«Voce amica» Voce amica Bollettino Parrocchiale di Tarzo Ar fanta Corbanese Gennaio-Febbraio 2014 - Anno LI - numero 1 A messa senza orologio Papa Francesco ha ricordato che alla messa non si va con l’orologio in mano, come se si dovessero contare i minuti o assistere a una rappresentazione. Si va per partecipare al mistero di Dio. «I profeti - ha detto - riferivano le parole del Signore. Il grande profeta Mosè ha dato i comandamenti, che sono parola del Signore. E tanti altri profeti dicevano al popolo quello che il Signore voleva. Il Signore ha parlato anche in un’altra maniera e in un’altra forma al suo popolo: con le teofanie. Quando cioè lui si avvicina al popolo e si fa sentire, fa sentire la sua presenza proprio in mezzo al popolo». «Succede lo stesso - ha spiegato il Papa - anche nella Chiesa. Il Signore ci parla attraverso la sua parola, raccolta nel Vangelo e nella Bibbia, e attraverso la catechesi, l’omelia. Non solo ci parla ma, si fa anche presente in mezzo al suo popolo, in mezzo alla sua Chiesa. Il Signore che si avvicina al suo popolo; si fa presente e condivide con il suo popolo un po’ di tempo. Questo è ciò che avviene durante la celebrazione liturgica che certamente «non è un buon atto sociale - ha spiegato ancora il vescovo di Roma - e non è una riunione di credenti per pregare insieme. È un’altra cosa» perché «nella liturgia eucaristica Dio è presente» e, se possibile, si fa presente in modo ancor «più vicino». La sua, ha detto ancora il Papa, «è una presenza reale». E, ha puntualizzato il Pontefice, «quando parlo di liturgia mi riferisco principalmente alla santa messa. Quando celebriamo la messa, non facciamo una rappresentazione dell’Ultima Cena». La messa «non è una rappresentazione; è un’altra cosa. È proprio l’Ultima Cena; è proprio vivere un’altra volta la passione e la morte redentrice del Signore. È una teofania: il Signore si fa presente sull’altare per essere offerto al Padre per la salvezza del mondo». «Noi sentiamo o diciamo: “Ma, io non posso adesso, devo andare a messa, devo andare a sentire messa”. La messa non si sente, si partecipa. E si partecipa in questa teofania, in questo mistero della presenza del Signore fra noi». È qualcosa di diverso da altre forme della nostra devozione, ha precisato ancora portando a esempio il presepio vivente «che facciamo nelle parrocchie a Natale, o la Via Crucis che facciamo nella Settimana Santa». Queste, ha spiegato, sono rappresentazioni; l’eucaristia è «una commemorazione reale, cioè è una teofania. Dio si avvicina ed è con noi e noi partecipiamo del mistero della redenzione». Il Pontefice si è poi riferito a un altro comportamento assai comune tra i cristiani: «Quante volte contiamo i minuti... “Ho appena mezz’ora, devo andare a messa ... “». Questo «non è l’atteggiamento proprio che ci chiede la liturgia: la liturgia è tempo di Dio e spazio di Dio, e noi dobbiamo metterci lì nel tempo di Dio, nello spazio di Dio e non guardare l’orologio. La liturgia è proprio entrare nel mistero di Dio; lasciarsi portare al mistero ed essere nel mistero». «Io ricordo che bambino, quando ci preparavano alla prima Comunione, ci facevano cantare “O santo altare custodito dagli angeli” e questo ci faceva capire che l’altare era custodito dagli angeli, ci dava il senso della gloria di Dio, dello spazio di Dio, del tempo di Dio. E poi, quando ci facevano fare la prova per la comunione, portavano le ostie per fare la prova e ci dicevano: “Guardate che queste non sono quelle che voi riceverete; queste non valgono niente, perché poi ci sarà la consacrazione”. Ci facevano distinguere bene una cosa dall’altra: il ricordo dalla commemorazione». Dunque celebrare la liturgia significa «avere questa disponibilità per entrare nel mistero di Dio», nel suo spazio, nel suo tempo. Una cosa è pregare a casa, pregare in chiesa, pregare il rosario, pregare tante belle preghiere, fare la via crucis, leggere la Bibbia; e un’altra cosa è la celebrazione eucaristica. Nella celebrazione entriamo nel mistero di Dio, in quella strada che noi non possiamo controllare: lui soltanto è l’unico, lui è la gloria, lui è il potere. Chiediamo questa grazia: che il Signore ci insegni ad entrare nel mistero di Dio». www.parrocchiaditarzo.it UN SANTO AL MESE Santi Gervasio e Protasio Stele nella basilica di Rapallo con sopra il volto dei genitori Titolari della Chiesa di Corbane Le notizie sui santi Gervasio e Protasio risalgono al 386 quando a Milano S. Ambrogio ebbe una rivelazione. Il 17 giugno egli fece fare uno scavo nel sottosuolo antistante la basilica dei SS. Nabore e Felice e si trovarono i corpi dei due martiri il cui ricordo era andato quasi perduto. Vecchi del luogo, affermarono di averne letto nomi in una iscrizione sepolcrale. Il 18 giugno le sacre spoglie furono trasportate nella vicina basilica di Santa Fausta per una veglia notturna di preghiere. Il giorno seguente, venerdì 19 giugno, esse furono solennemente traslate nella basilica dei martiri (ora chiamata di S. Ambrogio) con un grandissimo concorso di popolo per consacrarla con questa deposizione di reliquie. In questa basilica da poco costruita S. Ambrogio aveva predisposto il luogo sotto l’altare come sua tomba. Poi, scoperti i corpi dei due martiri, cedette loro dexteram portionem. Gervasio e Protasio, denunziati come cristiani ad Astasio, di passaggio per Milano diretto alla guerra contro i Marcomanni, non vollero assolutamente sacrificare e perciò furono condannati a morte. Gervasio morì sotto i colpi dei flagelli, Protasio venne invece decapitato. La leggenda intorno ai nostri martiri si arricchì di ulteriori precisazioni: la Datiana historia ecclesiae Mediolanensis afferma che i due santi erano convertiti al Cristianesimo, assieme ai loro genitori Vitale e Valeria, nobilissimi cittadini di Milano. Importante è la ricognizione Sommario Comunità cristiana Cronaca locale Comune Arfanta: paese mio Voce di Corbanese 1-3 4 5 6 7-9 Parrocchia di Tarzo Ricordi Anagrafe Offerte 10 14 15 16 pagina 2 «Voce ce e am amica» mic ica» a» Gennaio-Febbraio Gen Ge n ai nnai nn aioioo Fe Febb F bb b ra aio io 2 2014 0 4 01 MAMMA MARGHERITA I Fioretti (continuazione) DALLA CUCINA AL PARADISO Durante l’autunno del 1856 Mamma Margherita si sentiva stanca. Non usciva quasi più dalla cucina, dove sedeva accanto al focolare dove lavorava e pregava. “Ecco il mio garzone di cucina” Un giorno tre persone importanti chiesero a don Bosco di vedere sua madre. Lui le accompagnò semplicemente in cucina. E si svolse questo dialogo (tramandatoci da Giovanni Battista Lemoyne che aveva preso appunti durante una chiacchierata di don Bosco): Ecco mia madre, che è pure la mamma dei nostri orfanelli. Siete voi anche la cuciniera? Per guadagnare il Paradiso, facciamo un po’ di tutto. Quali pietanza date ai ragazzi? Pane e minestra, minestra e pane. E quante al vostro don Bosco? Una sola. È un po’ troppo poco. Ma almeno gliela fate molto buona? Buonissima! S’immagini che egli mangia sempre la stessa, mattino e sera. Non avete nessuno che vi aiuti? Sì, ho un garzone, ma oggi mi ha lasciata sola perché ha molto da fare. E chi è questo garzone di cucina? Eccolo, disse sorridendo Margherita indicando don Bosco. Maestra di semplicità Nell’ormai lontano 1835, a 20 anni, il chierico Bosco era salito sul pulpito di Alfiano per fare una delle sue prime prediche. Il parroco, don Giuseppe Pelato, richiesto di un parere, prima aveva fatto le congratulazioni al chierico, ma poi gli aveva dettoo che prediche così la gente nonn le capiva. E gli diede lì, su duee piedi, la formula della predica-zione efficace che don Boscoo avrebbe seguito per tutta la vita:: “Bisogna parlare in manieraa popolare, popolare, popolare!”.. Ora, a Valdocco, don Bosco nonn predicava soltanto, ma scrivevaa molti libri e libretti per la gente.. E voleva essere come sempree “popolare, popolare, popolare”.. Per questo ogni tanto scendevaa in cucina con un mazzo di fogli,, e diceva: “Mamma, continuatee pure il vostro lavoro. E io intantoo vi leggo questi fogli. Voi ditemii quando capite e quando non ca-pite”. Un pomeriggio arrivò conn un fascio di fogli dove narrava laa vita di San Pietro, il primo papaa cui Gesù aveva detto: “A te daròò le chiavi del Regno di Dio”. Donn Bosco aveva messo come titoloo di quel libretto “Il grande Clavi-gero”, cioè “Il grande Portatoree di chiavi”. Appena sentì il titoloo Mamma Margherita disse: “Cla-vigero? Dov’è questo paese?”.. Don Bosco capì che aveva sba-gliato, e cambiò il titolo sempli-cemente in “San Pietro”. Per la prima volta non va aii Becchi Nell’ottobre 1856 don Boscoo andò, come sempre, ai Becchi perr la celebrazione della Madonnaa del Rosario. Portò con sé i ragaz-zi migliori, ma per la prima voltaa Mamma Margherita non ci andò.. Non si sentiva bene. Era rimastaa a letto tormentata da una tosse in-sistente. delle reliquie dei SS. Ambrogio, Gervasio e Protasio avvenuta negli anni 1864 e 1871. Il 13 gennaio 1864, sotto l’altare maggiore della basilica di S. Ambrogio, furono trovati due loculi. A destra il loculo più grande dei due martiri, a sinistra, quello più stretto di S. Ambrogio. I corpi sono rimasti in quei due loculi fino all’anno 835, allorché l’arcivescovo Angilberto II, in occasione del rifacimento totale della cadente basilica del sec. IV e della costruzione dell’altare d’oro del maestro Wolvinio, li riunì in una sola urna di porfido (anch’essa scoperta, ma non aperta nel 1864) che venne disposta in senso trasversale sopra i due loculi che furono lasciati vuoti. L’8 agosto 1871, per ordine dell’arcivescovo Luigi Nazari di Calabiana, l’urna di porfido fu scoperchiata. Era per due terzi piena di acqua limpidissima; sul fondo stavano i tre scheletri che, esaminati diligentemente, risultarono appartenenti ad uomini che misuravano rispettivamente cm 163 (S. Ambrogio) e cm 180 e 181 (Gervasio e Protasio). Le reliquie dei santi furono deposte in una nuova urna più preziosa, in argento e cristallo e sono visibili nella cripta della basilica. La festa dei due martiri viene celebrata il 19 giugno anniversario della loro solenne traslazione del 386 nella basilica di S. Ambrogio. (continua a pag. 9) di Papa Luciani In visita all’ospedale, una signora dice all Vescovo: - Signor vescovo, al ghe dai una benedission n granda a me fiol, che l’è qua in letto in ospedale….una benedission nella testa perché al fassa giudizio..” Ed il vescovo Luciani trova in una camera dell’ospedale un giovanotto, quasi del tutto ingessato, in seguito ad un incidente con la moto. E la madre continuò: - Credevo fosse morto, invece l’è ancora qua e ringrazio il Signore. Ma quando l’ò visto per terra, che non dava segni di vita, mi sono sentita morire….poi qui all’ospedale si è ripreso e la prima cosa che mi detto è stata: “Mamma, la moto si è rovinata? Ti raccomando la moto, che non sia fuori alla pioggia e raccogli i dischi che portavo a casa! Pensi, signor vescovo, lui in quello stato quasi disperato che prima di tutto pensa e si preoccupa della moto e dei dischi. E Luciani: - Signora, aiuti il figlio a guarire; e invito anche suo figlio a pregare insieme con noi perché il Signore gli metta la sua mano sulla testa perché riesca a capire quello che nella vita è più importante e merita di stare al primo posto nei pensieri e nelle speranze… Luciani racconta Un re aveva al suo servizio un buffone. Un giorno il re gli affidò il proprio scettro dicendogli: - Tienilo tu, fino a che non troverai qualcuno più stupido di te: allora potrai regalarlo a lui! Qualche anno dopo, il re si ammalò gravemente e sentendo avvicinarsi la morte, chiamò il buffone e gli disse: Parto per un lungo viaggio. - Quando tornerai? Fra un mese? - No, non tornerò mai più! - E quali preparativi hai fatto per questo viaggio? - Nessuno! - Tu parti per sempre e non ti sei preparato per niente? Allora prendi lo scettro: ho trovato uno più stupido di me! IL CATECHISMO Che tipo di legame esiste tra le cose create? Esiste tra le creature una interdipendenza e una gerarchia, volute da Dio. Nello stesso tempo, esiste una unità e solidarietà fra le creature, poiché tutte hanno il medesimo Creatore, sono da Lui amate e sono ordinate alla sua gloria. Rispettare le leggi iscritte nella creazione e i rapporti derivanti dalla natura delle cose, è quindi un principio di saggezza e un fondamento della morale. Che relazione c’è fra l’opera della creazione e quella della redenzione? L’opera della creazione culmina nell’opera ancora più grande della redenzione. Infatti questa da’ inizio alla nuova creazione, nella quale tutto ritroverà il suo pieno senso e il suo compimento.. In che senso l’uomo è creato a “immagine di Dio”? L’uomo è creato a immagine di Dio nel senso che è capace di conoscere e di amare, nella libertà, il proprio Creatore. E’ la sola creatura, su questa terra, che Dio ha voluto per se stessa e che ha chiamato a condividere, nella conoscenza e nell’amore, la sua vita divina. Egli, in quanto creato a immagine di Dio, ha la dignità di persona, :non è qualcosa, ma qualcuno, capaci di conoscersi, di donarsi liberamente e di entrare in comunione con Dio e con le altre persone. (Da “Catechismo della Chiesa Cattolica – Compendio”, nn.64 – 66). Gennaio-Febbraio 2014 (continuazione) «Voce amica» pagina 3 “UOMO DI PENSIERO E DI AZIONE” BEATO ANTONIO FEDERICO OZANAM La Disquisitio de vita et actuositate Servi Dei, F. Ozanam a cura della Sacra Congregazione per le cause dei Santi, pubblicata a Roma nel 1980, il Decreto di riconoscimento del grado eroico delle virtù teologali e cardinali del 1993 ed il successivo riconoscimento del miracolo attribuito all’intercessione del Servo di Dio, hanno portato alla sua beatificazione a Parigi, il 22 agosto 1997, da parte del Papa Giovanni Paolo II, in occasione della XII Giornata mondiale della Gioventù. Ricerche e studi recenti sulla figura e la santità di Ozanam ne hanno certamente accresciuto la conoscenza soprattutto nel contesto del suo tempo, ma resta ugualmente da approfondire il suo forte carisma di profeta dei tempi nuovi e la sua attualità, che lo rendono, come ha affermato Giovanni Paolo II, “un modello ancora attuale dei giovani cristiani laici”. LA CARITÀ La carità appartiene a tutti i luoghi e a tutti i tempi; e questa cosa eterna è al tempo stesso estremamente evolutiva, perché ha questa caratteristica, di non accontentarsi di nessun progresso, di non trovare riposo finché c’è un male senza rimedio”. (Rapporto all’Assemblea Generale, Parigi, 19 luglio 1849). La fede e la carità dei primi secoli, non è troppo per la nostra epoca? Non siamo forse come i cristiani dei primi tempi, gettati in mezzo ad una civiltà corrotta, ad una società cadente? Un rapido sguardo al mondo che ci circonda. Gli uomini ricchi e gli uomini felici, valgono forse molto di più di quelli che rispon- devano a San Paolo: ti ascolteremo un’altra volta? E i poveri ed il popolo, godono forse più benessere di coloro ai quali predicavano gli apostoli? … La terra si è raffreddata e tocca a noi cattolici ricominciare l’era dei martiri … essere martire significa dare la propria vita per Dio e per i propri fratelli … significa dare al cielo tutto quel che se ne è ricevuto, la nostra ricchezza, il nostro sangue, la nostra intera anima. (a Léonce Curnier, Parigi, 23 febbraio 1835) La confusione si è fatta tale nelle idee e nel linguaggio degli uomini, che nel momento in cui la fraternità cristiana è scritta sulla facciata di tutti i monumenti, la carità, e cioè l’espressione più tenera della fraternità cristiana, è divenuta sospetta all’orecchio del popolo. La carità fu compromessa da coloro che la praticano male, dalla filantropia, più prodiga di discorsi che di sacrifici, dalla beneficenza sdegnosa, dallo zelo indiscreto. Sta a noi sradicare questi vizi che rendono l’elemosina umiliante al povero e sterile davanti a Dio. Sta a noi sopprimere la freddezza che guasta un beneficio, le impulsività e le imprudenze che lo compromettono e di riportare la carità, come la vuole il Vangelo, in mezzo a questo popolo che non aspetta che di vederla nei suoi veri tratti per riconoscerla e benedirla (Rapporto all’Assemblea Generale, Parigi, 2 agosto 1848). (continua) LA CHIESA CATTOLICA NEL MONDO La popolazione del mondo è di circa 7 miliardi. I cattolici battezzati alla fine dicembre 2011 erano un miliardo e 214 milioni, pari al 17,5% della popolazione mondiale. Nel 1978 erano 757 milioni. Parliamo di cattolici, non di cristiani. Se volessimo aggiungere anche tutti gli altri credenti in Cristo (ortodossi, protestanti, anglicani ed altre confessioni) arriviamo a circa due miliardi e 18 milioni, la religione più diffusa in assoluto. L’Europa non è più il primo continente cattolico, come lo fu per oltre un millennio. Ora sono le due Americhe: alla fine del 2011 registravano 592 milioni di cattolici:, pari al 49%; il Brasile è la nazione con il maggior numero: 165 milioni. In Europa vi sono 286 milioni di cattolici, il 24%, nel 1978 i cattolici erano il 35% di tutti i cattolici del mondo. Il continente più vivo e dinamico, anche per conversioni e vocazioni religiose, è l’Africa. Alla fine del 2011 registrava 194 milioni il 16% del cattolicesimo mondiale. Negli ultimi 30 anni i cattolici africani sono cresciuti: del 109 per cento. Alcune nazioni africane si avviano a diventare a maggioranza cattolica. Attualmente il Congo registra 38 milioni di cattolici, la Nigeria 25 milioni, come l’Uganda, il Kenya e la Tanzania. Nell’immenso continente asiatico con i suoi 4, 2 miliardi di persone, i cattolici sono una minoranza: circa 132 milioni, il 10% del cattolicesimo. L’Oceania registra circa 10 milioni di cattolici, con un incremento di circa tre milioni negli ultimi 30 anni. Il numero di tutti i sacerdoti, sia diocesani che religiosi, a livello mondiale ha subito profonde modifiche in questi anni. Nel 2000, il numero aveva registrato il minimo storico: poco più di 405mila. Nel 2011 il numero dei sacerdoti cattolici nel mondo, compresi i sacerdoti religiosi, era di oltre 413mila. La crescita maggiore si è registrata in Africa e in Asia, mentre in Europa e in America troviamo la diminuzione maggiore. I preti in Europa trent’anni fa erano 250mila; nel 2011 erano 187mila. I seminaristi, coloro che rappresentano le speranze per il futuro della Chiesa, sono in aumento negli ultimi 30 anni, seppur con una distribuzione diseguale: meno in Europa, molto più numerosi in Africa e in Asia. I seminaristi maggiori erano 64mila trent’anni fa, sono quasi raddoppiati nel 2011: più di 120mila. In forte diminuzione sono, invece, i religiosi e ancor più le religiose. Queste erano quasi un milione trent’anni fa. Nell’Annuario Pontificio sono ora 713mila. Nel complesso, questi numeri, dicono che la presenza della Chiesa cattolica è viva nel mondo. La vecchia Europa cristiana ha perduto gli antichi primati, e sembra aver affievolito il fervore della sua adesione al Vangelo. Ma non possiamo e non dobbiamo pensare che lo Spirito Santo che guida la Chiesa non sia in grado di suscitare nuovi slanci e vitalità. La preghiera è doverosa ed urgente. «Voce a amica» p g pagina 4 I PAPI DELLA CHIESA 201. BONIFACIO IX, 2/9 .XI.1389 – 1.X.1404 Pietro Tomacelli, esperto di diritto e buon diplomatico, convinto avversario dello scisma di Occidente, venne eletto papa con il nome di Bonifacio IX all’età di 35 anni. Si impegnò a ristabilire la piena autorità del papato e fu sostenuto anche dal popolo romano. Bonifacio IX favorì il potenziamento delle difese di Roma e indisse i Giubilei del 1390 e del 1400. Riaffermò l’autorità papale nella confusa situazione politica dell’Italia. Recuperò allo Stato Pontificio molti territori settentrionali, abbandonati nell’anarchia. Fondò varie università, tra le quali quella di Ferrara. Canonizzò il 7 ottobre 1391 Brigida di Svezia e riorganizzò la Università di Roma. Avrebbe voluto ricomporre lo scisma esistente, ma morì il 1 ottobre 1404 con il rammarico di aver lasciato la Chiesa divisa come l’aveva trovata. SECOLO XV 202. INNOCENZO VII, 17.X/11.XI. 1404 – 6.XI. 1406 Cosma Migliorati era stato arcivescovo di Ravenna e vescovo di Bologna, venne inviato come Legato in Lombardia e in Toscana da Bonifacio IX. Venne eletto papa con il nome di di Innocenzo VII mentre ad Avignone vi era l’antipapa Bonifacio XIII. Si impegnò ad eliminare lo scisma di Occidente. Ma poi trascurò questi impegni e entrò in contrasto con i romani per aver tentato di coprire un suo nipote Ludovico Migliorati, che aveva ucciso dei cittadini tra i più rappresentativi della città. Una folla inferocita penetrò in Vaticano a caccia del papa, che fu costretto a rifugiarsi a Viterbo. Soccorso dall’alleato Ladislao, che occupò Castel Sant’Angelo, Innocenzo VII potè tornare a Roma ai primi di marzo del 1406. Il 22 settembre 1404 il papa ricevette una delegazione pacificatoria dell’antipapa Benedetto XIII, poi si scusò per la sua malferma salute e rimandò gli incontri. Morì il 6 novembre 1406. Gennaio-Febbraio Febbraio 2014 GRUPPO ALPINI TARZO O ASSEMBLEA ELETTIVA Si è svolta domenica 16 febbraio, presso la sede del Gruppo, l’Assemblea elettiva che ha rinnovato i quadri per il prossimo triennio 20142016. La riunione presieduta dal socio Carlo Dalle Crode e segretario Michele Gallon ha avuto l’onore della presenza del Presidente Sezionale Angelo Biz. Dopo il ricordo dei soci “andati avanti”, sono state approvate le relazioni: morale e finanziaria; il consuntivo delle attività svolte nel 2013 ed il programma per il 2014. Si sono evidenziate quelle volte al sociale ed al patrimonio e realizzate in proprio ed in collaborazione con l’Amministrazione comunale. Tra queste la consegna pasti a domicilio, la pulizia ed il mantenimento dei sentieri, la festa degli alberi, abbinata alla giornata ecologica, la conservazione ed il recupero delle chiesette di San Pietro, di Collaldrà e l’ampliamento della Sede in cui, già a giugno, per la festa annuale del Gruppo, dovremmo vedere in funzione la nuova cucina. Le cariche elettive hanno visto la conferma di Giovanni Liessi a Capogruppo. Nel successivo primo Consiglio di convalida sono stati confermati a Vicario Francesco Introvigne, Vice Ivano Bazzo e Valerio Franceschet, Cassiere Claudio Franceschet ed alla segreteria Michele Gallon. Gli altri Consiglieri eletti sono: Fabio Biz, Alfio Casagrande, Mario Casagrande, Giorgio Da Parè, Claudio Franceschet, Giampietro Gregoletto, Mario Liessi, Andrea Manfroi, Celestino Mattiuz, Antonio Pol, Romano Pancotto, Giovanni Tessari, Benito Zandegiacomo e Michele Zuanella. Revisori dei conti Mirco Bernardi, Marco Franceschet e Leonardo Pradal, con supplenti Lorenzo Casagrande e Pietro Zanetti. La riunione si è conclusa, come consuetudine, con il pranzo sociale, in festosa amicizia fra Alpini, amici e famigliari. Tra i vari ospiti, sono intervenuti per un saluto di plauso e sprone il Vide-Sindaco Vincenzo Sacchet, il Presidente di Banca Prealpi Carlo Antiga ed il Presidente Sezionale Angelo Biz. I. Francesco Premio “alla carriera” a Giuseppe Grava Venerdì 14 febbraio 2014 nel padiglione 8.1 della fiera di Vicenza si è svolta la consegna dei premi internazionali Vicenza Numismatica, Vicenza Palladio e Fiera di Vicenza alla carriera. Sono state premiate sette zecche internazionali scelte tra i 48 Stati partecipanti alla manifestazione di quest’anno. Poi è stata letta la motivazione per il conferimento del premio internazionale “Vicenza Numismatica alla carriera” al Maestro Giuseppe Grava, che premia una lunga carriera iniziata a Milano nel 1967 costellata da riconoscimenti, parte- cipazioni ad eventi internazionali e commissioni da parte di Amministrazioni pubbliche e di privati. La consegna dell’ambito premio è stata effettuata da Battista Zardet, sindaco del Comune di Revine Lago. Il Maestro, visibilmente commosso, è stato applaudito da una standing ovation degli astanti, tra i quali numerosi erano gli amici ed estimatori venuti a Vicenza per portargli le loro felicitazioni e la loro stima. Amici provenienti da Fregona, Revine Lago, Tarzo, Vittorio Veneto, dal Cadore, da Padova e dal Vicentino, tra cui l’amico pittore Vico Calabrò. L’allegra, sentita e nutrita, partecipazione ha dato un tocco di calore e di commozione alla manifestazione. I presenti hanno potuto visitare la bella mostra vicentina dove al Maestro era stato concesso uno stand, che spiccava tra la settantina di espositori, rappresentanti zecche statali, numismatici, collezionisti, studiosi della materia ed espositori. Una splendida coreografia, che accompagnava il visitatore ad ammirare esemplari di monete romane, medioevali e di molti Stati attuali, le splendide medaglie del periodo interbellico di Giuseppe Romagnoli e molto altro. Nato a Revine Bepi Grava è di casa anche a Tarzo dove ha sempre partecipato e collaborato con le manifestazioni della Pro Loco, arricchendole con varie fra le sue 220 opere. Gennaio-Febbraio 2014 «Voce amica» pagina 5 UFFICIO ANAGRAFE STATISTICA DEMOGRAFICA AL 31.12.2013 di Francesco Introvigne Grande l’apprezzamento per il concerto in ricordo dell’amico Emilio Grande musica e grande successo, domenica 9 febbraio presso l’auditorium di Banca Prealpi a Tarzo,per il concerto “Specchi di avventure“, organizzato dal Circolo Musicale in collaborazione l’assessorato alla cultura del Comune e la locale sezione AIDO. Federico Stragà, cantante italiano dal timbro caldo ed eclettico ha incantato il numeroso pubblico assieme ai bravissimi musicisti che lo accompagnavano, Aldo Betto e Stefano Ottogalli alle chitarre e Marco Pandolfi all’armonica. Numerosi gli omaggi ai più noti cantautori italiani da Vinicio Capossela e Fabrizio De Andrè a Lucio Dalla e tanti altri: un tuffo nelle emozioni e nei ricordi che tutto il pubblico ha condiviso entusiasticamente. Federico Stragà, originario di Belluno, ha proposto inoltre brani autografi tra i quali “L’astronauta“ e “Il coccodrillo vegetariano” con il quale ha vinto Il movimento demografico della popolazione residente nel Comune (A.P.R.) nell’anno 2013: M F T INIZIO ANNO 2188 2365 4553 NATI MORTI DIFF. IMMIG. EMIG. DIFF. 15 23 38 29 60 89 -14 -37 -51 47 98 145 58 69 127 -11 29 18 INCR./ FINE DECR. ANNO -25 2163 -8 2357 -33 4520 La popolazione, ripartita per Frazioni (Parrocchie), risulta così composta: Maschi Femm Totale ARFANTA 205 176 381 CORBANESE 733 758 1491 TARZO - Capoluogo 1207 1236 2443 18 187 205 Case di Riposo 2163 2357 4520 Totale Famiglie 173 645 1052 1870 Cittadini non italiani residenti nel Comune, per Continente di provenienza: il Disco per l’estate nel 2002. Le sapienti chitarre di Aldo Betto e Stefano Ottogalli e la fantastica armonica di Marco Pandolfi hanno creato arabeschi perfetti con la voce di Federico Stragà e hanno saputo evocare i ricordi di avventure vissute, battiti d’ali, fremiti di gioia che appartengono a tutti noi, coinvolgendo grandi e bambini in un coro di musica e di emozioni. In questo modo, tutto speciale, “Specchi di avventure” ha voluto ricordare Emilio Masetto, anche lui giovane chitarrista, a due anni dalla sua tragica scomparsa avvenuta il 10 gennaio 2012, all’età di 10 anni. M F Comunità Europea 41 44 Altri Paesi Europei 60 67 Africa 64 65 America 4 8 Asia 3 4 Totale 172 188 Totale 85 127 129 12 7 360 Concittadini iscritti all’A.I.R.E. (Anagrafe Italiani residenti all’Estero) sono invece così ripartiti: IL GIURAMENTO DI AMINA SANE AMIATA Commovente il giuramento di Amina Sane Amiata, nata a Dakar, diventata cittadina italiana il 13 febbraio 2014. Il sindaco Gianangelo Bof, con la fascia tricolore, ha letto lo Statuto, che concede, dopo dieci anni nel suolo italico, la cittadinanza (a chi la richiede). Amina, visibilmente commossa, ha letto a voce alta, ha giurato e firmato. Come Presidente della San Vincenzo, le sono stata vicina, ma più ancora, come “nonna amica”, come lei mi chiama, ho condiviso la sua gioia, come ci insegna il Beato Federico Ozanam, fondatore della S. Vincenzo De’ Paoli. Con una copia della Costituzione ben stretta, in mano, Amina mi ha abbracciato, orgogliosa e forte. Una brava donna, pronta ad ogni lavoro, anche il più umile, il più faticoso, pur di mantenere la sua bella famiglia. Sempre in gamba il nostro Sindaco, sempre presente, accogliente, generoso con il bisognoso, con una squadra che lavora per il bene del paese.. Amina sorridente ha immortalato il suo “giorno speciale” con la foto con il suo Sindaco. Amina a tutti gli effetti italiana e con lei i suoi figli Rokhiya, Benette, Abdoulaziz. Sopracordevole Renata Comunità Europea Altri Paesi Europei Africa America Asia Oceania Totale M 217 92 1 179 3 9 501 F 142 90 0 195 1 8 436 T 359 182 1 374 4 17 937 Assessorato Cultura - Biblioteca comunale ORARIO DÌ APERTURA AL PUBBLICO Lunedì 09.00 – 12.00 (V) e 14.30 - 18.30 (V) Martedì 09.00 – 12.00 (V) e 14.30 - 18.30 (B) Mercoledì 09.00 – 13.00 (B) e 14.30 - 18.30 (B) Giovedì 09.00 – 13.00 (B) e 14.30 - 18.30 (V) Venerdì 09.00 – 13.00 (B) e 14.30 - 18.30 (B) Sabato 09.00 – 12.00 (V) Domenica 18.00 – 21.00 (V) (B) Presenza del bibliotecario sig. Tarzariol Lucio (V) Presenza dei sigg. Volontari pagina 6 LA COMMISSIONE GIOVANI AD OSIGO Arfanta «Voce amica» Paese mio Un’occasione di condivisione, preghiera e programmazione, questo è stato per la Commissione Giovani il ritiro spirituale vissuto insieme al nostro nuovo assistente don Angelo, dalla serata di venerdì 31 gennaio a quella di sabato 1 febbraio scorsi. Ci siamo ritrovati alle 18 nella chiesetta di S. Maria di Lago per partecipare alla S. Messa da lui stesso celebrata, al termine della quale abbiamo raggiunto la meta, l’ex-asilo di Osigo, per la cena condivisa. La serata è poi proseguita recitando i vespri e con un momento di riflessione ispirato al tema dell’anno pastorale “Và e anche tu fa lo stesso”. Era ormai mezzanotte, tutti a dormire. Il mattino seguente sveglia alle 8, colazione, recita delle lodi presso la cappellina presente all’interno della struttura, poi riunione. I temi trattati sono stati tanti: l’incontro dei giovani con il Vescovo per la Visita Pastorale e la Via Crucis da organizzare, le riflessioni sul cammino che stiamo facendo come “gruppo” e su quello intrapreso con i giovani della nostra forania, ci hanno accompagnato fino a mezzogiorno. Per il pranzo ci ha raggiunto don Roberto Bischer, responsabile diocesano di pastorale giovanile con il quale abbiamo trascorso parte del pomeriggio condividendo pensieri, proposte e fatiche del nostro essere giovani e lavorare per i giovani, tenendo sempre lo sguardo fisso su Gesù. Alle 17 contenti per l’esperienza positiva vissuta insieme abbiamo fatto ritorno a casa. La Commissione Giovani con don Angelo e don Roberto Gennaio-Febbraio 2014 no Brevi d ’inver BENEDIZIONE BAMBINI Lunedì 6 gennaio, Solennità dell’Epifania, anche la nostra Comunità ha dedicato uno spazio speciale a tutti i bimbi. Durante la S. Messa Mons. Rino ha benedetto i fanciulli presenti con i loro genitori, invocando su di loro la paterna intercessione del Padre. Al termine dell’Eucarestia tutti si sono ritrovati in canonica per un breve momento conviviale. I bambini con Mons. Rino attorno al Bambino Gesù. NUOVO DIRETTIVO DEL GRUPPO RICREATIVO Lunedì 20 gennaio in un’assemblea aperta a tutti i cittadini svoltasi alle ex-scuole elementari, è stato eletto il nuovo Consiglio Direttivo del Gruppo Ricreativo, essendo il precedente decaduto il 31 dicembre scorso. Questi i nuovi membri con le rispettive cariche: Presidente: De Marchi Marco; vicepresidente: De Marchi Andrea; Segreteria: De Marchi Melissa, Faraon Lara; Consiglieri: Bressan Desy, De Biasi Silvestro, De Martin Gianni, Faraon Adriano, Faraon Antonella, Faraon Chiari, Resera Riccardo; Revisore dei conti esterno: Tessari Giovanni. A tutti l’augurio di buon lavoro per il bene del paese. Il direttivo PROSSIMI APPUNTAMENTI Venerdì 4 aprile nell’ambito della Visita Pastorale “Collaboratori della vostra gioia”, il Vescovo Corrado: alle ore 18.30 presso la sala riunioni della filiale di Revine della Banca Prealpi, incontra ncon nc ontr on ntr t a tu tutti utt ttii i gi giovani della forania dai 14 ai 25 anni; alle ore 20.45 a Revine, presiede r siied re de lla a Via Crucis foraniale animata dai gruppi rup uppi up p g pi gio giovai va io vani parrocchiali. La partenza è prevista dal piazza piazzale ale della Chiesa Parrocchiale. Si ricorda che he iin n caso di maltempo il rito si terrà all’interno rn no di quest’ultima. Con l’augurio che l’arrivo del nostro o Pastore possa essere un momento di gioia, dialogo e preghiera uniti dalla fiducia in Gesù Cristo, vi aspettiamo numerosi! Valentina – Commissione Giovani La Vallata 90 Anni di Guerrino Pradal Guerrino ha festeggiato il 23 gennaio scorso il suo novantesimo compleanno, con i suoi familiari: la moglie Angela, la figlia, il genero, nipoti e la pronipote Giada. La comunità si associa agli auguri dei famigliari. oce amica amica» La«VVoce di Corbanese Gennaio-Febbraio 2014 pagina 7 EPIFANIA 2014 Anche quest’anno, come di consueto, per la festa dell’Epifania nel primo pomeriggio ci siamo dati appuntamento nella nostra Chiesa Parrocchiale per la Benedizione dei fanciulli e il bacio al Bambin Gesù. Successivamente si è svolta un’interpretazione del Santo Natale animata dai ragazzi del Catechismo. Un grazie prima di tutto alle Catechiste che si sono prodigate nel preparare la Sacra Rappresentazione e ai bambini che con tanta semplicità si sono resi protagonisti. Francesco B. La nostra Comunità E’ una comunità in cammino, che dimostra una certa vivacità, «... senza suonare tanto le campane!» sorride don Angelo Lucchetta. “È una vivacità che si esprime attraverso l’impegno di parecchie persone nei diversi ambiti della catechesi e della liturgia, nei servizi e anche nelle realizzazioni materiali. Anche se, tra benessere, lavoro, crescita economica e culturale, forse ci si sta rendendo conto che si “lavora troppo”, a scapito della qualità della vita e delle relazioni interpersonali. Casa, lavoro, svago, sport domenicale lasciano pochi spazi liberi per una maggiore partecipazione alla vita parrocchiale. Tuttavia, le famiglie non presentano particolari situazioni di malessere o degrado morale, a conferma di un tessuto sociale in buona sostanza sano. Gente riservata, quella di Corbanese, da sempre. Ma anche molto generosa: Quando sono interpellati, rispondono sempre presente!”. “L’animazione liturgica è caratterizzata da persone che ravvivano le funzioni religiose. Molto attiva, con una quarantina i coristi, la bella schola cantorum a quattro voci diretta dalla maestra Rossana Pradal. In parrocchia ci sono gruppi caritativi che si adoperano per sostenere l’asilo parrocchiale ed alcune adozioni a distanza. Negli ultimi anni il consiglio per gli affari economici è stato molto impegnato per la sistemazione della chiesa e del campanile; per la sistemazione interna ed esterna del campanile della chiesetta del Calvario dedicata al Redentore. Le stazioni della Via Crucis sono state sistemate dagli alpini e dalle famiglie ed il sentiero per interessamento del Comune. Sistemati, in parte, anche l’oratorio (ex canonica) secondo le norme antisismiche e la chiesetta dedicata alla Madonna di Loreto. Una grande mole di lavoro, realizzata, in collaborazione con la parrocchia, dalla Regione e da Banca Prealpi, a cui sono riconoscente. La comunità ha contribuito ed è contenta: si conserva il volto cristiano e la volontà di sistemare il patrimonio religioso. Quindi rose e fiori? Il pericolo è che allo sviluppo economico non si accompagni quello morale e religioso con la conseguente perdita dei fondamentali valori di fede, di onestà, di sobrietà, di solidarietà che erano nel DNA della nostra gente. La gente nuova che arriva in paese o lo frequenta per lavoro e studio ha difficoltà a integrarsi con la nostra comunità. Poi, si fatica a incontrarsi e soprattutto a coinvolgere i giovani. Per me è fonte di preoccupazione”. “La scuola materna parrocchiale (ospitata nell’ex-orfanotrofio aperto da mons. Faè nel lontano 1919, di cui conserviamo ancora i lettini) con soli 32 bambini fa fatica a sostenersi economicamente, ma nel contempo permette di incontrare le famiglie e da loro un aiuto. Farò di tutto per mantenerla. Il catechismo è frequentato dalla quasi totalità dei bambini e ragazzi, ma poi dopo la cresima, addio! Fino a una decina di anni fa c’erano un paio di animatori, ora non più. Il consiglio pastorale, che purtroppo non ha giovani al suo interno, sta cercando una soluzione. L’oratorio c’è, è grande, è un punto di riferimento per i giovani del paese e per la comunità (è utilizzato anche dall’ULS per il prelievo del sangue). I giovani non si lasciano coinvolgere nella vita parrocchiale: anche quelli disposti al dialogo vivono una fede lontana dalla realtà della vita. Inoltre, spesso lo sport non facilita la frequenza della messa». «La nostra parrocchia - conclude don Angelo - mi sembra che conservi il volto cristiano, ma fino a quando? C’è una sfida da affrontare: una nuova evangelizzazione, come dice il Papa!». (Liberamente tratto da l’Azione 2/3/2014) Parrocchia di Corbanese. In origine cappella della pieve di Tarzo, di- pese poi da Arfanta, i registri parrocchiali iniziano con il 1631 e dal 1672 fu elevata a parrocchiale, il “curato” cominciò a firmarsi parroco dal 1705 e arciprete dal 1775. L’attuale edificio fu ricostruito dopo un terremoto che, attorno al 1743, aveva distrutto la primitiva chiesetta di Santa Caterina. Finanziato dalla famiglia Zornio di Venezia, fu consacrato il 18 febbraio 1748 dal vescovo di Ceneda Lorenzo Da Ponte. La pala dell’altare maggiore e gli affreschi del soffitto sono stati dipinti da Giovan Battista Dal Colle, mentre è stata attribuita a Silvestro Arnosti la piccola pala raffigurante una Madonna col Bambino fra i santi Gervasio e Protasio, Gottardo e Giuseppe (1614). Le decorazioni sono di Salvadoretti (1928). L’organo è un De Lorenzi e fu commissionato nel 1859; ricordiamo che, nel 1943, fu suonato per otto mesi da Kraus Elca, musicista viennese di stirpe ebraica che, durante le persecuzioni naziste, aveva trovato rifugio presso l’arciprete di Corbanese. «Voce amica» pagina 8 4 Generazioni Gennaio-Febbraio 2014 A RICORDO DEL TENENTE PILOTA DINO FACCHINELLI Sabato 8 febbraio è stato ricordato il ten. pilota Dino Facchinelli nel 30° anniversario della sua prematura scomparsa a Decimo Mannu in Sardegna. Mentre era in fase di atterraggio per una serie di concause, perse il controllo dell’aereo che stava pilotando, si lanciò dal suo velivolo già inclinato, ma essendo e pochi metri dal suolo non riuscì a salvarsi. Nella foto la famiglia di Liliana vedova di Piero Battiston; in particolare le donne che la compongono. Al centro troviamo la bisnonna Liliana, a sinistra la nonna Carmen e mamma Vanessa con in braccio l’ultima, ma solo in ordine di “arrivo” la nipotina Eva. A tutta la famiglia il nostro augurio di una vita felice e serena. Ricordo Franceschet Antonio 31.08.1923 – 8.03.2013 Nel primo anniversario della tua scomparsa la moglie Eugenia e tutta la tua famiglia ti ricordano con affetto e nostalgia. ANAGRAFE Nella Casa De Padre 1. PIOL SISTO fu Ferdinando e fu Tacca Maria, di anni 81, ved. di Merlin Norma. Condusse una vita di amore, di fede, di lavoro condividendo con i suoi figli la realtà del quotidiano. Era molto conosciuto sia per il suo lavoro che per le molteplici attività. Accoglieva con gioia e un sorriso chi andava a trovarlo, non manifestando la sua sofferenza sia fisica che interiore. Nel susseguirsi dei giorni belli e brutti con tanti sogni ma anche frustrazioni fu sempre amorevolmente assistito. Concluse la sua esistenza quasi improvvisamente il 1° febbraio 2014 ed il suo funerale venne celebrato il giorno 3 febbraio e poi accompagnato da molti amici e conoscenti al nostro cimitero. La cerimonia è iniziata con l’alzabandiera al monumento ai caduti. Alla santa Messa celebrata dal nostro parroco in suo suffragio, accompagnata dal nostro coro parrocchiale, hanno assistito vari suoi ex superiori e commilitoni, l’Amministrazione comunale con il Sindaco e vari assessori e tanta gente di Corbanese e non solo. Tutti hanno voluto onorare la sua memoria e stringersi attorno alla sua famiglia. Al termine, in corteo, i partecipanti alla cerimonia si sono recati presso le scuole elementari dove gli è stata intitolata una strada di recente costruzione.. Nel cortile delle scuole elementari è stata, infine, deposta una corona d’alloro presso il cippo in suo ricordo. Nel frattempo, a fare da cornice a questi eventi, tre aerei d’epoca hanno sorvolato il cielo di Corbanese disegnando il nastro tricolore Sono stati momenti veramente commoventi anche per me che non ho conosciuto Dino, un ragazzo molto stimato e benvoluto da tutti come lo ha ricordato il suo ex comandante “un esempio che dovrebbe essere di stimolo a tutti i giovani.” Francesco B. A ricordo di Dino 8 febbraio 201 Ci siamo commossi nel vedere come tante persone hanno voluto partecipare e stringersi vicino a noi nel ricordo del nostro amato Dino. Come trent’anni fa abbiamo sentito il vostro abbraccio ed il vostro affetto, abbiamo visto i vostri occhi farsi lucidi insieme ai nostri ed una giornata che sarebbe stata molto triste per la nostra famiglia si è trasformata in una giornata da ricordare nei nostri cuori grazie alla vostra affettuosa partecipazione. Vedere come Dino continui ad essere presente nella nostra comunità anche a distanza di così tanto tempo ci riempie il cuore di gratitudine che qui vi esprimiamo…. Vi diciamo grazie, piacevolmente commossi da una così grande ed inaspettata testimonianza di affetto. Grazie Fam. Facchinelli «Voce amica» Gennaio-Febbraio 2014 CAMBIO GENERAZIONALE Dopo ben 42 anni di lavoro Liviana Favero avendo raggiunto l’età pensionabile ha deciso di chiudere la sua attività di parrucchiera in Via Piave, cedendo il suo negozio a Giulia Stringher, giovane piena di entusiasmo e creatività. Auguro a Giulia un futuro di tante soddisfazioni e serenità. Liviana Ho preso l’occasione della sospirata pensione di Liviana per realizzare un sogno che coltivavo da molto tempo, vista la mia passione per questo lavoro. Spero di poter proseguire nei migliori dei modi garantendo alla clientela la qualità che si aspettano da una professionista e, perché no, anche un bel momento di relax. Un grazie a Liviana per la fiducia accordatami. Giulia Voce Amica ringrazia tutti coloro che la sostengono. Prega i collaboratori di fornire i testi in formato (word) e le foto in (jpg) per VOCE AMICA GRUPPO FON FIERUN Anche questo carnevale ci ha visti protagonisti durante le sfilate organizzate dall’associazione Carnevali di Marca. Abbiamo, infatti, partecipato a varie manifestazioni, iniziando da quella di Tarzo, e poi via via a quelle non rinviate per il mal tempo: Santa Lucia,Vittorio Veneto, Conegliano ecc. In tutte abbiamo avuto una buona presenza di partecipanti a dimostrazione che il gruppo è vivo e che tutti coloro che vi partecipano mettono del loro meglio. Il gruppo ringrazia tutti coloro che a vario titolo hanno partecipato alla realizzazione del carro mascherato. Un ringraziamento a tutti i nostri sponsor, che con il loro contributo ci permettono di poter migliorarci di anno in anno. Grazie a tutti e arrivederci alla prossima stagione... IL GRUPPO FON FIERUN. pagina 9 (continua da pag. 2) La diagnosi del dottor Bellingheri, fu molto brutta: “Polmonite”. Era la malattia che aveva già portato via Francesco, suo marito, e che anni prima si stava portando via suo figlio. Per i vecchi, in quegli anni, “polmonite” significava “fine della vita”. Mamma Margherita lo sapeva, chiese a don Bosco di chiamare il suo confessore don Borel, e di portarle il Viatico. Don Bosco fece immediatamente avvertire il fratello Giuseppe, e radunò i giovani perché pregassero per la Mamma molto ammalata. Fu un triste stupore per tutti. Le mamme non dovrebbero mai morire. Per i figli sono indispensabili, insostituibili. Pensare che la mamma non ci sia più è come pensare che il sole non dia più luce, che i prati non diano più erba. Impossibile. Come si fa ad andare avanti senza di lei? “Ora tocca a te aiutare tua madre” Don Bosco pensa che questa sarà una perdita gravissima per l’Oratorio, e specialmente per lui. Gli ha insegnato a vivere, a essere prete, a educare i ragazzi, e tutto questo mentre andavano insieme in campagna, quando si confidava con lui alla sera, mentre all’Oratorio rimestava la polenta. Gli ha insegnato la forza di non stancarsi mai, la fiducia nella Provvidenza. Gli ha regalato, senza che lui se ne accorgesse, il suo sistema educativo che meraviglierà il mondo. È tutto condensato nella sua vita e in sei parole: ”bontà dolce e forte della madre”. Arriva il fratello Giuseppe, con le mani ancora sporche di terra. E lei dice in un soffio come tutte le mamme: “Vogliatevi bene”. Il giorno dopo, mentre il male avanza, riesce a dire ancora a don Bosco: “Dio sa quanto ti ho voluto bene. Spero di poterti amare meglio nella beata eternità. Ho la coscienza tranquilla. Ho fatto il mio dovere in tutto quello che ho potuto. Stai attento ai tuoi. Molti, invece della gloria di Dio, cercano la propria utilità. Molti amano la povertà negli altri, ma non in se stessi……”. Dopo una lunga pausa: “Ricordati che questa vita consiste nel patire. I veri godimenti saranno nella vita eterna…”. Margherita ha espresso in queste semplici parole la “concezione cristiana della vita” di centinaia di generazioni contadine, la convinzione che ha aiutato migliaia di mamme a tirare avanti la vita, nonostante la carestia e le guerre, la morte dei bambini, la fatica che stroncava. Dio viene a prenderla alle 3 del mattino del 25 novembre I freddi registri dei morti I registri della parrocchia dei Santi Simone e Giuda (oggi di San Gioacchino) documentano: “L’anno del Signore 1856, il giorno 25 del mese di novembre, alle ore tre del mattino nel distretto di questa Parrocchia munita dei santissimi Sacramenti è morta Bosco Margherita d’età di anni 69, nativa del Comune di Capriglio. Dichiaranti don Alasonatti Giuseppe d’età di 45 anni e Buzzetti Giuseppe d’età di anni 24. Il cadavere è stato sepolto il giorno 26 novembre nel cimitero di Torino”. Alla scadenza del campo “primitivo a mezzanotte”, fila 31B, fossa 117, in cui Mamma Margherita era stata sepolta, i suoi resti mortali furono gettati nell’ossario generale, come tutti i resti mortali dei poveri. I registri di Dio Ma oltre l’orizzonte di questa povera vita mortale esiste un’altra vita, quella che Mamma Margherita chiamava la “beata eternità”, e che Gesù annunciò con le parole: “Beati voi poveri, perché vostro è il Regno di Dio” (Lc 6,20). Noi cristiani crediamo che in questa nuova vita, di cui la morte spalanca la porta, ci sono altri registri: i registri di Dio. Lì sono scritti i nomi dei giusti. Don Bosco vide sua madre in questa “nuova vita”. “Nell’agosto del 1860”, testimonia G.B. Lemoyne, “gli parve d’incontrarla vicino al Santuario della Consolata. Il suo aspetto era bellissimo. Ma come! Voi qui? – le disse don Bosco. Sono morta, ma vivo – rispose Mamma Margherita. E siete felice? Felicissima.Datemi un segno della vostra felicità. Allora vide sua madre risplendente, ornata di una preziosissima veste, con un aspetto di maestà meravigliosa. Margherita si pose a cantare. Il suo canto d’amore a Dio, di una inesprimibile dolcezza, andava dritto al cuore, lo invadeva, lo trasportava. Don Bosco, a quella soavissima melodia, rimase incantato. Più non seppe che cosa dire o chiedere a sua madre. Mamma Margherita, appena ebbe finito il canto, si rivolse a lui dicendogli: ti aspetto, poiché noi due dobbiamo star sempre insieme”. FINE pagina 10 Scuola «Voce amica» Voce Amica Tarzo Gennaio-Febbraio 2014 www.parrocchiaditarzo.it MATERNA In attesa della Visita Pastorale Anche alla Scuola Materna dell’Infanzia è arrivata la buona notizia della visita pastorale del nostro vescovo Corrado. L’appuntamento è stato fissato per mercoledì 19 marzo, festa di San Giuseppe e festa dei papà dei bambini. Una buona coincidenza per comprendere il valore della paternità, fisica e spirituale che ciascuna creatura può sperimentare lungo il cammino terreno….”ricevere vita e questa vita venga custodita e amata per sempre”. La presenza del nostro vescovo Corrado, che come Buon Pastore ci viene a visitare, mandato da Gesù, ci assicura che ciascuno di noi è prezioso agli occhi di Dio e quindi siamo seguiti da questo amore paterno. In questo periodo le Insegnanti hanno presentato ai bambini la parabola del Buon Pastore, per prepararli a questa straordinaria visita, con molta vivacità e freschezza. E’ stato bello (per qualche giorno) sentirci chiedere dai bambini….un pastore ha perso una pecora, l’hai vista? Ed erano alla ricerca preoccupati…e poi contenti dare la buona notizia che il pastore l’aveva trovata….finalmente. Nei loro disegni spontanei i bambini hanno saputo mettere bene in luce l’esperienza del dolore, dell’attesa e della gioia aperta ad una festa di questo Pastore Buono. Questo è il testo del canto che i bambini hanno imparato volentieri, per accogliere il nostro vescovo Corrado. - Cento pecorelle aveva il buon pastore bianche, nere e belle eran tutto il suo amore. - Alla sera stanco, al tramontar del sole, ne mancava una, corre a raccontarlo. - Era piccolina e anche capricciosa là sulla collina e farà che cosa? - Parte il pastore e va alla ricerca corre ore e ore, di nulla si spaventa. - Giunto è il pastore, la prende sulle spalle, batte il suo cuore, correndo per la valle. - Tutto sorridente a casa va contento, dice alla gente, ne ho ancora cento. - Siamo pecorelle, Gesù è il buon pastore, sane, buone e belle ci vuole il Signore. Le Insegnanti e Suor Leontina. Presepio parrocchiale 1.Il pastore che piange 2.La pecora sulla collina 3. Il pastore felice con la pecorella. I ragazzi di seconda e terza media con le loro catechiste Rossana e Orietta, con la preziosissima collaborazione di Luigina, del gruppo giovani, di Caterina, di Suor Leontina e di Piero (tecnico delle luci), si sono dedicati alla creazione del Presepe nella nostra chiesa. E’ stato fatto interamente con le nostre mani, utilizzando materiale recuperato dalla soffitta della Scuola Materna e dalle nostre case: coni del filo, cotone, bottoni, carta, car- tone, ritagli di stoffa, perline, pizzi. Inizialmente non eravamo certi di cosa ne sarebbe uscito, ma l’entusiasmo era tanto e i ragazzi sono stati bravi, fantasiosi e creativi; poco alla volta si sono delineati persone, animali, case e tutto ha preso vita. Abbiamo voluto rappresentare la comunità che si riunisce attorno a Gesù nel nostro paese, Tarzo, ambientando il Presepe nella piazzetta di Fratta, con la sua chiesa, le sue case con i portici e con le montagne sullo sfondo. Gesù, infatti, è nato tra noi e per noi. Che ne dite, non è bellissimo? Una catechista Gennaio-Febbraio 2014 «Voce amica» pagina 11 La scuola dell’infanzia va al museo! Giovedì 20 febbraio 2014 la sezione dei medi e dei grandi si è recata in visita al Museo civico di Crocetta del Montello per vedere da vicino fossili e reperti preistorici. Per molti bambini è stata la prima volta in un museo, l’aspettativa era tanta ed ecco cosa ci raccontano i bambini dell’emozionante esperienza... “Cosa ti è piaciuto di più?” - La gamba del mammut perché era lunga e piegata in modo bello. - La faccia del T-rex e la gamba del mammut. - Il dinosauro di plastica. - Il cartellone dei pterodattili. - Quando la guida ha fatto il fuoco. - Le zanne del mammut. - Le facce del gorilla che diventano uomini. - I denti piatti del mammut che mangiava solo erba. “Cosa ti ha raccontato la guida che ti ha incuriosito e non sapevi?” - La storia del velociraptor (per spiegare ai bambini come si sono formati i fossili) - Quando ci ha raccontato che prima eravamo storti e poi siamo diventati dritti - Mi è piaciuto quando ha fatto il fuoco con due sassi. - Quando abbiamo fatto i pesci (per spiegare l’evoluzione della specie). “Te lo aspettavi così il Museo?” La maggior parte dei bambini ha risposto di sì, ma alcuni con tutta onestà hanno espresso il desiderio di vedere un intero scheletro! - Mi aspettavo che il T-rex avesse tutti i pezzi. - Pensavo ci fosse anche lo scheletro del t-rex. - No, pensavo fosse come quello in Inghilterra con i libri e il dinosauro che ruggiva. Per tutti grandi e piccini questo piccolo ma ricco museo è stato davvero una grande sorpresa. ADORAZIONE in PARROCCHIA Ogni Mercoledì: dalle ore 9 alle 10 e dalle 10 alle 11 dalle 18.30 alle 19.30 e dalle 19.30 alle 20.30. Si invita a scegliere l’ora e a dare la propria adesione in parrocchia. Sarà possibile anche segnalare le nostre intenzioni di preghiera, (su un quaderno che si trova in chiesa) che saranno presentate a Dio da coloro che adorano il Signore. Azione CATTOLICA Il cammino ACR 2013-2014 ci sta portando ad esplorare un grande parco giochi: tra giochi, attività, bans e cartelloni stiamo capendo che stando insieme tra di noi e con Gesù che ci ama, ci sostiene e ci incoraggia, il gioco acquisisce una gioia maggiore. “Non c’è gioco senza te” è appunto lo slogan che quest’anno ispira le nostre attività e quelle di tutti i gruppi ACR italiani. Ogni sabato, dalle 15 alle 16 sotto la canonica, proseguiamo con le nostre attività settimanali capendo sempre meglio che, nel parco giochi come nella vita di tutti i giorni, è bello avere qualcuno con cui condividere le gioie e i divertimenti ma è altrettanto importante rispettarci e rispettare le regole. Se qualche nuovo ragazzo/a (dai 6 ai 14 anni) volesse avventurarsi con noi nel parco giochi, sarebbe il benvenuto!! L’8 dicembre tutta l’Aziona Cattolica ha rinnovato il SI’ alla Chiesa e a Gesù, impegnandosi ad accogliere con fede de e entusiasmo il progetto che il Signore ha per ciascuno di noi. Insieme al rinnovo del nostro sì, quest’anno sono state rinnovate anche le cariche parrocchiali: Presidente: Flavia Pradella Responsabili adulti: Erminia Dalla Bella, Loredana Antoniazzi Responsabili ACR: Chiara De Bastiani, Elisabetta Michelon Responsabili giovani: Marco Cesca, Giulia Toffoli. Gli animatori ACR «Voce amica» pagina 12 C o ncer t o Sabato 1° Febbraio 2014 la nostra Parrocchia ha accolto un concerto vocale e strumentale promosso ed organizzato dall’Amministrazione Comunale ed inserito nelle manifestazioni per la Sagra della Candelora; infatti l’evento è stato battezzato MusiCandelora. Giunto alla sua II edizione, tale concerto ha visto la presenza del gruppo vocale femminile Scivias Ensemble di Conegliano che, preparato e diretto da Milli Fullin, organista e gregorianista sacilese, annovera al suo interno due compaesane: Mara Gava e la giovane promettente Valentina Ceneda, la quale ha recentemente conseguito la Certificazione di I livello in Organo presso il Conservatorio A. Buzzolla di Adria (RO) studiando presso la Scuola di Musica Toti Dal Monte di Solighetto sotto la guida della Prof. ssa Milli Fullin. Lo Scivias Ensemble nasce alla fine del 2011 e RENDICONTO ANNO 2013 Gennaio-Febbraio 2014 si presenta già con un curriculum assai interessante, avendo partecipato a concerti e stagioni in Veneto, Emilia (Modena – Festival internazionale “Eco della Parola”) e nella città di Roma (S. Cecilia). Ha inoltre preso parte al Convegno Nazionale sulla Musica Sacra svoltosi a Treviso nel Novembre 2012 riscuotendo vivi apprezzamenti dai vertici CEI. Il programma musicale verteva sulle Antifone Mariane Maggiori (con l’Inno Ave Maris Stella) proposte in duplice veste: nella loro versione originale gregoriana ed in differenti riletture moderne per voci e organo e/o violoncello scritte da musicisti italiani legati alla Rifoma Ceciliana come i tre Direttori della Cappella Sistina alternatisi nel XX secolo (Lorenzo Perosi, Domenico Bartolucci e Giuseppe Liberto) ed alcuni autori francesi. Gli interpreti solistici sono stati assai apprezzati nelle loro esecuzioni a partire dalla due voci, il soprano Elena Bazzo ed il Mezzosoprano Claudia Clarich nonché i due strumentisti, il violoncellista Matteo Malagoli e l’organista Stefano Maso i quali hanno altresì fornito letture improvvisative, con i loro strumenti, su temi gregoriani proposti dalle voci dello Scivias Ensemble. Il pubblico è accorso numeroso e ha riempito la Chiesa parrocchiale, decretando vivo apprezzamento per la proposta di alto livello musicale. La serata si è conclusa nei locali parrocchiali intorno ad un nutrito rinfresco enogastronomico, gentilmente preparato dalla Fam. Ceneda alla quale va un sincero ringraziamento. C. V. PROGETTO “5 PANI E 2 PESCI” Fondo emergenze 10% per foranie 2013 € 15.545,00 Erogazioni Forania Conegliano € 13.100,00 Erogazioni Forania la Colonna € 19.000,00 Erogazioni Forania Mottense € 29.200,00 Erogazioni Forania Opitergina € 4.500,00 Erogazioni Forania Pedemontana € 3.500,00 Erogazioni Forania Pontebbana € 11.710,00 Erogazioni Forania Quartier del Piave € 17.900,00 Erogazioni Forania Sacile € 9.500,00 Erogazioni Forania Vallata € 9.200,00 Erogazioni Forania Vittorio Veneto € 35.570,00 Erogazioni Forania Vittorio V. (casa Perin) € 6.263,75 Erogazioni Forania Zumellese € 500,00 Erogazioni Forania Torre di Mosto € 4.300,00 TOTALE € 179.788,75 ENTRATE USCITE Residuo al31.12.2012 € 89.174,54 Commissioni per acquisto Voucher € 395,95 Contributi da prestatori d’opera € 2.680,00 Elaborazioni dati uff. amministrativo € 1.318,52 Saldo 10% anno 2012 erogato 2013 € 2.840,00 TOTALE USCITE € 184.343,22 Contributo 8 x mille (Diocesi) € 75.000,00 Offerte parrocchie € 1.065,00 Offerte privati € 10.511,63 Offerte da enti* € 24.550,00 TOTALE al 31.12.2013 € 202.981,17 Residuo al 31 dicembre 2013 € 18.637,95 * per Enti si intende: la carità del Vescovo, aziende e associazioni del territorio, ecc. “Pane e Tulipani” A nome della Confraternita Santa Chiara d’Assisi, dell’Associazione “Società di San Vincenzo De Paoli” ringrazio il Dirigente Paolo Ligresti ed insegnanti dell’Istituto Comprensivo di Tarzo e Follina per aver aderito al progetto “Pane e Tulipani” e di aver destinato i generi di prima necessità, raccolti nel mese di dicembre nei plessi di Tarzo, Corbanese alla nostra associazione che si occupa della distribuzione gratuita di alimenti a persone indigenti che attualmente sono 148 in 32 nuclei famigliari. La raccolta attuata nelle classi è giunta provvidenzialmente, sono stati donati ben 135 kg di alimenti vari e una quantità di prodotti per la casa e l’igiene personale. Ringrazio di cuore i genitori e i ragazzi per la loro disponibilità e generosità. Per i volontari della S. Vincenzo di Tarzo - Renata Sopracordevole P.S.: La scuola di Tarzo prolungherà la raccolta di viveri fino a Pasqua. Inoltre ringraziamo il negozio di Gava, per la cesta messa a disposizione per la raccolta e per la disponibilità e l’aiuto che ci da. Stefania ogni mese arriva con le offerte, anche varie famiglie di Colmaggiore aiutano in varie maniere. Grazie a tutti Cogliamo l’occasione per ringraziare tutte le persone che con le loro offerte o l’acquisto delle stelle di Natale e Uova di Pasqua, danno un sostegno all’associazione AIL (Associazione Italiana contro le Leucemie). Un’iniziativa partita da Bruno dopo la perdita di Antonietta e continuata negli anni in loro memoria. Grazie! Gruppo AIL Tarzo Gennaio-Febbraio 2014 «Voce amica» pagina 13 25a Festa della Candelora È già ora di carnevale…e a Tarzo arriva la prima sfilata dei carri allegorici del “Carnevale di Marca”. Un appuntamento imperdibile che richiama tantissima gente nel nostro paese. La sfilata dei carri fa parte del contenitore della 25a Festa della Candelora! La festa inizia Sabato 25 gennaio con la premiazione del XV concorso di disegno dedicato alle scuole medie del Plesso di Tarzo. I ragazzi anche quest’anno hanno interpretato il tema del concorso in maniera fantasiosa e colorata, realizzando, con grande impegno e partecipazione, delle opere degne di nota. Il merito va sicuramente anche alla professoressa Minet che da diversi anni aderisce con interesse, all’iniziativa riuscendo a stimolare i suoi allievi nella giusta maniera. Sono intervenuti alla premiazione per l’amministrazione il sindaco Gianangelo Bof e l’assessore alla cultura De Polo Andrea, il sindaco di Revine Lago Battista Zardet e per Banca Prealpi il consigliere Casagrande Patrizia e il direttore della Filiale di Tarzo Walter Santinon, oltre alla giuria e la stessa Prof. Minet. Domenica 26 gennaio si è svolta la tradizionale sfilata dei carri mascherati arrivata ormai alla sua 32a edizione. Una meravigliosa giornata soleggiata ha accolto le moltissime persone arrivate a Tarzo per divertirsi, tra musiche e balli. Domenica 2 febbraio, festa patronale della Candelora, si è svolta la 5a edizione della “Festa della Famiglia e della Comunità Tarzese”. Riuscitissima l’iniziativa che ha come obiettivo principale creare un momento di aggregazione per la nostra comunità. La giornata è iniziata con un ottimo pranzo per continuare nel pomeriggio con l’esibizione dei ragazzi del Circolo Musicale di Tarzo seguita dalla Corale dei Laghi e da ultimi anche se non meno importante il concor- SSE VUOI ……. CANTIAMO! Visto che i bambini presenti aal coretto sono sempre meno vorremmo v invitarvi tutti, dai 6 ai 90 anni … e più, alle prove di canto il sabato pomeriggio dalle 14.00 alle 15.00. Insieme aiuteremo a vivere con gioia alcun celebrazioni particolari dell’ Anno Liturgico, perché come diceva S. Agostino: “Chi canta prega due volte”. B.R.I.S. so delle mascherine con oltre 40 iscritti. La voglia di tutti di stare insieme in semplicità, in un ambiente libero ed adatto anche ai giochi dei più piccoli, ha sicuramente contribuito al buon successo della giornata che auspichiamo diventi un appuntamento fisso ed atteso ogni anno! La XVa Festa della candelora è terminata come consuetudine il 2 febbraio con l’estrazione della lotteria! La vendita dei biglietti ha coinvolto numerose associazioni del territorio e l’utile della lotteria, che è stato di oltre 12.000 € è stato anche quest’anno completamente ridistribuito. Suddividendo l’utile dei biglietti venduti pari a 0,80 € a biglietto con una integrazione a carico della Pro Loco per un importo finale di 1 € a biglietto venduto per promuovere e aiutare le associazioni coinvolte. Calcio a 5 per Ass.Fiorot 2.326, U.C.Vallata MTB 1.026, Asilo Tarzo 2.330, ASD Tarzo-Revine Lago 2.300, A.C. Vallata 1999 1.695, Asilo Corbanese 3.196, Volley Tarzo 2.250, Orienteering 1.200. Degna di nota la proposta gastronomica offerta, che partendo dalle nostre radici e tradizioni, unita ad un’ottimale accoglienza e ad uno stand caldo e conviviale, fa della nostra cucina un punto di riferimento per molti appassionati. Come di consueto e senza retorica anche in questa occasione ringraziamo tutti gli sponsor che contribuiscono alla buona riuscita delle manifestazioni. Un grazie particolare è doveroso alla Banca Prealpi, sempre disponibile, presente ed attenta. Un ringraziamento anche all’Amministrazione Comunale per la fattiva collaborazione. Infine, è giusto ricordare il prezioso lavoro dei tanti e tanti volontari che con grande passione e dedizione offrono il loro tempo libero per realizzare le diverse iniziative, consentendo che tutto si svolga nel migliore dei modi. Le attività della Pro Loco continuano il 9 marzo con l’annuale assemblea, e sempre a marzo, domenica 23, inizierà la terza edizione di TARZ…EGGIANDO. L’iniziativa continuerà domenica 6 aprile e terminerà con la terza ed ultima passeggiata domenica 27 aprile. A Maggio tornerà l’appuntamento con TARZ...ASSAGGIANDO due incontri di degustazione dei vini dei produttori Tarzesi. Ulteriori info sul sito www.prolocotarzo. com . Per la Pro Loco di Tarzo Luciano Piaia RACCOLTA FERRO Nonostante il tempo, inclemente, è andata bene. Questa, in sintesi, la conclusione della raccolta di ferro in Parrocchia sabato 22 febbraio 2014. Hanno collaborato una quindicina di volontari, mettendo a disposizione gratuitamente il loro tempo e i loro mezzi, parecchi, girando le 68 vie strade, piazze e località di Tarzo, raccogliendo poco più di 3 containers, ovvero poco meno dello scorso anno. Anche il frutto di tanto lavoro è stato prezioso; meno, in proporzione, la resa, poiché il materiale è risultato meno “pulito” da “plastiche e rifiuti vari”, però pari a 2900 Euro, che andranno a ridurre i debiti che la Parrocchia ha contratto negli anni scorsi per il restauro, necessario, del patrimonio (Villa Tandura Mondini, Chiesa e campanile). Sono impegni gravosi che si stentano ad estinguere causa il mancato introito dei contributi assegnati (Ministero/Soprintendenza) e non liquidati. Un grazie a tutti, a quanti hanno preparato il materiale ed a quanti l’hanno raccolto; è un segno tangibile di appartenenza e di collaborazione per il bene della nostra Comunità. Francesco I. pagina 14 GALLON SEVERINA G iin n Tomasi Ricordi Ta Tarzo 8 maggio 1953 Agordo 30 marzo 2007 A Ti ricordiamo con affetto e tu sei sempre con noi. pr I tuoi cari Gennaio-Febbraio 2014 DAL GOBBO GIOVANNI 15.3.1939 - 22.4.2012 Il tempo che passa non affievolisce il tuo ricordo né la tua presenza. la famiglia Sergio Introvigne Gino Gallon era nato a Prapian il 06.01.1930. Nel 1954 partì per il Canada in cerca di fortuna; lì lavorò per il Governo nei cantieri stradali ad Ottawa, si sposò ed ebbe due figli: Nadia e Walther. Con cadenza annuale amava tornare in Italia, nella sua terra, dove si fermava sempre circa due mesi cercando di far coincidere il periodo con quello della vendemmia, che lui adorava. Quando arrivava era sempre pieno di entusiasmo e con la fretta di andare a salutare tutti i suoi amici e parenti. Di anno in anno programmava la sua visita in Italia ancor prima di ripartire, sempre solare, sereno e pieno di vita. Purtroppo la malattia l’ha aggredito, e in poco più di due mesi serenamente si è spento giovedì 19 dicembre 2013 a Ottawa, assistito dai suoi cari. Il funerale è stato celebrato il 23 dicembre e riposa in pace nel cimitero di Ottawa. In Italia è stata celebrata una messa in suffragio sabato 28 dicembre presso la Chiesa “Immacolata di Lourdes” a Conegliano. BEZ BRUNO B N 24.8.1924 - M. 24.2.1991 N. La moglie, i figli ,assieme ai nipoti e pronipoti, ti ricordano sempre. pr DA DALTO ANTONIO Moglie, figli e la adorata nipote Emma nel primo anniversario ricordano Toni Antonietta Balbinot A 9/12/59 - 10/03/05 9/ Bruno Casagrande B 10/02/60 10 - 16/06/06 “ Cari Antonietta e Bruno, sono trascorsi tr diversi anni da quando ci avete lasciati, ma il vostro ricordo ri è sempre vivo nei nostri cuori” cu I vostri amici Tarzo 17.10.1953 - Kassel 11.2.2014 Sergio Introvigne è morto una settimana fa, il proprietario dell’ex Cafè Wagner nel Middle West aveva solo 60 anni. Introvigne ha gestito la sua “ Boutique del Gelato “, nella FriedrichEbert Strasse per 32 anni, ed aveva ceduto l’attività lo scorso anno. Con duro lavoro e fascino italiano aveva condotto il caffè gelateria con la moglie Marita verso il successo. A Kassel era un’istituzione ben oltre il Middle West. I clienti abituali apprezzavano la qualità del gelato e l’atmosfera familiare. Nonostante la sua origine italiana Introvigne era un uomo dal carattere piuttosto tranquillo. Era arrivato in Germania nel 1970 ed aveva avuto il suo primo lavoro nella gelateria Eisdiele Am Stern, ora chiusa. Dopo una parentesi in Oberkaufungen aveva assunto la gestione della rinomata Gelateria “Eisdiele Wagner” nel Middle West. Il duro lavoro del gelatiere - da metà febbraio a metà novembre sette giorni alla settimana dalla mattina presto fino a tarda notte - non rimase senza conseguenze per la sua salute. Quando passò a un meritato riposo un anno fa, veniva colpito da improvvisi gravi problemi di salute. Tuttavia, aveva grandi progetti per il futuro: informatica, ballo, ecc. Ma al primo posto era il ritorno nella sua amata Tarzo, nel Veneto (Italia settentrionale), dove ora lo ha portato il suo ultimo viaggio. Sergio Introvigne lascia la moglie Marita, due figlie e quattro nipoti. (Kassel 17.02.2014, articolo pubblicato nel giornale Hessische Niedersächsische Allgemeine). Anagrafe Battesimi 1. CASAGRANDE Martino Vittorio di Roberto e di Pin Fanny, residenti a Tarzo in via Fontane, nato a Vittorio Veneto il 22.10.2013, è stato battezzato nella chiesa di Tarzo il 9 febbraio 2014, dopo il rito di accoglienza celebrato il 12.1.2014. Padrini: Torresan Luca e Burato Ketty della Parrocchia di Sambughè (TV) e Zane Enrica della Parrocchia di Canizzano (TV). Il Battesimo di Martino Vittorio è stata l’occasione per riscoprire la nostra fede. Il lavoro e le incombenze quotidiane spesso ci portano a concentrarci sulle cose materiali, a dare la Vita per scontata e a dimenticare la nostra parte spirituale e lo Spirito che pervade il mondo. Con la nascita di nostro figlio però si sono risvegliati in noi lo stupore e la meraviglia per il mistero e il miracolo della Vita. Così abbiamo sentito la necessità di riaccostarci alla preghiera e ai sacramenti. In particolare il Battesimo, il luogo del primo incontro con Dio e con la comunità. E’ stato significativo ed emozionante accompagnare Martino al suo primo incontro con la “sorgente da cui è nato, goccia piccola e infinita”. I Genitori Gennaio-Febbraio 2014 «Voce amica» DEFUNTI 1. DELLA BELLA ADRIANO era nato a Tarzo 17.3.1957. Aveva celebrato il matrimonio con Faraon Mara e aveva la sua residenza in via Fratta. Si è congedato da noi il 2.1.2014 ed è già arrivato nel mondo di Dio, che ha visto faccia a faccia e da Lui ha sentito la parola buona di Dio Padre di tutti gli uomini. Ha percorso una vita di sofferenza, accompagnato dall’amore delle persone che gli volevano bene. Il suo funerale venne celebrato nella chiesa di Tarzo il 4 gennaio e poi accompagnato al cimitero in attesa della resurrezione. 2. CAMPAGNUTA MARIA TERESA. Abbiamo salutato Maria Teresa. Lei era nata a Pordenone il 1.10.1928. Nel 1962 a Motta di Livenza aveva celebrato il matrimonio con Pilat Flavio e con lui aveva vissuto nella loro casa di via Rujo. Soffrì per la morte del fratello ancora giovane. Nell’ottobre 2012 rimase sola dopo la morte del marito. Di professione casalinga, le sue giornate potevano anche sembrare monotone con le sempre le stesse cose da fare e con i soliti problemi da affrontare, ma per l’impegno nel sociale del marito aveva anche motivo di interessarsi della comunità. In questi ultimi tempi era ospite a Villa Bianca; ricoverata poi in Ospedale a Vittorio Veneto concluse il suo viaggio terreno il 4.1.2014: Il suo funerale venne celebrato anella chiesa di Tarzo il giorno 8 gennaio e poi accompagnata al cimitero nella fede di Cristo Risorto. 3. CASAGRANDE IDA. Abbiamo salutato Casagrande Ida che a 85 anni ha concluso la sua esistenza semplice, umile, laboriosa e serena coma mamma. Era nata a Tarzo il 23.7.1928. Trascorse la sua giovinezza assieme ai fratelli Bortolo e Angela e di un fratello ora morto. Aveva celebrato il matrimonio con De Martin Mario, che lei seppe accompagnare con amore negli anni in cui egli aveva bisogno di maggiore attenzione, fino alla morte avvenuta 12 anni fa. Erano felici della nascita dei figli Antonio e Gabriella. Risiedeva a Reseretta e questo era il suo mondo e li continuò a vivere; in lei si risvegliavano ricordi, belle giornate, fatiche, anni spesi per un avvenire migliore. La salute si fece con gli anni fragile e si congedò da noi all’ospedale di Vittorio Veneto il 13.1.2014. Il funerale venne celebrato nella chiesa di Tarzo il 15 gennaio e poi accompagnata al cimitero nella fede di Cristo. 4. POL LINA di 91 anni, era nata a Tarzo il 20.6.1922, ultima di 12 fratelli. Nell’amore e nella speranza aveva celebrato il matrimonio con Umberto Dalle Crode ed era per loro gioia grande, felicità, avvenire la nascita del figlio Carlo. Poi il loro amore si era dilatato a Renata e alla nipote Roberta. Ora Lina ha raggiunto il marito Umberto, che era morto a soli 53 anni. Lina allora aveva 51 anni ed una lunga vita da affrontare. Le sue giornate erano riempite del lavoro quotidiano, nella semplicità, ma sempre ricche di amore e di serenità. La sua casa a Fratta era il suo mondo, che risvegliava in lei tanti ricordi, belle giornate, fatiche e difficoltà, anni di vita spesi per un avvenire migliore. Era sostenuta da una forte e schietta fede in Dio, dall’aiuto della preghiera, dalla frequenza ai Sacramenti. Per la Messa domenicale raggiungeva la chiesa a piedi, con altre persone, da Fratta a Tarzo. La sua casa era tappezzata di ricordi di famiglia, di immagini di Santi, che riteneva suoi compagni di viaggio. Partecipava sempre alle celebrazioni che si svolgevano nella chiesa di Fratta, vicina alla sua casa ed alla quale partecipava con il vestito della festa. Concluse la sua esistenza all’Istituto “Malanotti” a Vittorio il 15.1.2014: Il suo funerale venne celebrato nella chiesa di Tarzo il giorno 28 gennaio e poi accompagna nella fede della resurrezione al cimitero. PINZIN ANGELA – Suor M. ANSELMINA “Sono nata ad Altivole il 12 ottobre 1921 e nel Battesimo mi hanno messo il nome Angela. Sono la prima di sei fratelli e sono sempre rimasta in famiglia ad aiutare la mamma e a far crescere i miei fratelli. I miei genitori facevano i contadini, ci si guadagnava il pane che non sempre era sufficiente per tutti. Ho conosciuto le Suore Francescane di Cristo Re, perché erano nel mio paese: mi colpiva la semplicità, la laboriosità, il loro raccoglimento in chiesa. Ho cominciato a sentire il desiderio di imitarle: guardando loro vedo messo in pratica quanto i miei genitori vivevano semplicemente la fede, la fiducia in Dio e la preghiera del Rosario in casa. Frequentavo volentieri la parrocchia. All’età di 19 anni, con il consenso dei miei genitori, sono entrata in convento. Non ho trovato ostacoli: loro erano contenti di donarmi al Signore, anche se eravamo poveri, però anche le suore erano povere, così mi sono trovata subito bene. Con la vestizione religiosa mi hanno dato un nuovo nome: Suor Maria Anselmina. Sono andata nelle Case dell’Istituto dove l’obbedienza mi ha mandato e ho sempre esercitato per più di 50 anni l’ufficio di cuoca. Sono contenta della ma vocazio- pagina 15 ne.” Tarzo, 18.9.1995. Suor Anselmina è morta a Villa Bianca di Tarzo il 30.01.2014. Dopo la santa messa esequiale celebrata nella cappella delle suore francescane di Cristo Re a Villa Bianca e le spoglie mortali sono state poi trasportate nel cimitero di Altivole per la tumulazione. 6. GARDENAL ANTONIO. Nella festa della Presentazione di Gesù al Tempio Gesù è venuto a raccogliere Antonio e lo ha portato nella casa del Padre. Era nato a Oderzo il 14.2.1936 e viveva in una famiglia di 8 fratelli e sorelle. Lui è il primo a concludere il viaggio su questa terra a 77 anni. Iniziò il cammino della vita a Colfrancui di Oderzo, poi si trasferì a Conegliano e infine a Prapian di Tarzo. Nel suo ufficio ha incontrato tante persone vivendo con loro sentimenti e azioni di rettitudine morale e di rispetto. Attento a venire incontro alle necessità di tante persone che per il suo lavoro ha incontrato custode anche di tante dolorose situazioni di bisogno. A Prapian era animatore solerte di quella comunità, nella celebrazione della Messa, del gruppo del Rosario. Ora la sua corona è stata collocata dalla moglie Marisa fra le sue mani ed affidato alla Madonna. Nella nostra comunità Antonio era fervente lettore in chiesa, partecipe alla Messa domenicale assieme alla moglie. A Natale aiutava con il canto la preparazione della festa. Membro della Corale dei Laghi era contento per le belle esecuzioni. Antonio camminò su strade di amore, di fedeltà, di rettitudine e di fede. Aveva celebrato il matrimonio con Querincig Marisa e faceva parte del gruppo famiglie. La moglie conserva con commozione le lettere che da fidanzati si scambiavano e riconosce che erano due persone che camminavano nella stessa direzione. Viva e forte la gioia per i figli Giovanni e Marco, che si estendese ai nipoti, che rallegravano e riempivano di felicità la loro casa. Concluse il suo pellegrinaggio terreno a Vittorio Veneto nella “Casa Antica Fonte” il 1.2.2014. Il suo funerale venne celebrato nella nostra chiesa il giorno 3 febbraio e poi accompagnato al cimitero in attesa della resurrezione. 7. PRADAL ROSA si è congedata da noi, terminando il suo pellegrinaggio su questa terra, a 89 anni. Era nata a Tarzo il 10.1.1925 con altre due sorelle e un fratello ora morto. Celebrò il matrimonio con Casagrande Mario ed ebbe la gioia dei figli Gloria e Ivan. Le vicende della vita, la necessità di pensare ad un avvenire soddisfacente portò Rosa ad emigrare a Milano per lavoro dove concluse la sua esistenza terrena il 18.1.2014 e dopo le esequie a Milano. Venne celebrata la Messa di suffragio a Tarzo il 8.2.2014 e nel cimitero di Tarzo vennero collocate le sua ceneri., nella fede di Cristo Risorto. 8. INTROVIGNE SERGIO era nato a Tarzo 17.10.1953. Gli anni della giovinezza li ha vissuti con papà Giovanni e mamma Angela, assieme ai fratelli e sorelle Renato, Anna Maria, Gilda e Aldo. A 17 anni lasciò il suo paese per cercare lavoro in terra di Germania. L’anno scorso Sergio aveva terminato, dopo oltre quaranta anni, la propria attività con la moglie Marita, che con lui aveva condiviso fatiche, amore e comunità di vita. Il loro amore si allargava ed era ricambiato e condiviso con le figlie Silvana e Daniela. Sognava non solo di potere godere dei frutti del suo lavoro nella sua casa che si era costruita in via Introvigne, ma anche di allargare gli orizzonti, di arricchire la esperienza della vita. Poi la fragilità delle sue forze fiaccarono il suo entusiasmo di vita e di rapporti umani. Egli lascia il ricordo di persona disponibile, desiderosa di fare il bene, comprensivo degli altri, impegnato seriamente nel suo lavoro. Concluse la sua esistenza su questa terra a 61 anni, Kassel (D) 11.2.2014. La Santa Messa esequiale venne celebrata nella chiesa di Tarzo il 15.2.2014 e poi accompagnato al cimitero in attesa della resurrezione. 9. PANCOTTO DOMENICO si è congedato da noi a 91 anni. Era nato il 10.6.1922 a Tarzo dove svolse la sua attività di artigiano. Aveva celebrato il matrimonio con Gemma Antoniazzi ed ebbero la gioia della nascita della figlia Silvana. Assieme ai suoi fratelli Antonio e Agenore operava con professionalità nell’azienda di falegnameria. Rimasto solo dopo la morte della moglie scambiava saluti e riflessioni con i passanti che transitavano lungo via Toniolo dove risiedeva, manifestando uno spiccato senso dell’ottimismo. A coloro che gli chiedevano del suo stato di salute, rispondeva sorridendo: bene, bene! Lo ricordiamo per la sua professionalità nel lavoro, attento a produrre il meglio per soddisfare esigenze e desideri di quanti si affidavano all’opera delle sue mani. Un tempo si era attenti a non sprecare il legno, si misurava bene prima di segare, si era accorti nell’individuare le qualità del legno adatto alle varie esigenze. Il 14 febbraio 2014 Domenico concluse la sua permanenza su questa terra e il suo funerale venne celebrato nella chiesa di Tarzo il 18 febbraio e poi accompagnato al cimitero nell’attesa della resurrezione. Per la CHIESA Funerale Della Bella Adriano 100 € e offerte in chiesa 79,65, Funerale di Campagnuta Maria Teresa 30 e in chiesa 13,52, Conferenza san Vincenzo 150, Faraon Giuseppe 20, In memoria di Pol Lina 100 e in chiesa 33,42, Faraon Giuseppe 30, De Conti Ermida in Cancian 25, Serafin Silvestrina 30, Prestito grazioso 3.000, De Martin Antonio in memoria di Casagrande Ida 100, In memoria di Casagrande Ida 100 e offerte in chiesa 30, NN 30, NN 150, De Coppi Lino 25, Gusatto Sante 10, De Nardi Antonio 10, Suore Francescane di Cristo re 20, Concerto di Musica gregoriana 71.50, Zanetti Maria 15, NN 40, Casagrande David 10, Meneguz Erminia 20, Funerale di Pradal Rosa 50, in chiesa 16,53 e per opere parrocchiali 10.50, In memoria di Gardenal Antonio la moglie 500, in chiesa 51,31 e per opere parrocchiali 27, Funerale di Introvigne Sergio, la moglie 200, in chiesa 55.58 e per opere parrocchiali 32.80. In memoria di Pancotto Domenico in chiesa 32,73, per opere parrocchiali 14, la figlia e familiari 100. Offerte festivo: 1020,19, offerte feriale 275,33, Candele 629,45, stampa: 125,39, Un posto al tuo pranzo di Natale 245.07, Busta del ringraziamento 311,56, Vendita ferro 2.900, offerta saletta canonica 27.30. Spese: Energia elettrica 412.94 €, Metano: 3.741,90, Particole 100, Stampa: 871.22, carta fotocopiatore e riparazione toner 176.96, Tassa diocesana per l’Azione Cattolica 60, Spese varie 164, alla Ditta Ceschin lavori chiesa 2.000. Per la SCUOLA MATERNA In memoria di Pol Lina 200 €, Mercatino di Natale 1700, Donazione Mondragon 128, Gruppo Niero di VE 50, De Coppi Lino 25, Associazione Amici di Nogarolo 800, Pagos Laura in memoria di papà Adorno 100, da uscita scolastica 68, Pozzo S. Patrizio 1300, In memoria di Pancotto Domenico, la figlia e familiari 100. Spese: Personale 8.505 €, CESA 1045.49, Energia elettrica 555.69, metano 6.171,56, Quota associativa FISM 670, Organizzazione volontariato 46, abbonamento alla TV 4,13, Quota associativa FISM 2014 770, Telecom 79, Sodexo (alimentari – cuoca) 6309, COSIMA (Sicurezza) 830, Marchi (vari detersivi ecc) 149.23, A Ortolan Luisa (corso di psicomotricità) 1648- O F F E R T E Offerte: NN. In memoria di Della Bella Adriano 100 €. Spese: Luce: 71,94 € Per la chiesa di NOGAROLO Offerte: Associazione Amici di Nogarolo 500 €Spese: Luce 75,75 € Per VOCE AMICA Tarzo: Zanchettin Nadia 10 €, Zanetti Angela 10, Tomasi Sergio 15, Pol Joele 10, Panificio Corazzin 20, Gallonet Sommavilla 60, De Nardi Antonio 30, Casagrande Bernardi 30, Faraon Giuseppe 20, NN 10, Breda 50, Bar di via Roma 20, NN 20, NN 30, De Coppi Lino 20, De Nardi Antonio 10, Zanetti Maria 20, De Bastiani Donato 10, Associazione Amici di Nogarolo 200, NN 100, Meneguz Erminia 10, Antiga Marco 10, Zuanella Teresa 20, Introvigne Aldo 100, Dal Gobbo Clementina (Revine) 10, NN 25, Lidia 10, Edicola Pol Nicola 100, Pro Loco Tarzo 500. Corbanese: piazza Papa Luciani 20 €, via Madonna 15, Castagnera Bassa 200, Alpini Corbanese 50, Casagrande Della Pietà Bruno Rina e figli 36, De Coppi Vittorio 15, De Zanet Eli 20, Pizzol Tina 12, Tomasi Flora 10, Fam. Mattiuz Alberto – Sabina 20, Possamai Anna Maria 20, Tomasi Gianfranco 25, De Coppi Amelia 25, Toè Nico 20, De Zanet Castagnera alta 20, Antiga Delia 10, Casagrande Umberto 20, Pilat Vittorio Arfanta 20, Da Ros Ugo 12, De Pizzol Mario 15, Perenzin Olga 15, Bottega Illara 20, Bottega Lisetta 20, Franceschet Francesco 20, Morandin Adriano 30, Franceschet Umberto 20, Annabella 20, Possamai Luisa – Rosalba 15, Favero Paola 20, Antoniazzi Alfio 15, Franceschet Eugenia 15, F. E. off. 20, Antoniazzi Gelsomina 20, Battiston Cristian 5, Favero Flora 5, Amiche Liviana 45, A.P. via Martiri 10. Totale 900 € Spese: Spedizione emigrati 255,23 €, Spedizione Biblioteche Roma, Firenze e Treviso 20,80, Tipografia fatture n. 4 del 30.9.2013: 1287,00 € e n° 5 del 30.11.2013: 1.287,00 €. Calendarietto appuntamenti Marzo 2. Presentazione ragazzi della Cresima 5. Le Ceneri. Inizio della Quaresima 6. A Tarzo: Inizio della Visita Pastorale del vescovo Corrado Pizziolo 7. A Corbanese: Incontro dei Consigli Pastorali parrocchiali della unità pastorale dei “Laghi” A Jesolo:festa dei Giovani 11. A Lago: Incontro Consigli Affari economici della Unità pastorale 12. Incontro La Bibbia 13. A Lago: Incontro del vescovo con le persone del Volontariato. In Scuola Materna: Incontro formativo dei genitori 16: Il vescovo in visita pastorale a Tarzo 17. Il vescovo incontra ragazzi del catechismo – i ragazzi del Grest e i Cresimandi e visita gli anziani 18. Il vescovo incontra ragazzi del catechismo e visita gli ammalati e anziani 19. Il Vescovo visita la Scuola Materna – ragazzi del catechismo – anziani A Corbanese:; Cori parrocchiali della Unità Pastorale 20. Il vescovo incontra ragazzi dei catechismo e anziani – Visita la Casa delle Suore Ancelle Missionarie Ad Arfanta: Il vescovo incontra la Equipe della unità pastorale 21. Il vescovo visita Villa Bianca Commissione liturgica 22. Il vescovo vista l’Istituto Padre Pio – la redazione di Voce amica – sito parrocchiale – volontariato -gruppi Rosario Incontro Famiglie n. 2 23. A Nogarolo: Festa del Patrono I chierichetti vanno in pellegrinaggio a Tovena A Cison incontro Caritas e San Vincenzo della Forania 30. Accoglienza del Battesimo Aprile 4. A Revine: via Crucis dei giovani della Forania 12. Domenica delle Palme, inizio della Settimana Santa. Adorazione 17: Giovedì Santo 18.Venerdì Santo – Via Crucis parrocchiale 19. Solenne veglia pasquale 20. Pasqua di Resurrezione 21. Celebrazione del Battesimo 24. Palio dei Chierichetti 26. Ritiro dei Cresimandi A Valmarino. Conclusione della Visita Pastorale Angolo dei ricordi Bella immagine pubblicata su facebook, dove si vede l’attuale trattoria Vanzella posta all’incrocio di via Callesella e via San Francesco primi anni del ‘900 Per la chiesa di FRATTA “VOCE AMICA” Direttore responsabile Don Mario Fabbro Direttore: Mons. Francesco Taffarel Iscriz. Al n. 705 Reg. Stampa Tribunale TV 1-6-88 Stampa: TIPSE - Vittorio Veneto Redazione e Collaboratori di questo numero Parrocchia di Tarzo: Parroco, suor Leontina, Nicola De Polo, David e Roberto Casagrande, Bruno Michelon, Introvigne Francesco, De Bastiani Damiano, R. Sopracordevole, L. Piaia. Parrocchia di Corbanese: Parroco, Liviana Favero, Damian Renata, Francesco Borsoi, Facchinelli. Parrocchia di Arfanta don Angelo, Valentina Resera, Maria Teresa Tomasi, Milva Faraon.