FEBBRAIO
2008
FOGLIO DELLA COMUNITÀ AUTOGESTITA DELLA NAZIONALITÀ ITALIANA
COMUNITÀ DEGLI ITALIANI “GIUSEPPE TARTINI” DI PIRANO
BOLLO PAGATO PRESSO
L’UFFICIO POSTALE 6330 PIRANO
S T A M P E
Informiamo i gentili lettori
che il nostro mensile
Il TRILLO
può venir letto in forma elettronica sul sito
della Comunità, all’indirizzo:
www.unione-italiana.org/pirano
POŠTNINA PLAČANA PRI
POŠTI 6330 PIRAN
T I S K O V I N A
Numero 2
-
ANNO XVIII
CORDOGLIO PER LA SCOMPARSA DELL’EX PRESIDENTE E
PREMIER JANEZ DRNOVŠEK, PERSONAGGIO DI ASSOLUTO
RILIEVO DELL’ULTIMO VENTENNIO DI STORIA DELLA
SLOVENIA.
Il merito maggiore di Janez Drnovšek è quello di
aver condotto con fermezza e saggezza la Slovenia
dapprima verso l’indipendenza e quindi in Europa,
rispettandone soprattutto i criteri economici. Statista
illuminato ed a tratti controverso, attento specie
nell’ultimo periodo ai problemi dell’ambiente ed
agli squilibri a livello mondiale, ha saputo dialogare
con moderazione sia con le forze politiche sia con
la società civile. Tra i suoi meriti anche quello di
aver contribuito ad un clima migliore nei rapporti
tra Italia e Slovenia e di aver accelerato l’iter della
registrazione dell’Unione Italiana in Slovenia,
contributo fondamentale per l’unitarietà del Gruppo
Nazionale Italiano.
LA NUOVA CASA DELL’ANZIANO DI S. LUCIA
di Alberto Manzin
Nell’area dietro al centro commerciale di Santa
Lucia sta ormai prendendo forma la nuova casa
dell’anziano. Una struttura attesa da tempo nel
nostro comune, che aprirà i battenti nel luglio di
quest’anno.
L’ubicazione del Centro per la terza età è stata scelta
in modo da garantire alle persone ospitate di rimanere
a stretto contatto con il pulsare della vita quotidiana.
Nelle immediate vicinanze ci sono numerosi negozi,
l’ufficio postale, la banca, l’ambulatorio, la stazione
degli autobus, ma puo’ essere anche il punto di
partenza per passeggiate verso il marina, verso
Portorose o verso la zona verde di Sezza.
Il Centro disporrà di stanze singole e doppie, per
un totale di 144 posti letto. Ci saranno pure 34
appartamenti destinati alle coppie. Sono previsti
vari spazi comuni adibiti alla socializzazione, ai
laboratori creativi, alle attività culturali ed a quelle
sportive. Verranno garantiti tutti i servizi per
l’assistenza agli anziani, sia si tratti di assistenza
medica che sociale.
Per presentare più dettagliatamente l’offerta del
Centro per la terza età è stato aperto un apposito
ufficio, dove potete ricevere tutte le informazioni
che vi interessano (prenotazione, prezzi, servizi
offerti, attività ...).
L’ufficio informazioni è operante ogni martedì e
giovedì dalle 16.00 alle 18.00. Ulteriori informazioni
potete riceverle telefonando al numero 677-21-95
oppure consultando il sito del Centro all’indirizzo
www.center-lucija.si dove potete trovare anche la
rappresentazione grafica dei vani ultimati.
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PERCHE’ ISCRIVERE I FIGLI NELLE SCUOLE DI LINGUA ITALIANA
di Elio Musizza
Siamo ormai nel periodo in
cui si devono prendere delle
decisioni sull’iscrizione dei figli
alle scuole dell’obbligo. Spesso
nelle famiglie ci sono davanti
le due possibilità di frequenza:
nelle scuole della minoranza o
di lingua italiana e nelle scuole
della maggioranza o di lingua
slovena. Intanto si deve partire dal
fatto di quei bambini che hanno
frequentato gli asili infantili; ma
qui per logica si dovrebbe avere
l’iscrizione alla scuola di lingua
italiana per i bambini di genitori
di nazionalità italiana o anche di
matrimoni misti, poi ci sono i casi
in cui si preferisce la scuola con
lingua slovena, anche per paura
dello scarso apprendimento della
lingua della maggioranza per
poter più facilmente continuare gli
studi superiori ed università... Ma
oggigiorno possiamo sostenere
che i nostri bambini apprendono
contemporaneamente ambedue
le lingue (slovena ed italiana).
Essendo una minoranza i bambini
per lo più anche per la strada, in
spiaggia, nelle palestre, nei campi
da gioco..ecc. sono costretti a
parlare lo sloveno. Quindi non
frequentando la scuola di lingua
italiana sarà difficile mantenere
la conoscenza della lingua
materna e con essa usi, costumi,
tradizioni storiche dei nostri avi,
impoverendo la nostra identità , le
nostre radici....
Conoscendo la lingua materna
e la lingua della maggioranza vi
sono delle possibilità comunque
di continuare gli studi nelle
Università italiane, nella vicina
Trieste ed anche le varie facoltà
dell’Universita del Litorale di
Capodistria. Degli alunni prima,
studenti poi bilingui, come nel
caso degli alunni che frequentano
le scuole di lingua italiana,
avranno sempre delle opportunità
di affermazione nella vita avendo
varie possibilità di impiego.
Frequentando le scuole di
lingua italiana si apprendono
automaticamente due lingue e
due culture, e nel caso nostro le
scuole della minoranza hanno la
possibilità di essere più seguite per
il numero inferiore di alunni per
classe. Aggiunto a questo l’aver
un edificio moderno come quello
della SE ‘’Vincenzo e Diego
de Castro ‘’ di Pirano, fornito
di mezzi didattici appropriati,
con insegnanti preparati si
può veramente approfittare di
questa opportunità che molti non
hanno.Vi è poi l’ opportunità di
iscriversi al Ginnasio Italiano
‘’Antonio Sema’’ di Portorose
che garantisce un’ istruzione
ed educazione lodevoli in un
edificio in bellissima posizione
ed attrezzato adeguatamente.
Dato che le iscrizioni sono libere,
perchè vediamo iscriversi diversi
alunni figli di genitori di matrimoni
misti o di altre nazionalità ? E
ciò avviene ad esempio per figli
di intellettuali che comprendono
la validità e quasi, quasi un
tornaconto nel poter offrire ai
propri figli un’ altra lingua e
cultura ! Questi alunni, anche se
di nazionalità slovena ed altra, a
casa mantengono il contatto con
la loro lingua madre. Ed un tanto
dovrebbe valere anche nel caso
di genitori dei matrimoni misti
che a casa dovrebbero mantenere
l’ uso della lingua madre, o
semplicemente parlare ambedue
le lingue, con la madre o viceversa
con il padre la lingua di ogni
genitore. Ma purtroppo spesso
non avviene, di solito a scapito
della lingua della minoranza. Più
delle volte ho ascoltato dei ‘’miei
alunni non usare fra loro la lingua
italiana ! Questo è un assurdo che
porta alla sparizione del nostro
bel istro-veneto parlato da secoli
nelle nostre terre. In compenso
posso confermare che dei genitori
intelligenti
della
cosiddetta
maggioranza si applicano per
parlare la lingua italiana o il nostro
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dialetto istro-veneto tradizionale.
Un altro bel esempio, lo posso
confermare perche’ ‘’toccato ‘’
da vicino, con la madre si parla l’
italiano e con il padre lo sloveno,
in una maniera naturale che
arricchisce linguisticamente la
famiglia. Purtroppo nelle scuole
di lingua italiana si registrano dei
casi per cui degli stessi dipendenti
della scuola hanno inviato i figli,
penso di matrimoni misti, nella
scuola della maggioranza. Anche
se ognuno è libero della scelta
di frequenza della scuola per il
proprio figlio, l’ iscrizione e la
frequenza della scuola dove si
lavora dà quel senso di mancata
fiducia nelle nostre istituzioni,
che a sua volta influisce sugli altri
genitori. Sarebbe come lavorare
in una banca e tenere il proprio
conto corrente in un’ altra, forse
più sicura !!!! Non so se rendo l’
idea oppure posso sbagliarmi.
In conclusione sosteniamo le
nostre scuole di lingua italiana,
per favorirne la socializzazione
degli alunni, perchè ci danno
condizioni migliori di studio,
perchè ne usciranno degli studenti
bilingui che servono al nostro
territorio. Abbiamo pur esempi
di laureati italiani, di insegnanti,
professionisti,
giornalisti....e
manteniamo viva la nazionalità
italiana da sempre presente nei
nostri territori, quale ricchezza
di una popolazione mistilingue,
esempio
di
fratellanza
e
convivenza pacifica.
STANZA RICORDO
“GIUSEPPE TARTINI”
ORARIO
Tutti i giorni
dalle ore 11.00 alle ore 12.00
dalle ore 17.00 alle ore 18.00
lunedì chiuso
Prezzo del biglietto:
adulti – 1,50 euro
studenti – pensionati
1,00 euro
8 MARZO
ZE PASSA VENTO, FREDDO, FANGO E LA BORA,
ORMAI DELL’ INVERNO SEMO FORA.
E I PRATI ZE TUTTI FIORIDI
PRIMULE, VIOLE E BUCANEVE,
SE POL EL CESTO INPIENIR,
E LE MULE CHE LE VOL COL MULO ANDAR A PASSEGIAR,
E LE TROVA LA SCUSA,
E LE GHE DISI:«MAMMA, VADO BUCANEVE GRUMAR.«
I MANDOLERI I SE TUTTI FIORIDI,
E LA MIMOSA COL SUO GIALLO,
GUARDANDOLA ZE PROPIO UN AMOR.
IL DITO ZE EL FIOR D ARANCIO ZE PER LA SPOSA,
PER L’ OTTO DE MARZO, PER LA DONNA,
ZE EL GAROFOLO E LA MIMOSA.
E PER LA DONNA,
NO OCCORI UN GRANDO REGALO
DE ORO, OPPUR ANDAR COMPRAR
DAI CINESI UN BEL VASO.
MA LA DONNA GHE FA PIÙ CASO
CHE EL MARIDO IN LETTO DE MATTINA,
GHE DAGHI CON AMOR UN BEL BASO.
E QUELLE CHE EL MARIDO NO LE GA,
PER L’ OTTO MARZO,
ZE L’ OCCASION PER ANDARLO A TROVAR.
E MAGNANDO QUATTRO FETTE DE BON PROSCIUTTO,
E UN DO BICIERI DE BON REFOSCO,
OGNI UOMO, TE LO POL METTI A POSTO.
Riccardo Knez,
Strugnano, 2008
ELEZIONI DEL PARLAMENTO ITALIANO 2008
COMUNICATO RELATIVO AL
VOTO ALL’ESTERO PER CORRISPONDENZA
Con Decreto del Presidente della Repubblica in data 6 febbraio 2008 sono state indette per il 13 e 14 aprile
2008 le votazioni per l’elezione della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica.
In Italia le votazioni si svolgono presso i seggi istituiti nei Comuni di residenza nei giorni di domenica 13
aprile (dalle ore 8,00 alle ore22,00 ) e di lunedì 14 aprile (dalle ore 7,00 alle ore 15,00)
I CITTADINI ITALIANI, MAGGIORENNI,
STABILMENTE RESIDENTI ALL’ESTERO
ED ISCRITTI NELLE LISTE ELETTORALI DELLA CIRCOSCRIZIONE ESTERO
POTRANNO VOTARE PER CORRISPONDENZA.
L’elettore che alla data del 30 marzo non avesse ancora ricevuto il plico elettorale, potrà rivolgersi a questo
Consolato Generale per verificare la propria posizione elettorale e chiedere eventualmente un duplicato.
SI RIMANE A DISPOSIZIONE DEGLI ELETTORI PER QUALSIASI ULTERIORE INFORMAZIONE
Ambasciata d’Italia Lubiana
1000 Ljubljana - Snežniška ulica 8
e-mail: [email protected]
Consolato Generale d’Italia Capodistria
6000 Capodistria - Riva Belvedere 2
e-mail: [email protected]
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CARNEVALE A PIRANO
di Lara Sorgo
Per “fare Carnevale” bisogna esser
attrezzati, oltre che nel travestimento,
anche nello spirito.
A volte prepararsi un costume
è semplice, basta abbinare una
maschera, meglio se artigianale, e
qualche accessorio. Per chi stava
diventando “matto” per trovare
qualche idea originale, il 25 gennaio
al Cafè Central degli alberghi
Life Class di Portorose, Loredana
Musizza presentava le sue maschere
e svelava ai presenti qualche “trucco”
sulla preparazione. Ad introdurre la
serata, Irena Dolinšek, responsabile
del settore animazione degli alberghi,
che ha ricordato la collaborazione
con la nostra Comunità già in passato,
come la mostra delle uova pasquali
e dei quadri del gruppo di pittura e
la partecipazione alla prima edizione del “Festival
delle Rose” lo scorso maggio. Sul palco era presente
anche Fulvia Zudič, che riallacciandosi al discorso
introduttivo, ha riepilogato le edizioni dei balli di
Carnevale precedenti organizzati dalla Comunità
“Giuseppe Tartini”. Si è entrati quindi nel vivo della
serata, ascoltando Loredana Musizza che spiegava al
pubblico presente la sua attività. L’artista parentina
lavora nel suo laboratorio, “Lorymasks”, con altre
otto persone, e annualmente producono circa 40
mila maschere di diversi tipi. I prezzi variano molto,
soprattutto in ragione dei materiali impiegati: tra
le maschere più care realizzate dalla Musizza si
annoverano quelle con i cristalli Swarowsky. Nei
quindici anni di attività le sue maschere hanno
trovato posto nelle botteghe veneziane che ogni
anno vengono puntualmente rifornite dal suo studio,
ma forse il più grande riconoscimento, di cui tuttavia
non ama vantarsi, le è stato dato dal regista Stanley
Kubrick, che ne ha acquistate due per il suo ultimo
film, “Eyes wide shut”. Per l’occasione, a Portorose,
è stata esposta anche la “Maschera d’oro”, creata
dall’artista, che sabato 2 febbraio è stata consegnata
alla maschera più bella del Gran Ballo di Carnevale
a “Teatro Tartini” di Pirano, giunto quest’anno alla
VI edizione.
Nonostante la pioggia di sabato sera, il teatro si
è riempito di maschere che si sono scatenate fino
al mattino con la musica del complesso “Best
Company” e del Dj Adriano Roj. Allo scoccare della
mezzanotte, la giuria, composta da Irena Dolinšek,
Martina Gamboz e Ubald Trnkoczy, hanno scelto
i primi tre posti per le diverse categorie. Tra le
maschere individuali, il primo premio è andato al
foto di Fulvia Zudič
Vampiro, secondo al Pappagallo e terzo alla Geisha.
Per le coppie, primo posto a “La mosca e la gallina”,
secondo per “Le Sirenette” e ultima coppia “La
ballerina di Can Can e accompagnatore”. Nella
categoria delle maschere di gruppo, al primo posto
si sono piazzati gli “Elementi devastanti”, seconde
le “Streghe” e ultimi i “Camerieri”. La Maschera
d’Oro e la fascia del titolo di maschera del Ballo
2008, sono state assegnate ai già premiati “Elementi
devastanti”. Sebbene tutte le maschere, premiate e
non, si siano distinte per l’originalità e la creatività,
i mormorii in pista lasciavano intendere un po’ di
rammarico e tristezza per le maschere non premiate.
A concludere i festeggiamenti del Carnevale di
quest’anno la festa in maschera per i bambini che si
è svolta martedì 5 febbraio sempre al Teatro Tartini.
Tra coriandoli e spray colorati, le piccole mascherine
hanno fatto festa per due ore di fila, tra balli, musica
e risate.
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foto di Fulvia Zudič
LA CASA DELLA SANITÀ
di Nella Nemec
Voio contarve la storia de una
casa de Strugnan che no xe più e
nessun ga fato gnente per salvarla
e pur iera parte de storia non solo
de Strugnan.
Iero picia, quando l’ultimo paron
de la villa Tartini, capitano
marittimo Marco Vidovič (che
vestiva de bianco in estate e de
scuro in inverno e portava sempre
una barbeta bianca ben curada),
me contava che la casa dove
vivevo mi, faseva parte de la villa
Tartini e la aveva più de 400 anni.
Me diseva che la gaveva fata i
francesi e la serviva per le navi che
vegniva da altri stati e che doveva
fermarse prima all’antenal a far la
quarantena per dopo poder andar
in porto a Trieste.
La casa la gaveva soto el teto
una grande piera bianca con su
scolpida la parola “Sanità”. La
gaveva una camera con do grandi
finestre e una cusina con un grando
camin, che aveva un tiragio da far
invidia; infatti in tempo de guera
sentivimo i bombardieri che
andava in Germania a bombardar,
meza ora prima che Piran sonasi
le sirene de alarme.
In cusina iera una scala per andar
in sofita dove in estate dormivimo
noi, per poder afitar la camera
con uso de cusina; così se ciapava
qualche soldin e se conosceva
anche tanta gente interesante.
La casa no gaveva né acqua né
luce ma la iera a do metri dal mar.
Mi gaveo un sandolin e menavo i
nostri ospiti su per el fiume finoal
spacio de Masuco (Fonda), a cior
vin.
Me ricordo che in primavera
dormivimo soto el teto e
ascoltavimo i rondoni che gaveva
i nidi soto i copi, che confusion
che i faseva!|
La mia caseta la gaveva muri
solidi, larghi un metro e a quel
tempo la se ciamava “Casa Giala”.
Al posto suo, deso xe il ristorante
Lambada e de la mia casa non xe
restado che el ricordo del infanzia
serena visuda coi mii genitori.
Ogni domenica vegniva el
vaporeto da Trieste, che portava i
bagnanti e le rive se impegniva de
gente, che verso sera la tornava a
casa, sempre col vaporeto.
Sull’antenal e torno la casa iera
tamarici, stropacui, prati pieni de
picie cavalete con le ali celesti
(che no go più visto) e anche tante
trincee della prima guera. Il grande
molo in legno, che stava davanti
ala mia casa xe stado costruido
da operai vegnudi de S. Giorgio
de Nogaro ed el iera tre volte più
longo del molo de cemento che xe
adeso.
Xe restati solo ricordi da ricordà
il passà e le robe bele dela mia
giovineza nella “Casa della
Sanità”.
COGNOMI PIRANESI : VERONÉSE
di Marino Bonifacio
Veronese è antico cognome
di Pirano risalente a un notaio
Castelanus condam Perencini
de Verona (Castellano del fu
Perencino di Verona), stesore di
due documenti piranesi il 7/8/1321
e il 3/1/1322 (CP II, pp. 105-107
e 114-115), vissuto in precedenza
a Caorle (presso Venezia), ove il
10/6/1309 (AMSI 10°, 1894, pp.
260-261) aveva redatto un trattato
ventennale di pace e alleanza tra
Caorle e Capodistria.
Il detto notaio Castellano di
Verona ebbe figli, nipoti e
discendenti a Pirano, chiamati di
cognome Veronese dall’inizio del
1400 in poi, tra i cui successori
Sebastiano Veronese nato nel
1580 e ammogliato nel 1610 con
certa Maria, ha portato avanti il
casato fino a noi.
Nel 1945 vi erano 10 famiglie
Veronese a Pirano, 1 famiglia
Veronese a San Lorenzo di
Umago, 1 a Parenzo, 1 ad Arsia
(Albona) e 2 famiglie a Pola
(facenti capo a un Rodolfo
Veronese nato nel 1882 a Pirano,
ivi sposato nel 1910 con Nicolina
Fragiacomo-Paciòta con la quale
poi si è stabilito a Pola, ove sono
nati tre figli), tutte beninteso di
origine piranese.
Oggi i Veronese non esistono
più a Pirano e in Istria, essendo
esodati, e proseguono in gran
parte a Trieste ove tre quarti delle
circa 30 famiglie Veronese sono
piranesi di nascita o di ceppo, e
la rimanenza sono di provenienza
friulana e veneta (chioggiotta).
Vanno aggiunte 3 famiglie
Veronese a Monfalcone (di cui
1 del ramo polese), 3 a Gorizia
(ramo polese), 1 a Livorno (ramo
polese) e 1 a Loano (Savona).
La sola Veronese rimasta a Pirano
Pag. 5
è stata Romana Veronese nata
nel 1908, morta nubile a Isola
il 5/3/1994, dei cui due fratelli,
Giovanni (1911), falegname,
unitosi nel 1941 a Strugnano con
Giorgina Valente, ha avuto da
lei il maschio Giorgio, nato nel
1946 a Monfalcone, da cui è nato
Daniele, mentre Antonio (1914),
barbiere, detto Tòni Scalìn
(mancato a Trieste nel 1971), ha
avuto solo una figlia dalla moglie
Rita Razza.
Uno dei primi Veronese piranesi
accasatisi a Trieste è stato
Antonio Veronese nato nel 1797
a Pirano, ammogliatosi il 12/10/
1836 nella chiesa di S. Antonio
Nuovo di Trieste con Antonia
Brischer nata nel 1807, mentre
un altro Antonio Veronese nato
a Pirano nel 1812 ha impalmato il
15/11/1852 nella cattedrale di San
Giusto Maria Bolognin pure nata
nel 1812, dei quali oggi possono
esserci discendenti.
Tra i Veronese di Trieste, oltre
a due medici originari da Pirano,
va segnalato il professor Leone
Veronese junior, storico, nato nel
capoluogo giuliano nel 1941, il cui
nonno omonimo Leone Veronese
senior, nato a Trieste nel 1865,
giornalista, fu garibaldino come
il padre Antonio Veronese, nato
nel 1827 a Pirano (ivi sposato nel
1852 con Giovanna Petronio), che
fece tutta la campagna dei Mille.
Il cognome piranese e istriano
Veronése – comprovante i
rapporti intercorsi sin da antico
tra l’Istria e l’area veneta veronese
– è l’etnico di Veróna, toponimo
veneto con suffisso -óna come
la città lombarda di Cremona,
la località friulana di Gemona e
le cittadine istriane di Albona,
Fianona, Montona ed Emona /
Emonia (odierna Cittanova), tutte
fondate dagli Euganei nell’ambito
della civiltà euganea dei castellieri
che andava da Fiume al Bresciano,
fiorita tra il 2000 e il 1000 avanti
Cristo, poi proseguita dai Veneti
e dagli Istri.
A ulteriore comprova delle antiche
relazioni istriane-veronesi, già il
2/9/1243 è attestato a Capodistria
un notaio Guglielmo da Verona
(AMSI 25°, 1910, p. 338), ancora
vivente il 28/9/1299 (CDI) come
Guillelmo de Verona, capostipite
del casato capodistriano Verona
estintosi nel 1593.
Inoltre, il 5/6/1230 (CDI) è
documentato a Cittanova un
Jordanus Veronense, che però
non ha avuto continuatori, per cui
in Istria, oltre al citato cognome
di Capodistria Verona peraltro
scomparso, soltanto a Pirano si
è formato – da un capostipite di
Verona del 1321 – un cognome
locale Veronese al principio del
1400, perdurato fino al 1955, oggi
proseguente a Trieste, Monfalcone
e Gorizia.
Abbreviazioni bibliografiche.
AMSI : Atti e Memorie della
Società Istriana di Archeologia
e Storia Patria, Parenzo-PolaVenezia-Trieste (dal 1884 in
poi).
CDI : Codice Diplomatico
Istriano (in 5 volumi), di Pietro
Kandler, Trieste 1862-1865.
CP II : Chartularium Piranense
II (a. 1301-1350), di Camillo de
Franceschi, Parenzo 1940.
L’ANGOLINO DELLE NOSTRE SCUOLE
COS’è LA FAMIGLIA?
A scuola abbiamo trattato il tema della famiglia,
ed ecco che cosa significa “famiglia” per i bambini
della quarta classe della scuola “Vincenzo e Diego
de Castro” di Pirano:
• “Ci assomigliamo tra noi, siamo simili
nell’aspetto e nel carattere. I genitori lavorano per
darti tante cose” - Michelle
• “Quando ci vogliamo bene, quando abbiamo
bisogno di aiuto e ci aiutiamo a vicenda. Se ti senti
male c’è sempre qualcuno che ti aiuta” - Julija
• “È una casa dove mi sento bene e sicura. È una
cosa preziosa” - Anna
• “Quando hai qualcuno che ti coccola, si
preoccupa per te, ti fa ridere se sei triste. È bello
avere una famiglia anche se a volte si litiga. Ti
insegnano come si deve pulire, cucinare per
quando sarai grande. Ti danno consigli. Devi avere
fiducia nella famiglia, così tanta da poter dire tutti i
segreti.” - Elena
• “Se abbiamo bisogno di qualcosa ce lo prestiamo,
c’è fiducia reciproca. I genitori ci vogliono bene.”
- Irnesa
• “Mi mandano a scuola, mi pagano i pranzi, e
possiamo studiare assieme.” - Matteo
• “Ti insegnano, ti dicono che devi andare a scuola
perché se non lo farai sarai uno “spazzino”. Devi
avere rispetto per la tua famiglia perché loro ti
proteggono” -Žak
• “È giusto avere una casa, qualcuno accanto, avere
il cibo, perché alcune persone vivono per strada,
certamente non hanno una famiglia!” - Lia
• “La famiglia deve occuparsi di noi, ci iscrivono
agli sport che vogliamo noi. Ai genitori si dice
tutto.” -Teo
• “Se di notte abbiamo degli incubi vengono a
dormire con te.”
- Federica
• “ Se ti vogliono bene ti comprano dei giocattoli e
le cose che vuoi.”
-Alex
• “Ci si aiuta tra noi” - Eva
»CASA ,DOLCE CASA«
Un giorno, una ragazza di nome Valentina e il suo
pipistrello stavano attraversando la foresta. Valentina
aveva voglia di rivedere la zia che abitava nel bosco,
e il pipistrello decise di accompagnarla. Ad un tratto
da dietro un cespuglio salta fuori il Lupo, che voleva
informarli che passare per di là era pericoloso, perché
potevano finire nei guai. Il pipistrello senti una voce
squillante che chiedeva »AIUTO!«. La voce usciva
dalla pancia del lupo. Il pipistrello domanda:
»Ehi, perché ti parla la pancia?«
»Non abbiamo tempo di fare domande a questo
»lupone grassone« - dice Valentina.
Valentina e il pipistrello intanto arrivano davanti alla
casa della zia. La casa della zia non era normale, ma
era fatta di zucchero. Valentina suona il campanello,
ma non risponde nessuno. Allora Valentina apre la
Pag. 6
porta e dal forno esce la zia,veloce come un razzo.
»Zia, zia, stai bene?! Che cosa è successo?!«
domanda Valentina.
»Sono stati i soliti Hansel e Gretel. Mi hanno chiusa
un’altra volta nel forno! Perché.....sai come sono
i giovanotti di questi tempi!!! Non hanno nessuna
voglia di farsi mangiare!!«
»Aiuto!!! Mi vuole tagliare la pancia!!!« urla il lupo.
»Fermati, bestiaccia!!« urla il cacciatore.
»Chi vuole tagliare la pancia a chi?« domanda la
zia.
Valentina dice che fore è meglio ragionare senza che
nessuno si faccia male.
»Tu lupo, sputa la bambina, e tu zia perché non
cucini qualcosa di buono, così faremo un pranzetto
in pace?« dice saggiamente Valentina.
Il lupo sputa la bambina, la zia cucina qualcosa.
La zia però non mangia il pranzo, ma si mangia la
bambina.
Il cacciatore chiede:«Dov’ è la bambina?«. Tutti
guardano arrabbiati la zia di Valentina. La zia sputa
la bambina e mangia il pranzo.
Federica Cossich, IV classe
SE »Vincenzo e Diego de Castro« - Pirano
UNA STORIA DI PAURA
Una sera Alexander si fermò davanti ad una vetrina
di giocattoli e videogiochi. Era la più grande e
bella vetrina che avesse mai visto. In tasca aveva la
paghetta del mese e decise di comprarsi il gioco »
Fifa street«.
Alexander entrò. Gli pareva che non ci fosse nessuno.
Si avvicinò all’espostitore dei giochi e prese il gioco.
La scatola era più pesante del normale. Quando si
avvicinò alla cassa vide che il cassiere aveva la pelle
bianca come il latte.
Alexander pagò con delle monetine. Il cassiere lo
guardò con i suoi occhi gialli e gli disse: » Qui non
accettiamo soldi. Qui si paga con il sangue!!!«
Il cassiere uscì da dietro la cassa e Alexander si
accorse che al posto delle gambe aveva due zampe
di pipistrello, dalla schiena gli spuntavano un paio
di ali nerissime.
Alexander spaventato si girò e corse verso l’uscita. Il
gioco era troppo pesante e lo gettò per terra. Però il
giochino gli si era appiccicato alle mani e lo trascinò
a terra con sè. Mentre si rialzava vide che il cassiere
si era trasformato in un mostro er era diventato per
metà orso e per metà pipistrello.
Alexander di corsa aprì la porta e uscì in strada. Si
girò per scappare, però si accorse di essere circondato
da dodici mostri. Non riusciva a correre perché le
gambe gli erano diventate pesantissime.
Gli sembrava di correre su di un budino gigante.
Sentiva la puzza dei mostri dietro la schiena. Una
zampa lo afferrò per la caviglia...
In quel momento Alexander si svegliò sudato e
tremante di paura.
Quella era l’ultima volta che Alexander giocò a
»Fifa street« a letto sotto le coperte.
Alex Lovrečič, IV classe
SE »Vincenzo e Diego de Castro« - Pirano
GAS GAS E LA PARTITA DI CALCIO
Sulla Terra viveva un fantasma di nome Gas Gas.
Gas Gas era piccolo , molto veloce e sapeva giocare
a benissimo a calcio.
Un giorno Xabi disputava una partita di calcio e
invitò anche GasGas. Prima della partita, negli
spogliatoi, il giocatore Del Piero non si sà come si
fece male. L’allenatore Ancellotti non sapeva chi far
giocare. Uscito dagli spogliatoi vide il fantasmino e
lo invitò a giocare con la sua squadra. gasGas accettò
volentieri.
Dopo il primo tempo le due squadre erano in
pareggio. Nessuno passava la palla a GasGas. Poi
Xabi gliela passò, GasGas palleggiò per 10 volte,
passò la palla a Totti, Totti la passò a Xabi, Xabi la
tirò in alto. gasGas fece la rovesciata e segnò il goal.
Mancavano 2 minuti alla fine! Dopo i due minuti
l’arbitro fischiò e la partita finì.
Teo Ruzzier, IV classe
SE«Vincenzo e Diego de Castro« -Pirano
MEMO
MEMO è un progetto europeo che con la guida di
esperti della comunicazione, storia e didattica vuole
raccogliere testimonianze di entrambi i lati del
confine italo-sloveno sul periodo del dopoguerra
(1945-1954). Il risultato finale sarà un archivio di
video testimonianze disponibile in rete.
A Pirano, è il Ginnasio “Antonio Sema” ad aver
promosso tale attività, svolta dagli studenti coordinati
ed aiutati dai docenti mentori ( Micheli e Medeot).
Carissime lettrici e distinti lettori del Trillo,
per arricchire ulteriormente l’archivio con altre
testimonianze della nostra regione, abbiamo bisogno
della vostra disponibilità ad essere intervistati in
video dai nostri ragazzi. Ciò permetterà di trasmettere
le vostre esperienze, le vostre preziose testimonianze
di vita quotidiana, scolastica, lavorativa, di piccoli
e grandi avvenimenti del dopoguerra in Istria. Non
esitate a contattarci presso la segreteria del Ginnasio,
al numero di telefono 05- 6744230, per qualsiasi
ulteriore informazione e per accordarci, in amicizia,
per una breve intervista.
Potremo realizzarla a scuola, oppure a casa vostra, e
verrà svolta dai nostri studenti.
Ringraziando ancora ed aspettandovi numerosi
I professori Massimo Medeot ed Enrico Micheli
Pag. 7
CONGRATULAZIONI A NINI ROSSI
di Ondina Lusa
Congratulazioni a Nini Rossi per il Riconoscimento
ricevuto a Cherso per il suo libretto “Cherso Antiche
tradizioni del mare e dei monti”.
Giovanni Rossi chiamato Nini vive a Pirano dal
1957.
Ha raccolto in questo volumetto l’esperienza di usi,
costumi ed antiche tradizioni del mare e dei monti
della sua terra: Cherso.
Il 16 dicembre 2000 nell’incontro della presentazione
delle attività della nostra comunità ho avuto il
piacere di presentare lo scorcio degli Ordegni dei
campagnoli nel suo dialetto chersino.
Ricordo la commozione di Nini per questo intervento.
Ci eravamo incontrati in comunità per farmi leggere
il racconto e poterlo interpretare nel suo dialetto
originale un po’ diverso dal nostro piranese.
Ve lo ripropongo per documentare l’impegno e
la sensibilità con cui ha saputo tramandare questa
testimonianza.
Ordegni dei campagnoli
I campagnoi chersini andava via de casa o a piedi
o cul mulo o cul musso a lavorar la tera. I Chersini
del capoluogo de Cherso no gaveva de far né co le
piegore né co le legne che iera mistieri dei vilagi del
isola. A Cherso stava solo i paroni de parte dei boschi
e dei pascoli. I campagnoi tendeva le campagne
sue proprie: Oio, vin, grisantemo, patate, legumi
(fave, fasioi, bisi, ceci, ecc.) e pomidori, zuchete,
cucumari e fruti come zariese, peri, pomi, persigli e
altro. Granda importanza gaveva i fighi. I fighi suti
vigniva conservadi col lavrano e se li cominciava a
magnar el iorno de San Martin. Tante zeste de fighi
partiva coi vapori. Questo la grande maioranza dei
campagnoi. Come che gavemo deto i saveva anche
pescar e navigar.
I campagnoi i aveva i suoi ordigni. A casa i aveva
la mola a acqua dove i guava le manere, i cortei e
altro. El primo ordigno iera la zapa fata a punta e
cul manigo curto, come un picon. Cussì coi zapava
i doveva star caladi e questo iera fadigoso per la
schena. I tigniva el sfalzeto o cosaric par netar
qualche radise o taiar qualche erba o netar la tera
che sa tacava ne la zapa. I lo tigniva soto la strenga
de le braghe, drio la schena. Po i aveva impicado in
un ganzo fermado su la strenga (o zintura) el mazan
che iera un grando cortelazo pesante. I se portava
le bissaghe o el saco in spala co dentro la zuca o
tiqua par el vin, i fighi suti, el pan e altra roba de
magnar.
Per le vide i aveva la pompa per sulforar l’uga che
no la ciapi la peronospora. La iera de oton e i la
portava sula schena. Co’ una man se moveva su e
zo la maniza e cu l’altra se tigniva la manigheta de
goma che spruzzava el solfato de rame. Quando che
i andava col musso o col mulo, i ghe meteva el basto
che iera la sela e anche el porta – carico. I mussi
stava ne le stalete tuto intorno i orti e andando de
sera in giro se li sentiva ciamarse un cun l’altro.
Adesso mussi no ghe ne xe più, ma nuialtri veri
chersini, anche se semo da l’altra parte del mondo,
li sentimo ancora.
ANESTESIA
(A una veggente che per mè è quasi tutto e quasi niente)
Ti dedico il viola
Anche se spesso con me non dici
neanche una parola.
Mi sto svegliando.
Ti dedico il grigio
Per ricordarti le nostre
passeggiate col tempo bigio.
Mi sto svegliando
ti dedico l’azzurro
Perché in fondo in fondo mi
considero un puro.
Mi sto svegliando
ti dedico l’arancione acciocchè
non dimentichi mai il mio viso e
il mio nome.
Mi sto svegliando
ti dedico il blu per salire sempre
più
in alto sempre più su.
Mi sto svegliando.
Ti dedico il rosso
il colore della mia ideologia
Ma tu non farmi cadere dentro un
fosso.
Mi sto svegliando
ti dedico il verde
perché se anche umiliato io sono
un uomo che non si perde.
Mi sto svegliando.
ti dedico il nero perché sono
convinto che tutto questo sia
vero.
Mi sto svegliando
ti dedico il rosa
Pag. 8
perchè auguro sinceramente al
tuo amico
che gli diventi sposa.
Mi sto svegliano
ti dedico il marrone
per le belle serate passate
assieme
tu da scienziata io da
giocherellone.
Mi sto svegliando
ti dedico il giallo
perché sappi che lavoro e torno
a casa quando canta il gallo.
Mi sto svegliando
ti dedico il bianco
il colore del tuo camice,
estirpatemi per favore questo
cancro.
Mi sto svegliando
ti dedico tutti questi colori
per dirti che ti porterò ancora dei
fiori.
Mi sto svegliando
sono sveglio, l’operazione è
riuscita.
Torno alla mia casa, alla mia
donna
al mio lavoro, alla vita. Marino
Antonac
NOSTALGIA DE
PIRAN
Voria cantar
de la mia Piran
la ponta, la riva,
su pel paradiso,
el faro
che sta sul porto a sentinela
dele bele barche cola vela.
No se senti più
la zente veneta che favela,
l’ odor del mar
se ancora sempre ugual
el suo antico Domo,
el campanil
co l’ anzelo in sima
che segna el vento.
Soto i teti i nidi
dele rondole in primavera
gaia, ridente, laboriosa,
ancora te vedo là
tesa sul mar
quel panorama
no se lo pol dismentigar
che cole man
te lo volaria via portar
el distaco crudel
sul cuor me pesa
e intela sorte aversa
la zente se ‘ndada via dispersa.
BANDI – CORSI – CONCORSI
7° Concorso letterario ITALIA MIA. Premio »Cosseria 2008«
LONTANANZA
(scadenza 31 marzo 2008).
****
»Piccola Europa« Premio internazionale di giornalismo della
Repubblica di San Marino (scadenza 10 aprile 2008).
(www.giustizia.sm)
****
Concorso ML Histria 2008 (Premio »Associazione per la Cultura
Fiumana, Istriana, e Dalmata nel Lazio«.
****
Compagni di Viaggio-premio internazionale per scrittori di guide
turistiche (www.7mates.com/compagniadiviaggio)
****
Premio Internazionale di poesia 2007- 2008 » Filari in versi«, per
opere inedite di Poesia in lingua italiana, friulana, slovena, tedesca
o in qualsiasi altra lingua ufficiale o minoritaria parlata nel mondo,
purché accompagnata da una traduzione in italiano.
( [email protected]) - scadenza 30 giugno 2008.
Le persone interessate ai bandi e alle modalità dei concorsi sono
invitate a rivolgersi alla segreteria della Comunità
(lunedì-venerdì 9.00 – 12.00).
AVVISO
Informiamo i nostri lettori che i prossimi numeri de »Il Trillo«
avranno la possibilità di ospitare altri testi, contributi e fotografie
di tutti coloro che sentiranno il desiderio di inviarci aneddoti,
racconti di vita vissuta, vecchie storie, memorie e fotografie
della Pirano di un tempo. È un modo per raccogliere ancora
testimonianze, prima che queste siano cancellate dell’oblio del
tempo: una maniera per documentare questa nostra presenza su
questo lembo di terra istriana. Ognuno di voi certamente avrà
dei racconti, delle storie di vita vissuta, ambientate o inerenti la
nostra città,conservati o celati nella propria memoria: si tratta di
estrapolarli e di inviarceli. Grazie per la collaborazione
la redazione de “Il Trillo”
Zia Lia
IL TRILLO, Foglio della comunità Italiana di Pirano.
Redattore responsabile: Bruno Fonda.
A questo numero de “Il Trillo” hanno collaborato:
Fulvia Zudič, Marisa Zottich De Rosario, Alberto Manzin, Žiga Dolher, Nadia
Zigante, Ondina Lusa, Marino Antonac, Riccardo Knez, Elio Musizza, Lara
Sorgo, Marino Bonifacio, SE “Vincenzo e Diego de Castro” di Pirano-IV classe,
Massimo Medeot, Enrico Micheli.
Pirano, 25 febbraio 2008
Pag. 9
Tel. segreteria: +386 (5) 673 30 90
Fax:
+386 (5) 673 01 45
Contabilità: +386 (5) 673 30 91
Fulvia Zudič: +386 (5) 673 01 40
E-mail: [email protected]
Stampa e impaginazione:
PIGRAF s.r.l.
numero copie: 1100
Conosciamo il nostro dialetto
di Donna Luisa
Carissimi amici lettori!
Il mese di febbraio ci ha portato una ventata di allegria partecipando con entusiasmo agli incontri
mascherati, alle mostre, ai concerti che hanno fatto da cornice al nostro piccolo mondo piranese.
Questo mese vi propongo i magnari de una volta, pasti genuini che i nostri avi ci hanno tramandato e
spero che voi ne facciate ancora uso.
1.
Altriciochi
A. Farinata gialla
2.
Arbete rosse
B. Spezzatino di carne con patate
3.
Bisi in tecia
C. Involtini di carne
4.
Broveto
D. Marinata per insaporire il pesce fritto
5.
Calandraca
E. Minestra di verdure
6.
Capussi garbi
F. Uova sode
7.
Fasoleti
G. Carne di maiale
8.
Fregadissi
H. Insalata di cetrioli
9.
Fritaia co’ i bruscandoli
I. Uovo all’occhio di bue
10.
Fritaia co’ le luganeghe
L. Purè di patate
11.
Levere in pais
M. Carciofi
12.
Menestra de erbe
N. Pollo in tegame
13.
Ocio de bò
O. Stracciatella
14.
Oseleti scanpadi
P. Zuppa di pesce
15.
Ovi duri
Q. Lepre marinata
16.
Pasta butada
R. Rape
17.
Pirè
S. Crauti
18.
Polastro in tecia
T. Frittata con salsicce
19.
Porsina
U. Tegoline
Mascherina 1964
20.
Salata de cogumeri
V. Piselli in tegame
foto di Giorgina Rebol
21.
Savor
Z. Frittata con germogli di luppolo
La soluzione dovrà pervenire entro il 14 marzo 2008. Il partecipante, la cui risposta esatta verrà estratta,
riceverà una fotografia dal ciclo “Solo rose” di Lara Sorgo.
Soluzioni del concorso pubblicato sul n. 1
Dalle vostre risposte sui nomignoli vedo che anche voi ne ricordate parecchi e ne trarrò beneficio per i
prossimi bandi. Ringrazio Pinuccia e Jole.
Caio-Claudio, Boci-Bortolo, Checo-Francesco, Sia-Lucia, Nina-Antonia, Encio-Renzo, Giogi-Giorgio,
Ico-Ludovico, Ligio-Eligio, Teo-Matteo, Momi-Girolamo, Zaneto-Giovanni, Tonin-Antonio, PinuciaGiuseppina, Richeta-Enrica, Sandrina-Alessandra, Toto-Cristoforo, Tilio-Attilio,Tura-Bonaventura, BepiGiuseppe, Neti-Domenico.
Tra le risposte esatte è stata sorteggiata la signora Lea Mikša di Strugnano che riceverà una Maschera
artistica del laboratorio “Lorymasks” di Loredana Musizza.
Proverbi - saggezze dei nostri avi
“Schei de zogo, ogi te li dago, domam te li ciogo”.
**
“Chi se loda se inbroda”.
**
“Dopo la sinquantina, una magagna oni matina”.
**
“Chi somena ciodi, no vaga descalso”.
**
“Chi che xe nato musso devi ver paron”.
***
La foto è della collezione del signor Sobota di Pirano
Pag.10
LETTERE IN REDAZIONE
Alla cara nonna Palmira Petronio di Sezza che Cari amici!
compie 76 anni il giorno 29 febbraio , tanti auguri È arrivato l’anno 2008 auguri, auguri di tutte le cose
dai gemellini Martina e Matteo Rota.
buone che desiderate a tutte le persone. Per il vostro
lavoro auguro sempre bei risultati, con simpatia.
Bianca Zudič e famiglia
Complimenti a Silva Červar per il bellissimo
traguardo: il 7 febbraio si è laureata in Economia!
Brava Silva
La redazione
RINGRAZIAMENTO
Il 10 dicembre 2007 è venuto a mancare il caro marito,
papà, suocero e nonno Giorgio Petronio. Porgiamo
un sentito grazie a tutti quelli che ci sono stati vicini
e l’avete accompagnato nell’ ultimo viaggio.
La moglie Giorgina e il figlio Ferruccio con
famiglia.
Per ringraziarvi tutti della Comunità.
Il giorno 9 di questo mese si è presentato il bel
numero di anni e lo scrivo in grando 80. Perciò vi
ringrazio tanto dei vostri auguri ricevuti con molto
piacere, un saluto alla signora, Maria Palaković.
Vi saluta e ringrazia
Dessardo Giorgio di S.Lucia
Detti di casa nostra
In alto i cuori, ma non sopra il cervello.
Chi pratica l’usura, l’inferno si assicura.
Delitti, tempo e morte, non rispettano porte.
Furti, omicidi, droga e rapimenti son le notizie che
più senti.
Parca dieta,vita lieta.
Chi mangia mele acerbe, non le mangia mature.
=0=
Un lieto e sereno 2008 alla grande famiglia della
Comunità “Giuseppe Tartini”.
Nella Nemec
Proverbi
Pillole di gallina, sciroppo di cantina e… al diavolo
la medicina.
Bello di Gennaio – brutto di Febbraio.
Presto e bene – raramente insieme.
Sul prato sboccia un fiore – dal cuore sgorga
l’amore.
Chi sa ben parlare – impari a praticare.
Donna prudente – donna eccellente.
La cucina piccola – fa la casa grande.
La massaia operosa – con poco fa la spesa.
Una bella porta – rifà una brutta facciata
L’arroganza non vuole tolleranza.
Aria, sole, dieta e sonno ti faranno esser bisnonno.
Antonia Pitacco
BIBLIOTECA “DIEGO DE CASTRO”
Desideriamo informare i nostri gentili lettori che la nostra
Biblioteca dispone quest’anno di nuovi libri ordinati su
segnalazione di voi lettori e perciò vi invitiamo a visitarci
per prestarvi le novità che abbiamo a disposizione. Lieti
della vostra partecipazione vi auguriamo interessanti e
divertenti letture nel corso del 2008. Oltre ai libri la nostra
Biblioteca dispone pure di riviste su svariati argomenti che
potrete consultare.
LA BIBLIOTECA È APERTA OGNI GIORNO:
Concerto di beneficenza a New York
Luciano Pavarotti, Mariuccia Fonda
Concetta Vilson (nata Bolcich)
In fondo la figlia di Mariucci Fonda
(Bebo),
Pag.11
lunedì
martedì
mercoledì
giovedì
venerdì
dalle ore 10 alle ore 12
dalle ore 10 alle ore 12
dalle ore 16 alle ore 18
dalle ore 10 alle ore 12
dalle ore 10 alle ore 12
Giuliana Del Giusto
Gianna Roškar
Ondina Lusa
Lara Sorgo
Lara Sorgo
APPUNTAMENTI DI MARZO 2008
Mercoledì 5 marzo 2008 alle ore 18.00 in
casa Tartini serata con la nostra mandolinistica
“Serenate” ed il “Trio mandolino” guidati da
Arcangelo Svettini.
Capodistria e della Biblioteca Civica di Pirano
nell’ambito del programma culturale della
Comunità autogestita della nazionalità italiana
di Pirano.
Giovedì 6 marzo 2008 alle ore 17.00
in Casa Tartini a Pirano MOSTRA
dei lavori realizzati dalle partecipanti al gruppo
di ceramica, guidato da Apolonija Krejačič
e dei lavori realizzati dai partecipanti al gruppo
di pittura, guidato da Liliana Stipanov, durante
il Festival “L’Istria nel cuore” organizzato
dall’Associazione per la salvaguardia e lo
sviluppo dell’eredità culturale istriana-Istria.
L’apertura della mostra verrà allietata
dall’intervento musicale di Metka Rožac voce,
accompagnata al pianoforte Matej Lazar.
La mostra rimarrà aperta al pubblico fino a
giovedì 27 marzo 2008 con il seguente orario:
11-12 e 17-18 chiuso il lunedì.
Giovedì 20 marzo 2008 alle ore 20.00 al
teatro TeatroTartini di Pirano
UNA LEGGERA SERATA CLASSICA - BRANI
DELLA MUSICA ITALIANA
Interpretati da Neven Stipanov (voce e
clarinetto), Marsell Marinšek(alla fisarmonica),
Miriam Monica(voce), Bojan Glavina (al
pianoforte) e Fulvia Zudič (disegni dal vivo)
Ingresso libero!
Sabato 22 marzo 2008 alle ore 18.00
Grand Hotel Portorož di Portorose presso i
LifeClass Hotels& Spa
inaugurazione della mostra » I MOTIVI DELLE
ROSE SULLE UOVA DI PASQUA«, lavori
realizzati dal gruppo di pittura della CI guidato
da Liliana Stipanov
Venerdì 7 marzo 2008 alle ore 18.00 presso
la Scuola Elementare “Vincenzo e Diego de
Castro” di Sicciole OMAGGIO ALLE DONNE
spettacolo con gli alunni della SE guidati da
Dolores Barnaba.
Alla serata parteciperà il duo “La Bora” con
Cesarina Smrekar e Livio Lonzar.
Venerdì 7 marzo 2008 alle ore 19.00 a
Palazzo Manzioli a Isola » Le donne...ieri, oggi,
domani”Serata dedicata all’8 marzo-giornata
internazionale delle donne.Interverranno alla
manifestazione Anita Forlani, Fulvia Zudič
e Monika Bertok. La serata sarà allietata
musicalmente da Claudio Chicco al pianoforte.
La manifestazione viene organizzata dalla CI
“P.Besenghi degli Ughi”di Isola
Sabato 8 marzo 2008 alle ore 19.00 esibizione
del Coro “Giuseppe Tartini”presso la CI di
Sissano.
Mercoledì 19 marzo 2008 alle ore18.00
presso la Galleria Herman Pečarič a Pirano
serata letteraria e all’incontro con la scrittrice
Isabella Flego
“IL MONOPATTINO E LA BAMBOLA DI
PEZZA” racconto e poesie.
Il libro sarà presentato da Irene Visintini, letture
di Miriam Monica.
La serata viene organizzato grazie alla
collaborazione della Sezione Italiana della
Biblioteca Centrale “Srečko Vilhar” di
Venerdì 28 marzo 2008 al teatro Tartini di Pirano
alle ore 12.00 – riservato per le scuole
alle ore 20.00
il Dramma Italiano di Fiume presenta
“ BONAVENTURA VETERINARIO PER
FORZA”
Il Signor Bonaventura è un personaggio dei
fumetti nato nel 1917 dalla fantasia di Sto
(Sergio Tofano) ed apparso sulle pagine del
Corriere dei Piccoli per svariati decenni.
Bonaventura, pupazzo dalla caratteristica
marsina e bombetta rossa, i larghi pantaloni
bianchi ed il fedele cane bassotto al fianco, era
lo strampalato eroe di gaie avventure che lo
vedevano quasi sempre squattrinato all'inizio e
milionario alla fine...
Prezzo biglietti: 5 euro adulti, 2 euro studenti e
pensionati.
Verrà organizzato il trasporto.
27-28-29-30 marzo 2008
Escursione di studio “Dall’antichità ai giorni
nostri: un viaggio nel tempo della città
eterna: Roma” organizzata nell’ambito della
collaborazione UI-UPT riservata riservata ai
soci attivisti della CI.
Il programma può subire modifiche.
Pirano,25 febbraio 2008
Pag.12
Fulvia Zudič
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Trillo 02