, I. , [: '98 1 " , del" proprio s~colo 'piuttostocch~ Aristotile,e.d Ora. re ,1' !mpostura. nravlo! avete ragione, disser? moltr. zio; e che d'ora IO pOI non s. possa plU IDv.tar , Aodlamo. adag.o pnrna d. crederlo, TI~poser() a oozze Imeneo, ,oè Giunooe al Jetto ;delle puer· alLri, ma in 'i1ino:" numero. Oh! ct..e buona pere, nè Libitina a j>resiedere ai m,?rtol'j'.sull.. gente,. rep,licarono quei primi, quanto sie~e in, ji-ivola ragione che ,I pubbhco modemo non nocent.! E qUl uoo esclamava: cbe arli!ìcl me. crede più un' aCca a queste cose, e noo credenchini! un altl'o: che miserie 1 che invenzioni dovi non le seote, quasicchè si trattasse di piacon tanto di barba! un terzo: anche i Conci. cere al volgo pro/ano, piuttostocchè , agIi oracoli lialm'i Janllo COme cento altri letterati! E si co. della letteratura., e una poesia non sia tanto miminciò a .'idere alle loro spalle, a gridare COIIgliore quanto meno è popolal'e r €, se 'aueo si fllsamellte senza aspettare risposte, in somma a vuole, meno intelligibile, e quanto più imita, Jar un chiasso tale che fu impossibile ripigliare la lettura . o meglìo ancora, quanto più contraila i buoni .antichi; romantIci que' pT'osolltuosi, i quali con Se quei signori l'avessero continuata la ]et~ un po' di filosofia in capo pretendono che giutura, avrebbero a'Vuto occasione di confermarsi vieppiù nell'opinione dell'uomo astutissimo. Perchè dicar si possa degli sctittori senza aver mai impugnata la pel)oa, seoza essersi mai rose le un r.e1 segnito della lellera il sig. X racconta di aver intra preso a Pekioo UD giornale intitolato, il Concilia. 'ghie dietro a Ull buon sone~to, senza aver mai provatò di quanta mole sia l'accozzar, quattro I tore, e riferisce puntualmente varie' contraddizioni -periodi col vero sapore, e non sanno cbe non letterarie, che alcuni scrittori di Milano procurarOIlO di suscitare ai Conciliatori di Milano. Eppure 'vi saranoo mai buoni giUllizj, e specialmente im'parziali, fincl,è i giudici noo.saranoo gli scrittori l'opinione dell' uomo astutissimo è tntt' altro che stessi; romantiche quelle tesle 'SI'e7ltale che non vera. Gli estensori del COllciliator:e sooo grati sao'n'o addattarsl .a nessun poeta se non iscuote alla buona opinione esternata dal signor X, dal contiouamente o l'im :". agiuazione, o il cuore, e sig. Y e dal sig. Z: le lodi spontanee piacciono ad ognuoo. Ma non è loro ~istemail procac' ' mettono a nulla 'una felice imitazione, un plagio iatto con destrezza, e quella finituTa ad u1'Iguem ciarsi approvaziooi ed eocomj co'1. mezzi indi. tanto raccomandata da Orazio, e non sann9 che relti, molto meno scriveroe in opuscoli anola parte priocipale d'un compooimento è l'arte nimi, o dettarne ad ,altri. perchè le scriva. Il sig. X finisce iuvitando l'amico Y a colla. ' e noo considerano qual c]ifficoltà sia l'imparare a seguirne i labiriuti, e quale studio ricbiegga bora re al nuova giornale chioese; l'amico l'ila lettura , .e (quel che più importa) lo spoglio sponde e manda Ilu articolo sul cor~o di lette. de' classici e qual pazienza la loro imitazione; ratura drammatica del sig. Scblegel. E un' analisi di varie fra le teorie fondamentali contenute in e difficoltà supemta, studiQ e santa pazi'enza ignorano gli sciocchi che è c'iò che dee più calquell' opera : l'analisi è corredata da elogi ragio. cQlarsi nella poesia e nei poeti; romantici final· Ilati e da critiche, le quali mosteano che l'estenmente que' cervelli malinconici che vogliono eri # sore sa che per essere romantico non è neces' gersi in .:iJol'lnatori del mondo letterario, e presa"io ad~ltare tritte le. opiuioni del sigoOl' Scble. tendono l poveretll che i letterati nOli possano gel. Anzi non s. deve nemmeno stare esclu, d'ora inoanzi più grattarsi a vicenda, mentre si ,sivamente alla defin.izioDe del' romanticismo, pro. sono sempre grattati, ' e sempre si gratteranno, posta da lui; ve ue sooo delle altre id.eate in che i giornalisti- sieno zelanti e disinteressati Germania che giova ravvicinare e ridurre ad mentre sono sempre stati e sempr-e :saraono' ne~ una sola complessiça t~òria. gligenti e speculatori, e che i poeti cessino di Stimatissimo sig. Y, invece di comporre arti. adulal'e chi Ja buona tavola, mentre da Orazio io coli pel Conciliatore di PekiDo, non potrebbe poi hanno sempre adulato e sempre aduleranno.» mandarne a quello di Milano? Qui un , pedante interruppe, esclamando: non ne posso . più, si può seutire di peggio. Quanti Il Conciliatore. sproposIti, quanta iguol'auza, arroganza, pelu_' lauza e' baldauza! , Passata la furia di queste parole uno deali -ascolta li ti riflettè a sangue freddo clre il sig. "X " • I \ I• r ( stro. e la A a'geva esteso le denomioazioni d i romantiche e di classicistiche a varie massime ed opinioni c1,e sono essenzialmente contenute nena stretta e pr~cisa definizione de' due generi opp~sti. Ma per fortuoa .v. er? preseote un {'artigiano ,della nUOva dotlTlna, .1 quale senza negare l'asserito dal preopinallte giustificò pienamente il sig. X, facendo osservare che l'Autore non aveva vo. luto . ~efinire a, rigore la poesia romantica e la cla.sS!Clst.lCa; cb egh aveva fatto un quadro delle op.nIOUI. solite , a~ anjmeltersi rispettivamente da molt. romant.c. e da molti classicisti anche io ciò che non riguarda letteralmeote la loro ' prof~ssio~e .di fede. E soggiunse: il sig. X ha . fatto beo.ss.mo a mostrare che la . scuola romano ti:a dispone. l'animo a "Wutare quàlunque sorte d. preglUd,zl, che avvezza l'intelJetto a pensare DOO . ~~Hl e.s;attezza severa e con . i~ tef?ziooi generose. Qu~nd ecco un uomo astutlsslmo svelò alla co. nutlva ~~ areao,O important~. Sapete, diss' egli, cL? cos e . queJl ~puscolo? E uno . stratagemma , de Co:,ctllatol'l: ,l hanno scn!to essI quellibret. .' to e I hanllo fatto stampare a Brescia per cela. At sig. lJuonpensiero. I vostri voti sono compiti. Rallegratevi. TI mo. numento che si erigerà ad Appiani sara una sta. tua, com' era il vostro desiderio. La commissioue e1.etta a questo fiDe ha approv"lo que,' to genere d, monumento come il più digoitoso, il più cOQ' faceote al luogo dove si dee collocarlo, e come il più eloq'1eote agli occhi degli spettatori. Esso è costituito da uoa figura sedente in. atto conte,nplativo. Colla destra tiene uno stilo colla sinistra uu grafito nel qude si sCOl'gono' le tre grazie .. Quest' allusione al genio geotile d'Appia ni, per CUI è gene~almente soprannomiuato, il pit. tore delle graz.e, non poteva essere più felice. 'I l vestiario della figura consiste in un manteIlo che l' avvolge pressochè tutta, é quelle par'ti che non ne sono coperte, cioè, una pO"zione del l'etto e le gambe, sono ve's tite, l~ prima da· nna popol fece,.. di m " men< eia G gene poi ! Z.OOlj cap' l'ave gli , e il cu'né (, (, l' ins~ (! • Pie1 - ---~.--' p molte. Isposero buooa ete inci Inenziooi COllciSI CQCOI1- rma a ligliare let. , , [199 j , .- ~ .' , ,' ca;",ica e le se00Dde dalle calze colle, Marpe. suo volto era espressivo ed animato dalla - tiamIl risultato di questo vestiario è noo meno vago' ma del genio. D" altronde una statua nOD 'deb~'~s~ere UD rit~~tto fedele, . Si" ~a c.he -l''; posteche J~agionevole, perchè non tradisce il costume moderno, e Del tempo slesso DOD produce catrIta e come la plU parle degli ,amal)ti; essa v,uole tivo effetto dal l~to pittorico. La sIa tua è sost'e abbellita l'imagine de' suoi prediletti, e quei: che Duta da un piedestallo spo'rgente da una grao le importa più, è il caratter"; della fisonomia. nicchia cile ne asconde lo sporto per metà. Essa U'la terza eresia che si, v~lle · '.ritrovare nél prod ev' essere collocata sopra U\l npwllo dèllo s~a-' getto del monumento si ' è ;1 costume modérllo Ione del Pala,zzo delle Belle Arti dal lato deche si adottò. Appiani vestito alla greca non sarebbe più Appi:i~li, ma potrebb' esser~ préso : per: stra. H, progetto non che il disegno del, monumento e del pittore Palagl; la commlSStone ha Apelle, per ZeuM, o per q,ual altro pittore gl'eco si volesse. Non" ci si accorderà dunque mai u,n scelto per eseguirlo lo scultore Marchesi che ne Ila pel momento abbozzato un piccolo modello mod? ~a pot~r distiogu~re' i perso,naggi apparte.' in ereta. I, oentl al tempI moJeflH da quellI spettanti alSiete, ora contento? anch' io sarei con voi l'autichità? E dunque .legge irr~vocabile cue Iloi cootentissfmo se questo progetto di mooumento dovremo mettere sempre in maschera col -v,~stiaIlon avesse incontrato presso alcuni artisli deUe l'io antico i moderlli, da non pote~li più ravviobbiezioni cbe disonorano la filosofia del secolo ' sare / Quanto agli effetti dell' arte avvi poi così e la patt'ia delle belle a l'li. griio dilIel'euza tra un ' malitello con una c~miA che serve che i più generosi ingegui abbiacia e un' pallio', o una toga antica? Se voi 'non ilO pr,o clamato l' indi~eudenza dei secoli m,odel:foste n,emico degli esem~i, vi, diròi' che al ml,lse~ Ili l' iousurpab!l.- dll'llto ,Il pensare ,da nOI sol!, di ~torla oaturale a , Pangl SI vede la statua dI se'liberti indegui profanano , questa libertà colBuffon, appunto anch'"ssa iil mantello e camil'~nvocare ad ogni istante il giogo dell' autichità/ cia, lavoro del sig, Bouch~rdon, uno de' buoni Sapete che cosa si disse in quest? occa~ione?--; scult~ri ,francesi; vi ci:erei inoltre la statua di !I0piche il progetto ,del mOliUlllento violava I dettamI tal, d, d Aguesseau, di LalllOlgnon ec., nel palazzo d,elI'ex-corpo legislativo, rappl'esentati coi co: clegli antichi i quali non innalzarono statue cbe ai soli guerrieri od imperatOTi. - Foss' anche stumi de' 101'0 tempi, coò ottimo effetto. :Ma Val vera questa bisbetica parzialità; chi ci coonand. nOli volete esempi , e giustamente, pei-chè quando - di seguidal La prepotenza delle opinioni greche o una ' cosa ha r appoggio della ragione" non ba mmane è ella la sola inattaccabile, imperscrittioilel più bisogno di quello delle autorità, ' Capis~o che mi sooo un po' riscaldalo su que, Qui "01<S délivrera des gl'ecs ~t des romains .... (I) sto argomeoto, ma a chi non s'accenderebbe la bile oel vedere porsi io- quistiooe, se ,s'abbia da Se fra gli artisti v' ba chi vuoI essere schiavo farsi o no uoa statua di più, dove già se ' ne stTi~ciaDte degli antichi, lo sia almeno fedel. contaoo a migliaja' sul duo,mo l Non è egli almente; rinunci allloslTO teatro' in musica, ai. DO. treUallto ridicolo' ebe se si conteudes,, " s,ull' am5lfi còc,chj, ai comodi della vita moderna ~ ri. mettere uo sonetto di' più iu It~lia, dò ve si Gund alla camicia, alle calZ'e, e si vesta come son-o l'ani per disgrazia nostrà_. milioni di sonetti? . lleuio in Roma, o come Anita io Atene. Ma non è vel'O che gli aoticbi avessero acG. P ... , cardito il- privilegio della statua ai soli re e guerrieri, Chi ha scorso l'iconografia greca Sa quanto gli aoticlli furono prodighi di questa ricompensa a filosofi , a tragici, ad oratori eco Clli non legge soltanto la gazzetta, sa, che' Pausania rammemora che in Argo si vedevaoo le statue e,ette ai due scultori Seuofilo e Straton e ; a Tegea quella di Cirisofo, ed io Sicione la statua inoalzata ad Ales, 'sanare antico scultore. (2), Se iuvece di rendere Dell' Economia della specie umana. di Adeodato tanti omaggi, tante visite) tanto Olah~ per bene , Ressi. - Val. l ' e Il, presso P. , Bizzoni di fosse occupato più ollestame i,te il tempo, si conoPavia. scerebbe la lunga dissertazione del sig, Koeler(3} l)uoblicata recentemellte in Monaco intorno al- . t altare della statua accordnto p/'esso gli antichi popoli da cui si rileva il profluvio cbe gli antichi fecero di quest' onore ad agili sorta di persoue di, merito, Volete poi sentire un' altra abbiezione oon meno ri<:f.icola della priU\a I Si disse cbe la faccia d'Appiani non è statuabile, _ !\Ia le faccie dei genel'ali e imperatori sono tutte statuabili? Era poi faccia tanto statuabile -quella di papa Rezzooico? Eppure Cauova ne fece uoo de' suoi capi d' opera, Se questi idolatri dell' antichità l'avessero almeoo studiata, noo ignorerebbero cbe gli antichi giudicarono persioo statuabile Esnpo e il suo gobbo. Ma Appiaoi lungi dall' avere aleù'na ,deforrn.ità, era , ben fatto ,di persolia e il (1) Bcrchoux. (~) Vedi Recberches sue -l' art statuairé. ouvrage coumnné par l' institut national de France 1805. (3) n sig. Koeler il direttore del museo imperiale delle antichità a Pietrobur(;o. . . '\ . Articolo III. (Vedi i numeri 38 41 ti .48. Articolo IV. Si è veduto come agiscano le forze riunite degli uomini in quanto al principio. d'ella con,s ervazione e a quello della generazl,ooe; ma. non basta di coosiderare la massa del prodotl! Del loro stato, naturale. I i beoi natorali non .. on~ propri dell' uomo ' civile ;. debbono essere f1dOttl ill un tale stato c\le corrisponder possanQ alla ;"oltiplicità de' suoi bisògoi, alle loro variet~ ed al loro raffioamento. Questa, novella creazIOne artificiale è il secondo oggetto cui si diriggono le forze attive della specie Ulll3'na. ~'Autor~ ~mo stra cbe qualtro sofia i - pro~~SI, màt~rl~h che subir deve un beoe qualunque pflma dI giungere