notiziario n. 48 l e c c e quattro febbraio 2011 in questo numero dall'europa • • • • • • Agorà dei cittadini: combattere la povertà in Europa Innovazione nell’Ue: la Commissione pubblica Quadro valutativo E–INCLUSION: in programma info day Donne e povertà: il Parlamento europeo chiede forti provvedimenti Ridurre l’abbandono scolastico: la CE lancia un’iniziativa Buyng social: guida all’acquisto pubblico socialmente responsabile dall'italia c o m u n e d i • • • • • • • • • • • • • Gu 25 (suppl. 26) dell'1.2: semplificazione linguaggio normativo onorificenze Gu 25 dell'1.2: credito ai giovani Gu 25 dell'1.2: disciplina fondo credito ai giovani Gu 24 del 31.1: numero italiani residenti all'estero Gu 24 del 31.1: opposizione a marketing via telefono Unione europea: avvisi per progetti FEI 2010 Nota approfondimento Ifel su applicazione sanzioni tributi locali Governo pronto ad utilizzare i fondi Fas per il taglio dell’Irap Santarsiero: “E’ vergognoso l'utilizzo fondi Fas per tagliare l’Irap” SUAP: successo fase di accreditamento Rifiuti: a Udine la Tia si riduce del 7,5%, grazie a differenziata e riduzione costi Perugia: istituito il Disability Manager Ambiente: ruolo comunicazione per difesa ecosistema dalla puglia • • • La carta europea del turismo sostenibile nelle aree protette Piano per il Sud: cabina di regia per una efficace strategia unitaria Utilizzazione agronomica dei reflui oleari: adempimenti comunali dal comune • • 3 domande3 a... Paolo Rollo LUDEN e INTERREG IV-C 2011: nostri lavori incorso giurisprudenza • • CdS 694/2011: approvazione “per stralci” dello strumento urbanistico CdS 581/2011: procedura di gara prima di un anno dalla scadenza di un servizio fuorisacco • • Un libro con lo sconto M’illumino di meno 2011: uniti nell’energia pulita dall'europa Agorà dei cittadini: combattere la povertà in Europa La terza Agorà dei cittadini al Parlamento europeo, il 27 e 28 gennaio scorsi, si è occupata dei modi per combattere la povertà in Europa. Deputati ed esperti del settore ne hanno discusso con persone in condizioni di povertà arrivate da diversi Stati membri. "C’era molta rabbia in questi seminari", ha commentato la vicepresidente del Parlamento e copresidente di Agorà Isabelle Durant. "Non contro di noi, ma contro il modo in cui la povertà è stata trattata. L’Europa ha fatto molto per l’economia, ma non abbastanza per proteggere le parti più vulnerabili della società". "Il messaggio principale è che non possiamo dimenticare il nostro modello sociale nemmeno quando ci concentriamo sul sistema finanziario", ha aggiunto un altro vicepresidente del Parlamento e copresidente di Agorà Libor Rouček, del PPE. La pagina di Agorà sul sito del Parlamento europaregioni 020211 Innovazione nell’Ue: la Commissione pubblica Quadro valutativo La Commissione europea ha pubblicato il Quadro valutativo dell’Unione dell’innovazione del 2010. Il quadro valutativo si aggiunge all’Analisi annuale della crescita recentemente pubblicata per aiutare gli Stati membri ad individuare i propri punti di forza e le proprie debolezze e a potenziare le prestazioni in materia d’innovazione mediante i rispettivi programmi nazionali di riforma nell’ambito della strategia Europa 2020. Secondo quanto emerge dal Quadro all’interno dell’UE la Svezia ha ottenuto i migliori risultati, seguita da Danimarca, Finlandia e Germania. Subito dopo si attestano, nell’ordine, Regno Unito, Belgio, Austria, Irlanda, Lussemburgo, Francia, Cipro, Slovenia ed Estonia. L’Italia rientra nel gruppo degli "innovatori moderati", quelli le cui prestazioni sono inferiori dal 10 al 50% rispetto alla media UE. Un confronto tra gli indicatori di UE-27, USA e Giappone evidenzia che l’Unione non riesce a colmare il divario nelle prestazioni in materia d’innovazione che la separa dai suoi principali concorrenti, mentre mantiene un chiaro vantaggio sulle economie emergenti di India e Russia. Testo integrale della relazione europaregioni 020211 E–INCLUSION: in programma info day A Bruxelles, l'11 febbraio 2011 si terrà un Info day sul tema 3 del programma CIP-ITC PSP dedicato alle tecnologie dell'informazione in materia di e-Inclusione. Precisamente, in vista dalla pubblicazione del bando (atteso a partire dal 28 febbraio con scadenza 1° giugno) saranno illustrate le azioni in questo settore aperte nel 2011 ovvero: le soluzioni ICT per la prevenzione delle cadute e per le reti ICT per gli anziani, le competenze digitali e l'inclusione sociale e infine alla e-accessibility. La partecipazione è aperta, previa iscrizione da inviare entro e non oltre il 9 febbraio p.v. Per informazioni e per consultare il programma della giornata pore 010211 Donne e povertà: il Parlamento europeo chiede forti provvedimenti In un rapporto votato il 27 gennaio scorso dalla commissione per i diritti della donna e l’uguaglianza di genere del Parlamento europeo, i deputati hanno sottolineato la necessità di provvedimenti forti sia a livello degli Stati membri che dell’Unione europea. A anni di distanza dalle lotte per l’emancipazione femminile, l’uguaglianza tra i due sessi, specialmente sul posto di lavoro, resta ancora un traguardo. In media nell’UE le donne guadagnano tra il 14 e il 17,4% in meno degli uomini e costituiscono i due terzi della popolazione inattiva. Ad oggi il 17% delle donne europee vive in povertà. Tra le proposte avanzate dai deputati prima di tutto quella di spingere la Commissione e gli Stati membri a tenere in considerazione la disparità tra i sessi in tutte le politiche europee e i programmi nazionali finalizzati alla lotta contro la povertà. C’è poi la richiesta di adottare una Carta dei diritti delle donne europee, per aumentare le opportunità del gentil sesso nei 27 Stati membri. E infine l’esortazione a elaborare programmi specifici per promuovere la reintegrazione delle donne sul mercato del lavoro. Con l’obiettivo di ridurre il divario dei salari con gli uomini dell’1% ogni anno. "Gli Stati membri dovrebbero utilizzare i fondi strutturali - e specialmente il Fondo sociale europeo - per combattere povertà e esclusione sociale", hanno detto infine i deputati. europaregioni 010211 Ridurre l’abbandono scolastico: la CE lancia un’iniziativa Nell'Unione europea sono più di sei milioni i giovani che abbandonano gli studi o la formazione avendo al massimo un diploma di istruzione secondaria inferiore. Questi giovani hanno grosse difficoltà a trovare un lavoro e sono più spesso disoccupati e dipendenti dall'assistenza sociale. L'abbandono scolastico precoce frena lo sviluppo economico e sociale e ostacola il raggiungimento dell'obiettivo dell'Unione europea di una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. E' su questi presupposti che la Commissione ha approvato oggi un'iniziativa con la quale si propone di aiutare gli Stati membri a raggiungere uno degli obiettivi della strategia "Europa 2020": ridurre entro la fine del decennio a meno del 10% il tasso di abbandono scolastico, che oggi è del 14.4%. La nuova iniziativa della Commissione analizza la situazione dell'abbandono scolastico in Europa, le sue principali cause, i rischi che esso comporta per lo sviluppo dell'economia e della società e propone modi per affrontare più efficacemente il problema. La proposta di raccomandazione del Consiglio contiene una serie di linee guida che potranno aiutare gli Stati membri a predisporre politiche ampie e realistiche di riduzione dell'abbandono scolastico. Come affrontare il problema Il problema dell'abbandono scolastico è complesso e a risolverlo non bastano le sole politiche dell'istruzione. Strategie efficaci devono includere anche le politiche della gioventù e le politiche sociali ed essere adattate alle condizioni locali, regionali e nazionali. Devono articolarsi in misure di prevenzione, di intervento e di compensazione. La prevenzione dell'abbandono scolastico deve cominciare il più presto possibile, offrendo agli alunni un sostegno all'apprendimento ed evitando condizioni che possono portare all'abbandono della scuola, come le bocciature e la mancanza di un aiuto adeguato agli alunni di madrelingua diversa. Le misure di intervento devono far fronte in modo rapido ed efficace alle difficoltà che si manifestano, come l'assenteismo e i cattivi risultati scolastici. Le misure di compensazione servono a offrire una "seconda opportunità", mediante classi speciali o dando ai giovani adulti la possibilità di reinserirsi nella scuola e di seguire una formazione. Potranno contribuire a dare una soluzione al problema: • una migliore cooperazione tra i paesi dell'UE, • lo scambio di buone pratiche • un uso più mirato dei finanziamenti europei Le prossime tappe Le proposte della Commissione saranno discusse dai ministri dell'istruzione nella riunione del Consiglio che si terrà a Bruxelles dal 2 al 4 maggio. Gli Stati membri saranno invitati ad adottare entro il 2012 strategie globali basate su questo quadro e a metterle in atto nei rispettivi programmi nazionali di riforme. La Commissione, da parte sua, destinerà risorse del programma per l'apprendimento permanente e del programma quadro di ricerca alla ricerca di modi innovativi per affrontare il problema e attraverso il Fondo sociale europeo contribuirà al finanziamento di misure nazionale e regionali dirette a ridurre l'abbandono scolastico. pore 010211 Buyng social: guida all’acquisto pubblico socialmente responsabile Buying social: una nuova Guida orienta le amministrazioni pubbliche nell’acquisto di beni e servizi in un modo socialmente responsabile in linea con le regole comunitarie. La Guida consentirà al pubblico acquirente di integrare con maggior fiducia valutazioni di impatto sociale nell’acquisto pubblico, assicurando al tempo stesso pari opportunità di accesso agli appalti e garantendo un uso efficiente del denaro pubblico. Buying Social: a guide on taking account of social considerations in public procurement europaregioni 310111 dall'italia Gu 25 (suppl. 26) dell'1.2: semplificazione linguaggio normativo onorificenze Decreto del presidente del consiglio dei ministri 28 gennaio 2011 - Competenze della Presidenza del Consiglio dei Ministri in materia di onorificenze pontificie e araldica pubblica e semplificazione del linguaggio normativo. Gu 25 dell'1.2: credito ai giovani Presidenza del consiglio dei ministri Dipartimento della gioventù - DECRETO 12 novembre 2010 - Finalizzazione di parte delle risorse di cui all'art. 1, commi 72 e 73, della legge 24 dicembre 2007, n. 247. Gu 25 dell'1.2: disciplina fondo credito ai giovani Presidenza del consiglio dei ministri Dipartimento della gioventù - DECRETO 19 novembre 2010 - Disciplina del Fondo per il credito ai giovani di cui all'articolo 15, comma 6 del decreto-legge 2 luglio 2007, n. 81, convertito dalla legge 3 agosto 2007, n. 127, recante: «Disposizioni urgenti in materia finanziaria». Gu 24 del 31.1: numero italiani residenti all'estero Ministero dell'interno - DECRETO 27 gennaio 2011 - Pubblicazione del numero dei cittadini italiani residenti nelle ripartizioni della circoscrizione estero, alla data del 31 dicembre 2010. Gu 24 del 31.1: opposizione a marketing via telefono Garante per la protezione dei dati personali - PROVVEDIMENTO 19 gennaio 2011 - Prescrizioni per il trattamento di dati personali per finalità di marketing, mediante l'impiego del telefono con operatore, a seguito dell'istituzione del registro pubblico delle opposizioni. Unione europea: avvisi per progetti FEI 2010 Gli enti locali ammessi a presentare proposte. Il 1° dicembre 2010 sono stati pubblicati gli Avvisi pubblici per la presentazione di progetti a valenza territoriale attenenti alle sei azioni individuate dal programma annuale FEI 2010, vale a dire: formazione linguistica, orientamento civico, orientamento al lavoro e formazione professionale (azione 1); progetti giovanili (azione 2); azioni di sensibilizzazione, informazione e comunicazione (azione 3); iniziative di mediazione sociale e promozione del dialogo interculturale (azione 4); programmi innovativi per l’integrazione (azione 5); capacity building: costituzioni di strutture e reti di intervento (azione 6). Complessivamente i fondi messi a disposizione per i progetti ammontano a 13.500.00,00 euro. Gli enti locali rientrano tra i soggetti proponenti ammessi a presentare le proposte progettuali, e per essi, le singole articolazioni purché dotate di autonomia finanziaria. Destinatari finali dei progetti sono i cittadini di Paesi Terzi, con esclusione dei richiedenti asilo, dei beneficiari dello status di rifugiato o di protezione sussidiaria. I progetti intervengono su un ambito territoriale regionale, provinciale o locale e devono essere conclusi entro il 30 giugno 2012. Le proposte progettuali devono essere presentate in via telematica entro il 28 febbraio 2011, utilizzando il sito predisposto dal Ministero dell’Interno: www.fondieuropeiimmigrazione.it . (Camilla Orlandi) ancitel 020211 Nota di approfondimento Ifel su applicazione delle sanzioni ai tributi locali Pubblichiamo la nota di approfondimento dell'IFEL sulle modifiche apportate dalla Finanziaria 2011 (legge 220/2010) riguardanti le sanzioni tributarie nel caso di attivazione di procedure di definizione agevolata come il ravvedimento operoso, la conciliazione giudiziale, l’accertamento con adesione e l’adesione alla irrogazione di sanzioni. (ef) anci010211 Governo pronto ad utilizzare i fondi Fas per il taglio dell’Irap Il governo avrebbe intenzione di utilizzare i fondi Fas per azzerare le aliquote Irap, rendendo operativa la norma della manovra del 2010 che consente alle regioni meridionali di intervenire con propria legge per modificare le aliquote. E’ quanto scrive il Sole 24 Ore che nell’edizione odierna dedica un articolo alle misure che il governo si appresta a discutere nel Cdm di venerdì prossimo per il rilancio dell’economia e per il Mezzogiorno. Su questo specifico aspetto pare che i tecnici del ministro per gli Affari regionali siano al lavoro per illustrare al Cdm una parte degli interventi previsti dal piano Sud licenziato dal consiglio dei ministri lo scorso 26 novembre e già attuabili. “Il piano, in realtà, - sottolinea l’articolo - prevedeva che già entro 30 giorni dall'approvazione si definissero, in accordo con le regioni, i primi programmi con le relative risorse”. Il prossimo consiglio dei ministri dovrebbe occuparsi, secondo quanto annunciato nei giorni scorsi, anche delle riforma dei servizi pubblici locali, varata nel settembre 2009 per contrastare le gestioni ‘in house’, adesso messa a rischio dal referendum sulla privatizzazione dell'acqua, che ha di recente avuto il via libera della Corte costituzionale. Ed anche del piano casa, per il quale “complici le restrizioni stabilite a livello locale, le potenzialità sono rimaste in gran parte inespresse ed è ancora esiguo il numero di istanze presentate nei Comuni”, ricorda il Sole 24 Ore. (gp) anci 020211 Santarsiero: “E’ vergognoso l'utilizzo dei fondi Fas per tagliare l’Irap” Il delegato Anci commenta così l’ipotesi cui starebbe lavorando il governo. “Si continua a mortificare il Sud confermando la sua marginalizzazione”. “Una vergogna. Si continua a mortificare il nostro Mezzogiorno. Pensare ancora ai fondi FAS per intervenire su una questione di mera politica fiscale, in linea con quanto avvenuto in molti altri casi di improprio utilizzo, conferma un percorso di marginalizzazione del Sud”. Questo il commento del responsabile politiche per il Mezzogiorno Anci, Vito Santarsiero, sulla notizia pubblicata oggi dal Sole 24 Ore secondo cui il Governo si appresterebbe a proporre l’utilizzo dei fondi FAS per azzerare le aliquote IRAP. “Siamo ben lontani da un serio Piano per il Sud, mentre i nostri territori continuano a pagare la carenza di infrastrutture e servizi”, aggiunge il Presidente di Anci Basilicata . “Conosciamo bene le nostre responsabilità, i nostri errori e quanto forte è il ruolo delle classi dirigenti locali, ma è indubbio che abbiamo un Governo cieco verso i problemi del Mezzogiorno, inadeguato ad intervenire sulle grandi questioni infrastrutturali, che ha privato il Sud di risorse e prospettive”, prosegue Santarsiero. Secondo il delegato Anci “i fondi FAS sono ormai una occasione perduta e occorre una seria riflessione su quanto sta accadendo nel nostro Paese ove è sempre più evidente un disegno tanto scellerato quanto rovinoso per l’intera Italia, e quindi anche per il Nord, teso ad isolare il Mezzogiorno in preconcetti, privazione di risorse, abbandono di attenzioni e di investimenti sociali”. “Lo stesso modello di Federalismo Fiscale senza guardare ai fabbisogni standard, al fondo perequativo e a vere azioni di riequilibrio strutturale – conclude il sindaco di Potenza - è ben altro che il vero Federalismo che serve e vogliamo ed è sempre più sciocco tentativo di isolare territori nel pregiudizio folle che dove c’è ricchezza c’è virtù e dove c’è povertà c’è colpa”. (gp) anci 020211 SUAP: successo fase di accreditamento Sono circa 1800 i Comuni che al 28 gennaio 2011 si sono accreditati al portale "Impresainungiorno" secondo le modalità previste dalla nuova disciplina sul riordino del SUAP. "Un risultato molto positivo - afferma D'Attis, delegato ANCI alle Attività Produttive - in quanto i Comuni confermano così la volontà di usare il punto unico di accesso sul territorio come valido strumento di razionalizzazione procedurale, tesa ad evitare all'utente finale, ossia all'impresa, inutili, oltre che gravose, ripetizioni di adempimenti praticamente identici". (alm) ancitel 010211 Rifiuti: a Udine la Tia si riduce del 7,5%, grazie a differenziata e riduzione costi Una diminuzione del 7,5% della Tia, che sommata a quella del 4% applicata lo scorso anno segna un abbassamento complessivo dell’11,5% della Tariffa di igiene ambientale in due anni. A dispetto delle discussioni sugli aumenti tariffari negli enti locali, arriva da Udine un esempio di buona amministrazione. “Si tratta del più grande decremento dall’istituzione della Tia – commenta soddisfatto il sindaco di Udine Furio Honsell –. È il risultato di un ottimo lavoro di squadra – spiega – che grazie all’aumento della raccolta differenziata e all’efficientamento del servizio Net ha consentito di portare un considerevole risparmio per le tasche dei cittadini udinesi”. Il calo delle tariffe Net, approvato oggi dalla giunta, è il risultato di diversi fattori, primo fra tutti l’incremento della raccolta differenziata, passata dal 47% nel 2008 al 53,3% nel 2009 e infine al 57,06% nel 2010. “Se i cittadini, come sta accadendo, capiscono l’importanza di differenziare i rifiuti – dichiara l’assessore comunale alla Qualità della Città, Lorenzo Croattini – è chiaro che le tariffe possono essere abbassate. Un risultato, dunque, che premia il senso civico degli udinesi”. Altro elemento che ha permesso di abbassare il costo del servizio è stato la diminuzione dei costi di conferimento nelle discariche. Nel corso dell’anno, inoltre, la Net ha lavorato alla razionalizzazione e all’efficientamento della macchina organizzativa, in particolare nel ciclo relativo al trattamento del verde e della differenziata. “Stiamo valutando quali scelte fare per centrare anche i prossimi obiettivi nella raccolta differenziata – anticipa il direttore generale della Net, Massimo Fuccaro –. Tra le ipotesi sul tavolo, la possibilità d’introdurre dei cassonetti di nuova generazione con accesso tramite carta magnetica personalizzata per migliorare la qualità dei rifiuti conferiti e, quindi, dell’intero servizio di raccolta. Uno strumento – conclude – che ci consentirebbe di mantenere invariate le bollette ai cittadini o, se possibile, abbassarle ulteriormente”. Un ruolo importante l’ha giocato infine la riduzione dei costi di termovalorizzazione del Cdr e dei costi di smaltimento dei sovvalli (frazione non utilizzabile dei rifiuti). “Udine ha le tariffe dei rifiuti tra le più basse d’Italia – commenta il presidente della Net, Vilma Longo –. Siamo molto soddisfatti del risultato, ma siamo anche consapevoli che dobbiamo continuare a lavorare alacremente per mantenere questi standard”. Tutti questi fattori hanno consentito di ridurre la tariffa Net per gli utenti domestici del 7,5%. “Nel 2010 la trasformazione da tassa a tariffa, con l’eliminazione dell’Iva in bolletta – spiega il sindaco – aveva comportato per i cittadini un risparmio del 4%. Ora con la nostra decisione di abbassare ulteriormente i costi in bolletta del 7,5% il risparmio effettivo sarà dell’11,5%”. Il calo delle tariffe toccherà anche l’utenza non domestica, che dallo scorso anno, con l’eliminazione dell’Iva, si trovava nella condizione di non poter scaricare una parte del costo del servizio. “Se nel 2010 le imprese si sono trovate a non poter più detrarre l’Iva – chiarisce ancora Honsell – con l’abbassamento del 7,5% deciso oggi l’utenza non domestica risparmierà l’1,5%”. Ma i benefici legati alla Tia non si esauriscono qui. Anche quest’anno, infatti, l’amministrazione comunale garantirà alle fasce di popolazione a basso reddito un sostegno economico nel pagamento della bolletta sui rifiuti. Per quanto riguarda questo contributo solo nel 2009 (finanziamenti distribuiti nel 2010) il Comune ha assegnato complessivamente oltre 126 mila euro, accogliendo quasi 1.250 domande. (mv) anci 010211 Perugia: istituito il Disability Manager Perugia istituisce il Disability Manager, figura conosciuta in Europa e adottata già da alcune città come Parma. La proposta è stata approvata recentemente dal Consiglio Comunale con 21 voti a favore ed 1 contrario. Nell’illustrare la mozione, l’assessore proponente, Emanuele prisco, ha ricordato che nel libro bianco delle politiche del Welfare è contenuta un’importante innovazione in materia di superamento delle diversità, appunto quella della creazione del Disability Manager, un responsabile tecnico con la funzione di promuovere e controllare le politiche sulla disabilità varate dall’ente. L’istituzione della figura – secondo Prisco – consentirebbe di promuovere azioni coordinate presso le singole componenti dell’Amministrazione con un’attenzione peculiare verso le esigenze delle persone con disabilità, segnalando tempestivamente ai responsabili degli uffici eventuali iniziative ed azioni che possano porsi in contrasto con le più recenti normative in materia. Il nuovo manager, in sostanza, dovrebbe le seguenti funzioni: a) delineare linee guida di intervento; b) prevedere la realizzazione di una segnaletica adeguata per l’accesso alle sedi dei servizi; c) verificare l’accessibilità delle strutture comunali; d) curare l’istituzione di un numero verde per segnalare ostacoli fisici e culturali; e) rendere accessibili anche le attività e gli spazi per il tempo libero; f) realizzare l’adeguamento delle fermate dei mezzi pubblici; g) favorire l’incremento dei servizi a sostegno della domiciliarità, ecc. “Perugia ha sempre rappresentato, in modo generalmente condiviso – ha commentato Prisco - la propria sensibilità su questa delicata materia, ma restano sempre da fare molti interventi per tradurre in atti concreti gli enunciati di principio. Questo è un buono strumento operativo che ci è offerto. Potremo così migliorare e ottimizzare i servizi per il superamento delle diversità, contribuendo a creare una città a misura di tutti cittadini!”. (alm) ancitel 010211 Ambiente: ruolo comunicazione per difesa ecosistema La difesa dell’ambiente, uno dei principali temi strategici del nostro tempo, passa anche attraverso una comunicazione adeguata. Il modo in cui i media trattano le questioni relative all’ecosistema, infatti, influenza i comportamenti dei cittadini, delle imprese e delle istituzioni pubbliche. E’ suscettibile, dunque, di provocare impatti significativi sull’ambiente stesso, sia in senso positivo, sia in senso negativo. Ad averlo capito per prima è stata la Svezia con la Dichiarazione delle Nazioni Unite sull’Ambiente, tenutasi a Stoccolma nel 1972, mentre il resto dell’Europa è arrivato in ritardo. A livello internazionale, il documento di riferimento fondamentale è la Convenzione di Aarhus del 1998, nel quale per la prima volta si proclama il diritto all’informazione ambientale, estendendolo alla partecipazione, ai processi decisionali, all’accesso alla giustizia in materia ambientale. Ricordiamo che l’Italia ha ratificato con la Legge 108/2001 la Convenzione di Aarhus e con il Decreto Lgs n.152 del 2006 il cosidetto "Codice Ambientale". E’ utile, a questo punto, fissare con chiarezza la nozione di “comunicazione ambientale”, richiamando la definizione elaborata dall’Associazione della Comunicazione Pubblica con il Manifesto della Comunicazione Pubblica in campo ambientale. Essa recita così: “E’ l’attività istituzionale degli enti che operano in campo ambientale ed è contraddistinta dalla necessità di informare costantemente il cittadino sullo stato dell’ambiente. L’acqua, l’aria ed il suolo vengono monitorati ed i dati resi pubblici. Una nuova opera che avrà un impatto sull’ambiente va ugualmente portata all’attenzione del cittadino, così come l’istituzione di un’area protetta o di una pista ciclabile”. Il compito della comunicazione ambientale-istituzionale è, quindi, quello di informare costantemente i cittadini sullo stato dell’ambiente, sulle ricadute prodotte da opere e da infrastrutture, con ricerche, rapporti, dati e notizie, e, allo stesso tempo, di promuovere comportamenti di minor impatto, in grado di tutelare l’ambiente. Inoltre, informare e comunicare sui temi ambientali contribuisce a stimolare la partecipazione ed il coinvolgimento delle popolazioni che, in tal modo, sono messe in condizione di valutare le prestazioni delle PA e di condizionare i relativi processi decisionali. Venendo agli aspetti operativi, va riconosciuto un ruolo determinante agli Uffici che si occupano di comunicazione ambientale ed agli strumenti da utilizzarsi per rendere efficace la comunicazione stessa, non ultimo il linguaggio. Spesso occorre trattare argomenti scientifici complessi, tuttavia bisogna sforzarsi di usare, senza banalizzare i contenuti, un linguaggio semplice, chiaro, comprensibile e facilmente fruibile, oltre che condiviso dagli operatori dell’informazione. In tal senso, la realizzazione di attività di reporting, nelle sue diverse tipologie tematiche – report ambientale, dossier informativi ecc.,– diventa una modalità concreta per rendere conto ai cittadini dei risultati delle politiche perseguite. A tal fine, gli esperti del settore suggeriscono l’adozione dei seguenti strumenti: a) Sportelli di informazione e consulenza dedicati all’ambiente - Possono essere temporanei o permanenti, in base alla specifica esigenza comunicativa, essere collocati presso il Municipio, oppure decentrati in diverse zone della città, o anche itineranti. b) Eventi o momenti d’incontro diretto con i cittadini - Organizzazione di seminari, tavole rotonde, manifestazioni, assemblee comunali, aperti al pubblico, nonché conferenze, lezioni, ecc. c) Campagne di informazione e comunicazione - Hanno lo scopo di promuovere un determinato servizio o prodotto, oppure di sensibilizzare per indurre determinati comportamenti. d) Opuscoli - Vengono impiegati per raggiungere target e finalità specifici: far conoscere nuovi servizi, dare informazioni di pubblica utilità, approfondire temi di attualità, fornire consigli su un determinato argomento o servizio, rendere disponibile una sorta di semplice mini-guida su un tema particolare. e) Strumenti telematici - La multicanalità, consentita dall’ICT, permette di utilizzare diversi canali e moduli comunicativi per arrivare ad informare efficacemente, anche in tempo reale, sullo stato dell’ambiente e su eventuali situazioni di crisi (risk communication). f) Piano di Comunicazione ambientale - Infine il piano di comunicazione ambientale, strumento fondamentale, ma ancora poco utilizzato, che consente all’ente di programmare e gestire le azioni di comunicazione ambientale, di raggiungere specifici obiettivi strategici e di comunicare ai cittadini le azioni ambientali promosse e realizzate da parte dell’Amministrazione. Esperienze di comunicazione di enti locali Dalla teoria della comunicazione alla prassi informativa concreta, questo il percorso che bisogna compiere e che diversi enti locali hanno già intrapreso con buoni risultati. Citiamo due casi in particolare: lo Sportello Ecoidea e il servizio Easy Ecology. Il primo è stato realizzato dal coordinamento URP della provincia di Rimini, in attuazione dell'azione 27 contenuta nel Piano Operativo 2005 di Agenda 21 Locale della stessa Provincia di Rimini. Si tratta di uno sportello abilitato ad informare i cittadini sulle buone pratiche ecocompatibili applicabili nella vita di tutti i giorni. Al coordinamento URP spetta il compito di gestire parte delle attività di comunicazione pubblica dello Sportello Ecoidea, mentre il portale Urponline della Provincia ospita una sezione dedicata allo sportello. Il secondo, collocato presso l'URP del Comune di Crema, è stato avviato recentemente in via sperimentale. Dedicato all'ambiente, Easy Ecology consiste nell'apertura, una volta alla settimana, di uno sportello di consulenza, gestito da operatori esperti in materia, attraverso il quale l'Amministrazione esercita un’azione di sensibilizzazione e orientamento sui temi legati alla tutela dell’ecosistema. Ovviamente, l'attività comunicativa è focalizzata sulle iniziative intraprese dall'Amministrazione in materia di ambiente e di uso delle energie alternative. (Aldo Musci) ancitel 010211 dalla puglia La carta europea del turismo sostenibile nelle aree protette Barbanente chiude il convegno che immagina i Parchi come luogo di sperimentazione per coniugare tutela e sviluppo del territorio. Una politica capace di integrare tutela delle risorse naturali e sviluppo del turismo e dunque di attuare pienamente la strategia per la valorizzare le aree naturali protette, anche attraverso il lancio del progetto “La Carta Europea per il turismo sostenibile”, sarà l’assessore alla qualità del Territorio, Angela Barbanente a chiudere i lavori del Convegno che si terrà a Nardò il 03/02/2011. “Tale strategia- spiega infatti l’assessore- ha l'obiettivo di migliorare la qualità dell'offerta turistica attribuendo centralità agli obiettivi di sviluppo sostenibile del territorio”. Per questo, l’iniziativa promuove il confronto fra i responsabili della gestione delle aree protette pugliesi ed esperienze in corso in altri parchi nazionali ed internazionali, illustrate da: Antonello Zulberti, Vice Presidente Federparchi- Europarc Italia, Paulo Castro, Consigliere EuroparcFederation, Ilaria Rigatti, Ufficio comunicazione Parco Naturale Adamello Brenta, Marco Katzemberger, Presidente del Club “Qualità parco” del Parco Naturale Adamello Brenta, Massimo Truzzi - Sistema delle Aree Protette dell’Oltrepo mantovano. La “Carta Europea per il turismo sostenibile” infatti, prevede un percorso che muove dalla conoscenza del contesto locale e del territorio, attraverso uno strumento di lettura del territorio che integra saperi e linguaggi diversi, al fine di costruire una conoscenza più ampia della realtà territoriale e della percezione che di essa ne hanno le comunità che vi vivono. “Occorre- dice l’assessore-raccogliere ed interpretare gli elementi costitutivi del territorio (potenzialità e criticità ambientali, economiche, sociali), gli elementi che ricostruiscono la visione dello sviluppo secondo le istituzioni e quelli che caratterizzano la visione e la strategia di sviluppo messa in atto dai soggetti locali. “La Carta Europea per il turismo sostenibile persegue l’obiettivo di attuare una strategia a livello locale in favore di un turismo definito come sviluppo, pianificazione o attività turistica che rispetti e preservi nel lungo periodo le risorse naturali, culturali e sociali e contribuisca in modo equo e positivo allo sviluppo economico e alla piena realizzazione delle persone che vivono, lavorano o soggiornano nelle aree protette. “Per i parchi e gli enti coinvolti-dice ancora la Barbanente- uno dei principali risultati sarà la possibilità di ricevere un riconoscimento ufficiale che permetta alle aree protette di emergere a livello europeo come territori che si distinguono nel campo del turismo sostenibile, in quanto aderenti ai principi di sviluppo durevole enunciati nella Carta e attuatori di una strategia coerente con detti principi”. Il convegno si terrà a Nardò - Masseria Torre Nova - Parco Naturale Regionale "Portoselvaggio e Palude del Capitano". regionepuglia 020211 Piano per il Sud: cabina di regia per una efficace strategia unitaria “Il processo in corso verso il federalismo esige strumenti adeguati e incisivi per valutare gli effetti delle politiche nazionali in Puglia, anche rispetto al più ampio contesto del Mezzogiorno e in vista del Programma 2020 dell’Unione Europea.” Questa l’indicazione espressa dall’Assessore Marida Dentamaro nel corso della seduta della Giunta regionale del 31 gennaio scorso e che riportiamo nella nota che segue. L’Assessore al Sud e Federalismo ha tracciato una sorta di primo bilancio del confronto a livello nazionale sui decreti relativi al ‘federalismo fiscale’, sulla delibera CIPE inerente la riprogrammazione delle risorse nazionali e comunitarie nell’ambito del “Piano per il Sud”, nonché per le risorse aggiuntive e gli interventi speciali volti alla rimozione degli squilibri economici e sociali. “Gli elementi di particolare criticità finora emersi – ha sottolineato la Dentamaro - riguardano da un lato la tendenza accentratrice del Governo nazionale circa le decisioni in materia di fondi destinati alle Regioni del Mezzogiorno; dall’altro la costante decurtazione, sempre ad opera del Governo centrale, delle risorse destinate alle Regioni meridionali. “Per quanto riguarda in particolare il cosiddetto “Piano per il Sud” - ha poi aggiunto - si tratta fondamentalmente di una ‘filosofia di governo’ tesa a comprimere il ruolo delle Regioni nella individuazione delle strategie e nel potere decisionale. “Va in ogni caso tenuto presente - ha evidenziato la Dentamaro - che il “Piano” sarà attuato attraverso i ‘contratti istituzionali di sviluppo’. “In questa prospettiva, l’Assessore al Sud e Federalismo ha sottolineato l’urgente necessità di un’azione coordinata delle strutture regionali, che coinvolga anche gli altri livelli territoriali di governo e il partenariato. “Diversamente si finirebbe per attribuire allo stesso Ministero il ruolo di dominus assoluto nelle negoziazioni con rappresentanze settoriali e parcellizzate, ognuna impegnata in modo isolato a interloquire con il cappello in mano. “Tale rovinosa ipotesi esproprierebbe la comunità pugliese della possibilità di definire, concertandole, scelte fondamentali in ordine allo sviluppo del territorio, in favore del sistema socio-economico, nonché per l’utilizzo di ingenti risorse di sua pertinenza.” La Dentamaro ha quindi proposto di avviare “ il processo di concertazione, istituendo nell’immediato una cabina di regia tra gli assessori interessati (con il supporto delle corrispondenti strutture tecniche); ciò consentirebbe - ha concluso la titolare della delega al Sud e Federalismo - di stabilire le priorità, mettere a punto le proposte, organizzare e realizzare il confronto con gli altri livelli istituzionali e un proficuo raccordo con il Consiglio regionale.” regionepuglia 010211 Utilizzazione agronomica dei reflui oleari: adempimenti comunali Pubblichiamo la circolare del Servizio Tutela delle Acque relativa all’utilizzazione agronomica delle acque di vegetazione e delle sanse umide dei frantoi oleari. Considerata la campagna molitoria delle olive in corso, il documento intende richiamare l’attenzione degli Enti Locali e delle Associazioni di categoria circa gli adempimenti ai quali devono provvedere i rappresentanti legali dei frantoi che sono interessati al loro spandimento. regionepuglia 010211 dal comune 3 domande3 a... Paolo Rollo 1 La semplificazione normativa di questi anni ha reso più semplice il lavoro del settore attività economiche e produttive? Come è cambiato il ruolo del Comune? Certamente si, e ritengo che abbia semplificato il lavoro non solo del settore attività produttive ma di tutta la P.A. e di tutti i cittadini. Infatti, il passaggio dal sistema autorizzatorio al sistema della DIA, prima, e della SCIA oggi ha comportato, ed era ora direi, la riconsiderazione di ruoli e compiti in chiave di semplificazione e di responsabilità dei cittadini in primis e poi, per ovvi motivi, della P.A. Oggi la nostra attività è incentrata prevalentemente sui controlli di ciò che l'interessato dichiara (certifica), a fronte dello snellimento delle procedure e della velocizzazione dei tempi per dare avvio alle attività economiche da parte degli imprenditori. 2 In questi giorni è stato dato spazio sugli organi di informazione al progetto “Comunica”. Puoi farci un esempio concreto dei vantaggi per gli operatori commerciali e per i nostri uffici? Il progetto "comunica la tua impresa" aveva già preso le mosse qualche mese addietro, grazie ad una convenzione tra Comune e Camera di Commercio di Lecce. Accordo che consente (in verità è un obbligo) di presentare la SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) relativa alle aperture, chiusure e variazioni di esercizi commerciali a posto fisso, in pratica tutto ciò che prima si faceva utilizzando il mod. COM1 in vigore già dal 1998, servendosi del sistema telematico delle Camere di Commercio già in uso da tempo e che permette, con un solo inoltro telematico, di attivare posizioni presso la CCIAA, Registro imprese, INPS, INAIL, Agenzia delle Entrate. Dal 01/02/11 è obbligatorio usare questo canale anche per tutte le attività per le quali prima si usava il mod. COM. I vantaggi per gli operatori sono di facile intuizione. Con un clic si risolvono tutti i problemi di perdita di tempo che comportava il doversi recare in ognuno degli uffici predetti, compreso i nostri. Dopo il clic l'operatore può aprire il suo negozio o iniziare la sua attività senza dover attendere nulla. Per gli uffici i vantaggi sono soprattutto di carattere organizzativo (basti pensare all'archiviazione), ma non trascurabili sono i vantaggi di carattere economico. Quando con questo sistema sarà possibile avviare tutte le attività che l'Ufficio tratta, vi sarà un risparmio di risorse notevolissimo (spese postali, fax, notifiche varie, complessivamente alcune decine di migliaia di euro) comprese molte ore/uomo, dovuto all'uso della PEC per tutte le comunicazioni con la parte e con tutti gli altri Enti interessati. 3 Quali sono i principali problemi del settore che vorresti risolvere? I problemi di questo settore sono i soliti: inadeguata sistemazione logistica ed uffici poco decorosi e per nulla confortevoli che rendono il nostro lavoro e quello degli utenti, piuttosto difficile; la mancanza di qualche unità di personale di ruolo: dipendiamo troppo dall'esterno. LUDEN e INTERREG IV-C 2011: nostri lavori in corso Da alcuni anni la città di Lecce fa parte della rete di città ed associazioni europee QeC-ERAN (European Regeneration Areas Network – Quartiers en Crise). Come membri delle rete abbiamo partecipato e realizzato alcuni progetti, ad esempio URBACT II e INTI (Integration exchange: Online integration services of third country nationals). In considerazione del momento storico ed economico, e nelle prospettive dei cambiamenti attesi e programmati in Europa, la rete QeC-ERAN intende svolgere un nuovo importante ruolo nella politica dell'UE. E’ cambiato il nome e il logo: QeC-ERAN, è ora ufficialmente chiamato LUDEN (Local Urban Development European Network), ma soprattutto si è dato nuove prospettive e obiettivi generali. Dopo aver sostenuto nel corso di più di venti anni approcci integrati nelle aree urbane, LUDEN vuole ora plasmare la strategia UE 2020 secondo le aspettative delle realtà locali. I nuovi obiettivi europei, condivisi anche negli incontri del G20, hanno dimensioni diverse: alcuni hanno dimensioni e soluzioni planetarie, altri riguardano le realtà di base (ad esempio la lotta contro la dispersione scolastica, povertà, esclusione, l'accesso ai edilizia sociale, l'attuazione della strategia energetica di fonti rinnovabili per soddisfare le esigenze locali, ecc.). LUDEN, utilizzando diversi Fondi europei, vuole favorire il passaggio verso il futuro, verso l'Europa del 2020, combinando gli obiettivi europei con le attese e le esigenze delle comunità locali. In questo quadro nei prossimi giorni il nostro Comune è invitato a valutare la partecipazione alle nuove attività proposte da LUDEN. Al momento in discussione ci sono 4 progetti, tutti all’interno del programma INTERREG IV-C 2011. Li riportiamo in modo sintetico, riservandoci di illustrarli più compiutamente se e quando ufficialmente sarà decisa la nostra partecipazione. Il ruolo dell’economia sociale nello sviluppo economico locale Obiettivo: supportare uno sviluppo dell’economia del territorio attraverso azioni integrate regionali e interregionali, quali ad esempio l’impatto della micro- finanza sullo sviluppo delle piccole e medie imprese. Tutto questo in un contesto di crisi finanziaria. Ruolo per il Comune di Lecce: sviluppo di azioni pilota sul territorio locale e partecipazione ad un programma di formazione per i delegati delle città partner. Strategie locali in risposta ai cambiamenti climatici Obiettivo: sviluppare una strategia integrata “verde” a livello locale che coinvolga, mediante una partecipazione attiva, tutti gli stakeholders presenti sul territorio. Verranno portate a termine alcune azioni principali: riduzione dell’emissione di CO2 o azioni della crescita della consapevolezza dell’importanza dell’adozione di una strategia “verde”. Ruolo per il Comune di Lecce: sviluppo di azioni pilota sul territorio locale e partecipazione a gruppi di lavoro per la creazione di un modello condiviso di strategia comune. Approcci per misurare il benessere territoriale Obiettivo: proporre modalità di trasferimento e mezzi di misurazione per il benessere dei diversi territori, attraverso l’impatto di strategie regionali di crescita e sviluppo sostenibile. Risultato finale sarà di creare un parametro di misurazione per il prossimo periodo di programmazione comunitaria al fine di individuare gli assi e le misure all’interno delle quali utilizzare i fondi FSE e FESR. Ruolo per il Comune di Lecce: inserimento in uno dei nove gruppi di lavoro territoriali per la creazione e lo sviluppo del framework di riferimento. Approccio integrato per l’analisi del welfare della generazione dei “giovani-adulti” Obiettivo: scambio di politiche, buone pratiche e esperienze tra diverse regioni europee, focalizzate sulle politiche di welfare per i giovani-adulti europei (35-45 anni), analizzando i modi di inclusione nel mercato del lavoro e la loro partecipazione alla vita sociale. Ruolo per il Comune di Lecce: partecipazione al network mediante anche la partecipazione ad un corso per 40 delegati di tutti i partner di progetto per tutta la durata dello stesso. giurisprudenza CdS 694/2011: approvazione “per stralci” dello strumento urbanistico Lo strumento urbanistico è scindibile anche nel momento della sua formazione. Nel senso che è ammissibile una sua approvazione frazionata o “per stralci”, al fine di evitare incompatibilità e conflitti di interessi. ancitel 280111 CdS 581/2011: procedura di gara prima di un anno dalla scadenza di un servizio E' legittimo avviare, prima di un anno dalla scadenza, la procedura di gara per l’affidamento del servizio di distribuzione del gas. L'art. 14, comma 7, del D.Lgs. 23.5.2000 n. 164 sancisce che "gli enti locali avviano la procedura di gara non oltre un anno prima della scadenza dell'affidamento, in modo da evitare soluzioni di continuità nella gestione del servizio". La norma pone, dunque, come principio che le gare per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas siano avviate con anticipo rispetto alla scadenza delle concessioni in essere. Il legislatore, peraltro, si è limitato a prevedere, a tal fine, il rispetto di un termine minimo, "non oltre un anno prima della scadenza dell'affidamento", consentendo agli enti locali di attivarsi anche prima della scadenza del termine anzidetto. Questo è il caso sottoposto all’attenzione del collegio dei giudici amministrativi chiamati a vagliare la posizione assunta dai colleghi del Tar di Brescia. Un comune, avente in essere un contratto con una società per la distribuzione del Gas, ha avviato, tre anni prima della scadenza del contratto suddetto, le procedure per individuare il nuovo affidatario. Tale scelta è stata posta in discussione dall’attuale gestore del servizio che, sulla base della disposizione di cui al comma 7 dell’art. 14, ha sostenuto l’illegittimità di una tale determinazione in quanto suscettibile di pregiudicare i partecipanti alla gara, impedendo loro di presentare offerte consapevoli. I giudici di Palazzo Spada non hanno condiviso le perplessità di parte ricorrente e aderendo alla posizione espressa dai colleghi del Tar, hanno invece sostenuto la congruità del tempo preso dall’amministrazione e ne hanno sottolineato la conformità al principio di buon andamento della Pubblica Amministrazione. Parimenti legittima è stata considerata la previsione del bando di gara con la quale è stata presa in considerazione la possibilità di un affidamento anticipato del servizio per l'ipotesi in cui fosse stato modificato il regime transitorio del D.Lgs. n. 164/2000, consentendosi agli enti affidanti di sciogliere i rapporti concessori in essere prima del 31.12.2009. A dispetto di quanto sostenuto dalla società ricorrente secondo cui ciò avrebbe introdotto una forte indeterminatezza circa la decorrenza del nuovo rapporto che non avrebbe consentito alla medesima di formulare la propria offerta con piena cognizione delle condizioni di affidamento, i giudici del Consiglio di Stato hanno ritenuto la previsione del bando neutra e priva di concreta lesività limitandosi ad imporre all'aggiudicatario il rispetto di una eventuale, ipotetica normativa sopravvenuta: in sostanza come appunto rilevato dal Tar la previsione obbliga il concessionario a fare: “..quanto in futuro sarà previsto dalla legge”. ancitel 280111 fuorisacco Un libro con lo sconto In questi giorni nelle librerie si svolgono alcune campagne di sconti da parte di varie case editrici. E' il momento buono per trovare un buon libro risparmiando dal 20 al 30%. Ne suggeriamo uno, molto attuale per lo spirito che lo pervade. Un eroe borghese, di Corrado Stajano. Collana Einaudi Tascabili, sino al 28 febbraio con lo sconto del 25% sul prezzo di copertina che è di € 11,50. È la storia di Giorgio Ambrosoli, avvocato di Milano, incaricato dal governo di liquidare la banca di Sindona e assassinato nel 1979 da un killer giunto dagli USA su ordine del finanziere. Stajano ripercorre la vita e la morte di un milanese moderato che avrebbe potuto vivere tranquillamente e si batté invece con furia e tenacia in nome dei principi di onestà e di giustizia. E' un libro costruito su documenti, sentenze, atti delle commissioni parlamentari d'inchiesta, diario di lavoro di Ambrosoli, testimonianze dirette. Ma sono i fatti, che si svolgono a Milano, nella Roma dei politici, nella Svizzera delle banche, a New York, a dare al libro un andamento romanzesco. Sullo sfondo l'ombra sinistra di Sindona e degli uomini politici che l'hanno aiutato. M’illumino di meno 2011: uniti nell’energia pulita Il 18 febbraio 2011 torna M’illumino di meno, la più radiofonica campagna sul risparmio energetico mai escogitata sul globo terracqueo. Merito di CATERPILLAR, Radio2. La Giornata del Risparmio Energetico 2011, special edition per i 150 anni dall’unità d’Italia, è fissata per il 18 febbraio 2011. Anche quest’anno Caterpillar invita comuni, associazioni, scuole, aziende e case di tutt’Italia ad aderire all’iniziativa creando quel “silenzio energetico” che ha coinvolto le piazze di tutt’Europa negli anni scorsi, per fare spazio, dove possibile, ad un’accensione virtuosa, a base di fonti rinnovabili. Per il 18 febbraio cerchiamo, contestualmente agli spegnimenti simbolici, accensioni originali di luci pulite a tema tricolore. Turbine, lanterne, Led o biciclette, che alimentino tricolori luminosi su tutto il territorio nazionale. Impariamo a risparmiare, a produrre meglio e a pretendere energia pulita per tutti. Allo stadio attuale della ricerca tecnologica è già possibile produrre energia con il sole, il vento, il mare, il calore della terreno o con le biomasse. Facendo appello all’inesauribile ingegno italico invitiamo tutti, dagli studenti ai precari, dalle aziende in crisi alle amministrazioni comunali, a misurarsi con la green economy adottando un sistema pulito per spegnere lo spreco e accendere una scenografia tricolore il 18 febbraio 2010. Segnalateci la vostra intenzione di ideare dei M’illumino Mob, eventi che riuniscano più persone, privilegiando luoghi aperti e pubblici, particolarmente visibili, ricreando una sorta di Spedizione dei Mille M’illumino nelle piazze spente di tutt’Italia, per testimoniare la necessità di una gestione più “illuminata” del nostro futuro. La campagna 2011 inizierà il 24 gennaio, raccontando per radio le buone pratiche di produzione e di consumo intelligente di energia, e dando voce alle adesioni più interessanti per il 18 febbraio. Anche all’estero cercheremo esperienze di razionalizzazione dei consumi e di amministrazioni virtuose dal punto di vista della gestione sostenibile delle risorse energetiche. QUI sarà possibile segnalare la propria adesione e trovare tutti i materiali per diffondere l’iniziativa nei posti di lavoro, a scuola o nella propria città. Anche le amministrazioni comunali sono invitate ad aderire. Decalogo di Buone abitudini per il 18 febbraio (e anche dopo!) 1. spegnere le luci quando non servono 2. spegnere e non lasciare in stand by gli apparecchi elettronici 3. sbrinare frequentemente il frigorifero; tenere la serpentina pulita e distanziata dal muro in modo che possa circolare l’aria 4. mettere il coperchio sulle pentole quando si bolle l’acqua ed evitare sempre che la fiamma sia più ampia del fondo della pentola 5. se si ha troppo caldo abbassare i termosifoni invece di aprire le finestre 6. ridurre gli spifferi degli infissi riempiendoli di materiale che non lascia passare aria 7. utilizzare le tende per creare intercapedini davanti ai vetri, gli infissi, le porte esterne 8. non lasciare tende chiuse davanti ai termosifoni 9. inserire apposite pellicole isolanti e riflettenti tra i muri esterni e i termosifoni 10.utilizzare l’automobile il meno possibile e se necessario condividerla con chi fa lo stesso tragitto. E ricordati di spegnere tutte le luci e i dispositivi elettrici non indispensabili venerdì 18 febbraio alle ore 18.00! Come possiamo ricordare e celebrare i 150 anni dell'unità d'Italia? Arrivano le prime idee/proposte: – chiediamo che si metta il tricolore alle finestre dei nostri uffici almeno per tutto il mese di marzo (il 17 sarà festa nazionale) – chiediamo che in ogni ufficio venga collocata per sempre una copia della Costituzione Italiana, la Carta che unisce e lega tutti noi cittadini Altre idee? ∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞ Da qualche parte ho trovato la scritta: “Si prega di lasciare il luogo come si desidera trovarlo”. Oh, se chi educa alla vita avesse nel parlare anche solo la metà dell'efficacia dei padroni d'albergo! Karl Kraus, 1874 – 1936 autore satirico, aforista, scrittore e giornalista austriaco, è noto specialmente per le sue critiche taglienti alla cultura, alla società, alla stampa e ai politici tedeschi accadde oggi 1975, il deficit valutario italiano del 1974 è stimato in 4854 miliardi di lire ∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞ a cura dell'ufficio documentazione del settore “politiche comunitarie” contatti / info pino sparro – marco laudisa 0832.682977-75 [email protected]