È una società pubblico-privata controllata dalla VERITAS, si occupa del ciclo di
trattamento, valorizzazione e smaltimento dei rifiuti nell’area veneziana. È nata nel
1998, con l’obiettivo di ridurre al minimo i materiali che finiscono in discarica. Opera
per 41 comuni nella provincia di Venezia.
- 16 principali impianti di compostaggio
- 13 principali impianti di recupero e riciclo del vetro
- 11 principali impianti di recupero e riciclo di metallo
- 28 principali impianti di recupero e riciclo della carta
- 20 principali impianti di recupero e riciclo della plastica
ECORICICLI a Fusina, separazione:
- Plastica;
- Vetro;
- Metalli.
TREVISAN a Noale.
SESA a Este (PD), impianto compostaggio.
ECOPROGETTO a Fusina impianto
produzione CDR (combustibile da rifiuto) o
inceneritore.
- 250.000 tonnellate di rifiuti urbani in ingresso
- 200.000 tonnellate di rifiuti destinate alla produzione di CDR
- 50.000 tonnellate sono trattate nell’inceneritore
Riceve circa 50.000 tonnellate di rifiuti all’anno. Tutte le movimentazioni sono
effettuate con un costante monitoraggio in ogni operazione, per coniugare
efficienza e tutela ambientale.
La pesa è:
- Automatizzata;
- Dotata di telecamere per il riconoscimento delle targhe dei vettori;
- Organizzata per la produzione informatizzata dei formulari per il trasporto dei rifiuti;
- Dotata di un portale per il controllo della radioattività.
L’impianto energetico è entrato in funzione nel 1998, è stato progettato per un carico
termico di 54.000 tonnellate di rifiuti all’anno. La potenza energetica generata è di
2.150 Kw. L’impianto dovrebbe raggiungere 70.000 tonnellate all’anno con
adeguamento sul potere calorifico raggiunto dai rifiuti.
Da varie sezioni:
- Camera di combustione
- Camera di post-combustione
- Generatore di vapore
- Una turbina a condensazione e un alternatore
La camera di combustione è costituita in acciai speciali e protetta da un isolante
verso l’interno. Le pareti con la temperatura più elevata sono rivestite in mattoni di
carburo di silicio e raffreddate con aria per evitare incrostazioni.
È dimensionata in modo da assicurare ai fumi due secondi di resistenza superiore a
850°C. È presente il sistema DeNOX SNCR che consiste nell’immettere una soluzione di
ammoniaca utili8zzando il vapore generato come fluido di trasporto.
È di tipo a tubi d’acqua ed è posta a valle della camera di post-combustione ed è
costituita da due canali verticali:
-Nel primo i fumi scendono verso il basso e lo scambio termico avviene per
irraggiamento;
- Nel secondo i fumi risalgono verso l’alto e lo scambio termico è principalmente per
convezione.
Ella sezione di trattamento fumi l’aria in uscita dall’impianto viene trattata, ci sono
diversi trattamenti:
- Abbattimento per effetto termico dei microinquinanti di natura organica
- Iniezione di ammoniaca in soluzione in uscita dalla camera di post-combustione
- Reattore a semi-secco con latte di calce
- Iniezione di carbone attivo nei fiumi di uscita dal reattore a semi-secco
- Filtro depolveratore a maniche
- Colonna di lavaggio dei fiumi
- Preriscaldamento ed emissione in atmosfera dei fumi.
L’ecoprogetto dispone di due impianti in grado di utilizzare il rifiuto secco che produce
CDR da utilizzare in centrale termo elettriche. Il processo prevede la biostabilizzazione
e l’essicazione della frazione organica ed una successiva selezione meccanica per
separare la parte incombustibile dalla CDR.
Potenzialità di trattamento: 167.000
tonnellate l’anno
Biostabilizzazione: in 15 biocelle
Formato CDR in uscita: fluff, balle e pellets
Potere calorico CDR: 17.000/20.000 Kj/Kg
1^ fase: biostabilizzazione
Il calore generato dalla
decomposizione microbica
delle sostanze organiche
contribuisce a far evaporare
l’acqua: ciò rende il materiale
biologicamente stabile senza la
necessità di successivi
trattamenti. Questo processo
riduce la massa dei materiali
oltre il 30% e aumenta il valore
calorico di circa il 35%.
2^fase: selezione meccanica:
Il rifiuto biostabilizzato viene poi
separato in diverse frazioni:
-Metalli ferrosi e non ferrosi 2-4%
- Scarto inerente 10-12%
- Combustibile da rifiuto 50-56%
La linea di selezione è
particolarmente sofisticata in
quanto realizzata con più di 50
nastri trasportatori e più di 40
macchine per separare i vari
materiali.
Potenzialità di trattamento: 100.000
tonnellate l’anno
Biostabilizzazione: in 18 biocelle a
caricamento frontale
Formato CDR in uscita: fluff e pellets
Potere calorico CDR: 17.000-20.000 Kj/Kg
Il principale destino del CDR è la co-combustione con carbone presso la centrale
termoelettrica Enel. Oggi viene impiegato in due sezioni dell’impianto, della potenza
di 320 MW ciascuna. È stato anche predisposto un impianto per il ricevimento, la
macinazione e il trasferimento dei pellets di CDR.
http://www.ecoprogettovenezia.it/
Power Point polo integrato Fusina
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Camera di post