L’EVOLUZIONE
PRESENTAZIONE:
MATTEO
GARIELE
ISOPO
1B
CON IL TERMINE EVOLUZIONISMO SI INTENDE UN CONTINUO
MUTAMENTO DI ORGANISMI VIVENTI ATTRAVERSO CARATTERI
EREDITBILI NEL CORSO DEL TEMPO, E POSSONO SIA ESSERE ADATTATIVI
CHE CASUALI.
LA TEORIA DELL’EVOLUZIONISMO E’ STATA FORMATA DA CHARLES
DARWIN NEL 1859 E AFFERMA CHE LE SPECIE VIVENTI ESISTENTI OGGI
DERIVANO TUTTE DA POCHI ANTENATI, CHE CON IL PASSARE DEGLI
ANNI SI SIANO MODIFICATI IN BASE ALLE LORO ESIGENZE E CHE TUTTO
QUESTO SUCCEDE ANCORA OGGI.
POI C’ERANO I CREAZIONISTI E
SOSTENEVANO CHE TUTTE LE SPECIE
FOSSERO STATE CREATE COSI COME LE
VEDIAVAMO, IN OLTRE PENSAVANO CHE LE
SPECIE FOSSERO IMMUTABLI O CHE NEL
CASO MUTASSERO LO FACEVANO ENTRO DEI
LIMITI MOLTO RISTRETTI.
Darwin in oltre disse:
-in una specie ogni individuo ha caratteristiche
diverse;
-in ogni specie gli individui hanno possibilità di
generare prole maggiore rispetto a quella che
sopravviverà.
-
Da questa osservazione
giunse a due conclusioni :
-tra gli individui c’è un diverso successo
riproduttivo (che dipende anche da isolamento
geografico e sessuale);
-si accumulano progressivamente tratti vantaggiosi
per la soprevvivenza nell’ambiente.
Darwin nella sua vita intraprese un viaggio molto
lungo in giro per il mondo che durò 5 anni, nei quali si
accorse che siccome il mondo è molto anticho, la
selezione naturale ha avuto molto tempo per agire.
Secondo Darwin deriviamo tutti da un antenato
comune, come i fringuelli delle Galapagos che
derivano da una singola coppia emigrata nell’isola.
Oltre a Darwin c’era Lamarck che fu anche il fondatore della
paleontologia e il suo pensiero scientifico si basava su tre
presupposti:
-le cause dei fenomeni vitali vanno cercate nella composizione chimica della
materia vivente.
-la scienza è solo scienza di processi continui regolati da leggi.
-la scienza può essere solo scienza della casualità deterministica.
Lamarck si basava anche su altre tre idee per lui fondamentali:
-la grande varietà dei viventi: egli riteneva che solo poche specie fossero riuscite a
rimanere invariate nel corso del tempo.
-l’uso e il non uso degli arti: Per Lamarck, le specie avevano sviluppato gli organi del loro
corpo che permettevano di sopravvivere e di adattarsi all'ambiente. Per spiegare questo
fenomeno ricorse all'esempio delle giraffe: in un primo momento, sarebbero esistite solo
giraffe con il collo corto; queste ultime, per lo sforzo fatto per arrivare ai rami più alti,
sarebbero riuscite a sviluppare collo e zampe anteriori e quindi ad avere organi adatti alle
circostanze.
-L'ereditarietà dei caratteri acquisiti: supponeva che le specie tramandassero i caratteri
acquisiti ai discendenti.
LAMARCK AFFERMAVA CHE LA’EVOLUZIONE ERA UN RICERCA
DELLA PERFEZIONE, PERCHE’ SE UNA GIRAFFA PER GIBARSI
DOVEVA AALUNGARE IL COLLO QUESTULTIMO TENDEVA AD
LLUNGARSI E QUESTA CARATTERISTICA GENETICA SI E’
TRASFERITA ALLE SPECIE SEGUENTI.
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