R. Chiappi - Problem solving Roberto Chiappi Problem Solving: 102 nomi per 102 idee Frammenti d’autore © Matematicamente.it gennaio 2014 www.matematicamente.it Stampa Universal Book Via Botticelli, 22 -87036 Rende (CS) Tel. Fax 0984 408929 www.matematicamente.it - [email protected] ISBN: 978 88 96354 57 5 Versione del 03/01/2014 I contenuti di pubblico dominio utilizzati nel testo sono rilasciati con la stessa licenza. Per contenuti, citazioni e immagini appartenenti alla proprietà di terzi, l’editore è a disposizione degli aventi diritto non potuti reperire, nonché per eventuali non volute omissis e/o errori di attribuzione nei riferimenti 1 R. Chiappi - Problem solving 2 R. Chiappi - Problem solving INDICE Presentazione ............................................................................................................ 7 Il messaggero aveva la lingua pesante, Enmerkar circa 3000 a.C. ........................... 9 E il popolo stette intorno a Mosè dal mattino sino alla sera, Mosè 1300 a.C......... 10 Le proporzioni: modelli e realtà, Talete nato nel 624 a.C. ..................................... 11 Chi sa fa, chi non sa insegna, Lao Tsu circa 600 a.C. ............................................ 13 Tutte le cose che si conoscono hanno un numero, Pitagora 570 a.C. ..................... 14 Non credete a una cosa perché molti ne parlano, Buddha 565 a.C......................... 15 Se in riva al fiume vedi qualcuno che ha fame non regalargli un pesce ma insegnagli a pescare, Confucio 551 a.C. ................................................................. 18 Tutto scorre e tutto fugge, nulla permane, Eraclito 550 a.C. .................................. 19 Pianificate quello che è difficile quando è ancora facile, Sun Tsu 500 a.C............ 20 Socrate sa di non sapere, Socrate 469 a.C. ............................................................. 21 La logica come potente strumento di problem solving, Aristotele 384 a.C............ 22 Due rette parallele si incontrano solo all'infinito, Euclide 350 a.C. ....................... 23 Datemi un punto di appoggio e solleverò il mondo! Archimede 287 a.C. ............. 25 Qualità competenza e studi approfonditi, Vitruvio 100 a.C. .................................. 27 E non bisogna tenere la mente sempre sotto tensione, Seneca 4 a.C...................... 29 A ciascuno secondo la capacità sua, Matteo 10 d.C. .............................................. 31 Lavoro di gruppo e cambiamento, Petronio Arbitro 66 d.C. .................................. 33 La prima macchina a vapore e il primo motore a reazione, Erone 200 d.C. .......... 34 Sposa della verità, Ipazia 375 d.C. ......................................................................... 35 Ora et labora, Benedetto 480 d.C. .......................................................................... 37 I Greci possedevano il concetto di nulla ma non lo interpretarono come numero, Brahmagupta 628 d.C. ............................................................................................ 38 Ignoro se chi mi ha creato mi ha destinato al cielo o all'inferno, Kayyam 1050 .... 39 Conigli e girasoli, Fibonacci 1180.......................................................................... 40 Si è sempre fatto così, si è sempre detto cosi, dunque deve essere così, Ruggero Bacone 1214 ........................................................................................................... 41 Fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e conoscenza, Dante ...... 42 Gli enti non sono da moltiplicare oltre la necessità, Ockham 1290 ....................... 44 Vessare la proprietà privata significa far scomparire ogni incentivo a lavorare, Kaldun nato nel 1332.............................................................................................. 46 La partita doppia, Pacioli 1445 ............................................................................... 48 Leonardo Da Vinci, ingegnere e pittore ................................................................. 50 Pigliare il meno tristo per buono, Machiavelli 1469 .............................................. 52 Cambiare le cose che posso modificare e accettare quelle che non posso cambiare, T. More, 1478 ......................................................................................................... 54 Questa è quella filosofia che apre i sensi, Giordano Bruno 1548 ........................... 56 Osservazione e sperimentazione, Francesco Bacone 1561..................................... 59 Il potere e la modernità, Shakespeare 1564 ............................................................ 61 Il libro della natura è scritto in lingua matematica o oscuro labirinto? Galilei 1564 ............................................................................................................ 64 3 R. Chiappi - Problem solving Dalle leggi del moto dei pianeti ai problemi di ottimizzazione, Keplero 1571 ...... 66 La comodità della vita e la pratica di qualche arte, Desargues 1591 ...................... 68 Scomporre i problemi, Cartesio 1596 ..................................................................... 70 Probabilità e calcolatrici, Blaise Pascal 1623 ......................................................... 72 Non ci sarebbe bisogno di discussioni tra due filosofi, Leibnitz 1646 ................... 74 Le probabiltà condizionate, Thomas Bayes 1702 ................................................... 77 Una ipotesi fittizia può spiegare molti fenomeni, Eulero 1707 .............................. 79 Quando vediamo un libro, chiediamoci se contiene qualche ragionamento astratto sui numeri, Hume 1711 .......................................................................................... 82 Mercato e liberismo, Adam Smith 1723 ................................................................. 86 La più grande soddisfazione non è la conoscenza, ma il processo dell'apprendimento, Gauss 1777 ............................................................................. 92 Attenzione ai segnali deboli e alla gestione dei rischi, G. Leopardi 1798 .............. 95 Il principio di precauzione e i costi della non scienza, C. Cattaneo 1801 .............. 98 And, Or, Not, True, False, George Boole 1815 .................................................... 111 Deduzione, induzione, abduzione, Peirce 1839 .................................................... 113 La scuola classica di direzione aziendale, Henry Fayol 1841 .............................. 117 Classificare i fenomeni e scegliere le strategie migliori, Pareto 1848 .................. 119 La previsione diviene impossibile e si ha un fenomeno fortuito, Poincaré 1854 . 122 L'organizzazione come meccanismo, Taylor 1856............................................... 125 L'induzione matematica, Peano 1858 ................................................................... 127 Pianificazione delle operazioni, H. Gantt 1861 .................................................... 129 23 problemi per il XX secolo, D. Hilbert 1862 .................................................... 131 Circolarità bidirezionale, Edgar Lee Masters 1868 .............................................. 133 Le curve algebriche sono opera di Dio, le superfici algebriche del diavolo, F. Enriques 1871................................................................................................... 135 Il Voltaire del 1900, Bertrand Russell 1872 ......................................................... 141 Premio Nobel 1909, Guglielmo Marconi 1874 .................................................... 144 Ogni conoscenza della realtà ha origine dall'esperienza e in essa si conclude, Einstein 1879 ........................................................................................................ 147 Serendipity, la scoperta della penicillina e degli antibiotici, A. Fleming 1881 .... 153 Innovazione, capitali e sviluppo, J. A. Schumpeter 1883 ..................................... 156 Risolvere problemi è come il nuotare, G. Polya 1887 .......................................... 159 La cibernetica, Norbert Wiener 1894 ................................................................... 162 Dalla macchina da scrivere al primo computer, Adriano Olivetti 1901 ............... 165 Fare ipotesi per stimare gli ordini di grandezza delle soluzioni, Fermi 1901....... 172 Falsificare e corroborare le teorie, Karl Popper 1902........................................... 176 L'architettura del computer, J. von Neumann 1903 .............................................. 180 Cambiamenti radicali e incrementali, J. Juran 1904 ............................................. 185 Il Cane a sei zampe amico dell'uomo a quattro ruote, Mattei 1906...................... 188 Aritmetica indecidibile o incompleta? Terremoto nei fondamenti della matematica, Kurt Goedel 1906 ................................................................................................. 192 Probabilità come scommessa o come pronostico di singoli individui, Bruno De Finetti 1906........................................................................................................... 195 4 R. Chiappi - Problem solving Analisi delle interdipendenze settoriali, Leontief 1906 ........................................ 198 Management is doing things right; leadership is doing the right things, Peter Drucker 1909 ............................................................................................... 201 Macchine pensanti? Alan Turing 1912................................................................. 205 La programmazione lineare, George B. Dantzig 1914 ......................................... 208 Processi decisionali con razionalità limitatav, Herbert Simon 1916 .................... 213 La dinamica dei sistemi, J. W. Forrester 1918 ..................................................... 217 I problemi importanti sono sempre complessi, Edgard Morin 1921 .................... 222 Logica sfumata o logica Fuzzy, Lofti Zadeh 1921 ............................................... 229 I problemi sono inquadrati nell'ambito del paradigma dominante, Thomas Kuhn nato nel 1922 ........................................................................................................ 232 Data base relazionale per gestire efficamentente i dati, E. F. Codd 1923 ............ 235 L'anarchismo metodologico, P. Feyeranbend 1924 .............................................. 238 Creatività come scienza esatta, Altshuller 1926 ................................................... 242 Giochi non a somma zero e non cooperativi, John Nash 1928 ............................. 245 Il primo personal computer, P. Perotto 1930 ........................................................ 248 Il pensiero laterale: sei cappelli per pensare, E. de Bono 1933 ............................ 251 Problem solving e decision making, John Adair 1934 ......................................... 255 Processi decisionali multiattore e multi obiettivo, Bernard Roy 1934 ................. 260 Le perdite sono percepite con intensità doppia dei guadagni: Prospect teory, Daniel Kahneman 1934 ........................................................................................ 263 La natura del lavoro manageriale, Henry Mintzberg 1939 ................................... 267 Geni e Memi, Richard Dawkins 1941 .................................................................. 270 Il modello delle 7 S, Tom Peters 1942 ................................................................. 275 La scissione corpo-mente e l'errore di Cartesio, A. R. Damasio 1944 ................. 279 Il foglio elettronico per rappresentare e risolvere problemi, Frankston 1949 ...... 284 Energia dalla fusione nucleare fredda, Andrea Rossi 1950 .................................. 289 Ingegneria inversa, Steven Pinker 1954 ............................................................... 294 Il software che ha decretato il successo di Internet, Tim Berners-Lee 1955 ........ 297 Gli impostori non sono solo maghi e streghe, ci sono anche gli impostori intellettuali, Alan Sokal 1955 ............................................................................... 303 Nel cervello i numeri sono rappresentati da una retta numerica, Dehaene 1965.. 308 Gli OGM in televisione: la fragola pesce, Antonio Pascale 1966 ........................ 312 Conclusioni ........................................................................................................... 321 Indice Cronologico ............................................................................................... 324 Indice degli Argomenti ......................................................................................... 328 Indice dei Nomi .................................................................................................... 331 Bibliografia ........................................................................................................... 334 Collane divulgative disponibili anche in edicola .................................................. 342 CD - DVD disponibili anche in edicola: .............................................................. 342 Immagini utilizzzate nel testo ............................................................................... 343 5 R. Chiappi - Problem solving 6 R. Chiappi - Problem solving Presentazione Problem solving è un termine moderno che indica una tecnica antica quanto l’uomo, una delle attività principali del pensiero. Tutte le attività che l’uomo, ma forse non solo, mette in atto con l’obiettivo di raggiungere una situazione attesa a partire da una condizione data rientrano nell’ambito del problem solving. Roberto Chiappi traccia alcune idee che hanno segnato il percorso dell’umanità, idee legate a uno specifico individuo che le ha avute o le ha generate e che hanno determinato una biforcazione tra i percorsi possibili dell’umanità. Queste 102 schede che l’autore ha scelto di inserire in questo percorso vogliono essere delle riflessioni sui principali snodi del pensiero umano, sulle idee che hanno cambiato il corso del pensiero e della vita dell’uomo. I personaggi che si incontrano in questa rapida rassegna non sono noti esclusivamente per il pensiero che Chiappi ha riportato, pertanto questo libretto non è pensato come una enciclopedia del pensiero umano. Si incontrano filosofi ma non è una storia della filosofia, si incontrano scienziati ma non è una storia della scienza, né delle tecnologie. Il filo logico che accomuna questi personaggi è l'aver generato idee utili per la identificazione e la soluzione di problemi. Queste 102 schede sono state presentate su Matematicamente.it e quasi tutte hanno generato delle interessanti discussioni con l’autore, discussioni che sono state riportate in questo libro poiché arricchiscono i punti di vista e danno freschezza alla discussione. 7 R. Chiappi - Problem solving 8 R. Chiappi - Problem solving Il messaggero aveva la lingua pesante [Enmerkar, circa 3000 a.C.] I cacciatori-raccoglitori del paleolitico e poi del mesolitico (15.000-8.000) a.C. usavano tacche incise su punteruoli d'osso per contare con un sistema di corrispondenza univoca. Le più antiche ossa a tacche di questo tipo furono rinvenute in due siti paleolitici del Libano datati 15.000-12.000 a.C.: una tacca rappresentava probabilmente una unità di riferimento (un animale o una cosa), due tacche due unità, tre tacche tre unità e così via. All'epoca non si possedeva il concetto di numero, ma si pensavano le somme come serie di entità scollegate (uno + uno + uno + ...) e non come insiemi coerenti (i numeri cardinali 1, 2, 3, ...). Nel 1960 in Congo è stato trovato un reperto, denominato "Osso d'Ishango" risalente a circa 20.000 anni fa e inciso con diverse serie di tacche. Vedi su Wikipedia le voci: "Osso d'Ishango" e "Storia dei numeri". Da queste incisioni alcuni hanno dedotto che, i cacciatori e raccoglitori africani del neolitico potessero avere, per casi specifici, il concetto astratto di numero, e la conoscenza di moltiplicazione, divisione e dei numeri primi, in tempi largamente antecedenti alla scrittura, all'agricoltura e alla creazione delle città. Attorno al 3.300 a.C. nella città sumera di Uruk (situata nell'attuale Irak) a causa dell'articolata struttura organizzativa si era avvertita la necessità di affrontare le complesse problematiche relative alle attività amministrative e contabili in una maniera tale che fosse resa possibile, in qualche modo, la verifica delle transazioni economiche: i primi segni di calcolo astratto si hanno, infatti, nelle tavolette pittografiche inventate dai Sumeri. Nel 3000 a.C. Enmerkar, re di Uruk e nonno del più celebre Gilgamesh, inventa la scrittura cuneiforme su tavolette di argilla; la legenda racconta che lo abbia fatto per scambiare messaggi diplomatici in modo affidabile (cioè non orale) con il signore di Aratta (città dell'attuale Iran). Sarà proprio la scrittura ad eliminare le inadeguatezze dei sistemi di conteggio basati sui metodi pittorici e dei contrassegni, ponendo fine alla necessità della corrispondenza univoca mediante l'introduzione di speciali simboli che esprimono i numeri astratti. I Sumeri sono stati anche i primi a inventare le città organizzate, i primi a introdurre l'istituto regale, i primi a inventare la scrittura e i primi ad inventare la scuola. 9 R. Chiappi - Problem solving E il popolo stette intorno a Mosè dal mattino sino alla sera [Mosè, circa 1300 a.C.] La Bibbia racconta che Mosè, mentre guidava il suo popolo dall’Egitto alla Terra promessa, stabilisse, con l'aiuto di Dio, le Capi di regole fondamentali per l'organizmigliaia zazione e la convivenza civile (circa 1300 a.C.). I problemi che doveva affrontare e che il popolo Capi di centinaia quotidianamente gli sottoponeva, erano i più vari: lavoro, agricoltura, Capi di decine bestiame, casa, cibo, legna, produzione di manufatti, costruPopolo di Mosè zioni, acquisti, scribi, banche, giustizia, tasse, scuola, religione, diritto di famiglia, sanità, servitori, addestramento militare, difesa, ecc. Un giorno Ietro, il suocero di Mosé, lo vide che come di consueto stava al centro del suo popolo per ascoltare, comprendere e risolvere i problemi di tutti. "Che cos'è questo che tu fai - chiese Ietro a Mosè - per il tuo popolo? Perché siedi tu solo mentre il popolo sta intorno a te dalla mattina alla sera?... Non va bene quello che fai! Finirai per soccombere tu e il tuo popolo che è con te, perché il compito è troppo pesante per te; tu non puoi attendervi da solo. Ora ascoltami: ti voglio dare un consiglio... sceglierai tra tutto il popolo uomini capaci, competenti e integri che rispettino Dio, uomini retti che odino la venalità e li costituirai come capi di migliaia, capi di centinaia, capi di cinquantine e capi di decine... Quando vi sarà una questione importante, la sottoporranno a te, mentre essi giudicheranno ogni problema minore... Mosè ascoltò la voce del suocero e fece quanto gli aveva suggerito". Per più di tre millenni la struttura gerarchico piramidale ha consentito la gestione dei problemi di ogni tipo di organizzazione e ancora oggi, qualunque tipo di struttura (funzionale, divisionale, per progetti, matriciale, a rete, snella ecc.) comprende, in maniera maggiore o minore, aspetti di quella gerarchica attuata da Mosè. 10 R. Chiappi - Problem solving Le proporzioni: modelli e realtà [Talete, nato nel 624 a.C.] Per Talete, vissuto attorno al 600 a.C., il principio di tutte le cose era l'acqua. Oggi gli scienziati ci dicono che per sapere se su un pianeta (ad esempio Marte) è possibile trovare tracce di vita la precondizione è scoprire se su di esso ci sia, o ci sia stata, l'acqua. Sempre oggi molti scienziati e futurologi ci spiegano che il principale problema dell'organizzazione planetaria sarà in futuro, forse ancor prima del cibo e dell'energia, quello dell'accesso all'acqua per tutte le popolazioni. A Talete, il primo dei sette savi dell'antichità, è attribuita l'esortazione "Conosci te stesso" incisa sul tempio di Delfi; questa esortazione oltre che per gli individui è quanto mai attuale per le imprese che, per affrontare i problemi, devono conoscere approfonditamente i propri punti di forza e debolezza: le risorse disponibili, le competenze, le tecnologie, i mercati, i clienti, i fornitori, la situazione economica finanziaria, ecc. Non è certo che Talete abbia dato la dimostrazione del teorema che porta il suo nome né che abbia ideato il metodo che ne consegue per la misura dell'altezza delle piramidi; certo è il fatto che abbia applicato tra i primi le proporzioni per risolvere problemi. Nella gestione delle organizzazioni il concetto di proporzionalità è tra quelli più utilizzati sia nella versione nota ai greci di proporzionalità tra grandezze omogenee sia nella versione, introdotta da Galilei, di proporzionalità tra grandezze eterogenee (Es. quantità realizzate, ore spese, costi sostenuti). I leggendari episodi di Talete che cade in una buca per osservare le stelle e quello del pragmatico investitore che acquista tutti i frantoi in vista di un eccezionale raccolto di olive è un po' la radice dell'eterna discussione tra chi sostiene che la filosofia e la matematica debbano essere dedicate solo alla pura speculazione teorica volta alla conoscenza e chi invece sostiene che esse siano anche potenti strumenti per la soluzione dei problemi pratici delle organizzazioni umane. 11 R. Chiappi - Problem solving Scritto da Roberto il 17/08/2013 Scrive Piergiorgio Odifreddi su Repubblica del 7 Agosto 2013: “… Il vero lascito Egizio è la sua matematica che costituisce il fondamento della nostra scienza e della nostra tecnologia. Anzi della intera cultura umana, visto che sembra che la scrittura sia nata proprio in Egitto, più di cinquemila anni fa, per evoluzione del primitivo sistema di notazione contabile, da cui poi si sviluppò anche l’aritmetica. Nei musei di mezzo mondo si possono osservare le statue che mostrano contabili egizi, e i successivi scribi assisi con i loro strumenti di lavoro: papiro e rullo, calamaio e pestello, pennello e righello… Gli egizi non facevano però i conti nel sistema decimale che noi impariamo fin dalle elementari. Sorprendentemente, usavano invece il sistema binario dei computer moderni, tre millenni prima che Leibnitz credesse di averlo inventato nel 1679. E anche due millenni prima dei Cinesi e uno prima degli Indiani che lo riscoprirono indipendentemente molto dopo gli Egizi… La geometria dell’antico Egitto è comunque molto più nota della sua aritmetica… In greco “geometria” significava “agrimensura”, e in egiziano praticanti di quest’arte venivano chiamati “tenditori di funi”; la corda tesa era infatti uno strumento versatile che poteva servire allo stesso tempo da riga e compasso. Mediante questo strumento, e millenni prima che i Greci ne divenissero i più sofisticati interpreti, gli Egizi stabilirono i rudimenti della geometria… Dei matematici Egizi non ci sono pervenuti nomi memorabili, ma di alcuni loro allievi si: sia Talete che Pitagora, infatti hanno studiato in Egitto...” 12 R. Chiappi - Problem solving Chi sa fa, chi non sa insegna [Lao Tsu, circa 600 a.C.] Lao-tzu, fondatore del taoismo e contemporaneo di Confucio (VI-V sec. A.C.) sebbene di qualche decina di anni più vecchio, sosteneva che, se un governo vuole attenersi al tao, deve ridurre al minimo l'ingerenza della politica nella vita dei suoi sudditi (posizione che oggi sarebbe condivisa da molti liberisti) e lasciare che la natura segua il suo corso. “Smettila di pensare, e metti fine ai tuoi problemi. Qual è la differenza tra sì e no? Qual è la differenza tra successo e fallimento? Dovresti apprezzare quello che gli altri apprezzano evitare quello che gli altri evitano? Che cosa ridicola!” "Quando i tempi sono tranquilli, è facile agire: prima che compaiano le ombre minacciose di PROBLEMI INCOMBENTI, è facile tracciare piani d'azione. Ciò che è fragile si rompe facilmente, ciò che è minuscolo si disperde facilmente. Prendete le vostre precauzioni prima che compaiano i guai, regolate le cose prima che inizi il disordine. L'albero più gigantesco è nato da un piccolo germoglio. La torre più alta è sorta da una manciata di terra. Un viaggio di mille miglia è iniziato da un singolo passo. Un grande principio non può essere suddiviso, perciò non può essere contenuto da molti recipienti" TAO TE CHING. Interessante anche un altro pensiero del Tao Te Ching che, se separato dal suo contesto, potrebbe essere il manifesto del cattivo manager: "Nel governo del saggio, egli tiene vuoti i loro cuori, riempie loro il ventre, indebolisce le loro ambizioni, e rafforza le loro ossa. Fa sempre sì che il suo popolo sia senza astuzia o desideri, e che gli abili abbiano paura ad agire." Un pensiero del Tao Te Ching che mi è sempre piaciuto è "Chi sa non parla, chi parla non sa" perché si contrapponeva alla cultura (fortemente pratica e operativa) della azienda in cui lavoravo piuttosto ostile alla teoria, lo studio e la formazione. Ricordo un collega ed amico che mi chiamava con simpatia, ma anche con una punta di ironia "lo scienziato" e ricordo l'ostilità verso i consulenti della Bocconi sintetizzata nella esclamazione: "basta con i professori!". La cultura aziendale, pratica e di successo, era racchiusa nel motto (forse dovuto a Lao-tzu?!): "Chi sa fa, chi non sa insegna, e chi non sa insegnare, insegna ai formatori". 13 R. Chiappi - Problem solving Tutte le cose che si conoscono hanno un numero [Pitagora, nato nel 570 a.C.] A Pitagora è attribuito il pensiero: "Tutte le cose che si conoscono hanno un numero; senza quello nulla sarebbe possibile conoscere né sapere". Ricordo con molta stima e simpatia un direttore della pianificazione e controllo che aveva una grande fiducia nei numeri del conto economico di un'impresa. Per ciascuna area di businness e per ogni semestre, faceva calcolare l'incidenza dei costi (lavoro, materiali, appalti, diversi), degli ammortamenti, degli oneri e degli utili e delle imposte sui ricavi. Chiamava queste tabelle matrici delle percentuali e riteneva che ciascun valore dovesse mantenersi entro certi limiti per uno sviluppo sano dell'azienda. A noi giovani (un economista, due ingegneri, uno statistico ed un perito informatico) aveva dato, tra l'altro, il compito di investigare se queste percentuali dovessero avere, come lui pensava, un valore ottimale per l’equilibrio dell’impresa. Terne pitagoriche erano già note ai babilonesi (Es. 3,4,5) e agli indiani (Es. 5,12,13), ma Pitagora ebbe il merito di generalizzare il problema (anche se non è certo che dette dimostrazione del suo teorema) per valori qualunque dei cateti e dell'ipotenusa di un triangolo rettangolo. Se i cateti valgono 1, l'ipotenusa vale radice di 2: pare che così sia venuto fuori lo scandalo dei numeri irrazionali (radice di 2 non è un numero razionale). Con Pitagora iniziò a prevalere l'idea che la matematica dovesse rivolgersi alla conoscenza pura in contrapposizione alla concezione pratica e applicativa (pastorizia, agricoltura, astronomia) che ne avevano avuto gli egizi e i babilonesi. Il concetto di distanza tra due punti in uno spazio a n dimensioni è strettamente collegato al teorema di Pitagora ed esso è fondamentale per molti problemi decisionali e gestionali delle organizzazioni: dalle scelte con criteri multipli, al controllo di qualità, al filtro di Kalmann per la guida e il controllo dei sistemi robotizzati. 14 R. Chiappi - Problem solving Non credete a una cosa perché molti ne parlano [Buddha, nato nel 565 a.C.] “Non credete a nulla in base alla sola autorità dei vostri maestri o dei sacerdoti. Dopo un esame attento, credete a quello che voi stessi avete messo alla prova e trovato ragionevole, e conformate ad esso la vostra condotta”. Subito dopo l'illuminazione (circa 500 a.C.), nel famoso discorso tenuto a Benares il principe Siddharta enunciò le quattro nobili verità: I. la vita è inevitabilmente dolore, II. il dolore è inevitabile conseguenza del desiderio, III. il dolore si può eliminare solo eliminando il desiderio, IV. il desiderio si può eliminare solo percorrendo l'ottuplice sentiero: 1) retta visione, 2) retta decisione, 3) retto eloquio, 4) retta condotta, 5) retto stile di vita, 6) retto sforzo, 7) retta attenzione, 8) retta concentrazione. Per le organizzazioni si potrebbe tradurre in: 1. problem setting, 2. problem solving, 3. comunication, 4. execution, 5. business ethics, 6. resources control, 7. managerial control, 8. updated planning. Buddha, citato nel Majjhima-Nikaya, disse "Io non ho spiegato che il mondo è eterno o non eterno. Io non ho spiegato che il mondo è finito o infinito". Questa visione è alternativa alla logica di Aristotele, basata sul principio di non contraddizione (A o non A), che ha dominato la filosofia e la scienza occidentale sino all'inizio del 1900. La meccanica quantistica (dualismo onda corpuscolo) e successivamente le logiche polivalenti e fuzzy (sfumate tra 0 e 1) hanno cambiato le cose: nei sistemi radar, nei computer, nella robotica, negli elettrodomestici, nelle auto ad iniezione, nei condizionatori, ecc. la logica sfumata è stata determinante 15 R. Chiappi - Problem solving per il salto di qualità delle tecnologie. Il pensiero richiamato nella figura oltre che agli individui può essere rivolto alle organizzazioni esortandole a risolvere i propri problemi senza essere schiave delle mode e dei guru del management. Due sono gli aspetti posti all'attenzione da Siddharta: la ragionevolezza dei singoli e l'osservazione spassionata dei fatti. Oggi le principali tecniche di meditazione derivate dalle antiche pratiche buddiste sono: 1) Concentrazione, nella quale il soggetto si concentra sul respiro e, quando arrivano pensieri, si distoglie da questi, pacatamente, ma in maniera ferma. 2) Amore, in cui il soggetto pensa attivamente a un momento in cui ha desiderato il bene di qualcuno e lo utilizza per desiderare il bene degli altri. 3) Consapevolezza, in cui soggetto presta attenzione a tutto quello che gli arriva nella mente, senza tentare di modificarlo o di allontanarsene, finché non giunge spontaneamente un altro pensiero. Gli psichiatri dell’università di Yale, utilizzando la risonanza magnetica funzionale, hanno identificato nel cervello due sistemi (non localizzati in aree specifiche): • DMN) Default memory network, che genera il continuo emergere nella mente di idee, ricordi, immagini, timori e tutto quello che affiora spontaneamente nella coscienza e che può andare ad interferire con ciò che si sta facendo in quel momento (così passato e futuro interferiscono con il presente). • OON) Object oriented network, che si attiva quando un soggetto è pienamente concentrato nel presente e nel compito che sta eseguendo in quel momento. Normalmente, quando si è in stato di riposo, prevale l’attività delle aree cerebrali Dmn mentre quando si è concentrati su di uno specifico lavoro prevale l’attività delle aree Oon. Un’eccessiva e anormale attività di Dmn può creare nell’individuo ansia depressione e disturbi dell’attenzione nell’esecuzione dei compiti. Secondo i ricercatori di Yale le persone esperte e dedite alla meditazione non presentano quasi mai fenomeni d’interferenza del sistema Dmn con il sistema Omn. I ricercatori stanno studiando se la pratica della meditazione possa trovare nuove e precise applicazioni terapeutiche. Steve Jobs, uno dei fondatori della Apple, era un convinto buddista e riconosceva che il tempo trascorso in India a meditare aveva anche migliorato la sua capacità di visione e comprensione del mondo degli affari compreso il design e la qualità dei prodotti della Apple. Oggi le filosofie orientali hanno convinto i top manager di molte multinazionali mondiali, poiché un po’ di meditazione può servire anche il business, oltre che la salute dei dipendenti: ecco perché molte aziende americane ed europee offrono questa opportunità ai propri quadri direttivi e dirigenti. Si tratta di allenare la mente a concentrarsi, a vedere gli eventi con maggior chiarezza, a trovare spazio per la creatività e migliorare le relazioni sociali con tutti gli stakeholders (collaboratori, clienti, dipendenti, fornitori, finanziatori, ecc.). Tutto questo si traduce poi, sul piano dei risultati, in una maggior efficacia/efficienza, in una migliore capacità di prendere decisioni e di lavorare in gruppo. La meditazione, come hanno dimostrato 16 R. Chiappi - Problem solving diverse ricerche scientifiche basate anche sulle osservazioni della risonanza magnetica funzionale, riduce il livello di cortisolo (ormone collegato allo stress) e quando questo accade la mente diventa più calma, si concentra meglio e decide meglio. La meditazione provoca modifiche nella materia grigia del cervello, soprattutto nelle aree associate alla memoria, al senso del se, all’empatia e alla riduzione dello stress. Una indagine su un gruppo di dirigenti, che avevano seguito un corso di meditazione di 8 settimane, ha rivelato che l’80% dei dirigenti di alto livello aveva migliorato le proprie capacità di prendere decisioni e l’83% avevano acquisito una migliore attitudine ad ascoltare gli altri. Il 9 Novembre 2012 è comparso un articolo del Dalai Lama che tra l’altro scriveva: “Quello che mi ha sorpreso di più negli uomini dell’occidente è che perdono la salute per fare i soldi. E poi perdono i soldi per recuperare la salute. Pensano tanto al futuro che dimenticano di vivere il presente in tale maniera che non riescono a vivere né il presente né il futuro. Vivono come se non dovessero morire mai e muoiono come se non avessero mai vissuto”. 17 R. Chiappi - Problem solving Se in riva al fiume vedi qualcuno che ha fame non regalargli un pesce... ma insegnagli a pescare [Confucio, nato nel 551 a.C.] "C’è una parola - chiese Tzu-Kung - che possa essere adottata come regola di condotta, vita natural durante? - Il maestro rispose - Non è forse Empatia la parola? Non fare agli altri quello che non vorresti venisse fatto a te". Analettici XV, XXII E' interessante osservare che uno dei principi della convivenza sociale, attribuita dalla nostra cultura al cristianesimo, sia in realtà stata formulata in Cina da Confucio 500 anni prima. E' solo del 1995 la scoperta dovuta all'italiano Giacomo Rizzolatti dei "neuroni a specchio" che spiegano molto del nostro comportamento sociale e in particolare del meccanismo dell'empatia e dell'imitazione. Scriveva Confucio (Analettici I): "Se il sovrano è virtuoso anche il popolo lo sarà". Confucio si riteneva, e probabilmente fu, un maestro (svolse concretamente per molti anni il lavoro d'insegnante) che spronava a seguire il tao (il sentiero o la strada) degli avi e della tradizione nel rispetto delle gerarchie sociali, ma non si espresse solo in termini di mantenimento dello status quo: se i governanti sono ingiusti o se falliscono il popolo ha il diritto di ribellarsi. Può essere sorprendente, per noi occidentali, scoprire che indipendentemente dalla filosofia occidentale, e in particolare da Socrate, Confucio riflettesse sulla conoscenza: “Sapere sia di sapere una cosa, sia di non saperla: questa è la conoscenza.” Mao Tse Tung e la repubblica popolare cinese negli anni 60 dello scorso secolo sostennero fortemente il confucianesimo, ma lo avversarono altrettanto fortemente negli anni 70 durante la rivoluzione culturale. Diverse massime del celebre libretto rosso di Mao sono in realtà riprese da pensieri di Confucio tra cui quella riportata nel titolo che fa pensare, nelle imprese moderne, ai progetti di trasferimento delle tecnologie. 18 R. Chiappi - Problem solving Tutto scorre e tutto fugge, nulla permane [Eraclito, nato nel 550 a.C.] Nello stesso fiume son sempre acque diverse quelle in cui ci bagnamo: non è possibile bagnarsi due volte nel medesimo fiume. "E' la stessa cosa il vivo ed il morto, il desto e il dormiente, il giovane ed il vecchio: giacché ognuno di questi opposti mutandosi è l'altro e a sua volta l'altro mutandosi è l'uno" (fr.88). "Gli uomini non sanno come ciò che è discorde è in accordo con se: armonia di tensioni opposte, come quelle dell'arco e della lira" (fr.51). Ciò che bilancia la mutevole natura del mondo è il logos (pensiero o ragione), talvolta erroneamente equiparato al tao di Lao Tsu. E' però interessante osservare che attorno al 500 a.C. in Grecia ed in Cina siano, esistite personalità eccezionali come Pitagora ed Eraclito, Lao Tsu e Confucio e, a metà strada tra loro in India, il principe Siddharta (Buddha). In tempi moderni Hegel vide in Eraclito il fondatore della dialettica, ma aveva interpretato la dottrina eraclitea della tensione tra gli opposti come conciliazione o armonia. Per Eraclito invece gli opposti sono uniti, ma mai conciliati: il loro stato permanente è la guerra. Più calzante è il rifarsi ad Eraclito del matematico dello scorso secolo Renè Thom, che con la sua teoria delle catastrofi ha ben descritto i processi di biforcazione improvvisi che si osservano nelle strutture naturali e in quelle sociali (qualcuno ha forse visto il film Sliding doors). Nelle aziende il cambiamento (impulsivo o incrementale) è sempre stato, da un lato un modo per affrontare le situazioni problematiche, dall'altro lato è stato fonte di nuovi problemi. Il Vertice della organizzazione lancia progetti di Change management, i consulenti riferiscono sulla resistenza al cambiamento di dirigenti e quadri; i dipendenti, ironicamente, ribattezzano il tutto: "Cambiate il management!". Un tipico dialogo svoltosi in una grande azienda piemontese (A. Aparo, Next, N° 16, 2003) tra un innovatore entusiasta e un dirigente conservatore è il seguente: - Ma perché va bin parej? (va bene così?) - Perché l'uma sempre fait parej (perché abbiamo sempre fatto così) - Ma perché l'uma sempre fait parej? - Perché va bin parej! 19 R. Chiappi - Problem solving Pianificate quello che è difficile... quando è ancora facile [Sun Tsu, circa 500 a.C.] "Pianificate quello che è difficile quando è ancora facile, fate quello che è grande quando è ancora piccolo. Le imprese più difficili debbono essere iniziate quando sono ancora facili, le imprese più grandi devono essere fatte quando sono ancora piccole. Per questo motivo i saggi non fanno mai imprese troppo grandi, e questo è il motivo per cui raggiungono la loro grandezza". Sun Tzu, L'arte della guerra, circa 500-300 a.C. In caso di guerra l’importante è vincere e vince solo chi sa pianificare in modo che quando si scende in campo si ottenga il massimo profitto nel minor tempo possibile, meglio se senza combattere o col minimo delle perdite. La pianificazione deve avvenire in un contesto variabile, con pronte reazioni ai cambiamenti di situazione che portino a rapidi aggiustamenti dei piani strategici e delle tattiche operative. L'arte della guerra riprende molti temi dal Tao-te Ching di Lao Tzu, ma anche dal più antico testo classico cinese lo I Ching che recita: "I veri leader quando hanno un progetto pianificano sin dall'inizio" e "I leader, considerano sempre i problemi e cercano di prevenirli." Mentre per la dottrina militare occidentale (ripresa da von Clausewitz) la forza non è nient'altro che l'applicazione della potenza militare, per Sun Tzu la forza di una nazione è l'esercizio dell'influenza, dell'autorità e dell'energia messe in insieme. I principi esposti nell'Arte della guerra avrebbero ispirato i modelli di management ed in particolare di marketing che sono alla base alla base dello sviluppo della Cina, del Giappone e del Sud-Est asiatico. Il trattato fonda il suo pensiero sul concetto di mou, ossia calcolo intelligente: massimo risultato con il minor dispendio di energie e risorse. Due dei principi più famosi: • "la politica è la prosecuzione della guerra sotto altre forme"; • "la vittoria più ambita è quella che si conquista senza battaglia e addirittura senza schieramento militare". Le teorie esposte nell’Arte della guerra, oltre ad essere considerate ancora attuali dai moderni strateghi militari, hanno trovato applicazioni anche in altri campi, soprattutto in quello delle strategie manageriali, che attingono ad esse per modelli di comportamento da adottare nelle situazioni competitive. Ad esempio G. A. Michaelson, manager di alto livello nella classifica della rivista Fortune, individua i seguenti punti chiave per conquistare i propri obiettivi: • il rispetto per il consumatore; • l’importanza dell’organizzazione delle informazioni; • la rilevanza della posizione; • l’uso della sorpresa; • l’utilizzo sapiente delle proprie forze; • la necessità di una struttura di comando ben organizzata. 20 R. Chiappi - Problem solving Socrate sa di non sapere [Socrate, nato nel 469 a.C.] Socrate sa di non sapere ... ma attraverso la maieutica e l'ironia cerca di concretizzare - o realizzare?- le potenzialità delle persone e quindi anche le capacità di gestire i problemi. Diogene Laerzio in Vite dei filosofi attribuisce a Socrate il seguente pensiero: "Esiste solo un bene, la conoscenza, e solo un male, l'ignoranza". Plutarco, in Dell'esilio, gli attribuisce: "Non sono un ateniese o un greco, ma un cittadino del mondo". La maieutica di Socrate ebbe un massiccio ed esteso revival 24 secoli dopo negli Stati Uniti all'inizio del secondo conflitto mondiale. In quell'epoca il paese si trovò di fronte alla necessità d'immettere milioni di lavoratori nell'industria per sostituire quelli chiamati alle armi. La formazione di nuovi operai, e sopratutto dei capi che dovevano inquadrarli, rappresentò uno dei maggiori problemi del momento la soluzione del quale ricadde sull'industria e su una organizzazione federale creata ad hoc: il T.W.I. (Training Within Industry). Vennero posti alla direzione del nuovo ente i capi del personale di quattro industrie americane fra le più avanzate dal punto di vista organizzativo: Socony Vacuum, Western Electric, American Telegraph and Telephone e U.S. Steel Corporation. Il metodo T.W.I. fu subito adottato in Canada e Gran Bretagna e, nei primi anni del dopo guerra, in Belgio, Francia, Germania e in Italia (C.N.P. Comitato nazionale per la Produttività) nel quadro del piano Marshall per la ricostruzione Europea. Il metodo T.W.I. si basa su 4 fasi: 1) Presentazione, spiegazione e identificazione del problema da parte del leader. 2) Raccolta di tutti i fatti relativi al problema da parte di tutti i partecipanti. 3) Discussione, facilitata dal leader, sui fatti presentati e sulla loro importanza. 4) Riepilogo della discussione da parte del leader e scelta della miglior soluzione. Il leader non esprime opinioni ma pone domande, ricorre all'ironia, al metodo dei casi e alla drammatizzazione; insomma, come Socrate, riconosce di non sapere ed interroga gli altri. Il metodo T.W.I. è un antesignano delle tecniche di brain storming e di quelle adottate nei circoli di qualità giapponesi 21 R. Chiappi - Problem solving La logica come potente strumento di problem solving [Aristotele, nato nel 384 a.C.] Aristotele è stato considerato da molti come colui che ha bloccato la scienza (e quindi anche la risoluzione dei problemi) per circa 2000 anni, sia nel mondo occidentale che in quello islamico. In realtà non e così e lo stesso Galilei ne ha dato testimonianza nel Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo: "Sono i suoi seguaci che hanno dato autorità ad Aristotele e non esso che se la sia usurpata o presa..." e nella lettera ai Liceti: "E quando Aristotele vedesse le novità scoperte nuovamente in cielo, dove egli affermò quello essere inalterabile e immutabile, perché niuna alterazione vi si era allora veduta, indubbiamente egli, mutando opinione, direbbe ora il contrario". Il suo interesse per l'osservazione scientifica non era limitato a discipline quali la fisica, la biologia e l'astronomia, ma si estendeva alla storia, la psicologia, il linguaggio, l'etica e la politica. La sua influenza sulla filosofia medioevale fu così grande che in un certo modo bloccò l'indagine empirica anche se per lui l'esperienza pratica (diversamente da Platone) è l'origine della conoscenza e la logica è la sua struttura. La logica di Aristotele, considerata dai suoi contemporanei capitolo minore, è tuttora valida, anche se in competizione con logiche polivalenti e sfumate, e ad essa dobbiamo procedure fondamentali del problem solving come: induzione, deduzione, non contraddizione, dimostrazione per assurdo, verità come corrispondenza ai fatti, ecc. Negli Analitici secondi Aristotele scrive: "noi impariamo o per induzione, o mediante dimostrazione. Orbene, la dimostrazione parte da proposizioni universali, mentre l’induzione si fonda su proposizioni particolari." Nella Metafisica scrive: "Il più fermo di tutti i principi è che è impossibile per lo stesso attributo appartenere e non appartenere allo stesso soggetto dallo stesso punto di vista." 22 R. Chiappi - Problem solving Due rette parallele... si incontrano solo all'infinito [Euclide, circa 350 a.C.] Euclide, nato ad Alessandria attorno al 350 a.C., sistematizzò tutte le conoscenze di geometria sviluppate dai greci nell'era classica. Basandosi sulla logica di Aristotele scrisse gli Elementi. Il modo di procedere, esemplare e stringente per risolvere i problemi geometrici, si basa da un lato su assiomi e postulati immediatamente evidenti e dall'altro su teoremi, corollari e lemmi che vengono dimostrati a partire da premesse certe. Il 5° postulato di Euclide, rappresentato in figura, recita: "Quando una retta incontra altre due rette e forma con esse dalla stessa parte angoli interni la cui somma è inferiore a due angoli retti, quelle due rette, prolungate all'infinito, devono incontrarsi dal lato dove si trovano gli angoli la cui somma è inferiore a due retti". Quindi le due rette si incontrano sempre, da una parte o dall'altra, a meno che la somma degli angoli non sia esattamente uguale a 180°, in questo caso le due rette non si incontrano né da una parte né dall'altra: esse sono parallele. “L’ardita idea di Desargues fu quella di aggiungere dei nuovi punti al piano euclideo classico. Per la precisione, si crea un nuovo punto all’infinito per ogni direzione nel piano. Adesso tutte le rette parallele a quella direzione si incontreranno in questo nuovo punto. Possiamo immaginare che il nuovo punto sia infinitamente lontano in quella direzione. Ovviamente, siccome ogni linea si estende in due direzioni opposte, il nuovo punto deve essere infinitamente lontano in entrambe le direzioni! In altre parole, le nostre rette sono diventate degli anelli infiniti. Non è un’idea favolosa? Se due rette si intersecavano prima, continuano a farlo; se erano parallele, adesso si intersecano all’infinito”. P. Lockart, Contro l’ora di matematica: un manifesto per la liberazione di professori e studenti, Rizzoli, Milano 2010, p.86. Molti matematici, tra cui lo stesso Euclide, tentarono senza successo di ridurre il 5° postulato ad altri più evidenti, ma esso assieme a tutta la geometria greca fu considerato valido per circa 2100 anni fino a quando, Gauss e altri, svilupparono geometrie che, pur totalmente coerenti, contraddicevano questo postulato. Le geometrie non euclidee trovarono poi applicazione per risolvere alcuni problemi dello spazio-tempo posti dalla relatività generale di A.Einstein. La geometria di Euclide è sempre viva e molte sono le applicazioni nell'ingegneria e nelle costruzioni. Nella logistica ricordo un programma che sviluppammo per dimensionare il numero di bettoline che dovevano trasportare i tubi necessari alla costruzione di una condotta sottomarina: usammo iterativamente il teorema di 23 R. Chiappi - Problem solving Pitagora generalizzato (Carnot). Nella gestione dei progetti dovevamo giustificare formule empiriche usate per le proiezioni a finire di tempi e costi: usammo con semplicità ed efficacia le proprietà dei triangoli simili. Scritto da Roberto il 15/02/2013 Dostoevskij, nei Fratelli Karamazov, scrive: “Si trovano tuttora geometri e filosofi, anche tra i più illustri, i quali osano perfino supporre che due linee parallele – le quali, secondo Euclide, non possono assolutamente incontrarsi sulla terra – possano invece incontrarsi in qualche punto dell’infinito. Io, mio caro, ho deciso che, se non posso comprendere neppur questo, meno ancora potrei comprendere Dio”. 24 R. Chiappi - Problem solving Datemi un punto di appoggio e solleverò il mondo! [Archimede, nato nel 287 a.C.] Nato a Siracusa nel 287 a.C. Archimede è considerato uno dei più grandi matematici di tutti i tempi (Es. studi sulle aree e sui volumi - Noli turbare circulos meos.) anche se molti sono i suoi contributi alla fisica (Es. trattato sui galleggianti Eureka!), alla meccanica (Es. il principio della leva - da mihi ubi consistam et terram movebo.) e all'ingegneria (Es. la vite senza fine per sollevare l'acqua). Alla fine del 1800 ricomparve un suo palinsesto (Codice C) poi nuovamente scomparso per riapparire alla fine dello scorso secolo e ribattezzato da Netz e Noel nel loro libro : "Il Codice perduto di Archimede". Sembra che Archimede non solo anticipasse, con il metodo di esaustione, il calcolo infinitesimale di Newton e Leibnitz, ma che anche anticipasse concetti della teoria degli insiemi (la corrispondenza biunivoca degli elementi e l'infinito in atto di Cantor) e, nello Stomachion, il calcolo combinatorio. Resta da comprendere perché gli studi e gli eccezionali risultati ottenuti da Archimede ebbero qualche successo solo con gli scienziati e gli ingegneri alessandrini (Ctesibio, Erone, ecc.), ma in generale non ebbero seguito né nel mondo romano, né nel medio evo né nel rinascimento italiano (la matematica di Leonardo da Vinci era molto inferiore a quella di Archimede). Alla fine dello scorso secolo per il collegamento tra la Calabria e la Sicilia fu proposto un progetto denominato "Il ponte di Archimede". Si trattava di tre grossi tubi (due per le auto e uno per i treni) da ancorare sul fondo del mare in modo da collegare la Calabria con la Sicilia: la soluzione sarebbe stata meno rischiosa e a minor impatto ambientale del ponte sullo stretto e meno costosa di un passaggio subalveo del tipo dell'Eurotunnel sotto la Manica. Il canale che collega in Scozia Glasgow ad Edinburgo per superare vari dislivelli funzionava, come molti altri canali, con una serie di chiuse a scala. Nel 2002 è entrata in funzione una gigantesca ruota ad acqua bilanciata, funzionante in base al principio della leva di Archimede: il sistema consente un più veloce transito dei battelli e un notevole risparmio energetico. Gli specchi ustori, con cui si racconta Archimede tenesse a bada la flotta romana che assediava la sua città, ebbero un revival negli ultimi anni con le ricerche (tra i 25 R. Chiappi - Problem solving pionieri l'italiano Carlo Rubbia) sul solare termodinamico. In pratica specchi parabolici concentrano i raggi solari su tubi in cui scorrono nitrati di sodio e potassio che raggiungono la temperatura di 550° C. Attraverso degli scambiatori di calore viene generato del vapore acqueo che fa funzionare le turbine per generare elettricità. Nel 2006 in Sardegna (Olbia) fu ritrovata una ruota dentata epicicloidale appartenente ad un ingranaggio del III secolo a.C. che faceva parte, probabilmente, di una macchina per il calcolo delle posizioni dei pianeti (astrolabio). La forma arrotondata (e non triangolare) dei denti ha fatto comprendere che ad Archimede e agli ellenisti fosse nota una matematica ritenuta, in precedenza, solo moderna. Probabilmente i copisti medioevali non riproducevano quello che non capivano e questo spiegherebbe perché tanta matematica fu reinventata solo con la rivoluzione scientifica del 1600. 26 R. Chiappi - Problem solving Qualità competenza e studi approfonditi [Vitruvio, nato nel 100 a.C.] Qualità, competenza e studi approfonditi debbono essere effettuati nella progettazione delle opere mentre nella realizzazione non sono ammessi ritardi poiché i tempi di completamento debbono essere certi. E se, quando l’opera sarà completata, le spese non supereranno le stime ci saranno complimenti ed onori. Ma se le supereranno del 25% vi saranno penali per il costruttore. (Vitruvio De Architectura - circa 25 a.C.). I Guru del project management fanno coincidere la nascita della moderna disciplina con il presidio della pianificazione e del controllo di tempi, costi e qualità dei progetti, ma tutto è in realtà già contenuto nei pensieri sopra riportati. Fra gli autori latini pochi furono quelli che scrissero qualcosa sulle opere d'ingegneria, l'organizzazione adottata e le infrastrutture realizzate dalla Roma antica. Fra di essi il più importante fu Vitruvio Pollione vissuto al tempo di Giulio Cesare ed Augusto. La sua opera principale, De Architectura, reca tracce evidenti degli ingegneri alessandrini, cita infatti esplicitamente il nome di Ctesibio e parecchie sue invenzioni (la pompa, una balestra ad aria compressa, l'argano idraulico, ecc.). Stupisce che la civiltà romana abbia risolto brillantemente molti problemi ingegneristici, costruttivi ed organizzativi senza lasciare consistenti tracce scritte, come invece fece per il diritto che è rimasto dominante nel mondo occidentale almeno sino all'epoca napoleonica. Anfiteatri, fori, templi, terme, archi, ponti e soprattutto la grande rete stradale e la grande rete degli acquedotti, che per essere compiute hanno richiesto una forte capacità di risolvere problemi pratici, testimoniano che molti servizi pubblici furono meglio organizzati allora che nell'Europa, poniamo del Settecento. L'impero aveva centomila chilometri di strade, l'Italia sola possedeva circa quattrocento grandi arterie e la loro pavimentazione aveva consentito a Cesare di percorrere millecinquecento chilometri in otto giorni. Il telegrafo era sostituito da segnalazioni luminose attraverso fari posati sulle alture, ed è rimasto sostanzialmente identico sino ai tempi di Napoleone. Il prosciugamento del Fucino fu un autentico capolavoro: furono gli egiziani a scoprire i principi dell'idraulica, ma furono i romani a concretarli in acquedotti e fognature, e a loro si deve anche lo zampillo delle fontane della Roma di oggi. In tempi moderni è stato verificato che la costruzione della cupola del Pantheon di Roma, ma anche delle campate di alcuni archi e ponti, è congruente con quello che 27 R. Chiappi - Problem solving si sarebbe realizzato oggi sulla base del calcolo infinitesimale e della moderna scienza delle costruzioni. I Romani, benché nel I secolo a.C. gli alessandrini avessero scoperto il mulino ad acqua, non furono mai interessati alla ricerca di nuove fonti di energia, ma il fatto è spiegabile considerando che lo sfruttamento sistematico delle fonti di energia naturale apparivano più costose di quella animale e umana: cento schiavi costavano meno di una turbina, e la meccanizzazione avrebbe creato un insolubile problema di disoccupazione. Sul Domenicale de Il Sole 24 ore del 3 gen 2010 Cinzia Dal Maso scrive: "Strano ma vero, per gli antichi indiani Roma era il paese degli automi, dove vivevano molti fabbricanti di macchine veicoli di spiriti... Macchine idrauliche di ogni sorta, congegni per l'edilizia capaci di sollevare ogni peso, ingegnosi strumenti per la misurazione del tempo e degli spazi, spettacolari macchine da guerra. Una tradizione di sfruttamento delle risorse naturali magnificata da Cicerone e Vitruvio ... Come il mulino ad acqua di Barbegal (Provenza) fatto di 16 ruote a pale azionate addirittura da due acquedotti. O le enormi miniere spagnole e africane, di proprietà imperiale, dove le macchine idrauliche meccanizzavano estrazione e lavorazione dei metalli. O sistemi sofisticatissimi di irrigazione artificiale dei campi. E poi l'investimento (di privati) e le tecniche inedite usate nel colossale prosciugamento del lago del Fucino. E papiri che svelano complicati calcoli del rischio per valutare l'opportunità dell'investimento in tecnologia, specie nel caso d'imprenditori medio-piccoli." 28 R. Chiappi - Problem solving E non bisogna tenere la mente sempre sotto tensione [Seneca, nato nel 4 a.C.] Secondo alcuni, le migliori soluzioni ai problemi si trovano se la mente non ha sempre il perfetto controllo di se. In proposito Lucio Anneo Seneca, nato a Cordoba nel 4 a.C., scriveva nel De tranquillitate animi: "E non bisogna nemmeno tenere la mente sempre sotto tensione, ma concederle degli svaghi. Socrate non si vergognava di giocare con i bambini; Catone si ristorava con un bicchiere di vino l'animo affaticato dai pubblici impegni; Scipione si dava alle danze con quel suo fisico da trionfatore e da Soldato... Ci furono grandi uomini che si concedevano regolarmente delle vacanze mensili; altri invece dividevano ogni giornata tra riposo e affari. Ricordo che faceva così il grande oratore Asilio Pollione: niente lo tratteneva al lavoro dopo le quattro del pomeriggio; passata quell'ora, non leggeva neppure le lettere, per timore che gli venissero dei problemi, ma in quelle due ore scaricava tutta la stanchezza della giornata... A volte ci aiuterà un viaggio, un cambiamento d'aria un pranzo, qualche bicchiere in più... Se vogliamo credere al poeta greco (Solone nato nel 640 a.C.) "a volte è piacevole fare qualche pazzia"; o a Platone, "invano bussa alla porta della poesia chi è sempre padrone di sé"; o ad Aristotele, "non c'è mai stato un grande ingegno senza un granello di follia". Occorre una certa eccitazione della mente, perché questa riesca a fare qualcosa di grande e straordinario... Finché la mente ha sempre controllo di sé, non può esprimere niente di sublime e di elevato..." Forse proprio per migliorare le prestazioni nella soluzione dei problemi alcune organizzazioni offrono oggi ai loro dipendenti: cucina dietetica, palestra, piscina, yoga e meditazione, teatro, biblioteca dei classici, spazi per la danza e intrattenimenti romantici, training outdoor (vela, montagna, tennis, giochi di squadra), viaggi premio, ecc. "Niente ci appartiene Lucilio, solo il tempo... dunque Lucilio caro, fai quello che mi scrivi: metti a frutto ogni minuto; sarai meno schiavo del futuro se ti impadronirai del presente". Seneca, riprende in questo passo il pensiero di Teofrasto, un allievo di Aristoltele che sosteneva: "Il tempo è la cosa più preziosa del mondo" e anticipa il celebre slogan di Benjamin Franklin: "Il tempo è denaro", ma anche i pensieri di Charles Darwin (L'uomo che osa sprecare anche un'ora del suo tempo non ha scoperto il valore della vita) e di Italo Calvino (Il contrario della rapidità è la fretta). 29