CSS - Combustibile Solido Secondario La gestione e la caratterizzazione del CSS e del CdR L’esperienza di Herambiente spa Ing. Sergio Baroni - direttore Servizi Operativi Herambiente spa Dr. Gianluca Giordano - Resp. Struttura Omologhe Herambiente spa Roma, 27 novembre 2014 Sommario Ø Inquadramento impianto Ø Obiettivi Ø Attività pianificate Ø Risultati Herambiente – DSO Inquadramento impianto Herambiente gestisce diverse strutture impiantistiche che producono ovvero utilizzano CSS: - Impianto prod. CdR/CSS e connesso impianto rec. energ. (R1) di RA - WTE di Pozzilli ( IS) alimentato a CdR/CSS ( R1) Nello schema seguente è riportato l’impianto di produzione CSS ( R5 ) e recupero energetico IRE ( R1) di Ravenna RSU RS non p. Linee 1 e 2 Linee 1 e 2 Sezione separazione secco-umido Sezione raffinazione Linea 3 Linea 3 CDR (CSS1) Sovvallo umido a biostabilizzazione R3 per FOS Sovvallo secco linee 1-2 (CSS 2) Sovvallo secco linea 3 (CSS3) CALDAIA IRE Inquadramento impianto L’apparato di selezione è costituito da una fossa di stoccaggio avente una capacità pari a 2000 m3, servita da due carriponte con un valore di portata di 10 t e due linee identiche, Lineee 1 e 2 , capaci di trattare 25 t/h di rifiuti ciascuna. Ogni linea è dotata di: Ø trituratore shredder a basso numero di giri che ha il compito di omogeneizzare la pezzatura; Ø vaglio rotante primario per la separazione degli inerti fini e della frazione organica; Ø deferrizzatore primario; Ø trituratore secondario a martelli veloce che porta la pezzatura al di sotto dei 150 mm; Ø deferrizzatore secondario; Herambiente – DSO Inquadramento impianto L’apparato di produzione del CDR (raffinazione) Ø separatore pneumogravimetrico che separa a mezzo di una forte corrente ascensionale la frazione combustibile leggera; Ø vaglio rotante secondario di pulizia con reti per l’eliminazione delle sabbie dovute alla particolare zona di raccolta dei rifiuti (vicino al mare); Ø silo intermedio di stoccaggio del CDR fluff da 150 m3; Ø sezione di addensamento mediante quattro presse addensatrici a filiera piana Ø silo di stoccaggio finale da 450 m3;filtro a maniche per aria proveniente dal separatore pneumogravimetrico e camino esaustore. Herambiente – DSO Inquadramento impianto Da oltre due anni circa è entrata in funzione una terza linea, linea 3, la quale svolge un’operazione di trito-vagliatura generando in uscita una separazione fra la frazione umida e secca del rifiuto entrante. Composta da un trituratore a martelli ad asse orizzontale e da un vaglio a tamburo rotante con maglie da 50 mm ha una capacità nominale di lavorazione pari a circa 30 t/h. Herambiente – DSO Obiettivi ü Classificazione dei tre principali flussi prodotti dall’impianto ü Approntamento e test sistema di gestione ü Rinnovo AIA Herambiente – DSO Attività pianificate Classificazione sulla base dei dati storici: Ø La classificazione è stata fatta utilizzando le numerose analisi che venivano svolte dall’impianto secondo ciò che richiedeva l’AIA n. 486 del 05/11/09. A tal proposito non è stato possibile fare un’analisi approfondita su alcuni parametri chimici (metalli pesanti) perché non richiesti dall’Autorizzazione Integrata Ambientale in vigore. Per il CDR sono state prese in esame le dodici analisi mensili dell’anno 2011, mentre per la frazione umida e lo scarto secco sono stati utilizzati i profili annuali dal 2010 fino ad oggi. Ø In base a questi dati storici il CDR prodotto dall’impianto di Ravenna rientra nel campo di classificazione dei CSS e costituisce un combustibile solido secondario secondo la descrizione: § PCI 2, Cl 3, Hg 2 Ø Sempre sulla base dei dati storici la frazione secca e la frazione umida sono un combustibile solido secondario con codice: § PCI 4, Cl 2, Hg 1. Herambiente – DSO Attività pianificate Classificazione con attività in campo Ø Ai fini della domanda di rinnovo AIA per l’impianto di Ravenna è stata effettuata una specifica campagna analitica ( da fine 2012 a tutto marzo 2013 ) assumendo a riferimento dalle norme UNI ed, inoltre, si è fatto riferimento al Documento tecnico elaborato dal GL 903 del CTI “Energia da rifiuti” - Linee Guida CTI 11 e Linee Guida CTI 8. Sono stati campionati e analizzati i flussi di CSS1 ( ex CdR ) e dei due flussi ( CSS2 e CSS3 ) di sovvalli dalle linee di lavorazione 1 e 2 e dalla linea 3. Ø Campagna analitica - Classificazione CSS1/CSS2/CSS3 Ø il CSS 1 è classificato: PCI:4, Cl:3, Hg:1 – 4.3.1 Ø il CSS 2 è classificato: PCI:5, Cl:3, Hg:1 – 5.3.1 Ø il CSS 3 è classificato: PCI:4, Cl:2, Hg:1 – 4.2.1 Herambiente – DSO Attività pianificate Cosa prevede la norma Metodologia utilizzata nella caratterizzazione preventiva Ai fini del campionamento, il lotto non deve essere superiore a 1500 definizione del lotto tonnellate, lotti di dimensioni maggiori devono essere suddivisi in modo La dimensione del lotto è stata fatta su base temporale (1 settimana) ed è risultata pari a circa 400 ton adeguato p r o c e d u r a d i campionamento Si possono verificare i seguenti casi, in ordine decrescente di rappresentatività: -campionamento di materiale in movimento; E’ stato scelto, in continuità con quanto avveniva per la produzione di CDR, di adottare un campionamento con materiale in movimento su nastro -campionamento da veicolo; -campionamento da cumulo. Herambiente – DSO Attività pianificate Cosa prevede la norma numero di incrementi Metodologia utilizzata nella caratterizzazione preventiva Il numero minimo di incrementi (per la formazione del campione composito di lotto) è 24, indipendentemente dalla dimensione E’ stato scelto di effettuare un numero minimo di incrementi pari a 25 per ogni lotto del lotto massa minima del campione Per la determinazione della massa minima del campione si applica la formula D.2 della UNI EN 15442, che tiene di conto di diversi fattori massa minima dell’incremento Il numero minimo di incrementi può variare tra 24 (materiali omogenei) e 30 (materiali manifestamente eterogenei) La massa minima del campione, utilizzando le tabelle di confronto presenti nella Linea Guida CTI 11 è stata pari a 20 kg La massa minima dell’incremento, utilizzando le tabelle di confronto presenti nella Linea Guida CTI 11 è stata pari a 0,8 kg Herambiente – DSO Attività pianificate Cosa prevede la norma massa effettiva dell’incremento e del Si vedano tabelle sulle norme campione s e l e z i o n e e Metodologia utilizzata nella caratterizzazione preventiva E’ stato utilizzato lo stesso schema in uso per il campionamento del CDR Per ogni lotto il campionamento è d i s t r i b u z i o n e d e g l i di tipo “stratificato”, come descritto incrementi su un lotto nella UNI EN 15442, dove per “stratificato” si intende che i prelievi Sono stati realizzati 3 incrementi/giorno per dei singoli incrementi vengono ognuno dei diversi CSS sottoposti a prove effettuati ad intervalli regolari di tempo, durante il periodo di produzione del lotto. Herambiente – DSO Risultati Da determinazioni sul campo Flusso Descrizione Classe Classe Classe PCI Cl Hg CSS1 Ex CDR 4 3 1 CSS2 Sovvallo linea 1 e 2 5 3 1 CSS3 Sovvallo linea 3 4 2 1 Da determinazioni su dati storici Flusso Descrizione Classe PCI Classe Cl Classe Hg CDR 2 3 2 Frazione secca 4 2 1 Herambiente – DSO Criticità Ø Da segnalare: § Difficoltà nella gestione del campione presso l’impianto (conservazione) à implementazione impiantistica § Differenze rispetto alla «teorica» classificazione del CDR: ü Classe inferiore per parametro PCI ü Classe superiore per parametro Hg § Dal primo confronto con Autorità difficile gestione dei controlli sul prodotto (campionamento puntuale vs classificazione completa) à si veda appendice D del documento Combustibili solidi secondari - Linee guide applicative delle norme UNI EN 15359 e UNI EN 15358 oggetto di inchiesta pubblica CTI Herambiente – DSO