DICEMBRE 200 6 FOGLIO DELLA COMUNITÀ AUTOGESTITA DELLA NAZIONALITÀ ITALIANA COMUNITÀ DEGLI ITALIANI “GIUSEPPE TARTINI” DI PIRANO BOLLO PAGATO PRESSO L’UFFICIO POSTALE 6330 PIRANO S T A M P E Informiamo i gentili lettori che il nostro mensile Il TRILLO può venir letto in forma elettronica sul sito della Comunità, all’indirizzo: www.unione-italiana.org/pirano POŠTNINA PLAČANA PRI POŠTI 6330 PIRAN T I S K O V I N A Numero 10 - ANNO XVI NOTIZIE SULLA VITA DELLA COMUNITÀ ITALIANA NEL COMUNE DI PIRANO 60° DELLA COMUNITÀ E 30° DEL PERIODICO “LASA PUR DIR” di Elio Musizza Con “Una serata insieme” il 2 dicembre 2006, la Comunità degli Italiani di Pirano ha festeggiato il 60° della sua fondazione. Con uno spettacolo di arte varia, per la regia di Miriam Monica, si sono esibiti sul palcoscenico del teatro Tartini di Pirano i vari gruppi artistici. Alla serata,teatro gremito di pubblico, hanno partecipato il gruppo mandolinistico “Serenade” diretto da Arcangelo Svettini, il coro “Giuseppe Tartini” diretto da Milada Monica, il gruppo filodrammatico guidato da Ruggero Paghi, il gruppo letterario degli allievi seguito da Dora Manzo, il gruppo delle poetesse e la redazione del “Lasa pur dir”, il gruppo letterario e dintorni con i ballerini del Ginnasio “Antonio Sema” di Portorose. Per l’occasione sono stati ricordati i 30 anni del periodico “Lasa pur dir”, una pubblicazione nata nel 1976 su iniziativa dei capiredattori Ondina Lusa ed Elio Musizza, Pag. 1 sono stati premiati dalla sindaco Vojka Štular e da Fulvia Zudič presidente della Comunità degli Italiani di Pirano. Oltre ai numeri del periodico in questi 30 anni sono stati pubblicati: “Italia Slovenia” di Stefano Lusa, “Le perle del nostro dialetto” di Ondina Lusa, “Memoria ed identità” di Monica Bertok, “Il giardino segreto “ di Adrijana Cah. Inoltre sono stati pubblicati opuscoli per i 20 anni e 30 anni del Coro, 10 anni della Festa del vin, 10 anni del corso di pittura e per i 25 anni del corso di Maglia ed uncinetto. Al teatro Tartini sono stati rievocati pure i momenti più salienti del cammino della Comunità degli Italiani: Nel 1946 nacque il Circolo di Cultura Popolare “Lorenzo Vidali che nel 1950 venne rinominato Circolo di Cultura “Giuseppe Tartini”. Dal 1999 esiste l’Associazione Comunità degli Italiani “Giuseppe Tartini” di Pirano. Nel dopoguerra e durante l’esodo il Circolo fu di vitale importanza nell’attività volta a salvaguardare la lingua e la cultura italiana del gruppo nazionale, specialmente quando la componente italiana da maggioranza si trasformò in minoranza. In seguito il Circolo di Cultura Italiano “G. Tartini”, la Comunità degli Italiani, la CIA (Comunità Pag. 2 d’interesse autogestita della nazionalità) poi CAN (Comunità autogestita della nazionalità) con le sue competenze nei settori dell’istruzione e cultura, stampa ed editoria, rapporti con la nazione d’origine; nonché bilinguismo, toponomastica... furono di impellente necessità per la vita e lo sviluppo del gruppo nazionale italiano. Da segnalare pure l’elenco dei presidenti che si sono succeduti nei 60 anni: RomanoViezzoli, Rani dr. Luigi, De Gresic dr.Ernesto, Vittorio Fragiacomo, Riccardo Giacuzzo, Plinio Tomasin, Gino Tarlao, Luisella Ravalico, Lupieri Mario, Boris Bertoni, Amalia Petronio, Alberto Manzin, Fulvia Zudič. Durante la serata furono consegnati riconoscimenti ai presidenti della Comunità presenti Amalia Petronio e Luisella Ravalico, mentre l’attuale presidente della CI Fulvia Zudič che ha già ricevuto lo stemma d’oro del comune di Pirano nel 2002 in occasione del 55 anniversario della CI ha ricevuto dal Comune in dono un quadro . LA FESTA DEL VIN di Alberto Manzin categoria vini bianchi primo premio: Igor Kramestetter secondo premio: Silvano Kramestetter Siamo giunti alla diciottesima edizione della Festa del vin e per festeggiarla ci siamo ritrovati tutti al ristorante di Liliana Lovrečič, che anche quest’anno ci ha gentilmente ospitato. Come sempre l’affluenza di pubblico è stata grande, il chè ci fa molto piacere. Infatti l’iniziativa ha richiamato un gran numero di connazionali che hanno riempito l’intero ristorante. A rallegrare la serata, in attesa dei tradizionali »capusi e luganeghe«, si è esibito il gruppo Doganirs di Tarvisio. Ondina Lusa, aiutata da Maria Palakovič, ha organizzato la tombola in piranese ed anche la consueta lotteria con ricchi premi. Ritornando al concorso vero e proprio, bisogna sottolineare che c’erano in gara ben 55 campioni di vino bianco e 30 di vino rosso. Il regolamento di gara prevede che il vino debba essere prodotto esclusivamente nel territorio del comune di Pirano e prelevato dai membri della Commissione direttamente dalle botti dei viticoltori. Questi possono partecipare al concorso solamente se producono più di 300 litri di vino. La giuria formata da enologi, ha avuto il suo bel da fare nel valutare i vini in concorso, anche perchè il livello di qualità dei vini sta salendo di anno in anno. A detta degli esperti la metà dei vini in gara era veramente buona e per poter assegnare i premi c’è voluto lo spareggio. A vincitori per l’annata 2006 sono stati così proclamati: Nella categoria dei vini bianchi: primo premio: Igor Kramestetter, - secondo premio: Silvano Kramestetter, - terzo premio: Claudio Ruzzier. categoria vini rossi primo premio: Bordon - Rotter Nella categoria dei vini rossi: - primo premio: Bordon - Rotter, - secondo premio: Danilo Sergaš, - terzo premio: Tomi Barkiđija. Dopo la consegna dei premi, la serata è continuata in allegria e non poteva essere diversamente. Complimenti agli organizzatori ed anche ai nostri viticoltori che hanno partecipato in gran numero alla manifestazione. Proprio a loro va il nostro ringraziamento per l’impegno profuso in vigna ed in cantina, assicurandoci così un buon bicchiere di vino da bere in compagnia. Pag. 3 DOPO LA CONFERENZA... SI MANGIA di Irena Argentin Novak Mercoledì 29 novembre si è svolta la conferenza »LA BARCA DEI SAPORI VIAGGIO DAL CHERSO AL CARSO ALLA SCOPERTA DELLA CULTURA E DELLA CIVILTÀ DELLA TAVOLA« tenuta dal signor Marino Vocci. Per rendere la serata più piacevole, abbiamo pensato di invitare le signore a portare una pietanza tipica preparata da loro. Le signore si sono date da fare ed hanno portato pane, minestra, trippe, sardelle in savor, dolci di vario tipo e marmellata. La preside della scuola elementare »Vincenzo de Castro« Marisa Rogič, ci ha gentilmente concesso il refettorio della scuola di S. Lucia. Le signore hanno portato le loro pietanze e la serata è iniziata con la musica del gruppo mandolinistico »Serenate« guidato da Arcangelo Svettini. Il signor Marino, durante la conferenza, ci ha fatto conoscere le tradizioni della tavola del nostro territorio. Ha ricordato che meno di cento anni fa non esisteva il frigorifero ed il miglior metodo di conservazione delle carni e del pesce, era il sale. Il pasto principale della giornata erano i minestroni che sulla costa venivano conditi con l’olio d’oliva, mentre all’interno dell’Istria si utilizzava il grasso di maiale. Vicino al pasto non doveva mancare il vino che dava pure forza ed energia per il lavoro dei campi. Le feste erano un’occasione d’incontro e svago in cui i contadini tiravano fuori dalle loro cantine il vino più buono ed il prosciutto. Le signore preparavavo piatti particolari; per S. Martino si mangiava l’arrosto di gallo oppure l’oca e le castagne, mentre per Natale c’erano le frittole fatte in diversi modi, con la zucca oppure lievitate. Il baccalà si mangiava sia per la vigilia di Natale che per Pasqua quando anche si facevano vari tipi di dolci con le uova, simbolo della vita. La tavola era il luogo in cui si ritrovava tutta la famiglia che una volta era molto numerosa. Oggi ci rimangono i ricordi, anche se ci sono ancora alcune signore brave a preparare i piatti tradizionali per i loro cari ed in tal modo speriamo che la tradizione non andrà scomparendo. Al termine della conferenza la giuria composta da Marisa Rogič, da Marino Vocci e da Flavio Forlani, si è ritirata per giudicare i piatti più buoni. Le vincitrici della prima edizione della »Gara di piatti tipici«, sono: per il pane – Anita Primani, per il piatto tipico »sardele in savor« - Anita Dessardo, per i dolci »frittole« - Anita Primani e per la marmellata di more – Giorgina Rebol. Tutti i partecipanti alla serata hanno potuto assaggiare le pietanze ed era piacevole sentire i commenti delle signore riguardo alla preparazione dei cibi. Un ringraziamento va alla preside che ci ha dato a disposizione la scuola dove saremo ben lieti di organizzare anche nel futuro qualche altra manifestazione. TORNEO DI SCACCHI »COPPA LORENZO FORLANI« di Pietro Rotter Domenica, 19 novembre 2006 abbiamo partecipato al Torneo di scacchi »Coppa Lorenzo Vidali« della CI a Dignano, in località Betiga. La nostra squadra guidata da Pietro Rotter e formata da: Ivan Globovšek, Vladimir Kodrič, Franc Godnjevec e Goran Treursič, ha conquistato il I posto destinato alla Comunità degli Italiani. Auguri di buone feste! La redazione de Il Trillo Pag. 4 IL GINNASIO ANTONIO SEMA HA UN NUOVO PORTALE INTERNET Per accedere al portale della nostra scuola visitate http://www. ginnasio-antoniosema.net Troverete molte opzioni di informazione sulla scuola, dalle materie di insegnamento distribuite nei quattro anni, ai contenuti opzionali, alla galleria fotografica dei principali avvenimenti scolastici e delle manifestazioni alle quali la scuola ha partecipato;seguono informazioni sulla consulenza scolastica e i suoi compiti, la biblioteca, la storia della scuola in breve, il calendario scolastico con le feste, le vacanze, le sessioni d’ esame, ecc. Il modulo “Eventi” informa su quanto avverrà nell’ambito del programma di attività libere e di manifestazioni, segue la voce “Progetti” (i quali devono ancora venire integrati) e l’ archivio. Ed è proprio questa la novità. Sotto questa voce si apre una cartella con il nominativo completo di tutti i diplomati della nostra scuola dal 1949 in poi: 499 fino al luglio 2006! Oltre all’elenco ( nominativo in base ai dati a disposizione della scuola) in seguito si potrà accedere pure ad un’ altra cartella che raccoglierà tutti i diplomati per anno di completamento degli studi. Così anche chi si licenziato un po’ più tardi o gli adulti che hanno sostenuto l’esame di licenza o di maturità presso la nostra scuola si troveranno inseriti nell’anno che è riportato sul loro diploma. E in quest’occasione vogliamo invitare i nostri diplomati e tutti gli ex- studenti (quindi anche chi era iscritto e ha frequentato uno o più anni della nostra scuola) ad inviarci notizie su cosa fanno nella vita, che mestiere e quali studi hanno intrapreso o terminato e dove. Per noi sarebbe interessante sapere anche dove vivono-abitano i nostri ex- studenti. Da un’ indagine svolta di bocca in bocca abbiamo rilevato alcuni dati, che naturalmente non sono né completi e probabilmente riportano anche errori. Esamineremo tutto il materiale che ci invierete e spero sarete tanti. (Registratevi nel sito e partecipate al forum. Potrete riportare osservazioni, suggerimenti, proposte e altro, o scriveteci all’ indirizzo [email protected]!!!) Visitate la nostra galleria fotografica e troverete tante fotografie delle nostre attività. In questi giorni oramai di fine anno 2006 a tutti gli ex-studenti, ex-professori, ex- dipendenti del nostro ginnasio, ai connazionali e a tutti i lettori del Trillo un augurio di Buon Natale, Felice e Prospero 2007 da parte di tutti i dipendenti e gli studenti del Ginnasio Antonio Sema. La Società di studi storici e geografici di Pirano vi augura STANZA RICORDO “GIUSEPPE TARTINI” IL TRILLO, Foglio della comunità Italiana di Pirano. Redattore responsabile: Bruno Fonda. Tel. segreterie: +386 (5) 673 30 90 Contabilita: +386 (5) 673 30 91 Fulvia Zudič: +386 (5) 673 01 40 E-mail: [email protected] BUONE FESTE ! ORARIO Tutti i giorni dalle ore 11.00 alle ore 12.00 dalle ore 17.00 alle ore 18.00 lunedì chiuso La Società Sportiva “Piran” di Pirano augura Buon Natale e Felice Anno Nuovo! Prezzo del biglietto: adulti - 250 Sit = 1,04 euro studenti - pensionati 150 Sit = 0,63 euro (il prezzo il euro è informativo e calcolato in base al cambio ufficiale medio 1 euro = 239,640 Sit ) Stampa e impaginazione: PIGRAF s.r.l. numero copie: 1100 A questo numero de “Il Trillo” hanno collaborato: Fulvia Zudič, Marisa De Rosario, Alberto Manzin, Ondina Lusa, Irena Argentin Novak, Elio Musizza, Nadia Zigante. Pirano, 19 dicembre 2006 Pag. 5 INCONTRO CON L’ ATTRICE PAOLA GASSMAN di Bruno Fonda L’ incontro di oggi è con l’ attrice PAOLA GASSMAN. Paola Gassman è figlia del grande attore Vittorio Gassman e legata sentimentalmente e professionalmente con un altro grande attore, che vi abbiamo presentato la volta scorsa, Ugo Pagliai, col quale ha interpretato tantissimi lavori teatrali ed in particolare opere di Luigi Pirandello, che ambedue hanno amato profondamente: GASSMAN- Pirandello ha avuto sempre una attenzione particolare nei confronti dei derelitti, delle persone provate ed ha avuto anche lui una vita difficile e soprattutto è stato colpito dal sentimento, di quello che nella vita ti può cogliere all’ improvviso e di fronte al sentimento c’ è proprio il buttarsi dei personaggi, il cambiare, e, poi c’ è il discorso dell’ essere e dell’ apparire. Tutto ciò ha favorito il nostro amore nei confronti di questo grande autore. -Ma parliamo di te Paola, quali gli stimoli che ti hanno portata a scegliere questa carriera ? Entro quali limiti, è una domanda che certamente ti avranno fatto in moltissimi, la presenza di tuo padre e di tua madre, ha influito sulla scelta di questa non certamente facile carriera ? GASSMAN-Ma io rispondo sempre che avrei dovuto nascere in un’ altra famiglia per capire se veramente la mia aspirazione era effettivamente dettata dal desiderio di fare questo mestiere o piu che altro perchè ne ho sempre sentito parlare fin da quando ero piccolissima. Perchè poi oltre a mio padre e mia madre, la mia è stata una famiglia che sin dal passato ha affondato le radici nel teatro, dai bisnonni ai nonni: tutti attori famosi ed importanti. Quindi è difficile dirlo. Sicuramente molto mi hanno influenzato, anche se non sono una figlia d’ arte che ha calcato i palcoscenici da piccola o che è stata spinta verso questa professione, perchè proprio i miei genitori mi hanno tenuta sempre abbastanza lontano da essa. Quindi una certa aspirazione a farlo, evidentemente era abbastanza forte in me, per determinarmi fino al punto di farlo. Però.. certo, era il mio pane quotidiano, il teatro riservava le sorprese o comunque le curiosità che magari possono spingere e stimolare uno che del teatro sa poco. Quindi non so, dovrei rinascere in un altra famiglia per poterlo verificare. -Un altro personaggio che ti è accanto nella vita è Ugo Pagliai. Ma al di la delle motivazioni di carattere sentimentale che vi uniscono, quali gli elementi, i fattori che dal lato artistico e culturale hanno rappresentato la validià di questo rapporto? GASSMAN-Ma sai, è chiaro, noi ci siamo conosciuti in teatro, recitando. Ci è stata subito una immediata simpatia, un feelling, un amore...tutto quello che vuoi. Dopo di che è nata la coppia nella vita, nel senso che io ci tenevo molto alla famiglia, al rapporto con la persona che avevo scelto. Avevo già una figlia di un primo matrimonio ed ho voluto un altro figlio assieme a lui ed ho quindi costruito sicuramente la mia vita familiare, che per me è stata sempre molto im- portante e direi quasi predominante davanti a quella che può essere la carriera. Però allo stesso tempo, per stare vicino ad un uomo che fa questo tipo di lavoro, io credo che bisogna avere degli interessi in comune e siccome anch’ io amavo il teatro, ho cercato di conciliare quelli che potevano essere i problemi familiari con invece l’ andare avanti, il crescere insieme. Perchè un attore è una persona, non dico migliore, ma sicuramente diversa dagli altri, particolare, ha una certa visione Pag. 6 della vita ed in questo io ero certo facilitata dal fatto che con gli attori avevo convissuto varie volte e sapevo che pero’ l’ interesse, l’ amore per questo mestiere sarebbe stato determinante e quindi l’ ho coltivato e l’ ho continuato e questo, per quanto mi riguarda, mi ha dato dei risultati. Perchè poi più lo si fa il teatro e più si cresce e quindi non avendolo abbandonato lo vedo oggi positivamente, anche se all’ inizio è stato duro perchè avendo due figli e fare il mestiere dell’ attrice non era facile, però mi ha ripagata, mi ha dato soddisfazioni su tutti i punti di vista ed ha cimentato anche la nostra unione , sicuramente. -Nel vostro repertorio appare spesso il nome di Pirandello. Questa scelta è dovuta ad una precisa politica di repertorio oppure alla Vostra passione per Pirandello? GASSMAN-Ma noi abbiamo incominciato quando Ugo aveva fatto uno spettacolo con De Lullo, molto importante. Poi abbiamo deciso di fare “Liola”, perchè era un’ idea che avevamo da tanto tempo.Una volta incominciato il discorso con Pirandello ci si distacca difficilmente da questo autore, perchè..intanto scopri che è un autore estremamente moderno: non abbiamo autori piu moderni di lui ,altrettanto validi e quindi credo che Pirandello è sicuramente una pallestra. Per un attore è un modo per sperimentare importantissimo. Forse influisce anche il fatto che Pirandello è un autore conosciuto, amato dal pubblico e quindi tutte queste componenti ci fanno venire in mente questi testi e ci portano verso questo grande del teatro italiano. -Ma secondo te Paola quali le possibilita, le opportunità, per una donna, di fare l’ attrice in Italia ? GASSMAN.-Le possibilità ci sono sempre. È un campo dove grazie a Dio......ci sono addirittura dei testi che mettono in luce soprattutto le donne e quindi non è che manchino. Sicuramente la donna per sua natura è sottoposta un pochino alla scelta maschile, che da secoli viene fatta e quindi anche in questo campo ci possono essere delle difficoltà. Però se c’ è il talento, c’ è la voglia, c’ è la volontà, la serietà di farlo, credo ci possa essere spazio anche per le donne, a pieno titolo, insomma. -Ma al di la del teatro, quali sono le cose che ami fare ? GASSMAN-Per me sono stati tutti questi anni basilari per costruire una carriera, sono stati veramente impegnati a dividermi in due o in quattro, per poter far convivere contemporaneamente la famiglia ed il lavoro, perchè è un lavoro che ti porta via, che ti porta lontano e quindi devi comunque essere accanto ai figli attraverso altri metodi che non quello quotidiano e normale. Credo che però si possa fare ed anzi alcuni vantaggi se ne ricavano.E poi, io sono una che ama la vita proprio in se stessa, nel senso.. che qualunque cosa che mi interessa, dalla lettura ai viaggi, non li sacrifico alla carriera. Niente di quello che è una vita normale e tranquilla me lo lascio scappare. In questo sono stata forse anche fortunata, perchè non debbo arrabattarmi proprio di lavorare per lavorare: ma lo faccio con un immenso piacere e credo con molta serietà. -Ma qual’ è il tuo mondo di fantasia, il tuo mondo interiore ? Chi è oggi Paola Gassman ? GASSMAN-Ma io credo di avere una mia vita fantastica. Appartengo ad un segno che mi dicono che è soprattutto un segno di fantasia: il cancro. Questo qualche volta non è positivo, perchè ti fa vedere la realta più bella di quanto non sia, tutte le immagini in un determinato modo e poi hai degli scontri con la realtà. Però ho le mie favole, mi racconto le mie favole e le mie storie ed il mio mondo interno credo sia quello di una donna che ha cercato di crescere, di maturarsi anche attraverso i personaggi che ho potuto fare, al lavoro che ho fatto, alle persone che ho potuto avvicinare. Ho avuto la fortuna di avere persone importanti accanto a me e di poterle conoscere. Tutto questo mi ha certamente molto arricchita. -Hai mai conosciuto la malinconia e la noia? GASSMAN-La malinconia sicuramente. Noia, solo quand’ ero ragazzina, per un breve periodo, quando non hai centrato ancora a pieno quello che vuoi, quello che non hai focalizzato ed allora hai dei momenti di insofferenza. Però oggi credo che ci siano tantissime cose da fare, per cui la noia si può eliminare facilmente. -Senti, tornando al teatro, dopo la parentesi delle avanguardie, esiste oggi un rapporto tra il teatro ed il pubblico? In tal senso sono intervenuti dei mutamenti nella composizione del pubblico ? GASSMAN-Ma si certo. Io sono nata col 68. Per tre anni sono stata nella compagnia di Ronconi con l” Orlando Furioso”, famoso spettacolo che ha rotto i canoni del teatro-platea. Ho avuto le mie esperienze di avanguardia .Tutto questo è stato importante e lo è ancora, quando le cose sono autentiche e serie. Però credo che oggi si sia riguadagnato questo rapporto pubblico-palcoscenico con quello che ‘ è la cosa più bella: la magia, la magia che si instaura tra il pubblico ed un palcoscenico. Per cui c’ è questo rito, questo qualcosa che fa si che accada e che tutti credono in quel momento a quello che sta accadendo.Questa è una magia stupenda, che credo vivrà sempre e non potrà mai morire. RICORDI DI SCUOLA A PIRANO di Elio Musizza Nel gennaio del 1957 venni a sapere che alla Scuola elementare italiana (quadriennale) di Pirano c’era necessità di un insegnante di classe. Allora feci domanda d’assunzione all’Ispettorato per l’istruzione di Capodistria (ispettore Antonio Depangher di Isola). Alla Scuola italiana di Pirano per tutte le quattro classi c’era una sola insegnante di nazionalità slovena, diplomata presso un Istituto magistrale italiano di Gorizia, che lavorava due turni (due classi combinate al mattino e due al pomeriggio). Venni assunto, ma dovevo attendere la fine dell’anno scolastico a Parenzo e così iniziai l’insegnamento a Pirano con l’inizio dell’anno scolastico 195758 (due classi al mattino). Le aule della Scuola elementare italiana si trovavano nell’edificio dell’attuale SE “Vincenzo de Castro” che ospitava pure il Ginnasio (4 classi inferiori e 4 superiori). Le due aule a disposizione erano arredate alla buona: i vecchi banchi con i calamai, una vecchia cattedra su pedana, una lavagna a tre piedi, un pallottoliere, un vecchio armadio, in ogni aula una stufa a legna, pochi mezzi didattici e qualche Pag. 7 vecchio sussidiario delle scuole italiane d’anteguerra ad esclusivo uso per gli insegnanti. Gli alunni provenivano da famiglie piuttosto disagiate, figli di quei pochi piranesi rimasti oppure di qualche famiglia venuta da altre località istriane (ricordo i Bonifacio, Ruzzier, Maraspin, Bertok, Radivo, Crisman, Ernestini ed altre ancora come Tomasin, Valussi, Settomini, Dussich, Gasperini, Zivolich, Zubin ecc. scusandomi se non ho elencato gli altri...) Nelle foto pubblicate potranno riconoscersi tutti gli alunni che sapranno rievocare tutti i nomi e cognomi, le caratteristiche, il profitto, la condotta, i pregi e difetti o le marachelle... di qualcuno! Un solo alunno aveva un genitore con l’istruzione media superiore, gli altri genitori avevano frequentato qualche classe delle elementari. Anche questa condizione sociale e d’istruzione dei genitori influiva di certo sul profitto scolastico. Io e l’altra insegnante caposcuola ci impegnavamo per aiutare gli alunni con qualche ora d’insegnamento suppletivo non retribuito o visitando le famiglie a casa. Da ricordare pure che per i bambini in età prescolare non erano organizzati gli asili infantili con la preparazione dei neoscolaretti. La mia stessa condizione abitativa a Pirano mi creava delle difficoltà: alloggiavo in una stanza in casa privata, senza servizi sanitari e nemmeno un lavandino... in compenso c’era un rubinetto pubblico in una vicina piazzetta “alla ponta di Pirano”. Trascorrevo quasi l’intera giornata a scuola dove c’erano le stufe a legna e i servizi sanitari garantiti. Alla sera, sin dalla mia venuta a Pirano, iniziai a frequentare il Circolo Italiano di Cultura “G. Tartini” nell’omonima piazza cittadina, così si avviava pure la collaborazione fra Scuola e Circolo. Avendo del tempo libero aiutavo la collega insegnante e direttrice a sbrigare le pratiche amministrative della scuola, mentre la poca contabilità veniva svolta dalla segretaria-contabile del Ginnasio italiano ubicato nello stesso edificio, dove abitava pure il custode-bidello. Nella soffitta dell’edificio scolastico c’erano dei registri scolastici, libri tra la polvere, mezzi didattici e dell’altro materiale in un disordine completo. Io ebbi la preoccupazione di riordinare quanto di più importante e specialmente l’archivio della scuola elementare, d’avviamento professionale e del Ginnasio. Iniziai con i registri, qualcuno risaliva addirittura all’anno 1875, che riportavano i nomi degli alunni nelle varie classi. Continuai con registri degli anni successivi, più o meno completi, tranne degli anni della I e II guerra mondiale. Nella soffitta si trovavano i registri scolastici di tutto il Circondario didattico di Pirano che comprendeva le località di Portorose, S. Lucia, Strugnano, Sicciole (Gorgo), Castelvenere, Madonna del Carso, Salvore... questi ultimi dell’attuale territorio del Buiese nella Repubblica di Croazia che appartenevano al Circondario didattico di Pirano. Arrivai a completare l’archivio sino all’anno scolastico 1955-56. Questo archivio poteva servire negli anni seguenti a rilasciare attestati scolastici della V cl. richiesti per lo più da ex scolari, anche di molti esodati. Dapprima le pagelle scolastiche potevano essere rilasciate dalla scuola, in seguito su richiesta e per il tramite del Consolato Generale d’Italia di Capodistria. In seguito tutto l’archivio scolastico verrà consegnato all’Archivio Regionale di Capodistria. gio: al Comune mi veniva risposto che non avevano cercato loro la mia assunzione. Per le quattro classi elementari, con una trentina di alunni, era sufficiente un solo insegnante!! Così tutti i mercoledì mi recavo all’Ufficio alloggi per chiedere l’alloggio. Intanto passò l’intero anno scolastico, poi con l’inizio dell’anno scolastico 1958/59 l’Azienda comunale di Pirano trovò una combinazione per assegnarmi un alloggio nella classe G. Galilei di Pirano, nella parte vecchia della città. Queste note personali possono indicare le difficoltà per vivere e lavorare e quanto interessava al Comune la presenza e lo sviluppo della scuola di lingua italiana. Come pure la causa principale delle mancate iscrizioni alle scuole italiane. Con la riforma scolastica dell’anno scolastico 1959/60 venne organizzata la Scuola elementare ottennale (le quattro classi del Ginnasio inferiore si univano all’elementare quadriennale). Il Ginnasio comprendeva soltanto le quattro classi superiori. Durante l’estate 1959, a mia insaputa, venni nominato direttore dell’Elementare italiana ottennale di Pirano. Con l’anno scolastico 1959/60, in base a disposizione di legge, nelle scuole italiane (poi “con lingua d’insegnamento italiana”) dovevano venir assunti soltanto insegnanti della minoranza italiana, gli insegnanti sloveni dovevano essere trasferiti alle scuole slovene. E qui subentrarono i nuovi problemi Passando ancora alla mia vita di riorganizzazione della Scuola privata a Pirano, dovevo da solo elementare ottennale di Pirano. preoccuparmi a cercare un allog- BIBLIOTECA “Diego de Castro” Gentili lettori, stiamo catalogando i libri nel sistema COBISS perciò siete invitati a restituire i libri già letti. ORARIO Lunedì 10-12 Martedì 10-12 Mercoledì 6-18 Venerdì 10-12 Pag. 8 LETTERE IN REDAZIONE Spett. Segreteria Ci sta per lasciare un Anno che per la Comunità è stato ricco di programmi, con anniversari, spettacoli teatrali canori culturali e simposi, conferenze di storie di varie epoche, con ben preparati i conferenzieri ed esteri, troppo sarebbe a elencare tutte, con la partecipazione al pubblico. Ma l’anniversario di grande importanza, è stata la serata per la ricorrenza del ‘60° anno della Fondazione della Comunità degli Italiani di Pirano celebrata con successo strepitoso, con programmi entusiasmanti , dei gruppi e dei singoli che ha commosso il numeroso pubblico (visto, applausi) sono stati tutti meravigliosamente bravi. Va ricordato un altro avvenimento, molto sentito nella città di Pirano, di una frase posta su una casa che ricorda il famoso detto, Lasa Pur Dir. E compie i 30 anni dalla sua uscita, scritta da che autori e personaggi piranesi. La città è a loro grata. Bravi Ora un elogio ai collaoratori, che hanno realizzatoquesti programmi. E la città può andare fiera. Un grande merito va alla nostra Fulvia che è stata la forza motrice che con passione e tenacia ha portato a buon fine tutto questo immenso lavoro, ma non le è stato sempre facile, ha dovuto programmare tra lavoro e famiglia, le dobbiamo inviare un sentito grazie: “E avanti così”. Due parole agli ospiti, alla sig. ra sindaco Vojka Štular, per gli appoggi e i contributi per la Comunità. Grazie, al sig. Maurizio Tremul con l’augurio che pensi a noi. Siamo alle elezioni amministrative, per la CAN di Pirano, per i consiglieri comunali e per la CAN Costiera. A Pirano hanno prevalso i giovani, sta loro di portare avanti con impegno, il lavoro fatto dai predecessori, e fare leva perchè giovani generazioni siano più attive nei lavori della Comunità, sta nelle loro mani il futuro. Agli eletti consiglieri comunali che rappresentano la CAN, difendono i diritti della minoranza, e propongano qualcosa di nuovo in special modo per i giovani e per lo sviluppo della città, e dei suoi cittadini, senza distinzione. A tutti i soci e membri della nostra Comunità Auguriamo di cuore un Buon S.Natale e prospero in salute Anno Nuovo Con stima Anna e Nini Rossi Nella presentazione al teatro Tartini del riuscitissimo spettacolo dedicato ai 60 anni della Comunità degli Italiani di Pirano, ho avuto una piacevole sorpresa e grande emozione: ho ricevuto un riconoscimento sia dal Comune che dalla Comunità quale promotore e per i 30 anni di impegno quale caporedattore del periodico Lasa Pur Dir. Ringrazio per questi riconoscimenti! Per me è stata una meravigliosa avventura durata 30 anni e che continua tuttora. Ho avuto modo di documentare, grazie alle persone che hanno dato la loro disponibilità di partecipazione e di testimoniare così il nostro Essere a Pirano. Ondina Lusa Leggendo questi lemmi sono tornata indietro con il tempo. Quando il tempo lo permetteva che aveva una “batella andava in mare a pescare. Gi’a da piccoli i figli maschi andavano con ilpadre o con il nonno a pescare. Erano dei piccoli” lupi di mare. In autunno quando era la stagione per pescare le menole, mi ricordo che mio fratello e mio padre avevano Pag. 9 pescato tante menole (duo o tre secchi pieni). Dopo averne un poche regalate ai nostri vicini quelle rimaste, mia nonna le aveva messe sotto sale come si fa con i sardoni. Quando erano pronte per mangiarle avevano un buon gusto, come il baccala salato. Un cordiale saluto Giorgina Rebol Carissimi amici! Fra pochi giorni sarà la fine dell’anno 2006, in questa bella occasione unita alle mie famiglie saluto tutti i soci della nostra comunità, tutte le persone del nostro piccolo stato, e poi un pensiero d’amore per tutte le persone, che a questo mondo hanno delle difficoltà, o per le guerre o per le malattie oppure per i malanni dell’atmosfera. Con simpatia e affetto ringrazio tutti voi per le cose belle che ci preparate Sig.ra Bianca e fam. BANDI – CORSI – CONCORSI Premio Letterario Internazionale Vilegnovella dal judri VII edizione 2006-2007 (scadenza 12 maggio 2007) CORSO ATTIVO – presso la sede della nostra Comunità, martedì 23 gennaio 2007, alle ore 19.30 avrà luogo la presentazione del corso di yoga attivo e rilassamento in lingua italiana, aperto a tutti. Il corso è effettuato in collaborazione con l’associazione l’Altro Emisfero di Trieste e Udine. Le iscrizioni sono aperte fino ad esaurimento dei posti. Costi e informazioni allo 05/7641648 oppure presso la segreteria della CI) Concorso MAILING LIST HISTRIA ( per le scuole Elementari e per le Scuole Medie Superiori) entro il 31 marzo 2007 – [email protected] oppure [email protected] Ricerca di personale qualificato intenzionato a lavorare in Italia – società di ricerca di consulenza e formazione specializzata nel Project Management ,chiunque fosse interessato , è pregato di inviare il c.v. in formato .pdf via e-mail a [email protected] specificando la qualifica. RICORDI E MEMORIE STRUGNAN di Nella Nemec La siora Norma scrivi de Piran e mi che son nata a Strugnan voio dirve come iera una volta. Iera tute familie contadine. I omeni de matina co’ scuro i andava nei campi con dele sape grandi e scofoni per no rovinâ le braghe de terlis fate in casa. Co se andava portâ la marenda che nei mesi fredi iera patate in tecia calde, per scaldâsse ‘l stomego. El pan se fasseva in casa una volta a setimana. Co’ la bela stagion le finestre iera verte e co iera le undise ore se sentiva tute le done fâ ‘l pesto per la minestra. Ale dodise le ‘ndava co’ ’l panier in testa a portâ ‘l pranso in campagna. Ale sinque se portava la sena, de solito polenta, pesse, radicio e se lavorava fina scuro. Co iera sera nei campi de fragole e bisi iera ciapi de diese, dodise done in campo che colieseva. Se sentiva cantâ, ridi, scherzâ tuto ‘l giorno, per non sentî ‘l mal de schena. Ala sera co’ ‘l panier in testa e coi cari ‘ndava tuti al mol per caregâ ‘l racolto su le barche per Trieste. Iera alegria, i giovani cantava nel buffet che veva me pare al molo de Strugnan, che iera tanto più longo de ogi. Adesso no se senti più cantâ, i campi xe tuti bandonadi. Un tempo i campi e le strade iera solo per i cari. D’inverno co’ la piova tuti i omeni ‘ndava a ingiaiâ le strade, a netâ i canai e brusâ i graioni. Adesso xe più spini che alberi. Gavevimo do boteghe, do forni, desso xe una botega che no se pol gnanca girâsse, iera tre ostarie, 3 alberghi, desso vemo oto ristoranti, le Terme, le Saline solo per nome, arzeni pericolanti. La strada interna con tanto trafico ma in condisioni pietose. Manca tanti asineli che magnava l’erba e più ancora manca l’amicizia. IL SEGRETO PER LE OTTIME OLIVE STORTE di Zdravko Brec Da 18 a 20 giorni tenete le olive nell’acqua cambiandola ogni giorno. Alla fine l’acqua deve essere chiara. Bollite l’acqua che vi serve per ricoprire le olive. Quando l’acqua è fredda aggiungete per ogni kg di olive il 7% di sale. Per dare un gusto diverso alle vostre olive potete aggiungere nell’acqua salata un rametto di rosmarino, dell’aglio tagliato a fettine e due foglie di lauro. Dopo un mese mettete nel contenitore delle olive un bicchiere d’olio d’oliva acciocché l’acqua rimanga pulita. Dopo due mesi potrete assaggiare delle ottime olive storte. UN LONTANO RICORDO di Pina Ceroici Mio suocero, Bepi Ceroici, sempre ci raccontava che la sua cara mamma Maria, quando egli andava a letto, gli raccomandava: Fio mio, varda de recordâte de pregâ sta bela preghiera, che me mama cara, me ga inparado co gero picia. Vago in leto co’ l’Anzolo perfeto, co’ l’Anzolo de Dio, co’ San Bortolo mio, co’ la Madona benedeta, co’ Santa Elisabeta, co’ i dodise Apostoli, co’ i quatro Evangelisti. Se tre volte la dirò spero Idio che stanote no morirò. Pag.10 FINCHÉ DURA... di Norma Doljak La libertà significa aver voce, infatti io ho voce, ma di che cosa può parlare una persona: semplice anonima e sconosciuta come me? C’è posto per tutti, più che siamo meglio è. Cerco di fare quello che so fare meglio. Io sono di madrelingua e cultura italiana e sento di avere una marcia in più, perché la mia cultura è millenaria e ho la fortuna di essere bilingue e nessuno mi può più vendere. Sono speciale, sono una bestia rara in estinzione: sono autoctona e ne sono molto orgogliosa. Rispetto gli altri, e gli altri mi rispettano. Sono una vera figlia di questa bellissima terra di vigne, di ulivi, di sale, di sole, di mare, di ciliege, di fichi, di cipressi, di gabbiani e di tanti bellissimi tramonti infuocati. Questa è la terra di tanta brava gente: allegra, onesta e intraprendente. Penso, che fino quando parleremo e scriveremo nel nostro dialetto cantilenante saremo vivi e rappresenteremo perfettamente i figli di questa grande terra: l’Istria. I grandi sanno essere umili. Io non sono grande, aspiro solo di vivere in pace e di essere parte integrante della vita sociale e culturale della mia città. Cerco sempre di essere migliore. Un segreto che porto con me è quello dell’eterna giovinezza e un senso misterioso di felicità e di serenità. Finché dura io me la godo! CONOSCIAMO IL NOSTRO DIALETTO di Donna Luisa Carissimi amici lettori! Dicembre il mese ricco di feste, allegria ci ha visti partecipi con parenti ed amici alle varie manifestazioni e riti che si sono svolti nella nostra cittadina. Questo mese vi voglio ricordare gli antichi modi de dî dei nostri avi. 1. Andâ a genio. A. Furbo 2. Andâ con Dio. B. Origliare 3. Andâ fora de testa. C. Farsi mantenere 4. Andâ in bestia. D. Orinare 5. Bon de gnente. E. Essere capriccioso 6. De bon cuor. F. Galantuomo 7. Essi in forsi. G. Morire 8. Fortunado come ‘l can in cesa. H. Ozioso 9. Intrigâsse de duto. I. Impaurirsi 10. Magnà pan de bando. L. Essere deluso 11. Merlo de graia. M. Piacere 12. Metese le ganbe in spala. N. Buono a nulla 13. Mi no la ingioto. O. Dubitare 14. Omo de garbo. P. Arrabbiarsi 15. Restâ scotado Q. Intromettersi 16. Scoltâ in scondon. R. Generoso 17. Sensa arte ne parte. S. Diventare matto 18. Spandi aqua. T. Non ci credo 19. Un lanpo su, un lanpo zo. U. Andarsene 20. Ver grili per la testa. V. Disgraziato 21. Ver la coda fra le ganbe. Z. Mal vestito La soluzione dovrà pervenire entro il 14 gennaio 2007. Il partecipante, la cui risposta esatta verrà estratta, riceverà il quadro “ i cachi de Strugnan” di Aurora Birsa del gruppo di pittura della CI guidato da Liliana Stipanov . Soluzioni del concorso pubblicato sul n. 9 ‘ndâ-Andare, Buso-Buco, Discossâla-Sgrovigliarla, Drento-Dentro, Fradel-Fratello, Fritura- Roba fritta, Grota-Scoglio, Guato-Ghiozzo, Incossava-Impigliava, Ingropava-Annodava, Ingrumâ- Raccogliere, Involtissado-Avvolto, Lepusa-Pesce simile al ghiozzo, Limoso- Limaccioso, Masedola-Legnetto per avvolgere la lenza, Massa-Troppo, Me’-Mio, Picio-Piccolo, Piera-Pietra, Toco-Pezzo, Togna-Lenza. Tra le risposte esatte è stato sorteggiato il signor Umberto Tamaro di Santa Lucia, che vince la pubblicazione “Modro zelena tišina – Il silenzio verde e azzurro” edito dall’Ente per il Turismo PortoroseComune di Pirano. Nella Scuola elementare “Vincenzo de Castro” di Pirano, sezione di Lucia Serena Vegliach della IV classe ci ricorda questa simpatica desquaialengua: Se ti te me tachi i tac a mi mi te taco i tac a ti. Ma se ti no te me tachi i tac a mi mi no te taco i tac a ti. La signora Anita Dessardo di Santa Gli auguri di buon Natale e felice Lucia ci trasmette una strenna Anno nuovo a tutti augura di Capodanno che usavano dire Umberto Tamaro quando andavano a fare gli auguri di Buon Anno ai parenti. Nono mio dileto meteve la man al peto Infiniti auguri per un meteve la man in scarsela felice Natale e per un cioleve el tacuin in man pagheme la bonaman. anno prodigo In fine cari amici auguro a tutti d’amore e serenità. Buone feste e che l’Anno Nuovo ci porti pace e serenità. Anita Dessardo Pag.11 LA COMUNITÀ AUTOGESTITA DELLA NAZIONALITÀ ITALIANA E LA COMUNITÀ DEGLI ITALIANI “GIUSEPPE TARTINI” DI PIRANO AUGURANO BUON NATALE E FELICE ANNO NUOVO Nevicata a Pirano foto di Gabriella Medoš APPUNTAMENTI DI GENNAIO 2007 I LUOGHI DELLA PRODUZIONE E DELLA VALORIZZAZIONE TECNOLOGICA NELL’AMBITO DEL TURISMO TEMATICO – La mostra itinerante organizzata nell’ambito del progetto di cooperazione transfrontaliera Italia Slovenia rimarrà aperta al pubblico fino al 17 gennaio 2007 con il seguente orario: tutti i giorni 11-12 e 17-18, lunedì chiuso. Dal 25 al 28 gennaio 2007 a Pirano si terrà “INTERARS” progetto internazionale di arti visive / laboratori artistici multidisciplinari. (progetto cofinanziato dal Programma di Iniziativa Comunitaria Interreg IIIA Italia-Slovenia 2000-2006). L’ORA DELLA FIABA Nel mese di gennaio 2007 gli incontri si terranno in Casa Tartini a Pirano dalle ore 17.00 alle ore 18.00 Lunedì 8 gennaio 2007 “ fiaba”“PERCHÈ GLI UCCELLI VOLANO” di Antonella Delbianco, Edizioni della laguna- con Gloria Frlič Lunedì 15 gennaio 2007 laboratorio artistico con Fulvia Zudič Lunedì 22 gennaio 2007 “fiaba” “LE PIÙ BELLE FILASTROCCHE” Tony Wolf- con Elena Bulfon Lunedì 29 gennaio 2007 laboratorio artistico con Apolonija Krejačič L’ incontro viene organizzato dalla Comunità degli Italiani “Giuseppe Tartini” nell’ambito del programma culturale della Comunità autogestita della nazionalità italiana di Pirano con il contributo finanziario del Ministero per la Cultura della Repubblica di Slovenia Pirano, 19 dicembre 2006 Fulvia Zudič Pag.12