione per i produttori francesi e una indennità per quelli tedeschi 2. Al finanziamento della comunità 3. Per mantenere l’unità del mercato dei prodotti agricoli e riequilibrare i redditi degli operatori Nati come provvisori, diventeranno definitivi Creazione di risorse proprie effettive dal 1971, complete dal 1975 Alimentate dai prelievi agricoli, dazi, IVA Il difficile calcolo lo farà entrare in funzione solo nel 1980 Al Parlamento europeo Maggiori poteri in tema di bilancio IN SINTESI Grazie al finanziamento la Comunità era stata messa al riparo da possibili ricatti Nuova commissione, luglio 1970 9 membri tra cui: R. Darendhorf – A. Spinelli – R. Barre – Sicco Mansholt – presiede Franco Maria Malfatti Altiero Spinelli “conversione istituzionale” Il negoziato con Londra Incontro riservatissimo fra … 1911-1974 G. Pompidou 1916-2005 E. Heath Negoziato con Londra Fine giu 1970 iniziano i negoziati con la Gran Bretagna Dopo un incontro riservato, il premier inglese E. Heath e il fr. G. Pompidou si accordano su: rinuncia dell’antiamericanismo Abbandono dei privilegi della sterlina e suo graduale allineamento alle altre monete CEE Rinuncia all’evoluzione in senso federalista dell’Europa Fine giu 1971 termine dei negoziati (portati avanti parallelamente anche con Irlanda, Danimarca e Norvegia riluttante ad ammettere pescatori CEE a difesa della sua industria ittica 22 genn 1972 firma degli accordi di adesione Negoziato con Londra 22 genn 1972 firma degli accordi di adesione L’ingresso dell’Inghilterra rappresentò una tappa storica perché pose fine a un rapporto anomalo fra Inghilterra e Europa che aveva frenato l’integrazione europea – Anche se la presenza inglese era destinata ad essere travagliata Per la sua sistematica opposizione ai tentativi sovranazionali Per le continue contestazioni sui contributi del bilancio Negoziato con Londra Come fu accolta l’Inghilterra? Italia soddisfatta – La GB avrebbe riequilibrato l’asse franco-tedesco e portato maggior pragmatismo Francia si pronunciò favorevolmente (con referendum, ma ad alta percentuale di astenuti) Inghilterra favorevole ma con votazione del Parlamento In Danimarca e Irlanda la loro adesione fu confermata dal referendum in Norvegia no IN SINTESI con i 3 nuovi membri la Comunità diventava la prima potenza commerciale al mondo La più grande produttrice di acciaio, automobili e altri prodotti Ma il suo PNL era ancora distante da quello americano PROGRESSI VERSO L’INTEGRAZIONE? Il 3° OBIETTIVO della conferenza dell’Aja era lo sviluppo/crescita della cooperazione politica e unione monetaria traguardi verso l’INTEGRAZIONE – perciò: 1970 - Fu incaricata una COMMISSIONE (presidente Etienne Davignon) che fece adottare un RAPPORTO che prevedeva – – – – Uno scambio di informazioni permanente Una riunione semestrale tra i ministri degli esteri Una agenda aperta ad argomenti di politica internazionale Due riunioni l’anno a livello ministeriale per discutere di politica internazionale (simile al Piano Fouchet ma più informale) Ott 1972 Conferenza dei Capi di Stato e di governo, Parigi – – – Passaggio all’Europa dei 9 Confermato l’obiettivo di Unione monetaria ed economica Per quel che riguarda la cooperazione politica – di fatto di furono pochi progressi a causa della crisi monetaria (1971) e poi della crisi energetica (1973) MA SI RIVELERÀ DIFFICILE ESPRIMERE UNA POLITICA COMUNE Dic 1974, conferenza dei Capi di Stato e di Governo, Parigi – – – In piena crisi, si prende atto del fallimento del Rapporto Davignon Si decide di istituzionalizzare a 3 gli incontri annuali E di incaricare il belga Leo Tindemans di preparare un rapporto per la trasformazione della comunità in UNIONE POLITICA PROGRESSI VERSO L’INTEGRAZIONE? Etienne Davignon Leo Tindemans Relazioni Europa - USA Primi anni ’70 periodo di grandi cambiamenti a livello internazionale Revisione significativa degli obiettivi della politica estera americana – Causa la guerra in Vietnam avviata verso una soluzione politica dopo il fallimento di quella militare presidenza Nixon (dal 1968): – fu abbandonata la strategia interventista in Europa – per una politica selettiva con un maggior ruolo affidato alla diplomazia – Kissinger:”the era of negotiation ”: inizio nuova politica estera con l’URSS Una nuova politica verso l’Europa – maggior rispetto dell’autonomia degli alleati – ma anche recupero della libertà d’azione degli USA nella difesa dei propri interessi e posizioni Richard Nixon 1913-1994 Presidente dal 1969 al 1975 Henry Kissinger 1923 Relazioni Europa - USA La nuova libertà d’azione USA si manifestò bruscamente 15/5/1971 annuncio shock di Nixon: nuova politica economica fine della politica libero-scambista a favore di misure protezionistiche – Blocco dei prezzi, salari, affitti, dividendi per 90 giorni – Abolizione della convertibilità del dollaro in oro svalutazione del dollaro per proteggere i produttori americani colpo mortale agli accordi di Bretton Woods (sulla stabilità dei cambi) e al ruolo del Fondo Monetario Internazionale Queste misure avevano come bersaglio l’Europa ormai diventata un partner commerciale troppo agguerrito e il Giappone Usa viene meno la volontà di farsi carico da sola dell’ordine mondiale Europa di fronte alla crisi nixoniana mancò una risposta comune europea Solo nel marzo del 1972, Parigi fu possibile creare una certa unità di indirizzi finalizzati al raggiungimento dell’Unione economica e monetaria, già stabilita a l’Aja Il primo progetto dell’UE di una moneta unica risale al 1970 ma è con il … SERPENTE MONETARIO • il 21 marzo 1972 il Consiglio dei Ministri della CEE decise di mantenere un margine di fluttuazione tra le valute comunitarie (il serpente) più stretto in paragone con quello che esisteva tra queste monete ed il dollaro. Il dollaro continuava a servire da riferimento, benché minore, per le monete europee, che incrementavano o diminuivano di valore in gruppo rispetto ad esso • Così, rappresentando in un grafico l'evoluzione del gruppo, la curva risultante formava un serpente che oscillava dentro un tunnel (il dollaro) • 24 aprile 1972 i 6 decidono di tollerare ma limitare al 2,25% i margini di flessibilità nei cambi delle rispettive monete delle proprie monete, per preservare la stabilità economica • Per garantire il funzionamento di questo meccanismo del serpente, e per portare il controllo delle situazioni di debito o di credito delle banche centrali, provocate da interventi che perseguivano la stabilizzazione dei loro tassi di cambio, il vertice di Parigi del 19-20 di ottobre 1972 creò una nuova istituzione, il Fondo Europeo di Cooperazione Monetaria (FECOM), il primo tentativo di creazione di un organo centrale bancario, anche se non arrivò mai ad avere entità fisica • Ma nel 1974 il serpente significherà la stabilità solo del marco, la debolezza di lira, sterlina e franco Il serpente invece di produrre integrazione tra le monete aveva prodotto il contrario così incominciò un processo di decomposizione che raggiunse il suo maggiore grado nel 1976 dovuto principalmente a: profondi disaccordi in politica economica tra i paesi europei, motivati dalla crisi del petrolio iniziata nel 1973, l'impatto che produsse l'aumento del marco tedesco in contrasto con la debolezza del dollaro, le numerose uscite ed entrate del meccanismo di stabilità cambiaria • Nel 1978 si riprese l'intenzione di instaurare in Europa una zona di stabilità monetaria, riducendo le fluttuazioni tra le monete dei diversi paesi comunitari, e per questo fu creato il Sistema Monetario Europeo. In sintesi il serpente/meccanismo-di-cambio, creato nel 1972, è un primo passo verso l’introduzione dell’euro, che avverrà 30 anni più tardi Conferenza di Parigi 19-21 ottobre 1972 Ufficiale avvio della comunità a 9 Sul versante della politica economica e monetaria indicò 4 direttrici: 1) istituzione entro aprile 1973 di un Fondo europeo di cooperazione monetaria 2) adozione entro il gennaio 1974 di un programma d’azione in tema di politica sociale 3) entrata in vigore entro il dicembre 1973 di un Fondo di sviluppo regionale alimentato con risorse proprie 4) obiettivo di trasformare l’insieme dei rapporti fra Stati in una Unione Europea; entro il 1980 da realizzare l’Unione economica e monetaria Conferenza di Parigi Sul versante della cooperazione politica le conclusioni della conferenza furono molto modeste I risultati migliori si ebbero nel campo economicomonetario: – legato al principio delle parità fisse ma regolabili tra le varie valute europee – Creazione di un Fondo europeo di cooperazione monetaria gestito dai governatori delle banche centrali dei paesi della CEE – + impegni alla Lotta all’inflazione e ritorno stabilità prezzi – + decalogo per la riforma del Sistema Monetario Internazionale A CONCLUSIONE Emerge il ruolo di grande perno sulla macchina europea della FRANCIA – Pompidou ne era stato il mattatore, aveva ottenuto Un generico impegno per l’Unione Politica Ma un colpo di acceleratore per l’integrazione economicomondiale per dare corpo all’EUROPA CONFEDERALE Crisi e “caso italiano” Ma una tempesta monetaria creò le premesse per una crisi lunga e devastante Genn 1973 ondata speculativa sul dollaro le monete deboli (in particolare la lira) subito apparvero in difficoltà Ma i contraccolpi più gravi furono a livello comunitario – la crisi invece di far scattare la molla della solidarietà (commissione Ortoli) attraverso l’utilizzo del Fondo di cooperazione, alimentò sospetti reciproci tra i partners Diffidenze che crebbero quando l’Italia, Gran Bretagna e Irlanda dovettero uscire dell’accordo di stabilità del serpente monetario. Se per Eire e GB la decisione fu accettata come periodo di adattamento dopo l’ingresso, quella italiana fu vista come prova dell’incapacità di adeguarsi alle regole di una coerente integrazione monetaria. Crisi e “caso italiano” Al Consiglio di Bruxelles 03/1973 Italia sott’accusa dalla Germania La Germania era disposta a destinare risorse alla solidarietà monetaria a patto che i beneficiari prendessero misure drastiche per ordinare i conti interni L’Italia non solo non era in grado di dare garanzie ma aveva chiesto addirittura di derogare dalle regole di stabilità del serpente: cadeva la politica di solidarietà monetaria Primo allargamento - 1973: ingresso di Inghilterra, Irlanda, Danimarca … Norvegia ancora no Allargamenti 1973 – Inghilterra, Irlanda, Danimarca 1981 – Grecia 1986 – Spagna, Portogallo 1990 – Germania Est 1995 – Austria, Svezia, Finlandia 2004 – Cipro, Estonia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Rep. Ceca, Slovacchia, Slovenia e Ungheria 2007 – Bulgaria, Romania Candidati Turchia, Croazia, ex rep. jugoslava di Macedonia L’alleanza difficile CEE-USA atto secondo 23/4/1973 in un discorso, Kissinger: Propone che il 1973 sia “l’anno dell’Europa” E la preparazione di una nuova Carta Atlantica (Usa, Giappone) Scopi pragmatici: Recuperare l’iniziativa e confermare l’attiva presenza USA in Europa compattare il blocco sotto la guida USA per contenere le spinte centrifughe e ribadire la leadership americana Ma nel discorso c’era anche una POSTILLA che causò violente reazioni soprattutto francesi (dirà No a qualunque progetto che avrebbe declassato l’Europa): Si parla di “natura regionale” dell’Europa declassandone il ruolo MA IL PIANO DI KISSINGER FALLI’ L’Europa rispose che avrebbe parlato a una sola voce anche se di fatto ciò risultò difficile LA RIVINCITA DI KISSINGER 6 ottobre 1973, scoppiò la guerra dello Yom Kippur tra arabi ed israeliani con conseguente crisi energetica: l’Europa sotto la minaccia OPEC nega il supporto logistico ai ponti aerei americani a favore degli israeliani – Linea dura dell’OPEC (organization of the petroleum exporting countries, 1960) – SINDROME DA SHOCK PETROLIFERO L’aumento dei prezzi del petrolio + la crisi della crescita dei costi delle materie prime unito alla dipendenza delle economie europee dal greggio come fonte energetica – dal 1950 al 1970 era avvenuta una riconversione totale dal carbone al petrolio – La CECA nata per favorire la produzione/distribuzione del Carbone si era trasformata in un ente che liquidava la produzione carbonifera e affrettava la ricostruzione con inevitabili costi causò un’epoca di inflazione e disoccupazione e di adozione di misure restrittive dei consumi ogni paese europeo si isola: – nessuna politica comune né atlantica né europea sul Medio Oriente – nessun fronte comune contro la crisi energetica Negli anni seguenti si accentuano le divergenze tra Europa filo-araba e gli USA filo israeliani Invece si ricostituiva la collaborazione/unità Europa-Usa vs URSS con gli accordi di Helsinki ago 1975 L’alleanza difficile Europa - USA Le difficoltà/contraddizioni nei rapporti Europa USA continuarono negli anni ’70 crisi di Cipro Grecia/Turchia, 1974 crisi del Portogallo, 1975 antiamericanismo diffuso in Europa ormai orientata a sinistra causata da – Politica americana in Vietnam – Politica americana in Cile, Pinochet – Ma anche verso un nuovo modello di società americana tornata su posizioni conservatrici dopo il vento del ’68 Primavera 1974 grandi cambiamenti alla guida dei governi GERMANIA Finiva l’era Brandt, subentrava Schmidt con una rigorosa politica economica – Incentivi all’iniziativa privata e al mercato – Lotta tenace all’inflazione FRANCIA Finiva l’era Pompidou (morto nel 1974), sostituito da Giscard D’Estaing (centro) si rinnovò l’asse ParigiBonn dopo l’allentamento della stagione PompidouBrandt Primavera 1974 grandi cambiamenti alla guida dei governi V. Giscard d’Estaing – H. Schmidt Primavera 1974 grandi cambiamenti alla guida dei governi GRAN BRETAGNA Finiva l’era Heath - crisi economica e sociale - sostituito dal laburista Wilson, ottobre 1974 Nella campagna elettorale Wilson aveva promesso che avrebbe ri-negoziato la permanenza della Gran Bretagna nella Comunità Invece, dopo si mantenne nel vago con una linea morbida Solo dopo i vertici di Parigi e Dublino si raggiunse un accordo per un meccanismo correttore tale da ridurre l’entità del contributo inglese senza pregiudicarne l’adesione 1975 Wilson propose i risultati dell’intesa a un referendum confermata l’adesione inglese alla CEE Primavera 1974 grandi cambiamenti alla guida dei governi 1916-2005 E. Heath 1916-1995 H. Wilson L’asse Parigi-Bonn e la riforma del vertice di Parigi 1974 Vertice di Parigi, dic 1974: il ritrovato asse franco-tedesco fece uscire dalla paralisi organizzativa, politica ed economica approvata un riforma delle strutture comunitarie: – i Consigli europei, istituzionalizzati, da svolgersi almeno 3 volte l’anno, diventavano l’organo comunitario al più alto livello e principale centro di decisioni – CONTINUAVA L’IPOTESI CONFEDERALE GOLLISTA Il Consiglio dei Ministri con ruolo propulsivo La Commissione con funzioni esecutive e di promozione/sviluppo Ma proprio per evitare un carattere troppo confederale alla riforma Giscard d’Estaing propose a suffragio universale diretto dell’Assemblea parlamentare europea (già presente nei Trattati di Roma, ma sempre avversata dai gollisti) Importante progresso fu anche la costituzione del Fondo di sviluppo regionale, dopo che i tentativi del 1973-74 si erano scontrati con la dura opposizione tedesca (caso italiano): nel febbraio 1975 i ministri finanziari approvavano il regolamento dei prestiti comunitari atto fondamentale per istituire il Fondo L’asse Parigi-Bonn e la riforma del vertice di Parigi 1974 Sintesi il vertice era troppo importante nella storia ultraquarantennale della Comunità – Per le decisioni con precise valenze politiche – Perché indicò la volontà degli europei di non lasciarsi sopraffare dalla crisi energetica Unico modo era rafforzare le istituzioni comunitarie in senso federale, modalità vincente vs le utopie dei federalisti Dopo 17 anni dai Trattati di Roma, la CEE aveva resistito ai tentativi di disgregazione ed era diventata protagonista del Sistema Internazionale anche se …. tra luci e ombre … 1975-1976: paralisi comunitaria Durante il biennio 75-76 si assistette in Europa ad una vera e propria paralisi istituzionale invece USA si riprende nel passaggio da Nixon a G. Ford (pres 1974-1977) – Impone la direzione alla conferenza di Nairobi (nessun finanziamento per i programmi del Terzo Mondo) – A livello monetario il dollaro decisamente favorito La paralisi fu causata principalmente dalla persistente crisi energetica in cui i Paesi della CEE non fecero fronte comune – Crescita rallentata, caduta investimenti, aumento disoccupazione, crescita dell’inflazione, dilatazione della spesa pubblica Rimaneva valida l’importanza attribuita (già dal rapporto Tindemans) ad una politica che ponesse le basi x un commercio di respiro mondiale coinvolgendo anche i Paesi del Terzo mondo. Questa politica renderà tutt’oggi la UE la più grande potenza commerciale del mondo – Ha partecipato allo sviluppo dei Paesi del Terzo Mondo – Anche se non sempre in modo equilibrato (es. monocoltura) SME - 1978 Alla fine del 1976 cominciò a delinearsi qualche spiraglio di crescita nella grande depressione europea gli indicatori economici vanno verso trend positivi Tuttavia i segnali positivi furono messi a rischio dalla crisi diplomatica tra Germania e USA dopo l’elezione di Carter, nov 1976-1981 (consigliere Zbigniew Brzezinsky) – Su temi di politica estera URSS – Ma soprattutto su temi economici dottrina delle 3 locomotive (respinta dalla Germania) Per far fronte comune la Comunità rivalutò l’importanza di una politica economica e monetaria comune (già stabilita a Parigi nel 1972 ma accantonata durante la crisi petrolifera e la scarsa tenuta del serpente monetario) per far fronte alle sfide della globalizzazione Perciò il consiglio europeo di Copenhagen dell’4/1978 – verificava il consenso per lo SME (sistema monetario europeo) fondamentale per raggiungere una cooperazione monetaria più stretta e una zona di stabilità – Ma decideva anche di procedere all’elezione diretta del PARLAMENTO EUROPEO SME - 1978 Il nuovo Sistema Monetario Economico (SME) era più blindato” di quello precedente (serpente), ed era composto da 3 elementi: 1. l’ECU (European Currency Unit) – elemento centrale dello SME era l’unità monetaria di riferimento il cui valore era dato da un “paniere” cui contribuivano tutte le monete della Comunità secondo una percentuale fondata sul peso delle rispettive economie nazionali (da rivedere ogni 5 anni) 2. Il cosiddetto “meccanismo di cambio” Prevedeva che ogni moneta che era parte dello SME fosse in rapporto di cambio con l’ECU secondo una banda di fluttuazione del 2,25 % in ambedue le direzioni con l’obbligo di intervento delle Banche centrali in caso di superamento dei limiti 3. e quello della solidarietà finanziaria era previsto un meccanismo di credito messo a disposizione di paesi che ne avessero avuto bisogno per riequilibrare la bilancia dei pagamenti SME - 1978 SME prevedeva mobilità nel cambio Era diretto ad attenuare gli effetti dei cambiamenti di parità che si rendessero necessari – – Dopo i primi 5 anni di instabilità Nella seconda metà degli anni ’80 si stabilizzava e teneva testa – Fino alla tempesta del 1992 SME e le adesioni GRAN BRETAGNA Adesione problematica per gli inglesi significava perdita di sovranità della sterlina a beneficio del marco 1979 GB non entra, entrerà solo nel 1990 e per poco ITALIA L’adesione italiana fu combattuta e sofferta Per la situazione interna delicata con il rapimento Moro marzomaggio 1978 Andreotti, presidente del consiglio, diede l’adesione dell’Italia allo SME chiedendo che la banda di oscillazione fosse più ampia, fino al 6% con l’impegno di adottare quella del 2,25% non appena la lira avesse avuto più stabilità accadrà solo nel 1990 13/3/1979 lo SME entrò in vigore (si aggiunse anche l’IRLANDA) Ciò causò negli USA la preoccupazione di perdere il ruolo di guida del dollaro Anno nero per Carter, premessa per la sua non rielezione DOPO 6 ANNI DALL’APPELLO DI KISSINGER ALL’ANNO DELL’EUROPA, I RAPPORTI TRA LE 2 SPONDE ERANO SEMPRE PIU’ CRITICI Gli anni dell’europessimismo I primi anni ‘80 sono rimasti nella cronaca come “gli anni dell’euro-pessimismo” – Causa la scarsa realizzazione di politiche europeiste – Ma in realtà pieno di idee e fermenti – Perciò meglio dire che furono anni di TRANSIZIONE tra La lunga crisi degli anni ’70 E il fervore di iniziative dal 1985 agli anni ‘90 Gli anni dell’europessimismo Problemi di tipo economico-finanziario 1979-84 negoziati sul contributo finanziario della GB – Thatcher (mai molto fiduciosa nelle istituzioni europee) convinta che gli inglesi pagassero un prezzo troppo alto in relazione ai benefici riscontrati – In effetti gli inglesi pagavano in modo sproporzionato rispetto ai vantaggi – La Lady di ferro “I want my money back” lascia i negoziati La disputa sul contributo inglese fu risolta solo temporaneamente perché richiedeva un riesame della politica comunitaria agricola entro il 1981 che ripristinasse i Trattati di Roma – Ma ciò avrebbe toccato anche gli interessi di tutti i paesi SINTESI I TEMPI NON ERANO ANCORA MATURI PER UN ACCORDO dominava ancora la crisi economica Gli anni dell’europessimismo Ulteriore problema paralizzante POLITICO Giu 1979, prime elezioni politiche a suffragio universale diretto – tappa storica Ma il Parlamento eu nasceva senza poteri – In risposta a ciò, da quel momento nasceranno progetti riformisti e proposte concrete per definire la propria identità e l’estensione dei poteri 7-10 giugno 1979 Per la prima volta i cittadini dell’UE eleggono direttamente i membri del Parlamento europeo, che in precedenza venivano designati dai parlamenti nazionali. Gli europarlamentari fanno parte di gruppi politici paneuropei (socialisti, conservatori, liberali, verdi ecc.), non di delegazioni nazionali. L’influenza del Parlamento è in costante aumento Nell’estate del 1980, operai dei cantieri navali della città polacca di Danzica, guidati da Lech Walesa, si mettono in sciopero e chiedono maggiori diritti. Seguono altri scioperi in tutto il paese. In agosto, il governo polacco capitola e viene creato Solidarność, un sindacato indipendente. A poco a poco il governo riafferma il potere e nel dicembre 1981 proclama la legge marziale, mettendo così fine alla breve parentesi del potere democratico in Polonia. Ma il terreno era stato comunque spianato. Nuovi allargamenti: 2° allargamento: 1981 – Grecia 10 Paesi 3° 1986 – Spagna, Portogallo 12 Paesi 28 febbraio 1984 I computer e l’automazione stanno ormai cambiando le nostre vite e il modo in cui lavoriamo. Per essere sempre all’avanguardia nell’innovazione, l’UE adotta nel 1984 il programma Esprit, il primo di tanti programmi di ricerca e sviluppo posti in essere da allora Gli anni dell’euro-pessimismo Occorreva dare subito al Parlamento democraticamente eletto un preciso ruolo istituzionale: come? casus belli, 1979: Assemblea respinge (solo autentico potere) il progetto di bilancio del 1980 (presentato dalla Commissione) per la sproporzione tra le spese agricolo e le altre comuni – Si scopre il conflitto tra Parlamento e Consiglio – Periodo di sclerosi delle istituzioni – Ma l’azione del Parlamento si rivelò un’arma spuntata 1981, costretti ad approvarlo SINTESI Il quinquennio 1979-1984 vedrà proprio dal Parlamento emergere progetti riformisti e concrete proposte Gli anni dell’euro-pessimismo La volontà di cambiamento si esprimeva con 1981, il piano Genscher-Colombo che rivoluzionava le istituzioni dando rilievo al Consiglio e più poteri al Parlamento Ma non gli giovò il clima di transizione di quegli anni Il suo epilogo su una sua snaturazione che rivelava lo scollamento/paralisi dei centri nevralgici della comunità Luglio 1980, l’altro progetto fu quello del club del Coccodrillo (Spinelli più altri parlamentari) con l’istituzione di una Commissione chiamata a definire le competenze e poteri della Comunità 1982 - altra proposta di Spinelli approvata dall’Assemblea conferì alla Commissione (istituita nel 1981) il mandato di approfondire il “nuovo equilibrio fra le istituzioni ” e studiare una diversa ripartizione dei poteri in un nuovo Trattato Gli anni dell’euro-pessimismo Il progetto audace e ampio di Spinelli proponeva un NUOVO TRATTATO in sostituzione di tutti i precedenti con chiara impronta federalista – la Comunità sarebbe stata trasformata in una Unione (vicina alla federazione) con redistribuzione dei poteri all’interno delle istituzioni – Al consiglio Europeo motore dell’Unione Al Parlamento poteri più simili a quelli nazionali Al CONSIGLIO dell’UNIONE (diverso dal Consiglio europeo) che diventava una seconda camera con potere legislativo E distribuzione di competenze tra Unione e Stati nazionali secondo il PRINCIPIO DI SUSSIDIARIETA’: in base ad esso si attribuiva all’Unione competenze esclusive (es. il Mercato comune) e competenze ”concorrenti” (trasporti energia ricerca) con gli stati nazionali: “il principio di sussidiarietà ha luogo solo quando realizzare un obiettivo comune è più conveniente che farlo separatamente” (Spinelli) Prudente in politica estera SINTESI Nella proposta di TRATTATO di Spinelli si faceva troppo sentire l’ispirazione federalista, in tutto il Trattato ma soprattutto nella procedura di ratifica era il Parlamento che agiva come un’Assemblea costituente indicando la via della “grande riforma” e raccomandando ai Parlamenti nazionali l’approvazione del progetto La svolta troppo federalista causò il naufragio Decisivo l’atteggiamento della Francia, F. MITTERAND (presidente del semestre francese) Giu 1984 consiglio di Fontainbleau il trattato fu letteralmente ignorato tuttavia furono prese impostanti decisioni: – – – fu rilanciato l’asse franco-tedesco (aboliti i controlli alla frontiera) si trovò un compromesso sulle risorse comuni e sulla questione Thatcher fu stabilito di aumentare il volume delle “risorse proprie” della Comunità con l’innalzamento del prelievo dell’IVA dall’1 all’1,4% Il peso dell’Europa verde - PAC A Fontainbleau si riapriva una seria trattativa sulla Politica Agricola Comune con una revisione delle clausole di garanzie veniva riconosciuto il principio del “giusto ritorno” (vedi Thatcher) 1984-88 riforma della PAC segnando una svolta con la riduzione della spesa: 1. fissato un tetto per i produttori oltre il quale non avrebbero più ricevuto il prezzo garantito 2. Fissate le quote di produzione e riduzione della sovrapproduzione del latte 3. smantellati i Montanti compensativi (del 1971) 4. razionalizzata la politica dei prezzi per renderla più aderente alle condizioni del mercato 5. ridotti o aboliti i sussidi per alcuni prodotti 6. confermato il principio della “preferenza comunitaria” con la riduzione dell’importazione dei prodotti agricoli da paesi extra-comunitari. Il peso dell’Europa verde - PAC Gli effetti sperati (riduzione dei costi) saranno ottenuti Si poterono creare iniziative e collaborazione per ricerca cultura tecnologia ESPRIT EUREKA Scambi culturali programmi per i giovani Nuovi membri Nel 1961 iniziarono i negoziati per l’entrata della Grecia interrotti dal 1967 al 1974 per il regime militare dei colonnelli – L’adesione avveniva nel 1979 e l’ingresso effettivo nel 1981 Più complessi saranno i negoziati per Spagna e Portogallo, di particolare significato perché allargavano la Comunità a Sud modificandone il baricentro (ponte verso le nazioni dell’Africa settentrionale). – Inoltre importante era anche il fatto che Spagna e Portogallo entravano nel novero delle nazioni democratiche dopo la caduta dei governi dittatoriali di Franco (1975) e di Caetano (1974). Si registrava però in quegli anni anche la defezione della Groenlandia, paese più Atlantico che europeo – Possedimento danese ma dotato di ampia autonomia, – la Groenlandia decideva di ritirarsi dalla comunità nel febbraio 1982 dopo un referendum popolare – l’economia era fortemente dipendente dalla pesca a cui si dedicava il 25 % della popolazione – e la secessione era motivata dalla volontà di pieno controllo sulle zone di pesca ed evitare che fossero aperte ai pescatori di altri paesi della comunità Nuovi allargamenti: 2° allargamento: 1981 – Grecia 10 Paesi 3° 1986 – Spagna, Portogallo 12 Paesi SINTESI 1979 - Il periodo si apre con cupo pessimismo assalto alla comunità - dall’esterno ciclone Thatcher - dall’interno burocrazia Fine anni ’80 si conclude con indicazioni incoraggianti per la nascita dell’Europa a 12 (entità omogenea e coesa) - con delusione per l’occasione perduta del Trattato per l’Unione Europea (la Svolta federalista di Spinelli) - Ma la delusione è una costante nella vita comunitaria - La via verso l’integrazione avrebbe proceduto ancora in una logica confederale un Atto veramente Unico 1 genn 1985, Jacques Delors presidente della Commissione esecutiva di Bruxelles Situazione favorevole dovuta a: ristabilimento economia Usa ed Europea di riflesso mutamento dei rapporti Ovest-Est (crollo del muro) disponibilità alle riforme della CEE consapevolezza del bisogno di riprendere urgentemente il processo unitario per non farlo arrestare definitivamente Home Jacques Delors e il Libro Bianco 1925 1985-1995 presidente della Commissione europea Realizzò - il piano Delors, - il trattato di Maastricht, - la trasformazione della CEE in UE - e il primo allargamento dell'Europa - 1993, il suo Libro bianco (politica economica contro la disoccupazione) Il Libro Bianco Nonostante le seconde elezioni popolari del Parlamento Europeo 14-17 giu 1984 avessero lasciato intatti i rapporti di forza, la Commissione aveva ambiziose proposte che aveva iniziato a raccogliere nel Libro Bianco “Il Programma Novanta” – per i 10 anni seguenti – di ambiziose proposte con l’obiettivo di completare il Mercato Comune e assicurare la libera circolazione di persone, beni e servizi, attraverso un complesso imponente di provvedimenti. Il Libro Bianco I provvedimenti riguardavano: eliminazione delle barriere fiscali/controlli doganali che accrescono i costi di trasporti/spostamenti, e ritardano la circolazione eliminazione delle barriere tecniche create da norme e regolamentazioni diverse rimozione delle barriere fiscali, attraverso l’armonizzazione dei tributi e delle aliquote Appello conclusivo: “L’Europa si trova a un bivio, o andiamo avanti con risoluzione e determinazione oppure ricadiamo indietro nella mediocrità. Rinunciare significherebbe non essere all’altezza dei fondatori della Comunità.” E’ un appello ad un’adesione morale e politica per la costruzione dell’Europa dopo anni di dibattici in senso funzionalista Milano, il vento del decisionismo Mutamento rispetto all’euro-pessimismo dei primi anni ’80 Estate 1985: atmosfera favorevole 28-29 giugno vertice di Milano : occasione per dare un segnale di risveglio Craxi infrange il tabù dell’unanimità: viene approvata a maggioranza la mozione per convocare una Conferenza intergovernativa che predisponesse un Trattato sulla cooperazione in politica estera e nella sicurezza, e che riformasse i trattati esistenti approvato a maggioranza ciò significava una spaccatura Viene inoltre approvato il Libro Bianco, e ci si impegna a ad aggiungere una “dimensione tecnologica” all’attività comunitaria (progetto EUREKA) Sintesi il binomio Craxi-Andreotti (e lo strappo dell’unanimità) diede uno scossone salutare alla macchina europea Milano, giugno 1985: il vento del decisionismo Atto Unico sett – dic 1985: Conferenza intergovernativa a Lussemburgo per cercare il massimo consenso bisognò seguire la via funzionalistica (non federalista) Delors e la via funzionalista: Approvato il progetto di un ATTO UNICO da firmare il 17 febbraio 1986 ed entrerà in vigore il 1 luglio 1987 Atto Unico, verso il mercato unico 1987, Atto Unico, in 2 Titoli differenti: modifiche ai trattati di Roma e Completamento del mercato unico, entro il 1992 disposizioni sulla politica estera comune, codificata per la prima volta NUOVI SETTORI DI ATTIVITA’ Fondo europeo di sviluppo regionale, politica dell’ambiente, ricerca, tecnologia, politica sociale INSIGNIFICANTE il riferimento alla unione economica e monetaria a causa dell’opposizione britannica RIFORME ISTITUZIONALI Potere aggiuntivo dell’Europarlamento POLITICA ESTERA stretta collaborazione tra i paesi per la sicurezza Atto Unico, verso il mercato unico 1987, dietro l’Atto Unico c’era la regia di Delors che aggiunge indicazioni concrete per dare una spinta alla realizzazione 3 punti 1) Riforma della politica agricola con compressione delle spese 2) Riforma del sistema di finanziamento e bilancio della Comunità per aumentare le risorse 3) Potenziamento dei Fondi strutturali per diminuire il divario Si mise in moto un meccanismo che avrebbe portato agli accordi di Maastricht e della moneta unica. Unificazione Tedesca e moneta unica Giugno 1988: Consiglio di Madrid, col rapporto di Delors sull’UEM vengono poste le condizioni per l’inizio dell’unificazione monetaria: 1. Totale convertibilità delle monete europee 2. Completa liberalizzazione dei movimenti dei capitali 3. Eliminazione dei margini dei fluttuazione tra le valute e instaurazione di rapporti di cambio fissi Decisione definitiva per la moneta unica al Consiglio di Roma (ottobre 1990), con inizio della prima fase dell’Unione economica e monetaria per il 1 luglio 1990 Ma sulla sorte dell’impresa nessuno era disposto a fare scommesse … Accadde che … Il problema della unificazione tedesca Crollo del potere sovietico e del muro di Berlino 9/10 novembre 1989 la riunificazione tedesca era a portata di mano La riunificazione portava con sé alcuni problemi: cercare il consenso della Russia di Gorbaciov per evitare problemi di isolamento tedesco dalle alleanze ritorno di una grande nazione con possibili effetti di squilibrio per la vocazione espansionistica politica ed economica dei tedeschi verso l’Est e Balcani Il problema dell’unificazione tedesca 8-9 settembre 1989 vertice dei 12 a Strasburgo: Kohl e Gensher danno disponibilità per l’inizio del progetto dell’unione economica e monetaria per ottenere il via libera all’unificazione All’indomani del vertice si chiarisce la situazione dell’Est europeo e la garanzia dell’europeizzazione del marco viene vista come sufficiente, soprattutto per la Francia, per dare il via libera all’unificazione tedesca. Inoltre maturava la riflessione anche sulla necessità di un pilastro politico oltre che economico all’interno della Comunità per mantenere la Germania ancorata alle istituzioni europee, con nuove proposte: Mitterand punta alla confederazione europea Delors parla di “opzione federale” Il problema dell’unificazione tedesca 28 aprile 1990: Consiglio straordinario di Dublino per la questione tedesca Francia e Germania propongono una conferenza intergovernativa sull’unione politica e aprono il dibattito su questo nuovo aspetto Viene inoltre dato l’appoggio dei partners europei per l’unificazione tedesca in tal modo si strappa a Gorbaciov l’assenso e il 3 ottobre 1990 viene proclamata la riunificazione “indolore” La strada per Maastricht Italia al timone della CEE nel II° semestre del 1990 Problemi internazionali preoccupanti: – Crisi del Golfo, agosto 1990 – problemi x Gorbaciov in Unione Sovietica Tentativi di accelerare l’unione monetaria e politica 1° vertice 27-28 ottobre 1990 a Roma, Consiglio Europeo Straordinario – proficuo per la parte relativa all’Unione Monetaria – meno significativi i progressi verso l’Unione Politica creazione di un’istituzione monetaria (con il contributo di banche centrali) destinate ad assumersi la responsabilità della politica monetaria comune e affrontare la 2° fase dell’UEM (ECU) 2° vertice 14 dicembre 1990 Roma –Senza però alcuna intesa concreta x l’Unione politica La strada per Maastricht I cambiamenti del clima internazionale influivano sui negoziati: Crisi economica europea ma ripresa in America Conflitto irakeno ancora aperto Conflitto nella ex-Jugoslavia con deludenti capacità di intervenire della Comunità Difficoltà nell’Est per Gorbaciov e crisi dell’estate 1991 Tensioni e problemi economici nei paesi satelliti di Mosca Ostacoli e costi per l’unificazione tedesca In vista della continuazione delle conferenze intergovernative a Maastricht, la situazione internazionale richiedeva che si desse molta più importanza (piuttosto che alla questione monetaria) alla politica estera, e anche alla difesa dove emergevano 2 linee: 1. franco-tedesca una forza europea – Eurocorpo - legata all’UEO 2. italo-britannica una UEO integrata con la politica della NATO Il governo di Washington accetterà poi la posizione franco-tedesca per evitar pericolose contrapposizioni Ma il problema di come articolare una politica estera comune rimaneva aperto La strada per Maastricht Sulla strada di Maastricht si definiscono le posizioni-ruoli dei vari Stati nella politica comunitaria: rafforzato l’asse Parigi-Bonn posizione defilata della Gran Bretagna con John Major vs tutti i progetti di consolidamento dell’unione ( opting out) attuazione graduale nei singoli paesi delle disposizioni del Libro Bianco per il completamento del mercato interno ancora insoluta la questione della libera circolazione delle persone, stabilito dall’accordo di Schengen tra Francia, Germania, Benelux, Spagna, Portogallo, Grecia e Italia – Di fatto applicato solo in alcuni paesi - Francia, Germania e Benelux – In Italia: il via definitivo a Schengen fu nel luglio 1997 i confini aerei caddero il 27 ottobre 1997 I confini terrestri caddero il 1 aprile 1998 Un visto Schengen vale in tutti i paesi aderenti agli accordi. Maastricht: la nuova Europa Pur con qs limitazioni l’operazione del mercato unico rimaneva un grande successo e progrediva insieme alla politica economica e monetaria ciò fece maturare il nuovo appuntamento di Maastricht A Maastricht l’11 dicembre 1991 si accordano per il Trattato che istituiva l’Unione Europea Il 7 febbraio 1992 di nuovo a Maastricht i ministri degli Esteri e delle Finanze dei Dodici si ritrovano x firmare i testi dei documenti Trattato sull’Unione Europea Preambolo Disposizioni Comuni CGAI CEE CECA EURATOM PESC Quadro Istituzionale -- Disposizioni Finali Unione economica e monetaria L’UEM viene riconfermata nel trattato di Maastricht con le 3 fasi: 1. Liberalizzazione dei capitali 2. Creazione dell’IME (Istituto Monetario Europeo) 3. Fissazione dei tassi di cambio tra le monete della Comunità Poi la moneta unica entrerà in vigore gradualmente Per poter accedere alla 3° fase ciascuno Stato deve rispettare i 5 parametri di Maastricht Parametri di Maastricht 5 Criteri da rispettare prima di passare alla 3 fase 1. 2. 3. 4. 5. rispetto dei limiti di fluttuazione dello SME per almeno 2 anni all’interno della banda stretta (quella di -/+ 2,25%) senza che intervenga nel frattempo alcuna svalutazione della moneta nazionale tasso di inflazione non superiore al 1,5% in più della media dei 3 Stati con l’inflazione più bassa deficit di bilancio inferiore al 3% del Prodotto Interno Lordo debito pubblico inferiore al 60% del PIL tasso di interesse a lungo non superiore al 2% in più rispetto a quello dei 3 Paesi con il più basso tasso di inflazione Unione Europea L’innovazione + importante del Trattato è la PROCLAMAZIONE DELL’UNIONE EUROPEA - “fondata” sulle Comunità europee (CEE, CECA, EURATOM) - “integrate” dalle politiche e forme di cooperazione/sicurezza comune + cooperazione in materia di giustizia e affari interni Unione Europea Nel Trattato vengono esplicate le competenze dell’Unione I punti centrali sono la politica di coesione economica e sociale Fondo di coesione (dal 1993) x l’ambiente e reti transeuropee Ampliamento - del metodo di votazione più frequente il ricorso al criterio di maggioranza - dei settori di attività di competenza politica di ricerca e sviluppo tecnologico, ambiente, industria, commercio estero, sviluppo di reti trans-europee di comunicazione, educazione e formazione professionale, cultura e protezione dei consumatori, sanità e politica sociale interna Unione Europea Regolamentazione delle competenze “concorrenti” attraverso il principio di sussidiarietà che già figurava nel progetto “Spinelli”, secondo cui un organismo più potente interviene per supplire la debolezza di quello inferiore qui assume caratteri generali art. 3B titolo II: “la Comunità agisce nei limiti delle funzioni conferite e dei fini assegnati dal Trattato. Nelle materie in cui non ha competenze esclusive, essa interviene, conformemente al principio di sussidiarietà soltanto se e nella misura in cui le finalità dell’azione prevista non possano essere sufficientemente realizzate dagli Stati membri e possano, dunque, a causa delle dimensioni e degli effetti dell’azione in questione, essere meglio realizzate a livello comunitario” Unione Europea Problemi sollevati dal principio di sussidiarietà - Interpretazioni opposte - Euroscettici - Federalisti - La Conferenza intergovernativa presenterà le sue conclusioni sul problema della sussidiarietà al vertice di Amsterdam del giugno 1997 PESC e CGAI i 2 pilastri dell’integrazione politica PESC La PESC, in vista dell’affermazione dell’identità dell’UE sulla scena internazionale, prevede la cooperazione degli Stati membri attraverso “posizioni comuni” da tradursi in “azioni comuni”, con 5 obiettivi principali, anche se generici e vaghi: difesa dei valori comuni, degli interessi fondamentali e dell’indipendenza dell’Unione rafforzamento della sicurezza dell’Unione mantenimento della pace e rafforzamento della sicurezza internazionale conformemente ai principi della Carta delle Nazioni Unite nonché ai principi dell’Atto Finale di Helsinki e agli obiettivi della Carta di Parigi nov 1990 promozione della cooperazione internazionale sviluppo e consolidamento della democrazia e dello Stato di diritto, nonché rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali Verrà stabilito un forte collegamento fra l’Unione e UEO (braccio militare) CGAI Fissa la cooperazione nel settore giudiziario, doganale e di polizia per la lotta contro la criminalità/droga/terrorismo per un’integrazione inevitabile dopo Schengen Per affrontare i problemi causati dalle organizzazioni criminali internazionali e il controllo della libera circolazione di merci, persone e capitali Introduce la cittadinanza europea, che non si sostituisce a quella dello stato membro, ma vi si aggiunge Nascono nuovi diritti – Diritto di voto alle elezioni amministrative per ogni cittadino dell’Unione residente in un Paese diverso da quello d’origine – protezione diplomatica di ogni cittadino europeo fuori dall’unione, garantita dai diplomatici di qualsiasi paese membro – e la possibilità di ogni cittadino di petizione davanti al Parlamento Per colmare il deficit di democrazia – Allargamento del ruolo/poteri del Parlamento – Migliore definizione dei poteri della Commissione – E di tutte le istituzioni comunitarie con il ricorso al principio di sussidiarietà – Creazione di nuove istituzioni come il Comitato delle Regioni Come funziona la macchina comunitaria Problemi: “labirinto impenetrabile ai non iniziati” della Unione crescente estraneità del cittadino europeo alla vita comunitaria “deficit di democrazia” Differenze con il modello degli Stati Moderni – – – – – – Assenza della separazione dei poteri sistema di codecisioni Potere legislativo: Consiglio e Parlamento Potere esecutivo: Commissione e Consiglio Mancanza al vertice di un potere di coordinamento e direzione Mancanza di dialettica tra maggioranza e minoranza Mancanza di continuità e sistematicità nello svolgimento delle funzioni Fisionomia istituzionale dell’UE Consiglio europeo Il Consiglio dell’Unione Europea La Commissione Il Parlamento La Corte di Giustizia La corte dei Conti europea Il Comitato economico e sociale e il Comitato consultivo CECA Il Comitato delle regioni La Banca europea degli investimenti L’Istituto monetario europeo Fisionomia istituzionale dell’UE Consiglio europeo dal 1974 Riunioni 2 volte l’anno dei capi di stato e governo È il più alto organo decisionale insieme al Presidente della Commissione europea Il Consiglio dell’Unione Europea o Consiglio 1 rappresentante ministro di ciascuno Stato (diverso a seconda degli argomenti da affrontare) La Commissione Governo dell’Unione ma il suo campo d’azione è limitato dai Trattati e dalle scelte del Consiglio dell’Unione Europea 29 commissari (2 x Francia, Germania, Italia, Regno Unito, Spagna e 1 x tutti gli altri) Il Parlamento dal 1979 Dal 1979 eletto a suffragio universale Con limitata capacità legislativa ma con funzione di controllo importante La Corte di Giustizia + Tribunale di primo grado (dal 1989) Assicura il rispetto del diritto comunitario 15 giudici x 6 anni + 9 avvocati generali Fisionomia istituzionale dell’UE La corte dei Conti europea – 15 membri per 6 anni – Controlla legittimità e regolarità di entrate e spese e loro conformità al bilancio Il Comitato economico e sociale e il Comitato consultivo CECA – Il 1° 122 membri con competenza su problemi di lavoro- occupazione-assistenza sociale – Il 2° 108 membri con competenza su cproduzione-commercio di carbone-acciaio Il Comitato delle regioni – 222 membri – È il legame tra Unione ed enti locali e regionali La Banca europea degli investimenti dal 1958 – Cura gli investimenti nei settori di interesse comunitario (trasporti-comunicazione-infrastrutture) L’Istituto monetario europeo dal 1994 – Diventerà banca centrale dell’Unione europea e ist di emissione di moneta I 4 organi principali La Commissione Il Parlamento Il Consiglio dei ministri dell’Unione Europea - Consiglio Consiglio europeo Commissione Ha funzione di rappresentanza dell’interesse comunitario Ha potere propositivo in materia legislativa e di bilancio, ma le sue proposizioni vengono valutate ed eventualmente modificate dal Parlamento, e poi sottoposte al giudizio del Consiglio Il suo metodo di lavoro è + trasparente e aperto ai contributi esterni rispetto ai Parlamenti nazionali Agisce collegialmente; il presidente è primus inter pares Commissari nominati dai governi membri ma sottoposti a voto di approvazione del Parlamento Ha anche potere esecutivo per l’attuazione dei Trattati Ha potere di controllo sul rispetto-corretta applicazione del diritto comunitario Ha facoltà di intervento-stimolo-critica delle politiche nazionali Commissione La legislazione comunitaria prodotta dal rapporto PARLAMENTO – COMMISSIONE – CONSIGLIO è direttamente applicabile agli Stati membri dell’Unione e prevale sulle leggi nazionali quale espressione del primato dell’ordinamento giuridico-comunitario su quelli nazionali Il suo potere normativo si esprime in vari modi e atti giuridici: Regolamenti Raccomandazioni Direttive Decisioni Pareri Parlamento Ruolo di rappresentanza dei popoli dell’Unione Non è la sede principale della funzione legislativa Ha funzione consultiva (quasi sempre richiesta, anche se non vincolante) Ha funzione di controllo nei confronti della Commissione Ha poteri decisionali in materia di bilancio Sintesi ne risulta una “democrazia del negoziato” + che una “democrazia maggioritaria” volta ad assimilare le minoranze e ad evitare una partitocrazia europea Consiglio dei ministri dell’Unione europea o Consiglio Organo decisionale per eccellenza (262 riunioni l’anno) Fondamentale il metodo di votazione progressivo distacco dalla richiesta dell’unanimità anche se è mantenuta in settori in cui è fondamentale la Sovranità dei singoli Stati (politica estera, sicurezza interna, giustizia) Si prevedono tipi di maggioranza A “Maggioranza qualificata” (peso maggiore per i Paesi + importanti – Francia, Germania, Gran Bretagna, Italia) Per impedire che piccoli Stati blocchino un accordo O per incoraggiare i grandi Paesi a trovare un accordo o semplice Consiglio Europeo Nato dalle conferenze dei capi di stato e governo entra nel 1987 con l’Atto Unico Capacità di stimolo e di orientamento generale organo di appello e di ultima istanza: interviene quando il Consiglio dei Ministri sia impossibilitato a prendere una decisione e in momenti di crisi dell’Unione Si è confermato vertice politico e strategico dell’Unione Carenze del sistema Competenze che si sovrappongono Istituzioni frutto di compromessi Procedure macchinose Frammentazioni di poteri e funzioni Interventismo non coordinato Eccessivo peso delle strutture burocratiche Per evitare una pericolosa alienazione tra istituzioni e cittadini occorre razionalizzare tutta la meccanica dell’Unione semplificare le normative E’ già avvenuto che si sia messo ordine con il Trattato di Maastricht attraverso il principio di sussidiarietà Ma rimangono tuttora problemi, quali la mancanza di una classe politica europea vera e propria, data dallo scarso potere decisionale e dalla natura episodica dello svolgimento dei lavori, dal nomadismo delle commissioni In sintesi troppe anomalie nel sistema e troppi costi Il dopo - Maastricht Trattato di Maastricht = punto di arrivo del rilancio e punto di partenza oltre il 2000, la moneta unica Dopo la rettifica del Trattato vi era grande soddisfazione in tutti i leaders europei compromesso tra Federalismo e Funzionalismo La nuova forma istituzionale esprimeva però un approccio maggiormente funzionalista Il Trattato “zoppo” era un ibrido con insufficienza democratica – Subalternità del Parlamento al Consiglio, composto dai rappresentanti delle Sovranità Statali, vero motore della comunità Questo grande passo nel cammino dell’Europa solleva però nuovi dubbi e timori sull’impreparazione dell’opinione pubblica: Referendum e sondaggi decretano un calo dell’interesse europeista Le elezioni del Parlamento europeo (giugno 1994) mostrano un distacco dai temi comunitari (più che un malumore) anche in Paesi storicamente a favore della causa unitaria Il dopo - Maastricht Ad aumentare l’Europessimismo contribuì nel settembre 1992 la crisi monetaria: la speculazione sulle monete più deboli del Sistema Monetario Europeo (lira e sterlina) portarono a grandi svalutazioni e a enormi costi per gli stati interessati lo SME non svolgeva più la sua funzione Questo incise nei rapporti interni dell’Unione: La Gran Bretagna dopo la crisi guardava con diffidenza il sistema economico europeo, ma guidata da Tony Blair si impegnava a valutare la sua posizione attraverso un referendum popolare L’Italia malvista per la concorrenza nei prodotti internazionali data dalla svalutazione della lira, fu sottoposta a critiche e a richieste di enormi sacrifici per rientrare nelle credenziali della moneta unica, ciò portò l’opinione pubblica a rivedere il valore benefico della politica comunitaria Il dopo - Maastricht La sensazione di obiettivi troppo alti nel Trattato si diffonde in tutti gli Stati dove si diffonde un clima di sfiducia Ma con l’esito favorevole del referendum danese del 1993, sebbene dopo larghe concessioni, si poté proseguire con la ratifica anche inglese e tedesca dei protocolli e i Trattati entrarono in vigore il 1° novembre 1993 Ultimo atto di Delors Nel dicembre 1993, prima di uscire dalla commissione, Delors pubblica un nuovo Libro Bianco dove propone un aumento di risorse finanziarie per cercare di rilanciare il progetto unitario, con obiettivo centrale il rinforzo economico e dell’occupazione, ma non viene applicato subito per la mancanza di risorse finanziarie il successore di Delors … Luglio 1994 Il successore di Delors è Santer, premier del Lussemburgo, eletto dal compromesso con la Gran Bretagna dato che veniva da un piccolo Stato, e quindi non in grado di far passare provvedimenti sovranazionali Jacques Santer Consiglio di Edimburgo 11-12 dic 1992 Consiglio europeo di Edimburgo decide: Accrescimento di risorse finanziarie dell’Unione Re-distribuzione delle voci di bilancio Riforma della politica agricola per diminuirne il peso in bilancio – taglio a sovvenzioni – ma anche misure di prepensionamento agli agricoltori etc. In sintesi era la preparazione per la moneta unica SEE 1992 - 1993 1992-1995 Altro tema era l’allargamento dell’Unione Propedeutico era stato l’accordo per lo Spazio Economico Europeo – SEE (1992-93) – che estendeva ad Austria, Finlandia, Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Svezia e Svizzera (ma la Svizzera respinse poi con un referendum) gli accordi sulla libera circolazione di merci, servizi e capitali era un modo per preparare il loro ingresso nell’UE Nuovi membri dell’Unione Nel corso del 1993 continuano le trattative per l’ingresso nella Comunità di Svezia, Norvegia, Austria e Finlandia, per le loro significative differenze storiche ed economiche dei nuovi paesi rispetto ai Dodici (importanza della pesca e povertà di agricoltura) Il dibattito si allargava poi a Paesi ancora più distanti e strutturalmente differenti che avanzavano candidature per l’entrata detta la “sfida della diversità” La questione toccava anche paesi ex comunisti, impreparati alla democrazia e al mercato, la cui integrazione in un mercato libero era già stata aiutata da programmi (PHARE, PECO) in vista di un loro futuro ingresso nell’UE. Le profonde diversità non solo politiche e culturali, ma soprattutto economiche ponevano molti problemi riguardo alla struttura che si voleva applicare ad una futura “Grande Europa” Nuovi membri dell’Unione Furono elaborate varie ipotesi: 1. Un’Europa a più velocità che permetteva diversi tempi per raggiungere un obiettivo comune, con la possibilità di sottrarsi ad accordi se non si era in grado di soddisfarli, salvo poi rientrarvi Ipotesi che presupponeva una notevole omogeneità tra i suoi membri 2. 3. 4. Un’Europe à la carte con la possibilità x ogni Stato di scegliere a quale programma comunitario aderire L’Europa a geometria variabile, con un progetto d’integrazione comune, ma con la possibilità di alcuni Stati di dare vita a politiche più avanzate Un’Europa a cerchi concentrici, con un nucleo centrale di Stati in grado di far crescere l’Unione, e cerchi concentrici di Stati associati impegnati in progetti particolari Nuovi membri dell’Unione In sintesi Quasi tutte le proposte prevedevano un’inevitabile distinzione tra Paesi di serie A (con volontà politica comune, situazioni economiche omogenee e consuetudine alla collaborazione) e Paesi di serie B (flessibili, liberi ma destinati a subire le iniziative dei primi). L’Unione rimane a tutt’oggi di fronte a un bivio: Da una parte un’Europa che confermi e realizzi l’originale disegno di integrazione politica parallelo a quello economico già in atto Dall’altra una comunità diluita in una aggregazione eterogenea di Stai con l’unico interesse di vendere beni-servizi e acquistare quelli altrui in uno spazio economico organizzato, libero all’interno e protetto verso l’esterno 1º gennaio 1995 Austria, Finlandia e Svezia aderiscono all’UE. Gli Stati membri sono ora quindici e comprendono quasi tutta l’Europa occidentale. L’ex Germania dell’Est entra a far parte dell’UE La politica estera comune non decolla Dopo la riaffermazioni della volontà di una politica estera e di difesa comune nei Trattati, si poneva il problema dei rapporti dell’UEO con la NATO, la cui alleanza era riconosciuta come fondamentale: - UEO veniva definita “il mezzo per rafforzare il pilstro europeo dell’Alleanza Atlantica” - ma intanto prendeva forma dal 1995 un’armata franco-tedesca, Eurocorp ed Euroforce, Euromarforce formate inoltre da forze italiane, spagnole e portoghesi - e altri progetti per creare un polo di difesa europeo competitivo con l’America La politica estera comune non decolla Questi sforzi per creare una politica estera di caratterizzazione però non decollano: anzi falliscono … disgregazione in base ad interessi nazionali ed impotenza europea nella crisi del Kosovo del 1999, con necessità di intervento americano risposte non corali degli Stati europei nelle crisi ruandesi del 1994 e del 1997 Lasciando via libera alle multinazionali americane interessate alle ricche risorse della regione crisi albanese risposta soddisfacente ma incompleta In sintesi nei primi 5 anni di vita la PESC si è rivelata incapace di dare vita al Trattato Perché? La politica estera comune non decolla Le ragioni di questo fallimento sono vecchie e nuove: In situazioni delicate non si è riusciti ad abbandonare la prassi dell’unanimità Le diplomazie nazionali non sono riuscite ad accomunarsi a quella comunitaria È mancata la capacità di analizzare i fatti in un’ottica comunitaria Sono emersi conflitti e difficoltà tecniche nei rapporti tra i vari organi È mancata una continuità nella guida presidenziale Sintesi - condizione di fondo per una politica estera comune rimane quella della volontà politica e dei fini ultimi dell’Unione il passo verso la sovranazionalità potrà dare una soluzione soddisfacente Da Torino 1996 ad Amsterdam 1997 si avvicina l’euro 15-16 dicembre 1995 Consiglio di Madrid viene definito in modo chiaro il cammino verso l’Euro (viene scelto anche il nome al posto di ECU) e le date: 1° gennaio 1999 fissazione dei tassi di cambio e uso dell’Euro nelle transazioni finanziarie 1° gennaio 2002 circolazione mista con le valute nazionali 1° luglio 2002 moneta unica per tutti gli Stati dell’Unione nei primi mesi del 1998 sarebbero stati decisi coloro che avrebbero partecipato sin dall’inizio all’UEM Da Torino 1996 ad Amsterdam 1997 si avvicina l’euro Il testimone passa all’Italia dove vengono organizzate le conferenze intergovernative di Torino 29 mar 1996 e Firenze - 21-22 giu 1996 L’atteggiamento del governo italiano è determinato e coerente, ma non mancano errori nei problemi dell’Italia per poter entrare da subito nell’UEM 13-14 dicembre 1996 vertice di Dublino si definisce il “Patto di stabilità” per avere una garanzia di continuità nella positività dei bilanci anche dopo il 1999 si esprime una politica di inflessibile rigore finanziario interpretato dalla BUNDESBANK, e il suo presidente Hans Tietmayer sarà la stessa Bundesbank a scontrarsi con il proprio governo: vincerà la BUBA Da Torino 1996 ad Amsterdam 1997 si avvicina l’euro Alla vigilia del vertice di Amsterdam la vittoria dei socialisti in Francia con Lionel Jospin, fa emergere una nuova visione del cammino verso l’Euro, che mette in luce i problemi sociali e dell’occupazione che richiedono maggiore flessibilità di applicazione per i parametri di Maastricht Questo clima influì sul vertice di Amsterdam (15-16 giugno 1997) per la revisione del trattato di Maastricht, in cui le decisione sul rafforzamento di PESC e CGAI vennero rimandate Viene aggiunto un nuovo titolo al Trattato riguardo l’occupazione per cercare un coordinamento a livello europeo nell’ambito del lavoro Ma i risultati della revisione furono modesti e il nuovo trattato il “Maastricht 2” presentava ben poche novità Da Torino 1996 ad Amsterdam 1997 si avvicina l’euro Sul versante politico però si era verificata una nuova situazione: Blair e Jospin si facevano sostenitori di una sorta di idea progressista volta ad attenuare le rigide regole di Lionel Jospin Maastricht a favore dell’attenzione verso i problemi dell’occupazione, in contrasto con i tradizionalisti, ad es. il tedesco Kohl, che miravano ad una integrazione finanziaria come obiettivo principale In Italia - il governo italiano, Prodi e Dini, non era riuscito a ottenere granché nella lotta per la maggioranza - ma sul piano politico invece accrescevano le probabilità italiane di far parte dell’Euro in prima battuta anche se la Tony Blair partita rimaneva aperta a causa delle numerose sfide del nuovo secolo MONETA UNICA BANCA CENTRALE EUROPEA 1998 “anno dell’Euro” Si verificano i conti dei Paesi candidati all’ingresso alla moneta unica Si fissano le parità immutabili tra le varie monete Si nomina WIM DUISENBERG alla direzione della BCE Home 1º gennaio 1999 Viene introdotto l’euro in undici paesi (ai quali si aggiungerà la Grecia nel 2001) esclusivamente per le transazioni commerciali e finanziarie. Successivamente saranno introdotte anche le banconote e le monete. I paesi che hanno introdotto la nuova moneta sono: Austria, Belgio, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Portogallo e Spagna. Danimarca, Regno Unito e Svezia hanno deciso, per il momento, di non aderire MONETA UNICA BANCA CENTRALE EUROPEA 1999, 1 gennaio L’Euro si svaluta a causa della debolezza dell’economica europea autunno recupera grazie alla ripresa economica ma rimane impellente il problema della disoccupazione diffusa La sede della BCE a Francoforte SITUAZIONE POLITICA NEI PAESI EUROPEI • 1998, Germania, vittoria dei socialdemocratici Gerhard Schroeder in coalizione con i Verdi Italia, cade il Governo Prodi subentra D’Alema In sintesi: 13/15 governi europei sono retti da socialisti/socialdemocratici • dai quali ci si aspetta una politica di rilancio economico per creare posti di lavoro Ma viene disattesa a causa del ristagno economico che crea disoccupazione e tensione sociale RIMEDIO si sceglie la riduzione del costo del denaro 1999 EFFETTO ulteriore caduta dell’EURO si cerca un’altra causa eccessivo prelievo di pressione fiscale RIMEDIO tagliare la spesa pubblica Questione finanziaria e redistribuzione della spesa Quali rimedi? • 24-25 marzo 1999, vertice di Berlino • blocco delle sovvenzioni all’agricoltura • ridimensionamento del contributo tedesco • crescono i dubbi sui tempi dell’allargamento previsto per il 2002 Scandalo nella Commissione Marzo 1999, prima delle elezioni • clamoroso scandalo • commissione Santer si dimette • causa poca trasparenza, cattivo utilizzo dei fondi comunitari • Parlamento desideroso di acquisire maggior peso politico Marzo 1999, vertice straordinario a Berlino • incarico a Prodi IL NUOVO PARLAMENTO Elezioni dell’europarlamento I 1979 II 1984 III 1989 IV 1994 V 1999 IL NUOVO PARLAMENTO Elezioni V 1999 cresce l’astensionismo • distacco dell’opinione pubblica dai temi europei • protesta vs la politica di Bruxelles • sconfitta dei socialdemocratici in Germania e dei laburisti in GB • sorpasso del Partito Popolare Europeo su quello socialista PSE rivincita di Kohl • Sintesi nasce l’alternativa-bipolarismo anche nell’Europarlamento ma si inaspriscono i rapporti tra Parlamento a maggioranza popolare e Commissione socialistasocialdemocratica LA COMMISSIONE PRODI 1999 luglio, Commissione si presenta al nuovo Europarlamento Sett 1999, confermata la fiducia INNOVAZIONI • Codice di condotta per tutti i commissari • Politica di controllo delle spese • Opposizione alla lottizzazione delle principali cariche dell’Eurocrazia Scopo recuperare il consenso dell’opinione pubblica Effetto resistenze nei settori che non vogliono perdere privilegi 1999 EUROPARLAMENTO 1999 Presidente dell’europarlamento Nicole Fontaine Sintesi Si annunciava nell’europarlamento la fine del consociativismo E si profilava l’embrione di un bipolarismo europeo suscettibile di determinare contrapposizioni negli equilibri istituzionali e di riflettersi nei rapporti con la Commissione Situazione internazionale la lezione del Kosovo 1999 crisi dei Balcani Marzo Bombardamenti NATO 1998-99 CRISI DEL KOSOVO • Milosevic persecuzioni/pulizia etnica • reazioni dell’UCK • tentativi europei di trovare soluzioni politiche si arenano • prendeva corpo l’ipotesi di un intervento militare Situazione internazionale la lezione del Kosovo 1998-1999 a Rambouillet • il segretario di Stato americano, M. Albright soluzione militare • Marzo 1999 iniziano i bombardamenti aerei sulla Serbia • Danni alle infrastrutture e morti civili • Inasprimento della pulizia etnica ad opera dei serbi • Il problema dei profughi • Intervento russo risolutore con Viktor Cernomyrdin fine delle ostilità • Serbia ritira le truppe • Kosovo diviso in 5 zone Situazione internazionale la lezione del Kosovo Sintesi Il Kosovo aveva dimostrato le carenze della politica e della preparazione militare degli europei E aveva confermato la necessità del rilancio della Politica Estera Comune 3-4 giu 1999 infatti l’UE designa Javier Solana, Mister PESC • progetto di una forza militare integrata • politica di sicurezza e difesa • collaborazione per industria bellica • giu 1999 fine dei bombardamenti NATO su Serbia Dibattito sulla Nuova Europa 1999-2005 1º gennaio 1999 Viene introdotto l’euro in undici paesi (ai quali si aggiungerà la Grecia nel 2001) esclusivamente per le transazioni commerciali e finanziarie. Successivamente saranno introdotte anche le banconote e le monete. I paesi che hanno introdotto la nuova moneta sono: Austria, Belgio, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Portogallo e Spagna. Danimarca, Regno Unito e Svezia hanno deciso, per il momento, di non aderire Identità di difesa e sicurezza europea 10-11 dic 1999, Consiglio Europeo Helsinki IDENTITA’ di DIFESA e di SICUREZZA EUROPEA • • • obiettivi collettivi di capacità e indicazioni delle concrete dimensioni dello strumento militare • 60.000 effettivi entro il 2003 iniziative per il funzionamento catena di comando a) Comitato politico e di sicurezza PSC a) Rappresentanti nazionali b) Comitato militare a) 15 capi di Stato Maggiori c) Staff di esperti nazionali - 115-120 Identità di difesa e sicurezza europea 10-11 dic 1999, Consiglio Europeo Helsinki IDENTITA’ di DIFESA e di SICUREZZA EUROPEA • • Gestione politica • seguita dei 15 a livello intergovernativo • coordinata dal Segr. Gen. del Consiglio Min e Alto Rappresentante della politica estera e sicurezza comune, SOLANA la forza di reazione rapida avrebbe usufruito delle strutture dell’Alleanza Atlantica • ma avrebbe anche goduto di autonomia nei casi in cui gli USA non volessero intervenire Identità di difesa e sicurezza europea 10-11 dic 1999, Consiglio Europeo Helsinki IDENTITA’ di DIFESA e di SICUREZZA EUROPEA In sintesi il contingente europeo è stato immaginato per interventi di carattere regionale (missione di peace keeping) e questo è uno dei nodi che ha pesato sull’Euroforza: il rapporto istituzionale e militare con l’Alleanza Atlantica Identità di difesa e sicurezza europea 20 nov 2000, Conferenza dei Paesi donatori Bruxelles IDENTITA’ di DIFESA e di SICUREZZA EUROPEA • ulteriori progressi • accordo dei paesi nella composizione dell’Euroforza con dimensioni di un esercito nazionale di tutto rispetto • sono le stesse truppe scelte messe a disposizione della NATO e ONU • inoltre alcune nazioni europee già collaborano all’Eurocorpo o Eurofor che dovranno essere raccordati con la nascente Identità di difesa e sicurezza eu Identità di difesa e sicurezza europea giu 2000, Consiglio Europeo IDENTITA’ di DIFESA e di SICUREZZA EUROPEA • definiti i principi di cooperazione/consultazione con la NATO • “la nuova forza militare deve essere separabile ma non separata dalla NATO” • Dopo l’iniziale appoggio della NATO • Comparvero polemiche causate da • • • diffidenza/timori x indebolimento della NATO asimmetrie del progetto problema di come spendere razionalmente nella Difesa • creare un mercato unico negli armamenti • Promuovere una Agenzia eu di armamenti Identità di difesa e sicurezza europea dic 2000, Nizza Vertice IDENTITA’ di DIFESA e di SICUREZZA EUROPEA • via libera al progetto • ma non ancora definite le reali dimensioni dell’Euroforza e il suo grado di autonomia • Anche se a causa del conflitto USA-IRAQ era più che mai urgente una politica di difesa e sicurezza comune 1º maggio 2004 GRANDE EUROPA 10 nuovi paesi: • 8 paesi dell’Europa centrale e orientale Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Repubblica ceca, Slovacchia, Slovenia e Ungheria • 2 Cipro e Malta entrano a far parte dell’UE ponendo fine alla divisione dell’Europa decisa dalle grandi potenze 60anni prima alla conferenza di Yalta Storico allargamento e Est 1 maggio 2004, Dublino • 25 Stati la “Grande Europa” riconciliata tra Est e Ovest • 10 nuovi membri Dal 1 gennaio 2007 Bulgaria e Romania • Turchia candidata • popolazione di 453 milioni di abitanti • Estesa dall’Atlantico alla Russia 1º gennaio 2007 Altri due paesi dell’Europa dell’Est, la Bulgaria e la Romania, entrano a far parte dell’UE, facendo salire così il numero degli Stati membri a 27. I paesi candidati all’adesione sono: • Croazia • ex Repubblica iugoslava di Macedonia • Turchia Storico allargamento e Est PERCORSO NEGOZIALE 1999-2001 • Impresa difficile per le vistose asimmetrie tra le economie dei Paesi dell’UE e i candidati che avrebbero potuto causare effetti dirompenti su tutto l’edificio • Tensioni fra fautori e avversari dell’allargamento • • Primavera 2001 referendum irlandese boccia il Trattato di Nizza 2000 Ma il Consiglio Europeo di Goeteborg 2001 ribadisce l’irreversibilità dell’allargamento • Appoggiato anche dal Governo Berlusconi e dal ministro esteri Ruggero Storico allargamento e Est PERCORSO NEGOZIALE 1999-2001 Quali i Paesi candidati? • gruppo di 6 nazioni in pole position • Rep Ceca Polonia Ungheria • Slovenia Estonia Cipro • Secondo gruppo • Romania Slovacchia Lettonia • Lituania Bulgaria • Turchia parametri economici lontani dai criteri di Maastricht • Malta Storico allargamento e Est TAPPE SIGNIFICATIVE 1995 Consiglio Eu di Cannes, Libro Bianco della Commissione per adeguamento della legislazione 1999 Consiglio Europeo, Berlino “Agenda 2000” programma della Commissione presieduta da Santer • istituiti fondi per finanziare la transizione e sostenere lo sforzo di modernizzazione delle nazioni dell’Est europeo 1999 Consiglio Europeo di Helsinki rilancia il progetto “identità di difesa e di sicurezza europea” • Per effetto della guerra del Kosovo accelerazione vs l’allargamento e assicurare maggiore stabilità al Vecchio continente Storico allargamento e Est TAPPE SIGNIFICATIVE Nov 2000, Commissione Prodi presenta al Parlamento il bilancio della trattativa • la maggior parte delle richieste di periodi di transizione proveniva dalle nazioni candidate che chiedevano tempo per poter digerire i regolamenti comunitari Dic 2000 Trattato di Nizza riforme istituzionali necessarie per l’allargamento Storico allargamento e Est TAPPE SIGNIFICATIVE Dic 2000 Trattato di Nizza riforme istituzionali necessarie per l’allargamento COMMISSIONE UE PARLAMENTO EUROPEO RIPONDERAZIONE VOTI ESTENSIONE DEL VOTO A MAGGIORANZA COOPERAZIONI RAFFORZATE DOPO NIZZA Storico allargamento e Est TAPPE SIGNIFICATIVE Dic 2000 Trattato di Nizza riforme istituzionali necessarie per l’allargamento COMMISSIONE UE • Dal 2005 1 commissario per ogni stato membro; alcuni stati perdono un seggio • Dal 2007 con 27 membri, il n° è inferiore con meccanismo di rotazione Storico allargamento e Est TAPPE SIGNIFICATIVE Dic 2000 Trattato di Nizza riforme istituzionali necessarie per l’allargamento PARLAMENTO EUROPEO - redistribuzione dei seggi • • Germania rimane a 99 altri paesi perdono: Italia Francia GB da 87 a 72 • Spagna Polonia 50 • Romania 33 • Paesi Bassi 25 • Grecia Belgio Portogallo 22 • Repubblica Ceca, Ungheria 20 • Svezia 18 • Bulgaria Austria 17 • Slovacchia Danimarca Finlandia 13 • Irlanda Lituania 12 • Lettonia 8 • Slovenia 7 • Cipro Estonia Lussemburgo 6 • Malta 5 Storico allargamento e Est TAPPE SIGNIFICATIVE Dic 2000 Trattato di Nizza riforme istituzionali necessarie per l’allargamento RIPONDERAZIONE VOTI • Fedeltà al peso demografico • + impedimento ad alleanze contro i Grandi • 2 clausole • Ciascuna decisione deve essere sostenuta dalla Maggioranza • Ogni Stato potrà chiedere di verificare che la decisione rappresenti almeno il 62% della popolazione dell’Unione Europea Storico allargamento e Est TAPPE SIGNIFICATIVE Dic 2000 Trattato di Nizza riforme istituzionali necessarie per l’allargamento ESTENSIONE DEL VOTO A MAGGIORANZA • Passate a maggioranza una 30ina di disposizioni • Ma nelle questioni delicate prevale il diritto di veto Storico allargamento e Est TAPPE SIGNIFICATIVE Dic 2000 Trattato di Nizza riforme istituzionali necessarie per l’allargamento COOPERAZIONI RAFFORZATE • Principio secondo cui almeno 8 paesi potranno lanciare una cooperazione rafforzata e sarà eliminato il diritto di veto di un paese non partecipante Storico allargamento e Est TAPPE SIGNIFICATIVE Dic 2000 Trattato di Nizza riforme istituzionali necessarie per l’allargamento DOPO NIZZA • allegata una Dichiarazione che fissava il percorso futuro • 2004 una nuova Conferenza intergovernativa • Chiamata a definire una delimitazione delle competenze UE e Paesi membri • E lo status della Carta dei Diritti, approvata a Nizza Rapporti Europa - USA USA 2000, Bill Clinton a fine mandato • • Paralisi in politica interna • Scandalo Levinski Politica internazionale • Terza via tra integralismo delle leggi di mercato e lo statalismo burocratico e centralista della tradizione europea • Problemi di contestazione antiglobalizzazione • Seattle, Praga, Goeteborg, Genova Rapporti Europa - USA USA-Europa motivi di divisione • • Sul piano socio-economico • pena di morte; problemi ecologici; • azione penale internazionale nei confronti dei crimini politici; limitazione armamenti • resistenza Usa a porre fuori legge le mine anti-uomo Sul piano dei valori esistenziali • per il modello americano visione competitiva sia economica che umana • per il modello europeo visione cooperativa e di solidarietà umana EURO 1º gennaio 2002 Arrivano le banconote e le monete in euro. La stampa, coniazione e distribuzione degli esemplari nei dodici paesi comporta una vasta operazione logistica. Vengono coniate oltre 80 miliardi di monete. Le banconote sono identiche per tutti i paesi; le monete, invece, hanno una faccia comune sulla quale è indicato il valore, mentre sull’altra faccia è impresso un emblema nazionale. Tutti gli esemplari circolano liberamente: acquistare un biglietto della metropolitana di Madrid con una moneta euro finlandese (o di qualsiasi altro Stato) fa ora parte della normalità Tassi di conversione fissi dell’euro EUR 1 = BEF 40,3399 (franchi belgi) DEM 1,95583 (marchi tedeschi) ESP 166,386 (pesetas spagnole) FRF 6,55957 (franchi francesi) IEP 0,787564 (sterline irlandesi) GRD 340,750 (dracme greche) ITL 1.936,27 (lire italiane) LUF 40,3399 (franchi lussemburghesi) NLG 2,20371 (fiorini olandesi) ATS 13,7603 (scellini austriaci) PTE 200,482 (escudos portoghesi) SIT 239,640 (talleri sloveni) FIM 5,94573 (marchi finlandesi) EURO Deludenti performances dell’EURO • 2000-giu 2001 arretra vistosamente rispetto al dollaro • Euro-scetticismo anche presso la gente comune Reazione USA • • • da sempre contrari all’euro per possibili danni al dollaro 2000-2001 inizia la “quasi recessione” americana Ago 2001 SVOLTA nel rapporto euro-dollaro SINTESI La questione del cambio euro-dollaro e le differenze culturali di valori e i dissensi in politica estera diventano condizioni di un conflitto Europa-Usa come mai era successo dopo la IIGM Situazione USA ELEZIONI PRESIDENZIALI: G. Bush – Al Gore • 2000 eletto George W. Bush • Problemi sulla democraticità delle elezioni • Risolte dalla Corte Suprema • BUSH • Politica interna • Riduzione tasse • Politica scolastica a favore dei privati • Produzione energetica petrolio • Politica estera – unilateralismo americano • Costruzione di Sistema antimissilistico a protezione degli USA • Contrastato da Russia, Cina, Europa USA-EUROPA PROBLEMATICA LA PARTNERSHIP STORICA • • • • Denuncia degli accordi di Kyoto Politica a favore delle trivellazioni in Alaska Pena di morte Necessità di nuove difese missilistiche EUROPA – fase di stallo Cause 1. Processo fisiologico nel decorso storico dell’Europa – fasi di riforme – pause 2. Scomparsa dalla scena politica di figure di europeisti autorevoli 3. Indebolimento dell’asse franco-tedesco 4. Ambiguità del governo francese 5. UE appesantimento della struttura, scarsa trasparenza, raffreddamento del consenso popolare 6. Allargamento a Est • Necessità ma anche scoglio insidioso • Ripropone il problema del modello istituzionale • Federazione o confederazione • Costituzione • Preambolo alla Costituzione Carta dei diritti fondamentali dell’UE, approvata a Nizza 2000 • Impulso dato da Ciampi e Rathenau Dibattito sul futuro dell’Unione Europea PROPOSTE 1. di Joschka FISCHER giugno 2000 • Federazione europea con Parlamento e Governo europei con funzione legislativa ed esecutiva + Trattato costituzionale • Attraverso una ripartizione di sovranità fra UE e Stati nazionali • “avanguardia europea” per una cooperazione rinforzata • Appoggiata da Italia, osteggiata da GB e Svezia 2. di CHIRAC 2000 • centralità dello Stato-nazione 3. di SCHROEDER, aprile 2001 • Ispirazione federalista • Politica estera comune • Rafforzamento del Parlamento e Commissione/governo • Consiglio = seconda camera • Forte regionalizzazione Dibattito sul futuro dell’Unione Europea PROPOSTE 4. di LIONEL JOSPIN, 2001 • Federazione di Stati-nazione • Con concessioni ai riformisti • Si riafferma la cooperazione ma i soggetti sono gli Stati naz 5. di Guy VERHOFSTADT belga, 2001 • Terza via: Commissione = governo europeo, elezione diretta del presidente; trasformazione del consiglio dei ministri in seconda camera – rafforzamento dei poteri del rappresentante di politica estera Dibattito sul futuro dell’Unione Europea SINTESI Diverse proposte e contrasti ma non sempre inconciliabili Prodi, 2001 “Gli Stati nazione non hanno più la massa critica per intervenire in modo efficace nella mondializzazione” Rimane il problema il programmare tempestivamente il governo europeo facilita l’adesione o suscita rigetto? RIFORMA COSTITUZIONALE Cause • Allargamento a Est • Insufficienza dei risultati raggiunti con il Trattato di Nizza • Necessità di: • Delimitazione delle competenze UE e Stati membri principio di sussidiarietà • Status della Carta dei diritti fondamentali • Semplificazione dei Trattati • Ruolo dei Parlamenti nazionali RIFORMA COSTITUZIONALE Consiglio Europeo Laeken, 15 dic 2001 CONVENZIONE x BOZZA del NUOVO TRATTATO Presidente V. G. D’Estaing Vice G. Amato, Jean-Luc DEHAENE 15 rappresentanti dei capi di stato/gov 30 rappresentanti dei Parlamenti nazionali 16 rappresentanti del Parlamento europeo 2 rappresentanti Commissione 13 esponenti degli Stati candidati senza diritto di veto 26 parlamentari nazionali 15 osservatori Totale 105 membri ufficiali e 12 osservatori + presidium dei 12 membri 31 marzo 2003 Nell’ambito della propria politica estera e di sicurezza, l’UE assume la direzione di missioni di mantenimento della pace nei Balcani, dapprima nell’ex Repubblica iugoslava di Macedonia e successivamente in BosniaErzegovina. In entrambi i casi, le forze dirette dall’UE sostituiscono le unità della NATO. A livello interno, l’UE decide la creazione di uno spazio di libertà, sicurezza e giustizia per tutti i cittadini entro il 2010. BOZZA DEL TRATTATO COSTITUZIONALE Consiglio di Salonicco giu 2003 BOZZA del TRATTATO COSTITUZIONALE “sogno” europeo Documento articolato frutto di compromessi I PARTE 59 articoli + preambolo assetto “nuova Europa” II PARTE Carta dei diritti fondamentali III PARTE politiche di attuazione dei principi IV PARTE Disposizioni finali BOZZA DEL TRATTATO COSTITUZIONALE Consiglio di Salonicco giu 2003 BOZZA del TRATTATO COSTITUZIONALE UE = personalità giuridica unica Superato il modello dei 3 pilastri per una struttura unica Definizione di ripartizione delle competenze UE e stati membri Semplificazione della terminologia/creazione di meccanismi di controllo per il principio di sussidiarietà Citazione di Tucidide democrazia Nessun riferimento alle radici BOZZA DEL TRATTATO COSTITUZIONALE Consiglio di Salonicco giu 2003 BOZZA del TRATTATO COSTITUZIONALE Punti salienti dell’accordo Presidente fisso del Consiglio eu con poteri circoscritti Ministro esteri Snellimento commissione: 30 membri di cui 15 con diritto di veto + rotazione Estensione del voto a maggioranza qualificata; veto per politica estera, fisco e giustizia Ampliamento dei poteri del Parlamento europeo estensione della codecisione Creazione di Agenzia europea x armamenti Coordinamento in politiche economiche BOZZA DEL TRATTATO COSTITUZIONALE Conferenza intergovernativa 2003 Italia, guida del semestre lug-dic 2003 Bruxelles, dic 2003 PARALISI DEL NEGOZIATO IL PROCESSO DI INTEGRAZIONE CONTINUA FACILITATO DA: 1. Allargamento ampio a Est, 1 maggio 2004 Sorgono nuovi problemi Nuovo asse Francia-Germania-Gran Bretagna che escludeva altri stati Opposizione di Ciampi x “qualunque Direttorio” 2. Cambio al vertice spagnolo Zapatero 3. Elezioni del Parlamento europeo del 10-13 giu 2004 Avanzata dei movimenti euroscettici Soprattutto nei nuovi paesi In discussione il bipolarismo 4. Necessaria reazione dei governi EURO-PARLAMENTO Elezioni dell’europarlamento I 1979 II 1984 III 1989 IV 1994 V 1999 VI 2004 VII 2009 ACCORDO RAGGIUNTO PER IL TRATTATO Consiglio eu giu 2004 Con alcuni compromessi Doppia maggioranza 55% stati + 65% della popolazione (15 Stati) 2 disposizioni di garanzia per i Paesi piccoli/medi Minoranza di blocco almeno 4 paesi Formula di Janina un Paese può impegnare il Consiglio a continuare il confronto Se la proposta non è della Commissione: 72% - 65% popolazione Campo di applicazione maggiore – esclusi i settori chiave; decidibilità del passaggio a maggioranza con 2 limiti (difesa comune e blocco di un solo parlamento nazionale) ACCORDO RAGGIUNTO PER IL TRATTATO Consiglio europeo giu 2004 Commissione composta da 1 rappresentante x Stato ma fino al 2014 e poi 2/3 degli Stati con rotazione paritaria Ritocchi al n° dei paesi membri – max 750 Elezione di un Presidente del Consiglio E di un Ministro esteri dell’Unione Competenze dell’Unione divise in Esclusive Concorrenti Azioni di sostegno coordinamento e complemento alle decisioni degli Stati Atti giuridici Cooperazione strutturata permanente Hans-Gert Pöttering Presidente del Parlamento Europeo PERIODO PRESIDENTE PARTITO NAZIONE 1962–1964 Gaetano Martino PLI Italia 1964–1965 Jean Pierre Duvieusart Cristiano Democratico Belgio 1965–1966 Victor Leemans Cristiano Democratico Belgio Alain Poher MRP Francia Mario Scelba DC Italia Walter Behrendt SPD Germania Ovest 1973–1975 Cornelis Berkhouwer Liberale Paesi Bassi 1975–1977 Georges Spinale PS Francia 1977–1979 Emilio Colombo DC Italia LEGISLATURA PERIODO 1 1979–1982 Simone Veil LDR 1982–1984 Piet Dankert Soc 2 1984–1987 Pierre Pflimlin 3 PRESIDENTE 1987–1989 Charles Henry Plumb 1989–1992 Enrique Barón Crespo 1992–1994 Egon Klepsch PARTITO NAZIONE Francia Paesi Bassi UDF/RPR Francia Conservatore Regno Unito Soc Spagna CDU Germania LEGISLATURA PERIODO 4 1994–1997 Klaus Hänsch PES Germania 1997–1999 José María Gil-Robles 1999–2002 Nicole Fontaine PP Spagna UMP Francia 5 6 PRESIDENTE PARTITO NAZIONE 2002–2004 Pat Cox ELDR 2004–2007 Josep Borrell PES Fontelles Irlanda Spagna 2007–2009 Hans-Gert Poettering Germania PPE Foto di gruppo del Consiglio europeo (marzo 2005) Corte di Giustizia Vassilios Skouris (Grecia) è stato eletto presidente della Corte di giustizia nel 2003. NUOVO TRATTATO COSTITUZIONALE 448 articoli - Roma, sala Oriazi e Curiazi 29 ottobre 2004 PROBLEMI CONCRETI 1. Ratifica Francia Olanda NO 2. Polemiche dopo il cambio della Commissione Da Prodi a Manuel Durao BARROSO Vice Franco FRATTINI 3. Turchia Europa divisa Sintesi Il processo di integrazione è fragile Problema del deficit democratico improrogabile il coinvolgimento delle pubbliche opinioni degli Stati europei José Manuel Barroso presidente della commissione europea 2004- 2009 Franco Frattini Vicepresidente della commissione europea 2004- 2009 11 settembre 2001 – World Trade Center RAPPORTI USA-EUROPA 2001 - 2005 11 SETTEMBRE 2001 attacco terrorista World Trade Center svolta nella politica americana: attaccati per la prima volta Reazione di Bush lotta al terrorismo Attacco all’Afghanistan, autunno 2001 Attacco all’Iraq, marzo 2003 vittoria precaria Europa Reazioni di appoggio Contrarie Ritiro delle truppe Ripresa collaborazione USA-Europa Ucraina, prevalgono forze filo-occidentali 11 nov 2004, muore Arafat questione israelo-palestinese Bomba atomica in Iran Divergenze sull’embargo alla Cina RIAVVICINAMENTO USA-EUROPA Bush in Europa, febbraio 2005 dopo la rielezione Il Protocollo di Kyoto, trattato internazionale che mira a limitare il riscaldamento del pianeta e a ridurre le emissioni dei gas ad effetto serra, entra in vigore nel febbraio 2005. L’UE ha partecipato attivamente a molti interventi realizzati per ridurre l’impatto dei cambiamenti climatici. Gli Stati Uniti non aderiscono al Protocollo di Kyoto Prosegue la rivoluzione nel settore delle comunicazioni. Numerose scuole e abitazioni private sono dotate dell’accesso ad Internet ad alta velocità. Messaggi di testo e SMS sono il modo preferito dai giovani per stare in contatto e comunicare fra loro. I televisori grandi e a schermo piatto e i DVD sono le ultime novità per l’intrattenimento domestico PROGRAMMA DI LISBONA Consiglio europeo, Lisbona 23-24 marzo 2000 Obiettivo rendere l’economia europea “la + competitiva e dinamica nel mondo” iniziare una politica di riforme contro residui ostacoli per una completa liberalizzazione sfida all’economia americana (che si sviluppava a ritmi doppi) corollario dell’introduzione dell’euro da sostenere e accreditare come moneta di economia dinamica Capisaldi “sviluppo dell’economia basata sulla conoscenza” – diffusione di tecnologie informatiche e ricerca creare infrastrutture del sapere promuovere innovazione riforme economiche modernizzare sistemi di previdenza sociale e istruzione PROGRAMMA DI LISBONA Consiglio europeo, Lisbona 23-24 marzo 2000 i punti di debolezza: • disoccupazione • settore dei servizi insufficiente soprattutto in telecomunicazioni e Internet in occupazione occorrono riforme economiche e sociali in una strategia che combini competitività e coesione sociale liberalizzazione dei servizi • traguardo 2010 L’agenda di Lisbona prevede che la cittadinanza non sia il parlamentarismo ma la partecipazione più ampia. I sistemi sociali europei sono diversissimi fra loro per questo motivo l’Unione Europea ha adottato un sistema in cui gli stati dialogano e si mettono d’accordo su obiettivi, stabiliscono sistemi di rilevamento e di monitoraggio. PROGRAMMA DI LISBONA momento di grande speranza per la scuola, in seguito ben presto disatteso. nel 2005 il traguardo è dichiarato irrealistico nel rapporto di ministro olandese Wim Kook Paolo Ponzano[1] il fallimento della strategia di Lisbona (nata nel 2000 e rilanciata nel 2005) è dovuto anche e soprattutto a ragioni istituzionali ovvero al fatto che ancora oggi ogni stato deve o dovrebbe raggiungere tali obiettivi per conto proprio quando nessuno dei governi è stato ed è in grado di realizzarli da solo. Anche per questo motivo occorre una Unione Politica Europea. [1] P. Ponzano, direzione Affari istituzionali; segretario generale della Commissione PROGRAMMA DI LISBONA Tendenze negative di fondo 1) a livello di crescita economica • alcuni Paesi – Svezia Finlandia, Spagna notevoli progressi • le economie dei maggiori paesi non superavano tassi di crescita del 1,9% Francia America 3,9% Germania e Italia 1,3-1,2% 2) A livello di politiche finanziarie • Superati i tetti stabiliti del deficit • In Francia e Germania 3 volte i tetti di Maastricht • Quelli dell’Italia crescevano • Grecia arrivava al 6% per le spese delle Olimpiadi PROGRAMMA DI LISBONA Tendenze negative di fondo 3) a livello del mondo del lavoro • aumento generalizzato di disoccupazione • in contrasto con l’aumento della forza lavoro Francia 10%; Germania 11,7 % in Italia - grazie all’aumento di precari – la disoccupazione scendeva da 8.6% - 2003 a 7,7% giugno 2004 PROGRAMMA DI LISBONA Altri dati in positivo • 2003-04 borse in crescita; cospicui guadagni per la grande industria e grande finanza • settore aeronautico e spaziale competitivi • 2004 le esportazioni europee in alta tecnologia superavano quelle americane • euro meglio del dollaro: l’“euro forte” rendeva le esportazioni più care ma si sostituiva al dollaro come moneta di pagamenti internazionali e di riserva • dati positivi dall’EST EUROPEO delocalizzazioni di industrie vs ovest Slovacchia, Ungheria e Repubblica Ceca tassi di crescita superiori alla media – 4% Polonia Estonia 6% PROGRAMMA DI LISBONA ma nei grandi paesi rimanevano difficoltà + clima di sfiducia • in Francia e Italia si dibatteva sulle caratteristiche dei rispettivi declini • in Germania si paragonava il livello di disoccupazione a quello degli anni ’20 della repubblica di Weimar • • • • • si diffonde l’idea che i parametri di Maastricht siano costrittivi 2004 tendenza a modificarli Francia e Germania x giustificare gli sforamenti Italia il suo debito era del 106% del PNL Contrari erano Olanda Spagna e Austria, i virtuosi RILANCIO DEL DOCUMENTO 22 marzo 2005 – semestre Lussemburgo – ministro Juncker Si confermano i tetti del deficit • 3% - del deficit • 60 % - del debito ma prevede una serie di eccezioni ossia di criteri di valutazione del deficit maggiore elasticità al bilancio, maggiore tolleranza dei tempi di rientro • sforamento permesso se viene da un periodo di crescita negativa o fase prolungata di bassa crescita • sconti nella valutazione dei costi es. investimenti per ricerca - x riforme previdenziali - x riunificazione Germania - x adesione nuovi stati - x spese militari • tempi di rientro a 3 - 5 anni • capacità di contrarre il debito aumenta del 0,5-0,6 % RILANCIO DEL DOCUMENTO Se utilizzati con moderazione i nuovi margini di flessibilità avrebbero potuto facilitare 1. il rilancio della crescita 2. il recupero dei ritardi da Lisbona, 3. l’accordo sul nuovo bilancio dell’Unione 2007-2013 Permaneva il diffuso clima di malessere e disaffezione: 1. Scarsa crescita dei paesi industriali 2. disoccupazione stagnante 3. aumento del costo vita aumento prezzi cambio in euro mancata sorveglianza degli organi di governo + sfida dai colossi orientali I referendum congelano la costituzione 1) in Francia 54,87% NO coagula estrema dx e sin e protesta vs il governo di dx 2) Olandesi 61,6% problemi legati all’immigrazione allargamento possibile alla Turchia 15-16 giugno 2005, a Bruxelles si blocca il processo di ratifica fino al 2007 – con una pausa di riflessione (Piano D) I referendum congelano la costituzione • • Indebolito l’asse franco-tedesco Si rafforza il premier Blair proposta di maggiori investimenti su ricerca e istruzione ( e non su politica agricola) • Riemerge il problema ineludibile delle 2 Europe, esito positivo del blocco della ratifica • concezione britannica (americana): Europa = area di libero scambio con confini flessibili = unione mercantile • concezione di Europa = con compiti non solo economico-finanziari ma di politica sociale, estera e difesa comune e che frenasse gli allargamenti Di fronte alle due concezioni diverse e opposte riemergeva inevitabilmente la prospettiva dell’Europa a due velocità. Processo di Bologna, giu 1999 progetto di riforma a carattere europeo per realizzare entro il 2010 uno spazio europeo dell’Istruzione Superiore (ancora prima del 2000, con il Documento di Lisbona e del 2002, documento di Barcellona) finalità rendere l’area economica più competitiva in scala globale e il sistema scientifico più dinamico e con maggiori possibilità di cooperazione educativa, maggiore coesione sociale. 6 obiettivi: 1) adozione di titoli di semplice leggibilità e comparabilità 2) adozione di un sistema comune fondato su 2 cicli principali (1° e 2° livello) 3) consolidamento del sistema di credito didattico basato sul sistema ECTS 4) promozione della mobilità attraverso la rimozione degli ostacoli al pieno esercizio di libera circolazione 5) promozione della cooperazione europea per la valutazione della qualità 6) promozione della dimensione europea di istruzione superiore Elenco dei Presidenti di turno Charles Haughey, Irlanda (gen-giu 1990) Giulio Andreotti, Italia (lug-dic 1990) Jacques Santer, Lussemburgo (gen-giu1991) Ruud Lubbers, Paesi Bassi (lug-dic 1991) Aníbal Cavaco Silva, Portogallo (gen-giu 1992) John Major Regno Unito (lug-dic 1992) Poul Nyrup Rasmussen Danimarca (gen-giu 1993) Jean-Luc Dehaene, Belgio (lug-dic 1993) Andreas Papandreou, Grecia (gen-giu 1994) Helmut Kohl, Germania (lug-dic 1994) François Mitterrand Francia (gen-mag 1995) Elenco dei Presidenti di turno Jacques Chirac, Francia (mag-giu 1995) Felipe González, Spagna (lug-dic 1995) Lamberto Dini, Italia (gen-mag 1996) Romano Prodi, Italia (mag-giu 1996) John Bruton Irlanda (lug-dic 1996) Wim Kok, Paesi Bassi (gen-giu 1997) Jean-Claude Juncker, Lussemburgo (lug-dic 1997) Tony Blair, Regno Unito (gen-giu 1998) Viktor Klima, Austria (lug-dic 1998) Gerhard Schröder, Germania (gen-giu 1999) Paavo Lipponen, Finlandia (lug-dic 1999) António Guterres, Portogallo (gen-giu 2000) Elenco dei Presidenti di turno Jacques Chirac (2 volta), Francia (lug-dic 2000) Göran Persson, Svezia (gen-giu 2001) Guy Verhofstadt, Belgio (lug-dic 2001) José María Aznar López, Spagna (gen-giu 2002) Anders Fogh Rasmussen, Danimarca (lug-dic 2002) Costas Simitis, Grecia (gen-giu 2003) Silvio Berlusconi, Italia (lug-dic 2003) Bertie Ahern, Irlanda (gen-giu 2004) Jan Peter Balkenende, Paesi Bassi (lug-dic 2004) Jean-Claude Juncker (2 volta), Lussemburgo (gen-giu 2005) Tony Blair (2 volta), Regno Unito (lug-dic 2005) Wolfgang Schüssel, Austria (gen-giu 2006) Matti Vanhanen, Finlandia (lug-dic 2006) Angela Merkel, Germania (gen-giu 2007) Futuri Presidenti Portogallo (lug-dic 2007) Slovenia (gen-giu 2008) Francia (lug-dic 2008) Repubblica Ceca (gen-giu 2009) Svezia (lug-dic 2009) Spagna (gen-giu 2010) Belgio (lug-dic 2010) Ungheria (gen-giu 2011) Polonia (lug-dic 2011) Danimarca (gen-giu 2012) Cipro (lug-dic 2012) Irlanda (gen-giu 2013) Lituania (lug-dic 2013) Grecia (gen-giu 2014) Italia (lug-dic 2014) Lettonia (gen-giu 2015) Lussemburgo (lug-dic 2015) Paesi Bassi (gen-giu 2016) Slovacchia (lug-dic 2016) Malta (gen-giu 2017) Regno Unito (lug-dic 2017) Estonia (gen-giu 2018) Bulgaria (lug-dic 2018) Austria (gen-giu 2019) Romania (lug-dic 2019) Finlandia (gen-giu 2020) PRESIDENZA ALLA GERMANIA Il 1° gennaio 2007 la Germania ha assunto la presidenza del Consiglio Europeo e, contemporaneamente, del G8. Inoltre, a partire da questa data il numero degli Stati Membri ha raggiunto quota 27 perché la Bulgaria e la Romania fanno ora parte dell’Unione Europea. Così l’Europa è diventata lo spazio economico più grande del mondo, nel quale vivono circa 490 milioni di persone. La speranza è che la presidenza tedesca, il cui programma è scandito dal motto “l’Europa riesce insieme”, possa fornire molti nuovi impulsi all’Unione Europea. Punti principali: 1.La Germania intende promuovere la Costituzione comune poiché se da un lato è vero che finora i Capi degli Stati e dei Governi appartenenti all’UE si basano su una costituzione comune, dall’altro essa è stata ratificata soltanto da 15 Stati Membri (fra i quali anche la Germania). Si spera che durante la carica tedesca venga raggiunto un accordo per un piano d’azione univoco relativo alle modalità comuni per la costituzione 2. La Germania insisterà sulla promozione della concorrenzialità, della crescita e dell’occupazione; sosterrà inoltre la crescita della ricerca e dell’innovazione 3. La Germania continuerà a seguire da vicino gli obiettivi di diminuzione elle emissioni nocive per ridurre l’impatto ambientale e creerà al contempo un piano d’azione energetica per ampliare le energie rinnovabili 4. La Germania auspica una collaborazione che travalichi le frontiere nella lotta agli attacchi terroristici; si impegnerà attivamente nella politica estera europea favorendo la stabilizzazione dei Balcani e una politica di buon vicinato europeo 5. Secondo il motto „presidenza in trio“, per la prima volta la Germania condurrà una collaborazione stretta con le presidenze successive del Portogallo e della Slovenia, con lo scopo di garantire una migliore continuità nella politica europea Secondo quanto afferma il Governo tedesco, il 70% dei tedeschi avrebbe espresso un parere favorevole alla costituzione dell’UE, ma solo pochi la comprenderebbero davvero. Nelle prime settimane della presidenza tedesca al Consiglio Europeo, si pubblicizzerà l’UE – sia in Germania che in Europa – attraverso circa quattrocento manifestazioni. Cronologia dell’Unione Europea Home 1918 Einaudi propone un super-stato con sovranità diretta ed esercito supernazionale 25/09/1950 Acheson propone una forza integrata per la difesa dell’Europa Schuman dice no 1/09/1939 scoppia la IIGM(e un mondo Anni20 Kalergi propone l’unione nazista diviso per razze) dall’esperienza paneuropea Churchill propone un’unione dei lager nasce la volontà di creare un ordine contro il”pericolo giallo” di democrazia e pace 1922 conferenza di Washington per il 1943 movimento FEDERALISTA europeo disarmo Manifesto di Ventotene 1295 patto di Locarno (riconciliazione 1944-45 si abbandona la prospettiva franco-tedesca) federalista 1928 patto Briand-Kellog per il bando 06/09/1946 Byrnes appoggia la divisione della guerra della Germania e la ricostruzione di un 1929 Turati propone di seguire il governo tedesco a ovest FEDERALISMO contro il “pericolo giallo” 1947 Inghilterra sospende gli aiuti alla Briand propone una FEDERAZIONE Grecia europea fondata sul principio di unione 12/03/1947 DOTTRINA TRUMANN 24-29/10/1929 CRISI DI WALL STREET maggio 1947Churchill sostiene la necessità di integrare la Germania in Europa 1935 si spacca il movimento paneuropeo 5/06/1947 PIANO MARSHALL agosto 1947 voto favorevole al piano Marshall nel primo congresso internazionale 25/06/1950 GUERRA IN COREA p possibile offensiva sovietica in Dicembre 1947 Churchill vuole la ricostruzione di un comitato internazionale per una manifestazione europeista (congresso dell’Aja) 11/08/1950 Churchill propone un esercito unificato europeo (a partecipazione tedesca) + Usa Europa 1948 congresso dell’Aja 25/10/1950 Monnet propone il piano PLEVEN 1949: gennaio Urss crea il COMECON 4/04 PATTO ATLANTICO 15/02/1951 Conferenza di Parigi, piccola intesa Eisenhower-Monnet 1950: marzo Adenauer propone l’unione politica ed economica di Francia e Germania 1951: ottobre Lombardo e Taviani propongono di affiancare all’esercito un’assemblea parlamentare con rappresentanti eletti a suffragio diretto dicembre De Gasperi propone di inserire la proposta nel trattato CED Maggio Monnet-Shumann creano la CECA cui aderiscono anche Benelux e Italia Sforza propone una cooperazione internazionale riguardo agli armamenti 22/02/1953 COMUNITA’ POLITICA EUROPEA Muore Stalin SI ALLENTANO LE TENSIONI INTERNAZIONALI 30/08/1954 Francia rifiuta il trattato CED muore la possibilità del federalismo novembre 1961 FOUCHET 1 confederazione gennaio 1962 FOUCHET 2 (patto di consultazione) sett-ott 1954 Eden allarga il patto atlantico 4/07/1962 Kennedy propone a Italia e Germania associazione atlantica 21/10/1954 UNIONE EUROPEA 14/01/1963 De Gaulle blocca l’entrata OCCIDENTALE della GB nella CEE 5/05/1955 Mannet propone un trattato per lo sviluppo pacifico dell’energia atomica e un maggio 1963 trattato di collaborazione mercato comune (ipotesi FUNZIONALISTA) Francia-Germania dicembre 1964 la Commissione prepara un piano di finanziamento della 1958 incertezza e dubbi per cee e euratom, politica agricola con creazione di in Francia ritorna De Gaulle che vuole una una cassa comune, europa confederale sotto la supremazia Francia rifiuta crisi della sedia vuota francese 25/03/1957 CEE e EURATOM Kennedy vuole l’egemonia economica e militare sull’Europa e quindi spinge la Gran Bretagna ad entrare nella CEE settembre 1965 De Gaulle detta le regole per il rientro della Francia in CEE 1969 De Gaulle si ritira e subentra Pompidou 2/09/1969 2^ conferenza dell’Aja realizzazione della politica agricola accoglimento dei paesi candidati attribuiti maggiori poteri al parlamento in tema di bilancio incontro Pompidou-Heath rinuncia all’antiamericanismo, allineamento della sterlina con le altre monete CEE, rinuncia al federalismo 1971 fine negoziati con la Gran Bretagna 15/08/1971 Nixon annuncia una nuova politica economica per avvantaggiare l’esportazione americana sfavorire l’economia europea Marzo 1972 SERPENTE DENTRO AL TUNNEL gennaio 1973 crisi monetaria 23/04/1973 Kissinger propone l’anno dell’Europa ottobre 1973 scoppia la guerra 21/10/1971 Gran Bretagna entra nella CEE arabo-palestinese 22/01/1972 accordi per l’entrata di Irlanda, primavera 1974 mutamenti nei Danimarca e Norvegia (con il referendum la governi: Brandt Schimdt Norvegia rimarrà fuori) Pompidou Giscard d’Estaing Heath Wilson LA CEE DIVENTA LA PRIMA POTENZA COMMERICIALE MONDIALE lotta per la permanenza della GB in CEE 19-21/10/1972 conferenza a Parigi che segna il passaggio all’Europa dei 9 conferenza di Parigi riforma delle strutture comunitarie per uscire dalla crisi 1975-76 crisi economica, ogni paese risponde individualmente, si pensa a una cooperazione con i paesi del terzo mondo fine 1976 fine della crisi 13/03/1979 entra in funzione il SISTEMA MONETARIO EUROPEO (problemi con Gran Bretagna) 7-10/06/1979 prime elezioni a suffragio diretto per il parlamento europeo (che però non ha un ruolo preciso) Emergono progetti riformisti: piano Genscher-Colombo dare rilievo al Consiglio e al Parlamento piano Spinelli commissione per decidere i poteri della comunità 1981 entrata della Grecia 1984-88 nuove iniziative soprattutto per la ricerca per la cultura e la tecnologia 1984 la commissione presenta le proposte del LIBRO BIANCO giugno 1985 per alcuni casi si elimina il diritto di veto e si passa alla votazione per maggioranza Settembre1985 Delors propone l’atto unico (completamento del mercato unico, cooperazione politica, fondi per la ricerca e lo sviluppo) 1986 entrata Spagna e Portogallo giugno 1988 proposta della MONETA UNICA approvata nel 1990 9-10/11-1989 caduta del muro di Berlino, bisogna evitare che l’unione della Germania porti al suo isolamento i tedeschi danno l’assenso per l’europeizzazione 30/10/1990 Germania unita entra nella comunità 11/12/1991 TRATTATO DI MAASTRICHT ISTITUZIONE DELL’UNIONE EUROPEA 1990, secondo semestre Italia al timone della CEE. 27-28 ottobre: primo vertice a Roma:Consiglio europeo straordinario 199111 dicembre, a Maastricht accordo per il trattato che istituiva l’Unione Europea. 19927 febbraio: a Maastricht i ministri degli esteri e delle finanze si trovano per firmare i documenti. crisi monetaria aumento europeismo dicembre: Consiglio europeo di Edimburgo (accrescimento risorse finanziarie dell’ Unione, re-distribuzione delle voci di bilancio, riforma politica agricola) 1993 entrano in vigore i trattati Delors pubblica il Libro Bianco trattative per ingresso di Svezia, Norvegia, Austria e Finlandia 1994-97 crisi ruandesi: risposte non corali dagli stati europei 1995 1 gennaio: Austria, Finlandia e Svezia aderiscono. 1996 conferenze intergovernative in Italia vertice di Dublino:Patto di Stabilità 1997 vertice di Amsterdam: revisione del trattato di Maastricht. 1998 anno dell’ Euro (conti, fissate le parità immutabili, W. Duisenberg alla direzione della BCE) elezioni in Germania:vincono i socialdemocratici Italia:cade il governo Prodi 19991 gennaio: Euro in 11 paesi per transazioni commerciali e finanziarie Euro si svaluta a causa della debolezza europearecupero nell’autunno 24,25 marzo: vertice Berlino per redistribuzione spesa. Incarico a Prodi. IDENTITA’ DI DIFESA E SICUREZZA EUROPEA 2000-20 novembre:a Bruxelles conferenza dei paesi donatori vertice Nizza Nicole Fontaine, Presidente dell‘Europarlamento 2004 1 maggio: Grande Europa:10 nuovi Paesi (Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia, Ungheria) Crisi dei Balcani. Pulizia etnica in Kosovo 2007 entrano Bulgaria e Romania Santer si dimette bombardamenti sulla Serbia, cessati a giugno 10, 11 dicembre: Consiglio Europeo ad Helsinki SITOGRAFIA Home www.mfe.it: sito del movimento federalista fondato da Altiero Spinelli europa.eu/index_it.htm : portale ufficiale in cui, oltre alla storia dettagliata dell’unione, si possono trovare tutte le spiegazioni delle istituzioni europee, giochi per conoscere l’Europa e un utile settore per “dialogare” direttamente con l’UE e scaricare il testo integrale della costituzione www.esteri.it/ita/3_19.asp : sito ufficiale del ministero degli esteri italiano con informazioni dettagliate sull’Europa e in particolare sul ruolo dell’Italia www.esteri.it/ita/5_34_171.asp: offre informazioni sulle opportunità di studio e lavoro in UE www.euro.tesoro.it: sito che illustra la moneta unica www.camera.it/_aveur/default.asp: sito della Camera dei Deputati che indaga sul futuro dell’Unione www.europarl.europa.eu/roma/: consente di conoscere la composizione dell’unico organo eletto direttamente dai cittadini; oltre ad avere informazioni generali si può ascoltare la radio europea SITOGRAFIA http://www.fondazionescuola.it/europaclub/home.asp : dal 2002 informa sulle tematiche europee attraverso centri di informazione, discussione e iniziativa con la finalità di promuovere, nei propri Istituti e nelle altre scuole, la conoscenza dei diritti, opportunità e doveri che derivano dall'essere cittadini europei e di diventare dei punti di eccellenza e di riferimento, su queste tematiche, per le Istituzioni che operano sul territorio; responsabile del progetto, prof. Grazia Borgna-Levi http://ec.europa.eu/europedirect/ : sito del centro di contatto permanente EUROPE DIRECT attraverso il quale i cittadini possano accedere direttamente e facilmente a informazioni e consulenza sull’Unione europea http://carrefouremilia.crpa.it/Carrefour/it/Chi-siamo/index.asp: parte della rete EUROPE DIRECT, della Rete europea Eurodesk, e membro di EPICOR; con il compito prioritario di diffondere sul territorio regionale informazioni che riguardano l’Unione europea, le sue Istituzioni, le sue politiche, azioni e opportunità; dal 1996 ha attivato il Laboratorio Europa®, attività didattica centrata sull’Unione europea, dedicata al mondo della scuola La questione Arabo-Israeliana Home Sionismo ideologia tendente alla costituzione di uno Stato ebraico Sion = collina di Gerusalemme • 1890 Nathan Birnbaum partito per raccogliere politicamente l’aspirazione religiosa degli ebrei di tornare nella “terra promessa” • dalla metà ‘800 in Palestina si era determinato un movimento in tal senso, incoraggiato da una piccola comunità ebraica (dal 1770) sottoforma di colonizzazione economica • impulso decisivo per trasformare l’immigrazione in Palestina da fenomeno episodico a movimento organico di masse dall’Europa Orientale, causato dai POGROM in reazione ai quali sorsero le società “Amanti di Sion” 1882 prima colonia in Giudea Sionismo diventa movimento politico • in reazione all’antisemitismo 1897 Theodor Herzl convocò a Basilea il I°congresso mondiale con lo scopo di costruire uno Stato del popolo ebraico (non necessariamente in Palestina) tutelato dal diritto internazionale • proposta accolta con indifferenza dalla maggioranza degli ebrei • ma con la decisa opposizione della Destra Religiosa è blasfemia non attendere il Messia • … dell’Ebraismo Riformista favorevole all’integrazione nei paesi di provenienza (la verità religiosa è eterna e svincolata da fattori storico-geografici) • … di autorevoli esponenti dell’ebraismo americano • Al VII congresso di Basilea, 1905 venne ratificata la scelta e avviata la realizzazione dello Stato ebraico Sionismo: svolta radicale Prima Guerra Mondiale dichiarazione di Balfour • 2 nov 1917, il ministro degli esteri inglese Arthur James Balfour si impegna ad aiutare gli ebrei a creare un “national home” • 1922, Società delle Nazioni affida alla Gran Bretagna il mandato sulla Palestina sancendo la collaborazione tra Agenzia Ebraica (sionismo) e l’amministrazione inglese • dissidi interni al movimento sionista Sionismo: svolta radicale Proposte inglesi di un “doppio stato” Ebraico-Arabo 1945 in Palestina: arabi (69%), ebrei (31%), quest’ultimi appoggiati dagli USA disposti, per la costituzione dello Stato d’Israele, a sfidare le truppe inglesi che cercavano di arginare l’immigrazione di profughi ebrei da tutta Europa 15 maggio 1948 Inglesi ritirarono le truppe ONU trovò la soluzione Haganah - difesa Organizzazione militare sionista • fin dall’inizio dell’immigrazione sionista, i coloni per proteggere i propri insediamenti in Palestina istituirono guardie armate • IGM contingenti di ebrei combatterono a fianco degli alleati • da qs esperienze nacque nel dopoguerra la Haganah, una formazione militare semiclandestina che all’inizio assicurava la protezione degli insediamenti in Palestina • poi da milizia volontaria operaia ugualitaria divenne braccio armato dell’Agenzia Ebraica, collaborò con la GB nella repressione delle rivolta araba (1936-59) • nel frattempo organizzava il trasporto e lo smistamento degli immigranti clandestini eccedenti le quote fissate da Londra • IIGM a fianco della GB partecipò alle operazioni militari • dopo la IIGM riprese l’immigrazione illegale, si preparò allo scontro finale con GB e arabi, intensificò le operazioni contro le forze arabe e ne stroncò le resistenze • alla vigilia della proclamazione dello Stato di Israele fu trasformata in esercito regolare e affrontò con successo gli eserciti arabi nella guerra arabo-israeliana 1948 Piano ONU spartizione Palestina • risoluzione 181, ONU 29 nov 1947 prevedeva • Gerusalemme zona sotto il controllo internazionale • Palestina divisa in due zone: • arabo-palestinese • stato ebraico, Negev arabi possedevano 90% terra, ma gli ebrei occupavano cariche politiche, amministrative, economiche Ma il giorno precedente al ritiro inglese, gli ebrei proclamarono unilateralmente lo STATO di ISRAELE, annettendosi un terzo in più dei territori concessi Prima guerra arabo-israeliana o Guerra d’Indipendenza fin dal nov 1947 le forze sioniste avevano occupato zone assegnate allo stato arabo o alla zona inTernazionale di Gerusalemme (Tiberiade, Haifa, Safad e Deir Yassin) invece forze regolari arabe avevano varcato i confini della Palestina: • da sud gli egiziani avanzarono verso Tel Aviv • a nord truppe siriane e libanesi occuparono località a ridosso del confine • da est la Legione araba della Transgiordania occupava la Cisgiordania e parte di Gerusalemme Prima guerra arabo-israeliana • 10 giu 1948 ONU impose una TREGUA • durante la quale Israele ricevette rifornimenti che gli consentirono 8 luglio di scatenare l’offensiva • 18 lug ONU stabilisce una nuova tregua supervisione al conte Folke-Bernadotte, assassinato il 17 sett da terroristi sionisti • metà ottobre 1948 Triplice offensiva israeliana: • deserto del Negev e del Sinai • Gerusalemme • varcato confine libanese • trattative 1949 per armistizi separati con Egitto, Libano, Giordania e Siria In sintesi Israele esce con maggiori territori di quelli previsti dalla risoluzione ONU Imponente esodo arabo incessante guerriglia vs Israele 11 mag 1949 Israele è ammessa all’ONU Diaspora palestinese Partenza di circa 700 000 arabi-palestinesi in Cisgiordania Cause: • paura delle azioni militari • appelli delle radio arabe (prospettavano una rapida vittoria) • attività terroristica dei revisionisti • espulsioni e deportazioni Problema: fu un vero piano predisposto? “L’idea di espellere la popolazione araba crebbe parallelamente alla fiducia degli ebrei nella vittoria. Nei primi mesi la preoccupazione principale era di resistere, in seguito, sull’onda della fuga araba, i governanti israeliani cominciarono a perseguire l’obiettivo dell’evacuazione degli arabi” Kimmerling & Migdal Prima guerra arabo-israeliana Per gli arabi la sconfitta fu un disastro: NAKBA, disastro, catastrofe o NAKSA (male subìto per colpa propria) responsabilità attribuita alle tradizionali classi dirigenti Abd-Allah di Giordania fu assassinato 1951-1999 Giordania, re Hussein Siria complotti e colpi di stato per tutti gli anni ’50 BAATH partito socialista della rinascita araba Egitto, re Faruq, rovesciato da militari nel ’52 subentra Nasser Seconda guerra arabo-israeliana 26 lug 1956 Nasser (rapporto con URSS) nazionalizza il Canale di Suez Francia e Inghilterra si alleano con Israele 29 ott 1956 fulminea offensiva israeliana nel Sinai Francia e Inghilterra impongono ULTIMATUM (31 ottobre) rapida vittoria militare ma sconfitta politica internazionale ONU, URSS, USA disapprovano ritiro dai territorio occupati, Israele ottiene libertà di navigazione (casus belli qualsiasi minaccia a tale diritto) Terza guerra arabo-israeliana o Guerra dei Sei Giorni 1967 Nasser ottenne il ritiro del contingente internazionale nel Sinai e la chiusura dei porti ad Israele Israele chiese l'intervento dell’ONU e mobilitò le proprie riserve: 4 giugno attacco preventivo, distruggendo a terra il grosso delle forze aeree avversarie; 8 giugno raggiunse il Canale di Suez dopo l’annientamento dell'esercito egiziano; occupata la Cisgiordania; 9 giugno occupate le alture del Golan continuò a tenere le terre occupate nonostante numerose risoluzioni dell'Onu per la loro restituzione ERA UNA DISFATTA PER IL MONDO ARABO Nasser rassegnerà dimissioni ma il popolo gli rimarrà solidale, continuerà a guidare l’Egitto fino alla propria morte, 1970 ma il nasserismo era finito Mandato Britannico di Palestina, Palestine British Mandate, 1927-1948 Bandiera di stato adottata il 14 ottobre 1927 e durata fino al termine del mandato britannico il 14 maggio 1948. Badge ridotto all'essenziale; ne fu proposto un altro con raffigurate le fortificazioni di Gerusalemme, ma mai entrò in uso Nello stesso periodo era consentita anche la corrispondente insegna rossa per impiego mercantile Palestina, Filistin, Peleshet, c. 1945-c. 1955 Bandiera impiegata per una decina d’anni - da circa il 1945 a circa il 1955 in circostanze speciali. Bianca col nome “Palestina” in caratteri arabi rossi. In una emissione filatelica egiziana del 1945, celebrativa della fondazione della Lega Araba è raffigurata insieme alle bandiere degli altri stati membri. Compare anche stampata su documenti della Lega e risulta usata alla Fiera Internazionale di Damasco del 1955. Essa era raccomandata dalla Lega Araba: la peculiarità del disegno avrebbe dovuto contribuire ad attirare l’attenzione sul problema palestinese Palestina, Al-Filistin, 1922-1996 Autorità Nazionale Palestinese, Al-Sulta al-Watanieh al-Filistinieh, dal 1996 Bandiera della Palestina araba fin dal 1922, anno di nascita del movimento nazionalista palestinese (conferenza di Nablus) in opposizione al mandato britannico stabilito nello stesso anno e dimostratosi filosionista. Riconosciuta nel 1988 per lo Stato Arabo Palestinese, proclamato sulla carta per iniziativa dell'OLP di Y. Arafat e confermata il 20 gennaio 1996 per l'Autorità Nazionale Palestinese. Proporzioni 1/2; il triangolo si estende fino a circa 1/3 della lunghezza del drappo. Simbolo di indipendenza e di riscatto, è la bandiera degli hashemiti, della rivolta araba, identica a quella che sventolò sull'Hegiaz (1920-26) e negli altri regni hascemiti (Iraq, Giordania). OLP Organizzazione per la Liberazione della Palestina 2 giu 1964 Gerusalemme est fondata dalla LEGA ARABA • scopi: liberazione e maggior controllo dei Palestinesi • quale terra poteva essere chiamata Filastin = Palestina? • presidente Ahmad Shukairy; Consiglio Nazionale Palestinese Cominciò ad agire dopo la Guerra dei Sei Giorni (fino ad allora era controllata dall’Egitto) quando mutò da singola organizzazione contrapposta ad altre analoghe a struttura unitaria dell’intero movimento palestinese aperta a gruppi di guerriglia, ma anche a diverse associazioni sindacali, professionali e culturali: ciò avvenne nel • Genn 1969, sotto il controllo di AL-FATAH e del suo leader YASSER ARAFAT, fusione di tradizioni disparate: • al-fatah = conquista, vittoria musulmana in una guerra santa contro i nemici di Dio • feday = sacrifica se stesso, guerriero della fede OLP Organizzazione per la Liberazione della Palestina 1968 Atto Costitutivo Nazionale: • dopo secoli di annessione alla parte meridionale della Siria • la Palestina si sganciava dalla Siria grazie al mandato britannico • nel contempo però negava ogni legittimità alla Dichiarazione di Balfour e alla spartizione dell’ONU: l’intero territorio del mandato britannico era integralmente rivendicato per il solo popolo palestinese • vs sionismo, sosteneva che gli ebrei erano solo individui che aderivano ad una religione e perciò cittadini del paese d’origine; lo “stato ebraico” era un puro e semplice atto di aggressione imperialistica nei confronti della nazione araba, da cancellare per lasciare spazio ad una Palestina intermente araba OLP Caratteristiche ideologiche del movimento palestinese • concezione di Stato, modello politico • impossibile da delineare • “l’attuale fase è una fase di lotta nazionale” superare il frazionamento • “stato laico e democratico” • uniti nella lotta vs Israele al di là di ideologie e diversità religiose OLP Per 20 anni OLP rifiutò ogni compromesso e prospettiva politica diversa dalla distruzione di Israele … … ma fu costretta a modificare la propria strategia: • organizzò una grande sollevazione in Cisgiordania poi repressa da Israele perciò si trasferirono in Giordania (sede della diaspora del 1967) settembre 1970, esplose violento conflitto tra OLP e l’esercito di re Hussein dopo la sconfitta, si stabilirono in Libano fecero ricorso al TERRORISMO • dirottamento aereo • 1972, Olimpiadi di MONACO, l’organizzazione terroristica “Settembre nero” sequestrò ed uccise 11 atleti israeliani Il petrolio Nel 1970 il Medio Oriente produceva metà del petrolio estratto nel mondo non comunista Guerra del Kippur I paesi arabi produttori trasformarono questa risorsa economica in arma di lotta e pressione politica EMBARGO (durato fino al 1974, marzo) • rifiutarono di vendere ai paesi filo-Israeliani • con conseguente impennata dei prezzi e recessione nei paesi occidentali, declino dello stato assistenziale • Petroldollari nei paesi arabi • ma anche massiccia emigrazione dai paesi arabi più poveri ai più ricchi • e soprattutto sono società rigide manca borghesia imprenditoriale capace di far decollare l’economia naz Quarta guerra arabo-israeliana o Guerra dello Yom Kippur (espiazione dei peccati) o del Ramadan 6 ott 1973 Sadat (leader egiziano), con aiuto di Siria, grazie alla copertura aerea sovietica, invase Golan e Sinai Israele, colto di sorpresa Ma il 10 ottobre si arrestarono volevano infliggere una sconfitta psicologica per proporre una soluzione negoziata 16 ottobre unità comandate dal generale Sharon accerchiarono armata egiziana Dopo intense trattative Usa e Urss 22 ott ONU decretò tregua, ignorata da Israele nuova tregua del 25 ott rispettata per timore di innescare la guerra fredda Quarta guerra arabo-israeliana Effetto ridimensionato il mito dell’invincibilità di Israele: • pace separata tra Israele ed Egitto mediata da USA sett 1978-marzo 1979 accordi di Camp David mediazione Kissinger, Sadat e Begin firmano la pace • caduto il governo di Golda Meir, travolto dalle polemiche stagione (1977-1984) dei governi di destra, sotto la guida di M. Begin • Diritti dei palestinesi semplice “autonomia” L’assassinio di Sadat 1981 Sadat (1918-1981) assassinato durante una parata al Cairo da gruppi integralisti islamici (6 ufficiali dell’esercito egiziano) che non tolleravano l’atteggiamento laico tipico dei leader nazionalisti • motivazione Nasser e Sadat responsabili di aver fatto ripiombare l’Egitto in una situazione di barbarie e idolatria • il loro crimine maggiore era di aver abrogato la legge santa dell’Islam e di aver paganizzato la società islamica introducendo e imponendo leggi e costumi importati dal mondo esterno così avevano perso la loro legittimità • dovere della Jihad era distruggere il tiranno interno, rendere possibile la restaurazione di una società autenticamente islamica governata dalla legge dell’Islam • dopo di ciò la cacciata del nemico esterno sarebbe stata semplice B. Lewis, La rinascita islamica, Il Mulino 1991 La guerra continua: invasione israeliana del Libano OLP riuscì a porre sotto il proprio controllo gran parte della regione meridionale del Libano trasformata in base operativa per i guerriglieri 1982 per porre fine a qs attacchi e distruggere basi terroristiche, Israele invase il Libano Arafat resistette tre mesi, poi abbandonò i palestinesi dei campi profughi di Beirut, lasciati indifesi, furono massacrati dalla Falange (miliziani cristiani libanesi) – massacri di Shabra e Chatila, 16 settembre Le truppe Israeliane non intervennero ma l’opinione pubblica israeliana ed internazionale insorse furono ritirate le truppe israeliane OLP venne espulsa dal Libano La guerra continua: Intifadah – brivido, scossa 1987 Intifadah, rivolta delle popolazioni più povere della Cisgiordania e della Striscia di Gaza grave danno economico per Israele ma soprattutto causò la reazione Israeliana con sistematica brutale violazione dei diritti umani fra i palestinesi 500 morti e 7000 feriti arrestati 50 000 individui, la metà dei quali sotto i 18 anni alimentarono le fila degli estremisti di Hamas e della Jihad islamica, contrari a ogni accordo con Israele naufragarono governi di unità nazionale S. Peres e Y. Shamir, e indebolimento sostegno politico statunitense Si prepara l’accordo … Fine anni ’80 nella società palestinese nacquero due movimenti per la costruzione di uno Stato islamico, fondato sulla legge coranica • HAMAS (=ardore, scossa movimento di resistenza islamica) • JIHAD ISLAMICA (guerra santa islamica) OLP rischiava di essere scavalcata Israele vide il rischio di una degenerazione in una situazione sudafricana (dominio di una minoranza ebraica su una popolazione araba enormemente superiore dal punto di vista numerico) e il rischio di un naufragio della stessa democrazia (a causa del clima repressivo di tutte le rivendicazioni palestinesi) Pertanto … Processo di Pace 1992 in Israele governo laburista, Yitzhak RABIN 1993 a Washington, con la mediazione di Clinton, • Yasser Arafat e Ytzhak Rabin firmano ACCORDI di PACE • svolta storica per la prima volta un’autorità degli stati arabi accettava il diritto all’esistenza dello Stato di Israele Israele si accordava con un’organizzazione considerata di terroristi criminali • previsti: • il ritiro di Israele da Gaza e Cisgiordania (che avrebbero goduto di maggiore autonomia) anche senza stabilire scadenze, di fatto era accettata la sovranità palestinese • Consiglio dell’autonomia palestinese I nemici della Pace Ma l’accordo fu rifiutato da • Hamas e dalla Jihad • da parte israeliana GUSH EMUNIM (Blocco dei fedeli) per il popolamento ebreo dei luoghi biblici (dei territori occupati dopo il 1967) • il partito fondato dal rabbino Meir Kahane chiedeva la necessaria completa espulsione degli arabi • il 4 nov 1995 Rabin fu assassinato da un estremista ebreo di tale movimento il processo di pace si arresta … Nuovi accordi 1996 Arafat leader Consiglio dell’autonomia 1999 In Israele laburista BARAK 2000 Camp David nuova conferenza: • impegno palestinese reprimere estremisti islamici • ritiro israeliano dai territori occupati • ritorno dei profughi della diaspora Ma rimaneva il problema di GERUSALEMME Ritorno alla Guerra Settembre 2000 Arafat riprende azioni violente contro Israele (seconda Intifadah) Ma la guida della nuova rivolta fu assunta da Hamas e Jihad che adottarono una nuova strategia: Estate 2001 attentati terroristici suicidi OPINIONE PUBBLICA DIVISA: • per i sostenitori di Israele è la barbarie del terrorismo islamico • dall’altra parte i metodi duri e radicali di Ariel Sharon costruzione del muro di Sharon, barriera difensiva dai Territori occupati che corre anche dentro l’area palestinese Ritorno alla Guerra Pressione Internazionale: Bush ribadisce consenso USA a Stato palestinese indipendente Sharon ritira le truppe 2005 morte di Arafat, nuovo premier ABU MAZEN ago 2005 Sharon decise il ritiro unilaterale da Gaza che consegna all’Autorità Nazionale Palestinese Ma la pace in Terrasanta è ancora decisamente lontana … Il MURO OLMERT e SHARON ABU MAZEN chi ha voluto l’Europa? Home Coudenhove-Kalergi Winston Churchill Aristide Briand John Harvey Kellog Silvio Trentin Luigi Einaudi Ernesto rossi Altiero Spinelli Eugenio Colorni Jean Monnet Konrad Adenauer Robert Schuman Renè Pleven Dwight Eisenhower Alcide de Gasperi Paul Henry Spaak Christian Fouchet Walter Hallstein Georges Pompidou W. Brandt V. Giscard d’ Estaing H. Schmidt L. Tindemans E. Davignon E. Heath H. Wilson Jaques Delors Bettino Craxi Lionel Jospin Tony Blair Romano Prodi Wim Duisenberg Javier Solana Nicole Fontaine V. Skouris H. Pottering J.M. Barroso F. Frattini Home