ISTITUTO COMPRENSIVO
SCUOLA INFANZIA, PRIMARIA,SECONDARIA di I° Grado “Margherita Hack”
Via del Municipio, 1 64020 Castellalto (TE)
C.F. 80003190677 Cod. Meccanografico TEIC82400B Telefono 0861/296713, Fax 0861/320114
E-Mail: [email protected] www.iccastellalto.it
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
2015-2016

Delibera del Collegio Docenti Unitario del 28/10/2015

Delibera del Consiglio D’Istituto del 30/10/2015
Indice
PRINCIPI FONDAMENTALI – VALORI CONDIVISI
Pag. 3
L’ISTITUTO E I PLESSI
Pag. 18
IL CURRICOLO
Pag. 30
LA VALUTAZIONE
Pag. 32
ACCOGLIENZA E CONTINUITA’
Pag. 65
INTERCULTURA
Pag. 86
ORIENTAMENTO
Pag. 95
INCLUSIONE
Pag.101
ALLEANZA EDUCATIVA SCUOLA – FAMIGLIA – TERRITORIO
Pag. 107
ARRICHIMENTO OFFERTA FORMATIVA – PROGETTI 2015/16
Pag. 111
Principi fondamentali
L’Istituto Comprensivo di Castellalto , attraverso la Carta dei servizi e sulla
base degli artt. 2, 3, 21, 30, 33, e 34 della Costituzione Italiana, assicura quanto
elaborato ed approvato dagli Organi Collegiali in coerenza con quanto
contenuto nel PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA.
IL POF dell’istituto, si ispira ai seguenti principi relativi a:
 Diritti dell’alunno/studente
 Missione della scuola come istituzione educativa
 Visione della nostra scuola
a) PRINCIPI DELLA NOSTRA SCUOLA RELATIVI AI DIRITTI
DELL’ALUNNO/STUDENTE
 uguaglianza non solo formale ma sostanziale, intesa anche in
termini di equità nella diversità
 accoglienza
 dall’integrazione all’inclusione
 sviluppo dell'identità
 conquista della autonomia
 sviluppo delle competenze
a) PRINCIPI DELLA NOSTRA SCUOLA RELATIVI AI DIRITTI
DELL’ALUNNO/STUDENTE
 sviluppo di una coscienza critica
 diritto di sbagliare, di cambiare opinione, di correggere e di
correggersi
 la scuola come luogo di formazione e di educazione, come
comunità di dialogo che sviluppi competenze di cittadinanza e
valori democratici
 diritto al dialogo, all’informazione e alla partecipazione
 diritto ad una formazione culturale di qualità che rispetti e
valorizzi identità di ciascuno:
 diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva, volta ad
attivare un processo di autovalutazione.
Valori condivisi
 Il nostro Istituto favorisce l’accoglienza, l’inserimento e
l’integrazione di tutti gli alunni, con particolare riguardo
alle classi iniziali e a particolari bisogni educativi del
singolo e/o del gruppo classe.
 Ogni operatore deve avere rispetto dei diritti e degli
interessi di ciascun bambino nel proprio agire quotidiano.
La nostra scuola quindi…
- accompagna i ragazzi in una progressiva conquista dell'identità e
dell’autonomia
- li introduce alla conoscenza della realtà (il sé, le cose, gli altri, gli
alfabeti culturali)
- li guida ad individuare criteri di lettura ed interpretazione della
realtà
- promuove la costruzione di relazioni significative
- sostiene i ragazzi nell’assunzione di impegni e responsabilità
- favorisce un clima di accettazione e disponibilità favorisce
l’incontro con le differenze
-
b) MISSIONE DELLA NOSTRA SCUOLA COME ISTITUZIONE EDUCATIVA CHE
FORNISCE UN SERVIZIO D’ISTRUZIONE
 diritto di scelta
 obbligo e regolarità di frequenza
L’Istituto offre ai propri studenti un percorso di crescita comune, che si
basa sui principi fondamentali dei diversi ordini di scuola in essa
presenti:
 unitarietà del sistema formativo di base;
 equilibrio tra la necessità di coordinare i percorsi educativi e
quella di riconoscerne la specificità;
 valorizzazione dell’azione educativa della scuola quale risorsa per
lo sviluppo culturale e formativo dell’alunno, capace di interagire e
cooperare in un contesto multiculturale.
b) MISSIONE DELLA NOSTRA SCUOLA COME ISTITUZIONE EDUCATIVA
CHE FORNISCE UN SERVIZIO D’ISTRUZIONE
La vita della comunità scolastica si basa quindi sulla
libertà di espressione, di pensiero, di coscienza e di
religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la
compongono, quale che sia:
la loro età e condizione,
nel ripudio di ogni barriera
ideologica,
sociale
culturale
b) MISSIONE DELLA NOSTRA SCUOLA COME ISTITUZIONE EDUCATIVA
CHE FORNISCE UN SERVIZIO D’ISTRUZIONE
La missione che l’Istituto, come luogo di formazione e di
educazione, persegue è dunque la valorizzazione
dell’alunno come persona attraverso:
- la costruzione di relazioni positive e la prevenzione del
disagio;
- l’integrazione all’interno della scuola e nel territorio;
- la continuità tra i vari segmenti scolastici;
- l’acquisizione delle conoscenze e delle competenze
chiave di cittadinanza;
- lo sviluppo della coscienza critica.
C) VISIONE DELLA NOSTRA SCUOLA
 partecipazione
 efficienza
 trasparenza
 libertà di insegnamento
 formazione del personale
IMPEGNO E RESPONSABILITA’
DEL NOSTRO ISTITUTO
 promuove occasioni di incontro significativo tra
alunni,
famiglie,
dell’essere con
responsabilmente.
territorio,
gli altri
nell’ottica
culturale
consapevolmente e
 si impegna a comunicare ad alunni, docenti, famiglie
ed operatori del territorio le proprie scelte educative e
le strategie di intervento.
 garantisce la prima alfabetizzazione culturale degli
alunni
 promuove situazioni di formazione/informazione per
le famiglie
IMPEGNO E RESPONSABILITA’ DEL
NOSTRO ISTITUTO
 organizza e gestisce attività di formazione e
aggiornamento per i docenti
 garantisce che la libertà di insegnamento si realizzi
nel rispetto della personalità dell’alunno e agisce
affinchè tale libertà si fondi su di una preparazione
professionale adeguata, aggiornata delle teorie psicopedagogiche, delle strategie didattiche, delle moderne
tecnologie educative della valenza qualitativa delle
attivita’ educative garantendone l’adeguatezza alle
esigenze culturali e formative degli alunni;
IMPEGNO E RESPONSABILITA’ DEL
NOSTRO ISTITUTO
 Costruisce momenti di continuità educativa, tra tutti gli
ordini di scuola (interni all’I.C) e con le scuole Secondaria di
Secondo Grado e le altre agenzie ;
 Si riferisce a criteri di validità culturale e di funzionalita’
educativa nella scelta del materiale librario o strumenti ad
esso alternativi;
 Articola il tempo scolastico secondo ritmi adeguati all'età,
alle capacità di apprendimento ed in relazione alla
distribuzione degli impegni giornalieri e settimanali;
 Costruisce un clima relazionale sereno e corretto tra il
personale della scuola e alunni;
L’interazione fra le diverse identità
presenti nell’Istituto
Scuola dell’Infanzia:
L'identità pedagogica della scuola dell’infanzia diventa realtà
operante attraverso l'attività educativa fondata su una
programmazione che tiene conto:
 dei bisogni reali dei bambini
 del contesto socio culturale dei bisogni reali del bambino
 del contesto socio-culturale
 dei rapporti con la famiglia e le altre istituzioni presenti sul
territorio
 delle situazioni di disagio, di svantaggio e di disabilità.
L’interazione fra le diverse identità
presenti nell’Istituto
Scuola Primaria:
La Scuola Primaria, per scelta di stile educativo, si propone di:
 accogliere ogni bambino e trasformare la diversita’ in risorsa
educativa;
 prestare attenzione ai bisogni fondamentali e ai desideri delle
bambine e dei bambini:




offrire strutture idonee per i bambini diversamente abili;
valorizzare le potenzialità di ogni alunno;
collaborare ed interagire con le agenzie del territorio:
offrire agli alunni l’ occasione di apprendimento dei saperi e
dei linguaggi;
L’interazione fra le diverse identità
presenti nell’Istituto
Scuola Secondaria di I grado:
La Scuola Secondaria di I Grado cerca di promuovere
l’educazione della persona e garantire il successo formativo a
tutti gli alunni, attraverso alcune scelte metodologiche, previste
dalle nuove indicazioni per il curricolo, volte a valorizzare
l’esperienza e le conoscenze degli alunni quali:




individuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità;
favorire l’esplorazione e la scoperta;
incoraggiare l’apprendimento collaborativo e la scoperta;
promuovere la consapevolezza del proprio modo di
apprendere;
 Promuovere percorsi in forma di laboratori.
Scuole dell’Infanzia
Plessi scuola dell’Infanzia:
 Canzano 3 sezioni, alunni 58
 Villa Torre 2 sezioni e 1 ad orario ridotto, alunni 58
 Castellalto 1 sezione, alunni 21
 Castelnuovo 6 sezioni, alunni 146
Scuole Primarie
Plessi scuola primaria:
 Canzano, 5 classi, alunni 77
 Villa Zaccheo, 7 classi, alunni 112
 Castellalto, 2 classi, alunni 31
 Castelnuovo Tempo Modulo, 7 classi, alunni 141
 Castelnuovo Tempo Pieno, 5 classi, alunni 105
Scuole Secondarie
Plessi scuola secondaria:
 Canzano, 3 classi, alunni 50
Tempo prolungato
 Castellalto, 4 classi, alunni 76
Tempo prolungato
 Castelnuovo, 7 classi, alunni 156
ORARI FUNZIONAMENTO PLESSI
Scuola dell’infanzia
ORARI FUNZIONAMENTO PLESSI
Scuola Primarie
ORARI FUNZIONAMENTO PLESSI
Scuola Secondaria
Popolazione scolastica
Il contesto socio economico degli studenti è eterogeneo per quanto
riguarda alcuni plessi presenti nella sede di Castelnuovo, risulta
invece più omogeneo in riferimento alle realtà di Canzano e
Castellalto. Ovunque, comunque, si registrano situazioni di disagio
sociale ed economico.
Nel plesso di Castelnuovo numerosi sono gli alunni stranieri presenti
di cui molti, pur essendo in Italia da più tempo, non possiedono
ancora una buona padronanza della lingua italiana e non sempre
sono ben integrati nel contesto sociale.
La frequenza degli alunni stranieri risulta essere maggiore nella
primaria con un funzionamento a Tempo Pieno proprio poiché i
genitori sono impossibilitati a seguirli nel pomeriggio.
Nel complesso la popolazione scolastica, sebbene assai eterogenea,
evidenzia una forte aggregazione culturale e storica.
Territorio e capitale sociale
Il nostro Istituto è dislocato su due comuni con realtà diverse. Principale
polo di aggregazione e sviluppo risultano essere Castelnuovo e la vallata
del Tordino. La sua posizione geografica consente di aprirsi su due
importanti vie di comunicazione.
Gli enti comunali si sono sempre dimostrati disponibili alla
collaborazione, individuando nella scuola una importante priorità e
ritenendola elemento anche di aggregazione sociale.
Le associazioni del territorio sono state solitamente coinvolte.
Scarse sono al momento le opportunità di lavoro e medio-alto risulta
essere il tasso di disoccupazione delle famiglie e ciò condiziona le
richieste di impegni economici da parte della scuola.
La disomogenea distribuzione della popolazione comporta la formazione
di classi particolarmente numerose in alcuni plessi, mentre altri
rischiano la pluriclasse. I plessi sono dislocati geograficamente in 12
sedi: quattro plessi di scuola infanzia, quattro di scuola primaria di cui
una a sua volta separata in due plessi tra loro distanti e tre di secondaria
di 1o grado.
Risorse economiche e materiali
 Assenza di barriere architettoniche .
 Una LIM funzionante in ogni plesso di scuola primaria.
 Aula multimediale in ogni plesso di scuola secondaria con 10
postazioni e con discreto collegamento Wi-Fi.
 Ottima capacità progettuale all’interno dell’istituto in grado di
intercettare
finanziamenti
esterni
PROGETTI POR E MINISTERIALI)
(POFSE,
COMENIUS,
 Finanziamenti dagli enti comunali
 I plessi dell’infanzia non sono dotati di attrezzature multimediali
e tecnologiche.
 I plessi della primaria sono carenti di attrezzature informatiche e
la connessione Wi-Fi non è sempre funzionante in tutti i plessi
dell'Istituto.
Risorse professionali
Risorse professionali
Il più degli insegnanti risulta essere di ruolo e garantire una continuità
didattica all'interno dell’istituto.
La media dell’età anagrafica si aggira intorno ai 45 anni.
Nella Scuola Primaria risulta essere presente un discreto numero di docenti
in possesso dei requisiti per l'insegnamento della lingua inglese come
specializzati.
Nella scuola dell'infanzia e nella primaria è presente un buon numero di
insegnanti laureati. Diversi sono i corsi di formazione ed aggiornamento che
gli insegnanti hanno negli ultimi anni seguito anche tra reti di scuole per
approfondire e sperimentare nuovi approcci didattici.
CURRICOLO
Nel rispetto e nella valorizzazione dell’autonomia scolastica le
Indicazioni 2012 costituiscono il quadro di riferimento per la
progettazione curricolare delle Scuole.
 Sono un testo aperto che la Comunità educante è comunque
chiamata a contestualizzare nel proprio ambiente elaborando
scelte rispetto a contenuti, metodi, organizzazione,
valutazione. Il curricolo di Istituto è espressione di libertà di
insegnamento e di autonomia scolastica, ma viene costruito (e
inserito nel POF) con i riferimenti suddetti
 Profilo dello studente alla fine del 1° ciclo
 Traguardi per lo sviluppo delle competenze (per disciplina)
 Obiettivi specifici di apprendimento (per disciplina)
CURRICOLO

L’itinerario scolastico, dai 3 ai 14 anni pur abbracciando tre tipologie di Scuole con
specifiche identità, è progressivo e continuo e la presenza degli I.C. legittima la
progettazione di un unico curricolo verticale.

Nell’Infanzia la Scuola accoglie l’esperienza dei bimbi in una prospettiva evolutiva e le
attività offrono un’occasione di crescita all’interno di un contesto attento al benessere e
al graduale sviluppo di competenze riferite all’età (3-6 anni).

Nella Scuola del 1° ciclo l’azione didattica continua a valorizzare le esperienze con
approcci educativi attivi e guida i ragazzi lungo percorsi di conoscenza
progressivamente orientati alle discipline e alle connessioni tra diversi saperi. Al termine
della Scuola dell’Infanzia, della Primaria e della Secondaria vengono fissati i traguardi
per lo sviluppo delle competenze relativi alle discipline. Essi costituiscono piste
culturali per i docenti che calibrano e valutano la propria azione educativa “su misura”
per ciascun alunno.

Gli obiettivi di apprendimento individuano a loro volta, i campi del sapere, conoscenze
e abilità ritenute indispensabili per raggiungere i traguardi per lo sviluppo delle
competenze. Sono organizzati in nuclei tematici e definiti in relazione a periodi didattici
lunghi ( 5 anni per la Scuola Primaria e 3 anni per la Scuola Secondaria di 1° grado).
VALUTAZIONE
Ai docenti compete infine la responsabilità della valutazione e
la cura della documentazione nonché la scelta dei relativi
strumenti, nel quadro dei criteri deliberati dai Collegi Docenti.
La Scuola finalizza il curricolo alla maturazione delle
competenze previste nel profilo dello studente alla fine del 1°
ciclo, fondamentali per la crescita personale e che saranno
oggetto di certificazione.
A seguito di una regolare osservazione e documentazione e
valutazione delle competenze è possibile la loro certificazione
al termine della Primaria e della Secondaria di 1° grado
attraverso modelli predisposti.
Finalità del processo
educativo
Contesti ed esiti dal nostro RAV
DAGLI ESITI RAV – OBIETTIVI - TRAGUARDI
ESITI RAV studenti
1) risultati scolastici
2) competenze chiave di
cittadinanza
= livello medio
Piano pluriennale
TRAGUARDI DI LUNGO
PERIODO
Come?

OBIETTIVI DI PRIORITA’
Riferiti agli esiti



Migliorare i livelli di
competenza raggiunti dagli
alunni:
Diminuire la variabilità dei
risultati tra le classi
Sviluppare la capacità di
assolvere ai propri doveri con
responsabilità
PROCESSO DI INCLUSIONE
E DIFFERENZIAZIONE
PROCESSO
DI ORIENTAMENTO
PROCESSO AMBIENTE
DI APPRENDIMENTO


Allineare
gli
esiti
all’esame di stato ai
risultati
regionali
e
nazionali;
Ridurre la varianza dei
risultati
per
classi
parallele;
Responsabilizzare
gli
alunni
nei
compiti
scolastici
e
nell’organizzazione del
lavoro domestico.
COME SI VALUTA NEL NOSTRO ISTITUTO
L’Istituto Comprensivo raccoglie elementi utili alla
valutazione di alcuni significativi aspetti del servizio
erogato. Data la complessità del “sistema
scolastico” di anno in anno o in scansione
pluriennale, da parte degli Organi Collegiali,
verranno individuati settori di indagine per la
riflessione valutativa.
 ♦ gli alunni ( processo di apprendimento – comportamento
– rendimento ) TRAMITE LA PRATICA QUOTIDIANA DEI
DOCENTI
 ♦
il rapporto e la collaborazione scuola-famiglia
(questionari)
 ♦ progetti specifici (tramite rendicontazione al collegio
docenti, ai genitori, rimando degli esperti, adesione alle
attività, questionari di gradimento)
B-VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI :
B1-LE PROVE NAZIONALI STANDARDIZZATE
Le prove Invalsi sono prove standardizzate
somministrate a livello nazionale con la funzione di :

e
misurare gli apprendimenti degli studenti;
 restituire alla scuola dati confrontabili e strumenti di analisi
dei risultati per leggere i propri contesti e per riflettere sulle
scelte didattiche e metodologiche (analisi dei quadri di
riferimento).
B2-LA VALUTAZIONE PERIODICA DEGLI
APPRENDIMENTI E DEL COMPORTAMENTO
1-La valutazione tiene conto degli alunni con bisogni educativi
speciali (disturbi specifici di apprendimento, disabilità degli alunni,
svantaggio socio-culturale).
Ha per oggetto:
 il processo di apprendimento;
 il comportamento;
 il rendimento scolastico complessivo (verifiche
intermedie e valutazione periodiche e finali).
2- La valutazione degli alunni con disabilità certificata nelle forme e
con le modalità è riferita al comportamento, alle discipline e alle
attività svolte sulla base del piano educativo individualizzato. È
espressa con voto in decimi.
B2-LA VALUTAZIONE PERIODICA DEGLI APPRENDIMENTI
E DEL COMPORTAMENTO
3- Per gli alunni con difficoltà specifiche di apprendimento
adeguatamente certificate, la valutazione e la verifica degli
apprendimenti, comprese quelle effettuate in sede di esame conclusivo
dei cicli, devono tenere conto delle specifiche situazioni soggettive di tali
alunni.
4- La valutazione concorre:
 al miglioramento dei livelli di conoscenza;
 al successo formativo;
 ai processi di autovalutazione dell’alunno stesso, attraverso
l’individuazione delle sue potenzialità e delle carenze;
 al processo di apprendimento permanente (life long
learning-apprendimento per tutta la vita).
B2-LA VALUTAZIONE PERIODICA DEGLI
APPRENDIMENTI E DEL COMPORTAMENTO
5- Le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali sul
rendimento scolastico devono essere coerenti con gli obiettivi
generali e specifici previsti nel POF e nei curricoli definiti
dall’Istituto .
6- Ogni alunno ha diritto ad una valutazione trasparente e
tempestiva, secondo il Regolamento recante lo Statuto delle
studentesse e degli studenti della Scuola Secondaria (D.P.R
249/1998 e successive modificazioni), volta ad attivare un processo
di autovalutazione che lo conduca ad individuare i propri punti di
forza e di debolezza e a migliorare il proprio rendimento.
7- Per assicurare omogeneità, equità e trasparenza il collegio dei
docenti definisce modalita’ e criteri della valutazione, nel rispetto del
principio della liberta’ di insegnamento che diventano parte
integrante del POF.
B2-LA VALUTAZIONE PERIODICA DEGLI
APPRENDIMENTI E DEL COMPORTAMENTO
8- L’Istituto assicura alle famiglie una informazione tempestiva circa il
processo di apprendimento e la valutazione degli alunni effettuata nei diversi
momenti del percorso scolastico avvalendosi, nel rispetto della normativa in
tema di riservatezza, anche degli strumenti offerti dalle moderne tecnologie.
9- La scuola descrive e certifica le competenze a fine classe quinta della
Scuola Primaria e a fine classe terza della Scuola Secondaria di I grado,
attraverso la certificazione delle competenze, certifica i livelli di apprendimento
raggiunti da ciascun alunno, al fine di:
a) sostenere i processi di apprendimento;
b) di favorire l’orientamento per la prosecuzione degli studi;
c) di consentire gli eventuali passaggi tra i diversi percorsi e sistemi formativi e
l’inserimento nel mondo del lavoro.
10. Per la scuola secondaria la certificazione delle competenze sono
accompagnate anche da valutazione in decimi.
Le diverse tipologie di valutazioni nella nostro istituto:
DIAGNOSTICA, FORMATIVA E SOMMATIVA
 Valutiamo, a livello individuale e collegiale sulla base delle
osservazioni sistematiche sull' apprendimento e relativamente ai
livelli formativi e cognitivi conseguiti dagli alunni e all' impegno
dimostrato, al fine di:
 verificare l’apprendimento rispetto a potenzialità e carenze
verificare il grado di maturazione dell’alunno, considerato il
suo punto di partenza
verificare la validita’ del metodo di insegnamento e dei
risultati raggiunti
individuare appositi interventi e strategie per il
raggiungimento degli obiettivi previsti
 modificare la programmazione educativa e didattica
stimolare alla partecipazione/confronto
favorire l’orientamento e l’autovalutazione
documentare/ comunicare il processo didattico/ formativo
certificare le competenze acquisite
La nostra valutazione si articola in:
 Valutazione diagnostica: nel momento di intraprendere un percorso
didattico – formativo si procede alla valutazione iniziale per individuare il
livello del gruppo o della classe e progettare un intervento mirato
 Valutazione formativa: per accompagnare costantemente il processo
educativo si mette in atto una valutazione in itinere che consente di
monitorare la rispondenza degli alunni nei confronti delle attività proposte e
di personalizzare gli interventi didattici. Un controllo costante dei risultati
consente di rimuovere, con opportuni interventi compensativi di recupero, le
lacune e i ritardi che si evidenziano nel processo di apprendimento dei
singoli allievi e di offrire eventuali rinforzi nel caso in cui non siano stati
raggiunti obiettivi prefissati. La valutazione formativa tiene conto dei
processi evolutivi e di maturazione dello studente (situazione di partenza,
tappe di crescita e di approfondimento degli apprendimenti, grado di
autonomia, modalità di partecipazione, impegno, continuità e puntualità nel
lavoro) con l’obiettivo dell’incoraggiamento e della progressione.
La nostra valutazione si articola in:
 Valutazione sommativa: per valutare, al termine di un percorso, il livello di
padronanza di conoscenze e abilità nel contesto classe e per ogni singolo alunno e
quanto il percorso compiuto ne abbia modificato le abilità e le competenze.
La valutazione sommativa fa riferimento:
 Al livello di partenza
 All’evoluzione del processo di apprendimento
 Alle competenze acquisite
 Al metodo di lavoro
 All’impegno
 Alla partecipazione
 Alla rielaborazione personale
 Al tipo di risposta nell’area relazionale
Come valutiamo nel nostro istituto
Va premessa la necessaria distinzione tra “misurazione “ e
“valutazione” che caratterizza gli apprendimenti e le pratiche
professionali.
Infatti “la misurazione” esprime un dato oggettivo, mentre la
“valutazione” è, per sua natura un’operazione soggettiva, a
forte valenza formativa: lo stesso voto dato agli alunni, non
comporta necessariamente il raggiungimento di competenze
uguali, ma è riferito al percorso di maturazione e prevede,
pertanto, una valutazione relativa al livello di partenza”.
La valutazione periodica e annuale degli apprendimenti,
certificata nel documento di valutazione (scheda
ministeriale) ed espressa in decimi, è il frutto di un lavoro di
sintesi tra due azioni complementari: verifica e
valutazione.
Come valutiamo nel nostro istituto
Per la verifica degli apprendimenti disciplinari con prove scritte ed orali la cui
valutazione, riportata in una scala di misurazione numerica relativa al peso delle
richieste contenute e tradotta in decimi, si fa uso di diverse tipologie di prove di
seguito esemplificate.
COME VALUTIAMO NEL NOSTRO ISTITUTO
I criteri di valutazione sono frutto del confronto tra i docenti
nell'ambito delle singole discipline e all'interno del Consiglio di
Classe, Interclasse, Intersezione, Modulo. I docenti del Consiglio di
Classe riuniti in un collegio perfetto durante gli scrutini deliberano
collegialmente i voti disciplinari e di comportamento proposti dai singoli
docenti.
Gli elaborati, corretti in tempi brevi, sono a disposizione dei genitori
durante i colloqui o consegnati agli alunni che si impegnano a restituirli
nel più breve tempo possibile; i voti orali e scritti vengono sempre
comunicati agli alunni e alle famiglie.
Gli alunni sono resi partecipi dei criteri generali, sulla base dei
quali sono valutati, e dei loro risultati.
Al termine di un periodo di studio – primo e secondo quadrimestre la
valutazione formativa lascia spazio a quella sommativa che ingloba
anche la fase della certificazione.
CRITERI DI VALUTAZIONE DELIBERATI
NEL NOSTRO ISTITUTO
1- per la valutazione delle prove saranno utilizzati i criteri di
valutazione che stabiliscono una corrispondenza tra voto
decimale e conoscenze acquisite, abilità dimostrate e
competenze messe in atto;
2- in merito alla valutazione degli alunni con difficoltà di diverso
tipo, vanno utilizzate strategie plurime e diversificate per
riconoscere in ogni alunno il merito e l’eccellenza:
 massima attenzione alla valutazione degli alunni disabili, in
stato di disagio, con diagnosi di dislessia, di lingua non
italiana neo arrivati, affinché la valutazione non sia
ulteriore occasione di discriminazione;
 utilizzo di tutte le strategie per il superamento delle
difficoltà;
 attenzione alla valutazione dei progressi, rispetto alla
situazione iniziale, nel processo di apprendimento.
VERIFICA VALUTAZIONE SCUOLA
DELL’INFANZIA
 Strumento fondamentale nella scuola è l’osservazione
sistematica e occasionale del bambino con vari
strumenti per costruire percorsi didattici mirati e per
ricalibrarli quando se ne presenta la necessità.
 Occorre considerare il processo di apprendimento
come un fatto dinamico e progressivo ed attuare
momenti di verifica iniziale, intermedia e finale.
LA DOCUMENTAZIONE
Il progetto educativo è reso visibile e trasparente
attraverso un’ attenta ed ampia documentazione.
Obiettivo ultimo sarebbe realizzare nel nostro Istituto un
Documento di Valutazione o Griglia di rilevazione, per
ogni fascia d’età per:
 Verifica iniziale (fine Ottobre)
 Verifica intermedia (fine Febbraio)
 Verifica finale (fine maggio), al fine di esporre
brevemente le principali caratteristiche dell’alunno.
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE
DELL’INFANZIA
Tale documento sintetizzerebbe i livelli di raggiungimento
dei Traguardi di Sviluppo delle Competenze previste dalle
Indicazioni Nazionali. La griglia di rilevazione dovrebbe
prevedere quattro livelli di raggiungimento delle
competenze e l’aggiunta di uno spazio dedicato alle
annotazioni per ogni periodo di riferimento:
 SI = competenza raggiunta
 NO = competenza non raggiunta
 PR = parzialmente raggiunta
 NV = competenza non ancora verificata
VALUTAZIONE NELLA SCUOLA PRIMARIA
Nella Scuola Primaria la valutazione globale quadrimestrale,
presente nella scheda di valutazione, verifica il grado di
maturazione di ogni alunno in relazione a:






situazione di partenza;
interesse e impegno;
aspetti del comportamento;
autonomia e metodo di lavoro;
evoluzione delle capacità espressive e logiche;
raggiungimento degli obiettivi educativi e didattici ritenuti
indispensabili;
 esiti degli interventi individualizzati-personalizzati effettuati.
VALUTAZIONE NELLA SCUOLA SECONDARIA
In merito al voto di comportamento per la secondaria di 1° grado (al giudizio per la scuola
primaria) il livello di maturazione si declina nelle variabili del rispetto delle regole di
convivenza civile e del regolamento della scuola, della modalità di partecipazione,
dell’interesse dimostrato per le attività scolastiche, della puntualità, dell’esecuzione
dei compiti concordati, del rispetto di persone e materiali, della capacità di
organizzazione del proprio lavoro.
Nella Scuola Secondaria sarà attribuita una valutazione negativa al comportamento, che
comporta la non ammissione alla classe successiva, con valore decimale 5 nei casi di:
 atti lesivi della dignità delle persone e dei beni pubblici e/o privati anche
per singoli episodi, se gravi;
 sanzioni disciplinari gravi comminate dal Dirigente scolastico e dal
Consiglio di Classe;
 reiterati comportamenti di mancanza di rispetto delle regole interne
dell’Istituto e delle minime norme di convivenza civile, messi in atto
anche dopo almeno un avvertimento scritto e incontri verbalizzati con la
Famiglia.
CRITERI DI VALUTAZIONE PER TUTTE LE AREE DISCIPLINARI
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Voto
Misurazione in relazione agli obiettivi cognitivi
Misurazione in relazione agli obiettivi educativi *
2
Rifiuto del colloquio.
Consegna in bianco delle verifiche scritte
3
Conoscenze frammentarie, gravemente lacunose
4
Conoscenze lacunose. Esposizione impropria
5
Conoscenze superficiali. Esposizione incerta.
Ha ricevuto almeno una sanzione disciplinare ai sensi dell’art.
4, comma 1, D.P.R. 249/1998 (atteggiamento molto scorretto,
irresponsabile e irrispettoso: bullismo, danni gravi all’ambiente
e al materiale scolastico, offese verbali e materiali ai danni dei
compagni e degli insegnanti)
6
Conoscenze essenziali. Esposizione semplice
Comportamento a volte poco coretto ma sensibile al richiamo.
Ha avuto annotazioni disciplinari non gravi
7
Conoscenze discrete e pertinenti. Esposizione corretta
Comportamento vivace ma sostanzialmente corretto. Adempie
in maniera essenziale ai propri doveri scolastici
8
Conoscenze correttamente applicate. Esposizione sicura
Comportamento corretto. Adempie in maniera puntuale ai
propri doveri scolastici
9
Conoscenze ampie e approfondite. Esposizione fluida e ricca
Comportamento corretto e responsabile. Adempie in maniera
puntuale e autonoma ai propri doveri scolastici
10
Conoscenze ampie, approfondite, esaustive e correlate.
Esposizione fluida, ricca e personale
Esemplare ne comportamento e nell’adempimento dei propri
doveri scolastici
•
-
INDICATORI
Rispetto degli altri
Rispetto delle regole
Rispetto dell’ambiente e del materiale scolastico
Adempimento dei doveri scolastici
CRITERI DI VALUTAZIONE SCUOLA PRIMARIA
Voto
Misurazione in relazione agli obiettivi cognitivi
Misurazione in relazione agli obiettivi educativi *
5
Conoscenze superficiali. Esposizione incerta.
Ha ricevuto almeno una sanzione disciplinare ai sensi dell’art.
4, comma 1, D.P.R. 249/1998 (atteggiamento molto scorretto,
irresponsabile e irrispettoso: bullismo, danni gravi all’ambiente
e al materiale scolastico, offese verbali e materiali ai danni dei
compagni e degli insegnanti)
6
Conoscenze essenziali. Esposizione semplice
Comportamento a volte poco coretto ma sensibile al richiamo.
Ha avuto annotazioni disciplinari non gravi
7
Conoscenze discrete e pertinenti. Esposizione corretta
Comportamento vivace ma sostanzialmente corretto. Adempie
in maniera essenziale ai propri doveri scolastici
8
Conoscenze correttamente applicate. Esposizione sicura
Comportamento corretto. Adempie in maniera puntuale ai
propri doveri scolastici
9
Conoscenze ampie e approfondite. Esposizione fluida e ricca
Comportamento corretto e responsabile. Adempie in maniera
puntuale e autonoma ai propri doveri scolastici
10
Conoscenze ampie, approfondite, esaustive e correlate.
Esposizione fluida, ricca e personale
Esemplare ne comportamento e nell’adempimento dei propri
doveri scolastici
•
-
INDICATORI
Rispetto degli altri
Rispetto delle regole
Rispetto dell’ambiente e del materiale scolastico
Adempimento dei doveri scolastici
COME COMUNICHIAMO
 Nella pratica valutativa il docente fa uso di strumenti quali il giornale
di classe, il registro personale, il piano di studi personalizzato
(nella scuola secondaria), griglie di osservazione/registrazione, i
documenti di valutazione.
 La valutazione viene comunicata agli alunni, alle famiglie e ai
successivi gradi dell'istruzione scolastica con le seguenti modalità:
♦ agli alunni in ogni momento del processo educativo; stimolandoli e
guidandoli anche all’acquisizione di capacità di autovalutazione
♦ alle famiglie attraverso il diario, il quaderno, il libretto, i colloqui
bimestrali o più frequenti nei casi particolari, con la consegna del
documento di valutazione alla fine di ogni quadrimestre e con la
consegna della certificazione delle competenze a fine ciclo:
♦ ai successivi gradi dell'istruzione scolastica con un passaggio di
informazione fatto di colloqui tra docenti dei diversi ordini di Scuola e
attraverso i documenti di valutazione nonché le schede di passaggio.
ATTIVITÀ PER PROMUOVERE IL SUCCESSO FORMATIVO:
CONTINUITÀ E ACCOGLIENZA
ACCOGLIENZA E CONTINUITÀ
 IL CONTESTO
L’istituto Comprensivo di CASTELLALTO raggruppa tre segmenti di
scuola (infanzia, elementare e media) che, come detto, da un punto di
vista delle singole aree disciplinari sono chiamati ad elaborare e
condividere un curricolo verticale in relazione ai suggerimenti della
Nuove Indicazioni Nazionali per il curricolo (sett. 2012); in relazione
però alla necessità basilare di una comunità educante (che è quella di fare
“stare bene” i bambini/ragazzi, dando concretezza e senso all’idea di
continuità) il nostro IC si impegna da anni per accompagnare i bambini
nelle delicate fasi di passaggio tra i tre ordini di scuola.
COSA INTENDIAMO PER CONTINUITÀ
"La continuità” nasce dall'esigenza primaria di garantire il diritto
dell'alunno ad un percorso formativo organico e completo, che mira a
promuovere uno sviluppo articolato e multidimensionale del soggetto il
quale, pur nei cambiamenti evolutivi e nelle diverse istituzioni scolastiche,
costruisce cosi la sua particolare identità.
Una corretta azione educativa, infatti, richiede un progetto formativo continuo.
Essa si propone anche di prevenire le difficoltà che sovente si riscontrano,
specie nei passaggi tra i diversi ordini di scuola e che spesso sono causa di
fenomeni come quello dell'abbandono scolastico, prevedendo opportune forme
di coordinamento che rispettino, tuttavia, le differenziazioni proprie di ciascuna
scuola.
Continuità del processo educativo non significa né uniformità né
mancanza di cambiamento; consiste piuttosto nel considerare il percorso
formativo secondo una logica di sviluppo coerente, che valorizzi le
competenze già acquisite dall'alunno e riconosca la specificità e la pari
dignità educativa dell'azione di ciascuna scuola nella dinamica della
diversità dei loro ruoli e funzioni.
Continuità educativa
Continuità curricolare
Continuità metodologica
Continuità valutativa
Lo studente, con il suo percorso
formativo, è posto al centro dell’azione
educativa in tutti i suoi aspetti
Il percorso formativo dovrà:
creare “continuità” nello sviluppo delle competenze
che l’alunno può acquisire dall’ingresso nella
scuola fino ad orientarlo nelle scelte future
(continuità verticale)
STRUMENTI:
 coordinamento dei curricoli tra vari ordini scolastici
 progetti e attività di continuità
- dalla sc. dell’Infanzia alla sc. Primaria
- dalla sc. Primaria alla sc. Secondaria di I grado
Il percorso formativo:
ATTIVITA’:
 prove comuni elaborate in continuità tra diversi ordini di
scuola e classi parallele
 evitare che ci siano fratture tra vita scolastica ed extrascuola facendo sì che la scuola si ponga come perno di
un sistema allargato ed integrato in continuità con
l’ambiente familiare e sociale
Continuità orizzontale
STRUMENTI E ATTIVITA’
 progetti di comunicazione/informazione alle famiglie
 progetti di raccordo con il territorio
FINALITA’ GENERALE:
garantire la continuità del processo educativo e didattico
fra Scuola dell’Infanzia, Scuola Primaria e Scuola
Secondaria di Primo Grado, caratterizzandolo come
percorso formativo integrale e unitario.
Finalità specifiche:
 Stesura di un curricolo verticale coerente con il POF e
le indicazioni ministeriali
 Facilitare il passaggio al successivo ordine di scuola
 Formazione di gruppi classe eterogenei al loro interno
ed omogenei tra loro
OBIETTIVI per gli alunni
 Agevolare il passaggio degli alunni al successivo
ordine di scuola
 Dare continuità al percorso educativo dai 3 ai 14 anni
 Condividere esperienze, sviluppando lo spirito di
collaborazione
 Prevenire l’insuccesso ed il disagio scolastico
OBIETTIVI per i docenti:
 Attuazione del raccordo metodologico-didattico
 Definizione dei traguardi formativi e dei prerequisiti
delle varie scuole
 Condividere un progetto formativo, educativo e
didattico in un contesto ampio e articolato con un
linguaggio che renda più semplici le comunicazioni
OBIETTIVI per i genitori:
 Sentirsi parte attiva del progetto educativo che
coinvolge il figlio con gli insegnanti e con tutta
l’istituzione scolastica
 Conoscere la scuola, le sue strutture fondanti, i servizi,
le modalità organizzative, le proposte
Attività in continuità:
 Stesura di un curricolo verticale d’istituto per le lingue straniere
 Collaborazione e condivisione di scelte metodologiche e materiali
didattici tra gli insegnanti dei diversi ordini di scuola
 Attività di ricerca-azione: elaborazione, somministrazione e
valutazione di prove in continuità per ambiti e/o per competenze
tra diversi ordini di scuola e classi parallele
 Creazione di un database d’istituto
 Organizzazione di visite, accoglienza ed attività in continuità
 Open day
 Metacognizione e orientamento
 Raccordo con il territorio
Risorse da utilizzare :
 Reti di scuole
 Formazione
 Commissione di lavoro
 Gruppi di lavoro
 Autovalutazione: Incontri di verifica e valutazione
degli interventi attuati al fine di meglio definire e
progettare le attività di continuità
CONTINUITÀ FRA SCUOLA DELL’INFANZIA E
SCUOLA PRIMARIA
 Obiettivo generico _ Favorire al/la bambino/a un buon
approccio verso una nuova dimensione di scuola
attraverso la conoscenza della struttura e delle persone
che vi lavorano.
 Obiettivo educativo _ Favorire l’attuazione di un
percorso di continuità fra i due ordini di scuola e
promuovere la collaborazione tra alunni e la capacità di
lavorare insieme finalizzata al raggiungimento di un
obiettivo comune.
CONTINUITÀ E LE RISORSE UMANE
Le persone coinvolte sono gli insegnanti di scuola dell’infanzia, i docenti
di scuola primaria, gli alunni dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia
e gli alunni delle classi prime e quinte della scuola primaria.
CONTINUITÀ FRA SCUOLA PRIMARIA E
SCUOLA SECONDARIA
 Obiettivo generico _ Favorire al/la bambino/a un
buon approccio verso una nuova dimensione di scuola
attraverso la conoscenza della struttura e delle persone
che vi lavorano.
 Obiettivo educativo _ Favorire l’attuazione di un
percorso di continuità fra i due ordini di scuola e
promuovere la collaborazione tra alunni e la capacità di
lavorare insieme finalizzata al raggiungimento di un
obiettivo comune.
CONTINUITA’ E LE RISORSE UMANE
Le persone coinvolte sono i docenti di scuola
primaria di classe quinta, i docenti delle prime classi
della secondaria di arte, musica, inglese, scienze
motorie, scienze e ed. tecnica, gli alunni delle classi
quinte della scuola primaria e delle classi prime della
secondaria di primo grado.
ACCOGLIENZA
Dalle Indicazioni Nazionali per il Curricolo:
“Particolare cura è necessario dedicare alla formazione della
classe come gruppo, alla promozione dei legami cooperativi fra
i suoi componenti, alla gestione degli inevitabili conflitti indotti
dalla socializzazione. La scuola si deve costruire come luogo
accogliente, coinvolgendo in questo compito gli studenti stessi.
Sono, infatti, importanti le condizioni che favoriscono lo star
bene a scuola, al fine di ottenere la partecipazione più ampia
dei bambini e degli adolescenti a un progetto educativo
condiviso. La formazione di importanti legami di gruppo non
contraddice la scelta di porre la persona al centro dell’azione
educativa, ma è al contrario condizione indispensabile per lo
sviluppo della personalità di ognuno.”
ACCOGLIENZA NELLA SCUOLA
DELL’INFANZIA
Per favorire l’ambientamento del bambino di 3
anni nella Scuola dell’Infanzia è importante
stabilire un rapporto di conoscenza con le
famiglie in quanto rappresenta, il contesto
primario dei genitori nel quale il bambino
acquisisce i criteri per interpretare la realtà. Per
questo sara’ predisposto Il Progetto Accoglienza
d’ Istituto attraverso il quale le insegnanti hanno
una prima conoscenza del bambino attraverso:
ACCOGLIENZA NELLA SCUOLA
DELL’INFANZIA
 Un open day nel mese di gennaio con la consegna ai genitori
delle linee essenziali del Pof, proiezione di fotografie per far
conoscere la giornata scolastica e visita agli ambienti.
 Un incontro informativo con i genitori dei nuovi iscritti nel mese
di giugno, e distribuzione del fascicolo informativo .
 Uno o piu’ giorni di apertura della scuola ai bambini nuovi
iscritti e ai loro genitori alla fine dell’anno scolastico precedente
l’inserimento.
 Un inserimento graduale, condiviso dai genitori, come risposta
alle esigenze, al bisogno di sicurezza e d’identificazione del
bambino nel nuovo contesto
 La predisposizione di angoli gradevoli per giochi simbolici
 L'affiancamento, fin dai primi giorni, di un bambino di cinque anni
ad un bambino di tre per favorire l’inserimento.
ACCOGLIENZA NELLA SCUOLA PRIMARIA
Obiettivi area alunni



Conoscere il nuovo ambiente-scuola: compagni, insegnanti, operatori
scolastici.
Conoscere il nuovo ambiente-scuola: strutture, luoghi, tempi di lavoro.
Conoscere le regole della comunità scolastica necessarie ad una convivenza
rispettosa.
Attivita’ previste/contenuti

Giochi per presentarsi, imparare a sentirsi gruppo e a lavorare insieme.

Visita ad alcuni ambienti scolastici






Racconto stimolo che servirà per svolgere varie attività, quali:
Raccontarsi (emozioni, paure, ... nei confronti della scuola)
Disegnare, colorare, ritagliare.
Ascoltare ed ascoltarsi.
Riflettere.
Canzoncine.
ACCOGLIENZA NELLA SCUOLA
SECONDARIA DI 1° GRADO
 Il primo giorno di scuola, le insegnanti accolgono gli alunni
delle prime classi con le loro famiglie per dedicare loro un
momento da vivere insieme. Durante la prima settimana
ogni classe potrà organizzare un’attività finalizzata a
costruire un legame tra scuola e famiglia.
 Progetto di accoglienza classi prime della scuola
secondaria di primo grado: gli alunni nei primi giorni di
scuola attueranno attività che permetterà di conoscere
meglio i nuovi compagni, i nuovi professori e l’ambiente
stesso, ma non solo… attraverso giochi e letture gli alunni
potranno iniziare una conoscenza degli altri compagni
anche in relazione alla loro diversità. Il progetto potrà
concludersi con uno spettacolo teatrale messo in scena
dagli alunni.
ATTIVITA’ PER PROMUOVERE IL SUCCESSO
FORMATIVO: INTERCULTURA
IL CONTESTO
L’Istituto Comprensivo di Castellalto è inserito in un contesto sociale e culturale multietnico
che riflette il più ampio contesto regionale e nazionale. All’interno del nostro Istituto ci sono
migranti di provenienze diverse che attualmente costituiscono il 27% dell’intera popolazione
scolastica sui tre ordini di scuola. Negli ultimi anni, in relazione alla situazione di crisi del mondo
del lavoro che si sta verificando in Italia, e che non ha risparmiato le nostre zone, si sta
assistendo ad una progressiva diminuzione di minori stranieri che giungono nelle scuole del
nostro I.C. per ricongiungimenti familiari in corso d’anno. La maggior parte degli alunni con
cittadinanza non italiana è rappresentato da alunni di seconda generazione (alunni nati in Italia da
genitori nati all’estero).
L’Istituto organizza l’attività didattica ed educativa nel campo dell’Intercultura in coerenza con i
valori fondamentali dell’accoglienza e dell’integrazione che ne contraddistinguono l’offerta
formativa. A tal fine determina finalità, obiettivi, modalità di erogazione del servizio, strumenti a
supporto della programmazione e dello svolgimento dell’attività di integrazione rispondenti, oltre
che ai dettami contenuti nella normativa vigente e nelle conseguenti indicazioni ministeriali, alle
esigenze di una civile e coesa convivenza tra popoli e culture. Tutto ciò nella convinzione che
l’integrazione passi da un reciproco riconoscimento della diversità come valore generale che
produce arricchimento a tutto il contesto in cui avviene la interazione e, quindi, essa si esprime
con l’accettazione delle differenze, il riconoscimento e la conferma della distinta identità,
l’esigenza della reciproca conoscenza e l’apertura al dialogo tra codici culturali, etico - religiosi e
linguistici diversi con riferimenti storico/geografico dei paesi di origine.
COSA INTENDIAMO PER INTERCULTURA
"Chi dice interculturale dice necessariamente - se dà tutto il
suo senso al prefisso inter - interazione, scambio, apertura,
reciprocità, solidarietà obiettiva. Dice anche, dando il pieno
senso al termine cultura, riconoscimento dei valori, dei modi di
vita, delle rappresentazioni simboliche alle quali si riferiscono
gli esseri umani, individui e società, nelle loro relazioni con
l'altro e nella loro comprensione del mondo, riconoscimento
delle loro diversità, riconoscimento delle interazioni che
intervengono di volta in volta tra i molteplici registri di una
stessa cultura e fra differenti culture, nello spazio e nel tempo"
(Unesco, 1980)
FINALITA’ GENERALI
 Formare cittadini in grado di partecipare consapevolmente alla
costruzione di collettività più ampie e composite, siano esse quella
nazionale, quella europea, quella mondiale.
 Educare alla convivenza e alla cultura dell’accoglienza attraverso la
valorizzazione delle diverse identità e radici culturali di ogni studente.
Sviluppare la conoscenza della lingua italiana e dei nostri principi
costituzionali.
 Aprire la scuola alle famiglie e al territorio circostante, facendo
perno sugli strumenti forniti dall’autonomia scolastica. Promuovere la
formazione dei genitori e delle famiglie nell’ambito degli interventi per
l’istruzione per gli adulti.
 Promuovere e sostenere le diverse iniziative di educazione: [...]
diffusione delle tecnologie informatiche nell’ambito delle attività
didattiche rivolte ai soggetti disabili,[ ...]accoglienza ai fini
dell’integrazione degli alunni stranieri,[...]
OBIETTIVI
L’integrazione/inclusione passa attraverso la realizzazione di
iniziative sistematiche e sempre più articolate, sia in ordine
alla predisposizione di piani di lavoro personalizzati, sia alla
piu’ ampia accoglienza delle istanze degli alunni e delle loro
famiglie.
L'integrazione è perseguibile offrendo pari opportunità di
studio, formazione e apprendimento agli stranieri minori,
promuovendo il loro inserimento nel sistema scolastico e
contrastando il rischio di insuccesso e/o abbandono scolastico.
OBIETTIVI
Pertanto si definiscono i seguenti obiettivi:

Facilitare agli utenti stranieri la conoscenza della lingua e della cultura italiana

Approfondire la conoscenza del contesto socio-economico-culturale di riferimento degli
studenti stranieri

Favorire lo sviluppo di una cultura di accoglienza e di integrazione e di una mentalità
aperta e democratica fondata sulla rimozione dei pregiudizi legati ai concetti di razza,
etnia, cultura, religione

Costruzione dell'identità personale

Riconoscimento di un ruolo all’interno della comunità scolastica

Contrasto dell’insuccesso e dell’abbandono scolastico

Qualificare l’azione didattica del personale impegnato nell’integrazione degli studenti
stranieri e nell’educazione interculturale

Incrementare l’uso consapevole, costruttivo, efficiente ed efficace delle ICT per erogare
servizi di formazione/informazione
STRUMENTI A SUPPORTO DELLA PROGRAMMAZIONE E
DELL’AZIONE INTERCULTURALE
Al fine di offrire un servizio adeguato l’Istituto mette a disposizione degli
operatori scolastici e delle famiglie la seguente dotazione strumentale e di
risorse umane:
 Protocollo di Accoglienza
 Predisposizione di modulistica plurilingue per la facilitazione
delle relazioni con le famiglie
 Percorsi di pronto intervento linguistico per Italiano seconda
lingua
 Commissione
Intercultura o/e Figura strumentale
realizzazione del Piano dell’offerta formativa
 Percorsi di formazione specifica per docenti
 Portale Intercultura sul sito web dell’istituto
 Biblioteca scolastica ad uso degli alunni
alla
FASI E AMBITI DELL’INTEGRAZIONE
L’attivita’ di integrazione/inclusione dello studente straniero nel
nostro istituto coinvolge differenti ambiti, da quello burocraticoamministrativo-organizzativo a quello didattico-educativo ed interessa
l’area socio- affettivo-relazionale dell’intera famiglia in corso di
inserimento nel nostro contesto territoriale.
L’istituto, pertanto, considerando la sistematicità delle azioni proposte nei
diversi ambiti, individua il seguente percorso di accoglienza-integrazione
dell’allievo :
METODOLOGIA E SCELTE DIDATTICHE
 i docenti della classe accolgono il nuovo alunno mettendo in
atto strategie comunicative e didattiche adeguate e
funzionali, incentivando soprattutto le relazioni di gruppo e
fra coetanei;
 un adulto di riferimento accompagna il nuovo alunno/a nei
primi passi nel nuovo contesto in modo personalizzato,
curando anche la comunicazione scuola/ famiglia almeno
nella fase iniziale.
 Il primo contesto di apprendimento comunicativo e
relazionale è il gruppo dei coetanei, e il primo facilitatore
dell’integrazione è l’adulto che instaura una relazione
affettiva basata sull’accoglienza e sull’empatia.
VALUTAZIONE
Per quanto riguarda la valutazione, preso atto della normativa
art. 45 comma 4 del D.P.R. n. 394 del 31.08.99:” il Consiglio
di classe (se l’alunno non ha attuato, alla fine del primo
quadrimestre, un percorso di apprendimento tale da non poter
essere valutato adeguatamente...”), opta per:
 “La valutazione espressa fa riferimento al P.D.P.
programmato per gli apprendimenti”.
Si procede comunque ad una valutazione disciplinare
tenendo conto degli obiettivi minimi raggiunti, ma anche del
processo di apprendimento (situazione di partenza,
impegno, motivazione...) Si esprime un giudizio discorsivo
sul livello globale di maturazione raggiunto.
ATTIVITÀ PER PROMUOVERE IL SUCCESSO
FORMATIVO: ORIENTAMENTO
IL CONTESTO
La popolazione scolastica proviene,
economiche e culturali molto diverse.
da
realtà
socio-
Diverse sono le opportunità che i vari ambienti di provenienza
offrono: la realtà economica è caratterizzata da piccole e medie
industrie nella zona di Castelnuovo e Canzano mentre nella
zona di Castellalto è più diffuso l’artigianato.
Anche gli stimoli culturali sono diversificati e presentano
caratteristiche diverse: più complessi e articolati a
Castelnuovo, più piccoli e organizzati negli altri due centri.
Cosa intendiamo per orientamento
Con il termine orientamento intendiamo un processo evolutivo, continuo e
graduale, che porta l’individuo a conoscere se stesso e il mondo che lo circonda
con senso critico e costruttivo.
La scuola secondaria di primo grado contribuisce ad orientare i ragazzi ad una
scelta consapevole fornendo al tempo stesso, un processo formativo e informativo.
Tale percorso inizia dalla classe prima, per concludersi in terza, secondo un
percorso a cui concorrono tutte le discipline con le proprie proposte di metodo e di
contenuto.
Obiettivo dell’orientamento scolastico è far sì che il ragazzo acquisisca
consapevolezza di sé, diventando così un soggetto attivo, in collaborazione
con l’adulto, nella scelta della scuola superiore.
La scuola si muove all’interno dell’attività di Orientamento secondo tre ambiti
formativi nei quali le diverse discipline potranno operare:
a) costruzione del sé;
b) relazione con gli altri;
c) rapporto con la realtà naturale e sociale.
Orientamento: metodologie e scelte didattiche
Sono previste metodologie consolidate nel lavoro curricolare della
classe, visite a scuole secondarie presenti sul territorio e open
day presso l’istituto a cui saranno invitate tutte le scuole
superiori del territorio.
Saranno utilizzate:
 Schede di attività orientative predisposte;
 Sezioni sull’orientamento presenti in antologie adottate e nei testi
scolastici adottati;
L’ORIENTAMENTO NEL NOSTRO ISTITUTO
Partendo da queste premesse, il progetto di orientamento del
nostro Istituto Comprensivo sarà concepito come un percorso
globale e unitario che stimolerà nell’alunno una riflessione
personale sulle proprie capacita’, sui propri interessi e limiti.
L’ORIENTAMENTO NEL NOSTRO ISTITUTO
Il percorso triennale si articola su diversi piani:
AZIONE FORMATIVA della scuola che propone attività volte al raggiungimento dei seguenti obiettivi:
 Conoscere sé stessi in relazione agli altri (percezione di come gli altri mi vedono).
 Classificare i propri interessi personali sulla base delle difficoltà (caratteristiche




personali con attenzione al contesto sociale).
Approfondire le proprie attitudini personali: lo stile di apprendimento, la
capacita’ di risolvere i problemi e di affrontare gli imprevisti.
Individuare e confrontare le diverse aree di indirizzo di studi.
Valutare interessi e aspirazioni personali al fine di scegliere uno specifico
indirizzo di studi.
Individuare condizionamenti che derivano dalla propria situazione famigliare e
ambientale e fare un bilancio della propria preparazione scolastica
L’ORIENTAMENTO NEL NOSTRO ISTITUTO
AZIONE INFORMATIVA si esplica mediante:
 raccolta e distribuzione di materiale informativo
sulle scuole del territorio e delle informazioni relative
alle giornate aperte dei singoli istituti delle Scuole
Secondarie di secondo grado
 incontro con alcune scuole superiori del territorio.
La somministrazione di test attitudinali ha come esito la
stesura del consiglio orientativo condiviso dal consiglio di
classe .
ATTIVITÀ PER PROMUOVERE IL SUCCESSO FORMATIVO:
L’INCLUSIVITÀ
L’INCLUSIVITÀ E I BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
COSA INTENDIAMO PER INCLUSIVITÀ
Con il concetto di “inclusività’” il nostro Istituto intende che:
 ciascuno è portatore di caratteristiche specifiche;
 il concetto di norma e normalità non è più adeguato alla
complessità delle situazioni;
 il concetto di ”integrazione” nella varietà delle differenze di
tutti e di ciascuno presenti nelle classi delle nostre scuole è
da orientare in termini di inclusione perché’ ogni alunno
presenta una richiesta di speciale attenzione;
L’INCLUSIVITA’ NEL NOSTRO ISTITUTO
Con il concetto di “inclusività” il nostro Istituto si muove su
due piani:
 al proprio interno sa accogliere tutte le diversità e
riformulare al tal fine le proprie scelte organizzative,
progettuali, metodologiche didattiche e logistiche;
 all’esterno richiede e sa mettere in atto collaborazioni
e alleanze tra scuola, famiglia, servizi, istituzioni di
vario tipo e associazionismo, in una fitta rete di
solidarieta’ garantita da politiche strutturate e da
normative coerenti.
L’INCLUSIVITA’
Così intesa, l’inclusione diventa un orizzonte pedagogico,
secondo il quale l’accoglienza non è condizionata dalla
disponibilità della “maggioranza” a integrare una
“minoranza”, ma scaturisce dal riconoscimento del comune
diritto alla diversità, una diversità che non si identifica
solamente con la disabilità, ma comprende la molteplicità
delle situazioni personali: l'eterogeneità diventa la
normalita’ e il contesto scolastico diventa fattore abilitante
delle caratteristiche differenti di tutti gli alunni/e di ciascun/a
alunno/a.
Di conseguenza il nostro istituto riconosce e presta
attenzione al fatto che gli /le alunni/e possono trovarsi in
situazione di difficoltà nel processo di apprendimento per
diversi motivi per lo più nello svantaggio sociale e culturale,
nei disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi
specifici, nelle difficoltà derivanti dalla non conoscenza
della cultura e della lingua italiana perché’ appartenenti a
culture diverse.
La normativa più recente individua questa area definendola
Area dei Bisogni Educativi Speciali (BES), dove sono
comprese tre categorie: quella della disabilità; quella dei
disturbi evolutivi specifici e quella dello svantaggio
socioeconomico, linguistico, culturale.
L’INCLUSIVITA’: LE RISORSE UMANE
Tutti gli operatori della scuole sono coinvolti nell'attività inclusiva che
abbiamo descritto in precedenza: in primis i docenti che gestiscono le
attività educative e didattiche nelle classi; anche il personale ATA ha
un ruolo fondamentale nel momento dell’accoglienza dei bambini, nella
cura dei rapporti con l’utenza (famiglie e operatori che intervengono
nella scuola ...).
INCLUSIVITA’: METODOLOGIA
E SCELTE DIDATTICHE
“Gli insegnanti devono sperimentare forme di didattica inclusiva, cioè
“utilizzare molteplici modalità di presentazione e di rappresentazione, in
quanto gli studenti differiscono tra loro in relazione alle modalità di
percepire e comprendere le informazioni che vengono loro presentate”.
Per assicurare un vero apprendimento (e non una pura memorizzazione ad uso
interrogazione o compito in classe) occorre che ogni alunno riceva le informazioni
attraverso diverse modalita’ comunicative (il principio cardine dello strutturalismo
didattico è che i concetti NON si imparano MA si formano e che sono un prodotto
dell’attivita’ cognitiva correttamente impostata; il concetto è cioè che rimane uguale
quando tutto il resto cambia). Non si tratta soltanto di fornire rappresentazioni che
coinvolgano quanti piu’ SENSI possibile, ma anche quanti più LINGUAGGI possibili:
anche immagini e suoni possono essere veicolati in modi diversi (il linguaggio orale e
la musica utilizzano entrambi il canale uditivo ma in modo radicalmente diverso)”.
Vanno introdotte metodologie plurime di insegnamento e apprendimento
possono essere: verbale, non verbale, del contesto, sensoriale, ludica,
multimediale, teatrale, musicale e iconica”
(Fornasa, Simonelli)
ALLEANZA EDUCATIVA SCUOLAFAMIGLIA-TERRITORIO
La Scuola si offre come Agenzia Educativa rispetto all’utenzagenitori. Auspica pertanto un produttivo e sistematico rapporto di
collaborazione nel rispetto delle reciproche competenze.
Durante l’anno i genitori possono incontrare gli insegnanti in alcuni
momenti stabiliti:
ASSEMBLEE DI CLASSE
 Ogni Plesso, per tutti gli ordini di Scuola, organizza assemblee di
classe in cui vengono trattati argomenti inerenti all’andamento
didattico-disciplinare-organizzativo . In tale sede vengono fatte
anche comunicazioni di carattere generale ai genitori.
ALLEANZA EDUCATIVA SCUOLA-FAMIGLIATERRITORIO
 Assemblee di classe vengono organizzate in occasione delle votazioni
per il rinnovo degli Organi Collegiali, della presentazione dei progetti,
della restituzione dei risultati degli stessi e per altra necessità che
possono insorgere nel corso dell’anno scolastico.
 I rappresentanti dei genitori, eletti dalle rispettive assemblee di classe,
partecipano di diritto ai Consigli di Classe della Secondaria (3 nel corso
dell’anno scolastico) e di Interclasse della Primaria (bimensile) e
dell’Infanzia.
COLLOQUI INDIVIDUALI
COLLOQUI INDIVIDUALI
In ogni Plesso vengono organizzati colloqui individuali per i genitori che
intendono avere una informazione/rendicontazione sul processo di
apprendimento e sul comportamento dei propri figli, nonché su
eventuali problematiche di diversa natura.
I colloqui individuali sono organizzati con le seguenti modalità:
 Per l’Infanzia con colloqui periodici durante l’anno
 Per la Primaria con ricevimento pomeridiano (cadenza bimensile)
 Per la Secondaria con ricevimento mattutino (cadenza quindicinale)
dei singoli docenti e pomeridiano (1x quadrimestre) di tutti i docenti
contemporaneamente.
RAPPORTI SCUOLA-TERRITORIO
La Scuola, pur nella sua specificità della sua funzione educativa,
si muove in un’ottica di interazione con il territorio.
Collabora con:
Comitato genitori
Comuni
Società Sportive
Oratorio
Cooperative Sociali
Associazioni
varie
(AVIS-GUARDIE
AMBIENTALI-ALPINIPROT.CIVILE-CARABINIERI-VIGILICROCE
GIALLA
DEL
VOMANO )
 ASL
 Enti di ricerca






ARRICCHIMENTO OFFERTA FORMATIVA
PROGETTI 2015/2016

ALTRI LINGUAGGI (Scuola secondaria di 1° grado)

COMUNICHIAMO IN LINGUA INGLESE (Infanzia–Primaria–Secondaria)

ATTORI PER CASO (Primaria)

CLEAN SCHOOL (Primaria)

CAFFE’ LETTERARIO (Scuola secondaria di 1° grado)

LE NOSTRE RADICI (Primaria – Secondaria)

AVVIO AL LATINO (Secondaria di 1° grado)

INCLUSIONE (Scuola secondaria di 1° grado)

PROGETTO SCI (Primaria – Secondaria)

PROGETTO GIORNALINO (Primaria – Secondaria)
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MOTORIA (Infanzia – Primaria – Secondaria)
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ORTO A SCUOLA (In collaborazione con il Comune di Castellalto)
DOCUMENTI CORRELATI AL POF
- PROGETTAZIONE INFANZIA 2015-2016
- REGOLAMENTO D’ISTITUTO
- PATTO DI CORRESPONSABILITÀ
- PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIONE
- MODELLI PDP: PDP PER ALUNNI CON DSA- PDP PER ALUNNI STRANIERI – PDP
PER ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
- PROTOCOLLO ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI
- PROGETTO ACCOGLIENZA PRIMARIA – INFANZIA - SECONDARIA
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Valutiamo - Istituto Comprensivo "Margherita Hack" Castellalto