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IL CAFFÈ
8 giugno 2014
L’allarme
LA MAPPA DEGLI
INCIDENTI NEL 2013
Ti-Press
Gravi
C
ome i ciclisti, sono i
più fragili, i più esposti sul fronte del traffico. Viaggiano su due
ruote, in equilibrio, e
basta un errore, un piccolo errore, per volare via. Il 2014 è iniziato con un motocicilista tedesco
morto nel tunnel del San Gottardo, è poi continuato con tanti altri
sinistri. Per prevenire gli incidenti soprattutto con l’arrivo della
bella stagione la Polizia cantonale, assieme alle Guardie di confine, sta effettuando in queste settimane una serie di controlli su
moto ed equipaggiamenti dei
motociclisti. Errori di guida ma,
spesso, anche un abbigliamento
inadeguato sono la causa di molti
incidenti.
Non sono solo i tunnel, come il
Gottardo, i percorsi più pericolosi: i tratti più a rischio per i motociclisti rimangono gli agglomerati e le strade alpine, dove le velocità sono, paradossalmente, più
ridotte. Su queste tratte 55 persone, di cui sei in Ticino, hanno perso la vita nel 2013 in sella alle loro
due ruote. E in ben 1.181 invece
Fonte: Ustra
“Servono regole più severe
per chi viaggia su una moto”
Troppi incidenti per errori e abbigliamento inadeguato
hanno riportato ferite gravi, 115
ancora in Ticino. “È un bilancio
molto pesante, e che noi con i nostri corsi di guida cerchiamo di limitare - spiega Amodio De Respinis, titolare di una scuola guida per i motociclisti -. La maggioranza degli incidenti avviene negli agglomerati, dove c’è una
maggiore densità di traffico e dove la concentrazione dei centauri
è alta. Qui, inoltre, bisogna fare i
conti con le reazioni, a volte davvero imprevedibili, degli automobilisti”. Ottenere la patente di
guida è diventato, se non difficile,
almeno piuttosto complicato.
Negli ultimi anni sono state infatti introdotte nuove regole alle
quali gli aspiranti centauri devono sottostare rigidamente, come
ad esempio un numero accresciuto di ore obbligatorie da trascorrere sotto il controllo di un
maestro conducente.
“Non è un inasprimento fine
a se stesso - precisa De Respinis si tratta piuttosto di un tentativo
di allinearsi con il resto della Svizzera, dove sia la preparazione
all’esame che la prova sono molto più difficili che non da noi. Addirittura quello che in Ticino è
considerato perfezionamento,
quindi da seguire facoltativamente, una volta ottenuta la licenza di condurre, nel resto della
Confederazione è invece compreso nelle formazione pre esame”. Queste differenze affiorano
anche quando si passa all’abbigliamento da indossare se si va in
moto. Con una spesa che si aggira
sui mille franchi ci si può proteggere in maniera adeguata. “Non è
raro vedere persone che spendono più di 10mila franchi per una
moto, ma che trascurano completamente l’aspetto sicurezza
nel vestiario - osserva De Respinis-. Io consiglio di spendere
qualche franco in meno per il
mezzo e usare i soldi per vestirsi
di tutto punto. Fortunatamente
questo discorso sta facendo breccia anche da noi. Sino a qualche
anno fa chi si proteggeva bene
veniva visto quasi come un personaggio stravagante”.
A ricordare le regole elemen-
Mortali
tari per viaggiare sicuri in moto è
scesa in campo anche la polizia
cantonale con la campagna “Non
lasciare segni sull’asfalto, lasciali
nella tua vita”. “È grazie alla prevenzione che si nota un certo miglioramento nel comportamento
dei motociclisti - precisa il sergente maggiore Alvaro Franchini,
del reparto traffico della polcantonale-, anche se resiste in molti
di loro una mentalità latina che
non vede di buon occhio i corsi
complementari proposti oltre ai
normali corsi di guida”.
Conoscere al meglio la moto,
sapere come comportarsi in determinate circostanze è ciò che
s’impara nelle lezioni. “In particolare si curano gli aspetti di ‘tattica di guida’- aggiunge Franchini
- , come ad esempio affrontare
curve a destra senza visuale o
adottare una guida difensiva”.
Tutti aspetti che i centauri potranno approfondire il 21 e 28 giugno,
quando sui principali passi alpini
si terrà la campagna di sensibilizzazione “Smart Rider”patrocinata
dalle polizie di Uri, Grigioni, Ticino e Vallese.
o.r.
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Servono regole più severe