Pronti per:
INIZIARE BENE
“ NORME, PROCEDURE, SCHEDE, AGENDA IMPEGNI PER IL DOCENTE DI SOSTEGNO”
GRUPPO DI LAVORO PROGETTO “I CARE”:
Istituto Istruzione Superiore “R.Casimiri”
Istituto Istruzione Superiore Umbertide
I.P.S.S.A.R.C.T. “Cavallotti” Città di Castello
Istituto Omnicomprensivo Nocera Umbra
Scuola Elementare “D.Tittarelli”
Istituto Istruzione Superiore “Gattapone”
AGENDA DELLE ATTIVITA’ ANNUALI DEL DOCENTE
Mese
Corsi recupero
Settembre
Ottobre
Collegio
Docenti
Unificato
Per indirizzo
Unificato
Corsi sostegno
propedeutici
Riunioni varie
Programmazione
Dipartimenti
Commissioni(accoglienza,
orario,POF,Regolamento,
altro)
Raccolta
dati
alunni:osservazione
Comportamento,
valutazione
conoscenze-obiettivi
minimi
Definizione progetti entro il
15
Analisi dei dati raccolti
C.diC.
Stesura,entro il 30,del
PEP
Colloqui
Esami
Alunni con sospensione del
giudizio.
Supporto all’alunno certificato
Incontro
equipe
pedagogica
Scrutini
Scrutinio finale
di ammissione
alla classe
successiva
psico-
Elezioni rappresentanti
genitori e alunni
Novembre
Definizione progetti-attività
C.diC. aperto rapp.genitori
e studenti
Dicembre
Gennaio
Metà mese
Febbraio
Corsi recupero
Dipartimenti
Marzo
proseguono
C.diC. (gite)
Aprile
Dipartimenti
Maggio
Classi
quinte
Doc.15
Maggio
C.diC. (Libri)
Riunioni preliminari esami
qualifica
C.di C.ammissione esami
Qualifica
Giugno
Ragazzi
con
giudizio
sospeso,fine mese
Metà mese ca.
A metà mese con i genitori
disabili (approvazione del
PEP)
Con i genitori
Pagellino (entro
il20)
Operazioni 1°
quad. (fine
mese
Operazioni 1°
quad.
Con i genitori
Candidati
qualifica
Esami terze
Quinte(dal 21)
Consegna delle pagelle
esterni-esami
Finale:prime.
Seconde,quarte
Finale terze
Ammissione
quinte
Note: 1)argomenti C.diC. (valutazione della classe rispetto agli apprendimenti e alle relazioni-verifica e valutazione
della programmazione-monitoraggio e valutazione area di approfondimento,eventuale riorganizzazione,valutazione
e monitoraggio attività terza area-presentazione,adesione ai progetti-viaggi di istruzione-individuazione di percorsi
pluridisciplinari……)
2)i
registri
per
il
recupero
vanno
consegnati,a
conclusione,in
segreteria
didattica
Nell’ambito del Progetto I Care i Docenti di sostegno dell’Istituto,insieme con quelli delle scuole in rete, hanno ritenuto
opportuno creare una raccolta di materiali utili alla didattica per l’integrazione dell’alunno con bisogni educativi
speciali,indicando anche le tappe dell’attività in questione.
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Disposizioni relative all’insegnante di sostegno
Accoglienza del disabile
Modulistica e schede (osservazione-rilevazione finale)
Schema per stesura PEP (obiettivi minimi-differenziata)
Competenze in uscita scuola primaria,secondaria primo grado,secondaria secondo grado
Schema per stesura relazione finale
Certificato crediti formativi (classe terza)
Attestato crediti formativi (classe quinta)
I disturbi specifici di apprendimento (DSA)
Legge 104/92 Esami di Stato e di Qualifica per gli allievi con handicap certificati in base alla L.104/92 o con
difficoltà certificabili in base alla sola Classificazione internazionale ICD 10 (DSA)
O.M. 90/2001, artt. 15 e 16: norme per lo svolgimento degli scrutini e degli esami nelle scuole statali e non
statali di istruzione elementare, media e secondaria superiore
Agenda degli impegni:piano delle attività
Regolamento terza area
Progetto alternanza scuola -lavoro
“L’ALUNNO DELLA PRIMA CLASSE, QUELLO SCONOSCIUTO”
In concomitanza con l’inizio dell’anno scolastico si propone un momento di conoscenza e di confronto con la nuova realtà
scelta
FASI
Iscrizione
TEMPI
entro 25 Gennaio
ATTIVITA’
Nell’ambito dell’attività dei percorsi di orientamento attivati
dalla Scuola Media l’alunno e la famiglia possono visitare la
scuola ed avere così il primo contatto.La famiglia procede quindi
all’iscrizione facendo pervenire la certificazione attestante la
diagnosi clinica direttamente alla segreteria scolastica.
Pre-accoglienza
Entro Maggio
La scuola organizza attività ed incontri funzionali alla reciproca
conoscenza
Condivisione
Settembre
l’alunno viene presentato al Consiglio di Classe
Accoglienza
Corso anno
Durante la prima settimana vengono predisposte delle attività
rivolte alle classi prime e finalizzate all’inserimento positivo
nella nuova scuola
FASI
PERSONE COINVOLTE
TEMPI
A.
Gruppo
commissione Marzo,Aprile,Maggio,Settembre
scambio
di integrazione,Docenti,Operatori socioinformazioni
educativi,Scuola Media,Genitori
sull’alunno
e
conoscenza
del
nuovo ambiente
B.
Docenti Curricolari e Docente di Marzo,Aprile,Maggio,Settembre
Consapevolezza e Sostegno
Condivisione
C.
Consiglio di Classe,Equipe psico- Marzo,Aprile,Maggio,Settembre
Costruzione
dei pedagogica,Genitori,Operatori
rapporti
interpersonali
D.
Consiglio di Classe,Equipe psico- Marzo,Aprile,Maggio,Settembre
Partecipazione ed pedagogica,Genitori,Operatori
Inclusione
Gruppo
Incontri,colloqui,visione
Incontri nel mese di Marzo
FASE A.
Acquisizione delle
Integrazione
documentazione
Uno o più incontri dall’iscrizione in
informazioni. Visita
Docenti
Alunno con la classe o con la poi
della Scuola e
Docenti e/o
famiglia Docente di Sostegno e Mese di Aprile/Maggio
conoscenza delle sue
Operatori
Docente curricolare coinvolge
risorse
l’alunno
Partecipazione a
laboratori
Tutti i Docenti con primo Consiglio di Classe con Primo periodo di scuola
FASE B.
Presentazione della
la partecipazione lo specialista ASL,i Genitori
situazione dell’alunno al allargata della
che presentano il ragazzo
famiglia,del
fornendo suggerimenti ed
Consiglio di Classe
personale psico- indicazioni per l’approccio
pedagogico
Docente di
Il Docente di Sostegno entra in Primi mesi di scuola
FASE C.
Sviluppo dei rapporti Sostegno e Docenti Classe e gradualmente
interpersonali tra
curricolari
inserisce l’alunno nella Classe.
l’alunno ed i compagni.
Dopo una prima osservazione e
Facilitare la
conoscenza si valuta l’ipotesi
realizzazione di una rete
di fornire informazioni più
relazionale tra i soggetti
precise e/o di avvalersi di
a scuola
progetti specifici
Docenti curricolari Scelta del Percorso (obiettivi Corso anno
FASE D.
Attività didattiche
e di Sostegno
minimi o PEI)
Partecipazione secondo
L’alunno partecipa in base alle
il percorso
capacità al percorso e
condivide le iniziative della
classe
CHI OPERA PER L’INTEGRAZIONE?
D.S
Compiti: Consultivi
Formazione Classi
Assegnazione Insegnanti Sostegno
Rapporto con Comune,ASL,Provincia….
Funzione Obiettivo
Coordina le diverse realtà,
Monitoraggio progetti
Coordina personale
Promuove attività di laboratorio
Controlla la documentazione in ingresso e predispone quella in uscita
Insegnante di Sostegno
Partecipa alla programmazione educativo-didattica
Cura gli aspetti metodologici e didattici
Svolge il ruolo di mediatore dei contenuti programmatici,relazionali
Tiene i rapporti con la famiglia,l’ASL,gli operatori del Comune
Organizza stages lavorativi
Insegnanti curricolari
Accolgono l’alunno favorendone l’integrazione e partecipano alla
programmazione educativa ed alla valutazione individualizzata
Personale socio-sanitario
Collabora alla formulazione del PEI,collabora con gli insegnanti per la
partecipazione alle attività
Si attiva per il potenziamento dell’autonomia della comunicazione e delle
relazioni dell’alunno
Personale ausiliario
Accompagna l’alunno,su richiesta, negli spostamenti interni relativamente ai
suoi bisogni primari
GLH
(Insegnanti,D.S.,Insegnante Organizza incontri periodici.Collabora alle iniziative educativo-didattiche e
Sostegno,Operatori,Genitori)
di integrazione della scuola. Verifca il livello e la qualità dell’integrazione
nelle classi e nella scuola
QUALE PROGRAMMAZIONE?
NORMALE
Rivolta ad alunni con
disabilità fisica
OBIETTIVI MINIMI
Rivolta ad alunni con
disabilità sensoriale
VALUTAZIONE O.M: 395/91 ART:13
ESAMI DI QUALIFICA E ESAMI DI STATO
C.M.163/83
Modalità svolgimento
prove:
•
scritte
•
orali
•
grafiche
•
pratiche
A.318 D. Lvo297/94
•
Prove equipollenti
•
Tempi più lunghi
•
Presenza
assistente
D.P.R.323/98
presenza operatore
scolastico per
gli ausili
DIFFERENZIATA
Rivolta ad alunni con
disabilità
psico-fisica
e
sensoriale
VAL. O.M.395/91 Art.13
PROMOZIONE
CON O
SENZA VOTI
Serve formale assenso
della famiglia,senza Il quale
non può essere valutato
diversamente.
I voti hanno valore legale
solo per proseguire negli
studi e passare alla classe
successiva.
SCRUTINI O.M.90/91 nota
8/7/02
I voti sulla pagella sono
riferiti al PEI e ciò va
indicato solo sulla pagella e
non sul tabellone
ESAMI O.M. 90/01 art.15
Sia per gli esami di qualifica
che per quelli di stato le
prove saranno differenziate
e coerenti con il percorso
formativo
svolto
dallo
studente
C.M.262/88
Si rilascia un attestato di
frequenza in cui si indicano
le capacità e le competenze
raggiunte
DOCUMENTAZIONE
DOCUMENTO
CHI
Diagnosi Funzionale: Operatori
descrive i livelli di
ASL,specialisti privati
funzionalità e la
con vidimazione
previsione di possibile dell’ASL
evoluzione dell’alunno
certificato
PDF
Operatori socioIndica le
sanitari,docenti
caratteristiche
curricolari,docente di
fisiche,psichiche e
sostegno,genitori
sociali dell’alunno e la (art 12,comma 5 e6
possibilità di
della L.104/92)
recupero,le capacità
possedute da
sollecitare e
progressivamente da
rafforzare.
PEI
Operatori socioDocumento in cui
sanitari,docenti
vengono descritti gli curricolari,docente di
interventi integrati ed sostegno,genitori
equilibrati tra loro.
Enti locali
Mira ad evidenziare gli Docenti curricolari
obiettivi,le
esperienze,gli
apprendimenti e le
attività opportune.
Deve essere valutato
in itinere ed
eventualmente
modificatoA questo
segue la
Programmazione
Didattica
individualizzata con gli
interventi didattici
integrati che si
realizzano in classe
fissando obiettivi e
competenze
VERIFICA IN ITINERE Docenti
Riscontro delle attività curricolari,Docente di
programmate nel PEI Sostegno
con eventuali
modifiche
QUANDO
All’atto della prima segnalazione. Deve essere
aggiornata ad ogni passaggio da un ordine di scuola
all’altro
Aggiornato alla fine della:scuola
infanzia,elementare,media,durante la scuola superiore
Entro i primi tre mesi
A metà anno scolastico
DISPOSIZIONI RELATIVE AGLI INSEGNANTI DI SOSTEGNO
A chiarimento e specificazione del particolare ruolo rivestito dagli insegnanti di sostegno all’interno della scuola e per
favorire la collaborazione con le diverse figure che nella stessa vi operano si indicano,di seguito, le procedure destinate a
definire con chiarezza i compiti dell’insegnante specializzato.
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
14.
15.
16.
17.
Presenziare a tutte le riunioni attinenti all’incarico
predisporre una proposta d’orario di servizio (se possibile già dalla prima settimana di scuola ) nel
rispetto dei bisogni dell’alunno e comunicarlo alla commissione orario.
Durante il primo Consiglio di Classe l’orario dovrà essere presentato per essere approvato dai colleghi
curriculari
Comunicare alla commissione,dopo averle concordate con i docenti del Consiglio di Classe le
variazioni di orario in itinere,registrarle nel Registro di Classe e dei verbali. Per le variazioni d’orario
brevi (solo per esigenze didattiche) la comunicazione va fatta ai docenti curricolari interessati anche
tramite annotazione nel registro di classe se non è previsto alcun recupero di ore,altrimenti concordare
tale recupero con il D.S.
Concordare le programmazioni con i docenti del consiglio di classe e compilare i moduli di
programmazione (reperibili anche in formato elettronico)entro i tempi stabiliti dalla scuola. Una copia
cartacea va inserita nella cartella dello studente (aula H).
La commissione integrazione o Gruppo H prenderà contatto con le ASL o gli Enti a regime di
convenzione. Su di un cartellone affisso in aula H saranno segnate le date dei vari incontri che ogni
docente è tenuto a firmare per presa visione. Il PDF che verrà redatto a seguito degli incontri suddetti,
verrà inserito in copia unica cartacea nella cartella dello studente.
Le verifiche che gli alunni con programmazione differenziata dovranno svolgere durante l’anno
dovranno essere concordate con gli insegnanti di sostegno e curriculari. Saranno quest’ultimi a
consegnare la prova unitamente a quella degli altri.
illustrare in modo completo ed esauriente le programmazioni differenziate e facilitate, nella parte che
riguarda la didattica, ai genitori dell’alunno. Fare firmare contestualmente il modulo relativo
all’accettazione della programmazione differenziata e in fondo alla programmazione devono comparire
le firme dei docenti del consiglio di classe,del docente di sostegno,dei genitori.
concordare e documentare con il Consiglio di Classe,le famiglie e gli operatori eventuali percorsi
speciali dell’alunno,le riduzioni d’orario,gli eventuali esoneri su materiale cartaceo che deve contenere
la firma dei docenti coinvolti,la firma dei genitori ed inserire il tutto nella cartella dello studente che va
depositata in segreteria.
secondo la normativa vigente e le conseguenti disposizioni del dipartimento di sostegno,le gite
scolastiche e le visite d’istruzione,in merito all’accompagnamento degli alunni disabili,risultano così
regolate:-presenza di un docente responsabile ogni 3 alunni disabili(valutabile comunque in base alle
difficoltà individuali)-il docente responsabile sarà individuato secondo le seguenti priorità:il docente di
sostegno assegnato alla classe;un altro docente di sostegno assegnato all’istituto;un docente della classe
di qualsivoglia disciplina;un accompagnatore esterno individuato dalla famiglia.In ogni caso è
obbligatoria la compilazione di un modello predisposto dalla scuola.
Favorire l’attuazione del Progetto di Vita in accordo con il Consiglio di Classe,la famiglia,gli operatori
e la commissione H,contattando strutture sul territorio utili ad un inserimento lavorativo,universitario o
altro (inserimento al collocamento obbligatorio,certificazione di invalidità,cooperative,SAL)
favorire la partecipazione degli alunni agli stages. E’ compito dell’insegnante di sostegno vagliare le
ditte d’appoggio tra quelle reperite dal responsabile del settore stage e dal docente incaricato.
L’insegnante di sostegno accompagnerà l’alunno almeno per l’inserimento e gli stages possono avere
orario ridotto.
La relazione finale va predisposta entro lo scrutinio finale:due copie in formato cartaceo e firmate dai
componenti del consiglio di classe. Verranno inserite nella cartella dell’alunno e nel registro
dell’insegnante di sostegno.
Programmazione differenziata: gli insegnanti curriculari dovranno inserire nel proprio registro, in
pagella e sul librone la dicitura “la valutazione è riferita al PEI e non ai programmi ministeriali ai sensi
dell’O.M.90 del 2001”
per i candidati agli esami di terza e quinta durante lo scrutinio finale inserire in calce alla valutazione
finale sul librone la dicitura “programmazione differenziata”
per ogni alunno viene preparata una griglia per la compilazione della relazione finale (esami di Stato) e
per la compilazione dell’attestato e della certificazione di qualifica (C.M.125/2001).Nel caso in cui si
verifichi la non frequenza di alcune discipline,le stesse non saranno valutate e sarà barrata la casella sia
sulla pagella che sul librone.
L’assegnazione delle cattedre e la distribuzione del monte ore sono di responsabilità del
D.S.,coadiuvato dalla Commissione H.Tale operazione verrà effettuata all’inizio di ogni anno
scolastico.
QUESTIONARIO DI ACCOGLIENZA
DATI GENERALI
Classe: --------Età: --------
Sesso: F M
Situazione familiare
Professione
madre
padre
1.
Nel rapporto con mia madre
• parlo spesso e volentieri di qualunque problema
• anche se non parlo di tutto,sto bene con lei
• parlo di rado e solo per motivi pratici
• non riesco proprio a comunicare
• esiste un rapporto conflittuale
2.
Nel rapporto con mio padre
• parlo spesso e volentieri di qualunque problema
• anche se non parlo di tutto,sto bene con lui
• parlo di rado e solo per motivi pratici
• non riesco proprio a comunicare
• esiste un rapporto conflittuale
• altro
3. Hai fratelli o sorelle? No
Come è il rapporto con loro?
• Confidenziale
• Accettabile
• Indifferente
• Conflittuale
Si
4. In famiglia si parla:
• Dialetto
• Italiano
• Sia italiano che dialetto
• Altro
5. In casa, oltre ai libri scolastici, ci sono: (possibilità di fornire più risposte)
• Libri di scuola di fratelli o sorelle più grandi
• Libri di narrativa
• Giornali e riviste
• Enciclopedie
• Videocassette
• Computer
• CD-rom
• DVD
• I-Net
6. Qual è l’atteggiamento dei tuoi genitori nei confronti del lavoro scolastico?
• Mi seguono negli studi e mi aiutano quando ne ho bisogno
• Assumono informazioni periodiche
• Non si interessano quasi mai
• Si mostrano del tutto indifferenti
Esperienza scolastica
7. Per quale motivo hai scelto questa scuola?
• Per assolvere all’obbligo scolastico
•
•
•
Per desiderio dei miei genitori
Perché non c’era un’alternativa migliore nel territorio dove vivo
Perché rispondeva ai miei interessi
8.Verso quali discipline ti senti più portato/a?
• Materie scientifiche
• Materie letterarie
• Lingue straniere
• Economia,diritto
• Informatica
• Altro (specificare-----------------------)
9.Che lavoro ti piacerebbe fare da grande?
Tempo libero
10. Quanto tempo trascorri mediamente ogni giorno,a guardare la televisione?
• Un’ora
• Da una a tre ore
• Da tre a cinque ore
• Più di cinque ore
11. Indica il genere di programmi che preferisci (max 3)
• Sportivi
• Cartoni animati
• Informazioni (telegiornali,dossier….)
• Film (sottolinea il genere:western,avventura,amore,fantascienza, horror,gialli)
• Telefilm
• Telenovele
• Varietà, quiz
• Videoclip, musica
• Altro (specificare------------------------------------------------)
12. Ti capita spesso di fare delle letture extrascolastiche?
13. Di che tipo?
•
•
•
•
•
•
Fumetti
Quotidiani
Riviste
Fotoromanzi
Libri narrativa
Libri saggistica
No
Si
14. Come trascorri il tuo tempo libero?
• Aiutando i genitori
• Praticando sport
• Uscendo con gli amici
• All’oratorio
• Ai videogiochi
• Ascoltando musica
• Leggendo
• Altro (specificare---------------------------------------------------)
15. Per te fare amicizia è : facile
difficile
16. Hai amici?
• Nessuno
• Uno
• Due
• Molti
17. Come giudichi , nel complesso, il rapporto con i tuoi amici?
• Molto soddisfacenti
• Soddisfacenti
• Accettabili
• Insoddisfacenti
18. Che cosa si può fare per quegli studenti che non hanno amici?
19. Cosa possono fare loro stessi per aiutarsi?
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------20. Frequenti qualche gruppo od associazione? No
Si
21. Se hai un problema con chi ne parli?
•
•
•
•
Con nessuno
Con i miei genitori
Con l’amico/a del cuore
Altro
(------------------------------------------)
Qualità della vita
La mia più grande passione è---------------------------------------------------------------------------------Ciò che mi manca è---------------------------------------------------------------------------------------------
22. Come ritieni questo questionario?
• Chiaro e semplice
• Confuso e difficile
• Noioso
• Interessante
• Altro (---------------------------------------------)
SCHEDA DI OSSERVAZIONE: è uno strumento significativo per una programmazione disciplinare individualizzata e
per l’elaborazione del P.E.P,in quanto facilita la rilevazione dei prerequisiti,del comportamento,delle relazioni,capacità
attentive,
impegno,responsabilità,autonomia ed interessi.
Compilata prima della stesura del P.E.P.
DISCIPLINA:________________________
ALUNNO/A:________________________
CLASSE:_________
Buono
Ben
padroneggiati
Corretto
Altro:
Accettazione
Antipatia
Simpatia
Altro:
Lavora solo se
aiutato
Accetta di
essere aiutato
Ricerca l’aiuto
Collabora
Altro:
COMPRENSIONE
AUTONOMA DELLA
LEZIONE
FRONTALE:
AUTONOMIA
NEL
LAVORO:
Assente
Minima
Parziale
Normale
Altro:
Segue
autonomamente,anche se
con errori
E’ autonomo
Altro:
CAPACITA’
ATTENTIVE E DI
CONCENTRAZIONE:
PARTECIPAZIONE
ALLA LEZIONE:
LIVELLO
DELLE
VERIFICHE
CON
TESTO
NON
INDIVIDUALIZZATO
:
INTERESSI
PARTICOLARI
MANIFESTATI:
Limitate
Sufficienti
sollecitate
Buone,ma
tempi
Buone
Altro:
Assente
Minima
Parziale
Nessun
prodotto
valutabile
Minimo
valutabile
PREREQUISITI:
COMPORTAMENTO
IN CLASSE:
RAPPORTO CON I
COMPAGNI:
RAPPORTO CON GLI
ADULTI :
Totalmente
assenti
Provocatorio
Parzialmente
assenti
Distratto
Con lievi lacune
Indifferenza
Necessita
della presenza
costante
dell’adulto
Vuole fare da
solo ma senza
risultato
se
per
brevi
Normale
prodotto
Dai risultati della scheda di osservazione si prevede che l’alunno segua:
• Gli obiettivi previsti per il resto della classe
• Gli obiettivi minimi della disciplina
• Obiettivi differenziati
Gualdo Tadino,
Altro:
Firma
Prodotto
valutabile,ma
non sufficiente
Prodotto
sufficiente
Griglia di rilevazione alunno H
ALUNNO :………………………………………………………………………….CLASSE……..
SCUOLA:………………………………………………. A.S. ……………………………………..
Dati Personali
Genitori:
Fratelli:
Rapporti familiari:
Diagnosi:
Dati di Scolarizzazione
Scuola dell’Infanzia
Scuola Primaria
Scuola Secondaria I°
Scuola Secondaria II°
1
1
1
1
2
2
3
3
4
2
2
5
3
3
4
5
Ripetenze:
Ripetenze:
Ripetenze:
Ripetenze:
Modalità privilegiate di apprendimento dell’alunno:
lavoro individuale con guida al fianco ( docente)
lavoro individuale in parte autonomo
lavoro individuale con affiancamento tutor ( compagno di classe )
lavoro di gruppo selezionato
lavoro individuale con supporti compensativi
apprendimento di tipo mnemonico /tecnico
apprendimento di tipo logico
apprendimento cooperativo in gruppi eterogenei
approccio al problem solving
Criticità in apprendimento:
Criticità relazionale:
relazione tra pari:
relazione con i docenti:
Relazione con docente sostegno:
Criticità rapporti Scuola/Famiglia:
Programmazione
Programmazione per obiettivi minimi:
Programmazione per obiettivi differenziati:
Strategie didattiche attivate con successo:
Valutazione è coerente con i criteri di applicazione docimologia
Generale o con i criteri differenziati:
differenziata per tutte le discipline
differenziata nell’area matematica
differenziata nell’area linguistica
coerente in tutte le discipline
differenziata nell’area tecnica/tecnologica
differenziata nell’area di indirizzo
PROGETTO EDUCATIVO
Alunn_________________
Classe____
Anno scolastico 2009-2010
1. Caratteristiche della classe
2. Risorse umane a sostegno del processo di integrazione (in aggiunta ai docenti disciplinari)
Nella classe opera un docente specializzato in sostegno per ore settimanali.
La suddivisione oraria ipotizzata prevede la sua presenza durante le seguenti ore: ……
Questa ripartizione potrà subire variazioni, nel corso dell’anno, per rispondere a bisogni di supporto diversi, eventualmente
emergenti.
La docente modulerà il suo intervento ….
3
Analisi della situazione iniziale
4
Finalità e obiettivi educativi
L’intervanto educativo, per quanto riguarda finalità e obiettivi formativi, tenderà al raggiungimento degli stessi indicati per
la classe,
5
Programmazione didattica
Il piano di studi prevede una Programmazione per obiettivi minimi in tutte le discipline, con opportuna
semplificazione/riduzione dei contenuti.
6
Modalità di intervento didattico (strategie, sussidi didattici)
7
Modalità di verifica e valutazione
8
Continuità scuola-extrascuola
Preso atto della certificazione, è stato attivato un Gruppo di Studio e di Lavoro che seguirà costantemente il percorso
scolastico dell’alunna
Di tale Gruppo fanno parte le componenti scolastiche (Dirigente e docenti:), i genitori e gli Operatori Socio-Sanitari ().
I rapporti con la famiglia si svolgeranno nei tempi e nei modi istituzionalmente programmati (ricevimenti, Gruppi di Studio
e di Lavoro), ma anche, e soprattutto, con mezzi più diretti ed immediati, soprattutto attraverso la comunicazione con la
docente di sostegno, in tutti i momenti di reciproca necessità di scambio di informazioni.
9
Conclusioni/altre annotazioni
Il presente PROGETTO EDUCATIVO, condiviso dal Consiglio di Classe, è presentato ad integrazione delle
programmazioni disciplinari dei singoli docenti, e rappresenta le linee essenziali del percorso formativo dell’alunno/a.
Lo stesso progetto potrà subire variazioni e aggiornamenti, qualora dovessero emergere, in itinere, situazioni diverse o non
preventivate tali da rendere inefficace il percorso
DATA ________________________
PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA
PERSONALIZZATA
Alunn_________________
Classe____
Anno scolastico 2009-2010
ALUNNO
cognome
nome
data di nascita
luogo di nascita
residenza
telefono
ANAMNESI
TIPOLOGIA DELL’HANDICAP
______________________________________________________________________
______________________________________________________________________
_________________________
•
La scuola è in possesso di diagnosi funzionale
•
La scuola è in possesso di certificazione medica
SI
SI
NO
NO
DESCRIZIONE DEL CASO:
• Interventi riabilitativi
se si quali? ______________________________________________________
________________________________________________________________
SI
NO
• Trattamenti farmacologici
se si quali? ______________________________________________________
________________________________________________________________
SI
NO
FUNZIONALITA’ PSICOMOTORIA
•
SI
Coordinazione dinamica generale
• Dominanza laterale:
destra
crociata
sinistra
non acquisita
NO
•
•
Motricità fine
Coordinazione spazio - temporale
CARATTERISTICHE COMPORTAMENTALI
SI
NO
• Aggressività
SI
NO
• Partecipazione
•
•
Dipendenza
SI
SI
NO
NO
SI
SI
NO
NO
• Accettazione regole
Eventuali altre osservazioni: ________________________________________
_______________________________________________________________
_______________________________________________________________
QUADRO FAMILIARE
Grado di
parentela
•
Nome e Cognome
Età
Studi compiuti
L’alunno vive in
SI
NO
famiglia
se no dove? _____________________________________________________
________________________________________________________________
Professione
COMPETENZE ACQUISITE RISPETTO ALLE AREE
AREA PSICO-MOTORIA (schema corporeo, percezione, coordinazione motoria, lateralizzazione e coordinazione
oculo-manuale, orientamento spazio-temporale, motricità fine, motricità globale, funzionalità visiva e uditiva, autonomia
personale).
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
AREA AFFETTIVO-RELAZIONALE (autostima, motivazione, partecipazione, relazione interpersonale,
integrazione).
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
AREA COGNITIVA (livello di sviluppo cognitivo, attenzione, memoria, processi di selezione –
recupero - elaborazione dell’informazione, tempi e modalità di apprendimento).
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
AREA LINGUISTICO-ESPRESSIVA (ascolto, comprensione e produzione dei linguaggi verbali e non
verbali, lettura, scrittura, competenze linguistiche, capacità comunicative ed espressive).
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
___
AREA LOGICO-MATEMATICA (forme e colori, concetti topologici, processi di seriazione e di classificazione,
concetto di quantità e di numero, calcolo scritto e mentale, logica, risoluzioni di problemi, capacità di astrazione).
___________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________
__________________________________________________
DIFFICOLTA’ DI APPRENDIMENTO
Aree di maggior carenza (difficoltà rilevate)
AREA PSICO-MOTORIA: ___________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
AREA AFFETTIVO-RELAZIONALE:___________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
AREA COGNITIVA:________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
AREA LINGUISTICO-ESPRESSIVA: ___________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
AREA
LOGICO-MATEMATICA:
______________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
PROPOSTA EDUCATIVO-DIDATTICA
OBIETTIVI GENERALI
______________________________________________________________________
______________________________________________________________________
______________________________________________________________________
______________________________________________________________________
______________________________________________________________________
______________________________________________________________________
OBIETTIVI A BREVE E MEDIO TERMINE
___________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________
CONTENUTI SCELTI
___________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________
IPOTESI OPERATIVA (metodologie didattiche e tecniche)
___________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________
RISORSE (spazi, materiali e sussidi didattici)
___________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________
QUADRO ORARIO (tempi di lavoro, rapporto di sostegno)
___________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________
MODALITA’ DELL’INSERIMENTO (nella sezione, nella classe, nel modulo, nel plesso).
___________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________
PERSONALE, DOCENTE E NON DOCENTE, IMPEGNATO NEL PROGETTO EDUCATIVO E
AMBITO DI COMPETENZA (Assistente educativo, assistenza di base)
___________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________
VERIFICA E VALUTAZIONE DEL PROGETTO (Criteri e modalità di valutazione).
___________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________
SI ALLEGA DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DELL’ALUNNO IN COPIA FOTOSTATICA (
VALUTAZIONE DEL PRIMO E DEL SECONDO QUADRIMESTRE)
DATA
GENITORI
INSEGNANTE DI SOSTEGNO
DAL LAVORO NELLA RETE 2 SONO EMERSI I SEGUENTI DOCUMENTI:
DOCUMENTO DI CERTIFICAZIONE DEI TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE
COMPETENZE ALLA FINE DEL TRIENNIO DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA
Nome e cognome del bambino/a_____________________________________ anno scolastico_________
CAMPI DI ESPERIENZA
IL CORPO E IL
MOVIMENTO
TRAGUARDI PER LO
SVILUPPO DELLE
COMPETENZE
Il bambino raggiunge una buona
autonomia
personale
nell’alimentarsi e nel vestirsi.
Riconosce i segnali del corpo, sa
cosa fa bene e cosa fa male.
Conosce il proprio corpo, le
differenze sessuali ed inizia ad
utilizzare pratiche corrette di cura
di sé, di igiene e di sana
alimentazione.
Prova piacere nel movimento e in
diverse forme di attività che
richiedono anche l’uso di attrezzi e
il rispetto di regole, all’interno
della scuola e all’aperto.
Controlla la forza del corpo, si
avvia alla valutazione del rischio,
si coordina con gli altri.
Esercita le potenzialità sensoriali,
conoscitive, relazionali, ritmiche
ed espressive del corpo.
Conosce le diverse parti del corpo
e rappresenta il corpo in stasi e in
movimento.
LIVELLO DI ACQUISIZIONE
essenziale
consolida
to
avanzato
CAMPI DI ESPERIENZA
IL SE’ E
L’ALTRO
LIVELLO DI ACQUISIZIONE
TRAGUARDI PER LO
SVILUPPO DELLE
COMPETENZE
essenziale
consolidato
avanzato
Il bambino sviluppa il senso
dell’identità
personale,
è
consapevole delle proprie esigenze
e dei propri sentimenti, sa
controllarli ed esprimerli in modo
adeguato.
Sa di avere una storia personale e
familiare, conosce le tradizioni
della famiglia, della comunità e
sviluppa un senso di appartenenza.
Pone domande sui temi esistenziali
e religiosi, sulle diversità culturali.
Ha
raggiunto
una
prima
consapevolezza dei propri diritti,
dei diritti degli altri, dei doveri che
determinano il suo comportamento
Riflette, si confronta, discute con
gli adulti e con gli altri bambini, si
rende conto che esistono punti di
vista diversi.
E’ consapevole delle differenze e
sa averne rispetto.
Ascolta gli altri e dà spiegazioni
del proprio comportamento e del
proprio punto di vista.
Dialoga,
discute,
ipotizza
soluzioni, gioca e lavora in modo
costruttivo e creativo con gli altri
bambini.
Sa
seguire
comportamento
e le condivide.
regole
di
LEGENDA:
Essenziale: il bambino ha raggiunto i traguardi per lo sviluppo delle competenze in prevalenza con l’aiuto dell’insegnante.
Consolidato: il bambino ha acquisito con autonomia i traguardi di sviluppo delle competenze.
Avanzato: il bambino ha pienamente acquisito con autonomia i traguardi di sviluppo delle competenze, dimostrando creatività operativa
anche in situazioni complesse ed interagendo con gli altri.
CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE IN USCITA DALLA SCUOLA PRIMARIA
L’alunno…………………………nato a …………… il ………CLASSE V …………
………………………………………….dell’Istituto Omnicomprensivo Nocera Umbra
E’ IN GRADO DI
LIVELLI
ESRCIZIO
VALUT.
DECIMI
COMPETENZE
ABILITA’
CONOSCENZE
AMBITO
Partecipare a scambi
comunicativi attraverso
messaggi semplici chiari
pertinenti, adeguati alla
situazione.
Comprendere testi di
tipo diverso in vista di
scopi funzionali
gli elementi essenziali
della lingua italiana
E C A
Padroneggiare
gli
strumenti espressivi e
argomentativi
indispensabili
per
gestire
l’interazione
comunicativa verbale in
vari contesti
le diverse categorie
grammaticali
e
sintattiche essenziali
Utilizzare il linguaggio
corporeo e motorio per
comunicare ed esprimere
i propri stati d’animo
anche
attraverso
la
drammatizzazione
e
l’esperienza
ritmica
musicale
testi
descrittivi
narrativi,
argomentativi
grafici e tabelle
E C A
Leggere e comprendere
testi di vario tipo
,
struttura formale delle
Riconoscere le differenti varie tipologie di testo
tipologie di testo
Scrittura creativa in
prosa e in versi
E C A
Utilizzare le differenti
tipologie di testo per
produzioni adeguate alle
diverse
situazioni
Corretta pronuncia di
comunicative.
Utilizzare
le strutture un repertorio di parole
linguistiche per scopi e frasi memorizzate
comunicativi
Prime
regole
grammaticali
messaggi
Utilizzare una lingua Riconoscere
straniera per i principali verbali, orali e semplici
scopi comunicativi ed testi scritti e comprendere
consegne date in lingua
operativi
straniera
Produrre testi di vario
tipo in relazione ai
differenti
scopi
comunicativi
E C A
LINGUISTICO, ARTISTICO, ESPRESSIVO
gli elementi essenziali
del linguaggio logico
matematico scientifico
tecnologico artistico
musicale
storico
geografico corporeo
LIVELLO
ESERCIZIO
VALUT.
DECIMI
COMPETENZE
ABILITA’
CONOSCENZE
AMBITO
E C A
Comunicare in modo
comprensibile
con Alcuni aspetti dei
espressioni e frasi note paesi di cui si studia
la lingua
Descrivere aspetti del
proprio vissuto
I principali beni
artistico-culturali
presenti nel territorio
E C A
Produrre e rielaborare
in modo creativo le
immagini
attraverso
molteplici tecniche , Il colore, gli spazi, i
materiali e strumenti piani, elementi di
prospettiva
diversificati
Leggere gli aspetti
formali di alcune opere
artistiche
del
patrimonio
culturale
locale
semplici macchine
E C A
Utilizzare la tecnologia
come
strumento Individuare la funzione
culturale
e
di della tecnologia e la
struttura di un semplice
comunicazione
artefatto
Utilizzare il computer
Elementi base
informatica
di
LINGUISTICO, ARTISTICO, ESPRESSIVO
Utilizzare gli strumenti
fondamentali per una
fruizione
consapevole
del patrimonio culturale
LIVELLO
ESERCIZIO
E
C
VALUT.
DECIMI
COMPETENZE
ABILITA’
CONOSCENZE
AMBITO
A
E C A
E C A
E C A
Riferimenti
topologici, i
cardinali,
coordinate
geografiche
punti
le
Elementi dei paesaggi
ed elementi fisici e
Ricavare informazioni antropici
geografiche e storiche
da una pluralità di fonti Semplici testi storici ,
la linea del tempo, le
Riconoscere le tracce relazioni tra gruppi
storiche presenti nel umani e contesti
territorio e sulla linea sociali
del tempo
Le prime civiltà
Gli strumenti per il
disegno geometrico e
più
comuni
Analizzare e confrontare Analizzare, classificare i
e
rappresentare strumenti di misura
figure geometriche
elementi della realtà
utilizzando strumenti
Situazioni quotidiane
che richiedono l’uso
situazioni del numero e dei vari
Individuare le strategie Risolvere
e sistemi di misura
appropriate
per
la problematiche
rappresentare
la
soluzione di problemi
struttura risolutiva
Il numero e la sua
struttura
con Algoritmi di calcolo
Utilizzare le tecniche e le Muoversi
procedure di calcolo sicurezza nel calcolo
aritmetico anche sotto orale e scritto
forma grafica
Concetti
fisici
fondamentali
Osservare, descrivere e Individuare problemi e
analizzare i fenomeni Prospettare soluzioni , Elementi costitutivi
dei diversi ambienti
della realtà naturale e interpretazioni
ed ecosistemi
artificiale
Relazione
territorio
flora
tra
e
MATEMATICO SCIENTIFICO TECNOLOGICO
E C A
Utilizzare il linguaggio
della geografia
per
interpretare
carte
geografiche
e
per
realizzare
semplici
schizzi cartografici e
carte tematiche
STORICO GEOGRAFICO
Comprendere
le
dimensioni del tempo e
dello spazio attraverso il
confronto
di
eventi
storici
e
le
loro
interazioni
con
le
caratteristiche
geomorfologiche
dei
territori
e
Riconoscere invarianze e Analizzare
conservazioni
nelle raccontare in forma
chiara ciò che ha fatto
trasformazioni
o imparato
fauna
Sistemi naturali e
movimento
della
Terra
Problematiche
ambientali, il corpo
Imparare ad aver cura umano:
del proprio corpo con alimentazione ,salute
scelte adeguate di e sicurezza
comportamenti
ed
abitudini
COMPETENZE-CHIAVE DI CITTADINANZA
C
A
Organizzando il proprio apprendimento ,
individuando, scegliendo ed utilizzando fonti
già conosciute e varie modalità di
informazione anche in funzione del proprio
tempo disponibile .
Progettare
Realizzando progetti con modalità guidata
riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di
studio e socio-ricreative.
Comunicare
Comprendendo semplici messaggi di genere
diverso ( quotidiano, letterario, scientifico,
simbolico) mediante diversi supporti (
cartacei, informatici, multimediali).
Rappresentando fenomeni, principi, norme,
atteggiamenti, stati d’animo, emozioni
utilizzando linguaggi diversi ( verbale,
simbolico) e diverse conoscenze disciplinari
anche con l’ausilio di diversi supporti (
cartacei, informatici, multimediali)
Collaborare e partecipare
Interagendo in gruppo, comprendendo i
diversi punti di vista e gestendo le piccole
conflittualità ; contribuendo alla realizzazione
delle attività collettive, nel riconoscimento dei
diritti fondamentali degli altri.
E C A
C
C
C
A
A
A
Agire in modo autonomo e Inserendosi in modo attivo nella realtà
quotidiana e facendo valere i propri diritti,
responsabile
riconoscendo quelli altrui ,i limiti, le regole.
C
A
Risolvere problemi
Affrontando
semplici
situazioni
problematiche,
verificando
ipotesi,
raccogliendo e valutando i dati, proponendo
soluzioni, utilizzando, secondo il tipo di
problema, contenuti e metodi dalle diverse
discipline.
A partire dalle conoscenze e dalle abilità assunte nel percorso di studi e dai saperi formali ed informali che hanno connotato la crescita
formativa dell’alunno studente e hanno indirizzato i suoi comportamenti in ordine alla responsabilità personale e alla relazione umana e
sociale.
Imparare ad imparare
C
A
Individuare collegamenti e
relazioni
C
Elaborando
argomentazioni
coerenti,
collegamenti e relazioni tra fenomeni , anche
appartenenti a diversi ambiti disciplinari .
A
Acquisire ed interpretare Utilizzando con modalità guidata i diversi
strumenti comunicativi, valutandone l’utilità.
l’informazione
LIVELLI DI ESERCIZIO
ESSENZIALE
CONSOLIDATO
La competenza è esercitata a partire da La competenza è esercitata a partire da
conoscenze sufficientemente apprese conoscenze stabilmente apprese ed
ed abilità assunte con modalità non abilità assunte con modalità autonoma
sempre autonoma
AVANZATO
La competenza è esercitata a partire da
conoscenze rielaborate ed approfondite
ed abilità assunte con modalità
autonoma e personalizzata
VALUTAZIONE DECIMALE
E :6
C:7/8
A:9/10
E= ESSENZIALE, C= CONSOLIDATO, A= AVANZATO
CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE IN USCITA DALLA SCUOLA SECONDARIA
DI PRIMO GRADO
L’alunno…………………………………nato a …………… il ………CLASSE III …………
……………………………………………………dell’Istituto Omnicomprensivo Nocera Umbra
E’ IN GRADO DI
LIVELLI
ESERCIZIO
E C A
E C A
VALUT.
DECIMI
COMPETENZE
Padroneggiare
gli
strumenti espressivi ed
argomentativi
indispensabili
per
gestire
l’interazione
comunicativa verbale e
non in vari contesti.
ABILITA’
CONOSCENZE
AREA
Comprendere il Conoscere:
Principali strutture
messaggio
contenuto in un grammaticali della
lingua italiana.
testo orale.
Esporre in modo
chiaro, logico e
coerente
esperienze
vissute o testi
ascoltati.
Elementi di base
delle funzioni della
lingua italiana.
Lessico
fondamentale per la
gestione di semplici
comunicazioni orali
Riconoscere
differenti registri in contesti formali e
comunicativi di informali.
un testo orale
Elementi
di
differenziazione del
Affrontare
discorso descrittivo.
molteplici
situazioni
La propria identità
comunicative
corporea e i propri
scambiando
informazioni e limiti.
idee
per
esprimere anche Gli elementi tecnici
principali
il proprio punto delle
discipline sportive e
di vista.
il loro valore socioeducativo.
Padroneggiare
gli
schemi
motori
e Le principali norme
di sicurezza e di
posturali
per
un
adattandoli alle igiene
variabili spazio- corretto stile di vita.
temporali.
Sperimentare i
corretti
valori
dello sport e la
rinuncia
a
qualunque forma
di
violenza,
attraverso
il
riconoscimento e
l’esercizio di tali
valori in contesti
diversificati.
LinguisticoEspressi
va
Rispettare
le
regole
e
collaborare con
gli
altri
integrandosi nel
gruppo
e
assumendo
responsabilità
nei
confronti
delle
proprie
azioni.
Assumere
atteggiamenti
idonei a favorire
la sicurezza e la
salute propria e
quella degli altri.
E C A
Leggere, comprendere ed Ascoltare,
interpretare testi scritti di comprendere,
selezionare
e
vario tipo
rielaborare
informazioni di
vario tipo.
Conoscere:
Strutture essenziali
dei testi narrativi,
espositivi,
argomentativi.
Principali connettivi
Riconoscere ed logici.
applicare
strutture
della Varietà lessicali in
rapporto ad ambiti e
lingua italiana.
contesti diversi.
Leggere,
comprendere e Tecniche di lettura
analitica, sintetica
ricavare
ed espressiva.
informazioni
implicite
ed
generi
esplicite da testi Principali
letterari,
con
di vario tipo.
particolare
alla
Padroneggiare le riferimento
strutture
della tradizione italiana.
lingua presenti
Contesto storico di
nei testi.
riferimento di alcuni
autori e opere.
Applicare
strategie diverse
di lettura.
Individuare
natura, funzione
e principali scopi
comunicativi ed
espressivi di un
testo.
Cogliere
i
caratteri specifici
di
un
testo
letterario
E C A
Produrre testi di vario
tipo in relazione ai
differenti
scopi
comunicativi
Ricercare,
acquisire
e
selezionare
informazioni
generali
e
specifiche
in
funzione
della
produzione
di
testi scritti di
vario tipo:
Conoscere:
Elementi strutturali
di un testo scritto
coerente e coeso.
Modalità e tecniche
delle diverse forme
di
produzione
scritta:
riassunto,
lettera,
relazioni,
ecc…
Prendere appunti
della
e redigere sintesi Fasi
produzione scritta:
e relazioni.
pianificazione,
Rielaborare
in stesura e revisione.
forma chiara le
informazioni.
Produrre
testi
corretti
e
coerenti adeguati
alle
diverse
situazioni
comunicative.
E C A
Utilizzare una lingua
straniera
per
i
principali
scopi
comunicativi
ed
operativi.
Comprendere i
punti principali
di messaggi e
annunci semplici
e
chiari
su
argomenti
di
interesse
personale,
quotidiano,
sociale
o
professionale.
Ricercare
informazioni
all’interno
di
testi di breve
estensione
di
interesse
personale,
quotidiano,
sociale
o
professionale.
Conoscere:
Lessico di base su
argomenti di vita
quotidiana, sociale e
professionale.
Uso del dizionario
bilingue.
Regole
grammaticali
fondamentali.
Corretta pronuncia
di un repertorio di
parole
e
frasi
memorizzate di uso
comune.
Semplici modalità
di
scrittura:
messaggi
brevi,
lettera informale.
Descrivere
in
Cultura e civiltà dei
maniera
paesi di cui si studia
semplice
esperienze
ed la lingua.
eventi
relativi
all’ambito
personale
e
sociale.
Utilizzare
in
modo adeguato
le
strutture
grammaticali.
Riflettere
sui
propri
atteggiamenti in
rapporto all’altro
in
contesti
multiculturali.
E C A
Utilizzare gli strumenti
fondamentali per una
fruizione consapevole
del patrimonio artistico
e musicale
Riconoscere ed Conoscere:
apprezzare opere Elementi
fondamentali per la
d’arte.
lettura/ascolto
di
Rispettare i beni un’opera d’arte.
culturali
e
ambientali
a Principali forme di
partire
dal espressione
artistica.
proprio
territorio.
Elementi
del
Eseguire
ed fondamentali
interpretare brani linguaggio
strumentali.
musicale.
Comprendere
eventi e opere
musicali
riconoscendone i
significati
in
relazione
al
contesto storicomusicale.
E C A
Principali
composizioni di vari
autori appartenenti a
diversi
periodi
storici.
Conoscere:
Principali
componenti
strutturali
espressivi di
prodotto
audiovisivo.
Utilizzare e produrre
testi multimediali.
ed
un
Semplici
applicazioni
per
l’elaborazione audio
e video
E C A
Utilizzare le tecniche e
le procedure del calcolo
aritmetico ed algebrico,
rappresentandole anche
sotto forma grafica.
Applicare
il
significato
logico -operativo
di numero.
Confrontare
ordinare.
Conoscere:
Gli
insiemi
numerici N,Z,Q,R;
rappresentazioni,
operazioni.
ed
Utilizzare
le
diverse notazioni
e
saperle
convertire una
dall’altra.
I
sistemi
numerazione.
di
Espressioni
algebriche;
principali
operazioni.
Comprendere il Equazioni
significato
di 1°grado
potenza;
di
Mate
matic
a
calcolare
potenze
applicarne
proprietà.
e
le
Risolvere brevi
espressioni nei
diversi insiemi
numerici;
rappresentare la
soluzione di un
problema
con
una espressione
e calcolarne il
valore
anche
utilizzando
la
calcolatrice.
Tradurre brevi
istruzioni
in
sequenze
simboliche;
risolvere
sequenze
di
operazioni
e
problemi
sostituendo alle
variabili letterali
i valori numerici.
Comprendere il
significato
logico-operativo
di rapporto e
grandezza
derivata;
impostare
uguaglianze di
rapporti
per
risolvere
problemi
di
proporzionalità e
percentuale;
risolvere
semplici
problemi diretti e
inversi.
Risolvere
equazioni
di
1°grado
e
verificare
la
correttezza dei
procedimenti
utilizzati.
E C A
Confrontare
e Riconoscere
analizzare
figure principali enti,
geometriche,
figure,
luoghi
individuando invarianti geometrici
e
e relazioni.
descriverli con
linguaggio
naturale.
Individuare
Conoscere:
Gli
fondamentali
Geometria
enti
della
Il
piano
euclideo:relazioni
tra rette; congruenza
le di figure; poligoni e
proprietà
essenziali delle
figura
e
riconoscerle in
situazioni
concrete.
loro proprietà.
Circonferenza
cerchio.
e
Misura
di
grandezze;
Disegnare figure grandezze
geometriche con incommensurabili;
semplici
perimetro e area di
tecniche grafiche poligoni: Teoremi
e operative.
di Pitagora e di
Euclide.
Applicare
le
principali
Il metodo delle
formule relative coordinate: il Piano
alla retta e alle Cartesiano.
figure
geometriche sul Trasformazioni
Piano
geometriche
Cartesiano.
elementari e loro
invarianti.
Risolvere
problemi di tipo
geometrico,
ripercorrerne le
procedure
di
soluzione.
Comprendere i
principali
passaggi logici
di
una
dimostrazione.
E C A
Individuare le strategie Progettare
appropriate per la percorso
risolutivo
soluzione di problemi
strutturato
tappe.
un Conoscere:
Le fasi risolutive di
un problema e loro
in rappresentazioni
con diagrammi.
Formalizzare il
percorso
di
soluzione di un
problema
attraverso
modelli algebrici
e grafici.
Verificare
i
risultati
conseguiti
sia
empiricamente,
sia
mediante
argomentazioni.
Tradurre
linguaggio
naturale
linguaggio
matematico
viceversa.
dal
al
e
Principali
rappresentazioni di
un
oggetto
matematico.
Tecniche risolutive
di un problema che
utilizzano frazioni,
proporzioni,
percentuali, formule
geometriche,
equazioni
di
1°grado
E C A
Analizzare dati
e
interpretarli
sviluppando deduzioni
e ragionamenti sugli
stessi
anche
con
l’ausilio
di
rappresentazioni
grafiche,
usando
consapevolmente
gli
strumenti di calcolo e le
potenzialità offerte da
applicazioni specifiche
di tipo informatico
Raccogliere,
organizzare
e Conoscere:
rappresentare un Significato
di
insieme di dati.
analisi
e
organizzazione di
Rappresentare
dati numerici.
classi di dati
mediante
Il Piano Cartesiano
istogrammi
e e il concetto di
diagrammi
a funzione.
torta.
Funzioni
di
Leggere
proporzionalità
interpretare
diretta , inversa e
tabelle e grafici relativi grafici.
in termini di
corrispondenze
Incertezza di una
fra elementi di misura e concetto di
due insiemi:
errore
e
di
approssimazione.
Riconoscere una
relazione
tra La notazione
variabili,
in scientifica per i
termini
di numeri reali
proporzionalità
diretta o inversa
e formalizzarla
attraverso
una
funzione
matematica.
Rappresentare
sul
Piano
Cartesiano
il
grafico di una
funzione.
Valutare l’ordine
di grandezza di
un risultato.
E C A
Osservare, descrivere
ed analizzare fenomeni
appartenenti alla realtà
naturale
e.artificiale;
riconoscere nelle sue
varie forme i concetti di
sistema e di complessità
Raccogliere dati
attraverso
l’osservazione
diretta
dei
fenomeni
naturali o degli
oggetti artificiali
o
la
consultazione di
testi e manuali o
media.
Organizzare
rappresentare
dati raccolti.
Conoscere:
Concetto di misura
e
sua
approssimazione.
Principali strumenti
e
tecniche
di
misurazione.
Sequenza
operazioni
effettuare.
e
i Fondamentali
meccanismi
classificazione.
Individuare, con
delle
da
di
la guida del
docente, una
possibile
interpretazione
dei dati in base a
semplici modelli
Utilizzo
principali
programmi
software.
dei
Schemi, tabelle e
grafici.
Presentare
i
risultati
dell’ Semplici schemi per
presentare
analisi.
correlazioni tra le
variabili
di
un
Utilizzare
fenomeno
classificazioni,
generalizzazioni appartenente
e/o schemi logici all’ambito
per riconoscere il scientifico
del
modello
di caratteristico
percorso formativo.
riferimento.
Riconoscere
e
definire
i
principali aspetti
di
un
Ecosistema.
Concetto
Ecosistema.
di
Impatto ambientale
ed ecosostenibile
Essere
consapevoli del
ruolo
che
i
processi
tecnologici
giocano
nella
modifica
dell’ambiente
considerato
come sistema.
E
C
A
Analizzare
qualitativamente
e
quantitativamente
fenomeni legati alle
trasformazioni
di
energia
a
partire
dall’esperienza
Interpretare un
fenomeno
naturale o un
sistema
artificiale
dal
punto di vista
energetico
distinguendo le
varie
trasformazioni di
Energia
in
rapporto
alle
leggi che le
governano.
Conoscere:
Concetto
di
sviluppo sostenibile.
Concetto di Energia,
di trasformazione e
produzione.
Strutture concettuali
di base del sapere
tecnologico.
Operazioni
specifiche di base di
alcuni programmi
Avere
la applicativi
più
consapevolezza comuni.
dei
possibili
impatti
sull’ambiente
naturale
dei
modi
di
produzione e di
utilizzo
dell’energia
nell’ambito
quotidiano.
ScientificoTecnologica
Riconoscere il
ruolo
della
tecnologia nella
vita quotidiana
E C A
Saper collocare gli Riconoscere le
eventi
storici
nello dimensioni del
tempo e dello
spazio e nel tempo
spazio attraverso
l’osservazione di
eventi storici e di
aree geografiche.
Conoscere:
Le periodizzazioni
fondamentali della
storia mondiale. I
principali fenomeni
storici
e
le
coordinate spaziotempo
che
li
Collocare i più determinano.
rilevanti eventi
principali
storici affrontati I
sociali,
secondo
le fenomeni
economici
che
coordinate
caratterizzano
il
spazio-tempo.
mondo
Identificare gli contemporaneo,
anche in relazione
elementi
alle diverse culture.
maggiormente
significativi per
confrontare aree I principali eventi
e periodi diversi. che consentono di
comprendere
la
Comprendere il realtà nazionale ed
cambiamento in europea.
relazione
agli
usi,
alle I principali sviluppi
abitudini,
al storici che hanno
coinvolto il proprio
vivere
quotidiano nel territorio.
confronto con la
Le diverse tipologie
propria
di fonti.
esperienza
personale.
Leggere, anche
in
modalità
multimediale, le
differenti fonti
letterarie,
iconografiche,
documentarie,
cartografiche
ricavandone
informazioni su
eventi storici di
diverse epoche e
differenti
aree
geografiche.
Individuare
i
principali mezzi
e strumenti che
hanno
caratterizzato
l’innovazione
tecnicoscientifica
nel
Le principali tappe
dello
sviluppo
dell’innovazione
tecnico-scientifica e
della
loro
conseguente
innovazione
tecnologica.
StoricoSociale
corso
storia.
E
C
A
Comprendere il sistema
di regole sociali fondate
sul
reciproco
riconoscimento
dei
diritti garantiti dalla
Costituzione
con
particolare riferimento
alle
persone
e
all’ambiente.
della
Comprendere le
caratteristiche
fondamentali dei
principi e delle
regole
della
Costituzione
italiana.
Conoscere:
Costituzione
italiana.
Identificare
i
diversi modelli
istituzionali e di
organizzazione
sociale
e
le
principali
relazioni
tra
personafamiglia-societàStato.
Principali
problematiche
relative
all’integrazione
e
alla tutela dei diritti
umani
e
alla
promozione
delle
pari opportunità.
Organi dello Stato e
loro
funzioni
principali.
Organi e funzioni di
Regione, Provincia
e Comune.
COMPETENZE-CHIAVE DI CITTADINANZA
EC
Imparare ad
imparare:
organizzando il proprio apprendimento,
individualizzando,
scegliendo
ed
utilizzando fonti già conosciute e varie
modalità di informazione ( formale, non
formale e informale), anche in funzione
dei tempi disponibili, delle proprie
strategie e del proprio metodo di studio e
di lavoro.
Progettare:
realizzando progetti con modalità guidata
riguardanti lo sviluppo delle proprie
attività di studio e di lavoro finalizzati al
proprio orientamento.
C A
dalle abilità assunte nel percorso
di studi e dai saperi formali ed
informali che hanno connotato la
crescita formativa dell’alunno
studente e hanno indirizzato i
suoi comportamenti in ordine
alla responsabilità personale e
E
A
EC
EC
EC
E
A
Comunicare:
comprendendo messaggi di genere
diverso( quotidiano,letterario, tecnico,
scientifico) e di complessità diversa,
trasmessi utilizzando linguaggi diversi (
verbale,
matematico,
scientifico,
simbolico,ecc…) mediante diversi supporti
( cartacei, informatici e multimediali);
rappresentando
eventi,
fenomeni,
principi, concetti, norme, procedure,
atteggiamenti, stati d’animo, emozioni,
ecc…, utilizzando linguaggi diversi (
verbale,
matematico,
scientifico,
simbolico, ecc.) e diverse conoscenze
disciplinari, mediante diversi supporti (
cartacei, informatici e multimediali).
Collaborare e
partecipare:
interagendo in gruppo, comprendendo i
diversi punti di vista, avendo coscienza
delle proprie e delle altrui capacità,
cominciando a gestire la conflittualità,
contribuendo all’apprendimento comune
ed alla realizzazione delle attività
collettive, nel riconoscimento dei diritti
fondamentali degli altri.
Agire in modo
autonomo e
responsabile
inserendosi in modo attivo e consapevole
nella realtà quotidiana, facendo valere al
suo interno i propri diritti e riconoscendo
al contempo quelli altrui, i limiti, le regole,
le responsabilità
Risolvere problemi:
affrontando situazioni problematiche,
costruendo
e
verificando
ipotesi,
raccogliendo e valutando i dati,
proponendo soluzioni utilizzando, secondo
il tipo di problema, contenuti e metodi
delle diverse discipline.
Individuare
collegamenti e
relazioni :
individuando,
rappresentando
ed
elaborando
argomentazioni
coerenti,
collegamenti e relazioni tra fenomeni,
eventi
e
concetti
diversi,
anche
appartenenti a diversi ambiti disciplinari
e lontani nello spazio e nel tempo,
individuando analogie e differenze, cause
ed effetti e la loro natura probabilistica.
A
A
A
C
EC
A
E
Acquisire ed
interpretare
l’informazione:
acquisendo l’informazione utilizzando
diversi strumenti comunicativi,
valutandone l’utilità, distinguendo fatti ed
opinioni.
LIVELLI DI ESERCIZIO
ESSENZIALE
CONSOLIDATO
La competenza è esercitata a partire da La competenza è esercitata a partire da
conoscenze sufficientemente apprese conoscenze stabilmente apprese ed
ed abilità assunte con modalità non abilità assunte con modalità autonoma
sempre autonoma
AVANZATO
La competenza è esercitata a partire da
conoscenze rielaborate ed approfondite
ed abilità assunte con modalità
autonoma e personalizzata
VALUTAZIONE DECIMALE
E: 6
C:7/8
A:9/10
E= ESSENZIALE, C= CONSOLIDATO, A= AVANZATO
CERTIFICATO DELLE COMPETENZE DISCIPLINARI E TRASVERSALI SCUOLA
SECONDARIA SECONDO GRADO
Alunno/a:……………
Classe:………
COMPETENZE
ABILITÀ/CAPACITÀ
CONOSCENZE
Padroneggiare
gli
strumenti espressivi ed
argomentativi
indispensabili
per
gestire
l’interazione
comunicativa verbale in
vari contesti
Comprendere il messaggio
contenuto in un testo orale
Principali strutture grammaticali
della lingua italiana e latina
Cogliere le relazioni logiche
tra le varie componenti di
un testo orale
Elementi di base delle funzioni
della lingua italiana e latina
Esporre in modo chiaro,
logico e coerente esperienze
vissute o testi ascoltati
Riconoscere
differenti
registri comunicativi di un
testo orale
Affrontare
molteplici
situazioni
comunicative
scambiando informazioni e
idee per esprimere anche il
proprio punto di vista
L’asse dei linguaggi
Leggere, comprendere
e interpretare testi
scritti di vario tipo
Individuare il punto di vista
dell’altro in contesti formali
ed informali
Padroneggiare le strutture
della
lingua presenti nei testi
Applicare strategie diverse
di lettura
LIV
Lessico fondamentale per la
gestione di semplici comunicazioni
orali in contesti formali e informali
Contesto, scopo e destinatario della
comunicazione
Codici
fondamentali
della
comunicazione orale, verbale e non
verbale
□
1
□
2
□
3
Principi di organizzazione del
discorso descrittivo, narrativo,
espositivo, argomentativo
Strutture essenziali dei testi
narrativi, espositivi, argomentativi
della lingua italiana e strutture
morfologiche e sintattiche per la
lingua latina
Principali connettivi logici
Individuare natura, funzione
e
principali
scopi
comunicativi ed espressivi
di un testo un testo
letterario
Cogliere i caratteri specifici
di un testo letterario
Varietà lessicali in rapporto ad
ambiti e contesti diversi
Tecniche di lettura analitica e
sintetica
Tecniche di lettura espressiva
Denotazione e connotazione
Principali generi letterari, con
particolare
riferimento
alla
tradizione italiana e alla tradizione
latina
Contesto storico di riferimento di
alcuni autori e opere della
letteratura italiana e latina
□
1
□
2
□
3
Produrre testi di vario
tipo in relazione ai
differenti
scopi
comunicativi
Ricercare,
acquisire
e
selezionare
informazioni
generali e specifiche in
funzione della produzione
di testi scritti di vario tipo
Elementi strutturali di un testo
scritto coerente e coeso
Prendere appunti e redigere
sintesi e relazioni
Modalità e tecniche delle
diverse forme di produzione
scritta: riassunto, lettera,
relazioni, ecc.
Rielaborare in forma chiara
Informazioni
Produrre testi corretti e
coerenti adeguati alle
diverse situazioni
comunicative
Produrre testi corretti e
adeguati ai brani di versione
somministrati
Uso dei dizionari, anche
riferimento alla lingua latina
in
Fasi della produzione scritta:
pianificazione, stesura e revisione
Fasi della traduzione scritta dal
latino all’italiano
□
1
□
2
□
3
LIV
COMPETENZE
ABILITÀ/CAPACITÀ
CONOSCENZE
Utilizzare una lingua
straniera per i principali
scopi comunicativi ed
operativi
Ricercare, acquisire e selezionare
informazioni generali e specifiche
in funzione della produzione di testi
scritti di vario tipo.
Elementi strutturali di un testo scritto
coerente e coeso.
Prendere appunti e redigere sintesi
e relazioni.
Rielaborare in forma chiara le
informazioni.
Produrre testi corretti e coerenti
adeguati alle diverse situazioni
comunicative.
Comprendere i punti principali di
messaggi e annunci semplici e
chiari
su argomenti di interesse personale,
quotidiano, sociale .
L’asse dei linguaggi
Ricercare informazioni all’interno
di testi di breve estensione di
interesse personale, quotidiano,
sociale.
Lessico di base su argomenti di vita
quotidiana, sociale.
Uso del dizionario bilingue
Modalità e tecniche delle diverse forme di
produzione scritta: riassunto, lettera,
relazioni ecc..
Fasi
della
produzione
pianificazione, stesura, revisione.
scritta:
Regole grammaticali fondamentali
Corretta pronuncia di un repertorio di
parole e frasi memorizzate di uso comune
Semplici modalità di scrittura:
messaggi brevi, lettera informale
□
1
□
2
□
3
Descrivere in maniera semplice
esperienze ed eventi relativi
all’ambito personale e sociale.
Utilizzare in modo adeguato le
strutture grammaticali
Interagire in conversazioni brevi e
semplici su temi di interesse
personale, quotidiano, sociale.
Scrivere brevi testi di interesse
personale, quotidiano, sociale o
professionale
Scrivere correttamente semplici
testi su tematiche coerenti con
percorsi di studio.
Utilizzare gli strumenti
fondamentali per una
fruizione
consapevole
del patrimonio artistico
Utilizzare e produrre
testi multimediali
Riconoscere e apprezzare le
opere d’arte
Conoscere e rispettare i beni
culturali e ambientali a partire dal
proprio territorio
Comprendere i prodotti
della
comunicazione audiovisiva
Elaborare prodotti
(testi, suoni,ecc.)
tecnologie digitali
multimediali
anche con
Elementi fondamentali per la lettura di
un’opera d’arte ( pittura, architettura,
plastica, fotografia, film).
Principali forme di espressione artistica
Semplici applicazioni per la elaborazione
audio e video
Uso essenziale
telematica
della
comunicazione
Principali componenti strutturali ed
espressive
di
un
prodotto
audiovisivo.
□
1
□
2
□
3
□
1
□
2
□
3
COMPETENZE
ABILITÀ/CAPACITÀ
Utilizzare le tecniche e le
procedure del calcolo
aritmetico ed algebrico,
rappresentandole anche
sotto forma grafica
Comprendere il significato logicooperativo di numeri appartenenti ai
diversi sistemi numerici. Utilizzare
le diverse notazioni e saper
convertire da una all’altra (da
frazioni a decimali, da frazioni
apparenti ad interi, da percentuali a
frazioni…)
Comprendere il significato di
potenza; calcolare le potenze e
applicarne le proprietà
L’asse matematico
Risolvere brevi espressioni nei
diversi
insiemi
numerici;
rappresentare la soluzione di un
problema con un’espressione e
calcolarne
il
valore
anche
utilizzando una calcolatrice
Tradurre brevi istruzioni in sequenze
simboliche (anche con tabelle);
risolvere sequenze di operazioni e
problemi sostituendo alle variabili
letterali i valori numerici
Comprendere il significato logicooperativo di rapporto e grandezza
derivata; impostare uguaglianze di
rapporti per risolvere problemi di
proporzionalità
e
percentuale;
risolvere semplici problemi diretti e
inversi
Risolvere equazioni di primo grado
e verificare la correttezza dei
procedimenti utilizzati
Rappresentare
graficamente
equazioni
di
primo
grado;
comprendere
il
concetto
di
equazione e quello di funzione
Risolvere sistemi di equazioni di
primo grado seguendo istruzioni e
verificarne la correttezza dei risultati
LIV
CONOSCENZE
Gli
insiemi
numerici
rappresentazioni, operazioni,
ordinamento
N,Z,Q,R;
I sistemi di numerazione
Espressioni
operazioni
algebriche;
principali
Equazioni e disequazioni di primo grado
Sistemi di equazioni e disequazioni di
primo grado
□
1
□
2
□
3
COMPETENZE
ABILITÀ/CAPACITÀ
CONOSCENZE
Confrontare
ed
analizzare
figure
geometriche,
individuando invarianti e
relazioni
Riconoscere i principali enti, figure
e luoghi geometrici e descriverli
con linguaggio naturale
Gli enti fondamentali della geometria e il
significato dei termini assioma, teorema,
definizione
Individuare le proprietà essenziali
delle figure e riconoscerle in
situazioni concrete
Disegnare figure geometriche con
semplici
tecniche
grafiche
operative
L’asse matematico
Applicare le principali formule
relative alla retta e alle figure
geometriche sul piano cartesiano
Il piano euclideo: relazioni tra rette;
congruenza di figure; poligoni e loro
proprietà
Circonferenza e cerchio
Misura
di
grandezze;
grandezza
incommensurabili; perimetro e area dei
poligoni. Teoremi di Euclide e di Pitagora
Teorema di Talete e sue conseguenze
In casi reali di facile leggibilità
risolvere
problemi
di
tipo
geometrico, e ripercorrerne le
procedure di soluzione
LIV
□
1
□
2
□
3
Il metodo delle coordinate: il piano
cartesiano
Interpretazione geometrica dei sistemi di
equazioni
Trasformazioni geometriche elementari e
loro invarianti
Individuare le strategie
appropriate
per
la
soluzione di problemi
Formalizzare il percorso di
soluzione di un problema attraverso
modelli algebrici e grafici
Convalidare i risultati conseguiti
sia empiricamente, sia mediante
argomentazioni
Tecniche risolutive di un problema che
utilizzano
frazioni,
proporzioni,
percentuali,
formule
geometriche,
equazioni e disequazioni di 1° grado
□
1
□
2
□
3
Tradurre dal linguaggio naturale al
linguaggio algebrico e viceversa
L’asse matematico
Competenze
Analizzare dati e
interpretarli sviluppando
deduzioni e ragionamenti
sugli stessi anche con
l’ausilio di
rappresentazioni
grafiche, usando
consapevolmente gli
strumenti di calcolo e le
potenzialità offerte da
applicazioni specifiche
tipo informatico
Abilità/capacità
Raccogliere, organizzare e
rappresentare un insieme di dati
Conoscenze
Significato di analisi e organizzazione di
dati numerici
Rappresentare classi di dati
mediante istogrammi e
diagrammi a torta
Il piano cartesiano e il concetto
di funzione
Leggere e interpretare
Tabelle e grafici in termini di
corrispondenze fra elementi di due
insiemi
Riconoscere una relazione tra
variabili, in termini di
proporzionalità diretta o inversa e
formalizzarla
attraverso una funzione
matematica
Rappresentare sul piano cartesiano
il grafico di una funzione
Valutare l’ordine di grandezza di
un risultato
Liv
Funzioni di proporzionalità diretta, inversa
e relativi grafici, funzione lineare
Incertezza di una misura e
concetto di errore
La notazione scientifica per i numeri reali
Il concetto e i metodi di
approssimazione
Semplici applicazioni che consentono di
creare, elaborare
un foglio elettronico con le forme grafiche
corrispondenti
□
1
□
2
□
3
Elaborare e gestire semplici
calcoli attraverso un foglio
elettronico
Elaborare e gestire un foglio
elettronico per rappresentare
in forma grafica i risultati dei
calcoli eseguiti
L’asse scientifico-tecnologico
COMPETENZE
Osservare, descrivere
ed analizzare fenomeni
appartenenti alla realtà
naturale e riconoscere
nelle sue varie forme i
concetti di sistema e di
complessità
ABILITÀ/CAPACITÀ
Raccogliere dati attraverso
l’osservazione diretta dei
fenomeni naturali (fisici,chimici,
biologici, geologici, ecc..) o la
consultazione di testi e
manuali o media
CONOSCENZE
Concetto di misura e sua approssimazione
Organizzare e rappresentare
dati raccolti
Sequenza delle operazioni da effettuare
Individuare, con la guida
del docente, una possibile
interpretazione dei dati in base a
semplici modelli
Liv
Errore sulla misura
Principali strumenti e tecniche
di misurazione
Fondamentali meccanismi di
catalogazione
Utilizzo dei principali programmi
Software
Presentare i risultati dell’analisi
Schemi, tabelle e grafici
Utilizzare classificazioni,
generazionali e/o sistemi logici per
riconoscere il modello di
riferimento
Semplici schemi per presentare
correlazioni tra le variabili di
un fenomeno appartenente all’ambito
scientifico
Essere consapevoli del ruolo che i
processi tecnologici giocano nella
modifica dell’ambiente che ci
circonda considerato come sistema
Inquinamento ambientale
□
1
□
2
□
3
COMPETENZE
Analizzare
qualitativamente
e quantitativamente
fenomeni legati alle
trasformazioni di energia
a
partire dall’esperienza
L’asse scientifico-tecnologico
Essere consapevole delle
potenzialità delle
tecnologie
rispetto al contesto
culturale
e sociale in cui vengono
applicate
ABILITÀ/CAPACITÀ
Analizzare un oggetto o un sistema
artificiale in termini di funzioni o di
architettura
CONOSCENZE
Concetto di sviluppo sostenibile
Interpretare un fenomeno
naturale dal punto di vista
energetico distinguendo le
varie trasformazioni di energia in
rapporto alle leggi che le governano
Diagrammi e schemi logici
applicati ai fenomeni osservati
Avere la consapevolezza dei
possibili impatti sull’ambiente
naturale dei modi di produzione e
di utilizzazione dell’energia
nell’ambito quotidiano
Concetto di calore e di temperatura
Riconoscere il ruolo della
tecnologia nella vita quotidiana
e nell’economia della società
Struttura di internet
Saper spiegare il principio di
funzionamento e la struttura
dei principali dispositivi fisici e
software
Utilizzare le funzioni di base
dei software più comuni per
produrre testi e comunicazioni
multimediali, calcolare e
rappresentare dati, disegnare,
cercare informazioni e comunicare
in rete
LIV
Schemi a blocchi
Concetto di input-output di un sistema
artificiale
Strutture concettuali di base del sapere
tecnologico
□
1
□
2
□
3
Struttura generale e operazioni
comuni ai diversi pacchetti
applicativi (tipologia di menù, operazioni
di edizione,
creazione e conservazione di
documenti, ecc..)
Operazioni specifiche di base di alcuni dei
programmi applicativi
più comuni
□
1
□
2
□
3
Competenze
Comprendere il
cambiamento e la
diversità
dei tempi storici in una
dimensione diacronica
attraverso il confronto fra
epoche e in una
dimensione
sincronica attraverso
il confronto fra aree
geografiche e culturali
Abilità/capacità
Riconoscere le dimensioni del
tempo e dello spazio attraverso
l’osservazione di eventi storici e di
aree geografiche
Collocare i più rilevanti eventi
storici affrontati secondo le
coordinate spazio-tempo
Identificare gli elementi
maggiormente significativi per
confrontare aree e periodi diversi
Comprendere il cambiamento in
relazione agli usi, alle abitudini, al
vivere quotidiano nel confronto con
la propria esperienza personale
anche in riferimento alla sfera
religiosa
L’asse storico-sociale
Leggere- anche in modalità
multimediale – le differenti fonti
letterarie, cartografiche,
documentarie, cartografiche,
ricavandone informazioni su
eventi storici di diverse epoche e
differenti aree geografiche
Conoscenze
Le periodizzazioni fondamentali
della storia mondiale
Liv
I principali fenomeni storici e le
coordinate spazio – tempo che li
determinano
I principali fenomeni sociali,
economici che caratterizzano il
mondo contemporaneo, anche
in relazione alle diverse culture
Conoscere i principali eventi che
consentono di comprendere la
realtà nazionale ed europea
I principali sviluppi storici
che hanno coinvolto il proprio
territorio
□
1
□
2
□
3
Le diverse tipologie di fonti
Le principali tappe dello
sviluppo dell’innovazione tecnico –
scientifica e della conseguente innovazione
tecnologica
Individuare i principali mezzi
e strumenti che hanno
caratterizzato l’innovazione tecnico
– scientifica nel corso
della storia
Collocare l’esperienza
personale in un sistema di
regole fondato sul
reciproco riconoscimento
dei diritti garantiti dalla
Costituzione, a tutela della
persona, della collettività e
dell’ambiente
Comprendere le caratteristiche
fondamentali dei principi e delle
regole della Costituzione italiana
Individuare le caratteristiche
essenziali della norma giuridica e
comprenderle a partire dalle proprie
esperienze e dal contesto scolastico
Costituzione italiana
Organi dello Stato e loro funzioni
principali
Conoscenze di base sul concetto di norma
giuridica e di gerarchia delle fonti
Identificare i diversi modelli
istituzionali e di organizzazione
sociale e le principali relazioni tra
persona – famiglia – società – Stato
Principali problematiche relative
all’integrazione e alla tutela dei
diritti umani e alla promozione
delle pari opportunità
Riconoscere le funzioni di base
dello Stato, delle Regioni e degli
Enti Locali ed essere in grado di
rivolgersi, per le proprie necessità,
ai principali servizi da essi erogati
Organi e funzioni di Regione, Provincia e
Comune
Identificare il ruolo delle istituzioni
europee e dei principali organismi
di cooperazione internazionale e
riconoscere le opportunità offerte
alla persona, alla scuola e agli
ambiti territoriali di appartenenza
Conoscenze essenziali dei servizi sociali
Ruolo delle organizzazioni
Internazionali
Principali tappe di sviluppo
dell’Unione europea
□
1
□
2
□
3
Adottare nella vita quotidiana
comportamenti responsabili per la
tutela e il rispetto dell’ambiente e
delle risorse naturali
L’asse storicosociale
COMPETENZE
Orientarsi nel tessuto
produttivo del proprio
territorio
ABILITÀ/CAPACITÀ
Riconoscere le caratteristiche
principali del mercato e le
opportunità lavorative offerte dal
territorio
Riconoscere i principali settori
in cui sono organizzate le
attività economiche del proprio
territorio
CONOSCENZE
Regole che governano l’economia e
concetti fondamentali del mercato
Strumenti essenziali per legge il tessuto
produttivo del proprio territorio
Principali soggetti del sistema
economico
LIV
□
1
□
2
□
3
(1) INDICATORI PER I LIVELLI DI ACCERTAMENTO E CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
PROGRAMMATE
ESSENZIALE (1)
La competenza è esercitata a
partire da conoscenze
sufficientemente apprese ed
abilità assunte con modalità
quasi autonoma.
CONSOLIDATO (2)
La competenza è esercitata a partire da
conoscenze stabilmente apprese ed abilità
assunte con modalità autonoma.
Competenze chiave di cittadinanza
COMPETENZE
Imparare ad imparare:
organizzando il proprio
apprendimento,
individuando, scegliendo ed
utilizzando varie fonti e
varie modalità di
informazione e di
formazione (formale, non
formale e informale), anche
in funzione dei tempi
disponibili, delle proprie
strategie e del proprio
metodo di studio e di
lavoro.
Progettare: elaborando e
realizzando progetti
riguardanti lo sviluppo delle
proprie attività di studio e di
lavoro, utilizzando le
conoscenze apprese per
stabilire obiettivi
AVANZATO (3)
La competenza è esercitata a partire da
conoscenze rielaborate ed approfondite ed
abilità assunte con modalità autonoma e
personalizzata.
ABILITÀ/CAPACITÀ
CONOSCENZE
LIV
A partire dalle conoscenze e dalle abilità acquisite nel percorso di studi e dei saperi formali
ed informali che hanno connotato la crescita formativa dell’alunno studente ed hanno
indirizzato i suoi comportamenti in ordine alla personale responsabilità ed alla relazione
umana e sociale.
significativi e realistici e le
relative priorità, valutando i
vincoli e le possibilità
esistenti, definendo
strategie di azione e
verificando i risultati
raggiunti.
Comunicare:
• coprendendo messaggi
di generi diverso
(quotidiano, letterario,
tecnico, scientifico) e di
complessità diversa,
trasmessi utilizzando
linguaggi diversi
(verbale, matematico,
scientifico, simbolico,
ecc…) mediante diversi
supporti (cartacei,
informatici e
multimediali);
• rappresentando eventi,
fenomeni, principi,
concetti, norme,
procedure,
atteggiamenti, stati
d’animo, emozioni,
ecc… utilizzando
linguaggi diversi
(verbale, matematico,
scientifico, simbolico,
ecc…) e diverse
conoscenze disciplinari,
medianti diversi
supporti (cartacei,
informatici e
multimediali).
Collaborare e partecipare:
interagendo in gruppo,
comprendendo i diversi
punti di vista, valorizzando
le proprie ed altrui capacità,
gestendo le conflittualità,
contribuendo
all’apprendimento comune
ed alla realizzazione delle
attività collettive, nel
riconoscimento dei diritti
fondamentali degli altri.
Agire in modo autonomo e
responsabile: sapendosi
inserire in modo attivo e
consapevole nella vita
sociale e far valere al suo
interno i propri diritti e
bisogni riconoscendo al
contempo quelli altrui, le
opportunità comuni, i limiti,
le regole, le responsabilità.
Risolvere problemi:
affrontando situazioni
problematiche, costruendo e
verificando ipotesi,
individuando le fonti e le
risorse adeguate,
raccogliendo e valutando i
dati, proponendo soluzioni
utilizzando, secondo il tipo
di problema, contenuti e
metodi delle diverse
discipline.
Individuare collegamenti e
relazioni: individuando e
rappresentando, elaborando
argomentazioni coerenti,
collegamenti e relazioni tra
fenomeni, eventi e concetti
diversi, anche appartenenti
a diversi ambiti disciplinari,
e lontani nello spazio e nel
tempo, cogliendone la
natura sistemica,
individuando analogie e
differenze, coerenze ed
incoerenze, cause ed effetti
e la loro natura
probabilistica.
Acquisire ed interpretare
l’informazione: acquisendo
ed interpretando
criticamente l’informazione
ricevuta nei diversi ambiti
ed attraverso diversi
strumenti comunicativi,
valutandone l’attendibilità e
l’utilità, distinguendo fatti e
opinioni.
SCHEDA ACCETTAZIONE DELLA FAMIGLIA DI PROGRAMMAZIONE DIFFERENZIATA
Al Dirigente dell’Istituto
---------------------------------------
Il/La Sottoscritto/a---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Padre/Madre dell’alunno/a ---------------------------------------------------------------------------------------------------------------Iscritto/a,pre l’anno scolastico------------------------------alla classe----------------,
riconoscendo che il proprio/a figlio/a svolge,su alcune/tutte discipline un piano di studi individualizzato,differenziato negli
obiettivi,contenuti e metodi
AUTORIZZA
che la valutazione dei risultati sia riferita al PEI e adottata ai sensi dell’art.13 dell’O.M. N. 80 del 09/03/1995 e sue
successive modificazioni ed integrazioni.
La presente autorizzazione è valida e tacitamente rinnovata fino a che la stessa non venga formalmente revocata e/o
modificata.
Gualdo Tadino_______________________
Firma del genitore
____________________________
RELAZIONE FINALE
Alunno:___________________________
Classe:_______________
Docente di sostegno:__________________________
Anno scolastico:________________________
1. Informazioni di carattere generale
2. Livelli di competenza nelle aree fondamentali dello sviluppo:
area cognitiva
area comunicativa e linguistica
area logico-matematica
area affettivo-relazionale
area sensoriale
area motorio-prassica
area delle autonomie
3.Aspetti psico-affettivi,relazionali e comportamentali
4.Inserimento scolastico
5.Progetto educativo: linee guida,aspetti organizzativi e metodologici
6.Verifiche e valutazione
7.Continuità famiglia-scuola-servizi
Il Consiglio di Classe
Il docente di sostegno
ESEMPIO DI RELAZIONE FINALE ESAMI DI STATO
ALLIEVO :
CLASSE :
INDIRIZZO:
ANNO SCOLASTICO 2009- 2010
PRESENTAZIONE DELL'ALLIEVO
Dati anagrafici
Dati anagrafici: nato a il--------- ove risiede con il padre e la madre
Classe di iscrizione e finalità del percorso: regolarmente iscritto al 5° anno indirizzo
L'allievo accede all'esame per conseguire il diploma di maturità con percorso uguale alla classe
seguendo una programmazione semplificata per obiettivi minimi.
PRESENTAZIONE CLINICA E FUNZIONALE DELL'ALLIEVO
Tipologia del deficit
Deficit ed handicap
scolastico
IL SOSTEGNO DIDATTICO
Insegnante di sostegno
Classe 1°
Prof.ssa
Prof.ssa
Tutor
L'ITER SCOLASTICO
Il percorso
Le difficoltà
Classe 2° )
Prof.ss
Prof.ssa
Classe 3° )
Prof.ssa
Prof.ssa
Classe 4°
Prof.ssa
Classe 5°
Prof.ssa
Prof.ssa
PERCORSO SVOLTO NELLA CLASSE 5°
Le discipline trattate
DISCIPLINE
tempi
IL PERCORSO MISTO
Le discipline escluse
motivazione
tempi
:
RISULTATI RAGGIUNTI
In ogni disciplina
LE PROVE SVOLTE
Modalità di
formulazione e
realizzazione delle
prove svolte
richiesta di assistenza
Valutazione:
RICHIESTA DI PROVE
prove scritte
prove orali
ABILITA' E COMPETENZE CERTIFICABILI
Competenze
scolastiche
competenze nello
stage
ORE TOTALI
ORE SVOLTE
IN CLASSE
ORE NON SVOLTE
PERCHÉ IN STAGE
GRIGLIA DI VALUTAZIONE – PRIMA PROVA SCRITTA (H)
ALUNNO/A:……………………………………………………………..
Parametri
CONOSCENZE E
ADERENZA ALLA
TRACCIA
ARTICOLAZIONE E
COERENZA
ARGOMENTATIVA
Descrittori
• Conoscenze adeguate e personali
• Conoscenze adeguate
• Sufficiente bagaglio di conoscenze, rielaborazione
guidata
• Parziale conoscenza degli argomenti trattati
• Frammentaria conoscenza dell’argomento
• Argomento non centrato, conoscenze pressoché nulle
•
•
•
•
Argomenta in modo comprensibile e logico
Argomenta in maniera sufficientemente comprensibile
Argomenta in maniera parzialmente comprensibile
Argomenta in maniera incoerente
Punteggio
4
3
2,5
Punteggio
Attribuito
……
2
1
0,5
3
2
……
1
0,25
CORRETTEZZA E
PROPRIETA’ USO
DELLA LINGUA
CAPACITA’ DI
APPROFONDIMENTO
E ORIGINALITA’
•
•
•
•
•
•
Espressione corretta precisa e articolata
Espressione abbastanza corretta e appropriata
Espressione sicura ma non suff. corretta e appropriata
Espressione non sempre chiara, corretta e appropriata
Espressione disorganica scorretta e imprecisa
Espressione contorta, molto scorretta e imprecisa
•
•
•
•
Rielabora in modo personale
Rielabora in modo chiaro seppur guidato
Rielabora in modo parziale
Non rielabora
3
2
1,5
……
1
0,5
0,25
2
1,5
1
1
……
GRIGLIA DI VALUTAZIONE – SECONDA PROVA SCRITTA (H)
ALUNNO/A:……………………………………………………………..
INDICATORI
Conoscenze e
Competenze *
Comunicazione e
uso di
terminologia e
tecnica
Aderenza e
pertinenza
PUNTEGGIO
MASSIMO
ATTRIBUIBILE
ALL’INDICATORE
7 punti
3 punti
3 punti
LIVELLI DI VALUTAZIONE
•
•
•
•
•
•
Estremamente frammentarie
Inadeguate
Carenti e superficiali
Globalmente sufficienti
Abbastanza complete
Complete, corrette, esaustive
•
•
•
•
•
Non efficace, ripetuti errori
Poco efficace, qualche errore
Sufficientemente efficace
Corretta ed efficace
Corretta, organica, efficace
•
•
•
•
Non aderente
Poco aderente
Sufficientemente aderente
Pienamente aderente
PUNTEGGIO TOTALE
PUNTEGGIO
CORRISPOND.
AI LIVELLI
1
2-3
4
5
6
7-8
VOTO
ATTRIBUITO
……
1
2
2,5
3
4
1
1,5 - 2
2,5
3
………… / 15
……
……
GRIGLIA DI VALUTAZIONE – COLLOQUIO (H)
ALUNNO/A: ………………………………………….
Parametri
CONOSCENZA
DEGLI
ARGOMENTI
ABILITA’
LINGUISTICOESPRESSIVE
CAPACITA’ DI
ORGANIZZARE I TEMI
E OPERARE
COLLEGAMENTI
CAPACITA’ DI
RIELABORAZIONE
PERSONALE E
CRITICA
CAPACITA’ DI
AUTOCORREZIONE
Descrittori
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Completa e approfondita
Precisa e chiara
Scolastica
Incerta e superficiale
Parziale e ripetitiva
Scarsa/nulla
Articolata e completa
Semplice e lineare
Frammentaria e imprecisa
Incerta/nulla
Sa pienamente operare autonomamente
Collegamenti semplici ma autonomi
Opera collegamenti se guidato
Difficoltà di operare collegamenti
Non è in grado di operare collegamenti benché
guidato
Formula giudizi autonomi e corretti
Formula giudizi abbastanza autonomamente
Formula giudizi non sempre in modo autonomo
Ha evidenti difficoltà di elaborare giudizi
Non sa esprimere giudizi personali
Sa correggersi autonomamente
Sa correggersi se guidato
PUNTEGGIO TOTALE
Punteggio
11-12
9-10
7-8
5-6
3-4
1-2
7-8
5-6
3-4
1-2
8
6-7
5
3-4
1-2
5
4
3
2
1
Punteggi
o
attribuito
……
……
……
……
2
1
35
……
REPUBBLICA ITALIANA
MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITA’
E DELLA RICERCA
ANNO SCOLASTICO.................
ISTITUTO
.......................................................................................................
(tipo di istituto - denominazione)
DI .................................................................................. .... .....................................
(sede)
CERTIFICATO
DI CREDITI FORMATIVI
(rilasciato ai sensi dell’OM n.90/2001, art.15)
Conferito a .............................................................................................................
Nat.. a ....................................................……................ (prov. di ....................)
il giorno .................................................................. 19....................
...................................... addì .........................
Il Dirigente scolastico
______________________
REPUBBLICA ITALIANA
MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITA’
E DELLA RICERCA
ANNO SCOLASTICO .......................
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
certifica che
L’alunn............................................................................................................
nat… a .................................................... prov. ............... il ..........................
1. ha frequentato la classe….........................................................................
dell’istituto ............................................ dell’indirizzo …. ..............................
2. ha svolto le seguenti attività curricolari1
......................................................................per ore (previste dal PEI) .......
......................................................................per ore (previste dal PEI) .......
......................................................................per ore (previste dal PEI) .......
......................................................................per ore (previste dal PEI) .......
......................................................................per ore (previste dal PEI) .......
......................................................................per ore (previste dal PEI) .......
3. ha svolto le seguenti attività di laboratorio, aula speciale, ecc.2
......................................................................per ore (previste dal PEI) .......
......................................................................per ore (previste dal PEI) .......
......................................................................per ore (previste dal PEI) .......
......................................................................per ore (previste dal PEI) .......
......................................................................per ore (previste dal PEI) .......
......................................................................per ore (previste dal PEI) .......
4. ha svolto percorsi formativi integrati con centri di formazione professionale e/o agenzie
formative3
......................................................................per ore (previste dal PEI) .......
......................................................................per ore (previste dal PEI) .......
......................................................................per ore (previste dal PEI) .......
......................................................................per ore (previste dal PEI) .......
......................................................................per ore (previste dal PEI) .......
......................................................................per ore (previste dal PEI) .......
1
Elencare le attività previste dal PEI siano esse realizzate con la classe di appartenenza, con altre classi, con gruppi
di studenti o individualmente
2
Elencare le attività laboratoriali previste dal PEI e svolte nella scuola (serra, cucina, sala bar, officina, biblioteca,
ecc.)
3
Elencare le attività, previste dal PEP e svolte con i centri di formazione professionale o con le agenzie formative
5. ha svolto le seguenti attività di stages presso4:
...............................................................(ente, istituzione, azienda, cooperativa, ecc.)
dal .............................. al ..................................per ore settimanali ..............
nella mansione ..............................................................................................
.................................................................. (ente, istituzione, azienda, cooperativa, ecc.)
dal .............................. al ..................................per ore settimanali ..............
nella mansione ..............................................................................................
.................................................................. (ente, istituzione, azienda, cooperativa, ecc.)
dal .............................. al ..................................per ore settimanali ..............
nella mansione ..............................................................................................
6. ha sostenuto le seguenti prove d’esame riportando la votazione indicata5
scritta .................................................................................................................
pratica ................................................................................................................
orale ..................................................................................................................
7. a conclusione del percorso formativo, ha dimostrato di possedere le seguenti conoscenze,
competenze e capacità6
conoscenze
.....................................................................................................................................................
.....................................................................................................................................................
.....................................................................................................................................................
......................................................................................................................................................................
....................................................................................................................................
competenze
...................................................................................se ........................................
...................................................................................se ........................................
...................................................................................se ........................................
...................................................................................se…………………………….
capacità
....................................................................................se.........................................
....................................................................................se.........................................
....................................................................................se.........................................
Il titolo acquisito è riconosciuto dalle istituzioni scolastiche e dai centri di formazione
professionale regionali nell'ambito degli accordi con le regioni.
4
Indicare gli stage effettuati nell'ambito del PEP
Indicare le prove d'esame sostenute dall'alunno per il conseguimento del creditoformativo. Tali prove sono omogenee
con il percorso svolto e coerenti con le conoscenze, le competenze e le capacità da accertare
6
Indicare le conoscenze, le competenze e le capacità conseguite dall'alunno e accertate mediante le prove d'esame.
Le competenze e le capacità dell'alunno sono descritte specificando in quale ambito l'alunno può realizzare tali
competenze e capacità.
5
REPUBBLICA ITALIANA
MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITA’
E DELLA RICERCA
ANNO SCOLASTICO ..................
ISTITUTO .....................................................................................................................
(tipo di istituto)
“...................................................................................................................”
(denominazione)
di .........................................................................................................................
(sede)
ATTESTATO
DI CREDITO FORMATIVO 7
Conferito a ............................................................................................................
Nato a
................. (prov. di .........................)
il giorno ................................19 .........
con la seguente votazione complessiva:. ............................................... centesimi
................................. addì ........................
IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE
7
Rilasciato ai sensi dell’art. 13, comma 2, del DPR 23 luglio 1998, n. 323.
REPUBBLICA ITALIANA
MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITA’
E DELLA RICERCA
ANNO SCOLASTICO .............
Il presidente della commissione n.............operante nel Liceo /
Istituto...........................................................................................................................................
CERTIFICA
che .............................................................................................................................................
(cognome e nome del candidato)
nato a .............................................................................. Provincia ..........
il .........................................
ha dimostrato di possedere, in relazione al percorso degli studi seguito, le seguenti conoscenze,
competenze e capacità 8
..........................................................................................................................………….............
.............................................................................................se.......................................…..……................
......................................................................................................................................
..........................................................................................................................………….............
.............................................................................................se.......................................…..……................
......................................................................................................................................
..........................................................................................................................………….............
.............................................................................................se.......................................…..……................
......................................................................................................................................
8
Descrivere le conoscenze, le competenze e le capacità conseguite dall’alunno
con la votazione complessiva di ................................/100, derivante dalla somma dei seguenti punteggi parziali 9:
Prove scritte / pratiche
punti ............... /45
Colloquio
punti............. /35
Credito scolastico
punti:............. /20
Punteggio aggiunto
punti ............15 ........ E' attribuito dalla commissione a candidati
particolarmente meritevoli e integra il
punteggio totale conseguito nel limite
massimo di 100 punti complessivi.
E' la somma dei Punteggi attribuiti dal
consiglio di classe in relazione all'esito
degli ultimi tre anni scolastici del corso di
studi ed eventuali crediti formativi
documentati
Crediti formativi documentati:
...............................................................................................................................
...............................................................................................................................
...............................................................................................................................
...............................................................................................................................
...............................................................................................................................
Ulteriori specificazioni valutative della commissione con riferimento anche a prove sostenute con esito
particolarmente positivo:
...............................................................................................................................
...............................................................................................................................
...............................................................................................................................
...............................................................................................................................
...............................................................................................................................
9
Le prove scritte/pratiche sono fatte contemporaneamente a quelle della classe di appartenenza o della classe
frequentata
Il corso di istruzione secondaria superiore cui si riferisce il certificato di credito formativo ha la durata di .….. anni ed ha
previsto piani didattici individualizzati/diversificati in vista di obiettivi educativi, formativi e professionali non riconducibili
ai programmi ministeriali.
N.
Percorso didattico seguito ai sensi
dell’art.13 del DPR 323/94 10
Anni del corso di studi
Durata oraria
complessiva
Totale ore di insegnamento
Ulteriori elementi caratterizzanti il corso di studi seguito dall'alunno 11:
.........................................................................................………........................................
.........................................................................................………..................................................................................................
...................................................................................
Progressione negli studi:
Il titolo acquisito è riconosciuto dalle istituzioni scolastiche e dai centri di formazione professionale regionali
nell'ambito degli accordi con le regioni.
Il presente certificato è rilasciato ai sensi dell'art. 13 del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323.
..........................., lì......./......./....
IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE
10
La tabella è compilata a cura della scuola e riporta il percorso didattico seguito facendo riferimento al PEI. (art. 12
della legge 104/92)
11
Indicare anche gli eventuali stages (simulati, protetti e/o non protetti) realizzati dall'alunno, le attività laboratoriali,
particolarmente significative, svolte nella scuola (in serra, in cucina, in sala bar, in
iblioteca, in editoria, ecc.) o anche percorsi significativi realizzati a scuola e/o con centri di formazione professionale e/o
agenzie formative.
ESAME DI STATO PER I CANDIDATI CON HANDICAP
Le finalità dell’esame di Stato e i candidati in situazione di handicap
L’esame di Stato ha come fine l’analisi e la verifica della preparazione di ciascun candidato in relazione agli obiettivi
generali e specifici propri di ciascun indirizzo (Art. 1 della legge 10.12.97 n. 425); esso pertanto, anche per i candidati in
situazione di handicap, deve costituire l’occasione per un oggettivo accertamento delle conoscenze, competenze e capacità
acquisite. In questa prospettiva, l’obiettivo di non svalutare i titoli di studio si deve coniugare con quello di realizzare un
esame che sia un corretto coronamento del curricolo scolastico, dignitoso per l’allievo e per la Commissione. Si tratta di
rifiutare, da parte della Commissione, sia l’atteggiamento paternalistico (non si chiedono regali) sia quello intransigente
(nella valutazione degli alunni handicappati talora si è più severi che nella valutazione degli alunni normodotati). Questa
scheda si limita a illustrare i seguenti punti:
1. Documentazione che il Consiglio di classe deve preparare per la Commissione d’esame
Per gli alunni in situazione di handicap il Consiglio di classe deve in primo luogo approntare la stessa documentazione
necessaria per la generalità della classe. In particolare, tuttavia, il documento finalizzato alla formulazione della terza prova
scritta, volto a esplicitare "i contenuti, i mezzi, gli spazi ed i tempi del percorso formativo, nonché i criteri, gli strumenti di
valutazione adottati e gli obiettivi raggiunti" deve illustrare:
- le scelte fatte per l’alunno in situazione di handicap per il suo percorso individuale nonché per le attività di sostegno
- le modalità di integrazione nella classe
- i percorsi comuni alla classe
- le "ricadute" delle scelte operate sulla attività didattica complessiva.
- Inoltre, il Consiglio di classe, al fine di consentire alla Commissione d’esame di operare correttamente secondo quanto
previsto dall’Art. 6, comma 1 del Regolamento, deve predisporre:
- la documentazione relativa ai singoli candidati in situazione di handicap
- per i candidati che ne abbiano bisogno, le richieste di prove equipollenti e/o di assistenza e/o di tempi più lunghi sia per le
prove scritte che per quelle orali
- per i candidati che abbiano seguito un percorso didattico differenziato, la richiesta di prove coerenti con tale percorso e
finalizzate al rilascio dell’attestato (Art. 13, comma 2, Reg.)
- nel caso di candidati non vedenti, la richiesta al Ministero della P.I. del testo delle prove in Braille
- in altri casi particolari la richiesta di "buste" supplementari o di prove suppletive ecc. (queste richieste vanno fatte per
tempo dal Preside dell’istituto e non riguardano il lavoro dei consigli di classe).
La documentazione che il Consiglio di classe prepara per la Commissione d’esame ai sensi dell’Art. 6, comma 1 ha
principalmente lo scopo di facilitare la predisposizione delle prove equipollenti previste dall’art.16 della legge quadro. Essa
deve fornire pertanto, attraverso una apposita relazione, informazioni utili perché la Commissione possa mettere il candidato
a suo agio e valutare al tempo stesso in modo appropriato le sue conoscenze, competenze e capacità. La relazione sviluppata
a
questo
fine
dal
Consiglio
di
classe
potrebbe
avere
la
seguente
struttura:
- descrizione del deficit e dell’handicap
- descrizione del percorso realizzato dall’alunno:
a) conoscenze, competenze e capacità raggiunte
b) difficoltà incontrate e come sono state superate o non superate
c) discipline per le quali sono stati adottati particolare criteri didattici
d) percorsi equipollenti eventualmente svolti
e) attività integrative e di sostegno svolte, anche in sostituzione parziale o totale di alcune discipline
f) risorse utilizzate (docente di sostegno, accompagnatore, ausili, tecnologie ecc.)
g) qualsiasi altra informazione che il Consiglio di classe ritiene utile far pervenire alla Commissione
- esposizione delle modalità di formulazione e realizzazione delle prove per le valutazioni e precisamente:
a) con quali tecnologie
b) con quali strumenti
c) con quali modalità
d) con quali contenuti
e) con quale assistenza (docente di sostegno, assistente educativo, obiettore, accompagnatore, ecc.): questo punto deve
essere esposto in modo chiaro ed esauriente in modo da non suscitare fraintendimenti in chi legge.
- eventuale richiesta di prove equipollenti e di assistenza: sulla base della relazione, per le prove scritte, grafiche, pratiche,
e/o orali si possono eventualmente richiedere prove equipollenti, indicando chiaramente:
a) quale tipo di prova si richiede
b) quale tipo di assistenza e con quali compiti
c) quale durata per le prove scritte
E’ molto importante concordare con l’alunno handicappato la modalità delle prove da sostenere nel corso dell’esame di
Stato. La richiesta di prove equipollenti e/o di assistenza conclude la relazione di presentazione dell’alunno con handicap. È
consigliabile riportare anche in un foglio a parte tale richiesta. La Commissione, esaminata la documentazione fornita dal
Consiglio di classe, predispone le prove equipollenti e, ove necessario, quelle relative al percorso differenziato con le
modalità indicate dal Consiglio di classe, anche avvalendosi della consulenza di personale esperto. Nel caso in cui la
Commissione decida in senso contrario al Consiglio di classe, deve motivare per iscritto la propria decisione.
2. Le prove equipollenti
Il parere del Consiglio di Stato n. 348/91 non entra nel merito di che cosa sono le prove equipollenti, ma afferma che lo
"Stato assume il potere-dovere di accertare e certificare che un soggetto ha raggiunto in un determinato settore culturale o
professionale un certo livello di conoscenze e professionalità [...]. Non si può configurare un supposto diritto al
conseguimento del titolo legale di studio, che prescinda da un oggettivo accertamento di competenze effettivamente
acquisite". Il Consiglio di Stato afferma inoltre che il titolo di studio non può essere conseguito da "chi rimane al di sotto di
quella
soglia
di
competenza
che
è
necessaria
per
il
conseguimento
di
quel
titolo".
Al fine del rilascio del titolo di studio sono importanti le conoscenze, le competenze e le capacità conseguite dall’alunno e
non il percorso fatto per conseguirle. La legge 104/92 prevede prove equipollenti per alunni in situazione di handicap
(art.16). L’Art. 6 comma 1 del Regolamento afferma che "la Commissione giudicatrice, esaminata la documentazione
fornita dal Consiglio di classe [...] può predisporre, ove ne ravvisi la necessità, prove equipollenti a quelle proposte dal
Ministero e che possono consistere nell’utilizzo di mezzi tecnici o di modi diversi ovvero nello svolgimento di contenuti
culturali e/o professionali differenti [...]. In ogni caso le prove equipollenti devono consentire di verificare che il candidato
abbia raggiunto una preparazione culturale e professionale idonea per il rilascio del diploma attestante il superamento
dell’esame".
In questo quadro, le prove equipollenti sono prove utili per accertare se il candidato, pur nella diversità della situazione, sia
in grado di raggiungere, nell’interesse pubblico primario, la soglia di competenza necessaria per il conseguimento del titolo
di studio. Cioè le prove equipollenti devono poter consentire di verificare che il candidato abbia raggiunto una preparazione
culturale e professionale idonea per il rilascio del diploma.
In questo senso ci si può giovare sia di strumentazione tecnica sia di contenuti culturali differenti da quelli predisposti per
gli altri candidati ma adeguati alla situazione di handicap e alle conoscenze, competenze e capacità che si devono accertare.
Inoltre le prove equipollenti devono essere coerenti con il livello degli insegnamenti impartiti all’alunno in situazione di
handicap e idonee a valutare il progresso dell’allievo in rapporto alle sue potenziali attitudini e al livello di partenza (D.M.
26 agosto 1981).
Più precisamente con prove equipollenti si intende che:
- I testi della prima e della seconda prova scritta sono trasmessi dal Ministero anche tradotti in linguaggio braille, ove vi
siano candidati in situazione di forte handicap visivo
La prova inviata dal Ministero della P.I. è svolta con "mezzi diversi": ad esempio, computer, macchina da scrivere, per
mezzo della dettatura all’insegnante di sostegno, ecc.
In questo caso occorre accertare come l’allievo potrà svolgere le prove e se tale svolgimento può disturbare i compagni
(alcuni alunni che non sono in grado di scrivere i loro testi sono, in genere, abituati a dettare ad alta voce, alcuni strumenti
per la scrittura braille sono rumorosi). Nel caso sia necessaria una postazione fuori dall’aula nella quale lavorano tutti gli
altri allievi, la Commissione deve predisporre la vigilanza necessaria
- la prova inviata dal Ministero della P.I. è svolta in "modalità diverse": ad esempio, la prova è "tradotta" in quesiti con
alcune possibili risposte chiuse, cioè in prove strutturate o in griglie. In questo caso è bene valutare attentamente la
situazione; ad esempio può essere inopportuno che il Consiglio di classe proponga alla Commissione una prova equipollente
che consista nello svolgimento di una parte del tema ministeriale. Inoltre si può sconsigliare di fare attendere il candidato in
situazione di handicap mentre la Commissione decide e/o prepara la prova e /o le modalità di svolgimento
- la prova è proposta dalla Commissione di esame e ha contenuti culturali e/o tecnici e/o professionali differenti da quelli
proposti dal Ministero della P.I. La prova proposta dalla Commissione deve essere comunque tale da poter verificare la
preparazione culturale e professionale del candidato. Essa deve inoltre essere omogenea con il percorso svolto dal candidato
e deve poter essere realizzata dal candidato con le stesse le modalità, tempi e assistenza utilizzati nelle prove di verifica fatte
durante l’anno scolastico. Il Consiglio di classe, qualora richieda questo tipo di prova, deve fornire nella relazione tutte le
informazioni utili per la preparazione del testo e/o dei testi delle prove, fornendo a parte il testo delle prove realizzate
durante l’anno dal candidato. La Commissione a sua volta (eventualmente avvalendosi di personale esperto) deve
preventivamente preparare le prove d’esame diverse da quelle proposte dal Ministero della P.I., omogenee al programma
svolto dal candidato seguendo le indicazioni fornite dal Consiglio di classe circa i contenuti, le modalità, l’assistenza e i
tempi. È consigliabile che questa preparazione sia realizzata dopo aver letto la relazione del Consiglio di classe, esaminato il
percorso formativo, consultati i commissari interni o l’insegnante curricolare o il docente di sostegno e esaminati testi di
prove eseguite durante l’anno
- per quanto riguarda il colloquio, esso si può realizzare mediante prove scritte, test, o qualsiasi altra strumentazione o
tecnologia o attraverso un operatore che medi tra il candidato e l’esaminatore. Ad esempio, un docente o assistente o
operatore mediatore o esperto traduce il linguaggio verbale del docente in linguaggio gestuale comprensibile dall’alunno
audioleso e - viceversa - il linguaggio gestuale dell’alunno in linguaggio verbale comprensibile al docente.
3. I "tempi più lunghi" per le prove d’esame
Secondo l’Art. 16 della L. 104/74 ai candidati in situazione di handicap sono concessi tempi più lunghi per le prove
d’esame. Nell’Art. 6, comma 3 del Regolamento si afferma che "i tempi più lunghi nell’effettuazione delle prove scritte e
grafiche e del colloquio, previsti dal comma 3 dell’articolo 16 della citata legge N. 104 del 1992, non possono di norma
comportare un maggiore numero di giorni rispetto a quello stabilito dal calendario degli esami. In casi eccezionali, la
Commissione, tenuto conto della gravità dell’handicap, della relazione del Consiglio di classe, delle modalità di
svolgimento delle prove durante l’anno scolastico, può deliberare lo svolgimento di prove scritte equipollenti in un numero
maggiore di giorni". Occorre fare molta attenzione quando si chiedono tempi più lunghi per le prove scritte: gli esami di
Stato hanno solitamente standard di durata molto superiori a quelli delle prove svolte durante l’anno scolastico. A volte è
preferibile chiedere una prova equipollente che necessiti di minor tempo piuttosto che lo svolgimento della prova in due
giorni.
4. La presenza di assistenti per l’autonomia e la comunicazione
Si è già sottolineato nelle altre parti di questa scheda che le prove dell’esame di Stato devono essere svolte secondo modalità
omogenee rispetto a quelle svolte durante l’anno scolastico, poiché il candidato deve essere messo nelle migliori condizioni
psicofisiche. Questo vale anche per l’assistenza. Essa deve essere intesa come:
1.assistenza per l’autonomia, cioè alla persona o per l’aiuto personale; ad esempio, per andare nel bagno, mangiare un
panino, bere un bicchiere d’acqua ecc.
2.assistenza per l’autonomia intesa come aiuto per lo svolgimento delle prove (aiuto nella consultazione di vocabolari, nella
lettura e/o traduzione del testo in un "linguaggio" accessibile, ecc.)
3.assistenza per la comunicazione nel senso più generale
Durante l’anno scolastico l’assistenza relativa al punto a) è di solito prestata da un assistente appositamente nominato, un
accompagnatore, un bidello, un familiare, e così via. Si tratta, appunto, di un "assistente", cioè di una persona che aiuta
l’alunno in situazione di handicap negli spostamenti e nella cura della persona. Tale "figura", durante le prove scritte, è
presente nell’istituto e può esserlo anche nell’aula dove il candidato svolge l’esame. L’assistenza relativa ai punti b) e c) la
fa chi l’ha sempre fatta durante l’anno scolastico (docente di sostegno, docente di classe, obiettore di coscienza, ecc.) cioè la
persona indicata dal Consiglio di classe. Quest’ultimo, nella relazione i cui aspetti sono stati chiariti nel paragrafo 2 di
questa scheda, deve infatti:
- far presente con quali assistenze il candidato ha svolto le prove di verifica durante l’anno scolastico
- chiedere l’assistenza necessaria per lo svolgimento delle prove scritte, grafiche e/o orali, indicando i compiti che tale
assistenza deve svolgere
In conclusione, le persone che fanno assistenza durante l’esame sono le stesse che hanno fatto assistenza all’alunno durante
l’anno scolastico. Le "figure" sono quelle presenti a scuola e che, durante l’anno, hanno "seguito l’alunno con handicap e
fatto assistenza durante le prove di valutazione", e precisamente:
- docenti del Consiglio di classe e/o altro personale della scuola e precisamente docenti di sostegno, docenti curricolari, ecc.
- personale assegnato alla scuola, assistenti inviati dagli EE.LL, o segnalati "dagli stessi interessati e, in mancanza, dalle
associazioni di ciechi e di sordomuti o dalle loro famiglie"
- "obiettori di coscienza operanti presso gli Enti Locali"
Si ricorda che le persone che possono prestare assistenza all’esame possono essere più di una. Ad esempio, il docente di
sostegno presente durante la prova di italiano può essere diverso da quello presente durante la seconda prova o la prova
orale (si veda in proposito il D.M. 25 maggio 1995 n. 170).
5. Le prove per i candidati che hanno svolto un percorso didattico differenziato
Per i candidati in situazione di handicap che hanno svolto nel corso degli studi piani didattici individualizzati diversificati in
vista di obiettivi educativi e formativi non riconducibili ai programmi ministeriali, la Commissione d’esame predispone, su
indicazione del Consiglio di classe, prove differenziate omogenee al percorso svolto, finalizzate all’attestazione delle
competenze e abilità acquisite. Tale attestazione può costituire, in particolare quando il piano educativo individualizzato
prevede esperienze di orientamento, tirocinio, stage, inserimento lavorativo, un credito spendibile anche nella frequenza di
corsi di formazione professionale nell’ambito degli accordi tra amministrazione scolastica e regioni.
- I testi delle prove scritte sono elaborati dalle commissioni, sulla base della documentazione fornita dal consiglio di classe.
Il Consiglio di classe fornirà ogni elemento utile per la formulazione delle prove. Esse dovranno essere coerenti con quelle
svolte durante il corso degli studi e con gli obiettivi educativi, di formazione professionale e di sviluppo della persona
prefissati nel piano educativo individualizzato, nell’ambito dell’autonomia, della comunicazione, socializzazione,
apprendimento ed acquisizione di competenze relazionali e/o professionali.
- Per il candidato in situazione di handicap che abbia seguito piani didattici individualizzati la partecipazione alle prove
d’esame costituirà comunque occasione di stimolo e di corretta conclusione di un percorso formativo realizzato interagendo
con l’intera classe.
B - I candidati esterni in situazione di handicap
Per i candidati esterni in possesso di certificazione ai sensi della L. 104/92 la Commissione d’esame dovrà tenere presenti
tutte le indicazioni contenute nella scheda su I candidati in situazione di handicap (si veda oltre: scheda n. 3). Per quanto
riguarda la necessità della presenza di assistenti e/o mediatori alle prove scritte e/o al colloquio - necessità che dovrà essere
accertata, mediante opportuni contatti, dalla scuola presso la quale è stata presentata la domanda del candidato in questione la Commissione potrà eventualmente avvalersi di esperti anche esterni all’Amministrazione.
I DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO (DSA)
I DSA consistono in difficoltà selettive in alcune competenze neuropsicologiche,
in presenza di:
capacità cognitive adeguate
adeguate opportunità sociali e relazionali,
in assenza di:
deficit sensoriali e neurologici
disturbi psicologici primari.
Tra di essi, i più importanti sono i disturbi specifici della lettura, della scrittura e dell’aritmetica.
Questi sono spesso presenti contemporaneamente, anche se non necessariamente con la stessa intensità, in quanto le
competenze di lettura, scrittura, aritmetica presentano delle basi comuni
I disturbi specifici della lettura e, tra di essi, la Dislessia Evolutiva sono difficoltà selettive nella lettura.
Ciò che è disturbato nella lettura è la "decifrazione", cioè la correttezza e la rapidità con cui si legge.
La comprensione del testo è variabile, generalmente può essere buona o sufficiente, dipende molto dalla qualità della
decifrazione.
Riguardo la correttezza di lettura ci sono degli errori "tipici":
• errori di tipo visivo, che consistono nello scambio di lettere che hanno tratti visivi simili o speculari ("e" con " a", "r"
con "e", "m" con "n", "b" con "d", "p" con "q"),
• errori di tipo fonologico, riguardanti lo scambio di lettere che hanno la stessa "radice" ("f" con "v", "c" con "g").
• errori di "anticipazione", cioè una parola letta al posto di un'altra, a cui si accomuna o per lettere iniziali o per
significato (es, Algeri con allegri, chissà con chiese, sono stato con sono andato).
Questo accade perché nel Disturbo Specifico della Lettura possono essere disturbate una o entrambi le strategie con le quali
possiamo leggere:
•
la strategia lessicale: guardiamo una parola, la riconosciamo, quindi la pronunciamo scegliendola tra tutte le parole che
conosciamo,
• la strategia fonologica: c'è un riconoscimento visivo delle singole lettere, che vengono poi fuse per formare la parola.
Questa strategia si usa, nella lingua italiana, quando si impara a leggere, o si legge una lingua straniera, o si legge senza
capire.
Spesso le difficoltà di lettura si associano a
• difficoltà nella scrittura (disortografia)
• difficoltà nel calcolo (discalculia),
anche se non necessariamente della stessa intensità, perché‚ queste tre abilità (lettura, scrittura e aritmetica) presentano delle
basi comuni
I disturbi specifici della scrittura sono detti disortografie, cioè difficoltà nel realizzare i processi di ortografizzazione.
Nei testi scritti si trovano, quindi, errori, di vario tipo:
• errori di tipo fonologico (scambi, omissioni-aggiunte, inversioni di lettere, grafema incompleto),
• errori di tipo non fonologico (grafema omofono, h, doppie, attaccatura-staccatura delle parole).
Sono questi ultimi gli errori più sensibili ad una modificazione con l'apprendimento.
Spesso la disortografia si associa anche disgrafia, cioè ad una calligrafia poco chiara, disordinata e difficilmente
comprensibile. La disgrafia può essere dovuta a numerosi fattori: oltre che a difficoltà di tipo prassico o visuospaziale,
anche a fattori di "sovraccarico".
Una scrittura senza errori, infatti, comporta un'integrazione contemporanea di tutte le componenti della scrittura, così da
diventare automatica.
Ciò dovrebbe avvenire generalmente dalla terza elementare.
Nel caso della disortografia l'incompiuta automatizzazione della scrittura richiede un'attenzione eccessiva sugli aspetti di
ortografia, comportando una maggiore probabilità di errori e, spesso, un peggioramento della grafia, proprio per l'attenzione
eccessiva che viene richiesta
Le difficoltà che si riscontrano nel Disturbo Specifico dell’Aritmetica possono riguardare il numero (cioè la sua struttura)
e non la sua concettualizzazione.
Come nella lettura e nella scrittura, esse possono presentare:
• aspetti fonologici (si trattano i numeri come le lettere delle parole che si leggono e si scrivono e quindi i numeri
vengono scambiati, omessi o invertiti;
• aspetti lessicali (riguardare cioè la "grammatica" del numero: le decine, le centinaia, le migliaia).
Possono rilevarsi nel contare all'indietro, nel dire velocemente quale numero viene prima o dopo un altro, nelle tabelline e
nel calcolo orale veloce, processi, questi, che non diventano mai automatici, nei calcoli scritti, nella scrittura, lettura e
ripetizione di numeri.
Si parla, in questo caso, di discalculia evolutiva.
La soluzione dei problemi matematici, di per sé, in genere è buona perché le capacità cognitive sono nella norma, ma può
essere compromessa da un eccessivo impegno nel calcolo e nel numero.
Sulle cause dei D.S.A. si è molto discusso in questi ultimi anni: inizialmente sono state fatte ipotesi di deficit percettivosensoriali; per lungo tempo, poi si è pensato ad origini di natura psico-affettiva (approccio sbagliato di genitori o insegnanti,
problemi emotivi o relazionali, o di struttura della personalità del bambino).
Le ricerche più recenti sull’argomento confermano l’ipotesi di un’origine costituzionale dei D.S.A.: una base genetica e
biologica dà la predisposizione al disturbo, anche se ancora non ne sono stati precisati i meccanismi esatti.
Su di essa contribuisce in modo significativo l’ambiente (inteso anche come ambiente socio- culturale dei genitori),
nell’amplificare o contenere il disturbo
Poiché alcune difficoltà nella Dislessia Evolutiva sono difficilmente modificabili, è importante che nella scuola abbia luogo
un adattamento delle tecniche di insegnamento
Questo adattamento può essere effettuato per tutta la classe, in quanto è necessaria una didattica non diversa solo per i
dislessici, ma che tenga conto dei tempi e delle modalità di ognuno.
È molto importante, per esempio:
• evitare di far leggere ad alta voce
e poi, in base al grado di scolarità:
• far usare prima lo stampato maiuscolo (perché ha lettere più facilmente distinguibili ed è più facile da scrivere e
riconoscere)e passare al corsivo o allo stampato minuscolo solo dopo che tutti i suoni siano stati presentati, compresi
quelli complessi,
• effettuare molti giochi linguistici per migliorare la competenza fonologica,
• appendere in vista, nella classe, ad uso di tutti, tavola pitagorica, tabelle con formule, striscia dell’alfabeto, linee del
tempo, cartine,ecc
Possono inoltre essere adottate una serie di misure volte, o a compensare la difficoltà (strategie compensative), o a
dispensare dal compito (strategie dispensative) che utilizzano adeguati strumenti. L’opportunità dell’utilizzo di dette
strategie e strumenti è presente nella nota Prot. n 4099/A/4 del 05.10.2004 Ufficio IV- MIUR
Compensare con:
- tavola pitagorica,
- tabella delle misure, tabelle delle formule,
- calcolatrice,
- registratore,
- cartine geografiche e storiche, tabelle della memoria di ogni tipo
- computers con programmi di videoscrittura con correttore ortografico e sintesi vocale, commisurati al singolo caso
- cassette registrate (dagli insegnanti, dagli alunni, e/o allegate ai testi), mediante anche la predisposizione in ogni
scuola di una fonoteca scolastica contenente il testo parlato dei libri in adozione , ed altri testi culturalmente
significativi, (possibilità di collaborazione col Centro del "Libro parlato” dell'Unione Italiana Ciechi)
- dizionari di lingua straniera computerizzati, tabelle, traduttori
- richiesta alle case editrici di produrre testi anche ridotti e contenenti audio- cassette o cd-rom
Dispensare da:
- lettura a voce alta
- scrittura veloce sotto dettatura
- lettura di consegne
- uso del vocabolario
- studio mnemonico delle tabelline
- studio delle lingue straniere in forma scritta a causa delle difficoltà rappresentate dalla differenza tra scrittura e
pronuncia;
Permettere di:
- avere tempi maggiori per l'esecuzione dei compiti /verifiche
- effettuare le verifiche oralmente
- programmare le verifiche
- avere compiti ridotti (non per qualità, ma per quantità)
- leggere a mente e non ad alta voce ad esempio, concedendo più tempo, anche durante gli esami finali,
Multisensoriale: utilizzare strategie di apprendimento che sfruttino contemporaneamente tutti i sensi implicati in questo
apprendimento. L’insegnamento multisensoriale consiste nell’utilizzo simultaneo della visione, dell’udito, e del tatto per
migliorare la memoria e l’apprendimento. Per l’apprendimento della lettura vengono costantemente effettuati dei
collegamenti tra visivo, uditivo e cinestetico-tattile. quello che noi vediamo, quello che sentiamo e quello che noi
percepiamo attraverso la sensazione determinata dal movimento muscolare durante l’attività motoria.
Margaret Byrd Rawson, Presidente dell’odierna Associazione internazionale Dislessia, disse:
“Gli studenti dislessici hanno bisogno di un approccio diverso all’apprendimento della lingua scritta rispetto all’approccio
comunemente utilizzato nelle classi. Necessitano di un approccio che procede più lentamente rispetto ai ritmi proposti dalla
scuola; hanno bisogno di consolidare gli elementi di base della lingua scritta con attività che permettono di rafforzare
l’apprendimento delle corrispondenze suono-segno, e con attività metafonologiche di fusione e segmentazione di parole in
suoni. I sensi devono lavorare contemporaneamente per l’organizzazione consapevole dell’apprendimento della lettoscrittura.”
Gli insegnanti che utilizzano questa metodologia mostrano ai bambini a come collegare i suoni al simbolo scritto.
I materiali da usare:
Usare un registratore. Molti problemi con i materiali scolastici sono collegati alla difficoltà nella lettura. Il registratore è
molto spesso considerato un eccellente aiuto per superare questo problema.
Chiarire o semplificare le consegne scritte. Molte consegne sono scritte sottoforma di paragrafo e contengono molte unità di
informazioni. Questo può risultare opprimente per molti studenti. L’insegnante può aiutare sottolineando o evidenziando le
parti significative della consegna. Riscriverla può essere allo stesso modo utile per la comprensione dell’alunno.
Presentare una piccola quantità di lavoro. L’insegnante può strappare alcune pagine e materiali dall’eserciziario per ridurre
la quantità di lavoro da presentare agli studenti che diventano ansiosi alla sola vista della quantità di cose che devono fare.
Questa tecnica evita allo studente di esaminare un intero eserciziario, testo o altro materiale e diventare scoraggiato a causa
della quantità di lavoro. Inoltre, l’insegnante può ridurre la quantità di lavoro quando le attività appaiono essere ridondanti.
Bloccare gli stimoli estranei. Se lo studente è facilmente distraibile dagli stimoli visivi all’interno di un foglio di lavoro, può
essere usato un foglio bianco di carta per coprire la sezione su cui il soggetto non sta lavorando. Inoltre, linee di marcazione
possono essere usate per aiutare la lettura e finestre per visualizzare il problema di matematica che l’individuo deve
svolgere.
Evidenziare le informazioni essenziali. Se un adolescente può leggere in modo regolare un libro di testo ma ha delle
difficoltà nell’individuare le informazioni essenziali, l’insegnante può sottolineare queste informazioni con un
evidenziatore.
Trovare il punto con materiali in progressione. Nei materiali a difficoltà crescente, dove gli studenti progrediscono
sequenzialmente (come ad esempio gli eserciziari), lo studente può fare un taglio diagonale sull’angolo in basso destro della
pagina che essi hanno completato.
Prevedere attività pratiche addizionali. Alcuni materiali non prevedono abbastanza attività pratiche per far si che gli
studenti con difficoltà di apprendimento acquisiscano padronanza nelle abilità selezionate. Gli insegnanti, a questo punto,
devono essi stessi completare i materiali con attività pratiche. Gli esercizi pratici raccomandati includono giochi educativi,
attività di insegnamento tra pari, uso di materiali che si autocorreggono, programmi software per il computer e fogli di
lavoro addizionali.
Fornire un glossario per aree di contenuto. Ad un livello superiore, il linguaggio specifico di alcune aree di contenuto
richiede una lettura molto attenta. Gli studenti molto spesso traggono beneficio da un glossario dei termini con le relative
spiegazioni di significato.
Sviluppare una guida per la lettura. Una guida per la lettura offre allo studente una mappa di ciò che è scritto e mette in
evidenza i problemi periodici che lui incontra nel focalizzarsi sui contenuti rilevanti. Tale guida aiuta il lettore a capire le
idee rilevanti e a selezionare i numerosi dettagli collegati alle idee principali. Essa può essere sviluppata paragrafo per
paragrafo, pagina per pagina o sezione per sezione.
Esami di Qualifica e di Stato
La nota protn.26/A 4° del 5 gennaio 2005 del MIUR-ufficio IV si rifà alla nota Prot. n 4099/A/4 del 05.10.2004 che
fornisce indicazioni circa le iniziative da attuare relative alla dislessia e continua con “ a riguardo si ritiene di dover
precisare che per l'utilizzazione dei provvedimenti dispensativi e compensativi possa essere sufficiente la diagnosi
specialistica di disturbo specifico di apprendimento (o dislessia) e che tali strumenti debbano essere applicati in tutte le fasi
del percorso scolastico, compresi i momenti di valutazione finale”
La nota prot. N. 1787 del 1/03/2005 del MIUR- Ufficio VII, recita “Questo Ministero, tenendo presente che la
composizione con docenti interni delle Commissioni esaminatrici consente un'approfondita conoscenza degli specifici
disturbi dei candidati affetti da dislessia, invita le SS.LL. a sensibilizzare le Commissioni stesse affinché adottino, nel
quadro e nel rispetto delle regole generali che disciplinano la materia degli esami, ogni opportuna iniziativa, idonea a
ridurre
il
più
possibile
le
difficoltà
degli
studenti.
Le Commissioni, in particolare, terranno in debita considerazione le specifiche situazioni soggettive sia in sede di
predisposizione della terza prova scritta, che in sede di valutazione delle altre due prove, valutando anche la possibilità di
riservare alle stesse tempi più lunghi di quelli ordinari
Normativa di riferimento
Legge N. 59 del 15 Marzo 1997
DPR 275 8/03/1999
Prot. N. 8462 10/05/2006
Prot. N. 26/A 05/01/2005
OM N. 26 del 15 Marzo 2007
CM N. 28 del 15 Marzo 2007
Legge n. 104 5 febbraio 1992
Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate
(Pubblicata in G.U. 17 febbraio 1992, n. 39, S.O.)
1. Finalità: L’integrazione del disabile
La Repubblica Italiana riconosce e garantisce i diritti inviolabili dei disabili in quanto persone:l’art.2 della Costituzione
richiede alla società l’adempimento di doveri inderogabili di solidarietà;l’art.3 ribadisce come sia compito della Repubblica
rimuovere gli ostacoli,che limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini possono impedire il pieno sviluppo della
persona umana e l’art.34 afferma che la scuola è aperta a tutti.
La legge quadro 5 febbraio 1992,n°104 costituisce il principale riferimento per tutte le problematiche dell’handicap:
attribuisce alle persone con disabilità ed ai loro familiari la titolarità di precisi diritti,sancisce l’assistenza,la piena
integrazione,la prevenzione ed il recupero funzionale e sociale ed assicura ad esse tutela giuridica ed economica.
In tempi più recenti sono state emanate la “legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi
sociali “dell’8 novembre 2000,n°328 e la Legge 28 marzo 2003,n°53,riguardante il mondo della scuola per la definizione
delle norme generali sull’istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione
professionale.
Le persone in situazione di handicap grave riconosciuto godono di diritti prioritari e genitori consapevoli,informati e
collaborativi riescono a far sì che le leggi traducano la loro pro grammaticità in realizzazioni concrete.
E’ importante inoltre che le famiglie sappiano distinguere i diritti esigibili,cioè quelli che se non rispettati prevedono
sanzioni giuridiche,da quelli possibili,riconoscibili nell’espressività delle leggi dai verbi “può” e “possono”.
I PRINCIPI E LE FIGURE RESPONSABILI DELL’INTEGRAZIONE
I principi dell’integrazione
Priorità:la legge 104/1992 stabilisce che devono essere considerati prioritari i diritti delle persone con handicap grave.
Ogni anno sono previsti (L.104/92,art.42 e D.M. 331/1998), per tutelare queste persone con particolari difficoltà, forme
particolari di finanziamento su iniziative anche sperimentali da attivare per persone in situazione di gravità.
Adeguamento edilizio scolastico ed attrezzature:la Legge-quadro (art.24)ribadisce le norme preesistenti che prescrivono
di attrezzare le scuole,da parte rispettivamente dei Comuni e della Provincia, attraverso l’eliminazione delle barriere
(architettoniche e sensoriali)e con l’introduzione di idonei sussidi e ausili, affinchè sia garantita la frequenza agli alunni
disabili,anche in situazione di gravità,nella propria zona di competenza.
Trasporti:gli Enti Locali sono tenuti,in casi particolari,a fornire il trasporto sulla base di quanto previsto dalla Leggequadro (art.26) e con le modalità previste dalla normativa regionale.
Paritarie:le scuole private per ottenere la parità (L.62/2000) devono rispettare alcune condizioni,tra cui l’obbligo di
realizzare l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità.
Gite e visite d’istruzione:gli allievi con disabilità hanno diritto,con adeguato accompagnamento,a partecipare alle gite e
visite di istruzione organizzate dalla scuola,per la valenza educativa che rivestono:culturale,sociale e dell’autonomia
personale.
Gruppi istituzionali e interistituzionali per l’integrazione: sono attivi gruppi di lavoro creati ai sensi della L.104 (art.15)
che,a vari livelli, si propongono come luoghi di progettazione e lavoro per l’integrazione scolastica.
G.L.I.P.:gruppo di lavoro interistituzionale provinciale,composto da rappresentanti dell’Ufficio Scolastico
Provinciale,dell’Azienda Ospedaliera,dell?ASL,degli Enti Locali (Comune e Provincia) e delle associazioni di persone con
disabilità
G.L.H.:gruppo di lavoro handicap dell’USP,composto dal rappresentante dell’Ufficio Sostegno alla Persona,da tre
rappresentanti dei dirigenti scolastici,da quattro rappresentanti di insegnanti dei diversi ordini di scuola, con particolari
competenze in questo settore,con compiti di individuazione dei bisogni e delle risposte più adeguate.
G.L.H.I: gruppo di lavoro handicap di istituto,per la programmazione delle politiche generali per l’handicap d’istituto e per
realizzare opportunamente l’integrazione all’interno della scuola garantendo al tempo stesso la riservatezza e la privacy.La
necessità di tale gruppo viene ricordata nella nota min. 4798 del 27/7/2005
Realizzazione del progetto individualizzato di vita: la Legge-quadro per la riforma dell’assistenza (L.n. 328/2000,art.14)
propone che i Comuni,su richiesta delle famiglie e d’intesa con le aziende sanitarie locali,predispongano un progetto
individuale di vita della persona disabile,per realizzare la sua piena integrazione “nell’ambito della vita familiare e
sociale,nonché nei percorsi di istruzione scolastica e professionale”.
DIRITTI E DOVERI DEI GENITORI
I genitori di figli disabili sono titolari di precisi diritti:
1)madri e padri,anche adottivi, di minore con handicap accertato grave,possono prolungare fino a tre anni il periodo di
astensione facoltativa dal lavoro oppure fruire di due ore di permesso giornaliero fino al compimento del terzo anno di età.
Oltre i tre anni possono ottenere tre giorni di permesso mensile,scegliere la sede di lavoro più vicina al proprio domicilio
e,senza il loro consenso,non possono essere trasferiti.
2)devono essere informati circa le particolari difficoltà dalla Scuola
3)possono richiedere che l’Unità Interdisciplinare che ha in carico il bambino elabori la diagnosi clinico funzionale (art.35
della L.289/02) e che la commissione ASL accerti con apposito verbale,che il proprio figlio è in situazione di handicap.
4)sottoscrivono il PEI predisposto dalla scuola in base alle esigenze educative del bambino
5)devono essere rappresentati a livello di Gruppo di Lavoro per l’integrazione della scuola
Ai doveri di cura e assistenza,nonché di educazione,si aggiungono impegni considerevoli che li vedono fungere da raccordo
tra interventi sanitari,sociosanitari,educativi ed assistenziali nei confronti dei propri figli per divenire parte attiva nella
soluzione dei loro problemi.
DIRITTI DEI FIGLI
1) i figli disabili hanno il diritto di frequentare scuole attrezzate con arredi speciali se necessario,tecnologie per gli
apprendimenti,sussidi e materiali specifici per l’attività didattica e con l’eliminazione delle barriere architettoniche
(art.24 Legge Quadro n°104)
2) il trasporto è a carico,in casi particolari, degli Enti Locali
3) possono frequentare scuole paritarie che hanno l’obbligo di realizzare l’integrazione per gli alunni disabili con le
stesse modalità delle statali
4) assegnazione di un insegnante di sostegno per un numero di ore adeguato
5) partecipare pienamente alla vita della scuola usufruendo del servizio mensa,dell’inserimentoin centri
estivi,partecipare a gite,visite guidate con la classe accompagnati da personale docente o ausiliario o,nelle
secondarie di secondo grado anche da un coetaneo maggiorenne volontario.
6) Assegnazione di personale per l’assistenza,a carico degli Enti Locali,durante le attività scolastiche per gli alunni
con grave disabilità motoria,sensoriale o psichica
7) Gli studenti con disabilità sensoriale possono usufruire,a carico della Provincia,una figura specialistica di assistente
alla comunicazione e interprete della lingua dei segni,un lettore per i minorati della vista .
VALUTAZIONE:SCRUTINI,ESAMI ALUNNI IN SITUAZIONE DI HANDICAP
.
Nei confronti degli alunni con minorazioni fisiche o sensoriali non si procede normalmente a valutazioni differenziate,
mentre, per gli alunni in situazione di handicap psichico, la valutazione, adeguatamente differenziata, tiene conto degli
obiettivi prefissati nel Piano Educativo Individualizzato (PEI). Qualora il PEI abbia individuato per l’alunno disabile
obiettivi formativi non riconducibili ai programmi ministeriali e ai Piani di studio previsti per i diversi tipi di scuola, il
Consiglio di classe valuta comunque i risultati dell’apprendimento con l’attribuzione di giudizi o di voti relativi
esclusivamente allo svolgimento del PEI. Tali giudizi o voti hanno valore legale al fine della prosecuzione degli studi e di
essi viene fatta menzione in calce alla scheda di valutazione o alla pagella (art. 15 Ordinanza ministeriale 21 maggio 2001,
n. 90). Gli alunni valutati in modo differenziato possono partecipare agli esami di qualifica professionale e di licenza di
maestro d’arte. Per le prove di esame (art. 318 del Testo Unico - d.lvo 297/1994) sono predisposte, per il 1° ciclo, apposite
prove, mentre, per il 2° ciclo, sono predisposte prove equipollenti e tempi lunghi per l’effettuazione delle prove scritte….
Art.
15
(O.M.
90/2001)
Valutazione
degli
alunni
in
situazione
di
handicap
1. Nei confronti degli alunni con minorazioni fisiche e sensoriali non si procede, di norma, ad alcuna valutazione
differenziata; è consentito, tuttavia, l’uso di particolari strumenti didattici appositamente individuati dai docenti, al fine di
accertare il livello di apprendimento non evidenziabile attraverso un colloquio o prove scritte tradizionali.
2. Per gli alunni in situazione di handicap psichico la valutazione, per il suo carattere formativo ed educativo e per l’azione
di stimolo che esercita nei confronti dell’allievo, deve comunque aver luogo. Il Consiglio di classe, in sede di valutazione
periodica e finale, sulla scorta del Piano Educativo Individualizzato a suo tempo predisposto con la partecipazione dei
genitori nei modi e nei tempi previsti dalla C. M. 258/83, esamina gli elementi di giudizio forniti da ciascun insegnante sui
livelli di apprendimento raggiunti, anche attraverso l’attività di integrazione e di sostegno, verifica i risultati complessivi
rispetto
agli
obiettivi
prefissati
dal
Piano
Educativo
Individualizzato.
3. Ove il Consiglio di classe riscontri che l’allievo abbia raggiunto un livello di preparazione conforme agli obiettivi
didattici previsti dai programmi ministeriali o, comunque, ad essi globalmente corrispondenti, decide in conformità dei
precedenti artt.12 e 13. 4. Qualora, al fine di assicurare il diritto allo studio ad alunni in situazione di handicap psichico e,
eccezionalmente, fisico e sensoriale, il piano educativo individualizzato sia diversificato in funzione di obiettivi didattici e
formativi non riconducibili ai programmi ministeriali, il Consiglio di classe, fermo restando l’obbligo della relazione di cui
al paragrafo 8 della Circolare ministeriale n. 262 del 22 settembre 1988 (in sede di valutazione finale, il consiglio della
classe frequentata da alunni con handicap dovrà stilare una relazione che tenga conto del piano educativo individualizzato e
delle notizie fornite da ciascuna insegnante)., valuta i risultati dell’apprendimento, con l’attribuzione di voti relativi
unicamente allo svolgimento del citato piano educativo individualizzato e non ai programmi ministeriali. Tali voti hanno,
pertanto, valore legale solo ai fini della prosecuzione degli studi per il perseguimento degli obiettivi del piano educativo
individualizzato. I predetti alunni possono, di conseguenza, essere ammessi alla frequenza dell’anno successivo o dichiarati
ripetenti anche per tre volte in forza del disposto di cui all’art.316 del D.Lvo 16.4.1994, n.297.
In calce alla pagella degli alunni medesimi, deve essere apposta l’annotazione secondo la quale la votazione è riferita al
P.E.I e non ai programmi ministeriali ed è adottata ai sensi dell’art.14 della presente Ordinanza.
Gli alunni valutati in modo differenziato come sopra possono partecipare agli esami di qualifica professionale e di licenza
di maestro d’arte, svolgendo prove differenziate, omogenee al percorso svolto, finalizzate all’attestazione delle competenze
e delle abilità acquisite. Tale attestazione può costituire, in particolare quando il piano educativo personalizzato preveda
esperienze di orientamento, di tirocinio, di stage, di inserimento lavorativo, un credito formativo spendibile nella frequenza
di corsi di formazione professionale nell’ambito delle intese con le Regioni e gli Enti locali. In caso di ripetenza, il
Consiglio di classe riduce ulteriormente gli obiettivi didattici del piano educativo individualizzato. Non può, comunque,
essere preclusa ad un alunno in situazione di handicap fisico, psichico o sensoriale, anche se abbia sostenuto gli esami di
qualifica o di licenza di maestro d’arte, conseguendo l’attestato di cui sopra, l’iscrizione e la frequenza anche per la terza
volta alla stessa classe. Qualora durante il successivo anno scolastico vengano accertati livelli di apprendimento
corrispondenti agli obiettivi previsti dai programmi ministeriali, il Consiglio di classe delibera in conformità dei precedenti
artt 12 e 13,senza necessità di prove di idoneità relative alle discipline dell’anno o degli anni precedenti, tenuto conto che il
Consiglio
medesimo
possiede
già
tutti
gli
elementi
di
valutazione.
Gli alunni in situazione di handicap che svolgono piani educativi individualizzati differenziati, in possesso dell’attestato di
credito formativo, possono iscriversi e frequentare, nel quadro dei principi generali stabiliti dall’art.312 e seguenti del
D.Lvo n.297/1994, le classi successive, sulla base di un progetto – che può prevedere anche percorsi integrati di istruzione e
formazione professionale, con la conseguente acquisizione del relativo credito formativo in attuazione del diritto allo studio
costituzionalmente garantito. Per gli alunni medesimi, che al termine della frequenza dell’ultimo anno di corso, essendo in
possesso di crediti formativi, possono sostenere l’esame di Stato sulla base di prove differenziate coerenti con il percorso
svolto e finalizzate solo al rilascio dell’attestazione di cui all’art.13 del Regolamento, si fa rinvio a quanto previsto
dall’art.17,
comma
4,
dell’O.M.
n.29/2001.
5. Qualora un Consiglio di classe intenda adottare la valutazione differenziata di cui sopra, deve darne immediata notizia
alla famiglia fissandole un termine per manifestare un formale assenso, in mancanza del quale la modalità valutativa
proposta si intende accettata. In caso di diniego espresso, l’alunno non può essere considerato in situazione di handicap ai
soli
fini
della
valutazione,
che
viene
effettuata
ai
sensi
dei
precedenti
artt.12
e
13.
6. Per gli alunni che seguono un Piano educativo Individualizzato differenziato, ai voti riportati nello scrutinio finale e ai
punteggi assegnati in esito agli esami si aggiunge, nelle certificazioni rilasciate, l’indicazione che la votazione è riferita al
P.E.I e non ai programmi ministeriali.
TERZA AREA ED HANDICAP
Il D.M. n. 99 del 15 aprile 1994, relativo al nuovo ordinamento del biennio post qualifica degli istituti professionali
prevede per le classi quarte e quinte la frequenza della terza area che può essere realizzata in modo integrato (con i centri di
formazione professionale) o in modo surrogatorio (con le agenzie esterne alla scuola).
Gli allievi iscritti in quelle classi hanno il dovere, come gli alunni di tutte le classi, di frequentare tutte le ore di lezioni
compresa la terza area.
Generalmente la terza area è comprensiva di lezioni teoriche e di stage.
Il consiglio di classe deve scegliere lo stage più adatto alle competenze e alle potenzialità di ciascun alunno in modo che lo
stage risulti un percorso formativo e non un addestramento.
Pertanto sia l’Istituto professionale, sia il centro di formazione professionale non possono rifiutare l’iscrizione. Per i centri
di formazione professionale vale l’art. 17 della L. n. 104/92 che impone loro l’accettazione di iscrizione di alunni con
handicap. Per gli istituti secondari vale la Sentenza della Corte Costituzionale n. 215/88.
Piuttosto per un percorso integrato diviene importante la stipula di una convenzione fra istituto di istruzione professionale
ed il centro di formazione professionale, nel quale siano stabilite le rispettive competenze ed i rispettivi impegni.
In tale convenzione deve essere previsto se e per quante ore l’insegnante per il sostegno segue l’alunno durante lo
svolgimento della terza area; ovviamente il centro di formazione professionale deve garantire il tutor per lo stage.
Tutto deve essere riportato nel Piano Educativo Individualizzato.
L’insegnante per il sostegno può, in base alla convenzione, seguire l’alunno anche nel centro di f.p. se ciò avviene in orario
di servizio, non ci sono problemi; se avviene in orario aggiuntivo debbono essergli pagate le ore aggiuntive o dalla scuola o
dal centro di f.p., secondo quanto stabilito in convenzione. In tali casi ha anche diritto ad una assicurazione aggiuntiva
sempre a spese dell’uno o dall’altro ente presente in convenzione.
PROGETTO ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
FINALITA’ :
Il programma di alternanza scuola-lavoro è finalizzato all’inserimento dell’alunno in situazione di handicap in un ambiente
lavorativo, allo scopo di :
- orientare nel mondo del lavoro e offrire l’opportunità di ampliare il proprio repertorio di abilità e competenze sociali,
integranti e lavorative vivendo ed operando all’interno della situazione reale di lavoro dell’Azienda
- far conseguire un “Credito Formativo”, certificato che potrà spendere nella frequenza di corsi di formazione professionale,
nell’ambito degli accordi tra Amministrazione Scolastica e Regione.
In definitiva, il progetto di stage “alternanza scuola-lavoro” è un percorso costruito a misura dell’allievo che parte dalle sue
potenzialità e abilità e si realizza nel contesto della classe e con ore di lavoro-tirocinio presso un’azienda, sotto la guida
dell’insegnante di sostegno e del tutor aziendale.
OBIETTIVI:
Gli obiettivi da perseguire afferiscono fondamentalmente a tre diversi livelli:
Educativo – didattico, al fine di ottimizzare le opportunità offerte alla persona con handicap:
- per acquisire l’autonomia personale, sociale e lavorativa,
- per apprendere le conoscenze e competenze generali e specifiche del profilo professionale necessario per entrare nel
mondo del lavoro;
Integrazione istituzionale dell’azione svolta dai diversi soggetti, finalizzata a realizzare sinergie intorno agli obiettivi
comuni, sia pure con impegni diversificati;
Sperimentazione di un modello sostenibile di integrazione scolastica, sociale e lavorativa che, con il contributo dei vari
soggetti istituzionali può essere ottimizzato.
E’ necessario tener conto anche del fatto che l’alunno con handicap, attraverso la sua permanenza guidata in un luogo di
lavoro, viene a conoscenza di un ambiente inteso come parte di un eco-sistema di processi, regole e relazioni e sperimenta il
ruolo che in azienda gli viene attribuito.
Attraverso questa esperienza, quindi, egli può acquisire la capacità fondamentale di saper affrontare una nuova situazione in
un nuovo contesto e, qualunque sia la valutazione personale dell’alunno riguardo all’esperienza lavorativa effettuata, si sarà
comunque realizzato l’obiettivo strategico di fargli acquisire la capacità di analisi. RESPONSABILITA’ DELLE FIGURE
ISTITUZIONALI:
La Scuola partecipa con l’operatività degli insegnanti di sostegno e del Consiglio di classe interessato; individua e attua tutte
le misure amministrative, pedagogiche e didattiche previste dalle recenti innovazioni normative in favore dell’integrazione
e, in particolare, ciò che concerne l’alternanza scuola-lavoro, i crediti formativi, ecc.
Può mettere in atto campagne pubblicitarie o qualsiasi altra iniziativa si ritenga utile per sensibilizzare e coinvolgere
l’opinione pubblica rispetto al progetto.
L’A.S.L. s’impegna a: garantire senza alcun onere finanziario per la scuola, l’assistenza e il tutoring necessari alla
realizzazione del progetto, ivi comprese la presenza alle riunioni di programmazione e verifica delle attività relative al
progetto;
- partecipare con proprio personale e senza alcun onere finanziario per la scuola, alla creazione degli strumenti di
misurazione delle abilità dell’alunno, relativamente al progetto, rispetto alle fasi di ingresso, in itinere e in uscita .
L’Amministrazione Comunale si impegna a supportare i programmi di alternanza scuolalavoro:
- attivando iniziative volte ad incrementare le opportunità di inserimento nelle aziende del territorio;
- provvedendo a contattare le aziende e far sì che si creino le condizioni per l’effettuazione del tirocinio previsto nel
progetto
- mettendo a disposizione, se necessario, un mezzo di trasporto per l’alunno nelle ore previste per il tirocinio in azienda;
- cercando di sensibilizzare l’opinione pubblica rispetto al progetto, mettendo in atto campagne pubblicitarie o qualsiasi
altra iniziativa si ritenga utile a tal fine.
L’Azienda partecipa alla realizzazione del progetto mettendo a disposizione la propria organizzazione strutturale e
funzionale e individuando un tutor interno alla propria struttura per lo svolgimento dei periodi di alternanza scuola lavoro;
partecipa al monitoraggio delle esperienze e alla valutazione conclusiva.
Per cause sopraggiunte essa può sospendere il programma prima della scadenza
prevista dal Progetto di alternanza scuola – lavoro, dandone preventiva comunicazione.
5. PROCEDURE:
Il programma di stage “alternanza scuola-lavoro” anche ai sensi dell’art.18, comma 1, lettera d, della legge 196/97, non
costituisce rapporto di lavoro e la natura educativo–formativa del programma esclude qualsiasi pretesa di collocamento al
lavoro presente e/o futura dell’alunno.
L’Azienda non può utilizzare l’attività dell’alunno ai fini della propria produttività e/o in sostituzione dell’attività
normalmente svolta dal proprio personale.
La presenza dell’alunno in Azienda sarà programmata e supervisionata dagli operatori scolastici (nella fattispecie il docente
di sostegno dell’alunno) secondo quanto con l’Azienda e si evolverà sotto la guida degli stessi progressivamente e
gradualmente nelle fasi di:
adattamento all’ambiente,
apprendimento delle competenze nello svolgimento delle posizioni di lavoro,
svolgimento in supervisione dei compiti appresi,
svolgimento dei compiti in autonomia.
Il personale docente della Scuola, interessato al progetto, concorderà con l’Azienda :
la/le posizioni di lavoro in cui inserire l’alunno,
il passaggio da ciascuna fase operativa a quella successiva,
le modalità psico-pedagogiche di attuazione del programma
ogni altro aspetto organizzativo relativo allo stesso.
L’insieme degli accordi sopra descritti saranno formalizzati nel “Progetto di Alternanza scuola-lavoro” che sarà redatto a
cura della Scuola e sarà firmato per accettazione dalla stessa Scuola e dall’Azienda e conterrà i seguenti dati:
dati anagrafici dell’allievo
dati dell’operatore/i scolastico partecipante al progetto
dati del tutor aziendale
descrizione degli obiettivi da perseguire
modalità di svolgimento del percorso di lavoro, con indicazione dei tempi e dell’articolazione della presenza dell’ Allievo e
degli Operatori Scolastici in Azienda
la struttura aziendale con indicazione della sede, reparto o ufficio e dei processi di produzione presso cui viene svolto il
tirocinio.
La scuola partecipa con l’operatività degli insegnanti responsabili della realizzazione degli stage, ad espletare le seguenti
procedure:
copertura assicurativa del docente accompagnatore per la tutela da eventuali imprevisti che si dovessero verificare al di fuori
dell’ambiente scolastico.
autorizzazione dei genitori dell’alunno alla partecipazione al Progetto di alternanza scuola-lavoro
comunicazione di inizio attività del progetto all’INAIL per l’apertura della posizione assicurativa
verifica della validità del libretto di idoneità sanitaria dell’alunno
comunicazione di avvio dell’attività prevista dal Progetto trasmessa all’Ispettorato del Lavoro, all’Ufficio Provinciale del
Lavoro e della Massima Occupazione, all’Ufficio di Collocamento del Comune di appartenenza dell’Azienda
assicurazione di responsabilità civile.
Durante lo svolgimento del programma l’Alunno è tenuto a :
- svolgere le attività previste dal progetto
- rispettare gli orari
- rispettare le norme in materia di igiene, sicurezza e salute sui luoghi di lavoro
- mantenere la necessaria riservatezza per quanto attiene ai dati, alle informazioni e alle conoscenze in merito ai processi
produttivi e ai prodotti acquisiti durante lo svolgimento del tirocinio
- mantenere un comportamento sociale coerente con l’ambiente di lavoro.
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