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Oggetto
COMUNICATO STAMPA
IV Giornata del Ricordo. Le foibe e l’esodo dalle terre “di là dall’acqua”
I giardini di Piazzale Europa verranno dedicati ai Martiri delle foibe. Si tratta di
una delle iniziative promosse dall’assessorato alla cultura per celebrare il IV
Giorno del Ricordo e per ritornare sulle pagine che hanno segnato tristemente la
storia italiana con le foibe e l’esodo dalle terre istriane.
“La giornata vuole ricordare la firma del trattato di pace del 10 febbraio 1947
che determinò il passaggio delle Province di Pola, Fiume e di Zara, nonché di
parte delle Province di Trieste e di Gorizia alla ex Jugoslavia – spiega l’assessore
Nicola Boscolo Pecchie – Quello che viene definito l’epilogo della tragedia, per
la popolazione giuliana è l’inizio della catastrofe. Siamo convinti che sia giusto
invece ricordare, così come prevede la legge 92 del 2004, i 12 mila infoibati e i
350 mila che scelsero la via dell’esodo verso l’Italia”.
Il ritrovo per le celebrazioni è previsto per domenica 10 febbraio alle 16.30 in
Piazza Vigo. Dal ponte le autorità lanceranno dei fiori in mare per ricordare il
legame intrinseco tra le due realtà adriatiche. Alle 17.30 in Auditorium comunale
si esibirà in un concerto curato dall’associazione culturale Compagnia dell’anello
con uno spettacolo dal titolo “Di là dall’acqua” con canti e musiche tradizionali
che raccontano l’esodo istriano, intermezzate dalla recitazione di alcune poesie.
Iniziative anche nelle scuole. Alle classi quinte delle superiori sono stati
distribuiti dei piccoli opuscoli che ripercorrono la storia di quegli anni. In
copertina, la fotografia di Norma Cossetto, una ragazza di appena 24 anni,
studentessa universitaria di Lettere a Padova, catturata dai partigiani di Tito tra il
4 e il 5 ottobre 1943, torturata, violentata e poi gettata in una foiba. Nel
dicembre 2005 a Norma è stata conferita la Medaglia d’oro al merito civile.
“I giovani devono saper guardare alle terre dell’Istria e della Dalmazia non solo
come mete turistiche dai nomi slavizzati, - continua Nicola Pecchie - ma come
terre di sofferenze costruite su pietre che parlano italiano”
Si lavorerà inoltre alla pubblicazione di un libro e alla realizzazione di un Dvd
con interviste e testimonianze degli esuli presenti sul territorio.
“Chioggia ha sempre avuto uno strettissimo legame dal punto di vista degli
scambi economici e del lavoro con queste terre Adriatiche– continua Pecchie –
Durante l’esodo inoltre il Comune si è reso disponibile ad ospitare gli esuli con
uno spirito di accoglienza non sempre dimostrato da altre città.”
DATA
Chioggia, 8 febbraio 2008
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