RELAZIONE SULL'IMPATTO DEL CdR 2011 CdR 778/2012 FR/EN-TRADUZIONE ESTERNA/Vil/Mar/ci — Rue Belliard/Belliardstraat 101 — 1040 Bruxelles/Brussel — BELGIQUE/BELGIË — Tel. +32 22822211 — Fax +32 22822325 — Internet: http://www.cor.europa.eu IT -1INDICE Introduzione Analisi dell'impatto dei pareri del CdR nei principali ambiti di attività politica 1. 2. Il quadro finanziario pluriennale dell'UE .................................................................................. 2 Il futuro della politica di coesione ............................................................................................... 5 2.1 Riforma della politica di coesione ...................................................................................... 5 2.2 Gruppo europeo di cooperazione territoriale (GECT) .................................................... 7 2.3 Strategie macroregionali ..................................................................................................... 7 3. Verso una regolamentazione intelligente ................................................................................... 9 4. Europa 2020 .................................................................................................................................. 9 Crescita intelligente.............................................................................................................................. 11 4.1 Youth on the Move ............................................................................................................ 11 4.2 Ricerca e tecnologia, società dell'informazione e politica spaziale ................................ 12 4.3 Turismo e industria audiovisiva ....................................................................................... 14 Crescita inclusiva ................................................................................................................................. 15 4.4 Piattaforma europea contro la povertà, pensioni e integrazione dei Rom ................... 15 4.5 Protezione dei consumatori, salute pubblica e sport ...................................................... 17 Una crescita sostenibile ....................................................................................................................... 18 4.6 Energia................................................................................................................................ 18 4.7 Cambiamenti climatici ...................................................................................................... 18 4.8 Ambiente e sviluppo sostenibile........................................................................................ 19 5. Liberare il potenziale del mercato unico .................................................................................. 22 5.1 Completare e rafforzare il mercato unico ....................................................................... 22 5.2 Trasporti............................................................................................................................. 25 6. Risorse naturali .......................................................................................................................... 27 6.1 Politica agricola comune, sviluppo rurale, produzione alimentare............................... 27 6.2 Affari marittimi e pesca .................................................................................................... 28 6.3 Protezione civile ................................................................................................................. 29 7. Come perseguire gli obiettivi dell'agenda dei cittadini: libertà, sicurezza e giustizia .......... 29 8. L'Europa nel mondo .................................................................................................................. 31 8.1 Allargamento: comitati consultivi misti e gruppi di lavoro ........................................... 31 8.2 Politica europea di vicinato e partenariato orientale ..................................................... 31 8.3 Politica di sviluppo e cooperazione decentrata ............................................................... 33 9. Conclusioni e prospettive ........................................................................................................... 33 Allegato I – Elenco dei pareri adottati dal CdR Allegato II – Partecipazione della Presidente del Comitato delle regioni (o del suo rappresentante) a eventi di alto livello nel 2011 CdR 778/2012 FR/EN-TRADUZIONE ESTERNA/Vil/Mar/ci .../... -2Introduzione A norma dell'articolo 55 del Regolamento interno, il segretariato generale presenta all'Assemblea plenaria almeno una volta all'anno una relazione sull'impatto dei pareri del Comitato delle regioni. La relazione riassume l'impatto esercitato dal CdR nei suoi principali settori di attività politica. Nel corso del 2011 sono stati adottati in totale 62 pareri. La relazione prende in considerazione tutti i pareri che hanno avuto un impatto rilevante. Al fine di individuare tale impatto sono state utilizzate le seguenti risorse: - - - - - le indicazioni fornite dalle commissioni del CdR, che nella primavera del 2012 hanno individuato, in base a precedenti analisi fornite dalle loro segreterie, i pareri che hanno esercitato l'impatto più significativo nel 2011. Tali pareri sono evidenziati nel testo; la risoluzione del Comitato delle regioni sul tema Le priorità del Comitato delle regioni per il 1 2011 in vista del programma legislativo e di lavoro della Commissione europea ; il programma di lavoro delle commissioni del Comitato delle regioni per il 20112, predisposto prendendo come riferimento il programma di lavoro della Commissione europea e la risoluzione del Comitato delle regioni sulle sue priorità politiche per lo stesso anno; le relazioni della Commissione europea sul seguito da essa dato ai pareri del Comitato delle 3 regioni , pubblicate alcuni mesi dopo l'adozione dei pareri. Ogni anno sono inviate al Comitato due o tre relazioni di questo tipo. Nel 2010 la Commissione europea ne ha inviate tre, pubblicate sul sito web del Comitato alla voce "Pareri e pubblicazioni"; le schede di valutazione d'impatto elaborate dal segretariato generale per ogni parere menzionato nella succitata relazione. Esse riassumono l'impatto politico esercitato dai pareri del CdR sui documenti della Commissione europea, del Parlamento europeo e del Consiglio e indicano le attività connesse al parere (incontri interistituzionali, convegni, seminari, ecc.) che hanno contribuito a promuoverne gli obiettivi; le schede di pianificazione della programmazione che dal 2011 vengono elaborate e costantemente aggiornate dalle segreterie delle commissioni in coordinamento con i relatori e i loro gruppi politici al fine di pianificare, strutturare e monitorare le attività politiche del CdR in merito a un parere nell'intento di migliorarne l'impatto politico. Analisi dell'impatto dei pareri del CdR nei principali ambiti di attività politica 1. Il quadro finanziario pluriennale dell'UE Il 2011 è stato un anno particolarmente proficuo per il CdR in tale settore, come dimostrano i lavori della commissione temporanea ad hoc sul bilancio dell'UE e il suo parere in merito alla revisione del 1 2 3 CdR 361/2010 fin. R/CdR 397/2010 punto 5. Relazioni della CE sul seguito dato dalla Commissione ai pareri del CdR, in particolare la 44a (dicembre 2010 - gennaio 2011), 45a (aprile - maggio 2011) e 46a (giugno - luglio 2011). CdR 778/2012 FR/EN-TRADUZIONE ESTERNA/Vil/Mar/ci .../... -34 bilancio dell'Unione europea , un dossier di cui si comincia a vedere l'impatto sia sul Parlamento europeo che sulla Commissione europea. La relazione del Parlamento europeo5 riprende diverse posizioni del CdR, quali: la proposta di creare una categoria intermedia per le regioni il cui PIL pro capite si colloca tra il 75 % e il 90 % del PIL dell'Unione europea; l'invito a presentare proposte per la creazione di un margine globale composto dai margini inutilizzati e dagli stanziamenti disimpegnati e non spesi; la proposta di dare priorità al miglioramento delle sinergie tra tutti i fondi, lo sviluppo di politiche orientate ai risultati e, ove necessario, l'uso di condizionalità; il riferimento al ruolo predominante della politica di coesione nella realizzazione degli obiettivi di Europa 2020 e l'invito a rafforzare la sua dimensione territoriale e a mantenerne le risorse ai livelli attuali; la forte opposizione a ogni forma di condizionalità macroeconomica ("sarebbe in contrasto con gli stessi obiettivi che intende perseguire la politica di coesione, in particolare la riduzione delle disparità regionali"); il sostegno all'introduzione di obbligazioni UE per i progetti; il riferimento alla possibilità di estendere la durata del QFP a 10 anni, con una valutazione intermedia reale (5+5) a partire dal 2021. Anche le proposte della Commissione europea per il QFP includono diverse posizioni del CdR, quali: 4 5 la necessità, affinché il bilancio UE sia credibile, che esso superi l'1 % del PIL dell'Unione e la proposta di introdurre un sistema di risorse proprie in sostituzione al sistema dei contributi nazionali; l'introduzione di condizionalità nei programmi e negli strumenti al fine di concentrarsi maggiormente sui risultati piuttosto che sugli input; il riferimento esplicito alla politica di coesione nel bilancio e il mantenimento delle risorse dedicate a tale politica ai livelli attuali; la creazione di "contratti di partenariato" per definire una strategia integrata per lo sviluppo territoriale, compreso l'impegno dei partner a livello nazionale e regionale; la necessità di un quadro strategico comune (QSC) per tutti i fondi strutturali (inclusi il FEASR e il FEAMP); la nuova categoria di regioni beneficiarie con un PIL pro capite tra il 75 % e il 90 % della media UE-27; CdR 318/2010 - Relatori: Mercedes BRESSO (IT/PSE) e Ramón VALCÁRCEL SISO (ES/PPE). Risoluzione del Parlamento europeo dell'8 giugno 2011 sul tema Investire nel futuro: un nuovo quadro finanziario pluriennale (QFP) per un'Europa competitiva, sostenibile e inclusiva (2010/2211(INI)). CdR 778/2012 FR/EN-TRADUZIONE ESTERNA/Vil/Mar/ci .../... -4 l'idea di ancorare saldamente il Fondo sociale europeo (FSE) all'interno della politica di coesione, con una quota minima complessiva a suo favore pari al 25 % del bilancio destinato ai fondi strutturali. Per consentire agli enti locali e regionali di mantenere una posizione forte nel dibattito sul QFP, il CdR ha elaborato un secondo parere, intitolato Il nuovo quadro finanziario pluriennale per il periodo successivo al 20136. Sebbene questo parere stia ancora esercitando un impatto, alcuni degli effetti concreti da esso ottenuti a livello interistituzionale nel 2011 sono già stati individuati: 6 7 8 la partecipazione del CdR (4 membri + il Segretario generale) alla conferenza politica di alto livello sul QFP tenutasi il 20 e 21 ottobre 2011 a Bruxelles e alla seconda conferenza politica di alto livello, svoltasi il 22 marzo 2012, sempre a Bruxelles, con un intervento della relatrice che ha dato al CdR una grande visibilità; il riconoscimento, da parte di diversi soggetti interessati, tra cui le rappresentanze permanenti, dell'influenza esercitata dallo studio CdR/CPE e dal workshop del 4 ottobre 2011 (Il QFP 2014-2020: Il ruolo degli enti locali e regionali nel bilancio dell'UE: verso un autentico partenariato); il fatto che le argomentazioni addotte dal CdR contro la condizionalità macroeconomica proposta dalla Commissione europea continuano ad essere ascoltate e seguite e che molte di 7 esse, nel frattempo, sono state fatte proprie dal Parlamento europeo e da diversi Stati membri ; il riferimento esplicito del Parlamento europeo, nel suo documento di lavoro sul futuro dei fondi strutturali (relatori: Constanze Angela KREHL e Lambert VAN NISTELROOIJ), alla proposta del CdR di creare una riserva di flessibilità, cfr. pag. 13: "Vale la pena inoltre notare una proposta alternativa da parte del Comitato delle regioni che sostiene, invece, la creazione di una riserva di flessibilità costituita dalle risorse del disimpegno automatico, per finanziare iniziative sperimentali in materia di crescita intelligente, sostenibile o inclusiva o intervenire in caso di crisi"8; CdR 283/2011 - Relatrice: Flo CLUCAS (UK/ALDE). In merito alla Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca compresi nel quadro strategico comune e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione, e che abroga il regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio, il CdR suggerisce di sopprimere l'articolo 21 (Condizionalità connessa al coordinamento delle politiche economiche degli Stati membri) affermando che non c'è alcun esso diretto tra i risultati della politica regionale e i risultati macroeconomici di uno Stato membro. Sarebbe inaccettabile penalizzare le regioni per l'incapacità del livello nazionale di conformarsi alle procedure di governance economica. L'imposizione di sanzioni aggiuntive potrebbe infatti aggravare i problemi dei paesi già alle prese con difficoltà macroeconomiche. Al Consiglio Affari generali del 24 aprile, il principio della condizionalità economica ex ante ha trovato opposizione presso i paesi cosiddetti "Amici della coesione", i quali sostengono che a farne le spese sarebbero principalmente i paesi che hanno più bisogno e che traggono maggiore beneficio dai finanziamenti della politica di coesione Documento di lavoro del Parlamento europeo del 24 gennaio 2012 in merito alla Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca compresi nel quadro strategico comune e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione, e che abroga il regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio – COM(2011) 615 final – 2011/0276 (COD). CdR 778/2012 FR/EN-TRADUZIONE ESTERNA/Vil/Mar/ci .../... -5 l'invito al CdR a presentare il parere finale alle commissioni REGI e BUDG del Parlamento europeo, rispettivamente il 26 gennaio e il 21 marzo 2012. Il CdR ha infine esercitato una forte influenza sui membri delle commissioni REGI e BUDG del Parlamento europeo per quanto riguarda la concentrazione tematica, la governance multilivello, i contratti di partenariato, la flessibilità, la semplificazione, la riserva di efficacia e di efficienza e il CEF9. La versione finale del parere ha ricevuto riscontri positivi da membri del Parlamento europeo (in particolare lettere dagli on. Lamassoure e Haug, rispettivamente presidente e vicepresidente della commissione BUDG), dal Consiglio (in occasione di incontri bilaterali con varie delegazioni ministeriali degli Stati membri) e dalla Commissione europea (in particolare e-mail dal segretariato generale e dall'Ufficio dei consiglieri per le politiche europee (BEPA)). Da ultimo, ma non per questo meno importante, essendo stato adottato per primo (nel dicembre 2011) e avendo suscitato un dibattito in tutte le commissioni permanenti del CdR, il progetto di parere del CdR sul QFP è riuscito a fornire un quadro politico e a dare coerenza ai successivi pareri del Comitato collegati al QFP. 2. Il futuro della politica di coesione 2.1 Riforma della politica di coesione La Quinta relazione sulla coesione 10 Nel suo parere sul tema Quinta relazione sulla coesione il CdR illustra le aspettative degli enti regionali e locali in merito alle future proposte legislative e ai negoziati del prossimo quadro finanziario pluriennale. Sulla base di tale documento, il CdR ha continuato ad applicare la massima pressione politica possibile per garantire che dopo il 2013 la politica di coesione disponga di risorse sufficienti, riportando successi specifici in termini di impatto sia sul Parlamento europeo che sulla Commissione europea. 9 In merito alla Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca compresi nel quadro strategico comune e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione, e che abroga il regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio, il CdR è all'origine dei seguenti emendamenti del Parlamento: 10 per la governance multilivello si veda ad esempio la motivazione all'emendamento riguardante il considerando 9 ("è necessario rafforzare i principi di governance e partenariato a più livelli in quanto rappresentano una condizione preliminare per impostare e attuare in modo efficace gli obiettivi dell'Unione") per i contratti di partenariato, l'emendamento 2, considerando 9: "Gli Stati membri organizzano, rispettivamente per il contratto di partenariato e per ciascun programma operativo, un partenariato concludendo un accordo di partenariato con le autorità regionali e locali competenti." per la riserva di efficacia ed efficienza, l'emendamento 9, soppressione delle frasi seguenti: "Si dovrebbe prevedere una riserva di efficacia e di efficienza e assegnarla nel 2019 qualora le tappe fondamentali stabilite nel quadro di riferimento dei risultati siano state raggiunte. Non ci dovrebbe essere alcuna riserva di efficacia e di efficienza per i programmi di "Cooperazione territoriale europea" vista la loro diversità e il loro carattere plurinazionale. Nei casi in cui il raggiungimento delle tappe fondamentali o degli obiettivi è lontano, la Commissione dovrebbe poter sospendere i pagamenti al programma o eseguire rettifiche finanziarie alla fine del periodo di programmazione, al fine di garantire che il bilancio dell'Unione non sia sprecato o usato in modo inefficiente." CdR 369/2010, relatore: Michel DELEBARRE (FR/PSE). CdR 778/2012 FR/EN-TRADUZIONE ESTERNA/Vil/Mar/ci .../... -6- Nella risoluzione del PE11 vengono accolte diverse posizioni del CdR: la nuova categoria intermedia delle regioni con un PIL pro capite compreso tra il 75 % e il 90 % della media dell'UE-27, in modo da semplificare il sistema attuale di phasing in/phasing out (ammissione ed esclusione graduale dai finanziamenti) rendendolo più equo ed evitando l'effetto soglia dato dal limite del 75 % del PIL tra l'obiettivo Convergenza e l'obiettivo Competitività; la netta opposizione ad una condizionalità macroeconomica collegata al Patto di stabilità e crescita; la flessibilità nell'attuazione della strategia Europa 2020 attraverso la politica di coesione. Il quadro finanziario pluriennale (QFP) proposto dalla Commissione europea accoglie la maggior parte delle posizioni del CdR: il riferimento esplicito alla politica di coesione nel bilancio e il mantenimento delle risorse dedicate a tale politica ai livelli attuali; la nuova categoria delle regioni beneficiarie che presentano un PIL pro capite tra il 75 % e il 90 % della media UE-27; l'idea di ancorare saldamente il Fondo sociale europeo (FSE) alla politica di coesione. Fondo sociale europeo (FSE) Nel 2011, la Commissione europea ha consultato il CdR in vista della pubblicazione della sua nuova proposta legislativa in merito all'FSE. Il parere di prospettiva adottato dal CdR, intitolato Il futuro del Fondo sociale europeo dopo il 201312, presenta idee quali il mantenimento del FSE all'interno del quadro della politica di coesione accompagnato da un potenziamento della dimensione territoriale e la necessità di dedicare maggiore attenzione a priorità trasversali come l'inclusione sociale e la lotta alle discriminazioni in base all'età e al genere. La relatrice si è adoperata molto attivamente per promuovere il parere, incontrando fra l'altro il commissario per l'Occupazione, gli affari sociali e l'integrazione Laszlo Andor. Nelle sue proposte per il quadro finanziario pluriennale (QFP) per il 2014-2020 e per il regolamento dell'FSE la Commissione europea ha tenuto conto delle posizioni più importanti espresse dal CdR. In particolare: 11 12 l'FSE è saldamente ancorato alla politica di coesione; il progetto di regolamento dell'FSE fa riferimento a priorità trasversali quali l'inclusione sociale di gruppi e individui svantaggiati e la lotta alle discriminazioni in base all'età e al genere; Risoluzione del Parlamento europeo del 5 luglio 2011 - Quinta relazione sulla coesione e strategia per la politica di coesione dopo il 2013 (2011/2035(INI)). CdR 370/2010 - Relatrice: Catiuscia MARINI (IT/PSE). CdR 778/2012 FR/EN-TRADUZIONE ESTERNA/Vil/Mar/ci .../... -7 parla inoltre del potenziale innovativo delle iniziative di sviluppo locale e fa dell'integrazione delle comunità Rom una specifica priorità d'investimento. I lavori del CdR sull'FSE proseguiranno nel 2012 con l'adozione di un supplemento di parere allo scopo di continuare a influenzare il processo interistituzionale di elaborazione delle politiche. 2.2 Gruppo europeo di cooperazione territoriale (GECT) Sulla base delle conclusioni della consultazione realizzata su questo tema, il CdR ha elaborato uno specifico parere d'iniziativa sul tema Nuove prospettive per la revisione del regolamento GECT13. Nella riforma di tale regolamento il Comitato sta svolgendo un ruolo attivo, principalmente attraverso una rete interattiva che riunisce gli enti regionali e locali interessati da questa tematica. Sebbene l'iter sia ancora in corso, sono già stati individuati alcuni effetti ottenuti dal CdR: 2.3 durante il processo di elaborazione del parere, la Commissione europea ha riconosciuto l'importanza del ruolo svolto dal CdR con il suo contributo al dibattito sul GECT e l'organizzazione di numerosi incontri intesi a stabilire quale sia il modo migliore di adeguare il regolamento GECT ai bisogni regionali e locali. La rete di esperti in seno al Comitato delle regioni si è rafforzata grazie al coinvolgimento nei lavori sulla revisione del GETC. Il CdR è stato invitato altresì a partecipare agli incontri del gruppo interservizio della Commissione europea finalizzati a preparare la revisione del regolamento. L'idea iniziale della Commissione di sostituire il Comitato delle regioni nel ruolo di registro europeo per i nuovi GECT è stata accantonata. La dimensione del regolamento GECT riguardante le politiche esterne dell'UE (allargamento, politica di vicinato) è stata rafforzata. Nella sua risoluzione14 sulla sana gestione in materia di politica regionale, il Parlamento europeo si è congratulato con il Comitato delle regioni per la qualità del lavoro svolto sul GECT. Strategie macroregionali Per quanto concerne la cooperazione territoriale, il CdR ha proseguito il lavoro già iniziato con l'adozione delle strategie per le macroregioni dell'area del Mar Baltico. Nel 2011 è stata riservata un'attenzione particolare alla strategia per la regione del Danubio e alla cooperazione territoriale nel Mediterraneo attraverso la macroregione adriatico-ionica. 13 14 CdR 100/2010 - Relatore: Alberto NÚÑEZ FEIJÓO (ES/PPE). Risoluzione del 14 dicembre 2010 sul tema Sana gestione in materia di politica regionale dell'Unione europea: procedure di assistenza e controllo della Commissione europea (T7-0468/2010). CdR 778/2012 FR/EN-TRADUZIONE ESTERNA/Vil/Mar/ci .../... -815 Il parere sul tema Strategia per la regione del Danubio è stato elaborato per fare in modo che all'interno della futura politica di coesione i programmi per la cooperazione territoriale europea (sezione B: cooperazione transazionale) potessero essere adeguati alle strategie macroregionali, laddove queste esistono e apportano un valore aggiunto europeo. 16 L'impatto è visibile nella risoluzione del Parlamento europeo su questo tema, in cui: si pone l'accento sul fatto che ogni strategia macroregionale dovrebbe essere incorporata nella politica regionale dell'UE, in quanto politica coordinata per l'intero territorio dell'Unione; viene sottolineata la necessità di analizzare il valore aggiunto di tale strategia per la realizzazione dell'obiettivo della coesione territoriale all'interno del territorio dell'Unione; viene altresì evidenziata la necessità di coinvolgere nel processo preparatorio le parti interessate regionali e locali della regione danubiana al fine di individuare chiaramente le esigenze, sia in termini di sviluppo equilibrato e sostenibile dei territori, sia di sviluppo della capacità, nell'ottica di trovare soluzioni ai problemi comuni, realizzare efficacemente i progetti concreti e fornire un meccanismo di buona governance; la Commissione viene invitata a individuare chiaramente la "struttura di governance" di una futura politica per la regione danubiana e viene espressa l'idea che l'attuazione di tale strategia non debba interferire con le responsabilità del governo regionale e locale; si incoraggia infine il finanziamento di progetti nel quadro della strategia tramite i programmi operativi esistenti e si esortano tutte le parti coinvolte a esplorare altri strumenti non finanziari che potrebbero agevolare l'attuazione della strategia e ottenere un effetto positivo immediato sul campo. Il CdR ha inoltre adottato un parere d'iniziativa sul tema La cooperazione territoriale nel bacino del Mediterraneo attraverso la macroregione adriatico-ionica17. A un incontro del Consiglio adriatico ionico con la commissaria Damanaki e i ministri/sottosegretari agli Esteri degli 8 paesi adriaticoionici tenutosi presso la sede del CdR è stato confermato l'obiettivo di creare una macroregione in quest'area. Poiché l'iter del dossier in Parlamento non si è ancora concluso, il suo impatto ulteriore verrà valutato nel secondo semestre del 201218. 15 16 17 18 CdR 86/2011 - Relatore: Wolfgang REINHART (DE/PPE). Risoluzione del Parlamento europeo del 21 gennaio 2010 sulla strategia europea per la regione del Danubio (P7_TA(2010)0008). CdR 168/2011 - Relatore: Gian Mario SPACCA (IT/ALDE). Evoluzione delle strategie macroregionali dell'UE: pratiche attuali e prospettive future, in particolare nel Mediterraneo, REGI/7/06344 – 2011/2179 (INI), Alfonsi FRANÇOIS (FR/Verdi). Adozione in commissione REGI prevista per il 29 maggio 2012 (da confermare) e in plenaria il 2 luglio 2012 (da confermare). CdR 778/2012 FR/EN-TRADUZIONE ESTERNA/Vil/Mar/ci .../... -93. Verso una regolamentazione intelligente Nel corso del 2011 il CdR ha continuato a insistere sul fatto che la regolamentazione intelligente deve essere perseguita nello spirito della governance multilivello: questo il motivo che lo ha spinto a elaborare il succitato parere19. Nel settembre 2011 il relatore del parere ha partecipato in veste di osservatore ai lavori del gruppo ad alto livello sugli oneri amministrativi (gruppo Stoiber), in cui ha assunto l'incarico precedentemente ricoperto da Karl HEINZ LAMBERTZ (BE/PSE). Il CdR ha dato un notevole contributo alla relazione richiesta dalla Commissione al gruppo di alto livello nel 2010, che è stata adottata nel novembre 2011 e consegnata al Presidente Barroso il 21 febbraio 2012. La relazione elenca 74 esempi di buone pratiche, scelti tra i circa 300 che sono pervenuti. Il CdR ha fornito 81 dei 95 esempi inviati per la relazione dagli enti locali e regionali. In seguito all'intervento dei membri del CdR, la relazione raccomanda di operare un cambiamento culturale elaborando delle agende nazionali per una regolamentazione intelligente, da definire e realizzare con la partecipazione attiva degli enti locali e regionali. Nelle conclusioni, il gruppo di alto livello chiede che negli Stati membri in cui l'attuazione delle raccomandazioni del gruppo è ostacolata dallo scarso coordinamento tra i diversi livelli di governo si intavoli una discussione con le autorità nazionali e gli enti regionali e locali. 4. Europa 2020 La piattaforma del CdR per il monitoraggio della strategia Europa 2020 e le sue attività hanno avuto un impatto considerevole nel 2011. Riconoscimento del ruolo del Comitato delle regioni nell'attuazione della strategia Nel marzo 2011 il CdR ha rivolto una dichiarazione al Consiglio europeo di primavera 2011 in cui sottolineava la necessità di coinvolgere gli enti regionali e locali nell'attuazione delle politiche dell'UE (tramite dei "patti territoriali" a livello nazionale). Nelle sue Conclusioni, il Consiglio europeo di primavera ha convenuto che "(…) nell'attuazione di queste politiche, per ampliare la base di partecipazione si agirà in stretta cooperazione con il Parlamento europeo e le altre istituzioni e organi consultivi (CESE e CdR) dell'UE, coinvolgendo pienamente i parlamenti nazionali, le parti sociali, le regioni e gli altri soggetti interessati". 19 CdR 353/2010 - Relatore: Graham TOPE (UK/ALDE). CdR 778/2012 FR/EN-TRADUZIONE ESTERNA/Vil/Mar/ci .../... - 10 Impatto dei patti territoriali sulle proposte relative a Europa 2020 nel dibattito interistituzionale Con l'avvio dell'attuazione di Europa 2020, tutti i principali leader istituzionali hanno convenuto che dei meccanismi multilivello come i patti territoriali possono aumentare il coinvolgimento regionale e locale nella strategia Europa 2020 e garantirne l'attuazione sul campo. Bence Rétvári, ministro del governo ungherese con delega alla Funzione pubblica e alla giustizia, intervenendo alla sessione plenaria del CdR del gennaio 2011, ha dichiarato: "l'approccio proposto dal Comitato delle regioni sulla governance multilivello si è rivelato valido e l'idea dei Patti territoriali va incoraggiata e promossa senza riserve" José Manuel Barroso, in una lettera alla Presidente Bresso del 18 aprile 2011, afferma: "la Commissione incoraggia gli Stati membri a stringere volontariamente dei patti territoriali. Questi patti renderanno possibile lo stretto coinvolgimento degli enti regionali e locali nell'attuazione della strategia Europa 2020. (…) Apprezzo enormemente l'attività della piattaforma di monitoraggio Europa 2020 del Comitato delle regioni". Il Presidente del Consiglio europeo Herman van Rompuy, rivolgendosi ai membri del CdR alla sessione plenaria del maggio 2012, ha detto: "speriamo che con il vostro aiuto Europa 2020 abbia più successo della strategia che l'ha preceduta, la strategia di Lisbona [. . . .] I Patti territoriali sono "un'idea molto proficua", e "uno strumento utile e appropriato per mettere in pratica la governance multilivello". Inoltre, un aspetto cruciale delle proposte della Commissione per la politica di coesione 2014-2020 è il contratto di partenariato in materia di sviluppo e di investimento tra la CE e ciascuno Stato membro per coordinare le spese effettuate a livello UE e a livello nazionale nel quadro della politica di coesione per il conseguimento degli obiettivi di Europa 2020. Contributo della Piattaforma di monitoraggio ai lavori consultivi del CdR Il parere sul ruolo degli enti regionali e locali nel raggiungimento degli obiettivi della strategia Europa 2020 20 è stato elaborato su richiesta della presidenza polacca del Consiglio dell'Unione europea con un contributo importante dalla piattaforma del CdR per il monitoraggio di Europa 2020. Esso si prefiggeva di individuare aree, metodi e soluzioni precise per un pieno coinvolgimento degli enti locali e regionali nell'elaborazione e nella realizzazione della strategia Europa 2020. Una conseguenza diretta del parere è stato il sostegno della Commissione europea ai patti territoriali come strumento per l'attuazione della strategia sul campo. Come follow-up concreto al parere, la Commissione europea e il Comitato delle regioni hanno pubblicato congiuntamente un manuale di buone pratiche per gli enti locali e regionali intitolato 20 CdR 72/2011 - Relatore: Markku MARKKULA (FI/PPE). CdR 778/2012 FR/EN-TRADUZIONE ESTERNA/Vil/Mar/ci .../... - 11 21 Delivering on the Europe 2020 Strategy ("Attuare la strategia Europa 2020") . Il testo è stato presentato al dialogo territoriale 2012 organizzato dal CdR il 13 giugno 2012. Continua l'opera di informazione sull'attuazione di Europa 2020 sul campo: esercitare un impatto a Bruxelles Il 13 dicembre l'Ufficio di presidenza del CdR ha discusso la 2a relazione di monitoraggio del CdR su Europa 202022. Per realizzare la strategia, bisogna colmare il fossato tra i diversi livelli di governo in termini di partenariato. La relazione alimenta il dibattito su Europa 2020 nel contesto del semestre europeo 2012 recentemente avviato. Commentando i risultati della relazione e rivolgendosi ai rappresentanti degli enti regionali e locali, il Presidente Barroso ha ringraziato il CdR per la relazione, che risponde all'esigenza della Commissione di conoscere il punto di vista delle regioni e delle città in merito a Europa 202023. Crescita intelligente 4.1 Youth on the Move Il CdR ha accolto con favore l'iniziativa faro Youth on the Move, un'iniziativa strategica ambiziosa volta a migliorare la mobilità, l'istruzione e l'inserimento dei giovani europei nel mondo del lavoro. Il parere sull'iniziativa Youth on the Move24 sottolinea l'importanza del contributo degli enti regionali e locali a sostegno della mobilità dei giovani a fini di apprendimento. Diverse idee espresse in tale parere sono riprese nel testo adottato dal Parlamento europeo25. Nella sua risoluzione esso: 21 22 23 24 25 "riconosce l'importante contributo offerto dalle amministrazioni regionali e locali alla promozione della mobilità"; è del parere che "le loro competenze ed esperienze debbano essere considerate complementari all'azione dell'UE"; Il manuale vuole aiutare gli enti locali e regionali a contribuire a un'effettiva realizzazione di Europa 2020. Esso illustra gli strumenti utilizzabili a questo fine a livello UE, nazionale e subnazionale. Esso è disponibile in versione elettronica sul sito web del CdR (http://portal.cor.europa/europe2020). http://portal.cor.europa.eu/europe2020/news/Pages/2ndCoRMonitoringReportonEurope2020.aspx "(…) permettetemi di ringraziare il Comitato delle regioni per la sua 2ª relazione di monitoraggio su Europa 2020. È molto importante per la Commissione conoscere il punto di vista degli enti locali e regionali sull'attuazione di Europa 2020 sul campo e sul livello di coinvolgimento di tutte le parti interessate. Vorrei rendere omaggio all'impegno forte e attivo delle nostre regioni e città per il successo di Europa 2020". "Abbiamo bisogno di tutto il vostro impegno e la certezza del vostro pieno coinvolgimento. Bisogna colmare la distanza che ci separa". Discorso disponibile all'indirizzo: http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=SPEECH/11/874 CdR 292/2010 - Relatore: Marc SCHAEFER (LU/PSE). Risoluzione del Parlamento europeo del 12 maggio 2011 sul tema Youth on the Move: un quadro per migliorare i sistemi europei di istruzione e di formazione (P7_TA(2011)0230). CdR 778/2012 FR/EN-TRADUZIONE ESTERNA/Vil/Mar/ci .../... - 12 4.2 afferma che "per poter raggiungere i propri obiettivi, l'UE deve sviluppare un approccio di partenariato, in particolare con gli enti locali e regionali", e conclude che è necessario "coinvolgere gli enti locali e regionali e le organizzazioni giovanili nell'elaborazione di una strategia sostenibile per ridurre la disoccupazione giovanile". Ricerca e tecnologia, società dell'informazione e politica spaziale Per quanto riguarda il capitolo ricerca e tecnologia, il principale obiettivo del Comitato delle regioni nel 2011 è stato quello di realizzare sinergie tra il programma quadro di ricerca dell'UE, i fondi strutturali e altri meccanismi e programmi di finanziamento. Il parere Semplificare l'attuazione dei programmi quadro di ricerca 26 ha contribuito al dibattito 27 avviato dalla comunicazione della Commissione in merito. La relazione adottata dal Parlamento "considera essenziale la partecipazione delle autorità regionali e locali per promuovere la capacità di ricerca e innovazione della loro regione". Il parere sul tema Iniziativa faro Europa 2020 - l'Unione dell'innovazione 28 ha contribuito al dibattito avviato dall'omonima iniziativa e al raggiungimento degli obiettivi della strategia Europa 2020 per un'economia intelligente, sostenibile e inclusiva. Numerosi sono gli elementi chiave del 29 parere del Comitato delle regioni ripresi e sottolineati nella relazione del Parlamento europeo , come ad esempio: 26 27 28 29 l'importanza di rafforzare la dimensione transfrontaliera dell'innovazione; il ruolo fondamentale svolto dagli enti locali e regionali in questo campo ("La regione come partner importante: [Il PE] sottolinea che il pieno impegno delle autorità regionali e locali è cruciale per centrare gli obiettivi di Unione dell'innovazione, in quanto svolgono un ruolo importante nel riunire le imprese, le istituzioni della conoscenza, le autorità pubbliche e i cittadini nel modello del diamante a 4 punte, fungendo quindi da cerniera tra questi vari attori, gli Stati membri e l'UE"; [Il PE] sostiene la proposta del Comitato delle regioni di creare una «rete virtuale della creatività» aperta a tutti (imprese, autorità locali e regionali, autorità pubbliche centrali, settore privato e cittadini) che fornisca consulenza, assistenza e accesso al capitale di rischio e ai servizi tecnici; rileva che una rete virtuale comporta l'ulteriore vantaggio di permettere agli abitanti di isole, regioni ultraperiferiche nonché zone rurali, montuose o scarsamente popolate di accedere più facilmente alla consulenza di esperti, all'istruzione e all'informazione, al sostegno alle imprese e all'orientamento in materia finanziaria"). CdR 230/2010 - Relatrice: Fiona O'LOUGHLIN (IE/ALDE). Risoluzione del Parlamento europeo dell'8 giugno 2011 sulla valutazione intermedia del settimo programma quadro dell'Unione europea per le attività di ricerca, sviluppo tecnologico e dimostrazione (P7_TA-PROV(2011)0256). CdR 373/2010 - Relatore: Roger KNOX (UK/AE). Risoluzione del Parlamento europeo del 12 maggio 2011 sul tema Unione dell'Innovazione: trasformare l'Europa per un mondo post-crisi (P7_TA(2011)0236). CdR 778/2012 FR/EN-TRADUZIONE ESTERNA/Vil/Mar/ci .../... - 13 - Nel dicembre 2011 il relatore del pare del CdR sul programma Orizzonte 2020 è stato invitato dalla Commissione europea a partecipare al gruppo di alto livello sulla piattaforma di specializzazione intelligente. Anche il parere del CdR in merito al Libro verde - Trasformare le sfide in opportunità: verso un quadro strategico comune per il finanziamento della ricerca e dell'innovazione dell'Unione europea 30 ha esercitato una notevole influenza sulla posizione del PE: nella relazione sul Libro verde31 il Parlamento europeo cita diversi punti importanti per il Comitato delle regioni, sottolineando che "il livello regionale rappresenta un anello di congiunzione strategico per l'efficace integrazione dei finanziamenti provenienti dal PQ e i Fondi strutturali oltre che per il suo importante collegamento con le attività commerciali, i servizi, i centri di ricerca e di formazione locali". Società dell'informazione Per quanto riguarda la Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni - Il piano d'azione europeo per l'e-Government 2011-2015 - Valorizzare le TIC per promuovere un'amministrazione digitale intelligente, sostenibile e innovativa32, le conclusioni del Consiglio Trasporti, telecomunicazioni ed energia del 27 maggio 2011 33 fanno eco ai principali messaggi del parere del CdR su tale testo, riconoscendo la necessità di: disporre di servizi di e-government aperti, flessibili e collaborativi, concepiti e creati nell'interesse dei cittadini e delle imprese e in risposta alle loro esigenze; rafforzare la sicurezza e il rispetto della privacy e accrescere la fiducia nei servizi di e-government. Politica spaziale 34 Con il parere Verso una strategia spaziale dell'Unione europea al servizio dei cittadini il CdR ha continuato a seguire il dibattito su una futura politica spaziale europea, in particolare sul potenziale offerto dagli sviluppi in tale ambito per il monitoraggio ambientale e la raccolta dati. 30 31 32 33 34 CdR 67/2011 - Relatore: Claude GEWERC (FR/PSE). Risoluzione del Parlamento europeo del 27 settembre 2011 in merito al Libro verde: Trasformare le sfide in opportunità: verso un quadro strategico comune per il finanziamento della ricerca e dell'innovazione dell'Unione europea (P7_TAPROV(2011)0401). CdR 65/2011 - Relatore: Jan ORAVEC (SK/PPE). N. 10494/11. CdR 163/2011 - Relatore: Hermann KUHN (DE/PSE). CdR 778/2012 FR/EN-TRADUZIONE ESTERNA/Vil/Mar/ci .../... - 14 35 La risoluzione del Parlamento europeo sottolinea, così come osservato e richiesto dal CdR, che l'utilizzo appropriato di programmi spaziali quali Galileo e GMES consentirebbe un risparmio significativo per i settori coinvolti e apporterebbe benefici a valle alle regioni e alle comunità locali. 4.3 Turismo e industria audiovisiva Turismo Il parere L'Europa, prima destinazione turistica mondiale - un nuovo quadro politico per il turismo europeo36 sottolinea l'importanza del ruolo svolto dagli enti locali e regionali e dalle reti regionali europee per una gestione sostenibile delle destinazioni turistiche e la necessità di sfruttarne al meglio l'esperienza e le conoscenze promuovendo la cooperazione locale e regionale attraverso l'UE. Diversi elementi del parere del Comitato delle regioni figurano nella relazione del Parlamento europeo37, in particolare: la necessità di coinvolgere strettamente gli enti locali e regionali nelle future proposte dell'Unione per il turismo, tenendo conto delle competenze di cui dispongono numerose regioni europee in quest'ambito; la qualità del lavoro svolto dalle reti regionali costituitesi nell'ambito turistico. Industria audiovisiva Per quanto concerne le informazioni relative all'industria audiovisiva e le tecnologie e i mercati dei media, il parere sul tema Il cinema europeo nell'era digitale38 sottolinea l'importanza dell'industria culturale per lo sviluppo regionale e locale. Questo parere ha esercitato un impatto tangibile su due istituzioni: 35 36 37 38 39 40 il Parlamento europeo39 nella sua risoluzione riprende diverse idee formulate in questo parere, considerando esplicitamente "che gli organi amministrativi a livello locale e regionale sono fondamentali per la tutela e la promozione del patrimonio culturale europeo, con particolare riferimento alla digitalizzazione dei film e delle sale cinematografiche, e che costituiscono pertanto dei partner fondamentali nel processo di digitalizzazione"; la Commissione europea 40 , dal canto suo, ha affermato di voler incoraggiare gli scambi di buone pratiche, le cooperazioni e la creazione di reti tra le regioni e ogni altro soggetto Risoluzione del Parlamento europeo del 19 gennaio 2012 in merito alla strategia spaziale dell'Unione europea al servizio dei cittadini (T7-0013/2012). CdR 342/2010 - Relatore: Ramón Luis VALCÁRCEL SISO (ES/PPE). Risoluzione del Parlamento europeo del 27 settembre 2011 sul tema Europa, prima destinazione turistica mondiale - un nuovo quadro politico per il turismo europeo (P7_TA(2011)0407). CdR 293/2010 - Relatore: Malcolm MIFSUD (MT/PPE). Risoluzione del Parlamento europeo del 16 novembre 2011 in merito al Cinema europeo nell'era digitale (P7_TA(2011)0506). 44a relazione della CE sul seguito ai pareri del CdR. CdR 778/2012 FR/EN-TRADUZIONE ESTERNA/Vil/Mar/ci .../... - 15 interessato, tra i quali figurano le autorità nazionali e locali, le commissioni e le agenzie cinematografiche, i gruppi dei gestori di sale, i distributori, i produttori e gli agenti di vendita. Il ruolo crescente svolto dal Comitato nell'ambito dell'agenda digitale è stato confermato dalla richiesta, rivoltagli dalla Commissione europea, di organizzare l'Assemblea dell'agenda digitale 2012, riunendo le principali parti interessate presso la sede del Comitato delle regioni il 21 e 22 giugno 2012. Crescita inclusiva 4.4 Piattaforma europea contro la povertà, pensioni e integrazione dei Rom Piattaforma europea contro la povertà Nell'indicare le sue priorità per il 2011, il CdR afferma la sua volontà di svolgere un ruolo attivo nella piattaforma europea contro la povertà e assicurare il coinvolgimento degli enti locali e regionali al fine di sviluppare un approccio territoriale e integrato per "combattere la povertà e l'esclusione 41 sociale" come seguito all'anno europeo. Su questo tema esso ha elaborato un parere che ha avuto un duplice effetto: la partecipazione del CdR alla prima convenzione annuale della piattaforma europea contro la povertà e l'esclusione sociale nel contesto di Europa 2020; il riconoscimento, da parte della Commissione europea, del ruolo degli attori locali e regionali in quanto veri e propri "incubatori" dell'innovazione sociale, in prima linea nell'attuazione della politica, e la richiesta al CdR di elaborare un parere di prospettiva sulla povertà infantile42. La risoluzione adottata dal Parlamento europeo regionali e locali in tre specifici punti: 41 42 43 43 conviene sull'importanza attribuita agli enti "Co-formazione e meccanismo di valutazione": il Parlamento chiede misure di formazione congiunta per sensibilizzare al fenomeno della povertà a tutti i livelli, così come la creazione di un regolare meccanismo di valutazione critica che coinvolga il Parlamento, il Comitato delle regioni e il Comitato economico e sociale europeo, basato su indicatori precisi a livello nazionale ed europeo, al fine di rendere possibile una valutazione delle molteplici dimensioni della povertà e la misurazione dei progressi compiuti dagli Stati membri; "Utilizzazione dei fondi": il Parlamento asserisce che occorre dare priorità a progetti che coniughino obiettivi d'impiego e strategie con approcci integrati di inclusione attiva, ad esempio progetti per rafforzare la solidarietà interregionale sia a livello locale che regionale, o CdR 402/2010 - Relatrice: Christina CHAPMAN (UK/PSE). 45a relazione della CE sul seguito dato ai pareri del CdR. Risoluzione del Parlamento europeo del 15 novembre 2011 sulla Piattaforma europea contro la povertà e l'esclusione sociale (2011/2052(INI)) (P7_TA-PROV(2011)0495). CdR 778/2012 FR/EN-TRADUZIONE ESTERNA/Vil/Mar/ci .../... - 16 - che contribuiscano specificamente all'uguaglianza di genere e all'inclusione attiva di gruppi vulnerabili; il Parlamento ritiene infine che gli Stati membri dovrebbero prefiggersi di tradurre gli obiettivi di riduzione della povertà e di esclusione sociale in ambiziosi obiettivi nazionali e regionali; essi dovrebbero altresì stabilire uno specifico obiettivo nazionale in materia di povertà infantile e definire strategie specifiche che comportino un approccio multidimensionale alla povertà nei minori e nelle famiglie. Pensioni Il principale obiettivo del parere del CdR Verso sistemi pensionistici europei adeguati, sostenibili e sicuri44 era quello di sottolineare il fatto che gli enti locali e regionali, in quanto principale fonte di occupazione nel settore pubblico in Europa, non vogliono che il dibattito sulla riforma pensionistica si limiti ai soli aspetti finanziari. Esso sottolinea l'importanza della solidarietà in un approccio equilibrato ai sistemi pensionistici ed evidenzia che il risanamento di bilancio deve tener conto del fatto che la salvaguardia del tenore di vita dei cittadini dopo il pensionamento continua a essere di competenza degli Stati membri. A tale proposito: 45 la Commissione europea conferma che condurrà una valutazione d'impatto dettagliata prima dell'adozione di azioni di follow-up, come richiesto dal Comitato delle regioni, e concorda anche con altri punti del parere del CdR, quali l'elaborazione di codici deontologici per la progettazione e la gestione dei regimi contributivi e la promozione e la diffusione di buone pratiche e modelli; la risoluzione del Parlamento europeo46 segue lo stesso approccio del CdR, evidenziando la necessità di tener conto della dimensione di genere, ed esorta inoltre la Commissione e gli Stati membri a scambiarsi informazioni in riferimento al concetto di reddito "adeguato". Strategie d'integrazione dei Rom47 Il principale obiettivo del CdR nelle discussioni sulle previste strategie per l'integrazione dei Rom negli Stati membri è quello di fornire una dimensione locale e regionale a tali strategie, come sottolineato nel parere intitolato Un quadro dell'UE per le strategie nazionali di integrazione dei Rom fino al 202048. 44 45 46 47 48 CdR 319/2010 - Relatrice: Mia DE VITS (BE/PSE). 44a relazione della CE sul seguito dato dalla Commissione ai pareri del CdR. Verso sistemi pensionistici europei adeguati, sostenibili e sicuri, adottata il 16 febbraio 2011 (T7-0058/2011). Il parere in questione è stato selezionato dai membri ECOS come uno dei pareri del 2011 che hanno esercitato un maggiore impatto. CdR 247/2011 - Relatore: Alvaro ANCISI (IT/PPE). CdR 778/2012 FR/EN-TRADUZIONE ESTERNA/Vil/Mar/ci .../... - 17 L'istituzione su cui il parere ha esercitato l'influenza maggiore è stato il Consiglio d'Europa, anch'esso attivo nel monitorare l'integrazione dei Rom nei suoi Stati membri. Al vertice dei sindaci sui Rom da esso organizzato nel settembre 2011 il parere è stato presentato dal relatore e il lavoro svolto dal CdR ha trovato riconoscimento nella dichiarazione finale. 4.5 Protezione dei consumatori, salute pubblica e sport Il parere d'iniziativa sul tema Il ruolo degli enti territoriali nell'attuazione della strategia per la salute 2008-2013 49 è stato il punto di partenza per una più stretta cooperazione tra il CdR, la Commissione europea e il Consiglio in materia di salute pubblica. In particolare il relatore è stato invitato a presentare il testo al gruppo di lavoro del Consiglio (gruppo "Sanità pubblica" a livello di alti funzionari) e nel corso di riunioni, seminari e convegni nonché delle riunioni tematiche della piattaforma tecnica per la cooperazione in materia di salute cogestito dal Comitato delle regioni e dalla DG SANCO. Il parere La libertà per gli Stati membri di decidere in merito alla coltivazione di colture geneticamente modificate sul loro territorio50 ha contribuito alla riforma della legislazione esistente mettendo in evidenza problematiche che non erano state adeguatamente affrontate nella proposta, e ha sottolineato la necessità di concedere agli enti locali e regionali la possibilità di invocare la clausola di 51 salvaguardia. Gli emendamenti al testo proposti dal Parlamento europeo in prima lettura hanno d'altronde ripreso diversi punti formulati dal Comitato delle regioni nel suo parere, quali ad esempio: la necessità di dare la possibilità di vietare le coltivazioni di OGM sul loro territorio non solo agli Stati membri, ma anche alle regioni; la proposta di stilare un elenco di criteri che consentano di escludere la coltivazione degli OGM sulla base delle loro conseguenze ambientali e socioeconomiche. Il parere sul tema Sviluppare la dimensione europea dello sport52 ha contribuito al dibattito avviato dalla comunicazione e dal Libro bianco sullo sport, pubblicato nel 2007. La risoluzione del Parlamento europeo53 riprende l'auspicio di un'interazione tra sport e sviluppo regionale nel quadro del Fondo europeo di sviluppo regionale e del Fondo sociale europeo formulato dal Comitato delle regioni. Il Comitato infatti "insiste sul fatto che lo sport di base dovrebbe beneficiare del Fondo 49 50 51 52 53 CdR 260/2010 - Relatore: Adam BANASZAK (PL/AE). CdR 338/2010 - Relatore: Savino Antonio SANTARELLA (IT/PPE). Risoluzione legislativa del Parlamento europeo del 5 luglio 2011 in merito alla Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica la direttiva 2001/18/CE per quanto concerne la possibilità per gli Stati membri di limitare o vietare la coltivazione di OGM sul loro territorio (P7_TA(2011)0314). CdR 66/2011 - Relatore: Roberto PELLA (IT/PPE). Risoluzione del Parlamento europeo del 2 febbraio 2012 sulla Dimensione europea dello http://www.europarl.europa.eu/oeil/FindByProcnum.do?lang=en&procnum=INI/2011/2087 (P7_TA(2012)0025). CdR 778/2012 FR/EN-TRADUZIONE ESTERNA/Vil/Mar/ci sport .../... - 18 europeo di sviluppo regionale e del Fondo sociale europeo, i quali dovrebbero prevedere investimenti in infrastrutture sportive". Una crescita sostenibile 4.6 Energia Nel 2011 il CdR ha rivolto un'attenzione particolare alle politiche in materia di efficienza e di risparmio energetici. In particolare, il CdR ha esaminato la vasta gamma di questioni che riguarda le infrastrutture energetiche ed è pertinente per gli enti locali e regionali. Il parere sul tema L'efficienza energetica 54 propone di modificare la versione finale della nuova direttiva sull'efficienza energetica proposta dalla Commissione europea, sottolineando il ruolo degli enti locali e regionali nella sua attuazione, ribadendo le precedenti posizioni del CdR in materia di efficienza energetica e chiedendo un finanziamento adeguato degli enti locali e regionali e il loro coinvolgimento nell'elaborazione di misure d'attuazione dei piani nazionali in materia. Il progetto di relazione del Parlamento europeo55 include alcuni elementi e alcune idee presenti anche nel parere del CdR, come ad esempio: una menzione degli enti e la proposta rivolta alle amministrazioni pubbliche di acquistare esclusivamente prodotti, servizi ed edifici con le più alte prestazioni di efficienza energetica; l'eliminazione del paragrafo sul sistema di riconoscimento reciproco dei risparmi energetici. 56 L'obiettivo del parere sul tema Sostenibilità della biomassa è quello di dare un contributo alla futura politica europea in materia di sostenibilità della biomassa e di evidenziare in tale contesto l'importanza di un coinvolgimento pieno degli enti locali e regionali nella formulazione, nell'attuazione e nel monitoraggio della produzione e dell'utilizzo sostenibile della biomassa. La Commissione europea57: 4.7 concorda pienamente con i punti cruciali del parere, e ha attualmente in preparazione un elenco delle norme nazionali e regionali in vigore (o previste) in materia di sostenibilità della biomassa e di valutazione del loro impatto. Cambiamenti climatici Il CdR ha continuato a sostenere la delegazione dell'UE nei negoziati internazionali sui cambiamenti climatici svoltisi sotto l'ègida della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti 54 55 56 57 CdR 188/2011 fin - Relatore: Jean Louis JOSEPH (FR/PSE). Progetto di relazione del Parlamento europeo del 4 ottobre 2011 in merito alla Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio sull'efficienza energetica, che abroga le direttive 2004/8/CE e 2006/32/CE (PE472.358). CdR 312/2010 fin - Relatore: Brian MEANEY (IE/AE). 44a relazione sul seguito dato dalla Commissione europea ai pareri del CdR. CdR 778/2012 FR/EN-TRADUZIONE ESTERNA/Vil/Mar/ci .../... - 19 climatici (UNFCCC). In tale contesto il CdR ha continuato a lavorare al seguito interistituzionale 58 della propria risoluzione sui cambiamenti climatici, adottata il 6 ottobre 2010 , e al proprio parere sul tema La politica internazionale sul clima dopo Copenaghen59. L'obiettivo del parere di prospettiva su L'integrazione dei cambiamenti climatici e il futuro bilancio dell'UE60 è quello di assicurare che, in vista dell'adozione del nuovo quadro finanziario pluriennale 2014-2020, i principali responsabili politici europei siano consapevoli del fatto che le aree urbane e rurali in tutta l'UE hanno urgente bisogno di un maggiore sostegno per le azioni di mitigazione e di adattamento ai cambiamenti climatici a livello locale e regionale. La Commissione europea61 si è mostrata d'accordo con i principali punti del parere di prospettiva e ha fatto notare che l'efficienza energetica e le energie rinnovabili costituiranno una parte fondamentale delle proposte che intende presentare successivamente; nel luglio 2011 ha confermato che le proposte del CdR sarebbero state prese in seria considerazione in fase di ulteriore definizione del prossimo quadro finanziario pluriennale. 4.8 Ambiente e sviluppo sostenibile Il CdR ha concentrato la sua attenzione sulla promozione del passaggio a una società efficiente sotto il profilo delle risorse e a un'economia sostenibile, con l'obiettivo di incrementare la produttività delle risorse e di dissociare la crescita economica dall'uso delle risorse e dal suo impatto ambientale. Il parere sul tema Contributo degli enti locali e regionali dell'UE alla conferenza dell'ONU sullo sviluppo sostenibile 2012 (Rio+20) 62 è stato elaborato per partecipare alla preparazione della posizione dell'UE per il vertice Rio+20 e per rafforzare la cooperazione con il Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente (UNEP). Nell'ottobre 2011 l'Unione europea e i suoi Stati membri hanno trasmesso al dipartimento Affari economici e sociali delle Nazioni Unite (Undesa) il loro contributo al documento compilativo per il vertice Rio+20. Nel testo figurano molti argomenti che il CdR ha affrontato nel suo parere, in particolare un intero paragrafo sullo sviluppo urbano sostenibile e un'intera sezione intitolata Multilevel SD governance: the role of regional, national, subnational and local authorities (Governance multilivello e sviluppo sostenibile: il ruolo degli enti regionali, nazionali, subnazionali e locali). 58 59 60 61 62 CdR 284/2010 fin. CdR 245/2010 fin - Relatrice: Nicola BEER (DE/ALDE). CdR 104/2011 fin - Relatore: Ilmar REEPALU (SE/PSE). 46a relazione sul seguito dato dalla Commissione europea ai pareri del CdR. CdR 187/2011 fin - Relatore: Ilmar REEPALU (SE/PSE). CdR 778/2012 FR/EN-TRADUZIONE ESTERNA/Vil/Mar/ci .../... - 20 - Nel contesto del parere richiesto dalla presidenza ungherese dell'UE sul tema Il ruolo degli enti regionali e locali nella promozione di una gestione sostenibile dell'acqua63, il CdR focalizza la sua attenzione su questioni come il collegamento tra la gestione dell'acqua e l'adattamento al cambiamento climatico, il problema della scarsità delle risorse idriche affrontato cercando un equilibrio tra fabbisogno idrico, approvvigionamento idrico ed esigenze dell'ecosistema, nonché il ruolo degli enti locali e regionali nella cooperazione internazionale secondo i piani di gestione dei bacini idrografici ai sensi della direttiva quadro in materia di acque. Il parere in questione ha fornito un contributo alle conclusioni del Consiglio Ambiente 64 del giugno 2011 e ai lavori della Commissione europea in preparazione del suo Piano per la salvaguardia delle risorse idriche europee previsto per il 2012, per quanto riguarda più in particolare: la richiesta rivolta dal Consiglio alla Commissione, durante la preparazione del suo Piano, di "collaborare strettamente con gli Stati membri e con tutti i soggetti interessati al fine di scambiare informazioni ed esperienze"; rilievo attribuito all'importanza della gestione sostenibile dell'acqua per la mitigazione e l'adattamento ai cambiamenti climatici. Nel settembre 2011 è stata pubblicata la comunicazione della Commissione europea dal titolo Tabella di marcia verso un'Europa efficiente nell'impiego delle risorse che comprende: alcune raccomandazioni fondamentali già presenti nel parere del CdR, come l'intenzione di individuare obiettivi di efficienza idrica a scala di bacino idrografico. Nel corso del 2011, il CdR ha continuato a seguire da vicino le revisioni e lo sviluppo della nuova legislazione ambientale dell'UE, incluso il nuovo strumento finanziario per l'ambiente (LIFE). Il parere sul tema Lo strumento LIFE dell'UE - Prospettive per il futuro65 contribuisce ai lavori della Commissione europea in preparazione della sua proposta legislativa di un nuovo strumento di finanziamento per l'ambiente e il cambiamento climatico; nel documento il CdR insiste affinché gli enti locali e regionali continuino a essere i principali beneficiari del programma LIFE. Nel dicembre 2011 la Commissione europea ha presentato la proposta di regolamento del Consiglio e del Parlamento europeo sulla creazione del programma per uno strumento finanziario per l'ambiente e il clima (LIFE), in cui sono state riprese diverse raccomandazioni formulate dal CdR: 63 64 65 la dotazione finanziaria complessiva per il sottoprogramma per l'ambiente del programma LIFE è stata innalzata a 2 713,5 milioni di euro (metà dei quali da destinare alla conservazione della CdR 5/2011 fin - Relatore: Nichi VENDOLA (IT/PSE). Conclusioni del Consiglio Ambiente del 17 giugno 2011 sul tema Protezione e gestione sostenibile integrata delle risorse idriche nell'Unione europea e oltre (11308/11). CdR 6/2011 fin - Relatrice: Daiva MATONIENE (LT/AE). CdR 778/2012 FR/EN-TRADUZIONE ESTERNA/Vil/Mar/ci .../... - 21 - biodiversità), e una nuova dotazione finanziaria di 904,5 milioni di euro è stata creata per il sottoprogramma per l'azione per il clima; è stata introdotta una nuova categoria di "progetti integrati" per realizzare i programmi su più vasta scala e contribuire a mobilizzare altri finanziamenti europei, nazionali e privati; particolare attenzione è stata riservata a una migliore governance per rendere più efficace l'attuazione; è stato stabilito un aumento della percentuale massima di cofinanziamento; sono state definite più chiaramente le attività finanziate per ciascun settore prioritario, comprese le priorità dei programmi di lavoro pluriennali adottati in consultazione con gli Stati membri; sono state introdotte disposizioni che snelliranno e semplificheranno ulteriormente il sistema di erogazione, ad esempio attraverso l'adozione di procedure più agevoli, l'utilizzo più frequente dei tassi e degli importi forfettari e la diminuzione degli obblighi di rendicontazione. Il principale obiettivo del parere sul tema Un'Europa efficiente nell'impiego delle risorse – Iniziativa faro nell'ambito della strategia Europa 202066 è quello di coadiuvare la Commissione europea nella preparazione della sua Tabella di marcia per un'Europa efficiente sotto il profilo delle risorse, di insistere sul coinvolgimento degli enti locali e regionali e del CdR nella governance e nell'attuazione dell'iniziativa faro nell'ambito della strategia Europa 2020 e di rinnovare l'invito del CdR a considerare la possibilità di associare il Patto dei sindaci allo sforzo intrapreso ai fini dell'impiego efficiente delle risorse. Nel settembre 2011 la Commissione europea ha pubblicato la sua comunicazione Tabella di marcia verso un'Europa efficiente nell'impiego delle risorse, in cui figurano alcune raccomandazioni fondamentali formulate nel progetto di parere del CdR, tra cui l'invito a definire indicatori comuni per valutare l'impiego delle risorse in Europa. Come indicato in una lettera formale indirizzata al CdR, la Commissione europea: riconosce la necessità di coinvolgere gli enti locali e regionali nell'elaborazione e attuazione degli indicatori dell'impiego efficiente delle risorse, e esprime apprezzamento per l'efficiente cooperazione in fase di elaborazione del parere del CdR e rinnova la disponibilità a proseguire la collaborazione con il CdR per progredire sul fronte dell'efficienza energetica. Il 5 giugno 2012 il commissario europeo per l'Ambiente Janez Potočnik ha inaugurato la piattaforma europea sull'efficienza nell'impiego delle risorse che servirà ad orientare e accompagnare l'opera intrapresa per spingere l'Europa verso un cammino di crescita all'insegna dell'uso efficiente delle risorse. La Presidente del CdR è stata invitata ad aderire alla piattaforma a seguito dell'impegno assunto nel parere di cui sopra a favore della "creazione di 'una piattaforma di transizione con più soggetti sull'efficienza delle risorse che riunisca' anche 'i responsabili politici di vari livelli amministrativi tra cui quello regionale e locale'". 66 CdR 140/2011 fin - Relatore: Michel LEBRUN (BE/PPE). CdR 778/2012 FR/EN-TRADUZIONE ESTERNA/Vil/Mar/ci .../... - 22 67 Nel dicembre 2011 il Consiglio Ambiente ha pubblicato le sue conclusioni sul tema Tabella di marcia verso un'Europa efficiente nell'impiego delle risorse, in cui fa riferimento alle posizioni del CdR: in particolare "incoraggia la Commissione a proseguire le consultazioni con tutti i principali soggetti interessati - inclusi (…) i governi nazionali e regionali e le autorità locali - al fine di creare una piattaforma dell'UE per la transizione verso un'economia efficiente sotto il profilo delle risorse"; menziona gli appalti pubblici eco-compatibili e la necessità di soluzioni innovative a livello di sistema socioeconomico; rileva la necessità di finanziamenti vantaggiosi e prevedibili per promuovere la transizione verso un'economia efficiente sotto il profilo delle risorse; invita inoltre la Commissione ad integrare ulteriormente le considerazioni relative all'efficienza sotto il profilo delle risorse nelle valutazioni d'impatto di tutte le future proposte strategiche pertinenti. 5. Liberare il potenziale del mercato unico 5.1 Completare e rafforzare il mercato unico Atto per il mercato unico L'obiettivo principale del parere sul tema Verso un Atto per il mercato unico68 era di garantire che le proposte della Commissione europea sulla riforma del mercato unico integrassero correttamente le dimensioni locali e regionali e impiegassero il potenziale delle regioni e delle città per avanzare nel processo di integrazione europea e per rafforzare le quattro libertà fondamentali al fine di agevolare la crescita economica e contribuire alla coesione sociale e territoriale. Il Parlamento europeo ha inserito alcuni punti chiave evidenziati dal CdR nelle proprie relazioni sui 3 pilastri del mercato unico: 67 68 69 70 nella relazione sulla governance e il partenariato nel mercato unico 69 , il PE dà rilievo alle competenze delle autorità nazionali e subnazionali. Chiede il coinvolgimento attivo e il rispetto del ruolo del CdR al fine di garantire la buona governance della riforma del mercato unico. Inoltre, la coesione sociale e regionale deve mantenere una posizione centrale. Nella relazione su un mercato unico per le imprese e la crescita70, il PE adotta la stessa linea del CdR riguardo ai seguenti aspetti: rispetto del principio di sussidiarietà, coesione e competitività come valori chiave europei, importanza delle imprese locali al fine di creare legami sociali, occupazione e dinamismo nelle aree svantaggiate, ruolo degli appalti pubblici e delle relazioni tra Conclusioni del Consiglio Ambiente del 19 dicembre 2011 sulla Tabella di marcia verso un'Europa efficiente nell'impiego delle risorse (18786/11). CdR 330/2010 fin - Relatore: Jean Louis DESTANS (FR/PSE). Risoluzione del Parlamento europeo del 6 aprile 2011 sul tema Governance e il partenariato nel mercato unico (2010/2289(INI)) / P7_TA(2011)0144. Risoluzione del Parlamento europeo del 6 aprile 2011 sul tema Un mercato unico per le imprese e la crescita (2010/2277(INI)) / P7_TA(2011)0146. CdR 778/2012 FR/EN-TRADUZIONE ESTERNA/Vil/Mar/ci .../... - 23 - pubblico e privato come motori per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva all'interno del mercato unico e, infine, importanza del commercio e della cooperazione transfrontalieri. Il PE condivide le opinioni del CdR anche in materia di rafforzamento del benessere sociale e dei diritti dei lavoratori, nonché garanzia di condizioni eque di lavoro per tutti i cittadini europei, maggiore riconoscimento delle imprese dell'economia sociale, inclusa l'integrazione generalizzata di tale concetto nelle politiche dell'UE e, infine, dialogo intensificato con i rappresentanti dell'economia sociale. Infine nella relazione sul futuro dei servizi sociali di interesse generale71, il PE ha adottato la stessa posizione del CdR in relazione all'esigenza di trovare il giusto equilibrio tra il rispetto dei principi di sussidiarietà e di proporzionalità e le disposizioni per prevenire la distorsione della concorrenza nel mercato unico. Appalti pubblici Il parere in merito alla Modernizzazione della politica dell'UE in materia di appalti pubblici - Per una maggiore efficienza del mercato europeo degli appalti 72 aveva l'obiettivo principale di evidenziare il ruolo degli enti locali e regionali negli appalti pubblici. Gli appalti pubblici devono servire da strumento per conseguire obiettivi di promozione dell'innovazione e delle PMI, della responsabilità sociale e dell'inclusione, della sostenibilità e dell'ambiente. Il parere attirava l'attenzione sul fatto che il conseguimento di questi obiettivi è limitato dall'attuale legislazione e pertanto chiedeva che la nuova legislazione fosse più flessibile. Per migliorare la sua comunicazione, il CdR ha pubblicato un opuscolo dal titolo Ten suggestions for improvements in EU public procurement law (Dieci proposte di miglioramento del diritto dell'UE in materia di appalti pubblici) basato sul contenuto del parere. Come risultato di quanto sopra, 71 72 73 il governo olandese ha inviato al Consiglio europeo un contributo per i negoziati sulle direttive in materia di appalti, nel quale fa riferimento alla relazione del CdR; la risoluzione del PE73 è in linea con il parere del CdR in quanto raccomanda di mantenere la separazione tra servizi A e B, di offrire alle PMI maggiori opportunità di partecipare agli appalti pubblici, di introdurre il "passaporto per gli appalti pubblici", ed evidenzia l'importanza di integrare le considerazioni sociali negli appalti pubblici; la Commissione elogia il parere del CdR e, in particolare, sostiene l'introduzione del "passaporto", la semplificazione della procedura negoziata e l'accesso più agevole delle PMI agli appalti pubblici; la Commissione dichiara inoltre che le discussioni hanno apportato un contributo significativo alla preparazione della proposta legislativa: le nuove direttive sugli appalti pubblici sono in linea con le raccomandazioni formulate dal CdR nel suo parere sul Libro verde, che proponeva maggiori opportunità per le PMI di partecipare agli appalti pubblici e l'introduzione del "passaporto". Risoluzione del Parlamento europeo del 5 luglio 2011 sul tema Futuro dei servizi sociali di interesse generale (2009/2222(INI)) / P7_TA(2011)0319. CdR 70/2011 fin - Relatore: Henk KOOL (NL/PSE). Risoluzione del Parlamento europeo del 25 ottobre 2011 sul tema Modernizzazione degli appalti pubblici 2011/2048(INI) / P7_TA(2011)0454. CdR 778/2012 FR/EN-TRADUZIONE ESTERNA/Vil/Mar/ci .../... - 24 - Norme in materia di aiuti di Stato per i servizi di interesse economico generale Questo tema è stato trattato in un parere e in un parere riveduto sulle Norme UE in materia di aiuti di Stato relativamente ai servizi di interesse economico generale (SIEG) volto a trovare il giusto equilibrio tra, da un lato il necessario controllo da parte delle autorità per la politica della concorrenza e, dall'altro, la libertà degli attori locali e regionali di scegliere i fornitori di SIEG. In entrambi i pareri, è stato posto in rilievo il rispetto del principio di sussidiarietà. Il relatore ha partecipato a numerose riunioni ad alto livello con rappresentanti delle istituzioni europee, incontrando, tra gli altri, il vicepresidente della Commissione europea e commissario responsabile della Politica della concorrenza Joaquín Almunia, e ha assistito a importanti dibattiti al Parlamento europeo e alla Commissione. 74 75 Sulla scia del primo parere , la risoluzione del Parlamento europeo sullo stesso tema riprende i punti formulati dal CdR, in particolare: il riconoscimento delle regioni e delle città quali attori principali nella fornitura di servizi sociali d'interesse generale (SSIG); l'esigenza di trovare il giusto equilibrio tra il rispetto dei principi di sussidiarietà e di proporzionalità e le disposizioni per prevenire la distorsione della concorrenza nel mercato unico; il carattere inclusivo dei SSIG che contribuisce allo sviluppo di tutte le regioni, permettendo agli enti locali o regionali di svolgere il loro ruolo utilizzando finanziamenti pubblici e privati; il ruolo fondamentale svolto dalle autorità locali e regionali a livello di definizione, finanziamento, fornitura e attribuzione dei SSIG nel quadro dei regimi di servizi sociali e di protezione sociale degli Stati membri: si stima che il settore delle amministrazioni locali e regionali copra il 15,9 % del PIL dell'UE a 27, di cui gli enti locali rappresentano da soli il 12,9 %, e che le sue spese per la protezione sociale ammontino al 3 % del PIL (378,1 miliardi di EUR); il sostegno per un'applicazione più diffusa dei partenariati pubblico-privati nel settore dei SSIG. Il parere riveduto76 è stato ritenuto il modo migliore per esercitare un impatto e fare pressione sui responsabili politici in seno alla Commissione europea. Questa versione aggiornata ha ribadito i messaggi chiave contenuti nel parere precedente allo scopo di rafforzarne l'impatto. A tale proposito: 1) 74 75 76 77 La risoluzione del Parlamento europeo77 ha accolto alcuni dei punti chiave ribaditi nel parere del CdR, quali: CdR 150/2011 fin - Relatore: Karl-Heinz LAMBERTZ (BE/PSE). Risoluzione del Parlamento europeo del 5 luglio 2011 sul tema Futuro dei servizi sociali di interesse generale (2009/2222(INI)). CdR 278/2011 fin - Relatore: Karl-Heinz LAMBERTZ (BE/PSE). Risoluzione del Parlamento europeo del 15 novembre 2011 sulla riforma delle norme UE in materia di aiuti di Stato relativamente ai servizi di interesse economico generale (2011/2146(INI)). CdR 778/2012 FR/EN-TRADUZIONE ESTERNA/Vil/Mar/ci .../... - 25 la necessità di semplificazione e chiarezza, garantendo un adeguato rispetto dei principi di sussidiarietà e proporzionalità; l'estensione dell'ambito d'azione dei servizi sociali esenti dagli obblighi previsti dalle norme sugli aiuti di Stato; la promozione di un accesso universale ai SIEG. 2) Inoltre, all'atto di pubblicare il pacchetto legislativo nel dicembre 2011, la Commissione europea ha adeguato la versione finale della decisione C(2001) 9380 final, il regolamento "de minimis" C(2011) 9381 e la comunicazione C(2011) 9406 final (Disciplina dell'Unione europea relativa agli aiuti di Stato concessi sotto forma di compensazione degli obblighi di servizio pubblico (2011)), riguardanti gli aiuti di Stato concernenti i servizi di interesse economico generale, conformemente alle raccomandazioni contenute nel parere. Il 25 aprile 2012 è stata adottata una nuova proposta di regolamento "de minimis". I miglioramenti più significativi, dal punto di vista del CdR, riguardano i punti 9, 10, 16 e 23 del parere riveduto e gli emendamenti 1, 2, 3, 4, alla proposta legislativa. Tali modifiche consistono in quanto segue: servizi sociali esentati dagli obblighi di notifica previsti per gli aiuti di Stato (cfr. decisione C(2011) 9380 della Commissione europea, del 20 dicembre 2011, GU L 7 dell'11.1.2012, articolo 2, Ambito di applicazione); soppressione della soglia massima, prevista in origine, di 10 000 abitanti per i comuni esentati dagli obblighi di notifica per gli aiuti di Stato (cfr. progetto di regolamento della Commissione europea, del 20 dicembre 2011, relativo all'applicazione degli articoli 107 e 108 del TFUE agli aiuti di importanza minore ("de minimis") concessi ad imprese che forniscono SIEG, articolo 1. Ambito di applicazione); eliminazione da parte della Commissione dei criteri di efficienza obbligatori per i servizi pubblici a livello europeo (cfr. decisione C(2011) 9380 della Commissione europea, del 20 dicembre, articolo 5. Compensazione); soglia per gli aiuti pubblici di importanza minore (cosiddetti "de minimis"), al di sotto della quale tali aiuti non sono soggetti al controllo previsto dalle norme sugli aiuti di Stato, attualmente fissato a 200 000 euro per un periodo di tre anni. Nella decisione del 25 aprile 2012, la Commissione ha innalzato l'importo totale a 500 000 euro per tre esercizi finanziari, tenendo pertanto conto della raccomandazione del CdR di aumentare considerevolmente tale soglia (benché quest'ultimo avesse chiesto di portarla a 800 000 euro l'anno). 5.2 Trasporti Sebbene la procedura legislativa in cui si inquadra il parere del CdR sul tema Spazio unico ferroviario europeo78 sia ancora in attesa di una posizione del Consiglio e della seconda lettura in sede di Parlamento europeo, alcuni risultati iniziali sono già stati individuati: 78 CdR 297/2010 fin - Relatore: Michel DELEBARRE (FR/PSE). CdR 778/2012 FR/EN-TRADUZIONE ESTERNA/Vil/Mar/ci .../... - 26 79 nell'analisi della Commissione europea si affermava che alcune proposte del CdR sarebbero state prese in considerazione nei negoziati con altre istituzioni, in particolare per quanto riguardava l'istituzione di un organismo europeo di regolamentazione con funzione di arbitrato. La Commissione avrebbe inoltre garantito un coordinamento ulteriore tra i processi di internalizzazione dei costi esterni nei vari modi di trasporto. Il testo adottato in prima lettura dal Parlamento europeo accoglie l'idea di creare in tempi brevi un organismo europeo di regolamentazione, guidato dalla Commissione europea, e l'esigenza di una chiara separazione tra la gestione dell'infrastruttura e il servizio di trasporto al fine di migliore il funzionamento equo e trasparente della rete ferroviaria in tutta l'Unione europea. Inoltre, il PE adotta la stessa opinione del CdR riguardo all'esigenza di un quadro più severo per la delega dei poteri alla Commissione. Quanto al Libro bianco Tabella di marcia verso uno spazio unico europeo dei trasporti - Per una politica dei trasporti competitiva e sostenibile80, il Comitato ha svolto un ruolo attivo nel dibattito e partecipato a vari eventi ad alto livello. Il relatore ha lavorato a stretto contatto con il Parlamento europeo81 fin da una fase molto precoce, e ciò ha permesso al relatore del PE di tener conto di alcune delle posizioni del CdR, ad esempio: sostegno esplicito alla piena internalizzazione dei costi esterni grazie a una tassazione armonizzata di tutti i modi di trasporto; pieno sostegno all'idea di una "cintura blu" come primo passo verso la creazione di un sistema consolidato di servizi marittimi; sostegno esplicito agli incentivi per preparare piani di mobilità urbana sostenibile; convinzione che gli obiettivi del Libro bianco debbano essere a loro volta suddivisi in obiettivi intermedi più facilmente misurabili. Il CdR è riuscito a mantenere l'attenzione puntata sulla sicurezza stradale, come dimostra l'insieme delle iniziative intraprese in risposta al parere del CdR sugli Orientamenti 2011-2020 per la sicurezza 82 stradale , adottato all'unanimità. Numerosi punti sono stati accolti dalle diverse istituzioni, più precisamente: 79 80 81 82 il parere evidenziava la necessità di dati regionali. Per affrontare questo problema, la Commissione europea ha lanciato due progetti volti a sviluppare delle mappe che indicano il tasso di mortalità sulle strade per singola regione. Ha in preparazione una mappa dinamica 44a relazione sul seguito dato dalla Commissione europea ai pareri del CdR. CdR 101/2011 fin - Relatore: Antonio COSTA (PT/PSE). Risoluzione del Parlamento europeo del 15 dicembre 2011 in merito alla Tabella di marcia verso uno spazio unico europeo dei trasporti – Per una politica dei trasporti competitiva e sostenibile (2011/2096(INI)). CdR 296/2010 fin - Relatore: Johan SAUWENS (BE/PPE). CdR 778/2012 FR/EN-TRADUZIONE ESTERNA/Vil/Mar/ci .../... - 27 - grazie a un sistema d'informazione geografica a livello nazionale e regionale con dati ottenuti dalla base dati CARE già esistente. Il parere invitava inoltre a una maggiore chiarezza riguardo all'obiettivo di ridurre il numero di vittime della strada nell'Unione europea di un ulteriore 50 % tra il 2010 e il 2020. In base alla situazione attuale, la Commissione europea spera ancora di conseguire questo obiettivo. La Commissione sta inoltre preparando singole strategie per ciascun obiettivo, dando priorità agli obiettivi 6 (riduzione della gravità delle lesioni causate da incidenti stradali) e 7 (protezione degli utenti vulnerabili della strada). Il CdR sosteneva l'idea armonizzare le diverse definizioni del concetto di "lesioni gravi" per consentire di monitorare e valutare meglio l'efficacia delle politiche in materia di sicurezza 83 stradale. Questa proposta figura anche nella relazione del PE , che invita la Commissione a elaborare entro due anni definizioni armonizzate di termini come "in pericolo di vita", "ferito grave" e "ferito leggero", onde consentire una comparabilità delle misure e dei relativi risultati negli Stati membri. Infine, almeno 500 enti locali e regionali hanno sottoscritto la Carta europea della sicurezza stradale. 6. Risorse naturali 6.1 Politica agricola comune, sviluppo rurale, produzione alimentare Molte delle raccomandazioni contenute nel parere dal titolo La PAC verso il 2020: rispondere alle future sfide dell'alimentazione, delle risorse naturali e del territorio 84 sono state riprese dalla Commissione nelle sue proposte sulla futura PAC, più precisamente: abbandono dei precedenti storici e introduzione di un sistema di pagamento unico all'ettaro che dovrebbero insieme eliminare le disparità più evidenti nella ripartizione degli aiuti diretti; introduzione di una componente ambientale forte (30 % degli aiuti diretti sarà d'ora in poi legato a misure agro-ambientali che vanno oltre il principio di condizionalità); introduzione di un aiuto specifico per zone soggette a vincoli naturali; introduzione di un aiuto specifico per i giovani agricoltori; sostegno solo agli agricoltori attivi; introduzione di un sistema semplificato per le aziende di piccole dimensioni; mantenimento dei pagamenti accoppiati opzionali per alcuni tipi di agricoltura o alcuni sistemi agricoli in difficoltà. Con il parere di prospettiva sul tema I sistemi agroalimentari locali 85 il CdR ha contribuito a promuovere tra le istituzioni europee l'idea delle filiere di distribuzione corte, un fattore questo che contribuisce a mantenere l'attività agricola su tutto un territorio grazie alla loro maggiore efficienza economica, sociale e ambientale. Il CdR ha accolto con favore il fatto che, dando seguito al suo 83 84 85 Risoluzione del Parlamento europeo, del 27 settembre 2011, sul tema Sicurezza stradale in Europa 2011-2020 (2010/2235(INI)). CdR 16/2011 fin - Relatore: Luis DURNWALDER (IT/PPE). CdR 341/2010 fin - Relatrice: Lenie DWARSHUIS-VAN DE BEEK (NL/ALDE). CdR 778/2012 FR/EN-TRADUZIONE ESTERNA/Vil/Mar/ci .../... - 28 parere, la Commissione europea abbia ripreso proposte per lo sviluppo di filiere corte nel suo Libro verde Politica di informazione e promozione dei prodotti agricoli: una strategia a forte valore aggiunto europeo per promuovere i sapori dell'Europa 86 e nella proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR)87. In risposta al parere del CdR, le conclusioni del Consiglio dei ministri dell'Agricoltura del 15 dicembre 2011 fanno menzione dell'agricoltura locale e della distribuzione a corto raggio. Il Consiglio infatti "rileva che dovrebbero essere svolte azioni di informazione e promozione per dare slancio al potenziale dell'agricoltura locale e della distribuzione a corto raggio che hanno un impatto sullo sviluppo dell'imprenditorialità locale e sulla competitività dei produttori". Nel parere dal titolo Per una politica europea ambiziosa a favore dei regimi di qualità dei prodotti 88 agricoli il CdR sottolinea che la politica di qualità potrebbe essere uno degli assi principali della PAC per il periodo successivo al 2013. Sottolinea altresì la necessità di creare strumenti in grado di rafforzare, promuovere ed accompagnare lo sviluppo di sistemi di qualità e di privilegiare le filiere corte. Nel progetto di risoluzione legislativa del Parlamento europeo sulla proposta di regolamento 89 del Parlamento europeo e del Consiglio sui regimi di qualità dei prodotti agricoli la commissione per l'Agricoltura e lo sviluppo rurale (AGRI) del Parlamento europeo ha integrato molte delle proposte contenute nel parere del CdR, in particolare: 6.2 introduzione di un regime per i prodotti dell'agricoltura di montagna e collinare, e possibilità per i gruppi di produttori di adottare misure di gestione della propria produzione. Affari marittimi e pesca Il parere dal titolo Sviluppo di una politica marittima integrata e conoscenze oceanografiche 202090 analizzava l'esigenza di destinare fondi sufficienti all'ulteriore sviluppo della PMI dell'UE, fino allo scadere dell'attuale prospettiva finanziaria nel 2013, e allo sviluppo e all'ulteriore rafforzamento della PMI durante il prossimo periodo finanziario, che avrà inizio nel 2014. Numerosi punti sollevati nel parere del CdR si ritrovano anche nella risoluzione legislativa del Parlamento europeo91, in particolare la necessità di: 86 87 88 89 90 91 COM(2011) 436 final. COM(2011) 627 final. CdR 14/2011 fin - Relatore: René SOUCHON (FR/PSE). Progetto di risoluzione legislativa del Parlamento europeo in merito alla Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio sui regimi di qualità dei prodotti agricoli (PE 460.980). CdR 339/2010 fin - Relatore: Noel FORMOSA (MT/PPE). Risoluzione legislativa del Parlamento europeo del 17 novembre 2011 in merito alla Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce un programma di sostegno per l'ulteriore sviluppo di una politica marittima integrata (P7(2011)0508). CdR 778/2012 FR/EN-TRADUZIONE ESTERNA/Vil/Mar/ci .../... - 29 - 6.3 rafforzare la cooperazione e un dialogo multilivello, e garantire la coerenza con gli obiettivi della strategia Europa 2020. Protezione civile Il parere dal titolo Potenziare la reazione europea alle catastrofi92 sottolinea l'importanza degli enti locali e regionali in relazione alla protezione civile e l'esigenza di coinvolgerli negli sviluppi in questo settore, visto in particolare che, in molti Stati membri, i poteri legislativi sono organizzati su base 93 locale o regionale. La risoluzione adottata dal Parlamento europeo pone in evidenza: 7. il ruolo essenziale svolto dalle regioni nel contesto della protezione civile; l'importanza da parte del sistema europeo di reazione alle catastrofi di rispettare il principio di sussidiarietà; la funzione indispensabile del gruppo europeo di cooperazione territoriale (GECT) quale importante strumento per rafforzare ulteriormente la cooperazione transnazionale, transfrontaliera e interregionale. Come perseguire gli obiettivi dell'agenda dei cittadini: libertà, sicurezza e giustizia Cittadinanza dell'Unione europea Il CdR ha assicurato il riconoscimento del ruolo svolto dagli enti locali e regionali nel mobilitare i cittadini per l'Europa e promuovere la cittadinanza europea attiva, in particolare attraverso il parere in merito alla Relazione 2010 sulla cittadinanza dell'Unione94. Dando un seguito concreto al parere del CdR, la risoluzione del Parlamento europeo95 invita la Commissione - in collaborazione con gli enti locali, regionali e nazionali e i rappresentanti della società civile - ad avvalersi dell'opportunità offerta dal 2013, proclamato Anno europeo dei cittadini, per intensificare i suoi sforzi volti a proteggere e promuovere i diritti dei cittadini. Diritti fondamentali La questione dei diritti fondamentali ha meritato nel 2011 l'interesse costante del CdR: la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea è divenuta infatti vincolante in virtù del Trattato di Lisbona, e la dimensione locale e regionale risulta cruciale per il conseguimento degli obiettivi dell'UE in questo campo. Per corroborare questo punto di vista, il CdR ha elaborato il parere dal titolo Strategia per 96 un'attuazione effettiva della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea . Per dare un seguito al proprio parere: 92 93 94 95 96 CdR 15/2011 fin - Relatore: Norbert KARTMANN (DE/PPE). Risoluzione del Parlamento europeo del 27 settembre 2011 sul tema Potenziare la risposta europea alle catastrofi: il ruolo della protezione civile e dell'assistenza umanitaria (P7(2011)0404). CdR 355/2010 fin - Relatore: Roberto PELLA (IT/PPE). P7_TA(2012)0120. CdR 406/2010 fin - Relatrice: Lotta HÅKANSSON HARJU (SE/PSE). CdR 778/2012 FR/EN-TRADUZIONE ESTERNA/Vil/Mar/ci .../... - 30 - il CdR ha seguito attivamente i lavori del Forum europeo per i diritti dei minori ed è stato invitato a partecipare, con la presenza di un proprio membro, al comitato direttivo del Forum; il CdR partecipa altresì, a livello amministrativo, al comitato direttivo della Rete di sensibilizzazione al problema della radicalizzazione creata di recente dalla Commissione europea. Sicurezza Nel contesto della strategia di sicurezza interna dell'UE in accordo con il programma di Stoccolma, il CdR ha continuato nel 2011 a sostenere l'obiettivo di aumentare la sicurezza dei cittadini dell'UE. Gli enti locali e regionali devono continuare a svolgere un ruolo predominante nell'attuazione della strategia UE in materia di sicurezza interna, soprattutto per quanto riguarda l'aspetto della prevenzione. Il parere sulla Strategia di sicurezza interna dell'UE97 intende rispondere alla comunicazione della Commissione europea in merito alla Strategia di sicurezza interna dell'UE in azione: cinque tappe verso un'Europa più sicura, evidenziando il contributo degli enti locali e regionali al conseguimento degli obiettivi della strategia. Il parere si è concentrato, in particolare, sulla lotta dal basso verso l'alto contro la corruzione e sul contributo degli enti locali e del CdR alla lotta contro la radicalizzazione. 98 Nella sua risoluzione sulla comunicazione della Commissione, il Parlamento europeo ha integrato alcuni dei punti formulati dal CdR: 97 98 il PE concorda con il CdR che la strategia deve rispettare il principio di sussidiarietà; in risposta all'impegno assunto dal CdR di migliorare il coordinamento e lo scambio di informazioni principalmente a livello locale, regionale e transfrontaliero in materia di sicurezza dei reattori e protezione della popolazione dal rischio della radioattività, il PE "reputa (…) necessario risolvere la questione della capacità di risposta alle calamità naturali e provocate dall'uomo, compresa l'avaria di infrastrutture critiche"; a seguito dell'invito del CdR ad applicare i principi dello "spirito di solidarietà" e della "ripartizione delle responsabilità" da tradurre in azioni concrete a sostegno dei paesi membri e dei loro territori più esposti al problema, il PE "invita il vicepresidente/alto rappresentante e la Commissione a presentare la loro proposta (…) relativa all'applicazione della clausola di solidarietà, che non deve sovrapporsi alle iniziative già esistenti, ma piuttosto definire il quadro per l'impiego e il coordinamento degli strumenti disponibili a livello nazionale e dell'UE". CdR 407/2010 fin - Relatore: Giuseppe VARACALLI (IT/ALDE). P7_TA(2012)0207. CdR 778/2012 FR/EN-TRADUZIONE ESTERNA/Vil/Mar/ci .../... - 31 8. L'Europa nel mondo 8.1 Allargamento: comitati consultivi misti e gruppi di lavoro Oltre a seguire il processo di allargamento nell'ambito dei suoi lavori consultivi (parere annuale sull'allargamento99), il CdR è molto impegnato nelle attività dei comitati consultivi misti (CCM) e dei gruppi di lavoro con i paesi candidati e i paesi candidati potenziali. Nel 2011 i lavori del CCM UE-Croazia sono culminati nella preparazione degli enti locali e regionali croati alla loro adesione all'UE. Il CCM ha adottato una raccomandazione dal titolo Il coinvolgimento degli enti regionali e 100 locali croati nella politica regionale europea . Nel 2011 è stato inoltre deciso di creare un CCM UE-Montenegro101 che si è riunito per la prima volta nel 2012. A seguito dell'iniziativa del CdR, la Commissione stessa ha riconosciuto l'importanza degli enti locali e regionali per il loro sostegno al processo di allargamento dell'UE. Tramite lo strumento per l'amministrazione locale (Local Administration Facility - LAF), la Commissione ha infatti messo a disposizione le risorse finanziarie e amministrative necessarie per organizzare seminari, presso la sede del CdR, che consentissero ai rappresentanti locali e regionali dei paesi candidati all'adesione di comprendere meglio cosa significa l'UE per i livelli locali e regionali di governo. 8.2 Politica europea di vicinato e partenariato orientale Politica europea di vicinato Nel 2011 il CdR ha contribuito all'attuazione e alla valutazione di una serie di nuovi strumenti della politica europea di vicinato (PEV), soprattutto nel campo della cooperazione transfrontaliera e interregionale, insieme a programmi di sviluppo istituzionale, che rivestono particolare importanza per gli enti locali e regionali. Il parere più emblematico su questo tema si intitola Revisione della 102 politica europea di vicinato . Un esempio significativo dell'impatto del CdR è costituito dal fatto che il Parlamento europeo, nella sua risoluzione sulla politica europea di vicinato103, ha citato l'inclusione dei gruppi europei di cooperazione territoriale (GECT) quale strumento per la PEV, come richiesto nel parere del CdR. Al pari del Comitato, il PE incoraggia la conclusione di accordi specifici che consentano alle autorità locali e regionali di partecipare ai GECT. Sulla scia delle proposte formulate dal CdR, il ruolo degli enti locali e regionali nella politica europea di vicinato risulta spesso citato dal PE nella risoluzione, dove, tra l'altro: 99 100 101 102 103 CdR 405/2010 fin - Relatore: Franz SCHAUSBERGER (AT/PPE). CdR 115/2011 fin - Correlatori: Pauliina HAIJANEN e Ivan JAKOVČIĆ. CdR 91/2011, punto 6. CdR 198/2011 fin - Relatore: Jacek PROTAS (PL/PPE). Risoluzione del Parlamento europeo del 14 dicembre 2011 sulla Revisione della politica europea di vicinato (T7-0576/2011). CdR 778/2012 FR/EN-TRADUZIONE ESTERNA/Vil/Mar/ci .../... - 32 riconosce l'Assemblea regionale e locale euromediterranea (ARLEM); "invita il Servizio europeo per l'azione esterna (SEAE) e la Commissione a sostenere i parlamenti, le autorità locali e regionali e la società civile nella loro ricerca del giusto ruolo da svolgere nella definizione delle strategie della PEV, nel chiedere conto dell'operato dei governi, nel monitorare e valutare l'andamento passato e i risultati raggiunti"; "sottolinea la necessità per l'Unione di impegnarsi in modo particolare nella cooperazione decentralizzata a livello locale"; "mette in risalto l'importanza del ruolo svolto dalle autorità locali nello sviluppo democratico dei paesi partner; invita pertanto la Commissione a rafforzare e incrementare i programmi TAIEX (Programma di assistenza tecnica e di scambio di informazioni) e i programmi di gemellaggio con le autorità locali nell'UE e nei paesi partner" e "invita pertanto i paesi della PEV a (…) coinvolgere efficacemente il settore privato, i governi locali e la società civile nell'agenda della PEV e a puntare ad una maggiore titolarità dei progetti di tale politica". Partenariato orientale Il parere d'iniziativa Il governo locale e regionale in Azerbaigian e lo sviluppo della cooperazione tra l'Azerbaigian e l'UE104 fa parte di un pacchetto di pareri adottati nel 2010/2011 per ogni paese del PO (Armenia, Bielorussia, Georgia, Moldova, Ucraina)105. I pareri sui paesi del PO forniscono una risposta diversificata alle esigenze di ciascun partner, ma in un quadro politico comune. Tali pareri valutano il grado di coinvolgimento degli enti locali e regionali nella preparazione degli accordi di cooperazione bilaterale con l'UE e nell'attuazione dell'iniziativa del PO, ivi compresi lo strumento europeo di vicinato e partenariato (ENPI) e la cooperazione transfrontaliera nei rispettivi paesi partner. 106 Riprendendo l'iniziativa del CdR, la Commissione europea , nel suo programma indicativo nazionale 2011-2013, ha dedicato un'attenzione particolare alla riforma della pubblica amministrazione, che comprende i seguenti aspetti: governo locale, gestione delle finanze pubbliche e audit interno, nonché lotta contro la corruzione. Per dar seguito e applicazione al pacchetto di pareri d'iniziativa elaborato nel 2010/2011 su ciascun paese del PO il CdR ha creato la Conferenza degli enti locali e regionali del partenariato orientale (Corleap) nel 2011. Come risultato: la dichiarazione congiunta del vertice per il partenariato orientale del settembre 2011 accoglie con favore la Corleap e invita il CdR a collaborare con gli enti locali e regionali dei paesi del PO 104 105 106 CdR 235/2010 fin - Relatore: Gordon KEYMER (UK/NI). CdR 168/2010; CdR 169/2010; CdR 107/2010; CdR 106/2010; CdR 173/2010. 44a relazione sul seguito dato dalla Commissione europea ai pareri del CdR. CdR 778/2012 FR/EN-TRADUZIONE ESTERNA/Vil/Mar/ci .../... - 33 in vista della creazione di un quadro istituzionale permanente di cooperazione; la Commissione 107 europea riconosce inoltre che la Corleap ha posto le basi di una dimensione regionale del PO e si attende quindi un suo contributo al conseguimento degli obiettivi del PO e al controllo dell'applicazione della tabella di marcia, oltre al rafforzamento delle capacità dei paesi partner a livello di governo regionale e locale. 8.3 Politica di sviluppo e cooperazione decentrata Con il suo parere Libro verde - Politica di sviluppo dell'Unione europea a sostegno della crescita 108 inclusiva e dello sviluppo sostenibile - Potenziare l'impatto della politica di sviluppo dell'UE il CdR ha assunto un ruolo attivo nella discussione avviata dalla Commissione sul Libro verde sul futuro della politica di sviluppo dell'UE. L'obiettivo principale del parere è incrementare il riconoscimento del ruolo sempre più preponderante degli enti locali e regionali in una politica di cooperazione dell'UE che mira a essere efficace e a godere del sostegno della società intera. In applicazione delle proposte contenute nel parere, nel dicembre 2011 il CdR ha inaugurato il portale 109 della cooperazione decentrata allo sviluppo , frutto di uno sforzo condiviso con la Commissione: Il portale comprende l'Atlante della cooperazione decentrata. 9. Conclusioni e prospettive Dalla relazione d'impatto 2011 emerge che il CdR accresce progressivamente la propria capacità di influenzare il processo legislativo europeo. Dal momento che il Trattato di Lisbona ha conferito al CdR maggiore visibilità e legittimità, la presenza di questa istituzione nella procedura legislativa diventa di anno in anno più richiesta e più visibile. Il Presidente e i relatori del CdR ricevono con sempre più frequenza inviti a partecipare alle riunioni del Consiglio e del Parlamento europeo e i membri del CdR collaborano a gruppi di lavoro della Commissione o del Consiglio, a dimostrazione del fatto che intercorrono buoni rapporti di lavoro tra queste istituzioni e che il CdR assume un ruolo crescente (cfr. anche Relazione annuale di attività 2010)110 Sono state inoltre introdotte nuove forme di dialogo politico regolare con le presidenze del Consiglio e con il Presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy. Grazie a questi meccanismi di coordinamento, l'impatto del CdR sulle priorità e sui programmi delle presidenze del Consiglio, nonché sulle conclusioni delle riunioni del Consiglio, diventa più visibile. 107 108 109 110 JOIN(2012) 13 final - Partenariato orientale: una roadmap fino al vertice dell'autunno 2013. CdR 408/2010 fin, relatore: Jesús GAMALLO ALLER (ES/PPE). http://lra4dev.cor.europa.eu/portal/en/Pages/welcome.aspx R/CdR 178/2011 punto 7. CdR 778/2012 FR/EN-TRADUZIONE ESTERNA/Vil/Mar/ci .../... - 34 Oltre a questi contatti ad alto livello, numerosi membri del CdR sono stati coinvolti in relazioni interistituzionali di diverso tipo: dei membri o dei relatori sono stati designati a far parte di gruppi ad alto livello della Commissione o del Consiglio. Inoltre, le reti politiche del CdR e i contatti da questo creati nel quadro del processo di allargamento dell'UE (ad es. tramite i comitati consultivi misti con i paesi candidati all'adesione) e delle politiche di vicinato (ad es. ARLEM e Corleap) hanno suscitato l'interesse e ottenuto il sostegno della Commissione e del Consiglio. Oltre a questa sua presenza più marcata nella fase procedurale del processo legislativo, il CdR è riuscito nel 2011 ad accrescere il suo impatto concreto sui documenti legislativi della Commissione, del Parlamento europeo e del Consiglio, e ciò grazie principalmente a un seguito amministrativo più regolare e più preciso riservato ai pareri adottati dal CdR, nonché a un dialogo politico rafforzato e tempestivo tra i membri del Comitato e i loro omologhi del PE. Nel corso dell'ultimo anno, il segretariato generale del CdR ha migliorato sensibilmente la pianificazione strategica e il seguito operativo dei pareri. Assieme alla riforma strategica attuata nel 2011, queste misure hanno riorientato e consolidato le attività del CdR per garantire un impatto istituzionale nella fase successiva all'adozione del parere da parte del CdR. Prendendo ispirazione da questi sviluppi positivi, una concentrazione degli sforzi volti a esercitare un impatto politico migliorerebbe ulteriormente la situazione. Una definizione più concisa delle priorità da parte delle commissioni del CdR che, quindi, si dedicherebbero a un numero ristretto di pareri di spicco contribuirebbe a concentrare le risorse sul seguito da riservare ai dossier politici di capitale importanza. Per garantire un impatto sulla legislazione dell'UE, l'attività del CdR dovrà coprire tutto il processo, dalla fase prelegislativa fino alla fase legislativa finale del dossier. Ciò significa che i pareri incentrati sui libri verdi e sulle comunicazioni dovranno essere seguiti con maggior frequenza da pareri concisi e precisi sulla conseguente proposta legislativa. I pareri sulle proposte legislative dovranno a loro volta essere seguiti più spesso da pareri riveduti qualora i negoziati in sede di trilogo lo rendano necessario. Per dimostrarsi efficaci, questi supplementi di pareri dovrebbero privilegiare gli emendamenti concreti ai testi legislativi, in quanto ciò favorisce le relazioni con gli europarlamentari e con le delegazioni presso il Consiglio. Per influenzare i negoziati in sede di Consiglio, il CdR dovrà accrescere la propria capacità di acquisire informazioni sul loro stato di avanzamento. In questo contesto le relazioni tra il CdR e il Consiglio a livello amministrativo dovranno essere maggiormente coordinate con le relazioni esistenti tra i membri del CdR e le loro delegazioni nazionali presso il Consiglio. Perché il CdR acquisisca maggior peso nel processo legislativo dell'UE, i canali d'informazione e l'influsso che numerosi membri esercitano sulle posizioni dei loro governi nazionali in sede di Consiglio andranno utilizzati più convenientemente. Occorre prevedere un miglior coordinamento tra i relatori del CdR, i gruppi politici e le delegazioni nazionali su documenti politici di importanza strategica per il CdR. CdR 778/2012 FR/EN-TRADUZIONE ESTERNA/Vil/Mar/ci .../... - 35 Per accrescere la reputazione e l'impatto del CdR a livello istituzionale, la sua più forte presenza nel processo legislativo va associata a una politica della comunicazione appropriata. Spesso la visibilità dell'impatto del CdR nel processo legislativo è offuscata dal fatto che altre istituzioni (Commissione europea, membri del PE, delegazioni presso il Consiglio) riprendono le proposte del Comitato senza citarne la provenienza. Si dovrebbe pertanto produrre un maggior numero di comunicati stampa comuni su dossier di importanza fondamentale che i relatori del CdR e del PE, i presidenti delle delegazioni nazionali e i ministri che rappresentano lo stesso Stato membro in sede di Consiglio, nonché i commissari e il Presidente del CdR presenterebbero congiuntamente. Allegato I - Elenco dei pareri adottati dal CdR - 2011 CdR 778/2012 FR/EN-TRADUZIONE ESTERNA/Vil/Mar/ci .../... - 36 Allegato I – Elenco dei pareri adottati dal CdR – 2011 Commissione Politica di coesione territoriale(COTER) Presidente: DELEBARRE (FR/PSE) Vicepresidenti: WOŹNIAK (PL/PPE – 1° vicepresidente) HAIJANEN (FI/PPE) Coordinatori politici: BORE (UK/PSE), HARLINGHAUSEN (DE/PPE), HEDEGAARD JENSEN (DK/ALDE), MEANEY (IE/AE) CdR 778/2012 FR/EN-TRADUZIONE ESTERNA/Vil/Mar/ci .../... - 37 - Riferimento Base giuridica Documento CdR (art. Trattato/RI) 1. CdR 100/2010 fin COTER-V-004 Nuove prospettive per la revisione del regolamento GECT 2. CdR 297/2010 fin COTER-V-010 Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce uno spazio ferroviario europeo unico COM(2010) 475 final - 2010/0253 (COD) - parere d'iniziativa art. 307, 4° comma - decisione dell'Ufficio di presidenza: 12.3.2010 -- consultazione obbligatoria art. 307, 1° comma, e art. 91 Commissione: 17.9.2010 Consiglio: 29.9.2010 - decisione della Presidente: 22.10.2010 3. 4. 5. 6. Comunicazione della Commissione relativa allo sviluppo di uno Spazio unico ferroviario europeo COM(2010) 474 final CdR 296/2010 fin COTER-V-009 Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni - Verso uno spazio europeo della sicurezza stradale: orientamenti 2011-2020 per la sicurezza stradale COM(2010) 389 final CdR 369/2010 fin COTER-V-011 Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo, al Comitato delle regioni e alla Banca europea per gli investimenti - Conclusioni della Quinta relazione sulla coesione economica, sociale e territoriale: il futuro della politica di coesione COM(2010) 642 final CdR 370/2010 fin COTER-V-012 Il futuro del Fondo sociale europeo dopo il 2013 (parere di prospettiva) CdR 86/2010 fin COTER-V-013 Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni - Strategia dell'Unione europea per la Regione Danubiana COM(2010) 715 final Relatore(i) Adozione sessione plenaria Voto Data NÚÑEZ FEIJÓO (ES/PPE) maggioranza DELEBARRE (FR/PSE) unanimità 88a 27 e 28 gennaio 2011 (seduta del 27 gennaio) GU C 104 del 2.4.2011, pag. 7 88a 27 e 28 gennaio 2011 (seduta del 28 gennaio) GU C 104 del 2.4.2011, pag. 53 - consultazione facoltativa art. 307, 1° comma Commissione: 20.7.2010 - decisione della Presidente: 16.9.2010 SAUWENS (BE/PPE) unanimità 89a 31 marzo e 1° aprile 2011 (seduta del 31 marzo) - consultazione facoltativa art. 307, 1° comma Commissione: 9.11.2010 - decisione della Presidente: 22.10.2010 DELEBARRE (FR/PSE) maggioranza 89a 31 marzo e 1° aprile 2011 (seduta del 1° aprile) - consultazione facoltativa art. 307, 1° comma - decisione della Presidente: 22.10.2010 - consultazione facoltativa art. 307, 1° comma Commissione: 8.12.2010 - decisione della Presidente: 28.1.2011 MARINI (IT/PSE) unanimità 89a 31 marzo e 1° aprile 2011 (seduta del 31 marzo) REINHART (DE/PPE) Relatore generale unanimità 89a 31 marzo e 1° aprile 2011 (seduta del 31 marzo) Commissione: 17.9.2010 CdR 778/2012 FR/EN-TRADUZIONE ESTERNA/Vil/Mar/ci .../... - 38 - 7. 8. 9. Riferimento Base giuridica Documento CdR (art. Trattato/RI) CdR 101/2011 fin COTER-V-014 Libro bianco - Tabella di marcia verso uno spazio unico europeo dei trasporti - Per una politica dei trasporti competitiva e sostenibile COM(2011) 144 final CdR 167/2011 fin COTER-V-015 La complementarità degli interventi nazionali ed europei per la riduzione degli squilibri nello sviluppo economico e sociale CdR 168/2011 fin COTER-V-016 La cooperazione territoriale nel bacino del mediterraneo attraverso la macroregione adriatico-ionica - consultazione facoltativa art. 307, 1° comma Commissione: 28.3.2011 - decisione della Presidente: 28.1.2011 - consultazione facoltativa art. 307, 1° comma Presidenza polacca: 30.11.2010 - decisione della Presidente: 28.1.2011 - parere d'iniziativa art. 307, 4° comma - decisione dell'Ufficio di presidenza: 4.3.2011 CdR 778/2012 FR/EN-TRADUZIONE ESTERNA/Vil/Mar/ci Relatore(i) Adozione sessione plenaria Voto Data COSTA (PT/PSE) unanimità 91a 30 giugno e 1° luglio 2011 (seduta del 30 giugno) MUSOTTO (IT/AE) unanimità 92a 11 e 12 ottobre 2011 (seduta dell'11 ottobre) SPACCA (IT/ALDE) maggioranz a 92a 11 e 12 ottobre 2011 (seduta dell'11 ottobre) .../... - 39 - Commissione Politica economica e sociale (ECOS) Presidente: ABRAMAVIČIUS (LT/PPE) Vicepresidenti: BEER (DE/ALDE) – 1° vicepresidente) SEGERSTEN-LARSSON (SE/PPE) Coordinatori politici: KOOL (NL/PSE), MARKKULA (FI/PPE), BATS (NL/ALDE), KROCHMAL (PL/AE) CdR 778/2012 FR/EN-TRADUZIONE ESTERNA/Vil/Mar/ci .../... - 40 - Riferimento Base giuridica Documento CdR 10. 11. 12. 13. 14. 15. CdR 319/2010 fin ECOS-V-008 Libro verde - Verso sistemi pensionistici adeguati, sostenibili e sicuri in Europa COM(2010) 365 final CdR 330/2010 fin ECOS-V-009 Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni - Verso un atto per il mercato unico - Per un'economia sociale di mercato altamente competitiva - 50 proposte per lavorare, intraprendere e commerciare insieme in modo più adeguato COM(2010) 608 final CdR 402/2010 fin ECOS-V-012 Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni- La Piattaforma europea contro la povertà e l'esclusione sociale: un quadro europeo per la coesione sociale e territoriale COM(2010) 758 final CdR 70/2011 fin ECOS-V-013 Libro verde sulla modernizzazione della politica dell'UE in materia di appalti pubblici - Per una maggiore efficienza del mercato europeo degli appalti COM(2011) 15 final CdR 401/2010 fin ECOS-V-011 Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni - Un'agenda per nuove competenze e per l'occupazione: Un contributo europeo verso la piena occupazione COM(2010) 682 final CdR 150/2011 fin ECOS-V-016 Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni - Riforma delle norme UE in materia di aiuti di Stato relativamente ai servizi di interesse economico generale COM(2011) 146 final Relatore(i) (art. Trattato/RI) Adozione sessione plenaria Voto Data - consultazione facoltativa art. 307, 1° comma Commissione: 7.7.2010 - decisione della Presidente: 26.7.2010 - consultazione facoltativa art. 307, 1° comma Commissione: 27.10.2010 - decisione della Presidente: 22.10.2010 DE VITS (BE/PSE) maggioranza 88a 27 e 28 gennaio 2011 (seduta del 28 gennaio) GU C 104 del 2.4.2011, pag. 39 DESTANS (FR/PSE) maggioranza 89a 31 marzo e 1° aprile 2011 (seduta del 1° aprile) - consultazione facoltativa art. 307, 1° comma Commissione: 26.12.2010 - decisione della Presidente: 2.12.2010 CHAPMAN (UK/PSE) maggioranza 89a 31 marzo e 1° aprile 2011 (seduta del 31 marzo) - consultazione facoltativa art. 307, 1° comma Commissione: 27.1.2011 - decisione della Presidente: 28.1.2011 - consultazione facoltativa art. 307, 1° comma Commissione: 23.11.2010 - decisione della Presidente: 2.12.2010 KOOL (NL/PSE) unanimità 90a 11 e 12 maggio 2011 (seduta dell'11 maggio) KOOL (NL/PSE) unanimità 91a 30 giugno e 1° luglio 2011 (seduta del 30 giugno) - consultazione facoltativa art. 307, 1° comma Commissione: 23.3.2011 - decisione della Presidente: 12.4.2011 LAMBERTZ (BE/PSE) Relatore generale maggioranza 91a 30 giugno e 1° luglio 2011 (seduta del 1° luglio) CdR 778/2012 FR/EN-TRADUZIONE ESTERNA/Vil/Mar/ci .../... - 41 Riferimento Base giuridica Documento CdR 17. CdR 374/2010 fin ECOS-V-010 Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni - Una politica industriale integrata per l'era della globalizzazione - Riconoscere il ruolo centrale di concorrenzialità e sostenibilità COM(2010) 614 final CdR 71/2011 fin ECOS-V-014 Verso un'agenda europea per l'edilizia abitativa sociale 18. CdR 72/2011 fin ECOS-V-015 Il ruolo degli enti regionali e locali nel raggiungimento degli obiettivi della strategia Europa 2020 16. 19. 20. 21. CdR 151/2011 fin ECOS-V-017 Comunicazione della Commissione al Consiglio, al Parlamento europeo, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni - Riesame dello Small Business Act per l'Europa COM(2011) 78 final CdR 278/2011 fin ECOS-V-020 Parere riveduto - Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni - Riforma delle norme UE in materia di aiuti di Stato relativamente ai servizi di interesse economico generale COM(2011) 146 final CdR 152/2011 fin ECOS-V-018 Proposta di direttiva del Consiglio relativa a una base imponibile consolidata comune per l'imposta sulle società (CCCTB) COM(2011) 121 final – 2011/0058 (CNS) Relatore(i) (art. Trattato/RI) Adozione sessione plenaria Voto Data - consultazione facoltativa art. 307, 1° comma Commissione: 28.10.2010 - decisione della Presidente: 2.12.2010 LÓPEZ ÁLVAREZ (ES/PSE) unanimità 92a 11 e 12 ottobre 2011 (seduta dell'11 ottobre) - parere d'iniziativa art. 307, 4° comma - decisione dell'Ufficio di presidenza: 4.3.2011 - consultazione facoltativa art. 307, 1° comma Presidenza polacca: 30.11.2010 - decisione della Presidente: 28.1.2011 - consultazione facoltativa art. 307, 1° comma Commissione: 23.2.2011 - decisione della Presidente: 9.3.2011 - consultazione facoltativa art. 307, 1° comma Commissione: 23.3.2011 - decisione della Presidente: 12.4.2011 HUTCHINSON (BE/PSE) maggioranza 92a 11 e 12 ottobre 2011 (seduta dell'11 ottobre) MARKKULA (FI/PPE) unanimità 92a 11 e 12 ottobre 2011 (seduta del 12 ottobre) HANNIFFY (IE/PPE) unanimità 92a 11 e 12 ottobre 2011 (seduta del 12 ottobre) LAMBERTZ (BE/PSE) Relatore generale maggioranza 92a 11 e 12 ottobre 2011 (seduta dell'11 ottobre) - consultazione facoltativa art. 307, 1° comma Lettera di C. Day: 6.5.2011 decisione della Presidente: 12.4.2011 GRAAS (LU/ALDE) maggioranza 93a 14 e 15 dicembre 2011 (seduta del 14 dicembre) CdR 778/2012 FR/EN-TRADUZIONE ESTERNA/Vil/Mar/ci .../... - 42 Riferimento Base giuridica Documento CdR 22. CdR 247/2011 fin ECOS-V-019 Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni - Quadro dell'UE per le strategie nazionali di integrazione dei Rom fino al 2020 COM(2011) 173 final Relatore(i) (art. Trattato/RI) - consultazione facoltativa art. 307, 1° comma Commissione: 5.4.2011 - decisione della Presidente: 12.4.2011 CdR 778/2012 FR/EN-TRADUZIONE ESTERNA/Vil/Mar/ci Adozione sessione plenaria Voto ANCISI (IT/PPE) unanimità Data 93a 14 e 15 dicembre 2011 (seduta del 14 dicembre) .../... - 43 - Commissione Ambiente, cambiamenti climatici ed energia (ENVE) Presidente: REEPALU (SE/PSE) Vicepresidenti: CAPPELLACCI (IT/PSE – 1° vicepresidente) MACÁRIO CORREIA (PT/PPE) Coordinatori politici: GILLHAM (UK/AE), KUHN (DE/PSE), KALOGEROPOULOS (EL/PPE), McDONNELL (IE/ALDE) CdR 778/2012 FR/EN-TRADUZIONE ESTERNA/Vil/Mar/ci .../... - 44 - Riferimento Base giuridica Documento CdR 23. 24. 25. 26. 27. 28. CdR 312/2010 fin ENVE-V-007 Relazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo sui criteri di sostenibilità relativamente all'uso di fonti da biomassa solida e gassosa per l'elettricità, il riscaldamento e il raffreddamento COM(2010) 11 final CdR 5/2011 fin ENVE-V-008 Parere di prospettiva - Il ruolo degli enti regionali e locali nella promozione di una gestione sostenibile dell'acqua CdR 6/2011 fin ENVE-V-009 Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio - Esame a metà percorso del regolamento LIFE+ COM(2010) 516 final CdR 7/2011 fin ENVE-V-010 Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni - Priorità per le infrastrutture energetiche per il 2020 e oltre - Piano per una rete energetica europea integrata COM(2010) 677 final CdR 104/2011 fin ENVE-V-012 Parere di prospettiva - L'integrazione dei cambiamenti climatici e il futuro bilancio dell'UE CdR 140/2011 fin ENVE-V-011 Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni - Un'Europa efficiente nell'impiego delle risorse – Iniziativa faro nell'ambito della strategia Europa 2020 COM(2011) 21 final Relatore(i) (art. Trattato/RI) Adozione sessione plenaria Voto Data - consultazione facoltativa art. 307, 1° comma Lettera di C. DAY: 23.6.2010 - decisione della Presidente: 17.6.2010 - consultazione facoltativa art. 307, 1° comma Presidenza ungherese: 29.10.2010 - decisione della Presidente: 2.12.2010 - consultazione facoltativa art. 307, 1° comma Commissione: 30.9.2010 - decisione della Presidente: 22.10.2010 - consultazione facoltativa art. 307, 1° comma Commissione: 18.11.2010 - decisione della Presidente: 2.12.2010 MEANEY (IE/AE) unanimità 88a 27 e 28 gennaio 2011 (seduta del 27 gennaio) GU C 104 del 2.4.2011, pag. 35 VENDOLA (IT/PSE) maggioranza 91a 30 giugno e 1° luglio 2011 (seduta del 30 giugno) MATONIENĖ (LT/AE) unanimità 91a 30 giugno e 1° luglio 2011 (seduta del 1° luglio) LEBRUN (BE/PPE) unanimità 91a 30 giugno e 1° luglio 2011 (seduta del 1° luglio) - consultazione facoltativa art. 307, 1° comma Commissione: 14.2.2011 - decisione della Presidente: 9.3.2011 - consultazione facoltativa art. 307, 1° comma Commissione: 26.1.2011 - decisione della Presidente: 28.1.2011 REEPALU (SE/PSE) Relatore generale unanimità 91a 30 giugno e 1° luglio 2011 (seduta del 30 giugno) LEBRUN (BE/PPE) maggioranza 92a 11 e 12 ottobre 2011 (seduta dell'11 ottobre) CdR 778/2012 FR/EN-TRADUZIONE ESTERNA/Vil/Mar/ci .../... - 45 Riferimento Base giuridica Documento CdR 29. 30. 31. Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni - Tabella di marcia verso un'Europa efficiente nell'impiego delle risorse COM(2011) 571 final CdR 163/2011 fin ENVE-V-013 Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni - Verso una strategia spaziale dell'Unione europea al servizio dei cittadini COM(2011) 152 final CdR 188/2011 fin ENVE-V-014 Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio sull'efficienza energetica e che abroga le direttive 2004/8/CE e 2006/32/CE COM(2011) 370 final – 2011/0172 (COD) CdR 187/2011 fin ENVE-V-016 Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni - Rio+20: verso un'economia verde e una migliore governance COM(2011) 363 final Relatore(i) (art. Trattato/RI) Adozione sessione plenaria Voto Data Commissione: 20.9.2011 - consultazione facoltativa art. 307, 1° comma Commissione: 4.4.2011 - decisione della Presidente: 12.4.2011 KUHN (DE/PSE) unanimità 93a 14 e 15 dicembre 2011 (seduta del 15 dicembre) - consultazione obbligatoria art. 307, 1° comma Commissione: 22.6.2011 - decisione della Presidente: 15.6.2011 - consultazione facoltativa art. 307, 1° comma Commissione: 17.6.2011 Lettera di C. Day: 6.5.2011 - decisione della Presidente: 15.6.2011 JOSEPH (FR/PSE) maggioranza 93a 14 e 15 dicembre 2011 (seduta del 14 dicembre) REEPALU (SE/PSE) unanimità 93a 14 e 15 dicembre 2011 (seduta del 15 dicembre) CdR 778/2012 FR/EN-TRADUZIONE ESTERNA/Vil/Mar/ci .../... - 46 - Commissione Risorse naturali (NAT) Presidente f. f.: COHEN (MT/PSE) Vicepresidenti: COHEN (MT/PSE – 1° vicepresidente) MARTIKAINEN (FI/ALDE) Coordinatori politici: DWARSHUIS-VAN DE BEEK (NL/ALDE), SOUCHON (FR/PSE), FORMOSA (MT/PPE), BANASZAK (PL/AE) CdR 778/2012 FR/EN-TRADUZIONE ESTERNA/Vil/Mar/ci .../... - 47 - Riferimento Documento CdR 32. 33. 34. 35. 36. CdR 341/2010 fin NAT-V-005 Parere di prospettiva - I sistemi agroalimentari locali CdR 339/2010 fin NAT-V-007 Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio - Conoscenze oceanografiche 2020 - Dati e osservazioni relativi all'ambiente marino per una crescita intelligente e sostenibile COM(2010) 461 final Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce un programma di sostegno per l'ulteriore sviluppo di una politica marittima integrata COM(2010) 494 final - 2010/0257 (COD) CdR 340/2010 fin NAT-V-008 Proposta modificata di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio recante modifica dei regolamenti (CE) n. 1290/2005 e (CE) n. 1234/2007 del Consiglio per quanto riguarda la distribuzione di derrate alimentari agli indigenti nell'Unione COM(2010) 486 final - 2008/0183 (COD) CdR 342/2010 fin NAT-V-009 Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo ed al Comitato delle regioni - L'Europa, prima destinazione turistica mondiale - un nuovo quadro politico per il turismo europeo COM(2010) 352 final CdR 338/2010 fin NAT-V-006 Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica la direttiva 2001/18/CE per quanto concerne la possibilità per gli Stati membri di limitare o vietare la coltivazione di OGM sul loro territorio COM(2010) 375 final - 2010/0208 (COD) Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni sulla libertà per gli Stati membri di decidere in merito alla coltivazione di colture geneticamente modificate COM(2010) 380 final Base giuridica Relatore(i) (art. Trattato/RI) - consultazione facoltativa art. 307, 1° comma - decisione della Presidente: 16.9.2010 - consultazione facoltativa art. 307, 1° comma Commissione: 8.9.2010 - decisione della Presidente: 16.9.2010 DWARHUIS-VAN DE BEEK (NL/ALDE) Adozione sessione plenaria Voto Data maggioranza 88a 27 e 28 gennaio 2011 (seduta del 27 gennaio) GU C 104 del 2.4.2011, pag. 1 88a 27 e 28 gennaio 2011 (seduta del 27 gennaio) GU C 104 del 2.4.2011, pag. 47 unanimità FORMOSA (MT/PPE) Commissione: 29.9.2010 - consultazione facoltativa art. 307, 1° comma Commissione: 17.9.2010 Consiglio: 13.10.2010 - decisione della Presidente: 22.10.2010 - consultazione facoltativa art. 307, 1° comma Commissione: 30.6.2010 - decisione della Presidente: 26.7.2010 - consultazione facoltativa art. 307, 1° comma Commissione: 13.7.2010 - decisione della Presidente: 26.7.2010 MARTIKAINEN (FI/ALDE) unanimità 88a 27 e 28 gennaio 2011 (seduta del 27 gennaio) GU C 104 del 2.4.2011, pag. 44 VALCÁRCEL SISO (ES/PPE) unanimità 88a 27 e 28 gennaio 2011 (seduta del 27 gennaio) GU C 104 del 2.4.2011, pag. 13 SANTARELLA (IT/PPE) unanimità 88a 27 e 28 gennaio 2011 (seduta del 28 gennaio) GU C 104 del 2.4.2011, pag. 62 Commissione: 13.7.2010 CdR 778/2012 FR/EN-TRADUZIONE ESTERNA/Vil/Mar/ci .../... - 48 - 37. 38. 39. 40. 41. Riferimento Base giuridica Documento CdR (art. Trattato/RI) CdR 13/2011 fin NAT-V-010 Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio recante modifica al regolamento (CE) n. 1234/2007 per quanto riguarda i rapporti contrattuali nel settore del latte e dei prodotti lattiero-caseari COM(2010) 728 final - 2010/0362 (COD) Relazione della Commissione europea al Parlamento europeo e al Consiglio - Andamento della situazione dei mercati e conseguenti condizioni per estinguere gradualmente il regime delle quote latte COM(2010) 727 final CdR 14/2011 fin NAT-V-011 Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio sui regimi di qualità dei prodotti agricoli COM(2010) 733 final - 2010/0353 (COD) CdR 15/2011 fin NAT-V-012 Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio - Potenziare la reazione europea alle catastrofi: il ruolo della protezione civile e dell'assistenza umanitaria COM(2010) 600 final CdR 16/2011 fin NAT-V-013 Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni - La PAC verso il 2020: rispondere alle future sfide dell'alimentazione, delle risorse naturali e del territorio COM(2010) 672 final CdR 240/2011 fin NAT-V-015 Libro verde – Politica di informazione e promozione dei prodotti agricoli: una strategia a forte valore aggiunto europeo per promuovere i sapori dell'Europa COM(2011) 436 final - consultazione facoltativa art. 307, 1° comma Commissione: 9.12.2010 - decisione della Presidente: 2.12.2010 Relatore(i) Adozione sessione plenaria Voto Data unanimità 90a 11 e 12 maggio 2011 (seduta del 12 maggio) Emilia MÜLLER (DE/PPE) Commissione: 8.12.2010 - consultazione facoltativa art. 307, 1° comma Commissione: 10.12.2010 - decisione della Presidente: 2.12.2010 - consultazione facoltativa art. 307, 1° comma Commissione: 26.10.2010 - decisione della Presidente: 2.12.2010 - consultazione facoltativa art. 307, 1° comma Commissione: 18.11.2010 - decisione della Presidente: 2.12.2010 SOUCHON (FR/PSE) unanimità 90a 11 e 12 maggio 2011 (seduta del 12 maggio) KARTMANN (DE/PPE) maggioranza 90a 11 e 12 maggio 2011 (seduta dell'11 maggio) DURNWALDER (IT/PPE) unanimità 90a 11 e 12 maggio 2011 (seduta dell'11 maggio) - consultazione facoltativa art. 307, 1° comma Commissione: 14.7.2011 - decisione della Presidente: 6.9.2011 SANZ ALONSO (ES/PPE) unanimità 93a 14 e 15 dicembre 2011 (seduta del 14 dicembre) CdR 778/2012 FR/EN-TRADUZIONE ESTERNA/Vil/Mar/ci .../... - 49 - Commissione Istruzione, gioventù, cultura e ricerca (EDUC) Presidente: NICA (RO/ALDE) Vicepresidenti: KARTMANN (DE/PPE – 1° vicepresidente) JENSEN (DK/PSE) Coordinatori politici: DIACONU (RO/PPE), SCHAEFER (LU/PSE), SZALAY (HU/ALDE), KNOX (UK/AE) CdR 778/2012 FR/EN-TRADUZIONE ESTERNA/Vil/Mar/ci .../... - 50 - Riferimento Base giuridica Documento CdR 42. 43. 44. 45. 46. 47. CdR 230/2010 fin EDUC-V-006 Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni - Semplificare l'attuazione dei programmi quadro di ricerca COM(2010) 187 final CdR 292/2010 fin EDUC-V-008 Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni - Youth on the Move - Un'iniziativa per valorizzare il potenziale dei giovani ai fini di una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva nell'Unione europea COM(2010) 477 final CdR 293/2010 fin EDUC-V-009 Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni sulle possibilità e sulle sfide per il cinema europeo nell'era digitale COM(2010) 487 final CdR 373/2010 fin EDUC-V-010 Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni - Iniziativa faro Europa 2020 - L'Unione dell'innovazione COM(2010) 546 final CdR 400/2010 fin EDUC-V-011 La protezione e lo sviluppo delle minoranze linguistiche storiche nel quadro del Trattato di Lisbona CdR 67/2011 fin EDUC-V-014 Libro verde - Trasformare le sfide in opportunità: verso un quadro strategico comune per il finanziamento della ricerca e dell'innovazione dell'Unione europea COM(2011) 48 final Relatore(i) (art. Trattato/RI) Adozione sessione plenaria Voto Data - consultazione facoltativa art. 307, 1° comma Commissione: 29.4.2010 - decisione della Presidente: 5.5.2010 O'LOUGHLIN (IE/ALDE) unanimità 88a 27 e 28 gennaio 2011 (seduta del 27 gennaio) GU C 104 del 2.4.2011, pag. 21 - consultazione facoltativa art. 307, 1° comma Commissione: 15.9.2010 - decisione della Presidente: 16.9.2010 SCHAEFER (LU/PSE) maggioranza 88a 27 e 28 gennaio 2011 (seduta del 27 gennaio) GU C 104 del 2.4.2011, pag. 26 - consultazione facoltativa art. 307, 1° comma Commissione: 24.9.2010 - decisione della Presidente: 16.9.2010 MIFSUD (MT/PPE) unanimità 88a 27 e 28 gennaio 2011 (seduta del 27 gennaio) GU C 104 del 2.4.2011, pag. 31 - consultazione facoltativa art. 307, 1° comma Commissione: 6.10.2010 - decisione della Presidente: 22.10.2010 - parere d'iniziativa art. 307, 4° comma - decisione dell'Ufficio di presidenza: 30.11.2010 - consultazione facoltativa art. 307, 1° comma Commissione: 9.2.2011 - decisione della Presidente: 9.3.2011 KNOX (UK/AE) unanimità 91a 30 giugno e 1° luglio 2011 (seduta del 30 giugno) CAVERI (IT/ALDE) unanimità 91a 30 giugno e 1° luglio 2011 (seduta del 30 giugno) GEWERC (FR/PSE) unanimità 91a 30 giugno e 1° luglio 2011 (seduta del 30 giugno) CdR 778/2012 FR/EN-TRADUZIONE ESTERNA/Vil/Mar/ci .../... - 51 Riferimento Base giuridica Documento CdR 48. 49. 50. CdR 65/2011 fin EDUC-V-012 Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni - Il piano d'azione europeo per l'eGovernment 2011-2015 - Valorizzare le TIC per promuovere un'amministrazione digitale intelligente, sostenibile e innovativa COM(2010) 743 final o CdR 66/2011 fin EDUC-V-013 Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni - Sviluppare la dimensione europea dello sport COM(2011) 12 final CdR 114/2011 fin EDUC-V-015 Mobilità europea e internazionale dei funzionari e degli altri agenti degli enti regionali e locali dell'Unione europea Relatore(i) (art. Trattato/RI) Adozione sessione plenaria Voto Data - consultazione facoltativa art. 307, 1° comma Commissione: 15.12.2010 - decisione della Presidente: 28.1.2011 ORAVEC (SK/PPE) unanimità 92a 11 e 12 ottobre 2011 (seduta del 12 ottobre) - consultazione facoltativa art. 307, 1° comma Commissione: 18.1.2011 - decisione della Presidente: 28.1.2011 - parere d'iniziativa art. 307, 4° comma - decisione dell'Ufficio di presidenza: 4.3.2011 PELLA (IT/PPE) unanimità 92a 11 e 12 ottobre 2011 (seduta del 12 ottobre) LACOMBE (FR/PSE) unanimità 92a 11 e 12 ottobre 2011 (seduta del 12 ottobre) CdR 778/2012 FR/EN-TRADUZIONE ESTERNA/Vil/Mar/ci .../... - 52 - Commissione Cittadinanza, governance, affari istituzionali ed esterni (CIVEX) Presidente: VAN DEN BRANDE (BE/PPE) Vicepresidenti: MASINI (IT/PSE – 1a vicepresidente) GKOTSOPOULOS (EL/PSE) Coordinatori politici: DU GRANRUT (FR/PPE), TERRÓN I CUSÍ (ES/PSE), TOPE (UK/ALDE), SZWABSKI (PL/AE) CdR 778/2012 FR/EN-TRADUZIONE ESTERNA/Vil/Mar/ci .../... - 53 - Riferimento Base giuridica Documento CdR 51. 52. 53. 54. 55. 56. CdR 235/2010 fin CIVEX-V-012 Il governo locale e regionale in Azerbaigian e lo sviluppo della cooperazione tra l'Azerbaigian e l'UE CdR 354/2010 fin CIVEX-V-014 Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio sulle condizioni di ingresso e soggiorno di cittadini di paesi terzi nell'ambito di trasferimenti intrasocietari COM(2010) 378 final - 2010/0209 (COD) Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio sulle condizioni di ingresso e soggiorno di cittadini di paesi terzi per motivi di lavoro stagionale COM(2010) 379 final - 2010/0210 (COD) CdR 355/2010 fin CIVEX-V-015 Relazione 2010 sulla cittadinanza dell'Unione - Eliminare gli ostacoli all'esercizio dei diritti dei cittadini dell'Unione COM(2010) 603 final CdR 408/2010 fin CIVEX-V-019 Libro verde - La politica di sviluppo dell'Unione europea a sostegno della crescita inclusiva e dello sviluppo sostenibile Potenziare l'impatto della politica di sviluppo dell'UE COM(2010) 629 final CdR 405/2010 fin CIVEX-V-016 Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio - Strategia di allargamento e sfide principali per il periodo 2010-2011 COM(2010) 660 final CdR 407/2010 fin CIVEX-V-018 Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio - La strategia di sicurezza interna dell'UE in azione: cinque tappe verso un'Europa più sicura COM(2010) 673 final Relatore(i) (art. Trattato/RI) - parere d'iniziativa art. 307, 4° comma - decisione dell'Ufficio di presidenza: 13.4.2010 - consultazione facoltativa art. 307, 1° comma Commissione: 13.7.2010 - decisione della Presidente: 26.7.2010 - consultazione facoltativa art. 307, 1° comma Commissione: 27.10.2010 - decisione della Presidente: 16.9.2010 - consultazione facoltativa art. 307, 1° comma Commissione: 10.11.2010 - decisione della Presidente: 2.12.2010 - consultazione facoltativa art. 307, 1° comma Commissione: 11.11.2010 - decisione della Presidente: 2.12.2010 - consultazione facoltativa art. 307, 1° comma Lettera di C. Day del 23.6.2010 - decisione della Presidente: 2.12.2010 CdR 778/2012 FR/EN-TRADUZIONE ESTERNA/Vil/Mar/ci Adozione sessione plenaria Voto KEYMER (UK/NI) unanimità maggioranza MILIA (IT/PSE) Data 88a 27 e 28 gennaio 2011 (seduta del 27 gennaio) GU C 104 del 2.4.2011, pag. 18 89a 31 marzo e 1° aprile 2011 (seduta del 31 marzo) PELLA (IT/PPE) unanimità 89a 31 marzo e 1° aprile 2011 (seduta del 31 marzo) GAMALLO ALLER (ES/PPE) unanimità 90a 11 e 12 maggio 2011 (seduta dell'11 maggio) SCHAUSBERGER (AT/PPE) unanimità 91a 30 giugno e 1° luglio 2011 (seduta del 1° luglio) VARACALLI (IT/ALDE) unanimità 91a 30 giugno e 1° luglio 2011 (seduta del 1° luglio) .../... - 54 - 57. 58. 59. 60. Riferimento Base giuridica Documento CdR (art. Trattato/RI) CdR 353/2010 fin CIVEX-V-013 Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni - Legiferare con intelligenza nell'Unione europea COM(2010) 543 final Relazione della Commissione sulla sussidiarietà e la proporzionalità (17a relazione "Legiferare meglio" relativa al 2009) COM(2010) 547 final CdR 406/2010 fin CIVEX-V-017 Comunicazione della Commissione - Strategia per un'attuazione effettiva della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea COM(2010) 573 final CdR 148/2011 fin CIVEX-V-021 Libro verde - Meno adempimenti amministrativi per i cittadini: promuovere la libera circolazione dei documenti pubblici e il riconoscimento degli effetti degli atti di stato civile COM(2010) 747 final CdR 198/2011 fin CIVEX-V-023 Comunicazione congiunta al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni - Una risposta nuova ad un vicinato in mutamento COM(2011) 303 final - consultazione facoltativa art. 307, 1° comma Commissione: 8.10.2010 - decisione della Presidente: 22.10.2010 Relatore(i) Adozione sessione plenaria Voto Data unanimità 92a 11 e 12 ottobre 2011 (seduta dell'11 ottobre) HÅKANSSON HARJU (SE/PSE) unanimità 92a 11 e 12 ottobre 2011 (seduta del 12 ottobre) McGOWAN (IE/ALDE) unanimità 93a 14 e 15 dicembre 2011 (seduta del 14 dicembre) PROTAS (PL/PPE) unanimità 93a 14 e 15 dicembre 2011 (seduta del 14 dicembre) TOPE (UK/ALDE) Commissione: 8.10.2010 - consultazione facoltativa art. 307, 1° comma Commissione: 19.10.2010 - decisione della Presidente: 2.12.2010 - consultazione facoltativa art. 307, 1° comma Commissione: 14.12.2010 - decisione della Presidente: 28.1.2011 - consultazione facoltativa art. 307, 1° comma Commissione: 25.5.2011 - decisione della Presidente: 15.6.2011 CdR 778/2012 FR/EN-TRADUZIONE ESTERNA/Vil/Mar/ci .../... - 55 - Commissione temporanea ad hoc sulla revisione del bilancio dell'Unione europea Presidente: CLUCAS (UK/ALDE) CdR 778/2012 FR/EN-TRADUZIONE ESTERNA/Vil/Mar/ci .../... - 56 - Riferimento Base giuridica Documento CdR 61. 62. CdR 318/2010 fin Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo, al Comitato delle regioni e ai parlamenti nazionali - Revisione del bilancio dell'Unione europea COM(2010) 700 final CdR 283/2011 fin BUDG-V-002 Proposta di regolamento del Consiglio che stabilisce il quadro finanziario pluriennale per il periodo 2014-2020 COM(2011) 398 final – 2011/0177 (APP) Relatore(i) (art. Trattato/RI) Adozione sessione plenaria Voto Documento CdR - parere d'iniziativa art. 307, 4° comma - decisione dell'Ufficio di presidenza: 8.6.2010 BRESSO (IT/PSE) VALCÁRCEL SISO (ES/PPE) maggioranza 89a 31 marzo e 1° aprile 2011 (seduta del 31 marzo) - consultazione facoltativa art. 307, 1° comma Consiglio: 19.10.2011 Commissione: 29.6.2011 - decisione della Presidente: 15.6.2011 CLUCAS (UK/ALDE) maggioranza 93a 14 e 15 dicembre 2011 (seduta del 14 dicembre) CdR 778/2012 FR/EN-TRADUZIONE ESTERNA/Vil/Mar/ci .../... - 57 Allegato II Partecipazione della Presidente del Comitato delle regioni (o del suo rappresentante) ad eventi di alto livello nel 2011 12 gennaio 2011 Bruxelles, BE Incontro con il commissario europeo per la Politica regionale Johannes Hahn 31 gennaio 2011 Bruxelles, BE Incontro con Elżbieta Bieńkowska, ministro polacco degli Affari regionali (presidenza del Consiglio dell'UE durante il secondo semestre 2011) 21 febbraio 2011 Bruxelles, BE Incontro con la vicepresidente della Commissione europea Viviane Reding 8 marzo 2011 Bruxelles, BE Incontro con i rappresentanti permanenti presso l'UE 17 marzo 2011 Bruxelles, BE Incontro bilaterale con il Presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy 22 marzo 2011 Gödöllő, HU Convegno della presidenza ungherese del Consiglio dell'UE sul tema I GECT e la governance multilivello 25 e 26 marzo 2011 Budapest-Gödöllő, HU Riunioni informali dei ministri dell'Ambiente dell'UE sul futuro delle risorse idriche europee 25 e 26 marzo 2011 Budapest-Gödöllő, HU Riunioni informali dei ministri dell'Ambiente dell'UE sulla tutela ambientale 19 e 20 maggio 2011 Gödöllő, HU Consiglio informale dei ministri della Politica regionale dell'UE 31 maggio 2011 Bruxelles, BE Incontro bilaterale con il commissario europeo per l'Allargamento e la politica di vicinato Stefan Füle 16 giugno 2011 Bruxelles, BE Incontro bilaterale con il Presidente della Commissione europea José Manuel Barroso 16 giugno 2011 Bruxelles, BE Incontro con il Presidente della Commissione Barroso e con i presidenti delle associazioni regionali europee 20 giugno 2011 Bruxelles, BE Incontro con il Presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy 30 settembre Varsavia, PL Vertice dei capi di Stato e di governo del partenariato orientale CdR 778/2012 FR/EN-TRADUZIONE ESTERNA/Vil/Mar/ci .../... - 58 21 ottobre 2011 Bruxelles, BE 24 ottobre 2011 Varsavia, PL 24 novembre 2011 Poznań, PL 25 novembre 2011 Poznań, PL 28 novembre 2011 Bruxelles, BE Riunione interistituzionale ad alto livello sul futuro quadro finanziario pluriennale Apertura del convegno organizzato dalla presidenza polacca del Consiglio dell'UE sul tema Strumenti efficaci di sviluppo territoriale Seminario della riunione ministeriale Un approccio integrato allo sviluppo - la chiave per un'Europa intelligente, inclusiva e sostenibile Consiglio informale dei ministri sulla Politica di coesione Riunione dei rappresentanti permanenti sulla politica di coesione nel futuro quadro finanziario pluriennale. _____________ CdR 778/2012 FR/EN-TRADUZIONE ESTERNA/Vil/Mar/ci