ISTITUTO COMPRENSIVO SCUOLA INFANZIA, PRIMARIA,SECONDARIA di I° Grado “Margherita Hack” Via del Municipio, 1 64020 Castellalto (TE) C.F. 80003190677 Cod. Meccanografico TEIC82400B Telefono 0861/296713, Fax 0861/320114 E-Mail: [email protected] www.iccastellalto.it PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 2015-2016 Delibera del Collegio Docenti Unitario del 28/10/2015 Delibera del Consiglio D’Istituto del 30/10/2015 Indice PRINCIPI FONDAMENTALI – VALORI CONDIVISI Pag. 3 L’ISTITUTO E I PLESSI Pag. 18 IL CURRICOLO Pag. 30 LA VALUTAZIONE Pag. 32 ACCOGLIENZA E CONTINUITA’ Pag. 65 INTERCULTURA Pag. 86 ORIENTAMENTO Pag. 95 INCLUSIONE Pag.101 ALLEANZA EDUCATIVA SCUOLA – FAMIGLIA – TERRITORIO Pag. 107 ARRICHIMENTO OFFERTA FORMATIVA – PROGETTI 2015/16 Pag. 111 Principi fondamentali L’Istituto Comprensivo di Castellalto , attraverso la Carta dei servizi e sulla base degli artt. 2, 3, 21, 30, 33, e 34 della Costituzione Italiana, assicura quanto elaborato ed approvato dagli Organi Collegiali in coerenza con quanto contenuto nel PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA. IL POF dell’istituto, si ispira ai seguenti principi relativi a: Diritti dell’alunno/studente Missione della scuola come istituzione educativa Visione della nostra scuola a) PRINCIPI DELLA NOSTRA SCUOLA RELATIVI AI DIRITTI DELL’ALUNNO/STUDENTE uguaglianza non solo formale ma sostanziale, intesa anche in termini di equità nella diversità accoglienza dall’integrazione all’inclusione sviluppo dell'identità conquista della autonomia sviluppo delle competenze a) PRINCIPI DELLA NOSTRA SCUOLA RELATIVI AI DIRITTI DELL’ALUNNO/STUDENTE sviluppo di una coscienza critica diritto di sbagliare, di cambiare opinione, di correggere e di correggersi la scuola come luogo di formazione e di educazione, come comunità di dialogo che sviluppi competenze di cittadinanza e valori democratici diritto al dialogo, all’informazione e alla partecipazione diritto ad una formazione culturale di qualità che rispetti e valorizzi identità di ciascuno: diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva, volta ad attivare un processo di autovalutazione. Valori condivisi Il nostro Istituto favorisce l’accoglienza, l’inserimento e l’integrazione di tutti gli alunni, con particolare riguardo alle classi iniziali e a particolari bisogni educativi del singolo e/o del gruppo classe. Ogni operatore deve avere rispetto dei diritti e degli interessi di ciascun bambino nel proprio agire quotidiano. La nostra scuola quindi… - accompagna i ragazzi in una progressiva conquista dell'identità e dell’autonomia - li introduce alla conoscenza della realtà (il sé, le cose, gli altri, gli alfabeti culturali) - li guida ad individuare criteri di lettura ed interpretazione della realtà - promuove la costruzione di relazioni significative - sostiene i ragazzi nell’assunzione di impegni e responsabilità - favorisce un clima di accettazione e disponibilità favorisce l’incontro con le differenze - b) MISSIONE DELLA NOSTRA SCUOLA COME ISTITUZIONE EDUCATIVA CHE FORNISCE UN SERVIZIO D’ISTRUZIONE diritto di scelta obbligo e regolarità di frequenza L’Istituto offre ai propri studenti un percorso di crescita comune, che si basa sui principi fondamentali dei diversi ordini di scuola in essa presenti: unitarietà del sistema formativo di base; equilibrio tra la necessità di coordinare i percorsi educativi e quella di riconoscerne la specificità; valorizzazione dell’azione educativa della scuola quale risorsa per lo sviluppo culturale e formativo dell’alunno, capace di interagire e cooperare in un contesto multiculturale. b) MISSIONE DELLA NOSTRA SCUOLA COME ISTITUZIONE EDUCATIVA CHE FORNISCE UN SERVIZIO D’ISTRUZIONE La vita della comunità scolastica si basa quindi sulla libertà di espressione, di pensiero, di coscienza e di religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono, quale che sia: la loro età e condizione, nel ripudio di ogni barriera ideologica, sociale culturale b) MISSIONE DELLA NOSTRA SCUOLA COME ISTITUZIONE EDUCATIVA CHE FORNISCE UN SERVIZIO D’ISTRUZIONE La missione che l’Istituto, come luogo di formazione e di educazione, persegue è dunque la valorizzazione dell’alunno come persona attraverso: - la costruzione di relazioni positive e la prevenzione del disagio; - l’integrazione all’interno della scuola e nel territorio; - la continuità tra i vari segmenti scolastici; - l’acquisizione delle conoscenze e delle competenze chiave di cittadinanza; - lo sviluppo della coscienza critica. C) VISIONE DELLA NOSTRA SCUOLA partecipazione efficienza trasparenza libertà di insegnamento formazione del personale IMPEGNO E RESPONSABILITA’ DEL NOSTRO ISTITUTO promuove occasioni di incontro significativo tra alunni, famiglie, dell’essere con responsabilmente. territorio, gli altri nell’ottica culturale consapevolmente e si impegna a comunicare ad alunni, docenti, famiglie ed operatori del territorio le proprie scelte educative e le strategie di intervento. garantisce la prima alfabetizzazione culturale degli alunni promuove situazioni di formazione/informazione per le famiglie IMPEGNO E RESPONSABILITA’ DEL NOSTRO ISTITUTO organizza e gestisce attività di formazione e aggiornamento per i docenti garantisce che la libertà di insegnamento si realizzi nel rispetto della personalità dell’alunno e agisce affinchè tale libertà si fondi su di una preparazione professionale adeguata, aggiornata delle teorie psicopedagogiche, delle strategie didattiche, delle moderne tecnologie educative della valenza qualitativa delle attivita’ educative garantendone l’adeguatezza alle esigenze culturali e formative degli alunni; IMPEGNO E RESPONSABILITA’ DEL NOSTRO ISTITUTO Costruisce momenti di continuità educativa, tra tutti gli ordini di scuola (interni all’I.C) e con le scuole Secondaria di Secondo Grado e le altre agenzie ; Si riferisce a criteri di validità culturale e di funzionalita’ educativa nella scelta del materiale librario o strumenti ad esso alternativi; Articola il tempo scolastico secondo ritmi adeguati all'età, alle capacità di apprendimento ed in relazione alla distribuzione degli impegni giornalieri e settimanali; Costruisce un clima relazionale sereno e corretto tra il personale della scuola e alunni; L’interazione fra le diverse identità presenti nell’Istituto Scuola dell’Infanzia: L'identità pedagogica della scuola dell’infanzia diventa realtà operante attraverso l'attività educativa fondata su una programmazione che tiene conto: dei bisogni reali dei bambini del contesto socio culturale dei bisogni reali del bambino del contesto socio-culturale dei rapporti con la famiglia e le altre istituzioni presenti sul territorio delle situazioni di disagio, di svantaggio e di disabilità. L’interazione fra le diverse identità presenti nell’Istituto Scuola Primaria: La Scuola Primaria, per scelta di stile educativo, si propone di: accogliere ogni bambino e trasformare la diversita’ in risorsa educativa; prestare attenzione ai bisogni fondamentali e ai desideri delle bambine e dei bambini: offrire strutture idonee per i bambini diversamente abili; valorizzare le potenzialità di ogni alunno; collaborare ed interagire con le agenzie del territorio: offrire agli alunni l’ occasione di apprendimento dei saperi e dei linguaggi; L’interazione fra le diverse identità presenti nell’Istituto Scuola Secondaria di I grado: La Scuola Secondaria di I Grado cerca di promuovere l’educazione della persona e garantire il successo formativo a tutti gli alunni, attraverso alcune scelte metodologiche, previste dalle nuove indicazioni per il curricolo, volte a valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni quali: individuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità; favorire l’esplorazione e la scoperta; incoraggiare l’apprendimento collaborativo e la scoperta; promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere; Promuovere percorsi in forma di laboratori. Scuole dell’Infanzia Plessi scuola dell’Infanzia: Canzano 3 sezioni, alunni 58 Villa Torre 2 sezioni e 1 ad orario ridotto, alunni 58 Castellalto 1 sezione, alunni 21 Castelnuovo 6 sezioni, alunni 146 Scuole Primarie Plessi scuola primaria: Canzano, 5 classi, alunni 77 Villa Zaccheo, 7 classi, alunni 112 Castellalto, 2 classi, alunni 31 Castelnuovo Tempo Modulo, 7 classi, alunni 141 Castelnuovo Tempo Pieno, 5 classi, alunni 105 Scuole Secondarie Plessi scuola secondaria: Canzano, 3 classi, alunni 50 Tempo prolungato Castellalto, 4 classi, alunni 76 Tempo prolungato Castelnuovo, 7 classi, alunni 156 ORARI FUNZIONAMENTO PLESSI Scuola dell’infanzia ORARI FUNZIONAMENTO PLESSI Scuola Primarie ORARI FUNZIONAMENTO PLESSI Scuola Secondaria Popolazione scolastica Il contesto socio economico degli studenti è eterogeneo per quanto riguarda alcuni plessi presenti nella sede di Castelnuovo, risulta invece più omogeneo in riferimento alle realtà di Canzano e Castellalto. Ovunque, comunque, si registrano situazioni di disagio sociale ed economico. Nel plesso di Castelnuovo numerosi sono gli alunni stranieri presenti di cui molti, pur essendo in Italia da più tempo, non possiedono ancora una buona padronanza della lingua italiana e non sempre sono ben integrati nel contesto sociale. La frequenza degli alunni stranieri risulta essere maggiore nella primaria con un funzionamento a Tempo Pieno proprio poiché i genitori sono impossibilitati a seguirli nel pomeriggio. Nel complesso la popolazione scolastica, sebbene assai eterogenea, evidenzia una forte aggregazione culturale e storica. Territorio e capitale sociale Il nostro Istituto è dislocato su due comuni con realtà diverse. Principale polo di aggregazione e sviluppo risultano essere Castelnuovo e la vallata del Tordino. La sua posizione geografica consente di aprirsi su due importanti vie di comunicazione. Gli enti comunali si sono sempre dimostrati disponibili alla collaborazione, individuando nella scuola una importante priorità e ritenendola elemento anche di aggregazione sociale. Le associazioni del territorio sono state solitamente coinvolte. Scarse sono al momento le opportunità di lavoro e medio-alto risulta essere il tasso di disoccupazione delle famiglie e ciò condiziona le richieste di impegni economici da parte della scuola. La disomogenea distribuzione della popolazione comporta la formazione di classi particolarmente numerose in alcuni plessi, mentre altri rischiano la pluriclasse. I plessi sono dislocati geograficamente in 12 sedi: quattro plessi di scuola infanzia, quattro di scuola primaria di cui una a sua volta separata in due plessi tra loro distanti e tre di secondaria di 1o grado. Risorse economiche e materiali Assenza di barriere architettoniche . Una LIM funzionante in ogni plesso di scuola primaria. Aula multimediale in ogni plesso di scuola secondaria con 10 postazioni e con discreto collegamento Wi-Fi. Ottima capacità progettuale all’interno dell’istituto in grado di intercettare finanziamenti esterni PROGETTI POR E MINISTERIALI) (POFSE, COMENIUS, Finanziamenti dagli enti comunali I plessi dell’infanzia non sono dotati di attrezzature multimediali e tecnologiche. I plessi della primaria sono carenti di attrezzature informatiche e la connessione Wi-Fi non è sempre funzionante in tutti i plessi dell'Istituto. Risorse professionali Risorse professionali Il più degli insegnanti risulta essere di ruolo e garantire una continuità didattica all'interno dell’istituto. La media dell’età anagrafica si aggira intorno ai 45 anni. Nella Scuola Primaria risulta essere presente un discreto numero di docenti in possesso dei requisiti per l'insegnamento della lingua inglese come specializzati. Nella scuola dell'infanzia e nella primaria è presente un buon numero di insegnanti laureati. Diversi sono i corsi di formazione ed aggiornamento che gli insegnanti hanno negli ultimi anni seguito anche tra reti di scuole per approfondire e sperimentare nuovi approcci didattici. CURRICOLO Nel rispetto e nella valorizzazione dell’autonomia scolastica le Indicazioni 2012 costituiscono il quadro di riferimento per la progettazione curricolare delle Scuole. Sono un testo aperto che la Comunità educante è comunque chiamata a contestualizzare nel proprio ambiente elaborando scelte rispetto a contenuti, metodi, organizzazione, valutazione. Il curricolo di Istituto è espressione di libertà di insegnamento e di autonomia scolastica, ma viene costruito (e inserito nel POF) con i riferimenti suddetti Profilo dello studente alla fine del 1° ciclo Traguardi per lo sviluppo delle competenze (per disciplina) Obiettivi specifici di apprendimento (per disciplina) CURRICOLO L’itinerario scolastico, dai 3 ai 14 anni pur abbracciando tre tipologie di Scuole con specifiche identità, è progressivo e continuo e la presenza degli I.C. legittima la progettazione di un unico curricolo verticale. Nell’Infanzia la Scuola accoglie l’esperienza dei bimbi in una prospettiva evolutiva e le attività offrono un’occasione di crescita all’interno di un contesto attento al benessere e al graduale sviluppo di competenze riferite all’età (3-6 anni). Nella Scuola del 1° ciclo l’azione didattica continua a valorizzare le esperienze con approcci educativi attivi e guida i ragazzi lungo percorsi di conoscenza progressivamente orientati alle discipline e alle connessioni tra diversi saperi. Al termine della Scuola dell’Infanzia, della Primaria e della Secondaria vengono fissati i traguardi per lo sviluppo delle competenze relativi alle discipline. Essi costituiscono piste culturali per i docenti che calibrano e valutano la propria azione educativa “su misura” per ciascun alunno. Gli obiettivi di apprendimento individuano a loro volta, i campi del sapere, conoscenze e abilità ritenute indispensabili per raggiungere i traguardi per lo sviluppo delle competenze. Sono organizzati in nuclei tematici e definiti in relazione a periodi didattici lunghi ( 5 anni per la Scuola Primaria e 3 anni per la Scuola Secondaria di 1° grado). VALUTAZIONE Ai docenti compete infine la responsabilità della valutazione e la cura della documentazione nonché la scelta dei relativi strumenti, nel quadro dei criteri deliberati dai Collegi Docenti. La Scuola finalizza il curricolo alla maturazione delle competenze previste nel profilo dello studente alla fine del 1° ciclo, fondamentali per la crescita personale e che saranno oggetto di certificazione. A seguito di una regolare osservazione e documentazione e valutazione delle competenze è possibile la loro certificazione al termine della Primaria e della Secondaria di 1° grado attraverso modelli predisposti. Finalità del processo educativo Contesti ed esiti dal nostro RAV DAGLI ESITI RAV – OBIETTIVI - TRAGUARDI ESITI RAV studenti 1) risultati scolastici 2) competenze chiave di cittadinanza = livello medio Piano pluriennale TRAGUARDI DI LUNGO PERIODO Come? OBIETTIVI DI PRIORITA’ Riferiti agli esiti Migliorare i livelli di competenza raggiunti dagli alunni: Diminuire la variabilità dei risultati tra le classi Sviluppare la capacità di assolvere ai propri doveri con responsabilità PROCESSO DI INCLUSIONE E DIFFERENZIAZIONE PROCESSO DI ORIENTAMENTO PROCESSO AMBIENTE DI APPRENDIMENTO Allineare gli esiti all’esame di stato ai risultati regionali e nazionali; Ridurre la varianza dei risultati per classi parallele; Responsabilizzare gli alunni nei compiti scolastici e nell’organizzazione del lavoro domestico. COME SI VALUTA NEL NOSTRO ISTITUTO L’Istituto Comprensivo raccoglie elementi utili alla valutazione di alcuni significativi aspetti del servizio erogato. Data la complessità del “sistema scolastico” di anno in anno o in scansione pluriennale, da parte degli Organi Collegiali, verranno individuati settori di indagine per la riflessione valutativa. ♦ gli alunni ( processo di apprendimento – comportamento – rendimento ) TRAMITE LA PRATICA QUOTIDIANA DEI DOCENTI ♦ il rapporto e la collaborazione scuola-famiglia (questionari) ♦ progetti specifici (tramite rendicontazione al collegio docenti, ai genitori, rimando degli esperti, adesione alle attività, questionari di gradimento) B-VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI : B1-LE PROVE NAZIONALI STANDARDIZZATE Le prove Invalsi sono prove standardizzate somministrate a livello nazionale con la funzione di : e misurare gli apprendimenti degli studenti; restituire alla scuola dati confrontabili e strumenti di analisi dei risultati per leggere i propri contesti e per riflettere sulle scelte didattiche e metodologiche (analisi dei quadri di riferimento). B2-LA VALUTAZIONE PERIODICA DEGLI APPRENDIMENTI E DEL COMPORTAMENTO 1-La valutazione tiene conto degli alunni con bisogni educativi speciali (disturbi specifici di apprendimento, disabilità degli alunni, svantaggio socio-culturale). Ha per oggetto: il processo di apprendimento; il comportamento; il rendimento scolastico complessivo (verifiche intermedie e valutazione periodiche e finali). 2- La valutazione degli alunni con disabilità certificata nelle forme e con le modalità è riferita al comportamento, alle discipline e alle attività svolte sulla base del piano educativo individualizzato. È espressa con voto in decimi. B2-LA VALUTAZIONE PERIODICA DEGLI APPRENDIMENTI E DEL COMPORTAMENTO 3- Per gli alunni con difficoltà specifiche di apprendimento adeguatamente certificate, la valutazione e la verifica degli apprendimenti, comprese quelle effettuate in sede di esame conclusivo dei cicli, devono tenere conto delle specifiche situazioni soggettive di tali alunni. 4- La valutazione concorre: al miglioramento dei livelli di conoscenza; al successo formativo; ai processi di autovalutazione dell’alunno stesso, attraverso l’individuazione delle sue potenzialità e delle carenze; al processo di apprendimento permanente (life long learning-apprendimento per tutta la vita). B2-LA VALUTAZIONE PERIODICA DEGLI APPRENDIMENTI E DEL COMPORTAMENTO 5- Le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali sul rendimento scolastico devono essere coerenti con gli obiettivi generali e specifici previsti nel POF e nei curricoli definiti dall’Istituto . 6- Ogni alunno ha diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva, secondo il Regolamento recante lo Statuto delle studentesse e degli studenti della Scuola Secondaria (D.P.R 249/1998 e successive modificazioni), volta ad attivare un processo di autovalutazione che lo conduca ad individuare i propri punti di forza e di debolezza e a migliorare il proprio rendimento. 7- Per assicurare omogeneità, equità e trasparenza il collegio dei docenti definisce modalita’ e criteri della valutazione, nel rispetto del principio della liberta’ di insegnamento che diventano parte integrante del POF. B2-LA VALUTAZIONE PERIODICA DEGLI APPRENDIMENTI E DEL COMPORTAMENTO 8- L’Istituto assicura alle famiglie una informazione tempestiva circa il processo di apprendimento e la valutazione degli alunni effettuata nei diversi momenti del percorso scolastico avvalendosi, nel rispetto della normativa in tema di riservatezza, anche degli strumenti offerti dalle moderne tecnologie. 9- La scuola descrive e certifica le competenze a fine classe quinta della Scuola Primaria e a fine classe terza della Scuola Secondaria di I grado, attraverso la certificazione delle competenze, certifica i livelli di apprendimento raggiunti da ciascun alunno, al fine di: a) sostenere i processi di apprendimento; b) di favorire l’orientamento per la prosecuzione degli studi; c) di consentire gli eventuali passaggi tra i diversi percorsi e sistemi formativi e l’inserimento nel mondo del lavoro. 10. Per la scuola secondaria la certificazione delle competenze sono accompagnate anche da valutazione in decimi. Le diverse tipologie di valutazioni nella nostro istituto: DIAGNOSTICA, FORMATIVA E SOMMATIVA Valutiamo, a livello individuale e collegiale sulla base delle osservazioni sistematiche sull' apprendimento e relativamente ai livelli formativi e cognitivi conseguiti dagli alunni e all' impegno dimostrato, al fine di: verificare l’apprendimento rispetto a potenzialità e carenze verificare il grado di maturazione dell’alunno, considerato il suo punto di partenza verificare la validita’ del metodo di insegnamento e dei risultati raggiunti individuare appositi interventi e strategie per il raggiungimento degli obiettivi previsti modificare la programmazione educativa e didattica stimolare alla partecipazione/confronto favorire l’orientamento e l’autovalutazione documentare/ comunicare il processo didattico/ formativo certificare le competenze acquisite La nostra valutazione si articola in: Valutazione diagnostica: nel momento di intraprendere un percorso didattico – formativo si procede alla valutazione iniziale per individuare il livello del gruppo o della classe e progettare un intervento mirato Valutazione formativa: per accompagnare costantemente il processo educativo si mette in atto una valutazione in itinere che consente di monitorare la rispondenza degli alunni nei confronti delle attività proposte e di personalizzare gli interventi didattici. Un controllo costante dei risultati consente di rimuovere, con opportuni interventi compensativi di recupero, le lacune e i ritardi che si evidenziano nel processo di apprendimento dei singoli allievi e di offrire eventuali rinforzi nel caso in cui non siano stati raggiunti obiettivi prefissati. La valutazione formativa tiene conto dei processi evolutivi e di maturazione dello studente (situazione di partenza, tappe di crescita e di approfondimento degli apprendimenti, grado di autonomia, modalità di partecipazione, impegno, continuità e puntualità nel lavoro) con l’obiettivo dell’incoraggiamento e della progressione. La nostra valutazione si articola in: Valutazione sommativa: per valutare, al termine di un percorso, il livello di padronanza di conoscenze e abilità nel contesto classe e per ogni singolo alunno e quanto il percorso compiuto ne abbia modificato le abilità e le competenze. La valutazione sommativa fa riferimento: Al livello di partenza All’evoluzione del processo di apprendimento Alle competenze acquisite Al metodo di lavoro All’impegno Alla partecipazione Alla rielaborazione personale Al tipo di risposta nell’area relazionale Come valutiamo nel nostro istituto Va premessa la necessaria distinzione tra “misurazione “ e “valutazione” che caratterizza gli apprendimenti e le pratiche professionali. Infatti “la misurazione” esprime un dato oggettivo, mentre la “valutazione” è, per sua natura un’operazione soggettiva, a forte valenza formativa: lo stesso voto dato agli alunni, non comporta necessariamente il raggiungimento di competenze uguali, ma è riferito al percorso di maturazione e prevede, pertanto, una valutazione relativa al livello di partenza”. La valutazione periodica e annuale degli apprendimenti, certificata nel documento di valutazione (scheda ministeriale) ed espressa in decimi, è il frutto di un lavoro di sintesi tra due azioni complementari: verifica e valutazione. Come valutiamo nel nostro istituto Per la verifica degli apprendimenti disciplinari con prove scritte ed orali la cui valutazione, riportata in una scala di misurazione numerica relativa al peso delle richieste contenute e tradotta in decimi, si fa uso di diverse tipologie di prove di seguito esemplificate. COME VALUTIAMO NEL NOSTRO ISTITUTO I criteri di valutazione sono frutto del confronto tra i docenti nell'ambito delle singole discipline e all'interno del Consiglio di Classe, Interclasse, Intersezione, Modulo. I docenti del Consiglio di Classe riuniti in un collegio perfetto durante gli scrutini deliberano collegialmente i voti disciplinari e di comportamento proposti dai singoli docenti. Gli elaborati, corretti in tempi brevi, sono a disposizione dei genitori durante i colloqui o consegnati agli alunni che si impegnano a restituirli nel più breve tempo possibile; i voti orali e scritti vengono sempre comunicati agli alunni e alle famiglie. Gli alunni sono resi partecipi dei criteri generali, sulla base dei quali sono valutati, e dei loro risultati. Al termine di un periodo di studio – primo e secondo quadrimestre la valutazione formativa lascia spazio a quella sommativa che ingloba anche la fase della certificazione. CRITERI DI VALUTAZIONE DELIBERATI NEL NOSTRO ISTITUTO 1- per la valutazione delle prove saranno utilizzati i criteri di valutazione che stabiliscono una corrispondenza tra voto decimale e conoscenze acquisite, abilità dimostrate e competenze messe in atto; 2- in merito alla valutazione degli alunni con difficoltà di diverso tipo, vanno utilizzate strategie plurime e diversificate per riconoscere in ogni alunno il merito e l’eccellenza: massima attenzione alla valutazione degli alunni disabili, in stato di disagio, con diagnosi di dislessia, di lingua non italiana neo arrivati, affinché la valutazione non sia ulteriore occasione di discriminazione; utilizzo di tutte le strategie per il superamento delle difficoltà; attenzione alla valutazione dei progressi, rispetto alla situazione iniziale, nel processo di apprendimento. VERIFICA VALUTAZIONE SCUOLA DELL’INFANZIA Strumento fondamentale nella scuola è l’osservazione sistematica e occasionale del bambino con vari strumenti per costruire percorsi didattici mirati e per ricalibrarli quando se ne presenta la necessità. Occorre considerare il processo di apprendimento come un fatto dinamico e progressivo ed attuare momenti di verifica iniziale, intermedia e finale. LA DOCUMENTAZIONE Il progetto educativo è reso visibile e trasparente attraverso un’ attenta ed ampia documentazione. Obiettivo ultimo sarebbe realizzare nel nostro Istituto un Documento di Valutazione o Griglia di rilevazione, per ogni fascia d’età per: Verifica iniziale (fine Ottobre) Verifica intermedia (fine Febbraio) Verifica finale (fine maggio), al fine di esporre brevemente le principali caratteristiche dell’alunno. DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DELL’INFANZIA Tale documento sintetizzerebbe i livelli di raggiungimento dei Traguardi di Sviluppo delle Competenze previste dalle Indicazioni Nazionali. La griglia di rilevazione dovrebbe prevedere quattro livelli di raggiungimento delle competenze e l’aggiunta di uno spazio dedicato alle annotazioni per ogni periodo di riferimento: SI = competenza raggiunta NO = competenza non raggiunta PR = parzialmente raggiunta NV = competenza non ancora verificata VALUTAZIONE NELLA SCUOLA PRIMARIA Nella Scuola Primaria la valutazione globale quadrimestrale, presente nella scheda di valutazione, verifica il grado di maturazione di ogni alunno in relazione a: situazione di partenza; interesse e impegno; aspetti del comportamento; autonomia e metodo di lavoro; evoluzione delle capacità espressive e logiche; raggiungimento degli obiettivi educativi e didattici ritenuti indispensabili; esiti degli interventi individualizzati-personalizzati effettuati. VALUTAZIONE NELLA SCUOLA SECONDARIA In merito al voto di comportamento per la secondaria di 1° grado (al giudizio per la scuola primaria) il livello di maturazione si declina nelle variabili del rispetto delle regole di convivenza civile e del regolamento della scuola, della modalità di partecipazione, dell’interesse dimostrato per le attività scolastiche, della puntualità, dell’esecuzione dei compiti concordati, del rispetto di persone e materiali, della capacità di organizzazione del proprio lavoro. Nella Scuola Secondaria sarà attribuita una valutazione negativa al comportamento, che comporta la non ammissione alla classe successiva, con valore decimale 5 nei casi di: atti lesivi della dignità delle persone e dei beni pubblici e/o privati anche per singoli episodi, se gravi; sanzioni disciplinari gravi comminate dal Dirigente scolastico e dal Consiglio di Classe; reiterati comportamenti di mancanza di rispetto delle regole interne dell’Istituto e delle minime norme di convivenza civile, messi in atto anche dopo almeno un avvertimento scritto e incontri verbalizzati con la Famiglia. CRITERI DI VALUTAZIONE PER TUTTE LE AREE DISCIPLINARI SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Voto Misurazione in relazione agli obiettivi cognitivi Misurazione in relazione agli obiettivi educativi * 2 Rifiuto del colloquio. Consegna in bianco delle verifiche scritte 3 Conoscenze frammentarie, gravemente lacunose 4 Conoscenze lacunose. Esposizione impropria 5 Conoscenze superficiali. Esposizione incerta. Ha ricevuto almeno una sanzione disciplinare ai sensi dell’art. 4, comma 1, D.P.R. 249/1998 (atteggiamento molto scorretto, irresponsabile e irrispettoso: bullismo, danni gravi all’ambiente e al materiale scolastico, offese verbali e materiali ai danni dei compagni e degli insegnanti) 6 Conoscenze essenziali. Esposizione semplice Comportamento a volte poco coretto ma sensibile al richiamo. Ha avuto annotazioni disciplinari non gravi 7 Conoscenze discrete e pertinenti. Esposizione corretta Comportamento vivace ma sostanzialmente corretto. Adempie in maniera essenziale ai propri doveri scolastici 8 Conoscenze correttamente applicate. Esposizione sicura Comportamento corretto. Adempie in maniera puntuale ai propri doveri scolastici 9 Conoscenze ampie e approfondite. Esposizione fluida e ricca Comportamento corretto e responsabile. Adempie in maniera puntuale e autonoma ai propri doveri scolastici 10 Conoscenze ampie, approfondite, esaustive e correlate. Esposizione fluida, ricca e personale Esemplare ne comportamento e nell’adempimento dei propri doveri scolastici • - INDICATORI Rispetto degli altri Rispetto delle regole Rispetto dell’ambiente e del materiale scolastico Adempimento dei doveri scolastici CRITERI DI VALUTAZIONE SCUOLA PRIMARIA Voto Misurazione in relazione agli obiettivi cognitivi Misurazione in relazione agli obiettivi educativi * 5 Conoscenze superficiali. Esposizione incerta. Ha ricevuto almeno una sanzione disciplinare ai sensi dell’art. 4, comma 1, D.P.R. 249/1998 (atteggiamento molto scorretto, irresponsabile e irrispettoso: bullismo, danni gravi all’ambiente e al materiale scolastico, offese verbali e materiali ai danni dei compagni e degli insegnanti) 6 Conoscenze essenziali. Esposizione semplice Comportamento a volte poco coretto ma sensibile al richiamo. Ha avuto annotazioni disciplinari non gravi 7 Conoscenze discrete e pertinenti. Esposizione corretta Comportamento vivace ma sostanzialmente corretto. Adempie in maniera essenziale ai propri doveri scolastici 8 Conoscenze correttamente applicate. Esposizione sicura Comportamento corretto. Adempie in maniera puntuale ai propri doveri scolastici 9 Conoscenze ampie e approfondite. Esposizione fluida e ricca Comportamento corretto e responsabile. Adempie in maniera puntuale e autonoma ai propri doveri scolastici 10 Conoscenze ampie, approfondite, esaustive e correlate. Esposizione fluida, ricca e personale Esemplare ne comportamento e nell’adempimento dei propri doveri scolastici • - INDICATORI Rispetto degli altri Rispetto delle regole Rispetto dell’ambiente e del materiale scolastico Adempimento dei doveri scolastici COME COMUNICHIAMO Nella pratica valutativa il docente fa uso di strumenti quali il giornale di classe, il registro personale, il piano di studi personalizzato (nella scuola secondaria), griglie di osservazione/registrazione, i documenti di valutazione. La valutazione viene comunicata agli alunni, alle famiglie e ai successivi gradi dell'istruzione scolastica con le seguenti modalità: ♦ agli alunni in ogni momento del processo educativo; stimolandoli e guidandoli anche all’acquisizione di capacità di autovalutazione ♦ alle famiglie attraverso il diario, il quaderno, il libretto, i colloqui bimestrali o più frequenti nei casi particolari, con la consegna del documento di valutazione alla fine di ogni quadrimestre e con la consegna della certificazione delle competenze a fine ciclo: ♦ ai successivi gradi dell'istruzione scolastica con un passaggio di informazione fatto di colloqui tra docenti dei diversi ordini di Scuola e attraverso i documenti di valutazione nonché le schede di passaggio. ATTIVITÀ PER PROMUOVERE IL SUCCESSO FORMATIVO: CONTINUITÀ E ACCOGLIENZA ACCOGLIENZA E CONTINUITÀ IL CONTESTO L’istituto Comprensivo di CASTELLALTO raggruppa tre segmenti di scuola (infanzia, elementare e media) che, come detto, da un punto di vista delle singole aree disciplinari sono chiamati ad elaborare e condividere un curricolo verticale in relazione ai suggerimenti della Nuove Indicazioni Nazionali per il curricolo (sett. 2012); in relazione però alla necessità basilare di una comunità educante (che è quella di fare “stare bene” i bambini/ragazzi, dando concretezza e senso all’idea di continuità) il nostro IC si impegna da anni per accompagnare i bambini nelle delicate fasi di passaggio tra i tre ordini di scuola. COSA INTENDIAMO PER CONTINUITÀ "La continuità” nasce dall'esigenza primaria di garantire il diritto dell'alunno ad un percorso formativo organico e completo, che mira a promuovere uno sviluppo articolato e multidimensionale del soggetto il quale, pur nei cambiamenti evolutivi e nelle diverse istituzioni scolastiche, costruisce cosi la sua particolare identità. Una corretta azione educativa, infatti, richiede un progetto formativo continuo. Essa si propone anche di prevenire le difficoltà che sovente si riscontrano, specie nei passaggi tra i diversi ordini di scuola e che spesso sono causa di fenomeni come quello dell'abbandono scolastico, prevedendo opportune forme di coordinamento che rispettino, tuttavia, le differenziazioni proprie di ciascuna scuola. Continuità del processo educativo non significa né uniformità né mancanza di cambiamento; consiste piuttosto nel considerare il percorso formativo secondo una logica di sviluppo coerente, che valorizzi le competenze già acquisite dall'alunno e riconosca la specificità e la pari dignità educativa dell'azione di ciascuna scuola nella dinamica della diversità dei loro ruoli e funzioni. Continuità educativa Continuità curricolare Continuità metodologica Continuità valutativa Lo studente, con il suo percorso formativo, è posto al centro dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti Il percorso formativo dovrà: creare “continuità” nello sviluppo delle competenze che l’alunno può acquisire dall’ingresso nella scuola fino ad orientarlo nelle scelte future (continuità verticale) STRUMENTI: coordinamento dei curricoli tra vari ordini scolastici progetti e attività di continuità - dalla sc. dell’Infanzia alla sc. Primaria - dalla sc. Primaria alla sc. Secondaria di I grado Il percorso formativo: ATTIVITA’: prove comuni elaborate in continuità tra diversi ordini di scuola e classi parallele evitare che ci siano fratture tra vita scolastica ed extrascuola facendo sì che la scuola si ponga come perno di un sistema allargato ed integrato in continuità con l’ambiente familiare e sociale Continuità orizzontale STRUMENTI E ATTIVITA’ progetti di comunicazione/informazione alle famiglie progetti di raccordo con il territorio FINALITA’ GENERALE: garantire la continuità del processo educativo e didattico fra Scuola dell’Infanzia, Scuola Primaria e Scuola Secondaria di Primo Grado, caratterizzandolo come percorso formativo integrale e unitario. Finalità specifiche: Stesura di un curricolo verticale coerente con il POF e le indicazioni ministeriali Facilitare il passaggio al successivo ordine di scuola Formazione di gruppi classe eterogenei al loro interno ed omogenei tra loro OBIETTIVI per gli alunni Agevolare il passaggio degli alunni al successivo ordine di scuola Dare continuità al percorso educativo dai 3 ai 14 anni Condividere esperienze, sviluppando lo spirito di collaborazione Prevenire l’insuccesso ed il disagio scolastico OBIETTIVI per i docenti: Attuazione del raccordo metodologico-didattico Definizione dei traguardi formativi e dei prerequisiti delle varie scuole Condividere un progetto formativo, educativo e didattico in un contesto ampio e articolato con un linguaggio che renda più semplici le comunicazioni OBIETTIVI per i genitori: Sentirsi parte attiva del progetto educativo che coinvolge il figlio con gli insegnanti e con tutta l’istituzione scolastica Conoscere la scuola, le sue strutture fondanti, i servizi, le modalità organizzative, le proposte Attività in continuità: Stesura di un curricolo verticale d’istituto per le lingue straniere Collaborazione e condivisione di scelte metodologiche e materiali didattici tra gli insegnanti dei diversi ordini di scuola Attività di ricerca-azione: elaborazione, somministrazione e valutazione di prove in continuità per ambiti e/o per competenze tra diversi ordini di scuola e classi parallele Creazione di un database d’istituto Organizzazione di visite, accoglienza ed attività in continuità Open day Metacognizione e orientamento Raccordo con il territorio Risorse da utilizzare : Reti di scuole Formazione Commissione di lavoro Gruppi di lavoro Autovalutazione: Incontri di verifica e valutazione degli interventi attuati al fine di meglio definire e progettare le attività di continuità CONTINUITÀ FRA SCUOLA DELL’INFANZIA E SCUOLA PRIMARIA Obiettivo generico _ Favorire al/la bambino/a un buon approccio verso una nuova dimensione di scuola attraverso la conoscenza della struttura e delle persone che vi lavorano. Obiettivo educativo _ Favorire l’attuazione di un percorso di continuità fra i due ordini di scuola e promuovere la collaborazione tra alunni e la capacità di lavorare insieme finalizzata al raggiungimento di un obiettivo comune. CONTINUITÀ E LE RISORSE UMANE Le persone coinvolte sono gli insegnanti di scuola dell’infanzia, i docenti di scuola primaria, gli alunni dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia e gli alunni delle classi prime e quinte della scuola primaria. CONTINUITÀ FRA SCUOLA PRIMARIA E SCUOLA SECONDARIA Obiettivo generico _ Favorire al/la bambino/a un buon approccio verso una nuova dimensione di scuola attraverso la conoscenza della struttura e delle persone che vi lavorano. Obiettivo educativo _ Favorire l’attuazione di un percorso di continuità fra i due ordini di scuola e promuovere la collaborazione tra alunni e la capacità di lavorare insieme finalizzata al raggiungimento di un obiettivo comune. CONTINUITA’ E LE RISORSE UMANE Le persone coinvolte sono i docenti di scuola primaria di classe quinta, i docenti delle prime classi della secondaria di arte, musica, inglese, scienze motorie, scienze e ed. tecnica, gli alunni delle classi quinte della scuola primaria e delle classi prime della secondaria di primo grado. ACCOGLIENZA Dalle Indicazioni Nazionali per il Curricolo: “Particolare cura è necessario dedicare alla formazione della classe come gruppo, alla promozione dei legami cooperativi fra i suoi componenti, alla gestione degli inevitabili conflitti indotti dalla socializzazione. La scuola si deve costruire come luogo accogliente, coinvolgendo in questo compito gli studenti stessi. Sono, infatti, importanti le condizioni che favoriscono lo star bene a scuola, al fine di ottenere la partecipazione più ampia dei bambini e degli adolescenti a un progetto educativo condiviso. La formazione di importanti legami di gruppo non contraddice la scelta di porre la persona al centro dell’azione educativa, ma è al contrario condizione indispensabile per lo sviluppo della personalità di ognuno.” ACCOGLIENZA NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA Per favorire l’ambientamento del bambino di 3 anni nella Scuola dell’Infanzia è importante stabilire un rapporto di conoscenza con le famiglie in quanto rappresenta, il contesto primario dei genitori nel quale il bambino acquisisce i criteri per interpretare la realtà. Per questo sara’ predisposto Il Progetto Accoglienza d’ Istituto attraverso il quale le insegnanti hanno una prima conoscenza del bambino attraverso: ACCOGLIENZA NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA Un open day nel mese di gennaio con la consegna ai genitori delle linee essenziali del Pof, proiezione di fotografie per far conoscere la giornata scolastica e visita agli ambienti. Un incontro informativo con i genitori dei nuovi iscritti nel mese di giugno, e distribuzione del fascicolo informativo . Uno o piu’ giorni di apertura della scuola ai bambini nuovi iscritti e ai loro genitori alla fine dell’anno scolastico precedente l’inserimento. Un inserimento graduale, condiviso dai genitori, come risposta alle esigenze, al bisogno di sicurezza e d’identificazione del bambino nel nuovo contesto La predisposizione di angoli gradevoli per giochi simbolici L'affiancamento, fin dai primi giorni, di un bambino di cinque anni ad un bambino di tre per favorire l’inserimento. ACCOGLIENZA NELLA SCUOLA PRIMARIA Obiettivi area alunni Conoscere il nuovo ambiente-scuola: compagni, insegnanti, operatori scolastici. Conoscere il nuovo ambiente-scuola: strutture, luoghi, tempi di lavoro. Conoscere le regole della comunità scolastica necessarie ad una convivenza rispettosa. Attivita’ previste/contenuti Giochi per presentarsi, imparare a sentirsi gruppo e a lavorare insieme. Visita ad alcuni ambienti scolastici Racconto stimolo che servirà per svolgere varie attività, quali: Raccontarsi (emozioni, paure, ... nei confronti della scuola) Disegnare, colorare, ritagliare. Ascoltare ed ascoltarsi. Riflettere. Canzoncine. ACCOGLIENZA NELLA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO Il primo giorno di scuola, le insegnanti accolgono gli alunni delle prime classi con le loro famiglie per dedicare loro un momento da vivere insieme. Durante la prima settimana ogni classe potrà organizzare un’attività finalizzata a costruire un legame tra scuola e famiglia. Progetto di accoglienza classi prime della scuola secondaria di primo grado: gli alunni nei primi giorni di scuola attueranno attività che permetterà di conoscere meglio i nuovi compagni, i nuovi professori e l’ambiente stesso, ma non solo… attraverso giochi e letture gli alunni potranno iniziare una conoscenza degli altri compagni anche in relazione alla loro diversità. Il progetto potrà concludersi con uno spettacolo teatrale messo in scena dagli alunni. ATTIVITA’ PER PROMUOVERE IL SUCCESSO FORMATIVO: INTERCULTURA IL CONTESTO L’Istituto Comprensivo di Castellalto è inserito in un contesto sociale e culturale multietnico che riflette il più ampio contesto regionale e nazionale. All’interno del nostro Istituto ci sono migranti di provenienze diverse che attualmente costituiscono il 27% dell’intera popolazione scolastica sui tre ordini di scuola. Negli ultimi anni, in relazione alla situazione di crisi del mondo del lavoro che si sta verificando in Italia, e che non ha risparmiato le nostre zone, si sta assistendo ad una progressiva diminuzione di minori stranieri che giungono nelle scuole del nostro I.C. per ricongiungimenti familiari in corso d’anno. La maggior parte degli alunni con cittadinanza non italiana è rappresentato da alunni di seconda generazione (alunni nati in Italia da genitori nati all’estero). L’Istituto organizza l’attività didattica ed educativa nel campo dell’Intercultura in coerenza con i valori fondamentali dell’accoglienza e dell’integrazione che ne contraddistinguono l’offerta formativa. A tal fine determina finalità, obiettivi, modalità di erogazione del servizio, strumenti a supporto della programmazione e dello svolgimento dell’attività di integrazione rispondenti, oltre che ai dettami contenuti nella normativa vigente e nelle conseguenti indicazioni ministeriali, alle esigenze di una civile e coesa convivenza tra popoli e culture. Tutto ciò nella convinzione che l’integrazione passi da un reciproco riconoscimento della diversità come valore generale che produce arricchimento a tutto il contesto in cui avviene la interazione e, quindi, essa si esprime con l’accettazione delle differenze, il riconoscimento e la conferma della distinta identità, l’esigenza della reciproca conoscenza e l’apertura al dialogo tra codici culturali, etico - religiosi e linguistici diversi con riferimenti storico/geografico dei paesi di origine. COSA INTENDIAMO PER INTERCULTURA "Chi dice interculturale dice necessariamente - se dà tutto il suo senso al prefisso inter - interazione, scambio, apertura, reciprocità, solidarietà obiettiva. Dice anche, dando il pieno senso al termine cultura, riconoscimento dei valori, dei modi di vita, delle rappresentazioni simboliche alle quali si riferiscono gli esseri umani, individui e società, nelle loro relazioni con l'altro e nella loro comprensione del mondo, riconoscimento delle loro diversità, riconoscimento delle interazioni che intervengono di volta in volta tra i molteplici registri di una stessa cultura e fra differenti culture, nello spazio e nel tempo" (Unesco, 1980) FINALITA’ GENERALI Formare cittadini in grado di partecipare consapevolmente alla costruzione di collettività più ampie e composite, siano esse quella nazionale, quella europea, quella mondiale. Educare alla convivenza e alla cultura dell’accoglienza attraverso la valorizzazione delle diverse identità e radici culturali di ogni studente. Sviluppare la conoscenza della lingua italiana e dei nostri principi costituzionali. Aprire la scuola alle famiglie e al territorio circostante, facendo perno sugli strumenti forniti dall’autonomia scolastica. Promuovere la formazione dei genitori e delle famiglie nell’ambito degli interventi per l’istruzione per gli adulti. Promuovere e sostenere le diverse iniziative di educazione: [...] diffusione delle tecnologie informatiche nell’ambito delle attività didattiche rivolte ai soggetti disabili,[ ...]accoglienza ai fini dell’integrazione degli alunni stranieri,[...] OBIETTIVI L’integrazione/inclusione passa attraverso la realizzazione di iniziative sistematiche e sempre più articolate, sia in ordine alla predisposizione di piani di lavoro personalizzati, sia alla piu’ ampia accoglienza delle istanze degli alunni e delle loro famiglie. L'integrazione è perseguibile offrendo pari opportunità di studio, formazione e apprendimento agli stranieri minori, promuovendo il loro inserimento nel sistema scolastico e contrastando il rischio di insuccesso e/o abbandono scolastico. OBIETTIVI Pertanto si definiscono i seguenti obiettivi: Facilitare agli utenti stranieri la conoscenza della lingua e della cultura italiana Approfondire la conoscenza del contesto socio-economico-culturale di riferimento degli studenti stranieri Favorire lo sviluppo di una cultura di accoglienza e di integrazione e di una mentalità aperta e democratica fondata sulla rimozione dei pregiudizi legati ai concetti di razza, etnia, cultura, religione Costruzione dell'identità personale Riconoscimento di un ruolo all’interno della comunità scolastica Contrasto dell’insuccesso e dell’abbandono scolastico Qualificare l’azione didattica del personale impegnato nell’integrazione degli studenti stranieri e nell’educazione interculturale Incrementare l’uso consapevole, costruttivo, efficiente ed efficace delle ICT per erogare servizi di formazione/informazione STRUMENTI A SUPPORTO DELLA PROGRAMMAZIONE E DELL’AZIONE INTERCULTURALE Al fine di offrire un servizio adeguato l’Istituto mette a disposizione degli operatori scolastici e delle famiglie la seguente dotazione strumentale e di risorse umane: Protocollo di Accoglienza Predisposizione di modulistica plurilingue per la facilitazione delle relazioni con le famiglie Percorsi di pronto intervento linguistico per Italiano seconda lingua Commissione Intercultura o/e Figura strumentale realizzazione del Piano dell’offerta formativa Percorsi di formazione specifica per docenti Portale Intercultura sul sito web dell’istituto Biblioteca scolastica ad uso degli alunni alla FASI E AMBITI DELL’INTEGRAZIONE L’attivita’ di integrazione/inclusione dello studente straniero nel nostro istituto coinvolge differenti ambiti, da quello burocraticoamministrativo-organizzativo a quello didattico-educativo ed interessa l’area socio- affettivo-relazionale dell’intera famiglia in corso di inserimento nel nostro contesto territoriale. L’istituto, pertanto, considerando la sistematicità delle azioni proposte nei diversi ambiti, individua il seguente percorso di accoglienza-integrazione dell’allievo : METODOLOGIA E SCELTE DIDATTICHE i docenti della classe accolgono il nuovo alunno mettendo in atto strategie comunicative e didattiche adeguate e funzionali, incentivando soprattutto le relazioni di gruppo e fra coetanei; un adulto di riferimento accompagna il nuovo alunno/a nei primi passi nel nuovo contesto in modo personalizzato, curando anche la comunicazione scuola/ famiglia almeno nella fase iniziale. Il primo contesto di apprendimento comunicativo e relazionale è il gruppo dei coetanei, e il primo facilitatore dell’integrazione è l’adulto che instaura una relazione affettiva basata sull’accoglienza e sull’empatia. VALUTAZIONE Per quanto riguarda la valutazione, preso atto della normativa art. 45 comma 4 del D.P.R. n. 394 del 31.08.99:” il Consiglio di classe (se l’alunno non ha attuato, alla fine del primo quadrimestre, un percorso di apprendimento tale da non poter essere valutato adeguatamente...”), opta per: “La valutazione espressa fa riferimento al P.D.P. programmato per gli apprendimenti”. Si procede comunque ad una valutazione disciplinare tenendo conto degli obiettivi minimi raggiunti, ma anche del processo di apprendimento (situazione di partenza, impegno, motivazione...) Si esprime un giudizio discorsivo sul livello globale di maturazione raggiunto. ATTIVITÀ PER PROMUOVERE IL SUCCESSO FORMATIVO: ORIENTAMENTO IL CONTESTO La popolazione scolastica proviene, economiche e culturali molto diverse. da realtà socio- Diverse sono le opportunità che i vari ambienti di provenienza offrono: la realtà economica è caratterizzata da piccole e medie industrie nella zona di Castelnuovo e Canzano mentre nella zona di Castellalto è più diffuso l’artigianato. Anche gli stimoli culturali sono diversificati e presentano caratteristiche diverse: più complessi e articolati a Castelnuovo, più piccoli e organizzati negli altri due centri. Cosa intendiamo per orientamento Con il termine orientamento intendiamo un processo evolutivo, continuo e graduale, che porta l’individuo a conoscere se stesso e il mondo che lo circonda con senso critico e costruttivo. La scuola secondaria di primo grado contribuisce ad orientare i ragazzi ad una scelta consapevole fornendo al tempo stesso, un processo formativo e informativo. Tale percorso inizia dalla classe prima, per concludersi in terza, secondo un percorso a cui concorrono tutte le discipline con le proprie proposte di metodo e di contenuto. Obiettivo dell’orientamento scolastico è far sì che il ragazzo acquisisca consapevolezza di sé, diventando così un soggetto attivo, in collaborazione con l’adulto, nella scelta della scuola superiore. La scuola si muove all’interno dell’attività di Orientamento secondo tre ambiti formativi nei quali le diverse discipline potranno operare: a) costruzione del sé; b) relazione con gli altri; c) rapporto con la realtà naturale e sociale. Orientamento: metodologie e scelte didattiche Sono previste metodologie consolidate nel lavoro curricolare della classe, visite a scuole secondarie presenti sul territorio e open day presso l’istituto a cui saranno invitate tutte le scuole superiori del territorio. Saranno utilizzate: Schede di attività orientative predisposte; Sezioni sull’orientamento presenti in antologie adottate e nei testi scolastici adottati; L’ORIENTAMENTO NEL NOSTRO ISTITUTO Partendo da queste premesse, il progetto di orientamento del nostro Istituto Comprensivo sarà concepito come un percorso globale e unitario che stimolerà nell’alunno una riflessione personale sulle proprie capacita’, sui propri interessi e limiti. L’ORIENTAMENTO NEL NOSTRO ISTITUTO Il percorso triennale si articola su diversi piani: AZIONE FORMATIVA della scuola che propone attività volte al raggiungimento dei seguenti obiettivi: Conoscere sé stessi in relazione agli altri (percezione di come gli altri mi vedono). Classificare i propri interessi personali sulla base delle difficoltà (caratteristiche personali con attenzione al contesto sociale). Approfondire le proprie attitudini personali: lo stile di apprendimento, la capacita’ di risolvere i problemi e di affrontare gli imprevisti. Individuare e confrontare le diverse aree di indirizzo di studi. Valutare interessi e aspirazioni personali al fine di scegliere uno specifico indirizzo di studi. Individuare condizionamenti che derivano dalla propria situazione famigliare e ambientale e fare un bilancio della propria preparazione scolastica L’ORIENTAMENTO NEL NOSTRO ISTITUTO AZIONE INFORMATIVA si esplica mediante: raccolta e distribuzione di materiale informativo sulle scuole del territorio e delle informazioni relative alle giornate aperte dei singoli istituti delle Scuole Secondarie di secondo grado incontro con alcune scuole superiori del territorio. La somministrazione di test attitudinali ha come esito la stesura del consiglio orientativo condiviso dal consiglio di classe . ATTIVITÀ PER PROMUOVERE IL SUCCESSO FORMATIVO: L’INCLUSIVITÀ L’INCLUSIVITÀ E I BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI COSA INTENDIAMO PER INCLUSIVITÀ Con il concetto di “inclusività’” il nostro Istituto intende che: ciascuno è portatore di caratteristiche specifiche; il concetto di norma e normalità non è più adeguato alla complessità delle situazioni; il concetto di ”integrazione” nella varietà delle differenze di tutti e di ciascuno presenti nelle classi delle nostre scuole è da orientare in termini di inclusione perché’ ogni alunno presenta una richiesta di speciale attenzione; L’INCLUSIVITA’ NEL NOSTRO ISTITUTO Con il concetto di “inclusività” il nostro Istituto si muove su due piani: al proprio interno sa accogliere tutte le diversità e riformulare al tal fine le proprie scelte organizzative, progettuali, metodologiche didattiche e logistiche; all’esterno richiede e sa mettere in atto collaborazioni e alleanze tra scuola, famiglia, servizi, istituzioni di vario tipo e associazionismo, in una fitta rete di solidarieta’ garantita da politiche strutturate e da normative coerenti. L’INCLUSIVITA’ Così intesa, l’inclusione diventa un orizzonte pedagogico, secondo il quale l’accoglienza non è condizionata dalla disponibilità della “maggioranza” a integrare una “minoranza”, ma scaturisce dal riconoscimento del comune diritto alla diversità, una diversità che non si identifica solamente con la disabilità, ma comprende la molteplicità delle situazioni personali: l'eterogeneità diventa la normalita’ e il contesto scolastico diventa fattore abilitante delle caratteristiche differenti di tutti gli alunni/e di ciascun/a alunno/a. Di conseguenza il nostro istituto riconosce e presta attenzione al fatto che gli /le alunni/e possono trovarsi in situazione di difficoltà nel processo di apprendimento per diversi motivi per lo più nello svantaggio sociale e culturale, nei disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, nelle difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché’ appartenenti a culture diverse. La normativa più recente individua questa area definendola Area dei Bisogni Educativi Speciali (BES), dove sono comprese tre categorie: quella della disabilità; quella dei disturbi evolutivi specifici e quella dello svantaggio socioeconomico, linguistico, culturale. L’INCLUSIVITA’: LE RISORSE UMANE Tutti gli operatori della scuole sono coinvolti nell'attività inclusiva che abbiamo descritto in precedenza: in primis i docenti che gestiscono le attività educative e didattiche nelle classi; anche il personale ATA ha un ruolo fondamentale nel momento dell’accoglienza dei bambini, nella cura dei rapporti con l’utenza (famiglie e operatori che intervengono nella scuola ...). INCLUSIVITA’: METODOLOGIA E SCELTE DIDATTICHE “Gli insegnanti devono sperimentare forme di didattica inclusiva, cioè “utilizzare molteplici modalità di presentazione e di rappresentazione, in quanto gli studenti differiscono tra loro in relazione alle modalità di percepire e comprendere le informazioni che vengono loro presentate”. Per assicurare un vero apprendimento (e non una pura memorizzazione ad uso interrogazione o compito in classe) occorre che ogni alunno riceva le informazioni attraverso diverse modalita’ comunicative (il principio cardine dello strutturalismo didattico è che i concetti NON si imparano MA si formano e che sono un prodotto dell’attivita’ cognitiva correttamente impostata; il concetto è cioè che rimane uguale quando tutto il resto cambia). Non si tratta soltanto di fornire rappresentazioni che coinvolgano quanti piu’ SENSI possibile, ma anche quanti più LINGUAGGI possibili: anche immagini e suoni possono essere veicolati in modi diversi (il linguaggio orale e la musica utilizzano entrambi il canale uditivo ma in modo radicalmente diverso)”. Vanno introdotte metodologie plurime di insegnamento e apprendimento possono essere: verbale, non verbale, del contesto, sensoriale, ludica, multimediale, teatrale, musicale e iconica” (Fornasa, Simonelli) ALLEANZA EDUCATIVA SCUOLAFAMIGLIA-TERRITORIO La Scuola si offre come Agenzia Educativa rispetto all’utenzagenitori. Auspica pertanto un produttivo e sistematico rapporto di collaborazione nel rispetto delle reciproche competenze. Durante l’anno i genitori possono incontrare gli insegnanti in alcuni momenti stabiliti: ASSEMBLEE DI CLASSE Ogni Plesso, per tutti gli ordini di Scuola, organizza assemblee di classe in cui vengono trattati argomenti inerenti all’andamento didattico-disciplinare-organizzativo . In tale sede vengono fatte anche comunicazioni di carattere generale ai genitori. ALLEANZA EDUCATIVA SCUOLA-FAMIGLIATERRITORIO Assemblee di classe vengono organizzate in occasione delle votazioni per il rinnovo degli Organi Collegiali, della presentazione dei progetti, della restituzione dei risultati degli stessi e per altra necessità che possono insorgere nel corso dell’anno scolastico. I rappresentanti dei genitori, eletti dalle rispettive assemblee di classe, partecipano di diritto ai Consigli di Classe della Secondaria (3 nel corso dell’anno scolastico) e di Interclasse della Primaria (bimensile) e dell’Infanzia. COLLOQUI INDIVIDUALI COLLOQUI INDIVIDUALI In ogni Plesso vengono organizzati colloqui individuali per i genitori che intendono avere una informazione/rendicontazione sul processo di apprendimento e sul comportamento dei propri figli, nonché su eventuali problematiche di diversa natura. I colloqui individuali sono organizzati con le seguenti modalità: Per l’Infanzia con colloqui periodici durante l’anno Per la Primaria con ricevimento pomeridiano (cadenza bimensile) Per la Secondaria con ricevimento mattutino (cadenza quindicinale) dei singoli docenti e pomeridiano (1x quadrimestre) di tutti i docenti contemporaneamente. RAPPORTI SCUOLA-TERRITORIO La Scuola, pur nella sua specificità della sua funzione educativa, si muove in un’ottica di interazione con il territorio. Collabora con: Comitato genitori Comuni Società Sportive Oratorio Cooperative Sociali Associazioni varie (AVIS-GUARDIE AMBIENTALI-ALPINIPROT.CIVILE-CARABINIERI-VIGILICROCE GIALLA DEL VOMANO ) ASL Enti di ricerca ARRICCHIMENTO OFFERTA FORMATIVA PROGETTI 2015/2016 ALTRI LINGUAGGI (Scuola secondaria di 1° grado) COMUNICHIAMO IN LINGUA INGLESE (Infanzia–Primaria–Secondaria) ATTORI PER CASO (Primaria) CLEAN SCHOOL (Primaria) CAFFE’ LETTERARIO (Scuola secondaria di 1° grado) LE NOSTRE RADICI (Primaria – Secondaria) AVVIO AL LATINO (Secondaria di 1° grado) INCLUSIONE (Scuola secondaria di 1° grado) PROGETTO SCI (Primaria – Secondaria) PROGETTO GIORNALINO (Primaria – Secondaria) MOTORIA (Infanzia – Primaria – Secondaria) ORTO A SCUOLA (In collaborazione con il Comune di Castellalto) DOCUMENTI CORRELATI AL POF - PROGETTAZIONE INFANZIA 2015-2016 - REGOLAMENTO D’ISTITUTO - PATTO DI CORRESPONSABILITÀ - PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIONE - MODELLI PDP: PDP PER ALUNNI CON DSA- PDP PER ALUNNI STRANIERI – PDP PER ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI - PROTOCOLLO ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI - PROGETTO ACCOGLIENZA PRIMARIA – INFANZIA - SECONDARIA