INCLUSIONE SCOLASTICA
CON LA DIRETTIVA DEL 27 DICEMBRE 2012 E
CON LA CM N°8 DEL 6/3/201
VIENE AMPLIATA L‘ARIA DEI
BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
CHI SONO GLI ALLIEVI CON BES?
STUDENTI CON
DISABILITA’ SPECIFICA
(L.104/92)
STUDENTI CON DISTURBI
SPECIFICI (DSA, ADHA,
DOP, DDC..)
STUDENTI CON
SVANTAGGIO SOCIOECONOMICO,LINGUISTICO
CULTURALE, EMOTIVO….
MA ANCHE …
• STUDENTI CON CERTIFICAZIONE DI DIVERSA
ABILITA’
• STUDENTI CON RISULTATI INSODDISFACENTI
• STUDENTI OSTILI E AGGRESSIVI
• STUDENTI STRANIERI
• STUDENTI CHE HANNO DIFFICOLTA’ NELLE
RELAZIONI SOCIALI
• STUDENTI CHE FANNO FATICA AD ADATTARSI AL
RUOLO
DIFRONTE AD UN
BISOGNO EDUCATIVO SPECIALE
ENTRANO IN GIOCO
IL PROBLEMA
SPECIFICO
IL MODO IN CUI IL SOGGETTO
RISPONDE A QUEL PROBLEMA
IL CONTESTO CHE PUO’
DIVENIRE PARTE DEL
PROBLEMA O CONCORRERE
ALLA SOLUZIONE
DI FRONTE AL BISOGNO SPECIALE
SI PUO’ INTEGRARE
SI PUO’ INCLUDERE
•
•
DIFRONTE ALLA TUA DIVERSITA’ IO TI
AIUTO IN QUALCHE MODO PERCHE’
TU POSSA ADEGUARTI ALL AMBIENTE
( AD ESEMPIO: TI AIUTO A SALIRE LE
SCALE PERCHE’ HAI DIFFICOLTA’
DEAMBULATORIE
TI DO IL PERMESSO DI NON
RISPONDERE SE HAI DIFFICOLTA’ DI
LINGUAGGIO)
DI FRONTE AL TUO BISOGNO
SPECIALE,IO ANTICIPATAMENTE
ORGANIZZO L AMBIENTE IN MODO CHE
TU POSSA AVERE LE STESSE OCCASIONI
DEGLI ALTRI DI APPRENDERE,
CRESCERE, FARE ESPERIENZA…
(AD ESEMPIO: PREDISPONGO GIA’ UNO
SCIVOLO PER CHI HA PROBLEMI DI
DEAMBULAZIONE, SENZA SAPERE
NEANCHE SE CI SARA’ CHI LO
UTILIZZERA’.
DO LA REGOLA DI ALZARE LA MANO
PER DIRE “PRESENTE” PER TUTTI,
PIUTTOSTO CHE RISPONDERE A VOCE)
NEL CONTESTO INCLUSIVO
• GLI INTERVENTI NON SONO SOLTANTO SUL SOGGETTO
“SPECIALE” MA SOPRATTUTTO SUL “SISTEMA” CHE NON
VIENE PIU’ PENSATO PER I SOGGETTI “NORMALI” E SOLO
SUCCESSIVAMENTE DESTINATO AD ACCOGLIERE PIU’ O MENO
EFFICACIEMENTE I SOGGETTI ALTRI”
• OGNI VARIABILE DEL SISTEMA,DAI LIBRI AI QUADERNI AI
SERVIZI IGIENICI AI CARTELLI ALLE L.I.M. ALLE ATTIVITA’
DIDATTICHE TUTTO E’ PENSATO PER TUTTI LE UTENZE
POSSIBILI
• L’INCLUSIONE E’ PROGRAMMATICAMENTE
CONNATURATA NEL SISTEMA
IN QUEST’OTTICA
• L’INCLUSIONE SI RIFERISCE ALL’EDUCAZIONE DI TUTTI I
RAGAZZI CON BES E CON APPRENDIMENTO NORMALE
CREARE UN AMBIENTE INCLUSIVO SIGNIFICA METTERSI
DAL PUNTO DI VISTA DI TUTTI
IN ALTRI TERMINI E’ IL SISTEMA AD
ESSERE INCLUSIVO
NELLA PRATICA DIDATTICA
COME SI FA?
• ESISTONO METODOLOGIE DIDATTICHE CHE
POSSONO RAGGIUNGERE “TUTTI”
CONTEMPORANEAMENTE?
• E’ REALMENTE POSSIBILE CREARE UN AMBIENTE
CHE SIA INCLUSIVO A PRESCINDERE A PRIORI, PER
TUTTI, ANCHE IN TERMINI DI SCELTA DIDATTICA?
• SI. L’APPRENDIMENTO COOPERATIVO E’ UN
METODO CHE PERMETTE DI ORGANIZZARE
ATTIVITA’ DIDATTICHE CHE RAGGIUNGONO TUTTI
ESEMPIO
• L’INSEGNANTE DI ITALIANO HA LA NECESSITA’
DI FAR COMPRENDERE IL SIGNIFICATO DI UN
BRANO ED HA 3 ALLIEVI CON DSA E 2 CON BES
(UNO CON DIFFICOLTA’ DI LINGUAGGIO MA
CHE DISEGNA ABBASTANZA BENE, UNO CON
ANSIA DA PRESTAZIONE E DIFFICOLTA’ A
PARLARE DAVANTI AGLI ALTRI MA CHE NON FA
FATICA A LEGGERE …
PREDISPONE UNA ATTIVITA’ IN GRUPPI DA 3
INSERISCE I
CONCETTI
PRINCIPALI NELLA
MAPPA
DICE COSA HA
CAPITO
DSA
APPRENDIMENTO
COOPERATIVO
LEGGE UN
PARAGRAFO
BES CON
ANSIA DA
PRESTAZIONE
BES DIFFICOLTA’
DI LINGUAGGIO
IN QUESTO MODO
L’ APPRENDIMENTO COOPERATIVO E’
UNO STRUMENTO COMPENSATIVO …
UNO STRUMENTO DISPENSATIVO …
MI PERMETTE DI VALORIZZARE LE SINGOLE DIVERSITA’ SENZA
STRAVOLGERE LA DIDATTICA E SENZA PENSARE AD UN
PERCORSO INDIVIDUALIZZATO PER CIASCUN ALLIEVO
CON UN’UNICA ATTIVITA’ COINVOLGO TUTTI
CONTEMPORANEAMENTE
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Slide sull´Inclusione Scolastica