NOI NON CE NE ANDIAMO! La vicenda delle lavoratrici e dei lavoratori di Unicredit Produzioni Accentrate: la terza società del gruppo UNICREDIT minacciata da delocalizzazioni ed espulsione di lavoratori G L GLI STRISCIONI DAVANTI AI CANCELLI DI U.P.A. • Le lavoratrici e i lavoratori di U.p.a. sono fortemente preoccupati per il destino della loro societa’: a partire dall’estate 2005 alcune loro attività sono state trasferite presso la filiale di Bucarest. Interi uffici sono stati svuotati e i colleghi “riconvertiti” in altre unita’ produttive. Ma la coperta e’ corta: stentano ad arrivare le lavorazioni che le altre societa’ del gruppo dovrebbero cedere. • Qui sopra il titolo di uno degli innumerevoli volantini sindacali che contestano la decisione di delocalizzare quote di lavoro in Romania (dove i lavoratori sono pagati circa 260 euro al mese!) • La delocalizzazione e’ un fenomeno che ha già fatto perdere migliaia di posti di lavoro in altri settori produttivi italiani! Ma il peggio deve ancora arrivare! • I’ 1/1/2006 verrà scorporata da U.P.A. una parte di lavoratori (270) che assieme ad altri 104 colleghi di Holding e Pioneer andranno a costituire la società “2S banca”. Sono lavoratrici e lavoratori che svolgono il lavoro di “banca depositaria” e di back-office titoli. Purtroppo l’A.D. Sig. Profumo ha già ripetutamente annunciato che la suddetta società verrà venduta al miglior offerente: sarà con tutta probabilità una banca americana o francese! Si vogliono così espellere centinaia di colleghi dal nostro gruppo (saranno i soli? O da ora in poi rischiamo tutti di fare la stessa fine? ) Fortissimo e’ il rischio di veder messi in discussione il trattamento normativo e le tutele che sono stati conquistati in decenni di lavoro e di lotte. E quando è troppo è troppo! • Dopo “vivaci” assemblee con i lavoratori, TUTTE le organizzazioni sindacali presenti nel Gruppo hanno deciso di proclamare una prima iniziativa di sciopero OLTRE ALLO SCIOPERO ABBIAMO INDETTO UN PRESIDIO DAVANTI ALLA SEDE DEL GRUPPO IN PIAZZA CORDUSIO: ERAVAMO CENTINAIA! Siamo stati intervistati dalle televisioni e abbiamo chiamato dei musicisti (rumeni!) perchè volevamo che fosse anche una festa E ABBIAMO FATTO UNA GRANDE CATENA UMANA PER SIMBOLEGGIARE L’ATTACCAMENTO AL NOSTRO POSTO DI LAVORO ALL’INTERNO DI QUESTO GRUPPO INTANTO L’AZIENDA E’ RIMASTA QUASI DESERTA … … MA NOI NON ERAVAMO A CASA A DORMIRE!! NOI CONTINUEREMO LA NOSTRA BATTAGLIA • Crediamo che quanto sta accadendo oggi a noi potrebbe, un domani, accadere a chiunque. • Chiediamo la solidarietà di tutte le colleghe e i colleghi del gruppo Unicredit. • Riteniamo che sia intollerabile che un gruppo che produce tanti utili, come il nostro, “venda” centinaia di lavoratori al miglior offerente per fare cassa o perché decide, da un giorno con l’altro, che non è più “core business” un’ attività centrale fino a ieri. NOI NON CE NE ANDIAMO! A CURA DELLA FISAC-CGIL DI U.P.A.