Anno XLV - N. 6 Novembre - Dicembre 2008 SONO UNA “VOCE AMICA” Amicizia e fiducia Il bollettino parrocchiale “Voce Amica” nato nel 1964 ha già compiuto 45 anni di vita. Come una pianta è cresciuto, ha allargato i suoi rami ed ora li estende alle famiglie di Arfanta, Corbanese e Tarzo, le tre Parrocchie del Comune di Tarzo e raggiunge anche 250 famiglie di emigrati nel mondo. Ogni numero, mediamente di 20 pagine, viene stampato in 1700 copie. “Voce amica” desidera avere la tua amicizia, ma chiede anche fiducia nel suo operare. Amicizia è reciprocità, altrimenti non è più amicizia e neanche compagnia, ma un rapporto puramente formale, freddo e burocratico. Fiducia significa, anche, rispettare chi ti accompagna verso i traguardi della vita, ed in particolare quello di incontrare Dio. Chi ha fatto un lungo cammino, non ci conduce in un vicolo cieco, ma conosce la meta. “Voce amica” si colloca come un amico che ha fatto un lungo tratto di strada. Fedele alle sue origini di giornale parrocchiale, cerca la comunione e la formazione cristiana dei suoi amici e lettori e si apre anche ad altre realtà, nello spirito del Vangelo. “Voce Amica” parte dalla fonte della vita cristiana, Gesù: Via, Verità e Vita; poi, fissa l’attenzione sul ricordo e sulle radici cristiane dei suoi lettori senza dimenticare coloro che ci hanno preceduto. Aiuta a ritrovare il tesoro di valori e sentimenti che abbiamo ereditato, non per conservarli ma per rimetterli in circolazione e dare un senso al nostro procedere nella storia. “Voce amica” oltre alle rubriche parrocchiali, ama inserire altre rubriche, che sono patrimonio di cultura e di esperienze di vita ed, anche, realtà scientifiche, culturali, storiche che sono il tessuto quotidiano della vita. E’ vero che “tutti i pensieri intelligenti sono già stati pensati, occorre solo tentare di ripensarli” (Goethe) e Ivan Kovacic: “Di colpo il vento mi portò dal villaggio l’odore dell’incendio e rivissi il ricordo: le vendemmie, le nozze, le danze, le veglie, i funerali, i lamenti, …….. Il ricordo delle brevi gioie di un tempo: il riverbero dei vetri, il nido della rondine, lo stridere di una chiave dentro la serratura, il raggio di sole che indora la porta di casa”. “Chi non ricorda non vive”. (Giorgio Pasquali). Spesso ci lamentiamo perché Dio non risponde alle nostre domande; in realtà siamo noi a non ascoltare le sue proposte che possono venirci, anche, attraverso semplici pagine. Questa è “Voce Amica”: un vero amico che rischiara la via per giungere a Dio e da vita alle esperienze delle nostre Comunità che fanno bene al cuore. Per tutto questo chiede la collaborazione ed il sostegno dei lettori. d.F. Anno Paolino Anno Paolino PAOLO É APOSTOLO II termine “apostolo” significa “inviato”. Paolo si qualifica tale dopo l’esperienza dell’incontro “misterioso” con Gesù e il suo cambiamento totale di vita. Certamente non poteva essere apostolo come i Dodici che avevano condiviso il ministero di Gesù. Ma lo stesso Luca chiama apostoli Barnaba e Paolo. E Paolo chiama apostolo anche Giacomo, fratello del Signore, in Gerusalemme insieme a Pietro. Paolo ha visto il Signore, è stato chiamato e mandato tra i Gentili, non ricusando alcuna fatica e non temendo i pericoli ha annunziato il Vangelo e lo ha testimoniato. Il suo ministero è stato confermato dall’efficacia: la conversione di tanti, il costituirsi di Chiese (comunità cristiane). Questo suo apostolato ha fin dall’inizio avuto il riconoscimento dei responsabili “colonne” - della Chiesa di Gerusalemme. “Dopo quattordici anni, andai di nuovo a Gerusalemme in compagnia di Barnaba, portando con me anche Tito: vi andai però in seguito ad una rivelazione. Esposi loro il vangelo che io predico tra i pagani, ma lo esposi privatamente alle persone più ragguardevoli, per non trovarmi nel rischio di correre o di aver corso invano.” ……… A me era stato affidato il vangelo per i non circoncisi, come a Pietro quello per i circoncisi, poiché colui che aveva agito in Pietro per farne un apostolo dei circoncisi aveva agito anche in me per i pagani» (Galati 2). Leggiamo anche nel testo di 1° Corinti 9, 1-3 «Riguardo poi a questo servizio in favore dei santi, è superfluo che ve ne scriva. Conosco, infatti, bene la vostra buona volontà, e ne faccio vanto con i Macèdoni di- Il Signore conceda salute, serenità e pace a tutti i nostri lettori AUGURI DI BUON ANNO (QUARTA PARTE) cendo che l’Acaia è pronta fin dallo scorso anno e già molti sono stati stimolati dal vostro zelo”. Le tappe “missionarie” di Paolo sono presentate, anche, negli Atti degli Apostoli. Antiochia di Pisidia, una delle città conosciute da S. Paolo «A Damasco, il governatore del re Areta montava la guardia alla città per catturarmi, ma da una finestra fui calato per il muro in una cesta e così sfuggii dalle sue mani» (2 Corinti 11,32. Poi si reca a Gerusalemme a «visitare» gli apostoli, avendo anche un incontro con (Continua a pagina 2) Sommario Comunità cristiana Cronaca locale Notizie dal Comune Arfanta: paese mio Voce di Corbanese Parrocchia di Tarzo Alpini Anagrafe Offerte Angolo dei ricordi 1-3 4-6 7-8 9-10 11-13 14-17 18 19 20 20 «Voce amica» pagina 2 (Segue dalla prima pagina) Pietro. «Venuto a Gerusalemme, cercava di unirsi con i discepoli, ma tutti avevano paura di lui, non credendo ancora che fosse un discepolo. Allora Barnaba lo prese con sé, lo presentò agli apostoli e raccontò loro come durante il viaggio aveva visto il Signore che gli aveva parlato, e come in Damasco aveva predicato con coraggio nel nome di Gesù. Così egli poté stare con loro e andava e veniva a Gerusalemme, parlando apertamente nel nome del Signore e parlava e discuteva con gli Ebrei di lingua greca; ma questi tentarono di ucciderlo» (Atti 9, 26-29). Sono poi degne di rilievo due annotazioni. La permanenza di Paolo in Cilicia: «Venutolo però a sapere i fratelli, lo condussero a Cesarea e lo fecero partire per Tarso» (Atti 9, 30); e il ritorno con Barnaba ad Antiochia. «Barnaba poi partì alla volta di Tarso per cercare Saulo e trovatolo lo condusse ad Antiochia. Rimasero insieme un anno intero in quella comunità e istruirono molta gente; ad Antiochia per la prima volta i discepoli furono chiamati Cristiani» (Atti li, 25-26). Attorno all’anno 48 d. C., prima di avviare decisamente e in modo irreversibile il suo itinerare missionario sempre verso nuove mete e città, posta la duplice necessità: di chiarire il rapporto tra leggi ebraiche e impegni cristiani per chi veniva dal paganesimo e l’esigenza di un riconoscimento dell’apostolato di Paolo, viene attuato un evento assembleare rilevante a Gerusalemme, che è oggi chiamato “il Concilio di Gerusalemme”. «Allora gli apostoli, gli anziani e tutta la Chiesa (di Gerusalemme) decisero di eleggere alcuni di loro e di inviarli ad Antiochia insieme a Paolo e Barnaba, Giuda chiamato Barsabba e Sila, uomini tenuti in grande considerazione tra i fratelli. E consegnarono loro la seguente lettera: “Gli apostoli e gli anziani ai fratelli di Antiochia, di Siria e di Cilicia che provengono dai pagani, salute! Abbiamo saputo che alcuni, ai quali non avevamo dato nessun incarico, sono venuti a turbarvi con i loro discorsi sconvolgendo i vostri animi. Abbiamo perciò deciso tutti d’accordo di eleggere alcune persone e inviarle a voi insieme ai nostri carissimi Barnaba e Paolo, uomini che hanno votato la loro vita al nome del nostro Signore Gesù Cristo. Giuda e Sila vi riferiranno anch’essi queste stesse cose a voce. Abbiamo deciso, lo Spirito Santo e noi, di non imporvi nessun altro obbligo al di fuori di queste cose necessarie: astenervi dalle carni offerte agli idoli, dal sangue, dagli animali soffocati e dalla impudicizia. Farete cosa buona perciò a guardarvi da queste cose. State bene. Novembre-Dicembre 2008 TEMPO DI NUOVI E RINNOVI II titolo può sembrare incomprensibile, ma il dubbio è presto dissipato. Si tratta di NUOVI e RINNOVI di ABBONAMENTI a “L’AZIONE”, settimanale diocesano che nella nostra parrocchia conta 67 abbonati. Ora è tempo di rinnovare l’abbonamento e, possibilmente, di aumentare il numero dei lettori. L’ AZIONE merita la nostra attenzione perché si fa sempre più interessante con ricchezza e varietà di articoli, approfondimenti e riflessioni. Non lasciamoci sfuggire l’opportunità di nutrire spirito, mente e cuore anche dalle pubblicazioni che, oltre a “L’AZIONE”, ci vengono proposte dalla chiesa nell’espositore della stampa. E’ stato detto che la forza di un giornale sta nel numero dei suoi lettori. E allora? Cogliamo l’invito... e conseguentemente corriamo a rinnovare la nostra adesione e, possibilmente, a coinvolgere altre persone. Una lettrice de “L’AZIONE” LA CHIESA IN ITALIA Diocesi 226, Vescovi 379, Preti diocesani 36.000, Religiosi 19.500, Suore 98.000, Parrocchie 26.000. SCUOLE CATTOLICHE IN ITALIA Scuole dell’Infanzia: 5.188 Istituti, 346.557 alunni, 21.896 docenti Scuola primaria:1.065 Istituti, 143.722 alunni, 11.332 docenti Scuola secondaria:588 Istituti, 58.934 alunni, 7.994 docenti Scuola superiore: 648 scuole, 81.653 alunni, 11.421 docenti (Da “Famiglia Cristiana, 1/ 2009) (Tratto da l’Eteria n° 44/2008) Il tributo dei cattolici alla causa della pace e della giustizia Vittime dal 1990 al 2007: Vescovi 14, Sacerdoti 396, Diaconi 4, Religiosi non sacerdoti 74, Religiose 173, Seminaristi 61, Membri di istituti di vita consacrata 36, Catechisti 3, Laici 12, Volontari 4. Totale 777. Vittime nel 2008: Vescovi 1, sacerdoti 16, religiosi 1, laici 2 130. GIOVANNI XII, romano, 16.12.955 – 14.5.964 Ottaviano dei Conti di Tuscolo, figlio di Alberico II, principe di Roma e nipote di Marozia, divenne Papa con il nome di Giovanni XII a soli 18 anni, succedendo ad Agapito che lo aveva designato. Su di lui fiorirono molte leggende. In occasione di un suo conflitto con Berengario, il papa chiese aiuto a Ottone I di Sassonia, in cambio della incoronazione e della concessione del Privilegium Otonis. Questo consisteva nel diritto di approvare la elezione dei pontefici dietro un cospicuo incremento del patrimonio ecclesiastico. Qualche tempo dopo Giovanni XII infranse il patto, accordandosi con Adalberto, figlio di Berengario. Ottone allora fece convocare un Sinodo che portò alla deposizione del papa. Costretto a rifugiarsi a Tivoli, Giovanni XII fu sostituito da Leone VIII. Ma non si diede per vinto: approfittando della assenza di Ottone, provocò a Roma una sommossa e poté riacquistare il trono. Convocò anche un sinodo dal quale fece annullare tutti gli atti di Leone VIII e di Ottone. Ma al I PAPI DELLA CHIESA ritorno di Ottone dovette di nuovo fuggire in Campania. Morì il 14 maggio 964, quando aveva compito appena 27 anni. 131. LEONE VIII, romano, 4.6.12.9631.3.965 Imposto dall’imperatore Ottone I, Leone VIII era un semplice laico, che nello stesso giorno (6 dicembre 963) era stato ordinato prete e consacrato Vescovo per poter essere eletto papa. Era stato appena deposto Giovanni XII. I romani, favorevoli all’uno o all’altro, finirono per acclamare un nuovo pontefice che prese il nome di Benedetto V. Inutilmente perchè Ottone rimise sul trono Leone VIII. Il nuovo papa morì il 1.3.965 mentre l’imperatore era in viaggio verso la Germania.L’Annuario Pontificio lo ha incluso nell’elenco ufficiale dei pontefici romani. 132. BENEDETTO V, romano, 22.5.9644.7.966 O OL O G L M AN DE HIS C TE A C stati da una alizzare catechi- Quindi ricorderemo di volta in volta qualche preghiera dimenticata o un poco tralasciata. Salve, Regina Salve, Regina, Madre di misericordia, vita, dolcezza e speranza nostra, salve. A te ricorriamo, esuli figli di Eva; a te sospiriamo, gementi e piangenti, in questa valle di lacrime. Orsù dunque, avvocata nostra, rivolgi a noi gli occhi tuoi misericordiosi. E mostraci, dopo questo esilio, Gesù, il frutto benedetto del tuo seno. O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria. Cardinale e diacono della Chiesa di Roma fu eletto in un sinodo che aveva dichiaro nulla l’elezione di Leone VIII, imposta dall’Imperatore Ottone I. Appresa la notizia a Rieti dove si trovava, Ottone strinse d’assedio Roma fino a quando non gli vennero aperte le porte per la fame e la stanchezza. L’imperatore fece convocare un nuovo sinodo in Laterano per decidere le sorti di Benedetto V, uomo dotto ma di poco coraggio. Leone VIII lo fece spogliare delle insegne papali, lo ridusse a diacono e lo fece condurre in Germania, dove fu affidato alla sorveglianza dell’arcivescovo locale. Dopo la morte di Leone VIII, Benedetto non riuscì ad ottenere dall’imperatore il reintegro nella carica e nemmeno il permesso di ritornare a Roma. Morì ad Amburgo nel luglio del 966. Venti anni dopo sarà Ottone III a riportare a Roma le sue spoglie. L’Annuario pontificio annota: “Se Leone VIII fu papa legittimo, Benedetto V, che fu deposto in altro sinodo tenuto in Laterano da Leone VIII e dall’imperatore Ottone I…è antipapa”. pagina 3 Novembre-Dicembre 2008 I fioretti di PAPA LUCIANI celebrazione. Passano in macchina dei cacciatori…..si domanda un passaggio di emergenza ed anche breve, per non far aspettare la gente, mentre si sarebbe provveduto alla sostituzione della ruota sgonfiata. Rispondono: In macchina abbiamo i cani…il fucile….non è bello che il vescovo sia in tale compagnia… Il vescovo va avanti sulla strada, con passo svelto, da solo ….a piedi. Qualcuno dei parrocchiani, che passava, si accorge e lo accompagna in macchina fino alla chiesa. Quella macchina, ora è conservata come una cosa preziosa. DF Ricordo di Papa Luciani Questo anno 2009 si ricordano i 50 anni dalla consacrazione episcopale e i 30 anni dalla elezione a Sommo Pontefice di Albino Luciani. Egli venne consacrato vescovo di Vittorio Veneto da Papa Giovanni XXIII a San Pietro il 27 dicembre 1958. Domenica 11 gennaio 1959, a 46 anni (era nato a Forno di Canale, ora Canale d’Agordo, il 17 ottobre 1912) iniziò il servizio pastorale nella diocesi di Vittorio Veneto. Il 10 ottobre Luciani iniziò la sua prima Visita Pastorale. Papa Giovanni XXIII, tre mesi dopo la sua elezione, “tremando non poco, ma insieme con umile risolutezza”, il 25 gennaio 1959 annunciò un “Concilio per tutta la Chiesa”, che iniziò il 11 ottobre 1962 e si concluse l’8 dicembre 1965. Il 3 giugno 1963 papa Giovanni XXIII muore e alla liturgia di suffragio in cattedrale a Vittorio Veneto, Luciani disse: “L’idea di papa Giovanni che più ha colpito il mio spirito, è questa: “La chiesa di Cristo è Luce delle Genti!” La Chiesa deve far chiaro non solo ai cattolici, ma a tutti; essa è di tutti, bisogna cercare di avvicinarla a tutti…gettare ponti verso il mondo. Il Concilio è uno di questi ponti!”. Luciani, da quattro vescovo di Vittorio Veneto, partecipa al Concilio non come spettatore, ma partecipa fin dall’inizio e dall’interno come “Padre conciliare”. Considera il Concilio come “vessillo innalzato tra le nazioni”, “l’evento più notevole della Chiesa del XX secolo: per il numero dei vescovi, per la immagine splendente di universalità, per l’ampiezza e la gravità dei temi trattati, per i ponti lanciati verso una nuova comprensione di rispetto e di stima verso i fratelli separati, per il palpito di amore e di comprensione rivolto al mondo di oggi, per l’interesse suscitato. Con le parole di Paolo VI Luciani ripeté: “Il Concilio è come una sorgente dalla quale scaturisce un fiume; la sorgente può essere lontana, la corrente del fiume ci segue”. Durante gli anni del Concilio, 1962 – 1965, Luciani risiedeva abitualmente a Roma. Tra un sessione e l’altra completa la Visita Pastorale e inizia nel 1964 la seconda. Da Roma, come “inviato speciale” inviava la sua corrispondenza. Le Lettere dal Concilio inviate alla Diocesi sono 59. Esortava i cristiani “di quassù a mettersi in cammino insieme al vescovo di laggiù”: sono infatti vicende di famiglia, sono vicende della Chiesa, fanno bene a tutti. Luciani considerava il Concilio Vaticano II “punto di partenza e di riferimento, stella polare della Chiesa, personalmente si impegnò che il Concilio non restasse un ricordo fugace, ma “sorgente di rinnovamento”. Lui stesso si fece “Postino del Concilio”. Sul suo tavolo di studio si trovavano costantemente: La Bibbia e i Documenti del Concilio e, nel cassetto, le “agende” per appunti, sulla parete il grande Crocifisso e nella cappella un grosso commentario alla Bibbia. Negli anni 1966-1969 divulgò 38 temi trattati dal Concilio, per 394 pagine scritte. In Diocesi gli incontri per far conoscere il Concilio furono compiuti in varie circostanze ed anche più volte in 55 parrocchie e Istituti, con corsi di studio e convegni di aggiornamento. Troviamo Luciani presente alla CEI e alla Conferenza Episcopale Triveneta. Invitato, fu presente a Belluno, Pordenone, Chioggia, Treviso, Verona, Firenze, Milano, Bergamo, Vicenza, Padova, Trento. Appare con evidenza che le scelte compiute da Luciani furono dettate da sollecita cura di pastore per il bene del popolo di Dio. Quando era minacciata la articolata unità della Chiesa, la sua divenne anche posizione decisa e impopolare, senza compromessi. Si può cogliere anche la profonda gratitudine di appartenere alla Chiesa; diceva: “E’ fortuna appartenere alla Chiesa, inseriti in essa si diventa cosa così grande che Cristo stesso si chiama felice di averci come suoi…La Chiesa non può essere spiegata se non in relazione al mondo e alla sua salvezza. Per questo appare come una realtà eccentrica, definibile solo in base ad una duplice costitutiva relazione a Cristo e alla sua missione…Nella Chiesa si parla una verità che è più grande di quella umana e la Chiesa pellegrina è illuminata da questa verità che nessuna storia può abbracciare ed esprimere, è la verità stessa del Vangelo, la “Luce delle Genti”. Il 15 dicembre 1969 Papa Paolo VI nomina Albino Luciani Patriarca di Venezia, succede al Card. Giovanni Urbani morto improvvisamente. Egli inizia il suo servizio pastorale a Venezia il 8 febbraio 1970….”Andiamo, disse Luciani in quella prima mattina, mentre dalle finestre del vecchio Castello di San Martino dava l’ultima “occhiata” alla Città di Vittorio Veneto, cercando di abbracciare con sguardo affettuoso e commosso i numerosi paesi, sulle colline e nella pianura. A quell’ora le comunità cristiane erano inviate alla celebrazione dell’Eucaristia e alla preghiera per il “loro Vescovo”, che partiva per Venezia. Attraversando l’arco Card. Ingresso di Albino Luciani a Vittorio Veneto il 11 gennaio 1959 Dalla Torre esclamò: “Il Cardinale Dalla Torre…che brava persona…io invece…sono uno scricciolo, ..sono solo polvere…c’era da attuare il Concilio prima in me, poi nei sacerdoti e nei fedeli….lascio solo qualche abbozzo e schizzo…ed anche questi riusciti non bene…è un cammino di Chiesa che continuerà”. Dalla torre campanaria della Cattedrale, erano le nove del mattino, si scioglieva un solenne concerto di campane che lo fece sobbalzare sul sedile della automobile e domandare. “Cosa succede?!?”, La risposta fu: “E’ un saluto e un ringraziamento…”.Riprese subito: “Ma avevo raccomandato di non fare niente…pensavo di andar via come fece Mons. Caroli….Grazie a tutti!”. Si rimise gli occhiali e disse: “Non perdiamo tempo…recitiamo il Rosario…oggi sarà una giornata impegnativa. Dio provvederà…Io non ho mosso un dito per andare a Venezia!”. Arrivato a Ponte della Priula, sul fiume Piave, disse: “Ecco qui finisce la Diocesi di Vittorio Veneto…! Ma qui era presente la Serenissima Repubblica di Venezia con il suo leone!”. Guardò in su…era la diocesi a lui affidata da Papa Giovanni XXIII undici anni prima. Disse fra se: “Siamo servi inutili: abbiamo fatto quanto dovevamo fare..”. Chiuse gli occhi e non si è lontani dal vetro indovinando che una folla di ricordi si nascondevano nel suo animo e che gli farà dire da Papa il 3 settembre 1978: “Il primo amore non si scorda mai!”. Anche i Vittoriesi non hanno dimenticato il loro “pastore” e in suo ricordo hanno voluto che accanto alla Cattedrale vi fosse, scolpita nel bronzo, la sua immagine, accogliente, come “compagno di viaggio che si incontra all’angolo della strada e con il quale volentieri si fa un tratto di strada. Molte sono le strade e Opere a lui intitolate; sono molti i libri che lo ricordano e tengono vivo il suo messaggio. Alla morte di Paolo VI nel 1978, il Conclave che si raduna a Roma elegge il 26 agosto 1978 a Sommo Pontefice il Card. Albino Luciani, che prende il nome di Giovanni Paolo I. E nella notte del 28 settembre 1978 conclude la sua vita su questa terra ed entra nella casa del Padre. Per ricordare questo grande pastore della Chiesa Diocesana e poi come Pontefice la Diocesi ricorda questo avvenimento con un Convegno che si terrà a Vittorio Veneto dal 16 al 18 gennaio 2009. Il 16 gennaio, nella festa del Patrono San Tiziano, una solenne celebrazione religiosa presieduta dal Vescovo Mons. Corrado Pizziuolo ricorderà Luciani pastore della Chiesa vittoriese. Sabato 17 si svolgerà il Convegno sul Tema: Albino Luciani vescovo del Vaticano II” e “La teologia dei laici in Albino Luciani”. Alla sera un concerto del “Coro Casatel di Conegliano”: Domenica 18 gennaio il Cardinale Giovanni RE, prefetto della Congregazione vaticana dei Vescovi, in un solenne pontificale ricorderà Luciani anche come Sommo Pontefice. d.F.T. pagina 4 Angolo dei ricordi (Segue dall’ultima pagina) La Borgata di Reseretta E’ innanzitutto la piccola patria dei De Martin siano essi dei Foschi, dei Momi, dei Tonin, o dei Palughet, che portano questo cognome (patronimico, da nome di persona) perlomeno dalla metà del 1600 da un Martino detto da Resera ed in seguito da Reseretta; ancora nel 1779 da un censimento Reseretta era abitata solo da famiglie De Martin. Una vecchia storia raccontava di come il borgo antico fu ricostruito più in basso a seguito di una catastrofe ?? (terremoto ?), i documenti citano di un Borgo dal nome insomp, insump, insumpo situato in un posto “alto” tra Fratta e Resera che tra l’altro dette origine ad un cognome “locativo” i De Insom, De Insump, dal 1400 e che perdurò in Tarzo fino al primo ‘700. Reseretta in seguito si popolò di nuove famiglie, tra ‘800 e 900 arrivarono i Dal Col (bora), i Salezze, i Zuchetti (da Gai), i Michelon (miazzo) dalla borgata di Introvigne, i Da Dalto (capo), i Gregoletto (fefe) da Arfanta, i Da Re, i Faraon (paulon) da Resera e prima da Arfanta, Zandegiacomo e Zandonella, Pradal, ed avevano varie proprietà i De Coppi di Colmaggiore almeno con De Coppi Antonio (Toni Pellegrin). Vecchie e nuove famiglie trovarono un affiatamento tra loro, erano coese nelle difficoltà e collaborative nelle iniziative: un esempio, la costruzione del capitello dedicato alla Madonna della Salute (fine anni ‘40, inizio anni ‘50) dove tutti in modi diversi ne contribuirono l’edificazione. Ogni casa aveva famiglie spesso numerose il che faceva di Reseretta una Borgata popolosa, questo creò i presupposti per attività diverse oltre a quella di base in tutte le famiglie che era L’agricoltura: per alcuni anni ci fu l’Osteria, situata nell’attuale casa di Gregoletto Mario e gestita dal padre Pietro, forse più una “frasca” che un’osteria, ricavata dove precedentemente c’era una stalla, era chiamata “il dopolavoro” ed era aperta il sabato e la Domenica con notevole presenza di “avventori” ...... Bruno M. «Voce amica» Novembre-Dicembre 2008 UNIVERSITA’ DEGLI ADULTI “DON BOSCO” Dopo l’incontro con i Sindaci, i Parroci e i rappresentanti delle Associazioni della Vallata, avvenuto il 9 dicembre 2008 al Teatro “La Loggia” di Cison di Valmarino, per festeggiare il 20° compleanno della Università “Don Bosco”, e quello successivo del 16 dicembre con la celebrazione della S. Messa in preparazione del Natale, l’Università dei cinque Comuni della Vallata apre ufficialmente la stagione dei suoi Corsi culturali con il 20 gennaio p. v. Gli incontri settimanali si svolgeranno ogni martedì dalle ore 10 alle ore 15 con l’intermezzo del pranzo e proseguiranno fino al 26 maggio del 2009. Il tema di quest’anno accademico è “La persona: dignità e diritti”. I docenti che intervengono sono 33, persone molto qualificate nel loro campo professionale. L’apertura del Corso il giorno 20 gennaio, come tradizionalmente è avvenuto negli anni scorsi, è affidata al prof. Guido Porro- filosofo umanista e scrittore. Seguono il 27 gennaio: - al mattino con la prof.ssa Elena Michielin- biologa ricercatrice dell’Università di Padova; - nel pomeriggio con il dott. Stefano Bortolus- esperto di arte Il 3 febbraio: - al mattino con il dott. Gianfranco Santini- biologo; - nel pomeriggio con la dott.ssa Elena Bolognin- fitoterapico scultrice Il 10 febbraio: - al mattino con il prof- dott. Giuseppe Bortolin- fisioterapista, docente Università di Padova; - nel pomeriggio con Giuseppe Faggiotto- maestro cioccolatiere Il 17 febbraio: - al mattino con il dott. Alberto Cunial- Esperto relazioni civili internazionali Procura di Pordenone; - nel pomeriggio visita di S.E. il Vescovo Corrado Pizziolo Il 24 febbraio: - al mattino con il prof. dott. Fabio Zardi primario specialista cardiologo Ospedale di Pordenone; - al pomeriggio - Carnevale con intrattenimento dei ragazzi del Collegio don Bosco di Pordenone. Il programma verrà completato nel prossimo numero del giornalino. L’Università è aperta a tutte le persone adulte che desiderano arricchire la propria vita sia nel campo della cultura che in quello sociale. E’ un’occasione, questa, da non perdere vista la ricchezza e la varietà degli argomenti, tutti interessanti, che verranno trattati dagli esperti relatori. Antonio Pancot CORSO DI FORMAZIONE PER VOLONTARI IN STRUTTURE PROTETTE ORGANIZZATO DALLA S. VINCENZO DE PAOLI E’ iniziato l’8 novembre, nella sala delle ex Scuole elementari di Tarzo, patrocinato dal Comune, con la collaborazione della Parrocchia e della Casa di Riposo “Villa Bianca”e con il contributo della Banca Prealpi. Ho partecipato a tutte le “lezioni” e posso dire che è stato interessantissimo, sia ascoltare che partecipare ai dibattiti. Dopo il saluto delle autorità, hanno preso la parola i relatori don Ezio Segat, Parroco di Revine e il dottor Giovanni Sallemi, nuovo Direttore della Casa di Riposo “Villa Bianca”. Tema della prima riunione è stato: “Quadro di riferimento normativo e volontariato oggi”. Il secondo incontro, lunedì 10 novembre, relatore il dottor Mauro Antoniazzi, Geriatra Responsabile U.O.S. Continuità delle cure D.S.S. SUD ULSS 7 ”Problematiche sanitarie degli Ospiti delle Case di Riposo”. Martedì 11 novembre, relatrice dott.ssa Amalia Lucchet, infermiera coordinatrice socio sanitaria in Villa Bianca. Tema: “Il volontariato in Casa di Riposo”. Lunedì 17 novembre, relatrice la dott.ssa Mara Augusta Azzalini, Psicologa di “Villa Bianca”. Tema: “L’approccio empatico con l’anziano istituzionalizzato”. Martedì 18 novembre, relatore dott. Franco Canal educatore professionale. Tema: “L’animazione in Casa di Riposo e il rapporto con il territorio”. Sabato 22 novembre, a conclusione del corso, ha parlato la relatrice prof.ssa Paola Da Ros Presidente Associazione Consiglio Centrale di Vittorio Veneto ONLUS: “Presentazione della Società di San Vincenzo De Paoli”. L’attestato consegnato ad ogni partecipante del corso, ha chiuso in armonia e allegria (con rinfresco e brindisi) lasciando ad ognuno di noi, un seme di speranza, di voglia di fare, per aiutare i bisognosi. Dentro al cuore ricorderemo le parole dei vari relatori, riporteremo nella mente la visione delle diapositive viste, per non dimenticare che la vita corre e ci porta tutti per “quella” strada, terza o quarta età che sia, con le parole del Beato Federico Ozanam fondatore della Società di San Vincenzo De Paoli: “Vorrei rinchiudere il mondo intero in una rete di carità”. Un grazie a tutti i relatori, anche a Suor Cecilia, sempre presente. Renata Sopracordevole Lanzi Volontariato El ze sta un corso veloce liberi i pensieri, ga ciapà voce… vardando le diapositive, dei relatori ascoltando, de le malatie i vari fatori, savendo po’, che la ze ‘na strada par tutti, i fortunai”, preparada… la vecchiaia, ze un traguardo ambito no da tuti ben concepito… rivar a ‘na serta età co l’esperiensa che se ga ingrumà e se po’, se ga la testa bona, ze da ringrassiar el Signor e la Madona… agiutar i altri, ze agiutar se stessi el volontariato ga bisogno de messi par portar parole bone, far compagnia ne le Case de Riposo, o dovunque sia! R. S. Lanzi Novembre-Dicembre 2008 LA GRANDE GUERRA frammenti di scuola Nella ricorrenza del IV Novembre mi ritornano alla memoria alcune poesie studiate sui banchi di Scuola. Sono poesie scritte da un grande personaggio della letteratura. Italiana Giuseppe Ungaretti, combattente della Prima Guerra Mondiale. Nel periodo di quel conflitto, gli uomini di trincea, subito immobilizzati dalla paura, dal fango, dagli orrori, dalle stragi traggono - ognuno dal proprio bagaglio culturale - sensazioni e riflessioni che diventano materia di letteratura. Poeti come Jahier, Alvaro, Saba, Rebora e soprattutto Ungaretti esprimevano il loro accorato dolore nelle sgomentate attese di trincea, Ungaretti aveva incominciato da qualche anno la sua esperienza poetica e letteraria. Parte per la guerra e si trova sul fronte del Carso. La vita di trincea, lo strazio per le creature prese nel cieco ingranaggio della distruzione, il ritrovato senso di fraternità, in mezzo a tanta violenza, accrescono e affinano l’esperienza poetica. Dallo stato d’animo del poeta scaturisce una purissima ispirazione che, tra visioni di morte e speranze di vita, consacra in modo imperituro la sua celebrità letteraria. Da Cima Quattro del Valloncello, dall’Albero isolato, da San Martino, da San Michele salgono, nei drammatici silenzi di trincea, sentimenti di orrore e di non adesione alla guerra per se stessa. Ma dai crepacci del Carso colmi di sangue, dai dossi “santi” sconquassati spuntano, fiori bellissimi dagli esili gambi i versi sparenti, dissolti, mormoranti della poesia ungarettiana, predestinati a consolare la riserva inesauribile di dolore, che gli uomini della guerra si portano dietro. Ecco, allora due sue poesie scritte al fronte, dalle quali traspare tutta intera la pena dell’uomo e del combattente. Antonio Pancot CELLO VALLON UATTRO Q DI CIMA sta pietra Come que le he di San Mic a d d cosi fre cosi dura iugata così prosc ia ttar così refra ente lm ta così to . disanimata pietra ta s e u q Come nto ia p io è il m vede. che non si La morte si sconta vivendo. tti G. Ungare Di queste case non è rimasto che qualche brandello di muro. Di tanti che mi corrispondevano non e rimasto neppure tanto. Ma nel cuore nessuna croce manca. E’ il mio cuore il paese più straziato. G. Ungaretti «Voce amica» pagina 5 VIAGGIO NEI LUOGHI DELLA MEMORIA La Sezione Combattenti e Reduci ha organizzato e accompagnato due classi delle Elementari a visitare il Sacrario del Montello e l’Isola dei Morti. Dopo questo pellegrinaggio gli scolari della quinta hanno scritto le loro impressioni che vengono riportate nei pensieri più significativi di ciascuno. Il 16 ottobre la quarta e la quinta Elementare della mia Scuola sono andate a visitare due luoghi molto importanti per la battaglia della Prima Guerra Mondiale. I tre Alpini che ci hanno accompagnato hanno spiegato gli avvenimenti più significativi della guerra. Mi ha molto impressionato il Sacrario con 9000 lapidi recanti i nomi dei soldati Caduti e di molti altri Ignoti. Ho ascoltato con attenzione e ho collegato queste informazioni con quelle dell’anno scorso sentite durante la gita alla gradinata del Sacrario di Redipuglia. Ringrazio molto il Presidente dei Combattenti di Tarzo che è sempre disponibile a spiegarci la storia del nostro Paese. Nicola Con questa esperienza, mi sono resa conto che queste persone hanno combattuto per la Patria e anche se non hanno ricevuto medaglie d’oro sono morte comunque con onore. Spero che in futuro non ci siano più guerre. De Coppi Questa gita mi ha fatto imparare che morire in guerra per salvare la propria Patria è un atto molto eroico. Luca E’ triste leggere tutti quei nomi. Camminando infatti i pensieri diventavano tristi. La guerra è una cosa brutta. Antonio Quando siamo arrivati all’Isola dei Morti abbiamo raccolto, sulla sponda del Piave, dei sassi che a noi piacevano. In quella gita ho capito che la guerra è brutta e spero che non ritorni più. Maria Alcuni giorni fa il signor Antonio ci ha accompagnato in un luogo sacro riguardante la liberazione dell’Italia dagli austro-ungarici: il Sacrario di Nervesa della Battaglia. Ognuno di noi ha potuto cercare dei defunti con il proprio cognome: anch’io ne ho trovato uno e, anche se forse non è mio parente, sono fiero di lui. Anzi, sono fiero di tutti gli italiani che hanno valorosamente combattuto e sono morti per l’Italia. Il loro sacrificio non è stato vano, perché ora l’Italia è libera, grazie a loro. Per questo bisogna onorare le loro tombe per sempre. Alessandro Ho provato un’emozione e grande tristezza perché mi dispiace la morte dei soldati e di altre persone. Spero che non ci siano più guerre e che la pace non finisca mai. Lara Il combattente Alpino Antonio ci ha spiegato che tutti i Caduti in guerra e identificati sono iscritti in ordine alfabetico. Quando siamo arrivato alla lettera B mi sono fermato a guardare se trovavo il mio cognome. Quando l’ho trovato mi sono commosso, portava la scritta: Bottega Giuseppe. Più avanti ho trovato anche Tomasi che è il cognome di mia mamma. Quella esperienza mi ha riempito d’orgoglio perchè sono venuto a conoscenza che i miei antenati sono andati in guerra, ma anche dispiaciuto perché sono morti. Nicola A Nervesa siamo andati a visitare il museo dove abbiamo visto tutte le armi e sul registro abbiamo messo la firma. Più tardi siano andati all’Isola dei Morti, abbiamo pranzato e poi siano andati sul letto del fiume Piave dove alcuni bambini hanno raccolto dei sassi che secondo il signor Antonio provenivano dalle Alpi. In questi posti bisognava fare silenzio per il rispetto delle persone cadute in guerra e questo mi ha commosso e mi ha reso questa gita davvero piacevole ed interessante. Andrea C’erano molte persone morte per liberare l’Italia e di molti non si sa neanche il nome. E’ molto triste pensare che sono morte così tante persone per lasciarci un Paese libero. Spero che non ci siano più guerre.- Veronica Giovedì 16 ottobre io e la mia classe siamo andati, con Combattenti e Alpini, a visitare il Sacrario di Caduti in guerra e all’Isola dei Morti, vicino al Piave. Il Presidente dei Combattenti ci lesse una storia che mi fece capire quanto brutta fosse la guerra. Denis Insieme ai bambini della quarta classe abbiamo visitato un Sacrario dove c’erano molte tombe ed io sono rimasta molto contenta perché, anche se siamo una classe chiacchierona, siamo riusciti a rimanere in silenzio durante la visita e ascoltare con interesse le spiegazioni. Questa gita è stata un bella esperienza e spero che nel mondo non ci siano più guerre nelle quali muoiono molte persone. Aurora Abbiamo visitato il Sacrario di Nervesa dove sono deposti i corpi di molti Caduti della Prima Guerra Mondiale, con nome cognome e grado. Poi siamo andati all’Isola dei Morti e ci hanno spiegato che in quel luogo sono stati ritrovati corpi dei soldati italiani e anche austro-ungarici. Sono rimasta molto incantata da quei luoghi perché, pensandoci, tutte quelle persone erano partite dalle loro case per andare a salvare la loro Patria e purtroppo non sono più tornate dai loro cari. Giulia Nel sacrario c’era anche un Museo con antichi oggetti utilizzati dai soldati in guerra, non potevano certo mancare le armi che erano di vari tipi. Terminato il percorso del Museo, siano andati all’Isola dei Morti. Lungo le sponde del fiume Piave abbiamo raccolto dei sassi di diversi colori e forme. Mi posso ritenere fortunata di non essere nata in quegli anni. Lucrezia Il 16 ottobre insieme alla classe quarta siamo andati a visitare l’Isola dei Morti a Moriago della Battaglia. Abbiamo visitato anche il Sacrario di Nervesa della Battaglia dove all’interno di trovava un Museo che raccoglieva gli oggetti rimasti dai tempi della guerra. C’erano pentole, caschetti, la bandiera e alcuni fucili. Ci ha accompagnato il Presidente dei Combattenti con alcuni Alpini di Tarzo e ci ha raccontato che l’Isola dei Morti si chiama così perché proprio in questo posto sono morti molti soldati di entrambe le parti. Mi sono molto emozionata perché tra tutte queste persone potevano esserci anche dei miei parenti. Giorgia Secondo me la guerra non fa arrivare da nessuna parte, anzi porta solo disgrazie come la distruzione, la povertà e la morte. Nel visitare il Sacrario di Nervesa della Battaglia sono rimasto davvero a bocca aperta da quel numero gigantesco di morti. Provate ad immaginare in tutte le battaglie fatte. E’ per questo che non ho mai voluto la guerra ma la pace, una cosa tranquilla di cui non ti devi mai preoccupare. Eglant Voce amica» pagina 6 Novembre-Dicembre 2008 958 Classe 1 2008 i coscritti della classe 1958 hanno festeggiato i loro 50 anni, tappa importante nella vita perché ricca di traguardi e soddisfazioni. Alle 18.00 ci siamo ritrovati nella chiesa di Corbanese per la S. Messa celebrata da Don Angelo, che ringraziamo: abbiamo ringraziato il Signore per aver avuto la fortuna di trovarci insieme pensando soprattutto ai nostri amici che sono già andati avanti. Poi tutti a cena al Col de Mar da Gianpietro Strazzer, pure lui della classe, che ci ha preparato un’ottima cena accompagnata da altrettanto ottimi vini. La musica di sottofondo ci ha aiutati a rispolverare i ricordi del nostro primo mezzo secolo. Abbiamo quasi visto l’alba a forza di chiacchierare ed è maturato il pensiero di vederci più spesso…..e quindi alla prossima! Viva il ’58, viva tutti noi della classe! Luciano Cesca La fitoterapia L’agrifoglio In occasione delle Festività natalizie e di inizio d’anno, sospendiamo per una volta, com’è ormai consuetudine, le intraprese conversazioni fitoterapiche, per farci anche quest’anno gli auguri “alla maniera erboristica”. Insieme al Vischio, di cui abbiamo detto lo scorso anno, per le Festività viene ancor’oggi regalato, in segno beneaugurante, un ramoscello di Agrifoglio. Questa funzione di talismano vegetale, tramandataci dagli antichi, si ispira probabilmente al suo aspetto: foglie coriacee ed accartocciate, munite di spine pungenti, che evocano un ruolo di difesa: sempreverdi e lucidissime, ci riportano ad immagini di durata, di sopravvivenza, di prosperità. E mentre in pieno inverno l’altra vegetazione dorme spoglia e desolata, maturano e spiccano i suoi frutti globosi, color rosso vivo, che sembrano celebrare la rivincita del sole al solstizio ed augurare un anno felice. Da noi non è frequente allo stato spontaneo. Lo si trova talora a socializzare con la quercia ed è fra i pochissimi alberi – più spesso un arbusto – che può vivere all’ombra del faggio. Nel ‘500, il famoso medico svizzero Paracelso ne prescrisse il decotto di foglie per le forme artritiche. Alla fine del XVII secolo fu ritenuto da alcuni medici uno tra i migliori febbrifughi. Più recentemente il dott. Hendricks lo individuò – utilizzando una macerazione in alcol ed acqua di Progetto Difesa in Rosa Quando la forza è nel nostro coraggio! radice e parti aeree della pianta – quale rimedio di elezione per il reumatismo oculare. Tutto sommato, però, l’utilizzo dell’Agrifoglio come fitoterapico – come succede per molte altre piante, che, sotto questo aspetto, presentano nei secoli una fortuna altalenante – è oggi piuttosto desueto, ma con due importanti eccezioni: l’utilizzo dell’Agrifoglio come fiore di Bach, (preparato come diremo nel prossimo numero), che può aiutare quelle persone che – nel tempo spesso deluse, amareggiate o che hanno sofferto ingiustamente – conoscono sentimenti di gelosia, di invidia, talora perfino di odio; e poi l’utilizzo dei giovani getti della pianta, secondo la forma di preparazione descritta nel n. 3/2008 di Voce Amica, quale rimedio atto a migliorare in particolare la funzionalità dei surreni e quella dei reni compromessa da processi infiammatori cronici. Con un ramoscello di Agrifoglio, buone Feste a tutti! Piero C. Articoli per VOCE AMICA Per agevolare il lavoro della redazione si prega di preparare gli articoli su supporto informatico formato Word e le foto possibilmente in formato jpg. Si consiglia di consegnarli a mano o di inviarli per posta elettronica. Si ringrazia per la collaborazione. Nel mese di dicembre si è concluso il primo ciclo di lezioni inerenti il progetto “Difesa in rosa”. L’esperienza, promossa dall’Assessorato ai Servizi Sociali dell’Amministrazione Comunale in sinergia con la Commissione Intercomunale per la promozione delle Pari Opportunità, ha voluto raccogliere l’esigenza di creare una cultura di prevenzione atta a garantire un clima sociale positivo. L’esperienza è finalizzata a dare una strumentalità operativa tale da infondere sicurezza sulla propria capacità di autodifesa di fronte a situazioni di rischio o pericolo. Le otto lezioni, tenute dal prof. Giampietro Vascellari, maestro di judo, hanno registrato una partecipazione attiva e positiva delle “cinture rosa” che con molto entusiasmo hanno accettato di essere le protagoniste dell’iniziativa. Il riscontro è stato positivo sotto una pluralità di aspetti tra i quali, la componente sportiva della medesima disciplina, il clima relazionale di interscambio reciproco che è venuto a crearsi. L’iniziativa è servita, con l’ausilio di un sondaggio, a raccogliere indicazioni e consigli in merito alle attività che il mondo femminile vorrebbe vedere realizzate nel territorio. L’Amministrazione ringrazia per l’entusiasmo riscontrato e per la disponibilità al dialogo costruttivo dimostrata. Nel mese di febbraio prenderà avvio il secondo ciclo di lezioni, si tratta di ulteriori 8 incontri che si terranno a partire dal 3 febbraio ogni martedì, dalle ore 21 alle ore 22 presso la palestra comunale. L’iscrizione può essere effettuata presso l’ufficio dell’Assistente Sociale nei locali del municipio fino al 28 di gennaio. I moduli per l’iscrizione si trovano sul sito web del comune, o presso l’ufficio succitato. Per qualsiasi informazione ci si può rivolgere al numero 0438.9264209. Il servizio gratuito vuole porsi tra i tanti momenti di incontro e scambio tra il mondo femminile e l’Amministrazione che lo rappresenta. La Commissione Intercomunale per la promozione delle Pari Opportunità. «Voce amica» Novembre-Dicembre 2008 pagina 7 Notizie dal Comune ww.comune.tarzo.tv.it Avviso alla cittadinanza Consigli per i vicini di casa: (rivolto in particolar modo a pensionati/anziani) Non aprite la porta di casa a sconosciuti anche se vestono un’uniforme o dichiarano di essere dipendenti di aziende di pubblica utilità. Verificate sempre con una telefonata da chi sono stati mandati gli operai che bussano alla vostra porta e per quali motivi. Se non ricevete rassicurazioni non aprite per nessun motivo. cio postale e parlatene con gli impiegati o con chi effettua il servizio di vigilanza. Se questo dubbio vi assale per strada entrate in un negozio o cercate un poliziotto ovvero una compagnia sicura. se nei vostri paraggi abitano anziani soli, scambiate ogni tanto con loro quattro chiacchiere. La vostra cordialità li farà sentire meno soli. Se alla loro porta bussano degli sconosciuti esortateli a contattarvi per chiarire ogni dubbio. La vostra presenza li renderà più sicuri. Segnalate al 113 ogni circostanza anomala o sospetta che coinvolga l’anziano vostro vicino di casa. Durante il tragitto di andata e ritorno dalla banca Consigli per gli impiegati di banca o di o dall’ufficio postale con i soldi in tasca, uffici postali: non fermatevi con sconosciuti e non fatevi allo sportello si presenta un anziano Ricordate che nessun Ente manda perso- distrarre. Ricordatevi che nessun cassiere quando e fa una richiesta spropositata di denaro condi banca o di ufficio postale vi insegue per tante, perdete un minuto a parlare con lui. nale a casa per il pagamento delle bollette, per rimborsi o per sostituire banconote “false”. strada per rilevare un errore nel conteggio del denaro che vi ha consegnato. Non fermatevi mai per strada Quando utilizzate il bancomat: per dare ascolto a chi vi offre facili guadagni o a chi vi chiede di poter controllare i vostri soldi o il vostro libretto della pensione anche se chi vi ferma sembra una persona distinta e dai modi affabili. Se fate operazioni in banca o in un ufficio postale possibilmente fatevi accompagnare, soprattutto nei giorni in cui vengono pagate le pensioni o in quelli di scadenze generalizzate. Se avete il dubbio di essere osservati fermatevi all’interno della banca o dell’uffi- Sabato 20 dicembre 2008, nella sala consiliare, si è svolta la tradizionale consegna delle borse di studio agli studenti del Comune che si sono distinti per meriti scolastici conseguiti nell’anno 2007/2008. Sono intervenuti l’Assessore alla cultura e pubblica istruzione Andrea De Polo, anche in rappresentanza del Sindaco Gianangelo Bof, l’Assessore Vincenzo Sacchet ed il Responsabile d’Area Francesco Introvigne. I riconoscimenti sono stati ben 27, per un ammontare complessivo di € 6.200, dei quali 7 di 3^ media con ottimo, 12 delle superiori con media a partire da 8/10 e 8 neodiplomati, con esito finale da 80/100 e superiore, che frequentano ora il primo anno dell’università. L’Assessore De Polo, dopo aver apprezzato la bravura, il sacrificio e l’abnegazione dei ragazzi presenti, per l’esempio dato ed i risultati conseguiti in una scuola oggi messa in discussione, anche oltre i limiti della seria e necessaria critica costruttiva, ha usate prudenza: evitate di operare se vi sentite osservati Consigli per i figli, nipoti e parenti stretti: non lasciate soli i vostri anziani, anche se non abitate con loro fatevi sentire spesso e interessatevi ai loro problemi quotidiani. Ricordate loro di adottare tutte le cautele necessarie nei contatti con gli sconosciuti. Se hanno il minimo dubbio fate loro capire che è importante chiedere aiuto a voi, ad un vicino di casa oppure contattare il 113. Anche se non ve lo chiedono, hanno bisogno di voi. Basta poco per evitare un dramma. Spiegategli che all’esterno di banche ed uffici postali nessun impiegato effettua controlli. Per ogni minimo dubbio esortateli a contattarvi. Per qualunque problema e per chiarirvi qualsiasi dubbio non esitate a chiedere l’intervento della Polizia Locale. (Ufficio 0438 9264205, cell. 335 800 9341), 112 Carabinieri – 113 Polizia di Stato. P.S.: A quanto sopra possiamo aggiungere, in seguito a segnalazioni pervenute, non accettate, se non siete sicuri ed a perfetta conoscenza dei contenuti, contratti per telefono di fornitura di beni e servizi. Vedasi le recenti sanzioni dell’Antitrust sulle pratiche commerciali scorrette nella modalità di pubblicizzazione dei prezzi praticati nel mercato libero dell’energia e del gas. BORSE DI STUDIO 2008 spronato tutti verso ulteriori traguardi, ringraziando, non da meno, i genitori per l’impegno economico sostenuto di cui l’Amministrazione, ben conscia, ha voluto sottolinearne, col pur modesto contributo odierno, il valore ed il significato. L’Assessore Sacchet ha invitato i ragazzi a volgere uno sguardo anche ai problemi della collettività locale, a realizzare l’idea di poter essere, un giorno, loro stessi amministratori ed a farsi promotori fin da subito, sfruttando al meglio gli strumenti e la tecnologia informatica largamente diffusa, oggi finalmente in arrivo su tutto il territorio comunale, di suggerimenti ed iniziative atti a migliorare il governo locale ed il vivere sociale della nostra comunità. I premiati, nell’ordine e per merito, sono stati: Alessia Casagrande, Marco Da Ros, Alice Morandin, Elia Pol, Valentina Pol, Anastasia Resera, Emily Salamon, Silvia Zamuner, Elaine Petri, Jessica Tomasi, Sara Tonon, Nicola Pradal, Isabel Morandin, Giulia Franceschet ed Alessandra Collodel che hanno ricevuto un assegno di € 200; Riccardo Pol, Chiara De Bastiani ed Anita Varaschin un assegno di € 225, Matteo Zanetti (€ 250), Luca De Lorenzi e Francesco Favero € 200, Marta Tonon (€ 225), Cristina Bez, Steven Cadalt e Giulio Franceschet € 250, infine Beatrice Tonin ed Alice Varaschin con 100/100 € 450 ciascuna. Il piacevole pomeriggio si è concluso con il consueto scambio augurale pre-natalizio e con brindisi e dolci offerti dai numerosi parenti e genitori presenti alla cerimonia. F.I. «Voce amica» pagina 8 Novembre-Dicembre 2008 Notizie dal Comune ww.comune.tarzo.tv.it CONTRIBUTI 2008 LETTURE ANIMATE sul Natale L’Amministrazione, con atti deliberativi della Giunta e determine dei Responsabili degli Uffici e dei Servizi, in esecuzione di convenzioni in essere, ha erogato complessivamente nel 2008, nell’ambito delle attività istituzionali, culturali, sportive, educative, ricreative, dei valori ambientali, monumentali, storici e tradizionali, della promozione turistica ed economica, ad esclusione di quelli dei Servizi sociali, per riservatezza qui non elencati, i seguenti finanziamenti e benefici economici (contributi): Mercoledì 17 dicembre l’Assessorato alla Cultura e la Biblioteca hanno organizzato un piacevole pomeriggio nella sala biblioteca con Alessandra, Carla, Caterina e Daniela che hanno intrattenuto i bambini con una serie di letture animate, creando anche un pupazzo di neve ed altre figure che hanno incantato i bambini. Comunità Montana Prealpi Trevigiane: contributo ordinario 2008 Scuola Materna “Tandura Mondini” di Tarzo:contributo ordinario Scuola materna “San Antonio” di Corbanese: Contributo ordinario Scuole materne di Corbanese e Tarzo: contributo straordinario Contributo regionale“buono libri” a.s. 2007/2008 Istituto Comprensivo: gestione delle spese varie d’ufficio e P.O.F. Borse di studio studenti meritevoli: a.s. 2007/2008 Contributo “borse di studio” a.s. 2006/2007 Pro Loco Tarzo: manifestazioni varie dell’attività ordinaria Pro Loco Tarzo per Comitato “Va dee femene”: attività culturali estive Corale dei laghi: promoz. e valorizz. trad. canto popolari Parrocchia Tarzo:Voce Amica – bimensile Tarzo, Corbanese, Arfanta Circolo Musicale Tarzo:scuola di musica –int. Dom. 3/7/07-prot.8274 Istituto Comprensivo Sarmede: orientamento a.s. 2007/2008 Commercianti & Esercenti Tarzo: luminarie natalizie Ass.ne PRO.G.E.T.T.O.: mostra bonsai, piazza in fiore, lo spirito degli antichi sapori e mercatino di natale Pro Loco Tarzo per Comitato “Va dee femene”: manutenzione & sfalci Riserva Alpina 30 Tarzo: manutenzione sentieri Scuderia La Corte – Tovena: realizzazione cartina percorsi ippovie ASD Orienteering Tarzo: promozione orientamento SILCA Ultralite Triathlon: “Prealpi Triathlon Fest”, Campionati italiani a staffetta, Militari e Coppa Italia giovani U.C. La Vallata: attività ciclistica ricreativa, giovanile ed amatoriale U.C. La Vallata a ½ Pro Loco Tarzo: Trofeo “Martiri della Libertà” A.S.D. Tarzo - Revine Lago: Attività sportiva calcistica – varie categorie A.S.D. AC Vallata 1999: per gestione impianti sportivi7 Contributo a persone disagiate Contributo rientro Veneti nel Mondo Contributo regionale sostegno accesso abitazioni in locazione Parrocchia di Tarzo: Gr.Est. 2008 Parrocchia di Corbanese: Gr.Est. 2008 Università terza età – Cison di Valmarino: attività culturale Mondragon Soc. Agr. Di Tessari & Sartori: partecipazione al salone internazionale del gusto di Torino Associazione Combattenti e Reduci: cerimonie XXV Aprile, IV Novembre e gita scolaresche Gruppo Alpini Tarzo: contributo regionale adunata sezionale e celebrazioni del 40° di rifondazione -aprile 2008 8.032,75 19759,28 14964,14 5.000.00 2.721,40 13.649,11 6.200,00 4.922,60 2.500,00 300,00 500,00 800,00 1.300,00 250,00 400,00 1.600,00 800,00 300,00 400,00 500,00 1.000,00 1.000,00 1.300,00 1.000,00 6.600,00 880,00 700,00 2.689,00 900,00 600,00 850,00 600,00 800,00 7.000,00 RISULTANZE ANAGRAFICHE 2008 In attesa del perfezionamento delle singole e diversificate statistiche annuali della popolazione, in fase di elaborazione, questi sono i dati riassuntivi dell’Anagrafe della popolazione residente (APR) al 31/12/2008: Anno 2008 Maschi Inizio anno 2203 Variazioni -1 Nati 23 Morti -34 Immigrati 100 Emigrati -68 Differenza 20 Fine anno 2223 Famiglie 2397 0 14 -69 146 -91 0 2397 Totale 4600 -1 37 -103 246 -159 20 4620 1854 MOSTRA DEL LIBRO 2009 In occasione delle manifestazioni che precedono la Festa della Candelora l’Assessorato alla Cultura e la Biblioteca Comunale organizzano dal 24 gennaio al 2 febbraio una Mostra del libro presso le ex Scuole Elementari di via Roma 45 Orario di opertura Sabato 24/1 Domenica Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato Domenica Lunedì 25 26 27 28 29 30 31 1/2 2/2 ore 10 – 12 ore 9 - 12 ore 9 - 12 ore 10 – 12 ore 9 - 12 ore 9 - 12 Informazioni: tel. 0438.9264208 [email protected] Nel mese di gennaio sarà rinnovato il Comitato Biblioteca. ore 15 – 18 ore 13,30 – 18 ore 15 – 18 ore 15 – 18 ore 15 – 18 ore 15 – 18 ore 15 – 18 ore 15 – 18 ore 15 – 18 ore 15 – 18 Sui libri verrà effettuato uno sconto del 30% sul prezzo di copertina. GIOVANI CHE SI FANNO ONORE: laurea a Enrico Alessio Da Parè (vedi cronaca di Arfanta) Novembre-Dicembre 2008 I GIOVANI LO ADORANO E SI INTERROGANO Continua con gioia ed impegno il percorso di preghiera per giovani della forania. Venerdì 21 novembre ci siamo incontrati nella chiesa di S. Francesco a Cison di Valmarino riflettendo sul tema della Giornata Mondiale della Gioventù di Colonia 2005: “Siamo venuti per adorarlo”. Attraverso le varie tappe della veglia e con l’aiuto di alcuni simboli tra cui la stella e la figura dei Magi abbiamo cercato di capire che la Chiesa e la Parola sono quindi la “bussola che ci orienta” verso Lui, che ci permette di incontrarLo, di trovare le risposte agli interrogativi che ciascuno porta nel cuore. Venerdì 12 dicembre, invece, ci siamo radunati nella chiesa parrocchiale di Revine. Il tema scelto è tratto dal Giubileo del 2000 a Roma: “Chi dite che io sia?”. In questa occasione abbiamo meditato su una fondamentale domanda: “Chi è Gesù per te?” Cristo ci invita a rispondere alla Sua chiamata, a seguirLo, senza esitare, affidando a Lui la nostra vita, con i nostri talenti e le nostre fragilità, senza paura. Ricordo l’appuntamento per la prossima veglia venerdì 23 gennaio 2009 alle 20.30 nella chiesa parrocchiale di Tarzo, ed auguro a tutti i giovani e alle loro famiglie un Felice Nuovo Anno. Valentina BREVIBREVI BREVI q Il Gruppo Ricreativo e il Consiglio Pastorale, visitando personalmente tutti gli anziani della nostra parrocchia e portando in dono il tradizionale panettone, hanno augurato serene e gioiose feste natalizie e un Buon 2009. Auguri di cuore. q Una delle attività del nostro piccolo Gruppo Giovani è la realizzazione del presepe parrocchiale. Attività che richiede impegno, collaborazione e fantasia. Marco, Riccardo, Alice, Lara, Elaine con Valentina hanno rappresentato “Il Verbo si fece Carne e venne ad abitare in mezzo a noi”, inserendo qualcosa di “proprio”, moderno, fantasioso, perché Gesù nasce anche oggi, per noi. Vi invitiamo a vederlo nei seguenti giorni ed orari di apertura al pubblico: LE DOMENICHE sino al 25 gennaio 2009 dalle 8.30 alle 10.30 e dal 10 gennaio anche al SABATO dalle 14.30 alle 15.30. Anche l’oratorio di San Isidoro (Pecol) ha il Suo presepe, preparato da Noè ed Emilia Pol. Grazie per la costante dedizione degli abitanti del posto, l’oratorio si conserva bene nel tempo . FATICANDO… Il 26 ottobre 2008 assieme ad altri 28.000 e più partecipanti, abbiamo completato la nostra fatica di 42 chilometri alla 33° edizione della “Marines Corp Marathon”, unici due italiani alla corsa. La manifestazione si è svolta accompagnata da una folta presenza di pubblico per le strade di Arlington e Washington, organizzata dai marines di Quantico (Virginia), unica nel suo genere, in quanto nessuno dei vincitori percepisce premi in denaro e tutto il ricavato viene devoluto in beneficenza. Un sentito ringraziamento va al nostro Sindaco Gianangelo Bof e all’Assessore Vincenzo Sacchet che ci hanno permesso di porre sulla maglia della gara lo stemma del Comune di Tarzo, per noi motivo di grande orgoglio. Maria Augusta e Salvatore pagina 9 LA GIOIA DELL’INCONTRO Domenica 14 dicembre il Vangelo ha parlato della gioia, proprio in quest’occasione il “nostro” don Celestino Mattiuz è tornato tra noi, per celebrare l’Eucaristia in ricordo del suo 31° anniversario di sacerdozio, avvenuto lo scorso 10 dicembre. Sarà stato un caso, ma c’era anche uno spiraglio di sole. Nell’omelia ha affermato: “…bisognerebbe portare nel cuore ed agli altri la gioia di Cristo che nasce anche oggi per noi, ma la società ci mette quotidianamente davanti tragedie e sofferenze in cui ci chiediamo se Dio esiste, dov’è?…”. Ha poi espresso la sua gioia per il ritorno “a casa” e “…anche se non sempre è possibile vederci, le radici non si dimenticano, vi porto tutti nel cuore e nella preghiera…” Dopo la S. Messa, una foto ricordo con la presenza anche di mamma Lucia ed un momento conviviale durante il quale don Celestino ha scambiato quattro chiacchiere e fatti gli auguri di Natale ai presenti. Infine, ci ha salutato con un’esortazione: “Me racomando tegner su Arfanta, eh!” La comunità lo ringrazia per sua presenza tra noi. Prega affinché la gioia di questo incontro e di Gesù che nasce possa assisterlo, con rinnovato entusiasmo, nel compito di pastore ed annunciatore della Buona Notizia a quanti incontra nel suo cammino. Valentina Associazione Emigranti Arfanta Con la Celebrazione della Santa Messa alle 11.15, il giorno di Santo Stefano, ha avuto inizio la consueta tradizionale festa organizzata dall’associazione Emigrante di Arfanta. Durante la Santa Messa, celebrata dal nostro parroco, oltre a pregare per gli emigranti di ieri e di oggi, ci si è soffermati su coloro che quest’anno ci hanno lasciato e ricordati anche nelle pagine di Voce amica. Don Angelo nell’omelia ha sottolineato che anche i sacerdoti sono emigranti e ha ricordato i nostri parroci defunti. Sempre toccante è l’alza bandiera durante la lettura della nostra preghiera prima della benedizione finale, e non poteva mancare la foto di gruppo, ricordo che rimane… Ogni anno ci si conta e il numero si riduce, qualche figlio sceglie di associarsi in sostituzione del genitore; quest’anno ha voluto sottoscrivere l’adesione Fabio Possamai. Ci si è poi trovati per il rinnovo delle adesioni, un brindisi e … via per il pranzo! La festa è stata ravvivata dalla lotteria organizzata per gli iscritti e presenti al convivio, la possibilità per tutti di “vincere” un premio. I saluti e la promessa di ritrovarci il prossimo anno hanno concluso la giornata. Associazione Emigranti Arfanta Arfanta • Arfanta • Arfanta • Arfanta • Arfanta • Arfanta • Arfanta Arfanta Paese mio «Voce amica» Arfanta • Arfanta • Arfanta • Arfanta • Arfanta • Arfanta • Arfanta pagina 10 Battesimi Grande festa per la nostra parrocchia, dopo tanto tempo si sono celebrati tre battesimi e le campane hanno suonato a festa per: - Pol Andrea di Mirko e De Nardi Roberta, residenti in loc. Mondragon di Arfanta. Nato a Vittorio Veneto il 6 ottobre 2008. Dopo il rito di accoglienza celebrato a Resera il 15 novembre, ha ricevuto il battesimo nella Chiesa parrocchiale di Arfanta domenica 23 novembre 2008. Padrino: Massimo Geronazzo da San Vendemmiano. - Zavettori Asia di Matteo e Casagrande Martina, residenti a Resera. Nata a Vittorio Veneto il 3 luglio 2008. Dopo il rito di accoglienza celebrato a Resera il 15 novembre, ha ricevuto il battesimo nella nostra Chiesa parrocchiale domenica 23 novembre 2008. Padrini: Renosto Luigina e Resera Mario da Corbanese. - De Toffoli Elettra di De Toffoli Martina, nata il 28 agosto 2008 e residenti a Corbanese in Viale Italia. Dopo il rito di accoglienza celebrato a Resera il 15 novembre, ha ricevuto il battesimo nella Chiesa parrocchiale di Arfanta domenica 23 novembre 2008. Madrina: Silvia Biasi di Pianzano. Concerto strumentale e vocale Il concerto di domenica 7 dicembre ha riportato ad Arfanta la Corale dei Laghi che ha aperto la manifestazione con pezzi del loro repertorio che ben conosciamo: Montagne Addio (Bregani), Rifugio Bianco (B. De Marzi), Salutis alpinis (Zardini), Aria sulla quarta corda (Bach), Fratello Sole, Sorella Luna (Ortolani) e Maria Betlemme (De Marzi). Nota è la storia della Corale dei Laghi, sorta agli inizia degli anni ottanta, dalla unione delle voci provenienti da Tarzo e da Revine Lago, riprende la tradizione del “Bel Canto”, si esibisce in molte rassegne e concerti in ambito locale e nazionale, organizza l’appuntamento annuale “Rassegna di Canto Corale”, collabora con i Comuni e le Pro Loco per l’organizzazione di Concerti e manifestazioni e fa parte del comitato “Festival Internazionale di Musica e Danza”, dal 2001 è diretta Sig. Pietro Morandi. Offertorio in Re Maggiore (Morandi) e Sonata in Fa Maggiore (Vecchiotti), sono stati i brani che abbiamo potuto apprezzare per la bravura del Maestro Barbierato. Il programma prevedeva una terza parte con l’esibizione del Coro Ave Plavis di Ponte della Priula, diretto dal Maestro Sandro Carnelos. Il gruppo deve il suo nome alla campana “Ave Plavis” donata dai ragazzi del ’99 di Fabriano, che il 23 settembre 1979 aveva suonato a festa e il coro aveva cantato per quella cerimonia. Da quella data il coro Ave Plavis continua a servire la liturgia della parrocchia di Ponte della Priula e si esibisce in numerose manifestazioni in Veneto. Da vent’anni il coro è diretto dal M.o Carnelos, noto ad Arfanta da quando ha partecipato alla cerimonia per l’inaugurazione della dal M.o Nadia Steffanino. Una seconda parte del concerto prevedeva l’esibizione all’organo, un Callido, del M.o Carlo Barbierato. Barbierato è diplomato in Organo e Composizione organistica, dal 1977 è organista della Basilica di S. Maria del Rosario di Polesella (RO), svolge una intensa attività concertistica e dal 2001 è referente della Regione Veneto per la catalogazione degli organi storici del territorio Diocesano di Adria – Rovigo. Ha pubblicato composizioni organistiche e scritti di storia organologica e registrato musiche per la Radio Vaticana, è direttore delle Rassegne organistiche “concerti d’autunno” e “concerti di primavera”. Direttore artistico del concorso Nazionale di Anguillara Veneta (PD) e docente presso il conservatorio “Lorenzo Perosi” di Campobasso. Una celebrità che ben ha esaltato le qualità del nostro Callido, motivo di orgoglio per la comunità parrocchiale. Sonata ad organo aperto, Sinfonia per organo, Sonata del bolognese nuova Cantoria. Ave Maria (Coletti), Verbum caro factum est (anonimo), Venite Adoriamo (Otano), Ave Maria Guaranti (Morricone), Noel (tradizionale,) Canticurum Jubilo (Haendel), questi i brani cantati dal coro Ave Plavis. Al termine del programma, e prima dei saluti, il Maestro Barbierato ha concesso il “bis” richiesto da Don Angelo a nome di tutto il pubblico presente che con attenta partecipazione ha saputo apprezzare i protagonisti. Ai saluti della comunità di Arfanta sono seguiti quelli dell’Amministrazione Comunale portati dall’Assessore alla cultura il dr. Andrea De Polo. Un ringraziamento particolare alla Banca Prealpi da sempre sostenitore della manifestazione.. Prima di salutarsi concertisti e convenuti hanno potuto condividere un rinfresco offerto dagli organizzatori, soddisfatti per la presenza di un pubblico numeroso, dalla Parrocchia e dal Gruppo Ricreativo. G. R. Arfanta Enrico Alessio Da Parè Ecco un altro dei nostri giovani che si è fatto onore nel mondo degli studi. Enrico si è infatti laureato presso l’Università degli Studi di Padova in “Tecniche sanitarie di radiologia medica per immagini e radioterapia”. Relatrice della tesi è la dott.ssa Gisella Gennaro, dipartimento di senologia Istituto Oncologico Veneto, il titolo “Automazione dei controlli di qualità in radiologia digitale con sistemi CR” Naturalmente ad Enrico vanno le congratulazioni di tutta la famiglia (zia e “nano” compresi) oltre che l’augurio più sentito per un buon inserimento nel mondo del lavoro. Laurea Novembre-Dicembre 2008 Ricordo di Lina e Pietro Pol Nel secondo anniversario della Vostra morte, Vi ricordiamo con immutato affetto. Siete sempre nei nostri cuori. Dal cielo continuate a vegliare sulle nostre famiglie. Con tanto amore, le vostre figlie, generi e nipoti. La Voce di Corbanese PORTA SENZA MANIGLIA Un pittore inglese dipinse un quadro religioso che divenne popolare. Il quadro rappresentava la “Luce del mondo”. La luce è simboleggiata da Gesù che appare in candida veste, reggendo in mano una lucerna davanti ad una porta. Il suo atteggiamento corrisponde ad un versetto biblico che dice.”Ecco io sono dinnanzi a una porta, e busso”. La porta è chiusa, ma senza maniglia. Uno spettatore dice al pittore Guglielmo Hunt: “ Come si può entrare”?. Il pittore sorrise: “Giovanotto, quella porta si apre soltanto dal di dentro”!. E’ verissimo. Si tratta della porta dell’anima, la serratura della coscienza si adorazione eucaristica con meditazione, riflessione ed applicazione pratica sullo stile della “lectio divina”, ma sempre con il Signore esposto. E’ un modo diverso di prepararsi a feste importanti. Qualche tempo prima abbiamo fatto un pellegrinaggio al Santuario mariano di Castelmonte, dove abbiamo celebrato una Santa Messa chiedendo alla Madonna una protezione particolare per le nostre due comunità e poi, dopo il pranzo in un rinomato ristorante, a visitare la città di Udine con l’aiuto di una esperta guida. Il Natale è stato un momento forte, come in tutte le parrocchie. Da quando Dio si è fatto uomo, ogni uomo è diventato pagina 11 SCUOLA DELL’INFANZIA “S. ANTONIO” PROGETTO DIDATTICO 2008/2009 NELL’ALLEGRA FATTORIA Dopo le mattinate dell’accoglienza, organizzate per i bambini nuovi iscritti e i loro genitori, anche per i nostri “vecchi” bambini è ricominciata la scuola materna. Il tema che verrà sviluppato durante tutto l’anno scolastico 2008/2009 è La Fattoria. Il progetto nasce prima di tutto dalla consapevolezza che l’ambiente, sia naturale che sociale, nel quale il bambino vive, è un contenitore privilegiato per comprendere la realtà, per acquisire consapevolezza di sé e per allargare le proprie conoscenze. Anche se fortunatamente viviamo in zone di campagna spesso i bambini conoscono poco l’ambiente naturale che ci circonda: la fattoria è il luogo ideale per entrare in contatto con gli animali, le piante, il loro ciclo di vita e di trasformazione in prodotti e, non da ultimo, per sensibilizzare i bambini al rispetto dell’ambiente. I bambini vivranno molte esperienze dirette: l’esplorazione, l’osservazione con l’impiego di tutti i 5 sensi, la manipolazione, l’esercizio di semplici attività manuali e costruttive che favoriranno il raggiungimento dei traguardi che ci poniamo con questo progetto. Gli itinerari di scoperta che verranno proposti sono: gli animali, le loro case, i versi, cosa mangiano e cosa producono, i prodotti della fattoria come l’uva, il pane, il miele, la frutta e la marmellata, l’orto… Man mano che verranno affrontate le tematiche verrà proposta ai bambini un’esperienza diretta e pratica: abbiamo già cominciato con la vendemmia, ci sarà la visita alle api, seguiremo il ciclo della trasformazione da bruco in farfalla e tante, tante altre occasioni per arricchire il nostro entusiasmante percorso di scoperta; a conclusione del progetto verrà effettuata anche l’uscita in fattoria per mettere insieme tutti quei pezzi di puzzle conosciuti durante l’anno. La rievocazione dello stile di vita e delle abitudini alimentari della fattoria, riveste una valenza educativa importante, invitando i bambini a riscoprire il gusto della semplicità e delle piccole cose quotidiane, a valorizzare l’impegno che conduce alla realizzazione di un risultato e all’autorealizzazione, così come il duro lavoro del contadino viene gratificato dal risultato delle fatiche: i prodotti della fattoria! Non resta che augurarci che sia anche questo un anno entusiasmante, avvincente, travolgente, che ci faccia divertire, imparare, crescere insieme. I gitanti a Udine apre solo dal di dentro: cioè con la partecipazione della persona, qualsiasi sia la sua età, a cui è rivolta la chiamata. Gesù bussa, con insistenza, talvolta con violenza, ma resta sempre dal di dentro la mossa decisiva, quella che farà saltare il chiavistello. Perché ho detto questo? Per dire che anche in questa comunità, ci sono stati fedeli che hanno aperto la loro porta. aderendo alle iniziative promosse dalla parrocchia. E’ stato costituito un coretto di voci bianche, tutte delle elementari che hanno animato alcune sante Messe riscuotendo simpatia ed applausi. Ci si augura che continuino con entusiasmo come lo hanno dimostrato invitandoli ad animare una S. Messa al mese. In Avvento al posto della serata dello studio della parola di Dio è stato tenuto un momento di un gran valore. La sua dignità è grande, il suo destino ha infranto ogni schiavitù terrestre e materiale e l’ha spinto verso l’infinito. Ora non si può più vivere e morire, amare e soffrire senza senso, un motivo se Dio ama e soffre con te, se Dio vive e muore con te per poter renderti ricco della “Vita stessa di Dio”. Con questo significato abbiamo celebrato solennemente la S. Messa di mezzanotte, preceduta da circa un’oretta di veglia natalizia. Che ha reso bella la Santa messa è stata la numerosa partecipazione, diretta dalla signora Rosanna Pradal. Non è mancato poi un momento conviviale di vin brulè e focaccia offerto del sempre presente Gruppo degli Alpini, al quale va il grazie sincero della Parrocchia. d.A. “UVA E MOSTO … AUTUNNO TI CONOSCO!” La prima esperienza di quest’anno, alla scoperta della fattoria e dei suoi prodotti è stata la vendemmia. Mercoledì 24 settembre siamo partiti da scuola in passeggiata per raggiungere la vigna. Per i bambini è stata un’esperienza entusiasmante vendemmiare, mettere l’uva nelle cassette e anche assaggiarla… che buona!! Ne abbiamo portato un cestino a scuola per continuare l’attività di scoperta di questo prodotto. Le abilità e le competenze che abbiamo voluto sviluppare nei bambini con questa esperienza sono state: riconoscere l’uva e le sue parti, scoprire le varie sequenze dell’uva in vino, ricordare e ricostruire ciò che si è fatto, visto, sentito, esplorare materiali diversi ed utilizzarli con creatività. Grazie a mamma Gabriella che, dando la disponibilità della vigna, ci ha permesso di far provare ai bambini l’esperienza della vendemmia e per la prelibata merenda che ha deliziato tutti i piccolo lavoratori! Corbanese • Corbanese • Corbanese • Corbanese • Corbanese • Corbanese Novembre-Dicembre 2008 «Voce amica» pagina 12 Corbanese • Corbanese • Corbanese • Corbanese • Corbanese • Corbanese LA CASTAGNATA La Castagnata è una tradizione che accompagna questo primo periodo dell’anno scolastico ed è una splendida occasione per far festa con i nostri bambini. Anche quest’anno, arrivati in località Mondragon con il pulmino, abbiamo fatto una suggestiva passeggiata nel bosco per raccogliere castagne e ricci, siamo stati ospitati presso il ristorante dei genitori di una bambina dei grandi. Mentre le caldarroste cocevano, abbiamo cantato davanti al fuoco scoppiettante; abbiamo gustato le castagne tutti insieme e poi via di corsa sullo scivolo! E che dire del pranzo? Un’ottima pastasciutta per tutti! E’ stata, come sempre, una preziosa occasione per trascorrere una giornata spensierata e in allegria in mezzo alla natura. Il nostro GRAZIE a mamma Laura, papà Gianangelo, alle nostre “aiutanti-accompagnatrici” e a mamma Gabriella che ci ha incantato in sella al suo cavallo bianco lungo il sentiero… Michela Tomasi Novembre-Dicembre 2008 E’ arrivato San Nicolò Venerdì 5 dicembre per la gioia dei bambini è arrivato San Nicolò. E’ stato emozionante veder brillare curiosità e gioia negli occhi dei piccoli mentre aspettavamo il suo arrivo. I loro cuoricini sicuramente battevano forte ed è stato bello vederli gioire quando si è presentato con un bel cavallo nero, certo, per qualcuno è stato anche un momento di dubbio pensando che forse il regalo non c’era. Ringraziamo per la collaborazione: - Gli alpini di Corbanese - La Pro Loco di Corbanese - Il gruppo Fon Fierun - Thomas della scuderia “La Corte” - I ragazzi: Alberto, Andrea, Francesco, Isabel, Marco, MariaSperanza, Mattia - E tutti i genitori che hanno collaborato all’iniziativa - Un grazie di cuore va a Francesco e Maurizio Una mamma LA RECITA DI NATALE Domenica 14 dicembre abbiamo fatto un bel regalo ai nostri genitori. Al mattino, con le nostre maestre, siamo andati alla Santa Messa dove abbiamo pregato e ringraziato Gesù, espresso il nostro amore per Lui con tre poesie e augurato Buon Natale a tutti i presenti; siamo stati proprio bravi, nei giorni precedenti avevamo imparato bene bene le poesie e i ritornelli dei canti che le maestre ci avevano insegnato proprio per la Messa e tutti i presenti ci hanno applaudito. Nel pomeriggio momento importante: la RECITA DI NATALE… titolo “NOTTE SANTA, NOTTE D’AMORE” diretta da maestra Gemma e maestra Michela. E’ una notte speciale, una notte di attesa, noi stiamo aspettando l’arrivo di Gesù, sembra un sogno ma non lo è, è la VERITA’ che Dio si è fatto Bambino per noi. Ecco Gesù è nato e ogni dono di bene ci porterà. E tutti i contadini dell’allegra ANGOLO DEI RINGRAZIAMENTI Desidero ringraziare, a nome di tutti, il Comitato Genitori della nostra Scuola e quanti, mamme, papà e simpatizzanti, collaborano attivamente per la realizzazione di tante opere, piccole e grandi che siano. Quest’estate il salone è stato rimesso a nuovo, diventando ancor più caldo ed accogliente per i nostri bambini: le pareti sono state ridipinte con vivaci tonalità e il pavimento ricoperto di luminoso parquet, anche grazie al sempre prezioso contributo della Banca Prealpi. E le iniziative sono sempre tante…! Certo che se anche altri vorranno farsi avanti dando il loro prezioso aiuto sarebbe tutto ancor più produttivo! Il Comitato è inoltre, per noi insegnanti, un validissimo punto di riferimento per l’organizzazione di uscite e di momenti di festa per i nostri bambini. Grazie anche a nome di tutti i bambini perché quello che fate ha un potere educativo da non sottovalutare: trasmettere il senso della comunità e della collaborazione renderà i nostri bambini adulti migliori. Maestra Michela fattoria (il tema della programmazione didattica di quest’anno) portarono i loro doni a Gesù. Abbiamo cantato con gioia. E anche qui ci hanno applaudito tanto, siamo stati veramente bravi, certo che siamo dei fenomeni!!! Poi, mentre aspettavamo l’estrazione dei numeri per la lotteria, siamo andati a mangiare tanti dolcetti e i nostri genitori hanno bevuto vin brulè preparato dalla nostra cuoca Tiziana e da Lavinia. Sono stati estratti i numeri della lotteria organizzata dai genitori con l’aiuto della Banca Prealpi e alcune ditte; il ricavato di questa lotteria andrà per dei lavori di sistemazione che verranno fatti in asilo. Grazie tante anche a Roberto, il nostro simpatico presentatore. Insieme ai nostri genitori e alle nostre maestre vi facciamo tanti auguri di BUON ANNO!!! Gabriella «Voce amica» Frana sulla strada del Mondragon pagina 13 “Progetto Dhapasi” A seguito delle insistenti piogge cadute nei mesi di novembre e dicembre nella zona del Mondragon si è verificato un vasto movimento franoso che ha interessato anche la strada di accesso alla località che è rimasta isolata per una decina di giorni. Anagrafe BATTESIMI Ad Arfanta il giorno 23 novembre sono stati battezzati: Zavettori Asia, De Toffoli Elettra e Pol Andrea. (Vedi Arfanta paese mio) NELLA CASA DEL PADRE 20. DE POLO ROSA, ved. Antoniazzi Mario, di anni 85. Abitava a Conegliano in via Trevisani nel Mondo. Amorevolmente assistita nella sua vecchiaia venne meno il giorno 4 novembre. La sua anima fu affidata al Signore nella liturgia di suffragio il 5 novembre e per suo desiderio venne sepolta nel nostro cimitero in attesa della risurrezione. 21. LUCA SERGIO, coniugato con Tomasi Paola. Noi conosciamo il giorno della nascita una persona, ma non possiamo prevedere la data della morte. Visse giornate belle e serene, impegnato attivamente nel suo lavoro di commerciante di frutta, ma anche giorni grigi nel veder RICORDI De Polo Rosa ved. Antoniazzi 10.03.1923 – 4.11.2008 Cara nonna Rosa, la mia “terza” nonna, così mi piaceva dire a tutti, ti volevo ringraziare per tutto quello che hai fatto per me, per l’infinita pazienza quando facevo i soliti capricci, ma soprattutto per l’amore sincero e l’affetto che mi hai saputo dare. Ti facevi bambina per poter giocare con me. Ti ricordi i nostri bei disegni o le costruzioni con i “blu”, le venir meno la sua salute minata dal male che ha minata la sua tempra. Spirò il 12 novembre e dopo la messa di suffragio il 14 venne tumulato nel cimitero di Corbanese. 22. GROSSO GIULIO fu Giuseppe e Olga Luca, coniugato con Toè Dimma. La su vita si snodò nel quotidiano lavoro, di commerciante ambulante, svolto con amore in famiglia vicino alla moglie ed ai figli, in armonia con i fratelli. Colpito dal male, alternava giornate serene con altre grigie e trepide, sempre assistito con amore e delicatezza dai familiari. La morte lo colse il giorno 26 dicembre, anniversario dedl suo matrimonio, lasciando nel doloro la moglie, familiari, parenti ed amici. Il suo funerale fu una sentita e bella celebrazione con numerosa partecipazione di fedeli e della schola cantorum che fra l’altro eseguì anche canti natalizi. I Padri della Chiesa chiamano il giorno della morte “dies natalis” Ora riposa nel nostro cimitero in attesa della Resurrezione. risate poi che ci facevamo quando volevo che tu cantassi qualche filastrocca e ti facevo ripetere delle parole che tu fingevi di non saper dire. La tua preoccupazione più grande era che non mi facessi del male, non lo sopportavi proprio, infatti, appena avevo un po’ di febbre e non mi potevo muovere, subito mi telefonavi, anche due o tre volte al giorno per avere notizie sulla mia salute. Dentro di te sapevi che non mi avresti vista diventare grande e questo per te era un grande dispiacere e lo è anche per me, tante cose belle potevamo fare ancora insieme. Adesso sei in Paradiso con Gesù, ho ancora bisogno di te, devi continuare a proteggermi ed a vegliare su di me. Ti porterò sempre nel mio cuore e non ti dimenticherò mai. Di questo ne sono sicura perché mamma e papà mi aiuteranno ed ogni sera prima di addormentarmi una preghierina sarà anche per te. Ciao dolcissima nonna che tutti i bambini vorrebbero avere. Un bacione grande, grande, grande. Con tanto affetto da Elisabetta Tonon Domenica 26 ottobre, presso lo stand della Pro Loco, si è tenuto un incontro conviviale che aveva per scopo una raccolta fondi a sostegno del “progetto Dhapasi”. Il progetto prevede l’ampliamento dell’edificio dell’Istituto ECHC a Kathmandu, con la costruzione di un primo piano - attualmente l’edificio è sviluppato solamente al piano terra - dove sarà situata la zona notte con stanze dormitorio separate maschi e femmine, servizi igienici completi di docce con acqua calda fornita da pannelli solari. Al piano terra si prevede la ridistribuzione degli spazi interni e miglioramenti igienico - sanitari con la formazione di: cucina, sala mensa, sala studio/gioco, ufficio, piccola infermeria, servizi igienici e magazzino. Il progetto prevede inoltre l’installazione di un sistema di accumulo e di un sistema di depurazione dell’acqua per uso domestico e se necessario, di un sistema di produzione di energia elettrica di supporto con pannelli fotovoltaici. Il progetto sarà suddiviso in due fasi distinte: • prima fase: esecuzione delle opere edili di ampliamento e delle modifiche interne. • seconda fase: revisione dell’arredo interno e degli spazi esterni con creazione di aree gioco, istituzione di un servizio di controllo sanitario periodico dei bambini con compilazione di report individuali. Al completamento delle prime due fasi si proporrà il proseguimento del progetto, con ulteriori fondi, con interventi sulla scuola alla quale l’istituto si appoggia. Il gruppo di coordinamento del progetto, formato da alcune famiglie che hanno adottato in Nepal e dal responsabile progetti di International Adoption , si impegna ad effettuare dei controlli e delle verifiche sul corretto svolgimento del progetto, anche con visite periodiche all’istituto, per garantire la massima trasparenza e correttezza. L’appuntamento è stato organizzato da alcune famiglie che hanno adottato i propri figli in Nepal, grazie all’aiuto della Pro loco che ha messo a disposizione i locali, e che ha dato il proprio fondamentale sostegno a contenere al massimo le spese, nell’organizzazione e preparazione dell’ottimo pranzo a cui hanno partecipato 230 persone tra adulti e bambini. La bella giornata di sole ha consentito ai bambini di “scatenarsi” nell’ area adiacente e di dare sfogo alla loro creatività con disegni e colori e agli adulti di incontrarsi (alcuni anche dopo tanto tempo). Durante il pranzo sono state vendute le magliette con il logo del progetto (è possibile acquistarle rivolgendosi agli organizzatori ) e si è presentato il progetto con proiezione di foto e audiovisivi. Al termine si è svolta l’estrazione dei biglietti della lotteria, sono stati distribuiti decine di ricchi premi offerti, anche, da alcuni negozi del paese e ceste alimentari offerte dalla Coop di Vittorio Veneto, il primo premio era una maglietta di Alex Del Piero con la sua firma. Il ricavato del pranzo, della vendita di magliette delle offerte e della lotteria è di euro 4.235,00 e sarà interamente devoluto al progetto. Questo risultato e la massiccia partecipazione contribuiscono a dare una bella spinta concreta e morale per il proseguimento del progetto Kola e Surendra, i bambini ospiti dell’Istituto nepalese Dhapasi di Katmandù. Il gruppo di coordinamento del progetto con International Adoption, ringraziano di cuore quanti hanno creduto e voluto contribuire alla raccolta fondi per la realizzazione del “PROGETTO DAPHASI”. Per chiunque fosse interessato, si possono trovare aggiornamenti e ulteriori informazioni sul progetto sul sito www.internaionaldoption.it e contribuire con versamenti sul conto corrente postale di International Adoption, (cod. IBAN IT 92 H 07601 12300 000076151752 ) specificando la causale “Progetto Daphasi”. Corbanese • Corbanese • Corbanese • Corbanese • Corbanese • Corbanese Novembre-Dicembre 2008 pagina 14 Novembre-Dicembre 2008 La Madonna di Motta a Fratta Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo Voce Amica Tarzo www.parrocchiaditarzo.it Il viaggio della Madonna di Motta tra le parrocchie della Diocesi ha fatto una sosta anche nella nostra piccola chiesa dedicata a San Martino. Sabato 18 ottobre, sul calar della sera, l’abbiamo accolta con entusiasmo e devozione raccogliendoci in preghiera. Anche se la visita è stata breve la Madonna ha toccato il nostro cuore ed ha risvegliato in tutti noi la fede. Percorrendo le vie del Borgo ha benedetto le nostre famiglie e gli ammalati. Ringraziamo la Vergine Maria per questa visita. LA SCUOLA DELL’INFANZIA strumento pastorale Parlare oggi di scuola dell’Infanzia come ambito di missione pastorale nella chiesa, può sembrare, di tornare ad altri tempi. E’ un argomento invece, sempre attuale che va continuamente riproposto e invita a riflettere tutti. “L’Identità della scuola cattolica, ha le origini nella coscienza storica della Chiesa, la quale, riflettendo sulla missione affidatele dal suo Signore, individua progressivamente gli strumenti pastorali più fecondi per l’annuncio evangelico e la promozione dell’uomo” (cfr. CEI per l’educazione cattolica,1985,n°4). Va valorizzato quindi il diritto della Chiesa di disporre di spazi propri e adeguati per la sua missione e il diritto a proporre la propria specifica educazione, l’educazione cristiana. Prima di tutto si deve dare uno “spazio informale” all’educazione cristiana che è costituita dal clima “cristiano” che si riesce ad istaurare nelle relazioni, nei simboli e nei segni che rendono leggibile anche ai lontani il carattere cristiano della scuola. Poi viene lo “spazio formale” che, per la nostra scuola significa collaborazione con le indicazioni pastorali offerte dalla parrocchia. Gli appuntamenti previsti per questo anno scolastico sono: - L’incontro con la Madonna di Motta di Livenza, è stato molto positivo. - L’esperienza del Natale che ha portato bambini, genitori e insegnanti a incontrarci in Chiesa, con la Celebrazione dell’Eucaristia e gli auguri dei bambini a tutta la comunità. - La benedizione dei bambini nella festa dell’Epifania, con la premiazione del concorso presepi. Anche alcuni bambini della scuola, sono stati premiati. - Prossimamente la partecipazione alla nostra festa patronale con la processione e celebrazione Eucaristica dei bambini,. - Il mercoledì delle Ceneri, inizio del grande periodo della Quaresima, in preparazione della S. Pasqua. L’inizio e la fine di questa attività scolastica coincide con l’inizio e la fine del cammino di catechesi della parrocchia. Perché queste iniziative nella scuola, in collaborazione con la chiesa locale? Perché la Chiesa non può rinunciare alla sua missione di riunire l’umanità, legata alla vicenda storica di un Dio che è venuto a riunire coloro che erano dispersi rivelandoci che non c’è più né giudeo, né greco, né barbaro, né sciita, né uomo, né donna.(cfr. Col.3,11) La Chiesa lungo la sua storia, riconosce gli uomini in Cristo, tutti gli uomini, come destinatari della bontà di Dio e della salvezza. La scuola dell’Infanzia, offrendo l’opportunità d’incontro con la vita della Chiesa, offre un servizio ai bambini e alle loro famiglie a vivere il loro essere Chiesa. Per i battezzati che frequentano la scuola cattolica; per le famiglie e i bambini che vengono da differenze culturali e religiose è un orientamento verso il Regno di Dio. E’ un cammino che, pur conoscendo attese e fatiche, è sempre aperto a costruire il grande sogno di Dio, che tutti gli uomini conoscano Gesù: unico salvatore del mondo. Sr. Leontina F. CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE Cari lettori il C. P. P. vi augura un Buon 2009 e vi propone una piccola riflessione. La cronaca quotidiana ci fa notare che stiamo vivendo in un tempo senza precedenti, segnato da grandi contraddizioni: abbiamo raggiunto elevati vertici di progresso, ma ci sono abissi di perplessità e di disperazione, di incertezze e di sconforto. Ma la speranza non abbandona i cristiani. L’amore cristiano si misura non solo in base alla generosità, ma anche con la capacità di rispondere alle necessità dell’altro, soprattutto nel motivare e sostenere le persone nel loro cammino di fede. Dio è sempre presente in ogni cristiano, soprattutto nei volti dimenticati e sofferenti, nelle periferie del nostro povero mondo, ma a volte non lo vediamo o ancor peggio facciamo finta di non vederlo, per paura che esso ci chieda più di quello che stiamo facendo: ci troviamo dunque di fronte ad una scelta. Che fare? Nella vita ognuno di noi è chiamato a fare delle scelte. Poco importa se sono scelte religiose o che si tratti di questioni familiari, lavorative, scolastiche, sociali, ecc. Tutti dobbiamo imparare a scegliere poiché la vita è fatta di incroci, di strade in salita e di semafori che molte volte sono rossi. Ci troviamo di fronte a situazioni in cui bisogna avere il coraggio di capire quello che vogliamo fare. Succede però che spesso le nostre scelte non hanno l’applauso delle folle o il compiacimento delle persone che hanno potere. Ma questo a Gesù non importa. La missione di ogni fedele è quella di comunicare il messaggio evangelico in questo mondo confuso da profonde trasformazioni sociali, politiche, economiche e tecnologiche. La scelta di fede del cristiano, anche se ritenuta fuori moda o fatta da pochi uomini, è sicuramente un segno tangibile all’interno della società. Cerchiamo quindi di vivere la nostra missione promuovendo i valori cristiani, innanzitutto quello della pace e dell’amore tra i popoli. Le notizie dei Tg ove si parla spesso di guerra e di delinquenza, ove gli innocenti sono i primi a pagare, sono davvero un brutta conseguenza di scelte sbagliate. Nel periodo natalizio tutti ci scambiamo gli auguri più cari e sinceri, con dei buoni propositi per l’anno nuovo, ma nei nostri cuori c’è veramente questa sincerità? O purtroppo il Natale sta diventando solo un bussines? Eppure quel bambino nato da Maria e deposto in una mangiatoia è venuto per tutti. Al di là della magia della festa, Lui è nato per la salvezza del mondo, per il bene di ogni uomo. Il suo amore dovrebbe essere il nostro pane quotidiano: liberaci da ogni male, sia fisico che spirituale. Accogliamolo! Possa questo Bambino aprirci gli occhi su un mondo diverso. Fermiamoci a riflettere, ascoltiamo il nostro cuore e questo bimbo speciale ci dia la forza di vivere con responsabilità la nostra fede ed il coraggio di andare per la giusta strada gioiosi e uniti. Prima Confessione Domenica 14 dicembre 2008 hanno partecipato alla S. Messa delle 10,30 i bambini della classe III elementare con i loro genitori. Sono stati presentati alla Comunità perché questi bambini nel mese di maggio celebreranno la prima Confessione. E’ una tappa importante della loro vita, per la formazione della loro coscienza e per il rapporto con Dio e la sua Legge; è la loro prima e vera educazione alla libertà. Nella preghiera dei fedeli i bambini hanno chiesto al Signore di prenderli per mano e di far conoscere loro la strada da percorrere, meditando i suoi Comandamenti. Don Francesco li ha quindi presentati alla Comunità e, nell’uscire dai banchi, hanno rivelato tutta la loro emozione. Eccoli: Bernardi Andrea, Bottega Beatrice, Cadalt Andrea, Clean Sofia, Da Ros Silvia, De Coppi Eleonora, De Polo Sara, Faraon Jolanda, Franceschet Anita, Gardin Maria, Pellettier Isabelle, Petri Julia, Pradal Giulio e Resera Andrea. I LAVORI IN PARROCCHIA Il fronte est ed i preparativi restauro statue I lavori di restauro della Chiesa Parrocchiale, tuttora imbavagliata dai ponteggi e dalle difficoltà economiche, sono ora sospesi per le festività e per le avverse condizioni meteo, Ultimato il tetto, con gli imprevisti descritti nel precedente numero, i lavori riguardano ora le facciate esterne, il cui stato di conservazione, una volta iniziata la bonifica, è risultato peggiore del previsto. Le sollecitazioni giunte per ultimare l’opera, in considerazione della presenza delle impalcature, del costo di oltre 34.000 Euro, ci hanno inizialmente incoraggiato. ELENCO “PRESTITI GRAZIOSI” RICEVUTI N. 1 - € 1.000; N. 2 - € 3.000; N. 3 - € 2.000; N. 4 - € 1.000; N. 5 - € 2.500; N. 6 - € 1.000; N. 7 - € 2.000; N. 8 - € 5.000; N. 9 - € 1.000; N. 10 - € 5.000 Modalità: 1) In contanti in Canonica – Via Roma, 19 (tel.0438 586205) da parte di persone maggiorenni o rappresentanti di enti ed associazioni: a) verrà rilasciata specifica ricevuta numerata e firmata; b) potrà essere chiesta la restituzione non prima di 24 mesi (salvo anticipata necessità). 2) Con bonifico bancario, a favore della Parrocchia di Tarzo, presso la Banca di Credito Cooperativo delle Prealpi di Tarzo (operazione possibile in tutte le filiali della Banca Prealpi o in via telematica tramite la propria banca) con le seguenti coordinate: C/C n.15584 intestato a “Parrocchia della Purificazione della Beata Vergine di Tarzo” – IT69 A0890462130000000015584: a) portare la ricevuta del bonifico bancario in Canonica e verrà rilasciata specifica ricevuta numerata e firmata; b) potrà essere chiesta la restituzione non prima di 24 mesi (salvo anticipata necessità). 3) DITTE e IMPRESE possono versare un contributo come “erogazione liberale”, usufruendo del beneficio fiscale della deducibilità del 2% del reddito d’impresa. Prima Comunione Il giorno 21 dicembre alla santa Messa delle 10,30 erano presenti i bambini che si stanno preparando alla prima Comunione accompagnati dai loro genitori. I bambini hanno partecipato attivamente alla celebrazione impegnandosi ognuno con grande serietà: chi in un servizio, chi in una lettura. Presentandosi alla Comunità hanno chiesto l’aiuto, la testimonianza e la preghiera di tutti per prepararsi bene a ricevere questo Sacramento. Il parroco li ha poi chiamati per nome ad uno ad uno e sono: Casagrande Karim, Costa Leonardo, Dal Gobbo Tiziano, Dalle Crode Beatrice, Da Parè Emiliano, De Nardi Michele, De Polo Eleonora, De Polo Emma, De Zanet Nicola, Faraon Diletta, Franceschet Jennifer, Franceschet Jessica, Lorenzon Marika, Lovat Elia, Michelon Giovanni, Pin Ettore, Rizzo Andrea, Salamon Mattia, Varaschin Matteo, Vanzella Valerio. Era, infatti, a tutti evidente l’opportunità di non perdere l’occasione e, quindi, la necessità di proseguire i lavori. Così è nata l’idea, sperimentata positivamente in altre Parrocchie, dell’operazione “Prestito Grazioso”, in attesa dei contributi assegnati e che saranno erogati, come da prassi, tra qualche anno. L’operazione è stata sottoposta alla valutazione ed all’approvazione del Consiglio Pastorale Parrocchiale, quindi al vaglio degli Uffici della Curia vescovile. Il tutto per far fronte allo scoperto ammontante ad € 120.000,00 (90.000 per gli esterni e 30.000 per gli imprevisti del tetto), senza tener conto del mutuo, sin dall’origine previsto, pari ad € 150.000,00. Nel precedente numero di Voce Amica annunciavamo il motto:” siamo ai 2/3 dell’opera, possiamo portarla a termine con l’aiuto di tutti”. Ed ancora: “possiamo quindi farcela, auspicando la condivisione del progetto e contando sulla sensibilità di tutte le componenti della comunità: le famiglie, gli enti, le associazioni e le attività imprenditoriali. Stiamo salvando il patrimonio dei nostri padri, vorremmo poterlo consegnare integro in eredità ai nostri figli”. pagina 15 Ora non si può tornare indietro, né può venir meno la speranza nella provvidenza dell’Uomo, mossa dalla mano di Dio. La risposta al “prestito grazioso”, dopo un blando inizio, comincia a prendere consistenza. Qui sotto diamo puntualmente conto, per trasparenza e correttezza, nell’auspicio che la condivisione, negli intendimenti dichiarata, trovi ulteriore concreta risposta. Stiamo iniziando un nuovo anno e porgiamo a tutti, indistintamente, i migliori auguri di vita, prosperità e pace, consci anche della difficoltà dei tempi. Auguriamo un buon anno alla Chiesa spirituale ed un buon anno anche a quella materiale. Quella che ci accoglie dal primo all’ultimo nostro giorno terreno. Posi sicura sulla roccia, ci protegga dal freddo, dalla forza del vento e della tempesta, resista alle scosse delle macchine mosse dall’uomo ed alle scosse del terremoto. Aiutiamola dunque, nella misura in cui possiamo, con un “prestito grazioso”, diverrà un prestito “prezioso”. Per il Consiglio Affari Economici – Franco INCONTRI FORMATIVI PER GENITORI E…….NON SOLO Nei mesi di novembre e dicembre, sono stati organizzati nella nostra Parrocchia due incontri con i genitori dei bambini e dei ragazzi dei gruppi di catechismo. Relatore era Don Eugenio, parroco della comunità dì Farrò, che ha esposto a noi tutti (pochi come al solito e più o meno sempre gli stessi), alcuni punti di una lettera, che ha inviato alle famiglie della sua comunità, evidenziando i fatti più salienti della nostra realtà di essere cristiani oggi. Nella sua esperienza parrocchiale si è trovato di fronte persone che si recavano in Parrocchia come se andassero al supermercato ad “acquistare” i Sacramenti ed egli, come “commesso”, aveva il dovere di concederli a tutti, anche a coloro che non aveva mai veduto o conosciuto. Nella sua lettera don Eugenio, ha precisato che Gesù Cristo non obbliga nessuno a ricevere i Sacramenti, ma ha lasciato e lascia libero ogni cristiano. Quando si fanno delle scelte si deve poi seguire un percorso e questo non si ferma all’epoca in cui il bambino o il ragazzo ricevono l’Eucaristia o la Cresima. Anche il mister di una squadra, non fa gareggiare colui che prima non sia mai andato agli allenamenti. Così è anche per i Sacramenti: l’allenamento deve esserci sempre e costante nel tempo. Non bisogna ribadire la solita frase: “Bè! Mio figlio è sempre venuto a catechismo, l’ho mandato a Messa, quindi non può non fare la Prima Comunione o la Cresima!” Ognuno dovrebbe riflettere sul fatto che non è la presenza che conta, né a catechismo, né in chiesa, ma la partecipazione attiva dei nostri figli e di noi stessi. Loro ci osservano come ci muoviamo, come parliamo e come ci comportiamo. Facciamo un esame di coscienza e valutiamo attentamente le nostre scelte, perché queste influenzeranno non solo la nostra vita, ma anche la loro ed eliminiamo dalla nostra fede la parola “obbligo”. Gesù non obbliga nessuno. Gesù ci ha insegnato ad amare, donare e di fare sempre del nostro meglio. “Se vuoi intraprendere la strada verso il successo, cioè verso la vera felicità, devi dare una base religiosa alla tua vita”. B.P. Un genitore Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo «Voce amica» Novembre-Dicembre 2008 «Voce amica» PRESEPIO Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo pagina 16 Partecipanti al concorso 1 Premio: Piaia Simone, Casagrande Kevin 2 Premio: Antoniazzi Nicola, Franceschet Jessica ,De Coppi Elena e Lisa 3 Premio: Lovat Elia, Pradal Lisa e Alice, Costa Leonardo Premio partecipazione: Bottega Nicola e Eleonora, Bottega Davide, Andrea e Beatrice, Dal Gobbo Riccardo, Nardi Vera , De Polo Lisa e Sara, Pascon Alex, Bez Luca e Giulia, Da Parè Emiliano, De Polo Eleonora, Franceschet Jennifer, De Polo Emma, Pin Ettore, Piva Carlo, Liessi Agostino. 1° Casagrande Kevin 1° Piaia Simone 2° Antoniazzi Nicola 2° De Coppi Lisa Elena 2° Franceschet Jessica Luca S. MESSA AL CAPITELLO DI RESERETTA Come ogni anno il giorno 21 novembre (Presentazione della Beata Vergine Maria) Don Francesco ha celebrato la Messa al Capitello dedicato alla Madonna della Salute. Di fronte al Capitello si sono ritrovati a pregare abitanti ed ex abitanti di Reseretta a denotarne l’attaccamento al loro vecchio borgo ed alla Madonna protettrice. Dopo la cerimonia, il nutrito gruppo di persone si è fermato a casa della Gina dove assieme al parroco, è stato condiviso un piccolo rinfresco con dolci preparati dalle signore intervenute per l’occasione. E’ stata una semplice e bella cerimonia, speriamo che il gruppo si ritrovi magari ancor più numeroso il prossimo anno. Bruno M. Maggio-Giugno 2008 3° Costa Leonardo pagina 17 LA FESTA DI NATALE La mia visita a Betlemme A Villa Bianca Moltissima gente ha partecipato domenica 21 dicembre alla Festa di Natale organizzata nella Casa di riposo “Villa Bianca”. E’ stato un pomeriggio gioioso, con auguri, canti, panettoni e aranciate, ma il momento più coinvolgente e a tratti più sentito è stato quando abbiamo assistito alla messa in scena di una famosa poesia di Guido Gozzano: “La notte santa”. Le “attrici” erano, naturalmente, le ospiti di Villa Bianca. Con vesti che, con un po’ di fantasia, ricordavano i tempi antichi, hanno interpretato diversi ruoli: Maria e Giuseppe che cercano invano un luogo per ripararsi; gli osti che non li accolgono e talora li cacciano in malo modo; il tutto accompagnato dallo scoccare delle ore. E’ stata una sorpresa e un vero tocco di genio la conclusione: allo scoccare della mezzanotte è comparsa una giovane mamma con un bimbo fra le braccia, seguita da due angioletti. Le “attrici” si erano preparate con impegno ed entusiasmo, provando e riprovando, decise a – fare bella figura- ; inoltre avevano dedicato molto tempo alla scenografia, allestita in fondo alla sala, dipingendo, ritagliando, incollando. Come detto prima, è stato un pomeriggio che ha dato gioia non solo alle anziane ospiti, ma anche a tutti i presenti e che, a parer mio, può aver spinto alla riflessione chi tende a considerare la Casa di riposo un luogo esclusivamente di decadenza, di malattia, di “non vita” e pensa con timore alla possibilità di dover concludere lì i suoi giorni. Certo, l’ideale sarebbe starsene fino alla fine nel proprio ambiente, in buona salute fisica e mentale, ma bisogna prender atto che talvolta le situazioni mutano ed è necessario ... cambiare casa. E allora, se si sgombra la mente da pregiudizi, da luoghi comuni, da timori e si usa il cuore per giudicare, ci si accorge che anche in Casa di riposo si può vivere, in modo diverso sicuramente ma si VIVE. Ora, in ogni Struttura protetta, c’è la presenza di figure professionali che hanno il compito non solo di curare, ma anche di dare benessere e rendere la vita più normale possibile anche per le ricoverate meno autosufficienti. Chi frequenta “Villa Bianca” e osserva con positività, si accorge subito che con guide sicure e competenti molte ospiti sono ben lontane dall’aspettare passivamente la conclusione dei loro giorni. C’è cura per il proprio aspetto, desiderio di conoscere e di fare, partecipazione convinta ad ogni attività proposta. Tutto questo, secondo me, significa vivere in pienezza, essere consapevole che quelli della vecchiaia non sono anni vuoti e privi di significato; significa che anche chi vive in una Casa di riposo può conservare la gioia di vivere e insegnare ai più giovani, a quelli che vivono “fuori” che, anche, i giorni dell’età avanzata sono degni d’essere vissuti. C.D.B. i SANTI e la MADONA del CAMPANIL Aven sempre fat al nostro dover qua su sul campanil de Tarz, col sol, col vent e coa piova. Ognun dal so finestron al deve tegner de ocio un toc de paese e de mondo. A partir dal centro dea crose del campanil parte oto triangoli e ognun de noi al tien soto controo la so part. Doven sostegner quei pi vizini al campanil e quei andati lontan par lavorar e guadagnarse onestamente un franco. Da stà posizion tuti iuten e a tuti domanden aiuto. Da quando che un bocia al ne a piturà nessun al ne a pì rinfrescà co na man de color fin al domilaeoto. Ades sen tornadi a posto par riprender meio al nostro mestier per tanti altri ani. Par i lavori meteve una man sul cor e, se ve par, tiré fora un franco par noi e magari altrettanti par i poreti che, ogni dì da quassù, noiantri veden ben e forse voi da bas vede manco. Carlo P. Ricordo ancora nitidamente la prima volta che giunsi a Betlemme. Dal parcheggio dei pullman dopo un breve tratto di strada in salita giunsi alla piazza vicina alla Basilica della Natività. Era un giorno di maggio, esattamente il 13, giorno del compleanno di mio figlio, e mi trovavo nella cittadina della nascita di Gesù. Betlemme, con la sua vita brulicante di attività e di odori tipici del Medio Oriente che salgono subito al naso, era avvolta dalla luce del sole. Il calore del giorno era davvero intenso. Quale grande differenza, quasi un contrasto, con l’idea del Natale impressa nella mia memoria: il freddo, la neve, il silenzio, la notte, l’intimità della famiglia. E poi l’ingresso angusto sul fianco della Basilica, unica via di entrata, la penombra nell’interno della chiesa, la discesa nella grotta fino al luogo ove la tradizione ricorda la nascita di Gesù, segnato da una stella di metallo posta su una lastra di marmo con la scritta: “Hic de Virgine Maria Jesus Christus natus est”. Ero confusa e frastornata, ma contenta. Notavo intorno molte persone devote o curiose o indifferenti. La guida, un francescano di origine spagnola intonò il canto “Tu scendi dalle stelle” dicendo: “Qui è sempre Natale”. G. F. 24° CONCERTO DI NATALE Sabato 20 Dicembre, nella nostra chiesa Arcipretale, si è svolto il 24° Concerto di Natale. Protagonista della serata la Corale San Salvatore di Susegana, già presente ad uno dei primi concerti organizzati, fin dal 1985, dalla Pro Loco e dal Circolo Musicale. E’ stato piacevole risentirli, dopo parecchi anni, sempre magistralmente diretti dal M° Giovanni Bortoli il quale ha, anche, presentato i brani che via via venivano eseguiti, sottolineandone con enfasi e talora con arguzia le caratteristiche specifiche. E’ stato un Concerto all’insegna dell’assoluta puntualità e rispetto dei tempi stabiliti, breve, ma intenso. I coristi, in particolare alcune voci femminili soliste, hanno espresso tutta la loro abilità musicale dovuta, per la maggior parte di essi, all’esperienza maturata per la lunga presenza all’interno di questa Corale. Da oltre un ventennio la Corale San Salvatore è presente nella nostra provincia, ma ha tenuto numerosi concerti anche in altre parti d’Italia e all’estero ottenendo sempre ottimi consensi. Anche il pubblico di Tarzo, sebbene non numerosissimo, ha sottolineato con ripetuti applausi l’esecuzione dei vari brani, tutti intonati al clima natalizio. Gli organizzatori desiderano esprimere il loro ringraziamento a Mons. Francesco Taffarel ed estenderlo a tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione del Concerto, non ultimi i rappresentanti della Pro Loco che hanno allestito il rinfresco nei locali della canonica. Da questa pagina di Voce Amica la Pro Loco e il Circolo Musicale rinnovano a tutti l’augurio di Buon Anno. Flavia Bernardi Mattarolo Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo «Voce amica» Novembre-Dicembre 2008 pagina 18 Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo Gruppo Alpini Tarzo Maggio-Giugno 2008 Voce amica» E VENDETTA DIVENNE AMORE: AI PIEDI DI NÉMESIS per la quinta volta di “Due giorni in trincea” 30a edizione di Serata Montagna: Sulle Montagne più alte della terra In questa importante occasione gli Alpini hanno avuto ospite un alpinista “veneziano”: Francesco Santon di Fiesso D’Artico. Geometra in pensione, avvicinatosi alla montagna in età non più giovanissima, non se ne è più distaccato. Assai nutrito il suo palmares di arrampicate. Francesco si è particolarmente distinto nell’ambiente alpinistico per le numerose spedizioni extraeuropee, oltre quaranta, alcune delle quali a carattere scientifico, alle quali ha partecipato sia in veste di componente che di capo spedizione. Questo “mal di montagna” più volte lo ha portato in Asia, in Sud America e nelle montagne Africane. I due documentari presentati a Serata Montagna 2008 sono la testimonianza di altrettante spedizioni, compiute negli anni ottanta in Himalaya, nel tentativo di raggiungere le vette più alte del Mondo: l’Everest a quota 8850 m e il K2 alto 8611 m. Nella prima, fra i vari alpinisti, vi è Giuliano De Marchi medico di Conegliano, che con un compagno di cordata si fermerà a 88 metri dalla cima. Le avverse condizioni metereologiche, con un vento che soffiava impetuoso a 140 chilometri all’ora ed una temperatura a -40 gradi bloccherà il tentativo di raggiungere la vetta più alta del Mondo. Nell’impresa, che con 7 giorni detiene a tutt’oggi il record di permanenza a 8000 m senza ossigeno, perderanno la vita due alpinisti: un italiano di 37 anni ed uno sherpa nepalese di 20. Una tragedia che farà molto riflettere, oltre i componenti della spedizione, l’intera opinione pubblica sul senso di tali imprese. La seconda spedizione, sempre guidata da Santon, sarà più fortunata e pur con difficoltà considerate più elevate rispetto all’Everest, nel 1983 tre alpinisti raggiungono la cima percorrendo lo spigolo nord nel versante cinese. Di effetto i video proiettati soprattutto quello relativo alla conquista del K2 arricchito dalle immagini risalenti alla prima conquista della vetta avvenuta nel 1954 da Compagnoni e Lacedelli, componenti della spedizione guidata da Ardito Desio. Giacomo Cesca che da sempre cura la parte tematica della serata, oltre ad evidenziare l’indubbio bagaglio alpinistico, ha voluto sottolineare la grande esperienza umana fatta da Santon, avendo vissuto con popolazioni quali gli sherpa nepalesi o gli andini sudamericani. Da questo arricchimento umano è nato l’impegno di Francesco per aiutare i meno fortunati: chi quotidianamente affronta il problema della sopravvivenza. In questo senso l’appello favorevolmente accolto dal pubblico di Serata Montagna di contribuire, mediante l’acquisto di audiovisivi, all’iniziativa di sostegno che l’alpinista ormai da anni persegue a favore di tali popolazioni. La serata era stata aperta dalle immagini dell’attività svolta dagli appassionati di montagna del Gruppo Alpini nel corso del 2008. Grazie al sapiente lavoro di Loris e Luca che curano la parte digitale del materiale fotografico realizzato dagli stessi e fornito da Leonardo, che da anni organizza per il Gruppo l’attività in montagna, il pubblico ha potuto vedere le belle immagini raccolte durante le varie escursioni. Dalle consuete Marmarole viste nel corso dell’annuale ricognizione al sentiero “Ana Tarzo”, alle suggestive immagini scattate durante le tradizionali uscite storico – alpinistiche proposte da Antonella Fornari che quest’anno ha portato gli Alpini in Tofana e sul monte Rudo, alle spalle del Monte Piana, a visitare il posto dove nel 1915 in questo settore fu esploso il primo colpo di cannone; dalle foto della Moiazza e della Civetta raccolte queste durante l’impegnativa salita alla vetta percorrendo la ferrata degli Alleghesi, alle panoramiche scattate lungo il sentiero che porta al Col di Lana. Concludeva la serata la “Corale dei Laghi che ha eseguito alcuni brani di montagna e di Natale introducendoci così alle festività di fine anno. Nel corso della serata gli Alpini hanno voluto anche ricordare, in occasione del trentennale, i compianti Berto e Falco che, prematuramente scomparsi, sono stati con altri gli ideatori di Serata Montagna. Ad Annamaria, moglie di Berto e Barbara, figlia di Falco, il Gruppo ha così fatto dono del libro che dello stesso ne racconta la quarantennale storia. Geremia (Continua dal numero precedente) Un bel gruppo, che si mette in cammino. Molti hanno il cappello alpino in testa e l’emozione sale come un “groppo alla gola” nel rivedere le penne nere su, per quell’altare naturale che è il salto di Fontananegra. Il tempo non è clemente, ma non importa. La pioggerella che ci accompagna rende ancora – se possibile – più suggestivo l’ambiente: il vecchio Rifugio Tofana e la baracca del Rifugio Cantore, il cippo che ricorda la morte del contrastato ufficiale, il mare tormentato di rocce del Majarié. schegge d’anima frantumate dalla sofferenza. Ci fermiamo un istante…... Dal suolo spunta la tomaia di un vecchio scarpone. Quante scarpe. Quante scarpe si trovano nel vagare fra questi luoghi. Forse in Paradiso non servono!... Forse per questo gli Angeli che hanno vissuto quassù le hanno abbandonate. Erano solo un fardello in più da portare là dove tutto è luce, da portare là dove ognuno di noi altro non sarà che una scheggia dell’Anima dell’Universo, da portare là dove il buio sarà luce e la VENDETTA sarà AMORE. La pioggia sferza il viso, ma nel silenzio di questa deserta pietraia pare che mani gentili ci spingano su vie già vissute e sofferte mentre una brezza sottile soffiata dalle labbra della Terra da corpo a mosaici di parole che sta a noi ricomporre. Un compito difficile, fatto di sentimenti minuti ed impalpabili, come schegge di luce che sublimano in nomi carichi di ricordo: Némesis, Tre Dita, Castelletto, Tofana... ricordi che legarono a sé uomini cui il destino impose di vivere una vita superiore a quella dei comuni mortali. Rocce bianche, come anime libere da ogni colpa, purificate dall’acqua del dolore e dallo stillicidio della sofferenza. Procediamo nell’abbraccio scostante del vento. Camminiamo su un tappeto di nuvole. Ma l’ombra sorda del ricordo della violenza posano su di noi gelidi soffi. Lunghe cicatrici di fossi e trincee, grovigli di reticolati. Schegge di ordigni mortali come .....alla notte quando brillava la Luna e Orione sovrastava Némesis, si poteva scordare la guerra….. Così il Ten. Gino Carugati, ufficiale esploratore presso il Comando Italiano del Settore Val Costeana, parla del suo incontro con Némesis, con quota di guerra “2758”, con quella che forse, per i vecchi ampezzani, altro non era che una rupe inutile e senza storia, con quella sua immane parete gialla che precipita – ad ovest – sbarrando Val Travenánzes come ciclopica diga, parete che suscitò fantasie di alpinisti e incubi di soldati, scampolo di pietra che – insieme a Tre Dita – proteggeva il versante austriaco del Masarè. L’abbiamo davanti e sentiamo le voci di chi ci sta aspettando. Con devozione ed emozione entriamo nel lungo dedalo di gallerie che sovrasta il “Trincerone Verde” e ognuno di noi – quasi con religiosità – cerca un piccolo angolo dove depositare lo zaino e un riparo dove la notte trascorrerà nel ricordo e nella sacralità della memoria. (Segue nel prossimo numero) «Voce amica» Anagrafe DEFUNTI 24. DE POLLO ELISA Era nata a Conegliano il 22.10.1923, ma dopo alcuni anni venne ad abitare a Tarzo, dove aveva celebrato il matrimonio con Angelo De Bastiani. Soffrì per la morte del marito nel 2002. Lascia nel dolore i figli Luciana e Antonio e la sorella Emma. Elisa impegnò molto del suo tempo lavorando a servizio di famiglie che domandavano la sua opera. Venne ospitata a Villa Bianca a Tarzo, dove risiedeva e dove concluse a 85 anni la sua permanenza sulla terra il 2.11.2008. Venne accompagnata al cimitero di Tarzo il 5 novembre, dopo la celebrazione del suo funerale. 25. SARTOR GIORDANO. Era nato a Revine Lago, il 19 giugno 1923, il più giovane di 10 fratelli. Qui si era formata la sua famiglia e aveva celebrato il matrimonio nel 1950 con Bottega Elda. Ebbero la gioia dei figli Maria, Bruna e Eugenio. Era residente a Tarzo, in via La Corona dove viveva con la moglie Elda. Concluse il pellegrinaggio terreno nella sua casa il 10.11.2008: Venne sepolto nel cimitero di Tarzo, dove il 12 novembre venne celebrato il suo funerale. 26. TONIN EMILIA. Era nata a Tarzo il 12 dicembre 1924; viveva assieme ai suoi sette fratelli. Per lavoro ha dovuto passare la frontiera italiana e trascorse molti anni in Svizzera. Ritornò a Tarzo e per alcuni anni gestì la locanda “Alla Corona” e poi ritornò in Svizzera. Celebrò il matrimonio con Introvigne Giuseppe, del quale poi soffrì per la sua morte. Soffrì per la morte dei suoi fratelli, dei quali oggi rimane solo Giacomo. Era residente a Tarzo. Venne ospitata all’Istituto Padre Pio dove concluse la sua vita terrena il 14.11.2008. Venne sepolta il giorno 17 nel nostro cimitero dopo le esequie religiose. 27. INTROVIGNE PARIS. Era nato a Tarzo il 7.11.1931 e qui aveva incominciato il cammino della vita assieme al fratello Don Benito e alla sorella Marta. Poi per ragioni di lavoro si era dovuto spostare in varie località, anche all’estero. Esercitava la professione di carpentiere e di muratore. Era coniugato con Manarin Lea e era contento della nascita della figlia Susi. Risiedeva in via Sottoriva. Faceva parte del Gruppo Alpini di Tarzo. Dopo un alternarsi di speranze e di timori, a 77 anni concluse la sua vita terrena all’Ospedale di Conegliano il 27.11.2008. Il suo funerale venne celebrato nella nostra chiesa dal fratello Don Benito il giorno 29 e poi accompagnato al cimitero. 28. PRADELLA PALMIRA. Era nata a Quarto d’Altino (VE) il 4 ottobre 1926, dove aveva iniziato la sua vita assieme al fratello Riccardo e alla sorella Virginia. Per alcuni anni aveva prestato il servizio all’Ospedale di Genova, nella assistenza alle persone sofferenti e malate. Aveva celebrato il matrimonio con Pietro De Bastiani, con il quale era residente a Tarzo in via Rive San Pietro, e avevano goduto della gioia delle figlie Annarita, Lauretta e Enrica. Nel 1984 Palmira soffrì per la morte del marito Pietro che sempre ricordava. Attiva e autosufficiente, anche se la salute era diventata fragile. Passò al mondo di Dio all’Ospedale di Vittorio Veneto il 28.11.2008. Il suo funerale venne celebrato a Tarzo il primo di dicembre e poi accompagnata al cimitero in attesa della resurrezione. 29. PRADELLA RICCARDO Nacque a Tarzo il 13 marzo1931. Era residente in Via Salton. Come tanti, anche lui ha dovuto lasciare il suo paese e cercare lavoro nei vari cantieri stradali in Italia per poter provvedere al proprio avvenire. La malattia, le fatiche hanno affievolito la sua forte fibra e a 77 anni, a due giorni dalla morte della sorella, anche lui ha dovuto cedere alla forza del male, all’Ospedale di Vittorio Veneto il 30 novembre 2008. Il suo funerale venne celebrato nella nostra Chiesa il 2 dicembre e poi accompagnato al cimitero. 30. FRANCESCATO NATALINA – Suor GRAZIANA Religiosa della Congregazione Suore Francescane di Cristo Re, era nata a Morgano (TV) il 25.12.1918. Ultima di quattro fratelli, visse in una famiglia calda di affetto e ricca di fede. In casa c’era la nonna inferma e Natalina per 11 anni aiutò la mamma nell’assistenza. All’età di 24 anni entrò nell’Istituto delle Suore Francescane di Cristo Re. Dopo la professione le venne affidato l’incarico di cuoca, e tale compito lo svolse per tutta la vita, in parecchie opere. Il periodo più lungo, 18 anni, lo trascorse a Rorai Grande e Fiume Veneto lavorando nelle cucine del cotonificio. Nel pomeriggio assisteva le giovani e insegnava loro il ricamo e il cucito. In questi ultimi anni era residente a Villa Bianca di Tarzo, dove terminò il suo pellegrinare terreno il 20.12.2008. Il suo funerale venne celebrato a Tarzo il 22 dicembre e poi venne accompagnata al cimitero nella tomba della Congregazione. 31. DE BASTIANI MARIA Era nata a Tarzo il 1.10.1911. Ha dovuto lasciare la sua famiglia e il suo paese e andò a Napoli dove aveva trovato lavoro in servizio ad una famiglia. Qui conobbe Introvigne Domenico Mario con il quale celebrò il matrimonio. Egli poi trovò lavoro in Valtellina nel lavoro delle gallerie stradali. Ebbe con il marito la gioia di vedere la nascita dei figli Sante, Giorgio e Antonietta. A Tarzo, in via XXV aprile, trascorse gli anni assieme al marito, che un giorno pianse per la sua morte. A 97 anni all’Ospedale di Conegliano, il 23.12.2008 passò da questo mondo terreno a quello eterno di Dio. Il suo funerale venne celebrato a Tarzo il 26 dicembre, ove ora riposa nel cimitero. pagina 19 Storia di emigrazione STOCKACH – TARZO Mario Gregoletto risiede a Stockach, sulla riva tedesca del lago di Costanza, ma ritorna spesso. Quando vediamo aggirarsi per Tarzo una Mercedes d’epoca, rossa, tutta lucida e ben tenuta, sappiamo che Mario è ritornato nella sua proprietà di Reseretta. Partito diciottenne per la Svizzera, ha lavorato per nove anni in due grandi aziende agricole. La prima aveva una stalla con 20 mucche e tanti prati a foraggio. Il lavoro non era male, dice Mario, e la paga era buona; l’orario partiva dalle 5 di mattina fino alle 9 di sera compresi il sabato e la domenica. La seconda era un’azienda modello con macchinari all’avanguardia. Ho dovuto frequentare un corso di mungitura automatica e cominciare alle quattro del mattino perché il latte delle 80 mucche doveva essere in latteria alle sette! Un lavoro di responsabilità, faticoso soprattutto per l’orario. Mio cognato Vito ha resistito due mesi, ma io sono rimasto due anni finché ho potuto completare l’acquisto della proprietà di Reseretta. Nel 1959 sono andato con lui in una fonderia come operaio smerigliatore con un contratto di 9 ore e mezzo. Finalmente avevo il sabato e la domenica liberi! Mi pareva di non lavorare abbastanza. Anche quando, in seguito ad un incidente, fui messo in pensione di invalidità permanente, preferii lavorare e ottenni l’incarico di portinaio notturno nella stessa fabbrica dove sono rimasto per 17 anni. La moglie Teresa l’ho conosciuta a Berna e nel 1954 ci siamo sposati alla missione cattolica. Eravamo 4 coppie, senza soldi, senza compari, senza niente e ci siamo assistiti a vicenda. Il celebrante, mosso a compassione, ci ha offerto il caffè, almeno quello! Come viaggio di nozze ho portato la moglie a Potenza dalle sue sorelle e soltanto un anno dopo abbiamo potuto vivere insieme. Mario ricorda con un sorriso quegli anni veramente duri, superati grazie alla forza della giovinezza e alla voglia di lavorare. Ora è in pensione e trascorre il tempo tra la Germania e la Svizzera, dove vivono e lavorano i figli Silvio e Angelo, e Tarzo dove ritorna spesso con la moglie Teresa, invalida da molti anni. Ha tre nipoti: Marion, Mario e Vanessa che possono definirsi tarzesi di terza generazione. Laura .F. Ricordo PANTE MARIA Era nata a Tarzo il 9 marzo del 1921 (nome di battesimo VincenzaMaria) da Pante Luigi e Dal Gobbo Margherita, terza di 10 figli; dopo il matrimonio celebrato il 16-04-1947 con Beniamino Dei Tos di Giovanni (da Fratta) aveva seguito il marito emigrato in Francia a Senlis, un paesino nei pressi di Versailles, vicino Parigi, fatto di poche case, di prati e di boschi curati, di ville e castelli. La famiglia si vide allietata della nascita dei tre figli Alberto, Bernadette, Cristine. Sovente ritornava in Tarzo e ricordava la gioventù qui passata, aveva una bella voce, gli piaceva cantare, era la più vecchia delle sorelle. Morì il 23-12-2008, da vari anni era ricoverata in una casa di riposo ed ora riposa nel piccolo cimitero di Senlis. Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo Novembre-Dicembre 2008 Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo pagina 20 Novembre-Dicembre 2008 O F F E R T E Dalla benedizione delle famiglie Faraon Bortolo 20, Zanetti Angelo Pietro 20, Lorenzon 50, Cappellazzo Luca 20, Recchia Agostino 30, NN 20, Bottega-Armellin 15, Casagrande Ennio 20, NN 20, Pol Attilio 50, NN al Parroco 50, Dal Maso 10, Mattiuz Giacomo 30, Gava 40, Cesca Giovanni 10, NN 10,Viezzer-Pizzin 50, Gregoletto Pietro 50, Sanielli Francesco 10, Franceschet Ottilia 5, De Martin Sergio 20, De Martin Luigi 50, NN 50, NN 20, Michelon Franca 20,Trevisan Maria 10, Cibello 20, Scottà Umberto 10, Michelon Danilo 30, Pellettier 10, Casagrande Gemma 15, Bez Maria 4, NN 10 – Liessi Giovanna 10, Casagrande Roberto 30, NN 10, NN 5, Dal Maso 10, Moschet 10, NN 10, Pilat Flavio 10, Tonin Giovanna 10, Feltre Nadia 15, Mattarolo 50, Introvigne Sante 10, Gianna e Maria Zuanella 15,Antoniazzi Ugo 30, NN 25, Gallonet Ida 50, NN 70, NN 30, NN 5, De Martin Battista 30, Pancotto Felice 20, De Bastiani Maria 10, Bernardi Remo 10 – NN 30 – NN 20 – De Nardi Angelo 20 – Introvigne Vincenzo 20 – De Bastiani Donato e Ines 30, D’Altoè Francesco 30, NN 15, Moschet Livio 10, Trevisanello 5, Lazzarin 15, NN 10, Casagrande 5, Moschet Stefania 20, NN 50, Casagrande Giacomo 20, Ceotto De Zanet 20, Braido 25, Feltre Teresa 20, Faraon Antonio 30, Tonin Cesare 10, NN 25, Introvigne Gino 10, Ceotto Angelo 10, NN 10, Dal Cin Zanin 20, Balbinot Nori 30, Iselle 50, Zennaro 20, Dal Gobbo Pietro 20, NN 25, NN 30, Renosto Lucchese 30, De Nardi Giampietro 20, NN 20, NN 20,. Tomasi Luisa 10, De Polo Giorgio 50, Simon Alberto 10, Introvigne Francesco 25,Tonin - Gallo 50, NN 50, Barazza Eros 25. Per la Chiesa Funerale De Pollo Elisa, 100 €, offerte in chiesa 59,62 € e opere parrocchiali 5.60, Funerale Sartor Giordano, la famiglia 150, offerte in chiesa 47.90 e per opere parrocchiali 3.50, Pancot Anna 30, Funerale di Tonin Emilia 170, offerte in chiesa 34.64 e per opere parrocchiali 28, Pilat Flavio 50, Maset Guido 100, Baldassar Giacomo 10, Moret Gioconda 5, Pizzol Luisa 100, Costalunga 50, NN 20, NN 40, Funerale Introvigne Paris 100, offerte in chiesa 45.79 e per opere parrocchiali 37.20, Pilat Flavio 100, Casagrande Mario 100, Funerale Pradella Palmira, le figlie 100 e offerte in chiesa 28.11, Funerale Pradella Riccardo, sorella e nipoti 100 e offerte raccolte in chiesa 21.05, Classe 1975 50, Associazione Gruppo Alpini di Tarzo 30, Chilin Michela 25, NN 20, NN 10,, Zanetti Angela 40, Scouts TV7 15, Della Pietà Federico 50, vendita ferro 1451,20, Baldassar Giacomo 5, Favero Pierina 10, Zuanella Teresa 100, NN 200, NN 10, Braido Angelo 20, NN 100, Scouts TV 30, Pradella Carlo in memoria di Pradella Aurelio, restauro affresco Madonna sul campanile 500, NN 200, Vettoretti Angela 10, Introvigne Angela 30, Pol Giuseppina 20, Roncollato Maria 10, Franceschet Ottilia 10, Fam. Masatti Roberto 200, Assoc. S. Barbara Tarzo 30, Moret Gioconda 5, Casagrande Germana 5, Funerale Suor Graziana Francescato 60 e in chiesa 23,40, Tomasi Renato 40, Fam. Tomasi Diego 50, Pro-Loco di Tarzo Concerto Natale 100, NN 90, Scouts Vittorio “VOCE AMICA” Direttore responsabile Don Mario Fabbro Direttore: Mons. Francesco Taffarel Iscriz. Al n. 705 Reg. Stampa Tribunale TV 1-6-88 Stampa: TIPSE - Vittorio Veneto Veneto 30, Funerale di De Bastiani Maria i figli 100 offerte in chiesa 56.56 e per opere parrocchiali 16, Offerte festa del Natale 377.58, Offerte Festivo: 1.207.06, Feriale: 202.70, Candele: 544.86, stampa: 303.58, Giornata Seminario 176,72, un posto al tuo pranzo di Natale 449.64. Spese: Carta fotocopie 30, vesti chierichetti 109, stampa 451.02, La nostra Messa 89,10, Assicurazione. 6.404,08, compenso per ministero 200, A Agostino Lessi 50, Liturgia 14, Lampada 15, candele 480, riscaldamento: 1127,67, Luce 314.77. Per la Scuola Materna Volontariato Genitori 4.000 €, Pro Loco per San Nicolò 800 €, Maset Guido 100, NN 100, Tomasi Costantina 10, Gruppo Amiche: Carla, Clara, Luigina, Antonietta, Felicita, Marisa e Tina 50, Pradella Carlo 100, Genitori scuola Materna Mercatino 3.500, Associazione Santa Barbara Tarzo 50. Spese: Personale della scuola: 9.979,00 €, TFR 10.000, Alimentari: 3.610.81, Per iniziativa san Nicolò 147, CESA: 543.58, Assicurazione 3.266,69, Tassa TV 5,13, Riscaldamento 2063,31, ENEL 433.93, Telecom 95.50. Chiesa di Fratta Casagrande Ennio 10 €, Offerte varie in chiesa 100, Festa S. Martino 90, Per il riscaldamento 45.70. Spese: Luce 93,54 Chiesa di Nogarolo Offerte: In chiesa 223 €, Spese: Luce 83.75, Riscaldamento50. Angolo dei ricordi LA BORGATA di RESERETTA Reseretta ora è un tranquillo e vecchio borgo immerso nel verde di una piccola valle, raggiungibile attraverso dei sentieri panoramici o stradine che la collegano a Resera (strada delle val), ad Arfanta, a Tarzo (per le Polse e le Rive) o percorrendo la Valmus verso Corona. Scendendo giù dove la valletta si stringe si giunge a Prapian; stradine e posti dai vecchi nomi: della brosa, pecà di bò, faè, palughet, colpeà, insomp..... Lampada SS:mo Fontana Ida 5 € Per Voce Amica Gregoletto Mario 25 €, Zuanella Rina 10, Tomasi Luana (Monfalcone) 10, D’Altoè Rita 10, Grandi Emmanuela (VE) 20, NN 50, De Nardi Antonio 10, Pilat Flavio 10, Michelon Danilo 20, NN 100, Maset Guido 30, Zandonella Schaub Amalia (CH) 20 franchi svizzeri, Pizzol Luisa 20, Suore Villa Bianca 35, Ariberto Piovani (VE) 20, Tomasi Rino 10, Casagrande Daniela 15, Della Pietà Federico 20, De Nardi Mario (Como) 30, NN 10, Braido Angelo 20, Franceschet-Gallon 30, NN 10, Fontana Ida 10, De Nardi Antonio 20, Tomasi Costantina 10, De Coppi Giacomo 10, Baldan Vittorio (Marcon VE) 50, Pradella Carlo 20, Favero Gianni e Luisa (S:Fior) 30, Favero Luigi 30, Favero Antonio 20, Pancot Antonio 25, Pilat Elda 10, Balbinot Nori 10, NN 5, Josefine Raschlie (CH) 20. Totale 805 Corbanese: Borgo Molini, vic Baldo e Broli, vie Cervano, Piave, San Francesco, Callesella e Martiri 113,30 €, Borgo Madonna e vie Siviglia e S. Giuseppe 30, Piazza Papa Luciani 10, Damian Renata 20, De Nardo Francesco 20, Da Ros Remo 20, Fam. Resera 10, Antoniazzi Lina 5, Amiche salone Liviana 57,20. Totale 285,00 € Arfanta: 83,80 € Totale entrate: 805+ 285 + 83,80 = 1173,80 € Spese: Spedizione Biblioteche Roma- Firenze e Treviso 22.50 – Bolli spedizione 446,87. (Continua a pagina 4) Gennaio 2009 1. Anno del Signore 2009 6. Epifania – Benedizione dei Bambini e incontro con Gesù Bambino Premiazione del Concorso “Presepio in Famiglia” 11. Celebrazione del Battesimo 14. Incontro La Bibbia 16. San Tiziano Patrono della Diocesi 17. Convegno: Papa Luciani Vescovo del Vaticano II 18. Presentazione dei Cresimandi, Celebrazione nel ricordo di Papa Luciani 19. Gruppo Famiglie n. 1 23. A Tarzo Veglia di preghiera foraniale organizzata dai Giovani 24. Incontro Gruppo Famiglie n. 2 25. Sfilata Carri mascherati Febbraio 2. Festa Patronale della Purificazione della B.V. “la Candelora” 15. Assemblea Gruppo Alpini di Tarzo 18. A Follina:Corso formatori musicali e liturgici 21-22 Raccolta ferro 26. Redazione di Voce Amica Redazione e Collaboratori di questo numero Tarzo: Parroco, Nicola De Polo, suor Leontina, David e Roberto Casagrande, Antonio Pancot, Francesco Introvigne, Bruno Michelon, Rachele Frare e Carlo Pradella, Piero C., Carla D.B., Laura F., Geremia F. Corbanese: Parroco, Liviana Favero, Bruno Meneguz, Damian Renata, De Nardo Davide. Arfanta: Don Angelo,Valentina Resera, Maria Teresa Tomasi, Milva Faraon.