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BIBLIOGRAFIA BOTANICA
sivi delle foglie, per conservare una distinzione fra gli organi
visivi dei vegetali e degli animali, ma una tale distinzione in
realtà non sussiste. Se si vuole intendere per occhio organi
localizzati capaci di percepire l'oscurità e la luce, ed anche la
direzione di questa, allora si deve ammettere che molte foglie
possedono degli occhi; se invece si riserva la designazione di
occhio per quegli apparati visivi che consentono la percezione
di un'immagine, allora le foglie, e in generale tutti gli organismi vegetali, sono privi di occhi, come lo sono tanti animali.
Teramo, il giorno di P a s q u a 1905.
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cruenola.
A u g u s t S c h u l z , Beltrame sur Kenntniss cles Bìilhens dir einheimischen Phaneroc/amen. Sette opuscoli di complessive pagine 121 ;
dei quali sei estratti dai BericMen dar ikiitszhen botanischen Gesellschaft e uno dai Beihefte zum botanischen Cintralblatt, 1902-905.
L'Autore in questa serie di opuscoli studia con eccessiva minuzia e scrupolosità il fenomeno della fioritura e della fecondazione in alcune fanerogame europee dei generi
Geranium,
Scleranthm,
Spergularla,
Spergula, Saponaria,
Hypericum,
Anthriscua e Melanclryum. È noto che gli insetti esercitano
nella allogamia una notevole influenza, specie durante l'evoluzione degli organi florali; la correlazione fra insetti e fiori è
stata ed è tutt'ora oggetto di tanti studi da parte dei biologi,
studi che hanno rivelato una serie di rapporti fra i medesimi,
fonte di leggi in stretta relazione colla visita degli animali
pronubi. Dapprima le ricerche si rivolsero all'evoluzione cromatica, poi a quella morfologica, allargando il campo delle osservazioni; e qui si riconobbe l'azione esercitata dalla luce,
dalla gravità, dalla temperatura, ecc. sulla forma e i movimenti
del flore fino a provocarne la trasformazione (da actinomorfo
in zigomorfo) e ad eliminare il concorso dei pronubi meno sviluppati mediante disposizioni particolari nel fiore. L ' A . viene
ora colle sue ricerche a portare un contributo notevole nella
biologia vegetale; egli studia più da vicino il fenomeno dell'impollinazione in alcune specie indigene dei generi sopra citati,
sia che esso avvenga per mezzo di pronubi più o meno evoluti,
sia che abbia luogo senza tale intervento; e nelle sue indagini
non tralascia di tener conto di tutte quelle circostanze di ambiente, di stazione, di altitudine, di epoca della fioritura, ecc. che
possono in qualche modo esercitare un' influenza più o meno
efllcace sul grande fenomeno. Non è possibile riassumere, anche
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