Obiettivi didattici Mettere a disposizione dei partecipanti gli strumenti utili per l’analisi dei processi, ritenuti più adeguati per rispondere alle esigenze di cambiamento (fattori endogeni ed esogeni). Proporre approcci metodologici e strumenti da utilizzare. Focalizzare sia la dimensione metodologica sia la dimensione pratica tramite l’utilizzo di un tool di modellazione organizzativa (ARIS Platform) a supporto dell’analisi dei processi. -1- Gli oggetti di analisi e di intervento dell’organizzazione STRUTTURA UNITÀ ORGANIZZATIVE Oggetto di revisione periodica in sede di regolamentazione o di progetti di riorganizzazione Oggetto di riferimento in un contesto di massimizzazione dell’efficienza operativa. Le attività costituiscono la declinazione operativa delle unità organizzative, le “cose che si fanno”. ATTIVITA’ -2- Una lettura differente STRUTTURA Costituiscono un oggetto cruciale nella gestione del cambiamento, cioè nell’individuazione della “configurazione organizzativa” più opportuna nel contesto competitivo di riferimento SISTEMI DI GOVERNO E CONTROLLO UNITÀ ORGANIZZATIVE ATTIVITA’ Si tratta di tutti i meccanismi, tipicamente organizzati per processo, che consentono di far funzionare l’organizzazione: sistemi di pianificazione, di controllo, sistemi informativi, sistemi amministrativi, etc. -3- Il ruolo chiave delle “attività” Struttura organizzativa Processo ATTIVITA’ Struttura organizzativa Processo ATTIVITA’ Le attività costituiscono il punto di collegamento tra le responsabilità assegnate alle U.O. ed i PROCESSI. Costituiscono il MATTONE ELEMENTARE dell’analisi e progettazione per processi L'attività è una parte di un processo che non include decisioni e che quindi non è utile scomporre ulteriormente. Le attività, quindi, possono sostanziarsi in operazioni su oggetti fisici o informativi oppure in una decisione assunta da un attore coinvolto nel processo. -4- Definizione di processi primari e di supporto Generalmente i processi vengono definiti in processi primari e processi di supporto (catena del valore di Porter) PROCESSI PRIMARI I processi primari (o di business) sono quelli fondamentali per la distribuzione del valore al cliente finale. Hanno un maggior impatto sui risultati di business dell'azienda (sono in genere fondamentali per ottenere successo). Sono la ragion d’essere dell’azienda e vi sono inclusi gli elementi distintivi di essa. Spesso sono caratteristici del settore in cui l'azienda opera. Logistica in entrata Attività operative Logistica in uscita Marketing e vendite Servizi Approvvigionamenti Sviluppo delle tecnologie Gestione risorse Attività infrastrutturali PROCESSI DI SUPPORTO I processi di supporto sono invece dei processi necessari per la gestione, ma senza valore aggiunto sul prodotto/servizio riconoscibile dal cliente. Sono quei processi che dovrebbero essere eliminati nel momento in cui si dovesse trovare un modo per "non averne più bisogno” Predispongono le risorse, le infrastrutture, le competenze e le conoscenze necessarie per i processi aziendali -5- Il processo: la scomposizione (un esempio) MACROPROCESSO (Business, Governance e Supporto) PROCESSO Rappresenta il livello massimo di aggregazione SOTTOPROCESSO FASE Rappresenta un’ulteriore articolazione che descrive la sequenza logico - temporale del sottoprocesso isolandone i passaggi “di stato” fondamentali Rappresenta una scomposizione orientata a identificare ambiti di attività caratteristici, specializzati per segmento, gruppo prodotti, finalità, ecc., finalizzata a consentire una lettura “gestionale” dell’informazione ATTIVITA’ ATTIVITA’ Rappresenta il livello massimo di dettaglio ritenuto significativo per l’ambito di analisi -6- Classificazione dei processi direzionali, gestionali e operativi SENIOR MANAGEMENT MIDDLE MANAGEMENT LIVELLI OPERATIVI Processi direzionali (o strategici): concorrono alla pianificazione di mediolungo termine dell'organizzazione e sono tipicamente caratterizzati da decisioni non strutturate, assunte cioè in assenza di regole predeterminate per decidere. Processi gestionali: concorrono alla traduzione degli obiettivi di medio-lungo termine nella programmazione di breve termine e controllano il raggiungimento degli obiettivi. Sono prevalenti le decisioni semi-strutturate, assunte in base a regole solo in parte predeterminate. Processi operativi: concorrono al raggiungimento degli obiettivi. In questi la grande maggioranza delle decisioni sono strutturate, ossia assunte in base a regole completamente predeterminate. -7- Altre classificazioni dei processi Processi scarsamente strutturati: caratterizzati da attività non del tutto prevedibili con elevata discrezionalità Processi altamente strutturati: caratterizzati da strutture complesse e non discrezionali, con cicli, task eseguiti in parallelo e sincronizzazioni fra attività. Processi human-oriented: in questi gli agenti umani cooperano per eseguire le attività del processo e per garantire la correttezza dei risultati. Processi system oriented: altamente automatizzati, includono attività pesanti dal punto di vista computazionale e di solito richiedono che sia il sistema a valutare la correttezza dell’esecuzione e delle informazioni prodotte. Processi ad hoc: processi senza una struttura fissa e ben definita, caratterizzati da alta variabilità. Per questi processi è difficile definire uno schema, dato che la sequenza delle attività non è prestabilita, ma viene definita dinamicamente, durante l’esecuzione del processo. Processi amministrativi: processi prevedibili e ripetibili, per i quali è possibile definire uno Schema che viene seguito da molte o tutte le istanze (esecuzioni) del processo. Le attività di un processo amministrativo sono in genere eseguite da agenti umani (processi human-oriented) e comportano tipicamente l’inserimento di dati o la scrittura di documenti. Data la loro ripetitività, i processi amministrativi si prestano bene ad essere automatizzati. Processi produttivi: sono system-oriented, altamente strutturati e comportano un elevato numero di transazioni che accedono a vari sistemi informativi. Anche i processi produttivi, come quelli amministrativi, sono prevedibili e ripetibili, e come tali possono essere automatizzati. -8- Il Process Owner Il termine Process Owner è sempre più in uso a seguito della progressiva evoluzione delle aziende verso un approccio “per processi”. Con tale termine si fa riferimento al Responsabile di processo o, più comunemente, ad un Referente di processo. EVOLUZIONE DEI MODELLI ORGANIZZATIVI DELLE AZIENDE Organizzazione tradizionale gerarchico/ funzionale Organizzazione divisionale Organizzazione per processi -9- Concetti fondamentali dell’analisi sui processi • Organizzare per processi significa individuare i processi fondamentali dell’azienda ed eliminare tutte le attività che non producono (o distruggono) valore. • Significa porre in relazione le attività svolte da chi lavora in azienda con i reali bisogni dei fornitori e dei clienti. • Identificare un processo significa tirar fuori chi fa che cosa, dove, come (cioè con quali modalità, con quali risorse…) e perché viene fatta quella cosa e con quale impatto sugli altri componenti dell’organizzazione. - 10 - Il punto di partenza: esigenze da soddisfare Gestione operativa e della documentazione Business Process Reengineering Efficienza e dimensionamento Qualità e Certificazione Knowledge Management e “diffusione” GESTIONE PER PROCESSI Competenze e mestieri ABM e Valutazione delle Performance Sistema dei controlli e dei rischi - 11 - L’analisi dei processi I processi rappresentano una “schematizzazione” dell’operatività di un’azienda utile ed opportuna per far fronte a diverse finalità. Analizzare un processo significa identificare e correlare: • gli attori e le loro funzioni organizzative; • le azioni o attività; • le relazioni (tra attori e tra questi e le azioni); • le sequenze di operazioni; • i punti di snodo e raccordo (con altri processi); • i clienti e i fornitori (sia interni che esterni); • gli input e gli output; • … Mappare un processo significa, quindi, raccogliere e descriverne tutti gli aspetti e cioè “chi fa cosa, come e quando”. - 12 - L’analisi dei processi Pertanto, per ciascun processo le “domande” alle quali deve essere data risposta per la rappresentazione nel disegno dei processi (mappatura o modellazione) sono: • Qual è lo scopo del processo? Cosa produce all’interno dell’azienda? Che valore ha l’output del processo? • Quali sono i processi da cui quello in oggetto riceve degli input? • Quali sono i processi cui quello in oggetto invia degli input? • Quali sono gli “attori” coinvolti nel processo da descrivere? • Il processo può “semilavorati”? essere scomposto in fasi che producono dei • Quali supporti informatici e logistici vengono utilizzati per lo svolgimento delle attività? • Qual è la sequenza di attività attraverso cui viene raggiunto lo scopo del processo? - 13 - L’analisi dei processi L’analisi dei processi rappresenta la prima attività che occorre svolgere al fine di modellare i processi. In tale fase di definiscono le modalità di esecuzione delle attività che compongono il processo raccogliendo ed esaminando tutta la documentazione di tipo normativo relativa allo svolgimento di attività, spesso costituita da testi in formato libero. L’analisi dei processi permette così di: - identificare e descrivere in modo opportuno i processi; - rappresentare gli stessi all’interno delle organizzazioni. La rappresentazione può, tuttavia, risultare difficile e laboriosa in quanto: • i processi sono spesso costituiti da attività svolte in diversi punti dell’organizzazione; • i processi possono avere degli elementi di sovrapposizione (es. svolgimento di due processi da parte dello stesso ufficio o della stessa persona, attività comuni, ecc.); • le attività elementari che compongono il processo possono essere di difficile identificazione o difficilmente separabili da altre attività collegate. - 14 - Identificazione dei processi L’identificazione dei processi richiede l’esame dei seguenti elementi all’interno della documentazione raccolta: Eventi Verbi Punti di decisione Si considerano gli eventi che danno inizio ad un processo, gli eventi che portano alla terminazione di un processo (sia essa per il completamento del processo o per una sua interruzione dovuta a una situazione anomale) e gli eventi significativi nello svolgimento del processo. Elemento utile per scomporre un processo nelle sue attività elementari può essere dato dall’esame dei verbi contenuti nella documentazione raccolta: verbi quali predisporre, approvare, richiedere il parere e così via, sono tutti indicativi di attività da svolgere all’interno del processo. Un momento significativo del processi è rappresentato dal momento in cui devono essere prese le decisioni. Tali decisioni possono portare a diverse strade nell’esecuzione delle attività successive del processo, possono iniziare attività di negoziazione tra parti, possono portare a diversi tipi di terminazione del processo. - 15 - Identificazione dei processi • Una volta identificati i processi è possibile collocare gli stessi all’interno di uno schema tassonomico. • Nello specifico in questo ambito parleremo di tassonomia dei processi o di albero dei processi facendo riferimento alla definizione univoca, alla classificazione dei processi aziendali all’interno di una struttura di riferimento. • Si parla di “albero dei processi” in quanto l’articolazione in macroprocessi, processi, sottoprocessi, fasi, etc. risulta analoga alla progressiva scomposizione di un tronco in rami, sottorami, etc. - 16 - Esempi flussi MACROPROCESSO (Business, Governance e Supporto) PROCESSO SOTTOPROCESSO 1 FASE 1 SOTTOPROCESSO 2 FASE 2 FASE 3 - 17 - MACROPROCESSO (Business, Governance e Supporto) PROCESSO Esempi flussi SOTTOPROCESSO 2 SOTTOPROCESSO 1 F A S E 1 F A S E 2 F A S E 3 - 18 - Diagnosi dei processi La rappresentazione può costituire un valore in sé, ma è spesso propedeutica alla DIAGNOSI, vale a dire alla valutazione del processo in ottica di ridisegno. Individuazione dei punti di criticità del processo AS - IS Misurazione delle “criticità” e relative analisi di impatto Approfondimento delle possibili alternative di svolgimento delle attività di processo Misurazioni di “performance” di processo (es. Tempo di attraversamento processi, FTE di processo, ecc.) Individuazione “gap” rispetto ad un modello di riferimento (es. Prescrizioni normative, benchmark, ecc.) Le modalità di realizzazione della diagnosi variano in relazione all’obiettivo del progetto: efficienza, efficacia, controllabilità, etc. - 19 - Una definizione di Business Process Management (BPM) Il Business Process Management (BPM) è l’insieme di attività necessarie per definire, ottimizzare, monitorare e integrare i processi aziendali, al fine di creare un processo orientato a rendere efficiente ed efficace il business dell’azienda. Il BPM è una via intermedia fra la gestione d'impresa e l'Information Technology ed è riferito in particolar modo ai processi operativi che interessano variabili quantitative, ripetuti su grandi volumi quotidianamente. - 20 - Vantaggi del BPM Il Business Process Management (BPM) unito all’adozione della logica e dell’organizzazione per processi permettono di: • agevolare l’integrazione interfunzionale e ridurre gli attriti; • integrare l’organizzazione a livello micro (analisi e definizione di procedure e posizioni) e a livello macro (configurazione della struttura); • individuare i processi fondamentali dell’azienda ed eliminare tutte le attività che non producono (o distruggono) valore; • porre in relazione le attività svolte da chi lavora in azienda con i reali bisogni dei fornitori e dei clienti. - 21 - BPM per i modelli di governo che si basano su una “visione per processi” Un progetto di BPM consente: Modello di Governo BUSINESS PROCESS MANAGEMENT Processi • la formalizzazione dei processi aziendali e la loro gestione in un Repository unico dei Processi* • Processi di governo • Processi di supporto/ funzionamento • Processi di Business Regolamenti Normative Interne • la raccolta di un patrimonio informativo comune disponibile a tutte le strutture aziendali interessate ad effettuare autonomamente attività di analisi sui processi stessi • l’aumento della responsabilizzazione dei process owner sulle attività di processo gestite • l’analisi critica e radicale dei processi finalizzata al miglioramento della performance (Business Process Reengineering) *Unico punto di raccolta del know how aziendale in materia di processi di business continuity, gestione contabile - fiscale e bilancio, compliance, ecc.. - 22 - La vista “globale” del BPM La “visione per processi” costituisce l’elemento aggregante delle varie categorie di conoscenza presenti in azienda ... Il Repository organizzativo è un modello concentrico basato sui processi. Attorno al modello dei processi si integrano più viste (Dimensioni di Analisi) corrispondenti alle varie categorie della conoscenza. Tramite questo approccio, il Modello di riferimento costituisce un ambiente “attivo” di tutte le informazioni rilevanti per il Governo dell’Azienda. - 23 - Gli strumenti di BPM Oltre a strumenti di modellazione dei processi (v. oltre) sono disponibili software di Business Process Management (BPM) orientati a misurare, velocizzare e semplificare la gestione e il miglioramento dei processi aziendali: monitorando l'esecuzione dei processi; consentendo ai manager di fare analisi e cambiare tecnologia e organizzazione sulla base di dati concreti, piuttosto che in base ad opinioni soggettive; trasferendo i requisiti dei processi in requisiti funzionali. - 24 -