,
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19 '
S.'l'e i:'revocabilmcote ,il corso ~egli studj per oglli
l~ c olta, obbligand.o gli stndeotI .a colt!vare quella
cile hauuo scelta sema ammISSIone .ne estensIOne
.qualunque, salvo IllJ permesso specIale del s'enato
. accadel~:co, per seguire dei corsi accessorj da darsi
a quegl ili dlVld UI soltanto che fossero. ~lLJ ad abbracclare una sfera UtagglOre dl COgI1lZlOl1!; e 6Dalmente di temperare il diritto esdusiro che ha
il corpo de' professori di rinnovarsi, assos·gettaudo
il loro pal'ere al . ,òto decisivo del governo. U~
mezzo pOI SLlSS ldl ~lrlO per purgare lo Spirito di
taute lluivel'silà sparse sul suolo germanico safebbe quello di foudare un istituto "azionale geT'7IIn1!iCO il! """ citi;" libera il quale, circondalo di
.pl,endore sotto l'iuflilenza del potere fedel>alivo,
ese rciterehbe Cl \'iceuda una salutare influeuzoa
sulle opiuioni delle uuiverslta. ~là" l' antidoto 3neo,'a più polelLte coutro i vizj dell' educazione
puLhlica uovrebb' essere l'illcevpame!,'to della li·
bert" della stalJJpa, reclalllato altamenle dalla
morale e dall' o.Uine ·pubblico.
L'Aulore· quasi .d ogni pagin'a si mostra 'emineulemente cristiano, se nou che nella spiegazio ne
d ei grandi avveuimenti europei ricotl'e troppo
spesso alla pro·tvidenza come lro ppo spesso si
fa inlerp,'ete della mente diriua, fiuo a dire che
I-ddio si oppoue ad ogni monarchia universale
. fra le mani dell' uomo, perchè profanerebbe il
tipo di quel1. uiviua monarchia che abbraccia la
terra e riposa Ile' cicli.
,
Noi ci asterremo dal pronunciare un giudizio
sul'la coove"ienza de' I.imedj cbe l'autore PI'OPO. ue. Osserveremo soltan lo elle s'egli è si OCera-ll1ellle
propellso pel JlJ iglior es~ere della Germania, Ila
però COI!UlleSSO ul)a imprudeoza Ìuuspe ltala in uo
greco col dare pubblicità alle sne riforme, giacd,è in t~l mano potreLbel'o essere combattute
illuanzi che siello eseguite. Vi sooo deÌle cose cbe
per loro natura .si devollo fare SCJ11.a dirle se ' i
, 'uol an·ivare al proprio scopo. Qualltullque sia
cosa, poco generosa; pure è forza talvolta· 501'-preodere all' improvvista il ne·n:ico. S'egli è preveuuto dell' attacco può far iscontare all' assalitore la Sila imprudenza. Non credo che que,to
nostro riflespo sia inopportuno, giacchè d, molte
parti giunge la nuova cile la memoria di cui si
parla, ha già in aloune città di Germania suhilo
per mano de' suoi nemici l' oOOl'e del rocro.
b
Della necessil? di rendere pu.bbliche le ipoteche.
Opuscolo di Alberto Gil,seppe S rllnengo 'col1serl'atore delle ipoteche a No"i, dedicalo a S. E.
il sig. marchese Gio . Carlo Bl"ignole, m.inistl'o
di stato e primo segl'dnrio di finanze di S, 111,
il T'e di Sal deglla. - r8.8.
Fu già uo tempo in cu:, meutre i popoli lO EofOll a tace ..~.ano tra loro 11L1 l~OllCé1mbio delle scopel'te
nelle arti e oeHe scienze , respingevano poi con
llU-
disp rezzo le istituzioni o le leggi già raccomanda·
te-dalla rigione e da una felice esperienza presso
alcullo di loro. Si copiava ,olcntieri l"nvenziolle
cl' un telajo 'fatla da un altro popolo, si pl'emiava l'importazione d' una ~accbiua, ma si colpiva d'anatema l'introduzione d'un principio
di legislazione, Come mai si poteva adottare uoa
specie di vantaggi e rif:iutarne un' altra specie
forse più 'importante? Perchè la rivalità non si
diclliarava che contro una sOI'ta d'importazioni?
Ouesta contradd izione non era naturale. Senza
j;;'elldere per ora a spiega da ci fermeremo piutto9'1.0 uel peusiero consolante che questa superbia
turca di f100 volere imitare gli altrì popoli nel
bene va , da qualche tempo ogoi dì più sparendo
in Europa, Si è riconoscillto che i plagi quando
tendono ad aCcrescere la pubblica felicità nè
disonorano chi li commette, uè feriscono il cli-
'ma deldi sophe sooo
,li stati'
'.lZla. "3.C-'
di fis-
__ . . . .
~~-=-------'--....._
___ __
__
l
ritto che ognÌ popolo ba d' .'Vere leggi proprie
e conformi a'. suoi bisogni. Calleriaa 11 iuoestò
nel suo codice penale i migliol',unenti che molti
altri popoli avevano ' già inll'odolti ne' loro codici
~ vi riportò perfino lo eloquenti espressioni del~
l aulore del libro dei delitti e delle pene. Federlco Il poneva alla custodia delle sue doaal1e
i borlandolli lombardi. Molti stati d'Italia 'imitarono il censimento della tambarelia austriaca
e la ~rancia ne prosegue ogg-idì l' esempio. L~
Francia pure, malgrado le inimicizie antiche prese
dall' Iuguilterra l' istitutiooe del CTiul'ì 'molte
pa.ti de1la sua costituzione, e sta per' a~lottarne
le leggi sulla libertà dclia stampa. Quasi tutti i
goverui cLe hanno un debito pubblico hanno
preso dall'Inghilterra lo slabilimento d' Ulla cassa
d' aml.nortizzaz ion~. Vienna vede sorgere fra le
sùe mura una scuola poli tecnica emula di quella
di Parigi. Il si stema deèimale fu COllservato e si
dilTonde in mo !ti stati. Le nazioni barb"re e le
in civilite modeilauo l'istruzione popolare sul metodo di ' Lancasler. Molte naziooi in Europa,
a]:>bandonando le leggi di Giustiniano, si diedero leggi proprie e scritte nella propria lingua.
Quasi dovunque il),ornnia l'orgogliosa ripugnanza
4i seguire i blloni esempj è viuta; e il sentimento del pubblico vautaggio trionfa dellè animosila e delle prevenzioni individuali.
Esempj così numerosi di un vicendevole CODcarubio di l~gg i e d'istituzioni lra i diversi popoli
d'Europa giustificano la proposta che fa il si·
guor Sam,eugo, col suo opuscolo al governo pieruoutese , di ristabi!i l'e l cioè, la pubblicità delle
ipoleche che la legislazioné francese aveva introdoho i.n. Piemonte. Egli apre coraggiosamente
il suo - discorso "mmnaudo che -leggi 'ponuo essere buone sellza essere indi gene, e che un' invasione straoiera può lasciare dietro se delle utili
is tituzioni. Il dirltto romano che fino a una ' certa
epoca fu la migliore legisLazi·o uc clJC avessero i
popoli 000 fil altro che uu' eredità lasciata ad
essi dai conquistatori.
Il sig. Samellgo riguarda la pubblicità delle
ipotecue come una salutare iS,tiluzione che imprime alle transazioni la più grande sicurezza, ed
in un tempo stesso al credito pubblico e yart!colare la maggio l' estensiolle; essa dIventa Il Vetcolo della circo-I,)zione, la garcuzia visibile dei
contralti. Dando la legge al proprietario un mezzo
fisico di garalltire- le sUe convellzioni, l'usura
scomn.risce, la buo". fede trionfa, i cOlltratti si
faciìitaoo, si moltiplicano; e le proprietà, per cosl
dire, si" mobilizzano. Quindi l' economica generale
dello stato per più considerazioni si migliora, e
la morale pubblica anch' essa acqllista maggior
forza da una legge elle mette gli uomini nella
felice necessità d'essere giusti.
Come filai una legge cosÌ salutare può avere
ùei detraltori l Essa gli ha pur troppo e gli ebbe
fino dai primi momenti cbe se De tentò la promulgazione in Francia, perchè la voce del ben
pubblico non impone sempre silenzio agl' iuteressi privati.
Colbert tentò di stahilire il sistema della pubhlicilà delle ipoteche con un editto del 16 73 ,
ma fu costretto a rivocarlo con un altro del .1674,
ch' è quanto dire quasi appena comparso, 1'autOl'e del lestamento politico di quel gran mini·
stro si esprime cosÌ snLle ·c agioni di questa revoca~
I< Il padamento non volle permette~e u~a COSI
n utile instituzione ;;he avrebbe reCIso ii capo
» all' idra ognor rinascente delle liti, da cui
n trae la sua origine. Esso fece rimostranza che .
» il patrimonio dei più, grandi della corte si ~a» l'ebbe con ciò annientato e che la maggIOr
n parte avendo più debiti che redditi, non trove-
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» rebbero più sovvenzioni, lostocbè i 10,0 ,ffari
n fossero esposti a1Ja vIsta dI tutt1. A:cndo
di procrca,'e essi medesimi. Da qncsl'o puata
le fnnzioni ùcUa loro generazIone; i
» questo pretesto tratte al loro partito moltls:
quattro ligli forn,leranllO due ma,rimonj, ciasCll'
li sime pel's?ne ragguardevol!,
sePI:el'O tolte lO· I ilO de' quali dari. p"re quatteo figli, e frr.ttanlo,
» sieme COSI bene adoperarsI che SI soprasedette
mell~re si estingue il vecchio avo, prendono jl
" all' editto ch' era stato emanato. l>
di lui luogo e divenlano avi i due ' originarj geni.
- TI signor Samengo;
gli
tori, per clli avremmo ileI secondo periodo .3 avi,
4 crenitori ,e 8 figli, per la ragione che se al
stessi ostacoli Don ha pero deSistito dalla sua
proposta Dè dal denUDciare ,r
clie
due iudividui uniti iD matl'imonio la.
sorgerebbe contro di essa. Bisogna seulll'e ben l,I sciarono aJ finire del primo periodo [ avo, 2 ge.
fortemente la passione del bcn pubblico per dar
nitori e . 4 figli = 7, quest.i quattro figli, uniti
prova di 'questo coraggio , Noi poi lo lodiamo
in due matrimonj, losceranno alla fiue del se.
tanto più cbe scostandosi dal)'
così ' comodo
condo periodo 2 avi, 4 gellilo"i, 8 figli == '4,
di dedicare anacreontiche o sonetti, cbe mnOJoDo
e così di segnito. Dungne il primo ramo di geo
appena Ilati, ba reso IlD più pregevole omaggi~
nerazione si ripaltisce .io due nel secOlldo pe.
al suo miDistro col proporre la nattlva.z'one ch
riodo, e poi in quattro nel terzo, e poi ili otto
[lna legge già dall' esperienza dimostl'.!a vantag.
qu.,to, cioè in tanti r?wi, gnoMe sono le
G. P, .. ,
conjugazioni; ed ognuna d, esse losci. alla fine
giosa aUo stoto.
~~--.
, del sno periodo le dette sette persone, E dun.
Dell' EcoTlomia della specie umalZa, di Adeodolo I 'n ue manifesto, cfle, menU'e ,il tempo a.lla ,
Bessi. - Voi. I e II, p"esso P. Bizzoni òi
del p,e riodo di o,gol coolugazlOne supera ch
Pavia,
anni quello. d'TlI
Il numero, deglI
Art.O Ill, (V,pi i Dum,ri 38 c •• ).
esseri umarlt vlven,ll c lUvece 11, doppIO d, quelDimostrò già l'Autore Della prima parte della
lo ch' era alla fine !Iel medesimo periodo ""tesua opera elle , . fra lulli i mez:i
da!· l' cedente; (I; modo che, costituendo coi tempi
]' uomo per ottenere la sua perretta
dei snccessivi periodi uua progressione aritmeti.
la sociahijità è il più efficace e
d, tutti.
ca, che abbia per primo termine zero e per dif:
fcrenza 30 i numeri che rappresenteranno I
Ciò posto, prende egli a indagare jo questa se·
conda parte le- leggi, l'ordine e lo sviluppo delle
cOl'l'i'po'Ode'nli viventi costituiranno und progres.
forze degli nomilli come se uniti fossero io so·
Siolle
avente per pnruo tel'mlne 7 e
cietà uoiversale.
per ragIone 2. •
~
0
TI primo movimento di ogni cm'P organico Cotesto argomento, al quale l'A. credette oppor.
~~u
I
Il comincIllo
quaDt~nqll~ ~revedesse
opposizio~e
pri~cjpio
I
us~
,~e1
fi~e ,
~o
ant~c~dente"
p~~sseduti
aestltlaZlOn~,
pote~te
I
g~ometrica
'I~
I
!
volll~
aoimale tende alla conservazione c alla :'iproduziolle
tu no di consacrnre bnooa parte de) secondo
di se stesso, La nutrizione COOserva j' animale, Il me, ,ie/Jc illustrato da va!,ie discus&ioni che si lega.
la 'geDerazione lo riproduce, Cominci" dUlJque
DO al medesimo, tra le quali tiene un principal
l'Autore le sue ricerche da questi due importau. Il luocro quella del celibato , Si dimostra cbe la
tissimi oggetti, siccome fOlld<Jmento c principio .1, popbolazione, .allorqnaodo è perve?uta ad unQ
di ogni
ed economico sistcma, Lo stral:to fi stato st.azionano, qualunqlle De Sia la causa fio ,
vecretale della terra è base della nutrizione uui· Il sica o 1'0liticà, è di necessità che il numero dealcune specie di animali formano insie·
gli uomini sia, diviso in due classi che si hilan'me col primo il pI'i!leipio Dutl'iente dcii a specie 1 ciaoo insieme, in quella cioè che cOmprende la
umana. Resta a vedersi fin dove giunger possa H massa dei matrimonj, e in quella che compren.
la capacita della terra a nutrire uomini, ciò si
de la massa dei . celibi, .e il decreseimento o
deduce dal lil tto medesimo, calcoiando cioè il
l'aumento della popolazione dipende dalla prenumero deo'li uomini di media civilt;" che è
ponderanza dell'uoa o dell' altra classe, Di qui
capace a
una data ,uperocie di terra,
viene c be il celibatp è non solo necessario, ma
pure di media bontà. Risulta, premcsso questo
è pur anche un rimedio che manti.e ne in equicalcolo, che la terra ba la ca,Pacità di lJutrire IlibriO l'eccesso della facoltà generativa. Questo
3200 milioni d'uomini, eppure ella noo conta
però non porta di CODseguenza che si debba
cl,e circa mille milioni, c questi in gran parte
considerare il celibato obbligatorio iu quanto
immersi nella barbarie e nello stato selvaggio.
l'individuo, dal qual pi'iccipio 'le veDnero in.
Tale è il quadro della situazione della specie
cante ed eSlIgerate dottrine. Tutti gli uomi'1 so.
umana sotto questo importan tissimo punto di vista,
no chiaroati dalla natura allo stato di ma trimo.
i
Entra poscia l'Autore a calcolare più specialnio finchè UOa legge di forza Don ne ferma la
mecte la forza della facoltà generativa degli
progressione, Giunti a questo .punto la stessa
legge obbliga la metà degli iDdividui a rimanere
mini, Egli premette che la vita media dell' uo·
mo, e quindi di una gene"azione, sia di anni 30,
celibi. ilfa questo stato vieDe abbracciato libera_
e nello stesso tempo la vedere che le geDerazio·
lllellte dall' individuo con preventivo calcolo del.
ni s'intrecciano li'a loro di modo che alcuni inle proprie circostanze, cambiando le quali può
dividui si trovano nell'attuale generazione ed
abballdonndo pe!' mettersi neila classe dei ma.
alcnoi altri dall'attuale passaoo nella susseguente;
trimonj , Ci sembrano pertanto assai giuste le idee
dell'Autore io quosta importante lnateria, la quale
dal cLe inferi,ce cl'e ogni l'amo di generazione
si compone di 7 persone di va";e età, cioè di
fu sostenuta solto "arj aspeui secondo le opinio.
un avo, di .due geuitori e di quattro fig·li. Ciò ff ni o l'interesse che dominarono in tntti i tempi,
post(), così spiega il processo delle umane gene · jn
Trovò pure l'Autore Opportuno di
razioni. SUPPQniamo dunque cbe, per uno strano
sotto esame la specie umana siDo dalla sua oriavvenimer.to della terra, tutte le umaoe gelleragine, e, seguendo il filo delle principali epoclJC
pel'iscaqo, e una sola di queste riManga
storiche di essa, viene esponendo la . moJtiplicaesente dalla universale sventura. Appresso le co,ione e le ramiucazioni della medesima, e i di.
se dette, si. tl'OVeraDuo in questa genel'azione 7
versi principj sni qlJali si fODòavano le ecollomie
persone; cioè un avo trapassato dalle estinte gee le politiche delle antiche n"zioni, Questo al'"
ve~sale;
li~ico
I
Il
,~
m~ntenere
al~
uo ~
prender~
~ioui
~
j
nerazioni in questa; due genitori pure trapassa_
!
s~mbraci
gomento, quantunque per se
StCS5~
vastissimo _,
~
~--" ~"---~'-'."=Pr--=~ '~~--' --~'-~~'
---'~-~::=-__
llEilan• • 8'9· Dalla Tipoorafia dell' ed".re Vince."o Ferra,'", contrada di
e 40 ma",iri, N.O 880.
ti in questa dali' antecedente estinta generazione,
e quat\ro figli di 20 anui, uno per l'altro nati
dalla .conjllgaz'ioDe di que' due g·eDitor; in {stato
._ ,
f
pUl'e
sufficientemente rischiarato, aven.
do l'Alltore fatto risaltare con rapidi tocc],i le
principali cose 01 medesimo appartenenti.
A.
a
S. Vill
ore
\
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