DICEMBRE
200 6
FOGLIO DELLA COMUNITÀ AUTOGESTITA DELLA NAZIONALITÀ ITALIANA
COMUNITÀ DEGLI ITALIANI “GIUSEPPE TARTINI” DI PIRANO
BOLLO PAGATO PRESSO
L’UFFICIO POSTALE 6330 PIRANO
S T A M P E
Informiamo i gentili lettori
che il nostro mensile
Il TRILLO
può venir letto in forma elettronica sul sito
della Comunità, all’indirizzo:
www.unione-italiana.org/pirano
POŠTNINA PLAČANA PRI
POŠTI 6330 PIRAN
T I S K O V I N A
Numero 10
-
ANNO XVI
NOTIZIE SULLA VITA DELLA COMUNITÀ ITALIANA
NEL COMUNE DI PIRANO
60° DELLA COMUNITÀ E 30° DEL PERIODICO “LASA PUR DIR”
di Elio Musizza
Con “Una serata insieme” il 2
dicembre 2006, la Comunità degli
Italiani di Pirano ha festeggiato
il 60° della sua fondazione. Con
uno spettacolo di arte varia, per la
regia di Miriam Monica, si sono
esibiti sul palcoscenico del teatro
Tartini di Pirano i vari gruppi
artistici. Alla serata,teatro gremito
di pubblico, hanno partecipato il
gruppo mandolinistico “Serenade”
diretto da Arcangelo Svettini, il
coro “Giuseppe Tartini” diretto
da Milada Monica, il gruppo
filodrammatico
guidato
da
Ruggero Paghi, il gruppo letterario
degli allievi seguito da Dora
Manzo, il gruppo delle poetesse
e la redazione del “Lasa pur dir”,
il gruppo letterario e dintorni con
i ballerini del Ginnasio “Antonio
Sema” di Portorose.
Per l’occasione sono stati ricordati
i 30 anni del periodico “Lasa pur
dir”, una pubblicazione nata nel
1976 su iniziativa dei capiredattori
Ondina Lusa ed Elio Musizza,
Pag. 1
sono stati premiati dalla sindaco
Vojka Štular e da Fulvia Zudič
presidente della Comunità degli
Italiani di Pirano. Oltre ai numeri
del periodico in questi 30 anni sono
stati pubblicati: “Italia Slovenia”
di Stefano Lusa, “Le perle del
nostro dialetto” di Ondina Lusa,
“Memoria ed identità” di Monica
Bertok, “Il giardino segreto “ di
Adrijana Cah. Inoltre sono stati
pubblicati opuscoli per i 20 anni
e 30 anni del Coro, 10 anni della
Festa del vin, 10 anni del corso di
pittura e per i 25 anni del corso di
Maglia ed uncinetto.
Al teatro Tartini sono stati rievocati pure i momenti più salienti
del cammino della Comunità degli
Italiani:
Nel 1946 nacque il Circolo
di Cultura Popolare “Lorenzo
Vidali che nel 1950 venne
rinominato Circolo di Cultura
“Giuseppe Tartini”. Dal 1999
esiste l’Associazione Comunità
degli Italiani “Giuseppe Tartini”
di Pirano. Nel dopoguerra e
durante l’esodo il Circolo fu di
vitale importanza nell’attività
volta a salvaguardare la lingua
e la cultura italiana del gruppo
nazionale, specialmente quando
la componente italiana da
maggioranza si trasformò in
minoranza.
In seguito il Circolo di Cultura
Italiano “G. Tartini”, la Comunità
degli Italiani, la CIA (Comunità
Pag. 2
d’interesse autogestita della
nazionalità) poi CAN (Comunità
autogestita della nazionalità) con
le sue competenze nei settori
dell’istruzione e cultura, stampa
ed editoria, rapporti con la nazione
d’origine; nonché bilinguismo,
toponomastica...
furono
di
impellente necessità per la vita e
lo sviluppo del gruppo nazionale
italiano.
Da segnalare pure l’elenco dei
presidenti che si sono succeduti nei
60 anni: RomanoViezzoli, Rani
dr. Luigi, De Gresic dr.Ernesto,
Vittorio Fragiacomo, Riccardo
Giacuzzo, Plinio Tomasin, Gino
Tarlao, Luisella Ravalico, Lupieri
Mario, Boris Bertoni, Amalia
Petronio, Alberto Manzin, Fulvia
Zudič.
Durante la serata furono consegnati riconoscimenti ai presidenti
della Comunità presenti Amalia
Petronio e Luisella Ravalico,
mentre l’attuale presidente della
CI Fulvia Zudič che ha già
ricevuto lo stemma d’oro del
comune di Pirano nel 2002 in
occasione del 55 anniversario
della CI ha ricevuto dal Comune
in dono un quadro .
LA FESTA DEL VIN
di Alberto Manzin
categoria vini bianchi
primo premio: Igor Kramestetter
secondo premio: Silvano Kramestetter
Siamo giunti alla diciottesima
edizione della Festa del vin e per
festeggiarla ci siamo ritrovati
tutti al ristorante di Liliana
Lovrečič, che anche quest’anno
ci ha gentilmente ospitato. Come
sempre l’affluenza di pubblico
è stata grande, il chè ci fa molto
piacere. Infatti l’iniziativa ha
richiamato un gran numero di
connazionali che hanno riempito
l’intero ristorante.
A rallegrare la serata, in attesa dei
tradizionali »capusi e luganeghe«,
si è esibito il gruppo Doganirs di
Tarvisio. Ondina Lusa, aiutata da
Maria Palakovič, ha organizzato
la tombola in piranese ed anche
la consueta lotteria con ricchi
premi.
Ritornando al concorso vero e
proprio, bisogna sottolineare che
c’erano in gara ben 55 campioni
di vino bianco e 30 di vino rosso.
Il regolamento di gara prevede
che il vino debba essere prodotto
esclusivamente nel territorio del
comune di Pirano e prelevato
dai membri della Commissione
direttamente dalle botti dei
viticoltori.
Questi
possono
partecipare al concorso solamente
se producono più di 300 litri di
vino.
La giuria formata da enologi,
ha avuto il suo bel da fare nel
valutare i vini in concorso, anche
perchè il livello di qualità dei
vini sta salendo di anno in anno.
A detta degli esperti la metà dei
vini in gara era veramente buona
e per poter assegnare i premi c’è
voluto lo spareggio. A vincitori
per l’annata 2006 sono stati così
proclamati:
Nella categoria dei vini bianchi:
primo
premio:
Igor
Kramestetter,
- secondo premio: Silvano
Kramestetter,
- terzo premio: Claudio Ruzzier.
categoria vini rossi
primo premio: Bordon - Rotter
Nella categoria dei vini rossi:
- primo premio: Bordon - Rotter,
- secondo premio: Danilo Sergaš,
- terzo premio: Tomi Barkiđija.
Dopo la consegna dei premi, la
serata è continuata in allegria e
non poteva essere diversamente.
Complimenti agli organizzatori
ed anche ai nostri viticoltori che
hanno partecipato in gran numero
alla manifestazione. Proprio a
loro va il nostro ringraziamento
per l’impegno profuso in vigna ed
in cantina, assicurandoci così un
buon bicchiere di vino da bere in
compagnia.
Pag. 3
DOPO LA CONFERENZA... SI MANGIA
di Irena Argentin Novak
Mercoledì 29 novembre si è
svolta la conferenza »LA BARCA
DEI SAPORI VIAGGIO DAL
CHERSO AL CARSO ALLA
SCOPERTA DELLA CULTURA
E DELLA CIVILTÀ DELLA
TAVOLA« tenuta dal signor
Marino Vocci. Per rendere la serata
più piacevole, abbiamo pensato di
invitare le signore a portare una
pietanza tipica preparata da loro.
Le signore si sono date da fare
ed hanno portato pane, minestra,
trippe, sardelle in savor, dolci di
vario tipo e marmellata. La preside
della scuola elementare »Vincenzo
de Castro« Marisa Rogič, ci ha
gentilmente concesso il refettorio
della scuola di S. Lucia. Le signore
hanno portato le loro pietanze e la
serata è iniziata con la musica del
gruppo mandolinistico »Serenate«
guidato da Arcangelo Svettini.
Il signor Marino, durante la
conferenza, ci ha fatto conoscere
le tradizioni della tavola del
nostro territorio. Ha ricordato che
meno di cento anni fa non esisteva
il frigorifero ed il miglior metodo
di conservazione delle carni e del
pesce, era il sale. Il pasto principale
della giornata erano i minestroni
che sulla costa venivano conditi
con l’olio d’oliva, mentre
all’interno dell’Istria si utilizzava
il grasso di maiale. Vicino al
pasto non doveva mancare il vino
che dava pure forza ed energia
per il lavoro dei campi. Le feste
erano un’occasione d’incontro e
svago in cui i contadini tiravano
fuori dalle loro cantine il vino più
buono ed il prosciutto. Le signore
preparavavo piatti particolari; per
S. Martino si mangiava l’arrosto
di gallo oppure l’oca e le castagne,
mentre per Natale c’erano le
frittole fatte in diversi modi,
con la zucca oppure lievitate. Il
baccalà si mangiava sia per la
vigilia di Natale che per Pasqua
quando anche si facevano vari tipi
di dolci con le uova, simbolo della
vita. La tavola era il luogo in cui si
ritrovava tutta la famiglia che una
volta era molto numerosa. Oggi ci
rimangono i ricordi, anche se ci
sono ancora alcune signore brave
a preparare i piatti tradizionali per
i loro cari ed in tal modo speriamo
che la tradizione non andrà
scomparendo. Al termine della
conferenza la giuria composta da
Marisa Rogič, da Marino Vocci
e da Flavio Forlani, si è ritirata
per giudicare i piatti più buoni.
Le vincitrici della prima edizione
della »Gara di piatti tipici«, sono:
per il pane – Anita Primani, per
il piatto tipico »sardele in savor«
- Anita Dessardo, per i dolci
»frittole« - Anita Primani e per
la marmellata di more – Giorgina
Rebol. Tutti i partecipanti alla
serata hanno potuto assaggiare le
pietanze ed era piacevole sentire
i commenti delle signore riguardo
alla preparazione dei cibi. Un
ringraziamento va alla preside
che ci ha dato a disposizione
la scuola dove saremo ben lieti
di organizzare anche nel futuro
qualche altra manifestazione.
TORNEO DI
SCACCHI »COPPA
LORENZO
FORLANI«
di Pietro Rotter
Domenica, 19 novembre 2006
abbiamo partecipato al Torneo
di scacchi »Coppa Lorenzo
Vidali« della CI a Dignano, in
località Betiga.
La nostra squadra guidata da
Pietro Rotter e formata da: Ivan
Globovšek, Vladimir Kodrič,
Franc Godnjevec e Goran
Treursič, ha conquistato il I
posto destinato alla Comunità
degli Italiani.
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Auguri di buone feste!
La redazione de Il Trillo
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Pag. 4
IL GINNASIO ANTONIO SEMA HA UN NUOVO PORTALE
INTERNET
Per accedere al portale della
nostra scuola visitate http://www.
ginnasio-antoniosema.net
Troverete molte opzioni di
informazione
sulla
scuola,
dalle materie di insegnamento
distribuite nei quattro anni,
ai contenuti opzionali, alla
galleria fotografica dei principali
avvenimenti scolastici e delle
manifestazioni alle quali la
scuola ha partecipato;seguono
informazioni sulla consulenza
scolastica e i suoi compiti, la
biblioteca, la storia della scuola in
breve, il calendario scolastico con
le feste, le vacanze, le sessioni d’
esame, ecc.
Il modulo “Eventi” informa su
quanto avverrà nell’ambito del
programma di attività libere e
di manifestazioni, segue la voce
“Progetti” (i quali devono ancora
venire integrati) e l’ archivio. Ed
è proprio questa la novità. Sotto
questa voce si apre una cartella
con il nominativo completo di
tutti i diplomati della nostra
scuola dal 1949 in poi: 499 fino
al luglio 2006! Oltre all’elenco
( nominativo in base ai dati a
disposizione della scuola) in
seguito si potrà accedere pure ad
un’ altra cartella che raccoglierà
tutti i diplomati per anno di
completamento degli studi. Così
anche chi si licenziato un po’
più tardi o gli adulti che hanno
sostenuto l’esame di licenza o di
maturità presso la nostra scuola si
troveranno inseriti nell’anno che è
riportato sul loro diploma.
E in quest’occasione vogliamo
invitare i nostri diplomati e tutti
gli ex- studenti (quindi anche chi
era iscritto e ha frequentato uno
o più anni della nostra scuola) ad
inviarci notizie su cosa fanno nella
vita, che mestiere e quali studi
hanno intrapreso o terminato e
dove. Per noi sarebbe interessante
sapere anche dove vivono-abitano
i nostri ex- studenti.
Da un’ indagine svolta di bocca
in bocca abbiamo rilevato alcuni
dati, che naturalmente non sono
né completi e probabilmente
riportano anche errori.
Esamineremo tutto il materiale
che ci invierete e spero sarete tanti.
(Registratevi nel sito e partecipate
al
forum. Potrete riportare
osservazioni,
suggerimenti,
proposte e altro, o scriveteci
all’ indirizzo [email protected]!!!)
Visitate la nostra galleria
fotografica e troverete tante
fotografie delle nostre attività.
In questi giorni oramai di fine
anno 2006 a tutti gli ex-studenti,
ex-professori, ex- dipendenti del
nostro ginnasio, ai connazionali e
a tutti i lettori del Trillo un augurio
di Buon Natale, Felice e Prospero
2007 da parte di tutti i dipendenti e
gli studenti del Ginnasio Antonio
Sema.

La Società di studi
storici e geografici di
Pirano vi augura
STANZA RICORDO
“GIUSEPPE TARTINI”
IL TRILLO, Foglio della
comunità Italiana di Pirano.
Redattore responsabile:
Bruno Fonda.
Tel. segreterie: +386 (5) 673 30 90
Contabilita: +386 (5) 673 30 91
Fulvia Zudič: +386 (5) 673 01 40
E-mail: [email protected]
BUONE FESTE !
ORARIO
Tutti i giorni dalle
ore 11.00 alle ore 12.00
dalle ore 17.00 alle ore 18.00
lunedì chiuso
La Società Sportiva
“Piran” di Pirano
augura Buon Natale e
Felice Anno Nuovo!
Prezzo del biglietto:
adulti - 250 Sit = 1,04 euro
studenti - pensionati
150 Sit = 0,63 euro
(il prezzo il euro è informativo e calcolato in
base al cambio ufficiale medio
1 euro = 239,640 Sit )
Stampa e impaginazione:
PIGRAF s.r.l.
numero copie: 1100
A questo numero de “Il Trillo” hanno collaborato:
Fulvia Zudič, Marisa De Rosario, Alberto Manzin, Ondina Lusa, Irena Argentin
Novak, Elio Musizza, Nadia Zigante.
Pirano, 19 dicembre 2006
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INCONTRO CON L’ ATTRICE PAOLA GASSMAN
di Bruno Fonda
L’ incontro di oggi è con l’
attrice PAOLA GASSMAN.
Paola Gassman è figlia del
grande attore Vittorio Gassman
e legata sentimentalmente e
professionalmente con un altro
grande attore, che vi abbiamo
presentato la volta scorsa, Ugo
Pagliai, col quale ha interpretato
tantissimi lavori teatrali ed
in particolare opere di Luigi
Pirandello, che ambedue hanno
amato profondamente:
GASSMAN- Pirandello ha avuto
sempre una attenzione particolare
nei confronti dei derelitti, delle
persone provate ed ha avuto anche
lui una vita difficile e soprattutto
è stato colpito dal sentimento, di
quello che nella vita ti può cogliere
all’ improvviso e di fronte al
sentimento c’ è proprio il buttarsi
dei personaggi, il cambiare, e, poi
c’ è il discorso dell’ essere e dell’
apparire. Tutto ciò ha favorito
il nostro amore nei confronti di
questo grande autore.
-Ma parliamo di te Paola, quali
gli stimoli che ti hanno portata a
scegliere questa carriera ? Entro
quali limiti, è una domanda che
certamente ti avranno fatto in
moltissimi, la presenza di tuo padre
e di tua madre, ha influito sulla
scelta di questa non certamente
facile carriera ?
GASSMAN-Ma io rispondo
sempre che avrei dovuto nascere
in un’ altra famiglia per capire
se veramente la mia aspirazione
era effettivamente dettata dal
desiderio di fare questo mestiere o
piu che altro perchè ne ho sempre
sentito parlare fin da quando ero
piccolissima. Perchè poi oltre a mio
padre e mia madre, la mia è stata
una famiglia che sin dal passato
ha affondato le radici nel teatro,
dai bisnonni ai nonni: tutti attori
famosi ed importanti. Quindi è
difficile dirlo. Sicuramente molto
mi hanno influenzato, anche se
non sono una figlia
d’ arte che ha calcato i palcoscenici
da piccola o che è stata spinta
verso questa professione, perchè
proprio i miei genitori mi hanno
tenuta sempre
abbastanza lontano da essa. Quindi
una certa aspirazione a farlo,
evidentemente era abbastanza
forte in me, per determinarmi
fino al punto di farlo. Però..
certo, era il mio pane quotidiano,
il teatro riservava le sorprese o
comunque le curiosità che magari
possono spingere e stimolare uno
che del teatro sa poco. Quindi non
so, dovrei rinascere in un altra
famiglia per poterlo verificare.
-Un altro personaggio che ti è
accanto nella vita è Ugo Pagliai.
Ma al di la delle motivazioni
di carattere sentimentale che vi
uniscono, quali gli elementi, i
fattori che dal lato artistico e
culturale hanno rappresentato la
validià di questo rapporto?
GASSMAN-Ma sai, è chiaro,
noi ci siamo conosciuti in teatro,
recitando. Ci è stata subito una
immediata simpatia, un feelling,
un amore...tutto quello che vuoi.
Dopo di che è nata la coppia nella
vita, nel senso che io ci tenevo
molto alla famiglia, al rapporto
con la persona che avevo scelto.
Avevo già una figlia di un primo
matrimonio ed ho voluto un
altro figlio assieme a lui ed ho
quindi costruito sicuramente la
mia vita familiare, che per me è
stata sempre molto im- portante
e direi quasi predominante
davanti a quella che può essere la
carriera. Però allo stesso tempo,
per stare vicino ad un uomo che
fa questo tipo di lavoro, io credo
che bisogna avere degli interessi
in comune e siccome anch’ io
amavo il teatro, ho cercato di
conciliare quelli che potevano
essere i problemi familiari con
invece l’ andare avanti, il crescere
insieme. Perchè un attore è una
persona, non dico migliore, ma
sicuramente diversa dagli altri,
particolare, ha una certa visione
Pag. 6
della vita ed in questo io ero certo
facilitata dal fatto che con gli
attori avevo convissuto varie volte
e sapevo che pero’ l’ interesse, l’
amore per questo mestiere sarebbe
stato determinante e quindi l’
ho coltivato e l’ ho continuato e
questo, per quanto mi riguarda,
mi ha dato dei risultati. Perchè poi
più lo si fa il teatro e più si cresce e
quindi non avendolo abbandonato
lo vedo oggi positivamente,
anche se all’ inizio è stato duro
perchè avendo due figli e fare
il mestiere dell’ attrice non era
facile, però mi ha ripagata, mi ha
dato soddisfazioni su tutti i punti
di vista ed ha cimentato anche la
nostra unione , sicuramente.
-Nel vostro repertorio appare
spesso il nome di Pirandello.
Questa scelta è dovuta ad una
precisa politica di repertorio
oppure alla Vostra passione per
Pirandello?
GASSMAN-Ma noi abbiamo
incominciato quando Ugo aveva
fatto uno spettacolo con De Lullo,
molto importante. Poi abbiamo
deciso di fare “Liola”, perchè era
un’ idea che avevamo da tanto
tempo.Una volta incominciato
il discorso con Pirandello ci si
distacca difficilmente da questo
autore, perchè..intanto scopri che è
un autore estremamente moderno:
non abbiamo autori piu moderni di
lui ,altrettanto validi e quindi credo
che Pirandello è sicuramente una
pallestra. Per un attore è un modo
per sperimentare importantissimo.
Forse influisce anche il fatto che
Pirandello è un autore conosciuto,
amato dal pubblico e quindi tutte
queste componenti ci fanno venire
in mente questi testi e ci portano
verso questo grande del teatro
italiano.
-Ma secondo te Paola quali le
possibilita, le opportunità, per una
donna, di fare l’ attrice in Italia ?
GASSMAN.-Le possibilità ci
sono sempre. È un campo dove
grazie a Dio......ci sono addirittura
dei testi che mettono in luce
soprattutto le donne e quindi non
è che manchino. Sicuramente la
donna per sua natura è sottoposta
un pochino alla scelta maschile,
che da secoli viene fatta e quindi
anche in questo campo ci possono
essere delle difficoltà. Però se c’
è il talento, c’ è la voglia, c’ è la
volontà, la serietà di farlo, credo
ci possa essere spazio anche per le
donne, a pieno titolo, insomma.
-Ma al di la del teatro, quali sono
le cose che ami fare ?
GASSMAN-Per me sono stati tutti
questi anni basilari per costruire
una carriera, sono stati veramente
impegnati a dividermi in due o in
quattro, per poter far convivere
contemporaneamente la famiglia
ed il lavoro, perchè è un lavoro che
ti porta via, che ti porta lontano
e quindi devi comunque essere
accanto ai figli attraverso altri
metodi che non quello quotidiano
e normale. Credo che però si
possa fare ed anzi alcuni vantaggi
se ne ricavano.E poi, io sono
una che ama la vita proprio in se
stessa, nel senso.. che qualunque
cosa che mi interessa, dalla lettura
ai viaggi, non li sacrifico alla
carriera. Niente di quello che è
una vita normale e tranquilla me
lo lascio scappare. In questo sono
stata forse anche fortunata, perchè
non debbo arrabattarmi proprio di
lavorare per lavorare: ma lo faccio
con un immenso piacere e credo
con molta serietà.
-Ma qual’ è il tuo mondo di
fantasia, il tuo mondo interiore ?
Chi è oggi Paola Gassman ?
GASSMAN-Ma io credo di
avere una mia vita fantastica.
Appartengo ad un segno che mi
dicono che è soprattutto un segno
di fantasia: il cancro. Questo
qualche volta non è positivo,
perchè ti fa vedere la realta più
bella di quanto non sia, tutte le
immagini in un determinato modo
e poi hai degli scontri con la
realtà. Però ho le mie favole, mi
racconto le mie favole e le mie
storie ed il mio mondo interno
credo sia quello di una donna che
ha cercato di crescere, di maturarsi
anche attraverso i personaggi che
ho potuto fare, al lavoro che ho
fatto, alle persone che ho potuto
avvicinare. Ho avuto la fortuna di
avere persone importanti accanto
a me e di poterle conoscere. Tutto
questo mi ha certamente molto
arricchita.
-Hai mai conosciuto la malinconia
e la noia?
GASSMAN-La
malinconia
sicuramente. Noia, solo quand’ ero
ragazzina, per un breve periodo,
quando non hai centrato ancora a
pieno quello che vuoi, quello che
non hai focalizzato ed allora hai
dei momenti di insofferenza. Però
oggi credo che ci siano tantissime
cose da fare, per cui la noia si può
eliminare facilmente.
-Senti, tornando al teatro, dopo
la parentesi delle avanguardie,
esiste oggi un rapporto tra il teatro
ed il pubblico? In tal senso sono
intervenuti dei mutamenti nella
composizione del pubblico ?
GASSMAN-Ma si certo. Io sono
nata col 68. Per tre anni sono
stata nella compagnia di Ronconi
con l” Orlando Furioso”, famoso
spettacolo che ha rotto i canoni
del teatro-platea. Ho avuto le
mie esperienze di avanguardia
.Tutto questo è stato importante e
lo è ancora, quando le cose sono
autentiche e serie. Però credo che
oggi si sia riguadagnato questo
rapporto pubblico-palcoscenico
con quello che ‘ è la cosa più bella:
la magia, la magia che si instaura
tra il pubblico ed un palcoscenico.
Per cui c’ è questo rito, questo
qualcosa che fa si che accada e
che tutti credono in quel momento
a quello che sta accadendo.Questa
è una magia stupenda, che credo
vivrà sempre e non potrà mai
morire.
RICORDI DI SCUOLA A PIRANO
di Elio Musizza
Nel gennaio del 1957 venni a
sapere che alla Scuola elementare
italiana (quadriennale) di Pirano
c’era necessità di un insegnante
di classe. Allora feci domanda
d’assunzione
all’Ispettorato
per l’istruzione di Capodistria
(ispettore Antonio Depangher
di Isola). Alla Scuola italiana di
Pirano per tutte le quattro classi
c’era una sola insegnante di
nazionalità slovena, diplomata
presso un Istituto magistrale
italiano di Gorizia, che lavorava
due turni (due classi combinate
al mattino e due al pomeriggio).
Venni assunto, ma dovevo
attendere la fine dell’anno
scolastico a Parenzo e così iniziai
l’insegnamento a Pirano con
l’inizio dell’anno scolastico 195758 (due classi al mattino). Le aule
della Scuola elementare italiana si
trovavano nell’edificio dell’attuale
SE “Vincenzo de Castro” che
ospitava pure il Ginnasio (4 classi
inferiori e 4 superiori). Le due
aule a disposizione erano arredate
alla buona: i vecchi banchi con i
calamai, una vecchia cattedra su
pedana, una lavagna a tre piedi, un
pallottoliere, un vecchio armadio,
in ogni aula una stufa a legna,
pochi mezzi didattici e qualche
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vecchio sussidiario delle scuole
italiane d’anteguerra ad esclusivo
uso per gli insegnanti. Gli alunni
provenivano da famiglie piuttosto
disagiate, figli di quei pochi
piranesi rimasti oppure di qualche
famiglia venuta da altre località
istriane (ricordo i Bonifacio,
Ruzzier,
Maraspin,
Bertok,
Radivo, Crisman, Ernestini ed altre
ancora come Tomasin, Valussi,
Settomini, Dussich, Gasperini,
Zivolich, Zubin ecc. scusandomi
se non ho elencato gli altri...)
Nelle foto pubblicate potranno
riconoscersi tutti gli alunni che
sapranno rievocare tutti i nomi
e cognomi, le caratteristiche, il
profitto, la condotta, i pregi e difetti
o le marachelle... di qualcuno! Un
solo alunno aveva un genitore con
l’istruzione media superiore, gli
altri genitori avevano frequentato
qualche classe delle elementari.
Anche questa condizione sociale
e d’istruzione dei genitori
influiva di certo sul profitto
scolastico. Io e l’altra insegnante
caposcuola ci impegnavamo per
aiutare gli alunni con qualche ora
d’insegnamento suppletivo non
retribuito o visitando le famiglie
a casa. Da ricordare pure che
per i bambini in età prescolare
non erano organizzati gli asili
infantili con la preparazione dei
neoscolaretti.
La mia stessa condizione
abitativa a Pirano mi creava
delle difficoltà: alloggiavo in
una stanza in casa privata, senza
servizi sanitari e nemmeno un
lavandino... in compenso c’era un
rubinetto pubblico in una vicina
piazzetta “alla ponta di Pirano”.
Trascorrevo quasi l’intera giornata
a scuola dove c’erano le stufe a
legna e i servizi sanitari garantiti.
Alla sera, sin dalla mia venuta a
Pirano, iniziai a frequentare il
Circolo Italiano di Cultura “G.
Tartini” nell’omonima piazza
cittadina, così si avviava pure
la collaborazione fra Scuola e
Circolo. Avendo del tempo libero
aiutavo la collega insegnante e
direttrice a sbrigare le pratiche
amministrative della scuola,
mentre la poca contabilità veniva
svolta dalla segretaria-contabile
del Ginnasio italiano ubicato nello
stesso edificio, dove abitava pure
il custode-bidello.
Nella
soffitta
dell’edificio
scolastico c’erano dei registri
scolastici, libri tra la polvere, mezzi
didattici e dell’altro materiale in
un disordine completo. Io ebbi
la preoccupazione di riordinare
quanto di più importante e
specialmente l’archivio della
scuola elementare, d’avviamento
professionale e del Ginnasio.
Iniziai con i registri, qualcuno
risaliva addirittura all’anno 1875,
che riportavano i nomi degli
alunni nelle varie classi. Continuai
con registri degli anni successivi,
più o meno completi, tranne degli
anni della I e II guerra mondiale.
Nella soffitta si trovavano i
registri scolastici di tutto il
Circondario didattico di Pirano
che comprendeva le località di
Portorose, S. Lucia, Strugnano,
Sicciole (Gorgo), Castelvenere,
Madonna del Carso, Salvore...
questi ultimi dell’attuale territorio
del Buiese nella Repubblica di
Croazia che appartenevano al
Circondario didattico di Pirano.
Arrivai a completare l’archivio
sino all’anno scolastico 1955-56.
Questo archivio poteva servire
negli anni seguenti a rilasciare
attestati scolastici della V cl.
richiesti per lo più da ex scolari,
anche di molti esodati. Dapprima
le pagelle scolastiche potevano
essere rilasciate dalla scuola,
in seguito su richiesta e per il
tramite del Consolato Generale
d’Italia di Capodistria. In seguito
tutto
l’archivio
scolastico
verrà consegnato all’Archivio
Regionale di Capodistria.
gio: al Comune mi veniva risposto
che non avevano cercato loro la
mia assunzione. Per le quattro
classi elementari, con una trentina
di alunni, era sufficiente un solo
insegnante!! Così tutti i mercoledì
mi recavo all’Ufficio alloggi
per chiedere l’alloggio. Intanto
passò l’intero anno scolastico, poi
con l’inizio dell’anno scolastico
1958/59 l’Azienda comunale di
Pirano trovò una combinazione
per assegnarmi un alloggio nella
classe G. Galilei di Pirano, nella
parte vecchia della città.
Queste note personali possono
indicare le difficoltà per vivere e
lavorare e quanto interessava al
Comune la presenza e lo sviluppo
della scuola di lingua italiana.
Come pure la causa principale
delle mancate iscrizioni alle
scuole italiane.
Con la riforma scolastica dell’anno
scolastico
1959/60
venne
organizzata la Scuola elementare
ottennale (le quattro classi del
Ginnasio inferiore si univano
all’elementare quadriennale). Il
Ginnasio comprendeva soltanto le
quattro classi superiori. Durante
l’estate 1959, a mia insaputa,
venni
nominato
direttore
dell’Elementare italiana ottennale
di Pirano. Con l’anno scolastico
1959/60, in base a disposizione
di legge, nelle scuole italiane
(poi “con lingua d’insegnamento
italiana”)
dovevano
venir
assunti soltanto insegnanti della
minoranza italiana, gli insegnanti
sloveni dovevano essere trasferiti
alle scuole slovene. E qui
subentrarono i nuovi problemi
Passando ancora alla mia vita di riorganizzazione della Scuola
privata a Pirano, dovevo da solo elementare ottennale di Pirano.
preoccuparmi a cercare un allog-
BIBLIOTECA
“Diego de Castro”
Gentili lettori, stiamo
catalogando i libri nel
sistema COBISS perciò
siete invitati a restituire i
libri già letti.
ORARIO
Lunedì 10-12
Martedì 10-12
Mercoledì 6-18
Venerdì 10-12
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LETTERE IN REDAZIONE
Spett. Segreteria
Ci sta per lasciare un Anno che
per la Comunità è stato ricco
di programmi, con anniversari,
spettacoli teatrali canori culturali
e simposi, conferenze di storie di
varie epoche, con ben preparati
i conferenzieri ed esteri, troppo
sarebbe a elencare tutte, con la
partecipazione al pubblico.
Ma l’anniversario di grande
importanza, è stata la serata
per la ricorrenza del ‘60° anno
della Fondazione della Comunità
degli Italiani di Pirano celebrata
con successo strepitoso, con
programmi
entusiasmanti ,
dei gruppi e dei singoli che ha
commosso il numeroso pubblico
(visto, applausi) sono stati tutti
meravigliosamente bravi.
Va ricordato un altro avvenimento, molto sentito nella città di
Pirano, di una frase posta su una
casa che ricorda il famoso detto,
Lasa Pur Dir. E compie i 30 anni
dalla sua uscita, scritta da che
autori e personaggi piranesi. La
città è a loro grata. Bravi
Ora un elogio ai collaoratori, che
hanno realizzatoquesti programmi. E la città può andare fiera.
Un grande merito va alla nostra
Fulvia che è stata la forza motrice
che con passione e tenacia ha
portato a buon fine tutto questo
immenso lavoro, ma non le è
stato sempre facile, ha dovuto
programmare tra lavoro e famiglia,
le dobbiamo inviare un sentito
grazie: “E avanti così”.
Due parole agli ospiti, alla sig.
ra sindaco Vojka Štular, per
gli appoggi e i contributi per la
Comunità. Grazie, al sig. Maurizio
Tremul con l’augurio che pensi a
noi.
Siamo alle elezioni amministrative, per la CAN di Pirano, per i
consiglieri comunali e per la CAN
Costiera. A Pirano hanno prevalso
i giovani, sta loro di portare avanti
con impegno, il lavoro fatto dai
predecessori, e fare leva perchè
giovani generazioni siano più
attive nei lavori della Comunità,
sta nelle loro mani il futuro.
Agli eletti consiglieri comunali
che rappresentano la CAN,
difendono i diritti della minoranza,
e propongano qualcosa di nuovo
in special modo per i giovani e per
lo sviluppo della città, e dei suoi
cittadini, senza distinzione.
A tutti i soci e membri della nostra
Comunità
Auguriamo di cuore un Buon
S.Natale e prospero in salute
Anno Nuovo
Con stima Anna e Nini Rossi
Nella presentazione al teatro
Tartini
del
riuscitissimo
spettacolo dedicato ai 60 anni
della Comunità degli Italiani di
Pirano, ho avuto una piacevole
sorpresa e grande emozione: ho
ricevuto un riconoscimento sia
dal Comune che dalla Comunità
quale promotore e per i 30 anni di
impegno quale caporedattore del
periodico Lasa Pur Dir.
Ringrazio
per
questi
riconoscimenti! Per me è stata una
meravigliosa avventura durata
30 anni e che continua tuttora.
Ho avuto modo di documentare,
grazie alle persone che hanno
dato la loro disponibilità di
partecipazione e di testimoniare
così il nostro Essere a Pirano.
Ondina Lusa
Leggendo questi lemmi sono
tornata indietro con il tempo.
Quando il tempo lo permetteva
che aveva una “batella andava in
mare a pescare. Gi’a da piccoli i
figli maschi andavano con ilpadre
o con il nonno a pescare. Erano dei
piccoli” lupi di mare. In autunno
quando era la
stagione per
pescare le menole, mi ricordo che
mio fratello e mio padre avevano
Pag. 9
pescato tante menole (duo o tre
secchi pieni). Dopo averne un
poche regalate ai nostri vicini
quelle rimaste, mia nonna le aveva
messe sotto sale come si fa con i
sardoni. Quando erano pronte per
mangiarle avevano un buon gusto,
come il baccala salato.
Un cordiale saluto Giorgina
Rebol
Carissimi amici!
Fra pochi giorni sarà la fine
dell’anno 2006, in questa bella
occasione unita alle mie famiglie
saluto tutti i soci della nostra
comunità, tutte le persone del
nostro piccolo stato, e poi un
pensiero d’amore per tutte le
persone, che a questo mondo
hanno delle difficoltà, o per le
guerre o per le malattie oppure per
i malanni dell’atmosfera.
Con simpatia e affetto ringrazio
tutti voi per le cose belle che ci
preparate
Sig.ra Bianca e fam.
BANDI – CORSI – CONCORSI
Premio Letterario Internazionale Vilegnovella
dal judri VII edizione 2006-2007
(scadenza 12 maggio 2007)
CORSO ATTIVO – presso la sede della
nostra Comunità, martedì 23 gennaio 2007,
alle ore 19.30 avrà luogo la presentazione del
corso di yoga attivo e rilassamento in lingua
italiana, aperto a tutti. Il corso è effettuato
in collaborazione con l’associazione l’Altro
Emisfero di Trieste e Udine. Le iscrizioni
sono aperte fino ad esaurimento dei posti.
Costi e informazioni allo 05/7641648 oppure
presso la segreteria della CI)
Concorso MAILING LIST HISTRIA (
per le scuole Elementari e per le Scuole
Medie Superiori) entro il 31 marzo
2007 – [email protected] oppure
[email protected]
Ricerca di personale qualificato intenzionato
a lavorare in Italia – società di ricerca di
consulenza e formazione specializzata
nel Project Management ,chiunque fosse
interessato , è pregato di inviare il c.v. in
formato .pdf via e-mail a [email protected]
specificando la qualifica.
RICORDI E MEMORIE
STRUGNAN
di Nella Nemec
La siora Norma scrivi de Piran e
mi che son nata a Strugnan voio
dirve come iera una volta.
Iera tute familie contadine. I omeni
de matina co’ scuro i andava nei
campi con dele sape grandi e
scofoni per no rovinâ le braghe de
terlis fate in casa.
Co se andava portâ la marenda che
nei mesi fredi iera patate in tecia
calde, per scaldâsse ‘l stomego. El
pan se fasseva in casa una volta
a setimana. Co’ la bela stagion
le finestre iera verte e co iera le
undise ore se sentiva tute le done
fâ ‘l pesto per la minestra. Ale
dodise le ‘ndava co’ ’l panier in
testa a portâ ‘l pranso in campagna.
Ale sinque se portava la sena, de
solito polenta, pesse, radicio e se
lavorava fina scuro.
Co iera sera nei campi de fragole
e bisi iera ciapi de diese, dodise
done in campo che colieseva.
Se sentiva cantâ, ridi, scherzâ tuto
‘l giorno, per non sentî ‘l mal de
schena. Ala sera co’ ‘l panier in
testa e coi cari ‘ndava tuti al mol
per caregâ ‘l racolto su le barche
per Trieste. Iera alegria, i giovani
cantava nel buffet che veva me
pare al molo de Strugnan, che iera
tanto più longo de ogi.
Adesso no se senti più cantâ, i
campi xe tuti bandonadi. Un tempo
i campi e le strade iera solo per i
cari. D’inverno co’ la piova tuti i
omeni ‘ndava a ingiaiâ le strade, a
netâ i canai e brusâ i graioni.
Adesso xe più spini che alberi.
Gavevimo do boteghe, do forni,
desso xe una botega che no se pol
gnanca girâsse, iera tre ostarie,
3 alberghi, desso vemo oto
ristoranti, le Terme, le Saline solo
per nome, arzeni pericolanti. La
strada interna con tanto trafico ma
in condisioni pietose. Manca tanti
asineli che magnava l’erba e più
ancora manca l’amicizia.
IL SEGRETO PER
LE OTTIME OLIVE
STORTE
di Zdravko Brec
Da 18 a 20 giorni tenete le olive
nell’acqua cambiandola ogni
giorno. Alla fine l’acqua deve
essere chiara.
Bollite l’acqua che vi serve per
ricoprire le olive. Quando l’acqua
è fredda aggiungete per ogni kg
di olive il 7% di sale. Per dare
un gusto diverso alle vostre olive
potete aggiungere nell’acqua
salata un rametto di rosmarino,
dell’aglio tagliato a fettine e due
foglie di lauro.
Dopo un mese mettete nel
contenitore delle olive un bicchiere
d’olio d’oliva acciocché l’acqua
rimanga pulita.
Dopo due mesi potrete assaggiare
delle ottime olive storte.
UN LONTANO
RICORDO
di Pina Ceroici
Mio suocero, Bepi Ceroici,
sempre ci raccontava che la sua
cara mamma Maria, quando egli
andava a letto, gli raccomandava:
Fio mio, varda de recordâte de
pregâ sta bela preghiera, che me
mama cara, me ga inparado co
gero picia.
Vago in leto
co’ l’Anzolo perfeto,
co’ l’Anzolo de Dio,
co’ San Bortolo mio,
co’ la Madona benedeta,
co’ Santa Elisabeta,
co’ i dodise Apostoli,
co’ i quatro Evangelisti.
Se tre volte la dirò
spero Idio che
stanote no morirò.
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FINCHÉ DURA...
di Norma Doljak
La libertà significa aver voce,
infatti io ho voce, ma di che cosa
può parlare una persona: semplice
anonima e sconosciuta come me?
C’è posto per tutti, più che siamo
meglio è. Cerco di fare quello
che so fare meglio. Io sono di
madrelingua e cultura italiana e
sento di avere una marcia in più,
perché la mia cultura è millenaria
e ho la fortuna di essere bilingue e
nessuno mi può più vendere. Sono
speciale, sono una bestia rara in
estinzione: sono autoctona e ne
sono molto orgogliosa. Rispetto
gli altri, e gli altri mi rispettano.
Sono una vera figlia di questa
bellissima terra di vigne, di ulivi,
di sale, di sole, di mare, di ciliege,
di fichi, di cipressi, di gabbiani
e di tanti bellissimi tramonti
infuocati.
Questa è la terra di tanta
brava gente: allegra, onesta e
intraprendente.
Penso, che fino quando parleremo
e scriveremo nel nostro dialetto
cantilenante saremo vivi e
rappresenteremo perfettamente
i figli di questa grande terra:
l’Istria.
I grandi sanno essere umili. Io non
sono grande, aspiro solo di vivere
in pace e di essere parte integrante
della vita sociale e culturale della
mia città. Cerco sempre di essere
migliore.
Un segreto che porto con me è
quello dell’eterna giovinezza e un
senso misterioso di felicità e di
serenità.
Finché dura io me la godo!
CONOSCIAMO IL NOSTRO DIALETTO
di Donna Luisa
Carissimi amici lettori!
Dicembre il mese ricco di feste, allegria ci ha visti partecipi con parenti ed amici alle varie manifestazioni
e riti che si sono svolti nella nostra cittadina.
Questo mese vi voglio ricordare gli antichi modi de dî dei nostri avi.
1.
Andâ a genio.
A. Furbo
2.
Andâ con Dio.
B. Origliare
3.
Andâ fora de testa.
C. Farsi mantenere
4.
Andâ in bestia.
D. Orinare
5.
Bon de gnente.
E. Essere capriccioso
6.
De bon cuor.
F. Galantuomo
7.
Essi in forsi.
G. Morire
8.
Fortunado come ‘l can in cesa.
H. Ozioso
9.
Intrigâsse de duto.
I. Impaurirsi
10.
Magnà pan de bando.
L. Essere deluso
11.
Merlo de graia.
M. Piacere
12.
Metese le ganbe in spala.
N. Buono a nulla
13.
Mi no la ingioto.
O. Dubitare
14.
Omo de garbo.
P. Arrabbiarsi
15.
Restâ scotado
Q. Intromettersi
16.
Scoltâ in scondon.
R. Generoso
17.
Sensa arte ne parte.
S. Diventare matto
18.
Spandi aqua.
T. Non ci credo
19.
Un lanpo su, un lanpo zo.
U. Andarsene
20.
Ver grili per la testa.
V. Disgraziato
21.
Ver la coda fra le ganbe.
Z. Mal vestito
La soluzione dovrà pervenire entro il 14 gennaio 2007. Il partecipante, la cui risposta esatta verrà estratta,
riceverà il quadro “ i cachi de Strugnan” di Aurora Birsa del gruppo di pittura della CI guidato da Liliana
Stipanov .
Soluzioni del concorso pubblicato sul n. 9
‘ndâ-Andare, Buso-Buco, Discossâla-Sgrovigliarla, Drento-Dentro, Fradel-Fratello,
Fritura- Roba
fritta, Grota-Scoglio, Guato-Ghiozzo, Incossava-Impigliava, Ingropava-Annodava, Ingrumâ- Raccogliere,
Involtissado-Avvolto, Lepusa-Pesce simile al ghiozzo, Limoso- Limaccioso, Masedola-Legnetto per
avvolgere la lenza, Massa-Troppo, Me’-Mio, Picio-Piccolo, Piera-Pietra, Toco-Pezzo, Togna-Lenza.
Tra le risposte esatte è stato sorteggiato il signor Umberto Tamaro di Santa Lucia, che vince la
pubblicazione “Modro zelena tišina – Il silenzio verde e azzurro” edito dall’Ente per il Turismo PortoroseComune di Pirano.
Nella
Scuola
elementare
“Vincenzo de Castro” di Pirano,
sezione di Lucia Serena Vegliach
della IV classe ci ricorda questa
simpatica desquaialengua:
Se ti te me tachi
i tac a mi
mi te taco
i tac a ti.
Ma se ti
no te me tachi
i tac a mi
mi no te taco
i tac a ti.
La signora Anita Dessardo di Santa Gli auguri di buon Natale e felice
Lucia ci trasmette una strenna Anno nuovo a tutti augura
di Capodanno che usavano dire
Umberto Tamaro
quando andavano a fare gli auguri
di Buon Anno ai parenti.
Nono mio dileto
meteve la man al peto
Infiniti auguri per un
meteve la man in scarsela
felice Natale e per un
cioleve el tacuin in man
pagheme la bonaman.
anno prodigo
In fine cari amici auguro a tutti
d’amore e serenità.
Buone feste e che l’Anno Nuovo
ci porti pace e serenità.
Anita Dessardo
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LA COMUNITÀ AUTOGESTITA DELLA NAZIONALITÀ ITALIANA
E
LA COMUNITÀ DEGLI ITALIANI “GIUSEPPE TARTINI”
DI PIRANO
AUGURANO
BUON NATALE E FELICE ANNO NUOVO
Nevicata a Pirano foto di Gabriella Medoš
APPUNTAMENTI DI GENNAIO 2007
I LUOGHI DELLA PRODUZIONE E DELLA VALORIZZAZIONE TECNOLOGICA
NELL’AMBITO DEL TURISMO TEMATICO – La mostra itinerante organizzata nell’ambito del
progetto di cooperazione transfrontaliera Italia Slovenia rimarrà aperta al pubblico fino al 17 gennaio 2007
con il seguente orario: tutti i giorni 11-12 e 17-18, lunedì chiuso.
Dal 25 al 28 gennaio 2007 a Pirano si terrà “INTERARS” progetto internazionale di arti visive / laboratori
artistici multidisciplinari. (progetto cofinanziato dal Programma di Iniziativa Comunitaria Interreg IIIA
Italia-Slovenia 2000-2006).
L’ORA DELLA FIABA
Nel mese di gennaio 2007 gli incontri si terranno in Casa Tartini a Pirano dalle ore 17.00 alle ore 18.00
Lunedì 8 gennaio 2007 “ fiaba”“PERCHÈ GLI UCCELLI VOLANO” di Antonella Delbianco, Edizioni
della laguna- con Gloria Frlič
Lunedì 15 gennaio 2007 laboratorio artistico con Fulvia Zudič
Lunedì 22 gennaio 2007 “fiaba” “LE PIÙ BELLE FILASTROCCHE” Tony Wolf- con Elena Bulfon
Lunedì 29 gennaio 2007 laboratorio artistico con Apolonija Krejačič
L’ incontro viene organizzato dalla Comunità degli Italiani “Giuseppe Tartini” nell’ambito del programma culturale della
Comunità autogestita della nazionalità italiana di Pirano con il contributo finanziario del Ministero per la Cultura della
Repubblica di Slovenia
Pirano, 19 dicembre 2006
Fulvia Zudič
Pag.12
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