10 MERCOLEDÌ 16 LUGLIO 2014 La Provincia SPAZIO APERTO Muri imbrattati da scritte i cui autori restano impuniti Signor direttore, trovandomi a passeggiare per il centro durante il fine settimana, non ho potuto fare a meno di notare, come alcune vie cittadine (via Platina, via Altobello Melone, via Manini...) abbiano i muri ricoperti di scritte farneticanti. Ora, visto che suddette scritte hanno delle dimensioni rilevanti, è ipotizzabile che non siano state fatte in cinque minuti. Possibile che nessuno abbia visto? Possibile che non ci sia una telecamera che abbia ripreso i deficienti? Possibile che suddetto giornale, non abbia dato notizia? Un consiglio, visto «l’argomento» delle scritte, sarebbe semplicissimo individuare gli autori, sempre che lo si voglia fare! Basterebbe recarsi nel centro sociale che noi paghiamo, armati di manganello, tanto anche colpendo nel mucchio, si indovinerebbe comunque! L. F. (Cremona) ...................................................................................... . Sempre più urgente introdurre il libretto del fabbricato Caro direttore, il crollo di alcuni calcinacci avvenuto nella Galleria Umberto I a Napoli e la conseguente morte di un innocente, Salvatore Giordano di 14 anni, tutta una vita davanti, ha innestato la successiva emissione da parte della Procura di 45 avvisi di garanzia per omicidio e crollo colposo che devono far riflettere l’opinione pubblica riguardo la ricerca delle responsabilità. Soprattutto le 20 milioni di famiglie che vivono in condominio! Visto che tra i destinatari ci sono anche i proprietari e l’amministratore dell’immobile! A parte il gestore dello stabile che, nel nostro ordinamento e nella giurisprudenza costante, è sempre stato il capro espiatorio, sono stati indagati, finalmente, anche i titolari del diritto di proprietà che pensano sempre di ‘cavarsela’ con la polizza globale fabbricati. Non è così! Ora anche loro, naturalmente soprattutto i ‘contrari’ nelle delibere, dovranno difendersi dall’accusa penale! (...) Probabilmente i loro sogni li riporteranno alle assemblee dove rimandavano in continuazione i lavori per la messa in sicurezza dei cornicioni, delle volte e di tante altre cose previste dalle normative, e in questo caso dalle ordinanze della Pubblica Autorità. (...) È mai possibile che ci voglia sempre il morto per far rivedere leggi anche appena approvate? (...) Non si può aspettare ma si deve introdurre definitivamente il Libretto del Fabbricato tenuto sempre come proposta marginale ed osteggiata da molte associazioni di categoria perché costoso nella sua redazione. (...) Francesco Chiavegato (Desenzano del Garda) ...................................................................................... . Noci inveisce contro Almirante sulla base di assolute calunnie Egregio direttore, ritengo doveroso, a beneficio dei lettori, far conoscere la fonte principale, che ha dato lo spunto a Noci per inveire contro Giorgio Almirante. Il 13 giugno 1971, il movimento politico guidato da Almirante conseguì un importante vittoria elettorale, che segnò una svolta nella politica italiana. Il 21 giugno 1971, la stampa comunista sferrò un attacco alla persona di Almirante accusandolo di aver firmato quel bando del maggio 1944, indirizzato ai partigiani e agli sbandati, con il quale essi erano invitati a presentarsi ai comandi militari della R.S.I. entro il 25 maggio 1944. Presentandosi, essi avrebbero avuto salva la vita; in caso contrario, sarebbero stati fucilati se fossero stati catturati dopo la scadenza. Era una specie di amnistia limitata nel tempo per cui, quel bando fu soprannominato del ‘perdono’. Secondo la legge era stato emanato da Mussolini, Graziani e dal ministro della giustizia Pisenti. Di fronte al derivante complesso di calunnie, Almirante querelò gli autori, che lo indicavano come ‘fucilatore e massacratore di italiani’. Il tribunale di Roma, alla fine, emise una sentenza che dava atto delle falsità divulgate dai loro autori. Claudio Fedeli (Cremona) ...................................................................................... . Bollette del gas di Linea Più nel bidone, Poste non c’entra www.laprovinciacr.it IL CASO Commenta su www.laprovinciadicremona.it/spazioailettori Le strette vie del centro come una tangenzialina Gentile direttore, a distanza di tempo torno a scriverle a proposito del continuo passaggio di auto lungo l’asse Corso Garibaldi-via Milazzo-Piazza Vida-via Plasio-via Cavallotti-via Ponchielli-Corso Vittorio Emanuele-Piazza Cadorna. Da fonte certa ho saputo che è stato stimato un numero compreso fra le 4 e le 6.000 auto al giorno! Un numero esorbitante, al punto che la stessa fonte, considerando il fatto che in proporzione le auto che cercano parcheggio o sostano presso i negozi distribuiti nella zona sono una percentuale irrisoria, ha definito tale percorso una vera e propria tangenziale interna. Un numero spropositato anche in relazione alla tipologia delle vie coinvolte, non certo concepite e nate per diventare una tangenziale e quindi non certo adatte per sopportare e supportare una simile aggressione quotidiana. Come tutti sappiamo da un annetto l’ultimo tratto di Corso Garibaldi è stato chiuso al traffico... Lei pensa forse che tale afflusso di auto sia diminuito? Niente affatto! Stessa processione infinita dalla mattina alla sera. Con la differenza che dovendo svoltare obbligatoriamente in via Villa Glori e da lì confluire in via Milazzo e così via, il percorso è diventato ancora più Egregio direttore, in riferimento all’articolo dal titolo ‘Bollette del gas nell’immondizia, la polizia indaga sul ritrovamento’ del 14 luglio, Poste Italiane desidera precisare di essere totalmente estranea ai disagi segnalati. Le società delle utenze in questione, e specificatamente delle bollette del gas, hanno infatti incaricato della distribuzione una delle diverse società che operano come competitor in questo segmento di mercato di fatto già aperto alla libera concorrenza. La responsabilità di quanto riportato nell’articolo non è perciò ascrivibile né direttamente né indirettamente a Poste Italiane. Al fine di evitare altri possibili fraintendimenti, l’Azienda invita la clientela a verificare il timbro apposto sulla corrispondenza e a rivolgere eventuali segnalazioni a chi è direttamente responsabile del servizio. Ambra Perrone (Poste Italiane - Comunicazione Territoriale Lombardia) mondo in virtù di una volontà di acciaio e d’uno spirito di sacrificio raramente riscontrabile altrove. Esattamente come accaduto nella finale del Maracanà dove, a forza di insistere, sono riusciti a perforare il bunker argentino evitando la lotteria dei rigori. M. R. (Cremona) ...................................................................................... . ...................................................................................... . Deutschland über alles In Brasile è stato proprio così Don Inzoli, dispiaciuto per lui e anche per le sue vittime Egregio direttore, deutschland über alles. Angela Merkel, abituale ospite ischitana, appresa qualche formula dialettale partenopea, ha così commentato la quarta coppa del mondo: cà nisciun è...Mess! D’altronde non v’è chi ne possegga le caratteristiche: talora determinante, altre evanescente. Del tutto diverso dai crucchi e dal loro senso d’appartenenza. Sconfitti e divisi si sono ripresi al punto da imporsi al Egregio direttore, desidero replicare al signor Vairani (12 luglio), precisando che non frequento CL e non conosco Don Inzoli. La sua ‘contentezza’ per la condanna del prete sembra, e mi corregga se sbaglio, un compiaciuto poco cattolico sfogo contro un nemico, piuttosto che amore per la giustizia e verità, che si coniuga alla pietà anche verso chi sbaglia, chiunque sia, visto che tutti più o meno peccatori siamo (l’ha ribadito anche LA PROTESTA Commenta su www.laprovinciadicremona.it/spazioailettori PORTA SERIO STUPENDO INGRESSO IN CITTÀ MA QUELLE STATUE ANDREBBERO PULITE Egregio direttore, porta Serio, zona stupenda di Crema nonché l’antica Porta d’entrata principale della nostra bella città, ricca di verde e con l’arco così detto dai cremaschi ‘porta sere’. La porta, come quella di Ombriano, fu costruita dall’architetto cremonese Faustino Rodi in pieno dominio napoleonico tra l’agosto del 1805 al gennaio 1807. Le quattro statue di pregevole fattura che dominano l’ingresso, sono figure marmoree di guerrieri ‘cremaschi’, asportate dai palazzi Benzoni e Vimercati Sanseverino il 15 giugno 1800. Purtroppo come possiamo tristemente vedere sono annerite, e speriamo solo questo, da incoscienti che per la chiusura del carnevale si servono della porta per esplodere i mortaretti e fuochi artificiali. Per riportare queste statue allo stato primitivo chi paga? Il Comune, il sindaco dove sono? Luigi Tayè (presidente della Lista Civica Crema più) Il solito caos in piazza Vida tortuoso e implica continui cambi di direzione ad angolo retto. Non le dico poi se si effettua una manovra di troppo nel parcheggiare in Piazza Vida o in via Plasio, si creano code e ingorghi e si scatenano le proteste degli automobilisti a suon di clacson. (...) E arriviamo a quest’ultimo periodo. Da un mesetto parte di piazza Vida e parte di via Plasio sono state chiuse per lavori con deviazione obbligatoria in via Cadolini... Lei pensa forse che l’afflusso di auto sia diminuito? Niente affatto! O meglio, è diminuito in alcune fasce orarie ma solo perchè i cremonesi si concentra- papa Francesco parlando di se stesso). Personalmente sono dispiaciuto per quanto accaduto al prete e ovviamente per le sue vittime, vere o presunte che siano, non spetta a me stabilirlo. Grave mi pare l’uso strumentale che lei fa della vicenda, per giustificare ogni genere di apertura agli alleati ‘comunisti’, da parte del nuovo sindaco, e quindi metterlo al riparo da ogni critica, in riferimento alla sua provenienza ecclesiale. Ma se lei crede in certi valori, deve riconoscere che siano ‘metro’ per giudicare l’operato di tutti, senza esclusioni e senza alibi. Pertanto, Galimberti concederà quel che riterrà giusto e conveniente, ma noi dobbiamo sperare, signor Vairani, che queste concessioni non siano contrarie a quella dottrina che mi pare condividiamo. Stefano Araldi (Cremona) ...................................................................................... . Castelverde, il rincaro della luce votiva non figura all’albo on line Gentile direttore, riscontro che il mio intervento del 6 luglio, relativo ai ricavi dal servizio concessione di illuminazione elettrica votiva delle tombe del Comune di Castelverde, trova nella lettera della signora Barbi del 13 luglio ulteriori spunti. Infatti, l’aumento della quota comunale assume contorni ancor più elevati e sempre meno giustificati. Dopo attenta verifica, nel momento in cui sto redigendo la lettera, non mi risulta pubblicato all’albo pretorio on line nessun atto amministrativo che stabilisca detti importi. Ciò rappresenta, a mio parere, un esempio di concreta disapplicazione della trasparenza amministrativa perché vengono richiesti pagamenti senza che vi sia la possibilità di conoscerne prima gli elementi giustificativi. Sottolineo, altresì, che l’aumento decorre dal 2014 e a bilancio preventivo comunale relativo al corrente anno non è stato approvato. Ne consegue che l’attuale Amministrazione Comunale, se è d’accordo, dovrà far propria questa scelta di aumentare anche del 400% e Il no nelle società canottieri e qualcuno è già in vacanza, viceversa in altri momenti della giornata stessa processione infinita dalla mattina alla sera di auto, costrette peraltro a effettuare un’autentica gimcana in un vorticoso dedalo di vie brevi e strette. Ora le chiedo: le sembra normale tutto questo? Se proprio si vuole percorrere corso Garibaldi, sebbene si chiuda a imbuto, per defluire in piazza Cadorna, non avrebbe più senso dopo via Villa Glori svoltare subito in via dei Rustici per arrivare in piazza San Paolo, da lì passare da via Ruggero Manna sino ad arrivare in corso Vittorio Emanuele? In questo modo il transito sarebbe molto più agevole e veloce, inoltre non ostacolerebbe le auto che sull’altro versante cercano parcheggio o vogliono sostare presso i negozi. Questo strano fenomeno, infatti, cresciuto col passare degli anni a livello esponenziale, a lungo andare ha svuotato del suo significato parte del nostro centro storico, con grave danno anche, a mio parere, dei commercianti, e dovrebbe essere oggetto di un’attenta riflessione della nuova amministrazione comunale. S. M. (Cremona) onosco la situazione che descrive C nella lettera ma concentrerei l’attenzione su corso Garibaldi il cui assetto futuro avrà ovvie ricadute sulla viabilità delle strade a cui lei fa riferimento. Il dossier di corso Garibaldi è già arrivato sulla scrivania del sindaco e dell’assessore alla partita. più (come affermato dalla signora Barbi) il prelievo fiscale prendendoli dalle tasche dei cittadini sensibili al ricordo dei defunti. Che tristezza! Maurizio Caligari (Castelverde) ...................................................................................... . Telefonini e tablet ‘riscattati’ in Provincia: ma è regolare? Egregio direttore, leggo, sul quotidiano del 14 luglio, che gli assessori e i consiglieri della dismessa Provincia di Cremona, potranno ‘riscattare’ gli ausilii elettronici di cui sono stati dotati per l’espletamento dei compiti d’istituto e, oltretutto, a prezzi stracciati. Per quanto di mia conoscenza, l’alienazione di beni della P.A. è regolata da apposite norme che prevedono l’esperimento di regolare gara con prezzo base e offerte al rialzo e, in caso non si segua questa procedura, questo per non creare un danno erariale. Magari mi sbaglio e la Provincia gode di una deroga ad hoc. Vincenzo Principato (Castelverde) ...................................................................................... . ‘Aperitivo con Dante’ L’iniziativa mi ha catturato Gentile direttore, mi sono imbattuta un po’ per caso e un po’ per volontà in uno degli appuntamenti in programma per i Giovedi d’Estate a Palazzo Trecchi: Aperitivo con Dante. In questa magica atmosfera ho potuto ascoltare il maestro Baldrighi esporre a noi ospiti un canto dell’Inferno, concludendo lo spettacolo con la sorprendente recitazione a memoria dello stesso. Gradevolissimo anche il suggestivo aperitivo preparato per l’occasione. Non avrei mai creduto di trascorrere così piacevolmente un giovedì e di riuscire ad apprezzare così tanto l’abbinata cibo e letteratura. Hanno trovato una fedele, li seguirò senza dubbio sino all’ultimo appuntamento. Cristina Colaianni (Cremona) ...................................................................................... . OGGI dalle ore 18.00 INAUGURAZIONE con rinfresco e musica dal vivo Via Milano, 6 - Cremona - Tel. 0372/36843 - Ampio parcheggio sul retro, ingresso in via dell’Angelo