NUMERO 177 - 2 DICEMBRE 2014
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Nuove emissioni
Arriva il primo ETF che punta sulle
società che ricomprano azioni proprie
Tema caldo
Tonfo petrolio fa sorridere Cina e India
che guidano la carica asiatica
Nuove emissioni
ETF a gestione attiva, Source porta
in Italia anche lo Us short maturity
Focus Banca IMI
Verso il quantitative easing...
Le Borse ringraziano
ETF in cifre
ETF Plus: migliori, peggiori
e più scambiati a uno e sei mesi
Commento agli ETF
Corrono gli ETF a leva 2 sul Dax, al
tappeto quelli sulla Russia
Crollo petrolio fa
sorridere Cina e India
È disponibile la nuova app di ETF news per il tuo Ipad, è gratis!
a cura di Titta Ferraro
NUOVE EMISSIONI
2
A tutto buyback, arriva il primo ETF che punta
sulle società che ricomprano azioni proprie
Oracle, Home Depot, Pfizer e AT&T. Sono tra le protagoniste di spicco del PowerShares Global Buyback Achievers UCITS ETF, il primo ETF in Europa focalizzato sulle società che portano avanti programmi di riacquisto di
azioni proprie (buyback). Dopo il lancio nella prima parte
di novembre sulla Borsa di Londra, Invesco PowerShares
ha deciso di effettuare il cross-listing di questo ETF anche
sugli altri principali listini europei, tra cui Borsa Italiana in
cui ha debuttato settimana scorsa. Il nuovo ETF investe,
con modalità di replica fiHa debuttato a Milano sica completa, nell’indice
l’ETF targato Invesco Nasdaq Global Buyback
PowerShares che Achievers Net Total Repermette di prendere turn, composto da socieposizione su un indice tà che hanno acquistato
composto da società azioni proprie pari ad alche negli ultimi 12 mesi meno il 5% del flottante
hanno acquistato almeno nel corso dei dodici mesi
il 5% di azioni proprie precedenti. A fare la
parte del leone all’interno
dell’indice sottostante sono soprattutto società a mediagrande capitalizzazione con oltre il 60% composto da società statunitensi; seguono a distanza le azioni giapponesi
(11,07%) e canadesi (8,07%), mentre risultano avere un
solo marginale le azioni europee (4,69% Francia, 2,83%
Olanda e 2,03% Gran Bretagna). L’avvio di un programma
di riacquisto, che rappresenta un’alternativa ai dividendi
per restituire valore agli azionisti, spesso si traduce in
corsi azionari più elevati. “Il concetto di buyback è riuscito
ad individuare aziende che hanno offerto, attraverso l’uso
Caratteristiche del nuovo ETF sul Nasdaq Global Buyback
Nome ETF
Categoria
Codice di negoziazione
Codice Isin
Armonizzato
Indice di riferimento
Valuta dell'ETF
Costi totali annui (TER)
Dividendi
PowerShares Global Buyback Achievers UCITS ETF
Azionario globale
BUYB
IE00BLSNMW37
Sì (UCITS IV)
Nasdaq Global Buyback Achievers Net Total Return
Euro
0,39% l’anno
Distribuzione (trimestrale)
dei piani di riacquisto di azioni, maggiore valore per gli
azionisti e sovraperformato il mercato”, ha rimarcato Rob
Hughes, responsabile Index and advisor solutions del Nasdaq. Negli ultimi 5 anni l’indice Nasdaq Global Buyback
ha raddoppiato il proprio valore rispetto al +89% dell’S&P
500 nello stesso arco di tempo (dati al 26/11/2014). Invesco PowerShares ha attualmente 2,9 miliardi di dollari
di patrimonio investito in strategie di buyback. “Ciò che è
più importante per gli investitori è il contenuto di un ETF e
questo nuovo prodotto ha l’obiettivo di offrire una modalità
di investimento in titoli azionari globali basata su fattori
innovativi ma semplici”, ha commentato Sergio Trezzi ,
Head of Sales and Client Service Continental Europe e
Country Head per l’Italia. “Il PowerShares Global Buyback
Achievers UCITS ETF – prosegue Trezzi - offre l’accesso
a un approccio smart beta per investire in società che
restituiscono il valore agli investitori attraverso un’operazione di riacquisto di azioni, che talvolta può rivelarsi più
efficiente dei dividendi dal punto di vista fiscale”.
Le 10 maggiori società presenti nel Nasdaq Global buyback
Nome
Codice Neg.
Oracle Corp
5.22%
Home Depot Inc
5.13%
Pfizer Inc
5.00%
AT&T Inc
4.80%
Airbus Group NV
4.77%
America Movil SAB de CV
4.66%
Magna International Inc
4.00%
Nippon Telegraph & Telephone Corp
3.62%
Koninklijke Ahold NV
2.64%
Westfield Corp
2.37%
Fonte: Invesco Powershares
NEWS DAL MONDO ETF
News
Lyxor punta a crescita asset del 50% entro fine 2018
Lionel Paquin, ceo di Lyxor, ha indicato gli obiettivi di crescita della società
transalpina che fa capo al gruppo Société Générale. Dagli attuali 96 miliardi di
euro di asset in gestione e in consulenza, Lyxor si prefigge l’obiettivo di una
crescita del 50% entro la fine del 2018. “Raggruppando tutti i nostri specialisti
in investimenti in tre centri di expertise, abbiamo aumentato il focus sui punti di
forza di Lyxor, rendendoci ancora più efficienti nel soddisfare il bisogno crescente
degli investitori di soluzioni d’investimento su misura e gestite con esperienza”, ha
rimarcato Lionel Paquin.
A Londra il primo ETF sul settore biotech
Debutto sulla Borsa di Londra per il Source Nasdaq Biotech UCITS ETF
(SBIO), il primo ETF quotato in Europa che permette di prendere posizione sul
Nasdaq Biotechnology Index, composto da oltre 100 aziende biotecnologiche e
farmaceutiche quotate sul Nasdaq. per far parte dell’indice le azioni devono avere
dei requisiti minimi di capitalizzazione. I primi 5 titoli sono limitati all’8% massimo
di peso nell’indice, mentre i successivi a un massimo del 4%. “Ci sono diversi ETF
che monitorano il settore health care statunitense, ma vediamo molti investitori alla
ricerca di un’esposizione più mirata nel biotech”, ha rimarcato Ted Hood, ceo di
Source.
Boost ETP: nuovo record per masse in gestione e volume scambi
Gli asset under management di Boost, emittente specializzato in ETP a leva e
short, hanno raggiunto a novembre il livello record di 160 milioni di dollari, in
aumento del 332% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso. I volumi scambiati
da BOOST hanno raggiunto finora il valore record di 288 milioni di dollari, un
risultato dieci volte superiore rispetto ai volumi di novembre 2013. Su Borsa
Italiana, Boost supera i 105 milioni di dollari di attivi in gestione con una quota
di mercato pari al 35% nel segmento ETF Plus ETN nella settimana terminata il
7 novembre; “Sin dal lancio dei nostri prodotti in Italia, siamo stati enormemente
impressionati da quanto si siano dimostrati sofisticati gli investitori italiani. Con tutta
probabilità sono loro i leader nell’utilizzo di ETP S&L e ci aspettiamo che la loro
forte propensione per questi prodotti cresca ancora insieme al nostro business”, ha
rimarcato Hector McNeil, Co-CEO di WisdomTree Europe.
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Deutsche Asset
& Wealth Management
Il primo ETF fisico in Europa sull’indice
di azioni A cinesi CSI300
db x-trackers Harvest CSI300 Index UCITS ETF (DR)
ISIN
LU0875160326
TER
Dividendi
Replica
1,10%
Distribuzione
Diretta
Internet: www.dbxtrackers.it
Numero verde: 800 90 22 55
Prima dell’adesione leggere il documento di quotazione, il prospetto ed il KIID del comparto
rilevante.
Avvertenze – Potete ottenere gratuitamente tali documenti presso Deutsche Bank AG, Via Turati 27, 20121 Milano e sul
sito www.dbxtrackers.com. db x-trackers è un marchio commerciale di proprietà di Deutsche Bank AG. Gli ETF descritti
nel presente opuscolo informativo sono azioni di db x-trackers, una società d’investimento costituita ai sensi del diritto
lussemburghese nella forma di Société d’Investissement à Capital Variable (SICAV). Deutsche Bank AG e lo sponsor
degli indici non rilasciano alcuna dichiarazione o garanzia circa i rendimenti che possono essere ottenuti dall’utilizzo del
relativo indice. Le informazioni contenute nel presente documento sono destinate esclusivamente all’utilizzo in Italia. La
pubblicazione del presente documento non costituisce una modalità di offerta al pubblico da parte di Deutsche Bank AG
e non costituisce o intende fornire alcun giudizio, da parte della stessa, sull’opportunità dell’eventuale investimento ivi
descritto. Deutsche Asset & Wealth Management racchiude in sé tutte le attività di asset management and wealth
management condotte da Deutsche Bank AG e dalle sue filiali e succursali. Deutsche Asset & Wealth Management
fornisce prodotti e servizi alla propria clientela tramite una o più soggetti giuridici che possono essere indentificati dai
clienti all’interno dei contratti, accordi, materiali di offerta o altra documentazione pertinente a tali prodotti o servizi.
a cura di Titta Ferraro
TEMA CALDO
Carica asiatica: crollo petrolio fa sorridere Cina e India
Pechino e Mumbai si candidano ad essere i veri vincitori della guerra dei prezzi che ha fatto sprofondare
ai minimi a oltre 5 anni i prezzi del petrolio. I due giganti asiatici sono tra i maggiori importatori di petrolio
al mondo e la verticale discesa dei prezzi si traduce
in una manna per le loro economie con minori costi
di approviggionamento delle
Pechino verso target riserve energetiche e minori
di crescita meno pressioni inflattive. Guarambiziosi, ma dando anche oltre l’effetto
mercato scommette petrolio, la regione asiatica
su ulteriori misure di (che comprende circa i due
stimolo. L’India trova terzi dei Paesi emergenti)
sponda in calo petrolio e può contare su diversi altri
percorso riformista driver: dall’ulteriore allentamento monetario di Pechino
e Tokyo, alla sponda della crescita degli Stati Uniti,
passando anche per le riforme strutturali che stanno
avendo luogo in molti Paesi. Così gli investitori hanno
iniziato a riscoprire Cina & co. dopo che gli indici azionari del Dragone erano arrivati a quotare ai multipli più
bassi dal 2007.
4
Bassa crescita induce Pechino ad aumentare
gli stimoli monetari
La seconda metà dell’anno ha visto un vero e proprio
balzo dello Shanghai Composite: +35% negli ultimi 5
mesi, +10,85% nel solo mese di novembre (il migliore
tra i principali indici mondiali). La Borsa cinese si avvia
così a chiudere il miglior anno dal 2009. Una spinta
ulteriore è arrivata a novembre dal taglio dei tassi da
parte della People’s Bank of China che si è mostrata di nuovo pronta a cogliere i segnali in arrivo dalla
congiuntura. I nuovi deboli riscontri arrivati dall’indice
Pmi manifatturiero di novembre hanno contribuito ad
alimentare la speculazione circa ulteriori mosse di allentamento monetario da parte della banca centrale
per favorire la spesa per consumi. Secondo Chen Li,
strategist di UBS Group AG, il prossimo step sarà una
riduzione dei coefficienti di riserva obbligatori fermi da
oltre due anni al 20% per le grandi banche e al 18% per
quelle più piccole.
Quest’anno il Pil cinese potrebbe segnare il tasso di
crescita più basso dal 1990 e lo scorso mese il presidente cinese Xi Jinping ha ammesso che il tasso di
crescita del Paese nei prossimi anni potrebbe rallentare in area 7%. Secondo la Bank of China, quarta
maggiore banca del Paese, il prossimo anno il target
potrebbe essere ridotto proprio al 7%. “Il rallentamento strutturale della crescita cinese porta bassa inflazione e c’è quindi spazio per un ulteriore graduale
allentamento della politica monetaria”, confermano gli
analisti di Societe Generale che ritengono sia il momento giusto per riposizionarsi sull’azionario cinese ed
esprimono giudizio buy sia sulle azioni classe A che su
quelle classe H (le prime sono quelle su società cinesi
quotate in renminbi, le seconde sono azioni di società
cinesi quotate a Hong Kong in valuta locale).
La progressiva liberalizzazione del mercato dei capitali
permette ora anche agli investitori stranieri di accedere
indirettamente anche alle azioni classe A, ad esempio attraverso gli ETF. Quest’anno sono così arrivati
il Csop Source Ftse China A50 Ucits ETF e il db xtrackers Harvest CSI300 Index UCITS ETF (DR), entrambi a replica fisica su indici A-Shares e tra i migliori
ETF per afflussi da inizio anno. Figura anche l’ETFS-E
Fund MSCI China A GO UCITS ETF.
L’India tra riforme e crescita sostenuta
Crescita convincente invece per l’India che nel trimestre chiuso al 30 settembre ha evidenziato un incremento del 5,3% annuo del Pil, meglio del +5,1% stimato
dagli analisti. L’effetto petrolio, abbinato alle riforme
del nuovo governo Modi, hanno aiutato lo smorzarsi
delle pressioni inflattive e la Borsa indiana è andata
più volte ad aggiornare i propri massimi storici con un
saldo positivo a doppia cifra da inizio anno. “L’agenda
delle riforme resta un fattore chiave per le speranze
di crescita indiane – rimarca Craig Botham, Emerging Markets Economist di Schroders – e il successo nell’implementazione delle riforme avrà implicazioni
significative sia per il sentiment sia per le prospettive
dell’economia indiana”.
Borse Cina e India, andamento ultimi 12 mesi
%
35
Shanghai Composite
S&P BSE SENSEX Index
30
25
20
15
10
5
0
-5
Gen
Feb
Mar
Apr
Mag Giu
2014
Lug
Ago
Set
Ott
Nov
Fonte: Bloomberg
a cura di Titta Ferraro
NUOVE EMISSIONI
ETF a gestione attiva, Source porta in Italia anche lo Us short maturity
Source rimpingua la propria offerta di ETF per il mercato
italiano. A poco più di due mesi dal suo debutto sull’ETFPlus
di Borsa Italiana, Source ha quotato il 27 novembre due
nuovi replicanti tra cui spicca un nuovo ETF a gestione
attiva. Si tratta del PIMCO US Dollar Short Maturity Source
UCITS ETF. Questo ETF, già presente da oltre 3 anni a
Londra e che vanta masse gestite per oltre 1,3 miliardi di
dollari, si prefigge di massimizzare il rendimento coerentemente con la conservazione del capitale e un elevato livello
di liquidità. Quotato anche il Source Physical Gold ETC che
investe sull’oro fisico.
Focus su bond investment grade denominati in dollari
Il Fondo è gestito attivamente da Pimco, società leader
mondiale nella gestione di fondi obbligazionari, e investe
principalmente in titoli di debito investment-grade a breve
termine denominati in Dollari statunitensi. Questo ETF, che
presenta un TER dello 0,35%, investe esclusivamente in
titoli investment grade. E’ prevista la distribuzione di una
cedola su base mensile. Questa novità va ad aggiungersi al
PIMCO Euro Short Maturity Source UCITS ETF che investe
invece in un portafoglio diversificato ed attivamente gestito
di titoli a reddito fisso denominati in Euro con scadenze variabili che comprende titoli di debito societari e governativi.
In un contesto di rendimenti ai minimi storici, la gestione attiva che caratterizza questo ETF mira a pervenire
a un extra-rendimento per quegli investitori che presentano un elevato grado di avversione al rischio. Attualmente il dividend yield offerto dal PIMCO US Dollar Short Maturity Source UCITS ETF è pari a 1,75%.
5
ETF attivi, a metà strada tra fondi attivi e replicanti
Mentre un tradizionale ETF è creato per emulare il più pos-
sibile l’andamento di un indice sottostante, non sorpassarlo.
La gestione attiva implica invece l’attuazione di politiche di
investimento volte a ottenere performance migliori del mercato di riferimento senza ancorarsi ad alcun indice. Un ETF
a gestione attiva mira così a combinare i vantaggi di un
classico replicante a livello di liquidità e di trasparenza, ma
anche quelli tipici dei fondi comuni di investimento, ossia la
possibilità di offrire un extra rendimento.
Gli ETF a gestione attiva fanno parte del nuovo sottosegmento del mercato ETFPlus che prevede determinati
obblighi a livello di trasparenza: sono infatti tenuti ogni
mattina a comunicare le partecipazioni detenute dal fondo
alla fine del giorno precedente. A livello europeo gli ETF
a gestione attiva rappresentano ancora solo una piccolissima fetta del mercato anche alla luce del numero limitato
di strumenti disponibili.
Nuovo segmento di ETFplus
dedicato ai fondi aperti
Da inizio dicembre è attivo su Borsa Italiana un
nuovo segmento di ETFplus dedicato alla negoziazione dei fondi comuni d’investimento diversi dagli
ETF; come per gli ETF, l’accesso ai fondi quotati
sarà garantito ad un’ampia platea di investitori (sia
istituzionali che retail) che potranno quotidianamente acquistarli o venderli ad un prezzo pari al
NAV ufficiale del giorno di negoziazione, che sarà
noto il giorno successivo. Borsa Italiana ha inoltre
reso noto che per i fondi aperti quotati è prevista
la presenza di un Operatore Incaricato a supporto
della liquidità e la liquidazione dei contratti avverrà
a T+3 in Monte Titoli.
FOCUS BANCA IMI
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L’APPROFONDIMENTO
DI BANCA IMI
Verso il Quantitative Easing… le Borse ringraziano
6
Gli indici statunitensi registrano l’ennesimo massimo storico sulla scia di trimestrali e dati macro, mentre i listini
europei si confermano più volatili in seguito alla revisione
delle stime di crescita della Commissione Europea, che
neutralizzano l’effetto di alcune trimestrali superiori alle
attese. Di contro, il formale passo avanti del presidente
della BCE Draghi verso un prossimo programma di acquisto di QE, ovvero titoli pubblici, e il taglio dei tassi da
parte delle Autorità cinesi a favore della crescita si confermano il driver per ripristinare la propensione al rischio
degli investitori. Il QE contrasterebbe la bassa inflazione,
anche se il presidente sottolinea che non sarà sufficiente
e dovrà essere afIl formale passo avanti di fiancato da riforme
Mario Draghi verso un QE e strutturali a sosteil taglio dei tassi da parte gno della crescita.
della Cina hanno ridato All’ipotesi di QE
slancio alle Borse europee continua a opporsi
con il rimbalzo dei bancari la Germania.
In tale contesto,
rimbalzano dai minimi i Bancari sostenendo Ibex e indici
domestici, anche se tra gli indici europei Zurigo conferma
la miglior performance a 3 mesi e da inizio anno; nell’Eurozona il DAX recupera forza relativa nel breve e a 1
mese registra la miglior performance del mercato, mentre
il FTSE MIB, nonostante il rimbalzo, resta in preda a una
volatilità estrema, che allontana gli investitori strutturali.
Tra i rischi per l’area euro il più importante resta quello
della crescita a livello globale e in particolare l’Eurozona
resta l’area cruciale, con i dati macro che si confermano
contrastanti. Il PMI composito della zona euro a novembre
è risultato sotto le stime a 51,4, mentre i vari PIL dell’area
euro, pur confermandosi deboli, sono stati migliori delle
stime. Sorprende al rialzo anche l’indice di fiducia tedesco
ZEW ed è positivo il dato sulle esportazioni tedesche,
così come torna a salire la produzione industriale dell’Eurozona, con la Germania che riprende consumi interni e
esportazioni. A livello globale, a sorpresa il PIL giapponese cala a -0,4% t/t e la Banca del Giappone risponde
annunciando nuove manovre di QE. In Cina a ottobre i
prezzi al consumo si attestano all’1,6% ai minimi dell’ultimo quinquennio e il PMI scende a 50,5, confermando
il rallentamento dell’economia; a tal proposito, la Banca
centrale cinese ha risposto tagliando il tasso benchmark
sui prestiti di 40pb, per la prima volta da oltre 2 anni, al
5,6% al fine di sostenere un’economia in raffreddamento.
Si attenua il problema di un euro troppo forte, che nuoce
alle esportazioni europee, con benefici in termini di competitività. Tra i temi importanti si conferma la criticità geopolitica tra Ucraina e Russia, data l’elevata dipendenza a
livello energetico di alcuni paesi dell’area euro.
Per quanto concerne i fondamentali dell’Euro Stoxx, si segnalano crescite degli utili stimate dal consenso a doppia
cifra per il prossimo biennio (+14,6%), che si confrontano
con P/E attuali a moderato premio rispetto alla media
storica 2007-13; in tale contesto, il PEG resta intorno
all’unità confermando un rapporto multipli/crescite favorevole; inoltre, guardando i multipli del 2015 tornano in linea
con la media. Relativamente alle trimestrali, gli utili sono
FOCUS BANCA IMI
7
cresciuti del 10,6%, superando le attese nel 52% dei casi,
mentre i ricavi sono aumentati dell’1,2% con sorprese positive nel 61% delle società. A livello europeo le prospettive
di crescita si confermano deboli con il dato sul PIL del 3°
trimestre pari a 0,2% t/t e a 0,8% su base annua, che
porta il PIL atteso per quest’anno a +0,8% e all’1% per il
2015. L’incremento per la Francia è modesto e l’unico
paese che cresce è la Spagna, mentre l’Italia registra un
PIL ancora in calo dello 0,1% t/t ma migliore delle attese,
anche se si tratta del 13° trimestre senza crescita.
A livello settoriale europeo, si ribadisce Moderata Positività sui Bancari; il settore ha subito forti pressioni in
vendita e ora sta tentando il rimbalzo dai minimi sulla
scia della conferma di Draghi sulle attese di nuove misure
convenzionali, fra le quali rientrerebbe un eventuale QE.
Tecnicamente l’indice settoriale mostra forza dopo aver
violato al rialzo il primo livello resistenziale posto a 133,4
punti. Si conferma positività sul Tecnologico, anche se si
intravede qualche ombra sulla divisione semiconduttori a
livello globale. Moderata Positività per l’Auto, che vede in
aumento del 6,2% su base annua le immatricolazioni di
ottobre in Europa (UE28 + EFTA) a 1,12 milioni di veicoli,
portando a 11 milioni le nuove registrazioni nei primi dieci
mesi, in aumento del 5,9% a/a. Moderata Positività sulle
Costruzioni, che potrebbero recuperare forza dopo le vendite dei mesi scorsi. Secondo Euro Construct, le stime per
il 2015 prevedono una crescita del 2,1%, in accelerazione
dall’1% dell’anno in corso. Moderata Positività sull’Assicurativo, anche se la ripida salita e la barriera tecnica di
rilievo se non violata al rialzo potrebbero ostacolare momentaneamente la corsa. Si conferma Moderata Positività
su Turismo e Tempo Libero, che continua a beneficiare
delle basse quotazioni del petrolio.
Analizzando i singoli listini si ribadisce Moderata positività
per l’IBEX, dati i miglioramenti della congiuntura. Il PIL
del 3° trimestre è cresciuto dello 0,5% t/t, in linea con
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le attese anche se inferiore allo 0,6% del secondo trimestre. Il PMI Manifatturiero a ottobre è in espansione per
l’undicesimo mese di fila, rimanendo stabile a 52,6 sopra
la soglia dei 50, anche se la crescita dell’occupazione è
scesa su un minimo da cinque mesi. Sui fondamentali le
attese di crescita degli utili restano particolarmente elevate
e l’eventuale conferma di queste ultime nei prossimi mesi
dovrebbe ampiamente bilanciare il moderato premio dei
P/E dell’indice rispetto al benchmark europeo; i multipli
di utile, infatti, si confermano a sconto rispetto alla media
L’APPROFONDIMENTO
DI BANCA IMI
storica. L’indice conferma forza relativa e registra la miglior performance da inizio anno tra i listini dell’Eurozona.
Migliora ulteriormente la forza relativa del DAX, che supera la barriera posta in area 9.520, fornendo ulteriori
segnali di forza verso precedenti massimi di periodo. I dati
macro restano contrastanti, con lo ZEW di novembre che
supera le attese salendo a 11,5 punti da -3,6 di ottobre,
l’IFO che sale a 104,7 e il PIL che indica un aumento
dello 0,1% nel 3° trimestre. In tale contesto, le attese di
PIL annuale subiscono l’ennesima revisione al ribasso da
Multipli, crescite e PEG dei principali indici azionari (€)
Euro Stoxx
Euro Stoxx 50
Stoxx 600
DAX
CAC 40
FTSE 100
Ibex 35
FTSE MIB
FTSE All Share
SMI
S&P500
NASDAQ Composite
Dow Jones Industrial
Nikkei 225
Hang Seng
Sensex 30
Bovespa
RTS Interfax
Valore
2014E
322,25
3.194,22
345,24
9.732,55
4.347,23
6.750,76
10.520,75
19.954,51
21.038,22
9.080,55
2.063,50
4.712,97
17.810,06
17.357,51
23.437,12
28.334,63
56.084,00
1.058,80
15,89
14,52
15,68
13,62
14,89
13,70
18,16
17,96
18,65
17,79
17,51
22,77
15,82
20,03
9,32
19,52
11,52
5,28
P/E (x)
Var. EPS %
2015E
2016E
2014E
2015E
2016E
Media
2015-16E
13,59
12,97
14,06
12,27
13,19
13,32
14,67
13,02
13,20
15,93
15,98
19,31
15,09
17,56
8,71
16,71
10,17
4,99
12,11
11,76
12,65
11,12
11,98
12,11
12,61
11,01
11,14
14,67
14,29
16,82
13,74
15,90
7,87
14,13
8,56
4,64
16,82
11,54
7,67
8,99
8,96
5,17
17,08
28,68
27,27
-1,22
7,03
3,92
7,02
22,60
6,79
14,73
14,70
3,39
16,96
11,91
11,50
11,00
12,85
2,81
23,76
38,21
42,04
11,63
9,55
17,81
4,85
14,03
7,05
16,84
13,32
5,87
12,21
10,28
11,05
10,37
10,07
9,70
16,31
17,32
17,11
8,58
11,82
15,24
9,80
10,33
9,09
18,24
18,78
7,60
14,59
11,10
11,28
10,69
11,46
6,26
20,03
27,76
29,58
10,10
10,69
16,53
7,33
12,18
8,07
17,54
16,05
6,74
PEG
(P/E 14E
su var. EPS
2015-16E)
1,09
1,31
1,39
1,27
1,30
2,19
0,91
0,65
0,63
1,76
1,64
1,38
2,16
1,64
1,16
1,11
0,72
0,78
Nota: i valori degli indici sono in valuta locale. E= expected, atteso; NS= non significativo; High= valore fortemente positivo, che spesso scaturisce da un confronto con un valore precedente molto ridotto; Neg.= dato negativo.
Fonte: FactSet
FOCUS BANCA IMI
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anche a confronti favorevoli rispetto al 2014. I risultati
parte degli advisor economici indipendenti del Governo
del 3° trimestre del FTSE MIB hanno visto utili in crescita
tedesco, all’1,2% per il 2014, attribuendo tale revisione
dell’8,6%, con sorprese positive nel 59% dei casi, mentre
alla situazione di crisi internazionale e all’andamento non
i ricavi sono saliti del 3,3% sorprendendo al ribasso nel
favorevole dell’economia europea. Riviste al ribasso an57% delle società.
che le crescite per il 2015 all’1%. I fondamentali mostrano
Gli indici statunitensi registrano l’ennesimo massimo stoancora multipli di utile e di EBITDA (Margine Operativo
rico, sulla scia di dati macro e trimestrali brillanti; a tal
Lordo) a sconto rispetto al benchmark europeo, con creproposito, al momento hanno riportato quasi la totaliscite degli utili a doppia cifra per il prossimo biennio; pertà delle società e nel terzo trimestre gli utili sono cretanto, si conferma Moderata Positività. Infine, resta apersciuti dell’8,8% complessivamente e del 7,9% escludenta la questione dei contraccolpi derivanti dall’inasprimento
do i Finanziari, superando le stime nel 75,1% dei casi.
delle sanzioni alla Russia data l’elevata dipendenza della
L’S&P500 staziona stabilmente sopra l’area 2.030, con
Germania nei confronti di Mosca a livello energetico.
primi obiettivi in area 2.095 e alla forza di quest’ultimo e
Gli indici domestici rimbalzano con decisione scommetdel Dow Jones si affianca quella del Nasdaq, ormai protendo sull’impegno di Draghi in un possibile QE tra le miiettato verso i massimi del 2.000,
sure non convenzionali, pur restando
Nuovi massimi storici sulla scia di alcune trimestrali partiin un clima di volatilità estrema, data
la congiuntura sfavorevole e le ampie
per Wall Street colarmente brillanti.
oscillazioni dei Bancari, che pesano
che ha cavalcato I dati macro confermano il buon
sul FTSE MIB per il 30%. Il settol’earning season momento della congiuntura e i
re ha subito forti pressioni in vendita
superiore alle attese consumi restano la variabile chiasul sell on news degli Stress Test e
e il confermarsi della ve della crescita statunitense. Gli
al momento sta rimbalzando da imforza dell’economia indicatori di fiducia (come il Michiregistrano i massimi da luglio
portanti livelli supportivi, dando forza
statunitense gan)
2007; le vendite al dettaglio di otall’indice. Oltre ai Bancari a domitobre superano le attese, aumentando dello 0,3%, e il
nare la scena sul mercato domestico sono gli acquisti
PIL del 3° trimestre sale del 3,9%, oltre le previsioni.
legati a singoli eventi societari. Dopo il Pil del 3° trimeLe stime di crescita vertono su un incremento del 2,3%
stre a -0,1% t/t, rivediamo al ribasso la stima sul 2014
per l’anno in corso e del 3,3% per il 2015. L’ISM maa -0,4% da un precedente -0,2% e la crescita nel 2015
nifatturiero di ottobre è risultato in sensibile aumento,
a +0,4% da +0,6%, con ulteriori rischi verso il basso. La
mentre ha rallentato quello non manifatturiero. Dall’ulcongiuntura resta particolarmente debole, confermata da
tima riunione del FOMC è emerso il deciso migliorauna produzione industriale a ottobre inferiore alle attese.
mento del mercato del lavoro in termini di occupazione,
Per quanto riguarda i fondamentali gli indici domestici
anche se per il momento resta contenuta la dinamica
mantengono P/E attuali a premio rispetto al benchmark,
salariale. Pertanto, si continua attualmente a stimare
che si riducono confrontando i multipli del 2015 rispetto
un primo rialzo dei tassi a metà 2015.
alle crescite degli utili del biennio successivo, per il quale
Per quanto riguarda i fondamentali dell’S&P500, si
il consenso si aspetta miglioramenti consistenti, grazie
L’APPROFONDIMENTO
DI BANCA IMI
conferma la moderata quotazione a premio dei multipli attuali di P/E rispetto alla media storica 2007-13 e
al benchmark europeo, anche se la crescita degli utili
(confermata da trimestrali brillanti e superiori alle attese)
e la solidità della congiuntura per il momento tengono
bassa la volatilità dell’indice e continuano ad attrarre gli
investitori. A tal proposito si riporta il giudizio a Moderatamente Positivo. Come di consueto permane la sopravvalutazione del Nasdaq rispetto all’S&P500, giustificata
solo parzialmente dalle crescite stimate sugli utili del
prossimo biennio: appare invece molto più in linea il
rapporto in termini di EBIT ed EBITDA, dove l’incremento per il prossimo biennio è stimato rispettivamente al
15% e all’11,9%.
A livello settoriale, confermiamo neutralità sul comparto
Energia che, da una parte, risente del calo del petrolio
e, dall’altra, beneficia delle elezioni di Mid-term con la
vittoria dei Repubblicani. Questi ultimi dovrebbero incentivare la costruzioni di nuovi oleodotti favorendo i
gruppi petroliferi. Nel trimestre il settore ha registrato
utili in crescita del 9,1% incorporando l’attuale calo del
petrolio. Ribadiamo Moderata positività su Telefonico e
Farmaceutico, che riportano utili trimestrali in aumento
del 19,3% e del 14,7% rispettivamente. Le telecomunicazioni beneficiano anche dei progetti espansivi in mercati
a elevata crescita di molti gruppi. In linea con le attese
il calo dei profitti delle Auto, che si attesta al -13,8%,
mentre si confermano migliori delle stime le crescite del
Lusso all’1,3%. Forniscono indicazioni positive i primi risultati del Retail. Forza relativa del Tecnologico, con il
Nasdaq proiettato verso i livelli di marzo 2000. Il comparto presenta una crescita a singola cifra degli utili trimestrali (+4,8%), sostenuta ancora una volta dal deciso
contributo dei semiconduttori (+13,1%); i risultati possono
contare però su una percentuale di sorprese positive
superiore alla media (82%).
OSSERVATORIO ETF
La pagina dei numeri di ETF News
Europa - Indice EuroStoxx 50
Usa - Indice S&P 500
2100
3400
2050
2000
3200
1950
1900
3000
1850
2800
giu-14
lug-14
ago-14
set-14
CHIUSURA
Eurostoxx50
Ftse Mib
Dax30
Ftse100
3 MESI
3251
20015
9981
6723
1,65
-3,72
4,80
-2,53
ott-14
nov-14
dic-14
VARIAZIONE%
6 MESI
12 MESI
-0,46
-9,68
0,13
-3,03
5,06
5,09
5,97
0,93
1800
giu-14
lug-14
ago-14
CHIUSURA
Dow Jones
S&P 500
Nasdaq
Russell 2000
17828
2068
4338
1173
set-14
ott-14
3 MESI
VARIAZIONE%
6 MESI
12 MESI
4,16
2,56
4,69
-2,16
nov-14
6,17
6,67
14,86
2,23
dic-14
11,04
14,02
23,17
2,21
Commodity - Indice CRB
Far East - Indice Nikkei
320
18000
17000
300
16000
280
15000
260
14000
13000
giu-14
lug-14
ago-14
CHIUSURA
Giappone
Cina
Russia
Brasile
17590
986
958
54724
set-14
3 MESI
12,73
4,42
-17,71
-15,54
ott-14
nov-14
dic-14
VARIAZIONE%
6 MESI
12 MESI
18,26
23,63
-26,70
1,30
12,83
14,30
-30,70
2,01
240
giu-14
lug-14
ago-14
CHIUSURA
Crb
Petrolio Wti
Oro
Cacao
254
69
1218
376
set-14
3 MESI
-10,54
-26,16
-4,70
5,13
ott-14
nov-14
dic-14
VARIAZIONE%
6 MESI
12 MESI
-15,27
-33,07
-3,12
-19,66
-5,81
-26,90
-1,42
-10,20
Nelle tabelle sono riportati solamente gli Etf quotati sul segmento ETFplus di Borsa Italiana Spa. I dati sono elaborati su base quindicinale. Il trend indicato nelle ultime due colonne è dato
dall’incrocio di due medie mobili. Per quella di breve periodo, l’indicazione è positiva tutte le volte che la media mobile esponenziale a 5 giorni perfora verso l’alto quella a 20 giorni mentre
è negativa ogni volta che la media a 5 giorni perfora verso il basso quella a 20 giorni. Per quello di medio termine l’indicazione è positiva tutte le volte che la media mobile esponenziale a
20 giorni perfora verso l’alto quella a 50 giorni mentre è negativa ogni volta che la media a 20 giorni perfora verso il basso quella a 50 giorni.
9
I MIGLIORI A 1 MESE
Dbx Lev Dax Daily
Lyxor Etf Levdax
Etfx Dax 2X Long Fund
Etfs Daxglobal Gold Mining G
Lyxor Etf Stoxx Automl-Parts
I MIGLIORI A 6 MESI
Amundi Etf Leveraged Msci Us
Lyxor S&P 500 Health Care
Amundi Etf Nasdaq-100 Ucits
Ishares Nasdaq 100
Powershares Eqqq Nasdaq-100
I PEGGIORI A 1 MESE
Etfx Dax 2X Short Fund
Dbx Short Dax 2X Daily
Lyxor Etf Daily Shortdax X2
Lyxor Ucits Etf Russia Dj
Ishares Msci Russia Adr/Gdr
I PEGGIORI A 6 MESI
Lyxor Etf Ftse Athex 20
Lyxor Etf Ftsemib Daily Lev
Etfx Ftse Mib Leveraged 2X
Lyxor Ucits Etf Russia Dj
Dbx Stx Europe Oil & Gas
I PIÙ SCAMBIATI / QUANTITÀ
Lyxor Etf Ftsemib Daily Lev
Lyxor Etf Ftsemib Daily 2Xsh
Lyxor Etf Ftse Mib
Ishares S&P 500 Ucits Etf Di
Lyxor Etf Msci Emer Mkts-A
I PIÙ SCAMBIATI / VALORE
Lyxor Etf Ftsemib Daily 2Xsh
Lyxor Etf Ftsemib Daily Lev
Lyxor Etf Ftse Mib
Ishares S&P 500 Ucits Etf Di
Ishares Euro Stoxx 50 Ucits
PREZZO €
VOLUMI
PER % 1 MESE
PER % 6 MESI
TREND BT
TREND MT
87,3
81,55
228,13
13,515
54,31
1652
37912
188
20817
1567
14,32
14,30
14,23
9,08
8,68
-1,57
-1,89
-2,50
-6,63
-4,04










769,65
214,34
36,75
186,74
84,45
198
338
5876
756
13673
5,30
3,57
4,02
4,04
4,07
35,82
28,39
26,05
26,02
25,56










11,53
9,31
9,66
22,53
62,57
3093
10032
96699
40188
2309
-13,51
-13,48
-13,33
-12,67
-12,60
-5,49
-4,81
-4,50
-18,84
-18,46










1,494
8,745
81,56
22,53
62,72
331220
2423362
9351
40188
320
5,88
-0,96
-1,10
-12,67
-7,94
-23,66
-22,06
-20,46
-18,84
-18,50










8,75
11,58
19,77
16,40
8,15
2423362
1945933
876478
474370
368218
-0,96
-1,24
-0,34
2,34
-2,40
-22,06
9,66
-10,53
16,48
4,56







=


11,58
8,75
19,77
16,40
32,58
15318900
15078010
14070040
9412349
8576647
-1,24
-0,96
-0,34
2,34
4,07
9,66
-22,06
-10,53
16,48
-2,19







=


Fonte: Bloomberg - dati aggiornati al 02/12/2014
MESSAGGIO PUBBLICITARIO
PRODOTTO COMPLESSO
OSSERVATORIO ETF
6 ETC su Indici a Leva Fissa x3
Il Commento agli ETF
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responsabile né possono assumersi responsabilità alcuna sulle conseguenze finanziarie, fiscali o di altra natura che potrebbero derivare dall’utilizzazione di tali informazioni.
10
ETC
FTSE MIB x3
AZIONARI X3
lasciato sul terreno il 13,51%, saldo negativo
Le parole di Mario Draghi che hanno
di oltre il 13% anche per il Db x-trackers
formalmente aperto a un piano di quantitative
Short Dax 2x Daily Ucits ETF e il Lyxor ETF
easing della Bce hanno doto linfa nelle ultime
Daily Short Dax. Molto male anche gli ETF
settimane alle Borse europee, in particolare
legati a indici russi con ribassi tra l’11 e il
il Dax di Francoforte tornato nei pressi
12%. A sei mesi il peggiore performe risulta il
dei massimi storici in area 10mila punti.
Lyxor ETF sulla Borsa di Atene con un calo
Sul mercato ETFPlus di Borsa Italiana si
del 23,66%.
sono quindi distinti gli strumenti long a leva
Tra i prodotti più scambiati
sull’indice guida tedesco:
migliore in assoluto è stato
Il ritorno in per numero di pezzi
il Db x-trackers Lev Dax
area 10mila spiccano i prodotti legati
Piazza Affari. Il Lyxor
Daily con un +14,32%,
punti del Dax ha aUCITS
Etf Ftse Mib Daily
seguito a ruota dal Lyxor
galvanizzato
gli
Leverage primeggia con
ETF Lev Dax (+14,30%) e
ETF che replicano a una media giornaliera
dall’Etfx Dax 2x Long Fund
leva 2 l’indice guida di 2,42 milioni di pezzi.
(+14,23%). Guardando alle
performance degli ultimi
tedesco. Male gli Seguono il Lyxor UCITS
6 mesi, sono invece i
short Dax e quelli Etf Ftse Mib Daily 2X Short
replicanti a leva su Wall
sulla Borsa russa con transazioni medie per
1,94 milioni di pezzi e poi
Street a fare la voce grossa:
il Lyxor UCITS Etf Ftse
l’Amundi Etf Leveraged Msci
Mib con scambi per 876 mila pezzi. Tra i
Us segna un balzo del 35,82%; sul podio
più scambiati per controvalore emerge il
anche il Lyxor S&p 500 Health care con un
Lyxor UCITS Etf Ftse Mib Daily 2X Short
+28,39% e l’Amundi ETF Nasdaq 100 Ucits
con transazioni per 15,32 milioni di euro.
(+26,05%). Nella top ten a sei mesi figurano
Seconda e terza piazza rispettivamente per
altri 3 replicanti legati all’indice Nasdaq 100.
il Lyxor UCITS Etf Daily leveraged con 15,07
Tra i peggiori dell’ultimo mese spiccano, di
milioni di euro e per il Lyxor UCITS Etf Ftse
contro, i cali degli ETF short a leva sul Dax.
Mib con transazioni per 14,07 milioni di euro.
In particolare l’Etfs Dax 2x Short Fund ha
Sottostante di Riferimento
Long/Short
Collaterale
Codice ISIN
FTSE MIB
LONG +3x
SÌ
XS1101721923
Codice Negoziazione
MIB3L
FTSE MIB
SHORT -3x
SÌ
XS1101724869
MIB3S
DAX
LONG +3x
SÌ
XS1101723622
DAX3L
DAX
SHORT -3x
SÌ
XS1101722228
DAX3S
EURO STOXX 50
LONG +3x
SÌ
XS1101724513
SX5E3L
EURO STOXX 50
SHORT -3x
SÌ
XS1101721683
SX5E3S
Il Gruppo Société Générale ha quotato su Borsa Italiana (ETFplus) una gamma di ETC Collateralizzati a Leva
Fissa Giornaliera +3x e -3xa su FTSE MIB, DAX e EURO STOXX 50.
Gli SG ETC x3 replicano indicativamente (al lordo dei costi) la performance giornaliera del sottostante di
riferimento moltiplicata per +3 (ovvero -3). La Leva Fissa è valida solo intraday e non per periodi di tempo
superiori al giorno (c.d. compounding effect)a.
Lo specifico indice sottostante di ogni SG ETC ed i dettagli del collaterale a garanzia del rischio di controparte
sono disponibili nelle pertinenti Condizioni Definitive (Final Terms). Société Générale è Garante e Calculation Agent
di questi ETC emessi da SG Issuer.
Gli ETC non prevedono la protezione del capitale e possono esporre ad una perdita massima pari al capitale
investito. Gli ETC a Leva Fissa sono prodotti complessi, altamente speculativi e presuppongono un approccio
di breve termine.
Maggiori informazioni sugli SG ETC sono disponibili su: www.sginfo.it/ETC e su www.etc.societegenerale.it
Per informazioni:
790491
E-mail: [email protected]
(a) La leva 3 è fissa, viene ricalcolata ogni giorno ed è valida solo intraday. Pertanto gli ETC replicano indicativamente (al lordo dei costi) la performance del sottostante di riferimento moltiplicata per +3 o -3 solo durante la singola seduta di negoziazione e in periodi di tempo superiori al
giorno la performance degli ETC può differire rispetto a quella del sottostante di riferimento moltiplicata per la leva (c.d. compounding effect).
Nel caso in cui si mantenga la posizione per più giorni, è opportuno rivedere ogni mattina tale posizione incrementandola o diminuendola al
fine di riportarla in linea con le proprie esigenze di trading o di copertura.
Questo è un messaggio pubblicitario e non costituisce sollecitazione, offerta, consulenza o raccomandazione all’investimento. Il valore
dell’ETC può aumentare o diminuire nel corso del tempo ed il valore di rimborso del prodotto può essere inferiore al valore dell’investimento
iniziale. SG Issuer è una public limited liability company (société anonyme) che opera sotto il diritto lussemburghese ed è una entità parte
del Gruppo Société Générale.
Prima dell’investimento leggere attentamente il relativo Prospetto di Base “Debt Instruments Issuance Programme – 29 April 2014”,
approvato dalla CSSF, e le pertinenti Condizioni Definitive (Final Terms) disponibili sul sito www.warrants.it e presso Société Générale via Olona 2, 20123 Milano, ove sono illustrati in dettaglio i relativi meccanismi di funzionamento, i fattori di rischio ed i costi.
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