PROGETTO LINGUAGGIO ASILO NIDO “PICCOLO MONDO” Dossobuono MOTIVAZIONE: Imparare a parlare è una delle abilità più importanti che il bambino possa acquisire. E’ un processo naturale, per il cui raggiungimento, gli adulti hanno un ruolo importante. Lo sviluppo del linguaggio è legato in modo fondamentale all’intero benessere del bambino: un’adeguata funzionalità della struttura della bocca, insieme ad altri fattori come l’integrità dell’udito e uno sviluppo psicomotorio armonico, costituiscono una premessa importante per la comparsa del linguaggio. I bambini, fin dalla nascita, comunicano continuamente con il mondo esterno attraverso ogni strumento a loro disposizione. All’inizio comunicano con lo sguardo, con le espressioni facciali, con i gesti; poi, progressivamente, padroneggiano sempre meglio il linguaggio pensando, parlando e comprendendo. Abbiamo deciso di intraprendere un percorso sulla stimolazione del linguaggio,consapevoli di quanto questa abbia importanza per lo sviluppo globale del bambino, ricordando però che esiste una grande variabilità individuale nei tempi e nelle modalità di acquisizione, anche se è possibile individuare alcune tappe generali di questo processo: alla nascita e nelle prime settimane di vita il bambino produce suoni riflessi, come il pianto oppure espressioni come lo sbadiglio o la deglutizione. In seguito verso i tre/ sei mesi comincia a comparire la capacità di percezione delle vocali e durante questi primi 6 mesi il bambino inizia a vocalizzare. Il repertorio di suoni aumenta fino a quando, verso il settimo mese egli inizia a produrre sillabe ben formate. Questo periodo è chiamato “fase della lallazione canonica” e le consonanti più utilizzate sono la "p", la "t", la "d", e la "m" accostate quasi sempre alla vocale "a". Il bambino tende a produrre le sillabe in maniera ripetitiva andando a formare dei suoni che portano, tra gli 8 e i 12 mesi, alla produzione delle prime parole come ad esempio le tanto attese "ma-ma" e "pa-pa". Il bagaglio consonantico e vocalico si espande, per cui il bambino è capace di produrre sequenze di sillabe sempre diverse ( babbling variegato). La lallazione è molto importante in quanto risulta predittiva dell’ampiezza del vocabolario e del successivo sviluppo linguistico. L'esplosione del vocabolario,in cui i bambini iniziano ad acquisire nuove parole sempre più rapidamente, coincide con il periodo che va da i 16 ai 24 mesi. Oltre al rapido aumento del vocabolario, ciò che rende la fine del secondo anno di vita una tappa importante è la comparsa delle prime combinazioni di due o più parole. ATTIVITA’: - Giochi fonici: l’educatrice canta le vocali accompagnando i suoni con i gesti e i materiali. Quest’ultimi sono scelti e sempre gli stessi per far capire ai bambini che quel materiale corrisponde a quella determinata vocale. In un secondo momento l’ educatrice propone giochi composti da sillabe ritmate e intonate con delle musiche predefinite, sotto l’indicazione della dott.ssa Mazzi. - Canzoncine e filastrocche: si propongono ai bambini canzoni e filastrocche mimate. - Libretto personale delle prime parole: attraverso la collaborazione dei genitori, creiamo un libretto composto da foto o immagini di oggetti, persone, animali ecc che il bambino conosce ed ha imparato a verbalizzare. - Giochi con la motricità fine: attraverso esperienze sensoriali date dal toccare materiali di svariato genere e cantare filastrocche con le dita e il movimento delle mani aiutiamo il bambino a apprendere nuovi vocaboli, riconoscerli e distinguerli . Alcuni scienziati hanno infatti scoperto che lo sviluppo del patrimonio linguistico dei piccoli inizia quando la mobilità fine delle dita ha raggiunto un sufficiente livello di sviluppo. I centri di controllo della destrezza con le dita e quelli della lingua nel cervello sono molto vicini e intimamente collegati. - Cesto delle parole/immagini: mettiamo a disposizione dei bambini un cesto ricco di immagini comuni che stimolano la curiosità, l’immaginazione e i suoni onomatopeici. - Imitazione di vocalizzi del bambino durante la giornata al nido, riprendendo in seguito i suoni da lui emessi, ampliandone il significato, in modo da arricchire il suo linguaggio - Lettura di libretti illustrati. RUOLO DELL’EDUCATRICE: Promozione dello sviluppo del linguaggio attraverso le attività sopra descritte, organizzandole in modo da coinvolgere i bambini di tutte le fasce d’età. L’educatrice inoltre osserva l’andamento e la partecipazione alle esperienze, in modo da poter proporre quelle di maggiore interesse. Alla fine del percorso le educatrici, in collegio, verificano i risultati del progetto nei vari gruppi appartenenti a diverse fasce d’età. TEMPI: Da Febbraio a Giugno, in diversi momenti della giornata, a discrezione dell’educatrice. PERSONE COINVOLTE: Le educatrici del nido, i bambini e le famiglie. SPAZI: La stanza di riferimento. MATERIALI: Oggetti per i giochi fonici, CD, strumenti musicali (percussioni, ecc), foto per i libretti,. canzoni e filastrocche del nido, immagini di giornale, libretti illustrati