PATRONATO Assegni, ecco le nuove regole Le novità sono scattate con il 30 aprile. Non trasferibilità e codice fiscale per la lotta al riciclaggio. di Valentino Domenico Una piccola rivoluzione per gli assegni è stata avviata con il 30 aprile. Nulla di paragonabile al passaggio dalla lira all'euro, ma per i cittadini alle prese con i pagamenti si tratterà, allo stesso modo, di abituarsi da un giorno all'altro ad un diverso uso di uno degli strumenti di pagamento tra i più diffusi. A cambiare le regole sugli assegni è una nuova legge contro il riciclaggio del denaro sporco. L'obiettivo è contrastarlo limitando la circolazione del denaro contante. Più in generale la cosiddetta guerra al contante e un tema diventato di stretta attualità nell'Eurozona e in Italia in particolare. La Banca d'Italia, d'intesa con il sistema bancario, persegue un obiettivo da realizzare nei prossimi anni: convincere gli italiani, molto più affezionati al denaro contante rispetto agli altri cittadini europei, ad utilizzare sempre di più la moneta di plastica e le transazioni elettroniche che comportano minori costi sia per i cittadini che per il sistema economico del Paese. Le novità dal 30 aprile La principale è che i carnet che ritire- La mini-rivoluzione in quattro punti 1) Gli assegni sopra i 5mila euro si possono girare? No, in nessun caso. Gli assegni di tale importo devono sempre avere l'indicazione del nome (o della ragione sociale in caso di una società) del beneficiario dell'assegno e di conseguenza la clausola di non trasferibilità. 2) Si potrà avere dopo il 30 aprile un carnet di assegni trasferibili per importi sotto i 5mila euro? Sì, la banca, dietro richiesta scritta da parte del cliente, può consegnare questo tipo di carnet. Tali assegni, però, avranno un costo aggiuntivo di 1,5 euro l'uno a titolo di imposta di bollo. Si potrà, inoltre, ancora emettere un assegno «a me medesimo» che però potrà essere incassato solo dalla persona che lo emette. 3) I vecchi assegni si possono utilizzare dopo il 30 aprile? È possibile utilizzare i vecchi assegni secondo le nuove regole, ossia con l'indicazione non trasferibile. Chi invece compila un assegno senza la clausola di non trasferibilità, per importi quindi inferiori a 5mila euro, deve ricordarsi di aggiungere, rispetto a prima, il proprio codice fiscale. La stessa regola vale per ogni girante (firma e codice fiscale). 4) Cosa cambia per i libretti al portatore? Le nuove regole prevedono che i nuovi non possano avere una giacenza superiore a 5mila euro. Per quelli già aperti e con somme depositate superiori c'è tempo per mettersi in regola (riducendo il deposito o estinguendo il libretto) fino al 30 giugno 2009. remo in banca avranno tutti la clausola non trasferibile stampigliata su ogni assegno. Si potranno ancora avere carnet per assegni cosiddetti liberi ma bisognerà chiederli per iscritto alla banca. Questi carnet saranno gravati da un'imposta di bollo di 1,5 euro per ogni singolo assegno. Un assegno senza la clausola non trasferibile, inoltre, non potrà avere un importo superiore ai 4.999 euro (oggi il limite Per affrontare le sfide future L'Ufficio di coordinamento del Patronato Acli Svizzera ha organizzato a Lugano, gli scorsi 12 e 13 marzo, un corso di formazione per i propri operatori sugli aggiornamenti legislativi relativi alla 5a Revisione della legge sull'invalidità svizzera (AI), sulla valutazione degli indebiti INPS, sui redditi esteri da dichiarare in Italia, ed infine sulle novità introdotte dalla legge 247/07. All'incontro, a cui ha partecipato anche il direttore generale Damiano Bettoni, sono intervenuti in qualità di relatori, Francesco Onorato, Coordinatore del Patronato Acli Svizzera, Monica Maestri, dell'Ufficio cantonale invalidità, e Giuseppe Foresti, responsabile centrale del Patronato Acli. L'incontro riconferma la strategia del Patronato Acli tesa alla valorizzazione delle risorse umane, a partire dalle conoscenze e dalle abilità professionali di ogni operatore. La formazione - hanno infatti convenuto i presenti - è un elemento determinante di qualsiasi organizzazione nonché leva strategica per supportare il cambiamento organizzativo e gestionale. 16 il dialogo 3/08 è di 12.500 euro). Altra novità, studiata per contrastare il riciclaggio, è l'obbligo per chi gira un assegno di aggiungere alla firma anche il proprio codice fiscale. Le nuove regole recepiscono la terza Direttiva europea in materia di antiriciclaggio che già dalla fine dello scorso anno è efficace in Italia per un altro strumento di pagamento: la moneta elettronica, ossia le carte di credito usa e getta, acquistabili in forma anonima, e quelle ricaricabili molto diffuse, queste ultime, soprattutto tra i ragazzi. Le nuove regole prevedono che se la carta non è ricaricabile l'importo massimo memorizzato non possa essere superiore a 150 euro (prima era di 500). Se la carta è ricaricabile il limite è di 2.500 euro per l'importo totale da spendere nel corso di un anno e con un limite più basso (mille euro) per le operazioni effettuate in un'unica soluzione.