Il Piano Integrato di Salute, la
partecipazione dei cittadini, il controllo di
efficacia degli interventi e delle prestazioni
4-gruppo di lavoro
Partecipanti:
Bagnoli Lucia, Bernardini Lina Vanna, Boribello Annalisa,
Cavigli Gloria, Cerini Bruna, Cestelli Chiara, Claudi Enrica,
Del Pace Donatella, Gambassi Laura, Grifagni Marcello,
Pazzagli Alessandra, Pedone Alessandra, Prandi
Mariangela, Spismi Luisa
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Il processo della partecipazione
La partecipazione, perché sia tale, deve poter incidere
sulle scelte, sul potere decisionale e si concretizza in
un processo circolare:
• Produzione di informazioni utili per l’intervento
• Gli interventi modificano il sistema
• I cambiamenti sono osservati e valutati ed
accrescono le competenze e i ruoli
• Produzione di nuove informazioni per le decisioni
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Requisiti della partecipazione
• Condividere gli scopi e le regole procedurali
• rendere evidente la relazione tra consultazione e
decisioni prese, l’uso che verrà fatto della
consultazione
• dichiarare quanto siano negoziabili le decisioni
• definire il grado di conoscenza necessario per
partecipare alla consultazione.
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I soggetti della partecipazione
I soggetti della partecipazione possono essere:
• singoli individui,
• gruppi di volontariato,
• associazionismo,
• portatori di interesse particolari
• gli operatori, anche della Prevenzione, ARPAT, tecnici
dei comuni - MMG e i medici ospedalieri e i
convenzionati
è rilevata la scarsa partecipazione dei medici – deve
essere organizzata e regolamentata – non tutti ma una
rappresentanza - anche mediante altri strumenti di
partecipazione (web, incontri con il rappresentante del
gruppo)
suggerimenti: da regolamentare il ruolo del
coordinatore sanitario rispetto al PIS
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I soggetti della partecipazione: criticità
Scarsa partecipazione dell’ospedale, del dipartimento
della prevenzione, dei tecnici dei comuni, degli
amministratori
Nell’esperienza delle SdS dove le riunioni della giunta (i
sindaci e amministratori) non utilizzano il PIS ma
manifestano interesse verso aspetti marginali quali
servizi ospedalieri, il punto di continuità
assistenziale,ecc.
Scostamento tra la programmazione del PIS e i tempi
della politica:
La durata del mandato e gli interessi dei politici spesso
non coincidono – scarsa partecipazione dei politici
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Criticità
Differenze culturali, di informazione, di potere possono
condizionare la possibilità di esprimersi.
E’ forte la relazione tra le caratteristiche sociodemografiche e il processo di partecipazione.
La partecipazione è influenzata da regole burocratiche,
pregiudizi, risorse limitate e regole organizzative.
Le aspettative dei cittadini a volte non sono realistiche e
praticabili e da parte degli amministratori e sanitari si
registrano atteggiamenti di difesa del proprio potere.
Inoltre il coinvolgimento ha un costo!
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I soggetti della partecipazione:
esperienze
Esperienza della Regione Toscana (con Mario Negri):
“Accademia del cittadino”
Formazione sui diversi aspetti del mondo sanitario di tutela
rivolto a tutte le associazioni del volontariato e per
omogeneizzare le conoscenze
(residenziale, con possibilità di scambio tra i partecipanti)
Esito: organizzato un gruppo di cittadini esperti “GART”
(Gruppo Accademia Regione Toscana) – accreditato dalla RT
Autorganizzazione con scambio di materiale e incontri
autoconvocati
Processo lungo ma ripaga
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I soggetti della partecipazione
Importanza di formare “cittadini esperti e responsabili” in grado
scelte consapevoli sugli stili di vita e di fruire in maniera appropriata
dei servizi
Coinvolgimento forte della scuola (sugli stili di vita)
Sviluppare il PIS anche in funzione dell’adolescenza e non solo
dell’anziano
Importanza della scuola per la conoscenza delle problematiche dei
giovani (difficoltà da parte delle direzioni scolastiche, non dei singoli
insegnanti)
Esperienza dei Forum del Comune di Arezzo per il PIS chiusa con il
calo dell’interesse sui temi del socio-sanitario
Le associazioni dei pensionati: importanza di corsi specifici molto
frequentati e apprezzati (sulla salute, i servizi e l’utilizzo consapevole)
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I soggetti della partecipazione:
modalità di coinvolgimento
I soggetti deboli:
• I migranti: punti di ascolto
• Associazioni che rappresentano le diverse
problematiche - es Disagio mentale (non solo malati
ma volontari che promuovono l’autonomia, la capacità
di esprimerne i propri bisogni)
• gruppi di interesse (malati di Alzheimer, disabili,
diabetici, ………….) - Per il PIS recupero di tutti i
documenti prodotti
Importanza di un’azione proattiva nei confronti di chi ha
difficoltà di accesso (culturale, …….)
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Le forme della partecipazione
Le forme possono essere:
Forum
Comitati/Consulte di partecipazione
Gruppi di lavoro
importanza del:
linguaggio
temi da discutere
i luoghi (es. del lavoro)
produzione di materiale
la sistematicità degli incontri e degli strumenti
scelti
(il distretto può avere un ruolo in questo)
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Le forme della partecipazione
Proposta:
Raccolta delle osservazioni sul PIS prima
dell’approvazione (come altri strumenti di
programmazione – vedi l’esperienza della raccolta delle
osservazioni per i piani regolatori, per le valutazioni
d’impatto ambientale)
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Il coinvolgimento
Deve riguardare le fasi di:
Ideazione, pianificazione, conduzione e monitoraggio.
Criticità del coinvolgimento:
la partecipazione ad un gruppo di decisione non è
sempre garanzia di una effettiva partecipazione alle
decisioni da parte del cittadino.
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Presupposti di efficacia della partecipazione
Una programmazione che preveda percorsi dal livello
locale verso quelli superiori (perché entri a far parte
del sistema)
Un sistema dei servizi flessibile (non solo sanitari ma in
generale al cittadino), che tenga conto dei
suggerimenti e delle richieste di
adeguamento/modifica
La socializzazione/diffusione delle esperienze positive
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. della partecipazione nei PIS
Fasi
Dal Profilo di Salute: Individuazione dei problemi, bisogni,
opportunità di salute
Importanza del confronto sui dati (le informazioni del profilo di
salute possono diventare da oggettive in soggettive perché
contengono le esperienze, le conoscenze, i valori della
comunità – democrazia cognitiva)
Scelta delle priorità e decisione delle azioni necessarie a
risolvere i problemi (l’immagine di salute gerarchizza i
problemi e deve rendere trasparenti i criteri di tale gerarchia)
Valutazione dei risultati degli interventi
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I. problemi e la scelta delle priorità
• La rilevanza epidemiologica
• La condivisione degli attori
• La percezione della popolazione
• La fattibilità tecnica
• Le competenze del territorio
• La sostenibilità economica
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Un esempio: i dialoghi sulla salute
Quale mezzo: serie di incontri su tematiche ad esempio:
ambiente e stili di vita, inclusione sociale, giovani
generazioni, anziani, disabilità. Creazione di una pagina
web per acquisire i contributi di tutti.
Chi li conduce: attori sociali ed istituzionali (Provincia,
assessori e sindaci Comuni, organizzazioni terzo settore,
operatori sociali e sanitari, Prefettura, OOSS, Arpat,
scuole,
A chi sono aperti: ai cittadini tutti, rappresentanti dei
quartieri, associazionismo informale…
Dove: dislocati nel territorio e non solo in sede direzionale
Quando: nel periodo di produzione del PIS,
dell’attuazione, del monitoraggio e nella valutazione
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finale
. esperienze dei percorsi partecipati di
Altre
cittadini
• Proposta di idee
• Individuazione delle priorità di intervento dato un
budget (es. manutenzione quartieri)
• Percorsi per progettare gli interventi (vedi
ristrutturazione quartiere, piazze o strade)
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gruppo 4 - Centro Basaglia