ICS “IQBAL MASIH”
PIOLTELLO
SCUOLA DELL’INFANZIA, PRIMARIA E
SECONDARIA DI 1^ GRADO
PROTOCOLLO
DI
ACCOGLIENZA
“Chi fa che cosa”
per accogliere gli alunni stranieri
PROGETTO PER
L’ACCOGLIENZA E L’INCLUSIONE
DEGLI ALUNNI STRANIERI SECONDO UN APPROCCIO
INTERCULTURALE
ANNO SCOLASTICO 2000/2001
(Aggiornato a settembre 2015)
Definisce:
azioni, modi, competenze, tempi dell’accoglienza,
“chi fa che cosa” durante il percorso dell’accoglienza.
Esso si articola in:
ISCRIZIONE
 modulistica da consegnare ai genitori
 documenti da richiedere
 materiale scolastico in lingua 1 (lingua-madre
dell’alunno)
PRIMA CONOSCENZA
conoscere la storia, anche scolastica, della famiglia e
del bambino e le sue competenze.
 Il colloquio coi genitori
 Il colloquio con il bambino
DECISIONE
in merito alla classe d’inserimento
INSERIMENTO
azione di facilitazione e tutoraggio
ISCRIZIONE
 COSA CONSEGNARE
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Opuscolo in lingua “Ai genitori stranieri” edito dal centro COME.
Modulistica bilingue.
Calendario scolastico.
Moduli per insegnamento R.C. o esonero.
Moduli per refezione scolastica (specificare diete differenziate per motivi religiosi o
sanitari).
Scelta del tempo scuola.
Moduli d’iscrizione al pre-scuola.
Detti moduli sono inclusi e spiegati negli opuscoli.
 COSA CHIEDERE
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Permesso di soggiorno dei genitori; anche in assenza di esso il bambino ha
comunque diritto ad essere iscritto con riserva da sciogliersi non appena la
situazione sia legalizzata.
Autocertificazione riguardante tutti i dati anagrafici.
Documenti sanitari attestanti le vaccinazioni fatte (tradotto in italiano).
In assenza di tale certificato contattare la ASL.
Certificato o autocertificazione attestante classe o scuola frequentata nel Paese
d’origine.
Documenti fiscali attestanti il reddito.
Materiale scolastico in lingua-madre (quaderni, libri, disegni, ecc.).
Informazioni riguardanti la scuola di provenienza (organizzazione, orario, abitudini,
ecc.)
La segreteria, sentita la Commissione, stabilisce una data per un primo colloquio con i
genitori e trasmette anticipatamente alla Commissione stessa il materiale raccolto.
La segreteria terrà un apposito elenco degli alunni stranieri e lo aggiornerà in base alle
nuove iscrizioni e ai trasferimenti, unitamente ad altre informazioni utili (cittadinanza, …).
E’ importante individuare una figura tra il personale di segreteria che si occupi in modo
continuativo dell’iscrizione degli alunni stranieri in modo da fornire un servizio di qualità.
PRIMA CONOSCENZA
I colloqui con i genitori e con l’alunno verranno condotti dalla Commissione ed
eventualmente da un mediatore linguistico.
 COLLOQUIO COI GENITORI
(compilazione del modulo bilingue predisposto dalla Commissione)
il colloquio mira a:
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
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Dare informazioni sul funzionamento della scuola.
Facilitare la compilazione dei moduli d’iscrizione.
Raccogliere informazioni:
 sulla situazione famigliare,
 sulla storia personale del bambino.
Ricostruire il percorso di sviluppo del bambino.
 COLLOQUIO CON L' ALUNNO
Si utilizzano una serie di prove preparate dalla Commissione, non mediate dalla lingua,
facilitate da esempi concreti, per accertare:
 le abilità logiche,
 le abilità matematiche
 le abilità extralinguistiche,
 le abilità grafiche
 le abilità manipolative,
 le abilità di lettura in lingua madre
 il livello di conoscenza spontaneo e non dell’italiano.
DETERMINAZIONE
DELLA CLASSE
Classe e sezione saranno determinate dal Capo d’Istituto, su indicazione della
Commissione e dei Consigli di Classe, Interclasse, Intersezione interessati sulla base:
 dell’età anagrafica (è consentito l'inserimento nella classe immediatamente
precedente)
 della scolarità pregressa e del sistema scolastico del paese di provenienza;
 degli accertamenti e delle informazioni raccolte;
 della presenza di altri alunni stranieri;
 delle caratteristiche socio-culturali delle classi.
 numero alunni per classe
 presenza di alunni DVA
presenza di alunni DSA
 inserimento recente di altri alunni.

L’INSERIMENTO DEVE AVVENIRE
-“di norma” nella classe successiva a quella frequentata con successo nel paese
d’origine
EVITARE IL RITARDO (C.M. 205/90 – D.P.R. 394/99)
- secondo un criterio di equilibrio tra classi parallele.
IN CASI PARTICOLARI
è possibile:
-declassare l’alunno di un anno in accordo con la famiglia;
-ripetere le prove d’ingresso a distanza di almeno 15 giorni e rivalutare l’inserimento
I N S E R I M E N T O:
FACILITAZIONE e INTEGRAZIONE
 LA SCUOLA ACCOGLIE
La Commissione si occuperà di realizzare:
 cartellini-indicativi bilingue,
 cartelloni d’accoglienza,
 calendari…
Per dare l’immagine di una scuola per tutti
 INSERIMENTO IN CLASSE
I docenti della sezione o classe che accolgono l’alunno dovranno:
 Effettuare interventi mirati e organizzare strategie d’inserimento che facilitino
nell’alunno, l’instaurarsi ed il permanere di un atteggiamento di fiducia nei
confronti dell’ambiente che lo accoglie.
 Adottare tecniche di comunicazione che favoriscano l’instaurarsi di rapporti
positivi tra adulto-insegnante e alunno-coetanei.
 Predisporre indicatori di osservazione in situazione, per individuare i bisogni
dell’alunno.
 Rilevare i bisogni specifici di apprendimento valutando, se necessario, la
sospensione temporanea di alcune discipline, per privilegiare la frequenza dei
corsi di alfabetizzazione linguistica organizzati dalla scuola.
Gli insegnanti di classe ricevono:
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i moduli d’iscrizione in visione (dalla Segreteria),
informazioni e materiale utile raccolto dalla Commissione durante i colloqui,
copia della modulistica bilingue che servirà a comunicare alle famiglie necessità di
vario tipo (vacanze, scioperi, gite, …)
un fascicoletto contenente i moduli per la giustificazione delle assenze e per le
comunicazioni famiglia/scuola, da allegare al diario dell’alunno.
Il Consiglio di Classe o dell’Interclasse:
 raccoglie la documentazione e le indicazione fornite dalla commissione o FS
 cura la circolazione tra i docenti interessati delle informazioni
 effettua interventi mirati e organizza strategie che facilitino l'inserimento dell'alunno
e la sua accoglienza da parte della classe
 adotta tecniche di comunicazione che favoriscano l'accoglienza e le relazioni
 predispone attività per rilevare i bisogni specifici dell'alunno in materia di
alfabetizzazione, apprendimenti e bisogni sociali.
 predispone un percorso personalizzato di alfabetizzazione e apprendimento
 collabora con gli esperti di riferimento per l‘attuazione degli interventi linguistici e
interculturali
 valorizza la differenza culturale come risorsa per la classe
 redige, se ritenuto necessario, un piano di lavoro transitorio (PDP /PSP) e presenta
il piano di intervento alla famiglia
 attiva nelle classi metodologie flessibili che coinvolgano tutti gli studenti;
INSERIMENTO “DOLCE”
La Commissione auspica la possibilità di realizzare un inserimento graduale dell’alunno
neo arrivato, purché in accordo con le esigenze della famiglia e della scuola.
Tale inserimento prevede una frequenza con orario ridotto per i primi giorni di lezione,
secondo un modulo-orario personalizzato, concordato dai docenti coinvolti.
Esso potrebbe essere indicativamente il seguente:
Scuola Secondaria
▪ 1° giorno: 10.30/12.30 l’alunno visiterà la scuola con un insegnante della
Commissione e/o con uno dei suoi docenti, conoscerà i compagni e gli ambienti
scolastici.
▪ 2°/3° giorno: 8.30/12.30 l’alunno visiterà il quartiere con un insegnante della
Commissione ed assisterà a momenti di lezioni “particolari”: in palestra, musica, ed.
all’immagine, … anche non con la sua classe. Con l’insegnante facilitatore inizierà
a “lavorare sulla lingua”.
▪ 4°/5° giorno: 8.30/14.30 l’alunno sosterrà le prove d’ingresso con l’insegnante
facilitatore ed altri docenti coinvolti nell’inserimento e parteciperà alle attività della
classe.
Scuola Primaria
▪ 1°giorno 9-12.30
▪ 2°giorno 8.30-12.30
▪ 3°giorno 8.30-14.30
▪ 4°giorno 8.30-14.30
▪ 5°giorno 8.30-16.30
In questi giorni gli alunni seguiranno le stesse attività della Scuola Secondaria
Durante il periodo dell’inserimento l’insegnante facilitatore cercherà di dedicare più tempo
possibile all’alunno neo arrivato, anche in compresenza ai docenti di classe.
 APPRENDIMENTO DELL’ITALIANO
Gli insegnanti di classe in accordo con altri docenti disponibili potranno concordare
attività di sostegno all’inserimento tali da favorire un primo approccio con la lingua.
La Commissione proporrà la realizzazione di moduli aggiuntivi condotti da insegnanti
della commissione stessa, per l’attivazione di laboratori linguistici nei quali l’alunno
straniero fruirà di un insegnamento individualizzato o a piccolo gruppo (con altri stranieri) e
monitorerà gli alunni coinvolti, verificando l’utilità degli interventi programmati.
La Commissione fornirà consulenza durante la stesura del progetto, materiale di
programmazione e di lavoro.
Gli insegnanti che condurranno i laboratori di Italiano L2 saranno individuati seguendo i
seguenti criteri:
- Aver frequentato almeno un corso di formazione di Italiano L2.
- Aver fatto o far parte della Commissione Intercultura.
- Far parte del Consiglio di Classe e/o dell’Interclasse degli alunni che seguono il
laboratorio
Il materiale facilitato presentato agli alunni verrà custodito in uno “scaffale intercultura”.
Nel caso si attivasse nell’Istituto un laboratorio di italiano L2, con insegnante distaccato, lo
stesso si occuperà dell’insegnamento della lingua agli alunni stranieri con precedenza
per i non italofoni.
EDUCAZIONE INTERCULTURALE
Progetti d’Istituto, di classe, di interclasse e di intersezione mireranno alla valorizzazione
delle lingue e delle culture d’origine.Tali progetti, eventualmente elaborati con l’ausilio
della Commissione, dovranno essere inseriti nelle programmazioni di classe in accordo
con i nuovi “indirizzi per l’attuazione del curriculo” della scuola di base.
VALUTAZIONE
L’alunno non italofono, non è generalmente un alunno incompetente su tutto, ma si trova,
per qualche tempo, in una situazione nella quale non ha le parole per dire, per
comunicare la sua competenza scolastica e relazionale. Incompetenza linguistica
quindi, non significa incompetenza scolastica. Sul documento di valutazione, laddove
non si abbiano ancora delle idee chiare sul raggiungimento degli obiettivi, potrebbero
essere espressi enunciati di questo tipo o simili:
A.
“La valutazione non viene espressa in quanto l’alunno si trova nella prima fase
di alfabetizzazione in lingua italiana”
B.
“La valutazione espressa si riferisce al percorso personale di apprendimento
in quanto l’alunno si trova nella fase di alfabetizzazione in lingua italiana”
Per quanto concerne la valutazione finale, è possibile, almeno per il primo anno
dell'inserimento scolastico degli alunni non italofoni, avere una visione ed un uso più
elastico della scheda, utilizzando giudizi globali che mettano in evidenza i progressi
nell’acquisizione del lessico disciplinare e le operazioni mentali che lo sottendono, facendo
riferimento agli obiettivi programmati per il singolo piano di lavoro individualizzato e
tenendo conto dei dati di partenza di ciascun alunno.
Il lavoro svolto dagli alunni stranieri durante i corsi di alfabetizzazione o di sostegno
linguistico diventa parte integrante della valutazione di italiano (intesa come materia
curricolare) o anche di altre discipline. L’attività di alfabetizzazione, come anche il lavoro
sui contenuti disciplinari, deve essere oggetto di verifiche nelle ore di alfabetizzazione ed
in classe, in caso predisposte dal docente del corso di alfabetizzazione e concordate con
l’insegnante curricolare.
Al fine della valutazione i consigli di classe prenderanno in considerazione:
• la situazione linguistica di partenza
• le osservazioni sistematiche sull’alunno operate dagli insegnanti di classe e dai docenti
alfabetizzatori
• la verifica dei progressi ottenuti in relazione alla situazione di partenza
• il conseguimento degli obiettivi minimi previsti dalla programmazione .
Si rammenta a questo proposito che l’alunno non italofono può impiegare fino a 5
anni per avere una completa padronanza della lingua cosiddetta dello studio e
quest’ultima si sviluppa tanto più efficacemente, quanto più l’alunno è in grado di
mantenere e sviluppare la lingua madre.
Art. I.4. LA VALORIZZAZIONE DELLE DIFFERENZE
… La classe è una comunità “colorata”. Ciò vale naturalmente e per taluni aspetti
anche di più nel seguito del percorso formativo, per i ragazzi e le ragazze più
grandi. Questo dato deve diventare progetto di ricerca, di scoperta di differenti
culture, di conoscenza e reciproca comprensione, di positivo e arricchente
incontro…
RISORSE
Art. 41 del CCNL e successivi contratti decentrati nazionali e provinciali
Organico funzionale e docenti “facilitatori”
Direttiva 600 del 1997 sulla dispersione scolastica e il successo formativo
Attività a carico del Fondo d’Istituto
Progetti di sperimentazione dell’autonomia didattica e organizzativa
Intervento degli Enti Locali
NORMATIVA DI RIFERIMENTO
- C.M. n. 205 del 26/7/90
L’educazione interculturale
La scuola dell’obbligo e gli alunni stranieri.
- C.M. n. 122 del 28/4/92 Pronuncia del Consiglio Nazionale della Pubblica
Istruzione sull’educazione interculturale nella scuola pubblica
- C.M. n. 138 del 27/4/93 Pronuncia del Consiglio Nazionale della Pubblica
Istruzione. Razzismo e antisemitismo”
- C.M. n. 73 del 27/3/94 Dialogo interculturale e convivenza democratica:
l’impegno progettuale della scuola
- C.M. n. 64 del 9/2/96 Campagna europea dei giovani contro il razzismo,
la xenofobia, l’antisemitismo e l’intolleranza.
- C.M. n. 119 del 6/4/96 Iscrizione degli alunni alle scuole o istituti statali di
ogni ordine e grado.
- D.P.R. n. 394 del 31/8/99 Regolamento recante norme di attuazione del
Testo Unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e
norme sulla condizione dello straniero
- C.M. n. 87 del 23/3/2000 (prot. n. 2941/B/1/A)
stranieri alle classi di ogni ordine e grado
Iscrizione dei minori
- Linee guida per l'accoglienza e l'integrazione degli alunni stranieri del
2006 CM 24 /2006
- Linee guida per l'integrazione degli alunni stranieri C.M. 4233
19 febbraio 2014
- Linee d’indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati –
Dicembre 2014
Si allega modello PSP
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PROTOCOLLO-SETT.2015 - IC"Iqbal Masih" di Pioltello