Voce amica
Bollettino Parrocchiale di
Tarzo
Ar fanta
Corbanese
Settembre-Ottobre 2010 - Anno XLVII - Numero 5
Atteggiamenti
fastidiosi!
www.parrocchiaditarzo.it
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I GRANDI MISSIONARI
L’ipocrisia, forma di menzogna che infastidisce e che
purtroppo si trova ovunque: nella politica, nella cultura,
nelle relazioni sociali e personali, anche nelle relazioni
religiose.
La forma più rozza è quella del “fingere” che pone
una frattura netta fra ciò che si vive e ciò che si mostra,
fra ciò che si dice e ciò che realmente si pensa. Sono
abili attori che fingono passioni che non hanno, mostrano drammi che non vivono; uomini con la maschera.
Una seconda forma di ipocrisia è la “furbizia” nel
cambiare le carte in tavola per aver sempre ragione. Gli
ipocriti fanno sempre coincidere la verità con le proprie abitudini, la giustizia con i propri interessi.
Una terza forma di ipocrisia è quella di cercare il
male dove non c’è: sia nelle cose, che negli altri; evitando in tal modo di cercarlo e snidarlo dove veramente si
trova, cioè dentro di noi.
Questi puliscono l’esterno del bicchiere e non si accorgono che l’impurità è all’interno.
Ipocrita è anche l’uomo che ostenta le cose che fa.
Qualunque cosa faccia sale sul palcoscenico e cerca la
popolarità e l’applauso.
Oggi all’ipocrisia si aggiungono l’indifferenza, la fretta
che ignorano ogni attesa, si vuole “tutto e subito” e, la
mancanza di inibizioni che spezza ogni freno.
- Genitori ed educatori pretendono che i figli o gli
allievi corrano prima che di aver imparato a camminare. Non sono mai troppo piccoli per andare a musica,
danza, sport; magari si comincia ancor prima di andare
all’asilo. Invece si aspetta che il figlio sia grande per incontrarsi con Gesù, privandolo così dell’esperienza di
vita del catechismo.
- Giovani che smaniano ritenendosi già maturi e si
ribellano ai sani principi che potrebbero educarli e formarli. Corrono verso il divertimento, le discoteche e
poi ……. troppo spesso si piange!
Questi sono comportamenti che Gesù ha stigmatizzato ed ancor oggi ci direbbe:
- Non siate sepolcri imbiancati.
- Togliete la trave dal vostro occhio per vedere bene la
pagliuzza in quello di tuo fratello.
- Se fate qualcosa di buono non suonate la tromba, non
mettetevi in vista.
- Siate umili e non occupate i primi posti.
- Figli obbedite ai vostri genitori in tutto; ciò è gradito al
Signore. (Col. 3,20).
- Padri non esasperate i vostri figli, perché non si scoraggino. (Col. 3.21)
d. F.
Matteo Ricci
Xitai Li Madou
(Continuazione))
(C
I
n Cina da 12 anni, per esperienza padre
Ricci si è convinto che per diffondere
l’idea cristiana occorrono due condizioni: l’approvazione ufficiale per predicarla
e, per i cinesi, la libertà di abbracciarla e
professarla pubblicamente. Approvazione
e libertà dipendenti dalla corte imperiale,
all’epoca imperatore era Wan Li.
Isolamento e xenofobia dominano politica e società; l’imperatore ha poteri assoluti sulla vita pubblica e privata dei suoi
sudditi, comprese le loro aspirazioni religiose.
«Intesi sempre che non si può fare niente di buono in questo regno fino a tanto
che non facciamo stanza in Pechino» scrive il missionario. L’occasione si presenta
nell’aprile del 1595, quando un potente
mandarino, deve recarsi nella capitale,
per guidare la guerra contro il Giappone,
che aveva invaso la Corea, Stato tributario
della Cina. Il dignitario chiede al Ricci di
accompagnarlo, ma arrivato a Nanchino,
il missionario è sospettato di essere una
spia e viene cacciato; ripiega su Nanchang
(1.500 km da Pechino), capoluogo del Jangxi, dove fonda la terza missione.
Qui risiedono due principi di sangue
imperiale con i quali egli stringe subito
amicizia. Uno di essi, il principe Kienan,
invitatolo a pranzo lo prega di mettere per
iscritto ciò che i dotti europei hanno detto sull’amicizia. «Raccoltomi per alcuni
giorni in loco secreto, misi insieme quante
cose avevo udito di questa materia sin dalla mia fanciullezza» racconta il Ricci; così
alla fine del 1595, nasce il suo primo libro
in cinese, intitolato Chiaoieu Lüen, Trattato sull’amicizia. Il libretto contiene 100
brevi sentenze di autori greci e latini e di
santi ed ha un successo enorme. Il principe
lo fa trascrivere per donarlo ai propri amici; le ristampe si susseguono senza chiedere l’autorizzazione all’autore. «Questa
Amicizia mi ha dato più credito a me et
alla nostra Europa di quanto abbiamo fatto finora» scriverà nel 1599.
Trattato dell’amicizia
L’amicizia per il missionario non è solo
un argomento filosofico, ma la sua vita, lo
stile del suo apostolato. E per conquistare
amicizia e confidenza non rifugge dai colpi ad effetto, come sottoporsi a una prova
di memoria. Invitato a pranzo dal suo medico egli invita i commensali a scrivere a
casaccio 4-500 ideogrammi cinesi, li legge
una sola volta e poi li ripete in ordine dal
(Continua a pagina 2)
Sommario
Comunità cristiana
1-7
Cronaca locale
8-9
Notizie dal Comune
10
Arfanta: paese mio
11-12
Voce di Corbanese
13-18
Parrocchia di Tarzo
19-21
Cronaca di Tarzo
22
Anagrafe
23
Offerte e Angolo dei ricordi
24
«Voce amica»
pagina 2
(Segue dalla prima pagina)
primo all’ultimo e viceversa, lasciando tutti a bocca
aperta.
Molti gli chiedono di insegnare loro l’arte di sviluppare la memoria, molto
importante per ricordare le
migliaia di caratteri della
lingua cinese e il governatore della città gli ordina di
mettere le regole per iscritto. Nasce così Palazzo della
memoria, trattato di mnemotecnica che riscuoterà un successo
enorme.
Nel febbraio del 1599 si stabilisce a Nanchino, capitale del sud,
dove fonda una quarta missione e
nel giro di un anno registra i primi
battesimi. Ora, grazie ai contatti
con molti grandi e illustri letterati, il missionario si sente più sicuro, come scrive lo stesso anno al
padre Costa: «Da quando la Cina
è Cina mai vi è memoria che nessun forestiero stesse in essa come
noi stiamo. Stiamo qui con la nostra legge in molta reputazione
di tutti, e alcuni, il che sia detto
a gloria di Dio, ci tengono per i
maggiori santi che furono nella
Cina, che miracolosamente qua
venissimo di tanto lontano».
Dialogo tra civiltà
Ma padre Ricci decide di ritornare a Pechino, siamo nel maggio
del 1600, egli prepara i regali per
l’imperatore, si munisce di lasciapassare e raccomandazioni
di amici. Parte nel mese di maggio insieme a padre Pantoja e un
fratello cinese. Dopo 1.700 km di
navigazione sul canale che collega Nanchino a Pechino, vengono
sentare all’imperatore i
doni del «Maestro del
grande Occidente»: merletti, prismi, quadri a olio,
due orologi meccanici che
suonano le ore e un clavicembalo. Egli presenta
pure un memoriale in cui
dichiara di mettere gratuitamente a servizio del
«figlio del cielo» tutte le
sue conoscenze scientifiMonimento di Shangai - Padre Matteo Ricci
che. La risposta è più che
e Paolo Xu Guangqi
positiva. L’imperatore gli
accorda la sua protezione,
bloccati e sequestrati dal capo
il
titolo
di mandarino e lo mandegli eunuchi incaricati della
tiene
insieme
ai suoi compagni,
sicurezza imperiale e vengono
a
spese
del
pubblico
erario. Ora
liberato solo dopo sei mesi per
Xitai
Li
Madou
(Xitai
= Mael’intervento di mandarini amici.
stro
del
grande
Occidente,
Li Finalmente il 24 gennaio 1601
Ricci,
Madou
Matteo)
ha
libero
arriva la convocazione per pre-
Settembre-Ottobre 2010
accesso alla «città proibita». Tuttavia, non avrà mai il privilegio
di vedere in faccia l’imperatore
Wan Li. In compenso fa amicizia
con i suoi familiari e l’anziana
madre, con autorità, dignitari e
accademici di corte, suscitando
in loro l’interesse verso l’ideale
cristiano.
Molte persone di alto rango si
fanno battezzare. Il mandarino
Xu Guangqi, battezzato col nome
di Paolo, sarà futuro cancelliere
dell’impero e traduttore, sotto la
guida del Ricci, dei primi sei libri
di Euclide. Un’opera che servirà
a formare generazioni e generazioni di cinesi e segnerà l’inizio
del rinascimento in Cina, secondo i dotti locali.
(Continua)
Mappamondi
Il primo fu disegnato nel
1584 per il governatore di
Zhaoping,Wang Pan, che gli aveva chiesto una carta del mondo
come quella da lui ammirata nella casa dei due missionari. Negli
anni seguenti, nelle edizioni di
Nanchino e Pechino, essa venne
sempre più ingrandita (m 3,75 x
1,80) e perfezionata. La prima
carta conteneva una trentina di
nomi di paesi stranieri, oltre la
Cina; l’ultima edizione (1602)
riporta più di mille località straniere e illustrazioni di animali di
vari paesi. L’imperatore stesso
ne fu talmente entusiasta che nel
1608 ne fece fare la ristampa e
ne chiese 12 copie per sé stesso.
Ma non fu un’impresa facile.
Occorreva soprattutto delicatezza e diplomazia. A quei tempi la
Cina si chiamava
«Tianxia», letteralmente «tutto
ciò che è sotto il
cielo», nel senso
che fuori dei confini dell’impero
non c’era alcuna civiltà, e la sua
mappa era un grande quadrato,
attorno al quale comparivano i
nomi dei popoli «barbari» confinanti. Per non offendere la sensibilità cinese, bisognava trovare
un nome appropriato, poiché ciò
che è sotto il cielo è più grande
della Cina, e giustificare che essa
era molto più piccola di quanto
l’imperatore potesse percepire. Il
Ricci ripescò il termine «Zhong
guo» (Terra o Regno di mezzo),
nome dato in tempi antichissimi
agli stati delle pianure centrali
e poi usato dalla dinastia Song
meridionale (1127-1279) per distinguersi dai mongoli e altre popolazioni del nord. Inoltre, pose
il «Regno di mezzo» al centro del
mondo, con l’Europa e l’Africa
a sinistra, le Americhe a destra,
cosa che compensava la sua ristretta dimensione.
I mappamondi segnarono un
evento epocale per la storia della
Cina; essi servirono prima di tutto ad aprire la mente dei cinesi e
dissipare i loro pregiudizi verso i
popoli fuori dell’impero, ritenuti
rozzi e incivili.
I fioretti di PAPA LUCIANI
Papa Luciani racconta
Era il giorno di Natale: Il vescovo Luciani ritornava a
casa dopo il Pontificale celebrato nella Cattedrale.
Disse al suo segretario: “Oggi è Natale…..Natale con i
tuoi;..va a pranzo con i tuoi genitori….saranno contenti
di vederti e di stare insieme…porta anche il dolce che
mi hanno regalato….e salutali tanto da parte mia…Io
inviterò a pranzo con me quel sacerdote, che è solo ed
anche malato…anche a lui farà piacere avere un po’ di
compagnia…Tu puoi ritornae per i Vespri in Cattedrale.
Dopo andremo a trovare alcuni sacerdoti anziani e domani, dopo la celebrazione della Cresima, sarà bene che
anche il vescovo vada trovare i suoi…”.
E nell’omelia della Messa Luciani aveva concluso con le parole dell’usuraio Marley, descritto da Charles Dickens in “Canto di Natale in prosa”:
“Gli affari! Avere umanità avrebbe dovuto essere il mio affare! Il benessere
generale avrebbe dovuto essere il mio affare: carità, clemenza e benevolenza, tutto questo avrebbe dovuto essere il mio affare. Perché ho camminato
tra la folla dei miei simili con gli occhi rivolti a terra, senza mai alzarli su
quella stella benedetta che condusse i Magi ad una capanna? Non c’erano
forse altre povere case verso cui la sua luce avrebbe potuto guidarmi? Ogni
casa povera è il mondo intero, che ha tanto bisogno di Dio!”
Un pellegrino arriva ad un castello e chiede alloggio per una notte. Sul
ponte levatoio, ritto sul suo destriero, il castellano risponde:
- Il mio castello non è un albergo!
Il pellegrino si ravvolge nel suo mantello, e poi dice:
- Prima che io parta, permettete una domanda: Chi abitava qui nel castello prima di voi?
- Mio padre!
- E prima di suo padre?
- Mio nonno!
- E dopo di voi chi abiterà in questo castello?
-Mio figlio!
- E dopo vostro figlio?
- Mio nipote!
-Ma allora questo castello è proprio un albergo: ciascuno dei padroni vi
abita per un po’ di tempo, poi cede il posto all’altro; è davvero un albergo
di passaggio”.
Quel pellegrino traduce le parole della Bibbia: “Non abbiamo quaggiù
una città stabile, ma cerchiamo quella futura”.
Nella Messa diciamo: “Siamo chiesa pellegrina, in attesa della venuta”
del Signore. “Beati quei servi, ha detto Gesù, che il padrone al suo ritorno
troverà ancora svegli!”.
Il beato Newman
«Voce amica»
Settembre-Ottobre 2010
PIANO PASTORALE DIOCESANO
Il piano pastorale diocesano è un concreto punto di riferimento
che aiuta la chiesa diocesana a compiere passi spirituali e operativi,
rispondendo alle reali esigenze di un territorio.
Il cammino pastorale della nostra diocesi è arrivato alla terza tappa
di un triennio dedicato al Battesimo. Il tema di quest’anno: “Chiamati a riscoprire e a vivere la
vivere
Chiamati a riscoprire e a
dignità battesimale”. Nell’anno
LE:
IMA
TES
BAT
À
NIT
la DIG
pastorale 2008 – 2009 abbiamo riil singolo battezzato
flettuto sulla nuova realtà suscitae la comunità cristiana
ta in noi dal Battesimo: “Figli nel
in missione
Figlio e fratelli nella Chiesa”. Nel
nel mondo
2009 – 2010, ci siamo soffermati
sulla vocazione e ministerialità che
deriva dal Battesimo: “Chiamati a
valorizzare e promuovere le vocazioni e i ministeri nella comunità”.
La missione di Cristo e della
Chiesa è evangelizzare
Il mondo è amato da Dio che, per
la sua salvezza, invia il Figlio. La
missione è soprattutto dono: da parte del Padre che dona il Figlio e
da parte del Figlio che dona se stesso al mondo. Scopo della missione del Figlio è offrire ad ogni uomo la possibilità di vivere secondo
l’amore di Dio. Gesù risorto dai morti, dà ai suoi discepoli il mandato di andare in tutto il mondo, per ammaestrare e battezzare tutti
i popoli. La Chiesa continua l’opera di evangelizzazione di Gesù ed
offre la testimonianza della sua resurrezione. Solo perché Cristo è
risorto ha senso evangelizzare. La più bella notizia da comunicare è
proprio questa: Cristo è risorto.
Il Battesimo ci impegna, come Chiesa, a offrire agli uomini di
oggi, in un mondo in grande trasformazione, la notizia di una vita
conforme al Vangelo. Gesù è il dono del Padre per la salvezza di
ogni uomo, quindi è nostro compito, che tutti lo conoscano, sia coloro che lo possono scoprire per la prima volta, sia coloro che lo
hanno smarrito.
Affermava Paolo VI: “Le moltitudini hanno il diritto di conoscere la ricchezza dl mistero di Cristo, nel quale crediamo che tutta
l’umanità può trovare, in una pienezza insospettabile, tutto ciò che
essa cerca a tentoni su Dio, sull’uomo e sul suo destino, sulla vita
e sulla morte, sulla verità. Per questo la Chiesa mantiene il suo
slancio missionario e vuole, anzi, intensificarlo nel nostro momento
storico”.
(continua...)
Diocesi di Vittorio Veneto
Anno Pastorale 2010-2011
I SACRAMENTI DI GESU’
E I BAMBINI
Il centenario del Decreto “Quam singulari” è
un’occasione provvidenziale per ricordare e insistere di prendere la prima comunione quando
i bambini abbiano l’età dell’uso della ragione.
Non è dunque raccomandabile la prassi che si
sta introducendo sempre più di elevare l’età della
prima comunione. Di fronte a quanto sta accadendo con i bambini che crescono in un ambiente così avverso, non priviamoli del dono di Dio. Può essere garanzia della loro crescita come suoi
figli, rigenerati dai sacramenti di santa madre Chiesa. La grazia del dono
di Dio è più potente delle nostre opere e dei nostri piani e programmi.
La prima comunione per i bambini è l’inizio di un cammino insieme a
Gesù. Quando S. Pio X anticipò l’età della prima comunione, insistette
anche sulla necessità di una buona formazione, di una buona catechesi.
Oggi dobbiamo accompagnare questa anticipazione con una nuova e vigorosa pastorale. Le linee tracciate dal Catechismo della Chiesa Cattolica,
dal Direttorio Generale per la catechesi e da quello per le Messe dei Fanciulli sono una guida imprescindibile.
(Card. Antonio Liovera, Prefetto Congregazione per il Culto e dei Sacramenti- 8 Agosto 2010
pagina 3
Beatificato il 19 settembre 2010
durante il viaggio apostolico di
Benedetto XVI in Gran Bretagna.
John Henry Newman nacque a
Londra, il 21 febbraio 1801. Cresciuto in una famiglia anglicana,
sperimentò la conversione religiosa
nel 1816 quando, sotto l’influenza
di un ministro evangelico, scoprì la
realtà di un Dio personale. Dopo gli
studi a Oxford, a 21 anni divenne
membro dell’Oriel College e rimase legato all’Università di Oxford
per più di 20 anni, come accademico e come ministro della Chiesa
d’Inghilterra. Il suo ambito di studi
era sulla Chiesa dei primi secoli.
Dopo un viaggio in Italia, dove
rischiò di morire per una grave malattia contratta in Sicilia, al suo ritorno in Inghilterra divenne famoso
come scrittore, predicatore e leader
del Movimento di Oxford, che si
proponeva di ricondurre la Comunione anglicana a una maggiore
armonia con le antiche tradizioni
spirituali e sacramentali. A poco a
poco, il suo studio della storia della
Chiesa e della teologia fece nascere in lui alcuni dubbi sulla validità
della “via media», in forza della
quale l’anglicanesimo si considerava un saggio compromesso tra
le posizioni «estreme» del cattolicesimo romano e quelle del protestantesimo. Il 9 ottobre 1845, dopo
anni di discernimento, Newman
chiese di essere accolto nella Chiesa cattolica. Dopo un anno di studi
teologici al Collegio di Propaganda
in Roma, fu ordinato sacerdote, entrò a far parte della congregazione
dell’Oratorio e tornò in patria per
fondare un Oratorio a Birmingham.
All’inizio degli anni cinquanta, fu
invitato a diventare rettore di una
nuova Università cattolica a Dublino, dove tenne alcune celebri conferenze. Tuttavia la nuova istituzione non ebbe successo ed egli diede
le dimissioni nel 1858. Visse alcuni
anni difficili, sentendosi inutile e
venendo criticato per alcuni suoi
scritti. Poi, nel 1863, trovò nuova
energia nel difendersi contro l’accusa di disonestà nella Apologia
pro vita sua, un libro che riscosse
un enorme successo e ristabilì la
sua reputazione sia tra gli anglicani sia tra i cattolici. Nel 1870
Newman pubblicò il suo libro più
importante in difesa della certezza
della fede: Un saggio in sostegno
di una grammatica dell’Assenso.
La sua ortodossia fu in parte messa
in dubbio poiché aveva manifestato una certa esitazione sulla definizione dell’infallibilità pontificia
durante il Concilio Vaticano I (egli
non aveva alcun dubbio sul contenuto del dogma). Nel 1879 la sua
lunga vita di servizio alla Chiesa
venne riconosciuta quando papa
Leone XIII lo nominò cardinale.
Visse un altro decennio di serena
vecchiaia, in contatto con molte
persone, e morì 1’11 agosto 1890.
Il cardinale J. H. Newman era
considerato anche dai suoi contemporanei uno dei giganti del diciannovesimo secolo. Quando morì,
all’età di 89 anni, quotidiani e riviste inglesi gli dedicarono molti
elogi, nei quali si riconosceva che
con lui si era spenta una grande figura spirituale di pensatore. Il Times lo descrisse come un uomo che
aveva vissuto un’esistenza elevata
«in costante e consapevole comunicazione con l’Invisibile». Il Manchester Guardian lo definì «il più
grande maestro della lingua inglese del nostro tempo» e riconobbe
il contributo unico da lui offerto al
problema della fede: «Egli ha reso
impossibile alle persone colte respingere la religione quale miscuglio di assurdità che non meritano
(segue a pag. 4)
IL CREATORE HA CREATO GLI ANIMALI
CON IL MUSO RIVOLTO VERSO IL BASSO;
GLI UOMINI LI HA, INVECE, VOLUTI CON UN VISO
CHE GUARDA VERSO L’ALTO
ED HA ORDINATO LORO
DI SCRUTARE IL CIELO E LE STELLE.
(OVIDIO)
pagina 4
(segue da pag.3)
di essere prese in considerazione».
Un commento sorprendentemente
benevolo apparve su The Freethinker, un periodico per non credenti:
«Un ateo convinto potrebbe quasi
rimpiangere la necessità di dissentire da lui ... Ecco, ci siamo detti,
uno che è più di un cattolico, più di
un teologo; uno che ha vissuto una
profonda vita interiore, che comprende come pochi il cuore umano,
che segue il lavorio più sottile della
mente umana, che aiuta il lettore a
comprendere se stesso».
La passione che animò la sua lunga vita fu dare un senso alla visione
cristiana, in un’epoca in cui la fede
in Dio sembrava in grave crisi. Sempre attento alle correnti della cultura del suo tempo, Newman dedicò
una grande attenzione al processo
di maturazione della fede cristiana,
e lo fece in modi diversi, spaziando
dai sermoni alle conferenze, alle riflessioni filosofiche, all’autobiografia, alla poesia e ai romanzi. L’originalità del suo approccio influenzò
sin d’allora la riflessione sulla fede
religiosa, ed egli rimane il precursore di quanto è stato argomentato di
meglio in materia di teologia della
fede nell’ultimo secolo. Radicato
nella sua conoscenza dei primi secoli del cristianesimo, aveva una
sua versione istintiva di quella che
oggi viene definita «consapevolezza storica». Analogamente radicato
in una profonda vita spirituale, egli
insisteva nell’affermazione che la
miglior prova dell’esistenza di Dio
si trova dentro di noi, specialmente
nella nostra esperienza di coscienza. Nel 1991, l’allora cardinale Ratzinger, affermò che nessun teologo
dopo Agostino aveva dedicato tanta
attenzione al soggetto umano.
AN
GO
L
D
TE EL O
CH
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Si può essere salvati senza Battesimo?
o?
MO
Poiché Cristo è morto per la salvezza di tutti, possono
I SACRAMENTI DELL’INIZIAZIONE CRISTIANA
«Voce amica»
CA
essere salvati anche senza Battesimo quanti muoiono a causa
della fede (Battesimo di sangue), i catecumeni ed anche tutti coloro
oscere Cristo e la Chiesa,
che sotto l’impulso della grazia, senza conoscere
cercano sinceramente Dio e si sforzano di compiere la sua volontà (Battesimo di desiderio). Quanto ai bambini morti senza Battesimo, la Chiesa
nella sua liturgia li affida alla misericordia di Dio.
Quali sono gli effetti del Battesimo?
Il Battesimo rimette il peccato originale, tutti i peccati personali e le
pene dovute al peccato; fa partecipare alla vita divina trinitaria mediante
la grazia santificante; la grazia della giustificazione che incorpora a Cristo
e alla sua Chiesa; fa partecipare al sacerdozio di Cristo e costituisce il
fondamento della comunione con tutti i cristiani; elargisce le virtù teologali e i doni dello Spirito Santo. Il Battezzato appartiene per sempre
a Cristo: è segnato, infatti, con il sigillo indelebile di Cristo (carattere).
Quale significato assume il nome cristiani ricevuto nel Battesimo?
Il nome è importante, perché Dio conosce ciascuno per nome, cioè
nella sua unicità.
Con il Battesimo, il cristiano riceve nella Chiesa il proprio nome, preferibilmente quello di un santo, in modo che questi offra al battezzato un
modello di santità e gli assicuri la sua intercessione presso Dio.
(Da “Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica).
L’Associazione “Il Dante
Con la presente siamo lieti di comunicarvi che in data 27 settembre
2010, con il sostegno da parte della Diocesi, si è costituita l’Associazione “Il Dante”, con sede in Vittorio Veneto, Via Tommaseo n. 10, tel.
0438-551641.
L’associazione è nata dalla volontà e dall’impegno di genitori, insegnanti, ex allievi ed imprenditori che desiderano gestire e continuare
la tradizione del Collegio Vescovile Dante Alighieri. L’intento è di fondere storia, tradizione, esperienza e conoscenza del Dante nel nome
del Futuro.
Principali finalità dell’Associazione:
- promuovere la Scuola Cattolica;
- organizzare e sostenere attività scolastiche e culturali all’interno della Scuola Cattolica di ogni ordine e grado;
- programmare ed organizzare incontri di studio
per gli operatori delle Scuole Cattoliche e delle associazioni ad ispirazione cristiana presenti in Diocesi;
- favorire e creare momenti di incontro con gli
stessi, in vista di un confronto aperto, aggregante
e costruttivo.
(Da “Civiltà Cattolica,3847,
0ttobre 2010)
RUT
L’accoglienza
Noemi emigra da Betlemme alla terra di
Moab e lì uno dei figli si sposa con Rut. Il
marito muore e Rut, che era una moabita, rimasta vedova e senza figli, sceglie di seguire
la suocera Noemi che decide di ritornare a
Betlemme. Rut, uscendo dalla sua terra ha
davanti un’oscura prospettiva di straniera.
Lasciare un destino incerto per abbracciare
un destino più negativo e in compagnia della suocera, appare un gesto eroico. Noemi
cerca di scoraggiarla, ma Rut è decisa e lega
il suo destino a quello di Noemi. Rut incarna un ideale di dedizione di sé che appare
incondizionato e, prima di essere accolta
all’interno di Israele, accoglie dentro di se
l’anziana suocera, dedicandole attenzione
affettuosa, concreta ed efficace.
Rut verrà pian piano inserita nella comunità di Betlemme, si guadagna la stima. La
generosità di Booz, che inizialmente le permette di spigolare nei suoi campi e che arriverà anche a prenderla in moglie, è un gesto
di stima. La sua disponibilità nei confronti
della straniera viene di fatto “premiata” alla
fine del libro in cui si parla del figlio Obed
che Rut genera, figlio che diventerà un nonno di Davide.
Il messaggio che l’autore del Libro di Rut
Settembre-Ottobre 2010
COMUNICATO
DEL VESCOVO
Cari fedeli,
come vostro Vescovo vi do notizia di una lettera dei Vescovi del
Triveneto nella quale annunciamo
la convocazione di un Convegno
di tutte le Diocesi della nostra regione ad Aquileia, nei giorni 13-15
aprile 2012. Si tratta del secondo convegno che si svolgerà ad
Aquileia, luogo dal quale è partita l’evangelizzazione delle nostre
terre. Il primo è stato celebrato nel
1990. A vent’anni di distanza, alla
luce delle profonde trasformazioni avvenute anche nel nostro
territorio, è sembrato opportuno
rinnovare questo evento:
- per riconoscere e condividere ciò che il Signore ha operato in
questi anni;
- per discernere quanto oggi
«lo Spirito dice alle Chiese» (Ap
2,7) del nostro Triveneto;
- per delineare un cammino di rinnovamento e di rilancio
dell’azione pastorale,ed impegnarsi anche ad operare per il
bene comune nel territorio del
Nordest.
Il primo anno di preparazione (nel quale in ogni diocesi
si cercherà di fare memoria del
cammino che il Signore ha donato di percorrere in questi anni)
sarà segnato dalla visita di Papa
Benedetto XVI che il 7 maggio
2011 incontrerà i Consigli Pastorali Diocesani delle nostre Diocesi
nella chiesa madre di Aquileia. Vi
esorto a vivere questi eventi con
fiducia nel Signore che guida la
sua Chiesa, a sentirvi coinvolti e a
pregare perché diventino un’esperienza di grazia per tutto il territorio del Nordest.
Vi saluto con affetto e invoco su
di voi la benedizione del Signore.
Corrado Pizziolo Vescovo
vuole mandare ai suoi lettori, che molto
probabilmente vivevano nel periodo postesilico e che erano tentati di chiudersi e
di chiudere i confini diventa chiaro: se ci si
chiude di fronte all’altro ritenendolo una
minaccia, si viene privati della possibilità
di essere fra gli antenati del Messia.
Perché avvenga l’incontro con Cristo è
necessario lavorare e coltivare in se quelle virtù di accoglienza e di ospitalità che
hanno caratterizzato Rut. L’accoglienza
e l’ospitalità non sono a senso unico, ogni
persona dà e riceve. La stessa Noemi che
all’inizio era passiva e sembrava nemmeno di accorgersi della presenza di Rut e
nemmeno la apprezzava, piano piano viene
come ridestata alla vita dalla compagnia della nuora e comincia a sua volta ad attivarsi
per trovare una soluzione ai problemi pratici
della vita.
(Da Donatella Scaiola, Identità ed accoglienza
in La Rivista del clero italiano, 6, 2010).
«Voce amica»
pagina 5
Vita della mamma di don Bosco
Mamma Margherita citata in
tribunale
Margherita rimase vedova a 29
anni con tre figli, la suocera semiparalizzata, vigne e campi appena
sufficienti alla sopravvivenza, una
casupola che da stalla bisognava
riadattare a casa di abitazione. Con
la forza della fede si rimboccò le
maniche e riprese a lavorare. Da
maggio a novembre Margherita, facendosi aiutare da due lavoranti, riuscì a portare a termine la stagione
di mezzadria e a salvare al meglio i
raccolti. Dall’11 novembre 1817 il
rapporto di mezzadria tra i padroni
Biglione e la famiglia Bosco cessò,
ma questi citarono in tribunale «gli
eredi di Francesco Bosco» perché
i terreni erano stati trascurati e i
raccolti risultavano più esigui del
previsto. Una famiglia di avvocati contro una giovane vedova che
aveva appena seppellito suo marito,
non sapeva né leggere, né scrivere
e doveva recarsi a piedi alle varie
udienze del tribunale. La sentenza
condannò Margherita a pagare una
penale di lire 22,50. Dovette accettare firmando nell’unica maniera
che sapeva, tracciando una croce.
Zio Michele, in quei mesi, ce la
mise tutta a trasformare la casupola
da deposito e stalla in casetta abitabile e l’11 novembre Margherita
si trasferì con i tre figli e la nonna.
Nonostante gli sforzi di Michele,
quella casa rimase la più povera di
tutti i dintorni.
Fu questo il tempo più duro:
aveva perso il marito; abbandonava una casa per ammucchiarsi in 5
persone in una casupola costruita
per essere una stalla-fienile. Doveva mettersi in fretta a lavorare la
poca terra lasciatale dal marito per
mantenere i figli e dieci mesi dopo
aver perso il marito perse anche la
sua cara mamma Domenica, nel
marzo del 1818. C’era da disperarsi
per una donna di 30 anni.
Margherita però aveva una fede
grande in Dio e un amore grande
per i suoi figli. Ed ebbe la forza di
tirare avanti. I lavori più pesanti
(l’aratura, la mietitura, il lavoro di
zappa attorno alle viti) le sciupavano le mani. Ma quelle mani sciupate dal lavoro sapevano accarezzare
con dolcezza i suoi bambini.
La carestia. Scrive don Bosco:
“Quello stesso anno che aveva
portato la morte del babbo portò
miseria e fame. Dopo una stagione in cui pioveva sempre, venne
un’estate senza sole. I raccolti
furono scarsissimi. Le colline del
Monferrato, come tutto il Pie-
monte, la Lombardia e la Liguria,
furono colpite da una carestia
dura”.
Nei paesi ci fu la fame, la fame
vera, quella che faceva trovare i
mendicanti morti nei fossi, con la
bocca piena d’erba.
Torino, la capitale del Piemonte,
nel 1817 è descritta come una città
invasa da gente miserabile che ha
abbandonato la terra ed è venuta ad
accamparsi davanti alle chiese e ai
palazzi dei signori. Il governatore
di Genova scriveva al re del Piemonte: «La fame va distruggendo
intere famiglie». Nella Lombardia,
per lo scarso fogliame dei gelsi,
crollò la coltura dei bachi da seta,
magro sostentamento di tante famiglie contadine.
Sempre Don Bosco scrive: «I
raccolti dell’annata, unica nostra
risorsa, andarono falliti. I commestibili giunsero a prezzi favolosi.
Mia madre mi raccontò più volte
che diede alimento alla famiglia
finché ne ebbe. Un giorno non avevamo mangiato quasi niente e mia
madre andò dai vicini per farsi
imprestare qualcosa, ma nessuno
fu in grado di aiutarci. Allora senza perdersi di coraggio ci disse:
“Papà, morendo, mi disse di avere fiducia in Dio. Quindi inginocchiamoci e preghiamo”. Dopo una
breve preghiera si alzò e disse ancora: “Nei casi estremi si devono
usare estremi rimedi”. Con l’aiuto
di Bernardo Cavallo (un vicino di
casa) andò nella stalla, uccise un
vitello, ne fece subito cuocere una
parte e ci diede da cena. Eravamo
affamati fino allo sfinimento».
Nelle famiglie piemontesi di
campagna uccidere un vitello era
un atto da momenti estremi. Il vitellino che ingrassava nella stalla era l’investimento che poteva
permettere, con la sua vendita al
mercato, il superamento di una
congiuntura difficilissima, come la
malattia di un familiare (non esisteva la mutua), un incendio.
«Nei giorni che seguirono - continua Don Bosco - la mamma riuscì
a far arrivare del grano da paesi
lontani, a carissimo prezzo».
A dirla tutta, questa fu la versione «addomesticata» raccontata da
Mamma Margherita. La verità era
un po’ più squallida: il grano non
fu fatto arrivare da paesi lontani,
ma comprato da un prete vicino,
don Vittorio Amedei. Lo vendette a quella vedova a un prezzo da
mezzo strozzino: quattro mine a
lire 9,17 l’una, mentre il prezzo ufficiale sul mercato di Torino era di
lire 7,43.
«Ognuno può immaginare quanto abbia dovuto soffrire e faticare
mia madre in quella calamitosa
annata», scrive ancora Don Bosco.
«Ma con un lavoro indefesso, con
un’economia costante, con una
speculazione nelle cose più minute, e con qualche aiuto veramente provvidenziale si poté passare
quella crisi annonaria. Questi fatti
mi furono più volte raccontati da
mia madre e confermati dai vicini
parenti ed amici».
Soltanto un anno dopo Margherita fu in grado di saldare il conto
con lo speziale Giannella di Castelnuovo «per i medicinali spediti al
suo defunto marito». Gli versò lire
6,15 (il lavoro di un’intera giornata
di un contadino era pagato 1 lira).
E solo a rate, negli anni seguenti,
poté saldare il conto con il notaio
Montalenti per il testamento e l’inventario dei beni di Francesco Bosco: lire 32.
lo sono la madre dei miei figli
Passata quella terribile penuria, e
ritornate le cose domestiche in migliore stato, venne fatta a mia madre la proposta di risposarsi in una
maniera convenientissima; ma ella
rispose costantemente: “Dio mi ha
dato un marito e me lo ha tolto;
morendo egli mi affidò tre figli, ed
io sarei madre crudele, se li abbandonassi nel momento in cui hanno
maggior bisogno di me”.
Le fu replicato che i suoi figli sarebbero stati affidati a un buon tutore, che ne avrebbe avuto grande
cura. “Il tutore è un amico”, rispose la generosa donna, “io sono la
madre dei miei figli; non li abbandonerò giammai, quando anche
mi si volesse dare tutto l’oro del
mondo”.
Sua massima cura fu “di istruire
i suoi figli nella religione, avviarli
all’ubbidienza e occuparli in cose
compatibili a quella età”.
(Da “Vita
di Mamma Margherita”, LDC)
I PAPI DELLA CHIESA
158. PASQUALE II – Bieda
(Ravenna) 13.8.1099 – 21.1.1118
Il successore di Urbano II fu un
monaco Vallombrosiano. Eletto in un
clima favorevole, non godette di un
pontificato tranquillo, perché gli furono opposti tre antipapi: Teodorico,
Alberto, Silvestro IV dall’irriducibile Enrico IV e da suo figlio Enrico
V. Pasquale II visse momenti difficili,
tanto da pensare di tornarsene al
suo monastero. Cercò di battersi
per una chiesa povera. L’imperatore
rivendicò i beni appartenenti a Matilde di Canossa. Da qui nacque un
contenzioso che portò nel 1110 Enrico V a calare in Italia con propositi
minacciosi verso il pontefice. Dopo
un accordo raggiunto, a causa di
nuovi tumulti Enrico V fuggì, ma portò con se come ostaggio il papa, che
alla fine fu costretto ad incoronare
Enrico V in San Pietro. Il papa cedette per evitare ai romani ritorsioni e
saccheggi. Il papa ritornò a Roma da
Benevento, ma era stanco e deluso.
Cercò invano la concordia. Morì il
21 gennaio 1118.
SECOLO XII
159. GELASIO II, Gaeta,
24.1.1118 – 28.1.1119
Venne eletto il monaco benedettino Giovanni Castani. Appena eletto
fu arrestato da Cengio Frangipane,
liberato dal popolo fu condotto in
Laterano. Il suo insediamento fu
impedito dall’arrivo di Enrico V, che
obbligò il papa a lasciare Roma e
a rifugiarsi a Gaeta sotto la protezione dei normanni. Nel frattempo
l’imperatore impose come antipapa
Burdino con il nome di Gregorio VIII.
Quando Enrico V lasciò Roma, Gelasio II rientrò in sede di nascosto,
ma il 23 ottobre 1118 fu di nuovo
aggredito dai Frangipane mentre celebrava la Messa nella chiesa di Santa
Prassede. All’inizio del 1119 convocò un Sinodo. Si ammalò e si ritirò
a Cluny, dove morì e venne sepolto
nella locale abbazia.
160. CALLISTO II, Guido di
Borgogna, 2.2.1119 – 13.12.1124
Era arcivescovo di Vienne nel
Delfinato. Eletto Papa a Cluny il
2.2.1119, prese il nome di Callisto II.
A Vienne convocò un concilio di vescovi francesi e condannò come eresia l’investitura ecclesiastica da parte
dei laici. Nel Concilio di Rems scomunicò Enrico V. Con il Concilio di
Worms del 1122 ottenne la rinuncia
da parte dell’Imperatore ad interferire nella scelta e nella nomina dei
vescovi. Morì a Roma il 13 dicembre
1124.
(Da “Dizionario dei Papi,
Elle U Multimedia).
La fi
fitoterapia
toterapia
Settembre-Ottobre 2010
«Voce amica»
pagina 6
Settembre-Ottobre 2010
FISM VENETO
LE SCUOLE DELL’INFANZIA PARITARIE E I SERVIZI DELLA PRIMA INFANZIA
Il periodo della prima infanzia ( < 6 anni ) è fondamentale e determinante nella
formazione morale, umana e spirituale della persona umana. La scuola dell’infanzia
e i servizi socio educativi contribuiscono in modo determinate al perseguimento
di tale obiettivo.
Si tratta di una presenza storica di servizi voluti, realizzati, finanziati, sostenuti
e gestiti dalle comunità locali, con la partecipazione di famiglie, benefattori,
sacerdoti e religiose.
La scuola dell’infanzia paritaria di ispirazione cristiana ha un doppio valore:
• la connotazione ecclesiale, in quanto espressione della comunità parrocchiale che si è assunta e si assume spontaneamente di soddisfare l’esigenza
sociale della educazione prescolare;
• la connotazione civile come soggetto istituzionale che concorre, nella parità
scolastica, alla formazione e alla educazione dei bambini.
Il Veneto è la Regione che ha la più elevata concentrazione di scuole dell’infanzia
paritarie, le frequentano due bambini su tre dai 3 ai 6 anni.
I NUMERI
Tabelle dimostrative della situazione delle scuole dell’infanzia nel Veneto
(A.S. 2007/2008):
INTEGRAZIONE SCOLASTICA DEI BAMBINI PORTATORI DI
HANDICAP
• Contributo del MIUR (Stato) 2009-2010
• Contributo regionale 2010
Totale contributi
Differenza a carico della Scuola
UTILI RAFFRONTI (fonte OCSE 2006)
quanto spende lo Stato all’anno per un bambino nella
scuola dell’infanzia STATALE
Quanto spende lo Stato all’anno per un bambino nella
scuola dell’infanzia PARITARIA
€1.606,00
€ 1.616,00
€ 3.216,00
€. 11.784,00
€ 6.116,00
€ 584,00
RISPARMIO DELLO STATO per bambino per anno € 5.532,00
NEL VENETO lo Stato risparmia ogni anno con l
e scuole dell’infanzia paritarie: € 5.532 x n° 93.000
bambini = € 514.476.000
Indicazione
Alunni
Totale generale Statali
135.759 100%
42.893 31,6%
Paritarie
92.866 68,4%
di cui FISM
85.255 61,6%
Unità scolastiche (scuole)
media alunni/scuola
1.746
560
76,74
1.186
78,30
1.092
78,07
Sezioni
Alunni/sezione
5.814
23,36
1.819
23,58
3.994
23,25
3.675
23,20
Docenti
3.649
-
5.134
Disabili
1.266
680
560
Stranieri
5.566 13,00%
9.500
7.100 8,00%
QUESTIONI APERTE.
I - attuazione della parità scolastica:
a) finanziamento adeguato (non contributo
“grazioso”) a rimborso delle spese del personale;
b) completamento della normativa di trasferimento alle Regioni della materia dell’istruzione in particolare quella dell’infanzia;
II - sistema scolastico regionale:
a) la Regione come istituzione deputata alla
pianificazione e alla programmazione del
sistema anche per quanto riguarda le risorse
economiche e del personale;
b) fase di transizione (in attesa del federalismo): riordino del sistema con il coin-
volgimento degli enti locali con lo scopo
di creare da subito una rete di servizi
Paritarie
2.475
19.963 3.01*
19.206
12.628
18.29!
17.277 92.866
all’infanzia di qualità ed equo (in particolare per quanto attiene alle rette a cariStatali
2.851
5.46J
2.20£
6.049
9.94C
7.695
8.681 42.893
co delle famiglie);
TOTALE
5.326
25.432 5.226
25.255
22.568
25.994 25.958 135.75S
III - le comunità locali.
Impegno dei gestori, delle istituzioni, del% paritar/statali
46,47% 78,5% 57,3%
76,26%
55,96% 70,4%
66,6% 68,4%
le famiglie, delle comunità a riscoprire
le ragioni sociali, storiche, culturali delle
In caso di bambini disabili la Scuola deve sostenere un ulteriore onere per l’asscuole
dell’infanzia
“di
comunità”,
originale
elemento della comunità veneta.
sunzione dell’insegnante di sostegno:
Province
BL
PD
RO
• Costo (medio) l’anno per il docente specialistico
TV
VE
VR
VI
Tot. Regione
€ 15.000,00
Conferenza Episcopale Triveneto
Alle famiglie, dirigenti e docenti della scuola
Alle comunità civili e religiose
Alle amministrazioni locali e responsabili politici, del lavoro dei mass media
All’inizio di un nuovo anno scolastico desideriamo rivolgerci con affetto e stima al grande mondo della scuola, esprimendo sentimenti di fiducia e speranza per tutti gli alunni, a
partire dai più piccoli, che per la prima volta iniziano il percorso scolastico. ……Esprimiamo una profonda riconoscenza a tutti
coloro che nella scuola operano un fedele, paziente e prezioso servizio
educativo alle giovani generazioni. Iniziare un nuovo anno è sempre
un evento ricco di attese, ma anche carico di preoccupazioni. …….
E noi, come Pastori, desideriamo essere vicini a voi e ai vostri ragazzi,
insieme alle nostre comunità cristiane, perché sappiamo quanto importante e decisiva è la scuola non solo per i giovani ma per tutta la società.
Come Chiesa italiana, inoltre, abbiamo deciso di dedicare l’intero
decennio 2010-2020 al tema educativo e ci auguriamo che questo
diventi stimolo per promuovere quella necessaria alleanza tra tutte
le realtà che operano sul territorio a servizio delle nuove generazioni.
Sappiamo che oggi la scuola vive un periodo delicato e decisivo per le
grandi e profonde riforme in atto; per le restrizioni di risorse a causa della crisi economico-finanziaria che attraversa il nostro Paese; per i ritardi
alla piena attuazione del processo di autonomia e di parità; per la grande
sfida multiculturale che investe la nostra società. …….. Siamo solidali,
in particolare, con tutti i docenti che ogni giorno si prendono cura, con
passione e competenza, sia come singoli sia come aggregazioni professionali, dell’educazione dei giovani; con le famiglie che con tanta preoccupazione e fiducia affidano i loro figli alla scuola; con le scuole
cattoliche paritarie di ogni ordine e grado e con i centri di formazione professionale che, continuano ad offrire, nonostante
tante difficoltà economico-finanziarie, il loro prezioso e determinante servizio. Invitiamo i responsabili della società civile
e politica, a creare le condizioni affinché tutta la scuola sia
messa in grado di operare e di realizzare la propria specifica ed indeclinabile finalità educativa; a sostenere la qualità
professionale dei docenti; a risolvere, su vie di giustizia e di
solidarietà, il problema dei precari; a rimuovere gli ostacoli per la
realizzazione della piena autonomia, della parità scolastica e la libertà
della scelta educativa. Per dare voce a questo appello …… desideriamo
porre due momenti pubblici di incontro, sensibilizzazione e dibattito con
la società e le istituzioni, sulla situazione di tutta la scuola nel Triveneto.
Il primo evento è la “Giornata della scuola, comunità educante”,
fissato per domenica 28 novembre 2010.
L’altro evento è la “Seconda Conferenza sulla scuola”, nella primavera del 2011. Come Chiese del Triveneto desideriamo offrire, a tutti i
responsabili ed operatori della scuola a livello regionale, un momento di riflessione alto e significativo sulle attuali esigenze del mondo della scuola, per il bene delle famiglie e l’educazione dei figli. Vi salutiamo
tutti con affetto e riconoscenza, augurando un buon anno scolastico.
Vescovi della Conferenza Episcopale Triveneto
Zelarino, 14 settembre 2010
Settembre-Ottobre 2010
«Voce amica»
Festa degli Anziani
Domenica 19 settembre è stata celebrata la 25^ Festa degli Anziani,
promossa e patrocinata da: Pro Loco di Corbanese e di Tarzo, Comitato festeggiamenti di Arfanta, Banca Prealpi, Consigli pastorali parrocchiali di Tarzo, Corbanese e Arfanta e Comune di Tarzo. La manifestazione ha visto la partecipazione di 380 cittadini con più di 70 anni,
con significative delegazioni delle locali Case di riposo “Padre Pio” e
“Villa Bianca”. La Regia è stata curata dall’inossidabile Antonio Pancot che, nel suo intervento, si è soffermato, con approfondite argomentazioni, sul significato delle comuni espressioni degli anziani “si fa
quel che si può” e “mi accontento”, quali stati d’animo di chi gioisce
del proprio trascorso e dell’accettazione del tempo presente e dei limiti
che esso comporta.
Dopo la S. Messa,
presieduta da don
Angelo,
celebrata
nella parrocchiale di
Corbanese, è stato
consumato il pranzo,
preparato con maestria dalla Pro Loco
di Corbanese preso
lo stand di Via Olimpia, al quale ha fatto
seguito un ricca lotteria. I saluti di rito
sono stati portati dal
Sindaco, G. Bof, dal
Presidente di Banca
Prealpi Carlo Antiga e dai due Presidenti delle Pro Loco G. Tomasi e
L. Piaia. E’ stata una giornata di festa, di ritrovo tra vecchi coetanei,
occasione di scambio di aneddoti e di esperienze della vita passata,
anche dei tempi ormai remoti, visto che i due più anziani presenti,
ai quali è stato consegnato un omaggio, portano sulle spalle ben 96
anni De Biasi Maria Albina di Arfanta (cl.1913) e Andrea Gregoletto
(cl.1914) di Resera. Una targa è stata consegnata ad Antonio Pancot,
per i 25 anni di promozione della festa, mentre a tutti è stato fatto
dono di una stampa del pittore Grava, che riproduce una fontana di
Colmaggiore.
Franco I.
Giovani che si fanno onore
Sabato 16 ottobre 2010, presso la facoltà di Biologia
dell’U
dell’Università degli studi di Trieste, FRANCESC
SCO BEZ di Maurizio e Annamaria Fabris si è
la
laureato in Neuroscienze con il voto 107/110
ddiscutendo in inglese la tesi “Analysis of the
ppremotor cortex: a combined TMS and EEG
ap
approach” Relatore Prof. Piero Paolo Battagli
glini.
DENNIS COMINETTI di Giancarlo e Danila si è laureato presso l’Università degli Studi di Udine in Economia Aziendale. Il neolaureato, supportato dal Chiarissimo Dott. Rubens Pauluzzo, ha
elaborato e sviluppato la tesi dal titolo “Il Web 2.0 & Il vantaggio
competitivo per le Imprese”.
Una tesi attualissima in quanto incentrata suler
le potenzialità della rete e sul suo utilizzo per
fornire servizi nonché per fidelizzare i consumatori; tutte prerogative per giungere
ad un concreto vantaggio competitivo.
Ai nostri giovani formuliamo i migliori
auguri e congratulazioni e “AD MAIORA”.
pagina 7
UNIVERSITA’ DEGLI ADULTI
“Don Bosco”
Ora il tempo del silenzio è finito. Un silenzio di aspettativa durato cinque lunghi mesi. L’Università degli Adulti “Don Bosco”
ha aperto i suoi battenti con degli
incontri di preparazione mensili.
Dopo una lunga attesa ci siamo
ritrovati, con i volti sorridenti,
pieni di speranza, martedì 19 ottobre scorso nell’ascolto di due
simpatiche favole la cui lettura
era sospesa, ad arte, prima del
termine, per dare modo agli intervenuti di indovinarne l’epilogo. Una Giuria valutava le risposte date, premiando la migliore.
Ripresa la lettura, con grande
attenzione dei presenti, i finali si
sono rivelati, poi, alquanto fantasiosi. La morale delle favole si
può riassumere in questi termini:
“Chi si accontenta gode” e “Chi
troppo vuole nulla stringe”.
E’ stata, questa, un bella esperienza che ha coinvolto tutti fino
all’ora del pranzo. Il prossimo
incontro avverrà martedì 16 novembre per ascoltare: “Parole e
musica”.
I suoni di voce recitante e di
melodie hanno un potere magico,
aprono il cuore e fanno star bene.
Il terzo di questi incontri è stato fissato per il 14 dicembre con
la celebrazione della S. Messa
in preparazione del S. Natale e
la presentazione del programma
del 22° anno dell’ateneo la cui
apertura è stata programmata per
l’11 gennaio 2011 con lezioni a
cadenza settimanale.
Le finalità che l’istituzione
persegue sono mirate alla formazione culturale, d’ordine scientifico, sociale, legislativo, medico,
filosofico, e soprattutto a dare
risposta alle esigenze vivamente
sentite di socializzazione da parte degli anziani ma anche dei più
giovani.
Aldo Vallini medico ematologo ed oncologo, nel suo “Elogio alla Vecchiezza” scrive: “La
cultura rappresenta un fattore
di mediazione per l’adattamento
dell’uomo alla società e l’Università della Terza Età dà un
contributo perché ognuno trivi,
nella conoscenza, motivo e modo
per migliorare la propria condizione umana e sociale e stimolo
per impegnarsi e sentirsi parte
attiva della società, nella consapevolezza che tutti, giovani e
meno giovani, debbono contribuire a collaborare per un mondo
di pace, giustizia e fratellanza”.
Se è importante esercitare la
mente su conoscenze come quelle di contenuto umanistico e sanitario, è altrettanto significativo
avere l’opportunità di incontrarsi, di dialogare con chi vive gli
stessi problemi, di sentirsi parte
di un sistema organizzato.
Alto è sempre risultato l’interesse ai corsi e vivace ne è la
partecipazione a testimonianza
che questa istituzione esercita
un’opera di grande valore e validità socio-culturale.
Antonio Pancot
Tarzo a tavola
Martedì 23 novembre 2010 ore 20 primo appuntamento gastronomico
“Ristorante il Capitello “ a Corbanese di Tarzo.
Giovedì 20 gennaio 2011 ore 20 secondo appuntamento gastronomico
“Ristorante Ai Pini a Tarzo.
Giovedì 24 febbraio 2011 ore 20 terzo appuntamento gastronomico
“Ristorante Al Ponte Maset a Corbanese di Tarzo.
Domenica 20 marzo 2011 ore 20 quarto appuntamento gastronomico
Ristorante Belvedere da Tullio – Arfanta di Tarzo
Lunedì 9 maggio 2011 ore 20 presso la struttura della Pro
Loco
Serata Finale della XI° edizione di Tarzo a Tavola
pagina
pa
p
ag
giina
n 8
VALLATA VOLLEY….
SEMPLICEMENTE…
SPORT
«Voce
e am
amica»
mica»
ca»
Tarzo, Domenica 3 ottobre 2010,
ore 17.00
A volte le cose o i fatti ci scorrono davanti semplicemente, e
quasi non ci rendiamo conto di
quel che accade…, anzi è accaduto, che quel pomeriggio di
domenica, la Palestra di Tarzo
ospitasse un evento della Vallata
Volley come una semplice presentazione di una stagione sportiva pallavolistica per un settore
giovanile femminile e da un paio
d’anni anche maschile.
Erano presenti circa 80
ragazze/i nel bel mezzo del parquet, in età compresa tra i 6 e
18 anni, 300 persone sugli spalti,
MEMORIAL CHRISTIAN ROBERTI
una ventina di autorità politiche e sportive, e 3
Domenica 12 settembre gli amici e la famiglia
atleti della più blasonata Serie A di Volley, nondi
Christian Roberti e l’associazione sportiva
ché nazionali.. la SPES VOLLEY di Conegliano e
VALLATA
VOLLEY, hanno organizzato l’ormai
la SISLEY VOLLEY di Treviso.
consueto
torneo
di pallavolo a lui dedicato.
Il tutto semplicemente come le emozioni più
Nel
campetto
parrocchiale di pallavolo a
sincere e spontanee che hanno fatto brillare gli
Corbanese,
le
nostre
atlete di Tarzo e Corocchi dei genitori che hanno visto “palleggiabanese si sono divertite nel disputare questo
re” i loro figli con delle “nazionali”, dopo che le
torneo, giocando contro le squadre della vicistesse, quasi timidamente e con mirabile dispona EFFERRE AURORA
nibilità, si sono
di Rua, guadagnandosi il
prestate al gioco
primo e il terzo posto.
delle
domande
Anche i più “maturi”, cadelle
ragazze/i.
richi dell’entusiasmo delRisposte semplile giovani, hanno giocato
ci, simpatiche, ma
qualche set; gli amici di
molto chiare di
Christian hanno “schiacatlete che da prociato” i dirigenti Vallata
fessioniste dello
Volley lasciando poche
sport non hanno
possibilità di far punti!
perso il contatto
Presenti anche numerose
ed i ricordi delautorità di Tarzo, il SinGABRIELE
MARUOTTI
Giocatore
le loro emozioni
della SISLEY VOLLEY DI TREVISO SERIE A
daco G. Bof, l’ assessore
giovanili, di quelle
allo Sport Lino Bianco, gli
semplici e vitali
assessori
Sacchet
e
Franceschet,
i quali si sono
sensazioni che fin da piccole continuano a poruniti
alla
cena
conclusiva
di
questo
bel pometarsi dentro, e che si fanno sentire prima di ogni
riggio
di
fi
ne
estate,
allo
stand
della
Pro
Loco a
partita, o in allenamento dentro una palestra,
Corbanese.
Ringraziamo
calorosamente
per la
come fossero in fondo esse stesse ancora picgenerosa
disponibilità
la
famiglia
Roberti
per i
cole. Una domenica di festa sportiva, semplitrofei
e
la
cena,
naturalmente
gli
amici
di
Corcemente riuscita… tutti contenti assieme a febanese,
il
Parroco
per
il
campetto,
e
tutti
quanti
steggiare, dopo gli autografi sulle magliette, alla
hanno contribuito per mantenere vivo il ricorFesta della Castagna, e a brindare alla prossima
do del nostro caro amico Christian, che amava
stagione sportiva, semplicemente…!
come tutti noi la pallavolo.
VALLATA VOLLEY – TARZO
TRITTICO VENETO 2010
Turrin vince la tappa Col San Martino – Tarzo
Col San Martino, un paese ridente, baciato
dal sole, circondato da verdi colline atte alla
cultura del biondo prosecco, vino di indubbia
qualità, che stuzzica il palato di giovani e vecchi,
ha ospitato anche quest’anno il Trittico Veneto.
L’anno scorso l’arrivo, quest’anno la partenza.
Il Trittico Veneto sa cogliere i messaggi di questa realtà, e transita tra il verde dei vitigni con i
colori variopinti dei suoi atleti.
Settembre-Ottobre
Se
etttem
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b ee-Otto
t b
brre 20
2
2010
01
10
0
Le salite dello Zuel e del San
Lorenzo portano a Tarzo una
sparuta pattuglia di atleti che
sprintano per la conquista della
maglia rossa della classifica generale. Tra il lago ed i monti che
in esso si specchiano, trova la
sua collocazione Tarzo. E dove la
strada, raggiunge il suo culmine,
collegando una valle all’altra, il
Trittico pone il suo traguardo. Il
pubblico aspetta l’incerto arrivo,
che neppure il collegamento radio riesce a snocciolare, e con
uno sprint ristretto, Turrin rompe gli indugi e si candida per il
trionfo finale.
Nella piccola piazza, dove
sgorga limpida l’acqua dell’unica
fontana, di fronte allo sponsor di
giornata, gli atleti si godono quei
pochi attimi di gloria dopo la fatica, a loro riservati con la cerimonia di premiazione. Poi in
albergo il tempo è tiranno ed il pensiero guarda
al giorno che verrà.
L’organizzatore, Lillo Zussa
A.S.D. SPORTING CLUB VIGOR
HESPERIA CONEGLIANO
con la collaborazione del Comune di Tarzo
Assessorati allo Sport e alle Politiche Giovanili INVITA al MINIBASKET - Pallacanestro per
bambini dai 6 ai 10 anni.
Prima giornata ludica Giovedì 23 settembre
2010 - ore 16,30/18,00 Presso palestra comunale di Via Trevisani nel Mondo. Si raccomanda:
- scarpe da ginnastica pulite, - pantaloncini
corti e maglietta, - bottiglietta d’acqua
Per ulteriori informazioni Maurizio Sarcinelli
cell. 348 3354435 e presso Biblioteca comunale
di Tarzo.
Anno da incorniciare per
l’Orienteering Tarzo A.S.D.
Siamo quasi alla chiusura dell’anno agonistico
2010 e per l’Ortarzo è stata un’altra annata da
incorniciare. Per il secondo anno consecutivo
siamo la società Italiana con il maggior numero
di iscritti, 103 nel 2009, 110 nel 2010. Grazie a
questi numeri, nella classifica nazionale (su 180
società affiliate alla FISO) siamo al 12° in classifica generale, 10° in classifica settore assoluto e 12° nel settore giovanile, tutto ciò grazie
all’impegno nella preparazione e alla costante
«Voce amica»
Settembre-Ottobre 2010
La fitoterapia
I disturbi delle
funzioni
intestinali
Gli alunni del corso di Orienteering nella Scuola Media di Tarzo
partecipazione alle gare. L’Orienteering Tarzo, ad oggi, ha totalizzato oltre
800 presenze su 51 diverse manifestazioni a cui ha partecipato. Numeri
che dovranno essere aggiornati in quanto sono oltre 50 gli iscritti sia per
la trasferta di Treviso di domenica 7/11, sia per il meeting internazionale
di Venezia del 14 novembre p.v.
Si è perso il conto dei risultati di prestigio e dei titoli vinti nel corso di
questi due anni, basti pensare all’8° posto ai mondiali di Roland Pin, al 1°
posto di Loris D’Errico nel trofeo Nazionale Centri Storici, ai numerosi
titoli regionali e provinciali, alla convocazione in nazionale per i mondiali Juniores di Michael Baggio, alle selezioni Giovanili Nazionali di Loris
D’Errico, Denise Baggio e dei due giovanissimi talenti emergenti Elena
Bernardi e Alessandro De Noni.
Il lavoro svolto nelle scuole e dal nostro Preparatore Roland Pin sta
dando i frutti sperati e grandi soddisfazioni a tutti i membri della Società.
Continuano intanto i corsi pomeridiani nella scuola media, vera fucina di
nuovi talenti da avviare a questa splendida disciplina.
Silvano B.
Istituto Comprensivo di Tarzo
434 gli allievi nell’anno scolastico 2010/2011
Elementari
Tarzo
Corbanese
1^
25
17
2^
21
20
3^
20
17
4^
12
15
5^
15
21
Tot.
93
90
Totale Scuole elementari: 269 scolari
Scuola media
1^ A 19
1^ B 19
1^C 19
2^ A 19
2^ B 20
2^C 20
3^ A 24
3^ B 25
Totale scuola media: 165
Revine Lago
21
13
19
22
11
86
57
59
49
INAUGURAZIONE DELLA NUOVA BIBLIOTECA
COMUNALE
SABATO 13 NOVEMBRE
Ore 15.00 - Letture animate con la Compagnia teatrale
“La Colonna Infame” (per i più piccoli)
Ore 16.00 - Letture animate con Carla, Daniela, Nives e Alessandro
Ore 17.00 Inaugurazione Biblioteca e consegna palio dei Comuni
Ore 17.30 Rinfresco e Castagnata
Per informazioni e adesioni: Biblioteca civica - Via Roma, 42 - tel.
0438/9264208
e-mail: [email protected]
Certa che i miei lettori gradiscono
la stampa a colori, ringrazio i collaboratori
e quanti mi sostengono. Il vostro contributo
sarà prezioso anche in futuro.
Noi ci rivedremo a gennaio 2011.
Vi anticipo il Buon Natale.
Voce Amica
Noi che siamo dei semplici
erboristi, o, come si diceva un
tempo, dei «botanici», non distinguiamo, come meglio farebbe un medico, fra “colite spastica”, “colon irritabile”, “enterite
cronica” e così
via, ma abbiamo
fatto esperienza
che molto spesso
a questi frequenti
disturbi funzionali dell’intestino
in genere si può
ugualmente ovviare, oltre che
con una dieta
di riguardo, con
semplicissimi rimedi erboristici
alla portata di
tutti.
Ottima prova in questo senso
fornisce una miscela di finocchio
e camomilla, in parti uguali, dotati, il primo, di spiccata proprietà
di contenere la formazione dei
gas della digestione e, la seconda, soprattutto di quei poteri
antispastico e antinfiammatorio,
che – ricordati più volte in questi scritti – ci sono ormai familiari.
L’infuso va assunto al mattino
e a mezzogiorno, dopo i pasti, e
ancora alla sera, tra la cena e il
pagina 9
tempo di coricarsi. Spesso è già
sufficiente il semplice infuso di
camomilla, preparato nel modo
che sappiamo, come cura sistematica per alcune settimane.
E’ essenziale protrarre a lungo
questo trattamento.
Se contemporaneamente si
presenta stitichezza, oltre alle
indispensabili misure dietetiche, si
possono
tenere
presente soprattutto i semi di psillio
o i semi di lino, sui
quali avremo modo
di ritornare in uno
dei prossimi numeri.
C’è infine, molte
volte anche in alternativa ai rimedi sopraindicati, un particolarissimo preparato, un estratto
liquido ottenuto dai
germogli di mirtillo rosso, che, sotto il nome di
Vaccinium vitis idaea, può
essere acquistato nelle erboristerie o che i più volenterosi
possono anche preparare da sé
(nel mese di maggio) con le modalità che abbiamo indicato su
questo bollettino (n. 3/2008). Dà
normalmente buoni risultati nei
suddetti disturbi, assumendone
di media 40-50 gocce in un po’
d’acqua, 1 o 2 volte al giorno.
Piero C.
“Riflessi dell’anima”
L’amministrazione comunale (assessorato cultura) e la Pro
loco di Tarzo, hanno invitato lo scorso 2 ottobre la scrittrice
Rita Azzalini a presentare il suo libro “Riflessi dell’anima”.
La scrittrice nata a Belluno nel 1942 ha trascorso la sua gioventù a Puos d’Alpago. Trasferitasi successivamente a Vittorio
Veneto, conosce Gianpiero Zuanetti che sposa nel 1970; abitò
per lunghi anni in Comune di Tarzo sulle Perdonanze.
Pranoterapeuta, attualmente insegna pranopratica presso la
scuola di formazione per operatori del settore “Settimo Cielo”
di Vittorio Veneto.
Grazie alla sua profonda fede cristiana è sempre riuscita a superare le diverse difficoltà che la vita le ha riservato; tali avvenimenti, in particolare, hanno risvegliato in lei una particolare
sensibilità emozionale che ha voluto trasmettersi proprio con
le pagine di “Riflessi dell’anima”, ricche di saggezza e ricordi
autobiografici.
La lettura di alcuni capitoli del libro e la presentazione
dell’autrice, curata da Carlo Celso (animatore dell’associazione Settimo Cielo), è stata l’occasione per una riflessione sulla
nostra esistenza, la ricchezza di una vita vissuta bene, sulla speranza che deve animare ciascuno di noi.
www.comune.tarzo.tv.it
[email protected]
V
Notizie dal
Comune
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“Tutti all’asilo”
Vorrei fare chiarezza su un’iniziativa promossa dal Comune e dalle Scuole Materne che mi
piacerebbe chiamare “Tutti all’asilo”. Il progetto
nasce da una scelta amministrativa non politica,
ma pragmatica e tesa ad ottenere risultati molteplici, potrei dire che tende a risolvere numerosi
problemi, ma non fa parte di me, io preferisco
parlare di opportunità non di problemi. Vi è una
Via I Maggio messa a nuovo
problematica sostanziale legata al numero degli
iscritti nelle Scuole Materne, e sappiamo che i
ZONA ARTIGIANALE DI CORBANESE
numeri, ai fini dell’ottenimento dei contributi reA 30 anni dalla sua prima urbanizzazione la
gionali sono molto importanti. Verificata ed anaZ.A ha avuto bisogno di essere ripresa per mano
lizzata la questione, ci siamo accorti che 14 bamsoprattutto per il rifacimento del manto strabini del Comune non frequentavano l’asilo, quasi
dale, della segnaletica e della fornitura elettrica
tutti per problemi legati al reddito delle famiglie.
adeguata, il risultato è stato positivo anche se in
Spesso mi viene segnalato dai cittadini, che non
questo periodo le attività produttive hanno bisovi è sufficiente integrazione fra bambini “diversagno di ben altro.
mente italiani” e bambini “italiani”; si nota spesso
ad esempio nei parchi giochi la netta separazione
VIA BRESSA
e molti mi sollecitano di risolvere questo probleLa linea di illuminazione pubblica è stata proma. Altra questione che spesso mi viene posta è
lungata con altri 5 punti luce fino all’incrocio con
legata al fatto che molti bambini “diversamente
via degli Alpini, altri punti luce sono stati installati
italiani” iniziano la scuola elementare con una
a Corbanese via Siviglia e a Costarut di Arfanta.
scarsa preparazione linguistica, questo provoca
inevitabilmente un rallentamento dei piani didatCOMPLESSO SCOLASTICO
tici, che vanno a gravare su tutti i bambini. Con il
Con sufficiente puntualità, i lavori di messa in
contributo alle scuole parrocchiali non si vuole
sicurezza e manutenzione della parte vecchia
dare l’asilo gratis, ma si vuole dare un sostegno
(anni 1980) delle scuole in via Trevisani nel Monnecessario alle scuole per permettere a tutti
do è stata completata in coincidenza con l’inizio
l’accesso all’asilo, per i motivi sopra descritti. Sadell’anno scolastico. La spesa di circa 300.000
ranno poi i responsabili delle scuole a valutare
€ ha visto il rifacimento completo di impianti
la capacità contributiva dei singoli casi. Ricordo
elettrici, corpi illuminanti, isolamenti, impianti anche i 10.000 € non coprono interamente le rettincendio, ripristino a regola d’ arte del manto
te di 14 bambini, ma è un contributo a fronte
di copertura e altre innovazioni. Tali adeguamendi un progetto, quindi nessuno deve sentirsi leti permetteranno di rendere utilizzabile l’intera
gittimato a non pagare. Vorrei inoltre tenere in
struttura dal 2011 e finalmente potrebbe ospitaconsiderazione il fatto che il servizio erogato
re oltre agli studenti di Tarzo e Revine Lago andalle Scuole Materne parrocchiali in termini di
che una parte di quelli di Cison come era previcosti generali per la collettività (Stato, Regione,
sto già in fase di progettazione (1977). ImponenComune) ci permette di poter dare un servizio
te l’opera sostenuta dal CIT per l’installazione
alla comunità ad un costo di gran lunga inferiore
di pannelli fotovoltaici in silicio monocristallino
a quello che spenderebbe lo Stato per lo stessull’intera copertura della Palestra e delle
so servizio. Proprio in questi momenti diventa
importante supportare queste ini- Pannelli fotovoltaici su Scuole e Palestra.
ziative come segno di responsabilità
per l’interesse generale del nostro
Paese. Per quanto riguarda la richiesta dell’aumento delle rette presso
l’asilo di Corbanese, non è conseguenza di questa iniziativa, ma bensì
l’applicazione del regolamento per i
contributi comunali ordinari agli asili,
che prevede come condizione per
l’erogazione del contributo il fatto
che le rette dei due asili siano uguali.
Un proverbio recita: vi sia un’età per
usare il cuore e un’età per usare il cerScuole per complessivi mq.440 ed un importo
vello. Bene io mi sento di dire che il giorno che
di 240.000 € che a regime garantiranno una posmetterò di fare politica sarà quel giorno che mi
tenza di 60 KW di energia completamente puaccorgerò di usare il cervello senza ascoltare il
lita; seguirà a breve analoga installazione presso
cuore.
le scuole di Corbanese. E’ da augurarsi che la coIl vostro Sindaco Gianangelo Bof
pertura della Palestra non abbia riportato danni.
LAVORI PUBBLICI
Rendicontare anziché annunciare è stata
la scelta che questo Assessorato, in accordo con
la Giunta, ha privilegiato per un rapporto corretto con i cittadini evitando il più possibile spot di
cui è già piena la cronaca, elenchiamo pertanto
quanto completato.
Dei consistenti lavori in corso presso Municipio, Campo Sportivo di Corbanese, muri di
sostegno a Nogarolo e marciapiedi a Fratta
e Colmaggiore riferiremo quando l’ avanzamento degli stessi sarà più tangibile, sperando di
non dover allungare l’elenco dei probabili danni
causati dal maltempo in corso mentre scriviamo
queste righe.
Ennio Casagrande
Vice Sindaco /Ass. LL.PP. e Patrimonio.
GIORNATE PROVINCIALI
DELL’AMBIENTE 2010
Anche quest’anno l’Amministrazione Comunale ha aderito alle Giornate Provinciali
dell’Ambiente promosse dalla Provincia di Treviso.
Tre le iniziative organizzate: una giornata ecologica denominata Prealpi pulite in collaborazione con l’Istituto Comprensivo di Tarzo e
la Comunità Montana delle Prealpi Trevigiane
messa in programma per sabato 18 settembre e
rinviata causa maltempo. La domenica seguente
con l’associazione Va Dee femene è stata invece
organizzata una pedalata ecologica con partenza presso il parco di Colmaggiore e destinazione Cison di Valmarino lungo la pista ciclabile
della Vallata. Il terzo appuntamento (martedì 21
settembre) si è svolto presso la nuova biblioteca comunale dove c’è stata la presentazione
del libro “Il valore dell’acqua”, ospiti della
serata l’autore Claudio Bertorelli, il presidente
dell’Aato Nord Orientale Graziano Panighel e
diverse autorità locali. Nel calendario comunale sono state inserite anche le escursioni
nei sentieri naturalistici di Tarzo del 3÷10
ottobre e la passeggiata tra i castagni del
16 ottobre organizzate dalla Pro Loco di Tarzo
all’interno della Festa della castagna.
NUOVA GUIDA ALLA
RACCOLTA DIFFERENZIATA
Sono disponibili presso il municipio (ufficio
ambiente e segreteria) i nuovi opuscoli per
spiegare come svolgere correttamente la Raccolta Differenziata dei rifiuti domestici.
Diverse le novità, la principale sicuramente la
traduzione in lingua inglese e francese, per facilitare gli stranieri presenti nel territorio a svolgere una corretta differenziazione dei rifiuti.
Un nuovo servizio è stato inoltre introdotto,
il ritiro a domicilio del materiale ingombrante e
degli oggetti voluminosi alle persone anziane o
non automunite. La prenotazione va fatta chiamando l’ufficio ambiente il lunedì mattina dalle
ore 8 alle 10.
Si ricorda inoltre che l’Ecocentro comunale
è aperto con il nuovo orario invernale il mercoledì dalle ore 14 alle ore 16 ed il sabato dalle
9 alle 14.
Per qualsiasi altra informazione chiamare l’ufficio ambiente allo 0438.9264200 o scrivendo
una e-mail a
[email protected]
COMUNI
RICICLONI 2010
Il Ministero dell’Ambiente e Legambiente
Italia hanno conferito
anche quest’anno al Comune di Tarzo il premio
Comune Riciclone 2010.
L’Amministrazione Comunale soddisfatta del
risultato coglie l’occasione per ringraziare la cittadinanza tutta per l’impegno e l’attenzione mostrata per questo delicato “mondo dei rifiuti”.
Assessore Vincenzo Sacchet
Arfanta • Arfanta • Arfanta • Arfanta • Arfanta • Arfanta • Arfanta
Settembre-Ottobre 2010
Arfanta
«Voce amica»
i
Paese
mio
NUOVI ORGANISMI PARROCCHIALI
Come in ogni parrocchia della Diocesi, anche nella nostra comunità
lo scorso giugno si è provveduto al rinnovo degli organismi parrocchiali: Consiglio Pastorale e Consiglio per gli Affari Economici. Sono
organi che operano per il bene della parrocchia, al servizio della comunità, di cui il parroco ne è la guida per mandato del Vescovo, con
corresponsabilità e comunione con la Chiesa.
Consiglio Pastorale Parrocchiale, oltre a don Angelo Lucchetta,
presidente e membro di diritto, sono stati eletti per il quinquennio
2010-2015 i consiglieri: De Zanet Adriana, Mel Nerina, Pol Graziella, Pol Luigina, Resera Valentina, Rizzo Valeria, Tessari Giovanni e
Tomasi Maria Teresa.
Consiglio per gli Affari Economici organo, chiamato a collaborare
con il parroco nell’amministrazione economica della comunità, sarà
composto per i prossimi cinque anni, da: Faraon Adriano, Pol Noè, e
Tessari Giovanni. Tessari è il rappresentante del Consiglio A.E nel C.
P. P.. Nell’incontro del 23 settembre scorso, abbiamo analizzato insieme il nuovo Piano Pastorale per il 2010/2011 sul tema: “Dal Battesimo
alla Missione” che ci invita alla collaborazione ed unità di intenti per
far crescere al meglio la nostra Parrocchia. Abbiamo poi provveduto
alla nomina delle cariche: De Zanet è la vice-presidente (eletta con
scrutinio segreto), la segreteria è composta, oltre che dal parroco, da
Mel Nerina (segretaria) e Rizzo Valeria. L’Equipe dell’Unità Pastorale
Vallata-Est è composta da Mel N. e Resera Valentina. Quest’ultima
avrà anche il compito di guidare i giovani della parrocchia e rappresentare la stessa in Commissione Giovani Foraniale, mentre. Tomasi
Maria Teresa è invece responsabile per la liturgia.
Auguriamo a tutti un buon cammino nella gioia di Cristo.
Segreteria Consiglio Pastorale Parrocchiale
CALENDARIO
ATTIVITA’
PASTORALI
ANNO 2010/2011
Venerdì 22/09/10 Incontro formazione presso la Casa della Dottrina
Cison V.no sul tema: “Il buon samaritano”. Relatore don Gianpietro Zago
Venerdì 19/11/10 Veglia di preghiera presso la Chiesa S. Lorenzo –
Valmareno
Venerdì 10/12/10 Incontro formazione presso la Sala della Parrocchia
di Follina sul tema: “Parabole della Misericordia”. Relatore padre Emilio Bedont
Venerdì 28/01/11 Veglia di preghiera presso la Chiesa Parrocchiale di
Tarzo
Venerdì 25/02/11 Incontro formazione presso l’Oratorio Farrò sul
tema: “Il seminatore”. Relatore don Eugenio Posmon
Venerdì. 25/03/11 Veglia di preghiera presso la Chiesa Parrocchiale di
Corbanese
Venerdì 08/04/11 Via Crucis Foraniale a Tovena
Venerdì. 20/05/11 Incontro formazione presso Sala Parrocchia di Revine sul tema: “I talenti”. Relatore don Piergiorgio Camilotto.
Gli incontri e le veglie di preghiera si svolgeranno sempre
alle ore 20,30
Per essere sempre aggiornati sulle nostre iniziative, esprimere commenti, opinioni, scriveteci a [email protected] oppure sulla
pagina di Facebook dedicata al nostro gruppo. “Commissione Giovani
La Vallata”
Vi aspettiamo
La Commissione Giovani Forania “La Vallata”
Cristina, Giorgia, Luca,Valentina e…don Ezio
pagina 11
Nozze d’oro
Domenica 31 ottobre con la Santa Messa celebrata da Don Celestino Mattiuz nella Chiesa Parrocchiale di Arfanta. Giovanna e Aurelio
Faraon, hanno festeggiato il 50°anniversario del loro matrimonio, celebrato a Rolle il 29 ottobre 1960.
Al termine del canto della comunione i figli di Aurelio e Giovanna
hanno voluto rendere omaggio al Bene Supremo leggendo un estratto
della Lettera di San Paolo ai Corinzi.
Prima della Benedizione e del brano musicale finale Don Celestino ha ripreso le parole
di S. Paolo “…L’Amore è la vera energia
della vita “
Cinquant’ anni di vita insieme, non poche
le difficoltà soprattutto i primi anni, non poche le prove da superare, tante gioie e una
Luce sempre accesa ha guidato la loro vita:
l’Amore,
Amore che va oltre il rapporto fra coniugi,
La serenità di questa immagine sia
nelle varie manifestazioni: Pazienza, Bontà,
monito ad ogni tristezza futura!
Generosità, Umiltà, Gentilezza, Dedizione,
Tolleranza, Innocenza, Sincerità: doni che
interessano ciascuno di noi, le nostre vite quotidiane. L’oggi e il domani, l’Eternità. “L’Amore è la vera energia della vita”
La cerimonia in chiesa si è conclusa con gli auguri dei presenti e
qualche foto con a seguire il pranzo in compagnia e allegria. Fin qui la
cronaca di questa giornata. La vera festa sta’ nel cogliere il bene supremo che è dentro di noi ed esternarlo nelle azioni, non sono le parole a
dare la gioia ma l’azione che ne consegue, se le parole sono sincere!
Le parole non seguite dalle azioni danno origine a delusioni e malintesi.
Ma le Azioni - quelle Buone – non hanno bisogno di tante parole! Il
vissuto è l’esempio.
E noi, cosa possiamo dire a questi genitori e nonni poco invadenti,
riservati ma disponibili alle richieste che vengono loro rivolte: grazie!
Grazie per esserci!
Figli, nipoti e famigliari
Giovanna e Aurelio hanno ringraziato il Signore per tutti gli anni che hanno condiviso, attorniati dal gruppo di amici, oltre ai figli, genero, nuora e nipoti.
Il Gruppo Ricreativo in ccollaborazione
ollaborazione con il Co
Consiglio
ons
nsig
ig
gli
lioo P
Pa
Pastoraastt
le Parrocchiale invita tutti i nostri lettori ad assistere al “5° Concerto strumentale e vocale aspettando Natale” che si terrà nella
nostra Chiesa Parrocchiale di S. Bartolomeo Apostolo DOMENICA 5 DICEMBRE alle ore 16.00. Per l’occasione si esibiranno:
all’organo Callido il M°. S. Carnelos e per la parte canora il soprano P. Tomasi e i “Cantori di S. Tomaso di Canterbury”.
La manifestazione si concluderà con un momento conviviale per
tutti i presenti alle ex-scuole elementari. Vi aspettiamo numerosi!
Gli organizzatori
Arfanta • Arfanta • Arfanta • Arfanta • Arfanta • Arfanta • Arfanta
pagina 12
Dopo essere stata rinviata per
maltempo si è disputata domenica 24 ottobre a Colmaggiore
la “3° Pedalata della Castagna” valida come ultima prova del “Trofeo Livenza Bike”.
Nonostante la concomitanza di
un’altra gara c’è stata una partecipazione di 250 amanti della
mountain-bike di cui 60 ragazzi
con meno di 16 anni.
“La Vallata MTB” ringrazia
la Pro Loco di Tarzo che, nonostante i festeggiamenti fossero
terminati, ha messo a disposizione i locali e i volontari per
il pasta-party e le premiazioni
finali.
A queste ultime erano pre-
«Voce amica»
senti i famigliari e la fidanzata
di Michele Naibo componente e segretario de “La Vallata
MTB” tragicamente scomparso
nel maggio scorso a causa di un
incidente stradale. Gli amici lo
ricordano con molto affetto e
vicinanza alla sua famiglia dedicando a lui questo evento.
“La Vallata MTB” sempre attenta al sociale ha voluto donare una parte del ricavato della
gara al Presidente del CEOD di
Cozzuolo, centro diurno dove
vengono ospitate persone con
gravi di disabilità
Settembre-Ottobre 2010
EROS NEI
NOSTRI
CUORI...
PER SEMPRE
Luciano Resera
per “La Vallata MTB”
Anche quest’anno Lina Gallon in De Biasi signora (al centro
con gli occhiali), ospite della Casa di Riposo “S. Giuseppe” di
Follina, ha voluto unirsi con altri ospiti all’Unitalsi per recarsi in
pellegrinaggio a Lourdes nel giugno scorso.
(n. 10/06/1979 – m. 10/10/1997)
Sabato 2 ottobre, in anticipo rispetto alla data del 13° anniversario dalla sua prematura ed improvvisa scomparsa, ci
siamo incontrati nel ricordo del nostro amico Eros. I ragazzi
di Arfanta e Resera hanno giocato l’ormai tradizionale “Memorial x Eros”, giunto alla sua 13° edizione. Per la cronaca,
nonostante gli “sforzi” anche quest’anno l’ha spuntata Resera per 11-9. In serata ci siamo ritrovati alle ex-scuole elementari per condividere insieme la cena con pizza per tutti.
La S. Messa è stata invece celebrata domenica 26 settembre
alle ore 9.15.
Questo è per tutti noi un appuntamento da non mancare,
una tradizione da vivere in allegria, nonostante il triste ricordo che ci unisce, sappiamo che Eros quel giorno ha sorriso
con noi e ci protegge dal Paradiso.
Un caloroso abbraccio lo rivolgiamo infine a mamma Arcangela, al fratello Fabio con Elisabetta e ai piccoli Francesco ed Antonio.
Gli amici di Eros
Settembre-Ottobre 2010
La Voce
«Voce amica»
i
di Corbanese
50 ° di SACERDOZIO
AUGURI A DON ANGELO!
Domenica 17 ottobre don Angelo, per il
50esimo di sacerdozio, è stato festeggiato con
grande solennità dalle parrocchie di Arfanta
e Corbanese che guida dal 17 ottobre 1999.
Don Angelo era convinto che l’anniversario passasse senza grande clamore, invece i
suoi parrocchiani hanno voluto festeggiarlo
in grande stile, consapevoli che guidare due
parrocchie, oltretutto molto scomode per la
configurazione del territorio, non sono un
compito semplice per un sacerdote che, seppure ancor giovane nello spirito, ha superato
la settantina.
La chiesa di Corbanese, bella ed addobbata
a festa, era piena di fedeli che hanno voluto
essergli vicino in questo giorno e mostrargli
il loro affetto in un periodo delicato per la sua
salute.
Veramente confortante, la numerosa presenza di chierichetti e di giovani che dimostrano
di avere sentimenti di cristiana religiosità.
Nelle preghiere dei fedeli: Un grazie particolare al Signore per questo servo fedele che
da ben cinquant’anni annuncia la tua parola e guida il tuo popolo. Infondi in lui la tua
grazia e sorreggi il suo cammino. Grazie don
Angelo per il lavoro generoso, per l’impegno
profuso, per l’affetto riversato su tutti noi.
Nella sua omelia don Angelo ha ricordato
brevemente i fatti salienti della sua vocazione
e della vita sacerdotale: nato a Sernaglia della Battaglia nel 1934, dopo il corso di studi in
Seminario, fu ordinato sacerdote nel duomo
di Serravalle a Vittorio Veneto da mons. Albino Luciani il 29 giugno 1960, festa di SS.
Pietro e Paolo.
Giovane prete prestò il suo servizio come
cappellano a Codognè, Pianzano, Bocca
di Strada e Santa Giustina di Vittorio e poi
come parroco a Stabie, Marziai, Villa di Villa
e Cordellon di Mel e per 16 anni a Moriago
della Battaglia.
Ha ricordato, inoltre, le parole dette da
mons. Luciani quella mattina del 29 giugno
di 50 anni fa: Il sacerdote non è un impiegato. Egli pronuncia in nome di Cristo la parola
dell’assoluzione dai nostri peccati e cambia
la situazione della nostra vita. Pronuncia sul
pane e sul vino le parole di Cristo, che rendo-
no presente il Suo Corpo e
il suo Sangue. Il sacerdozio non è un ufficio, ma un
sacramento. Dio si serve
di un povero uomo al fine
di essere, attraverso lui,
presente per gli uomini e
di agire in loro favore.
Ed ancora: Dio ci è vicino e voglio ringraziarlo
perché sopperisce alla debolezza del suo ministro.
Gli chiediamo il dono della vocazione al
sacerdozio: i giovani rispondano alla sua
chiamata. Speriamo che il Signore
dia ancora operai per la sua vigna.
Fra le normali difficoltà dovute
anche alla sempre maggiore laicizzazione dei fedeli, qualcosa di buono, sia materiale che spirituale, è
stato realizzato e se il Signore mi
darà forza e salute continuerò ad
essere guida e punto di riferimento
per tutti voi.
Ha, infine, ringraziato tutti i presenti che,
sfidando il tempo inclemente, non hanno voluto mancare alla cerimonia. Un grazie particolare al gruppo Alpini ed alla Pro Loco che
hanno organizzato la festa. Grazie al consiglio Pastorale, alla Schola cantorum e all’organista che rendono più solenni le celebrazioni eucaristiche, ai chierichetti che hanno
egregiamente servito la Santa Messa e così
numerosi da riempire il coro.
Poi è seguito il pranzo comunitario e don
Angelo è stato circondato dall’affetto del fra-
Ringrazio tutti
L’aver ricordato il mio 50mo di ordinazione sacerdotale il 17 ottobre è stato per me un momento importante e suggestivo. Molti hanno fatto sentire la loro gioia e l’impegno per preparare
e poi per vivere questa festa nonostante l’inclemenza del tempo. Una celebrazione eucaristica
“Coi fiocchi”, grazie anche alla nostra Schola Cantorum, dal pranzo ricco e prelibato, da una
numerosa partecipazione. Ringrazio tutti tramite questo bollettino: il Consiglio pastorale, i chierichetti e catechisti, il gruppo alpini e la Pro-Loco. Concludendo la S. Messa così ho pregato con
il salmo 118 “Bontà e fedeltà mi saranno compagni tutti i giorni della mia vita”. Di nuovo grazie.
Don Angelo
pagina 13
tello e delle tre sorelle, di mons. Francesco
Taffarel e di molti ex parrocchiani. Nutritissima la partecipazione della popolazione di
Arfanta e Corbanese che ha riempito lo stand
della Pro loco.
Alla fine, in un breve intervento,
ha rinnovato i ringraziamenti a tutti i
presenti ed agli assenti per motivi di
impegni familiari.
Il Sindaco di Tarzo Gianangelo Bof
gli ha portato l’augurio dell’Amministrazione e di tutta la Comunità,
consegnandogli una targa a ricordo
dell’anniversario. Il Presidente della
Pro Loco G. Tomasi a nome anche
degli alpini gli ha rinnovato la stima
e l’affetto di Corbanese e poi unitamente a
Renata Damian e Liviana Favero, che si sono
maggiormente impegnate nell’organizzazzione, gli ha consegnato un orologio e un
rregistro con carta pergamena, gentilmente fornito dall’antica legatoria Graziano
Sarcinelli di Conegliano, sul quale i preS
ssenti alla festa hanno apposto la loro firma con simpatici messaggi augurali.
m
Auguri vivissimi.
La comunità parrocchiale
Consiglio pastorale
Si sono offerti ed hanno accettato di far
parte del nostro Consiglio Pastorale Parrocchiale le seguenti persone: Casagrande Renata,
Damian Renata, De Pizzol Francesco, Dal Piva
Gabriella, Mattiuz Augusta, Mattiuz Lucia (segretaria), Polletto Stefania (vice presidente), Stringher
Giovanni,Tomasi Cesare.
È stato chiesto a loro: corresponsabilità e
collaborazione. Non si chiedono miracoli, ma
piccoli passi insieme nel cammino del Regno
di Dio in questa nostra parrocchia, per il bene
della nostra comunità, con fantasia, con libertà,
in armonia con il Parroco. Per loro, ma aperto
a tutti, ogni martedì alle ore 20,20 in canonica
incontro sulla Bibbia e Vangelo della domenica.
Fanno parte del Consiglio Parrocchiale per
gli affari economici: Pol Dario (referente), Tomasi
Cesare, Battiston Antonio, Meneguz Bruno (segretario).
GRAZIE a tutti per aver accettato questo
servizio a favore di questa nostra comunità.
«Voce
ce
ea
amica»
mica»
Corbanese • Corbanese • Corbanese • Corbanese • Corbanese • Corbanese
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Settembre-Ottobre 2010
SCUOLA DELL’INFANZIA
“S. ANTONIO” CORBANESE
“casa dolce casa ”
Un altro anno scolastico è già iniziato e, con grande gioia da parte di
tutti, il numero dei bambini iscritti è aumentato e sono state formate,
come di consueto, le due sezioni.
Con noi quest’anno c’è anche la maestra Laura, fresca di laurea e già
entrata a pieno ritmo nel fervore scolastico! BENVENUTA!
Il progetto educativo e didattico scelto dal nostro collegio docenti,
quest’anno, tocca il tema della CASA: la casa è l’ambiente nel quale i
bambini vivono la loro quotidianità. Oltre ad essere luogo di relazioni
affettive e interpersonali, è un luogo fisico, che merita di essere analizzato. E’ un modo per potenziare la curiosità e la spinta a esplorare
e capire, il gusto della scoperta, la meraviglia e lo stupore che coglie
quando si scoprono i segreti di alcuni oggetti, la motivazione a mettere alla prova il proprio pensiero. Questi traguardi sono raggiunti dai
bambini soprattutto attraverso la manipolazione, l’osservazione con
l’impiego dei cinque sensi, l’esercizio di semplici attività manuali e
costruttive, l’uso di un lessico specifico…
Siamo partiti analizzando la nostra scuola… anche questa è una
“casa”: le stanze che la compongono, ognuna con le sue specificità, le
regole, le persone che ci lavorano… è anche un modo per aiutare i più
piccoli a conoscere questa realtà per loro nuova, nella fase dell’ambientamento.
Durante l’anno scolastico passeremo ad esaminare la “nostra” casa,
le case del mondo, le case degli animali, l’evoluzione della casa nel
Una nuova esperienza
Mi presento sono Laura e
sono la nuova maestra della
scuola materna S. Antonio, che
affiancherà la maestra Michela in
questa nuova avventura scolastica. Nonostante diversi tirocini e
diverse attività di animazione con
i bambini questa è la mia prima
esperienza e posso dire di essere
“al settimo cielo”. Dentro di me
quante sensazioni si mescolano,
e penso: “Che gioia poter insegnare a dei bambini a scoprire il
mondo!” Un po’ di preoccupazione nei primi giorni ammetto
di averla avuta, e molti pensieri vagavano nella mia mente…
come sarà lavorare qui? Come
sarà la mia collega e il personale? Domande che in pochi giorni
hanno avuto subito la loro risposta! Grazie a Michela, ottima persona e insegnante, a Don Angelo,
che mi ha accolto con gentilezza
e fiducia, e al personale mi trovo
proprio bene.
I primi giorni di scuola sono
stati un momento di osservazione e di ambientazione sia da
parte mia sia dei bambini…occhi
che si guardano e scrutano, nomi
che si ripetono, lacrime che scendono dai visi dei nuovi bimbi, sorrisi e risate che riecheggiano nel
salone e in un attimo la scuola si
tempo e la Chiesa
Chiesa, casa di tutti i cristiani
cristiani, tema che sarà ripreso più vol
volte, soprattutto in occasione di festività liturgiche, nella partecipazione
alle Messe e durante le nostre visite alla Chiesa. Anche il nostro amico
Gesù nacque in una casa, anche se era un’umile capanna! Quest’anno
poi, che sorpresa!! Abbiamo una nuova amica che si chiama Postalina:
è una magica cassetta della posta che ci fa trovare a scuola tanti messaggi, racconti, filastrocche… le sorprese non finiscono mai!!
L’attività scolastica sarà ulteriormente arricchita da percorsi specifici tenuti da professionisti esterni: psicomotricità, musica, danza, letture animate; e poi le uscite: la prima, la castagnata, è già avvenuta e
cogliamo l’occasione per ringraziare i genitori e i nonni di Aurelisa e
Benedetta che ci hanno ospitato e cucinato le deliziose castagne!
Tante idee, tanti contenuti: noi cercheremo di condurre al meglio
la nostra MISSIONE: gettare un seme che possa mettere salde radici
nella mente e nel cuore dei “nostri” bambini.
Buon anno scolastico a tutti!
Maestra Michela
FESTA DELLA FAMIGLIA
riempie di voci e canzoni gioiose…mentre un mare di emozioni
mi avvolge.
L’autunno è già arrivato, gli alberi si trasformano e i colori che
la natura ci regala sono meravigliosi: il rosso e il giallo delle foglie, il marrone delle castagne e il
verde dell’erba sono tutti colori
vivaci che rappresentano i bambini nelle giornate che si susseguono.
Ogni bambino, piccolissimo,
piccolo, medio o grande che sia,
con il proprio carattere, la fantasia, la spigliatezza, la creatività e
a volte anche con i capricci, dà
alle giornate un tocco di serenità,
dove la noia lascia spazio all’allegria e al piacere di stare insieme
e dove giorno dopo giorno s’imparano regole, comportamenti e
attività nuove che permettono
di crescere e di vivere in modo
sereno.
Sono felice di aver avuto la
possibilità di insegnare in questa
scuola e sono certa che insieme
porteremo a termine questa avventura con successo, perché i
bambini sono il nostro futuro e
la loro educazione e formazione
è la cosa che ci sta più a cuore.
Laura
Anche quest’anno il 5 settembre si è svolta la festa della Famiglia. Riunire le coppie con la sacralità del vincolo del matrimonio,
la testimonianza con tanti anni di vita coniugale. L’importanza della
famiglia e la forza dell’amore. Tutte queste cose hanno reso questa
festa speciale.
La giornata è iniziata con la S. Messa cantata; il coro parrocchiale
accompagnato dalle note dell’organo, diretto con passione dalla Sig.
ra Rossana Pradal, con il soprano Mara Tarolli. che ha cantato l’Ave
Maria di Schubert è stata ancora più solenne e resa più suggestiva.
Al termine della Santa Messa è stato donato ad ogni coppia un
ricordo.
La giornata è proseguita piacevolmente con il pranzo comunitario
presso lo stand della Pro Loco. A tutte ll coppie partecipanti rinnoviamo gli auguri per i traguardi raggiunti e le ringraziamo per aver
partecipato.
Il Comitato parrocchiale
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FESTA SETTEMBRINA
Mercoledì 8 giorno della Natività di Maria alla sera nella Chiesa
Parrocchiale come una veglia di preghiera si è tenuto un concerto
vocale e strumentale in preparazione alla nostra festa Mariana.
Con la partecipazione del coro di Barbisano diretto dal maestro
Rinaldo Padoin e all’organo il maestro Roberto Padoin.
Al termine del concerto il coro di Barbisano ha voluto ricordare
Silvia Da Ros dedicandogli un brano all’organo. E’ stato un momento commovente ricordando la sua prematura scomparsa.
La partecipazione è stata abbastanza buona.
Domenica 12 Santa Messa Solenne cantata dalla nostra Schola
Cantorum, poi processione con la statua della Madonna lungo le vie
del paese, dove durante il tragitto si sono svolti canti e preghiere. Infine un festoso suono di 4 campane ha concluso una bella mattinata.
Francesco Borsoi
Santa Cresima
G
iorno di festa è stato per la nostra Comunità domenica 10 ottobre. Durante la santa Messa presieduta dal
nostro vescovo Corrado Pizziuolo, hanno ricevuto il Sacramento della Confermazione 6 ragazze: Favero Andrea, Pol
Eleonora, Andreetta Vanessa, Giordano Betti, Meneguz
Beatrice, e Tomasi Camilla, in un clima festoso e circondati
da genitori, parenti ed amici in una chiesa gremita. Il vescovo durante l’omelia ha ricordato a queste ragazze che il dono
dello Spirito Santo se accolto e coltivato nella fede ci aiuta
a vivere più uniti a Cristo come i tralci alla vite. Abbiamo
poi pregato per tutti, per la nostra parrocchia, per il nostro
Papa, per il Vescovo e per don Angelo. Che possa essere di
esempio ed aiuto quando ne abbiamo bisogno.
Le cresimande
Ricordi
Cosa devo dire ai ragazzi a catechismo? Come accompagnarli? Sono
capace di parlare a loro?
Sono domande che ogni catechista si pone all’inizio dell’anno, ben consapevole che il suo compito è seminare, ma chi fa crescere è Dio.
Anche il catechista sa che la catechesi (un’oretta alla settimana!!) non
è sufficiente da sola a plasmare un cristiano, che è indispensabile il contributo della famiglia, che non è pensabile una buona catechesi senza la
partecipazione della comunità e senza una continuativa partecipazione alla
S. Messa domenicale.
Ogni credente deve, per quanto può, impegnarsi in questo grande compito.
C’è dunque bisogno di persone che parlino di Dio, che lo facciano conoscere, che annuncino la Sua Parola !
Essere catechisti è un atto di fede. Non può essere una scelta di una
attività come tante altre!
Ringrazio di cuore quanti, in quest’anno e nel passato, si sono prestati
e mettono a disposizione il loro tempo. Quanto si fa perché Dio venga
conosciuto e amato è una grande opera. La fatica (non sempre dovuta
ai ragazzi!) sarà presto dimenticata. Il premio sarà la gioia di aver fatto
conoscere al mondo il mistero di Cristo! Il premio finale è segreto di Dio.
Calendario
Ogni lunedì ore 15.30
1a elementare con Luigina
2a elementare con Gabriella
3a elementare con Lidia
4a elementare con Augusta e Olivanna Pilon
n
5a elementare con Lucia e Edj
Ogni martedì
ore 15
1a media con Renata e Isabel
ore 14,30 2a media con Stefania
ore 15
3a media con Don Angelo o persona disponibile
Possamai Celeste e Antoniazzi Palmira
11−10.1991
E’ iniziato
l’anno catechistico
10.4.2007
Passano gli anni, ma i nostri cari sono ricordati
con grande affetto e nostalgia. Figli e i nipoti.
ore 16.00 1 a superiore con Suor Paola.
Sabato ore 15.00 (ogni 15 giorni)
2a e 3a superiore con Assunta Gioia
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«Voce amica»
i
Settembre-Ottobre
S
e
ett
ttembre-Ottobre 2010
Corbanese • Corbanese • Corbanese • Corbanese • Corbanese • Corbanese
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«Voce amica»
ALPINI CORBANESE
Rancio alpino
Domenica 29 Agosto presso lo stand della Pro
Loco si è svolto il tradizionale pranzo alpino.
Come normalmente accade in queste occasioni è
stata celebrata una S. Messa dal nostro parroco
Don Angelo, animata dal Coro parrocchiale.
A nome di tutto il Gruppo vogliamo ringraziare
la Pro Loco per l’ospitalità ricevuta, il parroco ed
il coro per aver reso più solenne la S. Messa e tutti
coloro che ci hanno aiutato.
Al pranzo hanno partecipato, oltre agli alpini
della Sezione di Conegliano, altre varie rappresentanze di Gruppi Alpini nostri amici, e rappresentanti dell’amministrazione Comunale e della
Banca Prealpi. La giornata è trascorsa con un bel
sole, tra ricordi e canzoni tradizionali e si è conclusa con una lotteria di beneficienza.
La partecipazione della gente del paese è stata
notevole e calorosa, tutto ciò ci rende orgogliosi
e ci hanno detto ancora una volta, anche se non
serviva, che gli Alpini sono sempre amati e ben
voluti da tutti.
Giornata sui monti
Il giorno 18 Agosto i consiglieri del Gruppo Alpini con le rispettive signore si sono dati appuntamento di buon mattino, presso la sede, per trascorrere una giornata insieme.
Da Corbanese ci siamo portati verso Valdobbiadene, dove ci siamo fermati per uno spuntino, con
destinazione Malga Mariech in cima alle “Pianezze”.
Arrivati sul posto, anche se le condizioni meteo
non erano delle migliori a causa delle nubi basse che avvolgevano la cima, abbiamo passato una
piacevole giornata, deliziati anche dall’ottimo
menù propostoci dai gestori. In conclusione della
giornata, dopo aver anche giocato a carte, ci siamo
apprestati a rientrare in sede.
Torneo di bocce sezionale
Sabato e Domenica 2-3 ottobre si è svolto a Corbanese l’annuale torneo di bocce sezionale, della
sezione Alpini di Conegliano, torneo itinerante che
ogni anno viene organizzato da un gruppo diverso
della sezione. Quest’anno il comitato organizzatore ha voluto inserire una serata di cori per dare più
risalto a questa bella manifestazione.
In particolare i cori che hanno partecipato sono:
C
Coro
ANA Val di Scalve (BG)
e il Coro Alpino Col di Lana di
ed
C
Cozzuolo.
L’esibizione dei due
c è stata magnifica e come al
cori
ssolito il tempo è volato via in
m
men che non si dica.
La domenica di primo mattino
è cominciato il vero e proprio
to
torneo che ha visto la partecipazzione di 25 coppie, le quali hannno gareggiato non solo davanti
aalla nostra sede, ma per motivi
lo
logistici e di tempo anche pressso il bocciodromo di Coneglianno.
La giornata è trascorsa piacevvolmente il tempo per fortuna
hha tenuto e ci ha consentito di
poter effettuare tutte le partite, nel pomeriggio, dai
quarti sino alla finale.
Settembre-Ottobre 2010
Gli alpini
sempre disponibili
Domenica 24 ottobre le famiglie delle persone
diversamente abili che frequentano il Centro di
Lavoro Guidato della Cooperativa Fenderl di San
Giacomo di Veglia si sono trovate a Corbanese per
il pranzo e la castagnata.
Gli alpini hanno dato la disponibilità della loro
Sede.
E’ stata una bella iniziativa, dove il clima di cordialità e gioia ha contribuito a rallegrare tutti.
I genitori ringraziano di cuore gli alpini soprattutto Davide, Gianantonio e Sergio per la vicinanza la sensibilità dimostrata nei confronti dei nostri
figli.
Un grazie a Don Angelo per aver condiviso
con noi questo momento.
Se passate per San Giacomo
di Veglia fermatevi al negozio
Terra Fertile dove la Cooperativa Fenderl vende le verdure biologiche coltivate dai nostri ragazzi con l’aiuto degli operatori.
I GENITORI
GRAZIE
Da segnalare il terzo posto della coppia di casa
composta da Francesco Franceschet – Dario Pol,
a loro i nostri più sentiti complimenti per i bel risultato.
Il comitato organizzatore ed il
consiglio direttivo
del Gruppo Alpini di Corbanese
ringraziano
tutti
coloro che con la
loro opera si sono
resi disponibili in
quei giorni, inoltre
si ringraziano tutti
gli sponsor che con
il loro contributo
hanno reso possibile l’organizzazione dell’evento.
De Nardo
Davide
Cari Alpini tramite Voce
Amica vi voglio ringraziare per
avermi dato la possibilità di trascorrere una
domenica veramente speciale assieme ai miei
amici e compagni di lavoro.
Ci siamo divertiti tanto giocanddo a bocce cantando col il karaoke
e anche mangiando le cose buone
cche ci hanno preparato alcune
m
mamme. Grazie ancora Alpini
Francesco Borsoi
Il coro alpino
Val di Scalve
io con altri bimbi
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Esperienza in Brasile
H
o diciott’anni e l’idea di
partire come volontaria mi
aveva sempre affascinato. Solo
quest’anno però mi si è presentata l’occasione: tre settimana a
Criciuma in Brasile, facendo parte di un progetto sportivo. Infatti,
da ben sette anni la mia professoressa organizza dei corsi di nuoto,
basket, calcio e pallavolo, aiutata
ogni anno da volontari che, maestri in queste discipline, portano
a compimento le varie attività.
Nonostante fossi a conoscenza di
che tipo di progetto fosse e non
essendo io insegnante di nessun
di questi sport, chiesi ugualmente
se ci fosse la possibilità di poterne
fare parte. La risposta fu positiva
e fui, in un secondo momento, af-
n
fiancata ad un’altra ragazza, con
la quale avrei svolto le lezioni dii
pallavolo. Quando però arrivò ill
momento di decidere se partiree
n
realmente oppure no la scelta non
o
fu facile poiché questo viaggio
avrebbe dovuto sostituire le im-mancabili vacanze estive con glii
amici. Dopo alcuni giorni però
mi decisi. Ricordo che i momenti
prima della partenza furono caratterizzati da pianti e angoscia
all’idea di andarmene così lontana da sola. Questo stato d‘animo
però non se ne andò neanche durante la prima settimana che trascorsi lì; il freddo e la mancanza
di riscaldamento all’interno del
seminario dove dormivo non mi
aiutarono di sicuro.
con Anderson sulle spalle,
il bambino che ho deciso di adottare
Curiosità storiche
Campanile e campane
Non ho trovato precise notizie circa il campanile di Corbanese
nell’archivio parrocchiale.
Nel settimanale ”l’Azione” del 15 aprile 1922 n. 15 si riporta un
articolo dell’allora Arciprete don Giuseppe Faè riguardante la restituzione delle campane asportate durante l’invasione Austriaca.
“Dopo 55 mesi di silenzio, furono restituite le tre campane e da esso vibrarono le prime voci di lode, di riconoscenza, di pace, di armonia a Dio,
all’Italia, ai caduti, ai reduci”.
Vennero fuse dalla premiata Ditta De Poli di Vittorio Veneto (traslocata ora a Revine) e le consacrò S.E. Eugenio Beccegato, vescovo
di Vittorio Veneto.
Su tutte le campane si trova incisa la scritta:”ME FREGIT FUROR HOSTIS AB AERE REVIXIT ITALIAM CLARA VOCE DUMQUE CANENS – MCMXXVII”.
La campana grande
Nota musicale “Re”. Scritta incisa ”TUI FAMULI SUBVENI,
ORATE PRO NOBIS” è dedicata ai Ss. Gervasio e Protasio, Immacolata, S. Tiziano, S. Paolo, Gesù buon pastore, S. Antonio da
Padova. Rappresenta i padri e le madri di Corbanese.
La campana mezzana
Nota musicale”Mi”. Scritte infuse:” AB OMNI MALO LIBERA
La vita dei bambini. Con l’inizio della mia attività però iniziò
anche la mia integrazione e tutto
diventò più facile. Passavo tutto
il giorno nella scuola sebbene le
mie lezioni mi occupassero solamente 3 ore al giorno. Quel posto
era magico, non ti permetteva di
staccartene. C’erano ovviamente
i giorni in cui ero distrutta, perché quei bimbi ti tolgono tutte le
energie; non puoi permetterti di
passare in mezzo a loro inosservata, ma devi fermarti a baciarli
tutti, sia chi conosci, sia chi no.
Nel frattempo avevo conosciuto
un sacco di bambini, in particolare, una mattina,conobbi Thiago. Ancora oggi non so quanti
anni abbia, lui dice 5 ma deve
averne di più. Iniziò tutto quando gli chiesi se potevo fargli una
foto e da quel momento non ci
siamo più lasciati. Mi ha rubato
il cuore senza parole. Infatti, essendo solo in prima elementare
non riusciva a decifrare il mio
portoghese e viceversa. Penso di
aver sentito la sua voce solo pa-
recchi giorni dopo
recc
il nnostro incontro.
“La sua storia?”
“un disastro” mi
risponde Giuliana,
risp
la coordinatrice, il
giorno che andiagio
mo a prendergli le
m
scarpe. “vive nelsc
la favela lungo la
ferrovia”. A queste
ferrov
rabbrividisco; ne ho già
parole rabbrividi
sentito parlare molto, è la peggiore. Poi continua “il papà e la
mamma sono drogati e non li interessa il lavoro. Vogliono stare a
casa a drogarsi. Lui e tutti i suoi
fratelli vengono al Bairro solo
per mangiare” “ e quanti fratelli
ha? Io ne conosco solo 3!” ,scopro invece che ce ne sono altri 4.
“Una storia come tante insomma,
inutile che mi dispero”, cerco di
convincermi. Quando però queste storie toccano i bambini a te
cari, i bimbi con cui passi tutto il
giorno, ecco, quando vieni a sapere che sono anche le loro storie, allora ti senti morire. Guardo
Thiago felice per le sue nuove
scarpe e me lo immagino tornare a “casa” e vorrei tanto portarlo
via con me, lontano da tutto quel
marciume. Gli ultimi giorni sono
molti i bambini che vorrei portare con me, ma non per “salvare”
loro, ma per salvare me, per non
soffrire della loro lontananza.
Isabel Morandin
(continua)
NOS. A FULGURE ET TEMPESTAE LIBERA NOS MALO.” Ed è
dedicata a S. Rocco, S. Antonio da Padova. Rappresenta la gioventù
di Corbanese.
La campana mezzana piccola
Nota musicale “Sol”. Scritte infuse: BEATO MUNDO CORDE.
UBI PETRUS IBI ECCLESIA. Dedicata a S. Luigi, S. Caterina, S.
Pietro. Rappresenta l’innocenza di Corbanese.
La campana mezzana piccola
Nota musicale “La”. Pesa Kg. 360. Scritte: “ FORTITER IN
RE”(forza nelle cose), SUAVITER IN MODO (dolcezza nel comportamento), NIHIL SINE DEO (niente senza Dio). Dedicata al Papa
Giovanni XXIII con l’ostensorio, Madonna con il Bambino, Cristo
Risorto, ostensorio dell’anno Eucaristico 2005. Dedicata o intenzione: unire l’Eucaristia alla famiglia. Non ci può essere famiglia cristiana senza l’Eucaristia e viceversa.
La campana piccola
Nota musicale “Si”. Di recente acquisto. Pesa Kg. 260. Immagine
dedicata a Maria Immacolata.
Sono poi stati aggiunti ad ogni campana dei martelli che permettono il suono del cariillon, cioè di poter
suonare o ascoltare varie canzoni religiose
e non religiose; ad esempio E’ l’ora che pia...
Andrò a vederla un dì, Tu scendi dalle stelle,
Laudato sii mio Signore, La leggenda del Piave... e altre...
Corbanese • Corbanese • Corbanese • Corbanese • Corbanese • Corbanese
Settembre-Ottobre 2010
«Voce amica»
Corbanese • Corbanese • Corbanese • Corbanese • Corbanese • Corbanese
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LAUREA
Settembre-Ottobre 2010
FRECCETTE
Valentina Rizzà il giorno 14 ottobre presso l’Università degli Studi di
Udine ha conseguito la laurea quadriennale in Scienze della Formazione Primaria con la tesi dal titolo” Iperattività: indicatori precoci e intervento educativo”.
Relatore chiar.mo prof. Daniele Fedeli.
Congratulazioni alla neodottoressa che
ha resi felici papa Sergio, mamma Carla
ed anche al nonno Sandro Dall’Ava.
Grandi soddisfazioni per un
grande campione Provinciale e
Regionale.
Un grosso in bocca al lupo per
altre vincite.
Vittorino
Dal Cin
sei grande!!
I tuoi amici
Anagrafe
Battesimi
3. GRAZZINI LORENZO
di David e di Pradal Elisabetta,
nato a Milano 1.04.2010 e battezzato il 19 settembre 2010
nella nostra parrocchiale. Abita
in via Ghette, n. 8.
Madrine: Maddalena Grazzini
e Pradal Mariavittoria.
4. COLLODEL NICOLE di
Cesarino e di Simonovic Mirjana, nata a Vittorio Veneto il 16
maggio 2010 e battezzata il 19
settembre a Corbanese dove
abita in via Piave 31/A.
Madrina: Tatiana Prastalo
Borislav da Roverbasso di Codognè.
Matrimoni
1. SANTIN PAOLO da Conegliano con TAMAI MARIKA
hanno celebrato il loro matrimonio nella nostra chiesa arcipretale il giorno 24 aprile 2010.
Testimoni: Laurenti Gianluca,
De Martin Lisa, Tamai Ivo, Pessotto Lisa.
2. VOLTANI DANIELE da Bologna con LAZZARIN ANNA, si
sono sposati il giorno 4 settembre 2010 a Corbanese.
Testimoni: Moreschi Annalisa
da Bologna, Fant Michela da
Modena, Manni Cristian e Mossuto Giuseppe da Bologna.
Nella casa
del padre
13. MORANDIN PIETRO
coniugato con Luca Noemi.
Abitava in Borgo Molini. Viveva
immerso nella vita della natura,
circondato dai fiori. All’impegno
per il lavoro univa l’amore alla
famiglia. La malattia lo stroncò
il 3 settembre 2010, a 86 anni.
Il funerale fu celebrato solennemente il giorno 4 e poi tumulato
nel nostro cimitero in attesa della
risurrezione.
14. MENEGUZ ANGELO di
90 anni coniugato con Possamai Celestina. Nonostante l’età
avanzata non venne meno la
voglia e la grinta di voler vivere,
senza abbattersi di fronte alle difficoltà. Passò da questo mondo
terreno al mondo di Dio il 9 settembre 2010 e dopo le esequie
religiose tumulato nel cimitero di
Corbanese l’11 settembre.
15. PRADAL LUCIANA fu
Germano e fu Dal Col Irene. Formò la sua famiglia celebrando il
matrimonio con Favero Umberto.
Sopportò fatiche e disagi per assicurare un avvenire dignitoso e
sereno alla sua famiglia. Le giornate passarono in un alternarsi
di soddisfazioni e speranze, ma
il male ebbe poi il sopravvento e
così morì a 69 anni il 20 settembre 2010. Il suo funerale venne
celebrato il 22 settembre e accompagnata al cimitero, nella
speranza della risurrezione.
16. BATTISTON PIETRO di
anni 82, coniugato con Nardin
Liliana. Abitava in via Callesella. La sua non fu una vita facile,
sempre bisognoso di cure mediche, per l’incapacità di esprimersi, causato da un intervento
alle corde vocali. La malattia e gli
anni indebolirono il suo fisico e
il 22 settembre 2010 concluse
la sua esistenza; il giorno 24 set-
tembre dopo le funzioni religiose venne portato nel cimitero di
Corbanese.
17. DAMIAN INES ved. Favero Giuseppe, di anni 84. È stata
assistita con amorevolezza nei
suoi ultimi anni, dopo aver perso
un po’ di memoria e salute. Non
le è mancata l’assistenza spirituale e riceveva spesso la S. Comunione. Concluse il suo viaggio
terreno il 25 settembre 2010 e
dopo le esequie celebrate nella
nostra chiesa venne tumulata
il 27 settembre nel cimitero di
Corbanese.
18. MICHELON ANGELO
fu Francesco e fu Giovanna De
Coppi. Risiedeva in via Madonna
di Loreto con la moglie Prevedello Maria. La sua esistenza di 81
anni si snodò nella professione
di lavoratore della madre terra.
Non solo vide il meraviglioso e
stupendo alternarsi delle stagioni: tante primavere, estati, autunni ed inverni, ma anche spettatore di un alternarsi di problemi
civili, con il carico pesante di
cambiamenti fiscali, economici
(quote latte, stalla, uva...). Angelo faceva parte dell’Associazione
Gruppo Alpini di Corbanese con
i quali condivideva ispirazioni e
iniziative di solidarietà e di amicizia e al suo funerale vi fu una nutrita presenza di penne nere con
molti labari, Concluse
improvvisamente la sua
vita il 7 ottobre 2010,
per collasso cardiaco,
lasciando nel dolore non
soltanto i famigliari, ma
anche molti di noi. Partecipato il suo funerale da
tanti amici e conoscenti,
e con emozione accompagnato al nostro cimitero il giorno 9 ottobre in
attesa della risurrezione.
19.
STRINGHER
DANILO fu Giovanni e
fu Battiston Augusta, e
ved. De Zanet Antonia. Noi conosciamo bene la data di nascita
di una persona, ma non prevediamo quella della morte, che può
capitare improvvisamente. Così
è stato per Danilo: giornate belle
e serene, ma anche tristi e grigie.
Improvvisamente, il 14 ottobre
2010, vicino casa, all’aria aperta lo colse un malore. La Messa
esequiale il giorno 16 ottobre a
Corbanese e poi accompagnato
al cimitero nell’attesa di ritrovarsi
ancora insieme con i suoi cari.
20. MATTIUZ AUGUSTA di
89 anni, fu Giuseppe e fu Regina Dall’Anese. Assieme al marito
Dei Svaldi Enrico, Augusta riempì le proprie giornate di tanto
lavoro perché le necessità erano
grandi e le entrate sempre limitate. La sua vita era arricchita dalla
preghiera, dalla fede in Dio, dalla
partecipazione alla Messa, dalla
frequenza ai sacramenti, in modo
particolare alla Santa Comunione che riceveva spesso e negli
ultimi ogni mese nel 1° venerdì
dedicato al S. Cuore. La salute l’ha accompagnata per anni,
ma poi si fece fragile e debole
e come candela si consumò il
18 ottobre 2010. Il suo funerale
fu celebrato a Corbanese il 20
ottobre e poi accompagnata al
cimitero.
Scuola materna
La festa della castagna
Anche quest’anno i bambini della scuola
dell’Infanzia hanno avuto l’invito di andare
presso lo stand della Pro Loco per “castagnata”. Sono stati accolti dal presidente Luciano
Piaia che ha rivolto a tutti i bambini, insegnanti e personale il suo saluto di benvenuto,
esprimendo anche la gioia di stare con i suoi
collaboratori in mezzo a noi e a servirci. A
questo invito annuale, divenuto ormai tradizionale, per i nostri bambini è giorno di festa,
perché tutti possono esperimentare il trasporto
del pulmino, di uscire per fare un’esperienza
diversa, e per vedere cucinare le castagne.
Alla Pro Loco di Tarzo va la nostra riconoscenza, perché da la possibilità alla nostra
scuola di poter godere di questa realtà presente in territorio, non solo, ma di offrire ai
bambini conoscenze… e gustare i frutti della
nostra terra.
Sr. Leontina F.
www.parrocchiaditarzo.it
pagina 19
GRAZIE
I genitori sentitamente ringraziano le Associazioni che nelle ultime settimane hanno dato la possibilità di raccogliere fondi a favore della nostra
Scuola Materna.
Pro Loco, U.C. Vallata MTB e Calcio a 5 hanno ricavato uno spazio all’interno delle loro
manifestazioni dimostrando
sensibilità e attenzione alle
problematiche che sta vivendo la scuola parrocchiale
a cui lo Stato sta tagliando i
contributi. Ringraziamo per
la generosità e la consapevolezza che hanno circa l’importanza della preparazione
e dei valori dati da questa
Istituzione ai nostri bambini.
Cogliamo anche l’occasione
per ricordare che nel mese
di dicembre sarà aperto un
mercatino con tante idee regalo create dalle famiglie dei
bambini che frequentano
l’asilo e da loro sostenitori.
I genitori
L‛esperienza dei cresimandi a Sarmeola.
“A volte sembra che il successo di una vita
si misura in base alla quantità di denaro che si
riesce ad accumulare o sul ruolo di potere che si
raggiunge, più che sul fatto di poter esprimere
e mettere a frutto le proprie capacità e qualità, e
al tempo stesso poter costruire relazioni significative e vitali con le persone che incontriamo.”
E’ un passaggio significativo, questo, che si
accoglie visitando gli ospiti dell’Opera della
Provvidenza “S. Antonio” a Sarmeola (PD).
L’uscita del quattro settembre, offerta ai ragazzi che si preparavano a ricevere il sacramento della Confermazione, accompagnati da una
mamma e dalla catechista, è stata un’occasione
privilegiata di confronto accanto a persone che
la nostra società mette ai margini perché non
produttive e non consumistiche, ma che sanno
invece essere autentici maestri alla scuola della
vita, nella ricerca dei valori fondamentali su cui
fondare una intera esistenza.
I nostri ragazzi dopo questo incontro si
sono così espressi:
E’ stata un’esperienza unica, ho visto una
casa dove ospita le persone bisognose e in difficoltà. Mi hanno aiutato a comprendere cosa
vuol dire “Vivere e perché”.(Michele)
In questo giorno ho scoperto una realtà diversa che mi ha fatto comprendere che ognuno
ha il diritto di vivere e che la vita è un dono.
(Islinda)
Le persone ci hanno accolto con affetto, un
affetto che nel mondo esterno è invisibile, o se
c’è è sotterrato da cumuli di odio e di stress
da persone che sfuggono, che cercano, ma non
ti amano perché si fermano alle apparenze, si
dimenticano di vivere perché cercano una vita
utopica, perché fatta senza accorgersi di situazioni diverse, d’amore.( Salomè)
Oggi abbiamo imparato e capito molte cose
sulle persone diversamente abili. Abbiamo scoperto perché tutte le persone hanno bisogno di
amore e di una famiglia. Queste persone sono
molto gentili con gli altri e interagiscono e ci
fanno capire molte cose. (Elisa P.)
Questa giornata mi ha fatto capire che
l’aspetto esteriore non è importante. La vita è
un dono d’amore. (Enrico)
Oggi abbiamo conosciuto delle persone che
non sono come noi e hanno bisogno di affetto.
Con questa esperienza ho capito che bisogna
amare chi ci sta vicino per dare un senso alla
vita.(Elena)
Grazie a questa
esperienza ho capito che è bene aiutare
gli altri e che nella
vita non è importante
l’aspetto esteriore, ma
i piccoli gesti che si
fanno per gli altri con il cuore.(Claudia)
Mi ha colpito di questa giornata, il fatto che
tutti i “fratelli” esternavano tantissima gioia e
tanto amore. (Beatrice)
Oggi ho visto tante persone che lottano per
la vita. Quest’opera è molto importante anche
per noi stessi, perché è una grande famiglia che
combatte la nostra società, che vede tutto negativo. (Alessandra)
Oggi ho veramente capito e compreso il vero
significato di Provvidenza, e che ogni persona
merita di vivere nonostante i propri disagi e
problemi che rendono a volte soli. (Anna )
Con questa esperienza ho capito che ci sono
persone che hanno bisogno di essere amate e
che molti lo fanno. (Lisa)
Mi è piaciuto il modo in cui questa opera è
organizzata. Tutte quelle persone che sono in
“disagio” possono offrirci tanto, soprattutto
essere felici e godere di un clima di famiglia.
(Xhesina) L’esperienza di oggi mi è servita per
capire che purtroppo non tutte le persone sono
fortunate come noi. E nonostante questo, hanno
un cuore per manifestare l’affetto, e tutti insieme formano una grande famiglia. (Serena )
Ci auguriamo che questa giornata, trascorsa
in questo luogo di Provvidenza… non rimanga
un buon ricordo, ma che a tutti sia di aiuto per
crescere come singoli e come gruppo ad aprire
i nostri cuori e le nostre menti ad orizzonti più
ampi, più veri come ci ha insegnato Gesù.
Sr. Leontina Fabbro
Sarmeola, 08.09.2010
M.R. Parroco di Tarzo
Esprimo un sentimento di profonda gratitudine per l’offerta di €
50,00, accompagnata da generi alimentari, elargita a beneficio della nostra Opera in occasione della visita dei ragazzi della Cresima. Possa il
Signore, per intercessione di S. Antonio, patrono della nostra Casa, ricompensare generosamente Lei, i ragazzi e le loro famiglie per questo
gesto di carità. Assicurando un particolare ricordo nella preghiera e invocando la benedizione di Dio onnipotente, con animo grato, porgo
cordiali saluti.
Il Direttore Mons. Roberto Bevilacqua
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Settembre-Ottobre 2010
Voce Amica
«Voce amica»
i
Tarzo
«Voce amica»
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Settembre-Ottobre 2010
Cresimati
Nella nostra chiesa, il 24 ottobre 2010, hanno ricevuto il Sigillo dello Spirito Santo nel Sacramento della Confermazione
celebrato dal Vescovo di Vittorio Veneto Monsignor Corrado Pizziolo: De Polo Claudia, Pizzin Elisa, Gava Beatrice,
Tomasi Serena, Gappu Elsheba, De Polo Alessandra, Lovat
Salomè, Rukp Xhesina, Casagrande Enrico, Da Re Michele,
Andreon Elisa, Feratay Islinda, Pradal Anna, De Coppi Elena, De Polo Lisa, Cunial Lorenzo.
A Refrontolo il 27 Giugno 2010: Pradal Alice.
ANNO CATECHISTICO 2010-2011
1^ elem.
2^ elem
Lunedì
Lunedì
3^ elem
Lunedì
4^ elem
5^ elem
1^ media
Lunedì
Lunedì
Mercoledì
2^ media
Martedì
3^ media
Martedì
De Toni Luca
Tomasi Luigina
Zuanella Luigina
Busetti Graziella
Grava Lara
Fava Orietta
Rosano Rossana
Sant Caterina
Sartor Silvia
Suor Ignazia
Sant Caterina
Suor Leontina
14.30
14.30
Asilo
Asilo
14.30
Asilo
14.30
14.30
14.40
Oratorio
Oratorio
Canonica
14.30
Canonica
16.15
Canonica
LAVORI IN PARROCCHIA
PRESTITO GRAZIOSO
Ricordiamo , ancora, che la Parrocchia confida sempre
nella generosità di tutti. Ai donatori verrà rilasciata ricevuta numerata e firmata dal Parroco. Il rimborso non
avverrà prima di 24 mesi (salvo necessità particolari). Ditte
e Imprese per i loro contributi possono usufruire del
beneficio fiscale deducibile dal reddito d’impresa.
Modalità per la contribuzione: Direttamente in Canonica (tel.0438 586205) o con bonifico bancario presso la B.C.C. Prealpi di
Tarzo o sue filiali o altra Banca, con le seguenti coordinate: C/C n.15584
intestato a “Parrocchia della Purificazione della Beata Vergine di Tarzo”
Portare, poi, la ricevuta del bonifico in Canonica per avere il titolo che
sarà rimborsato.
90 Anni
De Favari Giovanni, ved. di De Polo Maria, residente a a
Fratta è stato festeggiato, l’11 ottobre, dalla figlia Domenica, dal
genero Adriano, dai nipoti Steven e Nicolas, parenti ed amici in
occasione del suo novantesimo compleanno. Giovanni ha ancora
grinta da vendere e fino a poco tempo fa lavorava il suo orto.
Gli auguriamo buona salute e di trascorrere ancora molti anni nella sua casa.
60° di professione religiosa
Domenica 12 settembre, le Suore Ancelle Missionarie hanno festeggiato il 60mo di professione Religiosa di Sr. Lorenza Bontorin. La
Santa Messa di ringraziamento, per questo traguardo è stata celebrata
da Mons. Martino Zagonel e dal Parroco Mons. Francesco Taffarel.
Punto di attenzione per tutta l’assemblea è stato quando il Sacerdote
guardando tutti disse: Vedete questa sorella, oggi celebra una data di
fedeltà, 60 anni di professione religiosa, di donazione al Signore con lo
spirito del Carisma proprio dell’Istituto “Donare la propria vita per i
missionari e le missioni tutto al
fine della chiesa universale”.
Lei la nona di quattordici
fratelli fin dalla giovinezza ha
fatto la scelta di seguire Cristo
unico ideale della sua vita con
fedeltà, perseveranza e amore.
Fedeltà e perseveranza virtù
da imitare in qualsiasi stato di
vita che DIO ci chiama, come
anche formare una buona famiglia. Questa è la più bella
risposta che ogni chiamato può
dare.
Buttiamo via il cibo di una seconda Italia
Indagine dell’Università di Bologna
Allarme sullo spreco alimentare in Italia: circa 20 milioni di tonnellate
di cibo buttato.
Si sfamerebbero ogni anno 45 milioni di persone; un danno economico di 37 miliardi di euro.
- Agricoltura: vengono perse 17,7 milioni di tonnellate di prodotti.
- Cooperative: 75.000 tonnellate buttate solo di frutta e verdura.
- Centri agroalimentari: vengono sprecate 109 mila tonnellate di cibo.
- Industria: vengono buttate 2,2 milioni di tonnellate.
- Dettaglio: gli sprechi ammontano a 244 mila tonnellate.
- Famiglie: si spreca circa il 10% della spesa pari a oltre 500 euro/
famiglia.
Nei campi rimangono quasi 18 milioni di tonnellate di frutta, verdura
e cereali, oltre il 3% della produzione. In particolare nella frutta e verdura lo spreco a qausi pari a quanto viene consumato.
Equivoci: rebus delle scadenze da “consumarsi entro” a “preferibilmente entro”.
Dal 1974 ad oggi lo spreco alimentare in Europa, come del resto del
mondo è aumentato del 50%.
Chi recupera
Banco alimentare.
Nel 2009 recuperando 80 mila tonnellate sono state sfamate oltre 1.
400.000 persone.
Last minute marcket
Dal 2003 recuperando cibo ha fornito quasi 4 milioni di pasti e recupera farmaci e libri (solo nel 2004 80.000 libri destinati al macero).
Inchiesta di Avvenire - 20.10.2010
«Voce amica»
Partenza da Tarzo ore 6.20, sotto una pioggia battente, che non faceva sperare nulla di
positivo. Invece lungo la strada della Valsugana, il tempo è migliorato e il sole ci ha
accompagnato tutto il giorno. Ci sembrava
impossibile, che Don Francesco non avesse
prenotato come il solito, anche il bel tempo.
Dopo Pergine abbiamo raggiunto l’altopiano
di Pinè e arrivati alla meta a quota 1300 m.
Ci è apparso un panorama meraviglioso, le
montagne del Trentino. Entrati in una piccola vallata, abbiamo ammirato il monumento
eretto a ricordo dell’apparizione della Madonna a Domenica Targa, una pastorella. La
Madonna appare quasi sempre, a persone
semplici dal cuore puro. In questa località
piuttosto sconosciuta, durante la bella stagione, arrivano pellegrini da ogni parte d’Italia.
Abbiamo bisogno tutti di trovare, un luogo di
pace e di ritrovare un po’ di quella fede, che i
fatti della vita ci portano via.
Entrati nella chiesa, ci è apparsa subito la
scala Santa, che si poteva salire solo in ginocchio. Ma con l’età avanzata non era il caso di
mettere a dura prova le nostre articolazioni.
Ma da un’altra scala siamo arrivati nello spazio dedicato alla Santa Messa, che abbiamo
ascoltato con devozione. Belle le parole di
Don Francesco: “Trovare con il dialogo con
tutti, un rapporto umano, che ci aiuti nelle
tante difficoltà della vita”.
Aspettando l’ora del pranzo, abbiamo visitato il paese di Montagnaga.
Un paese che dai vicoli antichi, grazie al
turismo si è rinnovato.
In chiesa si trovano le testimonianze dei
tanti Miracoli, che anche qui la Madonna ha
erogato.
Presso il ristorante “Alla Comparsa”, abbiamo consumato l’ottimo pasto. Poi partenza per raggiungere Asiago. Lasciata la
Valsugana, percorrendo una strada piuttosto
pericolosa, con venti tornanti, siamo arrivati
a vedere l’altopiano di Asiago con i suoi sette
comuni. Ad Asiago ci aspettava la guida, che
ci ha accompagnato ed illustrato i punti più
importanti della città. Per primo siamo entrati
nel municipio, ricostruito dopo la guerra ‘15
pagina
pa
p
ag
giina
na 2
21
1
– ‘18. In sala consigliare, la guida ci ha parlato delle origini di questa città. Asiago fin dai
tempi antichi era abitato dai Cimbri, popolo
indipendente che governava l’altopiano. La
popolazione viveva di pastorizia, agricoltura
e commercio del legname. Poi verso il 1400
stipulò con Venezia un patto di dedizione.
Veniva richiesto solo l’impegno, di difesa
nei confronti della pianura. L’altopiano ha
dovuto sopportare periodi duri di guerra e
invasioni. Durante la prima guerra mondiale gli abitanti furono costretti a sfollare verso la pianura. Difatti nel vicino Cansiglio e
il altre località della Pedemontana, vivono
ancora dei Cimbri. Finita la guerra gli sfollati sono rientrati, sperando di trovare ancora
le loro case e i loro poderi. Invece era stato
tutto distrutto e solo dopo con tanti sacrifici
nel 1926 Asiago è tornata ad essere una bella città. Dopo una breve visita alla chiesa in
stile neoclassico, dedicata a S. Matteo, abbiamo percorso i punti più interessanti. In lontananza abbiamo visto il Sacrario Militare che
domina la città; eretto nel 1934. Qui riposano
57.591 caduti, oltre la metà dei quali ignoti.
In una lapide in questo posto, sono nominate
tutte le località dove si è combattuto. Il ritorno è stato tranquillo e siamo giunti a destinazione verso le 20. Grazie Don Francesco per
darci la possibilità di visitare luoghi interessanti e di trascorrere in serenità, una giornata
lontano dagli impegni quotidiani.
Aspettiamo il prossimo anno per un nuovo
incontro.
Silvia F.
GRUPPO
O A
ALPINI TARZO
AL BOSCO DELLE
“PENNE MOZZE”
Domenica 5 settembre la valle
incantata di San Daniele a Cison di
Valmarino ha vissuto il 39° raduno
al Bosco delle Penne Mozze. Tra
le migliaia di alpini convenuti dal
Veneto, dal Piemonte, dalla Lom-
bardia, dall’Abruzzo, dal Molise e
dalla Sicilia, c’eravamo anche noi,
di Tarzo, a rendere omaggio agli oltre 2.500 caduti, ognuno rappresentato da altrettante stele disseminate
nel suggestivo luogo. Il Presidente
del Bosco P.M., Claudio Trampetti,
nell’intervento di saluto e di ringraziamento,
g
, ha ricordato anche
i recenti lutti e mancavano quelli
del successivo, purtroppo, 9 ottobre. Dopo la S. Messa, celebrata
dal cappellano militare gen. mons.
Agostino Balliana, il consigliere
nazionale Nino Geronazzo ha portato il saluto del presidente Corrado Perona.
138° ANNIVERSARIO
Venerdì 15 ottobre, 138° anniversario della fondazione delle truppe
alpine, il Gruppo, come da tradizione, ha celebrato una S. Messa nella
chiesetta alpina alle Rive di S. Pietro. Sono stati ricordati, in particolare, Francesco Gianmarco, Marco
e Sebastiano, gli Alpini della Julia,
appartenenti al 7° Rgt. di stanza a
Belluno, caduti sabato 9 ottobre in
Afghanistan in missione di pace.
La funzione, sentita e partecipata,
è stata officiata dal parroco Mons.
F.Taffarel.
CASTAGNATA
Sabato 23 ottobre è stato consumato il rituale della “castagnata”
per i ragazzi dell’Istituto Comprensivo delle scuole elementari e
medie di Tarzo. L’incontro, come
sempre gradito, si prefigge di rievocare gli usi ed i costumi della vita
segue a pagina 22
Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo
Settembre-Ottobre 2010
Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo
pagina 22
agreste d’un tempo, ora riscoperta e
valorizzata, e consolida l’amicizia
tra gli Alpini, i ragazzi ed i docenti,
dalla cui collaborazione nascono,
durante l’anno, momenti di cultura
e di aggregazione.
CHIESETTA
DI “COLLALDRA’”
E’ proseguita, dopo i lavori di fine
inverno scorso, l’attività della bonifica del territorio intorno alla Chiesetta di Collaldrà, dedicata all’Annunciazione della Beata Vergine
Maria. Sono state, infatti, tagliate
le sterpaglie abbondantemente cresciute nel periodo primaverile ed
estivo, grazie anche alle copiose
precipitazioni. La Parrocchia, Ente
proprietario, ha nel frattempo avviato la procedura di salvaguardia
per i beni protetti. Nel tempo, e con
gli auspicati contributi, ci sia augura di portare al pieno recupero ed al
ripristino della normale fruibilità il
santuario, luogo di storia e di fede
da tempo immemore.
Francesco Introvigne
«Voce amic
amica»
ca»
a
Settembre-Ottobre 2010
40 Festa della
Castagna
Si ripete anche quest’anno quel rito ancestrale che
la natura ci offre, i ricci così spinosi si aprono rilasciando quel frutto così apprezzato e amato: i marroni. Aprono così le danze della 40^ Festa della Castagna di Colmaggiore organizzata dalla Pro Loco di
Tarzo.
Si inizia con il consueto Convegno che quest’anno
ha voluto mettere in risalto i molteplici ruoli che le
Pro Loco ricoprono. Ospiti della serata: la Pro Loco
di Zero Branco che da ben 43 anni valorizza i peperoni e la Pro Loco di Monfumo che con l’Amministrazione Comunale promuove la loro mela. Presenti il
Sindaco Bof, per la Provincia l’Assessore all’agricoltura Prosdocimo ed il gastronomo Danilo Gasparini
che ha tracciato un divertente percorso delle realtà
delle Pro Loco.
Una serata è dedicata alla scrittrice Rita Azzalini.
Le domeniche ricche di iniziative cominciano con
la visita guidata ai borghi della vallata e sono state
inserite nell’iniziativa provinciale “Le giornate ambientali”.
Queste passeggiate rappresentano la volontà della
Pro Loco di valorizzare il territorio anche fuori dal
confine comunale considerando i molteplici luoghi
da visitare, e allo stesso tempo il desiderio di riappropriarci dei nostri paesi, delle nostre borgate: Sottocroda, Fratta, Soller sono i borghi visitati e apprezzati
dai molti partecipanti.
La prima domenica è continuata con il motoraduno
“II’ Memorial Paolo” organizzato dal gruppo motociclistico I RATTI VOLANTI, che ha viso molti
centauri compiacersi dell’ottimo percorso, dell’ottima cucina uniti a spazi comodi e confortevoli.
È stata molto apprezzata anche la birra di castagne
e le caldarroste.
L’esibizione della scuola di ballo Frenesy ha poi
animato il pomeriggio, richiamando molti appassionati e concludendo la serata con musica e danze.
Abbiamo coinvolto l’Istituto comprensivo di Tarzo in una passeggiata educativa, con il sempre disponibile professor Silvano Bernardi, coadiuvato da
insegnanti che hanno accompagnato gli alunni della
I^ media alla scoperta del loro paese, tra sentieri e
stradine, tra boschi e borgate, rendendoli consapevoli di cosa Tarzo offre, ma anche protagonisti di un
contatto diretto con la natura. Passeggiata apprezzata
e conclusa
con una castagnata
co
preparata
dall’associazione.
prep
La settimana successiva ha visto l’inaugurazione
dell’opera
di Giuseppe “Bepi”
dell
Grava,
nuova opera all’inGra
terno
tern del progetto “Via dei
Murales”.
Il graffito, tecnica
Mu
usata
usa dall’artista, aiutato dalla figlia, rende omaggio alla
Festa
Fes della Castagna, rappresentando
l’interno della
pre
medaglia
fatta da lui stesso
me
nel
ne 1978. Tecnica, quella
del
de graffito, unica, che da
un valore aggiunto a questo progetto, ed un’ulteriore
consacrazione,
se mai ne
co
fosse
necessario, a questo
fo
poliedrico artista da Revine. Un omaggio da parte
della Pro Loco, a Bepi Grava, considerata la stima e
le molte collaborazioni effettuate. Sono intervenuti,
in rappresentanza del consiglio d’amministrazione
della Banca Prealpi, la dott.ssa Patrizia Casagrande e
il sindaco Bof in rappresentanza del amministrazione
comunale. Questi i due enti che partecipano in maniera attiva al progetto “Via dei Murales”, percorso
di opere tra le due frazioni di Fratta e Colmaggiore.
Il giorno successivo la visita guidata ha visto molte
persone godere del percorso che parte dalla Chiesetta
di Fratta, per continuare di opera in opera fino a Colmaggiore.
La domenica dedicata ai bambini ha visto molta affluenza allo spettacolo dei burattini ed è terminata con
il laboratorio didattico avente come tema, quest’anno, il pane. Con le mani in pasta i bambini si sono
divertiti nel lavorare e formare il pane. Rendendosi
conto di cosa significhi fare il pane in casa. Il programma prevedeva anche una parte sportiva, con la
pedalata organizzata in collaborazione con la Vallata
Mountainbike. Purtroppo la giornata piovosa ci ha
costretti a posticipare la gara alla domenica successiva. Il percorso è stato gradito dai molti partecipanti
che domenica 24 ottobre si sono complimentati per
la scelta del percorso. Conclude, come da tradizione
il concorso fotografico, arrivato alla 21^ Edizione.
La Pro Loco vuole promuovere e valorizzare l’arte
della fotografia, dando spazio ai molti partecipanti
che il giorno della premiazione erano presenti a testimonianza della forte passione. Le opere presentate,
suddivise in due sezioni ‘Colore’ e ‘Bianco e Nero’,
erano su un tema specifico, ‘Passioni in movimento’
assegnato dai curatori.
La parte da leone l’ha fatta la nostra cucina che
ha proposto i molti piatti della tradizione, apprezzati
da moltissime persone che hanno potuto usufruire di
spazi consoni, comodi e ben riscaldati, che uniti alla
nostra ospitalità determina il successo della festa.
Un sentito ringraziamento va ai numerosi volontari
che per tre settimane si sono alternati consentendo
che tutto il programma si svolgesse senza intoppi. Un
vero grazie agli sponsor, a Banca Prealpi ed al Comune parti attive di questa manifestazione.
La Pro Loco, nel salutarvi, vi invita alle prossime
iniziative: domenica 14 novembre con la vendita di
mele, il cui ricavato andrà alla Casa Maria Adelaide
e giovedì 25 novembre con la prima tappa di ‘Tarzo a
Tavola’ arrivato all’undicesima edizione. Ed infine il
18 dicembre nella chiesa di Tarzo il CONCERTO DI
NATALE in collaborazione con il circolo Musicale.
Arrivederci a presto.
Per info: www.prolocotarzo.com
Per la Pro Loco
Il Presidente Luciano Piaia
«Voce amica»
Anagrafe
Defunti
20. FAVERO PIERINA era
nata a Tarzo il 23 dicembre 1923
in una famiglia numerosa di 7 fratelli di via Colmaggiore di Sotto.
Sposata con Paolo De Polo aveva
goduto della nascita dei suoi figli
Caterina, Giovanni e Franca. La vita non fu
per lei facile; il lavoro cercato e vissuto con
umiltà e sofferenza non fu sempre a portata
di mano. Sofferse per la morte della figlia
Caterina e del marito Paolo nel 1981. La salute non le fu sempre favorevole, spesso era
bisognosa di aiuto e di assistenza, accompagnata dalla grande voglia di vivere. Pierina
concluse la sua vita a 86 anni all’Ospedale di
Vittorio Veneto il 31.8.2010 e il suo funerale
fu celebrato nella Chiesa di Tarzo il 2 settembre e poi accompagna al cimitero nella fede
delle promesse del Signore.
21. TOMASI CARMELA nata a Nogarolo
il 22 gennaio 1926 e concluse la sua esistenza
a 84 anni l’11 settembre 2010. Trascorse la
sua fanciullezza con i fratelli Attilio e Antonio, entrambi morti, e con le sorelle Giuliana e Battistina. La sua fu una vita semplice
e tranquilla che, nei vari lavori della casa e
dei campi, seguiva il sorgere e il tramonto del
sole e l’alternarsi delle stagioni. Celebrò il
matrimonio con Andreon Raffaele ed ebbero
la gioia dei figli Antonio, Pietro e Giuseppe.
Dopo la morte del marito e dopo che i figli si
erano formato la loro famiglia, Carmela viveva da sola nella sua casa di Nogarolo. Piena di coraggio voleva essere autosufficiente,
seppure assistita dalla presenza dei suoi cari.
Con l’età sia arrivarono gli acciacchi e i malanni che la portarono alla conclusione della
sua esistenza all’Ospedale De Gironcoli di
Conegliano. Il suo funerale venne celebrato
nella Chiesa di Tarzo il 14 settembre e poi,
nella fede del Signore Risorto, accompagnata
al cimitero.
22. GALLINA SILVIO. Era nato ad Adria
il 14.3.1952. Con la sua famiglia, a circa 17
anni, era arrivato a Conegliano dove, nel
1973, celebrò il matrimonio con Donat Lorena ed ebbero la gioia della figlia Maura. Tutta
la famiglia nel frattempo cercò un avvenire
migliore in Germania dove gestivano una attività nella quale tutti si sentivano impegnati,
compreso il nonno di 82 anni. Nel 1979 aveva scelto di risiedere nella località di Prapian
dove si era costruita la casa. In questi anni
incontrò la malattia che richiese attenzione ed assistenza per la fragilità della salute.
Concluse la sua esistenza su questa terra a 58
anni a Essen (Germania) il 4.9.2010. Il suo
funerale venne celebrato nella Chiesa di Tarzo il giorno16 settembre e poi accompagnato
al cimitero affidato al Signore Risorto.
23. DELLA BELLA CLEMENTINA era
nata a Fratta il 7 marzo 1923. Trascorse gli
anni della sua giovinezza con la mamma e le
tre sorelle, ora tutte passate nel mondo di Dio.
Celebrò il matrimonio con Meneghin Antonio nel 1945 ed ebbero
la gioia della vita di Pierangelo e
Mauro e di vedere i quattro nipoti
rallegrare la loro casa. Nella sua
esistenza ha fatto varie esperienze. Ha educato e custodito per anni
tanti bambini durante il servizio in
varie famiglie italiane lasciando un
buon ricordo. Dopo la morte del marito avvenuta nel 2007 entrò in lei un senso della
solitudine che affievolì la sua forza d’animo.
La salute poi limitò la sua indipendenza e fu
ospitata nell’Istituto Padre Pio dove concluse
la sua vita il 24 settembre 2010. Il suo funerale venne celebrato nella chiesa di Tarzo il
27 settembre e poi accompagnata al cimitero
nella fede del Signore Risorto.
24. ANTONIAZZI TULLIO. Era nato a
Tarzo il 26.1.1925 e risiedeva in via Rujo.
Trascorse molti anni della sua esistenza come
operaio specializzato in una grande azienda della zona. Si distinse abile e qualificato
professionista e questa sua professionalità e
competenza gli venne ufficialmente riconosciuta. Tutti lo potevano vedere sul primo
banco della chiesa, partecipare ogni domenica alla Messa. Ha amato tanto i nipoti con i
quali si trovava bene e da questi ricambiato in
amore e attenzione rispettosa. Amava anche
trascorrere il tempo libero andando per colline e prati ricercando quanto poteva renderlo
felice. La Comunione, che egli aveva abitudine di fare spesso, è stata il suo Viatico verso
il mondo di Dio. I familiari sono stati contenti per aver dato a Tullio la possibilità del
conforto religioso del Sacramento dell’Olio
Santo e di essere stati attorno al suo letto in
preghiera nel momento del suo addio, il 9 ottobre 2010, presso l’Istituto Padre Pio. Lascia
nel dolore i fratelli Gino e Ugo oltre ai familiari e le tante persone che gli volevano bene.
Il suo funerale venne celebrato nella nostra
chiesa l’11 ottobre e poi accompagnato nel
cimitero accanto alle persone care nell’attesa
della resurrezione.
25. BEDIN AMELIA – Suor:MARIA FELICIANA. Era nata a Castelfranco Veneto il
22 dicembre 1922. Entrò nella Congregazione delle Suore Francescane di Cristo Re nel
1940 e nel 1945 fece la sua professione perpetua. Preparata per la Scuola Materna si dedicò alla catechesi e all’insegnamento nelle
scuole materne parrocchiali. Dopo gli studi
fatti a Padova, prestò il suo servizio come insegnante e collaboratrice parrocchiale a Celano (L’Aquila), a Nanno (TN), a Jesolo (VE), a
S. Giovanni di Casarsa (PN), a Castello (VI),
a Savorgnano e Cordovado (PN), a Dosson
(TV). 50 anni di esperienza nel campo educativo durante i quali, Suor Feliciana, espresse
la sua capacità di accoglienza delle diverse
realtà, con comprensione e benevolenza.
Un’altra caratteristica fu la sua apertura missionaria, specialmente con le consorelle del
Brasile. Nel 2003 per motivi di salute venne ospitata a Villa Bianca dove rispose alla
pagina 23
chiamata del Signore l’11 ottobre 2010. Il suo
funerale venne celebrato nella chiesa di Tarzo
il 14 ottobre e poi accompagnata piamente al
nostro cimitero nell’attesa della resurrezione.
26. MARRA ADELE. Ha concluso il suo
viaggio terreno a 94 anni. Visse la sua gioventù a Venezia dove era nata l’11 luglio
1916 in una famiglia di sei fratelli. Conservò sempre nel suo cuore l’amore per la sua
città, unica al mondo, dove aveva, anche,
celebrato il matrimonio con Pillon Pacifico,
nella grande e bella chiesa “Dei Frari”, sotto lo sguardo della Madonna Assunta, dipinta dal Tiziano. Ebbero la gioia della nascita
della figlia Rita. Il marito Pacifico lavorava
come stimato e qualificato professionista
nella redazione di un giornale molto diffuso
nella Regione. Conosceva, quindi, le vicende
e gli avvenimenti del giorno e li condivideva
con la moglie quando, alla sera rientrando dal
lavoro, discorreva sugli avvenimenti. Da Venezia venivano spesso a trascorrere giornate
a Tarzo che amavano per l’aria salubre ed il
sole che rallegrava le giornate. Con la pensione presero dimora nella loro casa in Via
Ortolina dove le giornate passavano nella lettura del giornale, nel partecipare alla Messa
quotidiana fino a quando le forze sorressero il
marito. Dopo la sua morte Adele ebbe la presenza e l’assistenza costante della figlia Rita
e delle nipoti. Infine, si ritenne opportuno
ospitarla nella Casa di Riposo di Villa Bianca, dove venne seguita con amore, attenzione
ed affetto fino alla conclusione della sua vita
avvenuta nell’Ospedale di Vittorio Veneto il
19.10.2010. Il suo funerale fu celebrato a Tarzo il 21 ottobre e poi accompagnata al cimitero nell’attesa della resurrezione.
Ricordo
DAL GOBBO GIUSEPPE
30 luglio 1935 - 07 settembre 2008
Nel secondo anniversario dalla tua
scomparsa, ti ricordano con affetto.
Tua moglie, i figli, nipoti e nuora.
Si uniscono al ricordo i tanti vecchi
amici delle Associazioni con le quali hai
collaborato.
Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo
Settembre-Ottobre 2010
O
F F E R T E
Per la CHIESA dalla benedizione alle
famiglie
Tonin Giovanna 10 €, Carpenè Nello 20,
Carpenè Camillo 10, Bazzo Ivano 10, NN 10,
Dal Gobbo Mario 10, Zuanella Luigina 20, Cecchin D’Altoè Rita 10, Dal Gobbo Aurelio 30,
NN 20, Casagrande Michelangelo 10, Baldassar
Giacomo 20, Del Puppo 10, Salezze 25 e 3.42
figlio Thomas, Da Riva Paolo 10, NN 50, Casagrande Antonio 100, Casagrande Augusta 25,
Stival 10, Casagrande Costantina 5, Casagrande
Stefano 10, Casagrande Giovanni 20, Pjn Alberto 20, Bernardini Favero Alma 15, Favero Giandomenico 20, Pradal Leo 20, Favero Anna 10,
Casagrande Mario 20, Spinazzè Elena 10, NN
30, NN 20, NN 10, Dal Gobbo Mirko 10, NN
20, Dal Gobbo Segat 20, Casagrande Giuseppe
15, Casagrande Luigi 20, De Coppi Giacomo 20,
Dal Gobbo Mario 20, Pradal Michele 10, Pradal
Roberto 15, Zuanella Rina 20, De Coppi Lino
30, Cadalt Elio 20, Cadalt Gianluca 10, De Coppi Tiziano 20, De Coppi Danilo 10, De Coppi
Abramo 40, Pradal Margherita 10, Tomasi Dino
15, NN 10, Casagrande Dario 20, Casagrande
Vittorino 20, De Coppi Luciano 20, Zuanella
Luigina 20, Favero Luigi 50, Latteria Tarzo 40,
Baldassar Domenico 10, Introvigne Paola 5, Baldassar Sergio 20, NN 20, Faraon 20, NN 5, Da
Re Foltran 10, Simon Pietro 20, Zilli Marco 20,
Franceschet Meris 5, Geneletti Rinca 10, Bianchet William 10, Casagrande Maria 10, Pancot
20, NN 25, Grava Maria Teresa 10, Strazzer 20,
NN 10, Franceschet Enrico 10, Favero Franco
20, Casagrande Ennio 30, Casagrande Lino 10,
Stucchi Michele 20, Colonia 10, NN 35, NN 10,
Tomasi Faustina 20, Franceschet Tiziano 20, NN
10, Baldassar Giovanni 10, NN 15, Fattorel Linda 50, Sartor 50, Trevisan Maria 20, NN 5, NN
15, NN 20, Faraon Daniela 10.
Per la CHIESA (offerte varie)
Funerale di Favero Pierina 60.47 €, per opere parrocchiali 10 e in memoria i fratelli e le
sorelle 150, Faraon Maria 20, Suor Lorenza nel
60° di professione Religiosa 50, Tonel 10. Funerale di Gallina Silvio 48.90, per opere parrocchiali 20 e in memoria 100. Funerale di Tomasi
Carmela 55.40, NN 20, Favero 10. Funerale
Della Bella Meneghin Clementina 100, offerte
in Chiesa 17.55 e per opere parrocchiali 20.
Pizzol Luisa 10,, Dal Gobbo Pietro 20, Introvigne Zanetti Angela 10, NN 100, NN 10, Funerale di Antoniazzi Tullio 100, Offerte in chiesa
41.29 e per la Scuola Materna 49.95. NN 100,
Gruppo Alpini di Tarzo 30, Funerale di Suor
Feliciana Bedin 80 e offerte in Chiesa 17.21.
Offerte Messa per gli Alpini a S. Pietro 23.63. In
memoria di Marra Adele, la famiglia Pilon 50 e
offerte in chiesa 25.89, Cadalt Elio 10, Baldassar Giacomo 5, Casagrande Inna 10, Genitori
dei Cresimati (14) 230, Offerte Festivo 840.94,
Feriale 108.30, Stampa 312.59, Candele votive
406.24, Giornata Missionaria Mondiale 164.41,
Comune di Tarzo, per il Grest 948.00, Franceschet Roberto e Biz Carmen nel XXV° di matrimonio 50, Introvigne Valeriano 10, Della Bella
Ennio e Cesca Angela nel 40° di Matrimonio 50,
Introvigne Zanetti Angela 20, Rizzo Rosetta 10,
Da Riz Gina 20, Da Riz Cesira 10, Franceschet
Ottilia 5, Roncolato Maria 10, Sartor Elda 20.
Spese:
Revisione libretto riscaldamento 200 €,
Luce:557.06, La Nostra Messa 89.10, Per i Catechisti 226.30, Cancelleria certificati emigranti
“VOCE AMICA”
Direttore responsabile
Don Mario Fabbro
Direttore:
Mons. Francesco Taffarel
Iscriz. Al n. 705 Reg. Stampa
Tribunale TV 1-6-88
Stampa: TIPSE - Vittorio Veneto
varie – carta fotocopie 278.62, Stampa – riviste
322.05, Tassa rifiuti 1 rata 165.13, lavori sistemazione muro campo sportivo 650, ATS Servizio idrico 173.56.
Lampada SS.mo
Pradella Lucio 5 €
Lampada S. Antonio
Bernardi Roma 10 €
Per la SCUOLA MATERNA
NN 10 €, In memoria di Antoniazzi Tullio
100, Genitori e Cresimati 225
Spese: Personale: 7.353,00 €, Alimentari
1.282.45, CESA 572.10, Revisione riscaldamento 120, Cancelleria carta materiale didattico
507.54, Rivista L’ora di Religione 22.60, ATS
Servizio idrico 833, Riparazione montacarichi
98.40, Volontari Servizio Scuola materna 34,
Varie 273.80, Toner fotocopiatrice 30, ONPI
68.40.
Per la CHIESA di FRATTA
Nella festa degli Emigranti 140 €, Offerte
raccolte in chiesa 160.
Spse: Luce 152.47 €
Per la Chiesa di NOGAROLO
In memoria di Tomasi Carmela 100 €, offerte in chiesa 348.
Spese: Luce 27.36 €, Gasolio per riscaldamento 22.
Per VOCE AMICA
Tarzo:
Favero Luigi 35 €, Favero Gianni 35, Pilat
Elda 10, Michelon Bruno 30, Zuanella Luciana
10, NN 20, Morandin Gino 20, NN 50 (Genova), Franceschet Giovanni 10, Pradella Lucio 10,
Manuelo Marianna 10, Posocco Teresa 10, NN
15, Cazzetta Roberto (Svizzera) 20, Cazzetta
Giuliano (CH) 20, NN 10, De Bastiani Antonella 10, Introvigne Sante 15, Pancotto Gigliola
30, NN 35, NN 5, Mattiuz Giacomo 15, Resera
Luciana e Gabriella 50, Dal Dalto Gina 10, De
Coppi Camillo (TS) 20, NN 10, NN 20, Famiglia
Pradella 50, De Bastiani Giuliana 10, De Nardi
Angelo 30, Tonin Giacomo (Francia) 30, Gallon
Gino (Canadà) 30, De Nardi Irene (Como) 30,
NN 10, Possamai Antonietta 50, Casagrande
Lorenzo 20, Casagrande Franco (TV) 20, NN 5,
Antoniazzi Ugo 10, Della Pietà Gianantonio 10,
Michelon Cesarino 25, NN 10, Simon Angela
(MI) 50, NN 30, NN 15, NN 10, Pilat Franceschet 5, Pancotto Felice 5, NN 20, Mazzarolo
Zuanella Anna (Svizzera) 25, Zuanella Rina 10,
Dei Tos Pietro 20, In memoria di Antoniazzi Tullio 50, Cecchin Rita 10, NN 30, Pancot Augusta
20, Michelet Lina (Svizzera) 50, NN 50, De Polo
Onorato 20, Antoniazzi Angelo e Lea (Canadà)
136.71, NN 20, NN 30, Gregoletto Mario 25.
Totale 1476,71 €
Corbanese: Via Madonna 20 €, vie varie
15, Giuliano Salton 20, Dalle Crode 20, Casagrande Virginia 22, Marcella 10, Meneguz Stefano 10, Pradal Maria 10, Possamai Maria Grazia
20, Anna Bella 10, N.N.34, Amiche Salone Liviana 74. Totale 265 €
Arfanta: 93,50 €
Totale entrate: 1835,21 €
Spese: Tipografia 1.438,10 €
Da pagare residuo passivo pregresso:
Fattura 3 (Maggio-Giugno 2010) di 1,438,10 €
e Fattura 4 (luglio-agosto 2010) di 1.438,10 €.
Angolo dei
ricordi
Alluvioni
1966 - 2010
Nel numero di V.A. di dicembre 1966 veniva
ricordata l’alluvione del 4 novembre. Nelle cronache si
ricorda solo Firenze, mentre parte del bellunese, mezzo Basso
Veneto e Friuli finirono sotto acqua. Anche nel nostro comune i danni
furono molto gravi. Riportiamo qualche cenno di quanto allora scritto.
Frane e smottamenti sulla Arfanta-Rolle, Arfanta - Costa di Là, Zuel
- Costa di Là, Corbanese – Foltran, Corbanese - Arfanta, Tarzo –
Resera, Tarzo – Piadera - Vittorio Veneto. L’abitato di Introvigne è
stato investito da una frana che ha sommerso parzialmente le case.
Frane sul Mondragon hanno interessato un chilometro di acquedotto
del Boccador che all’epoca alimentava l’abitato di Arfanta.
L’alluvione di questi giorni, finora, fortunatamente ha arrecato nel
nostro territorio solo danni in qualche casa e qualche frana.
La pioggia caduta nel nostro territorio è stata di circa 300 mm, mentre
nel versante di Revine Lago - Follina si parla di 500 mm in 65 ore, sta
di fatto che il livello dei laghi si è alzato di oltre 2, 30 m, cioè 40 cm
più alto del 1966.
N.D.P.
Calendarietto appuntamenti
Novembre
1. Festa di Tutti i Santi
2. Ricordo dei Defunti
3. Incontro La Bibbia
4. Incontro Catechisti
7. - 40° di Matrimonio di Della
Bella Ennio e Cesca Angela
Ricordo dei Caduti
11. Festa di San Martino, Patrono
di Fratta
13. Pellegrinaggio al Santuario della Madonna della Salute a Vittorio Veneto
14. Celebrazione del Battesimo
15. Commissione Liturgica
16. Consiglio Pastorale Parrocchiale
19. A Valmareno: incontro Giovani
21. Festa di Cristo Re, Festa degli
anniversari di Matrimonio
Festa del Ringraziamento,
Giornata del Seminario
A Tovena: Incontro Catechisti
22. Incontro Famiglie n. 1
26. Incontro aderenti all’Azione
Cattolica
27. Incontro Famiglie n. 2.
Dicembre
8. Festa della Madonna Immacolata
10. A Follina: incontro Giovani
11. Assemblea Elettiva Azione cattolica
13. A Tarzo èquipe della “Unità
pastorale dei Laghi”
15. Novena di Natale
17. A Vittorio Veneto: Scuola di
Preghiera per Giovani
18. Concerto di Natale
24. Vigilia di Natale
25. Natale del Signore
28. Redazione di Voce Amica
31. Ultimo giorno dell’anno: Ringraziamento a Dio.
Redazione e Collaboratori di questo numero
Parrocchia di Tarzo: Parroco, suor Leontina, Nicola De Polo, David e Roberto Casagrande,
Antonio Pancot, Francesco Introvigne, Valentina Ceneda, Piero C., Luciano Piaia, Silvia F..
Parrocchia di Corbanese: Parroco, Liviana Favero, Damian Renata, De Nardo Davide, Francesco Borsoi, Michela, Laura, J. Morandin.
Parrocchia di Arfanta: Don Angelo, Valentina Resera, Maria Teresa Tomasi, Milva Faraon.
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5-2010 - Parrocchia di Tarzo (TV)