BIBLIOGRAFIA
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BOTANICA
come quella descritta, mentre in generale l'impollinazione avviene spontanea. L ' A . descrive il fenomeno nell'i?, humifusum L .
rilevando le differenze fra le proprie osservazioni e quelle degli
autori sopracitati; sebbene egli pure arrivi alla impollinazione
spontanea.
Anthriscus
silvestris L . e A. vulgaris Pers. formano argomento del sesto opuscolo; esse, come molte altre umbellifere
osservate dall'A., eseguiscono tutte i movimenti sopra descritti;
vale a dire che i loro stami fanno prima un movimento epinastico,
poi uno iponastico e alla fine nuovamente un movimento epinastico, poi cadono. Nelle due specie sopradette però i movimenti differiscono nella grandezza, nella natura e nel modo
come si compiono; ciò rilevasi dall' esposizione particolareggiata
che ne fa l ' A .
In Anthriscus siloestris la grandezza del primo movimento
epinastico è maggiore che non in tutte le altre specie osservate dal dott. Schulz. Non tutti i cinque stami si muovono simultaneamente, i due laterali assai più tardi che non gli altri
tre; e l'uno dopo l'altro.
I fiori di A. silvestris sono visitati da molti insetti, specialmente
da mosche; i suoi nettari elaborano durante la fioritura quantità
di succo melato che attira appunto gli animali pronubi i quali
promovono la fecondazione. Neil' A. vulgaris tutti i fiori sono
ermafroditi; gli stimmi vengono impollinati dalle antere dello
stesso fiore durante il loro ripiegamento interno, e.questa spontanea impollinazione è, si può dire, la sola che ha luogo in questa
specie. I fiori sono troppo poco appariscenti per la loro piccolezza e coloritura quasi invisibile; ed anche per essere raggruppati in ombrellette di numero esiguo, perciò non attirano
visitatori, sebbene i loro nettari elaborino pure il succo melato in quantità.
Certamente A. vulgaris, specie annuale, deriva da una specie
vivace nella quale la fioritura doveva aver luogo lentamente
come in A. silvestris e l'impollinazione non essere spontanea,
ma dovuta all'intervento di animali pronubi; oppure da una
specie sia pure dotata di impollinazione spontanea, ma generatasi in quel modo che si è detto.
Finalmente l'ultimo dei fascicoli in esame tratta della fioritura di varie specie indigene del genere Melandryum
e precisamente di M. rubrum Weigel, M. album Miller, e M. noetiflorum L . che hanno proprietà biologiche per la maggior parte
uniformi; invece differiscono in alcune altre; cosi nelle prime
A'uovo
Giorn.
Bot. Ital. V o i . X I I . (Nuova serie)
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