La visione di un’Europa unita è stata concretizzata alla fine della seconda guerra mondiale, con l’obiettivo di garantire pace, prosperità e stabilità sul continente Prima di concretizzarsi in un vero e proprio progetto politico, l'idea di un'Europa unita è stata a lungo solo un sogno nelle menti di alcuni filosofi e visionari. Victor Hugo, ad esempio, vagheggiava gli "Stati Uniti d'Europa" ispirandosi ad ideali pacifisti ed umanisti In un celebre discorso, Hugo disse: Giorno verrà in cui (…) voi tutte, nazioni del continente, senza perdere le vostre qualità peculiari e la vostra gloriosa individualità, vi fonderete strettamente in una unità superiore e costituirete la fraternità europea (…). Giorno verrà in cui non vi saranno altri campi di battaglia all’infuori dei mercati aperti al commercio e degli spiriti aperti alle idee. Giorno verrà in cui i proiettili e le bombe saranno sostituiti dai voti (...)". Doveva trascorrere oltre un secolo prima che le parole profetiche pronunciate da Victor Hugo nel 1849 da utopia diventassero realtà. Due guerre mondiali e innumerevoli altri conflitti sul suolo europeo dovevano ancora falciare milioni di vite e più volte sembrò persa ogni speranza. Bisogna aspettare la fine della Seconda guerra mondiale per veder nascere una nuova speranza. Alcuni degli uomini che durante la guerra avevano combattuto contro i regimi dittatoriali sono ora decisi a superare gli odi e gli antagonismi nazionali e a porre le basi per una pace duratura. Fra il 1945 e il 1950 statisti coraggiosi come Robert Schuman, Konrad Adenauer, Alcide de Gasperi e Winston Churchill si impegnano a guidare i popoli dell'Europa occidentale verso una nuova era, un'era caratterizzata dalla creazione di nuove strutture, basate su interessi comuni e fondate su trattati destinati a garantire il rispetto delle leggi e l'uguaglianza fra le nazioni. Tappe fondamentali della nascita dell’ Unione Europea: 1951: Nascita della Comunità europea del carbone e dell'acciaio (CECA) con sei paesi fondatori 1957: Il trattato di Roma istituisce il mercato comune 1973: La Comunità passa a nove Stati membri ed elabora politiche comuni 1979: Prima elezione diretta del Parlamento europeo 1981: Primo allargamento mediterraneo 1993: Completamento del mercato unico 1993: Con il trattato di Maastricht nasce l'Unione europea 1995: L'Unione europea passa a 15 Stati membri 2002: Introduzione dell'euro 2004: Altri dieci paesi aderiscono all'Unione E' necessario inoltre ricordare le idee e il pensiero di alcuni personaggi del passato. Konrad Adenauer (1876-1967) Primo cancelliere della Repubblica federale di Germania, Konrad Adenauer ha guidato il nuovo Stato tedesco dal 1949 al 1963, contribuendo più di ogni altro a modificare il volto della Germania del dopoguerra e la storia europea. Come molti uomini politici della sua generazione, già dopo la prima guerra mondiale Adenauer aveva capito che si poteva sperare in una pace durevole soltanto con un’Europa unita. Le esperienze vissute all’epoca del Terzo Reich (fu rimosso dalla carica di sindaco di Colonia dai nazisti) servirono a confermare la sua opinione. In soli sei anni, dal 1949 al 1955, Adenauer realizzò una serie di ambiziosi obiettivi di politica estera di ampio respiro, nell’intento di inserire la Germania nell’alleanza occidentale: l’adesione al Consiglio d’Europa (1951), la creazione della Comunità europea del carbone e dell’acciaio (1952) e l’ingresso della Germania nella NATO (1955). Una pietra miliare della politica estera di Adenauer fu la riconciliazione con la Francia. Con il presidente francese Charles de Gaulle riuscì a realizzare una svolta storica: nel 1963 Germania e Francia, paesi un tempo acerrimi nemici, firmarono un trattato di amicizia che si può considerare una delle tappe fondamentali nel cammino verso l’integrazione europea. Robert Schuman (1886-1963) Robert Schuman, uomo politico, apprezzato avvocato e ministro degli Esteri francese tra il 1948 e il 1952, è considerato uno dei padri fondatori dell’unità europea. In collaborazione con Jean Monnet redasse il famoso piano Schuman pubblicato il 9 maggio 1950, giorno che oggi è considerato la data di nascita dell’Unione europea. Schuman proponeva nel piano il controllo congiunto della produzione di carbone e acciaio, le principali materie prime per l’industria degli armamenti. L’idea di base era che chi non dispone liberamente del carbone e dell’acciaio non è più in grado di condurre una guerra”. Alcide de Gasperi (1881-1954) Dal 1946 al 1953 Alcide de Gasperi, nelle sue funzioni di Presidente del Consiglio e ministro degli Esteri, guidò la politica interna ed estera dell’Italia negli anni del dopoguerra. De Gasperi nacque nella regione Trentino-Alto Adige, che fino al 1918 aveva fatto parte del territorio austriaco. Al pari di altri statisti illuminati del suo tempo, fu un attivo sostenitore dell’unità europea. L’esperienza del fascismo e della guerra (trascorse in carcere gli anni tra il 1927 e il 1928, prima di trovare asilo in Vaticano) lo aveva convinto che solo un’Europa unita avrebbe potuto impedire il ripetersi di simili eventi. De Gasperi promosse spesso iniziative per l’integrazione dell’Europa occidentale, lavorando per la realizzazione del piano Marshall e creando stretti legami economici con altri paesi europei, in particolare con la Francia. Egli fu inoltre sostenitore del piano Schuman per la fondazione della Comunità europea del carbone e dell’acciaio e contribuì a formulare l’idea della politica europea di difesa comune