IN QUESTO NUMERO: Tessera abbonamento € 50,00- n. 38– 16/22 settembre 2013 Spedizione in abbonamento postale comma 20/c art.2 legge 662/96 Milano - Abbonamento, vaglia postale intestato a Codacons Nazionale Lombardia, Viale Abruzzi, 11 - 20131- Milano E-mail: mailto:[email protected] - Internet: www.codacons.it Periodico del Codacons Ambiente, Consumatori e Utenti Pag.2…………… COSTA CONCORDIA: DOMANI ROTAZIONE NAVE, MA GLI ESPERTI CODACONS LANCIANO UN PESANTISSIMO ALLARME Pag.2………… BAMBINA MORTA A TOR VERGATA: CODACONS CHIEDE ALLA PROCURA DI VERIFICARE SE LA MORTE SIA LEGATA AI TAGLI NEL SETTORE DELLA SANITA' Pag.2…………… CARIFE: CODACONS CHIEDE I DANNI A BANKITALIA E CONSOB Pag.3………… TAV: AI DOMICILIARI ITALFERR LORENZETTI Pag.3…………… GIUSTIZIA: 100 CODACONS FIRMANO OGGI LANCIATI DAI RADICALI PRESIDENTE AVVOCATI DEL I REFERENDUM Pag.4………… BERGAMO, DOTTORESSA UCCISA: CARABINIERE RUBÒ BORSA SU LUOGO INCIDENTE Pag.4………… GIOCO D’AZZARDO: IL PROBLEMA DELLA LUDOPATIA SBARCA IN BIELORUSSIA Pag.5………… IVA, CODACONS DENUNCIA: AUMENTO ALIQUOTA MINOR GETTITO PER STATO PER 6,5 MILIARDI DI EURO Pag.5……… INCHIESTA EQUITALIA, PRONTI A COSTITUIRCI PARTE CIVILE DA LO CODACONS: Pag.5……… COSTA CONCORDIA: IL CODACONS ATTACCA COSTA CROCIERA, SCHIAFFO MORALE A NAUFRAGHI E PARENTI DELLE VITTIME Pag.6……… INDUSTRIA: FATTURATO LUGLIO ISTAT, GIU' ORDINI E Pag.6……… GIOCO D’AZZARDO: SUCCESSO PER IL CONVEGNO DEL CODACONS A MINSK Pag.7……… MILANO: TAGLI ALLE SCUOLE PRIVATE Pag.7……… BRESCIA: MORTA BAMBINA PER BOCCONE DI TRAVERSO AMBIENTE COMUNICATI STAMPA LUNEDÌ , 16 SETTEMBRE 2013 COSTA CONCORDIA: OGGI ROTAZIONE NAVE, MA GLI ESPERTI CODACONS LANCIANO UN PESANTISSIMO ALLARME LA NAVE RISCHIA DI SFALDARSI DURANTE L’OPERAZIONE RILASCIANDO IN MARE UNA INTERA CITTA’ DI SOSTANZE CHIMICHE E OLI Un preoccupante allarme viene lanciato oggi dagli esperti del Codacons in merito alla rotazione della Costa Concordia, prevista per domani. “Sappiamo che la nave è già deformata e potrebbe addirittura essere stata perforata dai due spuntoni di roccia su cui inizialmente si era poggiata – spiega il consulente tecnico del Codacons Bruno Neri, ordinario di elettronica all'Università di Pisa – Non è possibile prevedere con precisione l’esito dell’operazione, e nessuno sa come la struttura possa essersi deteriorata dopo un tempo così lungo di esposizione agli agenti atmosferici e alla sommersione. Il rischio è che la Concordia possa sfaldarsi durante la rotazione”. In particolare, sulla deformazione della nave, il Prof. Neri spiega: “nel 2012 facemmo un' immersione per tentare di fare delle riprese del lato destro del relitto. All'inizio la nave era poggiata su due spuntoni di roccia, uno verso prua e uno verso poppa. Ma quando il nostro sub è andato in immersione, il 3 agosto del 2012, era già impossibile passare sotto il relitto: il fondo della nave era completamente adagiato sul fondale, quello spazio che c'era originariamente già non c' era più. Questi due spuntoni di roccia potrebbero aver deformato la fiancata o addirittura averla perforata. In sostanza, potrebbero essere penetrati nella nave". Gli esperti del Codacons lanciano quindi un pesantissimo allarme circa la rotazione prevista per oggi: “Nel caso in cui la Concordia si sfaldi, una enorme quantità di materiali chimici, lubrificanti, additivi, circuiti idraulici e oli lubrificanti si riverserebbero in mare – afferma il Prof. Bruno Neri - e nonostante i panni assorbenti attorno al relitto, le conseguenze sul fronte ambientale sarebbero enormi”. SANITA'/ARTICOLO 32 COMUNICATI STAMPA LUNEDÌ , 16 SETTEMBRE 2013 2 BAMBINA MORTA A TOR VERGATA: CODACONS CHIEDE ALLA PROCURA DI VERIFICARE SE LA MORTE SIA LEGATA AI TAGLI NEL SETTORE DELLA SANITA' BLOCCARE INDAGINE DEL POLICLINICO E DELLA REGIONE LAZIO: ENTRAMBE IN CONFLITTO CON INCHIESTA PROCURA Il Codacons chiede oggi alla Procura di Roma di accertare eventuali legami tra la morte della bimba avvenuta presso il Policlinico Tor Vergata e i tagli alla sanita' regionale disposti dal precedente presidente della Regione Lazio, Renata Polverini. "In base alle prime risultanze delle indagini, il decesso potrebbe essere legato alla scelta di un catetere troppo grande che avrebbe reciso una vena - spiega il Presidente Carlo Rienzi Chiediamo alla Procura di accertare se tale circostanza, e piu' in generale l'errore o gli errori medici che emergeranno dall'inchiesta, possano essere riconducibili ai pesanti tagli nella sanita' disposti di recente dall'ex Presidente della Regione Lazio, Renata Polverini". Il Codacons punta poi il dito sulle due inchieste aperte dal Policlinico e dalla Regione. "Entrambi i soggetti sono potenziali responsabili civili nella vicenda - afferma Rienzi - Ne consegue che le indagini da loro avviate appaiono in palese e grave conflitto di interessi rispetto all'inchiesta della magistratura, motivo per cui devono essere bloccate immediatamente". BANCA COMUNICATI STAMPA LUNEDÌ , 16 SETTEMBRE 2013 CARIFE: CODACONS CHIEDE I DANNI A BANKITALIA E CONSOB COME MAI FU AUTORIZZATA LA VENDITA DELLE AZIONI DI RICAPITALIZZAZIONE AI PICCOLI RISPARMIATORI SAPENDO GIA’ CHE LA BANCA ERA IN CRISI? ORA I CONSUMATORI HANNO PERSO MILIONI DI EURO DI PENSIONI E LIQUIDAZIONI E CHIEDONO I DANNI ALLE AUTORITA’ CHE APPROVARONO QUELLA VENDITA Il Codacons ha inviato un esposto alla Banca d’Italia e alla Consob, chiedendo chiarimenti in merito alla vicenda Carife e intimando ai due enti di risarcire i piccoli risparmiatori danneggiati sotto il profilo patrimoniale dalla grave crisi della banca. CODACONS NEWS n .38–16/22 settembre 2013 “Come noto, nell’aprile del 2011, il Cda della Cassa di Risparmio di Ferrara S.p.a. - Banca Carife -ha varato un aumento di capitale per 150 milioni di euro, che ha portato alla relativa sottoscrizione di circa la metà dei vecchi soci e di 5.700 nuovi azionisti , per un totale di 150.220.329,00 euro, pari a 7.153.349,00 di nuove azioni ordinarie, al prezzo di 21 euro per azione – scrive il Codacons nell’esposto – E’ altresì fatto notorio che l’istituto bancario versa, in realtà già a partire dal 2009, in una situazione economico-finanziaria oltremodo gravosa, tanto che lo stesso, con decreto MEF del 27 maggio u.s., è stato sottoposto ad amministrazione straordinaria. il commissariamento è stato disposto su proposta della Banca d’Italia in seguito all’ispezione avvenuta nel marzo 2011, ma l’allarme in merito alla critica situazione Carife era scattato già negli anni addietro. Nel 2010, prima dunque dell’aumento di capitale, la magistratura aveva già aperto l’inchiesta sulla mala gestione dei vertici Carife in relazione alle acquisizioni “Vegagest”, facendo emergere il quadro drammatico di un’amministrazione non solo imprudente ma anche illegale dei vertici Carife che ha condotto, come noto, all’attuale buco di 160 milioni di perdite. La crisi della banca di Ferrara, iniziata nel 2009, ha portato con se la perdita di valore del relativo titolo azionario. Sono dati notori che nel febbraio del 2009 il titolo valeva 40,6 euro, a luglio u.s. il titolo raggiunge il minimo storico di 5,77 euro. Con una crisi patrimoniale-finanziaria iniziata già nel 2009, di dimensioni gravi e notorie soprattutto agli addetti del settore economico, vieppiù agli organismi di Vigilanza cui istituzionalmente è attribuito il compito di tutelare il risparmio negli investimenti offerti al pubblico, la perdita di valore del titolo azionario doveva essere prevedibile, e del rischio, legato non solo all’andamento generale del mercato ma anche al critico e pericolante assetto patrimoniale-finanziario specifico dell’istituto bancario, avrebbero dovuto essere informati i piccoli risparmiatori che sono stati invitati all’acquisizione e che oggi si ritrovano a dover pagare il tentativo maldestro di un’operazione di salvataggio bancario”. Con tale esposto l’associazione ha dunque chiesto “formalmente alla BANCA d’ITALIA e alla CONSOB chiarimenti in merito all’attività di vigilanza e tutela del risparmio relativamente all’aumento di capitale per 150 milioni di euro avvenuto nel 2011 che ha condotto ad una perdita di valore delle azioni Carife attualmente pari circa al 72% del capitale investito, con grave pregiudizio dei sottoscrittori e dei nuovi piccoli azionisti. Il Codacons chiede inoltre che Banca d’Italia e Consob risarciscano i risparmiatori cui sono state vendute le azioni di ricapitalizzazione nonostante fosse noto il dissesto della banca. VARIE COMUNICATI STAMPA LUNEDÌ , 16 SETTEMBRE 2013 TAV: AI DOMICILIARI PRESIDENTE ITALFERR LORENZETTI IL CODACONS SI COSTITUIRA’ PARTE CIVILE E CHIEDECONTROLLI URGENTI SUL FRONTE DELLA SICUREZZA DELLA TAV IN TOSCANA Il Codacons annuncia oggi che si costituirà parte civile nella vicenda che vede coinvolta la presidente di Italferr, Mariarita Lorenzetti, da oggi agli arresti domiciliari nell'ambito di un'indagine della Procura di Firenze relativa ai lavori della Tav in Toscana. “E’ nostra intenzione tutelare gli interessi degli utenti del servizio ferroviario, attraverso la costituzione di parte civile – spiega il Presidente Carlo Rienzi – Da quanto emerso in queste ore, sembrerebbe infatti che la vicenda riguardi anche il delicato fronte della sicurezza dei trasporti sul tratto toscano della Tav. A quanto si apprende i lavori per l’alta velocità in Toscana sarebbero stati eseguiti senza rispettare le norme di sicurezza e ambientali e utilizzando materiale scadente per le paratie ignifughe delle gallerie, mentre lo smaltimento dei residui di scavo non sarebbe avvenuto in modo corretto”. “Proprio a garanzia degli utenti chiediamo verifiche urgenti sulla Tav toscana, ad opera di soggetti terzi e imparziali, al fine di accertare il livello di sicurezza dei lavori realizzati sulla linea e sanare eventuali criticità” – conclude Rienzi. VARIE COMUNICATI STAMPA MARTEDÌ , 17 SETTEMBRE 2013 GIUSTIZIA: 100 AVVOCATI DEL CODACONS FIRMANO OGGI I REFERENDUM LANCIATI DAI RADICALI INDISPENSABILE RIFORMARE LA GIUSTIZIA ITALIANA PER GARANTIRE I DIRITTI DI CONSUMATORI E UTENTI LE ASSOCIAZIONI INVITANO I PROPRI ISCRITTI A FIRMARE PRESSO LE SEGRETERIE E GLI UFFICI ELETTORALI DEI COMUNI CODACONS NEWS n .38–16/22 settembre 2013 3 Una schiera di quasi 100 avvocati del Codacons ha firmato questa mattina – presso la segreteria politica dell'onorevole Marco Pomarici (via Giovanni Bettolo 21, Roma) - i quesiti referendari sulla giustizia promossi dai Radicali Italiani. Da anni gridiamo a gran voce l’esigenza di riformare la giustizia italiana, per eliminare quelle storture che danneggiano i cittadini limitando o annullando i loro diritti, e garantire un servizio pubblico efficiente e degno di un paese civile – spiega il Codacons – Per questo tutti gli avvocati che collaborano con la nostra associazione hanno ritenuto fondamentale fornire un appoggio ai Radicali Italiani non solo formale, ma anche sostanziale, firmando oggi i quesiti assieme all’On. Pomarici. Riteniamo particolarmente urgente arrivare ad una separazione delle carriere nella magistratura ed introdurre forme di responsabilità civile per i giudici, aspetti che allo stato attuale oltre ad arrecare un danno agli utenti sotto il profilo del diritto alla giustizia, pongono i magistrati in una situazione di superiorità e intoccabilità rispetto a tutti gli altri cittadini italiani. Per questo a partire da oggi solleciteremo tutti i consumatori iscritti alle varie associazioni a firmare i referendum per una giustizia giusta – conclude il Codacons. VARIE COMUNICATI STAMPA MARTEDÌ , 17 SETTEMBRE 2013 BERGAMO, DOTTORESSA UCCISA: CARABINIERE RUBÒ BORSA SU LUOGO INCIDENTE CODACONS: LUDOPATIE SONO VERA EMERGENZA SOCIALE RICORSO AL TAR DEL CODACONS PER OTTENERE LA CHIUSURA DELLE SALE VLT. Secondo quanto riportato oggi dall'Eco di Bergamo, un carabiniere, dopo l'investimento e l'uccisione di Eleonora Cantamessa, avrebbe prelevato dalla una delle auto ferme sul luogo dell'incidente una borsa ed il bancomat, poi utilizzato per giocare in due sale slot di Dalmine (Bergamo). Per il Codacons questa notizia scioccante è la conferma che le ludopatie sono una vera e propria emergenza sociale. "Lo Stato biscazziere tenta di insabbiare i veri dati sulle dipendenze da gioco solo perché incassa soldi facili da persone ammalate, che andrebbero curate invece di essere invogliate a rovinarsi finanziariamente. Dimentica, però, i costi sociali legati al gioco d’azzardo e alle dipendenze da gioco che sfiorano quota 7 4 miliardi di euro, superiori agli incassi” ha dichiarato il presidente del Codacons, Marco Donzelli. L'associazione di consumatori ricorda che domani il Tar del Lazio deciderà in merito all’illegittima esclusione del Codacons dall’Osservatorio sulle ludopatie e, sempre al Tar, l’associazione ha citato in giudizio il Ministro dell’economia Fabrizio Saccomanni, il Direttore centrale "Normativa e affari legali" dei Monopoli di Stato, Italo Volpe, e l’ AAMS affinché sia disposta la chiusura urgente delle sale VLT (Videolottery) presenti sul territorio. Un recente studio della SIIPAC ha dimostrato, infatti, che tali sale, per l’assenza di luce naturale al loro interno e ad altre caratteristiche che le contraddistinguono, sono in grado di distruggere la psiche dei giocatori spingendoli nella dipendenza più acuta. LUDOPATIE COMUNICATI STAMPA MERCOLEDÌ , 18 SETTEMBRE 2013 GIOCO D’AZZARDO: IL PROBLEMA DELLA LUDOPATIA SBARCA IN BIELORUSSIA VENERDI’ 20 SETTEMBRE CONVEGNO DEL CODACONS A MINSK SULLE DIPENDENZE DA GIOCO Venerdì 20 settembre si terrà a Minsk un importante convegno organizzato dal Codacons sul delicato tema delle dipendenze da gioco, che rappresentano oramai una vera e propria piaga sociale in Italia e nel resto del mondo. All’incontro, dal titolo “GIOCO RESPONSABILE, UNA SFIDA POSSIBILE”, organizzato presso l’hotel Crowne Plaza, parteciperanno rappresentanti degli enti governativi, organizzazioni dei consumatori non governative, imprese, associazioni di centro di monitoraggio per il gioco d'azzardo, operatori della scuola ed insegnanti. Durante il convegno è previsto un intervento dell’Ambasciatore italiano in Bielorussia, dei Presidenti Codacons Carlo Rienzi e Marco Ramadori, di Tatiana Dombrovskaya , capo del Dipartimento di licenze e di controllo del gioco d'azzardo della Repubblica di Bielorussia, e di altri esperti del settore italiani e bielorussi. Mentre in Italia il Governo dorme e blocca il decreto interministeriale sulla prevenzione delle ludopatie, nonostante la sentenza di class action del Codacons, all’estero si pensa seriamente alla prevenzione – afferma Carlo Rienzi – Venerdì, nel corso del convegno a Minsk, presenteremo l’innovativo sistema di prevenzione che individua i ludopatici mentre CODACONS NEWS n .38–16/22 settembre 2013 giocano e manda loro segnali per aiutarli a smettere di giocare. PROGETTO FAMIGLIE&CONSUMI ECONOMIA E FINANZA COMUNICATI STAMPA MERCOLEDÌ , 18 SETTEMBRE 2013 IVA, CODACONS DENUNCIA: DA AUMENTO ALIQUOTA MINOR GETTITO PER LO STATO PER 6,5 MILIARDI DI EURO BASTA CON IL BLUFF DELL'IVA ED I BILANCI FASULLI APPROVATI DALL'EUROPA Per il Codacons aumentare l'Iva non solo avrebbe effetti nefasti sulle famiglie già sul lastrico, ma sarebbe un suicidio anche al fine di risanare i conti pubblici. Aumentare le tasse sui consumi mentre questi stanno già precipitando, non può infatti che determinare una contrazione del gettito. La dimostrazione è nei dati ufficiali. Il gettito Iva, infatti, nei primi 7 mesi dell'anno è già calato del 5% (-2.944 milioni). La ragione è, ovviamente, nella riduzione degli scambi interni. Dal settembre 2011 - ossia da quando c'è stato il primo incremento dell’aliquota dal 20 al 21% - alla fine del 2012, il calo del gettito Iva è stato di 3,5 miliardi. Il crollo complessivo, quindi, dal primo incremento dell’aliquota ad oggi, è stato di quasi 6,5 miliardi di euro. E' di tutta evidenza, perciò, che se l'Iva salisse ulteriormente al 22%, il gettito scenderebbe ulteriormente. Per il Codacons la dichiarazione del presidente del Consiglio Enrico Letta, fatta a Porta a Porta, secondo il quale è più difficile non aumentare l'Iva rispetto alla riduzione del cuneo fiscale perché i soldi di queste entrate sono già stati spesi ed iscritti a bilancio, dimostra il “bluff” del Governo con l'Europa. L'Ue, infatti, continua a credere, o finge di farlo, che il maggior gettito sull'Iva previsto nelle poste di bilancio sia vero e che, grazie a quello, i conti pubblici torneranno a posto. Se, quindi, il Governo toglierà il gettito previsto, tanto teorico quanto falso, ecco che l'Europa si sveglierà improvvisamente e chiederà conto di quei soldi che in realtà non sarebbero mai entrati. Una vera e propria ipocrisia. Per il Codacons è ora di finirla con questo bluff e con i bilanci fasulli approvati politicamente dall'Europa, che prima ratifica il falso, sapendo di farlo, e poi, se siamo sotto attacco, dato che i mercati non se la bevono, improvvisamente ci chiede manovre lacrime e sangue controproducenti. Per tutte queste ragioni il Codacons chiede al Governo di non aumentare l'Iva ad ottobre e di prendere atto della realtà. COMUNICATI STAMPA MERCOLEDÌ , 18 SETTEMBRE 2013 FAMIGLIE&CONSUMI RILEVA IL COSTO DELLA PIZZA NELLE PRINCIPALI CITTÀ Gli italiani tagliano le spese: le vacanze, l’auto nuova, qua e là nel carrello della spesa, alle case meglio neanche pensarci. Dopo tutte queste rinunce una serata insieme con gli amici ci vorrebbe. Ma anche il ristorante è troppo caro. E allora? Una pizza tra amici! Buona, tradizionale, gustosa ed economica. Il Movimento Difesa del Cittadino e il Codacons, nell’ambito del progetto Famiglie&Consumi, finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, hanno rilevato i prezzi di una pizza margherita e bibita in diverse città di Italia. Il costo medio emerso è di 11,80 euro, prezzo in linea con gli ultimi dati dell’osservatorio prezzi della Fipe (Federazione italiana pubblici esercizi aderente a Confcommercio Imprese per l’Italia) secondo il quale se l’ordinazione si limita a pizza e bibita, ha un costo compreso tra i 7 e gli 11 euro. Il Centro risulta l’area geografica più cara con una media di 13,10 euro contro gli 11 euro del Nord e del Sud. Il conto più salato è giunto in una pizzeria di Treviso con 22 euro sullo scontrino. La pizza più economica è stata invece rilevata a Termoli e a Campobasso con un prezzo (sempre compresa la bibita) di 6,5 euro. Insomma, una cena in pizzeria può essere una buona ed economica occasione per soddisfare un bisogno che gli italiani, più di ogni altro popolo al mondo, sentono fortemente correlato al cibo: la convivialità. Non a caso, secondo dati Fipe, la pizza è proprio il pasto maggiormente scelto quando si decide di cenare fuori casa. Forse il vero sintomo della crisi economica e professionale italiana è che i pizzaioli mancano più dei clienti. L’associazione dei pubblici esercizi lamenta infatti la necessità, nelle pizzerie, di circa 6mila pizzaioli qualificati. Secondo l’associazione sviluppare una domanda di lavoro qualificato così alta nelle pizzerie, dove la forza lavoro complessiva arriva a 240mila occupati, è la produzione. Che siano destinate al servizio al tavolo o a quello da asporto, a sfornare pizze sono 25mila pizzerie e altrettante sono quelle che sfornano pizza a taglio, generando un fatturato aggregato di circa nove miliardi di euro. La difficoltà nel reperire personale esperto porta i gestori, almeno in un caso su cinque, ad accontentarsi di reclutare CODACONS NEWS n .38–16/22 settembre 2013 5 personale non qualificato a cui erogare (40% dei casi) formazione adeguata. VARIE COMUNICATI STAMPA GIOVEDÌ , 19 SETTEMBRE 2013 INCHIESTA EQUITALIA, CODACONS: PRONTI A COSTITUIRCI PARTE CIVILE CITTADINI, FISCO E CONTRIBUENTI DANNEGGIATI DA FAVORITISMI A IMPRENDITORI Il Codacons affila le armi legali e annuncia l’intenzione di costituirsi parte civile in rappresentanza dei contribuenti italiani nella vicenda che vede coinvolta Equitalia. “Gli illeciti contestati dalla Procura di Roma sono gravissimi e rappresentano un danno non solo per i contribuenti onesti, ma per tutti i cittadini, considerate le ripercussioni sul fronte delle entrate fiscali – spiega il Presidente Carlo Rienzi – Se da un lato, infatti, gli utenti italiani sono spesso “tartassati” da Equitalia, con cartelle esattoriali non sempre corrette, dall’altro si scoprono oggi favoritismi e corruzione finalizzati ad agevolare imprenditori e professionisti, mentre i contribuenti onesti fanno i salti mortali per pagare i propri debiti”. “La Procura dovrà accertare le responsabilità connesse alla vicenda, anche sul fronte della vigilanza da parte dell’ente – prosegue Rienzi – I cittadini, intanto, attraverso il Codacons si preparano a costituirsi parte civile e ad avviare le dovute azioni risarcitorie, considerati i danni alla collettività prodotti da irregolarità nelle riscossioni fiscali”. TRASPORTI COMUNICATI STAMPA GIOVEDÌ , 19 SETTEMBRE 2013 COSTA CONCORDIA: IL CODACONS ATTACCA COSTA CROCIERA, SCHIAFFO MORALE A NAUFRAGHI E PARENTI DELLE VITTIME OGGI SUI QUOTIDIANI MESSAGGIO A PAGAMENTO DELLA SOCIETA’, CHE RINGRAZIA TUTTI… TRANNE I PASSEGGERI DELLA NAVE! Duro attacco del Codacons alla Costa Crociere che, dopo la rotazione della nave, attraverso un messaggio a pagamento apparso oggi sui principali quotidiani ringrazia una serie di 6 soggetti, compiendo però un imperdonabile errore: dimentica di ringraziare i passeggeri coinvolti nel naufragio, le vittime e i loro parenti. Nella pubblicità a pagamento – spiega il Codacons – l’Ad della società, Michael Thamm, rivolge un “grazie” alle 500 persone coinvolte nella rotazione della Concordia, agli uomini e alle donne che lavorano per Costa Crociere, alla Protezione Civile, al sindaco del Giglio e agli abitanti dell’isola e, addirittura, alle istituzioni e alle autorità. Non una parola viene spesa per i diretti interessati, ossia i passeggeri della Costa Concordia, le vittime e i loro parenti. “Si tratta di un’offesa e di uno schiaffo morale ingiustificato nei confronti di chi, a causa dell’incidente, ha perso la vita o ha rischiato di perderla – afferma il Presidente Carlo Rienzi – I principali danneggiati dal naufragio vengono “dimenticati” dalla società la quale, va ricordato, ha concesso a chi ha aderito alla transazione con Costa Crociere un’elemosina di appena 11mila euro a passeggero. Ci si aspettava che, in un simile annuncio, tra i pubblici ringraziamenti comparissero al primo posto i naufraghi della Concordia i quali, è il caso di dire, oltre al danno subiscono ora anche la beffa”. ECONOMIA E FINANZA COMUNICATI STAMPA VENERDÌ , 20 SETTEMBRE 2013 INDUSTRIA: ISTAT, GIU' ORDINI E FATTURATO LUGLIO IMPRESE SALVATE DALLA DOMANDA ESTERA GOVERNO SPOSTI TASSE DAI CONSUMI AL PATRIMONIO, DALL'IVA ALL'IRPEF, DAL LAVORO ALLE RENDITE FINANZIARIE Secondo i dati resi noti oggi dall'Istat, gli ordini ed il fatturato dell'industria a luglio sono in calo, rispettivamente, su base congiunturale, dello 0,7 e dello 0,8%. Corretto per gli effetti di calendario, il fatturato totale diminuisce in termini tendenziali del 3,6%, con un calo del 5% sul mercato interno e dello 0,8% su quello estero. L'indice grezzo degli ordinativi, rispetto a luglio 2012, segna una variazione negativa del 2,2%. Per quel che riguarda gli ordinativi totali, la flessione congiunturale dello 0,7% è la sintesi di un calo del 2,6% degli ordinativi interni e un incremento dell'1,8% di quelli esteri. Per il Codacons questi dati dimostrano che solo il mercato estero sorregge ancora le nostre industrie. Le imprese che non sono ancora fallite, riescono a resistere solo grazie alle esportazioni. CODACONS NEWS n .38–16/22 settembre 2013 La domanda interna continua a precipitare, dato che il ceto medio e quello medio basso sono stati tartassati molto più dei ricchi, delle banche, degli speculatori e degli evasori. In questo senso, l'aumento dell'Iva, oltre ad essere la rovina definitiva delle famiglie già in difficoltà, sarebbe anche la disfatta delle industrie, dato che fino a quando le famiglie non comperano, le imprese non vendono. Ecco perché, a differenza di quanto sostiene l'Europa ed i vari organismi internazionali, che sostengono per tutti sempre le stesse cose, indipendentemente dalle specificità e dalla realtà di quel Paese, in Italia non si deve spostare la tassazione dal reddito al consumo, dato che così facendo si ridurrebbe ulteriormente la progressività già bassa del nostro sistema tributario, più bassa, lo ricordiamo, non solo di Svezia e Finlandia, ma addirittura di Stati Uniti e Svizzera. Semmai va spostata la tassazione dai consumi ai patrimoni, dall'Iva all'Irpef, dal lavoro alle rendite finanziarie, dai lavoratori dipendenti agli speculatori finanziari. Il Codacons, in tal senso, per non aumentare l'Iva, propone 3 valide alternative: Imu maggiore per chi ha più di 3 case, contributo di solidarietà per chi guadagna più di 90.000 euro e innalzamento dal 20 al 27% dell'aliquota sulle rendite finanziarie. SCUOLA COMUNICATI STAMPA VENERDÌ , 20 SETTEMBRE 2013 MILANO: TAGLI ALLE SCUOLE PRIVATE CODACONS: SALVAGUARDARE IL PLURALISMO, MA CHI PAGA? La notizia del taglio di 1,2 milioni dei contributi promessi alle scuole materne private di Milano da parte del Comune sta suscitando dibattito e polemiche. "Salvaguardare il pluralismo va bene, ma chi paga?" si domanda il presidente del Codacons, avv. Marco Maria Donzelli. "La privata la pagano anche i genitori delle pubbliche, con le tasse. Questo è il problema. La gente non sa in che misura le scuole private sono aiutate dallo Stato e quanto ricade invece sul singolo che si iscrive. Il contributo pro capite alle private di fatto lo pagano quelli che vanno alla pubblica" ha proseguito Donzelli. "E' come se un genitore che manda i figli alla scuola pubblica pagasse una quota della retta di chi va alla privata. Non è giusto se, in nome del pluralismo, alla fine a rimetterci sono sempre quelli che hanno poco" ha concluso Donzelli. SANITA'/ARTICOLO 32 COMUNICATI STAMPA VENERDÌ , 20 SETTEMBRE 2013 BRESCIA: MORTA BAMBINA PER BOCCONE DI TRAVERSO IL CODACONS CHIEDE UNA CAMPAGNA INFORMATIVA SULLA MANOVRA DI HEIMLICH GLI INCIDENTI RAPPRESENTANO LA PRIMA CAUSA DI MORTE PER I BAMBINI E' morta all'ospedale Niguarda di Milano la bambina di 7 anni, residente nel bresciano, che lunedì, a causa di un boccone di brioche andatole di traverso, era rimasta vittima di una grave asfissia e di un arresto cardiaco. Per il Codacons questo tragico evento ripropone in tutta la sua drammaticità il problema di una campagna informativa a cura del Governo sulla manovra di Heimlich, di un corso obbligatorio per insegnanti ed educatori e la necessità di inserire queste tecniche in modo obbligatorio nei corsi pre-parto. Il Codacons aveva chiesto tutto questo fin dal maggio 2010, quando un bimbo di un anno morì soffocato per un boccone di pizza a Milano ed un bimbo di 19 mesi morì in provincia di Frosinone per una caramella. L'associazione di consumatori ricorda che per l'Organizzazione Mondiale della Sanità gli incidenti infantili costituiscono la prima causa di morte dei bambini. Dati allarmanti. Molti di questi incidenti accidentali, però, potrebbero essere prevenuti se solo ci fosse maggiore informazione e si seguissero alcuni accorgimenti. In caso di soffocamento, ad esempio, è indispensabile che i genitori conoscano alcuni semplici cose da fare, come la Manovra di Heimlich (o le altre manovre di disostruzione pediatriche più adatte per i lattanti), purtroppo sconosciuta a mamme, papà, docenti e maestri. Spesso queste nozioni non sono insegnate nemmeno a chi frequenta i corsi pre-parto. Per questo il Codacons aveva chiesto e richiede al ministero della Salute una campagna informativa, fatta di opuscoli e spot televisivi, che mostri concretamente che fare in caso di soffocamento, di inserire queste tecniche in modo obbligatorio nei corsi pre-parto ed, infine, chiede al ministero dell'Istruzione e della Salute di organizzare corsi obbligatori per insegnanti ed educatori a tutti i livelli: dagli asili nido all'Università, dalle colonie estive agli oratori. In queste circostanze, infatti, intervenire con immediatezza è indispensabile. La sicurezza dei bambini dipende, insomma, da quanto vengono informati e responsabilizzati gli adulti. @@@@@@@@@@@@@@@@@ CODACONS NEWS n .38–16/22 settembre 2013 7 La pubblicazione “Codacons News” è iscritta all’elenco speciale, annesso all’Albo dei giornalisti di Milano e registrata presso il Tribunale di Milano n.609. Codacons News viene distribuito nei mercati rionali gratuitamente. -Non contiene pubblicità - Abbonamento annuale €50,00 da versare attraverso vaglia postale intestato a: Codacons Nazionale Lombardia, Viale Abruzzi, 11 - 20131 Tel. 02.29419096 - 02.29408196 Direttore responsabile: Giuseppe Ursini Coordinamento editoriale: Marco Donzelli Comitato di redazione: Stefano Zerbi, Pietro Valentini, Nicola Basilico COLLEGIO DI PRESIDENZA CODACONS (Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e consumatori) Carlo Rienzi Marco Maria Donzelli Marco Ramadori Giuseppe Ursini E’ un’associazione nata nel 1986 e volta al perseguimento SEDI SPORTELLO SULLA CITTA’ di un mirato rapporto tra l’uso individuale e collettivo BARI 0805214974 delle risorse umane ed un razionale sviluppo della BOLOGNA 051313536 società, improntato al rispetto della dignità della persona CAMPOBASSO 0874438564 umana e della salvaguardia dell’interesse fondamentale CATANIA 095370437 della salute e della sicurezza, attuale e futura delle CATANZARO 0961795760 CIVITANOVA MARCHE (MACERATA) singole persone. 0733813960 L’associazione ha inoltre la finalità di tutelare, con ogni GENOVA 0102474526 mezzo legittimo, gli interessi dei consumatori e degli FIRENZE 0557875390 utenti nei confronti dei soggetti pubblici o privati, MILANO 02862438 produttori e/o erogatori di beni e servizi (art.7 Statuto MARANO D’ISERA (TRENTO) 0464409175 Codacons). MATERA 0835388833 MESTRE (VENEZIA) 0412701210 Il Codacons è un’associazione di volontariato ai sensi NAPOLI 0815530966 della legge 266/91, per la difesa dell’ambiente e dei PERUGIA 0755052353 consumatori, è riconosciuta ai sensi della legge 349/1986 PESCARA 0854981243 Istitutiva del Ministero dell’Ambiente, è un’organizzazione PORDENONE 0434521228 Direttore responsabile: non lucrativa di utilità sociale ai sensi del d.lgs. 460/1997 ROMA 063725809 Giuseppe ed è membro del Consiglio Nazionale dei Consumatori e Ursini SALERNO 089252433 SASSARI 079232613 Utenti al Ministero dell’Industria ai sensi della legge Coordinamento editoriale: TORINO 011487816 281/98 Marco Donzelli Comitato di redazione: Stefano Zerbi, Marcello Andreozzi, Gabriella Arcuri, Romana D’Ambrosio.