La formazione nelle imprese Vademecum per RSU-RSA UIL MILANO e LOMBARDIA Con questo opuscolo OBR Fondimpresa Lombardia intende offrire alle Rappresentanze Sindacali delle imprese aderenti della Regione uno strumento di conoscenza e di lavoro per meglio collaborare, partecipare ed essere protagonisti nella definizione dei Piani Formativi finanziati con il FONDO Interprofessionale FONDIMPRESA. Attraverso Fondimpresa migliaia di lavoratrici e lavoratori anche in Lombardia hanno potuto utilizzare le risorse messe a disposizione dal Fondo. Ci auguriamo che queste indicazioni possano essere utili per esercitare un ruolo proattivo nella condivisione dei progetti formativi al fine di adeguare, migliorare, e sviluppare attraverso la formazione, la professionalità e le competenze delle lavoratrici e dei lavoratori insieme alla capacità di favorire competitività e innovazione delle imprese. OBR Fondimpresa Lombardia Il Consiglio di Amministrazione Perché fare formazione La formazione continua per le lavoratrici e i lavoratori: • qualifica le competenze professionali • favorisce la capacità di innovazione • favorisce l’adeguamento ai cambiamenti tecnologici e organizzativi e la stabilità occupazionale • aumenta la capacità di partecipazione ai processi produttivi • sostiene la competitività delle imprese • aumenta l’occupabilità dei lavoratori nel mercato del lavoro Cosa sono i Fondi Interprofessionali Organismi di natura associativa promossi dalle organizzazioni di rappresentanza delle Parti Sociali attraverso specifici Accordi Interconfederali stipulati dalle organizzazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori maggiormente rappresentative sul piano nazionale. (Art. 118 della Legge n. 388 del 2000; art. 48 della Legge n. 289 del 2002) è il Fondo per la formazione continua costituito da Confindustria, Cgil Cisl e Uil. La formazione migliora la qualità della vita. Promuove e finanzia piani formativi aziendali, settoriali e territoriali, concordati tra le parti sociali, attraverso lo 0,30% del salario versato all’Inps (Legge 845/78). Il contributo pari allo 0,30 viene prelevato sulle retribuzioni soggette ad obbligo contributivo Ogni azienda può ricevere i finanziamenti secondo due modalità: con il Conto Formazione e con il Conto di Sistema. in cifre: Fondimpresa ha un peso pari al 47% del totale dei Fondi Interprofessionali, in termini di risorse. Ogni anno raccoglie oltre 280 milioni di euro per la formazione destinata alle aziende aderenti. In Italia dal 2004 hanno aderito circa 130 mila aziende di ogni settore e dimensione, con oltre 4.100.000 lavoratrici/lavoratori. In Lombardia hanno aderito circa 22 mila aziende con 1.000.000 di lavoratrici/lavoratori. Conto Formazione. Il Conto Formazione è individuale, ovvero, delle singole imprese aderenti. Ed è costituito dal 70% degli accantonamenti accumulati sulla base dello 0,30% versato all’INPS. L’ammontare di queste risorse sono a totale disposizione dell’azienda. Conto di Sistema. Il Conto di Sistema è un conto collettivo pensato per sostenere le aziende aderenti, di piccole dimensioni. Utilizza il 26% degli accantonamenti accumulati sulla base dello 0,30% versato all’INPS e serve a finanziare attività formative tra le aziende dello stesso territorio o settore. La formazione è parte integrante del rapporto tra impresa e lavoratrici-lavoratori La Formazione è una materia di particolare interesse per le lavoratrici e i lavoratori. I requisiti obbligatori per il finanziamento della formazione continua, attraverso l’utilizzo del Fondo sono: Quale ruolo per le RSU • Ragionare in una logica di formazione continua (crescita professionale, apprendimento durante tutta la carriera lavorativa, programmazione a medio-lungo termine). • adesione a Fondimpresa • Rappresentare il fabbisogno formativo di tutti i lavoratori (essere punto di riferimento per lavoratrici/ori sul tema della formazione). • condivisione del piano formativo tra le parti attraverso l’accordo sindacale (è opportuna la firma di tutti i componenti RSU) • Favorire l’accesso alla formazione da parte di tutti i lavoratrici/ori con un’attenzione particolare alle “fasce deboli”. • cofinanziamento della formazione da parte dell’azienda. • Partecipare attivamente alla stesura del piano formativo (corrispondenza tra il fabbisogno rilevato dall’azienda/esigenze dei lavoratrici/ori e gli obiettivi/contenuti del piano formativo). • Co-redigere l’accordo sindacale (che è parte integrante del piano formativo). • Partecipare alla fase di monitoraggio e valutazione del piano formativo. Cosa condividere e negoziare • Il progetto formativo aziendale quale documento che riassume l’insieme delle azioni formative che l’impresa e lavoratrici/ori decidono di attivare in un determinato periodo di tempo. • I contenuti della formazione mirati alla crescita professionale di lavoratrici/ori, allo sviluppo organizzativo e alla competitività dell’azienda. • I destinatari della formazione garantendo pari opportunità di genere e di professionalità, e deve quindi essere rivolta particolare attenzione alla partecipazione delle lavoratrici. • Un programma di formazione che sia corrispondente ai fabbisogni espressi da lavoratrici/ori e dalle imprese. • L’orario di svolgimento dei corsi che - di norma - deve essere previsto in orario di lavoro. Eventuali esigenze tecnico produttive dovranno essere valutate di volta in volta. Quali priorità Tra le priorità si ricordano: • riqualificazione dei lavoratori a rischio: azioni di rafforzamento delle competenze di base e professionali per favorire il processo di riqualificazione • salute e sicurezza, con attenzione alla parte di formazione prevista oltre l’obbligo di legge: approfondimenti specifici in relazione ai rischi ed alle misure di prevenzione e protezione adottate nelle singole realtà aziendali, ai fattori di rischio psicosociali (quali stress, mobbing) ed all’ergonomia • pari opportunità e azioni positive: azioni che rimuovano gli ostacoli che impediscono la piena realizzazione delle pari opportunità per le donne e i soggetti più deboli del mercato del lavoro • azioni individuali di formazione: progetti formativi rivolti a singoli lavoratrici/ori per dare risposta ad esigenze di aggiornamento e ampliamento di conoscenze e competenze professionali avvertite a livello individuale (voucher) Quali fasi per costruire il piano formativo aziendale: • azioni per lavoratrici/ori stranieri: lingua italiana, salute e sicurezza nella lingua madre • innovazione tecnologica: implementazione di innovazioni tecnologiche dell’impresa • competenze tecnico-professionali: attività rivolte a specifiche figure professionali finalizzate al rafforzamento del potenziale dell’individuo e dell’impresa Analisi del fabbisogno Analisi del contesto strategico e identificazione dei fabbisogni formativi. Sviluppo del piano formativo e progettazione esecutiva Identificazione dei percorsi formativi, delle competenze da sviluppare, definizione dei contenuti e della metodologia didattica, scelta degli enti formativie e dei docenti. Predisposizione della certificazione di competenze. Costruzione del comitato di pilotaggio (sopra i 300 lavoratrici/tori coinvolti). Erogazione della formazione Realizzazione dell’attività formativa. Valutazione della formazione Analisi dell’efficacia della formazione in termini di gradimento, apprendimento e trasferibilità nell’organizzazione. Per ulteriori informazioni rivolgiti alle sedi di CGIL CISL e UIL della tua provincia. Esemplificazione Analisi del fabbisogno Sviluppo del piano formativo e progettazione esecutiva Valutazione della formazione Valutazione della formazione: A.I lavoratori/trici coinvolti hanno “gradito” la modalità con cui la formazione è stata organizzata? B.I lavoratori/trici hanno appreso completamente C.I lavoratori/trici sono riusciti a trasferire anche nell’organizzazione i concetti appresi? L’azienda X opera in un contesto internazionale e realizza scambiatori di calore ad elevata perssione. L’azienda necessita di supportare i propri tecnici nello sviluppo di competenze utili ai processi di manutenzione degli impianti all’ estero. È stato identificato il fabbisogno formativo in termini di competenze linguistiche (inglese) e sulle tecnologie per la saldatura. Erogazione della formazione Definizione del piano formativo: A.Identificazione dei destinatari della formazione e delle loro attuali competenze B.Definizione dei contenuti della formazione C.Definizione delle metodologie da utilizzare per la formazione: coaching, aula, on the job... D.S celta degli enti formativi e dei docenti diriferimento E.Definizione dei riferimenti interni all’azienda per supportare il piano formativo (responsabile del piano, coordinatore e toutor) F. Costituzione del comitato di pilotaggio (sopra i 300 lavoratrici/ori coinvolti) Oppure rivolgiti alla/al sindacalista che segue la tua azienda. Sede operativa: Via Pantano 2 - 20122 Milano - Tel: 02 861346 - e-mail: [email protected] Aperta dal lunedì al venerdì dalle 09.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 17.30 UIL MILANO e LOMBARDIA