Crisi fondamenti della pena Crisi retribuzione Infondatezza scientifica Eterogeneità sofferenza vittima/reo Variabili sofferenza reo Negatività del reato stabile Gravità della pena stabile Negatività del reato =negatività della pena : tautologia Proporzionalità temporale impossibile VITTIMA: capitale sociale, condizioni materiali, esperienze di vita, percezione REO: ICS, diversi regimi penitenziari, misure alternative Libertà, amore. relazioni, autostima, senso del sé CRISI RIEDUCAZIONE motivi strutturali AMBIGUITÀ NORMATIVA - - INSIFFICIENZA STRUTTURALE - Regolarità = maturità Trattamento = disciplina Ambiguità criminologica Frattura diritto/soggetto Critica garantistica del trattamento Scarsità risorse Ritualità strumenti Insufficienza organici Artificialità del contesto MOTIVI PSICOPEDAGOGICI Forzatura e imposizione del trattamento Non accettazione della pena come giusta Motivazioni strumentali, per scarsità Rafforzamento identità negativa Conflitti di ruolo reciproci educatore/detenuto: ambivalenza, ambiguità relazionale e distonia di aspettative Il paradosso della recidiva MOTIVI FUNZIONALI SFASATURA CON LA SOCIETÀ ESTERNA SFASATURA TRA CRISI DEI VALORI E VALORIALITÀ ENFATIZZATA PER COMPENSARE LO STIGMA AMBIGUITÀ DELLA PREMIALITÀ E CRISI DELLE RISORSE NON RIEDUCABILITÀ DEI SOGGETTI: - immigrati - tossicodipendenti - piccola criminalità - criminalità organizzata - delinquenza abituale CRISI DELLA PREVENZIONE Aumento denunce ------- Aumento paura Percentuale minima di reati perseguiti Inarrivabile “certezza della pena Non correlazione tra severità delle condanne e andamento criminalità Prevalenza delle variabili culturali ed esistenziali