N. 2 / Aprile 2010 Indice Confederazione 2 Cantoni 12 Comuni 21 Altre istituzioni 25 Affari internazionali 29 Pubblicazioni 31 Perle sul web 33 Editoriale La Newsletter «integrazione» dell’Ufficio federale della migrazione offre un’informazione regolare su sviluppi, progetti e pubblicazioni nel settore dell’integrazione. Confederazione, Cantoni e Comuni, ma anche altre istituzioni attive in questo settore tematico, possono avvalersi di questa piattaforma per presentare e far conoscere le proprie attività nell’ambito della politica d’integrazione. La Newsletter ci permette di adempiere la nostra missione di informazione e di contribuire a garantire il coordinamento. Un ampio spettro di autori (Conferenza svizzera dei delegati comunali, regionali e cantonali per l’integrazione, uffici e commissioni federali ecc.) concorre con molteplici contributi al discorso – necessario – sulla convivenza in una società civile aperta. I contenuti dei contributi e delle pagine linkate non riflettono necessariamente la posizione dell’Ufficio federale della migrazione (UFM). Vi auguriamo buona lettura! Ufficio federale della migrazione Aprile 2010 Integrazione Aprile 2010 1 Confederazione: Dipartimento federale della giustizia e della polizia DFGP Confederazione Cantoni Comuni Altre istituzioni Affari internazionali Pubblicazioni Perle sul web Il Consiglio federale intende rafforzare l’integrazione Il 5 marzo 2010 il Consiglio federale ha esaminato in un’ottica globale la politica d’integrazione attuata sinora dalla Confederazione e ha approvato un rapporto sul suo ulteriore sviluppo. L’attuale politica d’integrazione va rafforzata in diversi settori. Resta centrale il principio secondo cui l’integrazione, oltre a essere promossa, va anche pretesa. L’idea dell’integrazione come compito pluridisciplinare vincolante delle strutture di regolamentazione competenti va maggiormente radicata. Occorre inoltre rafforzare la promozione specifica dell’integrazione. Incentivare ed esigere La politica integrativa poggia sul senso di responsabilità degli stranieri. Nelle decisioni in materia di diritto degli stranieri si tiene conto del rispetto della Costituzione federale e dell’ordinamento giuridico, della volontà di acquisire una formazione e di svolgere un’attività lavorativa come pure dell’apprendimento di una lingua nazionale. Occorre comunicare più chiaramente agli interessati le esigenze in materia d'integrazione. Se necessario vanno conclusi accordi d’integrazione o formulate raccomandazioni mirate. La Confederazione appoggia i programmi cantonali d’integrazione Il rapporto propone che in futuro la Confederazione svolga un ruolo strategico attivo nella promozione dell’integrazione, fornendo un contributo ai programmi cantonali d’integrazione. La Confederazione deve aumentare il proprio contributo di 15-20 milioni l’anno e vincolarlo a un obbligo di cofinanziamento dei Cantoni. Occorre inoltre stabilire obiettivi vincolanti (informazione ai nuovi arrivati e consulenza, formazione e lavoro) e garantire la qualità grazie allo sviluppo di strumenti adeguati. Informazione destinata ai nuovi arrivati L’esame ha rivelato che parte degli stranieri in Svizzera non sono informati in modo sufficiente sui loro diritti e doveri oppure che le informazioni non li raggiungono. Il rapporto propone pertanto una misura generale che consiste nell'invitare a un colloquio personale ogni nuovo arrivato, a prescindere dalle sue origini. Durante il colloquio la persona interessata è informata, da un lato, sulle possibilità e opportunità che offre la Svizzera e, dall'altro, sulle aspettative nei loro confronti e sui loro doveri. Sancire meglio l’integrazione nella legge Il rapporto propone di sancire meglio l’integrazione nella legge. Tuttavia il Consiglio federale non ha ancora deciso se completare le disposizioni sull’integrazione nelle leggi già esistenti o se riunirle in una legge quadro sull’integrazione. Link: rapporto: http://www.bfm.admin.ch/etc/medialib/data/migration/integration/berichte. Par.0043.File.tmp/ber-br-integrationspolitik-i.pdf Integrazione Aprile 2010 2 Confederazione: Dipartimento federale della giustizia e della polizia DFGP Confederazione Cantoni Comuni Altre istituzioni Affari internazionali Continua il dialogo con la comunità musulmana Il 23 febbraio 2010 la consigliera federale Eveline Widmer-Schlumpf, capo del Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP), ha ricevuto rappresentanti delle organizzazioni islamiche per un ulteriore colloquio. Per la prima volta l’incontro è stato esteso a una più ampia cerchia di rappresentanti della variegata comunità musulmana. Pubblicazioni Perle sul web Entrambe le parti hanno fatto il punto della situazione sull’integrazione dei musulmani in Svizzera. È stata segnatamente analizzata l’efficacia delle misure integrative di natura socioculturale attuate finora. Un altro argomento affrontato è stato il modo di aiutare i musulmani che vivono in Svizzera a comprendere meglio le tradizioni e le istituzioni statali e sociopolitiche elvetiche. Si è altresì discusso su come informare meglio la popolazione svizzera sull’Islam e le comunità islamiche in Svizzera. All’incontro hanno partecipato 17 persone della comunità musulmana. È previsto di proseguire tale dialogo con le organizzazioni islamiche. Link: http://www.bj.admin.ch/bj/it/home/dokumentation/medieninformationen/20 10/ref_2010-02-23.html Integrazione Aprile 2010 3 Confederazione: Ufficio federale della migrazione UFM Confederazione Studio sulla naturalizzazione e l’integrazione Cantoni Comuni Altre istituzioni Affari internazionali Pubblicazioni Perle sul web L’Ufficio federale della migrazione e l’Hamburgisches WeltWirtschaftsInstitut (HWWI) hanno pubblicato uno studio sulla naturalizzazione e l’integrazione che mette a confronto persone naturalizzate, stranieri e svizzeri in base ai dati relativi al 2008 e al 2007 della Rilevazione sulle forze di lavoro in Svizzera (RIFOS). L’indagine è volta a chiarire in che misura i tre gruppi target siano integrati nel mercato del lavoro. Lo studio esamina gli aspetti di seguito elencati. 1. Differenze tra persone naturalizzate, stranieri e svizzeri rispetto a determinati aspetti sociodemografici (ad es. età e formazione). 2. Livello d’integrazione nel mercato del lavoro dei tre gruppi in oggetto e incidenza dei fattori sopraccitati su eventuali differenze (ad es. in caso di un elevato livello d’integrazione). Lo studio indica che le persone naturalizzate, gli stranieri e gli svizzeri si differenziano notevolmente rispetto a fattori sociodemografici quali struttura dell’età e della formazione. Nella fattispecie i naturalizzati hanno più affinità con gli svizzeri che non con gli stranieri. Dall’indagine è inoltre emerso che la popolazione maschile dei tre gruppi non si è integrata allo stesso modo in detto mercato. Anche in questo caso gli immigrati naturalizzati hanno affinità maggiori con gli autoctoni (posizione sul mercato del lavoro e situazione professionale). Le analisi indicano anche che le persone naturalizzate sono meno toccate dalla disoccupazione e guadagnano mediamente molto meglio degli stranieri; dato, quest’ultimo, riconducibile tra l’altro ad una migliore formazione e a maggiori esperienze sul mercato del lavoro. Per contro, la minore disparità salariale tra immigrati naturalizzati e svizzeri può in parte spiegarsi con una differente dotazione in capitale umano (formazione e know-how). Lo studio giunge pertanto a questo risultato: in media gli immigrati naturalizzati sono meglio integrati rispetto agli stranieri. Secondo l’UFM, lo studio lascia supporre che le persone ben inserite al momento della procedura di naturalizzazione ottengono la nazionalità svizzera. Pagina web dello studio («Studie zur Einbőrgerung und Integration», disponibile solo in tedesco): http://www.bfm.admin.ch/etc/medialib/data/migration/publikationen.Par.00 03.File.dat/einbuergerungsstudie-d.pdf Integrazione Aprile 2010 4 Confederazione: Ufficio federale della migrazione UFM Confederazione Monitore dell'immigrazione Cantoni Comuni Altre istituzioni Affari internazionali Pubblicazioni Perle sul web L'Ufficio federale della migrazione desidera migliorare costantemente la propria politica informativa. In avvenire pubblicherà mensilmente importanti dati relativi ai settori dell'immigrazione e della naturalizzazione. Il Monitore dell'immigrazione presenta in forma compatta una selezione di dati relativi ai settori dell'immigrazione, del mercato del lavoro e della naturalizzazione. Contiene indicazioni e grafici relativi all'immigrazione e all'emigrazione di cittadini dell'UE/AELS nonché di cittadini di Stati terzi. È introdotto da una parte esplicativa che commenta i dati, facilitandone l'accesso. È rivolto agli specialisti nonché al pubblico interessato. Per consentire di confrontare i dati e quindi di seguirne l'evoluzione, ogni nuova edizione del Monitore conterrà anche i dati relativi al medesimo periodo dell'anno precedente (in questo caso i dati del gennaio 2009). Rileviamo che i dati possono variare fortemente da un mese all'altro. Il Monitore sarà pubblicato il primo giorno di ogni mese sulla pagina iniziale dell'UFM. Link: Communicato stampa: http://www.bfm.admin.ch/bfm/it/home/dokumentation/medienmitteilungen/ 2010/2010-03-03.html Bulletin immigration (in francese): http://www.bfm.admin.ch/etc/medialib/data/migration/statistik/auslaenders tatistik/monitor.Par.0002.File.tmp/monitor-zuwanderung-2010-01-f.pdf Integrazione Aprile 2010 5 Confederazione: Ufficio federale della migrazione UFM e cantoni del nord-est Confederazione Cantoni Comuni Altre istituzioni Affari internazionali La Muba: eravamo presenti anche noi La fiera campionaria di Basilea (Muba, 5-14 febbraio 2010) ha offerto alle autorità e ai rappresentati delle organizzazioni di migranti l’opportunità di entrare in contatto con gli svizzeri. Questi incontri hanno contribuito ad avvicinare i visitatori della Muba al tema dell’integrazione e a chiarire eventuali malintesi. Pubblicazioni Perle sul web La 94esima edizione della Muba è stata ufficialmente aperta venerdì 5 febbraio in presenza del Consigliere federale Didier Burkhalter. Il Capo del Dipartimento federale dell’interno, accompagnato dai media, ha cominciato la sua visita ufficiale dalla piattaforma «All’inizio c’è l’incontro» allestita, per l’occasione, dall’Ufficio federale della migrazione in collaborazione con i Cantoni di Argovia, Basilea Città e Campagna, Berna e Soletta. L’Ufficio federale della migrazione e i centri regionali per l’integrazione dei Cantoni della Svizzera nord-occidentale hanno potuto realizzare la piattaforma sul tema «Integrazione», presentata quest’anno alla Muba, solo grazie alla generosa offerta di Messe Schweiz. Il giorno dell’apertura, la Consigliera di Stato, Sabine Pegoraro, ha potuto apprezzare, insieme ai colleghi di governo del Cantone di Basilea Campagna e a molti rappresentanti del mondo politico, economico e mediatico, la piattaforma pianificata e realizzata in tempi molto brevi. L’originale allestimento ha permesso all’Ufficio federale della migrazione e ai Cantoni di avvicinare le migliaia di visitatori della Muba al tema dell’integrazione in un modo informale e personale. I numerosi e, per lo più positivi, feedback del pubblico, dei parlamentari invitati e dei rappresentati dei Comuni incoraggiano le autorità a continuare il loro impegno quotidiano a favore dell’integrazione. Integrazione Aprile 2010 6 Confederazione: Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC) Confederazione Cantoni Comuni Altre istituzioni Affari internazionali Pubblicazioni Perle sul web Partenariati per la migrazione e sviluppo Lo slogan del quarto convegno del Global Forum on Migration and Development, che si terrà nel mese di novembre a Puerto Vallarta in Messico, è «Shared prosperity – shared responsibility» («benessere condiviso: una responsabilità comune»). Il tema centrale dei lavori sarà il contributo del fenomeno della migrazione al benessere dei Paesi di provenienza, di transito e d’accoglienza. Il partenariato appare la forma di collaborazione più adatta. Se i vari Stati siederanno ad un unico tavolo per discutere apertamente di aspetti ed esigenze, sarà possibile abbozzare politiche bilanciate utili, in ultima analisi, allo sviluppo di tutti i Paesi interessati. L’integrazione ha un ruolo determinante in questo contesto: i migranti che riescono ad integrarsi socialmente e professionalmente nel Paese d’accoglienza e che, con la propria famiglia, seguono una formazione di base e secondaria, occupano un posto socialmente ed economicamente importante nella società. Se queste persone dovessero tornare in patria, il loro Paese d’origine beneficerebbe a sua volta dello «sviluppo umano». Il forum è un luogo di scambio e di dialogo per i governi; ad esso aderiscono anche esperti e rappresentanti della società civile. La Svizzera sarà rappresentata al meeting da una delegazione del DFAE, della DSC, dell’UFM e della SECO. Homepage del «Global Forum on Migration and Development»: http://www.gfmd-fmmd.org/ Integrazione Aprile 2010 7 Confederazione: Ufficio federale della Salute Pubblica UFSP Confederazione Cantoni Comuni Altre istituzioni Affari internazionali Due strumenti didattici per la salute dei migranti Nel quadro del Programma nazionale migrazione e salute, sono ora disponibili due nuovi strumenti didattici in tedesco adatti a differenti livelli linguistici. Essi dovrebbero contribuire a sensibilizzare i migranti residenti nel nostro Paese a temi legati alla salute, a rafforzarne l’autoresponsabilità e a migliorarne i contatti con il personale sanitario. Pubblicazioni Perle sul web Il manuale «Gesund leben» si addice a coloro che hanno esperienza di apprendimento modulare; mentre il dossier «Unterrichtsmappe Gesundheit» è stato pensato per chi non ha sufficiente dimestichezza con la lingua scritta. Lo strumento didattico «Gesund leben» fornisce il lessico sanitario tedesco di uso quotidiano ed è indicato a partire dal livello A2 dei corsi di lingue; esso consente agli stranieri di parlare del proprio corpo e della propria salute e di comprendere quindi i messaggi di prevenzione o le comunicazioni della cassa malati. Il dossier «Unterrichtsmappe Gesundheit» comprende diverse unità didattiche, ben strutturate, redatte in un tedesco di facile comprensione e utilizzabili in modo flessibile, oltre a varie indicazioni e supporti per impostare il corso. Il materiale didattico, disponibile in formato elettronico al sito http://www.miges.ch/, è particolarmente adatto per migranti, con un livello d’istruzione modesto, che frequentano corsi di lingua e di integrazione. Link: Programma nazionale migrazione e salute: http://www.bag.admin.ch/thhttp://www.bag.admin.ch/themen/gesundheitspolitik/0 7685/index.html?lang=itemen/geshttp://www.bag.admin.ch/themen/gesundheitsp olitik/07685/index.html?lang=itundheitspolitik/07685/index.html?lang=de Piattaforma «Migesplus»: http://www.migesplus.ch/auftragithttp://www.migesplus.ch/auftrag-it.php?.php? Integrazione Aprile 2010 8 Confederazione: Ufficio federale delle abitazioni UFA Confederazione Cantoni Comuni Altre istituzioni Affari internazionali Pubblicazioni Perle sul web Brunnenhof a Zurigo: un modello abitativo interculturale L’eterogeneità di chi risiede a Brunnenhof non va vista come un fattore critico, bensì come una potenzialità. Il modello abitativo intende favorire attivamente la convivenza pacifica e stimolare la reciproca collaborazione tra i locatari. Con i suoi 72 nuovi appartamenti, il complesso residenziale di Brunnenhof, voluto dalla fondazione zurighese «Wohnungen für kinderreiche Familien», è particolarmente ambito da una vasta gamma di famiglie. Alla sottoscrizione di un contratto di locazione, la fondazione illustra ai nuovi inquilini, nel quadro di un colloquio, i requisiti del modello abitativo. Ancora prima dell’occupazione degli appartamenti, l’assistente sociale della committenza ha contattato le istituzioni presenti nella zona quali scuola, doposcuola, asilo infantile, ecc. Al momento di entrare negli appartamenti, gli inquilini sono stati accolti dal portinaio il quale ha spiegato loro il regolamento del complesso. La fondazione «Domicil» ha elaborato il progetto, ne ha assunto la direzione e, per i primi tre anni, ha condotto, su mandato dell’Ufficio federale delle abitazioni (UFAB), una valutazione sui processi e sugli effetti. Nel contempo la Scuola universitaria professionale (SUP) per il lavoro sociale di Berna è stata incaricata di redigere una valutazione parallela. Tra la fondazione e la SUP si è instaurata una collaborazione costruttiva. Nelle risultanti valutazioni, ora disponibili, la fondazione espone le possibilità e i limiti di una convivenza interculturale partendo da una visione interna orientata alla pratica; il rapporto della SUP completa tale impostazione muovendo invece da un’ottica esterna e differenziata. Entrambi i testi sono di facile lettura e presentano un resoconto imparziale dei successi e delle imperfezioni del modello abitativo. Homepage dell’Ufficio federale delle abitazioni: http://www.bwo.admin.ch/index.html?lang=it Documentazione concernente il progetto (in tedesco): http://www.bwo.admin.ch/dokumentation/00106/00108/index.html?lang=de&down load=NHzLpZeg7t,lnJ6IzdeIp96km56VlWZumpdOqdayYLGH4crdzYam3aiFfm2q sGym162epYbg2c_JjKbNoKOn6A-- Integrazione Aprile 2010 9 Confederazione: Ufficio federale dello sport UFSPO Confederazione Cantoni Comuni Altre istituzioni Affari internazionali Centro di competenze sport e integrazione CCSI L’obiettivo del Centro di competenze sport e integrazione (CCSI) dell’Ufficio federale dello sport (UFSPO) è di promuovere le pari opportunità e la partecipazione dei migranti allo sport, migliorandone di conseguenza il coinvolgimento sociale. Dal 2010 i progetti aventi questa finalità possono essere sostenuti anche finanziariamente tramite il fondo istituito a tale scopo. Pubblicazioni Perle sul web Il CCSI è stato istituito all’inizio del 2009. Attraverso la ricerca applicata, vengono sviluppate le basi cui hanno accesso tutti i soggetti e le istituzioni interessate. Ad esempio l’opuscolo informativo «Il movimento è vita», disponibile in nove lingue, stimola i migranti a muoversi di più. In collaborazione con la Swiss Academy for Development (SAD), è stato elaborato il manuale per le scuole «Begegnung durch Bewegung». Attualmente questa collaborazione prosegue nel progetto «Vielfalt bewegt Sportvereine» con la compilazione di una serie di linee guida per le società sportive. Il documento fornisce alcuni consigli pratici su come affrontare le diversità culturali durante le attività quotidiane. L’applicazione dei principi avviene in diversi contesti: nell’ambito della formazione e del perfezionamento (ad es. nel quadro del ciclo di studi di bachelor della Scuola universitaria federale dello sport Macolin SUFSM), nelle offerte di perfezionamento di Gioventù + Sport e nell’ambito di seminari di perfezionamento organizzati da istituzioni appartenenti al settore della migrazione e dell’integrazione. Il CCSI si sta inoltre impegnando ad introdurre i principi di base anche nel quadro del programma «Progetti urbani». Il CCSI favorisce la collaborazione attiva e lo scambio di conoscenze ed esperienze tra gli attori e le organizzazioni dei settori della migrazione, dell’integrazione e dello sport. Il secondo seminario sul tema, tenutosi nel 2009, ha riscosso un ampio interesse. La terza edizione del workshop si svolgerà il 18 novembre 2010, a Macolin. Dal 2010 è a disposizione un fondo per il sostegno finanziario di progetti che promuovono lo sport quale strumento di integrazione. Le richieste di finanziamento vengono esaminate due volte l’anno. Per ulteriori informazioni e più in generale sul CCSI rimandiamo al sito: http://www.baspo.admin.ch/internet/baspo/it/home/themen/kis.html Integrazione Aprile 2010 10 Confederazione: Servizio per la lotta al razzismo DFI Confederazione I diritti umani a scuola Cantoni Comuni Altre istituzioni Affari internazionali Pubblicazioni Perle sul web In occasione dell’Anno ONU dell’educazione ai diritti umani la Fondazione Educazione e Sviluppo (FES) inaugura una nuova linea di finanziamento per progetti scolastici. Durante il biennio 2009-2010 sono messi a disposizione 200 000 franchi per promuovere in modo mirato l’educazione ai diritti umani. I progetti possono essere eseguiti fino a 2011. L’iniziativa è sostenuta dal Servizio per la lotta al razzismo (DFI), dalla Divisione politica IV (DFAE), dalla Commissione federale della migrazione (CFM) e dall’Ufficio federale per le pari opportunità delle persone con disabilità (UFPD). Criteri per progetti: • Il finanziamento massimo per progetto è di 10 000 franchi; la quota di partecipazione propria dei promotori ai costi globali del progetto deve essere almeno del 50 per cento. • I progetti sono valutati da una commissione indipendente di esperti. Maggiori informazioni e moduli: www.globaleducation.ch→ Finanziamento di progetti Integrazione Aprile 2010 11 Cantoni: Appenzello Esterno AR Confederazione Cantoni Comuni Altre istituzioni Affari internazionali Il Consiglio di Stato vara un piano d’integrazione La consultazione relativa ad un nuovo piano d’integrazione è stata molto vivace. Nell’Appenzello Esterno la volontà del Consiglio di Stato di potenziare e coordinare il settore dell’integrazione ha riscosso un consenso unanime; inoltre sono state ampiamente accolte anche le offerte avanzate in materia. Il piano verrà attuato a tappe. Pubblicazioni Perle sul web «Sostenere - promuovere – esigere» Il nuovo piano persegue diversi obiettivi soprattutto nell’ambito della formazione e occupazione, della mediazione culturale e della condivisione quotidiana degli spazi pubblici. Esso riserva particolare attenzione alla promozione linguistica e al rispetto delle norme e dei valori vigenti nel nostro Paese; nel contempo incoraggia la reciproca comprensione tra la popolazione autoctona e i migranti. In base a determinati criteri, sono premiate prestazioni a favore dell’integrazione, mentre vengono affrontate eventuali difficoltà. Ad esempio è possibile assegnare un contributo per la proficua partecipazione ad un corso di lingue oppure esigere prestazioni concrete mediante un accordo d’integrazione se i migranti residenti nel Cantone presentano serie difficoltà d’inserimento. Graduale attuazione del piano Oltre alle offerte già esistenti, quest’anno ne sono state introdotte altre come ad esempio specifici opuscoli informativi per i nuovi arrivati o un regolamento per le spese dei corsi di lingua frequentati con successo. Il Consiglio di Stato ha inoltre assegnato i mandati seguenti: eventuale formazione di una commissione specializzata per l’integrazione che comprenda anche migranti e verifica della necessità di basi giuridiche cantonali che integrino il diritto federale vigente. Link al piano d’integrazione del Cantone di Appenzello Esterno: http://www.ar.ch/index.php?eID=tx_nawsecuredl&u=0&file=fileadmin/user_upload /Departement_Inneres_Kultur/AsylIntegration/Integrationskonzept_AR.pdf&t=126 9438500&hash=b82d78f26cd82d813ef42e09e0ebb090 Integrazione Aprile 2010 12 Cantoni: Appenzello Esterno AR Confederazione Kulturlandsgemeinde 2010: nella terra degli stranieri Cantoni Comuni Altre istituzioni Affari internazionali Pubblicazioni Perle sul web La migrazione e il nomadismo saranno i temi della quinta edizione della «kleine Kulturlandsgemeinde kKL 10» che si terrà l’1 e il 2 maggio presso il Villaggio Pestalozzi di Trogen nell’Appenzello Esterno. Principale relatore: lo scrittore bosniaco Dzevad Karahasan. Finora il minifestival politicoculturale si era occupato anche di questioni legate all’urbanizzazione o, come nell’edizione dello scorso maggio, della crisi finanziaria. Nel 2010 l’evento diventerà «nomade» nel senso più ampio del termine. Espressamente dedicata alla terra degli stranieri, la kKL 10 si interrogherà sulle forme e i motivi della migrazione e dell’itineranza (fuga, migrazione dei lavoratori, emigrazione degli artisti, turismo, ecc.) e sulle relative ripercussioni che si stanno manifestando con forza in tutta Europa ad esempio nel tentativo di tener lontano l’Islam. In che modo si affermano le proprie pecularità? E quelle degli stranieri? Dove cominciano la delimitazione e l’emarginazione e dove l’adattamento all’altro? Quali steccati richiede e tollera il «villaggio globale»? Quali vantaggi ci può offrire l’altro, il «diverso da noi»? – Questi sono alcuni degli aspetti che le relazioni e le performance artistiche evidenzieranno e approfondiranno nel dibattito con il pubblico. L’ingresso agli eventi è gratuito. È possibile iscriversi ai workshop entro il 22 aprile. I risultati dei seminari confluiranno nella «lettera aperta» (Sendschrift), manifesto della kKL. La kleine Kulturlandsgemeinde kKL 10 è una manifestazione organizzata dal Cantone di Appenzello Esterno nel quadro del Programma di Governo 2007– 2011 in collaborazione con l’Ausserrhodische Kulturstiftung. L’evento è curato da un gruppo di sette persone. Partner dell’edizione di quest’anno è il Villaggio Pestalozzi di Trogen. (pd) Le iscrizioni ai workshop vanno inviate per posta all’Ufficio della cultura, Obstmarkt 1, 9102 Herisau o per e-mail a: [email protected]. Maggiori dettagli sul sito: www.kulturlandsgemeinde.info Integrazione Aprile 2010 13 Cantoni: Basilea BS Confederazione Incontro di benvenuto in municipio a partire dal 2010 Cantoni Comuni Altre istituzioni Affari internazionali Pubblicazioni Perle sul web Sin dal 2000, la città di Basilea invita regolarmente i nuovi residenti all’evento informativo e di benvenuto «Benvenuti a Basilea». Si tratta di una tradizione che il semicantone ha inaugurato dieci anni fa, assumendo allora un ruolo pionieristico, e che verrà mantenuta anche nel 2010. L’evento rientra nel piano di accoglienza e di incontro «Willkommen», strutturato a moduli e avviato da «Integrazione Basilea», il servizio cantonale per l’integrazione e la lotta alla discriminazione. Il piano, a sua volta, è parte integrante del progetto cantonale «Welcome» inserito nel programma di legislatura 2009-2013 allo scopo di migliorare il primo impatto degli ospiti e dei nuovi cittadini con Basilea. Tenendo conto di questo obiettivo di legislatura, «Integrazione Basilea» ha modificato la manifestazione di benvenuto. Da febbraio 2010 essa ha infatti una cornice festosa e si tiene nella sala del Gran consiglio presso il municipio della città. Anche nel 2010 verrà organizzato un evento ad hoc per ciascuno dei maggiori gruppi linguistici durante il quale i nuovi concittadini riceveranno informazioni mirate sulle condizioni di vita e di lavoro, sulle offerte concernenti la promozione dell’integrazione, nonché sui loro diritti e doveri. Oltre alla parte informativa, il programma prevede un momento d’intrattenimento e l’opportunità di stringere contatti con il personale specializzato dell’amministrazione comunale e con altri neocittadini. La partecipazione ai primi due dei nove incontri in agenda è stata piuttosto numerosa, confermando il successo della nuova cornice dell’evento. Dai feedback e dalle reazioni raccolte mediante un questionario è chiaramente emerso che molti nuovi concittadini si sono sentiti onorati da un’accoglienza tanto prestigiosa: è stato compiuto un importante passo verso l’obiettivo di legislatura. Link: www.welcome-to-basel.bs.ch Integrazione Aprile 2010 14 Cantoni: Berna BE Confederazione Evento informativo: lavoro di progetto Cantoni Comuni Altre istituzioni Affari internazionali Pubblicazioni Perle sul web Domenica 8 maggio 2010, il servizio specializzato per l’integrazione e i centri di competenze isa di Berna, Multimondo di Bienne e KIO di Thun invitano chi promuove progetti di integrazione e tutti gli interessati a un incontro informativo e di scambio. L’evento di maggio sarà dedicato ai progetti già avviati. Nell’ambito di una relazione e dei successivi seminari, saranno illustrati semplici strumenti per gestire, valutare e concludere le varie iniziative, nonché alcune strategie per trasmettere le esperienze maturate nel quadro dei progetti. Verrà inoltre dato ampio spazio allo scambio tra i partecipanti. Maggiori informazioni sono disponibili su: http://www.isabern.ch/front_content.php?changelang=9 Integrazione Aprile 2010 15 Cantoni: Gineva GE Confederazione Cantoni Comuni Altre istituzioni Affari internazionali Pubblicazioni Perle sul web Settimana internazionale d’azione contro il razzismo Anche quest’anno si è tenuta a Ginevra, dal 14 al 21 marzo, la Settimana internazionale d’azione contro il razzismo . L’edizione appena conclusa invitava a riflettere sull’evoluzione delle nostre società, sulla diversità e sulla lotta ai pregiudizi e alle discriminazioni. Il simbolo della campagna 2010 era una saliera contente sia sale che pepe. L’immagine rappresenta metaforicamente il rifiuto del razzismo e il carattere multiculturale della nostra società. La manifestazione ha visto la partecipazione di numerosi attori impegnatisi durante l’intera settimana per fornire informazioni in merito alla cittadinanza, consentendo in tal modo agli abitanti di scambiare le proprie opinioni sul tema del razzismo e di incontrare l’Altro. Oltre ai promotori istituzionali, tra cui l’Ufficio dell’integrazione degli stranieri dello Stato di Ginevra e i Comuni, diverse associazioni hanno proposto una quarantina d’attività (film, momenti culinari multietnici, dibattiti, laboratori, mostre, performance). Se, come nel 2009, la rete associativa cittadina è stata ancora una volta il principale artefice del programma della settimana, quest’anno è stata molto apprezzata la preziosa partecipazione di una ventina di ristoranti i quali hanno messo in tavola la saliera «sale e pepe» con il programma della manifestazione. Tra una chiacchiera e l’altra durante un buon pasto o davanti a un caffè fumante, i commensali hanno sicuramente commentato qua e là i temi affrontati nella campagna: i pericoli del razzismo e il valore aggiunto di una società multiculturale. Link: www.ge.ch/integration Integrazione Aprile 2010 16 Cantoni: San Gallo SG Confederazione Cantoni Comuni Altre istituzioni Affari internazionali Pubblicazioni «Goldener Enzian», prima edizione del premio sangallese per l’integrazione Al premio per l’integrazione «Goldener Enzian», voluto per la prima volta dal Cantone di San Gallo, possono concorrere sia istituzioni pubbliche interessate, sia persone e gruppi privati che si stanno impegnando con successo per un’integrazione e una partecipazione costante della popolazione nel Cantone. Il premio verrà conferito il 17 novembre 2010. Perle sul web Nel Cantone di San Gallo si stanno svolgendo innumerevoli progetti d’integrazione positivi ed esemplari. Nel Toggenburgo, ad esempio, un’associazione di stranieri tiene un corso di tedesco per i suoi membri la domenica mattina; un distretto scolastico nel Werdenberg si appoggia a interpreti professionisti per i colloqui particolarmente delicati con genitori stranieri; un Comune sul Lago di Costanza ha avviato un progetto per lo sviluppo di un quartiere. Con la «Goldener Enzian», il Cantone di San Gallo premia per la prima volta i progetti d’integrazione che forniscono un contributo innovativo alla convivenza pacifica assegnando loro un riconoscimento del valore complessivo di 20 000 franchi al massimo. Il premio «Goldener Enzian» viene conferito ad iniziative che contrastano con successo le cause di una mancata integrazione, si rivelano particolarmente efficaci, originali, attente alla pratica e costituiscono nel contempo un modello da imitare. Una giuria, presieduta dalla Consigliera di Stato Kathrin Hilber, capo del Dipartimento degli interni, selezionerà i vincitori. La cerimonia di assegnazione dei premi si terrà il 17 novembre 2010 presso la Pfalzkeller di San Gallo. Documenti del bando: Centro di competenze in materia d’integrazione del Cantone: www.integration.sg.ch Piattaforma «Enzian»: www.enzian.ch Integrazione Aprile 2010 17 Cantoni: San Gallo SG Confederazione Verifica del potenziale e piano d’integrazione per i rifugiati Cantoni Comuni Altre istituzioni Affari internazionali Pubblicazioni Su mandato del Cantone, il servizio privato sangallese per i rifugiati (Flüchtlingsdienst) ha seguito, dal 2001 alla fine del 2009, i rifugiati riconosciuti e quelli ammessi provvisoriamente. Dal 1° gennaio 2010 il versamento dell’aiuto sociale, la consulenza e l’integrazione dei rifugiati dipendenti dall’aiuto sociale sono di competenza dei servizi sociali dei Comuni, che, per l’integrazione di queste persone, vengono assistiti dal Cantone anche mediante l’attuazione di misure supplementari. Perle sul web Insieme ai Comuni, il Cantone ha elaborato una strategia per soddisfare le esigenze individuali dei rifugiati in materia d’integrazione. Una verifica del potenziale serve ad analizzare la situazione attuale, accertare il bisogno di scolarizzazione e sviluppare una prospettiva d’integrazione. Le misure necessarie per detta prospettiva sono poi fissate d’intesa con il rifugiato nel quadro di un piano individuale d’integrazione. Sulla base di questi piani individuali, il Cantone rilascia ai Comuni una garanzia d’assunzione dei costi per finanziare le misure individuali d’integrazione. In futuro le somme forfetarie assegnate dalla Confederazione saranno impiegate in modo mirato e ad personam. Link: www.integration.sg.ch Integrazione Aprile 2010 18 Cantoni: San Gallo SG Confederazione Il nuovo modello sangallese degli accordi d’integrazione Cantoni Comuni Altre istituzioni Affari internazionali Pubblicazioni Perle sul web Per promuovere l’inserimento dei migranti, i Cantoni possono ricorrere ai cosiddetti accordi d’integrazione in base alla nuova legge federale sugli stranieri (LStr). Da aprile 2010, il Cantone di San Gallo ha deciso di ampliare la cerchia dei destinatari di tali accordi. Dal 1° gennaio 2008, l’Ufficio degli stranieri del Cantone di San Gallo applica tre tipi di accordi d’integrazione: con persone ammesse provvisoriamente, con persone con un livello minimo d’integrazione al loro arrivo e con giovani arrivati successivamente per raggiungere la famiglia. Da aprile 2010, ai gruppi con cui si sottoscrivono già questi accordi, se ne aggiunge uno nuovo molto importante: i cittadini di Stati terzi che, dall’estero, raggiungono il coniuge straniero residente in Svizzera. La questione centrale resta l’apprendimento del tedesco, risp. l’obbligo di frequentare un corso di lingue. Su tale base, l’Ufficio degli stranieri sottoscriverà annualmente circa 500 accordi d’integrazione. Il principio dell’attuabilità limita la cerchia dei destinatari in quanto un accordo d’integrazione può essere sottoscritto solo con cittadini di Paesi al di fuori dell’Unione europea o dell’AELS e non (ancora) in possesso di un permesso di domicilio. Il modello sangallese degli accordi d’integrazione è attuabile solo se gli stranieri sono di fatto messi in condizione di adempiere l’obbligo di apprendere la lingua locale. Da un lato occorre un’offerta di corsi capillare ed economicamente accessibile; in effetti, nel corso degli ultimi anni, il centro di competenze Integrazione, pari opportunità e progetti del Dipartimento dell’interno ha costituto una rete di corsi di lingue per il livello di base. Dall’altro il Cantone è disposto a rimborsare ai migranti con reddito basso la metà delle spese in caso di frequenza regolare del corso. Maggiori informazioni sul modello sangallase degli accordi d’integrazione sono disponibili sulla pagina Internet del Cantone dedicata aI tema dell’integrazione: www.integration.sg.ch. Integrazione Aprile 2010 19 Cantoni: Vaud VD Confederazione Promemoria per i Comuni Cantoni Comuni Altre istituzioni Affari internazionali Pubblicazioni Perle sul web Il promemoria all’attenzione dei Comuni sull’accoglienza di persone appena arrivate nel Cantone di Vaud è di recente pubblicazione. Il suo obiettivo è di valorizzare gli sforzi dei Comuni a favore di una politica d’accoglienza e fornire suggerimenti e strategie per svilupparla ulteriormente. Ogni anno si trasferiscono nel Cantone di Vaud circa 30 000 persone: attualmente gli stranieri residenti sono 200 000 e la maggioranza di loro sceglie quest’area del Paese per motivi di lavoro. I primi contatti con l’autorità comunale sono determinanti per l'impressione di essere accolti con benevolenza o diffidenza. L’Ufficio cantonale per l’integrazione degli stranieri e la prevenzione del razzismo ha pubblicato questo promemoria allo scopo di sottolineare gli sforzi dei Comuni nell’attuare una politica di accoglienza degli stranieri. Il documento intende inoltre motivare i Comuni a sviluppare nuove modalità d’accoglienza. Il testo porta degli esempi concreti di buone pratiche ed è stato concepito come un prontuario da cui ogni Comune può attingere secondo le proprie esigenze. Il promemoria, disponibile solo in francese, può essere scaricato dal sito: www.vd.ch/integration. Integrazione Aprile 2010 20 Comuni: Città di Berna Confederazione Cantoni Comuni Altre istituzioni Affari internazionali Pubblicazioni Perle sul web Mobilitazione per la giornata mondiale contro il razzismo A marzo 2010 Berna, in qualità di membro della Coalizione europea delle città contro il razzismo, ha lanciato l’appello per una mobilitazione cittadina in occasione della giornata mondiale contro il razzismo. Il 20 marzo gruppi itineranti per la città hanno mostrato filmati di scene a sfondo razzista e discriminatorio ai passanti, chiedendo poi la loro opinione. Grazie alla presenza del chiosco «Stopp-Rassismus» sulla Waisenhausplatz, gli interessati hanno inoltre potuto intrattenersi con gli specialisti e raccogliere informazioni e materiale. La città di Berna ha deciso di trasformare la giornata mondiale contro il razzismo in un appuntamento importante nell’ambito della lotta all’emarginazione e alla xenofobia organizzando ogni anno una serie di eventi intorno a questa data. L’iniziativa rientra nel piano d’azione contro il razzismo ed è stata promossa dalla Commissione federale contro il razzismo CFR insieme al consultorio contro la violenza e il razzismo gggfon («Gemeinsam gegen Gewalt und Rassismus»). Maggiori informazioni sulla Coalizione delle città e il piano d’azione su: www.bern.ch/gegenrassismus Integrazione Aprile 2010 21 Comuni: Città di Winterthur Confederazione Cantoni Comuni Altre istituzioni Affari internazionali Pubblicazioni Perle sul web Il nuovo servizio di sostegno alla prima infanzia Dall’inizio di gennaio 2010 è attivo il servizio specializzato per il sostegno alla prima infanzia composto da una coordinatrice e da un’assistente sociale per le famiglie. Il servizio, istituito dalla città di Winterthur e dal segretariato per la gioventù, affianca le famiglie in difficoltà con bambini in età prescolare, fornisce inoltre consulenza ai genitori per il sostegno ai propri figli e propone l’offerta giusta al momento giusto per i bambini. I compiti principali della coordinatrice consistono nella messa in rete dei servizi specializzati cittadini, cantonali e privati, garantendo così la comunicazione, la collaborazione e quindi lo scambio di know-how. Essa segue inoltre l’evoluzione degli asili nido, dei gruppi di gioco e delle altre offerte affinché tali realtà siano in grado di tener conto anche delle esigenze dei bambini con famiglie disagiate. Infine reperisce fondi, ad esempio per le famiglie meno abbienti che non possono versare i contributi dei genitori. L’assistente sociale contatta in modo mirato le famiglie dei bambini che necessitano di un particolare sostegno. Il contatto avviene su indicazione di servizi o di personale specializzato previo accordo con la famiglia. L’assistente sociale definisce i bisogni specifici delle famiglie, raccomanda misure di sostegno adatte ai bambini e aiuta i genitori a partecipare ad attività di formazione. Offre consulenza ai genitori consolidandone le risorse e le competenze. Grazie a questo lavoro con le famiglie, l’assistente sociale è in grado di fornire importanti indicazioni per lo sviluppo delle misure di supporto. Il sostegno alla prima infanzia si prefigge di assicurare un approccio scolastico positivo ai bambini provenienti da famiglie con un basso livello d’istruzione e svantaggiate sia economicamente che socialmente. Questo tipo di sostegno in età prescolare è in generale più efficace rispetto a terapie o a speciali misure pedagogiche adottate più tardi. Il servizio è finanziato da un credito stanziato dal Consiglio comunale di Winterthur nel mese di giugno 2009 e istituito a seguito delle decisioni Commissione della gioventù del distretto. Link: www.integration.winterthur.ch Integrazione Aprile 2010 22 Comuni: Città di Soletta Confederazione Cantoni Comuni Altre istituzioni Affari internazionali Pubblicazioni Perle sul web L’Altes Spital favorisce l’incontro L’Altes Spital di Soletta ha sottoscritto con la città una convenzione sulle prestazioni per la gestione di un centro di incontro che proponga ai cittadini e agli abitanti della regione manifestazioni mirate riguardanti gioventù, integrazione e cultura. Il piano d’integrazione dell’Altes Spital, alla cui stesura hanno partecipato diversi specialisti e migranti, ha tenuto conto dell’esigenza, manifestata da persone con e senza un passato di migrazione, di fruire di diverse proposte didattiche che comprendano anche temi quali la salute, la formazione, il lavoro, la politica, la famiglia e la religione. La richiesta, segnalata soprattutto dalle associazioni dell’organizzazione di stranieri dell’Altes Spital, è stata motivata con il fatto che a Soletta e nei dintorni non vi sono eventi culturali di questo tipo, nonostante l’elevato interesse dei migranti. L’intento principale del progetto è di fornire un bagaglio di conoscenze a persone con o senza un passato di migrazione. Nella fase pilota sono state organizzare tre manifestazioni in occasione delle quali alcuni esperti hanno parlato delle tematiche seguenti: «La nuova legge sugli stranieri», «Ho un nodulo al seno! Che fare?», «Ricupero di una formazione professionale: un diploma grazie all’esperienza di lavoro». Al termine di ciascun evento alcuni interpreti hanno affiancato i convenuti, suddivisi in piccoli gruppi, per chiarire eventuali problemi di comprensione legati alla lingua. A seconda della relazione, oltre l’83 percento del pubblico ha assegnato il punteggio massimo alle domande riguardanti l’utilità e la comprensibilità dell’evento. Tali eventi hanno rappresentato anche un’occasione d’incontro per gruppi etnici estremamente variegati che, alla fine delle conferenze, hanno continuato a scambiarsi le proprie idee. Visto che il programma era incentrato su svariate tematiche per riuscire a coprire interessi diversi, si sono incontrate spontaneamente persone appartenenti alle più diverse culture. Il ciclo è stato sicuramente un successo dal momento che alle manifestazioni informative hanno partecipato persone di età compresa fra i 20 e i 75 anni, provenienti da 13 diversi paesi. Poiché ogni volta erano presenti fino a nove cittadini svizzeri, si può affermare che l’obiettivo dell’incontro è stato raggiunto. Il ciclo di formazione verrà presumibilmente proposto in pianta stabile e organizzato nei mesi autunnali e invernali. Link: www.altesspital.ch Integrazione Aprile 2010 23 Comuni: Città di Zurigo Confederazione Cantoni Comuni Altre istituzioni Affari internazionali Pubblicazioni Perle sul web Rapporto annuale 2009 e obiettivi 2010 relativi alla promozione dell’integrazione Sulla pagina del sito web della città di Zurigo, dedicata alla promozione dell’integrazione, è disponibile il rapporto annuale 2009 con numerose informazioni e cifre nonché una panoramica dei compiti e delle attività legate alla promozione dell’integrazione. Oltre alle solite iniziative, nel 2009 hanno assunto una particolare importanza il rapporto sul razzismo, quello sull’integrazione e l’impostazione del nuovo programma per la promozione linguistica. Inoltre si può consultare una panoramica dei principali obiettivi annuali del 2010. Analisi straordinaria del sondaggio condotto presso la popolazione Le risposte della popolazione straniera al sondaggio 2009 condotto dall’Ufficio per lo sviluppo urbano della città di Zurigo sono state raccolte in una breve analisi straordinaria. Riassumendo, si può affermare che gli stranieri e gli svizzeri hanno opinioni simili su molti aspetti: tutti si sentono a proprio agio nella città sulla Limmat di cui apprezzano la qualità di vita. Vi sono invece delle differenze ad esempio per quanto riguarda il modo di percepire i problemi, il traffico e la conoscenza del progetto «Società a 2000 watt». Ciclo di eventi destinati alla popolazione tamil nella città di Zurigo Nel corso del 2010 si terrà un breve ciclo di manifestazioni su temi riguardanti la collaborazione con la popolazione tamil; gli incontri sono destinati a coloro che lavorano, direttamente o indirettamente, per la città di Zurigo. Chi desiderasse ricevere gli inviti può compilare il modulo d’iscrizione online. Ulteriori informazioni sul sito web: www.stadt-zuerich.ch/integration Integrazione Aprile 2010 24 Altre istituzioni: Chiese riformate Berna-Jura, centro migrazione Confederazione Cantoni Comuni Altre istituzioni Affari internazionali Pubblicazioni Perle sul web Pubblicazioni sui temi della migrazione, del dialogo interreligioso, della molteplicità culturale e dei rifugiati Timori che non abbiamo più. Uno sguardo alle paure che abbiamo superato nella convivenza religiosa 2009 Con il tempo le paure si ridimensionano e anche le comunità religiose che fino a poco tempo fa incontravamo con timore e diffidenza fanno ormai parte del nostro vivere quotidiano. L’opuscolo getta uno sguardo di compiaciuta soddisfazione al passato e, senza moralismi ipocriti, stimola alla riflessione. Il popolo di Dio ha molti colori Le chiese dei migranti come sfida e opportunità, 2009 Attualmente, molte persone residenti in Svizzera non appartengono a sconosciute religioni «esotiche», ma sono cristiane e frequentano le comunità religiose dei migranti. Che cos’è una chiesa dei migranti? Quali sono le questioni teologiche e sociologiche che occorre affrontare? Osservare – osare un incontro – mostrare i limiti La convivenza nella diversità religiosa e culturale, 2010 La pubblicazione della Federazione svizzera delle donne protestanti (FSFP) mette in evidenza quanto sia importante adottare uno sguardo differenziato e usare con proprietà i concetti quando ci si accosta a religioni e culture diverse. Altre pubblicazioni della FSFP sul sito: www.efs.ch. Con ricordi difficili in una terra straniera sicura. Ritratti di vittime di guerre e torture ora residenti in Svizzera, 2009 16 testimonianze impressionanti e coraggiose ci ricordano che ogni persona ha il diritto di cercare protezione dalla persecuzione e dalla guerra. Questa pubblicazione è frutto della collaborazione tra il Forum svizzero per lo studio delle migrazioni e della popolazione dell’Università di Neuchâtel e gli ambulatori di Zurigo e Berna per le vittime della tortura e della guerra. Testo: Martina Kamm. Foto: Meinrad Schade Queste ed altre pubblicazioni possono essere ordinate inviando una bustarisposta indirizzata e un francobollo da 4 franchi alla Fachstelle Migration, Speichergasse 29, 3011 Berna, oppure possono scaricate in formato pdf dai siti web: www.refbejuso.ch/migration o http://www.refbejuso.ch/publikationen/publikationen-migration-integration.html (la maggioranza delle pubblicazioni è disponibile anche in francese). Integrazione Aprile 2010 25 Altre istituzioni: Forum per l’integrazione delle migranti e dei migranti (FIMM) Confederazione Cantoni Comuni Altre istituzioni Affari internazionali Pubblicazioni Perle sul web Dieci anni di attività Il 20 marzo 2010 si è tenuta la decima assemblea generale del Forum per l’integrazione delle migranti e dei migranti (FIMM), l’organizzazione mantello delle associazioni del settore. Negli ultimi dieci anni, sostenendo e promuovendo diverse attività e facendosi portavoce dei comuni interessi della base, il FIMM ha messo a disposizione una piattaforma di interscambio molto utilizzata. Con l’obiettivo di migliorare sia le conoscenze sanitarie dei migranti che l’utilizzo da parte loro dei nostri servizi sanitari, nel 2009 il FIMM ha lanciato un progetto di prevenzione denominato: «Dai migranti - per i migranti». L’iniziativa mira inoltre a responsabilizzare maggiormente gli stranieri rispetto alla propria salute e alle misure di prevenzione. Per la riuscita del progetto è stato scelto un approccio molto diretto: il FIMM farà visita alle persone inserite nel programma. L’organizzazione intende integrare il tema della salute nelle proprie attività associative. A tale scopo, nel corso del 2010, il FIMM terrà circa 20 manifestazioni sull’argomento insieme a varie organizzazioni di migranti. Il Forum approfondirà inoltre il ruolo dei mass media in relazione alla politica d’integrazione della Svizzera nel quadro di un convegno previsto per il 2010. In questo contesto il gruppo di lavoro «Informazione e comunicazione» esplicherà un ruolo chiave. Il convegno affronterà inoltre i temi seguenti: • in che misura taluni mass media si lasciano influenzare da determinati partiti politici o gruppi d'interesse nelle questioni legate alla migrazione; • come mai finora le comunità di migranti non hanno mai potuto avere alcuna incisiva voce mediatica; • cosa si intende per «competenza mediatica transculturale» in ambito giornalistico. Le attività del FIMM sono improntate al dialogo e alla reciproca comprensione. Il Forum intende riservare maggiore attenzione alle peculiarità e ai valori vincolanti visto il ruolo decisivo che rivestono ai fini della convivenza. Homepage: FIMM: www.fimm.ch Integrazione Aprile 2010 26 Altre istituzioni: Federazione delle Chiese evangeliche della Svizzera Confederazione Cantoni Comuni Altre istituzioni Affari internazionali Uno studio sulle chiese dei migranti Il 25 febbraio 2010 è stato pubblicato lo studio della Federazione delle Chiese evangeliche della Svizzera sulle nuove chiese dei migranti in Svizzera. L’inchiesta, che prende in considerazione le oltre 300 nuove comunità religiose fondate da migranti residenti in Svizzera, comprende diverso materiale empirico, considerazioni teologiche e sociologiche nonché consigli pratici. Pubblicazioni Perle sul web Fino ad oggi, nel nostro Paese, sono state create da migranti provenienti dall’America Latina, dall’Africa e dall’Asia più di 300 diverse chiese. La recente pubblicazione, curata della Federazione delle Chiese evangeliche della Svizzera, offre un contributo per la comprensione di questo fenomeno complesso. Lo studio fornisce per la prima volta una panoramica su scala nazionale della forma organizzativa, del numero e dei membri delle comunità religiose. Il rapporto con la società in generale e con le chiese locali viene approfondito sulla base di una serie di tematiche di carattere teologico e sociologico: questa nuova pluralità della Chiesa mette alla prova la concezione cristiana della comunità. Quali opportunità offre un’integrazione riuscita alla pluralità delle chiese protestanti in Svizzera? Le riflessioni illustrate nello studio toccano anche aspetti teologicamente delicati come la pratica del culto, la missione e la comprensione della Bibbia e del ministero sacerdotale. All’insegna dell’orientamento di fondo «Essere Chiesa insieme», la pubblicazione offre una serie di prospettive d’intervento concrete tra cui spiccano l’invito all’incontro con le nuove comunità religiose, una migliore messa in rete degli argomenti sul piano nazionale, il potenziamento della funzione integrativa delle chiese dei migranti per i loro membri e l’apertura delle strutture ecclesiali nazionali sia alle comunità religiose dei migranti che ai singoli. Nota: la pubblicazione (127 pagine) può essere scaricata dal sito della Federazione delle Chiese evangeliche della Svizzera: www.sek.ch/shop oppure ordinata al prezzo di 15. – franchi. Integrazione Aprile 2010 27 Altre istituzioni: Croce Rossa Svizzera CRS Confederazione Cantoni Comuni Altre istituzioni Affari internazionali Pubblicazioni Perle sul web Anno europeo della lotta alla povertà e all’esclusione sociale Berna, 23 settembre 2010: convegno nazionale della Croce Rossa Svizzera (CRS) Esclusione sociale e malattie psichiche. Approccio alla prevenzione e all’integrazione. L’integrazione sociale e la salute mentale sono apetti che interagiscono: chi viene escluso dalla società corre un forte rischio di ammalarsi psicologicamente; viceversa, chi ha già un disagio mentale è spesso socialmente emarginato. Il convegno, organizzato dalla CRS, si interroga sulle cause dell’emarginazione sociale e dello stress psicologico e analizza le conseguenze per le vittime e la società. Il convegno si rivolge agli operatori a diretto contatto con queste realtà, alle personalità dell’amministrazione pubblica e al mondo politico e scientifico. www.recdcross.ch Un volume illustrato contro la povertà e l’esclusione sociale La CRS lancia un forte segnale contro l’esclusione sociale con la pubblicazione di un volume illustrato. Le fotografie dei clienti della CRS e le loro storie personali testimoniano esperienze molto diverse e toccanti di povertà ed emarginazione. Le foto e i racconti sono completati da circa 30 commenti di note personalità svizzere del mondo della politica, dell’economia, della cultura e dello sport che invitano a rispettare e sostenere maggiormente le persone colpite da povertà ed emarginazione sociale in Svizzera. Il libro uscirà a novembre 2010. Convegno del Forum nazionale «anzianità e migrazione» sulle condizioni sociali e di salute dei migranti della terza età in Svizzera il 30 novembre 2010 a Berna Il convegno sul tema dell’integrazione vissuta anche come una questione legata alla salute è organizzato dalla CRS su mandato del Forum nazionale «anzianità e migrazione» e analizzerà le condizioni sociali e di salute dei migranti della terza età in Svizzera. Con la presenza di una rappresentate del Consiglio federale, si vogliono riconoscere anche politicamente i contributi economici, sociali e culturali forniti al nostro Paese dalla prima generazione di immigrati. Link: www.alter-migration.ch www.redcross.ch Integrazione Aprile 2010 28 Affari internazionali: Germania Confederazione Cantoni Comuni Altre istituzioni Affari internazionali Pubblicazioni Perle sul web La demografia dei migranti in Germania Sullo sfondo della crescente importanza demografica dei migranti in Germania, il 10 e l’11 maggio 2010 si terrà presso l’Ufficio federale per la migrazione e i rifugiati (Bundesamt für Migration und Flüchtlinge, BAMF) una conferenza sulla demografia dei migranti in Germania. Obiettivo del convegno, cui dovrebbero partecipare numerosi ospiti nazionali ed internazionali, è di definire l’attuale comportamento demografico della popolazione straniera in Germania e inserirlo in un contesto internazionale. Il gruppo di ricerca del BAMF organizzerà l’evento in stretta collaborazione con la Deutsche Gesellschaft für Demographie e.V. (DGD). Nuova offerta: messa in linea dei dati sull’integrazione Il BAMF mette in linea diversi dati su vari aspetti legati all’integrazione dei migranti in Germania. La banca dati «Integrationsreport» consente l’accesso a dati di base sociodemografici sulla popolazione degli immigrati come anche a informazioni relative alla formazione scolastica e professionale, all’integrazione linguistica, alla situazione abitativa e alla naturalizzazione degli stranieri. Seguiranno man mano altri settori. I dati sono disponibili sotto forma di tabelle Excel commentate. Link alla banca dati «Integrationsreport»: https://milo.bamf.de/llde/livelink.exe/fetch/2000/702450/7940651/13318648/cus tomview.html?func=ll&objId=13318648&objAction=browse&attlogin X Integrazione Aprile 2010 29 Affari internazionali: Austria Confederazione Cantoni Comuni Altre istituzioni Affari internazionali Pubblicazioni Perle sul web L’islam in Austria In Austria vive attualmente oltre mezzo milione di mussulmani. La recente pubblicazione del Fondo austriaco per l’integrazione (l’ÖIF) sull’Islam in Austria, edita da Alexander Janda e Mathias Vogl, offre una panoramica approfondita sugli aspetti rilevanti dell’Islam diffusosi sul territorio. La presente raccolta fornisce cifre aggiornate sulla popolazione mussulmana residente nel Paese, oltre ad un’analisi giuridica dei principali riti islamici, vagliandone la compatibilità con il diritto austriaco, e a una serie di informazioni sull’organizzazione di questa religione in Austria. Link: http://www.integrationsfonds.at/fileadmin/Integrationsfond/5_wissen/Islam_Rea der/20100216_Islambuch_final.pdf Integrazione Aprile 2010 30 Pubblicazioni Confederazione Cantoni Comuni Altre istituzioni Affari internazionali Pubblicazioni Perle sul web Costi e benefici dell’interpretariato interculturale nella sanità pubblica (studio preliminare) Su mandato dell’Ufficio federale della sanità pubblica, il BASS (Ufficio di studi di politica del lavoro e di politica sociale) ha esaminato le conseguenze dell’impiego di interpreti interculturali nel settore sanitario. Sulla base della relazione tra causa ed effetto in ambito medico, vengono identificati e descritti i costi e i benefici dell’interpretariato. Esempi pratici mostrano inoltre come eventuali incomprensioni linguistiche possano generare costi che possono essere evitati grazie al ricorso ad interpreti qualificati. Sintesi e rapporti parziali:http://www.buerobass.ch/aktuell_d.php Matrimoni forzati: retroscena, misure, dinamiche locali e transnazionali Autrici: Janine Dahinden e Yvonne Riaño In un contesto di profonde trasformazioni sociali, di elevata mobilità e di un forte transnazionalismo di realtà sociali, emergono continuamente fenomeni nuovi che possono minare la parità fra uomo e donna. Per lo più, questa nuova tipologia di situazioni non ha inizialmente sufficienti basi scientifiche per consentire l’implementazione di misure concrete e realistiche. Ultimamente la questione dei matrimoni forzati è uno di tali fenomeni al centro dell’interesse politico in diversi Paesi europei e per il quale, a tutt’oggi, disponiamo di assai scarse conoscenze empiriche sicure. Il presente studio sopperisce a dette lacune sperimentali elaborando dei principi sulla base di conoscenze oggettive. Facendo riferimento ad alcune interviste con esperti, è stato possibile definire motivi e processi che possono sfociare in una molteplicità di situazioni coercitive legate alla scelta del partner e al matrimonio. La ricerca è stata commissionata e finanziata dal Servizio specializzato per le pari opportunità della città di Zurigo. Link: Edizioni Seismo: http://www.seismoverlag.ch/ Integrazione Aprile 2010 31 Pubblicazioni Confederazione Cantoni Comuni Scelta professionale e tirocinio Processi di orientamento e scelta professionale per giovani stranieri e svizzeri Autore Romano Müller Altre istituzioni Affari internazionali Pubblicazioni Perle sul web Alla luce della teoria socio-cognitiva sulla carriera, il libro (solo in tedesco) fornisce, in capitoli separati, una risposta circostanziata alle domande seguenti: • quali sono i fattori centrali del processo di orientamento professionale? • le eventuali lacune nella formazione di giovani con un passato di migrazione possono essere compensate durante un tirocinio? • quanto conta un buon background scolastico per poter accedere a un tirocinio professionale? • che tipo di compromessi devono accettare i giovani nei processi decisionali legati alla professione? • quanto sono soddisfatti gli apprendisti della loro scelta professionale e del tirocinio? • quanto aiutano le consulenze professionali? Come procedono le aziende quando offrono un posto di tirocinio? • cosa fa la scuola? • rispetto alla professione dei propri genitori, gli apprendisti vivono, sul piano sociale un’ascesa, un declino oppure conservano il medesimo status? L’opera riflette inoltre sul sistema di formazione professionale duale del nostro Paese e analizza lo stato attuale della ricerca applicata in ambito professionale. Link: Editrice hep: www.hep-verlag.ch Integrazione Aprile 2010 32 Perle sul web Confederazione Cantoni Comuni Altre istituzioni Affari internazionali Pubblicazioni Perle sul web Integrazione Aprile 2010 33