Ricerca quantitativa e ricerca
qualitativa
Contenuti della lezione
 L’approccio
quantitativo
 L’approccio qualitativo
 Le coordinate spazio-temporali della
ricerca sociale. Comparazione e analisi
longitudinale
Parte I: l’approccio quantitativo
Crime in the Making (Sampson R., Laub
J. - 1993)
Prima fase (ipotesi):
-discussione e giustificazione del perché occorre
studiare il crimine in funzione del ciclo di vita;
- formulazione, alla luce dell’esame della
letteratura secondaria, di alcune ipotesi di fondo
(relazione tra fasi del ciclo di vita e sviluppo di
fenomenologie criminogene);
- Individuazione di alcune variabili chiave, per
ogni fase del ciclo di vita.

Crime in the Making (Sampson R., Laub
J. - 1993)

-
Seconda fase (disegno della ricerca):
Selezione del materiale empirico (interviste,
raccolta di materiale relativo a 500 soggetti,
seguiti dai 25 ai 32 anni, autori di reato e
altrettanti soggetti non autori di reato);
Crime in the Making (Sampson R., Laub
J. - 1993)

-
a)
b)
c)
d)
Terza fase (rilevazione empirica e risultati dell’analisi):
Costruzione di indici\variabili misurabili, con cui analizzare
quantitativamente le diverse dimensioni d’interesse (contesto
famigliare; ruolo della scuola del gruppo dei pari e dei
frattelli\sorelle; legami sociali adulti; modelli comparativi di
crimine e devianza);
tutti i capitoli si sviluppavano con la seguente struttura:
quadro teorico;
rilevazioni empiriche;
risultati dell’analisi;
ritorno alla teoria
Crime in the Making (Sampson R., Laub
J. - 1993)
Quarta fase (conclusioni e ritorno alla teoria
iniziale):
Sulla base delle “evidenze empiriche” accumulate,
viene ridiscusso e approfondito il quadro teorico
sommariamente esposto all’inizio della ricerca.

La strategia quantitativa
1)
-
Impostazione della ricerca
strutturata, fasi logicamente consequenziali
(“geometricità”);
deduttività;
la letteratura è fondamentale per definire teoria e
ipotesi;
le ipotesi devono essere “rigorose” e collegate a
variabili misurabili quantitativamente
il ruolo del soggetto studiato è passivo (come fosse
un “oggetto”);
il contesto della ricerca è messo tra parentesi.
La strategia quantitativa
-
-
-
2) Rilevazione e analisi dei dati
Il disegno della ricerca precede la ricerca stessa
ed è nelle sue fasi, pre-ordinato e logicamente
indipendente dall’oggetto studiato;
le osservazioni sono compiute su campioni
della popolazione, generalmente
statisticamente rappresentativi;
i dati che vengono raccolti sono di carattere
numerico e vengono statisticamente analizzati
La strategia quantitativa
-
-
3) Risultati
I risultati sono presentati con tabelle o grafici;
essi servono a validare, ampliare o confutare
un modello teorico-ipotetico che è alla base
della ricerca ;
i risultati ottenuti tendono alla generalizzabilità.
La strategia quantitativa

1.
Il cuore dell’analisi quantitativa è costituito dal suo essere
variable-based:
la soggettività umana è scomposta in tanti attributi quante sono
le variabili costruite nell’analisi;
2.
l’analisi riguarderà sempre le variabili e le loro relazioni;
3.
il modello di riferimento è quello causale: distinzione tra una
variabile dipendente (fenomeno da spiegare – ad esempio il
comportamento violento) e una o più variabili indipendenti
(fattori al variare dei cui valori, si modifica di conseguenza il
valore della variabile dipendente – ad esempio il grado di
istruzione). [Y=f(X)] + quadro teorico di riferimento
La strategia quantitativa
Le principali tecniche di raccolta dati utilizzate
sono:
- intervista (face to face, postale o telefonica) con
questionario strutturato a domande chiuse;
- analisi del contenuto e analisi lessicometrica;
- approccio sperimentale su piccoli gruppi;
- test psicometrici;
- “contabilità” di cose e persone (indicatori
socioeconomici, indicatori demografici – VISITA IL
SITO WEB DELL’ISTAT).
La strategia quantitativa
Esempio di domanda chiusa: “indichi il suo sesso:
Maschio\Femmina – cioè le alternative di risposta
sono già pre-ordinate dal ricercatore. Questo gli
consente di omogeneizzare i dati e di procedere ad
operazioni di conteggio, variabili a secondo della
natura dei dati, ma sempre di tipo statistico.
Parte II: l’approccio qualitativo
Islands in the street (Sànchez-Jankowski
M. - 1991)

-
-
-
Prima fase (problema, disegno della ricerca e
raccolta dati):
problema: comprendere il fenomeno del crimine
nel suo contesto naturale: le gangs di strada;
tecnica prescelta: osservazione partecipante di 37
gang in 10 anni;
L’osservazione è orientata dall’armamentario
concettuale-interpretativo del sociologo.
Islands in the street (Sànchez-Jankowski
M. - 1991)

-
-
Seconda fase (Ipotesi):
Illustrazione delle categorie interpretative utili
per inquadrare, interpretare e comprendere il
fenomeno di studio;
non vi è alcun modello teorico proposto né da
validare\confutare: i concetti sono “lenti” per
vedere il mondo e non “cose” da rafforzare con
dati empirici.
Islands in the street (Sànchez-Jankowski
M. - 1991)

-
Terza fase (interpretazione del materiale
empirico):
attraverso le categorie prima illustrate, l’autore
ricostruisce (anche in forma narrativa) le sue
osservazioni e le interpreta allo scopo di
comprendere il crimine come strategia legata ad
una determinata pressione ambientale e ad una
certa sub-cultura.
La strategia qualitativa
1)
-
-
Impostazione della ricerca
aperta, le fasi sono interdipendenti tra loro e fungono
da “guida”;
induzione;
la letteratura ha una funzione ausiliaria;
i concetti rimangono aperti e sono utilizzati come
strumenti (“cassetta degli attrezzi”);
il ruolo del soggetto studiato è attivo (contribuisce a
costruire la ricerca);
il contesto della ricerca è quello naturale.
La strategia qualitativa
-
-
-
2) Rilevazione e analisi dei dati
Il disegno della ricerca è costruito nel corso della
stessa ed è variabile da caso a caso;
le osservazioni sono compiute su singoli casi non
statisticamente rappresentativi ma sociologicamente
significativi;
i dati che vengono raccolti (spesso attraverso
interviste libere, semi-strutturate o osservazione) sono
qualitativi, ricchi di significato, profondi.
La strategia qualitativa
-
-
-
3) Risultati
I risultati sono presentati in forma narrativa o
semi-narrativa (brani di interviste);
vengono costruite complesse classificazioni e
tipologie per scomporre e ricomporre il
fenomeno studiato; uso degli ideal-tipi;
i risultati ottenuti tendono alla specificità.
La strategia qualitativa
Il cuore dell’analisi qualitativa è costituito dal
suo essere case-based:
1) la soggettività umana è assunta come una realtà
integrale e complessa, non scomponibile;
2) le soggettività sono classificate nella loro
globalità come “tipi”;
3) la classificazione è lo schema che lega fra loro i
soggetti e rende conto della complessità del
mondo sociale studiato.

La strategia qualitativa
Le principali tecniche di raccolta dati utilizzate sono:
-
intervista (face to face) semi-strutturata e libera;
osservazione partecipante, osservazione etnografica;
raccolta di “storie di vita”;
Focus Group;
analisi interpretativa di documenti ed immagini;
Colloqui psicologici, test proiettivi.
Ricerca quantitativa e ricerca qualitativa

Nel passato vi era una condizione di acerrima rivalità tra i
sostenitori dei due approcci, ritenuti inconciliabili; oggi, mentre
tutti gli studiosi riconoscono i fondamentali contributi
apportati alla conoscenza sociologica da entrambe le
prospettive, si seguono due strade:
a)
utilizzare uno dei due approcci come strategia principale e
l’altro come “ausiliario” (approccio integrato che mette
insieme l’estensività dei metodi quantitativi e la profondità di
quelli qualitativi);
ridefinire in senso “più interpretativo” l’orientamento
della ricerca quantitativa: indagini esplorative, metodi
multidimensionali di analisi dei dati.
b)
Parte III: le coordinate spazio-temporali
della ricerca sociale. Comparazione e
analisi longitudinale
L’ambito spaziale della ricerca sociale

1)
2)
Dal punto di vista dello “spazio”, la ricerca
sociale (sia quantitativa che qualitativa), può
orientarsi:
al livello nazionale e sub-nazionale;
Cross National: analisi comparata di diverse
manifestazioni “nazionali” di un fenomeno o
di diversi sistemi sociali;
L’analisi comparata
L’analisi comparata (per lo più utilizzata per
studiare in modo esaustivo le caratteristiche
“macro” di un certo sistema) può essere
utilizzata:
1) a fini di controllo di una determinata ipotesi;
2) per spiegare un certo fenomeno che si riscontra
in ambiti diversi.

L’analisi comparata
1)
2)
3)
4)
formulazione del quesito della ricerca;
scelta dell’approccio generale (storico-interpretativo o
statistico);
individuare i casi comparabili (tramite classificazione adeguata)
e le variabili di analisi (tramite parametrizzazione);
2 casi (altamente disomogenei tranne per X): approfondire lo
studio di un meccanismo o fenomeno
3-5 casi (studio di area): per mettere in luce le specificità;
Più di 5 casi: a fini esplicativi.
effettuare il controllo delle ipotesi o rintracciare i fattori di
spiegazione.
L’ambito temporale della ricerca
sociale
Dal punto di vista del “tempo”, la ricerca sociale
(sia quantitativa che qualitativa) può essere
orientata:
1) allo studio di un fenomeno o di n casi in un
intervallo di tempo t (analisi sincronica);
2) allo studio dei processi di mutamento di una
certa fenomenologia o di n casi in più intervalli
di tempo (analisi diacronica o longitudinale).

Analisi diacronica o longitudinale

1)
2)
3)
4)
Può essere basata su:
studio dei processi storici (su fonti secondarie),
ricontettualizzati secondo un dato modello teorico, per
comprendere uno stato di cose presente;
sullo studio di serie storiche a carattere statistico, di
specifici indicatori socioeconomici e demografici (con
l’insorgere del problema dell’omogeneità dei dati);
sullo studio di trend, attraverso la ripetizione periodica di
interviste con questionario (o osservazioni qualitative), a
campioni diversi della popolazione nelle varie ondate di
rilevazione;
sullo studio su panel, cioè attraverso la ripetizione periodica
di interviste con questionario (o osservazioni qualitative) ad
uno stesso gruppo di soggetti.
Analisi diacronica o longitudinale
5)
6)
studio dell’uso del tempo (time budget)
Studio degli scenari (o trend di lungo periodo)
tramite Metodo Delphi.
NB = una ricerca longitudinale può essere o meno
comparata.
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Ricerca quantitativa e ricerca qualitativa