Novembre - Dicembre
n.6/2010
Notiziario ufficiale
Dal 1964
DELLA LEGA DEL FILO D’ORO
Una lunga storia
di solidarietà
per i sordociechi
Lega del Filo d’Oro - ONLUS
via Montecerno, 1 - 60027 Osimo (AN)
Bimestrale - Poste Italiane SpA - Spedizione in A.P.
D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46)
art.1, comma 2 - DCB Milano
L’editoriale
di Rossano Bartoli
Cari amici,
è motivo di grande soddisfazione
l’avvio dell’attività nel nuovo Centro di Termini Imerese, che dalla
fine di agosto ha aperto le porte ai
primi ospiti: un altro importante
traguardo raggiunto, una risposta
concreta alle attese di tante famiglie
siciliane che la collaborazione delle
Istituzioni Regionali e il sostegno di
tutti voi ha reso possibile.
Purtroppo notizie preoccupanti
arrivano su altri fronti. Prima di
tutto le tariffe postali: sono in scadenza le agevolazioni che ci hanno
consentito di riprendere le spedizioni seppur a costi maggiorati. I rincari introdotti hanno determinato
una drastica riduzione della comunicazione e quindi della raccolta
fondi, con gravi conseguenze sulla
possibilità di continuare a gestire i
servizi e a svilupparne di nuovi. A
questo si aggiunge la situazione
relativa al “5 per Mille”: ci si attendeva una stabilizzazione della
norma e invece siamo di fronte a
una riduzione della cifra disponibile, con un tetto che passa da 400 a
100 milioni. Sono questi motivi di
grande preoccupazione, ma confidiamo vivamente che la forte mobilitazione in atto consenta di trovare
le giuste soluzioni.
A tutti voi, l’augurio di buone feste,
con la speranza di percorrere insieme tanta altra strada.
DALL’ASSOCIAZIONE
AT T UA L I TÀ
CONTINUA A PAG.
2
UNO SGUARDO AGLI OPERATORI CHE RECUPERANO LE ABILITÀ MOTORIE DEI NOSTRI OSPITI
Fisioterapia e terapia in acqua: due momenti
fondamentali del percorso riabilitativo
Nel racconto di tre specialiste emergono problematiche, soluzioni e sviluppi nel tempo della loro attività
Sembra la stanza dei giochi di un’abitazione qualunque, un luogo in
cui i bambini possono ‘far caciara’
senza dar fastidio agli adulti. Qui
una tastiera adagiata su un divanetto, là un’attrezzo da palestra, qualche festone coloratissimo. Un apparente disordine che indica che qualche attività si è appena conclusa,
perché qui si fa anche musica.
Ci troviamo infatti al Centro di
Riabilitazione di Osimo – ma queste attività vengono svolte in tutti
gli altri Centri della Lega del Filo
d’Oro – dove ci si occupa dell’acquisizione e del mantenimento
delle abilità motorie dei nostri ospiti di tutte le età.
Un viaggio esplorativo all’interno
della nostra Associazione...
SEGUE A PAG.
2
A tutti i lettori gli auguri
del nostro presidente
“Ci stiamo avvicinando
alla conclusione di un
altro anno particolarmente intenso e significativo: intenso perché,
come di consueto, sono
stati tanti i progetti, le
attività e le iniziative che
hanno visto l’impegno
della nostra Associazione, particolarmente significativo per i traguardi raggiunti. Su tutti,
l’approvazione della legge per il “Riconoscimento della Sordocecità come Disabilità
Unica”, atto conclusivo
di un lungo percorso legislativo di cui la Lega del Filo d'Oro
è stata parte attiva e che pone l'Italia al pari degli altri
Paese europei...
DALL’ASSOCIAZIONE
Un premio alla solidarietà e all’efficienza
È quello assegnato da UniCredit Foundation a cinque organizzazioni italiane che operano in campo sociale. Fra queste anche il
nostro Ente ha ottenuto il prezioso riconoscimento, per “la capacità di crescita e di sviluppo e il modello di intervento particolarmente
efficace nell’aiuto alle persone sordociehe e pluriminorate psicosensoriali”. Il Premio Universo Non Profit 2010 è stato consegnato dal
presidente di UniCredit Foundation, Maurizio Carrara, e dal
responsabile del Premio, Enrico Gava, al nostro segretario generale, Rossano Bartoli, lo scorso 14 ottobre durante una cerimonia
all’Auditorium della Conciliazione di Roma.
S T O R I E D I V I TA
SEGUE A PAG.
5
Un coccolone,
sereno e affettuoso
Ne ha totalizzati otto di interventi.
Agli occhi, alle orecchie e per occlusione intestinale. Un record sicuramente poco invidiabile, un esordio in
questo mondo che neppure il nostro
peggior nemico ci augurerebbe...
NESSUNO È AUTORIZZATO A RISCUOTERE CONTRIBUTI in nome o per conto della Lega del Filo d’Oro. Chi intende effettuare donazioni può farlo mediante il c/c postale 358606 intestato a: Lega del Filo d’Oro - Osimo (AN)
N.6/2010
PAG I N A 2
AT T UA L I TÀ
SEGUE DA PAG.
1
che abbiamo cominciato
diverse puntate fa
Annalisa la potremmo
definire una ‘veterana’
delle fisioterapiste di Santo
Stefano, dove è fin dal lontano 1983.
Contatto fisico
e conoscenza
“Semplificando molto, la
fisioterapia è una tecnica che
si occupa dell’aspetto motorio delle persone, sia in senso
strutturale sia in senso evolutivo – ci dice – Mi spiego
meglio. La fisioterapia riguarda la mobilità della
muscolatura e dell’ossatura,
che nei nostri utenti con problemi psicomotori a volte
anche gravi sono alquanto
compromesse, e il lato evolutivo, cioè le capacità di recupero che costituiscono lo
scopo precipuo della riabiliSEGUE DA PAG.
tazione. Tali capacità variano a seconda dell’età, del
tipo e della gravità della disabilità, della frequenza e
della durata degli interventi.
Fattori che vanno presi in
considerazione in una fase
operativa che precede la
nostra presa in carico: il
momento diagnostico, cui
segue la definizione delle
strategie riabilitative. E’ un
lavoro sinergico, di équipe,
dove tutti sono importanti,
ma nessuno troppo: chi è
davvero importante per noi è quel
bambino o quell’adulto che grazie al
recupero di alcune
abilità, in maggiore o minor grado,
acquista
piena
dignità di persona.
Dobbiamo tener
conto degli input
che ci arrivano dai
nostri colleghi che
si occupano di
altri aspetti della
riabilitazione. Le
terapie (fisioterapia,
logopedia,
stomatognatica,
idrokinesiterapia,
musicoterapia)
sono tante e devono agire di concerto…”
Non basterebbe una sola
figura professionale?
“Assolutamente no - continua Annalisa – sarebbe un
disastro per il bambino e per
lo stesso operatore. Il bambino ha momenti umorali
diversi: può piangere con me
e ridere con un’altra mia collega, segno che ha bisogno di
figure chiare, diverse tra
loro, ma ben definite per
esprimere le sue sensazioni e
1
... E poi l’apertura del Centro di Termini Imerese di cui parliamo in questo numero e su cui torneremo più diffusamente nel prossimo.
Quanto già avvenuto per la Lombardia e la Puglia oggi è una
realtà anche per la Sicilia e domani lo sarà anche per
l’Emilia Romagna, perché il nostro impegno è di essere sempre più vicini alle persone sordocieche e alle loro famiglie, con
adeguati servizi e maggiori garanzie per il loro futuro.
Desidero esprimere il più sentito ringraziamento a tutti voi
che ci siete vicini e che con il vostro sostegno ci consentite di
proseguire nel nostro cammino, accomunando alla vostra
generosità la professionalità e la dedizione del nostro personale e dei volontari, che realizzano le condizioni per migliorare la qualità della vita degli ospiti e delle loro famiglie.
A tutti, i più sinceri e affettuosi auguri di buon Natale e sereno 2011”.
Mario Trapanese
le reazioni alle diverse terapie. Ogni operatrice agisce
nell’ambito delle proprie
competenze, ma non è chiusa in una torre d’avorio.
Nell’approccio motorio è
importantissimo il contatto
fisico tra operatrice e bambino: esiste un coinvolgimento
emotivo (come si fa ad escluderlo?), ma carezze, pressioni, tocchi, massaggi non sono
mere espressione di affetto,
bensì codici di comunicazione attraverso i quali avvertiamo le sensazioni del
bimbo. Tutte queste esperienze poi le passiamo ai
genitori, affinché i risultati
conseguiti qui da noi non
vengano
perduti
in
famiglia”.
Emozioni?
“Le più grandi quando il
bambino ‘si apre’ e quando
comincia ad usare le autonomie acquisite”.
In piscina è meglio
Valentina, sdraiata su un
lettino, ci accoglie con un
sorriso: ha riconosciuto la
nostra voce. Francesca, la
sua fisioterapista, le sta
facendo compiere una ginnastica passiva con le
gambe e contemporaneamente risponde alle nostre
domande. Parliamo di
terapia in acqua.
“Abbiamo utenti di tutte le
età – dice Francesca – con
diversi approcci a questa
terapia che avviene in piscina alla temperatura costante di 32°. I bambini sono più
disponibili al contatto con
l’elemento liquido.
Un’esperienza per qualcuno
addirittura divertente, tant’è
vero che sfruttiamo proprio
il lato ludico per fargli superare la paura dell’acqua.
Perché l’acqua? Da quando
si è capito che in assenza di
gravità il bambino si rende
conto della propria ‘corpo-
reità’, un meccanismo di
‘feedback’, come lo chiamiamo noi, evocato dalla carezza del liquido sulla pelle, che
lo informa, delle dimensioni
del proprio corpo, l’idrokinesiterapia ha aperto le porte
di un mondo in evoluzione.
A volte l’acqua riserva incredibili sorprese: avevo in
terapia un bambino autistico, non molto in grado, così
pensavamo, di ‘sentire’ la
localizzazione del proprio
corpo nello spazio. Ebbene,
in acqua, messo a galleggiare sul dorso, posizione che
molti bambini non amano,
riusciva a compiere quei pic-
coli aggiustamenti che gli
consentivano di mantenere
l’equilibrio e godersi l’assenza di peso, sotto gli occhi
meravigliati del padre.
Molti, abituati da piccoli
all’acqua, se ci si pone a
breve distanza e si chiede
loro di venirci incontro, lo
fanno accennando ai movimenti del nuoto. Lavorare
con il corpo (non si dice che
sia lo specchio dell’anima?),
è un grande momento emozionale e la nostra presa in
carico, per favorire i progressi posturali, è totale”.
Terra e acqua,
due mondi integrati
Raffaella, fisioterapista da
dodici anni alla “Lega” è
immersa in piscina e sta
trainando lentamente una
bambina assicurata ad una
sorta di salvagente, in
modo che l’acqua la massaggi dolcemente. La
bimba, che galleggia sul
dorso, sembra perfettamente a suo agio, rilassata
e felice.
“La piscina è la continuazione del lavoro a terra – ci
spiega, riassumendo il
senso della nostra breve
indagine – si tratta, infatti,
di trattamenti integrati, là
dove la piscina risolve i problemi dovuti alla gravità,
che ostacola in questi soggetti i progressi posturali. Chi passa molto
tempo in carrozzina
o disteso su un letto,
ha problemi da carico
quando lo si verticalizza e spesso non è
in grado di farci capire fino a che punto
possiamo sfruttarne
le potenzialità. In
acqua questo non
accade, perché soprattutto il bambino,
ma anche l’adulto, si
decontrae. Si sente
più sciolto e può compiere
spontaneamente movimenti
che a terra gli risulterebbero
difficili o addirittura penosi.
Inoltre è fondamentale il
rapporto di fiducia totale tra
utente e operatore, che attenua la paura dell’acqua e
rende più collaborativi i
nostri bambini, con i quali
occorre curare anche l’aspetto giocoso della terapia.
Migliora le loro prestazioni:
io ti chiedo questo piccolo
sforzo in cambio delle gratificazioni che poi avrai.
Coccole comprese. La terapia in acqua, integrata con
la palestra e le terapie a
terra, ha innegabilmente
fatto compiere grandi passi
alla riabilitazione e altri ce
ne aspettiamo in futuro”.
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AT T UA L I TÀ
Quando un grande sogno diventa realtà
Arrivati e ben inseriti i primi ospiti “siciliani”, mentre l’Emilia Romagna aspetta con ansia la prossima apertura del Centro
TERMINI IMERESE
A fine estate sono entrati
nella nuova casa
Era caldo quel magico
giorno di agosto, ma i
nostri ragazzi e i loro
Nel Suo
testamento
si ricordi
delle persone
sordocieche
parenti non se ne
sono nemmeno accorti: la gioia e l’emo-
ora tutti si preparano ad accogliere
altri nuovi ospiti, per vivere insieme
una nuova vita serena.
zione di essere finalmente “a casa” hanno
fatto sentire solo un
grande calore nel
cuore. Reduci dall’indimenticabile festa di
addio a Osimo e dalle
vacanze in famiglia,
gli ospiti sono stati
accolti con abbracci e
sorrisi da tutto il personale, mentre i loro
parenti vivevano la
realtà di un sogno
realizzato: finiti i lunghi e spesso faticosi
viaggi, ora possono
stare vicino ai loro
cari e goderne i costanti progressi. Le
attività riabilitative
sono, infatti, immediatamente iniziate,
all’interno come all’esterno della struttura,
perché la continuità è
fondamentale per non
dimenticare ciò che si
è appreso negli anni
trascorsi a Osimo. E
Il Suo testamento può diventare qualcosa di
molto importante. Infatti, con un lascito alla
Lega del Filo d’Oro Lei assicura un futuro
migliore a tante persone sordocieche che possono contare solo sul nostro aiuto. Anche grazie ai lasciti siamo riusciti a realizzare i Centri
di riabilitazione di Lesmo e di Molfetta e a far
proseguire i lavori a Termini Imerese e a
Modena. Ma tanti altri progetti aspettano
ancora le risorse necessarie.
MODENA
La struttura è pronta
per accogliere i primi ospiti
I lavori di costruzione del nostro nuovo Centro
socio sanitario residenziale sono ormai conclusi.
Ora si sta provvedendo ad arredare e attrezzare i
locali della struttura mentre, all’esterno, si stanno
sistemando i percorsi sensoriali, così importanti
per la riabilitazione. Saranno presto ricchi di
piante, fiori e aromi diversi, così come di stimoli
tattici e di soluzioni all’avanguardia, per aiutare i
nostri futuri ospiti a sviluppare le loro potenzialità e ad acquisirne di nuove e davvero significative. Anche a Modena, dunque, siamo finalmente
prossimi a raggiungere il tanto sospirato traguardo e a iniziare la nostra attività.
Per avere più informazioni, richieda il
nostro opuscolo lasciti a:
Ufficio Comunicazione
e Raccolta Fondi
071 7231763
Informarsi
ora è più facile
Per ottenere maggiori
indicazioni su come
sostenere le attività
della Lega del Filo
d’Oro o effettuare
donazioni
con carta di credito
o periodiche
chiamate il nostro
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PAG I N A 4
DALLE SEDI
Fra sole e pioggia
l’importante è stare insieme
Sensazioni tattili, aromi e sapori, gite fuori porta: ecco l’autunno di tanti amici che frequentano le nostre sedi territoriali
MILANO
La sede lombarda ha organizzato
presso il Centro di Lesmo due
giornate di incontro fra amici
della sede, ospiti del Centro,
familiari, operatori e tanti volontari, per trascorrere qualche ora
di svago e di allegria.
Un tartufo davvero gigante,
offerto da alcuni volontari, ha
regalato esperienze singolari a
livello di gusto e di profumi. Le
castagne hanno “completato l’opera”: la possibilità di imparare a
tagliarle, il profumo del fuoco
acceso da abili volontari, la gioia
di mangiarle tutti insieme,
accompagnate dal castagnaccio e
da qualche goccia di vino caldo
hanno fatto dimenticare la pioggerellina sottile, la nebbia umida,
l’autunno brianzolo che ormai
diventava inverno.
OSIMO
Weekend in Emilia Romagna per
gli amici della sede, che hanno
incontrato vecchi conoscenti,
volontari ed educatrici, e visitato
luoghi nuovi e interessanti.
Sant’Arcangelo di Romagna,
cittadina nei pressi di Rimini, ha
offerto il suo borgo medievale
fortificato, viuzze e piazzette e la
grande Rocca Malatestiana. Ma,
soprattutto, ha regalato sensazioni affascinanti durante la visita
alle sue Grotte Tufacee dalle origini ancora misteriose, fra cunicoli e caverne.
Poi la Fattoria Didattica “Il
Giuggiolo”, un agriturismo ricco
di piante di giuggiole, dove il
proprietario, signor Emilio, ha
accompagnato i visitatori in un
“viaggio spazio-temporale” a
ritroso nel tempo, fra storie e
racconti in dialetto scritti proprio da lui e animati da marionette in legno ricavate da rami,
tronchi e radici di alberi del suo
giardino che hanno ispirato la
sua fantasia. Il giorno dopo,
causa pioggia, acquisti di prodotti locali in un vasto centro commerciale di Rimini, prima del
ritorno a casa, tutti stanchi ma
molto contenti.
NAPOLI
La sede territoriale ha voluto
festeggiare i dieci anni dall’inizio
dell’attività di “Respite CareSollievo per le Famiglie” presso
l’agriturismo “Tenuta Seliano”, i
famiglie e altri volontari
hanno concluso il fine settimana fra la soddisfazione di
tutti.
ROMA
Gli amici sordociechi seguiti
dalla sede territoriale laziale,
accompagnati da responsabili, volontari e familiari, hanno
trascorso una splendida giornata su un battello che ha
percorso un suggestivo itinerario lungo il Tevere, fra il sole, il
verde dei boschi e la storia dell’antica Roma. Tante le domande,
tante le spiegazioni fornite dalle
guide e tradotte dagli interpreti,
tanta la serenità. E anche l’emozione, come dimostrano le parole (qui sotto) di Gabriella, una
nostra volontaria che ha vissuto
quei momenti.
Una testimonianza significativa
“...La soddisfazione più grande delle uscite con le persone sordocieche è il riuscire a cogliere e a condividere con loro la felicità di una mattina su un battello, di
un'attività tanto semplice quanto spunto di gioia per tutti loro...e per tutti noi.
Gli scalini ripidi, il dondolio dell'imbarcazione, non sono un problema per loro
quando hanno accanto una persona che diventa i loro occhi, le loro orecchie, le
loro mani. E la stanchezza, le traduzioni incomprensibili, non sono un problema per noi volontari quando abbiamo accanto chi ci insegna a sorridere delle
minime gioie che ci circondano con lo stesso entusiasmo, la stessa grinta e la
stessa soddisfazione di aver scalato una montagna.
È paradossale come formalmente si creda che i volontari regalino tempo e impegno alle persone sordocieche, quando il regalo più grande arriva a noi senza che
loro lo sappiano, senza che loro lo vedano.
Forse non lo vedono... ma lo percepiscono!”.
cui proprietari molte altre volte
hanno ospitato i nostri gruppi
con grande disponibilità. Per
ricordare questa data e per ringraziare, la sede ha offerto al
signor Ettore e alla sua famiglia
una targa ricordo accolta con
commozione. E nel suo regno
incontrastato e inviolato, per la
prima volta sua moglie ha fatto
entrare i nostri amici, che hanno
potuto preparare ottimi biscotti
di pastafrolla.
La visita a un’azienda zootecnica cilentana e ai suoi animali e,
dopo, al Museo Archeologico di
Paestum e l’incontro con altre
Gabriella, Roma
Ancora “grazie”
a chi generosamente ci sostiene
Vogliamo dire grazie a tutti coloro - privati e aziende che hanno scelto una o più proposte
del nostro Catalogo Regali di Natale.
Il loro gesto è la testimonianza più valida della volontà
di partecipare concretamente alla nostra crescita
e rappresenta per noi
un aiuto prezioso e uno stimolo a proseguire
nel nostro impegno e nel nostro lavoro.
E se qualcuno deve ancora decidere
il regalo “dell’ultimissimo momento”,
c’è la possibilità di contattare subito il nostro
Ufficio Comunicazione e Raccolta Fondi
tel. 071.7231763
email: [email protected]
sito internet: www.legadelfilodoro.it
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STO R I E D I V I TA
Andrea, sette anni e tanta voglia di vivere
Un bambino bolognese che, piccolissimo, ha conosciuto più sale operatorie che stanze dei giochi
SEGUE DA PAG.
1
...Eppure il piccolo Andrea,
sette anni compiuti il 17
agosto scorso, ce l’ha fatta.
Si potrebbe dire: ‘ha scelto
di farcela’. Casalecchio di
Reno è un Comune quasi
attaccato a Bologna. Lì vive
Andrea, con papà Carlo, direttore di un Autogrill,
mamma Renata, che lavora
con il marito, e la sorellina
di quattro anni e mezzo,
Laura, che lo adora. La storia di Andrea comincia,
come tante altre già raccontate in queste pagine, con
un parto prematuro.
“Uno su due”
“In realtà il parto era gemellare – racconta Carlo, 40
anni, originario di Ancona,
che con la moglie Renata
non si è mai perso d’animo,
accettando quello che stava
loro accadendo – ma poi
sono intervenute complicazioni e uno dei nascituri non ce
l’ha fatta. Andrea, che è
sopravvissuto, pesava solo
610 grammi…”
“Ancora non conoscevamo le
reali condizioni del piccolo.
Della cecità completa e della
compromissione uditiva non si
era accorto nessuno. Per fortuna, bisogna dir così, non c’erano danni di tipo neurologico,
infatti Andrea è dotato di un
buon equilibrio e di una mobilità a volte persino esagerata”.
Quali sono state le vostre
reazioni?
“Dopo un primo momento
di comprensibile sconforto,
ce ne siamo fatta una ragione e abbiamo deciso di
dedicare ogni energia per
vedere che cosa si poteva
recuperare. Abbiamo vera-
mente provato di tutto…”
“Andrea ha fatto il suo ‘girotondo’ da un ospedale all’altro
– interviene mamma Renata
– è stato ricoverato al ‘Salesi’
di Ancona dove in seguito ricevemmo da un’oculista il consiglio di rivolgerci a Osimo. A un
anno e mezzo aveva già subito
la prima operazione per occlusione intestinale e gli è toccato
di fare il bis sempre per lo stesso motivo. Della cecità ho
cominciato a sospettare quando ho notato che il bambino
muoveva le mani a tentoni,
come in genere fa chi non vede,
oltre alla fissità dello sguardo.
Siamo stati in vari Centri specialistici, ma nessuno si è
accorto della doppia menomazione di Andrea. Poi nel 2005,
a Ferrara, la tecnica diagnostica dei potenziali evocati
rivelò seri problemi uditivi
bilaterali. Nei due anni successivi al piccolo furono applicati
due impianti cocleari che ora
gli consentono di sentire in
modo soddisfacente”.
‘apparato’. Spontaneità e sincerità ti mettono a tuo agio:
presto si instaurò un rapporto
di estrema fiducia tra me e lo
staff, in special modo con l’assistente sociale. Purtroppo,
proprio in quel periodo Andrea
ebbe un’occlusione intestinale
e dovemmo farlo operare d’urgenza. Nel frattempo, però, si
era verificata una straordinaria coincidenza, ma è meglio
che la racconti mio marito”.
“Un incontro inaspettato”
“Mentre Renata si trovava ad
Osimo, io, che lavoravo in un
hotel di Modena e che non
avevo avuto alcun contatto
personale con i dirigenti della
“Lega”, mi trovai come ospite
ogni modo l’ultima visita
Andrea l’ha avuta un anno e
mezzo fa e la prossima dovrebbe arrivare nel marzo prossimo, quando, secondo le metodologie riabilitative che la
dell’albergo proprio il segretario generale Rossano Bartoli,
che si stava occupando della
realizzazione del nuovo
Centro sanitario residenziale
modenese dell’Associazione e
che per quel motivo faceva la
spola tra le Marche e l’Emilia.
“Qualcosa mi dice che ci rivedremo” gli ho detto scherzando, una volta scoperto chi era e
prima di raccontargli che mia
moglie in quel momento si trovava al Centro Diagnostico. A
volte il destino si diverte. Ad
“Lega” pianifica per ognuno
dei suoi piccoli utenti, si verificheranno i risultati ottenuti
attraverso il suo personale
programma riabilitativo che,
in base a questi, verrà reimpostato e adeguato”.
“Oltreoceano, poi Osimo”
“Siamo andati da uno dei più
famosi specialisti degli Stati
Uniti, ma senza risultati: per Andrea la
cecità è totale e irreversibile. C’è stato un
momento in cui abbiamo temuto che potesse essere affetto da
autismo, anche perché Andrea ancora
non parla, ma un’accurata visita neuropsichiatrica lo ha fortunatamente escluso”.
Come siete arrivati
a Osimo?
“Ce ne hanno parlato, come dicevo prima, al
‘Salesi’ – continua Renata –
ma abbiamo anche fatto ricerche in internet, attraverso le
quali ci siamo addentrati più
accuratamente nel mondo
della Lega del Filo d’Oro. Così
ci recammo per la prima volta
al Centro Diagnostico nel
2004. L’impressione che ne
ricevetti fu profonda, anche
perché è il contrario di ciò che
ti aspetti. A parte gli altri genitori con cui scambiare opinioni, paure e speranze, c’è un
clima speciale, dove capisci
subito che gentilezza e professionalità non sono cose da
“Se decide di essere felice…”
Parliamo di lui e della
sorellina.
“Andrea è per natura molto
vivace, salvo quando si chiude
in se stesso, probabilmente per-
ché nei suoi ricordi riaffiorano
quei momenti passati sotto i
ferri per ben otto volte nei suoi
primi anni. Ma quando decide
di essere felice diventa un coccolone, tranquillo e affettuosissimo, aiutato in questo da sua
sorella Laura, che per lui nutre
un grande senso di protezione.
Qualche momento di gelosia da
parte di lei è da considerarsi
del tutto ‘fisiologico’. Nella scelta del cibo Andrea è piuttosto
selettivo: ama le polpette della
nonna e il sugo di pomodoro.
Due volte l’anno riceve la visita di uno specialista della
“Lega”, una volta alla settimana fa musicoterapia a Bologna
e due volte va a cavallo.
L’ippoterapia si è rivelata
un’ottima cosa. Infine, ogni
sabato, ce ne andiamo tutti
insieme in piscina… Mia
madre ci dà una mano, quando
occorre, ma di solito ce la
caviamo abbastanza bene –
conclude Renata – anzi, dopo
sette anni ho anche ricominciato a lavorare.
Non c’è stato un attimo regalato allo sconforto, cosa che mi
auguro facciano le famiglie che
vivono la nostra esperienza e
adesso siamo certi di aver scelto la via giusta”.
Una comunicazione ai nostri Sostenitori
Dal 1° novembre 2010 sono intercorsi cambiamenti nelle nostre coordinate bancarie.
Per effettuare una donazione, adesso è necessario intestare il bonifico bancario a
Lega del Filo d'Oro - UniCredit S.p.A. - Filiale di Osimo - Piazza Gallo
Il nostro nuovo codice IBAN è il seguente:
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Per i bonifici provenienti dall’estero, è da aggiungere il seguente codice BIC/SWIFT
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email: [email protected]
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DAI CENTRI
Attività sempre nuove e significative
per conoscere il mondo
Le iniziative e le occasioni offerte dai nostri Centri agli ospiti sordociechi fanno parte della riabilitazione
OSIMO
Anche quest’anno, e sempre più
numerosi (erano in nove!), i
ragazzi del nostro Centro hanno
preso parte con entusiasmo al
“Festival della Musica Impossibile”, manifestazione organizzata dalla Fondazione Don C.
Gnocchi-Centro E. Bignamini” di
Falconara (An) e svoltasi nel locale Palazzetto dello Sport
“Palabadiali”, a cui partecipano
istituti e centri di riabilitazione
delle Marche e non solo. Su una
base musicale i nostri “artisti” si
sono esibiti con grande maestria
e Milena ha addirittura cantato da
sola, accompagnata da un pianista e da un violinista. Il successo
è stato notevole, gli applausi calorosi. Ma ancora più grande la
soddisfazione per aver dimostrato come la musicoterapia, fondamentale nel percorso riabilitativo,
arricchisca lo spirito e offra la
possibilità di vivere esperienze
assolutamente uniche.
LESMO
Nell’ambito della prima parte
delle diverse manifestazioni
organizzate dal nostro Centro fra
ottobre e novembre (la seconda
parte si svolgerà in primavera)
con il titolo “Sempre più su…
oltre gli ostacoli” alcuni ospiti
hanno partecipato alla Giornata
sportiva “Al di là delle
Barriere”, che si è tenuta al
Centro Sportivo Comunale in
Frazione Villa Raverio. E’ stata
un’occasione importante – come
le altre iniziative di tutta la
manifestazione – per consentire
ai ragazzi di conoscersi, farsi
conoscere, confrontarsi, misurarsi con altri coetanei, incontrare alunni e studenti delle
scuole del territorio, acquistare
indipendenza e autostima.
za e si sono arricchiti a vicenda”,
come ci scrive chi c’era.
La bellezza e il profumo del
mare, l’instabile movimento
della nave, la brezza tagliente sul
viso, la paura iniziale superata
con un sorriso, il faro in lontananza, i pulsanti sul ponte di
comando: “per ognuno di loro un
pezzetto di vita, un tassello nel loro
bagaglio di conoscenze che va ad
aggiungersi a tanti altri, a cercare
di completare la percezione di quel
mondo esterno così complesso, così
variegato, così bello!”.
MOLFETTA
Una giornata indimenticabile
quella vissuta da alcuni ospiti del
nostro Centro a bordo della
Motonave
della
Guardia
Costiera di Bari, “scortati” da
un equipaggio gentile e disponibile. “Un’esperienza diversa e
intensa, un incontro di due mondi
che hanno fatto reciproca conoscen-
Un filo d’oro con i giovanissimi
“Mani in pasta”: i piccoli all’opera
Nell’ambito dell’annuale
manifestazione “Pane di
oggi… sapore di una
volta”, organizzata a San
Benedetto del Tronto (Ap)
dall’A.P.A., Associazione
Provinciale Panificatori,
e dall’A.P.C., Associazione Provinciale Cuochi, si è svolta l’iniziativa
“Mani in pasta”, che ha
coinvolto ed entusiasmato
tanti giovanissimi visitatori. Sotto la guida esperta
degli “addetti ai lavori”, i
bambini hanno imparato la
lavorazione di pane, biscotti e dolcetti, divertendosi e
impegnandosi molto. E
Per gli sposi
Molte coppie decidono di festeggiare le loro nozze acquistando
le nostre bomboniere. Altri,
invece, desiderano offrirci contributi diversi e mirati.
Così abbiamo deciso di aderire
al sito www.ameliste.it,
all’interno del quale c’è la sezione “matrimonio solidale”, dove
si può leggere una presentazione
del nostro Ente e creare una lista
nozze online scegliendoci quali
destinatari di tutti o parte dei
regali.
hanno anche conosciuto la nostra Associazione, alla quale
è stato devoluto, come negli anni passati, l’intero ricavato di
quanto offerto dai
numerosi visitatori e
partecipanti alla manifestazione.
Ancora una volta
grazie agli organizzatori,
con la speranza che i bambini e i loro familiari non
si dimentichino di noi.
Condividiamo la nostra esperienza
Continua la serie di Seminari di studio organizzati dalla Lega del Filo d’Oro ad Ancona, con
il contributo dell’Università Politecnica delle
Marche. Si vuole così condividere la più che
quarantennale esperienza di interventi educativo-riabilitativi a favore delle persone con disabilità plurime e dei loro familiari, così come
fornire un’offerta formativa al mondo della
scuola riguardante l’integrazione, le tecnologie
educative e l’innovazione didattica.
I seminari (il più recente dei quali dal titolo “La
Relazione Scuola Famiglia quando l’alunno è
con disabilità” - 25 novembre 2010) vengono
tenuti da professionisti ed esperti e vedono la
presenza di numerosi partecipanti.
N.6/2010
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DALL’ASSOCIAZIONE
VISTI DAL VICINO
«Non potrà spaccare una
freccia con un’altra, come il
leggendario
arciere
di
Sherwood, ma Santo con l’arco se la cava egregiamente».
Roberto Ballone Burini,
responsabile informatico del
Comune di Castelfidardo, è
arciere ‘di lungo corso’ e
anche istruttore di tiro con
l’arco e Santo, ospite adulto
della nostra Comunità
Kalorama è uno dei suoi
allievi, presso la Compagnia
delle Cinque Torri. Santo lo
si vede in fotografia sul sito
arcieristico, mentre tende il
suo attrezzo in perfetta
postura e si legge di lui in un
articolo che lo stesso
Roberto ha redatto: “... Per
gli arcieri osimani il sabato è
un giorno speciale... viene a
tirare con noi Santo, l’amico di
tutti... lui arriva sempre in
compagnia... La voglia di tirare è tanta, così inizia subito a
montare il suo arco, mentre gli
prepariamo un bersaglio fatto
apposta per lui… Finalmente
inizia a tirare e io gli sto vicino
tutto il tempo perché così Santo
si sente più sicuro. Arrivano le
prime frecce nel centro e lui
esprime a modo suo tutta la
sua felicità, arrivano anche i
primi erroracci, commentati
con un ‘oooh!’ di disappunto…”. Poi, a fine articolo,
Roberto precisa: “ …Dimenticavo di dirvi che Santo è un
ospite della Lega del Filo d’Oro
di Osimo, che è un sordocieco,
ma questo non cambia niente,
non credete? Perché lui è uno
di noi, proprio uguale a noi.
Un vero arciere!”
«Non avrei mai creduto – racconta Roberto – quindici anni
fa, di poter insegnare a tirar
frecce alle persone sordocieche,
eppure è accaduto e addirittura nel 2009 il Comune di
Osimo ci ha premiato per la
nostra attività di utilità sociale. Sarà stata la curiosità, sarà
stata la voglia di dare una
mano, fatto sta che quando mi
proposero di accogliere in
Compagnia alcune persone
sordocieche, accettai la scommessa. Vedi – mi fa – con la
Lega del Filo d’Oro ci si stupisce sempre. Ho cominciato con
uno, poi con due e con altri
ancora… Ricordo un sordocieco romano, dal carattere divertentissimo… Dopo tanti anni
che ho a che fare con gli utenti
dell’Associazione non so se ho
fatto più bene io a loro o, invece, loro a me. Non puoi non
sentirti diverso da com’eri
dopo aver scoperto che cosa
queste persone, se debitamente
indirizzate, sono in grado di
fare, quali autonomie sono in
grado di sviluppare e mantenere. E allora capisci che tipo di
lavoro svolgono alla “Lega” e ti
senti compartecipe, perché
anche noi arcieri in realtà con
Santo applichiamo alcuni principi riabilitativi che premiano
l’impegno fisico abbinandolo al
divertimento…» Già, ma qui
si tratta di non vedenti.
Come possono centrare un
bersaglio con una freccia?
«Mai dire mai – riprende
Roberto – Se dominasse la
filosofia dell’impossibile, dell’arrendersi, allora la Lega del
Filo d’Oro non sarebbe mai
esistita. Noi arcieri esperti
abbiamo cominciato con pochi
mezzi e con tanta inventiva,
mettendo in opera tutta una
serie di ausili studiati per aiutare l’arciere non vedente a sviluppare la sensazione dello
spazio e della profondità. A
Santo abbiamo allestito una
pedana speciale, alta solo due
centimetri, che lungo un lato
reca una stanga di legno. A lui
non resta che allineare i talloni
lungo la stanga per ‘sapere’ di
essere in linea con il bersaglio.
Non solo: un altro ausilio lo
aiuta a orientare la mano dell’arco e una corsia privilegiata
gli serve per andare e tornare
dal bersaglio. Santo è in grado
di fare tutto da solo, dal tiro al
recupero delle frecce, compreso
il conteggio dei punti, Sì, perché lui dispone di un bersaglio
ispirato al sistema “Braille”,
con i cerchi concentrici in rilievo. Per cui si rende conto tattilmente di dov’è andata a conficcarsi la sua freccia. Ah, un’altra cosa volevo dirti. Da dodici
anni noi delle ‘Cinque Torri’ ci
presentiamo sui campi di gara
con il logo della “Lega” stampigliato sulle nostre tute. Ne
siamo molto orgogliosi!»
La RAI ci aiuta a ricordare
il mondo della sordocecità
“Come si sviluppa il pensiero
in un ragazzo sordocieco che
non può attingere né a immagini né a parole? Quali sono i
suoi poteri nascosti?” Queste
e molte altre le domande
rivolte al nostro testimonial
Renzo Arbore, ospite lo
scorso 27 ottobre alla trasmissione di Rai2 “Voyager
– Ai confini della conoscenza” condotta da Roberto
Giacobbo. Esaurienti le
risposte di “zio Renzo”, che
ha spiegato come si possano
sviluppare molte potenzialità in persone che non vedono e non sentono attraverso
il percorso riabilitativo studiato dalla Lega del Filo
d’Oro. E Alberto, giovane
sordocieco nostro ospite da
molti anni e presente in trasmissione con la sorella, è
riuscito a dimostrare i traguardi raggiunti con gesti e
sorrisi più eloquenti di
qualsiasi parola.
Francesco Ardizzino,
vicepresidente del nostro Comitato delle Persone Sordocieche, intervistato il 6 novembre
durante il TG1 delle
20,00, ha spiegato che
una riabilitazione mirata può far recuperare
una vita piena e dignitosa, com’è avvenuto
per lui, che riesce a realizzare lavori bellissimi
con molti materiali – dai
tappi di sughero alle mollette
di legno e altro ancora –, in
qualità di tutor, insegna a
persone che non vedono e
non sentono a sviluppare
abilità manuali e sensoriali.
WWW.
Grazie a Roberto anche la “Lega” ha il suo Robin Hood
Visita il sito
www.legadelfilodoro.it
E, se vuoi ricevere le ultime notizie sulla
nostra Associazione direttamente nella tua
e-mail clicca su
N.6/2010
PAG I N A 8
AV V E N I M E N T I
Itinerari
fra arte e sapori
“E…state con noi” e
“Suoni emigranti festival”: questi i titoli dei
due interessanti itinerari “fra arte e sapori”
organizzati tutte le
domeniche di agosto e
la prima di settembre
dai Supermercati “Piccolo” di Sant’Anastasia
(Na). L’intero contributo
offerto dai numerosi
partecipanti a questi
appuntamenti di intrattenimento e degustazione è stato devoluto alla
nostra Associazione e
consegnato a Renzo
Arbore, in concerto a
Formia, che ha ringraziato a nome di tutti noi
i generosi organizzatori
dell’iniziativa per questo aiuto prezioso.
Musica
e solidarietà
Questo il messaggio
lanciato al suo pubblico dal contrabbassista
Roberto Pomili durante il bellissimo concerto
che ha tenuto lo scorso
ottobre nel Palazzo
Bonomi Gera di Ripatransone (Ap). Come già
in passato, il musicista –
che ha suonato anche
accompagnato da un
quintetto
d’archi –
ha organizzato la
serata a
favore
della Lega
del Filo d’Oro, cui è
legato da affetto e stima.
Tanti gli applausi, profondi l’apprezzamento
dei presenti e la nostra
riconoscenza per questo
gesto così solidale.
La generosità
è di scena
Si conoscono fin dall’asilo dei loro figli i numerosi genitori che
compongono la compagnia “Findall’Asilo
Teatroinsieme”. Una
grande passione per il
palcoscenico, una gran
voglia di fare del bene
attraverso la presentazione di spettacoli sempre diversi il cui ricavato viene, dal lontano
2002, devoluto in
beneficenza a enti e
associazioni che operano nel sociale.
Quest’anno l’incasso
del musical di Alan
Menken “La Bella e la
Bestia” (Teatro delle
Muse, Ancona, 18/19
settembre) è stato destinato a noi, da Liomatic, sponsor dello
spettacolo, scelta vivamente approvata dal
folto pubblico, che ha
a lungo applaudito i
bravissimi “attori”. A
tutti grazie di cuore!
Tanti ricordi,
un aiuto,
una promessa
È un giovane e generoso scrittore esordiente e
ha pensato
ai nostri
amici sordociechi
in uno dei
momenti sicuramente
più emozionanti della
sua vita. Il suo nome è
Francesco Billeci, il
suo primo libro è “Il
passato non si dimentica”, pubblicato dalla
Casa Editrice “Gruppo
Albatros” e presentato
lo scorso 22 ottobre
presso la Biblioteca
Comunale di Borsetto
(Pa). Fra le pagine i
ricordi dell’autore, nel
nostro cuore la gratitudine per l’aiuto che ci
ha offerto destinandoci
i proventi della serata di
presentazione e per la
promessa di devolverci
parte del ricavato delle
vendite e di pensare ancora a noi in futuro, con
i suoi prossimi libri.
Una serata
“di tutto cuore”
Così, anche quest’anno,
hanno trascorso una
splendida serata di gala
all’Hotel Crowne Plaza di
Roma i numerosi amici
di Alfredo e Antonella
Peluso, da più di quindici anni nostri preziosi
sostenitori. Cena e intrattenimento a cui nessuno ha voluto mancare, per divertirsi ma,
soprattutto, per offrire
un concreto aiuto alla
nostra Associazione e a
tutte le persone sordocieche che seguiamo in
tante parti del territorio
italiano. Come negli
anni passati il contribu-
to è stato davvero generoso: il grande cuore
degli organizzatori e di
tutti i partecipanti è
stato il vero protagonista
della bellissima serata!
Una gara
regala un sorriso
Erano più di ottanta,
soci e amici, i partecipanti al torneo di golf
“Gara Memorial Giancarlo Notari” organiz-
CI HANNO AIUTATO
● Comitato “Sagra delle Vongole” - Marina Palmense (Fm)
● Organizzatori Torneo di calcio giovanile “Marozzi-Martellini” - Porto S.
Elpidio (Ap)
● Pro loco - Montemonaco (Ap)
● Agriturismo “Il Giardino di Roncosambaccio” - Fano (Pu)
● Comitato “Sagra Francescana” - Napoli
● Montega S.r.l. - Misano Adriatico (Rn)
● Leo Styling - Mestre (Ve)
● Società Ciclistica “Alma Juventus” - Fano (Pu)
● “Compagnia dell’Utile e del Futile” - Ragoli (Tn)
● Fondo Piloti Porti Italiani - Roma
● Dipendenti Comune - Marino (Rm)...
... e tantissime altre persone che ci hanno devoluto i loro contributi o hanno
organizzato manifestazioni a nostro favore
Trilli nell’Azzurro
L A P O STA
Cara Lega del Filo d’Oro,
siamo i ragazzi del
Noviziato Clan di Valvasone (Pn) e abbiamo
prestato servizio al vostro
Centro di Osimo dal 18 al
25 luglio. Vogliamo ringraziarvi per aver dato
l’opportunità a ognuno di
noi di vivere questa nuova
ed emozionante esperienza. Non siamo abbastanza
abili con le parole per
descrivere quello che
abbiamo provato durante
quella settimana e non
zata presso il Montelupo Golf Club di
Montelupo Fiorentino,
dalla moglie, signora
Elettra, che ci ha offerto
l’occasione per farci conoscere e per aiutarci.
Noi, infatti, eravamo
presenti con il nostro
materiale informativo e
promozionale e abbiamo ringraziato di cuore
per il contributo raccolto, che regala un sorriso
ai nostri ragazzi.
troviamo sinonimi per raccontarvi le emozioni che
abbiamo vissuto.
Sicuramente porteremo
sempre con noi i ricordi e i
volti di questi ragazzi speciali, che ci hanno insegnato che esistono modi diversi, ma non meno dignitosi,
di vivere la vita. Le foto
che vi mandiamo ci fanno
rivivere quei momenti ogni
volta che le guardiamo e
mantengono in ciascuno di
noi il vostro ricordo sempre
vivo e lucido. Speriamo
possano fare lo
stesso “effetto”
con voi.
Un forte abbraccio a tutti voi,
grazie ancora.
Valvasone,
8 ottobre 2010
Siamo noi tutti,
cari ragazzi, che
ringraziamo voi per la
settimana che ci avete
regalato. Avervi vicino,
con la vostra allegria, i
sorrisi, i canti, i giochi e
tanta tenerezza, è stato
davvero bellissimo per i
nostri ospiti. Voi, come
tanti altri scout nel corso
degli anni, come i volontari e gli amici che trascorrono parte del loro
tempo con noi, portate
un aiuto prezioso e indimenticabile. I nostri
ragazzi, è vero, sono “speciali” come voi dite e
sanno offrire sensazioni
ed emozioni uniche anche
a chi è al loro fianco ogni
momento della loro vita,
perché un loro sorriso,
una loro carezza hanno
un valore immenso.
Voi ci avete aiutato a farli
sorridere e noi non vi
dimenticheremo!
Carissimo Angelo Pio,
ho letto con grande ammirazione il tuo “curriculum”
e ho guardato con tanta
simpatia il tuo bel viso che,
nonostante la grave disabilità, trasmette serenità
anche a me che, alla mia
veneranda età (il 16 novembre compio 90 anni), a
volte accuso i miei inevitabili acciacchi.
Scusa se tramite il c/c
postale ti mando una misera somma, ma sono una
povera pensionata e ricevo
tante richieste di aiuto dai
vari Enti ai quali desidero
aderire. Permettimi di
abbracciarti come fossi tua
Nonna e ti prometto una
preghiera speciale, rivolta
al Signore perché esaudisca tutti i tuoi desideri.
Un bacio
Giuseppina F. Como,
5 novembre 2010
Angelo Pio è uno dei
nostri giovani ospiti e ha
fatto conoscere la sua
storia e il suo viso a
“Nonna” Giuseppina attraverso uno dei messaggi che inviamo periodicamente a persone generose e sensibili per raccogliere i fondi necessari
a mantenere le nostre attività e a creare nuovi
servizi per aiutare tante
persone che hanno bisogno di noi. Ed è anche
con il Suo sostegno, cara
“Nonna”, che Angelo Pio
e tutti i nostri ospiti possono sorridere, regalare
ad altri la loro serenità
conquistata, vivere una
vita tranquilla e dignitosa a cui hanno diritto.
Auguri per i Suoi splendidi 90 anni e grazie per
le affettuose parole e il
prezioso contributo!
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