Luglio - Agosto
Settembre - Ottobre
n.4-5/2010
Notiziario ufficiale
Dal 1964
DELLA LEGA DEL FILO D’ORO
Una lunga storia
di solidarietà
per i sordociechi
Lega del Filo d’Oro - ONLUS
via Montecerno, 1 - 60027 Osimo (AN)
Bimestrale - Poste Italiane SpA - Spedizione in A.P.
D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46)
art.1, comma 2 - DCB Milano
L’editoriale
di Rossano Bartoli
Cari amici,
come certo avrete notato, “Trilli nell’Azzurro” n.3/2010 vi è pervenuto
con grande ritardo. Lo stesso sarebbe
successo con il n.4/2010, perciò, per
recuperare i tempi, abbiamo deciso di
inviarlo con una doppia numerazione,
ma invariato nei contenuti. Tutto ciò è
avvenuto a causa dell’improvvisa abolizione delle tariffe postali agevolate,
stabilita da un decreto interministeriale dello scorso 30 marzo, che ci aveva
costretto a sospendere le spedizioni per
l’insostenibilità dei nuovi costi. Ora,
grazie a un accordo raggiunto con
Poste Italiane, ci auguriamo di poter
riprendere il dialogo con voi. A giugno
si è tenuta l’Assemblea delle Famiglie e
ne sono emerse esigenze e necessità
che ci spronano a proseguire il cammino di crescita e di sviluppo: l’apertura
dei nuovi Centri, infatti, non basta per
rispondere alle molte richieste che ci
arrivano. La generosità dei nostri Sostenitori è per noi preziosa. Ma fondamentali sarebbero anche sensibilità e
partecipazione maggiori da parte delle
Istituzioni pubbliche: conservare le
tariffe postali agevolate e consolidare
l’iniziativa del “5xMille” vuol dire
poter continuare l’attività a favore di
chi ha bisogno. Il 13 luglio è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 161
la legge del 24/06/2010 n.107
“Misure per il riconoscimento dei
diritti alle persone sordocieche”:
torneremo presto su questo argomento
con un ampio approfondimento.
AT T UA L I TÀ
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2
LA GRANDE PARTECIPAZIONE ALL’EDIZIONE UMBRA HA CONFERMATO LA VALIDITÀ DELL’INIZIATIVA
La 7a Assemblea Nazionale delle Famiglie,
tutti insieme alla ricerca della felicità
La presentazione di Trapanese e di Cavalca, gli interventi di Mancini e dei familiari
delle persone sordocieche, il lavoro di operatori, volontari e scout decretano il successo di Nocera
DALL’ASSOCIAZIONE
Il nostro grande amico
è venuto a trovarci
“Queste giornate sono una grande opportunità per i familiari delle persone sordocieche,
per scambiarsi esperienze, sensazioni e conoscenze utili. Ma sono importanti anche per la
Lega del Filo d’Oro: dai vostri interventi si
possono trarre suggerimenti per migliorare i
nostri servizi e quindi la qualità della vita dei
nostri assistiti”. Il presidente Mario Trapanese inaugura così i lavori della 7ª
Assemblea Nazionale delle Famiglie, che
quest’anno, dall’11 al 13 giugno, si è
tenuta all’Hotel Fonte Angelica di Nocera
Umbra (Pg). Bella l’immagine che accompagnava gli inviti (due mani che liberano
il volo di una farfalla), ricco di promesse
il titolo: “Un cammino verso la felicità”. La
partecipazione di oltre 50 famiglie provenienti da dieci regioni italiane, più di 40
ragazzi disabili accompagnati da una ventina tra fratelli e sorelle ha commosso il
presidente (e non solo lui) che,...
DALL’ASSOCIAZIONE
“Navigare” per conoscerci meglio
È attivo il nostro nuovo sito Internet www.legadelfilodoro.it.
Divenuto più attuale nella grafica e nei contenuti, rende la navigazione più
semplice e intuitiva e permette di trovare più facilmente le informazioni
cercate. Pensato per essere più interattivo, il sito offre la possibilità di vedere i video delle nostre diverse attività, di collegarsi ai social networks più
noti e di scambiarsi notizie. Si presenta, inoltre, come una “vetrina solidale” perché consente di effettuare donazioni online con ogni garanzia di
sicurezza. E noi aspettiamo suggerimenti, considerazioni e critiche per
migliorarlo ulteriormente. Buona navigazione a tutti!
S T O R I E D I V I TA
CONTINUA A PAG.
5
Un lungo periodo
a Osimo,
poi di nuovo a casa
A San Benedetto del Tronto per il suo concerto dello scorso
21 luglio (un grande successo, naturalmente!), Renzo
Arbore, accompagnato da Gegè Telesforo, ha voluto fare una
bellissima sorpresa ai nostri amici sordociechi che, proprio
lì, partecipavano al secondo soggiorno estivo della “Lega”.
Sono stati momenti di grande gioia e allegria per tutti: “zio
Renzo” sei davvero grande! (foto Vendramin)
Ha 32 anni e un carattere aperto, ma,
come sostiene sua madre, quando
vuole sa 'impuntarsi'. Da molti anni
ormai Michela, che è nata a Torre
Annunziata (Na), vive con i suoi a
Boscoreale, alle pendici del Vesuvio...
NESSUNO È AUTORIZZATO A RISCUOTERE CONTRIBUTI in nome o per conto della Lega del Filo d’Oro. Chi intende effettuare donazioni può farlo mediante il c/c postale 358606 intestato a: Lega del Filo d’Oro - Osimo (AN)
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AT T UA L I TÀ
SEGUE DA PAG.
1
... nell’intervento di sabato
12, ha poi ricordato come la
realizzazione dei nuovi
Centri residenziali sia ormai
un fatto compiuto. Con
un’importante sottolineatura, che esprime gli enormi
sforzi sostenuti dalla Lega
del Filo d’Oro in questi ultimi anni per tenere il passo
con le aumentate esigenze
dei suoi utenti: “Tra pochi
giorni assumeremo il primo
nucleo di persone che lavoreranno a Termini Imerese – ha
annunciato Trapanese Siamo molto orgogliosi di questo ulteriore sforzo, che avviene
in un momento in cui altrove i
licenziamenti sono all’ordine
del giorno”.
Quale felicità?
Originale nella forma e coinvolgente nella sostanza il
saluto di Valentino Cavalca,
presidente del Comitato dei
familiari, che si è affidato al
racconto di una favola, dai
toni di un’antica parabola,
per dimostrare che il cammino verso la felicità non può
essere un percorso solitario:
“È un cammino che ha bisogno
di mezzi adeguati – ha spiegato ad un pubblico attento e
partecipe - Da soli difficilmente raggiungeremo quella meta.
Restare vicini e fare riferimento alla Lega del Filo d’Oro ci
consente di avere più mezzi e di
tendere tutti insieme verso la
felicità, che in buona parte
deriva dal benessere dei nostri
figli e di conseguenza anche dal
nostro benessere”.
Attesissimo l’intervento del
professor Roberto Mancini
del Dipartimento di Filosofia
e Scienze umane dell’Università di Macerata. Parole
semplici, le sue, che scavalcano le mere teorie scientifi-
Nel Suo
testamento
si ricordi
delle persone
sordocieche
che e abbracciano i sentimenti. I familiari capiscono e
applaudono
soprattutto
quando Mancini tocca problematiche comuni a tutti i
presenti in sala: i diritti non
rispettati, il vivere ‘contro’, la
vita intesa solo come sopravvivenza e non come ricerca,
possibile, della felicità (“Non
stiamo al mondo per sopravvivere, per soffrire, per lottare,
ma per trasfigurare la vita e
per arrivare ad una pienezza
che chiamiamo felicità. Il senso
della vita non è un’astrazione,
è questa felicità che tutti intuiamo ma alla quale stentiamo a
credere...”) Che fare, allora?
Mancini non ha dubbi:
“Generare comunità, essere
insieme… In questo spazio di
vita nessuno è ultimo.
Reciprocità profonda in cui
ognuno può essere se stesso.
Questa è la vera condizione
dell’essere felici”. Una filosofia nella quale la nostra
Associazione si
riconosce da
sempre.
con Sindrome di Charge,
hanno accennato alle grandi
difficoltà incontrate all’inizio
delle loro vicissitudini, ma
solo per evidenziare come si
possa “ricominciare”, grazie
a supporti adeguati e ad un
percorso personale di crescita e di consapevolezza.
Puntuale arriva la testimonianza di alcuni fratelli e
sorelle di ragazzi sordociechi
attraverso il video di
Michele: saper guardare con
occhi diversi le esperienze
cui la vita ci sottopone
per
cogliere quegli
attimi di felicità
che spesso si
celano dietro episodi “difficili”.
A Luigina Carrella, del Centro di Lesmo, il
compito di presentare il lavoro
che la nostra
La parola
alle famiglie
Durante il loro
intervento, Carlo e Silvana, i
genitori
di
Irene, una bambina campana
Il Suo testamento può diventare qualcosa di
molto importante. Infatti, con un lascito alla
Lega del Filo d’Oro Lei assicura un futuro
migliore a tante persone sordocieche che possono contare solo sul nostro aiuto. Anche grazie ai lasciti siamo riusciti a realizzare i Centri
di riabilitazione di Lesmo e di Molfetta e a far
proseguire i lavori a Termini Imerese e a
Modena. Ma tanti altri progetti aspettano
ancora le risorse necessarie.
Associazione svolge attraverso una sequenza di scatti
fotografici; sono attimi di
vita degli ospiti della “Lega”:
la felicità non è solo quella
che traspare dai loro volti
sereni, ma è anche quella del
personale dei vari servizi che
ogni giorno lavora per creare
quei sorrisi.
Il saluto del Comitato delle
persone sordocieche l’ha
portato il presidente, Francesco Mercurio, che non ha
mancato di ricordare come il
cammino verso la felicità sia
un percorso non facile.
Nel pomeriggio i familiari si
sono organizzati in gruppi di
lavoro, coordinati dai membri del Comitato stesso e da
alcuni esponenti dell’Ente
(Patrizia Ceccarani, William Green, Laura Mondaini e Marco Spilotri). Gli
elementi di riflessione emersi da discussioni, confronti e
testimonianze sono stati
comunicati all’assemblea
domenica mattina dal presi-
dente Cavalca, mentre è toccato, come sempre, al segretario generale della “Lega”
Rossano Bartoli il compito
di tirare le conclusioni.
Bartoli ha illustrato dettagliatamente alle famiglie lo
“stato dell’arte” dell’Ente:
progetti realizzati e da realizzare, l’innegabile complessità della situazione attuale,
ma anche l’immutato impe-
Per avere più informazioni, richieda il
nostro opuscolo lasciti a:
Ufficio Comunicazione
e Raccolta Fondi
071 7231763
gno della “Lega” perché il
miglioramento della qualità
della vita dei sordociechi e
dei loro familiari si estenda a
quante più persone possibili.
Paracadute e aquiloni
Ma che facevano nel frattempo i ragazzi sordociechi e i
loro fratelli e sorelle? Assistiti
dai nostri solertissimi operatori, dagli infaticabili volon-
tari venuti dalle diverse sedi
territoriali, da due gruppi
scout di San Salvo (Ch) e di
Gualdo Tadino (Pg) e da
alcuni animatori della parrocchia di Nocera, mettevano in pratica le teorie nei
quattro “Spazi di Felicità”
creati per loro: musica, ‘trucco e parrucco’, i massaggi
della terapista Fiorella, le
passeggiate
nel
parco
dell’Hotel, il laboratorio degli
aquiloni di Fabio, persino
una festa danzante, hanno
fatto da collante tra i gruppi,
creando importanti momenti
di socializzazione. Seguiti
dagli immancabili momenti
di commozione generale,
quando il mini-paracadute,
che da diverse edizioni
dell’Assemblea è una sorta di
“passaggio del testimone” alla
famiglia con il bambino più
piccolo, è stato consegnato
dalla mamma di Giuseppe a
quella di Dario, o quando,
durante il gran finale, ragazzi
e personale di assistenza
hanno simulato in sala il volo
di un grande aquilone, scelto
come simbolo dell’Assemblea
2010 e come tema della
straordinaria poesia letta da
Erika di cui riportiamo alcuni brani: «... Gli aquiloni sono
come i nostri figli, a volte imprevedibili spesso irraggiungibili Passi la vita a farli alzare da
terra - Corri e corri con loro fino
a restare tutti e due senza
fiato... Gli aquiloni sono come i
nostri pensieri nascosti - che trovano spazio nel cielo della solidarietà - cambiano direzione
con un sinuoso movimento - ci
sfuggono di mano se tiriamo
troppo la corda. Ma se tendi alla
felicità, incondizionatamente,
potrai volare con il tuo aquilone
eternamente. Non è quanto si
possiede, ma quanto si assapora
a fare la felicità».
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AT T UA L I TÀ
Strutture all’avanguardia, servizi adeguati,
professionalità e dedizione accoglieranno gli ospiti
I nuovi Centri, come quelli già in attività, vogliono offrire le giuste risposte alle numerose richieste che ci giungono dal territorio
struttura offrirà servizi e
ambienti adeguati alle esigenze degli ospiti, professionalità e sensibilità da
parte di tutto il personale,
esperienza e sostegno a chi
ha bisogno del nostro aiuto.
TERMINI IMERESE
2003-2010: un percorso difficile,
un traguardo raggiunto
MODENA
Guardiamo avanti
Sette anni sembrano tanti,
eppure sono davvero pochi se
si pensa al lungo lavoro com-
piuto. E ce l’abbiamo fatta: il
Centro sanitario residenziale di Termini Imerese è
pronto ad aprire le porte ai
primi ospiti siciliani provenienti da altre nostre strutture
che rientrano finalmente “a
casa”. Dopo di loro ne arriveranno ancora tanti, perché le
richieste sono davvero molte
in questa Sicilia dove la presenza della Lega del Filo d’Oro
rappresenta ora un importante
punto di riferimento.
Nel 2003 sono stati avviati i
nostri primi contatti con le
Istituzioni della Regione Siciliana
Nel 2010, dopo lunghi lavori
di ristrutturazione e di allargamento del complesso, che
hanno richiesto significativi
investimenti resi possibili
anche dall’aiuto offerto da
tanti nostri generosi sostenitori, il Centro inizia la sua attività, grazie anche alla collaborazione e alla disponibilità della
Regione Siciliana, della ASL di
Palermo e del Comune di
Termini Imerese.
Abbiamo raggiunto un traguardo importante perché la
Sì, guardiamo avanti, verso
una meta che si avvicina sempre di più. I lavori di costruzione del nuovo Centro sanitario residenziale di Modena
sono quasi conclusi, poi arriveranno gli arredi
e prenderà il via
l’iter burocratico previsto prima dell’apertura.
Ancora una volta vogliamo dire grazie a tutti coloro che ci hanno
sostenuto e ci sosterranno anche in futuro: senza di loro la meta
sarebbe stata irraggiungibile!
Tariffe postali: una brutta stangata
Lo scorso 30 marzo, un
decreto interministeriale
ha da un giorno all’altro
stabilito l’abolizione delle
tariffe postali agevolate
che consentivano alle
organizzazioni non profit
di inviare messaggi ai propri sostenitori e promuovere la raccolta fondi a
costi contenuti.
Con questo decreto le
tariffe postali sono aumentate in un sol colpo
del 500% costringendoci
di fatto a sospendere o
almeno a ridurre drasticamente le nostre comunicazioni.
Il “Decreto incentivi” del
6 maggio avrebbe dovuto
reintrodurre le tariffe agevolate, ma a tutt’oggi, pur
essendo pronto per la
firma, non è ancora stato
sottoscritto.
Dopo una campagna di
sensibilizzazione, in cui
anche la Lega del Filo
d’Oro ha svolto un ruolo
molto attivo, si è giunti a
un accordo con Poste
Italiane che ci permette di
riprendere a spedire a una
tariffa più contenuta (Postatarget creative sperimentale), ma sempre il 300%
più alta di quella in vigore
prima del decreto.
La speranza è che si possa
ritornare a una situazione
più vicina a quella prece-
dente, per continuare quel
filo diretto con i nostri
Sostenitori che, solo se
informati, possono condividere i nostri obiettivi e
aiutarci a raggiungerli.
È dunque importante sottoscrivere la domiciliazione
bancaria (RID) che ci consente di contare su risorse
costanti nel tempo e di
spendere meno per la spedizione dei nostri messaggi
e per la comunicazione.
Informarsi
ora è più facile
Per ottenere maggiori
indicazioni su come
sostenere le attività
della Lega del Filo d’Oro
o effettuare donazioni
con carta di credito
o periodiche
chiamate il nostro
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DAI C E N T R I
Estate, lungo momento di incontri,
di socializzazione e di nuove conoscenze
Le vacanze al mare e le feste per salutarsi sono sempre significative occasioni per uscire dalla quotidianità
LESMO
Al nostro Centro lombardo sono state
organizzate tante simpatiche attività
per far vivere agli ospiti esperienze e
momenti indimenticabili. Ecco quello che ci scrive Luigina Carrella, del
Centro: “E..state a Lesmo 2010 L’estate anche a Lesmo è stata davvero “
bollente”! Abbiamo iniziato con i soggiorni estivi in tre periodi diversi, tra
giugno e settembre, a Santa Margherita
Ligure, dove tutti hanno anche fatto il
giro dei negozi (e perfino qualche piccolo acquisto) nel paese dei vips, Portofino!
Alle vacanze quest’anno hanno partecipato tanti nostri ospiti, circa una trentina, accompagnati dai loro premurosi
operatori, che hanno fatto di tutto per
farli stare bene e godere dell’esperienza
marina. Per i ragazzi, oltre al sole e al
mare, è stata un’occasione per sperimentarsi nelle situazioni esterne, lontano dalle abitudini e sicurezze del Centro.
Abbiamo anche organizzato varie gite:
alcuni ospiti hanno trascorso una giornata in un fattoria didattica, dove, oltre
ad assaggiare prodotti genuini, si sono
cimentati nella lavorazione del pane e
nella cura degli animali; altri hanno
potuto “toccare” un velivolo per conoscerne al tatto le forme e le dimensioni
fingendo poi di pilotarlo; altri ancora,
assieme ai volontari, hanno fatto un
divertente picnic in montagna. Il 23
luglio c’è stata anche la Festa
dell’Estate, a cui sono stati invitati
familiari, volontari, operatori e amici
del Centro. Il pomeriggio è iniziato con i
giochi di gruppo all’aria aperta, organizzati dai nostri fisioterapisti, insieme
a operatori e utenti degli appartamenti
7 e 8. Successivamente si è gustata una
cena a buffet all’aria aperto, seguita
dall’ intrattenimento con gli amici dell’orchestra “Antonella e Tiziano” e tutti
abbiamo ballato insieme il liscio sotto le
stelle!”
MOLFETTA
Quattro giorni indimenticabili per
cinque giovani ospiti del nostro
Centro, accompagnati da operatori e
volontari, che non scorderanno più il
Villaggio Turistico “Akiris” di Nova
Siri (Ta), le strutture, le attività ricreative, ma, soprattutto, i ragazzi dell’animazione, che li hanno coinvolti
con affettuosa naturalezza e con
grande simpatia in ogni iniziativa.
Una vita normale, all’altezza di quella di tutti gli altri ospiti del Villaggio,
fra mare, divertimento, sport, gustosi
buffet, spettacoli fino a ore davvero
“piccole”, e raccontata così da chi
c’era:
“Mentre la squadra italiana perdeva…ecco QUELLI CHE VINCONO!
Finisce con una netta vittoria la fantastica esperienza estiva di un gruppo di
ospiti del nostro Centro, accompagnati
da operatori e volontari: vivere quattro
giorni in un Villaggio Turistico, totalmente immersi nella realtà di una
vacanza al mare. Indaffarata tra spiaggia, pedalò, risveglio muscolare, spettacoli, la nostra “squadra” ha dimostrato
di emozionarsi, stupirsi, divertirsi, ma,
soprattutto, di adattarsi piacevolmente a nuove situazioni. È
bastato far vivere loro questa
esperienza come l’avrebbe vissuta qualunque altro ragazzo
della loro età per segnare vincenti gol nella sfida per l’integrazione. Forse i nostri ospiti
non potranno mai leggere o
interpretare queste righe, ma
sono il nostro ringraziamento
per averci regalato valigie piene
di emozioni, valigie che non disferemo mai! Alla prossima!”
OSIMO
Due le feste che si sono svolte al
nostro Centro nel mese di luglio:
quella, tradizionale, per augurarsi
buone vacanze; l’altra per salutare gli
ospiti siciliani che a fine agosto si trasferiscono a Termini Imerese. La
prima ha visto tutti i partecipanti –
ospiti, familiari, amici, operatori e
volontari – divertirsi fra canti, balli,
giochi e tanti sorrisi. La seconda si è
svolta all’insegna dell’allegria, sì, ma
anche di una profonda commozione.
Chi lasciava Osimo per il nuovo
Centro siciliano era davvero felice
perché realizzava un grande sogno,
quello di “tornare a casa”. Ma allontanarsi da tutti coloro che tanto avevano aiutato a vivere, insegnato a
comunicare, regalato sorrisi e speran-
ze, spesso per lunghi anni, non è
stato facile per nessuno. Ospiti e
familiari hanno espresso con parole
emozionate, lacrime e abbracci stretti stretti tutto l’affetto che li legherà
per sempre a chi li ha seguiti. E i
nuovi operatori di Termini Imerese,
presenti a Osimo al termine dello
stage preparatorio, hanno potuto
capire, meglio di ogni insegnamento,
quanto sarà profondo il legame che li
unirà a tutte queste persone e quanto
da loro riceveranno.
Dalle Marche
a Piacenza,
girando il mondo
Grazia, mamma di un nostro giovane
utente, ci scrive:
“Il 19 e 20 giugno è venuto a trovarci a
Piacenza Angelo, ospite sordocieco della
Comunità Kalorama di Osimo, accompagnato da Arcangelo, simpatico volontario.
Sono stati ospiti a
casa mia per il
pranzo, insieme a
Mita – una nostra
volontaria – e ai
miei due figli,
Marco e Claudia,
prima di visitare
Grazzano Visconti, un paesino medievale
ricostruito dove Angelo ha avuto modo di
curiosare fra i molti negozietti tipici. Il giorno dopo siamo andati a Carpaneto, paese di
Mita il cui papà, di oltre 80 anni, ha l’hobby
della lavorazione del legno. Angelo ha letteralmente “esplorato” il suo laboratorio e i
vari oggetti da lui realizzati. Dopo un bellissimo pranzo a casa dei genitori di Mita e
con un “souvenir” in legno, i due amici sono
rientrati a Osimo, direi, soddisfatti. Per noi
è stata un’esperienza significativa e, nonostante il tempo piovoso, le ore trascorse
insieme sono state molto piacevoli”.
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PAG I N A 5
STO R I E D I V I TA
Michela: maionese, gelato al caffé e tante coccole
Ha vissuto alla “Lega” per undici anni e mezzo, prima di tornare nella sua Campania
SEGUE DA PAG.
1
... e a dieci minuti d'auto da
Pompei. Alla nascita, un’asfissia da parto prematuro le
ha lasciato solo un debole
residuo visivo (però ha un
buon udito) e un'atrofia cerebrale. Riesce ad esprimersi
vocalmente, ma si muove in
carrozzella.
"Come tutti i prematuri, anche
Michela è stata in incubatrice –
racconta mamma Anna
Maria – prima che, all'età di
sei mesi, ci accorgessimno delle
sue anomalie. Più tardi una Tac
ci rivelò l'amara verità: compromissioni gravi a livello
motorio e cognitivo. Ciò nonostante io e mio marito Felice
non ci scoraggiammo. Pensi che
lui aveva solo 23 anni e io poco
meno quando avemmo Michela
e forse ci ha aiutato anche la
giovane età ad affrontare l'impatto con la disabilità…"
Avete altri figli?
"Altre due figlie. Maria Rosaria
e Luciana, la più piccola, entrambe molto legate alla sorella. Eravamo a Nocera Umbra,
il mese scorso, all'Assemblea
nazionale dei Familiari, per
portare la nostra testimonianza
e le nostre idee…"
di riportarla a casa e di farla
seguire da un operatore territoriale perché la ragazza non
perdesse le abilità acquisite…"
“Gioiosa,
ma con giudizio”
E che avvenne?
"Un anno dopo, il dottor
Coppa, che era venuto a vederla, disse che Michela era "un
fiore", per sottolineare come
l'umore di mia figlia fosse cambiato. Michela era 'esplosa'. Si
vede – aggiunge scherzando
mamma Anna Maria - che le
mancava l'aria di Napoli.
Adesso lei, che è seguita da un
operatore della Sede napoleta-
“Quel treno
per Osimo”
Come continua la storia della
nostra Michela?
"Con la scoperta della Lega del
Filo d'Oro. Una nostra amica
di Milano era in contatto con
una suora che conosceva questa
Associazione, così seguimmo
l'iter per essere accolte e a due
anni di età Michela si presentò
a Osimo per una prima visita.
Allora non possedevamo l'automobile, viaggiavamo in treno,
spesso in condizioni disagiate,
io, Michela e Maria Rosaria
che non mi abbandonava mai,
mentre Luciana tutte le volte
che noi partivamo andava in
crisi, fino a farsi venire la febbre a quaranta. Mio marito
lavorava (papà Felice è un
dipendente Telecom attualmente 'in mobilità' n.d.r.) e
dovevo gestire questa situazione da sola. Non me li dimentico più quei treni. A tre anni e
mezzo Michela entrò a Osimo e
ci rimase per i successivi 11,
facendo gradualmente quei
progressi che per noi erano
miracoli. Crescendo in età, la
dottoressa Ceccarani e il dottor
Mauro Coppa ci consigliarono
na della "Lega" (per noi è come
un altro figlio e per le mie
ragazze un fratello) ed è seguita a domicilio due volte a settimana da un altro operatore
pagato da noi, fa fisioterapia e
musicoterapia. Tutti giorni,
inoltre, frequenta un Centro
dove lavorano anche ragazzi
Down, che le vogliono un gran
bene e tra i quali lei si trova
perfettamente a suo agio. Le
sorelle (Luciana lavora a Roma) le telefonano non meno di
tre o quattro volte al giorno per
sapere come sta. Quando le
condizioni di salute glielo consentono, Michela partecipa
volentieri anche alle riunioni e
alle uscite organizzate dalla
Sede territoriale, con operatori
e volontari.
Insomma, fa la sua vita".
Carattere e gusti?
"Mangia poco,
non ama la
pasta e in questo
è poco napoletana.
Preferisce maionese, gelato al
caffè e tante coccole, che però rischiano di 'viziarla' un po'
troppo. Ha un
buon carattere,
ma… se si
impunta sono
dolori:
non
riesco a capire
cosa
vuole,
tanto che recentemente mi sono
rivolta alla dottoressa
Ceccarani per qualche consiglio. Ad ogni modo,
non mi lamento, se penso a
come sarebbe potuta andare
senza Osimo. Quando incontro
altre mamme, sento la differenza 'culturale' tra chi ha appreso
i valori della "Lega" e chi questa
esperienza non l'ha ancora
fatta".
“L’amico di famiglia”
Michela lo chiama affettuosamente “Poldino”. Leopoldo è
un operatore della sede territoriale di Napoli (con lei nella
foto a sinistra), uno che la
conosce bene: “Lei è stata una
delle prime ad essere seguita da
un educatore sul territorio.
Andavo a casa sua due, tre volte
a settimana, e ci torno ancora,
perché il nostro compito è quello
di riprendere una serie di modalità finalizzate al mantenimento
delle abilità acquisite e a essere
modello per i genitori e per gli
operatori domiciliari del Comune. Persino le uscite e le altre
attività della nostra Sede, al di
là dell’aspetto ludico, perseguono questi scopi. Tra noi si è stabilito un rapporto di familiarità
e di fiducia che sta alla base dei
piccoli-grandi successi nel settore riabilitativo, tant’è che mi
chiamano “il figlio adottivo”.
Michela frequenta un Centro
diurno, poi torna a casa dai
suoi. Ha anche avuto un suo
momento di notorietà quando
fummo filmati insieme, a casa
sua, in occasione del centenario
di una delle tre grandi associazioni sindacali: un’inchiesta sul
ruolo di noi operatori sociosanitari. Il carattere? Direi gioioso:
ama molto la musica, per tacere delle coccole e della carta
argentata, sì, proprio quei fogli
di alluminio che servono per
confezionare dolci o regali. Evidentemente prova delle sensazioni particolari. Tra qualche
minuto sarò da lei: la ospito per
un giorno a casa mia, proprio
come fosse una sorella. La famiglia di Michela, infatti, è in partenza per Roma, dove Maria
Rosaria si laurea in Scienze
della Formazione e lei non è in
grado di affrontare lo strapazzo
di un viaggio-lampo. Rosaria è
quella che accompagnava sempre sua madre a Osimo e i suoi
studi sono in linea con quanto
emerge durante le Assemblee
dei Familiari a proposito del
supporto anche tecnico, oltre
che affettivo, che fratelli e sorelle delle persone sordocieche
offrono ai loro cari”.
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PAG I N A 6
DALLE SEDI
Attività nuove per conoscere realtà diverse
Profumi di biscotti o di erbe aromatiche, giochi e allegria fra mare e sole: tanti modi per sentirsi vivi
OSIMO
Alcuni amici sordociechi
seguiti dalla nostra sede
marchigiana, accompagnati
da operatori e volontari,
hanno vissuto momenti
davvero interessanti e,
soprattutto, decisamente
diversi dalla realtà quotidiana. Ecco il racconto di una
di loro:
“Sono Aldesina, abito da sola
a Jesi. Un po’ di tempo fa,
insieme ad altri amici sordociechi, ho partecipato ad una
“attività esperienziale” organizzata da Maria Pia, assistente sociale della sede di
Osimo. Siamo andati nella
fattoria didattica “La casa
sull’albero” di Chiaravalle
(An), dove Roberta e Lucia,
due persone che gestiscono
direttamente le attività
manuali, ci hanno insegnato
come si fanno pane e
biscotti. Ognuno di noi era
affiancato da un volontario.
Insieme con loro ci siamo
divertiti a fare forme diverse,
soprattutto dei biscotti; la cottura è avvenuta poi nel forno
a legna. Avevo pensato che
fosse tutto molto semplice, in
realtà ho imparato che ci sono
dei passaggi importanti da
fare, soprattutto per la lievitazione del pane. Alcuni di noi
abitano da soli e
sicuramente non
si metteranno a
fare il pane in
casa da mangiare durante la settimana, però è
stato bello mettersi alla prova.
Prima di andare
via, Roberta ci
ha consegnato
due sacchettini
con il pane e i
biscotti fatti da ciascuno di
noi. Il bel tempo ci ha permesso di fare una passeggiata nel
parco di Chiaravalle prima di
tornare a casa”.
MODENA
Dalla nostra sede territoriale
ecco il racconto di una bellissima esperienza vissuta in
una giornata d’estate, piena
di sole e di profumi:
“Casola Valsenio, paese
delle erbe e dei frutti dimenticati, sulle colline
faentine. Il Giardino delle
Erbe, intitolato al suo fondatore Augusto Rinaldi Ceroni, è
un giardino botanico che ha
l’obiettivo di conservare e coltivare piante di interesse medicinale e aromatico. Si trova su
una collina, occupa quattro
ettari di terreno ed è una
mostra permanente di piante
officinali, aromatiche, medicinali, da essenza, da cosmesi e
mellifere. Con i nostri amici
sordociechi e i volontari abbiamo visitato il giardino e creato
un profumo con le essenze
delle piante cha abbiamo raccolto. Ci siamo recati poi al
ristorante vicino dove abbiamo
degustato un menù a base di
erbe e frutti dimenticati. Nel
pomeriggio siamo rientrati a
casa portando con noi i tanti
profumi della giornata.”
Un filo d’oro con i giovanissimi
Felicità è saper dare tanto amore
L’amore degli scout di
San Salvo (Ch) e di
Gualdo Tadino (Pg) e dei
ragazzi che appartengono
al Gruppo Giovani della
Parrocchia “Assunzione
di Maria” di Nocera Umbra si è espresso con allegria e con dolcezza durante i giorni dell’Assemblea
Nazionale dei Familiari lo
scorso giugno. Sono stati
loro, gli scout, ad aiutare i
ragazzi disabili mentre genitori e familiari partecipavano
ai lavori, a coinvolgerli in
mille attività diverse, a intrattenerli, divertendoli, per
tante ore. E sono stati loro, i
Giovani della Parrocchia, a
tenere compagnia ai fratelli e
alle sorelle non disabili creando tanti momenti sereni e
indimenticabili. Al termine
dell’Assemblea, Daniele, capo
scout, a nome di tutti questi
ragazzi ha voluto rispondere
così ai tanti ringraziamenti ricevuti dai familiari: “Ci
è stato detto fin da piccoli,
quando entriamo nelle parrocchie e nei gruppi scout,
che è solo dando che si riceve, che è solo amando che si
può capire l’amore. Vorrei
ringraziare voi genitori, che
ci avete dato la possibilità,
in questi giorni, di sperimentare, di vedere il grande
amore che voi provate per i
vostri figli e il grande amore che
loro sanno dare a chi sa dare
loro amore. Grazie!”.
Grazie a tutti voi ragazzi: cercate di restare sempre così
“belli dentro”!
MOLFETTA
Ci hanno scritto: “A conclusione delle attività ludico- ricreative “Ludolega”, la nostra sede
territoriale pugliese, con la preziosa collaborazione di una
decina di volontari, ha
organizzato un’intera giornata al mare con i bambini.
Per completare l’allegra
combriccola si è aggiunto
anche qualche genitore,
invogliato all’ultimo momento dalla calura estiva a
staccarsi per un giorno dalle
faccende quotidiane.
Arrivati in spiaggia, in località
Margherita di Savoia, presso
un lido adeguato per tutte le
nostre esigenze, tutti noi –
volontari, genitori e bambini –
ci siamo buttati in acqua e lì è
iniziato il vero divertimento tra
schizzi, tuffi e, dopo, giochi
sulla sabbia. La giornata è continuata con il pranzo presso il
ristorante del lido, seguito da
un po’ di relax pomeridiano in
spiaggia. Verso sera siamo tornati a casa, un po’ stanchi, ma
con il sorriso stampato sul
volto, evidente segno di una
piacevole giornata trascorsa in
bella compagnia”.
Portali solidali
Negli ultimi tempi, nel web si stanno diffondendo sempre più
numerosi “Portali solidali” che consentono di sostenere cause
sociali attraverso donazioni online.
L’obiettivo di tali iniziative è quello di aumentare la raccolta
fondi delle associazioni non profit che ne fanno parte attraverso uno strumento economico, semplice e sicuro che permette di
effettuare immediatamente la donazione via web.
La nostra Associazione è presente direttamente su alcuni di
questi:
Il Mio Dono: una piazza virtuale dove Unicredit sostiene l'incontro tra le Organizzazioni Non Profit e tutti coloro che vogliono dare una mano a questo settore offrendo un aiuto concreto
(www.ilmiodono.it);
Fare solidale: uno spazio che il Gruppo Bipiemme ha ideato e
promosso per favorire l’incontro e la conoscenza tra i protagonisti della solidarietà (www.faresolidale.it);
Donami.org: un progetto creato da Cemit del Gruppo
Mondadori per sostenere, attraverso la creazione di un fondo
speciale, le Associazioni senza scopo di lucro
(www.donami.org);
Yahoo! For Good: una piattaforma creata da Yahoo! per sostenere le cause sociali
(http://it.promotions.yahoo.com/forgood/).
N.4-5/2010
PAG I N A 7
DALL’ASSOCIAZIONE
VISTI DAL VICINO
Da alcuni anni, fra le mete per
le vacanze della Lega del Filo
d’Oro, ha fatto il suo ingresso
con grande soddisfazione di
tutti i partecipanti, la struttura
di San Benedetto del Tronto
(Ap) gestita dalla Cooperativa
13 maggio. L’Hotel Domus
Mater Gratiae ospita famiglie,
gruppi parrocchiali, colonie e
organizzazioni non profit di
tutta Italia, disponendo di
ambienti senza barriere architettoniche e camere attrezzate
per ospitare disabili.
Per la Lega del Filo d’Oro rappresenta una meta comoda da
raggiungere in Centro Italia,
nonché l’occasione di far godere ai ragazzi – e ai numerosi
volontari che li accompagnano
- un ambiente marino organizzato in modo da farli sentire a
proprio agio. L’occasione delle
vacanze, infatti, è un grande
stimolo per i nostri amici sordociechi ed è uno dei momenti cui l’Associazione dedica
molta cura per gli effetti terapeutici che offre, insieme al
divertimento.
Molto lo si deve al Direttore
dell’Hotel, Davide Fosci, che
unisce all’ospitalità della professione alberghiera, un impegno allegro e spontaneo che
deriva da una lunga frequentazione con il mondo sociale,
contraddistinta anche dal servizio civile svolto nella Comunità di Capodarco accanto
ai disabili. Forse per questa
sommatoria di esperienze personali e di scelte di vita, si è
trovato da subito in sintonia
con i nostri ragazzi e riesce a
gestire uno staff di 27 persone
capace di dedicare a tutti le
necessarie attenzioni, fatte di
modi gentili e qualche battuta.
Davide ha sempre pensato che
la disabilità psico-fisica fosse
impegnativa da gestire per le
scarse abilità cognitive delle
persone, ma ha scoperto con la
Lega del Filo d’Oro che il lavoro di cura può essere anche più
impegnativo e per questo
ammira molto l’organizzazione
delle vacanze in cui sono coinvolti non tanto gli operatori
professionali, ma i volontari.
“Uno degli aspetti che rende la
vacanza un’esperienza per tutti,
consiste nell’avere contemporaneamente nella struttura famiglie
e privati con i ragazzi della Lega
del Filo d’Oro. Per loro è importante arrivare in un luogo comodo, accessibile anche per chi ha
bisogno di una sedia a rotelle, ma
nel quale si respira allegria: in
sala da pranzo, nel parco e
soprattutto nel gazebo a bordo
piscina dove si beve il caffè dopo i
pasti, le risate sono sempre presenti, così come i contatti tra persone diverse. Anche la spiaggia,
dove l’Hotel ha i propri ombrelloni, è un momento spensierato:
spesso le famiglie raccontano
del vicino di ombrellone che
ha un modo diverso di
comunicare e che diventa
stimolo all’apertura per
tutti, per capirsi, per chiacchierare, per stare insieme.”
La vicinanza crea sempre
situazioni divertenti e occasioni di confronto che si
trasformano in esperienza
per tutti, a qualsiasi età. Per
Davide il rapporto con i
sordociechi ha rappresentato un momento di riflessione e di paragone con se
stesso e con le tante persone
che vede ogni giorno: “dai disabili, ma in particolare dai non
vedenti e da coloro che vivono su
una sedia a rotelle, ho imparato
con stupore la calma, la tranquillità e la serenità dei movimenti e
del modo di affrontare la vacanza, ma in generale la vita. Se
penso a me e a tutti coloro che
vedo arrabbiarsi per dettagli o
aspetti futili, penso che ci sia
molto da imparare, riscoprendo i
giusti ritmi e i valori delle cose.”
I preparativi per l’arrivo dei
gruppi della Lega del Filo
d’Oro, per soggiorni di una o
due settimane, vertono soprattutto sulle serate. Ebbene sì:
musica, karaoke e ballo, con
l’intermezzo del cocomero,
sono la base delle feste serali
che i nostri amici sordociechi
dimostrano di apprezzare moltissimo. E anche qui una nota
di Davide: “è bello organizzare
queste serate perchè c’è grande
partecipazione e i vostri giovani
si sanno divertire... e io con loro!”
Perchè il trucco è sempre lo
stesso: divertirsi facendo insieme le stesse cose.
Bilancio Sociale:
volontà di trasparenza e informazione
Un impegno nei confronti
dei nostri soci, dei sostenitori o di persone e aziende
interessate, quello di presen-
tare l’attività della Lega del
Filo d’Oro nel corso di un
anno: chi siamo e come operiamo; come sono e come
funzionano i nostri Centri
(dalle strutture alle attività,
dagli ospiti al personale);
cosa fanno le sedi territoriali
e i numerosi volontari; quali
progetti sono stati avviati.
Ecco il significato di questa
pubblicazione relativa all’anno 2009 di cui alleghiamo
un estratto in questo numero
di “Trilli nell’Azzurro”.
Chi desidera leggerlo in versione integrale può trovarlo
sul nostro sito
www.legadelfiloro.it
oppure richiederlo all’Ufficio
Comunicazione e Raccolta
Fondi - tel. 071.7231763
fax 071.7231916
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Tante esperienze significative grazie anche alla “Lega”
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N.4-5/2010
PAG I N A 8
AV V E N I M E N T I
Un libro,
un ricordo,
un aiuto
Un papà sensibile e
generoso, l’avvocato
Corrado Zucconi Galli
Fonseca di Camerino
(Mc), ha pubblicato un
bellissimo libro dal titolo “San Venanzio di
Camerino
nell’arte
(storia per immagini)”
dedicato alla memoria
della giovane figlia
Silvia, prematuramente
e tragicamente scomparsa. Il volume è stato
presentato in diverse
località delle Marche e
anche a Roma, ottenendo un vivo successo. E
questo papà dal cuore
grande ha deciso, insieme a sua moglie, di
devolvere tutti i proventi al nostro Ente, per
ricordare la dolce Silvia,
per aiutare tutti i nostri
ragazzi. Grazie!
Basta un “clic”
per darci
una mano
E di “clic” ne hanno
scattati tanti Walter
Selva e Umberto Gentili, due fotografi di
Viterbo, che hanno organizzato la mostra
“Prima di un caffè, tra
pagine bianche e bagliori” ospitata gratui-
tamente in uno dei
locali dell’Amministrazione Provinciale di Viterbo
grazie
alla
dott.ssa Daniela Bizzarri, consigliera per le
Pari Opportunità. Grande l’affluenza di pubblico, notevole il successo
della manifestazione e
della vendita delle foto,
il cui ricavato ci è stato
generosamente devoluto dai due artisti che
ringraziamo di cuore.
La nuova “zia”
dei nostri ragazzi
Così ci scrivono dalla
nostra sede di Napoli:
“Se Renzo Arbore è lo
“zio” di tutti i nostri amici
sordociechi, la signora
Lella Collaro di Torre
del Greco (Na) è la “zia”
di quelli campani.
Nonostante la crisi, infatti, i contrattempi e i problemi, “zia Lella” non è
venuta meno al suo ormai
tradizionale impegno di
organizzare l’annuale
mercatino con lotteria per
raccogliere fondi a nostro
favore. Tanti i partecipanti, tanta la stima
dimostrata per il lavoro
che svolgiamo. Il nostro
grande grazie va anche
al marito, il sempre
accogliente signor Salvatore, alle simpaticissime figlie Lucia e Liliana,
al “cassiere” dell’iniziativa, il precisissimo signor
Antonio che, insieme alla
signora Collaro, hanno
fatto della solidarietà il
loro cavallo di battaglia!”.
Una vetrina
prestigiosa
E’ quella del 1° IFT
Men’s Future - Torneo
Internazionale di Tennis Maschile che si è
svolto lo scorso luglio
presso il Circolo
Tennis di Fano (Pu), a
cui hanno preso parte
10 fra i primi 300 giocatori del ranking
mondiale e tanti giovani e promettenti atleti
giunti da ogni parte del
mondo. Un “vetrina
prestigiosa”, che ci ha
consentito di farci
conoscere dal folto
pubblico perché i generosi organizzatori hanno deciso di devolvere
il ricavato degli ingressi
a offerta libera alla
nostra Associazione.
Grazie a tutti!
Alla festa
c’eravamo
anche noi
San Raimondo Nonnato è stato festeggiato
“alla grande” per tre
interi giorni da tutti
coloro che frequentano
la Parrocchia a lui
dedicata e da tanti abitanti di quel quartiere
di Roma. E noi c’eravamo, con uno stand
messo a nostra disposizione e “presidiato” da
un’ instancabile volontaria, Bettina, con due
amici sordociechi accompagnati dagli interpreti LIS e con la famiglia di un ragazzo
seguito dalla nostra
sede territoriale. Tutto
questo ci ha consentito
anche di raccogliere
fondi da destinare alle
diverse attività in corso.
Pedalando
su e giù per i colli
E’ ormai tradizione che,
insieme agli organizzatori, i numerosissimi
ciclisti iscritti alle
annuali manifestazioni
“Gran Fondo dei Colli
Piceni” di Servigliano
(Ap), “Trofeo Rigoberto Lamonica” di
Osimo (An) e “Cicloraduno della Solidarietà” indetto dall’Associazione “Tutti a
Ruota” di Roma pedali-
Anche noi tutti pensiamo a
Laura con immenso affetto:
luto: un sostegno davvero significativo, che
dimostra ancora una
volta la grande sensibilità di tutti questi nostri
generosi amici su due
ruote!
CI HANNO AIUTATO
● Inner Wheel - Trani
● Lions Club Prato Host
● I bambini del Metapontum Village - Metaponto (Mt)
● A.V.I.S. Sez. Gradara e Circolo Fanano - Rimini
● Dipendenti Spazio 6 e Spazio Blu - Carpi (Mo)...
... e tantissime altre persone che ci hanno devoluto i loro contributi o hanno
organizzato manifestazioni a nostro favore
GRAZIE DI CUORE…
…ai familiari della signora Elisa Pinazzi, nostra affezionata sostenitrice scomparsa
5 anni fa, che hanno voluto ricordarla offrendoci un generoso sostegno e…
…agli amici di Busto Arsizio dell’artista Pierangelo Bertoli, che vive da 8 anni nella
loro memoria: a suo nome, come ogni anno, ci hanno aiutato con i loro contributi.
Anche noi ricorderemo sempre Elisa e Pierangelo!
Trilli nell’Azzurro
L A P O STA
Stimatissima Direzione,
vorremmo esternare a tutta la
vostra équipe medica e a tutto
il vostro personale un grazie
che sale dal profondo del
nostro cuore per la serietà
professionale, per le cure assidue, per le attenzioni dimostrate verso la nostra cara
figlia e nipote Laura, accolta
presso la vostra struttura di
Lesmo e scomparsa lo scorso
29 maggio. Siamo certi che
ora quel piccolo Angelo veglierà sul vostro percorso futuro,
affinché possiate continuare a
donare serenità e amore a
coloro che in vita hanno avuto
poco ma hanno dato tanto.
Sarete sempre nel nostro cuore
e nelle nostre preghiere.
La mamma e le zie
Renate (Mi)
no su e giù per i colli
delle Marche, del
Piceno e del Lazio pensando a noi e ai nostri
ragazzi. Come avviene
da tanti anni, infatti,
parte del ricavato delle
tre gare ci è stato devo-
il suo ricordo ci accompagnerà sempre e ci darà la
forza di continuare il nostro
cammino con grande impegno.
... Sono la mamma di Concetta e Antonella...
Ho nella mente e soprattutto
nel cuore tante cose da dire
alla Lega del Filo d’Oro, tanta
gratitudine. Sono venuta per
la prima volta alla “Lega” nel
luglio del 1968, quindi sono
42 anni che faccio la pendolare dalla Sicilia, ma questo non
mi è pesato perché, sin dal
primo incontro, ho capito che
questa era la sede giusta per le
mie figlie, ho trovato tanta
accoglienza, aiuto, sostegno
morale e soprattutto professionalità.
Ricordo con piacere Marabini,
Emilia Narcisi, l’assistente
sociale, il dottor Bartoli che
era presente sin da allora,
ancora universitario faceva il
volontario e non posso dimenticare quante volte mi ha
accompagnato alla stazione
di Ancona, perché ai tempi
l’aereo non esisteva! Avere la
Lega del Filo d’Oro in Sicilia
per me poteva essere solo un
sogno e invece adesso è una
realtà!
Vorrei dire grazie a tutti: operatori, psicologi, pedagogisti,
assistenti sociali, infermieri,
medici; agli insegnanti, che in
tutti questi anni sono stati
veramente tanti e che, oltre al
loro ruolo, si sono sostituiti a
me facendo veramente “da
mamma”.
Grazie anche alle signore
delle pulizie e a quelli della
cucina... Adesso il mio desiderio più grande è che si possa
continuare in Sicilia con lo
stesso stile e con lo stesso
amore che c’è stato qui. Grazie
a tutti!
Nunziata
Troina (En)
un mondo di bene e ve ne vorrò
sempre.
La mamma di Lele
Modica (Rg)
Voglio dirvi mille e mille volte
grazie: questo VI gruppo, formato da persone così speciali,
professionali, umane, sensibili,
mi rimarrà per sempre nel
cuore. Anche alle ragazze di
Termini Imerese vorrò un gran
bene; ma questo, però, non mi
impedisce, adesso, di provare
un dolore grande lasciando
questo posto, dove ho trovato
tante bellissime persone, dove a
tanti ho raccontato i miei dolori, dove ho riso e scherzato trovandomi come a casa, come se
un pezzo della mia vita finisse
qui. Nadia, Beatrice, Silvia,
Rosi, Loretta, Fulvia, Tiziana
grazie per aver accudito il mio
tesoro con così tanto amore,
come se fosse vostro. Vi voglio
Unendo queste due lettere,
lette durante la festa organizzata a Osimo per salutare gli ospiti siciliani che ci
lasciano per raggiungere il
nuovo Centro di Termini
Imerese, vogliamo, noi, ringraziare per tutto il bene
che abbiamo ricevuto da
loro in tanti, lunghi anni e
per i preziosi momenti che
ci hanno regalato. Questa
partenza non è certo un
addio: il cammino dei nostri ospiti e dei loro familiari ora prosegue nella nostra
nuova sede e lo percorreremo tutti insieme, come abbiamo fatto finora.
Arrivederci a tutti nella bellissima terra di Sicilia!
Notiziario ufficiale
della Lega del Filo d’Oro
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