N. 2 / Aprile 2010
Indice
Confederazione
2
Cantoni
12
Comuni
21
Altre istituzioni
25
Affari internazionali
29
Pubblicazioni
31
Perle sul web
33
Editoriale
La Newsletter «integrazione» dell’Ufficio federale della migrazione offre un’informazione regolare su
sviluppi, progetti e pubblicazioni nel settore dell’integrazione. Confederazione, Cantoni e Comuni, ma
anche altre istituzioni attive in questo settore tematico, possono avvalersi di questa piattaforma per
presentare e far conoscere le proprie attività nell’ambito della politica d’integrazione. La Newsletter ci
permette di adempiere la nostra missione di informazione e di contribuire a garantire il coordinamento.
Un ampio spettro di autori (Conferenza svizzera dei delegati comunali, regionali e cantonali per
l’integrazione, uffici e commissioni federali ecc.) concorre con molteplici contributi al discorso –
necessario – sulla convivenza in una società civile aperta. I contenuti dei contributi e delle pagine linkate
non riflettono necessariamente la posizione dell’Ufficio federale della migrazione (UFM).
Vi auguriamo buona lettura!
Ufficio federale della migrazione
Aprile 2010
Integrazione Aprile 2010 1
Confederazione: Dipartimento federale della giustizia e della polizia DFGP
Confederazione
Cantoni
Comuni
Altre istituzioni
Affari internazionali
Pubblicazioni
Perle sul web
Il Consiglio federale intende rafforzare l’integrazione
Il 5 marzo 2010 il Consiglio federale ha esaminato in un’ottica globale la
politica d’integrazione attuata sinora dalla Confederazione e ha approvato
un rapporto sul suo ulteriore sviluppo. L’attuale politica d’integrazione va
rafforzata in diversi settori. Resta centrale il principio secondo cui
l’integrazione, oltre a essere promossa, va anche pretesa. L’idea
dell’integrazione come compito pluridisciplinare vincolante delle strutture
di regolamentazione competenti va maggiormente radicata. Occorre
inoltre rafforzare la promozione specifica dell’integrazione.
Incentivare ed esigere
La politica integrativa poggia sul senso di responsabilità degli stranieri.
Nelle decisioni in materia di diritto degli stranieri si tiene conto del rispetto
della Costituzione federale e dell’ordinamento giuridico, della volontà di
acquisire una formazione e di svolgere un’attività lavorativa come pure
dell’apprendimento di una lingua nazionale. Occorre comunicare più
chiaramente agli interessati le esigenze in materia d'integrazione. Se
necessario vanno conclusi accordi d’integrazione o formulate
raccomandazioni mirate.
La Confederazione appoggia i programmi cantonali d’integrazione
Il rapporto propone che in futuro la Confederazione svolga un ruolo
strategico attivo nella promozione dell’integrazione, fornendo un
contributo ai programmi cantonali d’integrazione. La Confederazione deve
aumentare il proprio contributo di 15-20 milioni l’anno e vincolarlo a un
obbligo di cofinanziamento dei Cantoni. Occorre inoltre stabilire obiettivi
vincolanti (informazione ai nuovi arrivati e consulenza, formazione e
lavoro) e garantire la qualità grazie allo sviluppo di strumenti adeguati.
Informazione destinata ai nuovi arrivati
L’esame ha rivelato che parte degli stranieri in Svizzera non sono
informati in modo sufficiente sui loro diritti e doveri oppure che le
informazioni non li raggiungono. Il rapporto propone pertanto una misura
generale che consiste nell'invitare a un colloquio personale ogni nuovo
arrivato, a prescindere dalle sue origini. Durante il colloquio la persona
interessata è informata, da un lato, sulle possibilità e opportunità che offre
la Svizzera e, dall'altro, sulle aspettative nei loro confronti e sui loro
doveri.
Sancire meglio l’integrazione nella legge
Il rapporto propone di sancire meglio l’integrazione nella legge. Tuttavia il
Consiglio federale non ha ancora deciso se completare le disposizioni
sull’integrazione nelle leggi già esistenti o se riunirle in una legge quadro
sull’integrazione.
Link:
rapporto:
http://www.bfm.admin.ch/etc/medialib/data/migration/integration/berichte.
Par.0043.File.tmp/ber-br-integrationspolitik-i.pdf
Integrazione Aprile 2010 2
Confederazione: Dipartimento federale della giustizia e della polizia DFGP
Confederazione
Cantoni
Comuni
Altre istituzioni
Affari internazionali
Continua il dialogo con la comunità musulmana
Il 23 febbraio 2010 la consigliera federale Eveline Widmer-Schlumpf,
capo del Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP), ha ricevuto
rappresentanti delle organizzazioni islamiche per un ulteriore colloquio.
Per la prima volta l’incontro è stato esteso a una più ampia cerchia di
rappresentanti della variegata comunità musulmana.
Pubblicazioni
Perle sul web
Entrambe le parti hanno fatto il punto della situazione sull’integrazione dei
musulmani in Svizzera. È stata segnatamente analizzata l’efficacia delle
misure integrative di natura socioculturale attuate finora. Un altro
argomento affrontato è stato il modo di aiutare i musulmani che vivono in
Svizzera a comprendere meglio le tradizioni e le istituzioni statali e
sociopolitiche elvetiche. Si è altresì discusso su come informare meglio la
popolazione svizzera sull’Islam e le comunità islamiche in Svizzera.
All’incontro hanno partecipato 17 persone della comunità musulmana. È
previsto di proseguire tale dialogo con le organizzazioni islamiche.
Link:
http://www.bj.admin.ch/bj/it/home/dokumentation/medieninformationen/20
10/ref_2010-02-23.html
Integrazione Aprile 2010 3
Confederazione: Ufficio federale della migrazione UFM
Confederazione
Studio sulla naturalizzazione e l’integrazione
Cantoni
Comuni
Altre istituzioni
Affari internazionali
Pubblicazioni
Perle sul web
L’Ufficio federale della migrazione e l’Hamburgisches
WeltWirtschaftsInstitut (HWWI) hanno pubblicato uno studio sulla
naturalizzazione e l’integrazione che mette a confronto persone
naturalizzate, stranieri e svizzeri in base ai dati relativi al 2008 e al 2007
della Rilevazione sulle forze di lavoro in Svizzera (RIFOS). L’indagine è
volta a chiarire in che misura i tre gruppi target siano integrati nel mercato
del lavoro.
Lo studio esamina gli aspetti di seguito elencati.
1. Differenze tra persone naturalizzate, stranieri e svizzeri rispetto a
determinati aspetti sociodemografici (ad es. età e formazione).
2. Livello d’integrazione nel mercato del lavoro dei tre gruppi in oggetto e
incidenza dei fattori sopraccitati su eventuali differenze (ad es. in caso di
un elevato livello d’integrazione).
Lo studio indica che le persone naturalizzate, gli stranieri e gli svizzeri si
differenziano notevolmente rispetto a fattori sociodemografici quali
struttura dell’età e della formazione. Nella fattispecie i naturalizzati hanno
più affinità con gli svizzeri che non con gli stranieri.
Dall’indagine è inoltre emerso che la popolazione maschile dei tre gruppi
non si è integrata allo stesso modo in detto mercato. Anche in questo
caso gli immigrati naturalizzati hanno affinità maggiori con gli autoctoni
(posizione sul mercato del lavoro e situazione professionale). Le analisi
indicano anche che le persone naturalizzate sono meno toccate dalla
disoccupazione e guadagnano mediamente molto meglio degli stranieri;
dato, quest’ultimo, riconducibile tra l’altro ad una migliore formazione e a
maggiori esperienze sul mercato del lavoro. Per contro, la minore
disparità salariale tra immigrati naturalizzati e svizzeri può in parte
spiegarsi con una differente dotazione in capitale umano (formazione e
know-how).
Lo studio giunge pertanto a questo risultato: in media gli immigrati
naturalizzati sono meglio integrati rispetto agli stranieri. Secondo l’UFM,
lo studio lascia supporre che le persone ben inserite al momento della
procedura di naturalizzazione ottengono la nazionalità svizzera.
Pagina web dello studio («Studie zur Einbőrgerung und Integration»,
disponibile solo in tedesco):
http://www.bfm.admin.ch/etc/medialib/data/migration/publikationen.Par.00
03.File.dat/einbuergerungsstudie-d.pdf
Integrazione Aprile 2010 4
Confederazione: Ufficio federale della migrazione UFM
Confederazione
Monitore dell'immigrazione
Cantoni
Comuni
Altre istituzioni
Affari internazionali
Pubblicazioni
Perle sul web
L'Ufficio federale della migrazione desidera migliorare costantemente la
propria politica informativa. In avvenire pubblicherà mensilmente
importanti dati relativi ai settori dell'immigrazione e della naturalizzazione.
Il Monitore dell'immigrazione presenta in forma compatta una selezione di
dati relativi ai settori dell'immigrazione, del mercato del lavoro e della
naturalizzazione. Contiene indicazioni e grafici relativi all'immigrazione e
all'emigrazione di cittadini dell'UE/AELS nonché di cittadini di Stati terzi. È
introdotto da una parte esplicativa che commenta i dati, facilitandone
l'accesso. È rivolto agli specialisti nonché al pubblico interessato.
Per consentire di confrontare i dati e quindi di seguirne l'evoluzione, ogni
nuova edizione del Monitore conterrà anche i dati relativi al medesimo
periodo dell'anno precedente (in questo caso i dati del gennaio 2009).
Rileviamo che i dati possono variare fortemente da un mese all'altro.
Il Monitore sarà pubblicato il primo giorno di ogni mese sulla pagina
iniziale dell'UFM.
Link:
Communicato stampa:
http://www.bfm.admin.ch/bfm/it/home/dokumentation/medienmitteilungen/
2010/2010-03-03.html
Bulletin immigration (in francese):
http://www.bfm.admin.ch/etc/medialib/data/migration/statistik/auslaenders
tatistik/monitor.Par.0002.File.tmp/monitor-zuwanderung-2010-01-f.pdf
Integrazione Aprile 2010 5
Confederazione: Ufficio federale della migrazione UFM e cantoni del nord-est
Confederazione
Cantoni
Comuni
Altre istituzioni
Affari internazionali
La Muba: eravamo presenti anche noi
La fiera campionaria di Basilea (Muba, 5-14 febbraio 2010) ha offerto alle
autorità e ai rappresentati delle organizzazioni di migranti l’opportunità di
entrare in contatto con gli svizzeri. Questi incontri hanno contribuito ad
avvicinare i visitatori della Muba al tema dell’integrazione e a chiarire
eventuali malintesi.
Pubblicazioni
Perle sul web
La 94esima edizione della Muba è stata ufficialmente aperta venerdì 5
febbraio in presenza del Consigliere federale Didier Burkhalter. Il Capo
del Dipartimento federale dell’interno, accompagnato dai media, ha
cominciato la sua visita ufficiale dalla piattaforma «All’inizio c’è l’incontro»
allestita, per l’occasione, dall’Ufficio federale della migrazione in
collaborazione con i Cantoni di Argovia, Basilea Città e Campagna, Berna
e Soletta.
L’Ufficio federale della migrazione e i centri regionali per l’integrazione dei
Cantoni della Svizzera nord-occidentale hanno potuto realizzare la
piattaforma sul tema «Integrazione», presentata quest’anno alla Muba,
solo grazie alla generosa offerta di Messe Schweiz.
Il giorno dell’apertura, la Consigliera di Stato, Sabine Pegoraro, ha potuto
apprezzare, insieme ai colleghi di governo del Cantone di Basilea
Campagna e a molti rappresentanti del mondo politico, economico e
mediatico, la piattaforma pianificata e realizzata in tempi molto brevi.
L’originale allestimento ha permesso all’Ufficio federale della migrazione
e ai Cantoni di avvicinare le migliaia di visitatori della Muba al tema
dell’integrazione in un modo informale e personale.
I numerosi e, per lo più positivi, feedback del pubblico, dei parlamentari
invitati e dei rappresentati dei Comuni incoraggiano le autorità a
continuare il loro impegno quotidiano a favore dell’integrazione.
Integrazione Aprile 2010 6
Confederazione: Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC)
Confederazione
Cantoni
Comuni
Altre istituzioni
Affari internazionali
Pubblicazioni
Perle sul web
Partenariati per la migrazione e sviluppo
Lo slogan del quarto convegno del Global Forum on Migration and Development,
che si terrà nel mese di novembre a Puerto Vallarta in Messico, è «Shared
prosperity – shared responsibility» («benessere condiviso: una responsabilità
comune»).
Il tema centrale dei lavori sarà il contributo del fenomeno della migrazione al
benessere dei Paesi di provenienza, di transito e d’accoglienza. Il partenariato
appare la forma di collaborazione più adatta. Se i vari Stati siederanno ad un
unico tavolo per discutere apertamente di aspetti ed esigenze, sarà possibile
abbozzare politiche bilanciate utili, in ultima analisi, allo sviluppo di tutti i Paesi
interessati. L’integrazione ha un ruolo determinante in questo contesto: i migranti
che riescono ad integrarsi socialmente e professionalmente nel Paese
d’accoglienza e che, con la propria famiglia, seguono una formazione di base e
secondaria, occupano un posto socialmente ed economicamente importante nella
società. Se queste persone dovessero tornare in patria, il loro Paese d’origine
beneficerebbe a sua volta dello «sviluppo umano».
Il forum è un luogo di scambio e di dialogo per i governi; ad esso aderiscono
anche esperti e rappresentanti della società civile. La Svizzera sarà
rappresentata al meeting da una delegazione del DFAE, della DSC, dell’UFM e
della SECO.
Homepage del «Global Forum on Migration and Development»:
http://www.gfmd-fmmd.org/
Integrazione Aprile 2010 7
Confederazione: Ufficio federale della Salute Pubblica UFSP
Confederazione
Cantoni
Comuni
Altre istituzioni
Affari internazionali
Due strumenti didattici per la salute dei migranti
Nel quadro del Programma nazionale migrazione e salute, sono ora disponibili
due nuovi strumenti didattici in tedesco adatti a differenti livelli linguistici. Essi
dovrebbero contribuire a sensibilizzare i migranti residenti nel nostro Paese a
temi legati alla salute, a rafforzarne l’autoresponsabilità e a migliorarne i contatti
con il personale sanitario.
Pubblicazioni
Perle sul web
Il manuale «Gesund leben» si addice a coloro che hanno esperienza di
apprendimento modulare; mentre il dossier «Unterrichtsmappe Gesundheit» è
stato pensato per chi non ha sufficiente dimestichezza con la lingua scritta. Lo
strumento didattico «Gesund leben» fornisce il lessico sanitario tedesco di uso
quotidiano ed è indicato a partire dal livello A2 dei corsi di lingue; esso consente
agli stranieri di parlare del proprio corpo e della propria salute e di comprendere
quindi i messaggi di prevenzione o le comunicazioni della cassa malati. Il dossier
«Unterrichtsmappe Gesundheit» comprende diverse unità didattiche, ben
strutturate, redatte in un tedesco di facile comprensione e utilizzabili in modo
flessibile, oltre a varie indicazioni e supporti per impostare il corso.
Il materiale didattico, disponibile in formato elettronico al sito
http://www.miges.ch/, è particolarmente adatto per migranti, con un livello
d’istruzione modesto, che frequentano corsi di lingua e di integrazione.
Link:
Programma nazionale migrazione e salute:
http://www.bag.admin.ch/thhttp://www.bag.admin.ch/themen/gesundheitspolitik/0
7685/index.html?lang=itemen/geshttp://www.bag.admin.ch/themen/gesundheitsp
olitik/07685/index.html?lang=itundheitspolitik/07685/index.html?lang=de
Piattaforma «Migesplus»: http://www.migesplus.ch/auftragithttp://www.migesplus.ch/auftrag-it.php?.php?
Integrazione Aprile 2010 8
Confederazione: Ufficio federale delle abitazioni UFA
Confederazione
Cantoni
Comuni
Altre istituzioni
Affari internazionali
Pubblicazioni
Perle sul web
Brunnenhof a Zurigo: un modello abitativo interculturale
L’eterogeneità di chi risiede a Brunnenhof non va vista come un fattore critico,
bensì come una potenzialità. Il modello abitativo intende favorire attivamente la
convivenza pacifica e stimolare la reciproca collaborazione tra i locatari.
Con i suoi 72 nuovi appartamenti, il complesso residenziale di Brunnenhof, voluto
dalla fondazione zurighese «Wohnungen für kinderreiche Familien», è
particolarmente ambito da una vasta gamma di famiglie. Alla sottoscrizione di un
contratto di locazione, la fondazione illustra ai nuovi inquilini, nel quadro di un
colloquio, i requisiti del modello abitativo.
Ancora prima dell’occupazione degli appartamenti, l’assistente sociale della
committenza ha contattato le istituzioni presenti nella zona quali scuola,
doposcuola, asilo infantile, ecc. Al momento di entrare negli appartamenti, gli
inquilini sono stati accolti dal portinaio il quale ha spiegato loro il regolamento del
complesso.
La fondazione «Domicil» ha elaborato il progetto, ne ha assunto la direzione e,
per i primi tre anni, ha condotto, su mandato dell’Ufficio federale delle abitazioni
(UFAB), una valutazione sui processi e sugli effetti. Nel contempo la Scuola
universitaria professionale (SUP) per il lavoro sociale di Berna è stata incaricata
di redigere una valutazione parallela. Tra la fondazione e la SUP si è instaurata
una collaborazione costruttiva. Nelle risultanti valutazioni, ora disponibili, la
fondazione espone le possibilità e i limiti di una convivenza interculturale
partendo da una visione interna orientata alla pratica; il rapporto della SUP
completa tale impostazione muovendo invece da un’ottica esterna e differenziata.
Entrambi i testi sono di facile lettura e presentano un resoconto imparziale dei
successi e delle imperfezioni del modello abitativo.
Homepage dell’Ufficio federale delle abitazioni:
http://www.bwo.admin.ch/index.html?lang=it
Documentazione concernente il progetto (in tedesco):
http://www.bwo.admin.ch/dokumentation/00106/00108/index.html?lang=de&down
load=NHzLpZeg7t,lnJ6IzdeIp96km56VlWZumpdOqdayYLGH4crdzYam3aiFfm2q
sGym162epYbg2c_JjKbNoKOn6A--
Integrazione Aprile 2010 9
Confederazione: Ufficio federale dello sport UFSPO
Confederazione
Cantoni
Comuni
Altre istituzioni
Affari internazionali
Centro di competenze sport e integrazione CCSI
L’obiettivo del Centro di competenze sport e integrazione (CCSI) dell’Ufficio
federale dello sport (UFSPO) è di promuovere le pari opportunità e la
partecipazione dei migranti allo sport, migliorandone di conseguenza il
coinvolgimento sociale. Dal 2010 i progetti aventi questa finalità possono essere
sostenuti anche finanziariamente tramite il fondo istituito a tale scopo.
Pubblicazioni
Perle sul web
Il CCSI è stato istituito all’inizio del 2009. Attraverso la ricerca applicata, vengono
sviluppate le basi cui hanno accesso tutti i soggetti e le istituzioni interessate. Ad
esempio l’opuscolo informativo «Il movimento è vita», disponibile in nove lingue,
stimola i migranti a muoversi di più. In collaborazione con la Swiss Academy for
Development (SAD), è stato elaborato il manuale per le scuole «Begegnung
durch Bewegung». Attualmente questa collaborazione prosegue nel progetto
«Vielfalt bewegt Sportvereine» con la compilazione di una serie di linee guida per
le società sportive. Il documento fornisce alcuni consigli pratici su come affrontare
le diversità culturali durante le attività quotidiane.
L’applicazione dei principi avviene in diversi contesti: nell’ambito della formazione
e del perfezionamento (ad es. nel quadro del ciclo di studi di bachelor della
Scuola universitaria federale dello sport Macolin SUFSM), nelle offerte di
perfezionamento di Gioventù + Sport e nell’ambito di seminari di perfezionamento
organizzati da istituzioni appartenenti al settore della migrazione e
dell’integrazione. Il CCSI si sta inoltre impegnando ad introdurre i principi di base
anche nel quadro del programma «Progetti urbani».
Il CCSI favorisce la collaborazione attiva e lo scambio di conoscenze ed
esperienze tra gli attori e le organizzazioni dei settori della migrazione,
dell’integrazione e dello sport. Il secondo seminario sul tema, tenutosi nel 2009,
ha riscosso un ampio interesse. La terza edizione del workshop si svolgerà il 18
novembre 2010, a Macolin.
Dal 2010 è a disposizione un fondo per il sostegno finanziario di progetti che
promuovono lo sport quale strumento di integrazione. Le richieste di
finanziamento vengono esaminate due volte l’anno.
Per ulteriori informazioni e più in generale sul CCSI rimandiamo al sito:
http://www.baspo.admin.ch/internet/baspo/it/home/themen/kis.html
Integrazione Aprile 2010 10
Confederazione: Servizio per la lotta al razzismo DFI
Confederazione
I diritti umani a scuola
Cantoni
Comuni
Altre istituzioni
Affari internazionali
Pubblicazioni
Perle sul web
In occasione dell’Anno ONU dell’educazione ai diritti umani la Fondazione
Educazione e Sviluppo (FES) inaugura una nuova linea di finanziamento per
progetti scolastici.
Durante il biennio 2009-2010 sono messi a disposizione 200 000 franchi per
promuovere in modo mirato l’educazione ai diritti umani. I progetti possono
essere eseguiti fino a 2011.
L’iniziativa è sostenuta dal Servizio per la lotta al razzismo (DFI), dalla Divisione
politica IV (DFAE), dalla Commissione federale della migrazione (CFM) e
dall’Ufficio federale per le pari opportunità delle persone con disabilità (UFPD).
Criteri per progetti:
• Il finanziamento massimo per progetto è di 10 000 franchi; la quota di
partecipazione propria dei promotori ai costi globali del progetto deve essere
almeno del 50 per cento.
• I progetti sono valutati da una commissione indipendente di esperti.
Maggiori informazioni e moduli: www.globaleducation.ch→ Finanziamento di
progetti
Integrazione Aprile 2010 11
Cantoni: Appenzello Esterno AR
Confederazione
Cantoni
Comuni
Altre istituzioni
Affari internazionali
Il Consiglio di Stato vara un piano d’integrazione
La consultazione relativa ad un nuovo piano d’integrazione è stata molto vivace.
Nell’Appenzello Esterno la volontà del Consiglio di Stato di potenziare e
coordinare il settore dell’integrazione ha riscosso un consenso unanime; inoltre
sono state ampiamente accolte anche le offerte avanzate in materia. Il piano
verrà attuato a tappe.
Pubblicazioni
Perle sul web
«Sostenere - promuovere – esigere»
Il nuovo piano persegue diversi obiettivi soprattutto nell’ambito della formazione e
occupazione, della mediazione culturale e della condivisione quotidiana degli
spazi pubblici. Esso riserva particolare attenzione alla promozione linguistica e al
rispetto delle norme e dei valori vigenti nel nostro Paese; nel contempo
incoraggia la reciproca comprensione tra la popolazione autoctona e i migranti. In
base a determinati criteri, sono premiate prestazioni a favore dell’integrazione,
mentre vengono affrontate eventuali difficoltà. Ad esempio è possibile assegnare
un contributo per la proficua partecipazione ad un corso di lingue oppure esigere
prestazioni concrete mediante un accordo d’integrazione se i migranti residenti
nel Cantone presentano serie difficoltà d’inserimento.
Graduale attuazione del piano
Oltre alle offerte già esistenti, quest’anno ne sono state introdotte altre come ad
esempio specifici opuscoli informativi per i nuovi arrivati o un regolamento per le
spese dei corsi di lingua frequentati con successo. Il Consiglio di Stato ha inoltre
assegnato i mandati seguenti: eventuale formazione di una commissione
specializzata per l’integrazione che comprenda anche migranti e verifica della
necessità di basi giuridiche cantonali che integrino il diritto federale vigente.
Link al piano d’integrazione del Cantone di Appenzello Esterno:
http://www.ar.ch/index.php?eID=tx_nawsecuredl&u=0&file=fileadmin/user_upload
/Departement_Inneres_Kultur/AsylIntegration/Integrationskonzept_AR.pdf&t=126
9438500&hash=b82d78f26cd82d813ef42e09e0ebb090
Integrazione Aprile 2010 12
Cantoni: Appenzello Esterno AR
Confederazione
Kulturlandsgemeinde 2010: nella terra degli stranieri
Cantoni
Comuni
Altre istituzioni
Affari internazionali
Pubblicazioni
Perle sul web
La migrazione e il nomadismo saranno i temi della quinta edizione della «kleine
Kulturlandsgemeinde kKL 10» che si terrà l’1 e il 2 maggio presso il Villaggio
Pestalozzi di Trogen nell’Appenzello Esterno. Principale relatore: lo scrittore
bosniaco Dzevad Karahasan.
Finora il minifestival politicoculturale si era occupato anche di questioni legate
all’urbanizzazione o, come nell’edizione dello scorso maggio, della crisi
finanziaria. Nel 2010 l’evento diventerà «nomade» nel senso più ampio del
termine. Espressamente dedicata alla terra degli stranieri, la kKL 10 si
interrogherà sulle forme e i motivi della migrazione e dell’itineranza (fuga,
migrazione dei lavoratori, emigrazione degli artisti, turismo, ecc.) e sulle relative
ripercussioni che si stanno manifestando con forza in tutta Europa ad esempio
nel tentativo di tener lontano l’Islam. In che modo si affermano le proprie
pecularità? E quelle degli stranieri? Dove cominciano la delimitazione e
l’emarginazione e dove l’adattamento all’altro? Quali steccati richiede e tollera il
«villaggio globale»? Quali vantaggi ci può offrire l’altro, il «diverso da noi»? –
Questi sono alcuni degli aspetti che le relazioni e le performance artistiche
evidenzieranno e approfondiranno nel dibattito con il pubblico.
L’ingresso agli eventi è gratuito. È possibile iscriversi ai workshop entro il 22
aprile. I risultati dei seminari confluiranno nella «lettera aperta» (Sendschrift),
manifesto della kKL.
La kleine Kulturlandsgemeinde kKL 10 è una manifestazione organizzata dal
Cantone di Appenzello Esterno nel quadro del Programma di Governo 2007–
2011 in collaborazione con l’Ausserrhodische Kulturstiftung. L’evento è curato da
un gruppo di sette persone. Partner dell’edizione di quest’anno è il Villaggio
Pestalozzi di Trogen. (pd)
Le iscrizioni ai workshop vanno inviate per posta all’Ufficio della cultura,
Obstmarkt 1, 9102 Herisau o per e-mail a: [email protected].
Maggiori dettagli sul sito: www.kulturlandsgemeinde.info
Integrazione Aprile 2010 13
Cantoni: Basilea BS
Confederazione
Incontro di benvenuto in municipio a partire dal 2010
Cantoni
Comuni
Altre istituzioni
Affari internazionali
Pubblicazioni
Perle sul web
Sin dal 2000, la città di Basilea invita regolarmente i nuovi residenti all’evento
informativo e di benvenuto «Benvenuti a Basilea». Si tratta di una tradizione che il
semicantone ha inaugurato dieci anni fa, assumendo allora un ruolo pionieristico,
e che verrà mantenuta anche nel 2010.
L’evento rientra nel piano di accoglienza e di incontro «Willkommen», strutturato
a moduli e avviato da «Integrazione Basilea», il servizio cantonale per
l’integrazione e la lotta alla discriminazione. Il piano, a sua volta, è parte
integrante del progetto cantonale «Welcome» inserito nel programma di
legislatura 2009-2013 allo scopo di migliorare il primo impatto degli ospiti e dei
nuovi cittadini con Basilea. Tenendo conto di questo obiettivo di legislatura,
«Integrazione Basilea» ha modificato la manifestazione di benvenuto. Da febbraio
2010 essa ha infatti una cornice festosa e si tiene nella sala del Gran consiglio
presso il municipio della città.
Anche nel 2010 verrà organizzato un evento ad hoc per ciascuno dei maggiori
gruppi linguistici durante il quale i nuovi concittadini riceveranno informazioni
mirate sulle condizioni di vita e di lavoro, sulle offerte concernenti la promozione
dell’integrazione, nonché sui loro diritti e doveri. Oltre alla parte informativa, il
programma prevede un momento d’intrattenimento e l’opportunità di stringere
contatti con il personale specializzato dell’amministrazione comunale e con altri
neocittadini.
La partecipazione ai primi due dei nove incontri in agenda è stata piuttosto
numerosa, confermando il successo della nuova cornice dell’evento. Dai
feedback e dalle reazioni raccolte mediante un questionario è chiaramente
emerso che molti nuovi concittadini si sono sentiti onorati da un’accoglienza tanto
prestigiosa: è stato compiuto un importante passo verso l’obiettivo di legislatura.
Link: www.welcome-to-basel.bs.ch
Integrazione Aprile 2010 14
Cantoni: Berna BE
Confederazione
Evento informativo: lavoro di progetto
Cantoni
Comuni
Altre istituzioni
Affari internazionali
Pubblicazioni
Perle sul web
Domenica 8 maggio 2010, il servizio specializzato per l’integrazione e i centri di
competenze isa di Berna, Multimondo di Bienne e KIO di Thun invitano chi promuove
progetti di integrazione e tutti gli interessati a un incontro informativo e di scambio.
L’evento di maggio sarà dedicato ai progetti già avviati. Nell’ambito di una relazione e
dei successivi seminari, saranno illustrati semplici strumenti per gestire, valutare e
concludere le varie iniziative, nonché alcune strategie per trasmettere le esperienze
maturate nel quadro dei progetti. Verrà inoltre dato ampio spazio allo scambio tra i
partecipanti.
Maggiori informazioni sono disponibili su:
http://www.isabern.ch/front_content.php?changelang=9
Integrazione Aprile 2010 15
Cantoni: Gineva GE
Confederazione
Cantoni
Comuni
Altre istituzioni
Affari internazionali
Pubblicazioni
Perle sul web
Settimana internazionale d’azione contro il razzismo
Anche quest’anno si è tenuta a Ginevra, dal 14 al 21 marzo, la Settimana
internazionale d’azione contro il razzismo . L’edizione appena conclusa invitava a
riflettere sull’evoluzione delle nostre società, sulla diversità e sulla lotta ai pregiudizi e
alle discriminazioni. Il simbolo della campagna 2010 era una saliera contente sia sale
che pepe. L’immagine rappresenta metaforicamente il rifiuto del razzismo e il
carattere multiculturale della nostra società.
La manifestazione ha visto la partecipazione di numerosi attori impegnatisi durante
l’intera settimana per fornire informazioni in merito alla cittadinanza, consentendo in
tal modo agli abitanti di scambiare le proprie opinioni sul tema del razzismo e di
incontrare l’Altro. Oltre ai promotori istituzionali, tra cui l’Ufficio dell’integrazione degli
stranieri dello Stato di Ginevra e i Comuni, diverse associazioni hanno proposto una
quarantina d’attività (film, momenti culinari multietnici, dibattiti, laboratori, mostre,
performance).
Se, come nel 2009, la rete associativa cittadina è stata ancora una volta il principale
artefice del programma della settimana, quest’anno è stata molto apprezzata la
preziosa partecipazione di una ventina di ristoranti i quali hanno messo in tavola la
saliera «sale e pepe» con il programma della manifestazione. Tra una chiacchiera e
l’altra durante un buon pasto o davanti a un caffè fumante, i commensali hanno
sicuramente commentato qua e là i temi affrontati nella campagna: i pericoli del
razzismo e il valore aggiunto di una società multiculturale.
Link: www.ge.ch/integration
Integrazione Aprile 2010 16
Cantoni: San Gallo SG
Confederazione
Cantoni
Comuni
Altre istituzioni
Affari internazionali
Pubblicazioni
«Goldener Enzian», prima edizione del premio sangallese per
l’integrazione
Al premio per l’integrazione «Goldener Enzian», voluto per la prima volta dal Cantone
di San Gallo, possono concorrere sia istituzioni pubbliche interessate, sia persone e
gruppi privati che si stanno impegnando con successo per un’integrazione e una
partecipazione costante della popolazione nel Cantone. Il premio verrà conferito il 17
novembre 2010.
Perle sul web
Nel Cantone di San Gallo si stanno svolgendo innumerevoli progetti d’integrazione
positivi ed esemplari. Nel Toggenburgo, ad esempio, un’associazione di stranieri
tiene un corso di tedesco per i suoi membri la domenica mattina; un distretto
scolastico nel Werdenberg si appoggia a interpreti professionisti per i colloqui
particolarmente delicati con genitori stranieri; un Comune sul Lago di Costanza ha
avviato un progetto per lo sviluppo di un quartiere.
Con la «Goldener Enzian», il Cantone di San Gallo premia per la prima volta i
progetti d’integrazione che forniscono un contributo innovativo alla convivenza
pacifica assegnando loro un riconoscimento del valore complessivo di 20 000 franchi
al massimo.
Il premio «Goldener Enzian» viene conferito ad iniziative che contrastano con
successo le cause di una mancata integrazione, si rivelano particolarmente efficaci,
originali, attente alla pratica e costituiscono nel contempo un modello da imitare. Una
giuria, presieduta dalla Consigliera di Stato Kathrin Hilber, capo del Dipartimento
degli interni, selezionerà i vincitori. La cerimonia di assegnazione dei premi si terrà il
17 novembre 2010 presso la Pfalzkeller di San Gallo.
Documenti del bando:
Centro di competenze in materia d’integrazione del Cantone: www.integration.sg.ch
Piattaforma «Enzian»: www.enzian.ch
Integrazione Aprile 2010 17
Cantoni: San Gallo SG
Confederazione
Verifica del potenziale e piano d’integrazione per i rifugiati
Cantoni
Comuni
Altre istituzioni
Affari internazionali
Pubblicazioni
Su mandato del Cantone, il servizio privato sangallese per i rifugiati
(Flüchtlingsdienst) ha seguito, dal 2001 alla fine del 2009, i rifugiati riconosciuti e
quelli ammessi provvisoriamente. Dal 1° gennaio 2010 il versamento dell’aiuto
sociale, la consulenza e l’integrazione dei rifugiati dipendenti dall’aiuto sociale sono di
competenza dei servizi sociali dei Comuni, che, per l’integrazione di queste persone,
vengono assistiti dal Cantone anche mediante l’attuazione di misure supplementari.
Perle sul web
Insieme ai Comuni, il Cantone ha elaborato una strategia per soddisfare le esigenze
individuali dei rifugiati in materia d’integrazione. Una verifica del potenziale serve ad
analizzare la situazione attuale, accertare il bisogno di scolarizzazione e sviluppare
una prospettiva d’integrazione. Le misure necessarie per detta prospettiva sono poi
fissate d’intesa con il rifugiato nel quadro di un piano individuale d’integrazione.
Sulla base di questi piani individuali, il Cantone rilascia ai Comuni una garanzia
d’assunzione dei costi per finanziare le misure individuali d’integrazione. In futuro le
somme forfetarie assegnate dalla Confederazione saranno impiegate in modo mirato
e ad personam.
Link: www.integration.sg.ch
Integrazione Aprile 2010 18
Cantoni: San Gallo SG
Confederazione
Il nuovo modello sangallese degli accordi d’integrazione
Cantoni
Comuni
Altre istituzioni
Affari internazionali
Pubblicazioni
Perle sul web
Per promuovere l’inserimento dei migranti, i Cantoni possono ricorrere ai cosiddetti
accordi d’integrazione in base alla nuova legge federale sugli stranieri (LStr). Da
aprile 2010, il Cantone di San Gallo ha deciso di ampliare la cerchia dei destinatari di
tali accordi.
Dal 1° gennaio 2008, l’Ufficio degli stranieri del Cantone di San Gallo applica tre tipi
di accordi d’integrazione: con persone ammesse provvisoriamente, con persone con
un livello minimo d’integrazione al loro arrivo e con giovani arrivati successivamente
per raggiungere la famiglia. Da aprile 2010, ai gruppi con cui si sottoscrivono già
questi accordi, se ne aggiunge uno nuovo molto importante: i cittadini di Stati terzi
che, dall’estero, raggiungono il coniuge straniero residente in Svizzera. La questione
centrale resta l’apprendimento del tedesco, risp. l’obbligo di frequentare un corso di
lingue. Su tale base, l’Ufficio degli stranieri sottoscriverà annualmente circa 500
accordi d’integrazione. Il principio dell’attuabilità limita la cerchia dei destinatari in
quanto un accordo d’integrazione può essere sottoscritto solo con cittadini di Paesi al
di fuori dell’Unione europea o dell’AELS e non (ancora) in possesso di un permesso
di domicilio.
Il modello sangallese degli accordi d’integrazione è attuabile solo se gli stranieri sono
di fatto messi in condizione di adempiere l’obbligo di apprendere la lingua locale. Da
un lato occorre un’offerta di corsi capillare ed economicamente accessibile; in effetti,
nel corso degli ultimi anni, il centro di competenze Integrazione, pari opportunità e
progetti del Dipartimento dell’interno ha costituto una rete di corsi di lingue per il
livello di base. Dall’altro il Cantone è disposto a rimborsare ai migranti con reddito
basso la metà delle spese in caso di frequenza regolare del corso.
Maggiori informazioni sul modello sangallase degli accordi d’integrazione sono
disponibili sulla pagina Internet del Cantone dedicata aI tema dell’integrazione:
www.integration.sg.ch.
Integrazione Aprile 2010 19
Cantoni: Vaud VD
Confederazione
Promemoria per i Comuni
Cantoni
Comuni
Altre istituzioni
Affari internazionali
Pubblicazioni
Perle sul web
Il promemoria all’attenzione dei Comuni sull’accoglienza di persone appena arrivate
nel Cantone di Vaud è di recente pubblicazione. Il suo obiettivo è di valorizzare gli
sforzi dei Comuni a favore di una politica d’accoglienza e fornire suggerimenti e
strategie per svilupparla ulteriormente.
Ogni anno si trasferiscono nel Cantone di Vaud circa 30 000 persone: attualmente gli
stranieri residenti sono 200 000 e la maggioranza di loro sceglie quest’area del
Paese per motivi di lavoro.
I primi contatti con l’autorità comunale sono determinanti per l'impressione di essere
accolti con benevolenza o diffidenza. L’Ufficio cantonale per l’integrazione degli
stranieri e la prevenzione del razzismo ha pubblicato questo promemoria allo scopo
di sottolineare gli sforzi dei Comuni nell’attuare una politica di accoglienza degli
stranieri. Il documento intende inoltre motivare i Comuni a sviluppare nuove modalità
d’accoglienza.
Il testo porta degli esempi concreti di buone pratiche ed è stato concepito come un
prontuario da cui ogni Comune può attingere secondo le proprie esigenze.
Il promemoria, disponibile solo in francese, può essere scaricato dal sito:
www.vd.ch/integration.
Integrazione Aprile 2010 20
Comuni: Città di Berna
Confederazione
Cantoni
Comuni
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Affari internazionali
Pubblicazioni
Perle sul web
Mobilitazione per la giornata mondiale contro il razzismo
A marzo 2010 Berna, in qualità di membro della Coalizione europea delle
città contro il razzismo, ha lanciato l’appello per una mobilitazione cittadina
in occasione della giornata mondiale contro il razzismo.
Il 20 marzo gruppi itineranti per la città hanno mostrato filmati di scene a
sfondo razzista e discriminatorio ai passanti, chiedendo poi la loro opinione.
Grazie alla presenza del chiosco «Stopp-Rassismus» sulla
Waisenhausplatz, gli interessati hanno inoltre potuto intrattenersi con gli
specialisti e raccogliere informazioni e materiale.
La città di Berna ha deciso di trasformare la giornata mondiale contro il
razzismo in un appuntamento importante nell’ambito della lotta
all’emarginazione e alla xenofobia organizzando ogni anno una serie di
eventi intorno a questa data. L’iniziativa rientra nel piano d’azione contro il
razzismo ed è stata promossa dalla Commissione federale contro il
razzismo CFR insieme al consultorio contro la violenza e il razzismo gggfon
(«Gemeinsam gegen Gewalt und Rassismus»).
Maggiori informazioni sulla Coalizione delle città e il piano d’azione su:
www.bern.ch/gegenrassismus
Integrazione Aprile 2010 21
Comuni: Città di Winterthur
Confederazione
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Comuni
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Affari internazionali
Pubblicazioni
Perle sul web
Il nuovo servizio di sostegno alla prima infanzia
Dall’inizio di gennaio 2010 è attivo il servizio specializzato per il sostegno
alla prima infanzia composto da una coordinatrice e da un’assistente sociale
per le famiglie. Il servizio, istituito dalla città di Winterthur e dal segretariato
per la gioventù, affianca le famiglie in difficoltà con bambini in età
prescolare, fornisce inoltre consulenza ai genitori per il sostegno ai propri
figli e propone l’offerta giusta al momento giusto per i bambini.
I compiti principali della coordinatrice consistono nella messa in rete dei
servizi specializzati cittadini, cantonali e privati, garantendo così la
comunicazione, la collaborazione e quindi lo scambio di know-how. Essa
segue inoltre l’evoluzione degli asili nido, dei gruppi di gioco e delle altre
offerte affinché tali realtà siano in grado di tener conto anche delle esigenze
dei bambini con famiglie disagiate. Infine reperisce fondi, ad esempio per le
famiglie meno abbienti che non possono versare i contributi dei genitori.
L’assistente sociale contatta in modo mirato le famiglie dei bambini che
necessitano di un particolare sostegno. Il contatto avviene su indicazione di
servizi o di personale specializzato previo accordo con la famiglia.
L’assistente sociale definisce i bisogni specifici delle famiglie, raccomanda
misure di sostegno adatte ai bambini e aiuta i genitori a partecipare ad
attività di formazione. Offre consulenza ai genitori consolidandone le risorse
e le competenze. Grazie a questo lavoro con le famiglie, l’assistente sociale
è in grado di fornire importanti indicazioni per lo sviluppo delle misure di
supporto.
Il sostegno alla prima infanzia si prefigge di assicurare un approccio
scolastico positivo ai bambini provenienti da famiglie con un basso livello
d’istruzione e svantaggiate sia economicamente che socialmente. Questo
tipo di sostegno in età prescolare è in generale più efficace rispetto a terapie
o a speciali misure pedagogiche adottate più tardi. Il servizio è finanziato da
un credito stanziato dal Consiglio comunale di Winterthur nel mese di giugno
2009 e istituito a seguito delle decisioni Commissione della gioventù del
distretto.
Link: www.integration.winterthur.ch
Integrazione Aprile 2010 22
Comuni: Città di Soletta
Confederazione
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Comuni
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Affari internazionali
Pubblicazioni
Perle sul web
L’Altes Spital favorisce l’incontro
L’Altes Spital di Soletta ha sottoscritto con la città una convenzione sulle
prestazioni per la gestione di un centro di incontro che proponga ai cittadini
e agli abitanti della regione manifestazioni mirate riguardanti gioventù,
integrazione e cultura.
Il piano d’integrazione dell’Altes Spital, alla cui stesura hanno partecipato
diversi specialisti e migranti, ha tenuto conto dell’esigenza, manifestata da
persone con e senza un passato di migrazione, di fruire di diverse proposte
didattiche che comprendano anche temi quali la salute, la formazione, il
lavoro, la politica, la famiglia e la religione. La richiesta, segnalata
soprattutto dalle associazioni dell’organizzazione di stranieri dell’Altes Spital,
è stata motivata con il fatto che a Soletta e nei dintorni non vi sono eventi
culturali di questo tipo, nonostante l’elevato interesse dei migranti.
L’intento principale del progetto è di fornire un bagaglio di conoscenze a
persone con o senza un passato di migrazione. Nella fase pilota sono state
organizzare tre manifestazioni in occasione delle quali alcuni esperti hanno
parlato delle tematiche seguenti: «La nuova legge sugli stranieri», «Ho un
nodulo al seno! Che fare?», «Ricupero di una formazione professionale: un
diploma grazie all’esperienza di lavoro». Al termine di ciascun evento alcuni
interpreti hanno affiancato i convenuti, suddivisi in piccoli gruppi, per chiarire
eventuali problemi di comprensione legati alla lingua. A seconda della
relazione, oltre l’83 percento del pubblico ha assegnato il punteggio
massimo alle domande riguardanti l’utilità e la comprensibilità dell’evento.
Tali eventi hanno rappresentato anche un’occasione d’incontro per gruppi
etnici estremamente variegati che, alla fine delle conferenze, hanno
continuato a scambiarsi le proprie idee. Visto che il programma era
incentrato su svariate tematiche per riuscire a coprire interessi diversi, si
sono incontrate spontaneamente persone appartenenti alle più diverse
culture. Il ciclo è stato sicuramente un successo dal momento che alle
manifestazioni informative hanno partecipato persone di età compresa fra i
20 e i 75 anni, provenienti da 13 diversi paesi. Poiché ogni volta erano
presenti fino a nove cittadini svizzeri, si può affermare che l’obiettivo
dell’incontro è stato raggiunto.
Il ciclo di formazione verrà presumibilmente proposto in pianta stabile e
organizzato nei mesi autunnali e invernali.
Link: www.altesspital.ch
Integrazione Aprile 2010 23
Comuni: Città di Zurigo
Confederazione
Cantoni
Comuni
Altre istituzioni
Affari internazionali
Pubblicazioni
Perle sul web
Rapporto annuale 2009 e obiettivi 2010 relativi alla
promozione dell’integrazione
Sulla pagina del sito web della città di Zurigo, dedicata alla promozione
dell’integrazione, è disponibile il rapporto annuale 2009 con numerose
informazioni e cifre nonché una panoramica dei compiti e delle attività legate
alla promozione dell’integrazione. Oltre alle solite iniziative, nel 2009 hanno
assunto una particolare importanza il rapporto sul razzismo, quello
sull’integrazione e l’impostazione del nuovo programma per la promozione
linguistica.
Inoltre si può consultare una panoramica dei principali obiettivi annuali del
2010.
Analisi straordinaria del sondaggio condotto presso la
popolazione
Le risposte della popolazione straniera al sondaggio 2009 condotto
dall’Ufficio per lo sviluppo urbano della città di Zurigo sono state raccolte in
una breve analisi straordinaria. Riassumendo, si può affermare che gli
stranieri e gli svizzeri hanno opinioni simili su molti aspetti: tutti si sentono a
proprio agio nella città sulla Limmat di cui apprezzano la qualità di vita. Vi
sono invece delle differenze ad esempio per quanto riguarda il modo di
percepire i problemi, il traffico e la conoscenza del progetto «Società a 2000
watt».
Ciclo di eventi destinati alla popolazione tamil nella città di
Zurigo
Nel corso del 2010 si terrà un breve ciclo di manifestazioni su temi
riguardanti la collaborazione con la popolazione tamil; gli incontri sono
destinati a coloro che lavorano, direttamente o indirettamente, per la città di
Zurigo. Chi desiderasse ricevere gli inviti può compilare il modulo
d’iscrizione online.
Ulteriori informazioni sul sito web:
www.stadt-zuerich.ch/integration
Integrazione Aprile 2010 24
Altre istituzioni: Chiese riformate Berna-Jura, centro migrazione
Confederazione
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Comuni
Altre istituzioni
Affari internazionali
Pubblicazioni
Perle sul web
Pubblicazioni sui temi della migrazione, del dialogo
interreligioso, della molteplicità culturale e dei rifugiati
Timori che non abbiamo più.
Uno sguardo alle paure che abbiamo superato nella convivenza religiosa 2009
Con il tempo le paure si ridimensionano e anche le comunità religiose che fino
a poco tempo fa incontravamo con timore e diffidenza fanno ormai parte del
nostro vivere quotidiano. L’opuscolo getta uno sguardo di compiaciuta
soddisfazione al passato e, senza moralismi ipocriti, stimola alla riflessione.
Il popolo di Dio ha molti colori
Le chiese dei migranti come sfida e opportunità, 2009
Attualmente, molte persone residenti in Svizzera non appartengono a
sconosciute religioni «esotiche», ma sono cristiane e frequentano le comunità
religiose dei migranti. Che cos’è una chiesa dei migranti? Quali sono le
questioni teologiche e sociologiche che occorre affrontare?
Osservare – osare un incontro – mostrare i limiti
La convivenza nella diversità religiosa e culturale, 2010
La pubblicazione della Federazione svizzera delle donne protestanti (FSFP)
mette in evidenza quanto sia importante adottare uno sguardo differenziato e
usare con proprietà i concetti quando ci si accosta a religioni e culture diverse.
Altre pubblicazioni della FSFP sul sito: www.efs.ch.
Con ricordi difficili in una terra straniera sicura.
Ritratti di vittime di guerre e torture ora residenti in Svizzera, 2009
16 testimonianze impressionanti e coraggiose ci ricordano che ogni persona
ha il diritto di cercare protezione dalla persecuzione e dalla guerra. Questa
pubblicazione è frutto della collaborazione tra il Forum svizzero per lo studio
delle migrazioni e della popolazione dell’Università di Neuchâtel e gli
ambulatori di Zurigo e Berna per le vittime della tortura e della guerra.
Testo: Martina Kamm. Foto: Meinrad Schade
Queste ed altre pubblicazioni possono essere ordinate inviando una bustarisposta indirizzata e un francobollo da 4 franchi alla Fachstelle Migration,
Speichergasse 29, 3011 Berna, oppure possono scaricate in formato pdf dai
siti web: www.refbejuso.ch/migration o
http://www.refbejuso.ch/publikationen/publikationen-migration-integration.html
(la maggioranza delle pubblicazioni è disponibile anche in francese).
Integrazione Aprile 2010 25
Altre istituzioni: Forum per l’integrazione delle migranti e dei migranti (FIMM)
Confederazione
Cantoni
Comuni
Altre istituzioni
Affari internazionali
Pubblicazioni
Perle sul web
Dieci anni di attività
Il 20 marzo 2010 si è tenuta la decima assemblea generale del Forum per
l’integrazione delle migranti e dei migranti (FIMM), l’organizzazione mantello
delle associazioni del settore. Negli ultimi dieci anni, sostenendo e
promuovendo diverse attività e facendosi portavoce dei comuni interessi della
base, il FIMM ha messo a disposizione una piattaforma di interscambio molto
utilizzata.
Con l’obiettivo di migliorare sia le conoscenze sanitarie dei migranti che
l’utilizzo da parte loro dei nostri servizi sanitari, nel 2009 il FIMM ha lanciato un
progetto di prevenzione denominato: «Dai migranti - per i migranti». L’iniziativa
mira inoltre a responsabilizzare maggiormente gli stranieri rispetto alla propria
salute e alle misure di prevenzione. Per la riuscita del progetto è stato scelto
un approccio molto diretto: il FIMM farà visita alle persone inserite nel
programma. L’organizzazione intende integrare il tema della salute nelle
proprie attività associative. A tale scopo, nel corso del 2010, il FIMM terrà circa
20 manifestazioni sull’argomento insieme a varie organizzazioni di migranti.
Il Forum approfondirà inoltre il ruolo dei mass media in relazione alla politica
d’integrazione della Svizzera nel quadro di un convegno previsto per il 2010. In
questo contesto il gruppo di lavoro «Informazione e comunicazione» esplicherà
un ruolo chiave.
Il convegno affronterà inoltre i temi seguenti:
• in che misura taluni mass media si lasciano influenzare da determinati partiti
politici o gruppi d'interesse nelle questioni legate alla migrazione;
• come mai finora le comunità di migranti non hanno mai potuto avere alcuna
incisiva voce mediatica;
• cosa si intende per «competenza mediatica transculturale» in ambito
giornalistico.
Le attività del FIMM sono improntate al dialogo e alla reciproca comprensione.
Il Forum intende riservare maggiore attenzione alle peculiarità e ai valori
vincolanti visto il ruolo decisivo che rivestono ai fini della convivenza.
Homepage:
FIMM: www.fimm.ch
Integrazione Aprile 2010 26
Altre istituzioni: Federazione delle Chiese evangeliche della Svizzera
Confederazione
Cantoni
Comuni
Altre istituzioni
Affari internazionali
Uno studio sulle chiese dei migranti
Il 25 febbraio 2010 è stato pubblicato lo studio della Federazione delle Chiese
evangeliche della Svizzera sulle nuove chiese dei migranti in Svizzera.
L’inchiesta, che prende in considerazione le oltre 300 nuove comunità religiose
fondate da migranti residenti in Svizzera, comprende diverso materiale
empirico, considerazioni teologiche e sociologiche nonché consigli pratici.
Pubblicazioni
Perle sul web
Fino ad oggi, nel nostro Paese, sono state create da migranti provenienti
dall’America Latina, dall’Africa e dall’Asia più di 300 diverse chiese. La recente
pubblicazione, curata della Federazione delle Chiese evangeliche della
Svizzera, offre un contributo per la comprensione di questo fenomeno
complesso.
Lo studio fornisce per la prima volta una panoramica su scala nazionale della
forma organizzativa, del numero e dei membri delle comunità religiose. Il
rapporto con la società in generale e con le chiese locali viene approfondito
sulla base di una serie di tematiche di carattere teologico e sociologico: questa
nuova pluralità della Chiesa mette alla prova la concezione cristiana della
comunità. Quali opportunità offre un’integrazione riuscita alla pluralità delle
chiese protestanti in Svizzera? Le riflessioni illustrate nello studio toccano
anche aspetti teologicamente delicati come la pratica del culto, la missione e la
comprensione della Bibbia e del ministero sacerdotale.
All’insegna dell’orientamento di fondo «Essere Chiesa insieme», la
pubblicazione offre una serie di prospettive d’intervento concrete tra cui
spiccano l’invito all’incontro con le nuove comunità religiose, una migliore
messa in rete degli argomenti sul piano nazionale, il potenziamento della
funzione integrativa delle chiese dei migranti per i loro membri e l’apertura
delle strutture ecclesiali nazionali sia alle comunità religiose dei migranti che ai
singoli.
Nota: la pubblicazione (127 pagine) può essere scaricata dal sito della
Federazione delle Chiese evangeliche della Svizzera: www.sek.ch/shop
oppure ordinata al prezzo di 15. – franchi.
Integrazione Aprile 2010 27
Altre istituzioni: Croce Rossa Svizzera CRS
Confederazione
Cantoni
Comuni
Altre istituzioni
Affari internazionali
Pubblicazioni
Perle sul web
Anno europeo della lotta alla povertà e all’esclusione sociale
Berna, 23 settembre 2010: convegno nazionale della Croce Rossa
Svizzera (CRS)
Esclusione sociale e malattie psichiche. Approccio alla prevenzione e
all’integrazione.
L’integrazione sociale e la salute mentale sono apetti che interagiscono: chi
viene escluso dalla società corre un forte rischio di ammalarsi
psicologicamente; viceversa, chi ha già un disagio mentale è spesso
socialmente emarginato. Il convegno, organizzato dalla CRS, si interroga sulle
cause dell’emarginazione sociale e dello stress psicologico e analizza le
conseguenze per le vittime e la società. Il convegno si rivolge agli operatori a
diretto contatto con queste realtà, alle personalità dell’amministrazione
pubblica e al mondo politico e scientifico.
www.recdcross.ch
Un volume illustrato contro la povertà e l’esclusione sociale
La CRS lancia un forte segnale contro l’esclusione sociale con la
pubblicazione di un volume illustrato.
Le fotografie dei clienti della CRS e le loro storie personali testimoniano
esperienze molto diverse e toccanti di povertà ed emarginazione. Le foto e i
racconti sono completati da circa 30 commenti di note personalità svizzere del
mondo della politica, dell’economia, della cultura e dello sport che invitano a
rispettare e sostenere maggiormente le persone colpite da povertà ed
emarginazione sociale in Svizzera.
Il libro uscirà a novembre 2010.
Convegno del Forum nazionale «anzianità e migrazione» sulle condizioni
sociali e di salute dei migranti della terza età in Svizzera il 30 novembre 2010 a
Berna
Il convegno sul tema dell’integrazione vissuta anche come una questione
legata alla salute è organizzato dalla CRS su mandato del Forum nazionale
«anzianità e migrazione» e analizzerà le condizioni sociali e di salute dei
migranti della terza età in Svizzera. Con la presenza di una rappresentate del
Consiglio federale, si vogliono riconoscere anche politicamente i contributi
economici, sociali e culturali forniti al nostro Paese dalla prima generazione di
immigrati.
Link:
www.alter-migration.ch
www.redcross.ch
Integrazione Aprile 2010 28
Affari internazionali: Germania
Confederazione
Cantoni
Comuni
Altre istituzioni
Affari internazionali
Pubblicazioni
Perle sul web
La demografia dei migranti in Germania
Sullo sfondo della crescente importanza demografica dei migranti in Germania,
il 10 e l’11 maggio 2010 si terrà presso l’Ufficio federale per la migrazione e i
rifugiati (Bundesamt für Migration und Flüchtlinge, BAMF) una conferenza sulla
demografia dei migranti in Germania. Obiettivo del convegno, cui dovrebbero
partecipare numerosi ospiti nazionali ed internazionali, è di definire l’attuale
comportamento demografico della popolazione straniera in Germania e
inserirlo in un contesto internazionale.
Il gruppo di ricerca del BAMF organizzerà l’evento in stretta collaborazione con
la Deutsche Gesellschaft für Demographie e.V. (DGD).
Nuova offerta: messa in linea dei dati sull’integrazione
Il BAMF mette in linea diversi dati su vari aspetti legati all’integrazione dei
migranti in Germania. La banca dati «Integrationsreport» consente l’accesso a
dati di base sociodemografici sulla popolazione degli immigrati come anche a
informazioni relative alla formazione scolastica e professionale, all’integrazione
linguistica, alla situazione abitativa e alla naturalizzazione degli stranieri.
Seguiranno man mano altri settori. I dati sono disponibili sotto forma di tabelle
Excel commentate.
Link alla banca dati «Integrationsreport»:
https://milo.bamf.de/llde/livelink.exe/fetch/2000/702450/7940651/13318648/cus
tomview.html?func=ll&objId=13318648&objAction=browse&attlogin X
Integrazione Aprile 2010 29
Affari internazionali: Austria
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Affari internazionali
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L’islam in Austria
In Austria vive attualmente oltre mezzo milione di mussulmani.
La recente pubblicazione del Fondo austriaco per l’integrazione (l’ÖIF)
sull’Islam in Austria, edita da Alexander Janda e Mathias Vogl, offre una
panoramica approfondita sugli aspetti rilevanti dell’Islam diffusosi sul territorio.
La presente raccolta fornisce cifre aggiornate sulla popolazione mussulmana
residente nel Paese, oltre ad un’analisi giuridica dei principali riti islamici,
vagliandone la compatibilità con il diritto austriaco, e a una serie di informazioni
sull’organizzazione di questa religione in Austria.
Link:
http://www.integrationsfonds.at/fileadmin/Integrationsfond/5_wissen/Islam_Rea
der/20100216_Islambuch_final.pdf
Integrazione Aprile 2010 30
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Costi e benefici dell’interpretariato interculturale nella
sanità pubblica (studio preliminare)
Su mandato dell’Ufficio federale della sanità pubblica, il BASS (Ufficio di studi
di politica del lavoro e di politica sociale) ha esaminato le conseguenze
dell’impiego di interpreti interculturali nel settore sanitario. Sulla base della
relazione tra causa ed effetto in ambito medico, vengono identificati e descritti
i costi e i benefici dell’interpretariato. Esempi pratici mostrano inoltre come
eventuali incomprensioni linguistiche possano generare costi che possono
essere evitati grazie al ricorso ad interpreti qualificati.
Sintesi e rapporti parziali:http://www.buerobass.ch/aktuell_d.php
Matrimoni forzati: retroscena, misure, dinamiche locali e
transnazionali
Autrici: Janine Dahinden e Yvonne Riaño
In un contesto di profonde trasformazioni sociali, di elevata mobilità e di un
forte transnazionalismo di realtà sociali, emergono continuamente fenomeni
nuovi che possono minare la parità fra uomo e donna. Per lo più, questa
nuova tipologia di situazioni non ha inizialmente sufficienti basi scientifiche
per consentire l’implementazione di misure concrete e realistiche.
Ultimamente la questione dei matrimoni forzati è uno di tali fenomeni al centro
dell’interesse politico in diversi Paesi europei e per il quale, a tutt’oggi,
disponiamo di assai scarse conoscenze empiriche sicure. Il presente studio
sopperisce a dette lacune sperimentali elaborando dei principi sulla base di
conoscenze oggettive. Facendo riferimento ad alcune interviste con esperti, è
stato possibile definire motivi e processi che possono sfociare in una
molteplicità di situazioni coercitive legate alla scelta del partner e al
matrimonio. La ricerca è stata commissionata e finanziata dal Servizio
specializzato per le pari opportunità della città di Zurigo.
Link:
Edizioni Seismo: http://www.seismoverlag.ch/
Integrazione Aprile 2010 31
Pubblicazioni
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Comuni
Scelta professionale e tirocinio
Processi di orientamento e scelta professionale per giovani stranieri e svizzeri
Autore Romano Müller
Altre istituzioni
Affari internazionali
Pubblicazioni
Perle sul web
Alla luce della teoria socio-cognitiva sulla carriera, il libro (solo in tedesco)
fornisce, in capitoli separati, una risposta circostanziata alle domande
seguenti:
• quali sono i fattori centrali del processo di orientamento professionale?
• le eventuali lacune nella formazione di giovani con un passato di
migrazione possono essere compensate durante un tirocinio?
• quanto conta un buon background scolastico per poter accedere a un
tirocinio professionale?
• che tipo di compromessi devono accettare i giovani nei processi decisionali
legati alla professione?
• quanto sono soddisfatti gli apprendisti della loro scelta professionale e del
tirocinio?
• quanto aiutano le consulenze professionali? Come procedono le aziende
quando offrono un posto di tirocinio?
• cosa fa la scuola?
• rispetto alla professione dei propri genitori, gli apprendisti vivono, sul piano
sociale un’ascesa, un declino oppure conservano il medesimo status?
L’opera riflette inoltre sul sistema di formazione professionale duale del
nostro Paese e analizza lo stato attuale della ricerca applicata in ambito
professionale.
Link:
Editrice hep: www.hep-verlag.ch
Integrazione Aprile 2010 32
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Integrazione Aprile 2010 33
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Newsletter "integrazione" N. 2 / Aprile 2010