Assemblea dell’Unione Industriali
Relazione del Presidente
L’Aquila, 3 luglio 2002
Dati statistici Provincia dell’Aquila
Imprese registrate 2001
Industria
Commercio
Agricoltura
Altro
TOTALE
7864
7624
6171
7548
29207
Fonte Infocamere
Occupati per tipologia 2001
26.9%
26.1%
21.1%
25.9 %
Industria
24586 26.9%
Altre Imprese 42199 49.2%
Istituzioni
24575 26.9%
100
TOTALE
91360 100
Fonte Istat
Dati statistici delle Provincie d’Abruzzo
Tasso disoccupazione
L’Aquila
Pescara
Teramo
Chieti
Ore cassa integrazione
2000
2001
2000
2001
var.%
10.3
6.8
6.7
7.4
8.1
5.0
4.1
5.7
77981
78457
539810
407774
772978
91669
603099
841035
891
17
12
106
Fonte I.PI.- Abruzzo Lavoro
Fonte INPS Regionale
Come sarà l’Unione
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Opererà con trasparenza, partecipazione e metodi certi di gestione
all’interno.
Dovrà avere prestigio e forza politica ponendosi come una forza sociale di
riferimento.
Favorirà la conoscenza, le relazioni e le alleanze tra le aziende associate.
Garantirà qualità dei servizi e la loro corrispondenza ai bisogni degli
associati.
Sarà più vicina alla base degli associati, stimolandone la partecipazione
alla vita associativa.
Presterà particolare attenzione alle nuove imprese ed ai neo-associati
assistendoli con un progetto di tutoring.
Punterà sull’”economia della conoscenza” per lo sviluppo territoriale.
Organizzazione
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Lavoro di team in stretta collaborazione con i vicepresidenti.
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Istituzione dei Coordinatori di area (L’Aquila, Avezzano, Sulmona e
Carsoli) con il compito di attivare iniziative.
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Istituzione dei Coordinatori dei settori merceologici affini per favorire la
nascita di relazioni tra le imprese e individuare la potenzialità per nuove
imprese a sostegno della loro attività.
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Individuazione di progetti che, dopo approvazione del Consiglio
Direttivo, saranno affidati a Capi progetto.
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Lavoro per obiettivi fissati annualmente dal Consiglio Direttivo.
I servizi
•
L’Unione provvederà ogni anno a verificare il livello di soddisfazione e
le esigenze delle proprie aziende attraverso specifiche indagini di
customer satisfaction.
•
La verifica dell’efficienza dei servizi verrà effettuata anche tramite
analisi delle motivazioni delle aziende dimissionarie per capire se ci
sono aree di bisogno non soddisfatte per guidarle ad un migliore utilizzo
dei servizi con l’obiettivo di recuperarle.
•
Verranno introdotti
nuovi
servizi per favorire l’esportazione e
l’attività di promozione del nostro sistema industriale con
riprogettazione del sito e con portale dedicato al commercio elettronico.
Nuove iniziative: cultura d’impresa e reciproca conoscenza
•
Verranno organizzate
dell’Imprenditore”.
•
Saranno localizzate a turno a L’Aquila, Avezzano, Sulmona e Carsoli
con il supporto dei coordinatori di area.
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I temi delle serate saranno seminari con scuole di management, con
esperti su argomenti di attualità nell’imprenditoria e su problemi
specifici delle aree.
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Al momento formativo seguirà un momento conviviale.
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Altre iniziative sono lasciate all’attività dei Coordinatori di area.
con
frequenza
da
definire
le
“Serate
Nuove iniziative: il tutoring delle nuove imprese
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Individuare azioni che coinvolgano le nuove imprese associate.
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All’atto dell’adesione fissare incontri con gli esperti dell’Unione secondo i
servizi richiesti.
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Identificare un Tutor nell’Unione al quale rivolgersi quando devono
affrontare un problema ma non sono riuscite a identificare lo specifico
servizio.
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Fare interagire i nuovi associati con il coordinatore del gruppo
merceologico di appartenenza.
•
Presentazione sistematica dei nuovi associati anche utilizzando il giornale
dell’associazione.
Nuove iniziative: interscambio tra associazioni
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Identificare un’Unione di riferimento, nel nord Italia, da gemellare con la
nostra Unione.
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Operare con l’Unione gemellata scambi informativi finalizzati a favorire
l’insediamento di altre imprese nel nostro territorio.
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Favorire uno scambio di figure professionali fra le due Unioni.
Sviluppo territoriale - Premesse
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Grandi e PMI non sono alternative e sarebbe molto rischioso puntare su
un modello di sviluppo che privilegi le une alle altre.
Grandi e PMI devono costituire realtà complementari con una
interazione sistematica che favorisca la crescita delle PMI.
La crescita delle nostre imprese è un imperativo che il cambiamento dei
mercati pone a tutti: devono essere trovate le condizioni di sostegno e di
flessibilità che agevolino il percorso di crescita.
Informatizzazione, internazionalizzazione e, soprattutto, innovazione
sono le strade da percorrere per aumentare la competitività e favorire la
crescita delle nostre aziende.
Un’azione territoriale per l’innovazione scientifica e tecnologica è ora
ancora più importante perché, come da delibera CIPE, il suo
finanziamento sarà di pertinenza delle Regioni a obiettivo 2 e non più del
MIUR.
Sviluppo territoriale - Premesse
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Dal manifesto di Lisbona del marzo 1999 si origina l’obiettivo di
trasformare l’Europa “nell’economia della conoscenza più competitiva
del mondo” per aumentare il tasso di occupazione dal 60 al 70% (l’Italia
è ferma al 54% con il 44% al Sud).
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Il Presidente di Confindustria rilancia il tema all’assemblea del 23
maggio u.s. con l’obiettivo di aumentare l’occupazione.
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L’economia della conoscenza è capace di dare impulso allo sviluppo e di
unire gli interessi delle piccole e medie imprese con quelli delle grandi.
Sviluppo territoriale basato sull’economia della conoscenza
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L’economia della conoscenza immette nel circuito economico i risultati di
attività di ricerca e le persone che hanno beneficiato di alta formazione
tecnico-scientifica mettendo in moto una comunicazione con il territorio e
con i sistemi economici locali.
La conoscenza è un fattore chiave della competitività. Il miglioramento, il
prodotto nuovo, le nuove tecnologie, i nuovi servizi vengono dall’esterno e
determinano una cessione di valore aggiunto alle aziende che la
recepiscono.
La conoscenza è pertanto un bene economico, oggetto di transazioni, fonte
di reddito e occupazione qualificata.
In un’economia fondata sulla conoscenza è indispensabile inserire i
soggetti produttori di conoscenza avanzata: Università e Centri di ricerca.
Il territorio dell’Aquila ha tutte le caratteristiche per essere “Città della
Ricerca” e basare su questo lo sviluppo industriale.
L’Unione Industriali per lo sviluppo del territorio
Sono fondamenti dell’azione dell’Unione da realizzare con il contributo
delle Amministrazioni territoriali:
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Costruzione di una rete territoriale aperta e coordinata di strutture
dedite alla ricerca applicata di interesse industriale con uno stretto
rapporto con le imprese.
Costruzione di ambienti adeguati per lo sviluppo di attività congiunte
tra imprese e centri di ricerca.
Promozione della nascita di nuove imprese ad alta tecnologia.
Valorizzazione e sostegno finanziario delle iniziative spontanee delle
imprese.
Formazione di nuove figure professionali attraverso programmi mirati
realizzati da Università.
Linee di azione per lo sviluppo territoriale
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Programma di sviluppo territoriale: Programmazione concertata per
azioni mirate alla valorizzazione del partenariato locale e alla crescita di
know-how dei soggetti pubblici e privati chiamati a realizzare i programmi
di Sviluppo.
Punto di trasferimento tecnologico: Deve guidare le imprese verso
esperienze di innovazione, aiutandole a valutare il proprio livello e bisogno
tecnologico e fornendo le competenze necessarie per tradurle in
applicazioni industriali (incubatore/acceleratore di impresa).
Consorzio tra Enti: Costituzione di un Consorzio tra Università, CNR,
Camera di Commercio, Associazioni Datoriali e Associazioni Sindacali, con
lo scopo di coordinare le attività di ricerca comuni.
Nuovi corsi di studi: Connessione tra i corsi di studi ed i diversi ambiti
applicativi con l’obiettivo di produrre una classe dirigente e industriale che
consenta un nuovo sviluppo economico.
Prima concreta azione: “Sportello per le imprese”
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Da settembre sarà operativo alla facoltà di Ingegneria lo “sportello per le
imprese”.
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Sarà il primo riferimento per le aziende associate in tema di innovazione
dando supporto per il trasferimento tecnologico.
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Guiderà le imprese nel mondo accademico per effettuare check-up
tecnologici, stati dell’arte, individuazione e attivazione di esperti,
redazione e sviluppo di progetti di innovazione.
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Le tecnologie dell’informazione saranno il tema di riferimento e le
imprese potranno direttamente essere indirizzate nelle loro scelte e
informate sui vantaggi competitivi che la loro introduzione può portare al
prodotto, al processo e anche alla gestione.
Vecchi e nuovi problemi da risolvere
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Infrastrutture: Rete viaria discontinua, trasporto su rotaia poco
efficiente, sistema aeroportuale debolissimo.
Programmi UE: Reinserimento della maggior parte possibile del
territorio provinciale nell’art. 87.3 c.
Programmazione negoziata: Approvazione Contratto di Programma.
Più risorse per i patti territoriali della Valle Peligna e della Marsica,
risorse per il distretto di Carsoli e l’agro-industriale della Marsica.
Finanza regionale: Nella finanziaria regionale la provincia dell’Aquila
deve ottenere agevolazioni immediate ed eccezionali (credito d’imposta)
almeno per le PMI.
Accesso al credito: Nelle linee d’azione per lo sviluppo territoriale le
banche, oltre ad entrare quale Soci finanziatori delle neostrutture da
realizzare, devono prevedere misure agili all’accesso del credito.
Area turismo: Il turismo naturistico e culturale/storico/artistico è una
nuova industria anche per l’Abruzzo interno, un fattore chiave di
sviluppo che va rilanciato con un piano che promuova l’industria del
turismo e dell’agro-alimentare.
Conclusioni
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E’ stato illustrato l’impegno dell’Unione per i prossimi tre anni senza
pretendere di esaurire i temi trattati, auspicando che le argomentazioni
presentate costituiscano un momento costruttivo.
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Sono state tracciate le linee generali di azione del programma che
vogliono rappresentare un passo concreto verso l’identificazione della
“missione” della città dell’Aquila e del territorio provinciale.
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I compiti che ci attendono sono importanti e urgenti e vanno affrontati
come un sistema di imprese, classe dirigente, classe politica, sindacato con
l’augurio che l’approccio costruttivo e la forza innovativa che possiamo
esprimere diventino un nuovo metodo di aggregazione di forze per
rilanciare lo sviluppo del territorio.
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Presentazione-finale