Le campagne internazionali Declinando il principio del buono pulito e giusto, Slow Food porta avanti campagne di comunicazione e sensibilizzazione su temi importanti quali Ogm, consumo di pesce sostenibile e land grabbing, in modo da evidenziare e stimolare una riflessione profonda dal punto di vista culturale, sociale, economico, ambientale e gastronomico. La sua struttura associativa, permette a Slow Food di portare avanti queste iniziative localmente ma coinvolgendo migliaia di persone a livello internazionale. Land Grabbing. Il land grabbing – l’acquisizione di terreni, spesso a prezzi molto bassi da parte di grandi aziende e di Paesi stranieri – sta minacciando la biodiversità, la vita e il futuro di intere regioni. In Africa, Sud America, Asia, Europa dell’Est e Australia la corsa – in alcuni casi violenta ad accaparrarsi terreni agricoli costringe le comunità locali ad abbandonare le proprie terre, nella piena negazione dei loro diritti. Da alcuni anni, Slow Food è impegnata in una campagna mirata a sensibilizzare il pubblico e, attraverso i suoi progetti, le popolazioni direttamente coinvolte. Inoltre, con la collaborazione di altre organizzazioni lavora in rete per denunciare il fenomeno e le sue conseguenze più allarmanti presso le istituzioni. Ogm. Da sempre Slow Food promuove il cibo e i mangimi privi di organismi geneticamente modificati (Ogm). Le grandi aziende agricole che praticano la monocoltura – quelle solitamente favorite per le coltivazioni gm allo scopo di ridurre i costi di produzione –, portano all’impoverimento della biodiversità e spostano gli agricoltori dalle loro terre con la conseguente perdita di saperi e di varietà. Inoltre, la sovranità alimentare delle comunità è minacciata dal fatto che il mercato delle sementi è controllato, in gran parte, dalle aziende multinazionali che brevettano e producono quelle transgeniche. Una minaccia rafforzata dall’alto rischio di contaminazione tra coltivazioni gm e quelle biologiche e convenzionali. A livello internazionale, le leggi sull’etichettatura sono insufficienti e compromettono la libertà di scelta dei consumatori. In tutto il mondo, i soci di Slow Food sono impegnati a sensibilizzare, educare e spiegare le ragioni del rifiuto alle coltivazioni di organismi geneticamente modificati con azioni organizzate a livello locale e internazionale. Slow Fish. La campagna internazionale Slow Fish promuove la pesca artigianale e il consumo responsabile di pesce. Slow Fish suggerisce di ampliare le nostre scelte di consumo scoprendo altre specie oltre a quelle più popolari (e sovra pescate) e trovare le opzioni locali che permettono una migliore gestione delle risorse marine. Da molti anni Slow Food lavora nel campo della pesca sostenibile, sensibilizzando gli amanti del pesce attraverso la manifestazione biennale Slow Fish a Genova, iniziative locali in tutto il mondo e sviluppando progetti per supportare le comunità che praticano una pesca responsabile e ragionata. Slow Food, inoltre, ha pubblicato Mangiamoli giusti, una guida pratica per consumatori dell’area mediterranea desiderosi di saperne di più sull’argomento della pesca sostenibile, nonché il libretto di attività didattiche per bambini, Bare Bones. Il sito multilingue www.slowfood.com/slowfish raccoglie le informazioni e risorse esistenti sul tema e comunica le iniziative della rete Slow Food. Raw Milk. Nel 2001, Slow Food ha varato una campagna per salvaguardare il formaggio a latte crudo, raccogliendo più di 20 000 firme a sostegno del relativo Manifesto, redatto per tutelare i diritti di casari in Paesi in cui, leggi troppo rigide in materia di igiene vietano o mettono a rischio la loro produzione. Il successo della campagna sta restituendo fiducia e dignità ai casari di tutto il mondo, evidenziando le straordinarie qualità organolettiche dei formaggi a latte crudo, nonché il loro valore culturale. In particolare negli Stati Uniti, Irlanda, Gran Bretagna e Australia, dove i regolamenti sono molto severi oppure vietano del tutto l’uso di latte crudo, Slow Food sta prendendo posizione a sostegno del diritto dei casari. Tutti i formaggi dei Presìdi Slow Food sono a latte crudo. Il sito web dedicato al Latte Crudo – www.slowfood.it/lattecrudo – serve da piattaforma sia per i produttori che per i consumatori. Culmine della campagna è Cheese, evento biennale, organizzato a Bra (Cn) e dedicato al mondo della produzione casearia artigianale. La manifestazione ha creato una rete internazionale di casari e artigiani che si riuniscono per presentare i propri prodotti, incontrare co-produttori (consumatori), discutere le sfide del mestiere e prospettive di mercato e condividere soluzioni. Slow Europe. Slow Food auspica un’Europa con un sistema agroalimentare più sensibile a prodotti locali, alle culture dei suoi territori e alle esigenze delle sue comunità. Tra il 2011 e il 2013, le istituzioni europee prenderanno importanti decisioni politiche e l’Unione Europea varerà importanti interventi legislativi relativi al sistema agro alimentare. Per questo, l’associazione è impegnata attivamente nel dibattito, con la pubblicazione di una serie di documenti d’indirizzo sulla Politica agricola comune, sulla biodiversità agricola, sul cambiamento climatico e sulla Politica comune della pesca. Inoltre, i convivium europei organizzano con regolarità eventi di sensibilizzazione sulle tematiche legate alla campagna Slow Europe. Per ulteriori informazioni sulle campagne Slow Food, visitate http://slowfood.com/international/14/campaigns