La storia del pensiero
sociologico:
Durkheim (1858-1917)
IL FATTO SOCIALE
“È ciò che è caratteristico di un’intera
società, avendo nello stesso tempo
un’esistenza autonoma, indipendente dalle
sue manifestazioni individuali”
Ogni fatto sociale, quindi, è ESTERNO e
COERCITIVO per gli uomini
IL FATTO SOCIALE
Fenomeni di folla (il riso), le correnti
d’opinione, la moralità, l’educazione, il
diritto, le credenze…
Sono fatti sociali, dati al di fuori di ogni
individuo e imposti a tutti
La sociologia è “la scienza delle istituzioni,
della loro genesi e del loro funzionamento”
L’istituzione è “l’insieme di credenze e
modelli di comportamento stabiliti dalla
collettività”
Perchè gli uomini accettano le costrizioni
esercitate da alcune istituzioni?
Il fatto sociale è un modo di agire o di
sentire che l’individuo percepisce come
stabilmente collettivo
LA DIVISIONE DEL LAVORO
SOCIALE (1893)
La divisione del lavoro è il riflesso di un
processo di DIFFERENZIAZIONE SOCIALE
L’evoluzione sociale è data dal passaggio
dalla SOLIDARIETÀ MECCANICA delle
società segmentarie alla SOLIDARIETÀ
ORGANICA delle società industriali

SOLIDARIETÀ MECCANICA: “solidarietà
per somiglianza”. Gli individui sono poco
differenziati, provano gli stessi sentimenti
e accettano gli stessi valori
è diffusa nelle SOCIETÀ
SEGMENTARIE, dove la coscienza
individuale coincide con la
LA COSCIENZA COLLETTIVA (insieme di
credenze e sentimenti comuni alla media
dei membri di una società)

SOLIDARIETÀ ORGANICA: si fonda sulla
differenziazione degli individui. Il consenso
nasce dalla differenziazione: gli uomini
sono come apparati diversi che operano
insieme per mantenere un “organismo”
Aumenta l’INDIVIDUALISMO e
l’INTERDIPENDENZA DEI RUOLI
La coscienza collettiva è più DEBOLE
IL SUICIDIO (1897)
Il suicidio è un fenomeno individuale con
cause sociali
Suicidio egoistico: individui che pensano
troppo a loro stessi, perché poco integrati
in un gruppo sociale. Ad es. tra celibi e
nubili si verifica un tasso di suicidi più
elevato, rispetto a chi è sposato e a chi ha
figli
Suicidio altruistico: suicidio eroico o religioso
Suicidio anomico: crisi della società moderna
caratterizzata dalla disintegrazione sociale
e dalla debolezza dei legami tra l’individuo
e i gruppi sociali
In generale, la CAUSA del suicidio è
un’INSUFFICIENTE INTEGRAZIONE
DELL’INDIVIDUO NELLA COLLETTIVITÀ
La società moderna è caratterizzata
dall’individualismo; i soggetti sono spinti a
porsi in competizione tra loro e ad avere
aspettative sempre più alte.
L’insoddisfazione che può derivare da
insuccessi e aspettative mancate è uno
degli elementi all’origine della “corrente
suicidogena”
ANOMIA = MANCANZA DI NORME
Anomia ACUTA: è il risultato di un brusco
cambiamento, come una crisi finanziaria o
un divorzio
Anomia CRONICA: è determinata da uno
stato di costante cambiamento,
caratteristico della società industriale
moderna
LA RELIGIONE
“TRA DIO E LA SOCIETÀ BISOGNA
SCEGLIERE”
“Dal mio punto di vista, questa scelta mi
lascia abbastanza indifferente, perché
nella divinità altro non scorgo che la
società trasfigurata e pensata
simbolicamente
LE FORME ELEMENTARI DELLA
VITA RELIGIOSA (1912)
Religione come trasfigurazione della società.
Gli interessi religiosi non sono altro che la
forma simbolica degli interessi sociali e
morali della società
Max Weber
(1864-1920)
La sociologia COMPRENDENTE
La sociologia deve concentrarsi sull’azione
sociale e non sulle strutture
Gli individui hanno la capacità di agire
liberamente e di plasmare il proprio futuro
Le strutture non hanno il primato sulle
azioni sociali
Le strutture sociali sono composte da una
complessità di azioni sociali
La sociologia ha il compito di comprendere il
significato nascosto di quelle azioni
L’azione sociale: 4 tipi
Azione razionale rispetto ad uno scopo
Es. l’ingegnere che costruisce un ponte o il
generale che vuole la vittoria
Anche le azioni che adottano mezzi inadatti
per raggiungere uno scopo a causa
dell’inesattezza delle informazioni sono
razionali (es. raggiungere un luogo e
sbagliare strada, convinti però che sia
corretta)
1.
2. Azione razionale rispetto al valore
Es. il comandante che non abbandona la
propria nave che affonda. In questo caso
l’azione è diretta ad un valore (l’onore, la
disciplina, ecc.)
Non c’è uno scopo estrinseco da
raggiungere in questo caso; il fine
dell’azione è quello di rimanere fedeli ad
un’ideale
Azione affettiva
è dettata dallo stato d’animo e dall’umore
del soggetto.
Risponde ad una reazione emotiva
Azione tradizionale
È determinata da abitudini, costumi,
credenze.
Risponde a pratiche sedimentate
L’IDEALTIPO
È un modello concettuale che ci aiuta a
capire il mondo
La finalità è un’organizzazione intelligibile di
individui o insiemi storici
Esempi di idealtipi:
 Le
individualità storiche (capitalismo, la
città occidentale)
 Elementi
astratti della realtà storica
(Burocrazia: è un aspetto delle istituzioni
politiche che ritroviamo in diverse epoche)
Le definizioni idealtipiche non hanno lo
scopo di rappresentare la maggior parte o
la media dei caratteri propri di un insieme
di individui.
Il tipo ideale mira a cogliere l’essenziale, ed
è chiaro che non riuscirà mai a combaciare
con il reale
L’etica protestante e lo spirito del
capitalismo (1904-1905)
W. Parte dalla constatazione che capitalisti e
operai di mentalità più moderna sono per
la gran parte protestanti
Questo non perché la Riforma attecchisce
nelle zone più moderne e ricche d’Europa
È IL CONTRARIO!
In realtà, secondo Weber, il rapporto tra
confessione religiosa e mentalità
capitalistica va rovesciato: fu la prima a
dare origine alla seconda, e non viceversa
Il fine dello spirito capitalistico è
l’accumulazione di ricchezza
Ma come si collega all’etica protestante?
Il tema centrale della teologia protestante è
la dottrina della predestinazione,
secondo la quale un Dio dalla volontà
imperscrutabile domina il destino
dell'uomo.
L’uomo non può influire in nessun modo
sulla decisione divina di destinare alcuni
alla salvezza attraverso la grazia, altri alla
dannazione.
Per verificare di far parte del numero degli
eletti, l'uomo protestante non ha altra via
che quella di attenersi a una condotta di
vita moralmente irreprensibile
La ricchezza, quindi, non può essere
dissipata, ma deve essere reinvestita
È il principio dell’accumulazione della
ricchezza, che rappresenta la caratteristica
principale dell’economia capitalistica
RAZIONALIZZAZIONE
Le società moderne sono investite da un
processo di razionalizzazione che investe
molti ambiti del vivere.
Il calcolo strumentale razionale subentra alle
credenze radicate nella superstizione, nella
religione, nelle usanze tradizionali
TUTTAVIA…
La GABBIA d’ACCIAIO
Le conseguenze della razionalizzazione non
sono positive per Weber. Nel tentativo di
regolamentare ogni aspetto della vita
sociale, la società può trasformarsi in una
gabbia d’acciaio
in grado di soffocare
lo spirito umano
La razionalità moderna è quindi una “gabbia
d’acciaio” che imprigiona un mondo
angusto e DISINCANTATO, dominato dalla
burocrazia
IL POTERE
Ha posto la distinzione tra potere illegittimo
e legittimo (o autorità).
L’AUTORITÀ presuppone che determinati
individui abbiano il diritto di essere
obbediti
esistono 3 tipi ideali di autorità
Autorità carismatica
Si basa sulle qualità
personali del leader, per
cui i governati si
sottomettono alle
capacità straordinarie di una
specifica persona
Autorità tradizionale
Il potere è personale, ma il suo fondamento
discende dal passato. Un re o un capotribù godono di un’autorità conferita loro
dalla consuetudine
Autorità legale-razionale
Il potere si fonda su regole formali
I burocrati moderni ottengono obbedienza
perché esistono leggi che li autorizzano a
compiere determinati atti;
le nostre società accettano le costituzioni
come fonti ultime dell’autorità
L’ancoraggio della legittimità a un
determinato nucleo di regole è centrale
per il processo di razionalizzazione delle
società moderne
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