Voce amica Bollettino Parrocchiale di Tarzo Ar fanta Corbanese Settembre-Ottobre 2010 - Anno XLVII - Numero 5 Atteggiamenti fastidiosi! www.parrocchiaditarzo.it adittar arz rzo zo.iit I GRANDI MISSIONARI L’ipocrisia, forma di menzogna che infastidisce e che purtroppo si trova ovunque: nella politica, nella cultura, nelle relazioni sociali e personali, anche nelle relazioni religiose. La forma più rozza è quella del “fingere” che pone una frattura netta fra ciò che si vive e ciò che si mostra, fra ciò che si dice e ciò che realmente si pensa. Sono abili attori che fingono passioni che non hanno, mostrano drammi che non vivono; uomini con la maschera. Una seconda forma di ipocrisia è la “furbizia” nel cambiare le carte in tavola per aver sempre ragione. Gli ipocriti fanno sempre coincidere la verità con le proprie abitudini, la giustizia con i propri interessi. Una terza forma di ipocrisia è quella di cercare il male dove non c’è: sia nelle cose, che negli altri; evitando in tal modo di cercarlo e snidarlo dove veramente si trova, cioè dentro di noi. Questi puliscono l’esterno del bicchiere e non si accorgono che l’impurità è all’interno. Ipocrita è anche l’uomo che ostenta le cose che fa. Qualunque cosa faccia sale sul palcoscenico e cerca la popolarità e l’applauso. Oggi all’ipocrisia si aggiungono l’indifferenza, la fretta che ignorano ogni attesa, si vuole “tutto e subito” e, la mancanza di inibizioni che spezza ogni freno. - Genitori ed educatori pretendono che i figli o gli allievi corrano prima che di aver imparato a camminare. Non sono mai troppo piccoli per andare a musica, danza, sport; magari si comincia ancor prima di andare all’asilo. Invece si aspetta che il figlio sia grande per incontrarsi con Gesù, privandolo così dell’esperienza di vita del catechismo. - Giovani che smaniano ritenendosi già maturi e si ribellano ai sani principi che potrebbero educarli e formarli. Corrono verso il divertimento, le discoteche e poi ……. troppo spesso si piange! Questi sono comportamenti che Gesù ha stigmatizzato ed ancor oggi ci direbbe: - Non siate sepolcri imbiancati. - Togliete la trave dal vostro occhio per vedere bene la pagliuzza in quello di tuo fratello. - Se fate qualcosa di buono non suonate la tromba, non mettetevi in vista. - Siate umili e non occupate i primi posti. - Figli obbedite ai vostri genitori in tutto; ciò è gradito al Signore. (Col. 3,20). - Padri non esasperate i vostri figli, perché non si scoraggino. (Col. 3.21) d. F. Matteo Ricci Xitai Li Madou (Continuazione)) (C I n Cina da 12 anni, per esperienza padre Ricci si è convinto che per diffondere l’idea cristiana occorrono due condizioni: l’approvazione ufficiale per predicarla e, per i cinesi, la libertà di abbracciarla e professarla pubblicamente. Approvazione e libertà dipendenti dalla corte imperiale, all’epoca imperatore era Wan Li. Isolamento e xenofobia dominano politica e società; l’imperatore ha poteri assoluti sulla vita pubblica e privata dei suoi sudditi, comprese le loro aspirazioni religiose. «Intesi sempre che non si può fare niente di buono in questo regno fino a tanto che non facciamo stanza in Pechino» scrive il missionario. L’occasione si presenta nell’aprile del 1595, quando un potente mandarino, deve recarsi nella capitale, per guidare la guerra contro il Giappone, che aveva invaso la Corea, Stato tributario della Cina. Il dignitario chiede al Ricci di accompagnarlo, ma arrivato a Nanchino, il missionario è sospettato di essere una spia e viene cacciato; ripiega su Nanchang (1.500 km da Pechino), capoluogo del Jangxi, dove fonda la terza missione. Qui risiedono due principi di sangue imperiale con i quali egli stringe subito amicizia. Uno di essi, il principe Kienan, invitatolo a pranzo lo prega di mettere per iscritto ciò che i dotti europei hanno detto sull’amicizia. «Raccoltomi per alcuni giorni in loco secreto, misi insieme quante cose avevo udito di questa materia sin dalla mia fanciullezza» racconta il Ricci; così alla fine del 1595, nasce il suo primo libro in cinese, intitolato Chiaoieu Lüen, Trattato sull’amicizia. Il libretto contiene 100 brevi sentenze di autori greci e latini e di santi ed ha un successo enorme. Il principe lo fa trascrivere per donarlo ai propri amici; le ristampe si susseguono senza chiedere l’autorizzazione all’autore. «Questa Amicizia mi ha dato più credito a me et alla nostra Europa di quanto abbiamo fatto finora» scriverà nel 1599. Trattato dell’amicizia L’amicizia per il missionario non è solo un argomento filosofico, ma la sua vita, lo stile del suo apostolato. E per conquistare amicizia e confidenza non rifugge dai colpi ad effetto, come sottoporsi a una prova di memoria. Invitato a pranzo dal suo medico egli invita i commensali a scrivere a casaccio 4-500 ideogrammi cinesi, li legge una sola volta e poi li ripete in ordine dal (Continua a pagina 2) Sommario Comunità cristiana 1-7 Cronaca locale 8-9 Notizie dal Comune 10 Arfanta: paese mio 11-12 Voce di Corbanese 13-18 Parrocchia di Tarzo 19-21 Cronaca di Tarzo 22 Anagrafe 23 Offerte e Angolo dei ricordi 24 «Voce amica» pagina 2 (Segue dalla prima pagina) primo all’ultimo e viceversa, lasciando tutti a bocca aperta. Molti gli chiedono di insegnare loro l’arte di sviluppare la memoria, molto importante per ricordare le migliaia di caratteri della lingua cinese e il governatore della città gli ordina di mettere le regole per iscritto. Nasce così Palazzo della memoria, trattato di mnemotecnica che riscuoterà un successo enorme. Nel febbraio del 1599 si stabilisce a Nanchino, capitale del sud, dove fonda una quarta missione e nel giro di un anno registra i primi battesimi. Ora, grazie ai contatti con molti grandi e illustri letterati, il missionario si sente più sicuro, come scrive lo stesso anno al padre Costa: «Da quando la Cina è Cina mai vi è memoria che nessun forestiero stesse in essa come noi stiamo. Stiamo qui con la nostra legge in molta reputazione di tutti, e alcuni, il che sia detto a gloria di Dio, ci tengono per i maggiori santi che furono nella Cina, che miracolosamente qua venissimo di tanto lontano». Dialogo tra civiltà Ma padre Ricci decide di ritornare a Pechino, siamo nel maggio del 1600, egli prepara i regali per l’imperatore, si munisce di lasciapassare e raccomandazioni di amici. Parte nel mese di maggio insieme a padre Pantoja e un fratello cinese. Dopo 1.700 km di navigazione sul canale che collega Nanchino a Pechino, vengono sentare all’imperatore i doni del «Maestro del grande Occidente»: merletti, prismi, quadri a olio, due orologi meccanici che suonano le ore e un clavicembalo. Egli presenta pure un memoriale in cui dichiara di mettere gratuitamente a servizio del «figlio del cielo» tutte le sue conoscenze scientifiMonimento di Shangai - Padre Matteo Ricci che. La risposta è più che e Paolo Xu Guangqi positiva. L’imperatore gli accorda la sua protezione, bloccati e sequestrati dal capo il titolo di mandarino e lo mandegli eunuchi incaricati della tiene insieme ai suoi compagni, sicurezza imperiale e vengono a spese del pubblico erario. Ora liberato solo dopo sei mesi per Xitai Li Madou (Xitai = Mael’intervento di mandarini amici. stro del grande Occidente, Li Finalmente il 24 gennaio 1601 Ricci, Madou Matteo) ha libero arriva la convocazione per pre- Settembre-Ottobre 2010 accesso alla «città proibita». Tuttavia, non avrà mai il privilegio di vedere in faccia l’imperatore Wan Li. In compenso fa amicizia con i suoi familiari e l’anziana madre, con autorità, dignitari e accademici di corte, suscitando in loro l’interesse verso l’ideale cristiano. Molte persone di alto rango si fanno battezzare. Il mandarino Xu Guangqi, battezzato col nome di Paolo, sarà futuro cancelliere dell’impero e traduttore, sotto la guida del Ricci, dei primi sei libri di Euclide. Un’opera che servirà a formare generazioni e generazioni di cinesi e segnerà l’inizio del rinascimento in Cina, secondo i dotti locali. (Continua) Mappamondi Il primo fu disegnato nel 1584 per il governatore di Zhaoping,Wang Pan, che gli aveva chiesto una carta del mondo come quella da lui ammirata nella casa dei due missionari. Negli anni seguenti, nelle edizioni di Nanchino e Pechino, essa venne sempre più ingrandita (m 3,75 x 1,80) e perfezionata. La prima carta conteneva una trentina di nomi di paesi stranieri, oltre la Cina; l’ultima edizione (1602) riporta più di mille località straniere e illustrazioni di animali di vari paesi. L’imperatore stesso ne fu talmente entusiasta che nel 1608 ne fece fare la ristampa e ne chiese 12 copie per sé stesso. Ma non fu un’impresa facile. Occorreva soprattutto delicatezza e diplomazia. A quei tempi la Cina si chiamava «Tianxia», letteralmente «tutto ciò che è sotto il cielo», nel senso che fuori dei confini dell’impero non c’era alcuna civiltà, e la sua mappa era un grande quadrato, attorno al quale comparivano i nomi dei popoli «barbari» confinanti. Per non offendere la sensibilità cinese, bisognava trovare un nome appropriato, poiché ciò che è sotto il cielo è più grande della Cina, e giustificare che essa era molto più piccola di quanto l’imperatore potesse percepire. Il Ricci ripescò il termine «Zhong guo» (Terra o Regno di mezzo), nome dato in tempi antichissimi agli stati delle pianure centrali e poi usato dalla dinastia Song meridionale (1127-1279) per distinguersi dai mongoli e altre popolazioni del nord. Inoltre, pose il «Regno di mezzo» al centro del mondo, con l’Europa e l’Africa a sinistra, le Americhe a destra, cosa che compensava la sua ristretta dimensione. I mappamondi segnarono un evento epocale per la storia della Cina; essi servirono prima di tutto ad aprire la mente dei cinesi e dissipare i loro pregiudizi verso i popoli fuori dell’impero, ritenuti rozzi e incivili. I fioretti di PAPA LUCIANI Papa Luciani racconta Era il giorno di Natale: Il vescovo Luciani ritornava a casa dopo il Pontificale celebrato nella Cattedrale. Disse al suo segretario: “Oggi è Natale…..Natale con i tuoi;..va a pranzo con i tuoi genitori….saranno contenti di vederti e di stare insieme…porta anche il dolce che mi hanno regalato….e salutali tanto da parte mia…Io inviterò a pranzo con me quel sacerdote, che è solo ed anche malato…anche a lui farà piacere avere un po’ di compagnia…Tu puoi ritornae per i Vespri in Cattedrale. Dopo andremo a trovare alcuni sacerdoti anziani e domani, dopo la celebrazione della Cresima, sarà bene che anche il vescovo vada trovare i suoi…”. E nell’omelia della Messa Luciani aveva concluso con le parole dell’usuraio Marley, descritto da Charles Dickens in “Canto di Natale in prosa”: “Gli affari! Avere umanità avrebbe dovuto essere il mio affare! Il benessere generale avrebbe dovuto essere il mio affare: carità, clemenza e benevolenza, tutto questo avrebbe dovuto essere il mio affare. Perché ho camminato tra la folla dei miei simili con gli occhi rivolti a terra, senza mai alzarli su quella stella benedetta che condusse i Magi ad una capanna? Non c’erano forse altre povere case verso cui la sua luce avrebbe potuto guidarmi? Ogni casa povera è il mondo intero, che ha tanto bisogno di Dio!” Un pellegrino arriva ad un castello e chiede alloggio per una notte. Sul ponte levatoio, ritto sul suo destriero, il castellano risponde: - Il mio castello non è un albergo! Il pellegrino si ravvolge nel suo mantello, e poi dice: - Prima che io parta, permettete una domanda: Chi abitava qui nel castello prima di voi? - Mio padre! - E prima di suo padre? - Mio nonno! - E dopo di voi chi abiterà in questo castello? -Mio figlio! - E dopo vostro figlio? - Mio nipote! -Ma allora questo castello è proprio un albergo: ciascuno dei padroni vi abita per un po’ di tempo, poi cede il posto all’altro; è davvero un albergo di passaggio”. Quel pellegrino traduce le parole della Bibbia: “Non abbiamo quaggiù una città stabile, ma cerchiamo quella futura”. Nella Messa diciamo: “Siamo chiesa pellegrina, in attesa della venuta” del Signore. “Beati quei servi, ha detto Gesù, che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli!”. Il beato Newman «Voce amica» Settembre-Ottobre 2010 PIANO PASTORALE DIOCESANO Il piano pastorale diocesano è un concreto punto di riferimento che aiuta la chiesa diocesana a compiere passi spirituali e operativi, rispondendo alle reali esigenze di un territorio. Il cammino pastorale della nostra diocesi è arrivato alla terza tappa di un triennio dedicato al Battesimo. Il tema di quest’anno: “Chiamati a riscoprire e a vivere la vivere Chiamati a riscoprire e a dignità battesimale”. Nell’anno LE: IMA TES BAT À NIT la DIG pastorale 2008 – 2009 abbiamo riil singolo battezzato flettuto sulla nuova realtà suscitae la comunità cristiana ta in noi dal Battesimo: “Figli nel in missione Figlio e fratelli nella Chiesa”. Nel nel mondo 2009 – 2010, ci siamo soffermati sulla vocazione e ministerialità che deriva dal Battesimo: “Chiamati a valorizzare e promuovere le vocazioni e i ministeri nella comunità”. La missione di Cristo e della Chiesa è evangelizzare Il mondo è amato da Dio che, per la sua salvezza, invia il Figlio. La missione è soprattutto dono: da parte del Padre che dona il Figlio e da parte del Figlio che dona se stesso al mondo. Scopo della missione del Figlio è offrire ad ogni uomo la possibilità di vivere secondo l’amore di Dio. Gesù risorto dai morti, dà ai suoi discepoli il mandato di andare in tutto il mondo, per ammaestrare e battezzare tutti i popoli. La Chiesa continua l’opera di evangelizzazione di Gesù ed offre la testimonianza della sua resurrezione. Solo perché Cristo è risorto ha senso evangelizzare. La più bella notizia da comunicare è proprio questa: Cristo è risorto. Il Battesimo ci impegna, come Chiesa, a offrire agli uomini di oggi, in un mondo in grande trasformazione, la notizia di una vita conforme al Vangelo. Gesù è il dono del Padre per la salvezza di ogni uomo, quindi è nostro compito, che tutti lo conoscano, sia coloro che lo possono scoprire per la prima volta, sia coloro che lo hanno smarrito. Affermava Paolo VI: “Le moltitudini hanno il diritto di conoscere la ricchezza dl mistero di Cristo, nel quale crediamo che tutta l’umanità può trovare, in una pienezza insospettabile, tutto ciò che essa cerca a tentoni su Dio, sull’uomo e sul suo destino, sulla vita e sulla morte, sulla verità. Per questo la Chiesa mantiene il suo slancio missionario e vuole, anzi, intensificarlo nel nostro momento storico”. (continua...) Diocesi di Vittorio Veneto Anno Pastorale 2010-2011 I SACRAMENTI DI GESU’ E I BAMBINI Il centenario del Decreto “Quam singulari” è un’occasione provvidenziale per ricordare e insistere di prendere la prima comunione quando i bambini abbiano l’età dell’uso della ragione. Non è dunque raccomandabile la prassi che si sta introducendo sempre più di elevare l’età della prima comunione. Di fronte a quanto sta accadendo con i bambini che crescono in un ambiente così avverso, non priviamoli del dono di Dio. Può essere garanzia della loro crescita come suoi figli, rigenerati dai sacramenti di santa madre Chiesa. La grazia del dono di Dio è più potente delle nostre opere e dei nostri piani e programmi. La prima comunione per i bambini è l’inizio di un cammino insieme a Gesù. Quando S. Pio X anticipò l’età della prima comunione, insistette anche sulla necessità di una buona formazione, di una buona catechesi. Oggi dobbiamo accompagnare questa anticipazione con una nuova e vigorosa pastorale. Le linee tracciate dal Catechismo della Chiesa Cattolica, dal Direttorio Generale per la catechesi e da quello per le Messe dei Fanciulli sono una guida imprescindibile. (Card. Antonio Liovera, Prefetto Congregazione per il Culto e dei Sacramenti- 8 Agosto 2010 pagina 3 Beatificato il 19 settembre 2010 durante il viaggio apostolico di Benedetto XVI in Gran Bretagna. John Henry Newman nacque a Londra, il 21 febbraio 1801. Cresciuto in una famiglia anglicana, sperimentò la conversione religiosa nel 1816 quando, sotto l’influenza di un ministro evangelico, scoprì la realtà di un Dio personale. Dopo gli studi a Oxford, a 21 anni divenne membro dell’Oriel College e rimase legato all’Università di Oxford per più di 20 anni, come accademico e come ministro della Chiesa d’Inghilterra. Il suo ambito di studi era sulla Chiesa dei primi secoli. Dopo un viaggio in Italia, dove rischiò di morire per una grave malattia contratta in Sicilia, al suo ritorno in Inghilterra divenne famoso come scrittore, predicatore e leader del Movimento di Oxford, che si proponeva di ricondurre la Comunione anglicana a una maggiore armonia con le antiche tradizioni spirituali e sacramentali. A poco a poco, il suo studio della storia della Chiesa e della teologia fece nascere in lui alcuni dubbi sulla validità della “via media», in forza della quale l’anglicanesimo si considerava un saggio compromesso tra le posizioni «estreme» del cattolicesimo romano e quelle del protestantesimo. Il 9 ottobre 1845, dopo anni di discernimento, Newman chiese di essere accolto nella Chiesa cattolica. Dopo un anno di studi teologici al Collegio di Propaganda in Roma, fu ordinato sacerdote, entrò a far parte della congregazione dell’Oratorio e tornò in patria per fondare un Oratorio a Birmingham. All’inizio degli anni cinquanta, fu invitato a diventare rettore di una nuova Università cattolica a Dublino, dove tenne alcune celebri conferenze. Tuttavia la nuova istituzione non ebbe successo ed egli diede le dimissioni nel 1858. Visse alcuni anni difficili, sentendosi inutile e venendo criticato per alcuni suoi scritti. Poi, nel 1863, trovò nuova energia nel difendersi contro l’accusa di disonestà nella Apologia pro vita sua, un libro che riscosse un enorme successo e ristabilì la sua reputazione sia tra gli anglicani sia tra i cattolici. Nel 1870 Newman pubblicò il suo libro più importante in difesa della certezza della fede: Un saggio in sostegno di una grammatica dell’Assenso. La sua ortodossia fu in parte messa in dubbio poiché aveva manifestato una certa esitazione sulla definizione dell’infallibilità pontificia durante il Concilio Vaticano I (egli non aveva alcun dubbio sul contenuto del dogma). Nel 1879 la sua lunga vita di servizio alla Chiesa venne riconosciuta quando papa Leone XIII lo nominò cardinale. Visse un altro decennio di serena vecchiaia, in contatto con molte persone, e morì 1’11 agosto 1890. Il cardinale J. H. Newman era considerato anche dai suoi contemporanei uno dei giganti del diciannovesimo secolo. Quando morì, all’età di 89 anni, quotidiani e riviste inglesi gli dedicarono molti elogi, nei quali si riconosceva che con lui si era spenta una grande figura spirituale di pensatore. Il Times lo descrisse come un uomo che aveva vissuto un’esistenza elevata «in costante e consapevole comunicazione con l’Invisibile». Il Manchester Guardian lo definì «il più grande maestro della lingua inglese del nostro tempo» e riconobbe il contributo unico da lui offerto al problema della fede: «Egli ha reso impossibile alle persone colte respingere la religione quale miscuglio di assurdità che non meritano (segue a pag. 4) IL CREATORE HA CREATO GLI ANIMALI CON IL MUSO RIVOLTO VERSO IL BASSO; GLI UOMINI LI HA, INVECE, VOLUTI CON UN VISO CHE GUARDA VERSO L’ALTO ED HA ORDINATO LORO DI SCRUTARE IL CIELO E LE STELLE. (OVIDIO) pagina 4 (segue da pag.3) di essere prese in considerazione». Un commento sorprendentemente benevolo apparve su The Freethinker, un periodico per non credenti: «Un ateo convinto potrebbe quasi rimpiangere la necessità di dissentire da lui ... Ecco, ci siamo detti, uno che è più di un cattolico, più di un teologo; uno che ha vissuto una profonda vita interiore, che comprende come pochi il cuore umano, che segue il lavorio più sottile della mente umana, che aiuta il lettore a comprendere se stesso». La passione che animò la sua lunga vita fu dare un senso alla visione cristiana, in un’epoca in cui la fede in Dio sembrava in grave crisi. Sempre attento alle correnti della cultura del suo tempo, Newman dedicò una grande attenzione al processo di maturazione della fede cristiana, e lo fece in modi diversi, spaziando dai sermoni alle conferenze, alle riflessioni filosofiche, all’autobiografia, alla poesia e ai romanzi. L’originalità del suo approccio influenzò sin d’allora la riflessione sulla fede religiosa, ed egli rimane il precursore di quanto è stato argomentato di meglio in materia di teologia della fede nell’ultimo secolo. Radicato nella sua conoscenza dei primi secoli del cristianesimo, aveva una sua versione istintiva di quella che oggi viene definita «consapevolezza storica». Analogamente radicato in una profonda vita spirituale, egli insisteva nell’affermazione che la miglior prova dell’esistenza di Dio si trova dentro di noi, specialmente nella nostra esperienza di coscienza. Nel 1991, l’allora cardinale Ratzinger, affermò che nessun teologo dopo Agostino aveva dedicato tanta attenzione al soggetto umano. AN GO L D TE EL O CH IS Si può essere salvati senza Battesimo? o? MO Poiché Cristo è morto per la salvezza di tutti, possono I SACRAMENTI DELL’INIZIAZIONE CRISTIANA «Voce amica» CA essere salvati anche senza Battesimo quanti muoiono a causa della fede (Battesimo di sangue), i catecumeni ed anche tutti coloro oscere Cristo e la Chiesa, che sotto l’impulso della grazia, senza conoscere cercano sinceramente Dio e si sforzano di compiere la sua volontà (Battesimo di desiderio). Quanto ai bambini morti senza Battesimo, la Chiesa nella sua liturgia li affida alla misericordia di Dio. Quali sono gli effetti del Battesimo? Il Battesimo rimette il peccato originale, tutti i peccati personali e le pene dovute al peccato; fa partecipare alla vita divina trinitaria mediante la grazia santificante; la grazia della giustificazione che incorpora a Cristo e alla sua Chiesa; fa partecipare al sacerdozio di Cristo e costituisce il fondamento della comunione con tutti i cristiani; elargisce le virtù teologali e i doni dello Spirito Santo. Il Battezzato appartiene per sempre a Cristo: è segnato, infatti, con il sigillo indelebile di Cristo (carattere). Quale significato assume il nome cristiani ricevuto nel Battesimo? Il nome è importante, perché Dio conosce ciascuno per nome, cioè nella sua unicità. Con il Battesimo, il cristiano riceve nella Chiesa il proprio nome, preferibilmente quello di un santo, in modo che questi offra al battezzato un modello di santità e gli assicuri la sua intercessione presso Dio. (Da “Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica). L’Associazione “Il Dante Con la presente siamo lieti di comunicarvi che in data 27 settembre 2010, con il sostegno da parte della Diocesi, si è costituita l’Associazione “Il Dante”, con sede in Vittorio Veneto, Via Tommaseo n. 10, tel. 0438-551641. L’associazione è nata dalla volontà e dall’impegno di genitori, insegnanti, ex allievi ed imprenditori che desiderano gestire e continuare la tradizione del Collegio Vescovile Dante Alighieri. L’intento è di fondere storia, tradizione, esperienza e conoscenza del Dante nel nome del Futuro. Principali finalità dell’Associazione: - promuovere la Scuola Cattolica; - organizzare e sostenere attività scolastiche e culturali all’interno della Scuola Cattolica di ogni ordine e grado; - programmare ed organizzare incontri di studio per gli operatori delle Scuole Cattoliche e delle associazioni ad ispirazione cristiana presenti in Diocesi; - favorire e creare momenti di incontro con gli stessi, in vista di un confronto aperto, aggregante e costruttivo. (Da “Civiltà Cattolica,3847, 0ttobre 2010) RUT L’accoglienza Noemi emigra da Betlemme alla terra di Moab e lì uno dei figli si sposa con Rut. Il marito muore e Rut, che era una moabita, rimasta vedova e senza figli, sceglie di seguire la suocera Noemi che decide di ritornare a Betlemme. Rut, uscendo dalla sua terra ha davanti un’oscura prospettiva di straniera. Lasciare un destino incerto per abbracciare un destino più negativo e in compagnia della suocera, appare un gesto eroico. Noemi cerca di scoraggiarla, ma Rut è decisa e lega il suo destino a quello di Noemi. Rut incarna un ideale di dedizione di sé che appare incondizionato e, prima di essere accolta all’interno di Israele, accoglie dentro di se l’anziana suocera, dedicandole attenzione affettuosa, concreta ed efficace. Rut verrà pian piano inserita nella comunità di Betlemme, si guadagna la stima. La generosità di Booz, che inizialmente le permette di spigolare nei suoi campi e che arriverà anche a prenderla in moglie, è un gesto di stima. La sua disponibilità nei confronti della straniera viene di fatto “premiata” alla fine del libro in cui si parla del figlio Obed che Rut genera, figlio che diventerà un nonno di Davide. Il messaggio che l’autore del Libro di Rut Settembre-Ottobre 2010 COMUNICATO DEL VESCOVO Cari fedeli, come vostro Vescovo vi do notizia di una lettera dei Vescovi del Triveneto nella quale annunciamo la convocazione di un Convegno di tutte le Diocesi della nostra regione ad Aquileia, nei giorni 13-15 aprile 2012. Si tratta del secondo convegno che si svolgerà ad Aquileia, luogo dal quale è partita l’evangelizzazione delle nostre terre. Il primo è stato celebrato nel 1990. A vent’anni di distanza, alla luce delle profonde trasformazioni avvenute anche nel nostro territorio, è sembrato opportuno rinnovare questo evento: - per riconoscere e condividere ciò che il Signore ha operato in questi anni; - per discernere quanto oggi «lo Spirito dice alle Chiese» (Ap 2,7) del nostro Triveneto; - per delineare un cammino di rinnovamento e di rilancio dell’azione pastorale,ed impegnarsi anche ad operare per il bene comune nel territorio del Nordest. Il primo anno di preparazione (nel quale in ogni diocesi si cercherà di fare memoria del cammino che il Signore ha donato di percorrere in questi anni) sarà segnato dalla visita di Papa Benedetto XVI che il 7 maggio 2011 incontrerà i Consigli Pastorali Diocesani delle nostre Diocesi nella chiesa madre di Aquileia. Vi esorto a vivere questi eventi con fiducia nel Signore che guida la sua Chiesa, a sentirvi coinvolti e a pregare perché diventino un’esperienza di grazia per tutto il territorio del Nordest. Vi saluto con affetto e invoco su di voi la benedizione del Signore. Corrado Pizziolo Vescovo vuole mandare ai suoi lettori, che molto probabilmente vivevano nel periodo postesilico e che erano tentati di chiudersi e di chiudere i confini diventa chiaro: se ci si chiude di fronte all’altro ritenendolo una minaccia, si viene privati della possibilità di essere fra gli antenati del Messia. Perché avvenga l’incontro con Cristo è necessario lavorare e coltivare in se quelle virtù di accoglienza e di ospitalità che hanno caratterizzato Rut. L’accoglienza e l’ospitalità non sono a senso unico, ogni persona dà e riceve. La stessa Noemi che all’inizio era passiva e sembrava nemmeno di accorgersi della presenza di Rut e nemmeno la apprezzava, piano piano viene come ridestata alla vita dalla compagnia della nuora e comincia a sua volta ad attivarsi per trovare una soluzione ai problemi pratici della vita. (Da Donatella Scaiola, Identità ed accoglienza in La Rivista del clero italiano, 6, 2010). «Voce amica» pagina 5 Vita della mamma di don Bosco Mamma Margherita citata in tribunale Margherita rimase vedova a 29 anni con tre figli, la suocera semiparalizzata, vigne e campi appena sufficienti alla sopravvivenza, una casupola che da stalla bisognava riadattare a casa di abitazione. Con la forza della fede si rimboccò le maniche e riprese a lavorare. Da maggio a novembre Margherita, facendosi aiutare da due lavoranti, riuscì a portare a termine la stagione di mezzadria e a salvare al meglio i raccolti. Dall’11 novembre 1817 il rapporto di mezzadria tra i padroni Biglione e la famiglia Bosco cessò, ma questi citarono in tribunale «gli eredi di Francesco Bosco» perché i terreni erano stati trascurati e i raccolti risultavano più esigui del previsto. Una famiglia di avvocati contro una giovane vedova che aveva appena seppellito suo marito, non sapeva né leggere, né scrivere e doveva recarsi a piedi alle varie udienze del tribunale. La sentenza condannò Margherita a pagare una penale di lire 22,50. Dovette accettare firmando nell’unica maniera che sapeva, tracciando una croce. Zio Michele, in quei mesi, ce la mise tutta a trasformare la casupola da deposito e stalla in casetta abitabile e l’11 novembre Margherita si trasferì con i tre figli e la nonna. Nonostante gli sforzi di Michele, quella casa rimase la più povera di tutti i dintorni. Fu questo il tempo più duro: aveva perso il marito; abbandonava una casa per ammucchiarsi in 5 persone in una casupola costruita per essere una stalla-fienile. Doveva mettersi in fretta a lavorare la poca terra lasciatale dal marito per mantenere i figli e dieci mesi dopo aver perso il marito perse anche la sua cara mamma Domenica, nel marzo del 1818. C’era da disperarsi per una donna di 30 anni. Margherita però aveva una fede grande in Dio e un amore grande per i suoi figli. Ed ebbe la forza di tirare avanti. I lavori più pesanti (l’aratura, la mietitura, il lavoro di zappa attorno alle viti) le sciupavano le mani. Ma quelle mani sciupate dal lavoro sapevano accarezzare con dolcezza i suoi bambini. La carestia. Scrive don Bosco: “Quello stesso anno che aveva portato la morte del babbo portò miseria e fame. Dopo una stagione in cui pioveva sempre, venne un’estate senza sole. I raccolti furono scarsissimi. Le colline del Monferrato, come tutto il Pie- monte, la Lombardia e la Liguria, furono colpite da una carestia dura”. Nei paesi ci fu la fame, la fame vera, quella che faceva trovare i mendicanti morti nei fossi, con la bocca piena d’erba. Torino, la capitale del Piemonte, nel 1817 è descritta come una città invasa da gente miserabile che ha abbandonato la terra ed è venuta ad accamparsi davanti alle chiese e ai palazzi dei signori. Il governatore di Genova scriveva al re del Piemonte: «La fame va distruggendo intere famiglie». Nella Lombardia, per lo scarso fogliame dei gelsi, crollò la coltura dei bachi da seta, magro sostentamento di tante famiglie contadine. Sempre Don Bosco scrive: «I raccolti dell’annata, unica nostra risorsa, andarono falliti. I commestibili giunsero a prezzi favolosi. Mia madre mi raccontò più volte che diede alimento alla famiglia finché ne ebbe. Un giorno non avevamo mangiato quasi niente e mia madre andò dai vicini per farsi imprestare qualcosa, ma nessuno fu in grado di aiutarci. Allora senza perdersi di coraggio ci disse: “Papà, morendo, mi disse di avere fiducia in Dio. Quindi inginocchiamoci e preghiamo”. Dopo una breve preghiera si alzò e disse ancora: “Nei casi estremi si devono usare estremi rimedi”. Con l’aiuto di Bernardo Cavallo (un vicino di casa) andò nella stalla, uccise un vitello, ne fece subito cuocere una parte e ci diede da cena. Eravamo affamati fino allo sfinimento». Nelle famiglie piemontesi di campagna uccidere un vitello era un atto da momenti estremi. Il vitellino che ingrassava nella stalla era l’investimento che poteva permettere, con la sua vendita al mercato, il superamento di una congiuntura difficilissima, come la malattia di un familiare (non esisteva la mutua), un incendio. «Nei giorni che seguirono - continua Don Bosco - la mamma riuscì a far arrivare del grano da paesi lontani, a carissimo prezzo». A dirla tutta, questa fu la versione «addomesticata» raccontata da Mamma Margherita. La verità era un po’ più squallida: il grano non fu fatto arrivare da paesi lontani, ma comprato da un prete vicino, don Vittorio Amedei. Lo vendette a quella vedova a un prezzo da mezzo strozzino: quattro mine a lire 9,17 l’una, mentre il prezzo ufficiale sul mercato di Torino era di lire 7,43. «Ognuno può immaginare quanto abbia dovuto soffrire e faticare mia madre in quella calamitosa annata», scrive ancora Don Bosco. «Ma con un lavoro indefesso, con un’economia costante, con una speculazione nelle cose più minute, e con qualche aiuto veramente provvidenziale si poté passare quella crisi annonaria. Questi fatti mi furono più volte raccontati da mia madre e confermati dai vicini parenti ed amici». Soltanto un anno dopo Margherita fu in grado di saldare il conto con lo speziale Giannella di Castelnuovo «per i medicinali spediti al suo defunto marito». Gli versò lire 6,15 (il lavoro di un’intera giornata di un contadino era pagato 1 lira). E solo a rate, negli anni seguenti, poté saldare il conto con il notaio Montalenti per il testamento e l’inventario dei beni di Francesco Bosco: lire 32. lo sono la madre dei miei figli Passata quella terribile penuria, e ritornate le cose domestiche in migliore stato, venne fatta a mia madre la proposta di risposarsi in una maniera convenientissima; ma ella rispose costantemente: “Dio mi ha dato un marito e me lo ha tolto; morendo egli mi affidò tre figli, ed io sarei madre crudele, se li abbandonassi nel momento in cui hanno maggior bisogno di me”. Le fu replicato che i suoi figli sarebbero stati affidati a un buon tutore, che ne avrebbe avuto grande cura. “Il tutore è un amico”, rispose la generosa donna, “io sono la madre dei miei figli; non li abbandonerò giammai, quando anche mi si volesse dare tutto l’oro del mondo”. Sua massima cura fu “di istruire i suoi figli nella religione, avviarli all’ubbidienza e occuparli in cose compatibili a quella età”. (Da “Vita di Mamma Margherita”, LDC) I PAPI DELLA CHIESA 158. PASQUALE II – Bieda (Ravenna) 13.8.1099 – 21.1.1118 Il successore di Urbano II fu un monaco Vallombrosiano. Eletto in un clima favorevole, non godette di un pontificato tranquillo, perché gli furono opposti tre antipapi: Teodorico, Alberto, Silvestro IV dall’irriducibile Enrico IV e da suo figlio Enrico V. Pasquale II visse momenti difficili, tanto da pensare di tornarsene al suo monastero. Cercò di battersi per una chiesa povera. L’imperatore rivendicò i beni appartenenti a Matilde di Canossa. Da qui nacque un contenzioso che portò nel 1110 Enrico V a calare in Italia con propositi minacciosi verso il pontefice. Dopo un accordo raggiunto, a causa di nuovi tumulti Enrico V fuggì, ma portò con se come ostaggio il papa, che alla fine fu costretto ad incoronare Enrico V in San Pietro. Il papa cedette per evitare ai romani ritorsioni e saccheggi. Il papa ritornò a Roma da Benevento, ma era stanco e deluso. Cercò invano la concordia. Morì il 21 gennaio 1118. SECOLO XII 159. GELASIO II, Gaeta, 24.1.1118 – 28.1.1119 Venne eletto il monaco benedettino Giovanni Castani. Appena eletto fu arrestato da Cengio Frangipane, liberato dal popolo fu condotto in Laterano. Il suo insediamento fu impedito dall’arrivo di Enrico V, che obbligò il papa a lasciare Roma e a rifugiarsi a Gaeta sotto la protezione dei normanni. Nel frattempo l’imperatore impose come antipapa Burdino con il nome di Gregorio VIII. Quando Enrico V lasciò Roma, Gelasio II rientrò in sede di nascosto, ma il 23 ottobre 1118 fu di nuovo aggredito dai Frangipane mentre celebrava la Messa nella chiesa di Santa Prassede. All’inizio del 1119 convocò un Sinodo. Si ammalò e si ritirò a Cluny, dove morì e venne sepolto nella locale abbazia. 160. CALLISTO II, Guido di Borgogna, 2.2.1119 – 13.12.1124 Era arcivescovo di Vienne nel Delfinato. Eletto Papa a Cluny il 2.2.1119, prese il nome di Callisto II. A Vienne convocò un concilio di vescovi francesi e condannò come eresia l’investitura ecclesiastica da parte dei laici. Nel Concilio di Rems scomunicò Enrico V. Con il Concilio di Worms del 1122 ottenne la rinuncia da parte dell’Imperatore ad interferire nella scelta e nella nomina dei vescovi. Morì a Roma il 13 dicembre 1124. (Da “Dizionario dei Papi, Elle U Multimedia). La fi fitoterapia toterapia Settembre-Ottobre 2010 «Voce amica» pagina 6 Settembre-Ottobre 2010 FISM VENETO LE SCUOLE DELL’INFANZIA PARITARIE E I SERVIZI DELLA PRIMA INFANZIA Il periodo della prima infanzia ( < 6 anni ) è fondamentale e determinante nella formazione morale, umana e spirituale della persona umana. La scuola dell’infanzia e i servizi socio educativi contribuiscono in modo determinate al perseguimento di tale obiettivo. Si tratta di una presenza storica di servizi voluti, realizzati, finanziati, sostenuti e gestiti dalle comunità locali, con la partecipazione di famiglie, benefattori, sacerdoti e religiose. La scuola dell’infanzia paritaria di ispirazione cristiana ha un doppio valore: • la connotazione ecclesiale, in quanto espressione della comunità parrocchiale che si è assunta e si assume spontaneamente di soddisfare l’esigenza sociale della educazione prescolare; • la connotazione civile come soggetto istituzionale che concorre, nella parità scolastica, alla formazione e alla educazione dei bambini. Il Veneto è la Regione che ha la più elevata concentrazione di scuole dell’infanzia paritarie, le frequentano due bambini su tre dai 3 ai 6 anni. I NUMERI Tabelle dimostrative della situazione delle scuole dell’infanzia nel Veneto (A.S. 2007/2008): INTEGRAZIONE SCOLASTICA DEI BAMBINI PORTATORI DI HANDICAP • Contributo del MIUR (Stato) 2009-2010 • Contributo regionale 2010 Totale contributi Differenza a carico della Scuola UTILI RAFFRONTI (fonte OCSE 2006) quanto spende lo Stato all’anno per un bambino nella scuola dell’infanzia STATALE Quanto spende lo Stato all’anno per un bambino nella scuola dell’infanzia PARITARIA €1.606,00 € 1.616,00 € 3.216,00 €. 11.784,00 € 6.116,00 € 584,00 RISPARMIO DELLO STATO per bambino per anno € 5.532,00 NEL VENETO lo Stato risparmia ogni anno con l e scuole dell’infanzia paritarie: € 5.532 x n° 93.000 bambini = € 514.476.000 Indicazione Alunni Totale generale Statali 135.759 100% 42.893 31,6% Paritarie 92.866 68,4% di cui FISM 85.255 61,6% Unità scolastiche (scuole) media alunni/scuola 1.746 560 76,74 1.186 78,30 1.092 78,07 Sezioni Alunni/sezione 5.814 23,36 1.819 23,58 3.994 23,25 3.675 23,20 Docenti 3.649 - 5.134 Disabili 1.266 680 560 Stranieri 5.566 13,00% 9.500 7.100 8,00% QUESTIONI APERTE. I - attuazione della parità scolastica: a) finanziamento adeguato (non contributo “grazioso”) a rimborso delle spese del personale; b) completamento della normativa di trasferimento alle Regioni della materia dell’istruzione in particolare quella dell’infanzia; II - sistema scolastico regionale: a) la Regione come istituzione deputata alla pianificazione e alla programmazione del sistema anche per quanto riguarda le risorse economiche e del personale; b) fase di transizione (in attesa del federalismo): riordino del sistema con il coin- volgimento degli enti locali con lo scopo di creare da subito una rete di servizi Paritarie 2.475 19.963 3.01* 19.206 12.628 18.29! 17.277 92.866 all’infanzia di qualità ed equo (in particolare per quanto attiene alle rette a cariStatali 2.851 5.46J 2.20£ 6.049 9.94C 7.695 8.681 42.893 co delle famiglie); TOTALE 5.326 25.432 5.226 25.255 22.568 25.994 25.958 135.75S III - le comunità locali. Impegno dei gestori, delle istituzioni, del% paritar/statali 46,47% 78,5% 57,3% 76,26% 55,96% 70,4% 66,6% 68,4% le famiglie, delle comunità a riscoprire le ragioni sociali, storiche, culturali delle In caso di bambini disabili la Scuola deve sostenere un ulteriore onere per l’asscuole dell’infanzia “di comunità”, originale elemento della comunità veneta. sunzione dell’insegnante di sostegno: Province BL PD RO • Costo (medio) l’anno per il docente specialistico TV VE VR VI Tot. Regione € 15.000,00 Conferenza Episcopale Triveneto Alle famiglie, dirigenti e docenti della scuola Alle comunità civili e religiose Alle amministrazioni locali e responsabili politici, del lavoro dei mass media All’inizio di un nuovo anno scolastico desideriamo rivolgerci con affetto e stima al grande mondo della scuola, esprimendo sentimenti di fiducia e speranza per tutti gli alunni, a partire dai più piccoli, che per la prima volta iniziano il percorso scolastico. ……Esprimiamo una profonda riconoscenza a tutti coloro che nella scuola operano un fedele, paziente e prezioso servizio educativo alle giovani generazioni. Iniziare un nuovo anno è sempre un evento ricco di attese, ma anche carico di preoccupazioni. ……. E noi, come Pastori, desideriamo essere vicini a voi e ai vostri ragazzi, insieme alle nostre comunità cristiane, perché sappiamo quanto importante e decisiva è la scuola non solo per i giovani ma per tutta la società. Come Chiesa italiana, inoltre, abbiamo deciso di dedicare l’intero decennio 2010-2020 al tema educativo e ci auguriamo che questo diventi stimolo per promuovere quella necessaria alleanza tra tutte le realtà che operano sul territorio a servizio delle nuove generazioni. Sappiamo che oggi la scuola vive un periodo delicato e decisivo per le grandi e profonde riforme in atto; per le restrizioni di risorse a causa della crisi economico-finanziaria che attraversa il nostro Paese; per i ritardi alla piena attuazione del processo di autonomia e di parità; per la grande sfida multiculturale che investe la nostra società. …….. Siamo solidali, in particolare, con tutti i docenti che ogni giorno si prendono cura, con passione e competenza, sia come singoli sia come aggregazioni professionali, dell’educazione dei giovani; con le famiglie che con tanta preoccupazione e fiducia affidano i loro figli alla scuola; con le scuole cattoliche paritarie di ogni ordine e grado e con i centri di formazione professionale che, continuano ad offrire, nonostante tante difficoltà economico-finanziarie, il loro prezioso e determinante servizio. Invitiamo i responsabili della società civile e politica, a creare le condizioni affinché tutta la scuola sia messa in grado di operare e di realizzare la propria specifica ed indeclinabile finalità educativa; a sostenere la qualità professionale dei docenti; a risolvere, su vie di giustizia e di solidarietà, il problema dei precari; a rimuovere gli ostacoli per la realizzazione della piena autonomia, della parità scolastica e la libertà della scelta educativa. Per dare voce a questo appello …… desideriamo porre due momenti pubblici di incontro, sensibilizzazione e dibattito con la società e le istituzioni, sulla situazione di tutta la scuola nel Triveneto. Il primo evento è la “Giornata della scuola, comunità educante”, fissato per domenica 28 novembre 2010. L’altro evento è la “Seconda Conferenza sulla scuola”, nella primavera del 2011. Come Chiese del Triveneto desideriamo offrire, a tutti i responsabili ed operatori della scuola a livello regionale, un momento di riflessione alto e significativo sulle attuali esigenze del mondo della scuola, per il bene delle famiglie e l’educazione dei figli. Vi salutiamo tutti con affetto e riconoscenza, augurando un buon anno scolastico. Vescovi della Conferenza Episcopale Triveneto Zelarino, 14 settembre 2010 Settembre-Ottobre 2010 «Voce amica» Festa degli Anziani Domenica 19 settembre è stata celebrata la 25^ Festa degli Anziani, promossa e patrocinata da: Pro Loco di Corbanese e di Tarzo, Comitato festeggiamenti di Arfanta, Banca Prealpi, Consigli pastorali parrocchiali di Tarzo, Corbanese e Arfanta e Comune di Tarzo. La manifestazione ha visto la partecipazione di 380 cittadini con più di 70 anni, con significative delegazioni delle locali Case di riposo “Padre Pio” e “Villa Bianca”. La Regia è stata curata dall’inossidabile Antonio Pancot che, nel suo intervento, si è soffermato, con approfondite argomentazioni, sul significato delle comuni espressioni degli anziani “si fa quel che si può” e “mi accontento”, quali stati d’animo di chi gioisce del proprio trascorso e dell’accettazione del tempo presente e dei limiti che esso comporta. Dopo la S. Messa, presieduta da don Angelo, celebrata nella parrocchiale di Corbanese, è stato consumato il pranzo, preparato con maestria dalla Pro Loco di Corbanese preso lo stand di Via Olimpia, al quale ha fatto seguito un ricca lotteria. I saluti di rito sono stati portati dal Sindaco, G. Bof, dal Presidente di Banca Prealpi Carlo Antiga e dai due Presidenti delle Pro Loco G. Tomasi e L. Piaia. E’ stata una giornata di festa, di ritrovo tra vecchi coetanei, occasione di scambio di aneddoti e di esperienze della vita passata, anche dei tempi ormai remoti, visto che i due più anziani presenti, ai quali è stato consegnato un omaggio, portano sulle spalle ben 96 anni De Biasi Maria Albina di Arfanta (cl.1913) e Andrea Gregoletto (cl.1914) di Resera. Una targa è stata consegnata ad Antonio Pancot, per i 25 anni di promozione della festa, mentre a tutti è stato fatto dono di una stampa del pittore Grava, che riproduce una fontana di Colmaggiore. Franco I. Giovani che si fanno onore Sabato 16 ottobre 2010, presso la facoltà di Biologia dell’U dell’Università degli studi di Trieste, FRANCESC SCO BEZ di Maurizio e Annamaria Fabris si è la laureato in Neuroscienze con il voto 107/110 ddiscutendo in inglese la tesi “Analysis of the ppremotor cortex: a combined TMS and EEG ap approach” Relatore Prof. Piero Paolo Battagli glini. DENNIS COMINETTI di Giancarlo e Danila si è laureato presso l’Università degli Studi di Udine in Economia Aziendale. Il neolaureato, supportato dal Chiarissimo Dott. Rubens Pauluzzo, ha elaborato e sviluppato la tesi dal titolo “Il Web 2.0 & Il vantaggio competitivo per le Imprese”. Una tesi attualissima in quanto incentrata suler le potenzialità della rete e sul suo utilizzo per fornire servizi nonché per fidelizzare i consumatori; tutte prerogative per giungere ad un concreto vantaggio competitivo. Ai nostri giovani formuliamo i migliori auguri e congratulazioni e “AD MAIORA”. pagina 7 UNIVERSITA’ DEGLI ADULTI “Don Bosco” Ora il tempo del silenzio è finito. Un silenzio di aspettativa durato cinque lunghi mesi. L’Università degli Adulti “Don Bosco” ha aperto i suoi battenti con degli incontri di preparazione mensili. Dopo una lunga attesa ci siamo ritrovati, con i volti sorridenti, pieni di speranza, martedì 19 ottobre scorso nell’ascolto di due simpatiche favole la cui lettura era sospesa, ad arte, prima del termine, per dare modo agli intervenuti di indovinarne l’epilogo. Una Giuria valutava le risposte date, premiando la migliore. Ripresa la lettura, con grande attenzione dei presenti, i finali si sono rivelati, poi, alquanto fantasiosi. La morale delle favole si può riassumere in questi termini: “Chi si accontenta gode” e “Chi troppo vuole nulla stringe”. E’ stata, questa, un bella esperienza che ha coinvolto tutti fino all’ora del pranzo. Il prossimo incontro avverrà martedì 16 novembre per ascoltare: “Parole e musica”. I suoni di voce recitante e di melodie hanno un potere magico, aprono il cuore e fanno star bene. Il terzo di questi incontri è stato fissato per il 14 dicembre con la celebrazione della S. Messa in preparazione del S. Natale e la presentazione del programma del 22° anno dell’ateneo la cui apertura è stata programmata per l’11 gennaio 2011 con lezioni a cadenza settimanale. Le finalità che l’istituzione persegue sono mirate alla formazione culturale, d’ordine scientifico, sociale, legislativo, medico, filosofico, e soprattutto a dare risposta alle esigenze vivamente sentite di socializzazione da parte degli anziani ma anche dei più giovani. Aldo Vallini medico ematologo ed oncologo, nel suo “Elogio alla Vecchiezza” scrive: “La cultura rappresenta un fattore di mediazione per l’adattamento dell’uomo alla società e l’Università della Terza Età dà un contributo perché ognuno trivi, nella conoscenza, motivo e modo per migliorare la propria condizione umana e sociale e stimolo per impegnarsi e sentirsi parte attiva della società, nella consapevolezza che tutti, giovani e meno giovani, debbono contribuire a collaborare per un mondo di pace, giustizia e fratellanza”. Se è importante esercitare la mente su conoscenze come quelle di contenuto umanistico e sanitario, è altrettanto significativo avere l’opportunità di incontrarsi, di dialogare con chi vive gli stessi problemi, di sentirsi parte di un sistema organizzato. Alto è sempre risultato l’interesse ai corsi e vivace ne è la partecipazione a testimonianza che questa istituzione esercita un’opera di grande valore e validità socio-culturale. Antonio Pancot Tarzo a tavola Martedì 23 novembre 2010 ore 20 primo appuntamento gastronomico “Ristorante il Capitello “ a Corbanese di Tarzo. Giovedì 20 gennaio 2011 ore 20 secondo appuntamento gastronomico “Ristorante Ai Pini a Tarzo. Giovedì 24 febbraio 2011 ore 20 terzo appuntamento gastronomico “Ristorante Al Ponte Maset a Corbanese di Tarzo. Domenica 20 marzo 2011 ore 20 quarto appuntamento gastronomico Ristorante Belvedere da Tullio – Arfanta di Tarzo Lunedì 9 maggio 2011 ore 20 presso la struttura della Pro Loco Serata Finale della XI° edizione di Tarzo a Tavola pagina pa p ag giina n 8 VALLATA VOLLEY…. SEMPLICEMENTE… SPORT «Voce e am amica» mica» ca» Tarzo, Domenica 3 ottobre 2010, ore 17.00 A volte le cose o i fatti ci scorrono davanti semplicemente, e quasi non ci rendiamo conto di quel che accade…, anzi è accaduto, che quel pomeriggio di domenica, la Palestra di Tarzo ospitasse un evento della Vallata Volley come una semplice presentazione di una stagione sportiva pallavolistica per un settore giovanile femminile e da un paio d’anni anche maschile. Erano presenti circa 80 ragazze/i nel bel mezzo del parquet, in età compresa tra i 6 e 18 anni, 300 persone sugli spalti, MEMORIAL CHRISTIAN ROBERTI una ventina di autorità politiche e sportive, e 3 Domenica 12 settembre gli amici e la famiglia atleti della più blasonata Serie A di Volley, nondi Christian Roberti e l’associazione sportiva ché nazionali.. la SPES VOLLEY di Conegliano e VALLATA VOLLEY, hanno organizzato l’ormai la SISLEY VOLLEY di Treviso. consueto torneo di pallavolo a lui dedicato. Il tutto semplicemente come le emozioni più Nel campetto parrocchiale di pallavolo a sincere e spontanee che hanno fatto brillare gli Corbanese, le nostre atlete di Tarzo e Corocchi dei genitori che hanno visto “palleggiabanese si sono divertite nel disputare questo re” i loro figli con delle “nazionali”, dopo che le torneo, giocando contro le squadre della vicistesse, quasi timidamente e con mirabile dispona EFFERRE AURORA nibilità, si sono di Rua, guadagnandosi il prestate al gioco primo e il terzo posto. delle domande Anche i più “maturi”, cadelle ragazze/i. richi dell’entusiasmo delRisposte semplile giovani, hanno giocato ci, simpatiche, ma qualche set; gli amici di molto chiare di Christian hanno “schiacatlete che da prociato” i dirigenti Vallata fessioniste dello Volley lasciando poche sport non hanno possibilità di far punti! perso il contatto Presenti anche numerose ed i ricordi delautorità di Tarzo, il SinGABRIELE MARUOTTI Giocatore le loro emozioni della SISLEY VOLLEY DI TREVISO SERIE A daco G. Bof, l’ assessore giovanili, di quelle allo Sport Lino Bianco, gli semplici e vitali assessori Sacchet e Franceschet, i quali si sono sensazioni che fin da piccole continuano a poruniti alla cena conclusiva di questo bel pometarsi dentro, e che si fanno sentire prima di ogni riggio di fi ne estate, allo stand della Pro Loco a partita, o in allenamento dentro una palestra, Corbanese. Ringraziamo calorosamente per la come fossero in fondo esse stesse ancora picgenerosa disponibilità la famiglia Roberti per i cole. Una domenica di festa sportiva, semplitrofei e la cena, naturalmente gli amici di Corcemente riuscita… tutti contenti assieme a febanese, il Parroco per il campetto, e tutti quanti steggiare, dopo gli autografi sulle magliette, alla hanno contribuito per mantenere vivo il ricorFesta della Castagna, e a brindare alla prossima do del nostro caro amico Christian, che amava stagione sportiva, semplicemente…! come tutti noi la pallavolo. VALLATA VOLLEY – TARZO TRITTICO VENETO 2010 Turrin vince la tappa Col San Martino – Tarzo Col San Martino, un paese ridente, baciato dal sole, circondato da verdi colline atte alla cultura del biondo prosecco, vino di indubbia qualità, che stuzzica il palato di giovani e vecchi, ha ospitato anche quest’anno il Trittico Veneto. L’anno scorso l’arrivo, quest’anno la partenza. Il Trittico Veneto sa cogliere i messaggi di questa realtà, e transita tra il verde dei vitigni con i colori variopinti dei suoi atleti. Settembre-Ottobre Se etttem embr b ee-Otto t b brre 20 2 2010 01 10 0 Le salite dello Zuel e del San Lorenzo portano a Tarzo una sparuta pattuglia di atleti che sprintano per la conquista della maglia rossa della classifica generale. Tra il lago ed i monti che in esso si specchiano, trova la sua collocazione Tarzo. E dove la strada, raggiunge il suo culmine, collegando una valle all’altra, il Trittico pone il suo traguardo. Il pubblico aspetta l’incerto arrivo, che neppure il collegamento radio riesce a snocciolare, e con uno sprint ristretto, Turrin rompe gli indugi e si candida per il trionfo finale. Nella piccola piazza, dove sgorga limpida l’acqua dell’unica fontana, di fronte allo sponsor di giornata, gli atleti si godono quei pochi attimi di gloria dopo la fatica, a loro riservati con la cerimonia di premiazione. Poi in albergo il tempo è tiranno ed il pensiero guarda al giorno che verrà. L’organizzatore, Lillo Zussa A.S.D. SPORTING CLUB VIGOR HESPERIA CONEGLIANO con la collaborazione del Comune di Tarzo Assessorati allo Sport e alle Politiche Giovanili INVITA al MINIBASKET - Pallacanestro per bambini dai 6 ai 10 anni. Prima giornata ludica Giovedì 23 settembre 2010 - ore 16,30/18,00 Presso palestra comunale di Via Trevisani nel Mondo. Si raccomanda: - scarpe da ginnastica pulite, - pantaloncini corti e maglietta, - bottiglietta d’acqua Per ulteriori informazioni Maurizio Sarcinelli cell. 348 3354435 e presso Biblioteca comunale di Tarzo. Anno da incorniciare per l’Orienteering Tarzo A.S.D. Siamo quasi alla chiusura dell’anno agonistico 2010 e per l’Ortarzo è stata un’altra annata da incorniciare. Per il secondo anno consecutivo siamo la società Italiana con il maggior numero di iscritti, 103 nel 2009, 110 nel 2010. Grazie a questi numeri, nella classifica nazionale (su 180 società affiliate alla FISO) siamo al 12° in classifica generale, 10° in classifica settore assoluto e 12° nel settore giovanile, tutto ciò grazie all’impegno nella preparazione e alla costante «Voce amica» Settembre-Ottobre 2010 La fitoterapia I disturbi delle funzioni intestinali Gli alunni del corso di Orienteering nella Scuola Media di Tarzo partecipazione alle gare. L’Orienteering Tarzo, ad oggi, ha totalizzato oltre 800 presenze su 51 diverse manifestazioni a cui ha partecipato. Numeri che dovranno essere aggiornati in quanto sono oltre 50 gli iscritti sia per la trasferta di Treviso di domenica 7/11, sia per il meeting internazionale di Venezia del 14 novembre p.v. Si è perso il conto dei risultati di prestigio e dei titoli vinti nel corso di questi due anni, basti pensare all’8° posto ai mondiali di Roland Pin, al 1° posto di Loris D’Errico nel trofeo Nazionale Centri Storici, ai numerosi titoli regionali e provinciali, alla convocazione in nazionale per i mondiali Juniores di Michael Baggio, alle selezioni Giovanili Nazionali di Loris D’Errico, Denise Baggio e dei due giovanissimi talenti emergenti Elena Bernardi e Alessandro De Noni. Il lavoro svolto nelle scuole e dal nostro Preparatore Roland Pin sta dando i frutti sperati e grandi soddisfazioni a tutti i membri della Società. Continuano intanto i corsi pomeridiani nella scuola media, vera fucina di nuovi talenti da avviare a questa splendida disciplina. Silvano B. Istituto Comprensivo di Tarzo 434 gli allievi nell’anno scolastico 2010/2011 Elementari Tarzo Corbanese 1^ 25 17 2^ 21 20 3^ 20 17 4^ 12 15 5^ 15 21 Tot. 93 90 Totale Scuole elementari: 269 scolari Scuola media 1^ A 19 1^ B 19 1^C 19 2^ A 19 2^ B 20 2^C 20 3^ A 24 3^ B 25 Totale scuola media: 165 Revine Lago 21 13 19 22 11 86 57 59 49 INAUGURAZIONE DELLA NUOVA BIBLIOTECA COMUNALE SABATO 13 NOVEMBRE Ore 15.00 - Letture animate con la Compagnia teatrale “La Colonna Infame” (per i più piccoli) Ore 16.00 - Letture animate con Carla, Daniela, Nives e Alessandro Ore 17.00 Inaugurazione Biblioteca e consegna palio dei Comuni Ore 17.30 Rinfresco e Castagnata Per informazioni e adesioni: Biblioteca civica - Via Roma, 42 - tel. 0438/9264208 e-mail: [email protected] Certa che i miei lettori gradiscono la stampa a colori, ringrazio i collaboratori e quanti mi sostengono. Il vostro contributo sarà prezioso anche in futuro. Noi ci rivedremo a gennaio 2011. Vi anticipo il Buon Natale. Voce Amica Noi che siamo dei semplici erboristi, o, come si diceva un tempo, dei «botanici», non distinguiamo, come meglio farebbe un medico, fra “colite spastica”, “colon irritabile”, “enterite cronica” e così via, ma abbiamo fatto esperienza che molto spesso a questi frequenti disturbi funzionali dell’intestino in genere si può ugualmente ovviare, oltre che con una dieta di riguardo, con semplicissimi rimedi erboristici alla portata di tutti. Ottima prova in questo senso fornisce una miscela di finocchio e camomilla, in parti uguali, dotati, il primo, di spiccata proprietà di contenere la formazione dei gas della digestione e, la seconda, soprattutto di quei poteri antispastico e antinfiammatorio, che – ricordati più volte in questi scritti – ci sono ormai familiari. L’infuso va assunto al mattino e a mezzogiorno, dopo i pasti, e ancora alla sera, tra la cena e il pagina 9 tempo di coricarsi. Spesso è già sufficiente il semplice infuso di camomilla, preparato nel modo che sappiamo, come cura sistematica per alcune settimane. E’ essenziale protrarre a lungo questo trattamento. Se contemporaneamente si presenta stitichezza, oltre alle indispensabili misure dietetiche, si possono tenere presente soprattutto i semi di psillio o i semi di lino, sui quali avremo modo di ritornare in uno dei prossimi numeri. C’è infine, molte volte anche in alternativa ai rimedi sopraindicati, un particolarissimo preparato, un estratto liquido ottenuto dai germogli di mirtillo rosso, che, sotto il nome di Vaccinium vitis idaea, può essere acquistato nelle erboristerie o che i più volenterosi possono anche preparare da sé (nel mese di maggio) con le modalità che abbiamo indicato su questo bollettino (n. 3/2008). Dà normalmente buoni risultati nei suddetti disturbi, assumendone di media 40-50 gocce in un po’ d’acqua, 1 o 2 volte al giorno. Piero C. “Riflessi dell’anima” L’amministrazione comunale (assessorato cultura) e la Pro loco di Tarzo, hanno invitato lo scorso 2 ottobre la scrittrice Rita Azzalini a presentare il suo libro “Riflessi dell’anima”. La scrittrice nata a Belluno nel 1942 ha trascorso la sua gioventù a Puos d’Alpago. Trasferitasi successivamente a Vittorio Veneto, conosce Gianpiero Zuanetti che sposa nel 1970; abitò per lunghi anni in Comune di Tarzo sulle Perdonanze. Pranoterapeuta, attualmente insegna pranopratica presso la scuola di formazione per operatori del settore “Settimo Cielo” di Vittorio Veneto. Grazie alla sua profonda fede cristiana è sempre riuscita a superare le diverse difficoltà che la vita le ha riservato; tali avvenimenti, in particolare, hanno risvegliato in lei una particolare sensibilità emozionale che ha voluto trasmettersi proprio con le pagine di “Riflessi dell’anima”, ricche di saggezza e ricordi autobiografici. La lettura di alcuni capitoli del libro e la presentazione dell’autrice, curata da Carlo Celso (animatore dell’associazione Settimo Cielo), è stata l’occasione per una riflessione sulla nostra esistenza, la ricchezza di una vita vissuta bene, sulla speranza che deve animare ciascuno di noi. www.comune.tarzo.tv.it [email protected] V Notizie dal Comune « oce oc ce am amica» mic ica» a»» “Tutti all’asilo” Vorrei fare chiarezza su un’iniziativa promossa dal Comune e dalle Scuole Materne che mi piacerebbe chiamare “Tutti all’asilo”. Il progetto nasce da una scelta amministrativa non politica, ma pragmatica e tesa ad ottenere risultati molteplici, potrei dire che tende a risolvere numerosi problemi, ma non fa parte di me, io preferisco parlare di opportunità non di problemi. Vi è una Via I Maggio messa a nuovo problematica sostanziale legata al numero degli iscritti nelle Scuole Materne, e sappiamo che i ZONA ARTIGIANALE DI CORBANESE numeri, ai fini dell’ottenimento dei contributi reA 30 anni dalla sua prima urbanizzazione la gionali sono molto importanti. Verificata ed anaZ.A ha avuto bisogno di essere ripresa per mano lizzata la questione, ci siamo accorti che 14 bamsoprattutto per il rifacimento del manto strabini del Comune non frequentavano l’asilo, quasi dale, della segnaletica e della fornitura elettrica tutti per problemi legati al reddito delle famiglie. adeguata, il risultato è stato positivo anche se in Spesso mi viene segnalato dai cittadini, che non questo periodo le attività produttive hanno bisovi è sufficiente integrazione fra bambini “diversagno di ben altro. mente italiani” e bambini “italiani”; si nota spesso ad esempio nei parchi giochi la netta separazione VIA BRESSA e molti mi sollecitano di risolvere questo probleLa linea di illuminazione pubblica è stata proma. Altra questione che spesso mi viene posta è lungata con altri 5 punti luce fino all’incrocio con legata al fatto che molti bambini “diversamente via degli Alpini, altri punti luce sono stati installati italiani” iniziano la scuola elementare con una a Corbanese via Siviglia e a Costarut di Arfanta. scarsa preparazione linguistica, questo provoca inevitabilmente un rallentamento dei piani didatCOMPLESSO SCOLASTICO tici, che vanno a gravare su tutti i bambini. Con il Con sufficiente puntualità, i lavori di messa in contributo alle scuole parrocchiali non si vuole sicurezza e manutenzione della parte vecchia dare l’asilo gratis, ma si vuole dare un sostegno (anni 1980) delle scuole in via Trevisani nel Monnecessario alle scuole per permettere a tutti do è stata completata in coincidenza con l’inizio l’accesso all’asilo, per i motivi sopra descritti. Sadell’anno scolastico. La spesa di circa 300.000 ranno poi i responsabili delle scuole a valutare € ha visto il rifacimento completo di impianti la capacità contributiva dei singoli casi. Ricordo elettrici, corpi illuminanti, isolamenti, impianti anche i 10.000 € non coprono interamente le rettincendio, ripristino a regola d’ arte del manto te di 14 bambini, ma è un contributo a fronte di copertura e altre innovazioni. Tali adeguamendi un progetto, quindi nessuno deve sentirsi leti permetteranno di rendere utilizzabile l’intera gittimato a non pagare. Vorrei inoltre tenere in struttura dal 2011 e finalmente potrebbe ospitaconsiderazione il fatto che il servizio erogato re oltre agli studenti di Tarzo e Revine Lago andalle Scuole Materne parrocchiali in termini di che una parte di quelli di Cison come era previcosti generali per la collettività (Stato, Regione, sto già in fase di progettazione (1977). ImponenComune) ci permette di poter dare un servizio te l’opera sostenuta dal CIT per l’installazione alla comunità ad un costo di gran lunga inferiore di pannelli fotovoltaici in silicio monocristallino a quello che spenderebbe lo Stato per lo stessull’intera copertura della Palestra e delle so servizio. Proprio in questi momenti diventa importante supportare queste ini- Pannelli fotovoltaici su Scuole e Palestra. ziative come segno di responsabilità per l’interesse generale del nostro Paese. Per quanto riguarda la richiesta dell’aumento delle rette presso l’asilo di Corbanese, non è conseguenza di questa iniziativa, ma bensì l’applicazione del regolamento per i contributi comunali ordinari agli asili, che prevede come condizione per l’erogazione del contributo il fatto che le rette dei due asili siano uguali. Un proverbio recita: vi sia un’età per usare il cuore e un’età per usare il cerScuole per complessivi mq.440 ed un importo vello. Bene io mi sento di dire che il giorno che di 240.000 € che a regime garantiranno una posmetterò di fare politica sarà quel giorno che mi tenza di 60 KW di energia completamente puaccorgerò di usare il cervello senza ascoltare il lita; seguirà a breve analoga installazione presso cuore. le scuole di Corbanese. E’ da augurarsi che la coIl vostro Sindaco Gianangelo Bof pertura della Palestra non abbia riportato danni. LAVORI PUBBLICI Rendicontare anziché annunciare è stata la scelta che questo Assessorato, in accordo con la Giunta, ha privilegiato per un rapporto corretto con i cittadini evitando il più possibile spot di cui è già piena la cronaca, elenchiamo pertanto quanto completato. Dei consistenti lavori in corso presso Municipio, Campo Sportivo di Corbanese, muri di sostegno a Nogarolo e marciapiedi a Fratta e Colmaggiore riferiremo quando l’ avanzamento degli stessi sarà più tangibile, sperando di non dover allungare l’elenco dei probabili danni causati dal maltempo in corso mentre scriviamo queste righe. Ennio Casagrande Vice Sindaco /Ass. LL.PP. e Patrimonio. GIORNATE PROVINCIALI DELL’AMBIENTE 2010 Anche quest’anno l’Amministrazione Comunale ha aderito alle Giornate Provinciali dell’Ambiente promosse dalla Provincia di Treviso. Tre le iniziative organizzate: una giornata ecologica denominata Prealpi pulite in collaborazione con l’Istituto Comprensivo di Tarzo e la Comunità Montana delle Prealpi Trevigiane messa in programma per sabato 18 settembre e rinviata causa maltempo. La domenica seguente con l’associazione Va Dee femene è stata invece organizzata una pedalata ecologica con partenza presso il parco di Colmaggiore e destinazione Cison di Valmarino lungo la pista ciclabile della Vallata. Il terzo appuntamento (martedì 21 settembre) si è svolto presso la nuova biblioteca comunale dove c’è stata la presentazione del libro “Il valore dell’acqua”, ospiti della serata l’autore Claudio Bertorelli, il presidente dell’Aato Nord Orientale Graziano Panighel e diverse autorità locali. Nel calendario comunale sono state inserite anche le escursioni nei sentieri naturalistici di Tarzo del 3÷10 ottobre e la passeggiata tra i castagni del 16 ottobre organizzate dalla Pro Loco di Tarzo all’interno della Festa della castagna. NUOVA GUIDA ALLA RACCOLTA DIFFERENZIATA Sono disponibili presso il municipio (ufficio ambiente e segreteria) i nuovi opuscoli per spiegare come svolgere correttamente la Raccolta Differenziata dei rifiuti domestici. Diverse le novità, la principale sicuramente la traduzione in lingua inglese e francese, per facilitare gli stranieri presenti nel territorio a svolgere una corretta differenziazione dei rifiuti. Un nuovo servizio è stato inoltre introdotto, il ritiro a domicilio del materiale ingombrante e degli oggetti voluminosi alle persone anziane o non automunite. La prenotazione va fatta chiamando l’ufficio ambiente il lunedì mattina dalle ore 8 alle 10. Si ricorda inoltre che l’Ecocentro comunale è aperto con il nuovo orario invernale il mercoledì dalle ore 14 alle ore 16 ed il sabato dalle 9 alle 14. Per qualsiasi altra informazione chiamare l’ufficio ambiente allo 0438.9264200 o scrivendo una e-mail a [email protected] COMUNI RICICLONI 2010 Il Ministero dell’Ambiente e Legambiente Italia hanno conferito anche quest’anno al Comune di Tarzo il premio Comune Riciclone 2010. L’Amministrazione Comunale soddisfatta del risultato coglie l’occasione per ringraziare la cittadinanza tutta per l’impegno e l’attenzione mostrata per questo delicato “mondo dei rifiuti”. Assessore Vincenzo Sacchet Arfanta • Arfanta • Arfanta • Arfanta • Arfanta • Arfanta • Arfanta Settembre-Ottobre 2010 Arfanta «Voce amica» i Paese mio NUOVI ORGANISMI PARROCCHIALI Come in ogni parrocchia della Diocesi, anche nella nostra comunità lo scorso giugno si è provveduto al rinnovo degli organismi parrocchiali: Consiglio Pastorale e Consiglio per gli Affari Economici. Sono organi che operano per il bene della parrocchia, al servizio della comunità, di cui il parroco ne è la guida per mandato del Vescovo, con corresponsabilità e comunione con la Chiesa. Consiglio Pastorale Parrocchiale, oltre a don Angelo Lucchetta, presidente e membro di diritto, sono stati eletti per il quinquennio 2010-2015 i consiglieri: De Zanet Adriana, Mel Nerina, Pol Graziella, Pol Luigina, Resera Valentina, Rizzo Valeria, Tessari Giovanni e Tomasi Maria Teresa. Consiglio per gli Affari Economici organo, chiamato a collaborare con il parroco nell’amministrazione economica della comunità, sarà composto per i prossimi cinque anni, da: Faraon Adriano, Pol Noè, e Tessari Giovanni. Tessari è il rappresentante del Consiglio A.E nel C. P. P.. Nell’incontro del 23 settembre scorso, abbiamo analizzato insieme il nuovo Piano Pastorale per il 2010/2011 sul tema: “Dal Battesimo alla Missione” che ci invita alla collaborazione ed unità di intenti per far crescere al meglio la nostra Parrocchia. Abbiamo poi provveduto alla nomina delle cariche: De Zanet è la vice-presidente (eletta con scrutinio segreto), la segreteria è composta, oltre che dal parroco, da Mel Nerina (segretaria) e Rizzo Valeria. L’Equipe dell’Unità Pastorale Vallata-Est è composta da Mel N. e Resera Valentina. Quest’ultima avrà anche il compito di guidare i giovani della parrocchia e rappresentare la stessa in Commissione Giovani Foraniale, mentre. Tomasi Maria Teresa è invece responsabile per la liturgia. Auguriamo a tutti un buon cammino nella gioia di Cristo. Segreteria Consiglio Pastorale Parrocchiale CALENDARIO ATTIVITA’ PASTORALI ANNO 2010/2011 Venerdì 22/09/10 Incontro formazione presso la Casa della Dottrina Cison V.no sul tema: “Il buon samaritano”. Relatore don Gianpietro Zago Venerdì 19/11/10 Veglia di preghiera presso la Chiesa S. Lorenzo – Valmareno Venerdì 10/12/10 Incontro formazione presso la Sala della Parrocchia di Follina sul tema: “Parabole della Misericordia”. Relatore padre Emilio Bedont Venerdì 28/01/11 Veglia di preghiera presso la Chiesa Parrocchiale di Tarzo Venerdì 25/02/11 Incontro formazione presso l’Oratorio Farrò sul tema: “Il seminatore”. Relatore don Eugenio Posmon Venerdì. 25/03/11 Veglia di preghiera presso la Chiesa Parrocchiale di Corbanese Venerdì 08/04/11 Via Crucis Foraniale a Tovena Venerdì. 20/05/11 Incontro formazione presso Sala Parrocchia di Revine sul tema: “I talenti”. Relatore don Piergiorgio Camilotto. Gli incontri e le veglie di preghiera si svolgeranno sempre alle ore 20,30 Per essere sempre aggiornati sulle nostre iniziative, esprimere commenti, opinioni, scriveteci a [email protected] oppure sulla pagina di Facebook dedicata al nostro gruppo. “Commissione Giovani La Vallata” Vi aspettiamo La Commissione Giovani Forania “La Vallata” Cristina, Giorgia, Luca,Valentina e…don Ezio pagina 11 Nozze d’oro Domenica 31 ottobre con la Santa Messa celebrata da Don Celestino Mattiuz nella Chiesa Parrocchiale di Arfanta. Giovanna e Aurelio Faraon, hanno festeggiato il 50°anniversario del loro matrimonio, celebrato a Rolle il 29 ottobre 1960. Al termine del canto della comunione i figli di Aurelio e Giovanna hanno voluto rendere omaggio al Bene Supremo leggendo un estratto della Lettera di San Paolo ai Corinzi. Prima della Benedizione e del brano musicale finale Don Celestino ha ripreso le parole di S. Paolo “…L’Amore è la vera energia della vita “ Cinquant’ anni di vita insieme, non poche le difficoltà soprattutto i primi anni, non poche le prove da superare, tante gioie e una Luce sempre accesa ha guidato la loro vita: l’Amore, Amore che va oltre il rapporto fra coniugi, La serenità di questa immagine sia nelle varie manifestazioni: Pazienza, Bontà, monito ad ogni tristezza futura! Generosità, Umiltà, Gentilezza, Dedizione, Tolleranza, Innocenza, Sincerità: doni che interessano ciascuno di noi, le nostre vite quotidiane. L’oggi e il domani, l’Eternità. “L’Amore è la vera energia della vita” La cerimonia in chiesa si è conclusa con gli auguri dei presenti e qualche foto con a seguire il pranzo in compagnia e allegria. Fin qui la cronaca di questa giornata. La vera festa sta’ nel cogliere il bene supremo che è dentro di noi ed esternarlo nelle azioni, non sono le parole a dare la gioia ma l’azione che ne consegue, se le parole sono sincere! Le parole non seguite dalle azioni danno origine a delusioni e malintesi. Ma le Azioni - quelle Buone – non hanno bisogno di tante parole! Il vissuto è l’esempio. E noi, cosa possiamo dire a questi genitori e nonni poco invadenti, riservati ma disponibili alle richieste che vengono loro rivolte: grazie! Grazie per esserci! Figli, nipoti e famigliari Giovanna e Aurelio hanno ringraziato il Signore per tutti gli anni che hanno condiviso, attorniati dal gruppo di amici, oltre ai figli, genero, nuora e nipoti. Il Gruppo Ricreativo in ccollaborazione ollaborazione con il Co Consiglio ons nsig ig gli lioo P Pa Pastoraastt le Parrocchiale invita tutti i nostri lettori ad assistere al “5° Concerto strumentale e vocale aspettando Natale” che si terrà nella nostra Chiesa Parrocchiale di S. Bartolomeo Apostolo DOMENICA 5 DICEMBRE alle ore 16.00. Per l’occasione si esibiranno: all’organo Callido il M°. S. Carnelos e per la parte canora il soprano P. Tomasi e i “Cantori di S. Tomaso di Canterbury”. La manifestazione si concluderà con un momento conviviale per tutti i presenti alle ex-scuole elementari. Vi aspettiamo numerosi! Gli organizzatori Arfanta • Arfanta • Arfanta • Arfanta • Arfanta • Arfanta • Arfanta pagina 12 Dopo essere stata rinviata per maltempo si è disputata domenica 24 ottobre a Colmaggiore la “3° Pedalata della Castagna” valida come ultima prova del “Trofeo Livenza Bike”. Nonostante la concomitanza di un’altra gara c’è stata una partecipazione di 250 amanti della mountain-bike di cui 60 ragazzi con meno di 16 anni. “La Vallata MTB” ringrazia la Pro Loco di Tarzo che, nonostante i festeggiamenti fossero terminati, ha messo a disposizione i locali e i volontari per il pasta-party e le premiazioni finali. A queste ultime erano pre- «Voce amica» senti i famigliari e la fidanzata di Michele Naibo componente e segretario de “La Vallata MTB” tragicamente scomparso nel maggio scorso a causa di un incidente stradale. Gli amici lo ricordano con molto affetto e vicinanza alla sua famiglia dedicando a lui questo evento. “La Vallata MTB” sempre attenta al sociale ha voluto donare una parte del ricavato della gara al Presidente del CEOD di Cozzuolo, centro diurno dove vengono ospitate persone con gravi di disabilità Settembre-Ottobre 2010 EROS NEI NOSTRI CUORI... PER SEMPRE Luciano Resera per “La Vallata MTB” Anche quest’anno Lina Gallon in De Biasi signora (al centro con gli occhiali), ospite della Casa di Riposo “S. Giuseppe” di Follina, ha voluto unirsi con altri ospiti all’Unitalsi per recarsi in pellegrinaggio a Lourdes nel giugno scorso. (n. 10/06/1979 – m. 10/10/1997) Sabato 2 ottobre, in anticipo rispetto alla data del 13° anniversario dalla sua prematura ed improvvisa scomparsa, ci siamo incontrati nel ricordo del nostro amico Eros. I ragazzi di Arfanta e Resera hanno giocato l’ormai tradizionale “Memorial x Eros”, giunto alla sua 13° edizione. Per la cronaca, nonostante gli “sforzi” anche quest’anno l’ha spuntata Resera per 11-9. In serata ci siamo ritrovati alle ex-scuole elementari per condividere insieme la cena con pizza per tutti. La S. Messa è stata invece celebrata domenica 26 settembre alle ore 9.15. Questo è per tutti noi un appuntamento da non mancare, una tradizione da vivere in allegria, nonostante il triste ricordo che ci unisce, sappiamo che Eros quel giorno ha sorriso con noi e ci protegge dal Paradiso. Un caloroso abbraccio lo rivolgiamo infine a mamma Arcangela, al fratello Fabio con Elisabetta e ai piccoli Francesco ed Antonio. Gli amici di Eros Settembre-Ottobre 2010 La Voce «Voce amica» i di Corbanese 50 ° di SACERDOZIO AUGURI A DON ANGELO! Domenica 17 ottobre don Angelo, per il 50esimo di sacerdozio, è stato festeggiato con grande solennità dalle parrocchie di Arfanta e Corbanese che guida dal 17 ottobre 1999. Don Angelo era convinto che l’anniversario passasse senza grande clamore, invece i suoi parrocchiani hanno voluto festeggiarlo in grande stile, consapevoli che guidare due parrocchie, oltretutto molto scomode per la configurazione del territorio, non sono un compito semplice per un sacerdote che, seppure ancor giovane nello spirito, ha superato la settantina. La chiesa di Corbanese, bella ed addobbata a festa, era piena di fedeli che hanno voluto essergli vicino in questo giorno e mostrargli il loro affetto in un periodo delicato per la sua salute. Veramente confortante, la numerosa presenza di chierichetti e di giovani che dimostrano di avere sentimenti di cristiana religiosità. Nelle preghiere dei fedeli: Un grazie particolare al Signore per questo servo fedele che da ben cinquant’anni annuncia la tua parola e guida il tuo popolo. Infondi in lui la tua grazia e sorreggi il suo cammino. Grazie don Angelo per il lavoro generoso, per l’impegno profuso, per l’affetto riversato su tutti noi. Nella sua omelia don Angelo ha ricordato brevemente i fatti salienti della sua vocazione e della vita sacerdotale: nato a Sernaglia della Battaglia nel 1934, dopo il corso di studi in Seminario, fu ordinato sacerdote nel duomo di Serravalle a Vittorio Veneto da mons. Albino Luciani il 29 giugno 1960, festa di SS. Pietro e Paolo. Giovane prete prestò il suo servizio come cappellano a Codognè, Pianzano, Bocca di Strada e Santa Giustina di Vittorio e poi come parroco a Stabie, Marziai, Villa di Villa e Cordellon di Mel e per 16 anni a Moriago della Battaglia. Ha ricordato, inoltre, le parole dette da mons. Luciani quella mattina del 29 giugno di 50 anni fa: Il sacerdote non è un impiegato. Egli pronuncia in nome di Cristo la parola dell’assoluzione dai nostri peccati e cambia la situazione della nostra vita. Pronuncia sul pane e sul vino le parole di Cristo, che rendo- no presente il Suo Corpo e il suo Sangue. Il sacerdozio non è un ufficio, ma un sacramento. Dio si serve di un povero uomo al fine di essere, attraverso lui, presente per gli uomini e di agire in loro favore. Ed ancora: Dio ci è vicino e voglio ringraziarlo perché sopperisce alla debolezza del suo ministro. Gli chiediamo il dono della vocazione al sacerdozio: i giovani rispondano alla sua chiamata. Speriamo che il Signore dia ancora operai per la sua vigna. Fra le normali difficoltà dovute anche alla sempre maggiore laicizzazione dei fedeli, qualcosa di buono, sia materiale che spirituale, è stato realizzato e se il Signore mi darà forza e salute continuerò ad essere guida e punto di riferimento per tutti voi. Ha, infine, ringraziato tutti i presenti che, sfidando il tempo inclemente, non hanno voluto mancare alla cerimonia. Un grazie particolare al gruppo Alpini ed alla Pro Loco che hanno organizzato la festa. Grazie al consiglio Pastorale, alla Schola cantorum e all’organista che rendono più solenni le celebrazioni eucaristiche, ai chierichetti che hanno egregiamente servito la Santa Messa e così numerosi da riempire il coro. Poi è seguito il pranzo comunitario e don Angelo è stato circondato dall’affetto del fra- Ringrazio tutti L’aver ricordato il mio 50mo di ordinazione sacerdotale il 17 ottobre è stato per me un momento importante e suggestivo. Molti hanno fatto sentire la loro gioia e l’impegno per preparare e poi per vivere questa festa nonostante l’inclemenza del tempo. Una celebrazione eucaristica “Coi fiocchi”, grazie anche alla nostra Schola Cantorum, dal pranzo ricco e prelibato, da una numerosa partecipazione. Ringrazio tutti tramite questo bollettino: il Consiglio pastorale, i chierichetti e catechisti, il gruppo alpini e la Pro-Loco. Concludendo la S. Messa così ho pregato con il salmo 118 “Bontà e fedeltà mi saranno compagni tutti i giorni della mia vita”. Di nuovo grazie. Don Angelo pagina 13 tello e delle tre sorelle, di mons. Francesco Taffarel e di molti ex parrocchiani. Nutritissima la partecipazione della popolazione di Arfanta e Corbanese che ha riempito lo stand della Pro loco. Alla fine, in un breve intervento, ha rinnovato i ringraziamenti a tutti i presenti ed agli assenti per motivi di impegni familiari. Il Sindaco di Tarzo Gianangelo Bof gli ha portato l’augurio dell’Amministrazione e di tutta la Comunità, consegnandogli una targa a ricordo dell’anniversario. Il Presidente della Pro Loco G. Tomasi a nome anche degli alpini gli ha rinnovato la stima e l’affetto di Corbanese e poi unitamente a Renata Damian e Liviana Favero, che si sono maggiormente impegnate nell’organizzazzione, gli ha consegnato un orologio e un rregistro con carta pergamena, gentilmente fornito dall’antica legatoria Graziano Sarcinelli di Conegliano, sul quale i preS ssenti alla festa hanno apposto la loro firma con simpatici messaggi augurali. m Auguri vivissimi. La comunità parrocchiale Consiglio pastorale Si sono offerti ed hanno accettato di far parte del nostro Consiglio Pastorale Parrocchiale le seguenti persone: Casagrande Renata, Damian Renata, De Pizzol Francesco, Dal Piva Gabriella, Mattiuz Augusta, Mattiuz Lucia (segretaria), Polletto Stefania (vice presidente), Stringher Giovanni,Tomasi Cesare. È stato chiesto a loro: corresponsabilità e collaborazione. Non si chiedono miracoli, ma piccoli passi insieme nel cammino del Regno di Dio in questa nostra parrocchia, per il bene della nostra comunità, con fantasia, con libertà, in armonia con il Parroco. Per loro, ma aperto a tutti, ogni martedì alle ore 20,20 in canonica incontro sulla Bibbia e Vangelo della domenica. Fanno parte del Consiglio Parrocchiale per gli affari economici: Pol Dario (referente), Tomasi Cesare, Battiston Antonio, Meneguz Bruno (segretario). GRAZIE a tutti per aver accettato questo servizio a favore di questa nostra comunità. «Voce ce ea amica» mica» Corbanese • Corbanese • Corbanese • Corbanese • Corbanese • Corbanese pagina 14 Settembre-Ottobre 2010 SCUOLA DELL’INFANZIA “S. ANTONIO” CORBANESE “casa dolce casa ” Un altro anno scolastico è già iniziato e, con grande gioia da parte di tutti, il numero dei bambini iscritti è aumentato e sono state formate, come di consueto, le due sezioni. Con noi quest’anno c’è anche la maestra Laura, fresca di laurea e già entrata a pieno ritmo nel fervore scolastico! BENVENUTA! Il progetto educativo e didattico scelto dal nostro collegio docenti, quest’anno, tocca il tema della CASA: la casa è l’ambiente nel quale i bambini vivono la loro quotidianità. Oltre ad essere luogo di relazioni affettive e interpersonali, è un luogo fisico, che merita di essere analizzato. E’ un modo per potenziare la curiosità e la spinta a esplorare e capire, il gusto della scoperta, la meraviglia e lo stupore che coglie quando si scoprono i segreti di alcuni oggetti, la motivazione a mettere alla prova il proprio pensiero. Questi traguardi sono raggiunti dai bambini soprattutto attraverso la manipolazione, l’osservazione con l’impiego dei cinque sensi, l’esercizio di semplici attività manuali e costruttive, l’uso di un lessico specifico… Siamo partiti analizzando la nostra scuola… anche questa è una “casa”: le stanze che la compongono, ognuna con le sue specificità, le regole, le persone che ci lavorano… è anche un modo per aiutare i più piccoli a conoscere questa realtà per loro nuova, nella fase dell’ambientamento. Durante l’anno scolastico passeremo ad esaminare la “nostra” casa, le case del mondo, le case degli animali, l’evoluzione della casa nel Una nuova esperienza Mi presento sono Laura e sono la nuova maestra della scuola materna S. Antonio, che affiancherà la maestra Michela in questa nuova avventura scolastica. Nonostante diversi tirocini e diverse attività di animazione con i bambini questa è la mia prima esperienza e posso dire di essere “al settimo cielo”. Dentro di me quante sensazioni si mescolano, e penso: “Che gioia poter insegnare a dei bambini a scoprire il mondo!” Un po’ di preoccupazione nei primi giorni ammetto di averla avuta, e molti pensieri vagavano nella mia mente… come sarà lavorare qui? Come sarà la mia collega e il personale? Domande che in pochi giorni hanno avuto subito la loro risposta! Grazie a Michela, ottima persona e insegnante, a Don Angelo, che mi ha accolto con gentilezza e fiducia, e al personale mi trovo proprio bene. I primi giorni di scuola sono stati un momento di osservazione e di ambientazione sia da parte mia sia dei bambini…occhi che si guardano e scrutano, nomi che si ripetono, lacrime che scendono dai visi dei nuovi bimbi, sorrisi e risate che riecheggiano nel salone e in un attimo la scuola si tempo e la Chiesa Chiesa, casa di tutti i cristiani cristiani, tema che sarà ripreso più vol volte, soprattutto in occasione di festività liturgiche, nella partecipazione alle Messe e durante le nostre visite alla Chiesa. Anche il nostro amico Gesù nacque in una casa, anche se era un’umile capanna! Quest’anno poi, che sorpresa!! Abbiamo una nuova amica che si chiama Postalina: è una magica cassetta della posta che ci fa trovare a scuola tanti messaggi, racconti, filastrocche… le sorprese non finiscono mai!! L’attività scolastica sarà ulteriormente arricchita da percorsi specifici tenuti da professionisti esterni: psicomotricità, musica, danza, letture animate; e poi le uscite: la prima, la castagnata, è già avvenuta e cogliamo l’occasione per ringraziare i genitori e i nonni di Aurelisa e Benedetta che ci hanno ospitato e cucinato le deliziose castagne! Tante idee, tanti contenuti: noi cercheremo di condurre al meglio la nostra MISSIONE: gettare un seme che possa mettere salde radici nella mente e nel cuore dei “nostri” bambini. Buon anno scolastico a tutti! Maestra Michela FESTA DELLA FAMIGLIA riempie di voci e canzoni gioiose…mentre un mare di emozioni mi avvolge. L’autunno è già arrivato, gli alberi si trasformano e i colori che la natura ci regala sono meravigliosi: il rosso e il giallo delle foglie, il marrone delle castagne e il verde dell’erba sono tutti colori vivaci che rappresentano i bambini nelle giornate che si susseguono. Ogni bambino, piccolissimo, piccolo, medio o grande che sia, con il proprio carattere, la fantasia, la spigliatezza, la creatività e a volte anche con i capricci, dà alle giornate un tocco di serenità, dove la noia lascia spazio all’allegria e al piacere di stare insieme e dove giorno dopo giorno s’imparano regole, comportamenti e attività nuove che permettono di crescere e di vivere in modo sereno. Sono felice di aver avuto la possibilità di insegnare in questa scuola e sono certa che insieme porteremo a termine questa avventura con successo, perché i bambini sono il nostro futuro e la loro educazione e formazione è la cosa che ci sta più a cuore. Laura Anche quest’anno il 5 settembre si è svolta la festa della Famiglia. Riunire le coppie con la sacralità del vincolo del matrimonio, la testimonianza con tanti anni di vita coniugale. L’importanza della famiglia e la forza dell’amore. Tutte queste cose hanno reso questa festa speciale. La giornata è iniziata con la S. Messa cantata; il coro parrocchiale accompagnato dalle note dell’organo, diretto con passione dalla Sig. ra Rossana Pradal, con il soprano Mara Tarolli. che ha cantato l’Ave Maria di Schubert è stata ancora più solenne e resa più suggestiva. Al termine della Santa Messa è stato donato ad ogni coppia un ricordo. La giornata è proseguita piacevolmente con il pranzo comunitario presso lo stand della Pro Loco. A tutte ll coppie partecipanti rinnoviamo gli auguri per i traguardi raggiunti e le ringraziamo per aver partecipato. Il Comitato parrocchiale pagina 15 FESTA SETTEMBRINA Mercoledì 8 giorno della Natività di Maria alla sera nella Chiesa Parrocchiale come una veglia di preghiera si è tenuto un concerto vocale e strumentale in preparazione alla nostra festa Mariana. Con la partecipazione del coro di Barbisano diretto dal maestro Rinaldo Padoin e all’organo il maestro Roberto Padoin. Al termine del concerto il coro di Barbisano ha voluto ricordare Silvia Da Ros dedicandogli un brano all’organo. E’ stato un momento commovente ricordando la sua prematura scomparsa. La partecipazione è stata abbastanza buona. Domenica 12 Santa Messa Solenne cantata dalla nostra Schola Cantorum, poi processione con la statua della Madonna lungo le vie del paese, dove durante il tragitto si sono svolti canti e preghiere. Infine un festoso suono di 4 campane ha concluso una bella mattinata. Francesco Borsoi Santa Cresima G iorno di festa è stato per la nostra Comunità domenica 10 ottobre. Durante la santa Messa presieduta dal nostro vescovo Corrado Pizziuolo, hanno ricevuto il Sacramento della Confermazione 6 ragazze: Favero Andrea, Pol Eleonora, Andreetta Vanessa, Giordano Betti, Meneguz Beatrice, e Tomasi Camilla, in un clima festoso e circondati da genitori, parenti ed amici in una chiesa gremita. Il vescovo durante l’omelia ha ricordato a queste ragazze che il dono dello Spirito Santo se accolto e coltivato nella fede ci aiuta a vivere più uniti a Cristo come i tralci alla vite. Abbiamo poi pregato per tutti, per la nostra parrocchia, per il nostro Papa, per il Vescovo e per don Angelo. Che possa essere di esempio ed aiuto quando ne abbiamo bisogno. Le cresimande Ricordi Cosa devo dire ai ragazzi a catechismo? Come accompagnarli? Sono capace di parlare a loro? Sono domande che ogni catechista si pone all’inizio dell’anno, ben consapevole che il suo compito è seminare, ma chi fa crescere è Dio. Anche il catechista sa che la catechesi (un’oretta alla settimana!!) non è sufficiente da sola a plasmare un cristiano, che è indispensabile il contributo della famiglia, che non è pensabile una buona catechesi senza la partecipazione della comunità e senza una continuativa partecipazione alla S. Messa domenicale. Ogni credente deve, per quanto può, impegnarsi in questo grande compito. C’è dunque bisogno di persone che parlino di Dio, che lo facciano conoscere, che annuncino la Sua Parola ! Essere catechisti è un atto di fede. Non può essere una scelta di una attività come tante altre! Ringrazio di cuore quanti, in quest’anno e nel passato, si sono prestati e mettono a disposizione il loro tempo. Quanto si fa perché Dio venga conosciuto e amato è una grande opera. La fatica (non sempre dovuta ai ragazzi!) sarà presto dimenticata. Il premio sarà la gioia di aver fatto conoscere al mondo il mistero di Cristo! Il premio finale è segreto di Dio. Calendario Ogni lunedì ore 15.30 1a elementare con Luigina 2a elementare con Gabriella 3a elementare con Lidia 4a elementare con Augusta e Olivanna Pilon n 5a elementare con Lucia e Edj Ogni martedì ore 15 1a media con Renata e Isabel ore 14,30 2a media con Stefania ore 15 3a media con Don Angelo o persona disponibile Possamai Celeste e Antoniazzi Palmira 11−10.1991 E’ iniziato l’anno catechistico 10.4.2007 Passano gli anni, ma i nostri cari sono ricordati con grande affetto e nostalgia. Figli e i nipoti. ore 16.00 1 a superiore con Suor Paola. Sabato ore 15.00 (ogni 15 giorni) 2a e 3a superiore con Assunta Gioia Corbanese • Corbanese • Corbanese • Corbanese • Corbanese • Corbanese «Voce amica» i Settembre-Ottobre S e ett ttembre-Ottobre 2010 Corbanese • Corbanese • Corbanese • Corbanese • Corbanese • Corbanese pagina 16 «Voce amica» ALPINI CORBANESE Rancio alpino Domenica 29 Agosto presso lo stand della Pro Loco si è svolto il tradizionale pranzo alpino. Come normalmente accade in queste occasioni è stata celebrata una S. Messa dal nostro parroco Don Angelo, animata dal Coro parrocchiale. A nome di tutto il Gruppo vogliamo ringraziare la Pro Loco per l’ospitalità ricevuta, il parroco ed il coro per aver reso più solenne la S. Messa e tutti coloro che ci hanno aiutato. Al pranzo hanno partecipato, oltre agli alpini della Sezione di Conegliano, altre varie rappresentanze di Gruppi Alpini nostri amici, e rappresentanti dell’amministrazione Comunale e della Banca Prealpi. La giornata è trascorsa con un bel sole, tra ricordi e canzoni tradizionali e si è conclusa con una lotteria di beneficienza. La partecipazione della gente del paese è stata notevole e calorosa, tutto ciò ci rende orgogliosi e ci hanno detto ancora una volta, anche se non serviva, che gli Alpini sono sempre amati e ben voluti da tutti. Giornata sui monti Il giorno 18 Agosto i consiglieri del Gruppo Alpini con le rispettive signore si sono dati appuntamento di buon mattino, presso la sede, per trascorrere una giornata insieme. Da Corbanese ci siamo portati verso Valdobbiadene, dove ci siamo fermati per uno spuntino, con destinazione Malga Mariech in cima alle “Pianezze”. Arrivati sul posto, anche se le condizioni meteo non erano delle migliori a causa delle nubi basse che avvolgevano la cima, abbiamo passato una piacevole giornata, deliziati anche dall’ottimo menù propostoci dai gestori. In conclusione della giornata, dopo aver anche giocato a carte, ci siamo apprestati a rientrare in sede. Torneo di bocce sezionale Sabato e Domenica 2-3 ottobre si è svolto a Corbanese l’annuale torneo di bocce sezionale, della sezione Alpini di Conegliano, torneo itinerante che ogni anno viene organizzato da un gruppo diverso della sezione. Quest’anno il comitato organizzatore ha voluto inserire una serata di cori per dare più risalto a questa bella manifestazione. In particolare i cori che hanno partecipato sono: C Coro ANA Val di Scalve (BG) e il Coro Alpino Col di Lana di ed C Cozzuolo. L’esibizione dei due c è stata magnifica e come al cori ssolito il tempo è volato via in m men che non si dica. La domenica di primo mattino è cominciato il vero e proprio to torneo che ha visto la partecipazzione di 25 coppie, le quali hannno gareggiato non solo davanti aalla nostra sede, ma per motivi lo logistici e di tempo anche pressso il bocciodromo di Coneglianno. La giornata è trascorsa piacevvolmente il tempo per fortuna hha tenuto e ci ha consentito di poter effettuare tutte le partite, nel pomeriggio, dai quarti sino alla finale. Settembre-Ottobre 2010 Gli alpini sempre disponibili Domenica 24 ottobre le famiglie delle persone diversamente abili che frequentano il Centro di Lavoro Guidato della Cooperativa Fenderl di San Giacomo di Veglia si sono trovate a Corbanese per il pranzo e la castagnata. Gli alpini hanno dato la disponibilità della loro Sede. E’ stata una bella iniziativa, dove il clima di cordialità e gioia ha contribuito a rallegrare tutti. I genitori ringraziano di cuore gli alpini soprattutto Davide, Gianantonio e Sergio per la vicinanza la sensibilità dimostrata nei confronti dei nostri figli. Un grazie a Don Angelo per aver condiviso con noi questo momento. Se passate per San Giacomo di Veglia fermatevi al negozio Terra Fertile dove la Cooperativa Fenderl vende le verdure biologiche coltivate dai nostri ragazzi con l’aiuto degli operatori. I GENITORI GRAZIE Da segnalare il terzo posto della coppia di casa composta da Francesco Franceschet – Dario Pol, a loro i nostri più sentiti complimenti per i bel risultato. Il comitato organizzatore ed il consiglio direttivo del Gruppo Alpini di Corbanese ringraziano tutti coloro che con la loro opera si sono resi disponibili in quei giorni, inoltre si ringraziano tutti gli sponsor che con il loro contributo hanno reso possibile l’organizzazione dell’evento. De Nardo Davide Cari Alpini tramite Voce Amica vi voglio ringraziare per avermi dato la possibilità di trascorrere una domenica veramente speciale assieme ai miei amici e compagni di lavoro. Ci siamo divertiti tanto giocanddo a bocce cantando col il karaoke e anche mangiando le cose buone cche ci hanno preparato alcune m mamme. Grazie ancora Alpini Francesco Borsoi Il coro alpino Val di Scalve io con altri bimbi pagina 17 Esperienza in Brasile H o diciott’anni e l’idea di partire come volontaria mi aveva sempre affascinato. Solo quest’anno però mi si è presentata l’occasione: tre settimana a Criciuma in Brasile, facendo parte di un progetto sportivo. Infatti, da ben sette anni la mia professoressa organizza dei corsi di nuoto, basket, calcio e pallavolo, aiutata ogni anno da volontari che, maestri in queste discipline, portano a compimento le varie attività. Nonostante fossi a conoscenza di che tipo di progetto fosse e non essendo io insegnante di nessun di questi sport, chiesi ugualmente se ci fosse la possibilità di poterne fare parte. La risposta fu positiva e fui, in un secondo momento, af- n fiancata ad un’altra ragazza, con la quale avrei svolto le lezioni dii pallavolo. Quando però arrivò ill momento di decidere se partiree n realmente oppure no la scelta non o fu facile poiché questo viaggio avrebbe dovuto sostituire le im-mancabili vacanze estive con glii amici. Dopo alcuni giorni però mi decisi. Ricordo che i momenti prima della partenza furono caratterizzati da pianti e angoscia all’idea di andarmene così lontana da sola. Questo stato d‘animo però non se ne andò neanche durante la prima settimana che trascorsi lì; il freddo e la mancanza di riscaldamento all’interno del seminario dove dormivo non mi aiutarono di sicuro. con Anderson sulle spalle, il bambino che ho deciso di adottare Curiosità storiche Campanile e campane Non ho trovato precise notizie circa il campanile di Corbanese nell’archivio parrocchiale. Nel settimanale ”l’Azione” del 15 aprile 1922 n. 15 si riporta un articolo dell’allora Arciprete don Giuseppe Faè riguardante la restituzione delle campane asportate durante l’invasione Austriaca. “Dopo 55 mesi di silenzio, furono restituite le tre campane e da esso vibrarono le prime voci di lode, di riconoscenza, di pace, di armonia a Dio, all’Italia, ai caduti, ai reduci”. Vennero fuse dalla premiata Ditta De Poli di Vittorio Veneto (traslocata ora a Revine) e le consacrò S.E. Eugenio Beccegato, vescovo di Vittorio Veneto. Su tutte le campane si trova incisa la scritta:”ME FREGIT FUROR HOSTIS AB AERE REVIXIT ITALIAM CLARA VOCE DUMQUE CANENS – MCMXXVII”. La campana grande Nota musicale “Re”. Scritta incisa ”TUI FAMULI SUBVENI, ORATE PRO NOBIS” è dedicata ai Ss. Gervasio e Protasio, Immacolata, S. Tiziano, S. Paolo, Gesù buon pastore, S. Antonio da Padova. Rappresenta i padri e le madri di Corbanese. La campana mezzana Nota musicale”Mi”. Scritte infuse:” AB OMNI MALO LIBERA La vita dei bambini. Con l’inizio della mia attività però iniziò anche la mia integrazione e tutto diventò più facile. Passavo tutto il giorno nella scuola sebbene le mie lezioni mi occupassero solamente 3 ore al giorno. Quel posto era magico, non ti permetteva di staccartene. C’erano ovviamente i giorni in cui ero distrutta, perché quei bimbi ti tolgono tutte le energie; non puoi permetterti di passare in mezzo a loro inosservata, ma devi fermarti a baciarli tutti, sia chi conosci, sia chi no. Nel frattempo avevo conosciuto un sacco di bambini, in particolare, una mattina,conobbi Thiago. Ancora oggi non so quanti anni abbia, lui dice 5 ma deve averne di più. Iniziò tutto quando gli chiesi se potevo fargli una foto e da quel momento non ci siamo più lasciati. Mi ha rubato il cuore senza parole. Infatti, essendo solo in prima elementare non riusciva a decifrare il mio portoghese e viceversa. Penso di aver sentito la sua voce solo pa- recchi giorni dopo recc il nnostro incontro. “La sua storia?” “un disastro” mi risponde Giuliana, risp la coordinatrice, il giorno che andiagio mo a prendergli le m scarpe. “vive nelsc la favela lungo la ferrovia”. A queste ferrov rabbrividisco; ne ho già parole rabbrividi sentito parlare molto, è la peggiore. Poi continua “il papà e la mamma sono drogati e non li interessa il lavoro. Vogliono stare a casa a drogarsi. Lui e tutti i suoi fratelli vengono al Bairro solo per mangiare” “ e quanti fratelli ha? Io ne conosco solo 3!” ,scopro invece che ce ne sono altri 4. “Una storia come tante insomma, inutile che mi dispero”, cerco di convincermi. Quando però queste storie toccano i bambini a te cari, i bimbi con cui passi tutto il giorno, ecco, quando vieni a sapere che sono anche le loro storie, allora ti senti morire. Guardo Thiago felice per le sue nuove scarpe e me lo immagino tornare a “casa” e vorrei tanto portarlo via con me, lontano da tutto quel marciume. Gli ultimi giorni sono molti i bambini che vorrei portare con me, ma non per “salvare” loro, ma per salvare me, per non soffrire della loro lontananza. Isabel Morandin (continua) NOS. A FULGURE ET TEMPESTAE LIBERA NOS MALO.” Ed è dedicata a S. Rocco, S. Antonio da Padova. Rappresenta la gioventù di Corbanese. La campana mezzana piccola Nota musicale “Sol”. Scritte infuse: BEATO MUNDO CORDE. UBI PETRUS IBI ECCLESIA. Dedicata a S. Luigi, S. Caterina, S. Pietro. Rappresenta l’innocenza di Corbanese. La campana mezzana piccola Nota musicale “La”. Pesa Kg. 360. Scritte: “ FORTITER IN RE”(forza nelle cose), SUAVITER IN MODO (dolcezza nel comportamento), NIHIL SINE DEO (niente senza Dio). Dedicata al Papa Giovanni XXIII con l’ostensorio, Madonna con il Bambino, Cristo Risorto, ostensorio dell’anno Eucaristico 2005. Dedicata o intenzione: unire l’Eucaristia alla famiglia. Non ci può essere famiglia cristiana senza l’Eucaristia e viceversa. La campana piccola Nota musicale “Si”. Di recente acquisto. Pesa Kg. 260. Immagine dedicata a Maria Immacolata. Sono poi stati aggiunti ad ogni campana dei martelli che permettono il suono del cariillon, cioè di poter suonare o ascoltare varie canzoni religiose e non religiose; ad esempio E’ l’ora che pia... Andrò a vederla un dì, Tu scendi dalle stelle, Laudato sii mio Signore, La leggenda del Piave... e altre... Corbanese • Corbanese • Corbanese • Corbanese • Corbanese • Corbanese Settembre-Ottobre 2010 «Voce amica» Corbanese • Corbanese • Corbanese • Corbanese • Corbanese • Corbanese pagina 18 LAUREA Settembre-Ottobre 2010 FRECCETTE Valentina Rizzà il giorno 14 ottobre presso l’Università degli Studi di Udine ha conseguito la laurea quadriennale in Scienze della Formazione Primaria con la tesi dal titolo” Iperattività: indicatori precoci e intervento educativo”. Relatore chiar.mo prof. Daniele Fedeli. Congratulazioni alla neodottoressa che ha resi felici papa Sergio, mamma Carla ed anche al nonno Sandro Dall’Ava. Grandi soddisfazioni per un grande campione Provinciale e Regionale. Un grosso in bocca al lupo per altre vincite. Vittorino Dal Cin sei grande!! I tuoi amici Anagrafe Battesimi 3. GRAZZINI LORENZO di David e di Pradal Elisabetta, nato a Milano 1.04.2010 e battezzato il 19 settembre 2010 nella nostra parrocchiale. Abita in via Ghette, n. 8. Madrine: Maddalena Grazzini e Pradal Mariavittoria. 4. COLLODEL NICOLE di Cesarino e di Simonovic Mirjana, nata a Vittorio Veneto il 16 maggio 2010 e battezzata il 19 settembre a Corbanese dove abita in via Piave 31/A. Madrina: Tatiana Prastalo Borislav da Roverbasso di Codognè. Matrimoni 1. SANTIN PAOLO da Conegliano con TAMAI MARIKA hanno celebrato il loro matrimonio nella nostra chiesa arcipretale il giorno 24 aprile 2010. Testimoni: Laurenti Gianluca, De Martin Lisa, Tamai Ivo, Pessotto Lisa. 2. VOLTANI DANIELE da Bologna con LAZZARIN ANNA, si sono sposati il giorno 4 settembre 2010 a Corbanese. Testimoni: Moreschi Annalisa da Bologna, Fant Michela da Modena, Manni Cristian e Mossuto Giuseppe da Bologna. Nella casa del padre 13. MORANDIN PIETRO coniugato con Luca Noemi. Abitava in Borgo Molini. Viveva immerso nella vita della natura, circondato dai fiori. All’impegno per il lavoro univa l’amore alla famiglia. La malattia lo stroncò il 3 settembre 2010, a 86 anni. Il funerale fu celebrato solennemente il giorno 4 e poi tumulato nel nostro cimitero in attesa della risurrezione. 14. MENEGUZ ANGELO di 90 anni coniugato con Possamai Celestina. Nonostante l’età avanzata non venne meno la voglia e la grinta di voler vivere, senza abbattersi di fronte alle difficoltà. Passò da questo mondo terreno al mondo di Dio il 9 settembre 2010 e dopo le esequie religiose tumulato nel cimitero di Corbanese l’11 settembre. 15. PRADAL LUCIANA fu Germano e fu Dal Col Irene. Formò la sua famiglia celebrando il matrimonio con Favero Umberto. Sopportò fatiche e disagi per assicurare un avvenire dignitoso e sereno alla sua famiglia. Le giornate passarono in un alternarsi di soddisfazioni e speranze, ma il male ebbe poi il sopravvento e così morì a 69 anni il 20 settembre 2010. Il suo funerale venne celebrato il 22 settembre e accompagnata al cimitero, nella speranza della risurrezione. 16. BATTISTON PIETRO di anni 82, coniugato con Nardin Liliana. Abitava in via Callesella. La sua non fu una vita facile, sempre bisognoso di cure mediche, per l’incapacità di esprimersi, causato da un intervento alle corde vocali. La malattia e gli anni indebolirono il suo fisico e il 22 settembre 2010 concluse la sua esistenza; il giorno 24 set- tembre dopo le funzioni religiose venne portato nel cimitero di Corbanese. 17. DAMIAN INES ved. Favero Giuseppe, di anni 84. È stata assistita con amorevolezza nei suoi ultimi anni, dopo aver perso un po’ di memoria e salute. Non le è mancata l’assistenza spirituale e riceveva spesso la S. Comunione. Concluse il suo viaggio terreno il 25 settembre 2010 e dopo le esequie celebrate nella nostra chiesa venne tumulata il 27 settembre nel cimitero di Corbanese. 18. MICHELON ANGELO fu Francesco e fu Giovanna De Coppi. Risiedeva in via Madonna di Loreto con la moglie Prevedello Maria. La sua esistenza di 81 anni si snodò nella professione di lavoratore della madre terra. Non solo vide il meraviglioso e stupendo alternarsi delle stagioni: tante primavere, estati, autunni ed inverni, ma anche spettatore di un alternarsi di problemi civili, con il carico pesante di cambiamenti fiscali, economici (quote latte, stalla, uva...). Angelo faceva parte dell’Associazione Gruppo Alpini di Corbanese con i quali condivideva ispirazioni e iniziative di solidarietà e di amicizia e al suo funerale vi fu una nutrita presenza di penne nere con molti labari, Concluse improvvisamente la sua vita il 7 ottobre 2010, per collasso cardiaco, lasciando nel dolore non soltanto i famigliari, ma anche molti di noi. Partecipato il suo funerale da tanti amici e conoscenti, e con emozione accompagnato al nostro cimitero il giorno 9 ottobre in attesa della risurrezione. 19. STRINGHER DANILO fu Giovanni e fu Battiston Augusta, e ved. De Zanet Antonia. Noi conosciamo bene la data di nascita di una persona, ma non prevediamo quella della morte, che può capitare improvvisamente. Così è stato per Danilo: giornate belle e serene, ma anche tristi e grigie. Improvvisamente, il 14 ottobre 2010, vicino casa, all’aria aperta lo colse un malore. La Messa esequiale il giorno 16 ottobre a Corbanese e poi accompagnato al cimitero nell’attesa di ritrovarsi ancora insieme con i suoi cari. 20. MATTIUZ AUGUSTA di 89 anni, fu Giuseppe e fu Regina Dall’Anese. Assieme al marito Dei Svaldi Enrico, Augusta riempì le proprie giornate di tanto lavoro perché le necessità erano grandi e le entrate sempre limitate. La sua vita era arricchita dalla preghiera, dalla fede in Dio, dalla partecipazione alla Messa, dalla frequenza ai sacramenti, in modo particolare alla Santa Comunione che riceveva spesso e negli ultimi ogni mese nel 1° venerdì dedicato al S. Cuore. La salute l’ha accompagnata per anni, ma poi si fece fragile e debole e come candela si consumò il 18 ottobre 2010. Il suo funerale fu celebrato a Corbanese il 20 ottobre e poi accompagnata al cimitero. Scuola materna La festa della castagna Anche quest’anno i bambini della scuola dell’Infanzia hanno avuto l’invito di andare presso lo stand della Pro Loco per “castagnata”. Sono stati accolti dal presidente Luciano Piaia che ha rivolto a tutti i bambini, insegnanti e personale il suo saluto di benvenuto, esprimendo anche la gioia di stare con i suoi collaboratori in mezzo a noi e a servirci. A questo invito annuale, divenuto ormai tradizionale, per i nostri bambini è giorno di festa, perché tutti possono esperimentare il trasporto del pulmino, di uscire per fare un’esperienza diversa, e per vedere cucinare le castagne. Alla Pro Loco di Tarzo va la nostra riconoscenza, perché da la possibilità alla nostra scuola di poter godere di questa realtà presente in territorio, non solo, ma di offrire ai bambini conoscenze… e gustare i frutti della nostra terra. Sr. Leontina F. www.parrocchiaditarzo.it pagina 19 GRAZIE I genitori sentitamente ringraziano le Associazioni che nelle ultime settimane hanno dato la possibilità di raccogliere fondi a favore della nostra Scuola Materna. Pro Loco, U.C. Vallata MTB e Calcio a 5 hanno ricavato uno spazio all’interno delle loro manifestazioni dimostrando sensibilità e attenzione alle problematiche che sta vivendo la scuola parrocchiale a cui lo Stato sta tagliando i contributi. Ringraziamo per la generosità e la consapevolezza che hanno circa l’importanza della preparazione e dei valori dati da questa Istituzione ai nostri bambini. Cogliamo anche l’occasione per ricordare che nel mese di dicembre sarà aperto un mercatino con tante idee regalo create dalle famiglie dei bambini che frequentano l’asilo e da loro sostenitori. I genitori L‛esperienza dei cresimandi a Sarmeola. “A volte sembra che il successo di una vita si misura in base alla quantità di denaro che si riesce ad accumulare o sul ruolo di potere che si raggiunge, più che sul fatto di poter esprimere e mettere a frutto le proprie capacità e qualità, e al tempo stesso poter costruire relazioni significative e vitali con le persone che incontriamo.” E’ un passaggio significativo, questo, che si accoglie visitando gli ospiti dell’Opera della Provvidenza “S. Antonio” a Sarmeola (PD). L’uscita del quattro settembre, offerta ai ragazzi che si preparavano a ricevere il sacramento della Confermazione, accompagnati da una mamma e dalla catechista, è stata un’occasione privilegiata di confronto accanto a persone che la nostra società mette ai margini perché non produttive e non consumistiche, ma che sanno invece essere autentici maestri alla scuola della vita, nella ricerca dei valori fondamentali su cui fondare una intera esistenza. I nostri ragazzi dopo questo incontro si sono così espressi: E’ stata un’esperienza unica, ho visto una casa dove ospita le persone bisognose e in difficoltà. Mi hanno aiutato a comprendere cosa vuol dire “Vivere e perché”.(Michele) In questo giorno ho scoperto una realtà diversa che mi ha fatto comprendere che ognuno ha il diritto di vivere e che la vita è un dono. (Islinda) Le persone ci hanno accolto con affetto, un affetto che nel mondo esterno è invisibile, o se c’è è sotterrato da cumuli di odio e di stress da persone che sfuggono, che cercano, ma non ti amano perché si fermano alle apparenze, si dimenticano di vivere perché cercano una vita utopica, perché fatta senza accorgersi di situazioni diverse, d’amore.( Salomè) Oggi abbiamo imparato e capito molte cose sulle persone diversamente abili. Abbiamo scoperto perché tutte le persone hanno bisogno di amore e di una famiglia. Queste persone sono molto gentili con gli altri e interagiscono e ci fanno capire molte cose. (Elisa P.) Questa giornata mi ha fatto capire che l’aspetto esteriore non è importante. La vita è un dono d’amore. (Enrico) Oggi abbiamo conosciuto delle persone che non sono come noi e hanno bisogno di affetto. Con questa esperienza ho capito che bisogna amare chi ci sta vicino per dare un senso alla vita.(Elena) Grazie a questa esperienza ho capito che è bene aiutare gli altri e che nella vita non è importante l’aspetto esteriore, ma i piccoli gesti che si fanno per gli altri con il cuore.(Claudia) Mi ha colpito di questa giornata, il fatto che tutti i “fratelli” esternavano tantissima gioia e tanto amore. (Beatrice) Oggi ho visto tante persone che lottano per la vita. Quest’opera è molto importante anche per noi stessi, perché è una grande famiglia che combatte la nostra società, che vede tutto negativo. (Alessandra) Oggi ho veramente capito e compreso il vero significato di Provvidenza, e che ogni persona merita di vivere nonostante i propri disagi e problemi che rendono a volte soli. (Anna ) Con questa esperienza ho capito che ci sono persone che hanno bisogno di essere amate e che molti lo fanno. (Lisa) Mi è piaciuto il modo in cui questa opera è organizzata. Tutte quelle persone che sono in “disagio” possono offrirci tanto, soprattutto essere felici e godere di un clima di famiglia. (Xhesina) L’esperienza di oggi mi è servita per capire che purtroppo non tutte le persone sono fortunate come noi. E nonostante questo, hanno un cuore per manifestare l’affetto, e tutti insieme formano una grande famiglia. (Serena ) Ci auguriamo che questa giornata, trascorsa in questo luogo di Provvidenza… non rimanga un buon ricordo, ma che a tutti sia di aiuto per crescere come singoli e come gruppo ad aprire i nostri cuori e le nostre menti ad orizzonti più ampi, più veri come ci ha insegnato Gesù. Sr. Leontina Fabbro Sarmeola, 08.09.2010 M.R. Parroco di Tarzo Esprimo un sentimento di profonda gratitudine per l’offerta di € 50,00, accompagnata da generi alimentari, elargita a beneficio della nostra Opera in occasione della visita dei ragazzi della Cresima. Possa il Signore, per intercessione di S. Antonio, patrono della nostra Casa, ricompensare generosamente Lei, i ragazzi e le loro famiglie per questo gesto di carità. Assicurando un particolare ricordo nella preghiera e invocando la benedizione di Dio onnipotente, con animo grato, porgo cordiali saluti. Il Direttore Mons. Roberto Bevilacqua Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo Settembre-Ottobre 2010 Voce Amica «Voce amica» i Tarzo «Voce amica» Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo pagina 20 Settembre-Ottobre 2010 Cresimati Nella nostra chiesa, il 24 ottobre 2010, hanno ricevuto il Sigillo dello Spirito Santo nel Sacramento della Confermazione celebrato dal Vescovo di Vittorio Veneto Monsignor Corrado Pizziolo: De Polo Claudia, Pizzin Elisa, Gava Beatrice, Tomasi Serena, Gappu Elsheba, De Polo Alessandra, Lovat Salomè, Rukp Xhesina, Casagrande Enrico, Da Re Michele, Andreon Elisa, Feratay Islinda, Pradal Anna, De Coppi Elena, De Polo Lisa, Cunial Lorenzo. A Refrontolo il 27 Giugno 2010: Pradal Alice. ANNO CATECHISTICO 2010-2011 1^ elem. 2^ elem Lunedì Lunedì 3^ elem Lunedì 4^ elem 5^ elem 1^ media Lunedì Lunedì Mercoledì 2^ media Martedì 3^ media Martedì De Toni Luca Tomasi Luigina Zuanella Luigina Busetti Graziella Grava Lara Fava Orietta Rosano Rossana Sant Caterina Sartor Silvia Suor Ignazia Sant Caterina Suor Leontina 14.30 14.30 Asilo Asilo 14.30 Asilo 14.30 14.30 14.40 Oratorio Oratorio Canonica 14.30 Canonica 16.15 Canonica LAVORI IN PARROCCHIA PRESTITO GRAZIOSO Ricordiamo , ancora, che la Parrocchia confida sempre nella generosità di tutti. Ai donatori verrà rilasciata ricevuta numerata e firmata dal Parroco. Il rimborso non avverrà prima di 24 mesi (salvo necessità particolari). Ditte e Imprese per i loro contributi possono usufruire del beneficio fiscale deducibile dal reddito d’impresa. Modalità per la contribuzione: Direttamente in Canonica (tel.0438 586205) o con bonifico bancario presso la B.C.C. Prealpi di Tarzo o sue filiali o altra Banca, con le seguenti coordinate: C/C n.15584 intestato a “Parrocchia della Purificazione della Beata Vergine di Tarzo” Portare, poi, la ricevuta del bonifico in Canonica per avere il titolo che sarà rimborsato. 90 Anni De Favari Giovanni, ved. di De Polo Maria, residente a a Fratta è stato festeggiato, l’11 ottobre, dalla figlia Domenica, dal genero Adriano, dai nipoti Steven e Nicolas, parenti ed amici in occasione del suo novantesimo compleanno. Giovanni ha ancora grinta da vendere e fino a poco tempo fa lavorava il suo orto. Gli auguriamo buona salute e di trascorrere ancora molti anni nella sua casa. 60° di professione religiosa Domenica 12 settembre, le Suore Ancelle Missionarie hanno festeggiato il 60mo di professione Religiosa di Sr. Lorenza Bontorin. La Santa Messa di ringraziamento, per questo traguardo è stata celebrata da Mons. Martino Zagonel e dal Parroco Mons. Francesco Taffarel. Punto di attenzione per tutta l’assemblea è stato quando il Sacerdote guardando tutti disse: Vedete questa sorella, oggi celebra una data di fedeltà, 60 anni di professione religiosa, di donazione al Signore con lo spirito del Carisma proprio dell’Istituto “Donare la propria vita per i missionari e le missioni tutto al fine della chiesa universale”. Lei la nona di quattordici fratelli fin dalla giovinezza ha fatto la scelta di seguire Cristo unico ideale della sua vita con fedeltà, perseveranza e amore. Fedeltà e perseveranza virtù da imitare in qualsiasi stato di vita che DIO ci chiama, come anche formare una buona famiglia. Questa è la più bella risposta che ogni chiamato può dare. Buttiamo via il cibo di una seconda Italia Indagine dell’Università di Bologna Allarme sullo spreco alimentare in Italia: circa 20 milioni di tonnellate di cibo buttato. Si sfamerebbero ogni anno 45 milioni di persone; un danno economico di 37 miliardi di euro. - Agricoltura: vengono perse 17,7 milioni di tonnellate di prodotti. - Cooperative: 75.000 tonnellate buttate solo di frutta e verdura. - Centri agroalimentari: vengono sprecate 109 mila tonnellate di cibo. - Industria: vengono buttate 2,2 milioni di tonnellate. - Dettaglio: gli sprechi ammontano a 244 mila tonnellate. - Famiglie: si spreca circa il 10% della spesa pari a oltre 500 euro/ famiglia. Nei campi rimangono quasi 18 milioni di tonnellate di frutta, verdura e cereali, oltre il 3% della produzione. In particolare nella frutta e verdura lo spreco a qausi pari a quanto viene consumato. Equivoci: rebus delle scadenze da “consumarsi entro” a “preferibilmente entro”. Dal 1974 ad oggi lo spreco alimentare in Europa, come del resto del mondo è aumentato del 50%. Chi recupera Banco alimentare. Nel 2009 recuperando 80 mila tonnellate sono state sfamate oltre 1. 400.000 persone. Last minute marcket Dal 2003 recuperando cibo ha fornito quasi 4 milioni di pasti e recupera farmaci e libri (solo nel 2004 80.000 libri destinati al macero). Inchiesta di Avvenire - 20.10.2010 «Voce amica» Partenza da Tarzo ore 6.20, sotto una pioggia battente, che non faceva sperare nulla di positivo. Invece lungo la strada della Valsugana, il tempo è migliorato e il sole ci ha accompagnato tutto il giorno. Ci sembrava impossibile, che Don Francesco non avesse prenotato come il solito, anche il bel tempo. Dopo Pergine abbiamo raggiunto l’altopiano di Pinè e arrivati alla meta a quota 1300 m. Ci è apparso un panorama meraviglioso, le montagne del Trentino. Entrati in una piccola vallata, abbiamo ammirato il monumento eretto a ricordo dell’apparizione della Madonna a Domenica Targa, una pastorella. La Madonna appare quasi sempre, a persone semplici dal cuore puro. In questa località piuttosto sconosciuta, durante la bella stagione, arrivano pellegrini da ogni parte d’Italia. Abbiamo bisogno tutti di trovare, un luogo di pace e di ritrovare un po’ di quella fede, che i fatti della vita ci portano via. Entrati nella chiesa, ci è apparsa subito la scala Santa, che si poteva salire solo in ginocchio. Ma con l’età avanzata non era il caso di mettere a dura prova le nostre articolazioni. Ma da un’altra scala siamo arrivati nello spazio dedicato alla Santa Messa, che abbiamo ascoltato con devozione. Belle le parole di Don Francesco: “Trovare con il dialogo con tutti, un rapporto umano, che ci aiuti nelle tante difficoltà della vita”. Aspettando l’ora del pranzo, abbiamo visitato il paese di Montagnaga. Un paese che dai vicoli antichi, grazie al turismo si è rinnovato. In chiesa si trovano le testimonianze dei tanti Miracoli, che anche qui la Madonna ha erogato. Presso il ristorante “Alla Comparsa”, abbiamo consumato l’ottimo pasto. Poi partenza per raggiungere Asiago. Lasciata la Valsugana, percorrendo una strada piuttosto pericolosa, con venti tornanti, siamo arrivati a vedere l’altopiano di Asiago con i suoi sette comuni. Ad Asiago ci aspettava la guida, che ci ha accompagnato ed illustrato i punti più importanti della città. Per primo siamo entrati nel municipio, ricostruito dopo la guerra ‘15 pagina pa p ag giina na 2 21 1 – ‘18. In sala consigliare, la guida ci ha parlato delle origini di questa città. Asiago fin dai tempi antichi era abitato dai Cimbri, popolo indipendente che governava l’altopiano. La popolazione viveva di pastorizia, agricoltura e commercio del legname. Poi verso il 1400 stipulò con Venezia un patto di dedizione. Veniva richiesto solo l’impegno, di difesa nei confronti della pianura. L’altopiano ha dovuto sopportare periodi duri di guerra e invasioni. Durante la prima guerra mondiale gli abitanti furono costretti a sfollare verso la pianura. Difatti nel vicino Cansiglio e il altre località della Pedemontana, vivono ancora dei Cimbri. Finita la guerra gli sfollati sono rientrati, sperando di trovare ancora le loro case e i loro poderi. Invece era stato tutto distrutto e solo dopo con tanti sacrifici nel 1926 Asiago è tornata ad essere una bella città. Dopo una breve visita alla chiesa in stile neoclassico, dedicata a S. Matteo, abbiamo percorso i punti più interessanti. In lontananza abbiamo visto il Sacrario Militare che domina la città; eretto nel 1934. Qui riposano 57.591 caduti, oltre la metà dei quali ignoti. In una lapide in questo posto, sono nominate tutte le località dove si è combattuto. Il ritorno è stato tranquillo e siamo giunti a destinazione verso le 20. Grazie Don Francesco per darci la possibilità di visitare luoghi interessanti e di trascorrere in serenità, una giornata lontano dagli impegni quotidiani. Aspettiamo il prossimo anno per un nuovo incontro. Silvia F. GRUPPO O A ALPINI TARZO AL BOSCO DELLE “PENNE MOZZE” Domenica 5 settembre la valle incantata di San Daniele a Cison di Valmarino ha vissuto il 39° raduno al Bosco delle Penne Mozze. Tra le migliaia di alpini convenuti dal Veneto, dal Piemonte, dalla Lom- bardia, dall’Abruzzo, dal Molise e dalla Sicilia, c’eravamo anche noi, di Tarzo, a rendere omaggio agli oltre 2.500 caduti, ognuno rappresentato da altrettante stele disseminate nel suggestivo luogo. Il Presidente del Bosco P.M., Claudio Trampetti, nell’intervento di saluto e di ringraziamento, g , ha ricordato anche i recenti lutti e mancavano quelli del successivo, purtroppo, 9 ottobre. Dopo la S. Messa, celebrata dal cappellano militare gen. mons. Agostino Balliana, il consigliere nazionale Nino Geronazzo ha portato il saluto del presidente Corrado Perona. 138° ANNIVERSARIO Venerdì 15 ottobre, 138° anniversario della fondazione delle truppe alpine, il Gruppo, come da tradizione, ha celebrato una S. Messa nella chiesetta alpina alle Rive di S. Pietro. Sono stati ricordati, in particolare, Francesco Gianmarco, Marco e Sebastiano, gli Alpini della Julia, appartenenti al 7° Rgt. di stanza a Belluno, caduti sabato 9 ottobre in Afghanistan in missione di pace. La funzione, sentita e partecipata, è stata officiata dal parroco Mons. F.Taffarel. CASTAGNATA Sabato 23 ottobre è stato consumato il rituale della “castagnata” per i ragazzi dell’Istituto Comprensivo delle scuole elementari e medie di Tarzo. L’incontro, come sempre gradito, si prefigge di rievocare gli usi ed i costumi della vita segue a pagina 22 Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo Settembre-Ottobre 2010 Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo pagina 22 agreste d’un tempo, ora riscoperta e valorizzata, e consolida l’amicizia tra gli Alpini, i ragazzi ed i docenti, dalla cui collaborazione nascono, durante l’anno, momenti di cultura e di aggregazione. CHIESETTA DI “COLLALDRA’” E’ proseguita, dopo i lavori di fine inverno scorso, l’attività della bonifica del territorio intorno alla Chiesetta di Collaldrà, dedicata all’Annunciazione della Beata Vergine Maria. Sono state, infatti, tagliate le sterpaglie abbondantemente cresciute nel periodo primaverile ed estivo, grazie anche alle copiose precipitazioni. La Parrocchia, Ente proprietario, ha nel frattempo avviato la procedura di salvaguardia per i beni protetti. Nel tempo, e con gli auspicati contributi, ci sia augura di portare al pieno recupero ed al ripristino della normale fruibilità il santuario, luogo di storia e di fede da tempo immemore. Francesco Introvigne «Voce amic amica» ca» a Settembre-Ottobre 2010 40 Festa della Castagna Si ripete anche quest’anno quel rito ancestrale che la natura ci offre, i ricci così spinosi si aprono rilasciando quel frutto così apprezzato e amato: i marroni. Aprono così le danze della 40^ Festa della Castagna di Colmaggiore organizzata dalla Pro Loco di Tarzo. Si inizia con il consueto Convegno che quest’anno ha voluto mettere in risalto i molteplici ruoli che le Pro Loco ricoprono. Ospiti della serata: la Pro Loco di Zero Branco che da ben 43 anni valorizza i peperoni e la Pro Loco di Monfumo che con l’Amministrazione Comunale promuove la loro mela. Presenti il Sindaco Bof, per la Provincia l’Assessore all’agricoltura Prosdocimo ed il gastronomo Danilo Gasparini che ha tracciato un divertente percorso delle realtà delle Pro Loco. Una serata è dedicata alla scrittrice Rita Azzalini. Le domeniche ricche di iniziative cominciano con la visita guidata ai borghi della vallata e sono state inserite nell’iniziativa provinciale “Le giornate ambientali”. Queste passeggiate rappresentano la volontà della Pro Loco di valorizzare il territorio anche fuori dal confine comunale considerando i molteplici luoghi da visitare, e allo stesso tempo il desiderio di riappropriarci dei nostri paesi, delle nostre borgate: Sottocroda, Fratta, Soller sono i borghi visitati e apprezzati dai molti partecipanti. La prima domenica è continuata con il motoraduno “II’ Memorial Paolo” organizzato dal gruppo motociclistico I RATTI VOLANTI, che ha viso molti centauri compiacersi dell’ottimo percorso, dell’ottima cucina uniti a spazi comodi e confortevoli. È stata molto apprezzata anche la birra di castagne e le caldarroste. L’esibizione della scuola di ballo Frenesy ha poi animato il pomeriggio, richiamando molti appassionati e concludendo la serata con musica e danze. Abbiamo coinvolto l’Istituto comprensivo di Tarzo in una passeggiata educativa, con il sempre disponibile professor Silvano Bernardi, coadiuvato da insegnanti che hanno accompagnato gli alunni della I^ media alla scoperta del loro paese, tra sentieri e stradine, tra boschi e borgate, rendendoli consapevoli di cosa Tarzo offre, ma anche protagonisti di un contatto diretto con la natura. Passeggiata apprezzata e conclusa con una castagnata co preparata dall’associazione. prep La settimana successiva ha visto l’inaugurazione dell’opera di Giuseppe “Bepi” dell Grava, nuova opera all’inGra terno tern del progetto “Via dei Murales”. Il graffito, tecnica Mu usata usa dall’artista, aiutato dalla figlia, rende omaggio alla Festa Fes della Castagna, rappresentando l’interno della pre medaglia fatta da lui stesso me nel ne 1978. Tecnica, quella del de graffito, unica, che da un valore aggiunto a questo progetto, ed un’ulteriore consacrazione, se mai ne co fosse necessario, a questo fo poliedrico artista da Revine. Un omaggio da parte della Pro Loco, a Bepi Grava, considerata la stima e le molte collaborazioni effettuate. Sono intervenuti, in rappresentanza del consiglio d’amministrazione della Banca Prealpi, la dott.ssa Patrizia Casagrande e il sindaco Bof in rappresentanza del amministrazione comunale. Questi i due enti che partecipano in maniera attiva al progetto “Via dei Murales”, percorso di opere tra le due frazioni di Fratta e Colmaggiore. Il giorno successivo la visita guidata ha visto molte persone godere del percorso che parte dalla Chiesetta di Fratta, per continuare di opera in opera fino a Colmaggiore. La domenica dedicata ai bambini ha visto molta affluenza allo spettacolo dei burattini ed è terminata con il laboratorio didattico avente come tema, quest’anno, il pane. Con le mani in pasta i bambini si sono divertiti nel lavorare e formare il pane. Rendendosi conto di cosa significhi fare il pane in casa. Il programma prevedeva anche una parte sportiva, con la pedalata organizzata in collaborazione con la Vallata Mountainbike. Purtroppo la giornata piovosa ci ha costretti a posticipare la gara alla domenica successiva. Il percorso è stato gradito dai molti partecipanti che domenica 24 ottobre si sono complimentati per la scelta del percorso. Conclude, come da tradizione il concorso fotografico, arrivato alla 21^ Edizione. La Pro Loco vuole promuovere e valorizzare l’arte della fotografia, dando spazio ai molti partecipanti che il giorno della premiazione erano presenti a testimonianza della forte passione. Le opere presentate, suddivise in due sezioni ‘Colore’ e ‘Bianco e Nero’, erano su un tema specifico, ‘Passioni in movimento’ assegnato dai curatori. La parte da leone l’ha fatta la nostra cucina che ha proposto i molti piatti della tradizione, apprezzati da moltissime persone che hanno potuto usufruire di spazi consoni, comodi e ben riscaldati, che uniti alla nostra ospitalità determina il successo della festa. Un sentito ringraziamento va ai numerosi volontari che per tre settimane si sono alternati consentendo che tutto il programma si svolgesse senza intoppi. Un vero grazie agli sponsor, a Banca Prealpi ed al Comune parti attive di questa manifestazione. La Pro Loco, nel salutarvi, vi invita alle prossime iniziative: domenica 14 novembre con la vendita di mele, il cui ricavato andrà alla Casa Maria Adelaide e giovedì 25 novembre con la prima tappa di ‘Tarzo a Tavola’ arrivato all’undicesima edizione. Ed infine il 18 dicembre nella chiesa di Tarzo il CONCERTO DI NATALE in collaborazione con il circolo Musicale. Arrivederci a presto. Per info: www.prolocotarzo.com Per la Pro Loco Il Presidente Luciano Piaia «Voce amica» Anagrafe Defunti 20. FAVERO PIERINA era nata a Tarzo il 23 dicembre 1923 in una famiglia numerosa di 7 fratelli di via Colmaggiore di Sotto. Sposata con Paolo De Polo aveva goduto della nascita dei suoi figli Caterina, Giovanni e Franca. La vita non fu per lei facile; il lavoro cercato e vissuto con umiltà e sofferenza non fu sempre a portata di mano. Sofferse per la morte della figlia Caterina e del marito Paolo nel 1981. La salute non le fu sempre favorevole, spesso era bisognosa di aiuto e di assistenza, accompagnata dalla grande voglia di vivere. Pierina concluse la sua vita a 86 anni all’Ospedale di Vittorio Veneto il 31.8.2010 e il suo funerale fu celebrato nella Chiesa di Tarzo il 2 settembre e poi accompagna al cimitero nella fede delle promesse del Signore. 21. TOMASI CARMELA nata a Nogarolo il 22 gennaio 1926 e concluse la sua esistenza a 84 anni l’11 settembre 2010. Trascorse la sua fanciullezza con i fratelli Attilio e Antonio, entrambi morti, e con le sorelle Giuliana e Battistina. La sua fu una vita semplice e tranquilla che, nei vari lavori della casa e dei campi, seguiva il sorgere e il tramonto del sole e l’alternarsi delle stagioni. Celebrò il matrimonio con Andreon Raffaele ed ebbero la gioia dei figli Antonio, Pietro e Giuseppe. Dopo la morte del marito e dopo che i figli si erano formato la loro famiglia, Carmela viveva da sola nella sua casa di Nogarolo. Piena di coraggio voleva essere autosufficiente, seppure assistita dalla presenza dei suoi cari. Con l’età sia arrivarono gli acciacchi e i malanni che la portarono alla conclusione della sua esistenza all’Ospedale De Gironcoli di Conegliano. Il suo funerale venne celebrato nella Chiesa di Tarzo il 14 settembre e poi, nella fede del Signore Risorto, accompagnata al cimitero. 22. GALLINA SILVIO. Era nato ad Adria il 14.3.1952. Con la sua famiglia, a circa 17 anni, era arrivato a Conegliano dove, nel 1973, celebrò il matrimonio con Donat Lorena ed ebbero la gioia della figlia Maura. Tutta la famiglia nel frattempo cercò un avvenire migliore in Germania dove gestivano una attività nella quale tutti si sentivano impegnati, compreso il nonno di 82 anni. Nel 1979 aveva scelto di risiedere nella località di Prapian dove si era costruita la casa. In questi anni incontrò la malattia che richiese attenzione ed assistenza per la fragilità della salute. Concluse la sua esistenza su questa terra a 58 anni a Essen (Germania) il 4.9.2010. Il suo funerale venne celebrato nella Chiesa di Tarzo il giorno16 settembre e poi accompagnato al cimitero affidato al Signore Risorto. 23. DELLA BELLA CLEMENTINA era nata a Fratta il 7 marzo 1923. Trascorse gli anni della sua giovinezza con la mamma e le tre sorelle, ora tutte passate nel mondo di Dio. Celebrò il matrimonio con Meneghin Antonio nel 1945 ed ebbero la gioia della vita di Pierangelo e Mauro e di vedere i quattro nipoti rallegrare la loro casa. Nella sua esistenza ha fatto varie esperienze. Ha educato e custodito per anni tanti bambini durante il servizio in varie famiglie italiane lasciando un buon ricordo. Dopo la morte del marito avvenuta nel 2007 entrò in lei un senso della solitudine che affievolì la sua forza d’animo. La salute poi limitò la sua indipendenza e fu ospitata nell’Istituto Padre Pio dove concluse la sua vita il 24 settembre 2010. Il suo funerale venne celebrato nella chiesa di Tarzo il 27 settembre e poi accompagnata al cimitero nella fede del Signore Risorto. 24. ANTONIAZZI TULLIO. Era nato a Tarzo il 26.1.1925 e risiedeva in via Rujo. Trascorse molti anni della sua esistenza come operaio specializzato in una grande azienda della zona. Si distinse abile e qualificato professionista e questa sua professionalità e competenza gli venne ufficialmente riconosciuta. Tutti lo potevano vedere sul primo banco della chiesa, partecipare ogni domenica alla Messa. Ha amato tanto i nipoti con i quali si trovava bene e da questi ricambiato in amore e attenzione rispettosa. Amava anche trascorrere il tempo libero andando per colline e prati ricercando quanto poteva renderlo felice. La Comunione, che egli aveva abitudine di fare spesso, è stata il suo Viatico verso il mondo di Dio. I familiari sono stati contenti per aver dato a Tullio la possibilità del conforto religioso del Sacramento dell’Olio Santo e di essere stati attorno al suo letto in preghiera nel momento del suo addio, il 9 ottobre 2010, presso l’Istituto Padre Pio. Lascia nel dolore i fratelli Gino e Ugo oltre ai familiari e le tante persone che gli volevano bene. Il suo funerale venne celebrato nella nostra chiesa l’11 ottobre e poi accompagnato nel cimitero accanto alle persone care nell’attesa della resurrezione. 25. BEDIN AMELIA – Suor:MARIA FELICIANA. Era nata a Castelfranco Veneto il 22 dicembre 1922. Entrò nella Congregazione delle Suore Francescane di Cristo Re nel 1940 e nel 1945 fece la sua professione perpetua. Preparata per la Scuola Materna si dedicò alla catechesi e all’insegnamento nelle scuole materne parrocchiali. Dopo gli studi fatti a Padova, prestò il suo servizio come insegnante e collaboratrice parrocchiale a Celano (L’Aquila), a Nanno (TN), a Jesolo (VE), a S. Giovanni di Casarsa (PN), a Castello (VI), a Savorgnano e Cordovado (PN), a Dosson (TV). 50 anni di esperienza nel campo educativo durante i quali, Suor Feliciana, espresse la sua capacità di accoglienza delle diverse realtà, con comprensione e benevolenza. Un’altra caratteristica fu la sua apertura missionaria, specialmente con le consorelle del Brasile. Nel 2003 per motivi di salute venne ospitata a Villa Bianca dove rispose alla pagina 23 chiamata del Signore l’11 ottobre 2010. Il suo funerale venne celebrato nella chiesa di Tarzo il 14 ottobre e poi accompagnata piamente al nostro cimitero nell’attesa della resurrezione. 26. MARRA ADELE. Ha concluso il suo viaggio terreno a 94 anni. Visse la sua gioventù a Venezia dove era nata l’11 luglio 1916 in una famiglia di sei fratelli. Conservò sempre nel suo cuore l’amore per la sua città, unica al mondo, dove aveva, anche, celebrato il matrimonio con Pillon Pacifico, nella grande e bella chiesa “Dei Frari”, sotto lo sguardo della Madonna Assunta, dipinta dal Tiziano. Ebbero la gioia della nascita della figlia Rita. Il marito Pacifico lavorava come stimato e qualificato professionista nella redazione di un giornale molto diffuso nella Regione. Conosceva, quindi, le vicende e gli avvenimenti del giorno e li condivideva con la moglie quando, alla sera rientrando dal lavoro, discorreva sugli avvenimenti. Da Venezia venivano spesso a trascorrere giornate a Tarzo che amavano per l’aria salubre ed il sole che rallegrava le giornate. Con la pensione presero dimora nella loro casa in Via Ortolina dove le giornate passavano nella lettura del giornale, nel partecipare alla Messa quotidiana fino a quando le forze sorressero il marito. Dopo la sua morte Adele ebbe la presenza e l’assistenza costante della figlia Rita e delle nipoti. Infine, si ritenne opportuno ospitarla nella Casa di Riposo di Villa Bianca, dove venne seguita con amore, attenzione ed affetto fino alla conclusione della sua vita avvenuta nell’Ospedale di Vittorio Veneto il 19.10.2010. Il suo funerale fu celebrato a Tarzo il 21 ottobre e poi accompagnata al cimitero nell’attesa della resurrezione. Ricordo DAL GOBBO GIUSEPPE 30 luglio 1935 - 07 settembre 2008 Nel secondo anniversario dalla tua scomparsa, ti ricordano con affetto. Tua moglie, i figli, nipoti e nuora. Si uniscono al ricordo i tanti vecchi amici delle Associazioni con le quali hai collaborato. Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo Settembre-Ottobre 2010 O F F E R T E Per la CHIESA dalla benedizione alle famiglie Tonin Giovanna 10 €, Carpenè Nello 20, Carpenè Camillo 10, Bazzo Ivano 10, NN 10, Dal Gobbo Mario 10, Zuanella Luigina 20, Cecchin D’Altoè Rita 10, Dal Gobbo Aurelio 30, NN 20, Casagrande Michelangelo 10, Baldassar Giacomo 20, Del Puppo 10, Salezze 25 e 3.42 figlio Thomas, Da Riva Paolo 10, NN 50, Casagrande Antonio 100, Casagrande Augusta 25, Stival 10, Casagrande Costantina 5, Casagrande Stefano 10, Casagrande Giovanni 20, Pjn Alberto 20, Bernardini Favero Alma 15, Favero Giandomenico 20, Pradal Leo 20, Favero Anna 10, Casagrande Mario 20, Spinazzè Elena 10, NN 30, NN 20, NN 10, Dal Gobbo Mirko 10, NN 20, Dal Gobbo Segat 20, Casagrande Giuseppe 15, Casagrande Luigi 20, De Coppi Giacomo 20, Dal Gobbo Mario 20, Pradal Michele 10, Pradal Roberto 15, Zuanella Rina 20, De Coppi Lino 30, Cadalt Elio 20, Cadalt Gianluca 10, De Coppi Tiziano 20, De Coppi Danilo 10, De Coppi Abramo 40, Pradal Margherita 10, Tomasi Dino 15, NN 10, Casagrande Dario 20, Casagrande Vittorino 20, De Coppi Luciano 20, Zuanella Luigina 20, Favero Luigi 50, Latteria Tarzo 40, Baldassar Domenico 10, Introvigne Paola 5, Baldassar Sergio 20, NN 20, Faraon 20, NN 5, Da Re Foltran 10, Simon Pietro 20, Zilli Marco 20, Franceschet Meris 5, Geneletti Rinca 10, Bianchet William 10, Casagrande Maria 10, Pancot 20, NN 25, Grava Maria Teresa 10, Strazzer 20, NN 10, Franceschet Enrico 10, Favero Franco 20, Casagrande Ennio 30, Casagrande Lino 10, Stucchi Michele 20, Colonia 10, NN 35, NN 10, Tomasi Faustina 20, Franceschet Tiziano 20, NN 10, Baldassar Giovanni 10, NN 15, Fattorel Linda 50, Sartor 50, Trevisan Maria 20, NN 5, NN 15, NN 20, Faraon Daniela 10. Per la CHIESA (offerte varie) Funerale di Favero Pierina 60.47 €, per opere parrocchiali 10 e in memoria i fratelli e le sorelle 150, Faraon Maria 20, Suor Lorenza nel 60° di professione Religiosa 50, Tonel 10. Funerale di Gallina Silvio 48.90, per opere parrocchiali 20 e in memoria 100. Funerale di Tomasi Carmela 55.40, NN 20, Favero 10. Funerale Della Bella Meneghin Clementina 100, offerte in Chiesa 17.55 e per opere parrocchiali 20. Pizzol Luisa 10,, Dal Gobbo Pietro 20, Introvigne Zanetti Angela 10, NN 100, NN 10, Funerale di Antoniazzi Tullio 100, Offerte in chiesa 41.29 e per la Scuola Materna 49.95. NN 100, Gruppo Alpini di Tarzo 30, Funerale di Suor Feliciana Bedin 80 e offerte in Chiesa 17.21. Offerte Messa per gli Alpini a S. Pietro 23.63. In memoria di Marra Adele, la famiglia Pilon 50 e offerte in chiesa 25.89, Cadalt Elio 10, Baldassar Giacomo 5, Casagrande Inna 10, Genitori dei Cresimati (14) 230, Offerte Festivo 840.94, Feriale 108.30, Stampa 312.59, Candele votive 406.24, Giornata Missionaria Mondiale 164.41, Comune di Tarzo, per il Grest 948.00, Franceschet Roberto e Biz Carmen nel XXV° di matrimonio 50, Introvigne Valeriano 10, Della Bella Ennio e Cesca Angela nel 40° di Matrimonio 50, Introvigne Zanetti Angela 20, Rizzo Rosetta 10, Da Riz Gina 20, Da Riz Cesira 10, Franceschet Ottilia 5, Roncolato Maria 10, Sartor Elda 20. Spese: Revisione libretto riscaldamento 200 €, Luce:557.06, La Nostra Messa 89.10, Per i Catechisti 226.30, Cancelleria certificati emigranti “VOCE AMICA” Direttore responsabile Don Mario Fabbro Direttore: Mons. Francesco Taffarel Iscriz. Al n. 705 Reg. Stampa Tribunale TV 1-6-88 Stampa: TIPSE - Vittorio Veneto varie – carta fotocopie 278.62, Stampa – riviste 322.05, Tassa rifiuti 1 rata 165.13, lavori sistemazione muro campo sportivo 650, ATS Servizio idrico 173.56. Lampada SS.mo Pradella Lucio 5 € Lampada S. Antonio Bernardi Roma 10 € Per la SCUOLA MATERNA NN 10 €, In memoria di Antoniazzi Tullio 100, Genitori e Cresimati 225 Spese: Personale: 7.353,00 €, Alimentari 1.282.45, CESA 572.10, Revisione riscaldamento 120, Cancelleria carta materiale didattico 507.54, Rivista L’ora di Religione 22.60, ATS Servizio idrico 833, Riparazione montacarichi 98.40, Volontari Servizio Scuola materna 34, Varie 273.80, Toner fotocopiatrice 30, ONPI 68.40. Per la CHIESA di FRATTA Nella festa degli Emigranti 140 €, Offerte raccolte in chiesa 160. Spse: Luce 152.47 € Per la Chiesa di NOGAROLO In memoria di Tomasi Carmela 100 €, offerte in chiesa 348. Spese: Luce 27.36 €, Gasolio per riscaldamento 22. Per VOCE AMICA Tarzo: Favero Luigi 35 €, Favero Gianni 35, Pilat Elda 10, Michelon Bruno 30, Zuanella Luciana 10, NN 20, Morandin Gino 20, NN 50 (Genova), Franceschet Giovanni 10, Pradella Lucio 10, Manuelo Marianna 10, Posocco Teresa 10, NN 15, Cazzetta Roberto (Svizzera) 20, Cazzetta Giuliano (CH) 20, NN 10, De Bastiani Antonella 10, Introvigne Sante 15, Pancotto Gigliola 30, NN 35, NN 5, Mattiuz Giacomo 15, Resera Luciana e Gabriella 50, Dal Dalto Gina 10, De Coppi Camillo (TS) 20, NN 10, NN 20, Famiglia Pradella 50, De Bastiani Giuliana 10, De Nardi Angelo 30, Tonin Giacomo (Francia) 30, Gallon Gino (Canadà) 30, De Nardi Irene (Como) 30, NN 10, Possamai Antonietta 50, Casagrande Lorenzo 20, Casagrande Franco (TV) 20, NN 5, Antoniazzi Ugo 10, Della Pietà Gianantonio 10, Michelon Cesarino 25, NN 10, Simon Angela (MI) 50, NN 30, NN 15, NN 10, Pilat Franceschet 5, Pancotto Felice 5, NN 20, Mazzarolo Zuanella Anna (Svizzera) 25, Zuanella Rina 10, Dei Tos Pietro 20, In memoria di Antoniazzi Tullio 50, Cecchin Rita 10, NN 30, Pancot Augusta 20, Michelet Lina (Svizzera) 50, NN 50, De Polo Onorato 20, Antoniazzi Angelo e Lea (Canadà) 136.71, NN 20, NN 30, Gregoletto Mario 25. Totale 1476,71 € Corbanese: Via Madonna 20 €, vie varie 15, Giuliano Salton 20, Dalle Crode 20, Casagrande Virginia 22, Marcella 10, Meneguz Stefano 10, Pradal Maria 10, Possamai Maria Grazia 20, Anna Bella 10, N.N.34, Amiche Salone Liviana 74. Totale 265 € Arfanta: 93,50 € Totale entrate: 1835,21 € Spese: Tipografia 1.438,10 € Da pagare residuo passivo pregresso: Fattura 3 (Maggio-Giugno 2010) di 1,438,10 € e Fattura 4 (luglio-agosto 2010) di 1.438,10 €. Angolo dei ricordi Alluvioni 1966 - 2010 Nel numero di V.A. di dicembre 1966 veniva ricordata l’alluvione del 4 novembre. Nelle cronache si ricorda solo Firenze, mentre parte del bellunese, mezzo Basso Veneto e Friuli finirono sotto acqua. Anche nel nostro comune i danni furono molto gravi. Riportiamo qualche cenno di quanto allora scritto. Frane e smottamenti sulla Arfanta-Rolle, Arfanta - Costa di Là, Zuel - Costa di Là, Corbanese – Foltran, Corbanese - Arfanta, Tarzo – Resera, Tarzo – Piadera - Vittorio Veneto. L’abitato di Introvigne è stato investito da una frana che ha sommerso parzialmente le case. Frane sul Mondragon hanno interessato un chilometro di acquedotto del Boccador che all’epoca alimentava l’abitato di Arfanta. L’alluvione di questi giorni, finora, fortunatamente ha arrecato nel nostro territorio solo danni in qualche casa e qualche frana. La pioggia caduta nel nostro territorio è stata di circa 300 mm, mentre nel versante di Revine Lago - Follina si parla di 500 mm in 65 ore, sta di fatto che il livello dei laghi si è alzato di oltre 2, 30 m, cioè 40 cm più alto del 1966. N.D.P. Calendarietto appuntamenti Novembre 1. Festa di Tutti i Santi 2. Ricordo dei Defunti 3. Incontro La Bibbia 4. Incontro Catechisti 7. - 40° di Matrimonio di Della Bella Ennio e Cesca Angela Ricordo dei Caduti 11. Festa di San Martino, Patrono di Fratta 13. Pellegrinaggio al Santuario della Madonna della Salute a Vittorio Veneto 14. Celebrazione del Battesimo 15. Commissione Liturgica 16. Consiglio Pastorale Parrocchiale 19. A Valmareno: incontro Giovani 21. Festa di Cristo Re, Festa degli anniversari di Matrimonio Festa del Ringraziamento, Giornata del Seminario A Tovena: Incontro Catechisti 22. Incontro Famiglie n. 1 26. Incontro aderenti all’Azione Cattolica 27. Incontro Famiglie n. 2. Dicembre 8. Festa della Madonna Immacolata 10. A Follina: incontro Giovani 11. Assemblea Elettiva Azione cattolica 13. A Tarzo èquipe della “Unità pastorale dei Laghi” 15. Novena di Natale 17. A Vittorio Veneto: Scuola di Preghiera per Giovani 18. Concerto di Natale 24. Vigilia di Natale 25. Natale del Signore 28. Redazione di Voce Amica 31. Ultimo giorno dell’anno: Ringraziamento a Dio. Redazione e Collaboratori di questo numero Parrocchia di Tarzo: Parroco, suor Leontina, Nicola De Polo, David e Roberto Casagrande, Antonio Pancot, Francesco Introvigne, Valentina Ceneda, Piero C., Luciano Piaia, Silvia F.. Parrocchia di Corbanese: Parroco, Liviana Favero, Damian Renata, De Nardo Davide, Francesco Borsoi, Michela, Laura, J. Morandin. Parrocchia di Arfanta: Don Angelo, Valentina Resera, Maria Teresa Tomasi, Milva Faraon.