07
Agricoltura e selvicoltura
947-1200
Agricoltura svizzera
Statistica tascabile 2012
GLOSSARIO
I termini riportati nel glossario sono contrassegnati
con un asterisco (*) nel testo.
Agricoltura
Termine utilizzato secondo la definizione in senso
stretto che esclude i servizi orticoli e i piccoli produttori.
Azienda agricola
Per azienda agricola s’intendono la manodopera
e gli strumenti di gestione e di produzione utilizzati per produrre i beni agricoli. Secondo il censimento dell’agricoltura dell’UST, un’azienda agricola
deve soddisfare uno dei requisiti seguenti: 1 ha di
SAU*, 30 are di colture speciali, 10 are di colture
al coperto, 8 scrofe, 80 suini da ingrasso o 300
capi di pollame.
Superficie agricola utile (SAU)
Superficie utilizzata per la produzione vegetale, ad
eccezione delle superfici d’estivazione e dei boschi.
Unità di bestiame grosso (UBG)
Consente di paragonare tra loro gli animali da reddito. 1 UBG equivale al consumo di foraggio e alla
produzione di letame e colaticcio di una vacca di
650 kg. In base a questi parametri vengono stabiliti coefficienti di conversione in funzione della specie, dell’età e del sesso dell’animale (es.: una pecora di più di un anno = 0,17 UBG).
Unità di lavoro annuale (ULA)
Lavoro prestato nel corso di un anno civile da una
persona occupata a tempo pieno (sulla base di 280
giorni di lavoro).
Valore aggiunto lordo (VAL)
Aumento del valore dei prodotti derivante dal processo di produzione. Nei conti nazionali, il valore aggiunto lordo si ottiene per sottrazione (valore di produzione* meno consumo intermedio).
Valore di produzione
Valore dei beni e dei servizi prodotti sia per la vendita o il consumo proprio, sia per il consumo intermedio nell’azienda (es.: foraggio per la produzione
di latte), sia per la produzione per uso proprio di
beni d’investimento (piantagioni o animali da reddito). Viene presa in considerazione anche la variazione delle scorte.
OSSERVAZIONI
Indici
Gli indici sono calcolati dividendo un valore annuo
per il valore dell’anno di riferimento e moltiplicandolo per 100. Gli indici consentono di paragonare le
evoluzioni di grandezze totalmente diverse, purché
si riferiscano allo stesso anno (p. es. 1996=100).
Cifre arrotondate
Le cifre sono arrotondate al valore superiore o a
quello inferiore. Di conseguenza la somma delle
cifre può differire dal totale.
Fonti
La fonte dei dati è indicata unicamente se questi ultimi non sono stati forniti dall’UST.
Formulazione non sessista
Per evitare di appesantire il testo, i termini riferiti
a persone o funzioni non sono stati femminilizzati
sistematicamente. La forma maschile generica
designa i due sessi.
SOMMARIO
Da diversi anni l’agricoltura è in pieno mutamento. Questa statistica tascabile
presenta, mediante cifre chiave, uno spaccato dello stato e dell’evoluzione dei
differenti comparti agricoli svizzeri.
Contesto
Pagina 4
L’andamento dell’agricoltura è strettamente correlato con quello ­degli
altri settori economici, con il commercio internazionale, le politiche
della Confederazione e i consumi.
Strutture
Pagina 9
Le strutture caratterizzano le forme di agricoltura praticate in
­Svizzera.
Produzione, rendimento e reddito
Pagina 18
Dalla produzione dei generi alimentari al reddito delle aziende
­agricole: giro d’orizzonte di un ramo economico in pieno mutamento.
Aspetti sociali
Pagina 26
Le condizioni di lavoro specifiche dell’agricoltura influiscono sulla vita
delle persone che vi lavorano.
Impatto sull’ambiente
Pagina 29
L’agricoltura occupa più di un terzo del territorio nazionale e
costituisce ­pertanto un elemento importante dell’impatto dell’essere
umano sull’ambiente.
Raffronto internazionale
Pagina 32
L’agricoltura svizzera rispetto a quella dei suoi vicini europei.
Panoramica dei principali indicatori
Pagina 34
Sintesi delle tendenze attraverso 10 indicatori chiave.
3
Contesto
Utilizzazione del suolo
Superfici rilevate tra il 1992 e il 1997
Boschi e boschetti
6,8%
13,0%
Superfici improduttive (laghi, corsi d’acqua, cespugli,
biotopi umidi, rocce e ghiaioni, ghiacciai e nevai)
30,8%
Superfici agricole
Alpeggi
Superfici d’insediamento
23,9%
25,5%
La superficie totale della Svizzera è di 41’285 km
2
© UST
Le superfici agricole e gli alpeggi coprono più di un terzo della superficie totale della
Svizzera caratterizzando così profondamente il paesaggio.
In 24 anni (1985–2009), il numero di aziende agricole è diminuito di 39’000 unità,
mentre le aree edificate agricole sono cresciute. L’incremento di queste superfici è
riconducibile al trasferimento in zone lontane dai villaggi e all’aumento delle superfici occupate da stalle a stabulazione libera, rimesse per le macchine, sili a trincea
o piazze di giro.
Area di edifici agricoli
Base dei dati: 75,7% della superficie nazionale (escl. la parte Sud della Svizzera orientale)
300
In km 2
250
Terreno annesso a
edifici agricoli
200
Edifici agricoli
150
100
50
0
1979/85
1992/97
2004/09
© UST
4
Valore aggiunto lordo (VAL*) dell’agricoltura e dell’economia svizzere
A prezzi correnti
180
Indice 1990 = 100
Valore aggiunto lordo
dell’economia
520 miliardi di franchi
160
140
Valore aggiunto lordo
dell’agricoltura
120
Valori 2010 (provvisorio)
100
80
4 miliardi di franchi
60
40
1990
1995
2000
2005
2010
© UST
Tra il 1990 e il 2010, la quota dell’agricoltura sul valore aggiunto lordo* dell’economia svizzera è regredita, passando dal 2,4% allo 0,7%. Nel 2010 l’agricoltura costituiva il 65% del valore aggiunto lordo del settore primario.
Sempre nel 2010, le spese della Confederazione a favore dell’agricoltura e dell’alimentazione ammontavano a 3,7 miliardi di franchi. Secondo la politica agricola della
Confederazione, l’agricoltura oggi è incentivata maggiormente attraverso pagamenti
diretti che tramite il sostegno del mercato (produzione e vendita).
Spese federali a favore dell’agricoltura e dell’alimentazione
5
Miliardi di franchi
Amministrazione,
esecuzione e controllo
4
Miglioramento delle basi
di produzione
3
Produzione e vendita
Pagamenti diretti e
misure sociali
2
1
0
1990
1995
2000
Fonte: Amministrazione federale delle finanze
2005
2010
© UST
5
Addetti nella catena alimentare
600
In migliaia
Ristoranti, tea room, bar,
mensa e catering
500
Commercio al dettaglio di
prodotti alimentari
400
Commercio all’ingrosso di
prodotti alimentari
300
200
Commercio all’ingrosso
e al dettaglio di materie prime
agricole
100
Industrie alimentari
0
Agricoltura e pesca
2001
2005
2008
© UST
Dei circa 4 milioni di addetti rilevati in Svizzera nel 2008, 531’000 svolgevano un’attività attinente alla filiera alimentare. Nell’ambito della propria attività professionale,
una persona su otto aveva quindi a che fare con derrate alimentari.
Dal 1987, nel Parlamento svizzero l’agricoltura e la selvicoltura sono sempre state
rappresentate da 22–27 parlamentari del settore agricolo, il cui numero è però sceso
a 18 con le elezioni del 2011.
Professioni dei membri del Consiglio nazionale e del Consiglio degli Stati, 2011
Attività politica
Consulenza
22%
30%
Industria e artigianato
Associazioni e sindacati
Agricoltura, selvicoltura e allevamento
10%
Insegnamento e formazione
Professioni giuridiche
7%
7%
9%
7%
Altri
8%
I dati utilizzati sono fondati sulle dichiarazioni dei parlamentari.
Fonte: Il Parlamento svizzero
6
© UST
Produzione indigena, esportazioni, importazioni e consumo
800
Kg per abitante
Produzione indigena
700
Esportazioni
600
Importazioni
500
400
Consumo 1
300
200
100
0
1999
2004
2009
1 Non
corrisponde al consumo effettivo, in quanto non si tiene conto precisamente delle perdite
(ad es. alimenti invenduti o avariati).
Fonte: Unione svizzera dei contadini
© UST
Nel 2009, la quota, in base al peso, dei prodotti alimentari di produzione indigena
utilizzati nel nostro Paese era di circa il 55%. Le quantità importate sono aumentate
e, nel 2009, hanno quasi raggiunto la produzione indigena. A essere importati sono
principalmente i prodotti vegetali.
Per quanto riguarda le esportazioni, si tratta spesso di prodotti elaborati dell’industria
alimentare composti da vari ingredienti, come per esempio la cioccolata o i prodotti
di panetteria. Dal punto di vista energetico, nel 2009 l’agricoltura svizzera copriva
il 63% del fabbisogno alimentare interno (grado di autoapprovvigionamento lordo).
Esportazioni di prodotti alimentari nel 2009
Frutta, succhi di frutta, conserve di frutta
10%
Zucchero, sciroppo, miele
5%
30%
7%
Latte e latticini
Cereali
Leguminose, frutta in guscio, castagne,
cacao
10%
Ortaggi
Altri prodotti alimentari
12%
26%
Quantità totale = 924’000 tonnellate
Fonte: Unione svizzera dei contadini
© UST
7
Consumo di prodotti alimentari 1 nel 2009
Latte e latticini (burro escluso)
Bevande
Ortaggi
Frutta
Cereali
Carne
Patate e amido
Zucchero, sciroppo e miele
Oli, grassi e burro
Uova
Legumin., frutta in guscio, castagne,
cacao
Pesci e molluschi
Quantità prodotta
in Svizzera
per il consumo
indigeno
Consumo
0
20
40
60
80 100 120 140 160
kg per abitante
1
Non corrisponde al consumo effettivo, in quanto non si tiene conto precisamente delle perdite
(ad es. alimenti invenduti o avariati).
Fonte: Unione svizzera dei contadini
© UST
Nel 2009, sono stati utilizzati circa 710 kg di prodotti alimentari pro capite. Dei 140
kg di latte e latticini, il 92% era di produzione indigena.
Sempre nel 2009, le economie domestiche hanno destinato all’alimentazione un ottavo del proprio budget, ovvero 1190 franchi in media al mese, di cui circa 460 franchi per pasti e bevande consumati in ristoranti o caffè.
Composizione del budget medio delle economie domestiche nel 2009
Quota sul reddito domestico lordo
16,4%
26,9%
Abitazione ed energia
Trasporti
12,4%
1,1%
Spese obbligatorie (imposte, contributi alle
assicurazioni sociali, assicurazione malattia
di base)
Prodotti alimentari e bevande analcoliche
Svago, tempo libero e cultura
5,8%
16,0%
6,7%
7,0% 7,7%
Alberghi e ristoranti
Bevande alcoliche e tabacchi
Risparmio
Altre spese
Numero di persone per economia domestica: 2,20
© UST
8
Strutture
Aziende e superficie agricola utile
200
Indice 1996 = 100
Numero di aziende bio
5’700 aziende bio
180
SAU* per azienda
160
Numero totale di aziende
agricole*
140
Valori del 2010
17,8 ettari per azienda
120
100
59’100 aziende
80
60
1996
1998
2000
2002
2004
2006
2008
2010
© UST
Nel 2010, il numero di aziende agricole* è sceso per la prima volta sotto le 60’000
unità, 969 in meno rispetto all’anno precedente (-1,6%), che corrispondono anche al
numero di fattorie presenti nel Cantone di Basilea Campagna. Parallelamente è aumentata la superficie agricola utile per azienda, salita a 17,8 ettari.
In linea generale, questo fenomeno ha toccato non solo le piccole unità di produzione
agricola, bensì anche le aziende più grandi con 10–20 ettari di superficie.
Numero di aziende per classe di grandezza
In ha di SAU*
2000
50+
2010
20–<50
10–<20
3–<10
0–<3
0
5
10
15
20
25
30
Numero di aziende (in migliaia)
© UST
9
Superficie destinata all’agricoltura biologica, nel 2010
per Distretto
SH
BS
TG
BL
JU
ZH
AG
AR
SG
SO
AI
ZG
LU
SZ
NE
GL
NW
BE
FR
OW
UR
GR
VD
TI
VS
GE
Quota die superficie agricola utile (SAU) destinata all’agricoltura biologica, in %
< 4,0
4,0 – 7,9
8,0 – 11,9
> 15,9
12,0 – 15,9
CH: 10,6 %
© UST
Fonte: Censimento delle aziende agricole
Nel 2010, quasi l’11% della superficie agricola utile e poco meno del 10% delle aziende
agricole* erano biologici. Si registra una tendenza al calo per le aziende biologiche
dal 2005 e per le superfici biologiche dal 2006.
La maggior parte delle aziende biologiche si trova nelle regioni di montagna.
Aziende bio secondo la regione
2005
Regione di montagna
2010
Regione di collina
Regione di pianura
0
1
2
3
4
Numero di aziende (in migliaia)
© UST
10
Aziende gestite a titolo principale e a titolo accessorio
100
In migliaia
Aziende gestite
a titolo
accessorio
80
Aziende gestite
a titolo
principale
60
40
20
0
1985
1990
1996
2000
2005
2010
© UST
La diminuzione delle aziende agricole* ha colpito sia le aziende gestite a titolo principale sia le aziende gestite a titolo accessorio, la cui quota è rimasta stabile attorno
al 30% dal 1985.
In molte aziende agricole, i familiari svolgono un’attività lavorativa accessoria connessa all’esercizio: si tratta essenzialmente di lavori di selvicoltura, vendita diretta
oppure lavoro per altre aziende.
Diversificazione all’interno dell’azienda, 2010
In % di tutte le aziende 1
Lavori di selvicoltura
Vendita diretta di prodotti dell’azienda
Lavori agricoli su contratto per altre aziende
Lavorazione di prodotti agricoli
Lavori non agricoli su contratto
Lavorazione e trattamento del legno
Produzione di energia rinnovabile (compresa la vendita)
Turismo, alloggio e altre attività ricreative
Gastronomia: ristorazione/vitto
Lavori sociali: assistenza a residenti, cure e altro
Artigianato
0%
1
Più attività per azienda possibili
5%
10%
15%
20%
25%
Intervallo di confidenza (95%)
© UST
11
Animali da reddito delle aziende agricole*
In migliaia1, in maggio
2000
Bovini
di cui vacche
2005
1 590
710
Cavalli
Ovini
Caprini
2010
1 550
700
1 590
700
50
60
60
420
450
430
70
80
90
Suini
1 500
1 610
1 590
Galline
6 790
8 120
8 940
Cifre arrotondate
1
Dal 1996, i capi di suini, polli, ovini e caprini hanno segnato una crescita generale. Nel
caso dei polli, dopo un arresto temporaneo nel 2006 a causa del rischio d’influenza
aviaria, i loro effettivi hanno raggiunto nel 2010 un nuovo picco.
L’aumento della produzione di polli e di uova indigeni è proseguita, mentre l’effettivo
di bovini e di vacche è rimasto sotto il livello del 1996.
Evoluzione degli effettivi di animali da reddito
150
Indice 1996 = 100
Galline
Suini
140
Ovini e caprini
130
Vacche
Bovini
120
110
100
90
80
1996
1998
2000
2002
2004
2006
2008
2010
© UST
12
Effettivi di vacche
800
In migliaia
Altre vacche
700
Vacche da latte
600
500
400
300
200
100
0
2000
2002
2004
2006
2008
2010
© UST
Dal 2000, il numero di vacche da latte è sceso del 12%, mentre il numero di «altri
tipi di vacca» (tra cui principalmente le vacche madri e nutrici) è più che raddoppiato.
Nel 2010, 7000 aziende allevavano capre, con una media di 12 capi ciascuna. Le
oltre 800 aziende specializzate avevano più di 25 capre ciascuna. Circa un terzo di
tutte le capre ha trascorso l’estate sugli alpeggi.
Effettivo di caprini, 2010
Capretti di meno di 1 anno
4,8%
3,7%
Capre da latte
28,7%
Altre capre di più di 1 anno
Becchi di più di 1 anno
21,0%
Capre nane
42,0%
Effettivo di caprini = 86’987
© UST
13
Utilizzazione della superficie agricola utile nel 2010
Alpeggi esclusi
1,2%
2,4%
2,8%
6,2%
2,2%
Superfice inerbita
Cereali
Patate, barbabietole
Semi e frutti oleaginosi
14,4%
Altre superfici coltive aperte
Colture perenni
70,7%
Altre superfici agricole utili
Superficie totale = 1’052’000 ha
© UST
Il 70,7% della superficie agricola utile* è utilizzato sotto forma di superficie inerbita.
Complessivamente, tra il 2000 e il 2010 la superficie utile è diminuita di 21’000 ettari, con una perdita annua media che corrisponde alla superficie del Lago di Morat.
La superficie agricola destinata alle piante sarchiate è in calo dal 1996. La coltivazione di barbabietole da zucchero è legata a contratti con gli zuccherifici. Dopo la
raccolta record del 2009, la superficie destinata a questo prodotto è stata ridotta in
modo mirato per evitare che si creasse un esubero di zucchero. Nel 2010, la superficie destinata alle barbabietole da zucchero ammontava a 17’900 ha, il 12% in meno
rispetto all’anno precedente.
Superficie destinata alla produzione di piante sarchiate
Migliaia di ettari
40
Barbabietole da foraggio
35
Barbabietole da zucchero
30
Patate
25
20
15
10
5
0
1996 1998 2000 2002 2004 2006 2008 2010
© UST
14
Superfici coltivate a cereali
200
Migliaia di ettari
Altri cereali
Granoturco
160
Avena
Orzo
120
Frumento (grano)
80
40
0
1996
1998
2000
2002
2004
2006
2008
2010
© UST
Nel 2010, 24’000 aziende agricole coltivavano cereali; la superficie agricola a loro
destinata è diminuita del 23% dal 1996. 86’000 ettari sono stati impiegati per la coltivazione di cereali panificabili, 65’000 ettari per i cereali da foraggio.
Nel 2010, il 3,4% della superficie agricola utile è stato irrigato, soprattutto i terreni
destinati a prati artificiali e colture permanenti come pure a ortaggi.
Superfici irrigate, 2010
16 000
In ettari
14 000
12 000
10 000
8 000
6 000
4 000
2 000
0
Prati artificiali
e colture
permanenti
Ortaggi e
fragole
Frutteti e
piantagioni
di bacche
Patate
Vigneti
Cereali
Intervallo di confidenza (95%)
© UST
15
Cifre chiave per Cantone nel 2010
Aziende
Addetti
Superficie
agricola utile*
Bovini
in migliaia
in migliaia di ha
Vacche
da latte
Suini
in migliaia
in migliaia
in migliaia
ZH
3 961
12,0
74
95
36
40
BE
11 971
35,3
190
321
123
281
LU
5 088
14,5
78
151
62
423
UR
648
1,6
7
12
4
3
SZ
1 734
4,5
24
45
17
28
OW
716
1,7
8
18
8
12
NW
503
1,3
6
12
5
12
GL
420
1,1
7
12
5
2
ZG
601
1,8
11
20
9
21
FR
3 216
9,1
76
135
50
84
SO
1 580
4,4
33
45
16
31
BL/BS
1 009
3,3
22
29
10
13
SH
633
1,9
16
16
3
21
AR
814
1,8
12
23
10
21
AI
534
1,1
7
15
6
26
SG
4 592
12,0
72
141
59
191
GR
2 646
7,0
54
76
17
8
AG
3 738
10,8
61
89
28
103
TG
2 947
8,9
50
75
39
199
TI
1 164
3,0
14
10
4
3
VD
4 148
13,4
109
115
35
42
VS
3 907
9,9
37
32
12
1
NE
937
2,4
32
42
15
8
GE
433
1,8
11
3
0
1
JU
1 125
3,1
41
60
16
15
59 065
167,5
1 052
1 591
589
1 589
Svizzera
ZH: Zurigo, BE: Berna, LU: Lucerna, UR: Uri, SZ: Svitto, OW: Obvaldo, NW: Nidvaldo, GL: Glarona, ZG: Zugo,
FR: Friburgo, SO: Soletta, BS: Basilea Città, BL: Basilea Campagna, SH: Sciaffusa, AR: Appenzello Esterno,
AI: Appenzello Interno, SG: San Gallo, GR: Grigioni, AG: Argovia, TG: Turgovia, TI: Ticino, VD: Vaud, VS: Vallese,
NE: Neuchâtel, GE: Ginevra, JU: Giura.
16
Cifre chiave per Cantone nel 2010 (continuazione)
Quota di
superficie inerbita
sulla SAU*
Quota di SAU*
destinata all’agricoltura
biologica
Valore di produzione
dell’agricoltura
Sussidi 1
in %
in %
in franchi 2 per ha
in franchi 2 per ha
ZH
56
9
10 800
2 400
BE
74
10
9 000
2 900
LU
82
6
12 100
3 100
UR
98
13
5 700
3 600
SZ
93
10
6 800
3 300
OW
98
28
8 900
4 000
NW
98
15
8 200
3 600
GL
98
21
6 300
3 500
ZG
80
13
10 200
2 900
FR
69
4
9 500
2 800
SO
67
10
7 400
2 400
BL/BS
71
14
8 600
2 500
SH
33
4
8 700
2 300
AR
98
18
8 200
3 100
AI
97
4
10 100
3 300
SG
90
10
10 200
3 100
GR
94
56
4 800
3 700
AG
54
7
10 500
2 400
TG
61
9
15 800
2 700
TI
84
13
9 100
3 000
VD
44
3
10 500
2 500
VS
76
13
14 100
3 200
NE
84
4
6 800
2 400
GE
22
3
20 200
2 100
JU
73
8
5 500
2 600
Schweiz
71
11
9 800
2 800
Questi dati provengono dai conti economici dell’agricoltura (pagina 22), sono suddivisi per Cantone
(conti ­regionali dell’agricoltura), e consistono prevalentemente in pagamenti diretti.
1
2
Arrotondati al centinaio
17
Produzione, rendimento e reddito
Produzione animale 1
In migliaia di tonnellate
2000
Carne
Bovini
Suini
Ovini
Pollame
2005
2010
128
225
6
49
132
236
6
58
143
249
5
69
Latte di vacca
3 828
3 871
4 079
Uova di gallina
36
35
41
1
Produzione indigena lorda
Fonte: Unione svizzera dei contadini
Tra il 2009 e il 2010, il quantitativo di latte è nuovamente aumentato, ma il mercato
del latte è rimasto un po’ instabile, mettendo sotto pressione i prezzi. Anche il mercato della carne di maiale è stato caratterizzato da una sovrapproduzione, determinando una sensibile contrazione dei prezzi dei suini da macello (-12%).
Nel 2009, il 76% dei foraggi proveniva dalla produzione indigena (erba, fieno, mais
da foraggio ecc.).
Bilancio dell’alimentazione animale nel 2009
Produzione indigena e importazioni
1,2%
2,1%
Coltivazione di foraggi (erba, fieno,
mais da foraggio, piante sarchiate, ecc.)
8,0%
Foraggi di origine vegetale (cereali, riso, patate,
grassi e oli vegetali, ecc.)
11,6%
Sottoprodotti dalla trasformazione (da molitura,
fabbricazione della birra, produzione di amido
e zucchero, frantoio)
77,2%
Foraggi di origine animale (grassi e oli animali,
prodotti a base di latte, ecc.)
Altri foraggi (ortaggi, frutta ecc.)
Quantità totale = 8,4 millioni di tonnellate
di materia secca
Fonte: Unione svizzera dei contadini
18
© UST
Antibiotici in veterinaria
Smercio di antibiotici
80
In tonnellate di principio attivo
Altro
Penicillina
60
Tetraciclina
40
Sulfamidici
20
0
2006
2007
2008
2009
2010
Fonti: Swissmedic, Ufficio federale di veterinaria UFV
© UST
Complessivamente, la quantità di antibiotici smerciati in ambito veterinario risulta in
calo dal 2008. Circa 5 tonnellate di principio attivo sono state predisposte per curare le mastiti delle vacche.
Nel 2010 il numero di bovini tenuti in stabulazione libera ha superato quello dei bovini
in stalle a stabulazione fissa. La stabulazione libera presenta numerosi vantaggi per
la salute degli animali e la gestione del lavoro: infatti, è un sistema particolarmente
rispettoso degli animali che può essere promosso in modo mirato con pagamenti diretti. Dal 2003 al 2010, i posti a disposizione per i bovini in stabulazione libera è aumentato di 160’000 unità.
Sistemi di stabulazione per bovini
700 000
Numero di posti
2003
600 000
2010
500 000
Intervallo
di confidenza
(95%)
400 000
300 000
200 000
100 000
Stalle a stabulazione fissa
st
ss
iam
o
da e
g
ing ro
ra sso
ss
o
to
ra
ing
m
en
da
lli
te
Be
he
cc
Va
le
va
Al
Vi
Be
da
lli
te
Vi
st
ing
ra
ss
iam
o
da e
g
ing ro
ra sso
ss
o
to
en
m
le
va
Al
Va
cc
he
0
Stabulazione libera
© UST
19
Produzione vegetale 1
In migliaia di tonnellate
2000
2005
2010
Cereali
1 170
1 057
924
Patate
601
485
421
1 302
1 408
1 409
Ortaggi
Barbabietole da zucchero
310
313
359
Frutta (uva inclusa)
542
311
277
2010: provvisorio
1
Produzione lorda, dedotte le perdite nei campi e nell’azienda.
Fonte: Unione svizzera dei contadini
I raccolti dipendono molto dalle condizioni meteorologiche e nel 2010, a causa di una
meteo non proprio favorevole, la raccolta di cereali è stata inferiore alle aspettative. La
primavera e l’estate piuttosto umide hanno rallentato anche la produzione di foraggi. I
quantitativi di barbabietole da zucchero e di patate sono stati inferiori a quelli del 2009.
1400
1400
1200
1200
1000
1000
800
800
600
600
400
400
200
200
0
1985
1990
Volume di produzione
1995
2000
2005
2011
Milioni di franchi
Migliaia di tonnellate
Volume e valore di produzione* dei cereali
0
Valore di produzione (a prezzi correnti)
2010: provvisorio, 2011: stima
© UST
20
700
400
600
350
500
300
250
400
200
300
150
200
100
100
0
Milioni di franchi
Migliaia di tonnellate
Volume e valore di produzione* di frutta fresca
50
1985
1990
1995
Volume di produzione
2000
2005
2011
0
Valore di produzione (a prezzi correnti)
2010: provvisorio, 2011 stima
© UST
La produzione di frutta varia fortemente di anno in anno, ma l’introduzione di nuove
specie e lo scaglionamento del raccolto permette di ridurre le fluttuazioni. Nel 2011,
il valore di produzione di frutta fresca (che include la frutta da tavola, frutta da sidro
e frutta da distillare) è stato stimato a circa 330 milioni di franchi.
Il volume di produzione di ortaggi freschi è aumentato del 40% tra il 1985 e il 2011
e, parallelamente, il valore di produzione è più che raddoppiato.
450
400
350
300
250
200
150
100
50
0
700
600
500
400
300
200
Milioni di franchi
Migliaia di tonnellate
Volume e valore di produzione* di ortaggi freschi
100
1985
1990
Volume di produzione
1995
2000
2005
2011
0
Valore di produzione (a prezzi correnti)
2010: provvisorio, 2011 stima
© UST
21
Conti economici dell’agricoltura nel 2011 1
A prezzi correnti
A
Valore di produzione totale 10 251
B
Valore aggiunto lordo 3 781
Valore 1 651
2 129
aggiunto netto
Valore 1 651
2 915
aggiunto netto
Risultato netto di gestione /
reddito misto 3 139
Reddito da impresa
2 715 424
netto
C
D
E
F
0
1
1 000
2 000
3 000
Consumo intermedio
6 470
Consumo di capitale fisso (ammortamenti)
Sussidi alla produzione (pagamenti diretti)
a)
b)
a) Remunerazione dei dipendenti (1 257)
b) Imposte sulla produzione (171)
Interessi e fitti pagati – interessi ricevuti
4 000
5 000 6 000
Milioni di franchi
7 000
8 000
9 000 10 000 11 000
Stima
© UST
La sequenza contabile semplificata dei conti economici dell’agricoltura va letta come
segue:
A)Il valore di produzione totale rappresenta il valore di tutti i beni e servizi prodotti
dall’agricoltura (pagina 23).
B)Il valore aggiunto lordo è l’importo rimanente dopo la deduzione dei consumi intermedi che comprendono le cifre spese per tutti i beni e servizi consumati nel corso
del processo di produzione.
C)Il valore aggiunto netto è l’importo rimanente dopo la deduzione degli ammortamenti.
D)In termini di risorse, i sussidi alla produzione (pagamenti diretti) sono sommati al
valore aggiunto netto.
E)Il risultato netto di gestione o reddito misto è l’importo rimanente dopo la dedu­
zione delle imposte sulla produzione e della remunerazione del lavoro svolto dai
dipendenti.
F)Il reddito da impresa netto del comparto agricolo è l’importo rimanente dopo la
deduzione degli interessi del debito e dei fitti. Il reddito da impresa netto del settore agricolo consente agli indipendenti attivi in questo ambito di pagare le spese
dell’economia domestica, le imposte sul reddito o di preparare il pensionamento.
Questo importo può essere considerato una «remunerazione del lavoro indipendente».
22
Dettagli del valore di produzione nel 20111
6%
4%
13%
5%
6%
12%
20%
5%
Latte
Piante foraggere
Suini
Bovini
Frutta e uve
11%
9%
Ortaggi e prodotti
orticoli
5%
4%
Vini
Altri animali e prodotti
zootecnici
Cereali
Servizi agricoli
Altri prodotti vegetali
Attività secondarie
non agricole
(non separabili)
Valore totale = 10,3 miliardi di franchi
1 Stima
© UST
Dopo due anni in calo (2009 e 2010), nel 2011 il reddito del settore agricolo svizzero è tornato a salire (+2,8% rispetto all’anno precedente).
Il 40% delle spese per il consumo intermedio è stato destinato all’acquisto di foraggi.
Sempre più spesso alcuni lavori specializzati, come la lavorazione del suolo, la raccolta per mezzo di macchinari particolari, l’inseminazione artificiale ecc., vengono affidati a terzi (servizi agricoli). La quota di questo consumo intermedio è passato dal
6% (1990) al 10% (stima 2011).
Consumi intermedi dell’agricoltura
7000
Milioni di franchi, a prezzi correnti
6000
Sementi e piantine, concimi,
prodotti fitosanitari
5000
Energia
Veterinario e medicamenti
4000
Mangimi
3000
Manutenzione di fabbricati e attrezzi
2000
Servizi agricoli
1000
0
Altri beni e servizi
1990
2000
2010
2011
2010: provvisorio, 2011: stima
© UST
23
Spese per veterinario e medicamenti per unità di bestiame grosso
Fr. / UBG
180
160
140
120
100
80
60
40
20
0
1985
1990
Fr. / UBG, a prezzi
correnti
Fr. / UBG, a prezzi
costanti anno 2000
2010 provvisorio
1995
2000
2005
2010
© UST
I costi complessivi per i trattamenti veterinari, incl. i medicamenti, sono aumentati di
oltre il 70% tra il 1985 e il 2010. Questo incremento è riconducibile al rincaro e alla
frequenza (in crescita) dei trattamenti. Nel 2010, gli allevatori hanno speso in media
160 franchi per unità di bestiame grosso.
Nel 2010, il reddito da lavoro per manodopera familiare ammontava mediamente a
39’100 franchi, il reddito agricolo per azienda a 55’200 franchi. Un franco su tre guadagnato da un’economia domestica agricola proviene da attività diverse dall’agricoltura.
Reddito totale per azienda agricola
90
80
70
60
50
40
30
20
10
0
Migliaia di franchi, a prezzi correnti
Reddito extra-agricolo
Reddito agricolo
1990
1995
2000
2005
2010
Fonte: Agroscope Reckenholz-Tänikon ART (elaborazione centralizzata dei dati contabili)
24
© UST
Produzione, reddito e sussidi dell’agricoltura per unità di lavoro
In migliaia di franchi per unità di lavoro annuale (ULA*), a prezzi correnti
140
Produzione totale
120
Consumo intermedio
e ammortamenti
100
Remunerazione dei
dipendenti e reddito
da impresa netto
80
60
Sussidi alla produzione
(pagamenti diretti)
40
20
2011: stima
0
1990
1995
2000
2005
2011
© UST
I costi di produzione sono continuati a salire. Il miglioramento della produttività del
lavoro e la diffusione dei pagamenti diretti hanno permesso di mantenere stabile la
remunerazione media dei lavoratori nell’agricoltura; dal 2003 si è persino registrato
un lieve aumento.
Per i consumatori, i prodotti alimentari sono diventati sempre più cari. Parallelamente,
i prezzi di produzione sono diminuiti. In particolare, tra il 2008 e il 2010, i prezzi al
ribasso del latte nonché i minori ricavi ottenuti con l’allevamento di suini da ingrasso
hanno avuto ripercussioni sull’indice dei prezzi alla produzione.
Indici dei prezzi
120
Indice 1994 = 100
Indice dei prezzi al consumo
dei prodotti alimentari
e delle bevande analcoliche
110
Indice dei prezzi dei mezzi
di produzione agricoli
100
Indice dei prezzi alla
produzione dei prodotti
agricoli
90
80
70
1994
1998
2002
Fonti: UST / Unione svizzera dei contadini
2006
2010
© UST
25
Aspetti sociali
Formazione nell’ambito della produzione vegetale e animale nel 2010
Attestati federali di capacità rilasciati
1,2%
2,6%
4,2%
1,0%
0,1%
Agricoltore
Guardiano d’animali
6,2%
Viticoltore
Cavallerizzo
8,2%
Professionista del cavallo
Frutticoltore
Orticoltore
76,5%
Pollicoltore
Totale: 1462, di cui 1097 uomini, 365 donne
© UST
Nel 2010 1462 apprendisti hanno concluso una formazione professionale con attestato federale di capacità nell’ambito della produzione vegetale e dell’allevamento. 51
di essi hanno ottenuto la maturità professionale. Il numero di tirocini portati a termine
come agricoltore era diminuito in maniera marcata fino al 2005. Da allora, l’interesse
per questa formazione è di nuovo aumentato e nel 2010 si sono contati 1118 diplomati, 153 dei quali di sesso femminile.
Formazione in agricoltura
Diplomi professionali
1600
Numero
Agricoltore con attestato
federale di capacità
1400
1200
Agricoltore con diploma
di maestria
1000
Contadina con attestato
professionale federale
Agricoltore con attestato
professionale federale
800
600
400
200
0
1985
1990
1995
Fonti: UST / Unione svizzera dei contadini
26
2000
2005
2010
© UST
Età dei gestori 1
20
2000
2005
16
2010
12
8
4
0
1 In
< 25
25–29 30–34 35–39 40–44 45–49 50–54 55–59 60–64
Età
> 64
percentuale dei gestori, la cui età è conosciuta (circa il 90%)
© UST
Tra il 2000 e il 2010, la struttura «a piramide» dell’età dei gestori di aziende agricole
si è spostata verso destra, poiché il ricambio generazionale in questo settore avviene
più tardi rispetto a un decennio fa. Nel 2010, la metà delle aziende era gestita da persone di età superiore ai 50 anni.
Nel 2010, su un totale di 167’000 addetti nell’agricoltura, 136’000 rientravano nella
categoria della manodopera familiare, il 44% dei quali lavorava a tempo pieno, il resto a tempo parziale.
Addetti nell’agricoltura, 2010
8%
Manodopera familiare
2%
Manodopera extrafamiliare svizzera
10%
Manodopera extrafamiliare straniera
Apprendisti
80%
Totale addetti e apprendisti: 170’856
© UST
27
Lavoro e salute nel 2007
Persone attive in %
Sovraffaticamento
fisico forte o abb.
Forte
Agricoltura e selvicoltura
Alberghi e ristoranti
Costruzione e attività
estrattive
Industria
Tensione psichica
e nervosa forte o abb.
Forte
Sanità e servizi sociali
Istruzione
Banche e assicurazioni
0%
10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80%
Fonte: Indagine sulla salute in Svizzera, UST / SECO
© UST
Rispetto agli altri occupati, le persone che lavorano nell’agricoltura sono sottoposte
a sforzi fisici maggiori: si pensi ad esempio ai pesi che devono essere portati, ai forti
rumori e alle temperature estreme cui sono soggette. La popolazione contadina è invece molto meno esposta a stress mentale rispetto agli altri occupati.
La durata della settimana lavorativa dei dipendenti e degli indipendenti che lavorano a
tempo pieno nell’agricoltura è superiore alla media degli altri rami economici.
Dipendenti
Media di tutti i rami economici
Indipendenti 1
Durata settimanale normale del lavoro a tempo pieno nel 2010
Media di tutti i rami economici
Agricoltura e selvicoltura
Agricoltura e selvicoltura
0
1
10
20
30
40
Ore settimanali
50
60
70
Inclusi gli indipendenti e i dipendenti nella propria azienda (SA o SAGL).
© UST
28
Impatto sull’ambiente
Superfici di compensazione ecologica per azienda
Superfici che danno diritto ai contributi 1
3
In ettari per azienda
2
1
1
0
Il numero di alberi da
frutto ad alto fusto è
convertito in unità di
superficie, un albero
corrisponde a un’ara.
1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010
Ufficio federale dell’agricoltura
© UST
Nel 2010 davano diritto ai contributi circa 120’000 ettari di superfici di compensazione ecologica. Il 42% delle superfici di compensazione ecologica si trovava in pianura, il 58% in regioni di collina e di montagna. Nella maggior parte di queste superfici, si trattava di prati sfruttati in modo estensivo.
Superfici di compensazione ecologica nel 2010
Superfici che danno diritto ai contributi
1,9%
2,3%
Prati sfruttati in modo estensivo
6,1%
Prati sfruttati in modo poco intensivo
Alberi da frutto ad alto fusto nei campi
Terreni da strame
18,2%
51,6%
Siepi, boschetti campestri e rivieraschi
Maggesi fioriti, maggesi da rotazione
19,9%
Fasce di colture estensive in campicoltura < 1%
Strisce su superficie coltiva < 1%
Totale: 120’000 ha
Fonte: Ufficio federale dell’agricoltura
© UST
29
Bilancio di azoto delle superfici agricole nel 2009 1
Quantità di azoto apportate e sottratte al suolo agricolo
300
Migliaia di tonnellate
In Tausend Tonnen
200
Fissazione biologica
Concimi minerali
100
Depositi atmosferici
Concimi aziendali
0
Stickstoffüberschuss =
102’000
Tonnen
Azoto
sottratto
-100
Altre produzioni vegetali
-200
1
Input
Eccesso di azoto =
95 000 tonnellate
dalla produzione
di foraggio
Output
Bilancio
Secondo il metodo OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico)
© UST
La metà degli apporti di azoto deriva dai concimi aziendali i quali, assieme ai concimi
minerali, alla fissazione biologica e ai depositi provenienti dall’aria, portano a un’eccedenza di depositi di azoto. Le emissioni nell’ambiente – sotto forma di ammoniaca
nell’aria o di nitrati nelle acque sotterranee – risultano problematiche.
Anche se negli ultimi anni la qualità dell’acqua dei nostri laghi e corsi d’acqua è continuamente migliorata, nelle regioni agricole si misurano ancora concentrazioni eccessive di nitrati nelle acque sotterranee.
Percentuale stazioni
di misurazione
Concentrazioni massime di nitrati nelle acque sotterranee nel 2010
Secondo l’utilizzazione principale del suolo nel bacino imbrifero
100%
80%
60%
40%
20%
0%
0–10 mg/l
10–25 mg/l
25–40 mg/l
>40 mg/l
Campicoltura
(93 stazioni
di misurazione)
Praticoltura
e produzione
animale (140)
Pascoli
Tutte le stazioni
d’estivazione
di misurazione,
e zone impro- incl. insediamenti,
duttive (35) trasp. e bosco (532)
Requisito per le acque sotterranee secondo l’ordinanza sulla protezione delle acque:
≤ 25 milligrammi di nitrati per litro.
Fonte: Osservazione nazionale delle acque sotterranee NAQUA, Ufficio federale dell’ambiente UFAM
30
© UST
Emissioni di gas serra da parte dell’agricoltura
7
Milioni di tonnellate di equivalenti CO21
6
Protossido di azoto
(N2O)
5
Metano (CH4 )
4
Anidride carbonica
(CO2 )
3
2
1
0
1
1990
1995
2000
2005
2009
Le emissioni di gas serra diversi dal CO2 sono convertite in funzione del loro
potenziale di riscaldamento globale.
© UST
Fonte: Ufficio federale dell’ambiente
Nel 2009, il 12% delle emissioni di gas a effetto serra in Svizzera era di origine agricola. L’84% delle emissioni totali di metano (CH4) e il 79% di quelle di protossido di
azoto (N2O) erano generati dall’agricoltura, principalmente dal bestiame e dai concimi.
Se si considera l’ultimo ventennio emerge che, complessivamente, il numero di specie
di uccelli che nidificano regolarmente in Svizzera è leggermente aumentato. Nell’indice «Obiettivi ambientali per l’agricoltura» degli Uffici federali dell’ambiente e dell’agricoltura nel 2008 che presenta un andamento negativo dal 1990, vengono rilevate 46
specie bersaglio e specie faro.
Popolazioni di uccelli nidificanti
120
Indice 1990 = 100
Uccelli nidificanti regolari
(171 specie)
110
100
Specie tipiche della zona
agricola (38 specie)
90
Specie bersaglio
«Obiettivi ambientali per
l’agricoltura» (46 specie)
80
70
60
50
1990
1995
2000
2005
Fonte: Stazione ornitologica svizzera di Sempach, Swiss Bird Index ®
2010
© UST
31
Raffronto internazionale
Evoluzione del numero di aziende agricole, 2005/2010
In %
Polonia
Regno Unito
Germania
Danimarca
Ungheria
Paesi Bassi
Austria
Francia
Spagna
Svizzera
Italia
-45%
-40%
-35%
-30%
-25%
-20%
-15%
-10%
-5%
0%
2010: provvisorio
Fonti: Eurostat / UST
© UST
Nel raffronto europeo, la Svizzera rientra tra i Paesi nei quali il cambiamento della struttura nell’agricoltura presenta variazioni piuttosto lievi, al contrario di quanto avviene in
Polonia in cui, negli ultimi cinque anni, è scomparso quasi il 40% delle aziende agricole.
Nei Paesi europei, l’aiuto statale a favore dell’agricoltura è una parte importante del
reddito del settore agricolo. In Svizzera e Austria, nel 2010 i sussidi superavano il
60% del reddito dei fattori.
Sussidi 1, nel 2010 2
Quota sul reddito dei fattori3
Svizzera
Austria
Germania
Ungheria
Polonia
Danimarca
Francia
Regno Unito
UE-27
Italia
Spagna
Paesi Bassi
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
1 Inclusi
i sussidi sui prodotti e gli altri sussidi alla produzione.
2 provvisorio
3 Reddito dei fattori = valore aggiunto netto + altri sussidi alla produzione – imposte sulla produzione (p. 22).
Fonte: Eurostat
32
© UST
Produzione di latte di vacca 1, 2010
In migliaia di tonnellate
Germania
Francia
Regno Unito
Paesi Bassi
Italia
Polonia
Spagna
Danimarca
Svizzera
Austria
Ungheria
0
1
5 000
10 000
15 000
20 000
25 000
30 000
I dati si riferiscono al latte di vacca raccolto dalle latterie presso le aziende agricole.
Fonti: Eurostat / Unione svizzera dei contadini
© UST
La Germania e la Francia sono le principali produttrici di latte nell’Unione europea.
La dimensione delle aziende agricole dipende dalla forma giuridica, dal tipo di produzione (vegetale o animale) nonché dalle condizioni climatiche e topografiche.
Superficie agricola utile per azienda, 2010
In ettari
Regno Unito
Danimarca
Germania
Francia
Paesi Bassi
Spagna
Austria
Svizzera
Polonia
Ungheria
Italia
0
Fonti: Eurostat / UST
10
20
30
40
50
60
70
80
© UST
33
Panoramica dei principali indicatori
Sintesi delle tendenze degli ultimi dieci anni attraverso 10 indicatori chiave1:
Aspetti sociali
Indicatore
Pagina
Reddito totale per azienda
24
Durata settimanale normale del lavoro
28
Tendenza1
2001–2010
Tendenza1
2009–2010
Tendenza1
2001–2010
Tendenza1
2009 –2010
Tendenza1
2001–2010
Tendenza1
2009 –2010
Economia
Indicatore
Pagina
Numero di aziende
9
Numero di addetti
6
Valore aggiunto lordo
5
Indice dei prezzi alla produzione
25
Ambiente
Indicatore
Aziende biologiche
Pagina
9
Superfici di compensazione ecologica
29
Apporti di azoto in agricoltura2
30
Popolazioni di uccelli nidificanti delle
zone agricole
31
Se la differenza dei valori medi dell’indicatore tra il 2001/2003 e il 2008/2010 o tra il 2009 e il 2010 supera il
+/- 3 per cento, si parla di un aumento o di una flessione. In caso contrario l’indicatore è considerato stabile.
Tendenze 2000–2009 e 2008–2009
1
2
34
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Temi: agricoltura e selvicoltura
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Traduzione: Servizi linguistici dell’UST
Pagina di copertina:
UST; Concezione: Netthoevel & Gaberthüel, Bienne
Foto: © Florian Kohler, UST
35
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