GENNAIO 2008 FOGLIO DELLA COMUNITÀ AUTOGESTITA DELLA NAZIONALITÀ ITALIANA COMUNITÀ DEGLI ITALIANI “GIUSEPPE TARTINI” DI PIRANO BOLLO PAGATO PRESSO L’UFFICIO POSTALE 6330 PIRANO S T A M P E Informiamo i gentili lettori che il nostro mensile Il TRILLO può venir letto in forma elettronica sul sito della Comunità, all’indirizzo: www.unione-italiana.org/pirano POŠTNINA PLAČANA PRI POŠTI 6330 PIRAN UN VOLUME E UN CONVEGNO INTERNAZIONALE SU DIEGO DE CASTRO di Kristjan Knez e Ondina Lusa Per ricordare il professor Diego de Castro, insigne personalità e figura di rilievo del Novecento istriano, la Società di studi storici e geografici di Pirano e la Comunità degli Italiani “Giuseppe Tartini” hanno promosso alcune iniziative, tra cui la stampa di un volume collettaneo e un convegno internazionale di studi. Giovedì 15 novembre 2007 nella sala del consiglio comunale di Pirano (Sala Domenico Tintoretto), alla presenza del sindaco, dott. Tomaž Gantar e del console d’Italia a Capodistia, dott. Carlo Gambacurta, è stata presentata la pubblicazione “Diego de Castro nel centenario della nascita 19072007”, curata da Ondina Lusa e Kristjan Knez. Il volume contiene i contributi di sedici autori e concernono la vita e gli studi del Nostro, i rapporti con le istituzioni italiane del Piranese nonché la storia del casato. Una sezione non meno importante è quella relativa ai ricordi, cioè alle testimonianze T I S K O V I N A Numero 1 - ANNO XVIII di coloro che hanno conosciuto e frequentato il professore piranese. Il libro annovera 280 pagine ed è riccamente illustrato, l’opera termina con l’album fotografico, le cui immagini inedite, provenienti dall’archivio privato, sono state gentilmente messe a disposizione dai familiari. Al progetto editoriale ha collaborato in particolar modo il nipote Alessandro Costanzo de Castro, il cui appoggio è stato fondamentale. Venerdì 16 e sabato 17 novembre, invece, il teatro cittadino “Tartini” ha ospitato il convegno scientifico internazionale sempre dedicato alla poliedrica personalità di Diego de Castro, illustre professore, statistico, demografo, diplomatico, storico, editorialista ed intellettuale impegnato, nato cent’anni or sono nella città di San Giorgio. Sul palco si sono alternati studiosi, docenti universitari, pubblicisti o, semplicemente, amici, della regione ma anche provenienti Pag. 1 da altre realtà dell’Italia e della Slovenia. Nelle due giornate di studio sono intervenuti una trentina di relatori che hanno parlato della vita, dell’opera e del pensiero del Nostro. Oltre a tali aspetti è stato affrontato pure il periodo storico in cui è vissuto de Castro, vale a dire il Novecento, e una sezione ha trattato il problema di Trieste. Diego de Castro, ricordiamolo, ebbe importanti incarichi diplomatici nel secondo dopoguerra e per oltre un cinquantennio si era interessato alla questione giuliana, studiando ed analizzando una ricca documentazione, pubblicando nel 1981 la monumentale “La questione di Trieste”, oltre ad una miriade di scritti minori, articoli, commenti ed analisi. Un’altra sezione del convegno è stata dedicata ai ricordi di coloro che lo frequentarono. Alcune relazioni hanno poi affrontato il de Castro studioso di demografia storica ed i suoi lavori concernenti i censimenti della popolazione. Grazie ai non pochi interventi, il convegno ha contribuito a presentare un’immagine a tutto tondo del professore, toccando sia il lato professionale, e quindi ufficiale, sia quello umano e privato, sottolineando le passioni, gli interessi ed i rapporti che aveva instaurato nel corso della sua lunga esistenza. Per rendere l’idea ricordiamo sommariamente alcuni degli argomenti presentati: Fulvio Salimbeni (Università di Udine), Carlo Ghisalberti (Università “La Sapienza”, Roma) e Giulio Cervani (Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano. Comitato di Trieste e Gorizia), si sono soffermati rispettivamente sulla vita e l’opera, sulle riflessioni del Nostro relative a Trieste e all’Istria nonché sulla sua attività di politico e di storico, Mario Quaia (direttore de “Il Piccolo” negli anni 1991-2000) ha ricostruito la collaborazione del professore con il quotidiano triestino, Samo Kristen (Istituto per le questioni nazionali, Lubiana) ha presentato la realtà di Salvore nelle testimonianze autobiografiche di de Castro, mentre Italo Gabrielli ha ricordato i rapporti con il cugino, prima a Salvore poi a Roletto in Piemonte. Tra gli altri esuli piranesi che hanno aderito all’iniziativa ricordiamo Almerigo Apollonio, che ha presentato le conversazioni con l’anziano professore, Franco Viezzoli (presidente della Famea Piranesa), che ha illustrato alcuni problemi inerenti alla divulgazione della storia di matrice italiana presente lungo le sponde dell’Adriatico orientale e commentato alcuni passi tratti dal volume “Memorie di un novantenne. Trieste e l’Istria”, Mariuccia Pagliaro (Associazione “La Voce di San Giorgio”) si è soffermata sull’azione di de Castro a Trieste, evidenziando la coerenza del medesimo, mentre Marino Bonifacio (Società di studi storici e geografici di Pirano) ha proposto un contributo sul casato millenario dei de Castro-Castro di Pirano. Gli altri argomenti hanno affrontato gli studi, le note e le riflessioni di de Castro sulla storia e la cultura di Pirano (Kristjan Knez), l’uomo diplomatico (Maurizio Lo Re), l’amore per il mare (Piero Amodeo), la passione per la musica (Luigi Donorà), il carteggio con il poeta Biagio Marin, ecc. Nel corso della prima giornata di studio è stata proiettata pure l’intervista fatta al Nostro una decina di anni fa da Stefano Lusa per la TV di Capodistria, mentre il giorno seguente gli attori Tullio Svettini e Giorgio Marin, dell’Associazione “Grado Teatro”, hanno letto una parte dell’epistolario tra Diego de Castro e Biagio Marin. Ad Alessandro Costanzo de Castro sono state affidate le conclusioni. Nel suo intervento, molto apprezzato dai presenti, ha parlato del passato ma anche del futuro, ricordando che lo sviluppo e la concordia tra i popoli non devono essere ostaggi della storia. Il passato, ha aggiunto l’oratore, va certamente studiato ma non dovrebbe venir confuso con la politica. Il nipote del valente studioso piranese ha poi invitato tutto i presenti ad osservare un minuto di silenzio in onore dei Pag. 2 morti, dell’una e dell’altra parte, vittime delle tragedie del secolo scorso. Desideriamo rammentare che il convegno ha rappresentato un’occasione per parlare della storia e della cultura italiane di Pirano nonché per affrontare i più svariati problemi della Venezia Giulia, cosa che è stata possibile anche attraverso i dibattiti. Le giornate di studio hanno permesso il confronto pacato e sono state caratterizzate dalla franchezza, infatti sono stati affrontati anche argomenti “delicati”. La serietà dell’iniziativa ha fatto sì che si parlasse senza “censura” alcuna, e, soprattutto con onestà intellettuale. Ricordiamo ancora che il convegno è stato realizzato in collaborazione con il Comitato di Trieste e Gorizia dell’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano e dal Centro studi Biagio Marin di Grado. Domenica 18 novembre 2007, a Piove di Sacco, non lungi da Padova, è stata, invece, inaugurata una piazzetta in onore di Diego de Castro. Alla presenza del vice sindaco della cittadina veneta, Giorgio Bovo, dell’assessore ai servizi culturali e turismo, Gianstefano Rodella, del parroco di Sant’Anna, don Giorgio de Checchi e del vice sindaco di Pirano Denis Fakin, si è svolta la breve cerimonia di inaugurazione. Ci siamo particolarmente commossi in quanto alla cerimonia erano presenti anche diversi esuli istriani (da Stridone, da Montona, da Grisignana, da Dignano e da Pola) oltre alla delegazione piranese. È stato un momento simbolico, poiché, in una circostanza importante come quella promossa dalla municipalità veneta, queste due realtà si sono ritrovate unite per rammentare e parlare della cultura e della storia dell’Istria. A Piove di Sacco si è avverato quanto il nostro concittadino de Castro aveva sempre desiderato. Successivamente, nella Sala parrocchiale di Sant’Anna, ha avuto luogo una conferenzaricordo su Diego de Castro ed è stato presentato il volume già ricordato. Coordinati da Italia Giacca Zaccariotto, del Comitato provinciale di Padova dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, hanno preso la parola Ondina Lusa, Alessandro Costanzo de Castro, Kristjan Knez e Silvia de Castro. Al termine sono intervenuti anche Luigi Donorà, il vice sindaco del Comune di Pirano e Vittorio Lusa a nome della Comunità degli Italiani “Giuseppe Tartini”. Accolte finalmente le ragioni di oltre 1.000 cittadini, riuniti attorno all’Iniziativa Civile, contrari al Decreto sul traffico a Pirano fatto approvare dal Sindaco, e successivamente affondato DI CHI È PIRANO? Gentile signor Sindaco Gli ultimi eventi nel comune di Pirano hanno evidenziato che la Sua strategia di fare quello che Le aggrada, anche contrariamente alle Sue promesse elettorali, utilizzando la tecnica autoritaria del “chi non è con me è contro di me” è destinata a rivelarsi sempre più fallimentare. Discorrendo della regolamentazione del traffico in quel di Pirano, Le ricordo che durante la 10a seduta ordinaria del Consiglio comunale, tenutasi in data 22 novembre 2007, all’atto della discussione relativa all’approvazione del decreto per il quale ora Lei s’arroga la proposta d’abrogazione, pur essendo come Lei intimamente convinto che nel lungo periodo il centro storico di Pirano debba essere interdetto al traffico, avevo manifestato seri dubbi sull’opportunità di approvare subito una misura di questo genere, che avrebbe penalizzato gli abitanti del centro storico di Pirano, e La avevo invitata a desistere dall’introduzione di tariffe talmente esose poiché avevo il timore che avrebbero causato l’indignazione della cittadinanza, fatto puntualmente verificatosi. La mia perplessità, e lo ho ribadito nel mio intervento, era ed è basata sulla convinzione che prima di impedire la circolazione e la sosta nel centro storico è necessario garantire un numero sufficiente di parcheggi a prezzi accessibili in primo luogo per i residenti, risolvere il problema logistico degli approvvigionamenti non solo per gli esercenti, bensì anche per la popolazione e garantire un trasporto adeguato delle persone, comprese quelle deboli o diversamente abili, dal centro ai parcheggi anche in condizioni disagiate, come di notte, quando c’è maltempo o se insorge un’emergenza sanitaria. Naturalmente, e me ne renderà certamente atto, il problema del degrado del centro storico è ben più ampio delle mere difficoltà create dal traffico. La riqualifica dell’area urbana, come ho affermato nelle poche volte in cui ho avuto modo di comunicare con la Sua persona, ed infine nell’ambito della tribuna pubblica sull’approvvigionamento, tenutasi l’autunno scorso presso la Comunità locale di Pirano, deve basarsi su azioni dell’Amministrazione pubblica mirate a reintrodurre attività produttive compatibili all’ambiente specifico ed alla ripopolazione del centro, che ormai i residenti stanno abbandonando in massa proprio perché le condizioni di vita sono disagiate anche dal punto di vista del tessuto sociale. In merito ebbi già a scrivere: “Se si considerano i fattori presenti, come l’alto costo della vita, la difficoltà nel trovare un’abitazione, la sempre minore qualità/quantità di servizi che la città offre ai residenti, l’imporsi della “monocultura” turistica che rende sempre più difficoltosa la ricerca di un’occupazione non legata a tale settore, si capisce bene come mai nel centro storico il numero dei “reali piranesi” (i residenti) tenda sempre più a diminuire mentre quello degli “abitanti temporanei” (turisti pendolari, proprietari di seconde case …) mostri continui aumenti. Tutto ciò sta provocando un'evidente “denaturalizzazione” della comunità piranese con una conseguente perdita di tutte quelle tradizionali caratteristiche socio-economiche che la definivano. Pirano, quindi, città unica al mondo, con un tessuto urbano in grado di garantire intensi rapporti sociali, che Pag. 3 sarebbe auspicabile percorribile solamente a piedi senza traffico e smog, ideale, in quanto a spazi e sicurezza, per i bambini di ogni età, rischia di trasformarsi in un museo a cielo aperto, in un grande “parco monumentale” da ammirare e fotografare, ma privo di quelle radici che ne hanno alimentato la nascita.” (Trillo, maggio 2006) Allo scopo avevo consegnato nell’ambito della suddetta tribuna ai suoi collaboratori tutta una serie di soluzioni, o buone pratiche, adottate in numerose città d’Europa anche grazie ai progetti finanziati nell’ambito del programma europeo Urban II, proponendo inoltre che in seno al Comune almeno qualche dipendente iniziasse ad occuparsi a tempo pieno delle opportunità fornite dai fondi di coesione esistenti nella prospettiva finanziaria dell’UE 2007-2013. Al contempo ho aggiunto la proposta, che ho ribadito nell’ambito dell’approvazione del pacchetto di leggi sulla regionalizzazione, di dichiarare aree depresse i centri storici delle città costiere, che potranno essere quindi destinatari di agevolazioni fiscali e di aiuti statali, per i quali le amministrazioni comunali non sono competenti o non dispongono della potenza economica, poiché invero nei fine settimana e d’estate Pirano si trasforma nella metropoli slovena della villeggiatura. Ciò a dimostrazione che la mia propositività e volontà di collaborare erano ben presenti già in tempi non sospetti, ossia ben prima che Lei diventasse Sindaco ed anche prima della Sua inadeguata proposta di decreto, approvata in maniera non argomentata, senza consultare i residenti e contando semplicemente su voti accondiscendenti anche per tornaconto o per intimidazione. Le ricordo inoltre, gentile signor Sindaco, le parole del Suo programma, tratte dalla Gazzetta del Suo partito dell’ottobre 2006, dalle quali si evince che proponendosi agli elettori anche Lei intendeva risolvere il problema del traffico a Pirano iniziando dalla testa e non dalla coda. Mi permetta infine, gentile signor Sindaco, di esprimere il mio disappunto e di reputarmi vivamente offeso dal linguaggio ostile da Lei usato nei confronti dell’Iniziativa Civile, della cui petizione sono pure firmatario assieme al migliaio di cittadini di Pirano. La figura del Sindaco dovrebbe corrispondere ad un carattere improntato al dialogo ed alla ricerca di sinergie, mentre Lei si accanisce con atteggiamenti di lesa maestà contro coloro che hanno usato il loro diritto costituzionale di esprimere le proprie opinioni, e che hanno firmato una petizione corretta sia nella forma sia nei contenuti avendone piena coscienza. Questi atteggiamenti certamente non stimolano il dialogo. Affermazioni quali »Stopnjevanje napetosti med Pirančani je predvsem zaradi dezinformacij zelo hitro doseglo točko, ko normalen (ponujen) dialog ni bil več možen. Dogodki v Piranu so v nadaljevanju presegli mejo dopustnega, kulturnega in zakonitega. Začaran krog nemira med stanovalci, ki so bili s strani prejšnje oblasti vse prevečkrat prevarani z lažnimi obljubami, smo morali takoj prekiniti in ponovno vzpostaviti medsebojno zaupanje in sodelovanje. Brez tega bi bil vsak nadaljnji korak pri načrtovanem oživljanju in razvoja mesta že vnaprej obsojen na neuspeh.«* *(tratto da http://www.piran.si, Novice, Razveljavitev odlokaoprometu–Sporočilozajavnost,dell'11.01.2008) mirano semplicemente a sovvertire le ragioni di causa – effetto. Gentile signor Sindaco, nel caso non se ne renda conto, la causa del malcontento popolare non sono le disinformazioni o l'intolleranza al dialogo da parte dei cittadini, bensì l'arroganza con la quale Lei ha voluto far approvare senza ascoltare ragione alcuna il decreto che è stato appena abrogato. Questa lettura degli eventi le è stata contestata con veemenza durante l’ultima seduta del Consiglio comunale, poiché l’essersi dimenticato di interpellare la Comunità locale di Pirano, il voler discreditare e demonizzare l'Iniziativa Civile, le cortine di fumo con commissioni supine alla Sua volontà, la completa negazione delle Sue promesse elettorali, ed il »dialogo« offerto dall'alto della Sua posizione dominante hanno convinto la gente che le Sue promesse non sono degne di fede, ed è per questo che hanno insistito sino a quando il decreto non è stato abrogato. Fa sorridere quindi la Sua miopia nell'insistere che il Suo decreto era un buon decreto, ma che è dovuto cadere per non scatenare la furia popolare. Anche il Suo definire superflua la proposta di abrogare il decreto formulata da alcuni consiglieri perché la stessa idea è venuta a Lei un minuto prima, quando in effetti si è reso conto di non poter più tirarla alla lunga, rappresenta un'ulteriore occasione di dialogo mancato. Gentile signor Sindaco, il Suo modo di operare settario, prendendo decisioni in una cerchia ristretta ed esclusiva di persone senza discuterle con l'opinione pubblica e con i gruppi consiliari organizzati, il Suo Pag. 4 voler affermare il potere a colpi di maggioranza, la mancanza seria d'informazioni sulle attività decisionali del Comune ed il continuo stigmatizzare i consiglieri che con coscienza esprimono talvolta il loro voto contrario alla Sua Unica Verità, La prefigurano sempre più come Padrone Assoluto e non già come Primo cittadino della nostra comunità. Voglia quindi, gentile signor Sindaco, adottare metodi meno ortodossi, improntati alla ricerca delle necessarie sinergie con la popolazione e con i consiglieri, instaurando il confronto pacato delle idee ed accettando la collaborazione che ormai da quattordici mesi Le sto e le stiamo offrendo. Eviti dunque di trasformare qualsiasi lecita osservazione verso il Suo operato in un affronto personale, e quindi in un'ulteriore occasione di dialogo mancato. Sandro Kravanja Consigliere comunale REAZIONE IN MERITO ALL’IMBRATTAMENTO DELL’EDIFICIO DELLA SE »VINCENZO E DIEGO DE CASTRO« di Elio Musizza (insegnane in pensione) In merito all’atto vandalico perpetrato a Pirano sull’insegna ed altre parti della SE »Vincenzo e Diego De Castro« di Pirano, mi associo alla condanna della CAN comunale di Pirano e della CAN costiera di Capodistria, ritenendo aggiungere delle ulteriori considerazioni: Sin dalla mia presenza ed attività in tale edificio non si è mai verificato qualcosa di simile, che suscita una grave preoccupazione tra gli appartenenti alla nazionalità italiana, alla componente autoctona, alla convivenza pacifica ed un lieto vivere fra maggioranza e minoranza. Imbrattare con sterco questo edificio ristrutturato ed inaugurato solennemente, con la presenza di alti esponenti dell’istruzione e della cultura della Repubblica di Slovenia e dell’Unione europea, nonchè di altri rappresentanti comunali, del gruppo nazionale italiano e del Governo italiano, non era cosa di poco conto. Molto dannoso il fatto per la stessa Slovenia che in questo periodo ha assunto la presidenza europea e mentre si sta discutendo di multiculturalismo, di dialogo interculturale, con ciò di tolleranza fra i popoli e culture diverse. Sempre nel mese di gennaio 2008 è prevista in Slovenia la visita ufficia-le del presidente italiano Giorgio Napolitano, dove si parlerà pure delle minoranze e loro trattamento. Il vandalico atto a Pirano può essere recepito come un’insofferenza verso la minoranza italiana. Il fatto che segue l’imbrattamento delle tabelle della segnaletica stradale bilingue, ma soltanto la dicitura italiana, in quel di Portorose nei mesi precedenti può dar adito a riflettere vi sia qualcosa di organizzato contro gli appartenenti alla nazionalità italiana. Non sarebbe mai troppo spiegare più frequentemente alla popolazione di maggioranza ed altri cittadini presenti sul territorio che in queste terre vi convivono etnie diverse, mentre gli italiani rappresentano una parte di quell’autoctonia presente da secoli e per di più gli italiani sono coloro che non hanno mai abbandonato le loro case per rimanere nel territorio d’insediamento storico. Con simili atti vandalici si ha l’impressione che qualcuno voglia scacciare gli autoctoni oppure intimorire coloro che inviano i figli nelle scuole di lingua italiana. Per le istituzioni italiane, perdurando simili atti di pessimo gusto e di oltraggioso agire, si potrebbe arrivare a dover sorvegliare gli edifici della minoranza italiana, una cosa anomala e vergognosa! Ci si attende un costante e pronto reagire delle istanze competenti affinché vengano puniti i responsabili, ritenendo questi atti vandalici di estrema gravità per una società civile. Infine esprimo solidarietà al personale scolastico, agli alunni e genitori, auspicando che il fattaccio non comprometta il normale lavoro della scuola. LA PAURA DEL SILENZIO di Sandro Kravanja Si apprendere che la Polizia ha identificato l’autore del gesto vandalico, pare un trentacinquenne vivente nelle vicinanze della scuola. L’individuo, interpellato in merito ai motivi del reato, si è giustificato dicendo di aver voluto protestare contro “l’iniqua regolamentazione del traffico, che lo penalizza nel parcheggiare il proprio veicolo”. L’autore, deferito al giudice per le trasgressioni, rischia ora una forte ammenda. Pur esprimendo soddisfazione per l’operato delle Forze dell’ordine, si ravvede la necessità di ricordare che le multe e le eventuali misure penali non possono sostituirsi alle necessarie azioni preventive, ma soprattutto all’instaurazione ed al mantenimento Pag. 5 del clima di convivenza tra le due componenti etniche, compito spettante in maniera precipua al popolo di maggioranza. Sorprende quindi l’assoluta mancanza di solidarietà e di condanna del gesto da parte delle istituzioni, Comune in testa, e della società civile tutta, mentre, per assurdo, con l’inizio dell’anno la Slovenia ha preso il timone della Comunità europea e coordina l’Anno europeo del dialogo interculturale. Questo silenzio assoluto, questo lasciare la nostra minoranza a sbrigarsela da sola, questo defilarsi quando si tratta di difendere i diritti fondamentali dell’uomo e delle componenti più deboli della popolazione, sottolinea in realtà l’erosione della società del valori, soppiantati dal cinismo, dall’opportunismo e, pare di capire, dal rispetto del diverso ormai solo sulla carta. TOCCO FINALE: IL SALE ALLA COMUNITÀ DEGLI ITALIANI DI ABBAZIA Nell’ambito delle numerose attività culturali che animano le sedi delle Comunità degli Italiani, Ondina Lusa e Kristjan Knez hanno presentato il libro El sal de Piran, alla Casa di Cultura Zora di Abbazia. L’incontro, organizzato dall’Unione Italiana di Fiume, dall’Università Popolare di Trieste e dalla locale Comunità degli Italiani, mirava a far conoscere le antiche usanze del vivere nelle saline. Dopo San Giorgio, molte famiglie piranesi si spostavano dalla città, nel vallone di Sicciole. Il sale veniva immagazzinato nei grandi depositi di Santa Lucia e Portorose. I bacini di cristallizzazione (“cavedini”) si estendevano a Santa Lucia, Strugnano, Isola, Capodistria, Muggia e Trieste (Servola e Zaule). Per secoli, sono state fonti di ricchezza e perno per gli scambi commerciali. Alla ricca pubblicazione, hanno contribuito: Almerigo Apollonio, Marino Bonifacio, Loris Dilena, Kristjan Knez, Alberto Pucer, Liliana Stipanov, Nives Zudič Antonič e Fulvia Zudič. La prefazione è a cura di Sergio Dolce. Il libro è stato tradotto in lingua slovena, grazie all’interessamento del Direttore delle saline di Lera. Inoltre, è stata occasione per presentare la figura e l’opera di Diego de Castro (1907 – 2003). Discendente da un’antica famiglia piranese, ha frequentato le scuole elementari in Istria, le secondarie a Trieste, dove si è diplomato nel 1925, e si è laureato con lode a Roma nel 1929, divenendo subito dopo l’assistente dello statistico Rodolfo Benini. E’ stato professore ma anche storico, politico, punto di riferimento per tanta gente che nelle sue riflessioni, sempre lucide, precise, cercava una spiegazione alle vicende delle terre giuliane. Uno dei massimi esperti sul problema dei confini orientali. Nel 1981 ha pubblicato “La questione di Trieste”, che rappresenta un insostituibile apporto alla conoscenza storica dell’azione politica e diplomatica italiana dal 1943 al 1954, di cui de Castro è stato un protagonista. Nei primi anni ‘90, contattato dalle istituzioni della Comunità Nazionale Italiana di Pirano, ha deciso di collaborare e aiutare i connazionali sia moralmente, sia economicamente. Come ultimo gesto, ha donato la sua intera biblioteca alla Comunità degli Italiani di Pirano. Si tratta di un lascito di straordinaria importanza, di circa 13.000 volumi, di alto valore scientifico e documentario. Il fondo librario contiene moltissimi materiali relativi alla statistica, ai censimenti, alla demografia, ma anche alla storia patria e al problema del confine orientale d’Italia, con raccolte di documenti, opuscoli, libri, memoriali, ecc. La biblioteca della Comunità degli Italiani di Pirano è stata intitolata a Diego de Castro, in segno di riconoscenza. Nel centenario della nascita, la Pag. 6 Società di studi storici e geografici di Pirano e la Comunità degli Italiani “Giuseppe Tartini”, hanno deciso di promuovere alcune iniziative, tra cui la realizzazione di un volume e di un Convegno internazionale di studi, svoltosi a Pirano il 17 e 18 novembre scorsi, riguardanti la vita, l’opera e il pensiero di de Castro e il periodo storico in cui è vissuto. A conclusione di serata, la “Famea dei Salineri”, composta da Norma Doljak, Vittorio Lusa e Giulio Ruzzier, ha omaggiato con libri e sacchetti di sale il numeroso, partecipe e curioso pubblico, con l’augurio di fortuna e prosperità. Il Presidente della Comunità degli Italiani di Abbazia, Piero Varljen, e la rappresentante dell’Università Popolare di Trieste Susanna Isernia, hanno colto l’occasione per augurare ai presenti, serenità e gioia per le prossime festività. LASA PUR DIR...A TARVISIO La compagnia filodrammatica si è esibita il 5 gennaio scorso a Tarvisio presentando il suo ultimo lavoro, la commedia Lasa pur dir. La trasferta è stata realizzata in seguito all’invito della pro loco “Il tiglio” Val Canale, di cui Ruggero Paghi, il suo animatore è presidente, e del comune di Tarvisio e lo spettacolo è stato inserito nel ciclo di manifestazioni Feriåband che comprende mercatini, spettacoli ed eventi musicali organizzati nella località dell’Alto Friuli durante il periodo delle festività natalizie e di Capodanno. La compagnia è stata accolta dall’assessore del comune tarvisiano per l’artigianato e l’industria, dottoressa Francesca Comello ed è stata ospitata nella Casa della Gioventù grazie alla sensibilità del parroco don Claudio Bevilacqua. Come si sa, il lavoro presentato con successo nel giugno scorso al teatro Tartini e poi replicato ad Aurisina e ad Isola, racconta in modo originale la leggenda che si è andata creando nel corso dei secoli attorno alla scritta dello stemma posto sulla facciata di uno dei più bei edifici della nostra cittadina. Il lasa pur dir ritorna più volte durante la recita a sottolineare il disinteresse per le dicerie delle malelingue. L’autore della famosa frase sarebbe stato un tale De Bello che nella ricostruzione fa fortuna in Oriente e, ritornato a Pirano,diventa bersaglio di maldicenze, insinuazioni e calunnie, soprattutto nel momento in cui decide di sposare una giovane e bella popolana. Il testo e la regia sono di Ruggero Paghi. La messinscena adotta la tecnica del passaggio da un episodio all’altro, da un luogo all’altro segnato da stacchi musicali con voce narrante e dal cambiamento dei fondali, il che ricorda l’antico teatro che si faceva nelle piazze con pochi oggetti e con le scene dipinte su teloni e facilmente intercambiabili. Hanno recitato interpretando una dozzina di personaggi, Piero Rotter, Marino Maurel, Ela Jeličič, Kristjan Poletti, Danijel Konestabo e Lara Pirjavec. I costumi sono stati disegnati da Fuvia Zudič, mentre le scene ideate da Elena Greco sono state realizzate dal gruppo di pittura della Comunità guidato da Liliana Stipanov. Molto applaudito il giovane Danijel Konestabo nella parte del piccolo servo turco che il De Bello deve portarsi dietro. Un’altra bella esperienza quindi per il gruppo, che ha avuto modo di portare la parlata istroveneta e piranese tra un pubblico che parla altri idiomi. SPETTACOLINO DI NATALE A SICCIOLE di Elena Bulfon 20 dicembre 2007. Il freddo pungente mattutino entrava nelle narici, mentre i deboli raggi solari inondavano la valle del Dragogna, intenti ad illuminare e riscaldare l’atmosfera prenatalizia. L’eccitazione per l’avvicinarsi dell’evento pomeridiano era percettibile già nell’aria dei corridoi dell’edificio scolastico. Infatti, gli alunni della Scuola elementare Vincenzo e Diego de Castro e i bambini del Giardino d’infanzia La coccinella di Sicciole, stavano eseguendo le ultime prove per lo Spettacolino di Natale, diretti dall’instancabile insegnante Dolores Barnaba. Alle 17.00 il refettorio scolastico brulicava di bambini, alunni, genitori, nonni, insegnanti… Tutti attendevano impazienti l’inizio dello spettacolo che non tardò ad arrivare, come non si fece attendere nemmeno il giovane Babbo Natale che aveva solo duecento anni. L’allegria delle canzoni, dei girotondi, delle barzellette, delle poesie, degli sketch divertenti… annunciati dai presentatori Lara e David, hanno riscaldato l’atmosfera. Babbo Natale si è congratulato con i bambini ed i ragazzi, lasciando loro dei sacchi contenenti i doni di Natale. Pag. 7 Lo spettacolino si è concluso con la canzone Scuola rap. Babbo Natale ha ballato con tutti, sfoggiando gran maestria di movimenti di break dance, che hanno incantato grandi e piccoli. Il numeroso pubblico ha dimostrato l’apprezzamento dell’avvenimento con un lungo applauso. Il caro Babbo Natale ci ha salutato con un “Arrivederci all’anno prossimo”, mentre noi ci siamo diretti al rinfresco. Grazie, Babbo Natale! È bello poter passare insieme un pomeriggio prenatalizio ed è ancor più bello terminarlo con una scorpacciata di pizza, salatini e dolci preparati dalle nostre mamme e nonne. Grazie soprattutto alle insegnanti Dolores, Doriana, Mariella e Nina, che dimostrano sempre la loro Naturalmente complimenti a tutti bravura, pazienza ed entusiasmo i bambini ed agli alunni. Spero di nel guidare i bambini e gli rivederli presto in scena. alunni con sensibilità e passione. LABORATORIO ARTISTICO PER RAGAZZI Il 16 gennaio un gruppo di alunni della scuola elementare »Vincenzo e Diego de Castro« di Pirano ha partecipato ad un laboratorio artistico sotto la guida di Fulvia Zudič. L’incontro è stato organizzato nell’ambito del progetto di collaborazione scuolacomunità-gallerie costiere. Organizzare dei laboratori d’arte per gli alunni è piacevole: si scoprono delle caratteristiche e delle qualità sempre nuove, perché essi usano la creatività e la fantasia in modo sempre diverso e originale. La scuola vuole stimolarli anche in questo percorso. Infatti la scuola novennale prevede delle forme di lavoro particolare per i »ragazzi dotati«, ma come progettarle? In sinergia con la Comunità, si è pensato di fare degli incontri annuali che prevedono dei laboratori artistici di pittura e di modellazione della ceramica. Gli anni passati sono stati dedicati agli artisti Spacal e Mirò , quest’anno invece abbiamo voluto dedicare l’incontro a Fulvia Zudič. Preziosa è stata la parte propedeutica al laboratorio vero e prorio presentata dalla critica d’arte Nives Marvin. I ragazzi si sono dapprima recati alla galleria H. Pečarič per osservare i quadri dell’artista. La mostra era intitolata »I campi saliferi«. Per riprodurre in modo autentico quello che i ragazzi avevano ammirato in galleria si è pensato di portarli a Parezzago, nei luoghi dove Fulvia ha creato le sue opere. Sono nati così dei dipinti molto belli che presto vedremo in mostra accanto le opere che rappresentano in modo originale e appassionato la bellezza un po’ malinconica delle saline di Sicciole. La SE »Vincenzo e Diego de Castro« Pirano LA FERROVIA ‘’ PARENZANA ‘’ di Elio Musizza In un’ opera di ricordi, immagini, documenti, il montonese Giulio Roselli nel 1987 pubblicava a Trieste il libro ‘’ CARA PARENZANA ‘’ ricordando la chiusura della ferrovia Trieste – Parenzo avvenuta nel 1935. Il simpatico trenino a scartamento ridotto percorreva i 123 km.dell’ Istria che rimase nel cuore di tanta gente che viaggiava assieme ai vagoncini merce. Il percorso veniva percorso assai lentamente, in 8 ore, attraverso le 35 stazioni. Dapprima venne costruito il tratto Trieste – Buie, aperto al traffico il l aprile 1902, mentre il tratto fino a Parenzo veniva portato a termine il 15 dicembre 1902. La Parenzana, nome preso dalla conclusione della linea che da Trieste portava a Parenzo, poteva trasportare dai 120 ai 130 passeggeri e merci. Era una ferrovia assai comoda perché raggiungeva tratti, sentieri, colline che altrimenti non avevano delle strade percorribili con facilità e dava vita a campagne, boschi sperduti alla velocità di circa 35 km. all’ ora. Molto caratteristiche le costruzioni delle stazioni, quegli edifici tutti uguali in pietra istriana che ancora oggi testimoniano quasi dappertutto il passaggio e le soste del trenino che ravvivava i paesi istriani. Per la sua lentezza vi si ricordavano tanti aneddoti di viaggiatori che avvertiti dal curioso fischio potevano prepararsi con comodo per il viaggio, potendosi pure sbarbare prima di raggiungere la stazioncina. Per il comune di Pirano vi si possono ricordare le stazioni di Strugnano, con la più lunga galleria del tragitto verso Portorose, ancora oggi percorribile quale pista ciclabile e di passeggio. Poi i caratteristici piccoli ponti esistenti ancora oggi. Bellissimo l’ edificio della stazione di S. Lucia che, per dare posto a dei condomini della zona, venne demolito e depositate le pietre della costruzione con promessa di ricostruire la stazione, testimonianza del passato..... ma a quando mantenuta la promessa? Dal 20 luglio 1912 da S. Lucia venne costruita la linea tranviaria Pag. 8 che arrivava sino a Piazza Tartini a Pirano e viceversa con l’ indicazione » Per la FERROVIA ». Anche questa una comoda deviazione e linea di trasporto caratteristica che verrà soppressa nel 1953. Da S. Lucia attraverso S. Bortolo la ferrovia giungeva alla stazione di Sicciole per poi proseguire il cammino verso la punta di Salvore. Il percorso della Parenzana è sempre d’ attualità per le varie iniziative: le cittadine del Litorale sloveno assieme alla Regione istriana croata collaborano nel progetto » La strada della salute e dell’ amicizia – Parenzana », confermato dalla Comunità Interreg III A – Programma di vicinato Slovenia – Ungheria – Croazia 2004 – 2006 allo scopo di rendere ciclabile almeno 27 km. della Parenzana. Il progetto è importante pure a scopi turistici quale alternativa di traffico lungo il percorso litoraneo assai oberato dal traffico di autoveicoli. I lavori di ripristino della Parenzana iniziati nel 2002 ( a cent’anni della ferrovia ) hanno permesso di rendere percorribili diversi tratti del tracciato della vecchia ferrovia. Si auspica pure l’ apertura di un museo della Parenzana sia dalla parte slovena che croata, come pure altre opportunità di rievocazione. Dalla parte croata dell’ Istria già anni or sono, dopo il 2002, venne reso percorribile il tratto Montona – Visinada. In piano l’ asfaltatura del tratto fra Decani e Bertocchi e fra Sezza e Sicciole. Verranno poste speciali tabelle con la segnaletica ed informazioni per facilitare il percorso ai ciclisti. Peccato che dalla parte italiana il tracciato sia ormai scomparso e difficilmente potrà essere riattivato a causa di nuove costruzioni; altrimenti si sarebbe potuto avere un percorso fra i tre stati (Italia – Slovenia – Croazia) per rafforzare il concetto di »Amicizia«. Una bella iniziativa, in occasione del centenario della Parenzana, della Scuola elementare ‘’ Vincenzo de Castro ‘’ di Pirano che dopo ricerche durante l’ anno scolastico 2001 / 2002 stampò un libricino. Vorrei concludere questa rievocazione del trenino Trieste – Parenzo con una canzone incisa su CD dalla Città di Parenzo : LA PARENZANA Quel fior di maggio a Visinada Saliva su Una ragazza coi oci neri E poi ciuf – ciu. Un fiatin de pan, formaio e vin, Un ovo e kren Iera una scrita de fumo bianco; » Te voio ben ! » La Parenzana xe un vecio treno Che fa ciuf – ciu. Ricordi bei, d’ amor ricami, La gioventu’. La Parenzana con quei stantuffi e il fogoler... Ti mando tanti saluti e baci Nel mio pensier. La Parenzana xe nel mio cuor Un separe’. La cartolina che sta in vetrina E sa di te. Ritornello : Un fiatin de pan, formaio e vin........... (Autore il cantante istriano del Parentino SERGIO PAVAT) CARNEVALE IN COMUNITÀ di Giorgina Rebol Ruzzier Quanti bei ricordi di tutte le feste che si festeggiavano nella nostra comunità. A pianoterra della comunità c’era una grande sala con palcoscenico. Qui si svolgevano molti incontri sociali, spettacoli e festeggiamenti. Noi, appartenenti alla comunità eravamo molto uniti fra noi. La comunità era un posto dove ci si riuniva, dove si andava a prendere un caffè, a bere un bicchiere di vino, a guardare la televisione, a giocare a carte, dove si frequentava la scuola di musica, dove si organizzavano e si festeggiavano tutte le feste possibili. Una di queste feste era il carnevale. Al pomeriggio festeggiavano i bambini con la sfilata delle mascherine. Ad ogni mascherina veniva dato un numero e una ad una sfilavano sul palcoscenico. L’orchestrina della comunità con la sua musica e la conduttrice Luisella animavano lo spettacolo. Venivano premiate le tre mascherine più belle e originali scelte dalla giuria. La mascherina più bella veniva premiata con la fascia e nominata »mascherina dell’ anno«. Pag. 9 La festa proseguiva con il ballo delle mascherine. La sera era riservata alle machere adulte. Sempre con l’ orchestrina della comunità e con le canzoni cantate da Luisella si ballava fino a tarda sera. Al primo piano c’ era il bar (ora sala delle vedute) dove ci si andava a dissetare. Posso dire di aver festeggiato dei bei carnevali nella nostra comunità. Saluto tutti quelli che si ricordano di questi carnevali, ma in particolare i »giovani degli Anni Sessanta«. CONOSCIAMO IL NOSTRO DIALETTO di Donna Luisa Carissimi amici lettori! Il 2008 è l’anno bisestile e ci porta a ricordare il proverbio: “Ano bisesto, ano sensa sesto”. Speriamo di passarlo ugualmente in armonia e serenità. Sotto la cappa del camino, il 6 gennaio abbiamo certamente messo la calza ed oltre al carbone abbiamo trovato sicuramente anche qualche lieta sorpresa che ci ha fatto piacere. I nostri nonni usavano recitare la filastrocca: La Befana ven de note, co’ le scarpe dute rote, co’ la veste a la romana, viva, viva la Befana Questo mese siamo stati infervorati alacremente nel prepararci le maschere per Messer Carnevale e la voglia di scherzare e ridere ci ha fatto volare via come d’incanto il mese di gennaio. medica, Fassoleton-Scialle, Ganassa-Gota, InvoltolâAvvolgere, Moneda-Spiccioli, Piranegolo-Piranese, Ruga-Bruco, Sbisighin-Frugoletto, Scaio-Ascella, Sdionfadura-Gonfiore, SlongâAllungare, Stiame-Squame, Teceta-Piccola teglia, I lemmi di questo mese vogliono ricordarci i tanti nomignoli che usavano i nostri genitori per distinguerci dal nome del nonno o del papà quando questo era lo stesso. 1. Caio A. Cristoforo 2. Boci B. Girolamo 3. Checo C. Giuseppe 4. Sia D. Enrica 5. Nina E. Giovanni 6. Encio F. Domenico 7. Giogi G. Claudio 8. Ico H. Bonaventura 9. Ligio I. Antonio 10. Teo L. Bortolo 11. Momi M. Lucia 12. Zaneto N. Ludovico 13. Tonin O. Alessandra 14. Pinucia P. Giorgio 15. Richeta Q. Antonia 16. Sandrina R. Matteo 17. Toto S. Francesco 18. Tilio T. Giuseppina 19. Tura U. Renzo 20. Bepi V. Eligio 21. Neti Z. Attilio La soluzione dovrà pervenire entro il 14 febbraio 2008. Il partecipante, la cui risposta esatta verrà estratta, riceverà una MASCHERA artistica del laboratorio “Lorymasks” di Loredana Musizza . Soluzioni del concorso pubblicato sul n. 12 Baloner-Uomo grasso, Befel-Rimprovero, CaregaSedia, Cinberli-Ubriaco fradicio, Clapa-Gruppo di persone, Crosera-Crocicchio, Erba spagna-Erba e ricordavano questo proverbio: “La Pifania dute le feste scova via”. Torbolo-Torbido, Tronbini-Stivali di gomma. Tra le risposte esatte è stata sorteggiata la signora Antonia Pitacco di Sicciole che riceverà un buono pasto “cucina italiana” alla Trattoria “Kantina Primorka” di Francesco Fiorini a Santa Lucia, Lungomare 114 (centro commerciale) La foto è della collezione del signor Sobota di Pirano e ritrae le donne piranesi intente a prelevare l’acqua dal pozzo nel Chiostro dei francescani. Proverbi - saggezze dei nostri avi “L’omo che vol vivi in pase, lassa comandâ la molge e tasi”. ** “L’amor sensa basi xe come ‘l pan sensa sal”. ** “No xe balansa che pesi l’ignoransa”. ** “Co’ la pasiensa se vinsi duto”. ** “Chi più ne ga, più ne volessi”. Pag.10 LETTERE IN REDAZIONE AUGURI Il 22 gennaio scorso la nostra cara Valda ha festeggiato le sue 60 bellissime primavere e perciò cogliamo l’occasione per rinnovare tantissimi auguri di un futuro pieno di serenità, gioia e salute, Cara Valda , un affettuoso abbraccio dai tuoi colleghi Adriana, Sandro, Fulvia, Claudia e Marisa.. In occasione delle feste: auguri di Buon Natale e Felice Anno Nuovo 2oo8! Umberto Tamaro Anno Nuovo a te,alle Redazione del”Trillo”,agli amici tutti della Associazione G.Tartini Cordiali saluti Rita Pranzo Gentile Ondina tra pochi giorni lascerò Torino per andare in Puglia, non sapendo se lì avrò la possibilità di usare internet,volevo con questa mail fare anticipatamente gli auguri di un Sereno Natale e di un Felice Tanti auguri di buon compleanno a Palmira Petronio dalla figlia Vanda con Danilo e i nipoti Martina, Matteo. BIBLIOTECA “DIEGO DE CASTRO” Desideriamo informare i nostri gentili lettori che la nostra Biblioteca dispone quest’anno di nuovi libri ordinati su segnalazione di voi lettori e perciò vi invitiamo a visitarci per prestarvi le novità che abbiamo a disposizione. Lieti della vostra partecipazione vi auguriamo interessanti e divertenti letture nel corso del 2008. Oltre ai libri la nostra Biblioteca dispone pure di riviste su svariati argomenti che potrete consultare. LA BIBLIOTECA È APERTA OGNI GIORNO: lunedì martedì mercoledì giovedì venerdì dalle ore 10 alle ore 12 dalle ore 10 alle ore 12 dalle ore 16 alle ore 18 dalle ore 10 alle ore 12 dalle ore 10 alle ore 12 Giuliana Del Giusto Gianna Roškar Ondina Lusa Lara Sorgo Lara Sorgo L’ORA DELLA FIABA ( Lunedì 4, 11, 18 e 25 febbraio 2008 alle ore 17 in Casa Tartini ) BANDI – CORSI – CONCORSI Compagni di Viaggio-premio internazionale per scrittori di guide turistiche (www.7mates.com/compagniadiviaggio) Premio Internazionale di poesia 2007- 2008 » Filari in versi«, per opere inedite di Poesia in lingua italiana, friulana, slovena, tedesca o in qualsiasi altra lingua ufficiale o minoritaria parlata nel mondo, purché accompagnata da una traduzione in italiano. ( [email protected]) - scadenza 30 giugno 2008. Le persone interessate ai bandi e alle modalità dei concorsi sono invitate a rivolgersi alla segreteria della Comunità (lunedì-venerdì 9.00 – 12.00). IL TRILLO, Foglio della comunità Italiana di Pirano. Redattore responsabile: Bruno Fonda. A questo numero de “Il Trillo” hanno collaborato: Fulvia Zudič, Marisa Zottich De Rosario, Alberto Manzin, Žiga Dolher, Nadia Zigante, Ondina Lusa, Kristjan Knez, Elio Musizza, Susanna Isernia, Giorgina Rebol-Ruzzier, Elena Bulfon, Ruggero Paghi. Pirano, 24 gennaio 2008 Pag.11 STANZA RICORDO “GIUSEPPE TARTINI” ORARIO Tutti i giorni dalle ore 11.00 alle ore 12.00 dalle ore 17.00 alle ore 18.00 lunedì chiuso Prezzo del biglietto: adulti – 1,50 euro studenti – pensionati 1,00 euro Tel. segreteria: +386 (5) 673 30 90 Fax: +386 (5) 673 01 45 Contabilità: +386 (5) 673 30 91 Fulvia Zudič: +386 (5) 673 01 40 E-mail: [email protected] Stampa e impaginazione: PIGRAF s.r.l. numero copie: 1100 APPUNTAMENTI DI FEBBRAIO 2008 La MOSTRA di »MASCHERE VENEZIANE« di Loredana Musizza dello studio »Lorymasks« di Parenzo rimarrà aperta al pubblico fino all’8 febbraio 2008 al Cafè Central del Grand Hotel Portorož di Portorose. La mostra è stata realizzata in collaborazione con i LifeClass Hotels & Spa, Istrabenz Turizem d.d. di Portorose Da venerdì 11 gennaio a domenica 2 marzo 2008 Ogni giorno dalle 16.00 e 21.00, all’ Anfiteatro dell’ Auditorio di Portorose PISTA DI PATTINAGGIO SU GHIACCIO I gruppi organizzati potranno pattinare previo accordo anche al di fuori dell’orario di esercizio. 10% di sconto per i gruppi organizzati al di fuori dell’orario di esercizio. Contatto: Mladen Škerbec, gsm 041 665 881. In collaborazione con il Forum per la ristorazione e Mladen Škerbec, i.a. Sabato 2 febbraio 2008 alle ore 20.30 al Teatro Tartini di Pirano “VI GRAN BALLO DI CARNEVALE” musica da ballo con i “BEST COMPANY BAND” ed il dj “ADRIANO ROJ” esibizione dei ballerini della Scuola di ballo LIDIJA CEROVAC di Capodistria Premiazione delle maschere. Verrà organizzato il trasporto. Martedì 5 febbraio 2008 dalle ore 17.00 alle ore 19.00 al teatro Tartini di Pirano CARNEVAL NO STA ANDAR VIA...FESTA IN MASCHERA PER BAMBINI” Animazione, laboratori, giochi e musica. Le manifestazioni vengono organizzate dalla nostra Comunità in collaborazione con l’Avditorij di Portorose, il Comune di Pirano. Venerdì 8 febbraio alle ore 19.30 all’ Auditorio di Portorose ACCADEMIA IN OCCASIONE DELLA GIORNATA DELLA CULTURA. Allocuzione di: Tomaž Gantar- sindaco del Comune di Pirano. Conferimento dei riconoscimenti del Comune di Pirano. CONCERTO ANJA BUKOVEC, violino, SIMON KREČIČ, piano Ingresso libero. Sabato 9 febbraio 2008 alle ore 19.00 nella chiesa della Madonna della Salute a Pirano “FOTOGRAFIA DEL MESE”, “INNO ALLA VITA” di Lara Sorgo. La manifestazione viene organizzata dall’Associazione “Amici dei tesori di San Giorgio” di Pirano. Venerdì 15 febbraio 2008 alle ore 18.00 in Casa Tartini a Pirano “VISIONI SONORE” CONCERTO al pianoforte Luca Delle Donne seguirà l’apertura della MOSTRA collettiva di pittura e ceramica alla quale espongono:Laura boletig, Adriano Gon, Franco Iacumin,Marina Legovini,Lucio Antonio Morsolin e Sergio Valcovich. Il gruppo di ceramica “Romolo Vennucci” della Comunità degli Italiani di fiume, guidati da Erna Toncinich ed il gruppo di pittura della Comunità degli Italiani “Giuseppe Tartini” di Pirano guidato da Liliana Stipanov. “VISIONI SONORE” progetto organizzato dall’Amministrazione Comunale di Fogliano Redipuglia, in collaborazione con l’Associazione Musicale “Il Melogramma”, l’Università Popolare di Trieste, l’Unione Italiana di Fiume con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia. La Mostra rimarrà aperta al pubblico fino a venerdì 29 febbraio 2008, con il seguente orario: 11-12 e 17-18 chiuso il lunedì. Giovedì 21 febbraio 2008 alle ore 18.00 nella sala delle vedute di Casa Tartini a Pirano SAGGIO degli allievi del corso di chitarra guidato da Vanja Pegan. Il programma può subire modifiche Pirano, 24 gennaio 2008 Pag.12 Fulvia Zudič