Liceo Ginnasio “Melchiorre Gioia”
Piacenza
Storia e politica
dell’Unione europea
classe 5a liceo scientifico sez. C
prof. Marisa Cogliati
anno scolastico 2006-07
INDICE
1. dagli anni ’20 alla CECA
2. dalla CED alla crisi della “sedia vuota” 1969
• a cura di Francesca Tiberto
3. dalla Conferenza de L’Aja agli allargamenti degli
anni ’80
• a cura di Davide Carrà
4. dal Libro Bianco di Delors al percorso di
avvicinamento all’euro, 1997
• a cura di Daniele Galli
5. dalla moneta unica alla Nuova Europa
• a cura di Sara Massari
INDICE
6. Cronologia
• a cura di Caterina Egeste e Alice Pietra
7. Sitografia
• a cura di Davide Carrà
8. Approfondimento: la questione arabo-israeliana
• a cura di Serena Quagliaroli
9. Chi ha voluto l’Europa?
• a cura di Caterina Egeste e Alice Pietra
Home
Unità nella diversità - In varietate concordia
9 maggio anniversario della dichiarazione di Robert Schuman
Sito su storia delle istituzioni europee:
http://europa.eu/abc/history/index_it.htm
Strasburgo
L'unione europea (dal 1° maggio 2004)
Al 2006 ██ membri
██ paesi entranti  entrati nel 1 gennaio 2007
██ paesi candidati
██ potenziali paesi candidati
2007
27 Stati membri
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
14.
15.
16.
17.
18.
19.
20.
21.
22.
23.
24.
25.
26.
27.
Austria
Belgio
Bulgaria
Cipro
Danimarca
Estonia
Finlandia
Francia
Germania
Grecia
Irlanda
Italia
Lussemburgo
Lettonia
Lituania
Malta
Paesi Bassi
Polonia
Portogallo
Regno Unito
Repubblica ceca
Romania
Slovacchia
Slovenia
Spagna
Svezia
Ungheria
ANNI ’20 – ‘30
Dopo la prima guerra mondiale,
Europa da idea utopica-mito diventa  programma progetto  obiettivo della grande politica internazionale
le due guerre “fratricide”  accelerano il declino già
iniziato
i primi progetti di Unione Europea sono accompagnati da:
 o dal tema del declino dell’Europa - pessimismo
Ma non tutti lo condividono, infatti
 compare anche il tema dell’Europa come realtà o
consolidata o inevitabile o necessità irrinunciabile
ANNI ’20 – ‘30
1° progetto – 1° movimento – 1° congresso
Richard Coudenhove-Kalergi  primo dopoguerra
1926 Vienna  1927 Briand presidente
1930 Berlino; 1932 Basilea; 1935 a Vienna si spacca
Unione paneuropea
- Unione per la pace
- Unione vs nuovi centri di potenza/supremazia
- Unione vs pericolo comunista  cfr Churchill
ANNI ’20 – ‘30
CHURCHILL fu campione dell’unità europea
- vs egemonia comunista
- ma considera l’Inghilterra = partner NON
come membro di Europa federata
- per la sua missione imperiale
“l’Impero inglese è una grande potenza europea, ma è
anche una grande e crescente potenza americana, è una
delle grandi potenze asiatiche e la maggior potenza
africana, ma è soprattutto il centro e il motore del British
Commonwealth”
Winston Churchill
1874-1965
L’unione di federazione
europea e americana
avrebbe garantito ai nuovi
“padroni economici” di
allontanare il pericolo “giallo”
Filippo Turati
Fino al 1929
Fermenti pacifisti e unitari in Europa
1922 – conferenza di Washington sul
disarmo
1925 – Patto di Locarno 
riconciliazione franco-tedesca tra
Briand e Streseman
1928 – Patto Briand-Kellogg – bando
delle guerra
5 settembre 1929  il ministro degli
esteri francese – presidente dell’Unione
paneuropea, alla Società delle Nazioni
Briand propone una “federazione
europea” fondata sul “principio
dell’unione e non dell’unità”
 ma il progetto non decolla
Arriva il 1929
1929  crisi di Wall Street divide l’Europa
 Dal 24 ottobre il “giovedì nero”
 al 29 ottobre “Martedì nero”
Gli Stati cercano soluzioni autonome
 Protezionismo – Usa si rifiutano di collaborare
 Nazionalismo economico  e politico
 isolazionismo americano – economico-pol-cult
Gli europeisti
vedevano l’Europa = la soluzione dei problemi
economici
Ma la crisi economica invece di unire spacca …
Il movimento paneuropeo si spacca  1935
Con le politiche coloniali che difendono i loro privilegi
e i popoli poveri che reclamano un “posto al sole”
Con la caduta del commercio internazionale
• crollava anche il sistema di sicurezza
collettiva
• iniziavano le aggressioni - II Guerra mondiale
• al pluralismo  subentrava il mondo diviso
per razze
• sembrava addirittura che il nazismo fosse un
nuovo europeismo “progressista” volto a
superare lo Stato nazionale in uno spazio
ampio con un “ordine nuovo”
• contro la minaccia razziale  ebrei
• contro la minaccia ideologica  sovietici
• contro la minaccia geopolitica  asiatici
Europa XX sec.
1933 Hitler concelliere
1936 Asse Roma-Berlino
1938 Anschluss dell’Austria
1939 Invasione Cecoslovacchia
Polonia; II guerra mondiale
1940 Invasione Danimarca
Norvegia, Belgio, Olanda,
Lussemburgo, Francia;
battaglia d’Inghilterra
1941 Invasione di Jugoslavia e
Grecia; operazione
“barbarossa” Russia
1942 Conferenza di Wannsee
1943 “guerra totale”
Dove rinasce l’idea di Europa?
Dall’esperienza dei campi di concentramento?
Dalla Resistenza?
 nascono ideali e aspirazione a un ordine di
democrazia e pace
 ma non un movimento organizzato
L’europeismo nasce nei Paesi sconfitti  per
cercare integrazione
• esce dalle èlites  ma rimane minoritaria nella
cultura della Resistenza
• si lega al rifiuto del nazionalismo
• cmq rimane subordinata a riforme economicosociali
IN FRANCIA …
L’EUROPEISMO rimane secondario rispetto a
- Esigenze sociali
- e esigenze istituzionali
- e alla difesa dei valori patriottici
IN ITALIA …
Dalla Resistenza
anche durante il periodo fascista
Luigi Einaudi già nel 1918 alla Società
delle Nazioni, aveva contrapposto
una “seconda specie di Società delle
Nazioni” un “super-stato fornito di
una sovranità diretta sui cittadini dei
vari Stati con il diritto di stabilire
imposte proprie, mantenere un
esercito super-nazionale, padrone di
una amministrazione sua diversa
dalle amministrazioni nazionali”.
MOVIMENTO FEDERALISTA EUROPEO
Italia 1943, poi in Francia nel 1944
www.mfe.it
Partito d’Azione, luglio 1942
• programma per la federazione europea
• creare una coscienza europea  proposta criticata dai
federalisti
• Spinelli suggerisce che nella Costituzione italiana compaia il riferimento alla
federazione europea
Democrazia Cristiana
• adesione tardiva
Partito Socialista
• europeista solo dopo la rottura dal PCI
Partito Comunista
• dopo molto tempo …
Ma il maggior contributo teorico alla dottrina federalista fu
dato da forti individualità:
Luigi Einaudi
Silvio Trentin socialista in esilio
Eugenio Colorni, Ernesto Rossi e Altiero Spinelli 
Manifesto di Ventotene
Manifesto di Ventotene  FEDERALISMO
ITALIANO
• Unione europea = vera e propria
rivoluzione politica
• con strategia e militanti e struttura
organizzativa sovra-partitica
• Europa = condizione per la fine dello Statonazione e condizione per la nascita di una
nuova democrazia  rivoluzione
• visione totalizzante  forza attrattiva ma
anche limite
• carica idealistica  vs posizioni moderate e
gradualistiche
Altiero Spinelli 1907-1986
• uno dei padri fondatori dell’Europa Unita
• entrato nel partito comunista, fu incarcerato
dal 1927 al 1937
• durante gli anni successivi passati al confino,
si staccò dal partito avvicinandosi a Giustizia e
Libertà
• e scrivendo con E. Rossi il Manifesto di
Ventotene (1941) per l’Europa unita e libera
• fondando il Movimento federalista europeo
• fu deputato al Parlamento europeo come
indipendente nelle liste del Pci
Crisi del federalismo nel secondo dopo-guerra
1944-1945  declina fino alla sconfitta l’europeismo
della Resistenza a causa dell’urgenza dei problemi
sociali
Italia  Il Partito d’Azione entra in crisi e si dissolve
Movimento federalista  crisi e paralisi
Ma proprio in quei mesi nasceva il FUNZIONALISMO
- Base economica  dogane, mercati
- Politica estera  USA, guerra fredda
1946 – 1950  piano Marshall – Blocco occidentale
1946  ANNO DIFFICILE
• per la drammatica situazione socio-economica della
Germania  pericolo per una sua bolscevizzazione
• si manifestano i prodromi del conflitto Est-Ovest: Churchill
parla di “cortina di ferro”
• si sviluppa la politica americana di contenimento  inizio
della guerra fredda
• il futuro della Germania è legato a quello dell’Europa
• 6 settembre 1946 il segretario di stato americano James
Byrnes annunciò l’accettazione della divisione della
Germania e la promessa di ricostruire un governo tedesco
nelle zone occidentali
• il recupero della Germania diventa  il baluardo della
politica di contenimento e della ripresa dell’Europa
1946 – 1950  piano Marshall
1947  inizia il processo che porterà alla
guerra fredda
• 1 gennaio: fusione delle zone inglese e
americana in Germania
• gennaio: sospensione degli aiuti economici e
militari degli inglesi alla Grecia a causa della
crisi economica  rischio di invasione
comunista  ciò causò il …
1947 - 12 marzo: discorso al Congresso
della dottrina Truman – si apre la guerra
fredda:
• denuncia del pericolo comunista
• impegno americano a sostenere i
popoli liberi che si oppongono
all’oppressione
• 5 giugno 1947 piano Marshall 
necessità di aiuti economici alla
Germania e all’Europa  guerra fredda
dichiarata
BLOCCO CONTINENTALE
• Patto Atlantico – sistema difensivo
Fulcro  recupero della Germania
Gli Stati europei chiedono garanzie
• 22 marzo – Il Congresso degli Stati
Uniti favorisce la creazione degli Stati
Uniti d’Europa
George Catlett Marshall
Nobel per la pace 1953
generale e politico
organizzatore e stratega dell'esercito americano
durante la seconda guerra mondiale,
e legò il suo nome al piano per la ricostruzione europea dopo la
guerra  piano Marshall – annunciato in un discorso all’università di
Harward il 5 giugno 1947.
Dottrina Truman
e piano Marshall,
i due pilastri, ideologico ed economico,
che insieme al terzo pilastro,
il Patto Atlantico,
costituiranno il “Blocco continentale”.
22 marzo 1947  Era l’inizio di quell’attivo
sostegno americano al programma di
integrazione europea destinato a durare per più
di un ventennio.
La ricostruzione dell’economia tedesca
diventava condizione della ripresa economica
europea
Guerra fredda + politica americana
rilancio del processo di integrazione europea
- da una parte rinuncia a elementi di sovranità
per una collaborazione
- dall’altra ricostruzione dello Stato nazionale
per rafforzare le società sottostanti
Dall’unificazione europea
gli americani si aspettano:
- vantaggi politici ed economici
- ma anche una forte ispirazione ideale
Il contributo di Churchill
first practical step 
CONGRESSO D’EUROPA
• iniziative per il rilancio del
movimento europeo e della
centralità del problema
tedesco
• impostazione anticomunista
e sovietica
7-10 maggio 1948 a L’AJA  I°
congresso
Winston Churchill
1874-1965
Altiero Spinelli ritornato alla
militanza federalista,
diveniva presidente del MFE
Ago 1947  a Montreux si
tenne il primo congresso
internazionale dell’Unione
europea dei federalisti:
si decise il voto favorevole al
piano Marshall,
precisa scelta anticomunista
e filo-occidentale
che rimarrà costante del
movimento
CONGRESSO D’EUROPA
7-10 maggio 1948 a L’AJA
Si incontrano sia personalità pragmatiche sia
idealisti  non potevano esserci risultati concreti sul
dilemma “confederazione o Assemblea politica”
Uscirà una Francia decisa a portare avanti una
politica europeista
Le successive realizzazioni dell’unificazione
“affondano le radici nel congresso dell’Aja nonché
nella successiva evoluzione, stimolata dallo stesso
congresso … , del rapporto tra i vari settori
dell’europeismo e nell’interazione tra movimenti e
governi”.
5 maggio 1949  a Londra nasceva
l’Assemblea europea con la denominazione di
Consiglio d’Europa, organismo sovranazionle
embrione dell’unità europea
10 paesi: Belgio Danimarca Francia
Gran Bretagna
Irlanda Italia Lussemburgo
Norvegia Olanda Svezia.
Si trattava di un organo consultivo, il cui scopo:
art.1 “conseguire una più stretta unione fra i suoi
membri” da raggiungere con la discussione di
questioni di comune interesse, con accordi e azione
comune nei campi economico-sociale-culturalescientifico.
Consiglio d’Europa
Comitato dei ministri
Assemblea consultiva
Esito: il Consiglio d’Europa destinato a un ruolo marginale
(forum internazionale senza decidere alcunché)
• 1950 ha redatto la Convenzione sui diritti dell’uomo
• 1961 ha redatto la Carta Sociale Europea
Ma privo di poteri reali p stato superato dagli organismi CEE
Tra L’Aja e Londra, dal maggio 1948 al maggio 1949:
Federalismo
Unionisti
- Ente sovra-nazionale
- rappresentatività popolare
- assemblea costituente
• confederazione
• stati nazionali
Programma minimo
3a VIA - IL FUNZIONALISMO
• integrazione graduale per via economica e
commerciale
• critica di sostanza al federalismo:
- rimane a livello di vertice non di popolo
- non creava coscienza europea
La TERZA VIA
IL FUNZIONALISMO
Robert Schuman
AMERICA E UNIONE EUROPEA
Il pragmatismo americano
marzo 1948 approvato il piano Marshall
• obiettivi di risanamento socio-economico
• di trasferimento di idee-metodi-strategie del
capitalismo
• non riuscirà nel processo di “integrazione
economica”
• invece riuscirà nel processo di
liberalizzazione  mercato europeo e
globale
aprile 1948 creata l’OECE, organizzazione
destinata a coordinare lo sforzo di ricostruzione
europea
• ma solo consultivo, privo di poteri di intervento
ULTERIORE PASSO AVANTI verso L’INTEGRAZIONE EUROPEA
guidata dagli americani è:
Patto Atlantico 4 aprile 1949
12 Stati firmano il Trattato
Strumento militare per un’alleanza politica e
ideologica tra Europa e USA
Benelux – Francia – Inghilterra – Italia –
Danimarca – Islanda – Portogallo – Norvegia
USA – Canada
Grecia Turchia 1952; Rep. Fed. Tedesca 1955; Spagna 1982
Francia esce nel 1966
Piano Marshall, Patto Atlantico e sostegno
all’integrazione europea erano 3 aspetti della stessa
politica che mirava a costruire un blocco occidentale
in funzione antisovietica e anticomunista.
NATO
North Atlantic Treaty Organization
Organismo internazionale polmilitare creato con il Patto
Atlantico
Consiglio Atlantico + segretario
generale
Firma il Trattato Nato per l’Italia
Carlo Sforza
1873-1952
Secretaries General of NATO :
Jaap de Hoop Scheffer (2004- )
Lord Robertson (1999-2003)
Javier Solana (1995-1999)
Willy Claes (1994-1995)
Manfred Wörner (1988-1994)
Lord Carrington (1984-1988)
Joseph Luns (1971-1984)
Manlio Brosio (1964-1971)
Dirk U. Stikker (1961-1964)
Paul Henri Spaak (1957-1961)
Lord Ismay (1952-1957)
Deputy Secretary General of NATO :
Alessandro Minuto Rizzo (2001-)
Sergio Balanzino (1994-2001)
http://www.nato.int/cv/secgen.htm
Jaap de Hoop Scheffer
Dal 2004 
per i sovietici:
Unione europea vista come rimorchio
dell’imperialismo americano
Reagiscono con la
creazione del Comecon, gennaio 1949
risposta sovietica al piano Marshall
- Mutua assistenza economica tra i paesi socialisti –
Urss, Albania (ne uscì nel 1962) Bulgaria,
Cecoslovacchia, Polonia, Romani, Ungheria
- dopo anche Cuba, Mozambico e Vietnam
- sciolto nel 1990
Terza via – Funzionalismo
Procede l’integrazione economica e politica della
Germania
- fusione delle 3 zone  amministrazione tedesca, elezioni
- giugno 1948 riforma monetaria
- giugno 1948-maggio 1949 reazione sovietica con il blocco di
Berlino  risposta degli alleati con il ponte aereo
- settembre 1948 – maggio 1949 nuova Costituzione, nuovo
Parlamento e nuovo Governo
 Problema del riarmo  Francia dissente (“solo una Germania
morcelée” poteva essere democratica)
Ma la Francia si scontrò con la politica di corteggiamento
della Germania ad opera di USA e URSS
- anche se l’anticomunismo crescente e le garanzie prestate
dall’America inducono la Francia ad una politica di
riconciliazione con la Germania
- 1948 la direzione politica francese passa a Robert Schuman,
europeista  1950  Piano SCHUMAN
- mentre la Gran Bretagna frenerà entusiasmi e iniziative
Piano di Jean Monnet
“nessun uomo nel corso del
XX secolo ha influenzato tanti
governi in Europa, America e
Asia”
Scopo  restituire
all’economia francese una
base tecnologica/capacità di
sviluppo
COME? Rilancio della
produzione di energia e
acciaio  MA manca il
carbone tedesco ….
Placca commemorativa della
riconciliazione Francia Germania
Posta all’esterno della Cattedrale di
Reims
Nel marzo 1950 auspica
una fusione economica,
dei Parlamenti e
cittadinanza comune
fra Francia e Germania
Konrad Adenauer
1876 - 1967
Il palazzo del quai d'Orsay, a
Parigi, dove Schuman tenne la
sua dichiarazione
9 maggio 1950
18 aprile 1951 – firmato
Blitz al governo
SCOPO POLITICO
“il primo passo vero una
federazione europea”.
La TERZA VIA
Il FUNZIONALISMO
Robert Schuman
Autorità dotata di poteri
sovranazionali
per gestire/controllare i
commerci/produzione di
carbone e acciaio
Membri fondatori della CECA
Comunità Europea del Carbone e Acciaio
Inghilterra dice no:
Churchill  “non potremmo mai
accettare una autorità sovranazionale
con il potere di dirci di non estrarre
più carbone e di non produrre più
acciaio, e di coltivare invece
pomodori”
Winston Churchill
1874-1965
Critica anche la Socialdemocrazia tedesca:
Schumacher  la Ceca avrebbe creato “una
Nazione europea dominata da 4 K:
Kapitalismus, Klerikalismus,
Konservatorismus e Kartels”
Governi nazionali
Consiglio dei ministri
Alta Autorità  politica
9 membri – 2 per ogni paese maggiore e
1 per ciascuno del Benelux
Decisioni a maggioranza semplice  ciò
ne conferma il carattere sovra-nazionale
Assemblea 78 membri dai parlamenti nazionali
Corte di giustizia
Comitato consultivo
7 giudici e 2 avvocati
garanti dell’esecuzione del Trattato
e competente nel giudicare i
conflitti
51 membri rappresentanti dei
Sindacati associazioni padronali e consumatori
CED
una sconfitta annunciata
fu spartiacque nelle vicende europee:
 avrebbe dovuto segnare il passaggio da
funzionalismo e federalismo
 invece, dopo il naufragio, segnerà un altro
passaggio verso il funzionalismo
Home
1950-1954
anni cruciali per una svolta federalista

Obiettivi:
 imporre la svolta federalista
 necessità di costituire un esercito europeo
CED
Comunità Europea di Difesa o dell’Esercito Europeo


sarà centro per una costituente politica europea
ma naufragherà sotto il peso delle sue contraddizioni
 e con la bocciatura francese
Sviluppo dell’idea di “CED”
INTERPRETAZIONI
 1) CED = grande occasione perduta per l’Europa
 2) oggi: si ritiene che fin dall’ inizio il progetto avesse scarse probabilità
di riuscita  nato da spinte non omogenee
NOTA INIZIALE : per la prima volta l’Italia dopo il 2^ conflitto mondiale
partecipa attivamente ad un progetto europeo non solo per la CED ma
anche per la comunità politica  anche se alla fine contribuirà alla
dissoluzione del progetto stesso
PROBLEMA da cui sorge la CED: riarmo della Germania
–
Per TRUMAN la Germania Ovest va inserita nella struttura militare atlantica

–
ma senza fare perdere la leadership americana
ma in EUROPA  PAURA di un ritorno dell’egemonia militare tedesca

FRANCIA (Renè Pleven) : il riarmo tedesco era inaccettabile
–
–
Temeva la perdita dei vantaggi ottenuti
ITALIA  posizione intermedia tra USA e FRANCIA per mantenere buoni
rapporti con tutti
IPOTESI AVANZATE
I. “IPOTESI SFORZA”: un “esercito europeo integrato”
indirizzata a J. Dunn, ambasciatore americano (5 mag 1950)
Il progetto prevedeva:
1. la costituzione di un “fondo di lavoro” da parte di tutti i
membri della NATO per finanziare armamenti in Europa
occidentale;
2. la fornitura di materiali per il recupero di armamenti in
Italia per assistere militarmente Paesi al di fuori dell’area
nord-atlantica la cui sicurezza era necessaria all’Europa.
Obiettivi veri:
1. maggior cooperazione negli armamenti
2. sopperire ai problemi di bilancio militare italiani
reazione
indifferenza degli USA
IPOTESI AVANZATE
25 giugno 1950 scoppia la guerra di Corea
La guerra fredda tocca le punte più critiche
Truman invia nuove unità americane in Europa
II. “IPOTESI CHURCHILL”: “esercito europeo unificato”
11 ago 1950 Ass. di Strasburgo
- a partecipazione tedesca
- soggetto a controllo democratico europeo
- collaborante con gli USA e il Canada.
approvato a larga maggioranza ma viene omesso il
riferimento alla partecipazione tedesca
III. “IPOTESI ACHESON”
25-26 sett 1950 – Consiglio Atlantico
- una “forza integrata” per la difesa dell’Europa occ risultante
da contingenti di vari governi
- integrazione di una unità tedesca in tale forza
- aumento delle forze americane in Europa sotto il controllo
americano stesso
- più una nuova dottrina “forward strategy”
appoggiato da Italia, Olanda, Inghilterra
ma disapprovato da Schuman
IV . Ipotesi: PIANO PLEVEN
- diverso riguardo al riarmo tedesco
- e rispetto alla presenza politica degli Europei a fianco degli americani
Schuman + Monnet + Pleven
(25 ott 1950, Ass. Naz. Fr)
Punti chiave:
 Esercito europeo di 6 divisioni;
 Stato maggiore internazionale agli ordini del
comandante in capo delle forze atlantiche;
 Ministro della Difesa europeo;
 Autorità politica da nominare contestualmente
negative le reazioni di USA, Gran Bretagna e
Germania
Pleven René
IV . Ipotesi: PIANO PLEVEN
- diverso riguardo al riarmo tedesco
- e rispetto alla presenza politica degli Europei a fianco degli americani




Condizione  la CED doveva entrare in vigore SOLO
DOPO la CECA (complementarità tra i 2 Trattati)
La presenza tedesca era diluita perché integrata con
quella di altri partecipanti  ossia ai tedeschi non era
concesso un esercito nazionale ma solo di partecipare
all’esercito europeo integrato
L’idea era che  l’esercito europeo fosse strumento di
uno Stato inesistente e che potesse contribuire a creare
proprio quello Stato
Ossia uno strumento militare per un obiettivo politico
negative le reazioni di USA, Gran Bretagna e
Germania
IL RUOLO ATTIVO DELLA FRANCIA
PREMESSA: 18-19 dic 1950 il Consiglio Atlantico promuove un
compromesso
costituzione di una “forza integrata” a
partecipazione tedesca, ma non vengono esplicitate le modalità di
integrazione (piano Pleven o Piano Acheson).
Nel frattempo  EISENHOWER - SHAPE
15 febbr 1951 Conferenza a Parigi: presentato PIANO PLEVENSCHUMAN
“ L’ Europa non nascerà di getto, come città ideale. Essa si farà, pezzo per
pezzo, settore per settore. L’ esercito europeo segna una di queste fasi.”




Costituzione di un esercito europeo;
Con alla guida un ministro EUROPEO della difesa;
Assistito da un consiglio dei ministri;
E da un’Assemblea.
insoluto il problema del riarmo della Germania  impasse
sbloccato da “piccola intesa” Eisenhower-Monnet concordi
sull’unificazione europea
18-19 dicembre 1950  Consiglio Atlantico
progetto di compromesso
nomina di Dwight Eisenhower
Dwight Eisenhower
1890-1969
Alcide De Gasperi
1881 – 1954
Il nuovo ruolo per l’ITALIA
Parigi, Ottobre 1951
Schuman, De Gasperi e Adenauer
IL RUOLO ATTIVO DELL’ITALIA
SPINELLI influenza De Gasperi
Autunno 1951: breve/intensa stagione del “ Federalismo
degasperiano”  che culmina con il naufragio
Parigi, Ott 1951: Lombardo + Taviani presentano un progetto
federalista
 a fianco dell’esercito
 una struttura politica fondata su un’Assemblea parlamentare con
rappresentanti eletti con suffragio universale diretto
  è la svolta: anticipano di 28 anni la nascita del Parlamento
Europeo (che avverrà nel 1979)

approvazione da parte di Schuman e Adenauer
(poi precisata a Strasburgo, 10 dic 1951: Consiglio d’Europa )
Sempre più verso il federalismo: l’articolo 38
De Gasperi propone di inserire nel Trattato della CED l’ articolo 38
che assegna all’ Assemblea il mandato di:
 Costituire un organo rappresentativo eletto su basi democratiche;
 Definirne i suoi poteri;
 Apportare modifiche al Trattato per garantire la sintonia con le
altre istituzioni della Comunità e la rappresentanza di ciascun
Stato
vengono definiti gli istituti previsti dalla CED
L’esercito europeo prevedeva divisioni nazionali integrate con Corpi
d’armata internazionali facenti parte del dispositivo del Patto
Atlantico agli ordini del Comando supremo unico.
La Germania non avrebbe potuto disporre di forze armate autonome.
I protocolli istitutivi vennero sottoscritti il 27 mag 1952.
Il progetto che da militare era diventato politico
imprimeva un ulteriore colpo di acceleratore alla
svolta federalista  ma sarà un boomerang
Il BOOMERANG della
SVOLTA FEDERALE
De Gasperi e Schuman attribuiscono all’ Assemblea della CECA la
formulazione di un progetto federale o confederale.
25 febbr 1953: Comunità politica europea (CPE), costituita da :
 Consiglio esecutivo con l’assistenza di un Consiglio dei Ministri
degli Stati membri;
 Parlamento europeo formato da una Camera dei popoli (a suffragio
universale) e da un Senato (senatori eletti dai parlamenti
nazionali)  leggi votate a maggioranza semplice
Necessità della ratifica del Trattato CED dei Parlamenti nazionali.
19 mar 1953: è sia l’apogeo del federalismo
sia l’inizio di una quasi sfiorata CRISI di tutta l’Europa
fin lì costruita.
UN ESITO FALLIMENTARE
Per approvare la CPE, doveva prima essere approvata la
CED dai Parlamenti nazionali
Quali le cause del naufragio?




Allentamento della tensione internazionale dopo la morte di Stalin
(5 mar 1953)  Kruscev
Alla Casa Bianca subentrò Eisenhower: il nuovo segretario di
Stato Dulles non era diplomatico come Acheson;
Ambiguità interne di Francia e Italia: cade governo De Gasperi
(giu 1953, in seguito alla legge truffa; De Gasperi si ritira) e si
lascia alla Francia la decisione finale
FRANCIA: il primo ministro P. Mendès-France promise di
risolvere:
1. Problema indocinese entro 100 giorni
2. Problema CED: 1954, alla Conferenza di Bruxelles fece
richieste troppo ampie  pareri negativi di USA e Gran Bretagna;
Dulles reagisce bruscamente e accelerando la proposta del riarmo
tedesco
30 ago 1954: assemblea nazionale francese bocciò il Trattato
CED su una questione procedurale
Atto di morte del primo tentativo di passaggio alla
Federazione europea
 da allora l’Europa è un obiettivo riproposto ma mai
seriamente perseguito
Quali le cause del fallimento?



La maggior sicurezza internazionale permise a USA e Gran
Bretagna di opporsi pesantemente al Trattato;
Ritorno dei sentimenti nazionali e laici contro una possibile
Europa vaticana governata da 3 leaders cattolici: Adenauer,
Shuman e De Gasperi
Risveglio di istinti conservatori
E soprattutto una sotto-valutazione di un sentimento diffuso:
il bisogno di sicurezza contro un possibile riarmo della Germania e
contro la minaccia sovietica
venne confuso con una presunta volontà rivoluzionaria di modificare
le regole del vecchio Stato centrista.
Ma gli Stati nazionali non erano ancora disposti a rinunciare alle loro
prerogative a favore di uno “Stato Europeo”.
LA SCOMMESSA DEL
MERCATO COMUNE
UEO una breve illusione
Dopo la bocciatura della CED vengono espresse dagli Stati
sia posizioni gradualistiche sia estremizzanti in rapporto alle modalità
d’integrazione dell’America nel sistema Europeo.
Si deve correre ai ripari:
 FRANCIA, 20 sett 1954: P. Mendès-France propone al Consiglio
d’Europa il riarmo tedesco pur secondo i tempi e le modalità
definite dalle Francia.
 USA reagiscono: con la proposta di
– Riarmo e inserimento della Germania nella NATO
– Coesione delle forze europee politiche ed economiche per resistere alla
“sovversione del comunismo e al neutralismo”

Via d’uscita trovata da Londra - 28 sett-3 ott 1954:
 A. Eden (ministro esteri) propone di allargare il Patto di Bruxelles del
1949 ( tra Francia, Gran Bretagna e Benelux) a Italia e Germania
così viene riconosciuta la sovranità tedesca e ammissione alla
NATO per la Germania stessa.
UEO una breve illusione
21-23 ott 1954: nasce la Unione europea occidentale
(UEO) con:
•
•
una struttura militare unitaria;
istituzione di un Consiglio dei ministri degli Esteri in
rappresentanza dei governi deliberante all’ unanimità
ESITO
•
•
Si consente alla Germania di recuperare la propria sovranità
nell’alveo occidentale con un esercito, una marina ed una
aviazione  diventerà l’interlocutore privilegiato dell’America
(orami diffidente vs la Francia)
La Gran Bretagna ritorna sullo scenario continentale
5 mag 1955 i protocolli della UEO diventano operativi.
Ma ben presto la Gran Bretagna mostrerà la sua debolezza…
Ma dalle ceneri della CED  NON si passerà mai alla fase operativa
dell’UEO
Se ne accorge MONNET
e inventa … l’atomo
J. Monnet rilancia la struttura dell’Europa a Sei
tramite l’utilizzo pacifico dell’ energia nucleare
e l’ istituzione di un mercato comune (1-2 giu
1955)
 scarta la Francia
 Si rivolge al Belgio  Spaak e Snoy et
d’Oppuers
 Saranno loro che lo proporranno a E. Faure
(Francia)
Se ne accorge MONNET
e inventa … l’atomo
Jean Monnet
nuovo premier
francese
filoeuropeo
Edgar Faure
Paul-Henry Spaak
1899-1972
conte
Snoy et d’Oppuers,
segretario generale del
ministero degli esteri belga
Dopo una serie di
trattative a Roma, il 25
marzo 1957, una giornata
piovosa, furono firmati i 2
Trattati Istitutivi
di CEE
e di EURATOM
nella sala degli Orazi e
Curiazi, in Campidoglio:
presenti il presidente del
consiglio Segni,
Il ministro degli esteri
Martino,
il cancelliere tedesco
Adenauer
e il premier
lussemburghese Bech.
I ministri degli Esteri di
Francia, Pineau,
di Belgio, Spaak,
dell’Olanda, Luns.
EURATOM - STATI MEMBRI
Se ne accorge MONNET
e inventa … l’atomo
25 mar 1957,Roma: firmati 2 Trattati nella sala degli Orazi e dei
Curiazi
Trattato istitutivo della CEE promuoveva l’instaurazione di un
mercato comune ed un miglioramento generale dei rapporti tra gli
Stati membri a livello economico tramite il perseguimento di 3
linee d’azione:
 Unione doganale;
 Unione economica
libera circolazione di servizi e capitali
 Politica commerciale agricola e trasporti




Ricerca di nuove risorse (anche forze di lavoro) nelle regioni in via
di sviluppo
ELABORAZIONE DI POLITICHE COMUNI IN CAMPO
COMMERICALE AGRICOLO E SOCIALE
Il 2^ Trattato, istitutivo dell’EURATOM si proponeva di:
Coordinare attività scientifica tecnica e commericale nel campo
dell’ energia nucleare;
Fornire a tutta Europa energia x farla diventare autonoma dal
punto di vista energetico
CEE E EURATOM … a livello istituzionale …
Consiglio di ministri con funzioni diverse per CEE, Euratom e
CECA; organo legislativo ed esecutivo a diretto contatto con
Paesi;
3 organismi esecutivi:
1. Commissione esecutiva
attuazione dei trattati;
2. Assemblea parlamentare comune;
3. Corte di Giustizia
+ numerosi organismi consultivi…
1.
Principio ispiratore  funzionalismo 
“TEORIA ISTITUZIONALISTICA”
LIMITI:
- incapacità di esecuzione
- mancanza di dotazione finanziaria
- l’ Assemblea parlamentare aveva poteri limitati
deputati
eletti per via indiretta dai rispettivi parlamenti nazionali.
La svolta verso i Trattati …
Fattori endogeni ed esogeni  causano la svolta per i
Trattati di Roma ….

Endogeni  Francia
–
–
All’inizio il governo Faure non appoggia né Euratom né
CEE
Poi cambia idea  sostiene l’energia atomica ma non il
mercato comune



Per motivi economici
E militari
Poi la svolta ad opera di un fattore esogeno … 
SUEZ E L’ EFFETTO EUROPA
Presidente Nasser
SUEZ E L’ EFFETTO EUROPA
Fine ago – inizi sett 1956 : Presidente egiziano Nasser nazionalizza il
canale di Suez
ONU vota il cessate il fuoco a Francia e
Gran Bretagna che invece volevano punire il gesto
31 ott fallisce la spedizione anglo-francese  declino dell’influenza
europea  ma accelera la marcia verso i Trattati
FRANCIA  Guy Mollet (capo dell’esecutivo) cerca il rilancio
francese tramite la costruzione dell’ atomica francese cercando di
coinvolgere Italia e Germania
1958 caduta della IV Repubblica e arrivo di De Gaulle
Francia cerca di utilizzare la cooperazione europea per
dotarsi dell’ arma nucleare vs USA che appoggiano Euratom.
Ben presto apparve chiaro che i partners europei non avrebbero
accettato di finanziare il progetto francese perché in contrasto con
gli USA
USA  cresce la disponibilità americana verso il Mercato Comune
europeo
nuovi rapporti tra Europa e USA…
destalinizzazione
crisi d’Ungheria
Nikita Kruscev
1894-1971
•
•
Rapporto Kruscev vs stalinismo: si apre l’era della
“coesistenza pacifica” e “ vie nazionali al socialismo”
Ma poco dopo la brutale invasione dell’Ungheria 1956 e
la fine delle illusioni
ITALIA: la crisi ungherese provoca la rottura di PCI e PSI di Nenni
• stagione di confusione
• Politica estera parallela a quella ufficiale: il “ neoatlantismo”
(Gronchi, Fanfani e Mattei “petroliere senza petrolio”)
• A causa dell’esclusione dell’Italia dalle sedi dei processi decisionali
unita ad un’azione autonoma nel Mediterraneo
• E dell’opposizione di Mattei vs il potere delle Multinazionali
americane per poter concludere affari con i paesi arabi (petrolio)
•
•
vs politica americana e pro Paesi Arabi
oscillazione dell’ Italia tra Europa ed America nella crisi di Suez
scarsa attenzione italiana ai trattati
Scenario politico italiano
Politica neo-atlantica, 1955
Enrico Mattei
Giovanni Gronchi
Amintore Fanfani
CEE comincia a funzionare
ma ci sono ostacoli
1 genn 1958: la CEE comincia a funzionare con W. Hallstein
(1° presidente della commissione esecutiva)
 Spinelli e Federalisti vs all’ipotesi funzionalista perché:
 eccessivamente dipendente dalla congiuntura economica
ma la visione pessimistica non sarà vera:



la comunità europea supererà momenti critici proprio perché gli accordi
economici saranno vincenti per favorire la cooperazione e l’integrazione
I Sei vs l’opposizione della Gran Bretagna
Le 3 Tesi 1962: URSS vede CEE come mascheratura degli interessi
monopolistici delle forze atlantiche
solo negli anni ’80 avvenne il riconoscimento ufficiale
CEE comincia a funzionare
ma ci sono ostacoli
Ma 1958-9: la Francia sembra mandare tutto all’aria…
crisi in Algeria – crollo della IV Repubblica
arriva De Gaulle
Con il tentativo di creare una “Europa Carolingia”

 In opposizione all’America di Kennedy
 Ma sottovalutata dagli europei, troppo presi dalla crescita economica
Quale interpretazione?
Crisi d’Algeria
Maggio 1958
Charles De Gaulle
1890-1970
L’ EUROPA secondo
DE GAULLE
1958-1969
CEE subisce una doppia sfida:

Dalla forte personalità di De Gaulle  dopo un
decennio si ritira  arriva Pompidou

Da Londra: MacMillan  Wilson  Heath 
Wilson  Inghilterra entrerà nella CEE che alla
fine degli anni ’60 diventa la più grande potenza
commerciale del pianeta
USA
Da Einsenhower a Kennedy
John Fitzgerald Kennedy
Primavera 1961
LE RAGIONI DI DE GAULLE
E QUELLE BRITANNICHE
“Non ci può essere altra Europa che quella degli Stati, tutto il resto è mito,
discorsi, sovrastrutture” (De Gaulle  “cooperazione fra Stati”)
LE RAGIONI DI De Gaulle
 propone un’ Europa confederale attraverso contatti permanenti con i
governi
difesa del mercato comune ma anche degli interessi
francesi
 Ritiene necessario contrastare la logica bipolare nata dalla Conferenza di
Yalta a favore di un
’Europa tra Stati Uniti ed Unione Sovietica
per farla diventare la TERZA FORZA - FORZA D’URTO
ITALIA 25-27 giu 1959: espone la “grande riforma” politica dell’Europa
struttura confederata sotto la supremazia francese
Reazione fredda dei partners europei
LE RAGIONI BRITANNICHE
 Avvicinamento della Gran Bretagna alla comunità europea
 ma “Great Britain is of but not in Europe” (Churchill): doveva ancora
accorgersi di non essere più una potenza mondiale ma solo regionale
 J.F. Kennedy: imposizione dell’egemonia americana sia economica sia
militare
1961
Kennedy e De Gaulle
 Incomunicabilità di 2 concezioni politiche
sulla dotazione atomica/nucleare europea
– Per gli USA  la dotazione europea era
inutile perché in caso si attacco gli Usa
avrebbero difeso l’Europa come fosse
territorio americano
– Per De Gaulle  era necessaria per
affermare autonomia dall’America
I PIANI DI FOUCHET
Scontro tra Francia e USA
1)
USA convincono Gran Bretagna a entrare nella CEE (9 ago 1961, premier
McMillan)
Svolta clamorosa ma solo un primo passo
2)
Reazione dei francesi – De Gaulle, unione politica
Charles Fouchet redige un piano per l’unione + accordo sulla Politica agricola
Comune (PAC) il 14 genn 1962:
Obiettivi per i produttori

alti redditi agli agricoltori europei

modernizzazione dell’ agricoltura

autosufficienza alla Comunità
Ma non evitava sprechi da sovrapproduzione né prezzi più alti di quelli
internazionali per i consumatori europei
Reazione di disapprovazione degli USA ed approvazione Europa
Nov 1961: “Fouchet I”: cooperazione tra Stati Sovrani (De Gaulle,
confederazione)
Genn 1962: “Fouchet II”: ridotti i poteri  l’atto di nascita dell’Europa politica
si riduceva a poco più di un patto di consultazione (fallito definitivamente
nell’aprile 1962)
I PIANI DI FOUCHET
Perché si passò dal Fouchet I al Fouchet II?
ruolo importante di Belgio ed Olanda nel passaggio brusco
tra i 2 atti Fouchet per paura del dominio francese in
Europa
Christian Fouchet
Il DOPPIO “NO” di De Gaulle
a MACMILLAN e a KENNEDY
Offensiva americana  4 lug 1962, Filadelfia: Kennedy lancia
l’“Associazione Atlantica” (Dichiarazione di Interdipendenza):
propone agli Stati europei una partnership politica, militare ed
economica  sottintendeva l’appoggio americano alla Gran Bretagna
Reazione francese 14 genn 1963: De Gaulle annuncia il suo veto
all’ingresso dell’Inghilterra nel mercato comune + cerca alleanza
tedesca  teme la subalternità francese a Londra
Ma la classe tedesca inserisce nel Trattato di collaborazione (mag
1963) un preambolo pro-Nato che suscita la reazione sdegnata di De
Gaulle (“la Germania torna ad essere la legione americana in
Europa”)
PER COMPLETARE IL QUADRO:
ITALIA: “Svolta fanfaniana”:
 Sett 1962: l’Italia dichiara di non accettare nessuna proposta
sull’unione politica finché non si fosse risolto il problema inglese, in
accordo con Kennedy
 Causa della svolta: Washington appoggia il centro-sinistra promosso
da Fanfani, ritenuto esperienza suscettibile di essere ripetuto più tardi
in Francia e Germania
 Preoccupazione per il patto franco tedesco
MacMillan
1894- 1986
Kennedy
De Gaulle
Il DOPPIO “NO” di De Gaulle
a MACMILLAN e a KENNEDY
Il NO di De Gaulle a MacMillan e a Kennedy significa:
• cade l’illusione dell’ Europa come “terza forza”e viene
rinviato il progetto di una “partnership atlantica” a
guida americana
Quale interpretazione dare di Kennedy e De Gaulle?
• prima  Kennedy innovatore e De Gaulle conservatore
• oggi  prospettiva diversa, capovolta
• Kennedy ha voluto rafforzare la propria egemonia in
Occidente
• De Gaulle intuisce che deve superare la logica di Yalta
•
•
•
con il rifiuto di una entità sovra-nanzionale
a favore di una Comunità di Stati sovrani uniti da precisi interessi
politici ed economici  anticipa il futuro corso dell’Europa
Europa uscita da Maastricht assomiglia di più a quella
voluta da De Gaulle che a quella dei federalisti
La proposta di HALLSTEIN
e la “SEDIA VUOTA”
Nei 6 anni 1963-1968: l’iniziativa francese in Europa perde smalto
• primo veto antibritannico 1963
• secondo veto antibritannico 1967
Problematico il funzionamento della macchina comunitaria
Da qui fu avviato  il metodo della “sincronizzazione” (Schroeder):
raggiungere accordi parziali ed evitare quelli “globali”
ciò fece funzionare l’asse franco-tedesco
Dic 1964: W. Hallstein (pres Commissione) assume l’iniziativa con
una proposta politica:
 Finanziamento della Politica agricola comune; dal 1967 prevista
una “cassa comune” che costituiva delle risorse proprie della
Commissione
da qui
Necessità di ampliare i poteri del Parlamento Europeo
per verificare l’utilizzo dei fondi
Walter Hallstein
Primo presidente della
Commissione esecutiva della CEE
attiva dal 1 gennaio 1958
Apertura dei mercati
al 1 gennaio 1959
CRISI DELLA SEDIA VUOTA


proposta di Hallstein  presentata al Consiglio dei
Ministri il 30 giu 1965
Reazione francese  ritiro dei rappresentanti, sospesa
la partecipazione alla CEE  CRISI DELLA SEDIA
VUOTA, la più grave crisi della storia comunitaria
Perché?
– Per un errore di calcolo di Hallstein
– Per mancato appoggio dei partners europei
CRISI DELLA SEDIA VUOTA
Dopo 2 mesi, SETT 1965: De Gaulle detta le condizioni del rientro
• la riduzione dei “tecnocrati internazionali”
• il rifiuto del principio delle votazioni a maggioranza.
In sintesi  Passo all’indietro nello sviluppo della Comunità europea
Ma il peggio fu evitato:
30 genn 1966, Lussemburgo: J.Luns + Colombo decidono per una
riforma che definisce:
• Il ridimensionamento delle prerogative della Commissione in
accoglimento delle richieste francesi
• il rinvio dell’applicazione del voto maggioritario in seno al
Consiglio di Ministri
In sintesi  bisognerà aspettare l’Atto Unico (dopo 20 anni) per
estendere la pratica della maggioranza qualificata a una serie di
materie
Ma i partners europei preferiscono limitare i danni e sacrificare i
poteri della commissione
L’ULTIMO SCHIAFFO DELL’ELISEO

1966 si ripropone la partecipazione inglese alla CEE con i laburisti
Wilson sonda i partners europei
Italiani – ruolo attivo 1964, progetto di Unione Politica; 1965 il no dei francesi;
dopo la crisi della sedia vuota e il compromesso del Lussemburgo, l’Italia
appoggia la richiesta britannica
– 1967 a De Gaulle ribadisce il NO
–

1967 Wilson ci riprova in modo più moderato senza appoggio USA
(impegnato in Vietnam)
–
Ancora il NO gollista
Arriva il maggio francese – 1968 Parigi sede di contestazione; fine della
primavera di Praga e del “socialismo dal volto umano”
De Gaulle a fine anno dichiara la “fine della ricreazione” e il ritorno alla
normalità
 1969 ennesimo tentativo di candidatura britannica
–
–
–
x evitare i condizionamenti fr fu deciso di spostare il dibattito in sede UEO
Nenni e Spinelli caldeggiano la candidatura inglese
ma De Gaulle non accetta di vedersi rubata la scena
 Incontra separatamente Soames, ambasciatore inglese, e gli propone un
Direttorio franco-inglese + Italia + Germania
 De Gaulle diserta UEO dove si sarebbe dovuto discutere le proposte di
Nenni e Spinelli  SEDIA VUOTA ALL’UEO – ULTIMO SCHIAFFO
DELL’ELISEO
 1969 sconfitto, De Gaulle si ritira sdegnosamente dalla scena
In sintesi … 1958-1966
1969: varo del Mercato Comune + ritiro di De Gaulle
importanza per l’Europa dell’intesa franco-tedesca
Le 2 anime del movimento federalista (rivoluzionaria e gradualista)
si ritrovano insieme per un Parlamento europeo a elezione diretta
1958-1966: nei primi anni dall’entrata in vigore del MEC aumenta:
 la produzione industriale dei Sei (52%)
 e il Prodotto nazionale del 38%
 il commercio intercomunitario del 166%
 le esportazioni verso i Paesi terzi del 51%
fallimento dell’EURATOM  non decollerà mai un mercato
comune dei reattori nucleari
successo di ricerca e del Mercato Comune
Prosegue l’integrazione economica anche se lungo sentieri diversi
rispetto quelli immaginati da De Gaulle
La Comunità apre le porte
1969 - 1972
Antefatto:
FRANCIA, 1969 Pompidou prende il posto di De Gaulle e
scongiura la crisi in Francia grazie alla sua abilità
politica
- imprime un indirizzo diverso a politica estera e interna
GERMANIA, il nuovo cancelliere Willy Brandt promuove
la Ostpolitik  il “nano politico” si trasformerà in una
grande potenza regionale
USA, in conflitto nel Vietnam chiede collaborazione agli
europei ma anche il mantenimento della leadership
La Francia deve uscire alla politica anti-americana di De
Gaulle perciò
- cerca un nuovo rapporto con la Gran Bretagna per
controbilanciare il dinamismo tedesco
- E propone ….
Home
OSTPOLITIK
Politica di riavvicinamento tedesco ai paesi dell’Europa
Orientale
• avviato dal cancelliere federale W. Brandt dal 1970
• riconosciuti i torti tedeschi nella II Guerra mondiale e
contro l’opposizione di una parte dell’opinione pubblica)
• Brandt siglò
• i trattati bilaterali d’amicizia con URSS e Polonia 1970
• con la Cecoslovacchia 1973
• nel 1972 avviò anche il reciproco riconoscimento dei 2
Stati tedeschi
La Comunità apre le porte
1969 - 1972
Francia, Pompidou propose la convocazione di una
Conferenza dei capi di Stato e di governo, a L’Aja per il
rilancio del processo di integrazione con gli obiettivi di:
 “completamento” (adozione e regolamentazione
finanziaria della politica agricola)
 “approfondimento” (sviluppo ed evoluzione futura della
Comunità)
 “allargamento” ad altri paesi candidati
W. Brandt a L’Aja, preannuncia l’abbandono di politica
subalterna all’America
 È l’inizio della guida tedesca alla politica europea che
continuerà  negli anni ’80-’90
1-2 dicembre 1969, conferenza de L’Aja
Accordi non raggiunti alla Conferenza
• la proposta italiana di fissare la data per negoziare
l’ingresso dell’Inghilterra  era ancora presto ma il clima
era ormai maturo
• le trattative inizieranno il 30 giugno 1970
con Ed. Heath, conservatore
1-2 dicembre 1969, conferenza de L’Aja
Accordi raggiunti
1. definizione del regolamento finanziario della politica
agricola
2. decisione dell’allargamento della Comunità
3. elaborazione negli anni ’70 di un piano per la creazione di
una unione economica e monetaria
4. impegno x una stretta collaborazione nel campo della
ricerca e sviluppo industriale, in particolare nel settore
dell’energia atomica
5. impegno a studiare la migliore maniera per procedere
nell’unificazione politica entro la fine del giu 1970
6. dato il mandato al Consiglio dei Ministri di studiare il
meccanismo di elezione diretto
7. confermato l’interesse per la creazione di una Università
europea, realizzato poi nel 1976 (creazione di un Istituto
universitario europeo, con sede a Firenze).
1-2 dicembre 1969, conferenza de L’Aja
IN SINTESI
I capi di Stato e di governo decisero di passare dalla fase
transitoria alla fase definitiva della Comunità
La conferenza si concludeva con importanti conferme:
 ampliamento della Comunità
 e della politica agricola
e con alcune novità:
 la costituzione di una Unione economica e monetaria,
 un impegno per l’unificazione politica,
 ma senza nessuno dei cambiamenti strutturali che
avrebbero avvicinato il traguardo alla sopranazionalità
In sintesi
tutti i progetti stabiliti nel congresso de L’Aja, saranno
realizzati a esclusione di quella politica che avrebbe
costituito il passaggio verso la federazione



Pompidou riprende il cammino verso l’integrazione ma non accetta la
tesi dell’Europa sovra-nazionale
Germania di Brandt era più interessata alla Ostpolitik
Italia, anni ’70 entrò in crisi
– Economica
– Politica  terrorismo
– Crisi energetica
A partire dall’Aja si ristabilisce l’asse Parigi-Bonn
 che si rafforza dopo l’ingresso britannico
 e raggiunge la piena funzionalità nella seconda metà degli
anni ’70 con
– V. Giscard d’Estanig e Helmut Schmidt che porteranno a
maturazione l’unione monetaria
IIa conferenza dell’Aja, 1-2 dicembre 1969
Asse Parigi-Bonn
G. Pompidou - W. Brandt
V. Giscard d’Estaing – H. Schmidt
Dopo L’Aja, le prime modifiche
1.
Alla politica agricola con l’adozione del sistema dei Montanti
Compensativi Monetari  x equilibrare i prezzi agricoli
(rivoluzionati dopo il riallineamento del 1969) ovvero una tassa
sull’esportazione per i produttori francesi e una indennità per
quelli tedeschi


2.
Al finanziamento della comunità



3.
Per mantenere l’unità del mercato dei prodotti agricoli e riequilibrare
i redditi degli operatori
Nati come provvisori, diventeranno definitivi
Creazione di risorse proprie  effettive dal 1971, complete dal 1975
Alimentate dai prelievi agricoli, dazi, IVA
Il difficile calcolo lo farà entrare in funzione solo nel 1980
Al Parlamento europeo

Maggiori poteri in tema di bilancio
IN SINTESI
Grazie al finanziamento  la Comunità era stata messa al riparo da
possibili ricatti
Nuova commissione, luglio 1970
9 membri tra cui: R. Darendhorf – A. Spinelli – R. Barre –
Sicco Mansholt – presiede Franco Maria Malfatti
Altiero Spinelli  “conversione istituzionale”
Il negoziato con Londra
Incontro riservatissimo fra …
1911-1974
G. Pompidou
1916-2005
E. Heath
Negoziato con Londra
Fine giu 1970 iniziano i negoziati con la Gran Bretagna
Dopo un incontro riservato, il premier inglese E. Heath e il
fr. G. Pompidou si accordano su:
 rinuncia dell’antiamericanismo
 Abbandono dei privilegi della sterlina e suo graduale
allineamento alle altre monete CEE
 Rinuncia all’evoluzione in senso federalista dell’Europa
Fine giu 1971 termine dei negoziati (portati avanti
parallelamente anche con Irlanda, Danimarca e Norvegia
 riluttante ad ammettere pescatori CEE a difesa della
sua industria ittica
22 genn 1972 firma degli accordi di adesione
Negoziato con Londra
22 genn 1972 firma degli accordi di adesione
 L’ingresso dell’Inghilterra rappresentò una
tappa storica perché pose fine a un rapporto
anomalo fra Inghilterra e Europa che aveva
frenato l’integrazione europea
– Anche se la presenza inglese era destinata ad essere
travagliata


Per la sua sistematica opposizione ai tentativi sovranazionali
Per le continue contestazioni sui contributi del bilancio
Negoziato con Londra
Come fu accolta l’Inghilterra?
 Italia  soddisfatta
– La GB avrebbe riequilibrato l’asse franco-tedesco e portato maggior
pragmatismo




Francia  si pronunciò favorevolmente (con referendum, ma ad alta
percentuale di astenuti)
Inghilterra  favorevole ma con votazione del Parlamento
In Danimarca e Irlanda la loro adesione fu confermata dal
referendum
in Norvegia no
IN SINTESI  con i 3 nuovi membri la Comunità diventava
 la prima potenza commerciale al mondo
 La più grande produttrice di acciaio, automobili e altri prodotti
 Ma il suo PNL era ancora distante da quello americano
PROGRESSI VERSO L’INTEGRAZIONE?
Il 3° OBIETTIVO della conferenza dell’Aja era lo sviluppo/crescita della
cooperazione politica e unione monetaria  traguardi verso
l’INTEGRAZIONE – perciò:
 1970 - Fu incaricata una COMMISSIONE (presidente Etienne Davignon)
che fece adottare un RAPPORTO che prevedeva
–
–
–
–

Uno scambio di informazioni permanente
Una riunione semestrale tra i ministri degli esteri
Una agenda aperta ad argomenti di politica internazionale
Due riunioni l’anno a livello ministeriale per discutere di politica internazionale
(simile al Piano Fouchet ma più informale)
Ott 1972 Conferenza dei Capi di Stato e di governo, Parigi
–
–
–
Passaggio all’Europa dei 9
Confermato l’obiettivo di Unione monetaria ed economica
Per quel che riguarda la cooperazione politica

–

di fatto di furono pochi progressi a causa della crisi monetaria (1971) e poi della crisi
energetica (1973)
MA SI RIVELERÀ DIFFICILE ESPRIMERE UNA POLITICA COMUNE
Dic 1974, conferenza dei Capi di Stato e di Governo, Parigi
–
–
–
In piena crisi, si prende atto del fallimento del Rapporto Davignon
Si decide di istituzionalizzare a 3 gli incontri annuali
E di incaricare il belga Leo Tindemans di preparare un rapporto per la
trasformazione della comunità in UNIONE POLITICA
PROGRESSI VERSO L’INTEGRAZIONE?
Etienne Davignon
Leo Tindemans
Relazioni Europa - USA
Primi anni ’70  periodo di grandi cambiamenti a livello
internazionale
 Revisione significativa degli obiettivi della politica
estera americana
– Causa la guerra in Vietnam avviata verso una soluzione politica
dopo il fallimento di quella militare

presidenza Nixon (dal 1968):
– fu abbandonata la strategia interventista in Europa
– per una politica selettiva con un maggior ruolo affidato alla
diplomazia
– Kissinger:”the era of negotiation ”: inizio nuova politica estera
con l’URSS

Una nuova politica verso l’Europa
– maggior rispetto dell’autonomia degli alleati
– ma anche recupero della libertà d’azione degli USA nella difesa
dei propri interessi e posizioni
Richard Nixon
1913-1994
Presidente dal 1969 al 1975
Henry Kissinger
1923
Relazioni Europa - USA
La nuova libertà d’azione USA si manifestò bruscamente

15/5/1971 annuncio shock di Nixon: nuova politica economica fine della politica libero-scambista a favore di misure
protezionistiche
– Blocco dei prezzi, salari, affitti, dividendi per 90 giorni
– Abolizione della convertibilità del dollaro in oro  svalutazione del
dollaro per proteggere i produttori americani  colpo mortale agli
accordi di Bretton Woods (sulla stabilità dei cambi) e al ruolo del
Fondo Monetario Internazionale
Queste misure avevano come bersaglio l’Europa ormai diventata
un partner commerciale troppo agguerrito
 e il Giappone
Usa  viene meno la volontà di farsi carico da sola dell’ordine
mondiale
Europa  di fronte alla crisi nixoniana mancò una risposta comune
europea

Solo nel marzo del 1972, Parigi  fu possibile creare una certa unità
di indirizzi finalizzati al raggiungimento dell’Unione economica e
monetaria, già stabilita a l’Aja
Il primo progetto dell’UE di una moneta unica risale al 1970 ma è con il …
SERPENTE MONETARIO
• il 21 marzo 1972 il Consiglio dei Ministri della CEE decise di mantenere un margine di
fluttuazione tra le valute comunitarie (il serpente) più stretto in paragone con quello che
esisteva tra queste monete ed il dollaro. Il dollaro continuava a servire da riferimento,
benché minore, per le monete europee, che incrementavano o diminuivano di valore in
gruppo rispetto ad esso
• Così, rappresentando in un grafico l'evoluzione del gruppo, la curva risultante formava un
serpente che oscillava dentro un tunnel (il dollaro)
• 24 aprile 1972 i 6 decidono di tollerare ma limitare al 2,25% i margini di flessibilità nei
cambi delle rispettive monete delle proprie monete, per preservare la stabilità economica
• Per garantire il funzionamento di questo meccanismo del serpente, e per portare il
controllo delle situazioni di debito o di credito delle banche centrali, provocate da interventi
che perseguivano la stabilizzazione dei loro tassi di cambio, il vertice di Parigi del 19-20 di
ottobre 1972 creò una nuova istituzione, il Fondo Europeo di Cooperazione Monetaria
(FECOM), il primo tentativo di creazione di un organo centrale bancario, anche se non arrivò
mai ad avere entità fisica
• Ma nel 1974  il serpente significherà la stabilità solo del marco, la debolezza di lira,
sterlina e franco
 Il serpente invece di produrre integrazione tra le monete aveva prodotto il contrario
 così incominciò un processo di decomposizione che raggiunse il suo maggiore grado nel
1976 dovuto principalmente a: profondi disaccordi in politica economica tra i paesi europei,
motivati dalla crisi del petrolio iniziata nel 1973, l'impatto che produsse l'aumento del marco
tedesco in contrasto con la debolezza del dollaro, le numerose uscite ed entrate del
meccanismo di stabilità cambiaria
• Nel 1978 si riprese l'intenzione di instaurare in Europa una zona di stabilità monetaria,
riducendo le fluttuazioni tra le monete dei diversi paesi comunitari, e per questo fu creato il
Sistema Monetario Europeo.
In sintesi  il serpente/meccanismo-di-cambio, creato nel 1972, è un primo passo verso
l’introduzione dell’euro, che avverrà 30 anni più tardi
Conferenza di Parigi
19-21 ottobre 1972
Ufficiale avvio della comunità a 9
Sul versante della politica economica e monetaria indicò 4
direttrici:
1) istituzione entro aprile 1973 di un Fondo europeo di
cooperazione monetaria
2) adozione entro il gennaio 1974 di un programma
d’azione in tema di politica sociale
3) entrata in vigore entro il dicembre 1973 di un Fondo di
sviluppo regionale alimentato con risorse proprie
4) obiettivo di trasformare l’insieme dei rapporti fra Stati
in una Unione Europea; entro il 1980 da realizzare
l’Unione economica e monetaria
Conferenza di Parigi


Sul versante della cooperazione politica le conclusioni
della conferenza furono molto modeste
I risultati migliori si ebbero nel campo economicomonetario:
– legato al principio delle parità fisse ma regolabili tra le varie
valute europee
– Creazione di un Fondo europeo di cooperazione monetaria
gestito dai governatori delle banche centrali dei paesi della CEE
– + impegni alla Lotta all’inflazione e ritorno stabilità prezzi
– + decalogo per la riforma del Sistema Monetario Internazionale
A CONCLUSIONE
 Emerge il ruolo di grande perno sulla macchina europea
della FRANCIA
– Pompidou ne era stato il mattatore, aveva ottenuto
 Un generico impegno per l’Unione Politica
 Ma un colpo di acceleratore per l’integrazione economicomondiale per dare corpo all’EUROPA CONFEDERALE
Crisi e “caso italiano”
Ma una tempesta monetaria creò le premesse per una crisi
lunga e devastante
 Genn 1973 ondata speculativa sul dollaro
 le monete deboli (in particolare la lira) subito apparvero
in difficoltà
 Ma i contraccolpi più gravi furono a livello comunitario
– la crisi invece di far scattare la molla della solidarietà
(commissione Ortoli) attraverso l’utilizzo del Fondo di
cooperazione, alimentò sospetti reciproci tra i partners
Diffidenze che crebbero quando l’Italia, Gran Bretagna e
Irlanda dovettero uscire dell’accordo di stabilità del
serpente monetario.
Se per Eire e GB la decisione fu accettata come periodo di
adattamento dopo l’ingresso,
quella italiana fu vista come prova dell’incapacità di
adeguarsi alle regole di una coerente integrazione
monetaria.
Crisi e “caso italiano”
Al Consiglio di Bruxelles 03/1973
 Italia sott’accusa dalla Germania
 La Germania era disposta a destinare risorse alla
solidarietà monetaria a patto che i beneficiari
prendessero misure drastiche per ordinare i conti
interni

L’Italia non solo non era in grado di dare garanzie ma
aveva chiesto addirittura di derogare dalle regole di
stabilità del serpente: cadeva la politica di solidarietà
monetaria
Primo allargamento - 1973:
ingresso di Inghilterra,
Irlanda, Danimarca
… Norvegia ancora no
Allargamenti
1973 – Inghilterra, Irlanda, Danimarca
1981 – Grecia
1986 – Spagna, Portogallo
1990 – Germania Est
1995 – Austria, Svezia, Finlandia
2004 – Cipro, Estonia, Lettonia, Lituania, Malta,
Polonia, Rep. Ceca, Slovacchia, Slovenia e
Ungheria
2007 – Bulgaria, Romania
Candidati  Turchia, Croazia, ex rep. jugoslava di
Macedonia
L’alleanza difficile CEE-USA atto secondo
23/4/1973 in un discorso, Kissinger:


Propone che il 1973 sia “l’anno dell’Europa”
E la preparazione di una nuova Carta Atlantica (Usa, Giappone)
Scopi pragmatici:


Recuperare l’iniziativa e confermare l’attiva presenza USA in Europa
compattare il blocco sotto la guida USA per contenere le spinte
centrifughe e ribadire la leadership americana
Ma nel discorso c’era anche una POSTILLA che causò violente
reazioni soprattutto francesi (dirà No a qualunque progetto che
avrebbe declassato l’Europa):

Si parla di “natura regionale” dell’Europa declassandone il ruolo
MA IL PIANO DI KISSINGER FALLI’


L’Europa rispose che avrebbe parlato a una sola voce
anche se di fatto ciò risultò difficile
LA RIVINCITA DI KISSINGER

6 ottobre 1973, scoppiò la guerra dello Yom Kippur tra arabi ed israeliani
con conseguente crisi energetica:
l’Europa sotto la minaccia OPEC nega il supporto logistico ai ponti aerei
americani a favore degli israeliani
– Linea dura dell’OPEC (organization of the petroleum exporting countries, 1960)
–
SINDROME DA SHOCK PETROLIFERO



L’aumento dei prezzi del petrolio
+ la crisi della crescita dei costi delle materie prime
unito alla dipendenza delle economie europee dal greggio
come fonte energetica
– dal 1950 al 1970 era avvenuta una riconversione totale dal carbone al
petrolio
– La CECA nata per favorire la produzione/distribuzione del Carbone
si era trasformata in un ente che liquidava la produzione carbonifera
e affrettava la ricostruzione con inevitabili costi
causò un’epoca di inflazione e disoccupazione e di adozione
di misure restrittive dei consumi
 ogni paese europeo si isola:

– nessuna politica comune né atlantica né europea sul Medio Oriente
– nessun fronte comune contro la crisi energetica

Negli anni seguenti si accentuano le divergenze tra Europa
filo-araba e gli USA filo israeliani
 Invece si ricostituiva la collaborazione/unità Europa-Usa vs
URSS con gli accordi di Helsinki ago 1975
L’alleanza difficile Europa - USA
Le difficoltà/contraddizioni nei rapporti Europa USA continuarono negli anni ’70
 crisi di Cipro  Grecia/Turchia, 1974
 crisi del Portogallo, 1975
 antiamericanismo diffuso in Europa ormai
orientata a sinistra causata da
– Politica americana in Vietnam
– Politica americana in Cile, Pinochet
– Ma anche verso un nuovo modello di società
americana tornata su posizioni conservatrici dopo il
vento del ’68
Primavera 1974
grandi cambiamenti alla guida dei governi
GERMANIA
 Finiva l’era Brandt, subentrava Schmidt con una
rigorosa politica economica
– Incentivi all’iniziativa privata e al mercato
– Lotta tenace all’inflazione
FRANCIA
 Finiva l’era Pompidou (morto nel 1974), sostituito da
Giscard D’Estaing (centro)  si rinnovò l’asse ParigiBonn dopo l’allentamento della stagione PompidouBrandt
Primavera 1974
grandi cambiamenti alla guida dei governi
V. Giscard d’Estaing – H. Schmidt
Primavera 1974
grandi cambiamenti alla guida dei governi
GRAN BRETAGNA
 Finiva l’era Heath - crisi economica e sociale - sostituito
dal laburista Wilson, ottobre 1974
 Nella campagna elettorale Wilson aveva promesso che
avrebbe ri-negoziato la permanenza della Gran
Bretagna nella Comunità
 Invece, dopo si mantenne nel vago con una linea
morbida
 Solo dopo i vertici di Parigi e Dublino si raggiunse un
accordo per un meccanismo correttore tale da ridurre
l’entità del contributo inglese senza pregiudicarne
l’adesione
 1975 Wilson propose i risultati dell’intesa a un
referendum  confermata l’adesione inglese alla CEE
Primavera 1974
grandi cambiamenti alla guida dei governi
1916-2005
E. Heath
1916-1995
H. Wilson
L’asse Parigi-Bonn
e la riforma del vertice di Parigi 1974
Vertice di Parigi, dic 1974: il ritrovato asse franco-tedesco fece

uscire dalla paralisi organizzativa, politica ed economica
approvata un riforma delle strutture comunitarie:
– i Consigli europei, istituzionalizzati, da svolgersi almeno 3 volte
l’anno, diventavano l’organo comunitario al più alto livello e
principale centro di decisioni
– CONTINUAVA L’IPOTESI CONFEDERALE GOLLISTA




Il Consiglio dei Ministri con ruolo propulsivo
La Commissione con funzioni esecutive e di promozione/sviluppo
Ma proprio per evitare un carattere troppo confederale alla
riforma  Giscard d’Estaing propose a suffragio universale
diretto dell’Assemblea parlamentare europea (già presente nei
Trattati di Roma, ma sempre avversata dai gollisti)
Importante progresso fu anche la costituzione del Fondo di
sviluppo regionale, dopo che i tentativi del 1973-74 si erano
scontrati con la dura opposizione tedesca (caso italiano):
nel febbraio 1975 i ministri finanziari approvavano il regolamento
dei prestiti comunitari atto fondamentale per istituire il Fondo
L’asse Parigi-Bonn
e la riforma del vertice di Parigi 1974
Sintesi

il vertice era troppo importante nella storia
ultraquarantennale della Comunità
– Per le decisioni con precise valenze politiche
– Perché indicò la volontà degli europei di non lasciarsi
sopraffare dalla crisi energetica


Unico modo era rafforzare le istituzioni comunitarie in senso
federale, modalità vincente vs le utopie dei federalisti
Dopo 17 anni dai Trattati di Roma, la CEE aveva
resistito ai tentativi di disgregazione ed era diventata
protagonista del Sistema Internazionale
anche se …. tra luci e ombre …
1975-1976: paralisi comunitaria
Durante il biennio 75-76

si assistette in Europa ad una vera e propria
paralisi istituzionale
 invece USA si riprende nel passaggio
da Nixon a G. Ford (pres 1974-1977)
– Impone la direzione alla conferenza di Nairobi (nessun finanziamento
per i programmi del Terzo Mondo)
– A livello monetario  il dollaro decisamente favorito

La paralisi fu causata principalmente dalla persistente crisi
energetica in cui i Paesi della CEE non fecero fronte comune
– Crescita rallentata, caduta investimenti, aumento disoccupazione,
crescita dell’inflazione, dilatazione della spesa pubblica
Rimaneva valida l’importanza attribuita (già dal rapporto
Tindemans) ad una politica che ponesse le basi x un
commercio di respiro mondiale coinvolgendo anche i Paesi
del Terzo mondo.
 Questa politica renderà tutt’oggi la UE la più grande
potenza commerciale del mondo

– Ha partecipato allo sviluppo dei Paesi del Terzo Mondo
– Anche se non sempre in modo equilibrato (es. monocoltura)
SME - 1978


Alla fine del 1976 cominciò a delinearsi qualche spiraglio di
crescita nella grande depressione europea  gli indicatori
economici vanno verso trend positivi
Tuttavia i segnali positivi furono messi a rischio dalla crisi
diplomatica tra Germania e USA dopo l’elezione di Carter, nov
1976-1981 (consigliere Zbigniew Brzezinsky)
– Su temi di politica estera  URSS
– Ma soprattutto su temi economici  dottrina delle 3 locomotive
(respinta dalla Germania)


Per far fronte comune la Comunità rivalutò l’importanza di una
politica economica e monetaria comune (già stabilita a Parigi nel
1972 ma accantonata durante la crisi petrolifera e la scarsa tenuta
del serpente monetario) per far fronte alle sfide della
globalizzazione
Perciò il consiglio europeo di Copenhagen dell’4/1978
– verificava il consenso per lo SME (sistema monetario europeo)
fondamentale per raggiungere una cooperazione monetaria più stretta
e una zona di stabilità
– Ma decideva anche di procedere all’elezione diretta del
PARLAMENTO EUROPEO
SME - 1978
Il nuovo Sistema Monetario Economico (SME) era
più blindato” di quello precedente (serpente), ed
era composto da 3 elementi:
1. l’ECU (European Currency Unit) – elemento centrale
dello SME
era l’unità monetaria di riferimento il cui valore era dato da un
“paniere” cui contribuivano tutte le monete della Comunità
secondo una percentuale fondata sul peso delle rispettive
economie nazionali (da rivedere ogni 5 anni)
2. Il cosiddetto “meccanismo di cambio”
Prevedeva che ogni moneta che era parte dello SME fosse in
rapporto di cambio con l’ECU secondo una banda di
fluttuazione del 2,25 % in ambedue le direzioni con l’obbligo
di intervento delle Banche centrali in caso di superamento
dei limiti
3. e quello della solidarietà finanziaria
era previsto un meccanismo di credito messo a disposizione di
paesi che ne avessero avuto bisogno per riequilibrare la
bilancia dei pagamenti
SME - 1978
SME

prevedeva mobilità nel cambio
Era diretto ad attenuare gli effetti dei
cambiamenti di parità che si rendessero
necessari

–
–
Dopo i primi 5 anni di instabilità
Nella seconda metà degli anni ’80 si stabilizzava e
teneva testa
–
Fino alla tempesta del 1992
SME e le adesioni
GRAN BRETAGNA
 Adesione problematica  per gli inglesi significava perdita di
sovranità della sterlina a beneficio del marco
 1979  GB non entra, entrerà solo nel 1990 e per poco
ITALIA
 L’adesione italiana fu combattuta e sofferta
 Per la situazione interna delicata con il rapimento Moro marzomaggio 1978
 Andreotti, presidente del consiglio, diede l’adesione dell’Italia allo
SME chiedendo che la banda di oscillazione fosse più ampia, fino al
6% con l’impegno di adottare quella del 2,25% non appena la lira
avesse avuto più stabilità  accadrà solo nel 1990
13/3/1979 lo SME entrò in vigore (si aggiunse anche l’IRLANDA)
 Ciò causò negli USA la preoccupazione di perdere il ruolo di guida
del dollaro
 Anno nero per Carter, premessa per la sua non rielezione
DOPO 6 ANNI DALL’APPELLO DI KISSINGER ALL’ANNO
DELL’EUROPA, I RAPPORTI TRA LE 2 SPONDE ERANO
SEMPRE PIU’ CRITICI
Gli anni dell’europessimismo
I primi anni ‘80 sono rimasti nella cronaca
come “gli anni dell’euro-pessimismo”
– Causa la scarsa realizzazione di politiche
europeiste
– Ma in realtà pieno di idee e fermenti
– Perciò meglio dire che furono anni di
TRANSIZIONE tra


La lunga crisi degli anni ’70
E il fervore di iniziative dal 1985 agli anni ‘90
Gli anni dell’europessimismo
Problemi di tipo economico-finanziario
 1979-84  negoziati sul contributo finanziario della
GB
– Thatcher (mai molto fiduciosa nelle istituzioni europee)
convinta che gli inglesi pagassero un prezzo troppo alto in
relazione ai benefici riscontrati
– In effetti gli inglesi pagavano in modo sproporzionato
rispetto ai vantaggi
– La Lady di ferro “I want my money back”  lascia i
negoziati

La disputa sul contributo inglese fu risolta solo
temporaneamente perché richiedeva un riesame
della politica comunitaria agricola entro il 1981 che
ripristinasse i Trattati di Roma
– Ma ciò avrebbe toccato anche gli interessi di tutti i paesi
SINTESI
I TEMPI NON ERANO ANCORA MATURI PER UN
ACCORDO  dominava ancora la crisi economica
Gli anni dell’europessimismo
Ulteriore problema paralizzante 
POLITICO
 Giu 1979, prime elezioni politiche a
suffragio universale diretto – tappa
storica
 Ma il Parlamento eu nasceva senza poteri
– In risposta a ciò, da quel momento
nasceranno progetti riformisti e proposte
concrete per definire la propria identità e
l’estensione dei poteri
7-10 giugno 1979
Per la prima volta i cittadini dell’UE eleggono
direttamente i membri del Parlamento europeo,
che in precedenza venivano designati dai
parlamenti nazionali.
Gli europarlamentari fanno parte di gruppi
politici paneuropei (socialisti, conservatori,
liberali, verdi ecc.), non di delegazioni nazionali.
L’influenza del Parlamento è in costante aumento
Nell’estate del 1980, operai dei cantieri navali della città
polacca di Danzica, guidati da Lech Walesa,
si mettono in sciopero e chiedono maggiori diritti.
Seguono altri scioperi in tutto il paese.
In agosto, il governo polacco capitola e viene creato
Solidarność, un sindacato indipendente.
A poco a poco il governo riafferma il potere
e nel dicembre 1981 proclama la legge marziale,
mettendo così fine alla breve parentesi del potere democratico
in Polonia.
Ma il terreno era stato comunque spianato.
Nuovi allargamenti:
2° allargamento: 1981 – Grecia  10 Paesi
3°  1986 – Spagna, Portogallo  12 Paesi
28 febbraio 1984
I computer e l’automazione stanno ormai cambiando
le nostre vite e il modo in cui lavoriamo.
Per essere sempre all’avanguardia nell’innovazione,
l’UE adotta nel 1984 il programma Esprit, il primo di
tanti programmi di ricerca e sviluppo posti in essere
da allora
Gli anni dell’euro-pessimismo
Occorreva dare subito al Parlamento democraticamente eletto
un preciso ruolo istituzionale: come?

casus belli, 1979: Assemblea respinge (solo autentico potere) il progetto di
bilancio del 1980 (presentato dalla Commissione) per la sproporzione tra
le spese agricolo e le altre comuni
– Si scopre il conflitto tra Parlamento e Consiglio
– Periodo di sclerosi delle istituzioni
– Ma l’azione del Parlamento si rivelò un’arma spuntata  1981, costretti ad
approvarlo
SINTESI
Il quinquennio 1979-1984 vedrà proprio dal Parlamento
emergere progetti riformisti e concrete proposte
Gli anni dell’euro-pessimismo
La volontà di cambiamento si esprimeva con

1981, il piano Genscher-Colombo che rivoluzionava le
istituzioni dando rilievo al Consiglio e più poteri al
Parlamento




Ma non gli giovò il clima di transizione di quegli anni
Il suo epilogo su una sua snaturazione che rivelava lo
scollamento/paralisi dei centri nevralgici della comunità
Luglio 1980, l’altro progetto fu quello del club del
Coccodrillo (Spinelli più altri parlamentari) con
l’istituzione di una Commissione chiamata a definire le
competenze e poteri della Comunità
1982 - altra proposta di Spinelli approvata
dall’Assemblea conferì alla Commissione (istituita nel
1981) il mandato di approfondire il “nuovo equilibrio
fra le istituzioni ” e studiare una diversa ripartizione
dei poteri in un nuovo Trattato
Gli anni dell’euro-pessimismo
Il progetto audace e ampio di Spinelli proponeva un
NUOVO TRATTATO in sostituzione di tutti i
precedenti con chiara impronta federalista
– la Comunità sarebbe stata trasformata in una
Unione (vicina alla federazione) con redistribuzione dei poteri all’interno delle istituzioni




–
Al consiglio Europeo  motore dell’Unione
Al Parlamento poteri più simili a quelli nazionali
Al CONSIGLIO dell’UNIONE (diverso dal Consiglio
europeo)  che diventava una seconda camera con potere
legislativo
E distribuzione di competenze tra Unione e Stati nazionali
secondo il PRINCIPIO DI SUSSIDIARIETA’: in base ad
esso si attribuiva all’Unione competenze esclusive (es. il
Mercato comune) e competenze ”concorrenti” (trasporti
energia ricerca) con gli stati nazionali: “il principio di
sussidiarietà ha luogo solo quando realizzare un obiettivo
comune è più conveniente che farlo separatamente”
(Spinelli)
Prudente in politica estera
SINTESI
Nella proposta di TRATTATO di Spinelli
si faceva troppo sentire l’ispirazione federalista, in tutto il
Trattato ma soprattutto nella procedura di ratifica
era il Parlamento che agiva come un’Assemblea costituente
indicando la via della “grande riforma” e raccomandando
ai Parlamenti nazionali l’approvazione del progetto
La svolta troppo federalista causò il naufragio
Decisivo l’atteggiamento della Francia, F. MITTERAND
(presidente del semestre francese)

Giu 1984 consiglio di Fontainbleau il trattato fu
letteralmente ignorato

tuttavia furono prese impostanti decisioni:
–
–
–
fu rilanciato l’asse franco-tedesco (aboliti i controlli alla frontiera)
si trovò un compromesso sulle risorse comuni e sulla questione
Thatcher
fu stabilito di aumentare il volume delle “risorse proprie” della
Comunità con l’innalzamento del prelievo dell’IVA dall’1 all’1,4%
Il peso dell’Europa verde - PAC
 A Fontainbleau
si riapriva una seria trattativa sulla Politica
Agricola Comune con una revisione delle clausole di garanzie
 veniva riconosciuto il principio del “giusto ritorno” (vedi
Thatcher)
 1984-88 riforma della PAC segnando una svolta con la
riduzione della spesa:
1. fissato un tetto per i produttori oltre il quale non avrebbero
più ricevuto il prezzo garantito
2. Fissate le quote di produzione e riduzione della
sovrapproduzione del latte
3. smantellati i Montanti compensativi (del 1971)
4. razionalizzata la politica dei prezzi per renderla più
aderente alle condizioni del mercato
5. ridotti o aboliti i sussidi per alcuni prodotti
6. confermato il principio della “preferenza comunitaria” con
la riduzione dell’importazione dei prodotti agricoli da paesi
extra-comunitari.
Il peso dell’Europa verde - PAC
Gli effetti sperati (riduzione dei costi) saranno ottenuti
Si poterono creare iniziative e collaborazione per
 ricerca cultura tecnologia
 ESPRIT
 EUREKA
 Scambi culturali
 programmi per i giovani
Nuovi membri

Nel 1961 iniziarono i negoziati per l’entrata della Grecia interrotti
dal 1967 al 1974 per il regime militare dei colonnelli
– L’adesione avveniva nel 1979 e l’ingresso effettivo nel 1981

Più complessi saranno i negoziati per Spagna e Portogallo, di
particolare significato perché allargavano la Comunità a Sud
modificandone il baricentro (ponte verso le nazioni dell’Africa
settentrionale).
– Inoltre importante era anche il fatto che Spagna e Portogallo
entravano nel novero delle nazioni democratiche dopo la caduta dei
governi dittatoriali di Franco (1975) e di Caetano (1974).

Si registrava però in quegli anni anche la defezione della
Groenlandia, paese più Atlantico che europeo
– Possedimento danese ma dotato di ampia autonomia,
– la Groenlandia decideva di ritirarsi dalla comunità nel febbraio 1982
dopo un referendum popolare
– l’economia era fortemente dipendente dalla pesca a cui si dedicava il
25 % della popolazione
– e la secessione era motivata dalla volontà di pieno controllo sulle zone
di pesca ed evitare che fossero aperte ai pescatori di altri paesi della
comunità
Nuovi allargamenti:
2° allargamento: 1981 – Grecia  10 Paesi
3°  1986 – Spagna, Portogallo  12 Paesi
SINTESI
1979 - Il periodo si apre con cupo pessimismo 
assalto alla comunità
- dall’esterno  ciclone Thatcher
- dall’interno  burocrazia
Fine anni ’80  si conclude con indicazioni
incoraggianti per la nascita dell’Europa a 12
(entità omogenea e coesa)
- con delusione per l’occasione perduta del Trattato
per l’Unione Europea (la Svolta federalista di
Spinelli)
- Ma la delusione è una costante nella vita
comunitaria
- La via verso l’integrazione avrebbe proceduto
ancora in una logica confederale
un Atto veramente Unico
1 genn 1985, Jacques Delors presidente della
Commissione esecutiva
di Bruxelles
Situazione favorevole dovuta a:
 ristabilimento economia Usa ed Europea di riflesso
 mutamento dei rapporti Ovest-Est (crollo del muro)
 disponibilità alle riforme della CEE
 consapevolezza del bisogno di riprendere urgentemente
il processo unitario per non farlo arrestare
definitivamente
Home
Jacques Delors e il Libro Bianco
1925
1985-1995 presidente della
Commissione europea
Realizzò
- il piano Delors,
- il trattato di Maastricht,
- la trasformazione della
CEE in UE
- e il primo allargamento
dell'Europa
- 1993, il suo Libro bianco
(politica economica contro
la disoccupazione)
Il Libro Bianco
Nonostante le seconde elezioni popolari del Parlamento
Europeo 14-17 giu 1984
avessero lasciato intatti i rapporti di forza,
la Commissione aveva ambiziose proposte che aveva
iniziato a raccogliere nel Libro Bianco “Il Programma
Novanta” – per i 10 anni seguenti – di ambiziose proposte
con l’obiettivo di
 completare il Mercato Comune
 e assicurare la libera circolazione di persone, beni e
servizi, attraverso un complesso imponente di
provvedimenti.
Il Libro Bianco
I provvedimenti riguardavano:
 eliminazione delle barriere fiscali/controlli doganali che
accrescono i costi di trasporti/spostamenti, e ritardano la
circolazione
 eliminazione delle barriere tecniche create da norme e
regolamentazioni diverse
 rimozione delle barriere fiscali, attraverso l’armonizzazione
dei tributi e delle aliquote
Appello conclusivo:
“L’Europa si trova a un bivio, o andiamo avanti con risoluzione e
determinazione oppure ricadiamo indietro nella mediocrità.
Rinunciare significherebbe non essere all’altezza dei fondatori
della Comunità.”
E’ un appello ad un’adesione morale e politica per la
costruzione dell’Europa dopo anni di dibattici in senso
funzionalista
Milano, il vento del decisionismo
Mutamento rispetto all’euro-pessimismo dei primi anni ’80
Estate 1985: atmosfera favorevole
28-29 giugno vertice di Milano : occasione per dare un
segnale di risveglio
Craxi infrange il tabù dell’unanimità: viene approvata a
maggioranza la mozione per convocare una Conferenza
intergovernativa che predisponesse un Trattato sulla
cooperazione in politica estera e nella sicurezza, e che
riformasse i trattati esistenti  approvato a maggioranza
 ciò significava una spaccatura
Viene inoltre approvato il Libro Bianco, e ci si impegna a ad
aggiungere una “dimensione tecnologica” all’attività
comunitaria (progetto EUREKA)
Sintesi  il binomio Craxi-Andreotti
(e lo strappo dell’unanimità) diede uno scossone salutare
alla macchina europea
Milano, giugno 1985: il vento del decisionismo
Atto Unico
sett – dic 1985: Conferenza intergovernativa a
Lussemburgo
 per cercare il massimo consenso bisognò seguire la via
funzionalistica (non federalista)
 Delors e la via funzionalista:
Approvato il progetto di un ATTO UNICO
da firmare il 17 febbraio 1986
ed entrerà in vigore il 1 luglio 1987
Atto Unico, verso il mercato unico
1987, Atto Unico, in 2 Titoli differenti:
 modifiche ai trattati di Roma e Completamento del mercato
unico, entro il 1992
 disposizioni sulla politica estera comune, codificata per la
prima volta
NUOVI SETTORI DI ATTIVITA’
 Fondo europeo di sviluppo regionale, politica dell’ambiente,
ricerca, tecnologia, politica sociale
INSIGNIFICANTE il riferimento alla unione economica e
monetaria a causa dell’opposizione britannica
RIFORME ISTITUZIONALI
 Potere aggiuntivo dell’Europarlamento
POLITICA ESTERA
 stretta collaborazione tra i paesi per la sicurezza
Atto Unico, verso il mercato unico
1987, dietro l’Atto Unico c’era la regia di Delors che
aggiunge indicazioni concrete per dare una spinta
alla realizzazione  3 punti
1) Riforma della politica agricola con compressione
delle spese
2) Riforma del sistema di finanziamento e bilancio
della Comunità per aumentare le risorse
3) Potenziamento dei Fondi strutturali per diminuire
il divario
Si mise in moto un meccanismo che avrebbe portato
agli accordi di Maastricht e della moneta unica.
Unificazione Tedesca
e moneta unica
Giugno 1988: Consiglio di Madrid, col rapporto di Delors sull’UEM
vengono poste le condizioni per l’inizio dell’unificazione
monetaria:
1.
Totale convertibilità delle monete europee
2.
Completa liberalizzazione dei movimenti dei capitali
3.
Eliminazione dei margini dei fluttuazione tra le valute e
instaurazione di rapporti di cambio fissi
Decisione definitiva per la moneta unica al Consiglio di Roma (ottobre
1990),
con inizio della prima fase dell’Unione economica e monetaria per il
1 luglio 1990
Ma sulla sorte dell’impresa nessuno era disposto a fare scommesse …
Accadde che …
Il problema della
unificazione tedesca

Crollo del potere sovietico e del muro di Berlino 9/10
novembre 1989  la riunificazione tedesca era a
portata di mano
La riunificazione portava con sé alcuni problemi:
 cercare il consenso della Russia di Gorbaciov per
evitare problemi di isolamento tedesco dalle alleanze
 ritorno di una grande nazione con possibili effetti di
squilibrio per la vocazione espansionistica politica ed
economica dei tedeschi verso l’Est e Balcani
Il problema dell’unificazione
tedesca
8-9 settembre 1989 vertice dei 12 a Strasburgo:
Kohl e Gensher danno disponibilità per l’inizio del
progetto dell’unione economica e monetaria per
ottenere il via libera all’unificazione
All’indomani del vertice si chiarisce la situazione dell’Est
europeo e la garanzia dell’europeizzazione del marco
viene vista come sufficiente, soprattutto per la Francia,
per dare il via libera all’unificazione tedesca.
Inoltre maturava la riflessione anche sulla necessità di un
pilastro politico oltre che economico all’interno della
Comunità per mantenere la Germania ancorata alle
istituzioni europee, con nuove proposte:
 Mitterand punta alla confederazione europea
 Delors parla di “opzione federale”
Il problema
dell’unificazione tedesca
28 aprile 1990: Consiglio straordinario di
Dublino per la questione tedesca
Francia e Germania propongono una
conferenza intergovernativa
sull’unione politica e aprono il
dibattito su questo nuovo aspetto
Viene inoltre dato l’appoggio dei
partners europei per l’unificazione
tedesca  in tal modo si strappa a
Gorbaciov l’assenso e il 3 ottobre 1990
viene proclamata la riunificazione
“indolore”
La strada per Maastricht


Italia al timone della CEE nel II° semestre del 1990
Problemi internazionali preoccupanti:
– Crisi del Golfo, agosto 1990
– problemi x Gorbaciov in Unione Sovietica


Tentativi di accelerare l’unione monetaria e politica
1° vertice 27-28 ottobre 1990 a Roma, Consiglio
Europeo Straordinario
– proficuo per la parte relativa all’Unione Monetaria
– meno significativi i progressi verso l’Unione Politica
 creazione di un’istituzione monetaria (con il contributo di banche
centrali) destinate ad assumersi la responsabilità della politica
monetaria comune e affrontare la 2° fase dell’UEM (ECU)

2° vertice 14 dicembre 1990 Roma
–Senza però alcuna intesa concreta x l’Unione politica
La strada per Maastricht
I cambiamenti del clima internazionale influivano sui negoziati:
 Crisi economica europea ma ripresa in America
 Conflitto irakeno ancora aperto
 Conflitto nella ex-Jugoslavia con deludenti capacità di intervenire
della Comunità
 Difficoltà nell’Est per Gorbaciov e crisi dell’estate 1991
 Tensioni e problemi economici nei paesi satelliti di Mosca
 Ostacoli e costi per l’unificazione tedesca
In vista della continuazione delle conferenze intergovernative a
Maastricht, la situazione internazionale richiedeva che si desse
molta più importanza (piuttosto che alla questione monetaria) alla
politica estera, e anche alla difesa dove emergevano 2 linee:
1. franco-tedesca  una forza europea – Eurocorpo - legata all’UEO
2. italo-britannica  una UEO integrata con la politica della NATO
Il governo di Washington accetterà poi la posizione franco-tedesca per
evitar pericolose contrapposizioni
Ma il problema di come articolare una politica estera comune
rimaneva aperto
La strada per Maastricht
Sulla strada di Maastricht si definiscono le posizioni-ruoli dei
vari Stati nella politica comunitaria:
 rafforzato l’asse Parigi-Bonn
 posizione defilata della Gran Bretagna con John Major vs
tutti i progetti di consolidamento dell’unione ( opting out)
 attuazione graduale nei singoli paesi delle disposizioni del
Libro Bianco per il completamento del mercato interno
 ancora insoluta la questione della libera circolazione delle
persone, stabilito dall’accordo di Schengen tra Francia,
Germania, Benelux, Spagna, Portogallo, Grecia e Italia
– Di fatto applicato solo in alcuni paesi - Francia,
Germania e Benelux
– In Italia:
 il via definitivo a Schengen fu nel luglio 1997
 i confini aerei caddero il 27 ottobre 1997
 I confini terrestri caddero il 1 aprile 1998
Un visto Schengen vale in tutti i
paesi aderenti agli accordi.
Maastricht: la nuova Europa
Pur con qs limitazioni l’operazione del mercato unico rimaneva un
grande successo e progrediva insieme alla politica economica e
monetaria  ciò fece maturare il nuovo appuntamento di
Maastricht
A Maastricht l’11 dicembre 1991 si accordano per il Trattato che
istituiva l’Unione Europea
Il 7 febbraio 1992 di nuovo a Maastricht i ministri degli Esteri e delle
Finanze dei Dodici si ritrovano x firmare i testi dei documenti
Trattato sull’Unione Europea
Preambolo
Disposizioni Comuni
CGAI
CEE
CECA
EURATOM
PESC
Quadro Istituzionale -- Disposizioni Finali
Unione economica e monetaria
L’UEM viene riconfermata nel trattato di Maastricht con
le 3 fasi:
1. Liberalizzazione dei capitali
2. Creazione dell’IME (Istituto Monetario Europeo)
3. Fissazione dei tassi di cambio tra le monete della
Comunità
Poi la moneta unica entrerà in vigore gradualmente
Per poter accedere alla 3° fase ciascuno Stato deve
rispettare i 5 parametri di Maastricht 
Parametri di Maastricht
5 Criteri da rispettare prima di passare alla 3 fase
1.
2.
3.
4.
5.
rispetto dei limiti di fluttuazione dello SME per almeno 2
anni all’interno della banda stretta (quella di -/+ 2,25%)
senza che intervenga nel frattempo alcuna svalutazione
della moneta nazionale
tasso di inflazione non superiore al 1,5% in più della media
dei 3 Stati con l’inflazione più bassa
deficit di bilancio inferiore al 3% del Prodotto Interno
Lordo
debito pubblico inferiore al 60% del PIL
tasso di interesse a lungo non superiore al 2% in più
rispetto a quello dei 3 Paesi con il più basso tasso di
inflazione
Unione Europea
L’innovazione + importante del Trattato è la
PROCLAMAZIONE DELL’UNIONE
EUROPEA
- “fondata” sulle Comunità europee (CEE,
CECA, EURATOM)
- “integrate” dalle politiche e forme di
cooperazione/sicurezza comune + cooperazione
in materia di giustizia e affari interni
Unione Europea
Nel Trattato vengono esplicate le competenze dell’Unione
I punti centrali sono la politica di coesione economica e
sociale  Fondo di coesione (dal 1993) x l’ambiente e
reti transeuropee
Ampliamento
- del metodo di votazione  più frequente il ricorso al
criterio di maggioranza
- dei settori di attività di competenza  politica di
ricerca e sviluppo tecnologico, ambiente, industria,
commercio estero, sviluppo di reti trans-europee di
comunicazione, educazione e formazione professionale,
cultura e protezione dei consumatori, sanità e 
politica sociale interna
Unione Europea
Regolamentazione delle competenze “concorrenti” attraverso il
principio di sussidiarietà che già figurava nel progetto
“Spinelli”, secondo cui un organismo più potente interviene
per supplire la debolezza di quello inferiore  qui assume
caratteri generali
art. 3B titolo II:
“la Comunità agisce nei limiti delle funzioni conferite e dei fini
assegnati dal Trattato. Nelle materie in cui non ha competenze
esclusive, essa interviene, conformemente al principio di
sussidiarietà soltanto se e nella misura in cui le finalità dell’azione
prevista non possano essere sufficientemente realizzate dagli Stati
membri e possano, dunque, a causa delle dimensioni e degli effetti
dell’azione in questione, essere meglio realizzate a livello
comunitario”
Unione Europea
Problemi sollevati dal principio di sussidiarietà
-
Interpretazioni opposte
- Euroscettici
- Federalisti
-
La Conferenza intergovernativa presenterà le sue
conclusioni sul problema della sussidiarietà al vertice di
Amsterdam del giugno 1997
PESC e CGAI i 2 pilastri
dell’integrazione politica
PESC
La PESC, in vista dell’affermazione dell’identità dell’UE sulla scena
internazionale, prevede la cooperazione degli Stati membri
attraverso “posizioni comuni” da tradursi in “azioni comuni”, con 5
obiettivi principali, anche se generici e vaghi:

difesa dei valori comuni, degli interessi fondamentali e
dell’indipendenza dell’Unione

rafforzamento della sicurezza dell’Unione

mantenimento della pace e rafforzamento della sicurezza
internazionale conformemente ai principi della Carta delle Nazioni
Unite nonché ai principi dell’Atto Finale di Helsinki e agli obiettivi
della Carta di Parigi nov 1990

promozione della cooperazione internazionale

sviluppo e consolidamento della democrazia e dello Stato di diritto,
nonché rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali
Verrà stabilito un forte collegamento fra l’Unione e UEO (braccio
militare)
CGAI





Fissa la cooperazione nel settore giudiziario, doganale e di
polizia per la lotta contro la criminalità/droga/terrorismo
per un’integrazione inevitabile dopo Schengen
Per affrontare i problemi causati dalle organizzazioni
criminali internazionali e il controllo della libera
circolazione di merci, persone e capitali
Introduce la cittadinanza europea, che non si sostituisce a
quella dello stato membro, ma vi si aggiunge
Nascono nuovi diritti
– Diritto di voto alle elezioni amministrative per ogni cittadino
dell’Unione residente in un Paese diverso da quello d’origine
– protezione diplomatica di ogni cittadino europeo fuori
dall’unione, garantita dai diplomatici di qualsiasi paese
membro
– e la possibilità di ogni cittadino di petizione davanti al
Parlamento
 Per colmare il deficit di democrazia
– Allargamento del ruolo/poteri del Parlamento
– Migliore definizione dei poteri della Commissione
– E di tutte le istituzioni comunitarie con il ricorso al
principio di sussidiarietà
– Creazione di nuove istituzioni come il Comitato delle
Regioni
Come funziona
la macchina comunitaria
Problemi: “labirinto impenetrabile ai non iniziati” della
Unione  crescente estraneità del cittadino europeo
alla vita comunitaria  “deficit di democrazia”
Differenze con il modello degli Stati Moderni
–
–
–
–
–
–
Assenza della separazione dei poteri  sistema di codecisioni
Potere legislativo: Consiglio e Parlamento
Potere esecutivo: Commissione e Consiglio
Mancanza al vertice di un potere di coordinamento e direzione
Mancanza di dialettica tra maggioranza e minoranza
Mancanza di continuità e sistematicità nello svolgimento delle
funzioni
Fisionomia istituzionale dell’UE










Consiglio europeo
Il Consiglio dell’Unione Europea
La Commissione
Il Parlamento
La Corte di Giustizia
La corte dei Conti europea
Il Comitato economico e sociale e il Comitato
consultivo CECA
Il Comitato delle regioni
La Banca europea degli investimenti
L’Istituto monetario europeo
Fisionomia istituzionale dell’UE
Consiglio europeo dal 1974
Riunioni 2 volte l’anno dei capi di stato e governo
È il più alto organo decisionale insieme al Presidente della
Commissione europea
Il Consiglio dell’Unione Europea o Consiglio
1 rappresentante ministro di ciascuno Stato (diverso a seconda
degli argomenti da affrontare)
La Commissione
Governo dell’Unione ma il suo campo d’azione è limitato dai
Trattati e dalle scelte del Consiglio dell’Unione Europea
29 commissari (2 x Francia, Germania, Italia, Regno Unito,
Spagna e 1 x tutti gli altri)
Il Parlamento dal 1979
Dal 1979 eletto a suffragio universale
Con limitata capacità legislativa ma con funzione di controllo
importante
La Corte di Giustizia + Tribunale di primo grado (dal 1989)
Assicura il rispetto del diritto comunitario
15 giudici x 6 anni + 9 avvocati generali
Fisionomia istituzionale dell’UE

La corte dei Conti europea
– 15 membri per 6 anni
– Controlla legittimità e regolarità di entrate e spese e loro
conformità al bilancio

Il Comitato economico e sociale e il Comitato consultivo
CECA
– Il 1°  122 membri con competenza su problemi di lavoro-
occupazione-assistenza sociale
– Il 2°  108 membri con competenza su cproduzione-commercio
di carbone-acciaio

Il Comitato delle regioni
– 222 membri
– È il legame tra Unione ed enti locali e regionali

La Banca europea degli investimenti dal 1958
– Cura gli investimenti nei settori di interesse comunitario
(trasporti-comunicazione-infrastrutture)

L’Istituto monetario europeo dal 1994
– Diventerà banca centrale dell’Unione europea e ist di emissione
di moneta
I 4 organi principali
 La
Commissione
 Il Parlamento
 Il Consiglio dei ministri
dell’Unione Europea - Consiglio
 Consiglio europeo
Commissione
Ha funzione di rappresentanza dell’interesse comunitario
Ha potere propositivo in materia legislativa e di bilancio, ma le
sue proposizioni vengono valutate ed eventualmente
modificate dal Parlamento, e poi sottoposte al giudizio del
Consiglio
Il suo metodo di lavoro è + trasparente e aperto ai contributi
esterni rispetto ai Parlamenti nazionali
Agisce collegialmente; il presidente è primus inter pares
Commissari nominati dai governi membri ma sottoposti a voto
di approvazione del Parlamento
Ha anche potere esecutivo per l’attuazione dei Trattati
Ha potere di controllo sul rispetto-corretta applicazione del
diritto comunitario
Ha facoltà di intervento-stimolo-critica delle politiche nazionali
Commissione
La legislazione comunitaria prodotta dal rapporto
PARLAMENTO – COMMISSIONE – CONSIGLIO è
direttamente applicabile agli Stati membri dell’Unione
e
prevale sulle leggi nazionali quale espressione del
primato dell’ordinamento giuridico-comunitario su
quelli nazionali
Il suo potere normativo si esprime in vari modi e atti
giuridici:
Regolamenti
Raccomandazioni
Direttive
Decisioni
Pareri
Parlamento

Ruolo di rappresentanza dei popoli
dell’Unione
 Non è la sede principale della funzione
legislativa
 Ha funzione consultiva (quasi sempre
richiesta, anche se non vincolante)
 Ha funzione di controllo nei confronti della
Commissione
 Ha poteri decisionali in materia di bilancio
Sintesi  ne risulta una “democrazia del
negoziato” + che una “democrazia
maggioritaria” volta ad assimilare le
minoranze e ad evitare una partitocrazia
europea
Consiglio dei ministri dell’Unione europea
o Consiglio
Organo decisionale per eccellenza (262 riunioni l’anno)
Fondamentale il metodo di votazione
 progressivo distacco dalla richiesta dell’unanimità
 anche se è mantenuta in settori in cui è fondamentale la
Sovranità dei singoli Stati (politica estera, sicurezza
interna, giustizia)
 Si prevedono tipi di maggioranza
 A “Maggioranza qualificata” (peso maggiore per i Paesi +
importanti – Francia, Germania, Gran Bretagna, Italia)


Per impedire che piccoli Stati blocchino un accordo
O per incoraggiare i grandi Paesi a trovare un accordo
 o semplice
Consiglio Europeo
Nato dalle conferenze dei capi di stato e governo
 entra nel 1987 con l’Atto Unico
Capacità di stimolo e di orientamento generale
organo di appello e di ultima istanza: interviene
quando il Consiglio dei Ministri sia
impossibilitato a prendere una decisione e in
momenti di crisi dell’Unione
Si è confermato vertice politico e strategico
dell’Unione
Carenze del sistema

Competenze che si sovrappongono
 Istituzioni frutto di compromessi
 Procedure macchinose
 Frammentazioni di poteri e funzioni
 Interventismo non coordinato
 Eccessivo peso delle strutture burocratiche
Per evitare una pericolosa alienazione tra istituzioni e cittadini 
occorre razionalizzare tutta la meccanica dell’Unione
semplificare le normative
E’ già avvenuto che  si sia messo ordine con il Trattato di
Maastricht attraverso il principio di sussidiarietà
Ma rimangono tuttora problemi, quali la mancanza di una classe
politica europea vera e propria, data dallo scarso potere
decisionale e dalla natura episodica dello svolgimento dei lavori,
dal nomadismo delle commissioni
In sintesi  troppe anomalie nel sistema e troppi costi
Il dopo - Maastricht
Trattato di Maastricht = punto di arrivo del rilancio e punto di
partenza oltre il 2000, la moneta unica
Dopo la rettifica del Trattato vi era grande soddisfazione in tutti i
leaders europei  compromesso tra Federalismo e Funzionalismo
La nuova forma istituzionale esprimeva però un approccio
maggiormente funzionalista
Il Trattato “zoppo” era un ibrido con insufficienza democratica
– Subalternità del Parlamento al Consiglio, composto dai
rappresentanti delle Sovranità Statali, vero motore della comunità
Questo grande passo nel cammino dell’Europa solleva però nuovi
dubbi e timori sull’impreparazione dell’opinione pubblica:
 Referendum e sondaggi decretano un calo dell’interesse europeista
 Le elezioni del Parlamento europeo (giugno 1994) mostrano un
distacco dai temi comunitari (più che un malumore) anche in Paesi
storicamente a favore della causa unitaria
Il dopo - Maastricht
Ad aumentare l’Europessimismo contribuì nel settembre 1992
la crisi monetaria:
la speculazione sulle monete più deboli del Sistema Monetario
Europeo (lira e sterlina) portarono a grandi svalutazioni e a
enormi costi per gli stati interessati  lo SME non svolgeva
più la sua funzione
Questo incise nei rapporti interni dell’Unione:

La Gran Bretagna dopo la crisi guardava con diffidenza il sistema
economico europeo, ma guidata da Tony Blair si impegnava a
valutare la sua posizione attraverso un referendum popolare

L’Italia malvista per la concorrenza nei prodotti
internazionali data dalla svalutazione della lira, fu
sottoposta a critiche e a richieste di enormi sacrifici per
rientrare nelle credenziali della moneta unica,
 ciò portò l’opinione pubblica a rivedere il valore benefico della
politica comunitaria
Il dopo - Maastricht
La sensazione di obiettivi troppo alti nel Trattato si
diffonde in tutti gli Stati dove si diffonde un clima di
sfiducia
Ma con l’esito favorevole del referendum danese del 1993,
sebbene dopo larghe concessioni,
si poté proseguire con la ratifica anche inglese e tedesca
dei protocolli
e i Trattati entrarono in vigore il 1° novembre
1993
Ultimo atto di Delors
Nel dicembre 1993, prima di uscire dalla commissione,
Delors pubblica un nuovo Libro Bianco dove propone
un aumento di risorse finanziarie per cercare di
rilanciare il progetto unitario, con obiettivo centrale il
rinforzo economico e dell’occupazione, ma non viene
applicato subito per la mancanza di risorse finanziarie
il successore di Delors …
Luglio 1994
Il successore di Delors è Santer, premier
del Lussemburgo, eletto dal
compromesso con la Gran Bretagna
dato che veniva da un piccolo Stato,
e quindi non in grado di far passare
provvedimenti sovranazionali
Jacques Santer
Consiglio di Edimburgo
11-12 dic 1992 Consiglio europeo di Edimburgo decide:
Accrescimento di risorse finanziarie dell’Unione
Re-distribuzione delle voci di bilancio
Riforma della politica agricola per diminuirne il peso in
bilancio
– taglio a sovvenzioni
– ma anche misure di prepensionamento agli agricoltori etc.
In sintesi  era la preparazione per la moneta unica
SEE 1992 - 1993
1992-1995 Altro tema era l’allargamento dell’Unione
Propedeutico era stato l’accordo per lo Spazio Economico
Europeo – SEE (1992-93) –
che estendeva ad Austria, Finlandia, Islanda,
Liechtenstein, Norvegia, Svezia e Svizzera (ma la
Svizzera respinse poi con un referendum) gli accordi
sulla libera circolazione di merci, servizi e capitali
 era un modo per preparare il loro ingresso nell’UE
Nuovi membri dell’Unione
Nel corso del 1993 continuano le trattative per l’ingresso nella
Comunità di Svezia, Norvegia, Austria e Finlandia, per le loro
significative differenze storiche ed economiche dei nuovi paesi
rispetto ai Dodici (importanza della pesca e povertà di
agricoltura)
Il dibattito si allargava poi a Paesi ancora più distanti e
strutturalmente differenti che avanzavano candidature per
l’entrata  detta la “sfida della diversità”
La questione toccava anche paesi ex comunisti, impreparati alla
democrazia e al mercato, la cui integrazione in un mercato libero
era già stata aiutata da programmi (PHARE, PECO) in vista di
un loro futuro ingresso nell’UE.
Le profonde diversità non solo politiche e culturali, ma soprattutto
economiche ponevano molti problemi riguardo alla struttura che
si voleva applicare ad una futura “Grande Europa”
Nuovi membri dell’Unione
Furono elaborate varie ipotesi:
1.
Un’Europa a più velocità che permetteva diversi tempi per
raggiungere un obiettivo comune, con la possibilità di sottrarsi ad
accordi se non si era in grado di soddisfarli, salvo poi rientrarvi
 Ipotesi che presupponeva una notevole omogeneità tra i suoi membri
2.
3.
4.
Un’Europe à la carte con la possibilità x ogni Stato di scegliere a
quale programma comunitario aderire
L’Europa a geometria variabile, con un progetto d’integrazione
comune, ma con la possibilità di alcuni Stati di dare vita a
politiche più avanzate
Un’Europa a cerchi concentrici, con un nucleo centrale di Stati in
grado di far crescere l’Unione, e cerchi concentrici di Stati
associati impegnati in progetti particolari
Nuovi membri dell’Unione
In sintesi
Quasi tutte le proposte prevedevano un’inevitabile distinzione
tra Paesi di serie A (con volontà politica comune, situazioni
economiche omogenee e consuetudine alla collaborazione) e
Paesi di serie B (flessibili, liberi ma destinati a subire le
iniziative dei primi).
L’Unione rimane a tutt’oggi di fronte a un bivio:
Da una parte un’Europa che confermi e realizzi l’originale
disegno di integrazione politica parallelo a quello
economico già in atto
Dall’altra una comunità diluita in una aggregazione eterogenea
di Stai con l’unico interesse di vendere beni-servizi e
acquistare quelli altrui in uno spazio economico
organizzato, libero all’interno e protetto verso l’esterno
1º gennaio 1995
Austria, Finlandia e
Svezia aderiscono all’UE.
Gli Stati membri sono
ora quindici e
comprendono quasi tutta
l’Europa occidentale.
L’ex Germania dell’Est
entra a far parte dell’UE
La politica estera comune
non decolla
Dopo la riaffermazioni della volontà di una politica
estera e di difesa comune nei Trattati,
si poneva il problema dei rapporti dell’UEO con la
NATO, la cui alleanza era riconosciuta come
fondamentale:
- UEO veniva definita “il mezzo per rafforzare il
pilstro europeo dell’Alleanza Atlantica”
- ma intanto prendeva forma dal 1995 un’armata
franco-tedesca, Eurocorp ed Euroforce,
Euromarforce formate inoltre da forze italiane,
spagnole e portoghesi
- e altri progetti per creare un polo di difesa
europeo competitivo con l’America
La politica estera comune
non decolla
Questi sforzi per creare una politica estera di caratterizzazione
però non decollano: anzi falliscono …
 disgregazione in base ad interessi nazionali ed impotenza
europea nella crisi del Kosovo del 1999, con necessità di
intervento americano
 risposte non corali degli Stati europei nelle crisi ruandesi del
1994 e del 1997
 Lasciando via libera alle multinazionali americane interessate
alle ricche risorse della regione

crisi albanese  risposta soddisfacente ma incompleta
In sintesi  nei primi 5 anni di vita la PESC si è rivelata
incapace di dare vita al Trattato
Perché?
La politica estera comune
non decolla
Le ragioni di questo fallimento sono vecchie e nuove:
 In situazioni delicate non si è riusciti ad abbandonare
la prassi dell’unanimità
 Le diplomazie nazionali non sono riuscite ad
accomunarsi a quella comunitaria
 È mancata la capacità di analizzare i fatti in un’ottica
comunitaria
 Sono emersi conflitti e difficoltà tecniche nei rapporti
tra i vari organi
 È mancata una continuità nella guida presidenziale
Sintesi - condizione di fondo per una politica estera
comune rimane quella della volontà politica e dei fini
ultimi dell’Unione  il passo verso la sovranazionalità
potrà dare una soluzione soddisfacente
Da Torino 1996 ad Amsterdam 1997
si avvicina l’euro
15-16 dicembre 1995 Consiglio di Madrid
 viene definito in modo chiaro il cammino verso l’Euro
 (viene scelto anche il nome al posto di ECU) e le date:
 1° gennaio 1999 fissazione dei tassi di cambio e uso dell’Euro
nelle transazioni finanziarie
 1° gennaio 2002 circolazione mista con le valute nazionali
 1° luglio 2002 moneta unica per tutti gli Stati dell’Unione
 nei primi mesi del 1998 sarebbero stati decisi coloro che
avrebbero partecipato sin dall’inizio all’UEM
Da Torino 1996 ad Amsterdam 1997
si avvicina l’euro
Il testimone passa all’Italia dove vengono organizzate le
conferenze intergovernative
di Torino 29 mar 1996 e Firenze - 21-22 giu 1996
L’atteggiamento del governo italiano è determinato e
coerente, ma non mancano errori nei problemi
dell’Italia per poter entrare da subito nell’UEM
13-14 dicembre 1996 vertice di Dublino
 si definisce il “Patto di stabilità” per avere una
garanzia di continuità nella positività dei bilanci anche
dopo il 1999
 si esprime una politica di inflessibile rigore finanziario
interpretato dalla BUNDESBANK, e il suo presidente Hans
Tietmayer
 sarà la stessa Bundesbank a scontrarsi con il proprio governo:
vincerà la BUBA
Da Torino 1996 ad Amsterdam 1997
si avvicina l’euro
Alla vigilia del vertice di Amsterdam la vittoria dei socialisti in
Francia con Lionel Jospin, fa emergere una nuova visione del
cammino verso l’Euro, che mette in luce i problemi sociali e
dell’occupazione che richiedono maggiore flessibilità di
applicazione per i parametri di Maastricht
Questo clima influì sul vertice di Amsterdam (15-16 giugno
1997) per la revisione del trattato di Maastricht, in cui le
decisione sul rafforzamento di PESC e CGAI vennero
rimandate
Viene aggiunto un nuovo titolo al Trattato riguardo
l’occupazione per cercare un coordinamento a livello europeo
nell’ambito del lavoro
Ma i risultati della revisione furono modesti e il nuovo trattato il
“Maastricht 2” presentava ben poche novità
Da Torino 1996 ad Amsterdam 1997
si avvicina l’euro
Sul versante politico però si era verificata una nuova
situazione:
Blair e Jospin si facevano sostenitori di una sorta di idea
progressista volta ad attenuare le rigide regole di
Lionel Jospin
Maastricht a favore dell’attenzione verso i problemi
dell’occupazione,
in contrasto con i tradizionalisti, ad es. il tedesco Kohl, che
miravano ad una integrazione finanziaria come obiettivo
principale
In Italia
- il governo italiano, Prodi e Dini, non era riuscito a
ottenere granché nella lotta per la maggioranza
- ma sul piano politico invece accrescevano le probabilità
italiane di far parte dell’Euro in prima battuta anche se la Tony Blair
partita rimaneva aperta a causa delle numerose sfide del
nuovo secolo
MONETA UNICA
BANCA CENTRALE EUROPEA
1998 “anno dell’Euro”
 Si verificano i conti dei Paesi candidati all’ingresso
alla moneta unica
 Si fissano le parità immutabili tra le varie monete
 Si nomina WIM DUISENBERG alla direzione della
BCE
Home
1º gennaio 1999
Viene introdotto l’euro in undici paesi (ai quali si aggiungerà
la Grecia nel 2001) esclusivamente per le transazioni
commerciali e finanziarie.
Successivamente saranno introdotte anche le banconote e le
monete.
I paesi che hanno introdotto la nuova moneta sono: Austria,
Belgio, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia,
Lussemburgo, Paesi Bassi, Portogallo e Spagna.
Danimarca, Regno Unito e Svezia hanno deciso, per il
momento, di non aderire
MONETA UNICA
BANCA CENTRALE EUROPEA
1999, 1 gennaio
 L’Euro si svaluta  a causa
della debolezza dell’economica
europea
 autunno  recupera grazie alla
ripresa economica
 ma rimane impellente il
problema della disoccupazione
diffusa
La sede della BCE a Francoforte
SITUAZIONE POLITICA NEI PAESI EUROPEI
•
1998, Germania, vittoria dei socialdemocratici
 Gerhard Schroeder in coalizione con i Verdi
Italia, cade il Governo Prodi  subentra D’Alema
In sintesi: 13/15 governi europei sono retti da
socialisti/socialdemocratici
•
 dai quali ci si aspetta una politica di rilancio economico
per creare posti di lavoro
Ma viene disattesa a causa del ristagno economico che
crea disoccupazione e tensione sociale
 RIMEDIO  si sceglie la riduzione del costo del denaro
 1999 EFFETTO  ulteriore caduta dell’EURO
 si cerca un’altra causa  eccessivo prelievo di pressione
fiscale
 RIMEDIO  tagliare la spesa pubblica
Questione finanziaria e
redistribuzione della spesa
Quali rimedi?
• 24-25 marzo 1999, vertice di Berlino
• blocco delle sovvenzioni all’agricoltura
• ridimensionamento del contributo tedesco
• crescono i dubbi sui tempi dell’allargamento previsto per
il 2002
Scandalo nella Commissione
Marzo 1999, prima delle elezioni
•
clamoroso scandalo
• commissione Santer si dimette
• causa  poca trasparenza, cattivo utilizzo
dei fondi comunitari
• Parlamento desideroso di acquisire maggior
peso politico
Marzo 1999, vertice straordinario a Berlino
• incarico a Prodi
IL NUOVO PARLAMENTO
Elezioni dell’europarlamento
I
1979
II
1984
III 1989
IV 1994
V 1999
IL NUOVO PARLAMENTO
Elezioni V 1999
cresce l’astensionismo
• distacco dell’opinione pubblica dai temi europei
• protesta vs la politica di Bruxelles
• sconfitta dei socialdemocratici in Germania e dei
laburisti in GB
• sorpasso del Partito Popolare Europeo su quello
socialista PSE  rivincita di Kohl
•
Sintesi


nasce l’alternativa-bipolarismo anche
nell’Europarlamento
ma si inaspriscono i rapporti tra Parlamento a
maggioranza popolare e Commissione socialistasocialdemocratica
LA COMMISSIONE PRODI
1999 luglio, Commissione si presenta al nuovo
Europarlamento
Sett 1999, confermata la fiducia
INNOVAZIONI
• Codice di condotta per tutti i commissari
• Politica di controllo delle spese
• Opposizione alla lottizzazione delle principali
cariche dell’Eurocrazia
Scopo  recuperare il consenso dell’opinione
pubblica
Effetto  resistenze nei settori che non vogliono
perdere privilegi
1999 EUROPARLAMENTO
1999
Presidente dell’europarlamento 
Nicole Fontaine
Sintesi
Si annunciava nell’europarlamento la
fine del consociativismo
E si profilava l’embrione di un
bipolarismo europeo suscettibile di
determinare contrapposizioni negli
equilibri istituzionali e di riflettersi
nei rapporti con la Commissione
Situazione internazionale
la lezione del Kosovo
1999 crisi dei Balcani
Marzo Bombardamenti NATO
1998-99 CRISI DEL KOSOVO
• Milosevic  persecuzioni/pulizia
etnica
• reazioni dell’UCK
• tentativi europei di trovare soluzioni
politiche si arenano
• prendeva corpo l’ipotesi di un
intervento militare
Situazione internazionale
la lezione del Kosovo
1998-1999 a Rambouillet
• il segretario di Stato americano,
M. Albright  soluzione militare
• Marzo 1999 iniziano i bombardamenti
aerei sulla Serbia
• Danni alle infrastrutture e morti civili
• Inasprimento della pulizia etnica ad opera
dei serbi
• Il problema dei profughi
•
Intervento russo risolutore con Viktor
Cernomyrdin  fine delle ostilità
• Serbia ritira le truppe
• Kosovo diviso in 5 zone
Situazione internazionale
la lezione del Kosovo
Sintesi
Il Kosovo aveva dimostrato le carenze
della politica e della preparazione
militare degli europei
E aveva confermato la necessità del
rilancio della Politica Estera Comune
3-4 giu 1999 infatti l’UE designa
Javier Solana, Mister PESC
• progetto di una forza militare
integrata
• politica di sicurezza e difesa
• collaborazione per industria bellica
• giu 1999 fine dei bombardamenti
NATO su Serbia
Dibattito sulla Nuova Europa
1999-2005
1º gennaio 1999
Viene introdotto l’euro in undici paesi (ai quali si aggiungerà
la Grecia nel 2001) esclusivamente per le transazioni
commerciali e finanziarie.
Successivamente saranno introdotte anche le banconote e le
monete.
I paesi che hanno introdotto la nuova moneta sono:
Austria, Belgio, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda,
Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Portogallo e Spagna.
Danimarca, Regno Unito e Svezia hanno deciso, per il
momento, di non aderire
Identità di difesa e sicurezza europea
10-11 dic 1999, Consiglio Europeo Helsinki
IDENTITA’ di DIFESA e di SICUREZZA EUROPEA
•
•
•
obiettivi collettivi di capacità e indicazioni delle
concrete dimensioni dello strumento militare
• 60.000 effettivi entro il 2003
iniziative per il funzionamento
catena di comando
a) Comitato politico e di sicurezza PSC
a) Rappresentanti nazionali
b) Comitato militare
a) 15 capi di Stato Maggiori
c) Staff di esperti nazionali - 115-120
Identità di difesa e sicurezza europea
10-11 dic 1999, Consiglio Europeo Helsinki
IDENTITA’ di DIFESA e di SICUREZZA EUROPEA
•
•
Gestione politica
• seguita dei 15 a livello intergovernativo
• coordinata dal Segr. Gen. del Consiglio Min e
Alto Rappresentante della politica estera e
sicurezza comune, SOLANA
la forza di reazione rapida avrebbe usufruito delle
strutture dell’Alleanza Atlantica
• ma avrebbe anche goduto di autonomia nei casi
in cui gli USA non volessero intervenire
Identità di difesa e sicurezza europea
10-11 dic 1999, Consiglio Europeo Helsinki
IDENTITA’ di DIFESA e di SICUREZZA EUROPEA
In sintesi  il contingente europeo è stato
immaginato per interventi di carattere
regionale (missione di peace keeping)
e questo è uno dei nodi che ha pesato
sull’Euroforza: il rapporto istituzionale e
militare con l’Alleanza Atlantica
Identità di difesa e sicurezza europea
20 nov 2000, Conferenza dei Paesi donatori Bruxelles
IDENTITA’ di DIFESA e di SICUREZZA EUROPEA
•
ulteriori progressi
• accordo dei paesi nella composizione
dell’Euroforza con dimensioni di un esercito
nazionale di tutto rispetto
• sono le stesse truppe scelte messe a
disposizione della NATO e ONU
• inoltre alcune nazioni europee già
collaborano all’Eurocorpo o Eurofor che
dovranno essere raccordati con la nascente
Identità di difesa e sicurezza eu
Identità di difesa e sicurezza europea
giu 2000, Consiglio Europeo
IDENTITA’ di DIFESA e di SICUREZZA EUROPEA
•
definiti i principi di
cooperazione/consultazione con la NATO
• “la nuova forza militare deve essere separabile
ma non separata dalla NATO”
• Dopo l’iniziale appoggio della NATO
• Comparvero polemiche causate da
•
•
•
diffidenza/timori x indebolimento della NATO
asimmetrie del progetto
problema di come spendere razionalmente nella Difesa
• creare un mercato unico negli armamenti
• Promuovere una Agenzia eu di armamenti
Identità di difesa e sicurezza europea
dic 2000, Nizza Vertice
IDENTITA’ di DIFESA e di SICUREZZA EUROPEA
• via libera al progetto
• ma non ancora definite le reali dimensioni
dell’Euroforza e il suo grado di autonomia
• Anche se a causa del conflitto USA-IRAQ era
più che mai urgente una politica di difesa e
sicurezza comune
1º maggio 2004
GRANDE EUROPA
10 nuovi paesi:
• 8 paesi dell’Europa centrale e orientale
Estonia, Lettonia, Lituania,
Polonia, Repubblica ceca,
Slovacchia,
Slovenia e Ungheria
• 2  Cipro e Malta
entrano a far parte dell’UE
ponendo fine alla divisione
dell’Europa decisa
dalle grandi potenze
60anni prima
alla conferenza di Yalta
Storico allargamento e Est
1 maggio 2004, Dublino
• 25 Stati la “Grande Europa” riconciliata tra
Est e Ovest
• 10 nuovi membri
Dal 1 gennaio 2007 Bulgaria e Romania
• Turchia candidata
• popolazione di 453 milioni di abitanti
• Estesa dall’Atlantico alla Russia
1º gennaio 2007
Altri due paesi dell’Europa
dell’Est, la Bulgaria e la
Romania,
entrano a far parte dell’UE,
facendo salire così il
numero degli Stati membri
a 27.
I paesi candidati
all’adesione sono:
• Croazia
• ex Repubblica iugoslava
di Macedonia
• Turchia
Storico allargamento e Est
PERCORSO NEGOZIALE 1999-2001
• Impresa difficile per le vistose asimmetrie tra le
economie dei Paesi dell’UE e i candidati  che
avrebbero potuto causare effetti dirompenti su
tutto l’edificio
• Tensioni fra fautori e avversari
dell’allargamento
•
•
Primavera 2001 referendum irlandese boccia il Trattato
di Nizza 2000
Ma il Consiglio Europeo di Goeteborg 2001 ribadisce
l’irreversibilità dell’allargamento
• Appoggiato anche dal Governo Berlusconi e dal
ministro esteri Ruggero
Storico allargamento e Est
PERCORSO NEGOZIALE 1999-2001
Quali i Paesi candidati?
• gruppo di 6 nazioni in pole position
• Rep Ceca Polonia Ungheria
• Slovenia Estonia Cipro
• Secondo gruppo
• Romania Slovacchia Lettonia
• Lituania Bulgaria
• Turchia  parametri economici lontani dai
criteri di Maastricht
• Malta
Storico allargamento e Est
TAPPE SIGNIFICATIVE
1995 Consiglio Eu di Cannes, Libro Bianco della
Commissione per adeguamento della legislazione
1999 Consiglio Europeo, Berlino “Agenda 2000”
programma della Commissione presieduta da
Santer
•
istituiti fondi per finanziare la transizione e sostenere lo
sforzo di modernizzazione delle nazioni dell’Est europeo
1999 Consiglio Europeo di Helsinki rilancia il
progetto “identità di difesa e di sicurezza europea”
•
Per effetto della guerra del Kosovo  accelerazione vs
l’allargamento e assicurare maggiore stabilità al Vecchio
continente
Storico allargamento e Est
TAPPE SIGNIFICATIVE
Nov 2000, Commissione Prodi presenta al
Parlamento il bilancio della trattativa
• la maggior parte delle richieste di periodi di
transizione proveniva dalle nazioni
candidate che chiedevano tempo per poter
digerire i regolamenti comunitari
Dic 2000 Trattato di Nizza  riforme istituzionali
necessarie per l’allargamento
Storico allargamento e Est
TAPPE SIGNIFICATIVE
Dic 2000 Trattato di Nizza  riforme istituzionali
necessarie per l’allargamento
COMMISSIONE UE
PARLAMENTO EUROPEO
RIPONDERAZIONE VOTI
ESTENSIONE DEL VOTO A MAGGIORANZA
COOPERAZIONI RAFFORZATE
DOPO NIZZA
Storico allargamento e Est
TAPPE SIGNIFICATIVE
Dic 2000 Trattato di Nizza  riforme istituzionali
necessarie per l’allargamento
COMMISSIONE UE
• Dal 2005  1 commissario per ogni stato
membro; alcuni stati perdono un seggio
• Dal 2007  con 27 membri, il n° è inferiore con
meccanismo di rotazione
Storico allargamento e Est
TAPPE SIGNIFICATIVE
Dic 2000 Trattato di Nizza  riforme istituzionali
necessarie per l’allargamento
PARLAMENTO EUROPEO - redistribuzione dei seggi
•
•
Germania rimane a 99
altri paesi perdono: Italia Francia GB  da 87 a 72
•
Spagna Polonia 50
•
Romania 33
•
Paesi Bassi 25
•
Grecia Belgio Portogallo 22
•
Repubblica Ceca, Ungheria 20
•
Svezia 18
•
Bulgaria Austria 17
•
Slovacchia Danimarca Finlandia 13
•
Irlanda Lituania 12
•
Lettonia 8
•
Slovenia 7
•
Cipro Estonia Lussemburgo 6
•
Malta 5
Storico allargamento e Est
TAPPE SIGNIFICATIVE
Dic 2000 Trattato di Nizza  riforme istituzionali
necessarie per l’allargamento
RIPONDERAZIONE VOTI
• Fedeltà al peso demografico
• + impedimento ad alleanze contro i Grandi
• 2 clausole
• Ciascuna decisione deve essere sostenuta dalla
Maggioranza
• Ogni Stato potrà chiedere di verificare che la
decisione rappresenti almeno il 62% della
popolazione dell’Unione Europea
Storico allargamento e Est
TAPPE SIGNIFICATIVE
Dic 2000 Trattato di Nizza  riforme istituzionali
necessarie per l’allargamento
ESTENSIONE DEL VOTO A MAGGIORANZA
• Passate a maggioranza una 30ina di disposizioni
• Ma nelle questioni delicate prevale il diritto di
veto
Storico allargamento e Est
TAPPE SIGNIFICATIVE
Dic 2000 Trattato di Nizza  riforme istituzionali
necessarie per l’allargamento
COOPERAZIONI RAFFORZATE
• Principio secondo cui almeno 8 paesi potranno
lanciare una cooperazione rafforzata e sarà
eliminato il diritto di veto di un paese non
partecipante
Storico allargamento e Est
TAPPE SIGNIFICATIVE
Dic 2000 Trattato di Nizza  riforme istituzionali
necessarie per l’allargamento
DOPO NIZZA
• allegata una Dichiarazione che fissava il
percorso futuro
•
2004 una nuova Conferenza intergovernativa
• Chiamata a definire una delimitazione delle
competenze UE e Paesi membri
• E lo status della Carta dei Diritti, approvata
a Nizza
Rapporti Europa - USA
USA
2000, Bill Clinton a fine mandato
•
•
Paralisi in politica interna
• Scandalo Levinski
Politica internazionale
• Terza via tra integralismo delle leggi di
mercato e lo statalismo burocratico e
centralista della tradizione europea
• Problemi di contestazione antiglobalizzazione
• Seattle, Praga, Goeteborg, Genova
Rapporti Europa - USA
USA-Europa motivi di divisione
•
•
Sul piano socio-economico
• pena di morte; problemi ecologici;
• azione penale internazionale nei confronti
dei crimini politici; limitazione armamenti
• resistenza Usa a porre fuori legge le mine
anti-uomo
Sul piano dei valori esistenziali
• per il modello americano  visione
competitiva sia economica che umana
• per il modello europeo  visione
cooperativa e di solidarietà umana
EURO
1º gennaio 2002
Arrivano le banconote e le monete in euro.
La stampa, coniazione e distribuzione degli
esemplari nei dodici paesi comporta una vasta
operazione logistica.
Vengono coniate oltre 80 miliardi di monete.
Le banconote sono identiche per tutti i paesi;
le monete, invece, hanno una faccia comune
sulla quale è indicato il valore, mentre sull’altra
faccia è impresso un emblema nazionale.
Tutti gli esemplari circolano liberamente:
acquistare un biglietto della metropolitana di
Madrid con una moneta euro finlandese (o di
qualsiasi altro Stato) fa ora parte della
normalità
Tassi di conversione fissi dell’euro
EUR 1 =
BEF 40,3399 (franchi belgi)
DEM 1,95583 (marchi tedeschi)
ESP 166,386 (pesetas spagnole)
FRF 6,55957 (franchi francesi)
IEP 0,787564 (sterline irlandesi)
GRD 340,750 (dracme greche)
ITL 1.936,27 (lire italiane)
LUF 40,3399 (franchi lussemburghesi)
NLG 2,20371 (fiorini olandesi)
ATS 13,7603 (scellini austriaci)
PTE 200,482 (escudos portoghesi)
SIT 239,640 (talleri sloveni)
FIM 5,94573 (marchi finlandesi)
EURO
Deludenti performances dell’EURO
•
2000-giu 2001  arretra vistosamente rispetto al dollaro
• Euro-scetticismo anche presso la gente comune
Reazione USA
•
•
•
da sempre contrari all’euro per possibili danni al
dollaro
2000-2001 inizia la “quasi recessione” americana
Ago 2001  SVOLTA nel rapporto euro-dollaro
SINTESI
La questione del cambio euro-dollaro e le differenze
culturali di valori e i dissensi in politica estera 
diventano condizioni di un conflitto Europa-Usa
come mai era successo dopo la IIGM
Situazione USA
ELEZIONI PRESIDENZIALI: G. Bush – Al Gore
•
2000 eletto George W. Bush
• Problemi sulla democraticità delle elezioni
• Risolte dalla Corte Suprema
•
BUSH
• Politica interna
• Riduzione tasse
• Politica scolastica a favore dei privati
• Produzione energetica  petrolio
• Politica estera – unilateralismo americano
• Costruzione di Sistema antimissilistico a
protezione degli USA
• Contrastato da Russia, Cina, Europa
USA-EUROPA
PROBLEMATICA LA PARTNERSHIP
STORICA
•
•
•
•
Denuncia degli accordi di Kyoto
Politica a favore delle trivellazioni in Alaska
Pena di morte
Necessità di nuove difese missilistiche
EUROPA – fase di stallo
Cause
1. Processo fisiologico nel decorso storico dell’Europa – fasi di
riforme – pause
2. Scomparsa dalla scena politica di figure di europeisti
autorevoli
3. Indebolimento dell’asse franco-tedesco
4. Ambiguità del governo francese
5. UE  appesantimento della struttura, scarsa trasparenza,
raffreddamento del consenso popolare
6. Allargamento a Est
• Necessità ma anche scoglio insidioso
• Ripropone il problema del modello istituzionale
• Federazione o confederazione
• Costituzione
• Preambolo alla Costituzione  Carta dei diritti
fondamentali dell’UE, approvata a Nizza 2000
• Impulso dato da Ciampi e Rathenau
Dibattito sul futuro dell’Unione Europea
PROPOSTE
1. di Joschka FISCHER giugno 2000
• Federazione europea con Parlamento e Governo
europei con funzione legislativa ed esecutiva + Trattato
costituzionale
• Attraverso una ripartizione di sovranità fra UE e Stati
nazionali
• “avanguardia europea” per una cooperazione
rinforzata
• Appoggiata da Italia, osteggiata da GB e Svezia
2. di CHIRAC 2000
• centralità dello Stato-nazione
3. di SCHROEDER, aprile 2001
• Ispirazione federalista
• Politica estera comune
• Rafforzamento del Parlamento e Commissione/governo
• Consiglio = seconda camera
• Forte regionalizzazione
Dibattito sul futuro dell’Unione Europea
PROPOSTE
4. di LIONEL JOSPIN, 2001
• Federazione di Stati-nazione
• Con concessioni ai riformisti
• Si riafferma la cooperazione ma i soggetti sono gli
Stati naz
5. di Guy VERHOFSTADT belga, 2001
• Terza via: Commissione = governo europeo, elezione
diretta del presidente; trasformazione del consiglio dei
ministri in seconda camera – rafforzamento dei poteri
del rappresentante di politica estera
Dibattito sul futuro dell’Unione Europea
SINTESI
Diverse proposte e contrasti ma non sempre
inconciliabili
Prodi, 2001 “Gli Stati nazione non hanno più la
massa critica per intervenire in modo efficace
nella mondializzazione”
Rimane il problema  il programmare
tempestivamente il governo europeo facilita
l’adesione o suscita rigetto?
RIFORMA COSTITUZIONALE
Cause
• Allargamento a Est
• Insufficienza dei risultati raggiunti con il Trattato
di Nizza
• Necessità di:
• Delimitazione delle competenze UE e Stati
membri  principio di sussidiarietà
• Status della Carta dei diritti fondamentali
• Semplificazione dei Trattati
• Ruolo dei Parlamenti nazionali
RIFORMA COSTITUZIONALE
Consiglio Europeo Laeken, 15 dic 2001
 CONVENZIONE x BOZZA del NUOVO TRATTATO
 Presidente V. G. D’Estaing
 Vice  G. Amato, Jean-Luc DEHAENE
 15 rappresentanti dei capi di stato/gov
 30 rappresentanti dei Parlamenti nazionali
 16 rappresentanti del Parlamento europeo
 2 rappresentanti Commissione
 13 esponenti degli Stati candidati senza diritto di veto
 26 parlamentari nazionali
 15 osservatori
Totale 105 membri ufficiali e 12 osservatori
+ presidium dei 12 membri
31 marzo 2003
Nell’ambito della propria politica estera e di
sicurezza,
l’UE assume la direzione di missioni di
mantenimento della pace nei Balcani,
dapprima nell’ex Repubblica iugoslava di
Macedonia e successivamente in BosniaErzegovina.
In entrambi i casi, le forze dirette dall’UE
sostituiscono le unità della NATO.
A livello interno, l’UE decide la creazione di uno
spazio di libertà, sicurezza e giustizia per tutti i
cittadini entro il 2010.
BOZZA DEL TRATTATO COSTITUZIONALE
Consiglio di Salonicco giu 2003
BOZZA del TRATTATO COSTITUZIONALE
 “sogno” europeo
 Documento articolato frutto di compromessi
I PARTE
 59 articoli + preambolo  assetto “nuova Europa”
II PARTE
 Carta dei diritti fondamentali
III PARTE
 politiche di attuazione dei principi
IV PARTE
 Disposizioni finali
BOZZA DEL TRATTATO COSTITUZIONALE
Consiglio di Salonicco giu 2003
BOZZA del TRATTATO COSTITUZIONALE
UE = personalità giuridica unica
 Superato il modello dei 3 pilastri  per una struttura
unica
 Definizione di ripartizione delle competenze UE e stati
membri
 Semplificazione della terminologia/creazione di
meccanismi di controllo per il principio di
sussidiarietà
Citazione di Tucidide  democrazia
Nessun riferimento alle radici
BOZZA DEL TRATTATO COSTITUZIONALE
Consiglio di Salonicco giu 2003
BOZZA del TRATTATO COSTITUZIONALE
Punti salienti dell’accordo
 Presidente fisso del Consiglio eu con poteri circoscritti
 Ministro esteri
 Snellimento commissione: 30 membri di cui 15 con
diritto di veto + rotazione
 Estensione del voto a maggioranza qualificata; veto
per politica estera, fisco e giustizia
 Ampliamento dei poteri del Parlamento europeo 
estensione della codecisione
 Creazione di Agenzia europea x armamenti
 Coordinamento in politiche economiche
BOZZA DEL TRATTATO COSTITUZIONALE
Conferenza intergovernativa 2003
 Italia, guida del semestre lug-dic 2003
 Bruxelles, dic 2003 PARALISI DEL NEGOZIATO
IL PROCESSO DI INTEGRAZIONE CONTINUA
FACILITATO DA:
1. Allargamento ampio a Est, 1 maggio 2004
 Sorgono nuovi problemi
 Nuovo asse Francia-Germania-Gran Bretagna
che escludeva altri stati
 Opposizione di Ciampi x “qualunque
Direttorio”
2. Cambio al vertice spagnolo  Zapatero
3. Elezioni del Parlamento europeo del 10-13 giu 2004
 Avanzata dei movimenti euroscettici
 Soprattutto nei nuovi paesi
 In discussione il bipolarismo
4. Necessaria reazione dei governi
EURO-PARLAMENTO
Elezioni dell’europarlamento
I
1979
II
1984
III 1989
IV 1994
V 1999
VI 2004
VII 2009
ACCORDO RAGGIUNTO PER IL TRATTATO
Consiglio eu giu 2004
 Con alcuni compromessi
 Doppia maggioranza
 55% stati + 65% della popolazione (15 Stati)
 2 disposizioni di garanzia per i Paesi piccoli/medi
 Minoranza di blocco  almeno 4 paesi
 Formula di Janina  un Paese può impegnare il
Consiglio a continuare il confronto
 Se la proposta non è della Commissione: 72% - 65%
popolazione
 Campo di applicazione maggiore – esclusi i settori
chiave; decidibilità del passaggio a maggioranza con 2
limiti (difesa comune e blocco di un solo parlamento
nazionale)
ACCORDO RAGGIUNTO PER IL TRATTATO
Consiglio europeo giu 2004
 Commissione composta da 1 rappresentante x Stato ma
fino al 2014 e poi 2/3 degli Stati con rotazione paritaria
 Ritocchi al n° dei paesi membri – max 750
 Elezione di un Presidente del Consiglio
 E di un Ministro esteri dell’Unione
 Competenze dell’Unione divise in
 Esclusive
 Concorrenti
 Azioni di sostegno coordinamento e complemento alle
decisioni degli Stati
 Atti giuridici
 Cooperazione strutturata permanente
Hans-Gert Pöttering
Presidente del Parlamento Europeo
PERIODO
PRESIDENTE
PARTITO
NAZIONE
1962–1964
Gaetano
Martino
PLI
Italia
1964–1965
Jean Pierre
Duvieusart
Cristiano
Democratico
Belgio
1965–1966
Victor Leemans Cristiano
Democratico
Belgio
Alain Poher
MRP
Francia
Mario Scelba
DC
Italia
Walter
Behrendt
SPD
Germania
Ovest
1973–1975
Cornelis
Berkhouwer
Liberale
Paesi Bassi
1975–1977
Georges Spinale PS
Francia
1977–1979
Emilio Colombo DC
Italia
LEGISLATURA
PERIODO
1
1979–1982 Simone Veil LDR
1982–1984 Piet Dankert Soc
2
1984–1987 Pierre
Pflimlin
3
PRESIDENTE
1987–1989 Charles
Henry
Plumb
1989–1992 Enrique
Barón
Crespo
1992–1994 Egon
Klepsch
PARTITO
NAZIONE
Francia
Paesi
Bassi
UDF/RPR Francia
Conservatore
Regno
Unito
Soc
Spagna
CDU
Germania
LEGISLATURA
PERIODO
4
1994–1997 Klaus
Hänsch
PES
Germania
1997–1999 José María
Gil-Robles
1999–2002 Nicole
Fontaine
PP
Spagna
UMP
Francia
5
6
PRESIDENTE
PARTITO NAZIONE
2002–2004 Pat Cox
ELDR
2004–2007 Josep Borrell PES
Fontelles
Irlanda
Spagna
2007–2009 Hans-Gert
Poettering
Germania
PPE
Foto di gruppo del Consiglio europeo (marzo 2005)
Corte di Giustizia
Vassilios Skouris (Grecia) è
stato eletto presidente della
Corte di giustizia nel 2003.
NUOVO TRATTATO COSTITUZIONALE
448 articoli - Roma, sala Oriazi e Curiazi 29 ottobre 2004
PROBLEMI CONCRETI
1. Ratifica
 Francia Olanda  NO
2. Polemiche dopo il cambio della Commissione
 Da Prodi a  Manuel Durao BARROSO
 Vice Franco FRATTINI
3. Turchia
 Europa divisa
Sintesi
Il processo di integrazione è fragile
Problema del deficit democratico  improrogabile il
coinvolgimento delle pubbliche opinioni degli Stati
europei
José Manuel Barroso
presidente della commissione europea
2004- 2009
Franco Frattini
Vicepresidente della commissione europea
2004- 2009
11 settembre 2001 – World Trade Center
RAPPORTI USA-EUROPA
2001 - 2005
11 SETTEMBRE 2001 attacco terrorista World Trade Center
svolta nella politica americana: attaccati per la prima volta
Reazione di Bush  lotta al terrorismo
 Attacco all’Afghanistan, autunno 2001
 Attacco all’Iraq, marzo 2003 vittoria precaria
Europa
 Reazioni di appoggio
 Contrarie
 Ritiro delle truppe
Ripresa collaborazione USA-Europa
 Ucraina, prevalgono forze filo-occidentali
 11 nov 2004, muore Arafat  questione israelo-palestinese
 Bomba atomica in Iran
Divergenze
 sull’embargo alla Cina
RIAVVICINAMENTO USA-EUROPA
 Bush in Europa, febbraio 2005 dopo la rielezione
Il Protocollo di Kyoto, trattato internazionale che
mira a limitare il riscaldamento del pianeta e a
ridurre le emissioni dei gas ad effetto serra, entra in
vigore nel febbraio 2005.
L’UE ha partecipato attivamente a molti interventi
realizzati per ridurre l’impatto dei cambiamenti
climatici. Gli Stati Uniti non aderiscono al Protocollo
di Kyoto
Prosegue la rivoluzione nel settore delle
comunicazioni.
Numerose scuole e abitazioni private sono
dotate dell’accesso ad Internet ad alta
velocità.
Messaggi di testo e SMS sono il modo
preferito dai giovani per stare in contatto e
comunicare fra loro.
I televisori grandi e a schermo piatto e i DVD
sono le ultime novità per l’intrattenimento
domestico
PROGRAMMA DI LISBONA
Consiglio europeo, Lisbona 23-24 marzo 2000
Obiettivo
 rendere l’economia europea “la + competitiva e dinamica
nel mondo”
 iniziare una politica di riforme contro residui ostacoli per
una completa liberalizzazione  sfida all’economia
americana (che si sviluppava a ritmi doppi)
 corollario dell’introduzione dell’euro da sostenere e
accreditare come moneta di economia dinamica
Capisaldi
 “sviluppo dell’economia basata sulla conoscenza” –
diffusione di tecnologie informatiche e ricerca
 creare infrastrutture del sapere
 promuovere innovazione
 riforme economiche
 modernizzare sistemi di previdenza sociale e istruzione
PROGRAMMA DI LISBONA
Consiglio europeo, Lisbona 23-24 marzo 2000
i punti di debolezza:
• disoccupazione
• settore dei servizi insufficiente soprattutto in
telecomunicazioni e Internet  in occupazione 
occorrono riforme economiche e sociali in una
strategia che combini competitività e coesione sociale
 liberalizzazione dei servizi
• traguardo 2010
L’agenda di Lisbona prevede che la cittadinanza non sia il
parlamentarismo ma la partecipazione più ampia.
I sistemi sociali europei sono diversissimi fra loro per
questo motivo l’Unione Europea ha adottato un
sistema in cui gli stati dialogano e si mettono
d’accordo su obiettivi, stabiliscono sistemi di
rilevamento e di monitoraggio.
PROGRAMMA DI LISBONA
momento di grande speranza per la scuola, in seguito ben
presto disatteso.
nel 2005  il traguardo è dichiarato irrealistico nel rapporto
di ministro olandese Wim Kook
Paolo Ponzano[1]  il fallimento della strategia di Lisbona
(nata nel 2000 e rilanciata nel 2005) è dovuto anche e
soprattutto a ragioni istituzionali ovvero al fatto che ancora
oggi ogni stato deve o dovrebbe raggiungere tali obiettivi
per conto proprio quando nessuno dei governi è stato ed è
in grado di realizzarli da solo. Anche per questo motivo
occorre una Unione Politica Europea.
[1] P. Ponzano, direzione Affari istituzionali; segretario
generale della Commissione
PROGRAMMA DI LISBONA
Tendenze negative di fondo
1) a livello di crescita economica
•
alcuni Paesi – Svezia Finlandia,
Spagna  notevoli progressi
•
le economie dei maggiori paesi non
superavano tassi di crescita
del 1,9% Francia  America 3,9%
Germania e Italia 1,3-1,2%
2) A livello di politiche finanziarie
• Superati i tetti stabiliti del deficit
• In Francia e Germania 3 volte i tetti di
Maastricht
• Quelli dell’Italia crescevano
• Grecia arrivava al 6% per le spese delle
Olimpiadi
PROGRAMMA DI LISBONA
Tendenze negative di fondo
3) a livello del mondo del lavoro
• aumento generalizzato di disoccupazione
• in contrasto con l’aumento della forza
lavoro
Francia 10%; Germania 11,7 %
in Italia - grazie all’aumento di precari –
la disoccupazione scendeva
da 8.6% - 2003  a 7,7% giugno 2004
PROGRAMMA DI LISBONA
Altri dati in positivo
• 2003-04 borse in crescita; cospicui guadagni per la
grande industria e grande finanza
• settore aeronautico e spaziale competitivi
• 2004 le esportazioni europee in alta tecnologia
superavano quelle americane
• euro meglio del dollaro: l’“euro forte” rendeva le
esportazioni più care ma si sostituiva al dollaro come
moneta di pagamenti internazionali e di riserva
• dati positivi dall’EST EUROPEO  delocalizzazioni
di industrie vs ovest  Slovacchia, Ungheria e
Repubblica Ceca
 tassi di crescita superiori alla media –
4%
 Polonia Estonia 6%
PROGRAMMA DI LISBONA
ma nei grandi paesi rimanevano difficoltà + clima di
sfiducia
• in Francia e Italia si dibatteva sulle caratteristiche
dei rispettivi declini
• in Germania si paragonava il livello di
disoccupazione a quello degli anni ’20 della
repubblica di Weimar
•
•
•
•
•
si diffonde l’idea che i parametri di Maastricht siano
costrittivi
2004 tendenza a modificarli
Francia e Germania  x giustificare gli sforamenti
Italia  il suo debito era del 106% del PNL
Contrari erano Olanda Spagna e Austria, i virtuosi
RILANCIO DEL DOCUMENTO
22 marzo 2005 – semestre Lussemburgo – ministro Juncker
Si confermano i tetti del deficit
• 3% - del deficit
• 60 % - del debito
ma prevede una serie di eccezioni ossia di criteri di
valutazione del deficit  maggiore elasticità al bilancio,
maggiore tolleranza dei tempi di rientro
• sforamento permesso se viene da un periodo di
crescita negativa o fase prolungata di bassa crescita
• sconti nella valutazione dei costi
es. investimenti per ricerca - x riforme previdenziali - x
riunificazione Germania - x adesione nuovi stati - x spese
militari
• tempi di rientro a 3 - 5 anni
• capacità di contrarre il debito aumenta del 0,5-0,6 %
RILANCIO DEL DOCUMENTO
Se utilizzati con moderazione i nuovi margini di
flessibilità  avrebbero potuto facilitare
1. il rilancio della crescita
2. il recupero dei ritardi da Lisbona,
3. l’accordo sul nuovo bilancio dell’Unione 2007-2013
Permaneva il diffuso clima di malessere e disaffezione:
1. Scarsa crescita dei paesi industriali
2. disoccupazione stagnante
3. aumento del costo vita  aumento prezzi  cambio
in euro  mancata sorveglianza degli organi di
governo + sfida dai colossi orientali
I referendum congelano la costituzione
1) in Francia 54,87% NO
coagula estrema dx e sin
e protesta vs il governo di dx
2) Olandesi 61,6%
problemi legati all’immigrazione
allargamento possibile alla Turchia
15-16 giugno 2005, a Bruxelles si blocca il processo di
ratifica fino al 2007 – con una pausa di riflessione
(Piano D)
I referendum congelano la costituzione
•
•
Indebolito l’asse franco-tedesco
Si rafforza il premier Blair  proposta di maggiori
investimenti su ricerca e istruzione ( e non su politica
agricola)
• Riemerge il problema ineludibile delle 2 Europe, esito
positivo del blocco della ratifica
• concezione britannica (americana): Europa = area
di libero scambio con confini flessibili = unione
mercantile
• concezione di Europa = con compiti non solo
economico-finanziari ma di politica sociale, estera e
difesa comune e che frenasse gli allargamenti
Di fronte alle due concezioni diverse e opposte riemergeva
inevitabilmente la prospettiva dell’Europa a due
velocità.
Processo di Bologna, giu 1999
progetto di riforma a carattere europeo per realizzare entro il 2010
uno spazio europeo dell’Istruzione Superiore (ancora prima del
2000, con il Documento di Lisbona e del 2002, documento di
Barcellona)
finalità  rendere l’area economica più competitiva in scala globale e
il sistema scientifico più dinamico e con maggiori possibilità di
cooperazione educativa, maggiore coesione sociale.
6 obiettivi:
1) adozione di titoli di semplice leggibilità e comparabilità
2) adozione di un sistema comune fondato su 2 cicli principali (1° e
2° livello)
3) consolidamento del sistema di credito didattico basato sul sistema
ECTS
4) promozione della mobilità attraverso la rimozione degli ostacoli
al pieno esercizio di libera circolazione
5) promozione della cooperazione europea per la valutazione della
qualità
6) promozione della dimensione europea di istruzione superiore
Elenco dei Presidenti di turno
Charles Haughey, Irlanda (gen-giu 1990)
Giulio Andreotti, Italia (lug-dic 1990)
Jacques Santer, Lussemburgo (gen-giu1991)
Ruud Lubbers, Paesi Bassi (lug-dic 1991)
Aníbal Cavaco Silva, Portogallo (gen-giu 1992)
John Major Regno Unito (lug-dic 1992)
Poul Nyrup Rasmussen Danimarca (gen-giu 1993)
Jean-Luc Dehaene, Belgio (lug-dic 1993)
Andreas Papandreou, Grecia (gen-giu 1994)
Helmut Kohl, Germania (lug-dic 1994)
François Mitterrand Francia (gen-mag 1995)
Elenco dei Presidenti di turno
Jacques Chirac, Francia (mag-giu 1995)
Felipe González, Spagna (lug-dic 1995)
Lamberto Dini, Italia (gen-mag 1996)
Romano Prodi, Italia (mag-giu 1996)
John Bruton Irlanda (lug-dic 1996)
Wim Kok, Paesi Bassi (gen-giu 1997)
Jean-Claude Juncker, Lussemburgo (lug-dic 1997)
Tony Blair, Regno Unito (gen-giu 1998)
Viktor Klima, Austria (lug-dic 1998)
Gerhard Schröder, Germania (gen-giu 1999)
Paavo Lipponen, Finlandia (lug-dic 1999)
António Guterres, Portogallo (gen-giu 2000)
Elenco dei Presidenti di turno
Jacques Chirac (2 volta), Francia (lug-dic 2000)
Göran Persson, Svezia (gen-giu 2001)
Guy Verhofstadt, Belgio (lug-dic 2001)
José María Aznar López, Spagna (gen-giu 2002)
Anders Fogh Rasmussen, Danimarca (lug-dic 2002)
Costas Simitis, Grecia (gen-giu 2003)
Silvio Berlusconi, Italia (lug-dic 2003)
Bertie Ahern, Irlanda (gen-giu 2004)
Jan Peter Balkenende, Paesi Bassi (lug-dic 2004)
Jean-Claude Juncker (2 volta), Lussemburgo (gen-giu
2005)
Tony Blair (2 volta), Regno Unito (lug-dic 2005)
Wolfgang Schüssel, Austria (gen-giu 2006)
Matti Vanhanen, Finlandia (lug-dic 2006)
Angela Merkel, Germania (gen-giu 2007)
Futuri Presidenti
Portogallo (lug-dic 2007)
Slovenia (gen-giu 2008)
Francia (lug-dic 2008)
Repubblica Ceca (gen-giu 2009)
Svezia (lug-dic 2009)
Spagna (gen-giu 2010)
Belgio (lug-dic 2010)
Ungheria (gen-giu 2011)
Polonia (lug-dic 2011)
Danimarca (gen-giu 2012)
Cipro (lug-dic 2012)
Irlanda (gen-giu 2013)
Lituania (lug-dic 2013)
Grecia (gen-giu 2014)
Italia (lug-dic 2014)
Lettonia (gen-giu 2015)
Lussemburgo (lug-dic 2015)
Paesi Bassi (gen-giu 2016)
Slovacchia (lug-dic 2016)
Malta (gen-giu 2017)
Regno Unito (lug-dic 2017)
Estonia (gen-giu 2018)
Bulgaria (lug-dic 2018)
Austria (gen-giu 2019)
Romania (lug-dic 2019)
Finlandia (gen-giu 2020)
PRESIDENZA ALLA GERMANIA
Il 1° gennaio 2007 la Germania ha assunto la
presidenza del Consiglio Europeo e,
contemporaneamente, del G8.
Inoltre, a partire da questa data il numero degli Stati
Membri ha raggiunto quota 27 perché la Bulgaria e
la Romania fanno ora parte dell’Unione Europea.
Così l’Europa è diventata lo spazio economico più
grande del mondo, nel quale vivono circa 490
milioni di persone.
La speranza è che la presidenza tedesca, il cui
programma è scandito dal motto “l’Europa riesce
insieme”, possa fornire molti nuovi impulsi
all’Unione Europea.
Punti principali:
1.La Germania intende promuovere la Costituzione comune poiché se da un lato è
vero che finora i Capi degli Stati e dei Governi appartenenti all’UE si basano su
una costituzione comune, dall’altro essa è stata ratificata soltanto da 15 Stati
Membri (fra i quali anche la Germania). Si spera che durante la carica tedesca
venga raggiunto un accordo per un piano d’azione univoco relativo alle modalità
comuni per la costituzione
2. La Germania insisterà sulla promozione della concorrenzialità, della crescita e
dell’occupazione; sosterrà inoltre la crescita della ricerca e dell’innovazione
3. La Germania continuerà a seguire da vicino gli obiettivi di diminuzione elle
emissioni nocive per ridurre l’impatto ambientale e creerà al contempo un piano
d’azione energetica per ampliare le energie rinnovabili
4. La Germania auspica una collaborazione che travalichi le frontiere nella lotta
agli attacchi terroristici; si impegnerà attivamente nella politica estera europea
favorendo la stabilizzazione dei Balcani e una politica di buon vicinato europeo
5. Secondo il motto „presidenza in trio“, per la prima volta la Germania condurrà
una collaborazione stretta con le presidenze successive del Portogallo e della
Slovenia, con lo scopo di garantire una migliore continuità nella politica europea
Secondo quanto afferma il Governo tedesco, il 70% dei tedeschi avrebbe
espresso un parere favorevole alla costituzione dell’UE, ma solo pochi la
comprenderebbero davvero. Nelle prime settimane della presidenza tedesca al
Consiglio Europeo, si pubblicizzerà l’UE – sia in Germania che in Europa –
attraverso circa quattrocento manifestazioni.
Cronologia
dell’Unione Europea
Home
1918  Einaudi propone un super-stato con
sovranità diretta ed esercito supernazionale
25/09/1950  Acheson propone una forza
integrata per la difesa dell’Europa
 Schuman dice no
1/09/1939 scoppia la IIGM(e un mondo
Anni20  Kalergi propone l’unione
nazista diviso per razze)  dall’esperienza
paneuropea  Churchill propone un’unione
dei lager nasce la volontà di creare un ordine
contro il”pericolo giallo”
di democrazia e pace
1922  conferenza di Washington per il
1943  movimento FEDERALISTA europeo
disarmo
 Manifesto di Ventotene
1295  patto di Locarno (riconciliazione
1944-45  si abbandona la prospettiva
franco-tedesca)
federalista
1928  patto Briand-Kellog per il bando
06/09/1946  Byrnes appoggia la divisione
della guerra
della Germania e la ricostruzione di un
1929  Turati propone di seguire il
governo tedesco a ovest
FEDERALISMO contro il “pericolo giallo”
1947  Inghilterra sospende gli aiuti alla
Briand propone una FEDERAZIONE
Grecia
europea fondata sul principio di unione
12/03/1947 DOTTRINA TRUMANN
24-29/10/1929  CRISI DI WALL STREET
maggio 1947Churchill sostiene la necessità
di integrare la Germania in Europa
1935  si spacca il movimento paneuropeo
5/06/1947  PIANO MARSHALL
agosto 1947  voto favorevole al piano
Marshall nel primo congresso
internazionale
25/06/1950 GUERRA IN COREA p
possibile offensiva sovietica in
Dicembre 1947 Churchill vuole la
ricostruzione di un comitato internazionale
per una manifestazione europeista
(congresso dell’Aja)
11/08/1950 Churchill propone un esercito
unificato europeo (a
partecipazione tedesca) + Usa
Europa
1948  congresso dell’Aja
25/10/1950  Monnet propone il piano
PLEVEN
1949: gennaio  Urss crea il COMECON
4/04  PATTO ATLANTICO
15/02/1951  Conferenza di Parigi, piccola
intesa Eisenhower-Monnet
1950: marzo  Adenauer propone l’unione
politica ed economica di Francia e
Germania
1951: ottobre  Lombardo e Taviani
propongono di affiancare all’esercito
un’assemblea parlamentare con
rappresentanti eletti a suffragio diretto
dicembre  De Gasperi propone
di inserire la proposta nel trattato CED
Maggio  Monnet-Shumann creano
la CECA cui aderiscono anche
Benelux e Italia
 Sforza propone una cooperazione
internazionale riguardo agli armamenti
22/02/1953  COMUNITA’ POLITICA
EUROPEA
Muore Stalin  SI ALLENTANO LE
TENSIONI INTERNAZIONALI
30/08/1954  Francia rifiuta il trattato
CED  muore la possibilità del
federalismo
novembre 1961  FOUCHET 1
confederazione
gennaio 1962  FOUCHET 2 (patto di
consultazione)
sett-ott 1954  Eden allarga il patto atlantico
4/07/1962  Kennedy propone
a Italia e Germania
associazione atlantica
21/10/1954  UNIONE EUROPEA
14/01/1963  De Gaulle blocca l’entrata
OCCIDENTALE
della GB nella CEE
5/05/1955  Mannet propone un trattato per
lo sviluppo pacifico dell’energia atomica e un maggio 1963  trattato di collaborazione
mercato comune (ipotesi FUNZIONALISTA) Francia-Germania
dicembre 1964  la Commissione prepara
un piano di finanziamento della
1958  incertezza e dubbi per cee e euratom,
politica agricola con creazione di
in Francia ritorna De Gaulle che vuole una
una cassa comune,
europa confederale sotto la supremazia
Francia rifiuta  crisi della sedia vuota
francese
25/03/1957  CEE e EURATOM
Kennedy vuole l’egemonia economica e
militare sull’Europa e quindi spinge la Gran
Bretagna ad entrare nella CEE
settembre 1965  De Gaulle detta le
regole per il rientro della Francia in CEE
1969  De Gaulle si ritira e subentra
Pompidou
2/09/1969  2^ conferenza dell’Aja
realizzazione della politica agricola
accoglimento dei paesi candidati
attribuiti maggiori poteri al parlamento in
tema di bilancio
incontro Pompidou-Heath  rinuncia
all’antiamericanismo, allineamento della
sterlina con le altre monete CEE, rinuncia al
federalismo
1971  fine negoziati con la Gran Bretagna
15/08/1971  Nixon annuncia una nuova
politica economica per avvantaggiare
l’esportazione americana sfavorire
l’economia europea
Marzo 1972  SERPENTE DENTRO AL
TUNNEL
gennaio 1973  crisi monetaria
23/04/1973  Kissinger propone l’anno
dell’Europa
ottobre 1973  scoppia la guerra
21/10/1971  Gran Bretagna entra nella CEE
arabo-palestinese
22/01/1972  accordi per l’entrata di Irlanda, primavera 1974  mutamenti nei
Danimarca e Norvegia (con il referendum la
governi: Brandt  Schimdt
Norvegia rimarrà fuori)
Pompidou Giscard d’Estaing
Heath Wilson
LA CEE DIVENTA LA PRIMA POTENZA
COMMERICIALE MONDIALE
lotta per la permanenza della GB in CEE
19-21/10/1972  conferenza a Parigi che
segna il passaggio all’Europa dei 9
conferenza di Parigi  riforma delle
strutture comunitarie per uscire dalla crisi
1975-76  crisi economica, ogni paese
risponde individualmente, si pensa a una
cooperazione con i paesi del terzo mondo
fine 1976 fine della crisi
13/03/1979  entra in funzione il SISTEMA
MONETARIO EUROPEO (problemi con
Gran Bretagna)
7-10/06/1979  prime elezioni a suffragio
diretto per il parlamento europeo (che però
non ha un ruolo preciso)
Emergono progetti riformisti:
piano Genscher-Colombo  dare rilievo al
Consiglio e al Parlamento
piano Spinelli  commissione per decidere i
poteri della comunità
1981  entrata della Grecia
1984-88  nuove iniziative soprattutto per la
ricerca per la cultura e la tecnologia
1984  la commissione presenta le
proposte del LIBRO BIANCO
giugno 1985  per alcuni casi si elimina il
diritto di veto e si passa alla votazione per
maggioranza
Settembre1985  Delors propone l’atto
unico (completamento del mercato unico,
cooperazione politica, fondi per la ricerca
e lo sviluppo)
1986  entrata Spagna e Portogallo
giugno 1988  proposta della
MONETA UNICA approvata nel 1990
9-10/11-1989  caduta del muro di
Berlino, bisogna evitare che l’unione della
Germania porti al suo isolamento
i tedeschi danno l’assenso per
l’europeizzazione
 30/10/1990  Germania unita entra
nella comunità
11/12/1991
TRATTATO DI MAASTRICHT
ISTITUZIONE DELL’UNIONE
EUROPEA
1990, secondo semestre  Italia al
timone della CEE.
27-28 ottobre: primo vertice a
Roma:Consiglio europeo straordinario
199111 dicembre, a Maastricht
accordo per il trattato che istituiva
l’Unione Europea.
19927 febbraio: a Maastricht i
ministri degli esteri e delle finanze si
trovano per firmare i documenti.
crisi monetaria  aumento
europeismo
dicembre: Consiglio europeo di
Edimburgo (accrescimento risorse
finanziarie dell’ Unione, re-distribuzione
delle voci di bilancio, riforma politica
agricola)
1993  entrano in vigore i trattati
Delors pubblica il Libro Bianco
trattative per ingresso di Svezia,
Norvegia, Austria e Finlandia
1994-97 crisi ruandesi: risposte non
corali dagli stati europei
1995  1 gennaio: Austria, Finlandia e
Svezia aderiscono.
1996  conferenze intergovernative in
Italia
vertice di Dublino:Patto di Stabilità
1997 vertice di Amsterdam: revisione
del trattato di Maastricht.
1998 anno dell’ Euro (conti, fissate le
parità immutabili, W. Duisenberg alla
direzione della BCE)
elezioni in Germania:vincono i socialdemocratici
Italia:cade il governo Prodi
19991 gennaio: Euro in 11 paesi per
transazioni commerciali e finanziarie
Euro si svaluta a causa della
debolezza europearecupero
nell’autunno
24,25 marzo: vertice Berlino per
redistribuzione spesa. Incarico a
Prodi.
IDENTITA’ DI DIFESA E
SICUREZZA EUROPEA
2000-20 novembre:a Bruxelles
conferenza dei paesi donatori
 vertice Nizza
Nicole Fontaine, Presidente
dell‘Europarlamento
2004  1 maggio: Grande
Europa:10 nuovi Paesi (Estonia,
Lettonia, Lituania, Polonia,
Repubblica Ceca, Slovacchia,
Slovenia, Ungheria)
Crisi dei Balcani. Pulizia etnica in
Kosovo
2007  entrano Bulgaria e
Romania
Santer si dimette
bombardamenti sulla Serbia, cessati
a giugno
10, 11 dicembre: Consiglio Europeo
ad Helsinki
SITOGRAFIA
Home
www.mfe.it: sito del movimento federalista fondato da Altiero
Spinelli
europa.eu/index_it.htm : portale ufficiale in cui, oltre alla storia
dettagliata dell’unione, si possono trovare tutte le spiegazioni
delle istituzioni europee, giochi per conoscere l’Europa e un
utile settore per “dialogare” direttamente con l’UE e scaricare il
testo integrale della costituzione
www.esteri.it/ita/3_19.asp : sito ufficiale del ministero degli esteri
italiano con informazioni dettagliate sull’Europa e in
particolare sul ruolo dell’Italia
www.esteri.it/ita/5_34_171.asp: offre informazioni sulle opportunità
di studio e lavoro in UE
www.euro.tesoro.it: sito che illustra la moneta unica
www.camera.it/_aveur/default.asp: sito della Camera dei Deputati
che indaga sul futuro dell’Unione
www.europarl.europa.eu/roma/: consente di conoscere la
composizione dell’unico organo eletto direttamente dai
cittadini; oltre ad avere informazioni generali si può ascoltare
la radio europea
SITOGRAFIA
http://www.fondazionescuola.it/europaclub/home.asp : dal 2002
informa sulle tematiche europee attraverso centri di informazione,
discussione e iniziativa con la finalità di promuovere, nei propri
Istituti e nelle altre scuole, la conoscenza dei diritti, opportunità e
doveri che derivano dall'essere cittadini europei e di diventare dei
punti di eccellenza e di riferimento, su queste tematiche, per le
Istituzioni che operano sul territorio; responsabile del progetto,
prof. Grazia Borgna-Levi
http://ec.europa.eu/europedirect/ : sito del centro di contatto
permanente EUROPE DIRECT attraverso il quale i cittadini
possano accedere direttamente e facilmente a informazioni e
consulenza sull’Unione europea
http://carrefouremilia.crpa.it/Carrefour/it/Chi-siamo/index.asp: parte
della rete EUROPE DIRECT, della Rete europea Eurodesk, e
membro di EPICOR; con il compito prioritario di diffondere sul
territorio regionale informazioni che riguardano l’Unione
europea, le sue Istituzioni, le sue politiche, azioni e opportunità;
dal 1996 ha attivato il Laboratorio Europa®, attività didattica
centrata sull’Unione europea, dedicata al mondo della scuola
La questione
Arabo-Israeliana
Home
Sionismo
ideologia tendente alla costituzione di uno Stato ebraico
Sion = collina di Gerusalemme
• 1890 Nathan Birnbaum  partito per raccogliere
politicamente l’aspirazione religiosa degli ebrei di
tornare nella “terra promessa”
• dalla metà ‘800  in Palestina si era determinato un
movimento in tal senso, incoraggiato da una piccola
comunità ebraica (dal 1770) sottoforma di
colonizzazione economica
• impulso decisivo per trasformare l’immigrazione in
Palestina da fenomeno episodico a movimento organico
di masse dall’Europa Orientale, causato dai POGROM
 in reazione ai quali sorsero le società “Amanti di
Sion” 1882 prima colonia in Giudea
Sionismo
diventa movimento politico
• in reazione all’antisemitismo  1897 Theodor Herzl convocò a
Basilea il I°congresso mondiale con lo scopo di costruire uno Stato
del popolo ebraico (non necessariamente in Palestina) tutelato dal
diritto internazionale
• proposta accolta con indifferenza dalla maggioranza degli ebrei
• ma con la decisa opposizione della Destra Religiosa  è blasfemia
non attendere il Messia
• … dell’Ebraismo Riformista favorevole all’integrazione nei paesi di
provenienza (la verità religiosa è eterna e svincolata da fattori
storico-geografici)
• … di autorevoli esponenti dell’ebraismo americano
• Al VII congresso di Basilea, 1905  venne ratificata la scelta e
avviata la realizzazione dello Stato ebraico
Sionismo: svolta radicale
Prima Guerra Mondiale  dichiarazione di Balfour
• 2 nov 1917, il ministro degli esteri inglese Arthur
James Balfour si impegna ad aiutare gli ebrei a
creare un “national home”
• 1922, Società delle Nazioni affida alla Gran
Bretagna il mandato sulla Palestina  sancendo la
collaborazione tra Agenzia Ebraica (sionismo) e
l’amministrazione inglese
• dissidi interni al movimento sionista
Sionismo: svolta radicale
Proposte inglesi di un “doppio stato” Ebraico-Arabo
1945 in Palestina: arabi (69%), ebrei (31%),
quest’ultimi appoggiati dagli USA disposti, per la
costituzione dello Stato d’Israele, a sfidare le truppe
inglesi che cercavano di arginare l’immigrazione di
profughi ebrei da tutta Europa
15 maggio 1948 Inglesi ritirarono le truppe  ONU
trovò la soluzione
Haganah - difesa
Organizzazione militare sionista
• fin dall’inizio dell’immigrazione sionista, i coloni per proteggere i propri
insediamenti in Palestina istituirono guardie armate
• IGM  contingenti di ebrei combatterono a fianco degli alleati
• da qs esperienze nacque nel dopoguerra la Haganah, una formazione militare
semiclandestina che all’inizio assicurava la protezione degli insediamenti in
Palestina
• poi da milizia volontaria operaia ugualitaria divenne braccio armato
dell’Agenzia Ebraica, collaborò con la GB nella repressione delle rivolta araba
(1936-59)
• nel frattempo organizzava il trasporto e lo smistamento degli immigranti
clandestini eccedenti le quote fissate da Londra
• IIGM  a fianco della GB partecipò alle operazioni militari
• dopo la IIGM  riprese l’immigrazione illegale, si preparò allo scontro finale
con GB e arabi, intensificò le operazioni contro le forze arabe e ne stroncò le
resistenze
• alla vigilia della proclamazione dello Stato di Israele fu trasformata in esercito
regolare e affrontò con successo gli eserciti arabi nella guerra arabo-israeliana
1948
Piano ONU  spartizione Palestina
• risoluzione 181, ONU 29 nov 1947 prevedeva
• Gerusalemme zona sotto il controllo internazionale
• Palestina divisa in due zone:
• arabo-palestinese
• stato ebraico, Negev  arabi possedevano 90%
terra, ma gli ebrei occupavano cariche politiche,
amministrative, economiche
Ma il giorno precedente al ritiro inglese,
gli ebrei proclamarono unilateralmente lo STATO di
ISRAELE, annettendosi un terzo in più dei territori
concessi 
Prima guerra arabo-israeliana
o Guerra d’Indipendenza
 fin dal nov 1947 le forze sioniste avevano occupato
zone assegnate allo stato arabo o alla zona inTernazionale
di Gerusalemme (Tiberiade, Haifa, Safad e Deir Yassin)
 invece forze regolari arabe avevano varcato i confini
della Palestina:
• da sud gli egiziani avanzarono verso Tel Aviv
• a nord truppe siriane e libanesi occuparono località a
ridosso del confine
• da est la Legione araba della Transgiordania
occupava la Cisgiordania e parte di Gerusalemme
Prima guerra arabo-israeliana
• 10 giu 1948 ONU impose una TREGUA
• durante la quale Israele ricevette rifornimenti che gli
consentirono  8 luglio di scatenare l’offensiva
• 18 lug ONU stabilisce una nuova tregua  supervisione al conte
Folke-Bernadotte, assassinato il 17 sett da terroristi sionisti
• metà ottobre 1948 Triplice offensiva israeliana:
• deserto del Negev e del Sinai
• Gerusalemme
• varcato confine libanese
• trattative 1949 per armistizi separati con Egitto, Libano,
Giordania e Siria
In sintesi  Israele esce con maggiori territori di quelli previsti
dalla risoluzione ONU
 Imponente esodo arabo  incessante guerriglia vs Israele
11 mag 1949 Israele è ammessa all’ONU
Diaspora palestinese
Partenza di circa 700 000 arabi-palestinesi in Cisgiordania
Cause:
• paura delle azioni militari
• appelli delle radio arabe (prospettavano una rapida
vittoria)
• attività terroristica dei revisionisti
• espulsioni e deportazioni
Problema: fu un vero piano predisposto?
“L’idea di espellere la popolazione araba crebbe parallelamente alla
fiducia degli ebrei nella vittoria. Nei primi mesi la preoccupazione
principale era di resistere, in seguito, sull’onda della fuga araba, i
governanti israeliani cominciarono a perseguire l’obiettivo
dell’evacuazione degli arabi” Kimmerling & Migdal
Prima guerra arabo-israeliana
 Per gli arabi la sconfitta fu un disastro:
 NAKBA, disastro, catastrofe
 o NAKSA (male subìto per colpa propria) 
responsabilità attribuita alle tradizionali classi dirigenti
Abd-Allah di Giordania fu assassinato
 1951-1999 Giordania, re Hussein
 Siria complotti e colpi di stato per tutti gli anni ’50

BAATH partito socialista della rinascita araba
 Egitto, re Faruq, rovesciato da militari nel ’52 
subentra Nasser
Seconda guerra arabo-israeliana
26 lug 1956 Nasser (rapporto con URSS)
nazionalizza il Canale di Suez Francia
e Inghilterra si alleano con Israele
29 ott 1956 fulminea offensiva israeliana
nel Sinai
Francia e Inghilterra impongono
ULTIMATUM (31 ottobre)  rapida
vittoria militare ma sconfitta politica
internazionale
ONU, URSS, USA disapprovano  ritiro
dai territorio occupati, Israele ottiene
libertà di navigazione (casus belli
qualsiasi minaccia a tale diritto) 
Terza guerra arabo-israeliana
o Guerra dei Sei Giorni
1967 Nasser ottenne il ritiro del contingente internazionale
nel Sinai e la chiusura dei porti ad Israele
Israele chiese l'intervento dell’ONU e mobilitò le proprie
riserve: 4 giugno attacco preventivo, distruggendo a terra il
grosso delle forze aeree avversarie; 8 giugno raggiunse il
Canale di Suez dopo l’annientamento dell'esercito egiziano;
occupata la Cisgiordania; 9 giugno occupate le alture del
Golan  continuò a tenere le terre occupate nonostante
numerose risoluzioni dell'Onu per la loro restituzione
ERA UNA DISFATTA PER IL MONDO ARABO
Nasser rassegnerà dimissioni ma il popolo gli rimarrà
solidale, continuerà a guidare l’Egitto fino alla propria
morte, 1970  ma il nasserismo era finito
Mandato Britannico di Palestina, Palestine British Mandate, 1927-1948
Bandiera di stato adottata il 14 ottobre 1927 e durata fino al termine
del mandato britannico il 14 maggio 1948.
Badge ridotto all'essenziale; ne fu proposto un altro con raffigurate le
fortificazioni di Gerusalemme, ma mai entrò in uso
Nello stesso periodo era consentita anche
la corrispondente insegna rossa per
impiego mercantile
Palestina, Filistin, Peleshet, c. 1945-c. 1955
Bandiera impiegata per una decina d’anni - da circa il 1945 a circa il 1955 in circostanze speciali. Bianca col nome “Palestina” in caratteri arabi rossi.
In una emissione filatelica egiziana del 1945, celebrativa della fondazione
della Lega Araba è raffigurata insieme alle bandiere degli altri stati
membri. Compare anche stampata su documenti della Lega e risulta usata
alla Fiera Internazionale di Damasco del 1955.
Essa era raccomandata dalla Lega Araba: la peculiarità del disegno
avrebbe dovuto contribuire ad attirare l’attenzione sul problema
palestinese
Palestina, Al-Filistin, 1922-1996
Autorità Nazionale Palestinese, Al-Sulta al-Watanieh al-Filistinieh, dal 1996
Bandiera della Palestina araba fin dal 1922, anno di nascita del movimento nazionalista
palestinese (conferenza di Nablus) in opposizione al mandato britannico stabilito nello
stesso anno e dimostratosi filosionista. Riconosciuta nel 1988 per lo Stato Arabo
Palestinese, proclamato sulla carta per iniziativa dell'OLP di Y. Arafat e confermata il
20 gennaio 1996 per l'Autorità Nazionale Palestinese. Proporzioni 1/2; il triangolo si
estende fino a circa 1/3 della lunghezza del drappo. Simbolo di indipendenza e di
riscatto, è la bandiera degli hashemiti, della rivolta araba, identica a quella che
sventolò sull'Hegiaz (1920-26) e negli altri regni hascemiti (Iraq, Giordania).
OLP
Organizzazione per la Liberazione della Palestina
2 giu 1964 Gerusalemme est fondata dalla LEGA ARABA
• scopi: liberazione e maggior controllo dei Palestinesi
• quale terra poteva essere chiamata Filastin = Palestina?
• presidente Ahmad Shukairy; Consiglio Nazionale Palestinese
Cominciò ad agire dopo la Guerra dei Sei Giorni (fino ad allora era
controllata dall’Egitto) quando mutò da singola organizzazione
contrapposta ad altre analoghe  a struttura unitaria dell’intero
movimento palestinese aperta a gruppi di guerriglia, ma anche a diverse
associazioni sindacali, professionali e culturali: ciò avvenne nel
• Genn 1969, sotto il controllo di AL-FATAH e del suo leader
YASSER ARAFAT, fusione di tradizioni disparate:
• al-fatah = conquista, vittoria musulmana in una guerra
santa contro i nemici di Dio
• feday = sacrifica se stesso, guerriero della fede
OLP
Organizzazione per la Liberazione della Palestina
1968 Atto Costitutivo Nazionale:
• dopo secoli di annessione alla parte meridionale della Siria
• la Palestina si sganciava dalla Siria grazie al mandato britannico
• nel contempo però negava ogni legittimità alla Dichiarazione di
Balfour e alla spartizione dell’ONU: l’intero territorio del
mandato britannico era integralmente rivendicato per il solo
popolo palestinese
• vs sionismo, sosteneva che gli ebrei erano solo individui che
aderivano ad una religione e perciò cittadini del paese
d’origine; lo “stato ebraico” era un puro e semplice atto di
aggressione imperialistica nei confronti della nazione araba,
da cancellare per lasciare spazio ad una Palestina intermente
araba
OLP
Caratteristiche ideologiche del movimento palestinese
• concezione di Stato, modello politico
• impossibile da delineare
• “l’attuale fase è una fase di lotta nazionale” 
superare il frazionamento
• “stato laico e democratico”
• uniti nella lotta vs Israele al di là di ideologie e
diversità religiose
OLP
Per 20 anni OLP rifiutò ogni compromesso e prospettiva
politica diversa dalla distruzione di Israele …
… ma fu costretta a modificare la propria strategia:
• organizzò una grande sollevazione in Cisgiordania
poi repressa da Israele  perciò si trasferirono in
Giordania (sede della diaspora del 1967)  settembre
1970, esplose violento conflitto tra OLP e l’esercito di
re Hussein  dopo la sconfitta, si stabilirono in
Libano  fecero ricorso al TERRORISMO
• dirottamento aereo
• 1972, Olimpiadi di MONACO, l’organizzazione
terroristica “Settembre nero” sequestrò ed uccise
11 atleti israeliani
Il petrolio
Nel 1970 il Medio Oriente produceva metà del petrolio
estratto nel mondo non comunista
Guerra del Kippur  I paesi arabi produttori trasformarono
questa risorsa economica in arma di lotta e pressione politica
 EMBARGO (durato fino al 1974, marzo)
• rifiutarono di vendere ai paesi filo-Israeliani
• con conseguente  impennata dei prezzi e recessione nei
paesi occidentali, declino dello stato assistenziale
• Petroldollari nei paesi arabi
• ma anche massiccia emigrazione dai paesi arabi più
poveri ai più ricchi
• e soprattutto sono società rigide  manca borghesia
imprenditoriale capace di far decollare l’economia naz
Quarta guerra arabo-israeliana
o Guerra dello Yom Kippur (espiazione dei peccati)
o del Ramadan
6 ott 1973 Sadat (leader egiziano), con aiuto di Siria, grazie
alla copertura aerea sovietica, invase Golan e Sinai 
Israele, colto di sorpresa
Ma il 10 ottobre si arrestarono volevano infliggere una
sconfitta psicologica per proporre una soluzione negoziata
16 ottobre unità comandate dal generale Sharon
accerchiarono armata egiziana
Dopo intense trattative Usa e Urss  22 ott ONU decretò
tregua, ignorata da Israele  nuova tregua del 25 ott
rispettata per timore di innescare la guerra fredda
Quarta guerra arabo-israeliana
Effetto  ridimensionato il mito dell’invincibilità di
Israele:
• pace separata tra Israele ed Egitto mediata da USA
sett 1978-marzo 1979 accordi di Camp David
mediazione Kissinger, Sadat e Begin firmano la pace
• caduto il governo di Golda Meir, travolto dalle
polemiche  stagione (1977-1984) dei governi di
destra, sotto la guida di M. Begin
• Diritti dei palestinesi semplice “autonomia”
L’assassinio di Sadat
1981  Sadat (1918-1981) assassinato durante una parata al Cairo
 da gruppi integralisti islamici (6 ufficiali dell’esercito
egiziano) che non tolleravano l’atteggiamento laico tipico dei
leader nazionalisti
• motivazione  Nasser e Sadat responsabili di aver fatto
ripiombare l’Egitto in una situazione di barbarie e idolatria
• il loro crimine maggiore era di aver abrogato la legge santa
dell’Islam e di aver paganizzato la società islamica
introducendo e imponendo leggi e costumi importati dal
mondo esterno  così avevano perso la loro legittimità
• dovere della Jihad era distruggere il tiranno interno,
rendere possibile la restaurazione di una società
autenticamente islamica governata dalla legge dell’Islam
• dopo di ciò la cacciata del nemico esterno sarebbe stata
semplice
B. Lewis, La rinascita islamica, Il Mulino 1991
La guerra continua:
invasione israeliana del Libano
OLP riuscì a porre sotto il proprio controllo gran parte della
regione meridionale del Libano  trasformata in base
operativa per i guerriglieri
1982 per porre fine a qs attacchi e distruggere basi terroristiche,
Israele invase il Libano
Arafat resistette tre mesi, poi abbandonò  i palestinesi dei campi
profughi di Beirut, lasciati indifesi, furono massacrati dalla
Falange (miliziani cristiani libanesi) – massacri di Shabra e
Chatila, 16 settembre
Le truppe Israeliane non intervennero  ma l’opinione pubblica
israeliana ed internazionale insorse  furono ritirate le
truppe israeliane
OLP venne espulsa dal Libano
La guerra continua:
Intifadah – brivido, scossa
1987 Intifadah, rivolta delle popolazioni più povere della
Cisgiordania e della Striscia di Gaza
grave danno economico per Israele
ma soprattutto causò la reazione Israeliana con
sistematica brutale violazione dei diritti umani
 fra i palestinesi 500 morti e 7000 feriti
 arrestati 50 000 individui, la metà dei quali sotto i
18 anni  alimentarono le fila degli estremisti di
Hamas e della Jihad islamica, contrari a ogni
accordo con Israele
 naufragarono governi di unità nazionale S. Peres e Y.
Shamir, e indebolimento sostegno politico statunitense
Si prepara l’accordo …
Fine anni ’80  nella società palestinese nacquero due
movimenti per la costruzione di uno Stato islamico, fondato
sulla legge coranica
• HAMAS (=ardore, scossa  movimento di resistenza islamica)
• JIHAD ISLAMICA (guerra santa islamica)
OLP  rischiava di essere scavalcata
Israele  vide il rischio di una degenerazione in una
situazione sudafricana (dominio di una minoranza ebraica su
una popolazione araba enormemente superiore dal punto di
vista numerico)  e il rischio di un naufragio della stessa
democrazia (a causa del clima repressivo di tutte le
rivendicazioni palestinesi)
Pertanto …
Processo di Pace
1992 in Israele governo laburista, Yitzhak RABIN
1993 a Washington, con la mediazione di Clinton,
• Yasser Arafat e Ytzhak Rabin firmano ACCORDI di PACE
• svolta storica  per la prima volta un’autorità degli stati
arabi accettava il diritto all’esistenza dello Stato di Israele
 Israele si accordava con un’organizzazione considerata
di terroristi criminali
• previsti:
• il ritiro di Israele da Gaza e Cisgiordania (che avrebbero
goduto di maggiore autonomia)  anche senza stabilire
scadenze, di fatto era accettata la sovranità palestinese
• Consiglio dell’autonomia palestinese
I nemici della Pace
Ma l’accordo fu rifiutato da
• Hamas e dalla Jihad
• da parte israeliana  GUSH EMUNIM (Blocco dei
fedeli) per il popolamento ebreo dei luoghi biblici (dei
territori occupati dopo il 1967) 
• il partito fondato dal rabbino Meir Kahane  chiedeva
la necessaria completa espulsione degli arabi
• il 4 nov 1995 Rabin fu assassinato da un estremista
ebreo di tale movimento  il processo di pace si
arresta …
Nuovi accordi
1996 Arafat leader Consiglio dell’autonomia
1999 In Israele laburista BARAK
2000 Camp David nuova conferenza:
• impegno palestinese reprimere estremisti islamici
• ritiro israeliano dai territori occupati
• ritorno dei profughi della diaspora
Ma rimaneva il problema di GERUSALEMME
Ritorno alla Guerra
Settembre 2000  Arafat riprende azioni violente contro
Israele (seconda Intifadah)
Ma la guida della nuova rivolta fu assunta da Hamas e
Jihad che adottarono una nuova strategia:
Estate 2001  attentati terroristici suicidi
OPINIONE PUBBLICA DIVISA:
• per i sostenitori di Israele è la barbarie del terrorismo
islamico
• dall’altra parte  i metodi duri e radicali di Ariel Sharon
 costruzione del muro di Sharon, barriera difensiva dai
Territori occupati che corre anche dentro l’area palestinese
Ritorno alla Guerra
Pressione Internazionale: Bush ribadisce consenso USA a
Stato palestinese indipendente  Sharon ritira le truppe
2005 morte di Arafat, nuovo premier ABU MAZEN
ago 2005 Sharon decise il ritiro unilaterale da Gaza  che
consegna all’Autorità Nazionale Palestinese
Ma la pace in Terrasanta è ancora decisamente lontana …
Il MURO
OLMERT e
SHARON
ABU
MAZEN
chi ha voluto
l’Europa?
Home
Coudenhove-Kalergi
Winston Churchill
Aristide Briand
John Harvey Kellog
Silvio Trentin
Luigi Einaudi
Ernesto rossi
Altiero Spinelli
Eugenio Colorni
Jean Monnet
Konrad Adenauer
Robert Schuman
Renè Pleven
Dwight Eisenhower
Alcide de Gasperi
Paul Henry Spaak
Christian Fouchet
Walter Hallstein
Georges Pompidou
W. Brandt
V. Giscard d’ Estaing
H. Schmidt
L. Tindemans
E. Davignon
E. Heath
H. Wilson
Jaques Delors
Bettino Craxi
Lionel Jospin
Tony Blair
Romano Prodi
Wim Duisenberg
Javier Solana
Nicole Fontaine
V. Skouris
H. Pottering
J.M. Barroso
F. Frattini
Home
Scarica

Storia e politica dell`Unione Europea