Progetto E.T.: gestione della stipsi nei pazienti sottoposti a chemioterapia
GESTIONE DELLA STIPSI NEI PAZIENTI SOTTOPOSTI
A CHEMIOTERAPIA CON ANTIBLASTICI
Qualità di vita secondo l’O.M.S.:
“la percezione che i singoli hanno della loro vita in relazione al contesto culturale ed al sistema di
valori nel quale sono inseriti in relazione ai loro obiettivi, aspettative, valori morali, preoccupazioni.
E’ un concetto ampio traducibile in modo complesso come: salute psico-fisica cioè grado di
indipendenza, le relazioni sociali e i rapporti che gli individui stabiliscono all’interno del loro
ambiente”.
Responsabile progetto, servizi e persone coinvolte.
Cognome nome
TOFFOLO CARLA
E. ASSANDRI
Funzione/ruolo
Struttura
Recapiti
Note
S.O.C.
Oncologia
degenza
0131/206607
339/6608182
Coordinatrice
gruppo
infermieristico
aderente al
progetto
Coordinatrice
S.O.C.
S.O.C. oncologia Oncologia
degenza
degenza
0131/206134
Infermiera
EQUIPE
INFERMIERISTICA
1- ANALISI DI CONTESTO
RACCOLTA DATI: mediamente, ogni anno nel reparto oncologico in cui lavoro, si registrano circa
700 ricoveri. Di questi il 50% circa vengono ricoverati per sottoporli a cicli chemioterapici.
L’analisi del bisogno deriva dalla letteratura che dimostra quanto sia frequente la stipsi nei pazienti
oncologici; circa il 50% ne soffre. (Donnelly S. Walsh D. e Rybicki, Potter J., Hami F., Tamsin B.,
Mercante S. e Ripamonti C.). L’infermiere è la persona maggiormente in grado di rilevare i bisogni
del paziente la cui presa in carico avviene nel momento del ricovero. La cartella infermieristica è lo
strumento su cui vengono registrati dati riguardanti le condizioni di salute del paziente, tra cui quelli
inerenti la stipsi correlata frequentemente al trattamento chemioterapico e all’uso protratto nel
tempo di antiemetici (in particolare gli antagonisti dei ricettori 5-HT3).
Le priorità per il paziente neoplastico chemiotrattato sono rappresentate da:
• Controllo della nausea
• Rilevazione controllo della stipsi, riacquistando quanto prima la propria regolarità
.
1
Progetto E.T.: gestione della stipsi nei pazienti sottoposti a chemioterapia
2 – DESTINATARI DEL PROGETTO:
Destinatari del progetto educativo sono:
• I pazienti sottoposti a chemioterapia che possono riscontrare alterazione nell’eliminazione,
ad esclusione di coloro che rivelino un problema di tipo meccanico all’origine della stipsi.
•
I parenti dei pazienti sottoposti a trattamento chemioterapico nel caso in cui i soggetti non
siano autosufficienti e/o in fase terminale.
•
Gli infermieri che svolgono la loro attività in oncologia.
3 – ANALISI DEI BISOGNI EDUCATIVI DEI DESTINATARI:
I destinatari del progetto devono conoscere il contesto e le caratteristiche del problema. Devono
saper riconoscere precocemente segni e sintomi tipici della stipsi. Devono conoscere gli
strumenti utili per contrastare l’alterazione funzionale intestinale legata appunto al trattamento
farmacologico a cui sono sottoposti.
4 –OBIETTIVI:
a. Dei destinatari è quello di essere in grado di riconoscere precocemente le alterazioni
funzionali intestinali ed essere in grado di gestire la stipsi in modo efficace.
b. I formatori devono conoscere segni e sintomi della stipsi e valutare il grado di rilevanza
del problema attribuito dal soggetto che ne è affetto.
c. Per l’azienda: obiettivo primario è quello di fornire un servizio qualitativamente elevato
ed appropriato ottenibile attraverso formazione permanente in ambito specifico, rivolto
agli infermieri dell’A.S.O. al fine di migliorarne competenze e conoscenze garantendo
così all’utente cure ed assistenza più efficaci.
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Progetto E.T.: gestione della stipsi nei pazienti sottoposti a chemioterapia
5 –RISORSE:
1. Economiche: il contributo economico richiesto per la produzione di opuscoli informativi
riguardanti la stipsi è previsto intorno a €.0,30 per pezzo. Diario da fornire ai pazienti dal
costo indefinito. Per quanto riguarda le risorse umane il costo economico è nullo in quanto il
progetto educativo si svolge durante l’orario di servizio. Si deve comunque tenere conto
della risorsa “tempo” richiesta per la realizzazione di tale progetto.
2. Umane: Le risorse umane corrispondono al numero di infermieri appartenenti all’equipe
oncologica (10 infermiere più la coordinatrice) dove prenderà vita il progetto di educazione
terapeutica.
3. Logistiche: la S.O.C di oncologia degenza sarà il luogo dove si attiverà il progetto. Per
garantire un settino ideale per il paziente si potrebbe usufruire dello studio della
coordinatrice, per momenti di incontro di gruppo con pazienti e caregivers esiste la
possibilità di usare una sala riunioni sita al 3° piano della palazzina Fiandesio in cui ha sede
la S.O.C. di oncologia degenza.
4. Tempo:
•
•
•
Il tempo richiesto dalla progettazione è stato di circa 5 mesi.
L’attivazione del progetto avrà una durata di circa 6 mesi, da settembre 2008 a marzo
2009.
La valutazione…
6 –STAKEHOLDER:
All’interno della struttura in cui si opera, l’interesse verso il paziente chemiotrattato affetto da
stipsi è sia dell’equipe medica che infermieristica in quanto l’attenzione al sintomo potrebbe
migliorare la qualità di vita e aumentare l’adesione ai trattamenti. L’infermiere dovrà
somministrare:
• opuscoli riguardanti il progetto;
• questionari sulla qualità della vita;
• questionario specifico sulla stipsi accompagnato da lettera di presentazione.
L’infermiere compilerà schede relative alla raccolta dati.
Al di fuori della struttura ospedaliera portatore di interesse sono sicuramente il medico di
base, servizio ADI nel caso in cui il paziente riceva ulteriori cure al proprio domicilio
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7 –CRONOPROGRAMMA:
03
2008
start-up
progetto
Revisione
letteratura
Stesura
opuscolo
Presentaz.
Progetto
Pres.proget
to equipe
Distribuz.
opuscolo
Distribuz.
questionari
Attivaz.
progetto
Compilaz.
schede
Valutaz.
progetto
04
2008
05
2008
06
2008
07
2008
08
2008
09
2008
10
2008
11
2008
12
2008
01
2009
02
2009
03
2009
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8 –STESURA PIANO OPERATIVO:
l’educazione terapeutica ai pazienti oncologici cheomiotrattati deve considerare alcuni aspetti
fondamentali come:
• la valutazione del grado di indipendenza del paziente;
• la possibilità di avvalersi della collaborazione di caregivers;
• l’assenza di problemi organici tali da escludere in principio la possibilità di svolgere
educazione terapeutica in merito alla gestione della stipsi.
DEFINIZIONE DEL GRUPPO DESTINATARIO DEL PROGETTO
I destinatari sono tutti pazienti sottoposti a trattamento chemioterapico e relativo uso di antiemetici
(ondasestron, etc…) che possono riscontrare alterazioni nell’eliminazione. Analizzando i bisogni e
raccogliendo i dati, sarà possibile elaborare un progetto educativo.
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Progetto E.T.: gestione della stipsi nei pazienti sottoposti a chemioterapia
DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI
Per il raggiungimento degli obiettivi è necessario coinvolgere anche il caregiver (familiare o
badante) nel caso in cui il paziente non sia autosufficiente e/o terminale. Gli obiettivi a breve
termine e medio termine sono obiettivi di:
• conoscenza;
• comportamento;
• atteggiamento;
necessari per poter valutare il raggiungimento delle conoscenze (sapere), comportamento (saper
fare), atteggiamento (saper essere).
OBIETTIVO DI CONOSCENZA (sapere)
Breve termine:
• cos’è la stipsi
• conoscere la sintomatologia della stipsi
Breve e medio termine:
• riconoscere segni e sintomi di alterata funzionalità intestinale.
OBIETTIVI DI COMPORTAMENTO (saper fare)
Breve e medio termine:
• riportare sul diario dati riguardanti: stile di vita, alimentazione, idratazione, evacuazioni
(numero e tipologia)
OBIETTIVI DI ATTEGGIAMENTO (saper essere)
:Breve termine:
• riconoscere l’importanza dell’autocontrollo.
Breve e medio termine
• riconoscere l’importanza di mantenere inalterate le proprie abitudini intestinali per evitare
condizioni di disagio legate alla stipsi (cefalea, malessere, senso di peso rettale).
Breve e medio termine:
• riconoscere l’importanza della compilazione del proprio diario come importante sussidio per
la gestione della stipsi.
Breve e medio termine:
• riconoscere l’importanza dei periodici incontri con gli operatori sanitari.
Il progetto è rivolto a tutti i pazienti neoplastici sottoposti a trattamento chemioterapico presso il
reparto oncologia degenza.
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Progetto E.T.: gestione della stipsi nei pazienti sottoposti a chemioterapia
Dal progetto sono esclusi i pazienti che presentano un problema di tipo meccanico all’origine della
stipsi. Saranno invitati a partecipare ad incontri mensili i parenti ed i familiari ed eventualmente i
caregivers.
Ogni mese verrà concordata una data per incontrare pazienti e caregivers al fine di valutare il
raggiungimento degli obiettivi.
Grazie ai diari consegnati, si potrà inoltre valutare lo stile di vita dei pazienti, abitudini alimentari,
eventuali variazioni e trarne conclusioni.
I pazienti che parteciperanno al progetto riceveranno un “diario” che consentirà all’equipe
infermieristica di pianificare il trattamento assistenziale grazie ad informazioni circa:
• normale modello di eliminazione intestinale del paziente;
• caratteristiche usuali delle feci;
• data delle ultime evacuazioni;
• farmaci eventualmente assunti abitualmente per la defecazione;
• recenti cambiamenti nel normale modello di eliminazione intestinale.
L’infermiere dovrà inoltre accertarsi sull’eventuale preesistenza di altri fattori di rischio stipsi
come:
• storia medica e chirurgica del paziente;
• eventuale assunzione di farmaci costipanti;
• uso di lassativi e clisteri;
• sensazione di pressione e di pienezza rettale;
• presenza di dolori addominali;
• eventuali sforzi eccessivi durante l’evacuazione;
• presenza di fattori che possono limitare l’alimentazione (dentatura inefficiente, mucosità);
• ridotta mobilità;
• incapacità di andare in bagno o di usare la comoda.
Grazie all’anamnesi, desunta da informazioni raccolte attraverso la cartella medica e dal diario,
l’infermiere potrà identificare gli obiettivi specifici dell’educazione al paziente quali:
• ripristino e/o conservazione delle proprie abitudini intestinali;
• abitudine ad una dieta ricca di liquidi e fibre;
• incremento dell’attività fisica, quando è possibile;
• conoscenza e applicazione di metodi atti ad evitare la stipsi;
• liberazione dell’ansia riguardante l’evacuazione.
Nel paziente oncologico sottoposto a chemioterapia, rispetto ad un paziente non neoplastico, si deve
ipotizzare la presenza di determinati fattori di rischio come:
• cambiamento dello stile di vita;
• difficoltà nell’alimentazione dovuta anche a mucosità.
Gli obiettivi perciò varieranno a seconda della performaces status del paziente.
L’infermiere dovrà essere consapevole che, l’attività fisica e l’apporto di fibre e liquidi, dovrà
essere applicabile ad personam.
9 –ANALISI FATTIBILITA’:
•
•
la fattibilità è determinata dall’adesione dei pazienti al progetto. Questa potrebbe essere
vincolata dal pudore dei vari soggetti ad esternare questo tipo di problema;
la risorsa tempo richiesta per la realizzazione di tale progetto per: arruolamento pazienti,
riunioni mensili, compilazione schede raccolta dati.
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10 –BIBLIOGRAFIA:
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