MATEMATICA FINANZIARIA Docente: prof. Filippo Petroni [email protected] Problemi base della matematica finanziaria • Fattore tempo: una somma a disposizione oggi è diversa dalla stessa somma a disposizione tra 1 anno • Avere a disposizione una somma oggi può essere fonte di ricchezza • I parte del corso: somme certe disponibili in tempi diversi • Confrontare tra loro somme diversi disponibili in tempi diversi • II parte del corso: considereremo l’incertezza Interesse e Montante • Operazioni d’investimento – Si rinuncia all’istante t0 ad avere a disposizione la somma C (capitale) per recuperare in un tempo t1 una somma M (montante) in generale diversa da C – La differenza tra montante prodotto M e capitale impiegato C prende il nome di interesse I →I=M–C (1) In generale I può essere positivo, negativo o nullo Interesse e Montante • Dalla equazione (1) segue banalmente M=C+I (2) • Il rapporto tra interesse generato I e capitale impiegato C è detto tasso di interesse o anche tasso di rendimento I i C I Ci • L’interesse I è proporzionale al capitale impiegato C Interesse e Montante • Il rapporto tra montante M e capitale C prende il nome di fattore di capitalizzazione r M r C M Cr • Il prodotto tra capitale C e fattore di capitalizzazione r relativo ad una operazione che duri tra t0 e t1 prende il nome di “capitalizzazione di C” tra t0 e t1 M C I C Ci C (1 i) r 1 i Interesse e Montante • Preso C>0 i 0 I 0 M C r 1 i 0 I 0 M C r 1 1 i 0 C I 0 0 M C 0 r 1 i 1 I C M 0 r 0 • N.B. il tasso di interesse i viene espresso in percentuale, ad esempio 5.25% = 0.0525 SCONTO E VALORE ATTUALE • Operazione di sconto – anticipazione – attualizzazione problema inverso: valore attuale (in t0) di una somma disponibile al tempo t1 • Sconto D è la differenza tra capitale a scadenza t1 K e la somma P disponibile in t0 D=K–P P = valore attuale (o anticipato o scontato) del capitale K P=K–D • Indichiamo con d (tasso di sconto) il rapporto tra sconto e capitale a scadenza D d K D Kd SCONTO E VALORE ATTUALE • Il rapporto tra valore attuale P e capitale a scadenza K è detto “fattore di anticipazione” (o attualizzazione o sconto) P P K K • Il prodotto tra capitale K e fattore di anticipazione ν corrisponde ad una operazione di sconto tra i tempi t1 e t0 • P = K – Kd = K(1-d) => ν = 1 – d SCONTO E VALORE ATTUALE • Preso K>0 0 d 1 0 D K 0 P K 0 1 d 1 D K P 0 0 d 0 D 0 P K 1 d 0 D 0 P K 1 Relazioni tra grandezze finanziarie fondamentali • Se attraverso un investimento si può trasformare tra t0 e t1 il capitale C nel montante M => avere C in t0 è la stessa cosa che avere M in t1 => C è il valore attuale di M => C ed M sono equivalenti • Un credito di K euro esigibile tra un anno può essere scambiato con P euro subito K in t1 e P in t0 sono equivalenti => K può essere considerato come il montante di P • Un’operazione finanziaria determina una relazione di equivalenza tra due somme disponibili in epoche diverse Relazioni tra grandezze finanziarie fondamentali • Se M è il montante di C allora C è il valore attuale di M M r C C M 1 r • ν fattore di anticipazione, r fattore di capitalizzazione Relazioni tra grandezze finanziarie fondamentali • Se P è il valore attuale di K => K sarà il montante di P 1 K P r r P K • I fattori r e ν e i tassi i e d determinati da una medesima operazione si dicono mutuamente corrispondenti, o associati νr=1 Relazioni tra grandezze finanziarie fondamentali i r d ν i= i r-1 d/(1-d) (1-ν)/ν r= 1+i r 1/(1-d) 1/ν d= i/(1+i) (r-1)/r d 1-ν ν= 1/(1+i) 1/r 1-d ν E’ importante notare la relazione tra tasso d’interesse i e tasso di sconto d = i /(1+i) Questa implica che il tasso di sconto è sempre minore del tasso d’interesse (quando i diverso da zero e i>-1). Interesse anticipato • Operazione elementare di prestito: Operatore “a” presta in t0 a “b” una somma C in cambio della somma M al tempo t1. Visto da “a” si tratta di un normale investimento. “a” presta a “b” la somma M in t0 e “b” paga in t0 (anticipatamente) l’interesse I (=> riceve M-I=C) La stessa operazione può essere vista come prestito di C in t0 con pagamento di I in t1 e restituzione di C in t1 => C + I = M O anche come prestito di M in t0 con pagamento anticipato di I e quindi M-I=C e restituzione quindi di M in t1 Interesse anticipato • Quello che cambia è la definizione di tasso d’interesse, uno anticipato e uno posticipato I M tasso d’interesse anticipato I tasso d’interesse posticipato C Interesse anticipato • Il tasso d’interesse posticipato è quello definito in precedenza I i C I M C C • Mentre: 1 d M M M È il tasso di sconto se si interpreta C come valore attuale di M iC = r (dC) => l’interesse posticipato è lo sconto capitalizzato dC = ν (iC) => lo sconto è il valore attuale dell’interesse M=rC Operazione di capitalizzazione C M t0 t1 C=νM Operazione di attualizzazione C M t0 t1 Leggi finanziarie ad una e due variabili • In generale le grandezze considerato fino ad ora dipenderanno dalla durata t dell’operazione finanziaria: I(t), M(t), D(t), P(t), i(t), d(t), r(t), v(t) • Più in generale la dipendenza sarà funzione di due variabili: data di inizio x e data di fine y dell’operazione finanziaria in esame: I(x,y), M(x,y), D(x,y), P(x,y), i(x,y), d(x,y), r(x,y), v(x,y) • Devono valere le seguenti condizioni: – per una variabile i(0)=d(0)=0; r(0)=v(0)=1; I(0)=D(0)=0; M(0)=C; P(0)=K – per due variabili i(x,x)=d(x,x)=0; r(x,x)=v(x,x)=1, I(x,x)=D(x,x)=0; M(x,x)=C; P(x,x)=K • Le relazioni tra le grandezze fondamentali continuano a valere e devono essere verificate per ogni t o (x,y) Leggi finanziarie ad una e due variabili • La conoscenza di una qualunque delle 4 funzioni i, r, v, d determina una legge finanziaria • Attraverso una legge finanziaria restano determinate le grandezze equivalenti • Va notato che l’equivalenza tra grandezze finanziarie non è assoluta ma dipende appunto dalla particolare legge in uso: operatori diversi possono utilizzare leggi diverse Leggi finanziarie ad una e due variabili • Le leggi ad una variabili possono essere ricondotte a leggi a due variabile. In particolare se poniamo t=y-x • In casi particolari anche il viceversa è possibile => leggi a due variabili possono essere ricondotte a leggi ad una variabile ponendo y=x+t e se risulta r(x1,x1+t) = r(x2,x2+t) Leggi finanziarie ad una e due variabili • Se r(x,y) è un legge di capitalizzazione derivabile rispetto ad x e y la condizione che permette di scriverla come legge ad una variabile, posto t=y-x, è la seguente: r ( x, y ( x, t )) r r y r r 0 x x y x x y • Valgono anche le seguenti proprietà r r dy r r t y dt y x r r r r 2 2 2 t y yx x 2 2 2 2