numero speciale di approfondimento tematico-progettuale Manifesto sull’Educazione Il Manifesto sull’educazione Il manifesto sull’educazione approvato dal Congresso di Abano Terme, oltre a ribadire la centralità dell’Educazione nella nostra pratica associativa, vuole essere un riferimento per chi fa educazione nell’Associazione. Si tratta di un documento aperto e dinamico al fine di stimolare la riflessione sul significato di fare educazione in Slow l’opuscolo sull’educazione Food. Slow Food Toscana vuol giocare, forte dell’esperienza pregressa, un proprio alla salute ruolo. È per questa ragione che abbiamo costituito il gruppo regionale Educazione. Che, per ora, è formato dai rappresentanti delle condotte che seguono nei territori gli aspetti educativi, ma che crescerà e si evolverà attingendo da professionalità specifiche: docenti Master of Food, rappresentanti delle Comunità dell’apprendimento nate intorno agli Orti in Condotta. Riteniamo necessario, dato che crediamo profondamente nel ruolo che le attività educative possono giocare rispetto al cambiamento che auspichiamo, da una parte approfondire le questioni relative alle nostre pratiche educative, dall’altra avere un luogo sia virtuale che fisico di confronto, di studio, di supporto e sostegno alle attività di educazione nei territori. Dovremo affinare le nostre strategie per coinvolgere più soggetti possibili nella nostra pratica, da qui la necessità di una formazione specifica per i nostri comitati di condotta; dovremo dimostrare di essere capaci di concretezza e determinazione nel realizzare il ‘fare Terra Madre a casa nostra’. Stiamo lavorando per organizzare a livello regionale un centro di documentazione: un archivio delle attività educative nei territori, dei protocolli d’intesa, la verifica della reale attività di un orto, i laboratori, le esperienze di educazione sensoriale. Sviluppare un proprio pensiero e senso critico sul cibo, trovare momenti di confronto e dialogo. Questi gli obiettivi di Slow Food che anche in una società che stenta a trovare luoghi e spazi per l’educazione del gusto, promuove queste istanze a partire dalla scuola e dalle famiglie. Assistiamo oggi a un modello alimentare omologato, che si regge su un sistema di produzione, distribuzione, comunicazione, che propone un consumo di cibi slegati dal contesto territoriale e culturale di produzione. Così fare educazione per Slow Food è una missione: vuol dire partire dall’infanzia per creare momenti di dibattito e di conoscenza, non veicolata ma diretta, del mondo del cibo. Solo così è possibile dare a tutti degli strumenti per poter fare scelta alimentare sana e consapevole. Con questi intenti è stato scritto il Manifesto per l’educazione di Slow Food Italia. E da quel documento viene data la spinta per fare dell’educazione sempre più un tema centrale a livello territoriale. Nasce con questi stessi obiettivi dentro Slow Food Toscana il Gruppo Regionale Educazione che si pone da subito due obiettivi: essere anello di congiunzione per permettere il confronto sulla progettazione, le criticità, le soluzioni, così come per definire le priorità degli interventi educativi; essere luogo fisico di archivio e documentazione dei progetti. Il gruppo ha iniziato a lavorare analizzando e confrontando i dati sull’educazione nella nostra regione e organizzando la festa internazionale degli orti l’11 novembre 2010. articolo tratto dal Diario di Slow Food Toscana, anno 2011 Slow Food Toscana – Associazione No profit di Promozione Sociale – C.F. P.IVA 05534790489 Sede locale e operativa, Via di San Quirico, 13 – 50142 Firenze /// Tel. 055 76.07.490 www.slowfoodtoscana.it - [email protected] - skype: slowfoodtoscana