Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione IL SISTEMA DI GESTIONE DEI RECLAMI: Riferimenti metodologici e esperienze dicembre ‘97 I LABORATORI 4 - Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze Pag. 2 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze - I LABORATORI 4 INDICE PREMESSA 5 1. IL SISTEMA DI GESTIONE DEI RECLAMI NELLE AZIENDE SANITARIE NAZIONALI (SITUAZIONE A LUGLIO 1996) 13 2. BASI CONCETTUALI 21 2.1 DEFINIZIONE DEL RECLAMO 23 2.2 VALORE E DISVALORE DEL RECLAMO 26 2.3 LA CRITICITÀ DEL RECLAMO PER I CITTADINI 28 2.4 I FATTORI CRITICI DEL RECLAMO PER L’AZIENDA 2.4.1 Criticità legate alla cultura organizzativa 2.4.2 Criticità legate all’organizzazione aziendale 2.4.3 Criticità legate all’utilizzo delle risorse 34 34 35 36 3. IL SISTEMA DI GESTIONE DEI RECLAMI 39 3.1 GLI OBIETTIVI 39 3.2 IL CONTESTO ISTITUZIONALE 3.2.1 La volontà politica istituzionale 3.2.2 L'assetto organizzativo 3.2.3 Il coinvolgimento degli operatori 3.2.4 La partecipazione degli attori coinvolti 40 40 43 45 46 3.3 LE BASI TECNICHE 3.3.1 L'accesso 3.3.2 La classificazione dei reclami 51 51 61 3.4 LA GESTIONE DEI RECLAMI PER LA RISPOSTA ALL'UTENTE 3.4.1 Le caratteristiche della procedura 3.4.2 Lo schema della procedura 3.4.3 La comunicazione all'utente 3.4.4 Gli strumenti 3.4.5 Le responsabilità 69 70 72 80 83 87 3.5 LA GESTIONE DEI RECLAMI PER IL MIGLIORAMENTO DEL SERVIZIO 3.5.1 Analisi dei dati relativi a reclami e segnalazioni 3.5.2 L'analisi dei reclami per correggere i disservizi e per migliorare il servizio 92 93 99 4. MONITORAGGIO E MIGLIORAMENTO CONTINUO DEL SISTEMA 105 4.1 LE INDAGINI DI SODDISFAZIONE DEGLI UTENTI 107 4.2 GLI INDICATORI PER LA VALUTAZIONE DEL SISTEMA 110 4.3 ALLESTIMENTO PROGRESSIVO DI SISTEMI INFORMATICI DI SUPPORTO 113 BIBLIOGRAFIA 115 ALLEGATO: Classificazioni adottate dalle Aziende 117 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Pag. 3 I LABORATORI 4 - Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze Pag. 4 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze - I LABORATORI 4 PRESENTAZIONE Con il quarto volume della collana “I laboratori”, dedicato alla gestione del reclamo nelle strutture sanitarie, si prosegue l’azione di sostegno alle aziende sanitarie in tema di Carta dei servizi affrontando il tema della gestione del reclamo. Come per i precedenti documenti, l’approccio scelto è quello della collaborazione con le Regioni e le Aziende sanitarie attraverso la costituzione di gruppi di lavoro, metodo che si è rivelato valido per altri temi critici della Carta dei servizi. Perché la valutazione della qualità del servizio sanitario tenga conto anche della qualità percepita dai cittadini, è necessario che le Aziende sanitarie dispongano di strumenti d’ascolto che permettano di coglierne i segnali di disagio e di insoddisfazione. Di questi strumenti, il reclamo è quello a più forte valenza strategica, in quanto, oltre a costituire un monitoraggio dei punti critici del sistema, può divenire un elemento di cambiamento che orienta l’azione decisionale e strategica dell’azienda. Il reclamo può rappresentare pertanto il punto di partenza di un circuito virtuoso per l’azienda, una sorta di “carburante” indispensabile per mettere in moto azioni di miglioramento che partano dalla rilevazione della qualità percepita dagli utenti, per individuare i nodi critici del sistema, ed attivare processi di miglioramento e di adeguamento della qualità dei servizi. Presentando questo volume, mi auguro che possa costituire un utile contributo all’attività delle Aziende sanitarie. Giorgio Verdecchia Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Pag. 5 I LABORATORI 4 - Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze Pag. 6 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze - I LABORATORI 4 PREMESSA Questo documento affronta il tema del reclamo come un innovativo strumento gestionale che si inquadra nell'ambito del processo di riforma dei servizi sanitari pubblici (D.L.502) e di attuazione delle disposizioni legislative previste dall'articolo 14. L'obiettivo del testo è quello di fornire un contributo metodologico utile alle aziende sanitarie per l’allestimento o per il miglioramento di un sistema per la gestione dei reclami. Il documento è rivolto ai dirigenti e agli operatori dell'istituzione pubblica sanitaria e, in particolare, a quelli tra di essi che si trovano a farsi carico di responsabilità di management del sistema di gestione dei reclami e di contatto e interfaccia con l'utente. La metodologia seguita è quella già utilizzata per l'elaborazione di altri documenti* nell'ambito dello sviluppo della Carta dei servizi che si basa sul contributo partecipativo delle stesse strutture decentrate del sistema pubblico (regioni, ed aziende sanitarie). In effetti, il discorso sui reclami si inserisce, come più volte sottolineato nel testo, nella tematica più generale del miglioramento della qualità dei servizi. La prima fase del lavoro è stata la redazione di una prima piattaforma da parte di un gruppo multidisciplinario di esperti composto da rappresentanti del Ministero della Sanità e consulenti del Gruppo Finsiel. La stesura della piattaforma si è basata sulla revisione dei materiali di valutazione legati alla attuazione della Carta dei servizi nel S.S.N. e sulla realizzazione di alcune interviste con referenti regionali, Direttori Generali e Sanitari e referenti aziendali della Carta dei servizi (riportati nella tabella 1) che hanno fornito il loro importante contributo riguardo all'implementazione del reclamo all'interno dell'istituzione pubblica. Nella stesura della piattaforma si è fatto riferimento, inoltre, alla qualificata esperienza di conduzione di sistemi di gestione dei reclami condotta in Gran Bretagna (vedi bibliografia). Per quanto riguarda l'elaborazione degli aspetti più concettuali e teorici si è attinto a diverse fonti bibliografiche riportate alla fine del documento. * è questo il quarto laboratorio dopo: “Come definire e utilizzare gli standard di qualità”, “Come comunicare la Carta dei servizi e i suoi contenuti” e “Come coinvolgere il personale sulla Carta dei Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Pag. 7 I LABORATORI 4 - Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze Una volta ultimata la piattaforma, è stato richiesto ai referenti regionali per la Carta dei servizi di indicare alcune aziende della propria regione scelte come rappresentative delle diverse realtà locali al fine di sottoporre loro la piattaforma e riceverne in cambio dei contributi diretti. Le aziende che hanno partecipato sono riportate nella tabella 2. I contributi richiesti ai rappresentanti aziendali sono stati di due tipi: opinioni e commenti sulla chiarezza, completezza e utilità del testo e descrizioni di esperienze effettuate in merito ad alcuni punti cruciali della gestione dei reclami. Le risposte delle aziende sono state quindi molto utili per migliorare e arricchire con le loro esperienze il testo. Alcune di queste esperienze, più significative, sono state citate per intero nel testo stesso. Nell’ambito del presente documento si potranno, quindi, trovare dei riferimenti ad aziende sanitarie in merito ad aspetti specifici del sistema di gestione dei reclami. Tali citazioni hanno l’obiettivo specifico di indirizzare, chi fosse interessato alla particolare esperienza, direttamente a chi tale esperienza ha maturato. L’obiettivo finale è quello di costruire una rete di scambio informativo in modo che le esperienze condotte dalle aziende siano messe a fattor comune dell’intero sistema. Un elemento emerso dall’analisi delle esperienze aziendali è l’eterogeneità delle condizioni organizzative interne e di contesto esterno che riflettono le diverse condizioni in cui le aziende sanitarie si trovano ad operare. Tale eterogeneità, insieme ad una normativa certo non esaustiva sull'argomento, ci hanno confermato la validità dell’approccio scelto per il presente testo. In effetti, spesso ci si è limitati a dare delle indicazioni metodologiche di carattere generale, accompagnate da riferimenti esperienziali delle aziende che hanno partecipato, piuttosto che delle linee operative specifiche e puntuali. Il presente documento va quindi considerato non tanto come un manuale tecnico operativo quanto come un contributo metodologico utile come punto di partenza per l'implementazione o per il miglioramento del sistema tenendo conto delle caratteristiche e dei bisogni della propria realtà aziendale. Il testo è organizzato in quattro capitoli. Il primo presenta una breve descrizione della situazione attuale di utilizzo dello sistema di gestione del reclamo all'interno servizi” Pag. 8 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze - I LABORATORI 4 della struttura sanitaria nazionale. Il secondo capitolo introduce alcuni elementi di riflessione teorica ed aspetti critici del reclamo, cercando in particolar modo di contestualizzare questo meccanismo di innovazione all'interno del ciclo della qualità dei servizi dell'azienda sanitaria. Il terzo capitolo affronta il problema della messa in atto di un sistema di gestione dei reclami nell'istituzione pubblica, prendendo in considerazione il duplice obiettivo che lo alimenta: fornire risposte rapide ed efficaci all'insoddisfazione dei singoli utenti e generare un processo di miglioramento integrale della qualità del servizio. Il quarto capitolo descrive infine alcuni strumenti che possono essere utili per garantire un monitoraggio costante ed una accurata valutazione del funzionamento del sistema. Vorremmo infine ringraziare tutti quelli che hanno contribuito alla stesura del testo e che sono elencati nelle due tabelle di seguito riportate. Tabella 1 - Interviste condotte prima della stesura della piattaforma (ottobre 96) REGIONE LOMBARDIA TOSCANA LAZIO EMILIA ROMAGNA VENETO AZIENDA NOMINATIVO USSL 37 - Milano Marina Di Ciacco Istituti Clinici di Perfezionamento Giuseppina Suriani / Osvaldo - Milano Cantoni / Massimiliano Sabatino USL 8 - Arezzo Stefania Massaini USL - Roma C Francesco Prost AO Arcispedale “S.Anna” Patrizia Fabbri Ferrara USL - Forlì Andrea Bolognesi AO - Padova Silvana Bortolami Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Pag. 9 Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze - I LABORATORI 4 Tabella 2 - Lettori aziendali e regionali che hanno contribuito al miglioramento della piattaforma REGIONE ABRUZZO AZIENDA Assessorato regionale USL - Lanciano/Vasto NOMINATIVO Domenico La Morgia Carlo Barrella / Vincenzo Orsatti / Antonio Esposito BASILICATA AO “S.Carlo” - Potenza USL 3 - Lagonegro USL 5 - Montalbano Jonico USL 1 - Venosa USL Centro Sud - Bolzano AO - Cosenza Assessorato regionale ASL NA4 - Pomigliano D’Arco Assessorato regionale AO “Arcispedale S.Anna” - Ferrara USL - Ferrara USL - Forlì USL 2 - Isontina USL - Roma C Assessorato regionale USL 2 - Savonese USL 5 - Spezzino Assessorato regionale AO Lecco - ICP Milano Raffaele Pastore Giuseppe Cascini Vincenzo Maida Nicolangela Marangelli Rosamaria Torghele Sante Ruggero Casella Anna Semmola Cecilia Sannino Elisabetta Frejaville Patrizia Fabbri Carla Lanfranchi / Ulrich Wienand Andrea Bolognesi Lucio Luison Francesco Prost Leandra Vicini Angela Bordino / Gian Franco Pallanca Giovanni Mariotti Ottavia Sacrestani AO Lecco - Laura Chiappa ICP Milano - Massimiliano Sabatino Angelo Cammarata Marina Di Ciacco BOLZANO CALABRIA CAMPANIA EMILIA ROMAGNA FRIULI LAZIO LIGURIA LOMBARDIA AO “S.Anna” - Como USSL 37 - Milano Pag. 10 TELEFONO 085/4535271 0872/703404944308-703447 0971/611111 0973/48528 0835/596220 0972/39445 0471/908924 0984/75298 081/7962531 081/3173007 051/283204 0532/295425 0532/235672 0543/731034 0481/592780 06/549324552 010/5485510 019/8405296-996 0187/533915 02/67653263 0341/489598 02/57991 031/585858 02/6621545 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze - I LABORATORI 4 REGIONE PIEMONTE* PUGLIA SICILIA TOSCANA VENETO AZIENDA Assessorato regionale AO “S.Anna”/OIRM - Torino AO “S.Croce” - Cuneo AO “S.Luigi Gonzaga” - Orbassano USL 2 - Torino USL 3 - Torino USL 4 - Torino USL 5 - Collegno USL 7 - Chivasso USL 9 - Ivrea USL 11 - Vercelli USL 12 - Biella USL 15 - Cuneo USL 16 - Mondovì USL 17 - Savigliano USL 19 - Asti USL 21 - Casale Monferrato ASL - Foggia 3 Assessorato regionale AO "V.Cervello" - Palermo Assessorato regionale USL 10 - Firenze USL 8 - Arezzo AO - Padova NOMINATIVO Carla Guidarini Giuseppe De Filippis Domenico Tangolo Amelia Camerlengo / Rosario Cortellessa / Lina Appiano Antonio Colucci Caterina Lo Presti Andrea Dani Alberto Zanobini / Adriana Favilla Massimo Amorini / Stefania Massaini Silvana Bortolami TELEFONO 011/4324813 011/3134355 0171/441048 011/9026679 011/7095409 011/4393843 011/2402221 011/4017271 011/9176504 0125/414258 0161/593848 015/3503704 0171/450221 0174/550205 0172/719570 0141/392863 0142/434372 0881/733566 091/6965612 091/6802877 055/4383164 055/2758200 0575/3051 049/8213200 * Per il Piemonte ci è pervenuto un lavoro di sintesi frutto di un gruppo di lavoro costituito da Carla Guidarini, Giuseppe De Filippis e Domenico Tangolo basato sui dati di gran parte delle aziende piemontesi (16 su 29). Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Pag. 11 Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze - I LABORATORI 4 Pag. 12 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze - I LABORATORI 4 1. IL SISTEMA DI GESTIONE DEI RECLAMI NELLE AZIENDE SANITARIE NAZIONALI (situazione a luglio 1996) A fine luglio ‘96 risultava introdotta formalmente, in oltre il 62% delle aziende sanitarie (e cioè in 186 aziende sanitarie sulle 299 che hanno risposto all’autovalutazione), una procedura per la gestione dei reclami e il 40% delle aziende dichiarava di adottare azioni di miglioramento a seguito della gestione dei reclami (120 aziende) [in Rapporto Nazionale di valutazione sul Programma di attuazione della Carta dei servizi nel Servizio Sanitario Nazionale, Dip. della Programmazione, Ministero della Sanità]. 300 adozione della procedura Numero di aziende 250 gestione a fini di miglioramento 200 150 100 50 0 Totale aziende (n = 299) Figura 1 - Numero delle aziende sanitarie che hanno dichiarato di aver adottato una procedura per la gestione dei reclami e di aver conseguentemente adottato azioni di miglioramento La situazione esistente a luglio ‘96 testimonia, quindi, una diffusa consapevolezza del valore che riveste, nella prima fase di adozione della Carta dei servizi da parte delle aziende sanitarie, la gestione di un sistema di reclami. Rispetto alla fase di analisi e utilizzo del sistema dei reclami a fini di miglioramento Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Pag. 13 I LABORATORI 4 - Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze interno, invece, il panorama si presenta piuttosto vario. Le esperienze vanno, infatti, dall’effettiva gestione a fini di miglioramento, pur senza aver formalizzato il sistema di reclami in una procedura (15 aziende hanno avviato azioni di miglioramento della qualità a seguito dell’analisi dei reclami), all’inesistenza di una reale analisi dei reclami raccolti dovuta al fatto, per alcune aziende, che il processo di gestione effettiva é appena iniziato (le USL 12 - Biella e USL 16 Mondovì dichiarano di trovarsi nella fase iniziale del circuito di miglioramento la gestione dei reclami deve innescare) e, in generale, alla presenza di alcune difficoltà. I problemi, posti in evidenza da alcune aziende, in questa fase iniziale di gestione dei reclami, possono essere così sintetizzati: • difficoltà culturali. Dal punto di vista aziendale esse sono legate al passaggio da una concezione del reclamo inteso come sistema punitivo, ad una funzionale alla crescita e al miglioramento dei servizi. “la maggiore difficoltà riscontrata é stata quella di porsi verso i cittadini non in modo difensivo e di autotutela ma di analisi del problema evidenziato...” USL - Imperiese “L’istruttoria é vista più come una funzione ispettiva che funzionale alla crescita e al miglioramento dei servizi, col rischio di penalizzare le persone senza modificare la procedura e/o il rapporto con l’utenza” USL - Avellino 2 “L’analisi dei reclami indica l’utilità di una comprensione dei motivi alla base dei disservizi: tale comprensione consente sia di valutare le responsabilità, sia di individuare nuove procedure perché non si ripresentino i problemi posti dagli utenti” ASL - Napoli 2 Le aziende sanitarie rilevano, inoltre, un forte ostacolo alla manifestazione del reclamo da parte del cittadino determinato da un atteggiamento sbagliato o da un sentimento di sfiducia sull’efficacia di questo strumento. “[...] va considerato il fatto che erogando l’USL prestazioni connesse con la salute, forse nei cittadini si fa strada un senso di soggezione ed un certo “fatalismo”, che li porta ad accettare violazioni di loro diritti con più rassegnazione che non in altre situazioni di contatto con la Pubblica Amministrazione.” ASL 16 - Mondovì Pag. 14 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze - I LABORATORI 4 “Si é notata, [...], in alcuni cittadini utenti una certa sfiducia rispetto all’efficacia di tale strumento ai fini della soluzione dei problemi segnalati.” AO “Mater Domini” - Catanzaro • poca chiarezza sul ruolo svolto dall’URP e mancanza di forme di coordinamento tra l’Ufficio e la struttura aziendale. “Andrebbe chiarito a livello di dettato normativo regionale il ruolo dell’URP; [...si sente la...] necessità di individuare forme di raccordo tra URP/Direzione/Servizi per attuare iniziative o individuare meccanismi diretti al superamento di eventuali disservizi” USSL 37 - Milano “[...la procedura di gestione dei reclami...] sarebbe più efficace se vi fosse più sensibilità e collaborazione da parte degli altri uffici” USL - Pentria • poca diffusione della conoscenza, presso gli utenti, della possibilità/opportunità di sporgere un reclamo. A questi problemi va aggiunto un nodo critico, comune a tutte le aziende, che riguarda l’esistenza di reclami sugli aspetti strettamente tecnici delle prestazioni erogate dall’azienda sanitaria. Nelle relazioni di autovalutazione, tuttavia non vengono dati dettagli (perché non richiesto direttamente) sulla gestione dei reclami di questo tipo né tantomeno sulle criticità incontrate. Le modalità di presentazione delle segnalazioni sono generalmente molto diversificate (telefoniche; via fax/posta o presentate personalmente). A tale riguardo, si rileva il dato positivo della flessibilità aziendale nell’accettare forme di presentazione diversificate del reclamo che manifesta la disponibilità a capire le esigenze del cittadino. E’ possibile, comunque, di fronte a esperienze così diverse, trovare “percorsi comuni” effettuati dalle aziende sanitarie. 1. La raccolta dei reclami Il 95% delle aziende sanitarie che hanno adottato una procedura formale per la gestione dei reclami (186) ha dichiarato, a luglio ‘96, di gestire internamente la raccolta (176). 66 aziende affidano questa fase anche ad altri organismi esterni Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Pag. 15 I LABORATORI 4 - Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze all’azienda (per esempio alle Associazioni di volontariato e tutela). 2. L’analisi del contenuto dei reclami I principali temi di reclamo, comuni in tutte le Aziende USL esaminate, risultano i seguenti (in ordine di frequenza): • lunghi tempi d’attesa per l’accesso ai servizi; • difficoltà di rapporto con gli operatori; • informazione scarsa o non corretta; • comfort alberghiero e strutture negli ospedali • procedure di pagamento del ticket; 3. Le risposte ai reclami Tutti i Regolamenti di Pubblica Tutela prevedono modalità e tempi per la risposta al cittadino. Molte Aziende USL prevedono, in aggiunta alle informazioni fornite al cittadino nel momento della manifestazione del disagio, anche l’invio di una risposta scritta sull’esito del reclamo. “Viene sempre e comunque inviata una lettera di ringraziamento e risposta al reclamante” USSL 37 - Milano Relativamente alla previsione di forme di rimborso, il funzionamento del sistema del bonus/malus all’interno delle aziende sanitarie ancora non é stato oggetto di precisi approfondimenti infatti tutte le aziende rilevano difficoltà ad attuare meccanismi di restituzione/ristoro. Molte di queste aziende, per esempio, aspettano direttive da parte delle Regioni (per esempio la ASL 2 - Avellino; la ASL 18 - Rovigo e la ASL 9 - Ivrea). Altre aziende incontrano, invece, difficoltà nell’applicazione concreta del sistema di bonus/malus. “Il meccanismo di risarcimento merita chiarimenti in merito ad alcune modalità organizzative. In particolare la Regione e/o il Ministero devono chiarire se il bonus implica trasferimento di denaro dalle casse dell’A.U.S.L. all’utente o configura un titolo del valore nominale di £. 50.000 che attribuisce al cittadino un credito fruibile al momento di richiesta di altre prestazioni (analogamente a quanto avviene nelle Ferrovie Statali)” Pag. 16 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze - I LABORATORI 4 ASL 3 - Centro Molise “Ad oggi, [...], non é stata data divulgazione della possibilità di fruire del diritto all’applicazione del bonus/malus nei casi previsti, non essendo ancora stati risolti i problemi organizzativi condizionanti la possibilità di gestione dell’istituto” ASL 1 - Torino “Nel contesto della ASL FG/3, caratterizzata da una massiccia presenza di soggetti disoccupati, inoccupati e comunque a basso reddito, il meccanismo del malus appare di difficile realizzazione [...]” ASL - Foggia 3 “E’ stato previsto nella Carta ma non ancora applicato. Le difficoltà maggiori nascono dalla riscossione del malus (difficoltà molto simili a quelle che abbiamo riscontrato nella formulazione di un sistema di esazione di multe per chi fuma in ospedale)” ASL 2 - Castrovillari 4. Il coinvolgimento delle Associazioni Relativamente al coinvolgimento delle Associazioni di volontariato nella gestione del sistema dei reclami, (“La gestione dei reclami coinvolge il Tribunale del Malato in percentuale superiore al 50%.” ASL 12 - Biella), le aziende sanitarie rilevano la presenza di buoni rapporti laddove già esisteva una tradizione di collaborazione (per esempio nella AO ICP - Milano). Rispetto al problema della costituzione di Comitati per l’analisi e la gestione comune dei reclami, le aziende segnalano queste difficoltà: ∗ definizione dei criteri di scelta delle Associazioni rappresentative; ∗ nomina del rappresentante regionale; ∗ necessità di operare raccordi tra indirizzi regionali e nazionali. In questa fase é risultato, a questo proposito, carente sia l’iniziativa specifica da parte della Regione che da parte del Ministero. Infatti, per esempio, le USL 3 - Torino, USL 16 - Mondovì, USL Imperiese e ASL - Napoli 2, hanno dichiarato essere in attesa di disposizioni regionali al riguardo. 5. Le iniziative regionali Diverse iniziative regionali sono orientate al supporto metodologico e alla rimozione di problemi gestionali incontrati dalle aziende durante la trattazione concreta dei Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Pag. 17 I LABORATORI 4 - Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze reclami. In tal senso si possono ricordare le esperienze delle Regioni Toscana, EmiliaRomagna e Friuli Venezia Giulia. In ognuna di queste esperienze é emersa, come prioritaria, la necessità di definire un sistema di classificazione comune dei reclami, almeno all’interno della stessa Regione, per favorire l’adozione di azioni di miglioramento gestionale attraverso l’analisi comparativa dei vari temi trattati e delle soluzioni adottate dalle diverse aziende. Lo scopo della tabella riportata a pagina seguente é quello di mettere a disposizione di tutte le aziende sanitarie alcuni dati, relativi ad aziende che hanno trattato un rilevante numero di reclami, sui seguenti aspetti: 1. numero di reclami ricevuti; 2. periodo di riferimento in mesi (relativo al punto 1); 3. numero di reclami trattati al mese (valore medio mensile di reclami raccolti); 4. adozione di una procedura formale (per esistenza di una procedura formale si é fatto riferimento all’adozione di un Regolamento per la trattazione dei reclami); 5. analisi dei reclami raccolti (per analisi si é inteso fare riferimento all’esistenza di una elaborazione dei reclami, successiva alla fase di raccolta, che evidenzi aspetti utili in vista dell’adozione di azioni di miglioramento); 6. adozione del bonus malus (questo meccanismo é stato ritenuto adottato laddove esistente almeno il bonus); 7. esistenza di Organismi Misti di Tutela. Pag. 18 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze - I LABORATORI 4 Tabella 3 - Analisi delle esperienze aziendali rilevanti secondo i dati del “Rapporto Nazionale di valutazione sul programma di attuazione della Carta dei servizi nel SSN” (situazione a luglio 1996) Numero Periodo di Num. Adozione di Analisi dei Adozione Esistenza di Azienda Regione reclami riferimento reclami una reclami del bonus Organismi ricevuti in mesi trattati al procedura raccolti malus Misti di mese formale Tutela AO “Arcispedale S.Anna” - Ferrara Emilia Romagna 2950 24 123 3 AO “S. Anna” - Como Lombardia 1500 12 125 3 3 3 AO - Padova Veneto 765 12 64 3 3 3 USL 10 - Firenze Toscana 398 12 33 3 3 3 USSL 26 - Milano Lombardia 300 6 50 3 3 3 USL - Roma C Lazio 250 12 21 USL 9 - Grosseto Toscana 245 12 20 USL - L'Aquila Abruzzo 244 7 35 USL 11 - Reggio Calabria Calabria 200 8 25 3 3 USSL 37 - Milano Lombardia 129 6 22 3 3 AO ICP - Milano Lombardia 126 4 32 3 3 AO “SS. Antonio, Biagio e A.” Piemonte 105 1 105 3 3 USL 8 - Arezzo Toscana 350 20 USL - Triestina Friuli V.G. 840 42 20 AO - Cosenza Calabria 700 10 70 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 Pag. 19 Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze - I LABORATORI 4 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Pag. 20 Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze - I LABORATORI 4 2. BASI CONCETTUALI Per inquadrare in forma corretta il tema del reclamo è necessario partire da un assioma fondamentale. Un sistema di gestione del reclamo deve essere concettualizzato ed applicato nel contesto di un progetto di miglioramento integrale della qualità dei servizi: Carta e Conferenza dei servizi, standard ed indicatori di qualità, indagini di soddisfazione, autovalutazione e sistema di gestione dei reclami sono tutti strumenti che possono e devono essere utilizzati dall'azienda sanitaria per realizzare delle innovazioni sostanziali nella gestione e trasformare il rapporto con l'utenza. In effetti.... ...il reclamo non è da considerare un fine - per quanto essenziale sia la risposta risolutiva data all’utente che reclama un suo diritto - ma soprattutto uno strumento volto all’attivazione di un percorso più ampio di miglioramento della qualità del servizio che quindi non cerca il responsabile, ma si volge all’intero processo organizzativo per riprogrammarlo in maniera più rispondente ai bisogni dell’utente AO “V.Cervello” - Palermo Si tratta di far avanzare, come viene rappresentato nella figura (a pagina seguente), la struttura sanitaria su un terreno che va dalla qualità desiderata alla qualità percepita passando attraverso la qualità progettata e quella erogata: un percorso culturale e pratico di "ascolto dell'utenza", che deve coinvolgere tutta l'azienda sanitaria. In questo ambito esistono strumenti di lavoro come l'indagine di soddisfazione (e gli interventi di reingegnerizzazione che ne seguono) che, se istituzionalizzati ed applicati in forma periodica e costante nella struttura aziendale, permettono un orientamento della gestione ai bisogni espressi dal cittadino. Nella figura viene anche descritta la collocazione del reclamo all'interno di questo ciclo della qualità che deve caratterizzare l'azione aziendale. In questo contesto il reclamo, per quanto con una connotazione fortemente negativa, rappresenta un indicatore preciso dei giudizi dell'utente sulla qualità del servizio erogato. Un sensore, o un segnale d'allarme, che tasta il polso dell'insoddisfazione (anche di quella inespressa, che non si manifesta in un reclamo) e che mette in luce la disponibilità dell'azienda ad avviare da una parte i necessari meccanismi di comunicazione e "compensazione" con il cittadino e, dall'altra, i correttivi interni sulla struttura che permettono il non ripetersi delle situazioni di disservizio. Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Pag. 21 I LABORATORI 4 - Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze Cittadini Utenti Qualità desiderata Qualità progettata Qualità percepita Qualità erogata Azienda STRUMENTI Reclami Indagini di soddisfazione Auto valutazione Carta dei Servizi Sanitari Conferenza dei servizi Standard di qualità Indicatori Art. 14 Figura 2 - Il processo della qualità Creare un sistema di reclami all'interno di un'azienda significa, innanzitutto, dotare l'organizzazione di uno strumento sensibile a rilevare e a rispondere rapidamente alle situazioni di disagio e insoddisfazione vissute dal cittadino utente. In questo senso, gestire in modo efficace i reclami significa dotarsi di "sensori" che mettono in evidenza in modo tempestivo i punti deboli nei vari livelli della struttura, offrendo possibilità altrettanto tempestive di recupero e correzione. L’azienda sanitaria che acquisisce la capacità di identificare e correggere i disservizi in tempi brevi e di adottare misure atte a prevenire situazioni recidive, avrà - anche in tempi brevi - un ritorno molto importante in termini di immagine nei confronti del cittadino. In questo modo il sistema di gestione dei reclami oltrepassa l'ottica giuridicoburocratica e sanzionatoria con la quale era stato finora interpretato nel servizio pubblico e si costituisce in un meccanismo di tutela che punta in primo luogo al miglioramento continuo del servizio e alla soddisfazione dell'utente. Pag. 22 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze - I LABORATORI 4 2.1 DEFINIZIONE DEL RECLAMO Ogni azienda sanitaria che intenda allestire un sistema di gestione dei reclami dovrebbe iniziare con il dare una definizione univoca al concetto di reclamo, poiché questo è il primo passo per ottenere una base comune, almeno linguistica, tra tutti gli attori interessati: azienda, direttore generale, URP, cittadini, personale aziendale. Esistono diverse definizioni possibili, a partire da quella del vocabolario Zingarelli (ed. 1996) dove alla voce reclamare si legge: [vc. dotta, lat. reclamãre ‘gridar contro’, comp. di re- e clamãre ‘gridare’] A v. intr. protestare mediante lamentele o reclami: r. contro un provvedimento ingiusto, presso l’autorità, nei confronti di un’azione arbitraria. B v. tr. Chiedere con forza ciò che si deve avere o di cui si deve poter disporre: r. i propri diritti, il pagamento di q.c., lo stipendio arretrato. SIN. Esigere, pretendere. Questa definizione è utile per comprendere le diverse accezioni semantiche della parola reclamo. Nel caso di un’azienda sanitaria, tuttavia, non si tratta di dare una definizione teorica del termine reclamo, quanto piuttosto di individuare una modalità utile per selezionare, tra tutti i contatti che si instaurano tra cittadini e gli uffici dell’azienda, quelli definibili come reclami. In questo senso è opportuno che ciascuna azienda elabori una propria definizione che sia adatta ad essere utilizzata in qualsiasi circostanza e con riferimento a ciascun servizio da essa erogato. Una definizione operativa che ci sembra particolarmente utile e gestibile è quella suggerita dalla "The citizen’s charter complaint task force": Un reclamo è qualunque espressione di insoddisfazione che richieda una risposta. Questa definizione è peraltro già utilizzata da diverse aziende sanitarie le quali, in via generale, seppure non adottando una definizione codificata, lasciano al cittadino la libertà di decidere nel senso che se un utente si rivolge all’azienda con l’intenzione di sporgere un reclamo, quello è sicuramente un reclamo a prescindere da ogni altra considerazione. Alcune aziende trovano che sia preferibile mettere in evidenza la dimensione positiva del ruolo svolto dal cittadino utente nel presentare, oltre ai reclami, suggerimenti e Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Pag. 23 I LABORATORI 4 - Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze proposte: “...il limite della definizione del reclamo della nostra Azienda e di quella data nel testo è nell’intrinseca rilevazione solo negativa svolta dal cittadino utente. Sarebbe opportuna una "estensione" del valore del reclamo come possibilità di proposta critica anche in positivo, non solo a partire da una personale condizione di insoddisfazione, diretta o indiretta ma anche da osservazioni critiche o suggerimenti su operatività semplicemente rilevate disfunzionanti o comunque migliorabili, pur non producendo disagi o limiti di erogazione dei servizi e dell’assistenza. (ad es. proposte di cambiamento di una fascia oraria o l’apertura di un Servizio su un territorio)” ASL NA4 - Pomigliano D’Arco “...vi sono casi in cui il reclamo non richiede una risposta Si suggerisce la seguente definizione: Il reclamo è la richiesta esplicita o il suggerimento implicito al miglioramento continuo del servizio offerto". AO “S.Anna” - Como Altre, invece, intendono evidenziare l’aspetto dialettico del rapporto tra Azienda e cittadino che presenta il reclamo: “...è rischioso dare per scontato che in ogni caso il reclamante ha ragione: spesso si tratta di reclami; legati alla cattiva lettura della data e dell’ora dell’appuntamento, in altri di errori legati al cittadino............Si può uscire da slogan quali il cliente ha sempre ragione ed entrare in una dialettica adulta nel rispetto reciproco dei ruoli”. Regione Lombardia / ICP - Milano / AO - Lecco Naturalmente una definizione che sottolinei l’utilità del reclamo come strumento positivo di miglioramento non trascura, ma traduce in strumento gestionale la specifica funzione di tutela dei diritti rappresentata dall‘accogliere le istanze del cittadino-utente, così come viene ricordato dall’USL di Lanciano/Vasto. “Considerare il reclamo solo o prevalentemente un mezzo per il miglioramento del servizio è in linea con gli orientamenti culturali predominanti, ma si finisce così per ignorare la valenza di protesta-denuncia del reclamo stesso, senz’altro più difficile da gestire in quanto volto a rimuovere o fare giustizia di violazioni più o meno gravi”. USL - Lanciano/Vasto Dare una definizione, il meno restrittiva possibile, appare utile sotto diversi profili: • Responsabilizzazione nei confronti del cittadino: l’azienda si assume la responsabilità di rispondere e di chiarire quindi la sua posizione sempre e comunque anche se la manifestazione di disagio potrebbe non riguardarla direttamente (ad esempio un reclamo sull’onerosità dei ticket) o se il disservizio segnalato non sussiste; • Coinvolgimento di tutti i servizi: nella definizione non si fa cenno alle modalità di Pag. 24 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze - I LABORATORI 4 presentazione/risposta, questo sottintende che l’espressione di insoddisfazione può essere raccolta esattamente dove si manifesta; • Eliminazione di classificazioni ex ante: viene data pari dignità, attraverso un’unica definizione, a tutte le espressioni che vanno dalla "lamentela" alla "denuncia"; • Assenza di rigidità: il cittadino non corre il rischio di sentirsi dire di aver "sbagliato" nel definire ciò che intendeva fare ("questo non è un reclamo, ma una segnalazione" e così via) e il personale aziendale avrà un certo margine di manovra nella raccolta/gestione. Ancora dalla "The citizen’s charter complaint task force": "...se un cittadino ha trovato il coraggio per lamentarsi di un disservizio, quella persona probabilmente non avrà alcuna voglia di discutere di problemi semantici o di ipotetiche definizioni... Il segreto è di non essere troppo rigidi nel definire cosa sia un reclamo. Ciò consentirà al vostro personale di disporre di un certo margine di manovra". E’ opportuno sottolineare, infine, l’impegno preso, nella stessa definizione, a dare risposta a ciascun reclamo presentato. Perché questo sia possibile e non costituisca un mero invio di una lettera standard qualsiasi sia l’argomento posto all’attenzione dell’azienda da parte del cittadino occorre strutturare un reale processo di gestione del sistema di raccolta dei reclami. Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Pag. 25 I LABORATORI 4 - Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze 2.2 VALORE E DISVALORE DEL RECLAMO Abitualmente, il reclamo é vissuto nelle aziende sanitarie e, più in generale nelle pubbliche amministrazioni, come qualcosa da evitare a tutti i costi, in quanto costituisce una denuncia di gravi mancanze dell’organizzazione e/o del singolo addetto, ovvero una critica umiliante nei confronti di chi cerca di svolgere al meglio il proprio lavoro. Questa accezione eccessivamente negativa che viene attribuita al reclamo porta frequentemente le amministrazioni pubbliche a considerare che l’assenza di reclami costituisca un’evidenza di servizi di buona qualità e che pertanto rappresenti un importante obiettivo da raggiungere. E’ però utopistico immaginare un’organizzazione pubblica che sia esente da critiche da parte dei suoi utenti, così com’è difficile pensare che un’azienda sanitaria possa impostare delle azioni di miglioramento della qualità, senza tenere conto dell’opinione degli utenti, soprattutto senza ascoltare coloro i quali si dichiarano insoddisfatti ed esigono una risposta. In quest’ottica, i reclami, se opportunamente raccolti ed analizzati, costituiscono una risorsa di grande valore per l’organizzazione pubblica, rappresentando un’occasione preziosa per identificare e correggere gli errori, migliorare la qualità dei servizi offerti ai cittadini ed aumentare la loro fiducia. L’organizzazione che investe nell’istituzione di un sistema di gestione dei reclami, mostra di voler valutare i propri servizi a partire dall’opinione dei cittadini. Chi presenta un reclamo, infatti, compie un gesto attivo di partecipazione diretta e costruttiva, dimostrando la sua fiducia nell’istituzione. Quest’ultima, per dimostrare di essere in grado di meritare questa fiducia, deve a sua volta identificare e riconoscere i suoi errori e garantire che vengano messe in atto azioni migliorative. Se questo avviene, la tutela dei diritti del singolo porta a significativi miglioramenti per la collettività. Istituire un sistema di gestione dei reclami garantisce quindi opportunità di crescita, all’azienda che vede aumentate le sue capacità di ascolto, di coinvolgimento, di correzione dei disservizi e di miglioramento qualitativo. Dimostrare di possedere tali capacità, significa garantire ai cittadini che le loro considerazioni saranno prese in seria considerazione e che le modalità di erogazione dei servizi possono quindi essere Pag. 26 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze - I LABORATORI 4 migliorate. Queste rappresentano le condizioni essenziali per far crescere, negli utenti, un sentimento di fiducia, che può rappresentare uno degli obiettivi più importanti da perseguire da parte di un’azienda sanitaria. Presentazione Reclami + + Miglioramento del servizio Fiducia + Circolo Virtuoso Figura 3 - Il circolo virtuoso della gestione dei reclami Per innescare il circolo virtuoso che porta il cittadino alla presentazione dei reclami e quindi al miglioramento del servizio è però necessario superare molte difficoltà e nodi critici che, come vedremo, sono legati tanto alle radicate tradizioni autoreferenziali e burocratiche del sistema sanitario del nostro paese come alle idiosincrasie dell'utente che ha ormai acquisito una radicata cultura di sfiducia verso le istituzioni del sistema pubblico. Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Pag. 27 I LABORATORI 4 - Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze 2.3 LA CRITICITÀ DEL RECLAMO PER I CITTADINI Il processo attraverso cui il cittadino pone all’attenzione di un’azienda sanitaria uno stato di disagio o di insoddisfazione non è così immediato e semplice come si potrebbe pensare. In primo luogo bisogna ricordare la situazione delicata del reclamo, ed in generale del rapporto utente-istituzione, all'interno della sanità. Questo rapporto è caratterizzato da una forte asimmetria e subalternità: la relazione di asimmetria e subalternità si produce sia per il forte squilibrio di conoscenze e di potere che esiste tra il cittadino e l'operatore tecnico professionale, sia per il prevalere nell'istituzione di una logica "burocratica" che finisce per mettere in secondo piano i bisogni del cittadino, sia infine per la intrinseca fragilità e debolezza della condizione dell'utente nella struttura sanitaria: pensiamo a quelle persone che devono sopportare patologie gravi che mettono a repentaglio la loro esistenza, a quelle soggette a malattie terminali, agli anziani ecc. Questa situazione si aggrava all'interno delle cosiddette fasce "deboli" o marginali della popolazione che, in generale, non riescono a canalizzare i propri bisogni, all'interno di una relazione costruttiva con gli operatori sanitari ed, in particolare, con i medici. Una efficace sintesi dei punti critici suesposti viene rappresentata dall’esperienza delle aziende della Regione Piemonte: “[I punti critici individuati sono:] a) paura di ritorsioni b) deficit culturale inteso sia come basso livello socio - culturale sia come scarsa cultura del reclamo e mancanza di conoscenza del contratto che sancisce i propri diritti come tali; c) deficit organizzativi e strutturali (mancanza di punti di riferimento per gli utenti, mancanza di personale, brevità di orari); b) sfiducia da parte del cittadino nell’utilità del reclamo”. Sintesi delle Aziende della Regione Piemonte In realtà, l’azienda sanitaria spesso non viene a conoscenza dei disagi provati dai cittadini: in molte occasioni gli utenti si limitano a subire il disagio, senza manifestarlo; altre volte, i canali e le modalità attraverso i quali i cittadini manifestano la propria insoddisfazione non sono corrette ed adeguate. In entrambi i casi, il processo di trasformazione del disagio in un reclamo formale non viene completato; in questo modo, il cittadino non otterrà la risposta in merito all’insoddisfazione provata, né l’amministrazione potrà mettere in atto le misure necessarie a correggere Pag. 28 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze - I LABORATORI 4 un eventuale disservizio. Affinché uno stato di disagio venga posto a conoscenza dell’amministrazione è necessario che il cittadino sia in grado di ricondurre l’evento che lo ha reso insoddisfatto a mancanze o errori da parte dell’azienda sanitaria. Solo dopo questa fase di "concettualizzazione", il reclamo potrà essere comunicato all'esterno. Come vedremo, sono diversi i fattori che possono entrare in gioco nell'ambito di questo processo di concettualizzazione/comunicazione e che possono quindi impedire una efficace formulazione del reclamo. Ciascuno di questi fattori incide in maniera diversa sul processo di espressione del reclamo, dando luogo a due tipologie principali di criticità: a) una carente espressione del reclamo, laddove il cittadino non riesce a concettualizzare o manifestare il suo stato di insoddisfazione interiore o ne concettualizza o esprime soltanto una parte; b) un’espressione non adeguata dell'insoddisfazione, fatta cioè in maniera non congrua al contesto, che vanifica gli effetti positivi che può avere il reclamo in un ottica di miglioramento continuo dell'azienda e di ascolto delle opinioni dell'utenza. Cerchiamo quindi, in primo luogo, di vedere quali sono i fattori che determinano la mancata espressione del reclamo dal punto di vista dell'utente. La sfiducia nei confronti dell’istituzione è uno degli elementi più forti che determinano una carente espressione del reclamo. Agli occhi di molti cittadini utenti, l'immagine della pubblica amministrazione è quella di una situazione caotica, nella quale non si riesce più a garantire i servizi ai cittadini, e dove le possibilità che il reclamo abbia un qualche esito positivo sono minime o nulle. In effetti... “ ...la corretta cultura del reclamo deve ancora essere costruita nel cittadino, il quale talvolta si lamenta per situazioni oggettivamente non connotanti la configurazione di un disservizio e giustificabili da un punto di vista organizzativo . E ciò viene fatto esclusivamente in quanto il cittadino contribuente si sente oppresso dal sistema tributario, e riversa tutta la propria rabbia nei confronti di un servizio pubblico che, a differenza di altri coinvolge un settore particolarmente importante quale quello della salute”. USL 8 - Arezzo Un altro fattore che inibisce la concettualizzazione e l'espressione dei reclami è la mancata consapevolezza, da parte dei cittadini, di quali siano i propri diritti. In base ad una tradizione in cui alle aspettative o bisogni individuali vengono spesso Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Pag. 29 I LABORATORI 4 - Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze anteposte la logica amministrativa della correttezza formale, i cittadini stentano a riconoscere i propri diritti nei confronti della pubblica amministrazione. Secondo questa logica l’applicazione delle regole e delle procedure amministrative o la subordinazione alla norma rappresentano l'unica forma di garanzia istituzionale, anche a costo di provocare disagi ai cittadini. Questa cultura burocratica è molto diffusa, e fa sì che l'utente, in virtù di un "senso di inferiorità" nei confronti della pubblica amministrazione, spesso accetti di buon grado, o comunque giustifichi, molte situazioni sgradevoli e sicuramente evitabili. Come sottolinea l’AO di Ferrara, tale cultura è fortemente radicata in larghe fasce di popolazione: “Gli ostacoli che i cittadini probabilmente incontrano nella presentazione dei reclami vanno identificati con la cultura diffusa della autoreferenzialità delle strutture pubbliche che si ripercuote sul cittadino che non si sente "libero" di esprimere giudizi e che non è ancora stato sufficientemente coinvolto nel cambiamento facendolo sentire come "protagonista" utile e stimolante per l’Azienda stessa”. AO “Arcispedale S.Anna” - Ferrara Un altro fattore di natura culturale e psicologica che costituisce una barriera ad un’aperta manifestazione del reclamo è costituito dalla paura delle ritorsioni. Soprattutto in un ambito delicato come quello dei servizi sanitari, il timore che quanto detto possa causare delle ripercussioni spiacevoli su di sé o sulla persona a nome della quale è stato espresso il reclamo, costituisce sicuramente un deterrente per la sua esternazione. La paura della "vendetta" ha come presupposto implicito la visione della gestione del reclamo in chiave punitiva, come un sistema volto alla individuazione della colpa ed alla punizione dei responsabili, piuttosto che alla soddisfazione del cittadino e al miglioramento del servizio: "se io reclamo, il responsabile viene punito, e lui si vendicherà". Lo stesso tipo di interpretazione del reclamo in chiave punitiva, ma in un’ottica diametralmente opposta, talvolta fa sì che, in base ad un atteggiamento di "solidarietà con l'operatore", un legittimo reclamo non venga espresso dall’utente. La paura che il presunto responsabile del disservizio venga punito, magari duramente, fa scattare meccanismi paternalisti di copertura, o talvolta vere e proprie situazioni di "omertà". La prevalenza di uno o più fattori di criticità è fortemente influenzata dalle specificità culturali e sociali delle diverse realtà aziendali: Pag. 30 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze - I LABORATORI 4 “Il primo fondamentale ostacolo è di ordine culturale: il cittadino è storicamente orientato a trovarsi una referenzialità, prima ancora, a volte di sperimentare una situazione di disagio. Insomma sembra che senza un tutoraggio preferenziale non si abbia nemmeno il coraggio di entrare in un Servizio Pubblico ( una sorta di operatore referente scelto per conoscenza diretta!)”. ASL NA4 - Pomigliano D’Arco I principali fattori critici da superare sono quelli legati alla soluzione di problemi strutturali ed organizzativi per la quale sono coinvolti più settori e più unità operative. AO “S.Anna” - Como “...gli ostacoli che si incontrano nella presentazione dei reclami fanno riferimento: • alla paura di poter far del male all’operatore, alla solidarietà con l’operatore, • alla sfiducia dei cittadini/utenti nei confronti della struttura, • alla mancata informazione sull’organizzazione aziendale, • alla mancata consapevolezza da parte dei cittadini/utenti dei propri diritti/doveri, • al senso di impotenza nei confronti della struttura”. USL 1 - Venosa “....nella nostra cultura c’è la cosiddetta paura delle ritorsioni. Gli utenti spesso decidono di conservare l’anonimato oppure rifiutano la formalizzazione scritta optando per una semplice esposizione verbale. Il fenomeno è maggiormente diffuso nelle piccole comunità di provincia dove il grado di conoscenza e di dipendenza relazionale è più elevato che nelle città”. ASL - Foggia 3 L’inibizione da parte del cittadino a manifestare un reclamo può quindi anche essere determinata dalla vergogna, o dal timore che casi personali e riservati, in assenza di garanzie di riservatezza, finiscano sulla bocca di tutti. Esistono infine i problemi che possono insorgere per specifici problemi di natura etnica o sociale; essi colpiscono i cittadini appartenenti alle cosiddette "fasce deboli" (basso livello di scolarizzazione, extracomunitari, portatori di handicap, ecc.) che possono avere delle difficoltà nella relazione con la struttura sanitaria e, in particolare, ad esprimere correttamente uno stato di insoddisfazione. In questo senso, per allestire un sistema efficace di gestione dei reclami occorre in primo luogo abbassare la "soglia", al di là della quale il disagio avvertito si converte in un reclamo. Le criticità finora espresse spingono all’innalzamento della soglia, a rendere cioè più difficile per il cittadino, il manifestarsi del reclamo. A fronte di queste criticità Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Pag. 31 I LABORATORI 4 - Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze l’azienda può porre in essere delle azioni correttive che tendono a bilanciare l’effetto delle criticità abbassando la soglia. Nelle esperienze che seguono ne vengono riportati alcuni esempi: “I fattori critici da superare sono stati: 1. la scarsa conoscenza da parte dei cittadini di poter e dover esprimere il reclamo 2. lo scarso coinvolgimento dei professionisti che vivono il reclamo come un qualcosa di punitivo e non hanno maturato invece il concetto nuovo di reclamo come evidenza di disservizio o disfunzione da trasformare in opportunità di cambiamento 3. difficoltà di individuare referenti e sedi Aziendali cui far pervenire il reclamo. Le soluzioni date ai problemi sono state l’apertura dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico, la sua pubblicizzazione e l’assegnazione di personale a tempo pieno che affronta e risolve i problemi risolvibili nell’immediatezza e si impegna a fornire comunque risposte in tempi brevi favorendo quindi la nascita e lo sviluppo di un clima di partecipazione/collaborazione reciproco tra i cittadini e l’istituzione”. AO “Arcispedale S. Anna” - Ferrara “...fattori critici da superare si dividono su due fronti: 1. Internamente all’azienda, esiste ancora una certa difficoltà ad accettare il reclamo come un incentivo al miglioramento delle prestazioni erogate, per cui anche l’URP è a volte scambiato per un ufficio ispettivo o con mansioni punitive e ciò rende ancora attualmente difficile la collaborazione. 2. Nei rapporti con l’utenza, in alcuni casi ancora piuttosto frequenti, si rileva una certa mancanza di chiarezza del ruolo dell’URP, che va dall’attribuzione di poteri assoluti per la soluzione di tutte le problematiche che vengono presentate, alla totale sfiducia sull’utilità della segnalazione presentata. Ad entrambe le problematiche si sta operando in seno all’azienda in modo da fornire una corretta informazione sulle funzioni dell’URP a tutti gli operatori, tramite seminari ed incontri mirati, in modo che tutti siano in grado anche di fornire una corretta informazione agli utenti. Nei confronti dei cittadini, un miglioramento dell’informazione , tramite una riedizione aggiornata della Carta dei Servizi, a cui seguirà la formulazione di un depliant informativo, estratto dalla stessa”. USL 2 - Savonese Se talora il disagio provato dal cittadino non si traduce in una chiara espressione di insoddisfazione, in altre occasioni l’utente esterna la sua protesta attraverso modalità non adeguate. Pensiamo soprattutto a problemi legati all'emotività e alla aggressività che si possono accompagnare (e spesso si accompagnano) all'espressione del reclamo. Una manifestazione "esasperata" del reclamo trova diverse spiegazioni ed è comunque riflesso della sfiducia nei confronti dell'istituzione alla quale abbiamo già fatto riferimento. In primo luogo, molti cittadini non hanno soluzioni alternative a cui rivolgersi in caso di insoddisfazione o di incapacità dell’azienda di offrire un Pag. 32 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze - I LABORATORI 4 determinato servizio. I costi per l’assistenza presso strutture private sono spesso proibitivi; allo stesso modo, per la maggioranza degli utenti, sono grandi le difficoltà che si devono affrontare per rivolgersi ad un’altra azienda, esterna alla sua zona di residenza. In secondo luogo, va considerata la naturale emotività che suscita l'esperienza di disagi in un servizio così delicato come quello dell'assistenza sociosanitaria. Una reazione emotiva è piuttosto comprensibile di fronte a disservizi che mettono a repentaglio la propria salute o quella di persone care. L'espressione di chi manifesta la sua insoddisfazione può anche essere inadeguata perché, in base a dei presupposti culturali, il cittadino è portato a comportarsi in maniera aggressiva al di là del livello di frustrazione ed emotività esperita. E' abbastanza diffusa la convinzione che urlare, agitarsi, comportarsi in maniera aggressiva sia l'unico modo di combattere l'indifferenza degli operatori, l'unico modo per farsi sentire. Sia nel caso della carente espressione che in quest’ultimo di espressione non adeguata, la direzione verso la quale bisogna muoversi è quella del cambiamento di atteggiamento degli utenti ovvero quella della diffusione da parte dell’azienda di una corretta cultura del reclamo. E' questa sicuramente un'operazione complessa che richiede un lungo investimento di energie ma che è necessario affrontare per gestire in maniera efficace i reclami. Mettere in essere queste azioni correttive in modo efficace significa rompere il circolo vizioso che impedisce che i cittadini facciano giungere la loro voce all’azienda sanitaria. Il capitolo 3 di questo documento offre alcune indicazioni in questa direzione Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Pag. 33 I LABORATORI 4 - Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze 2.4 I FATTORI CRITICI DEL RECLAMO PER L’AZIENDA Per un’azienda sanitaria, instaurare e gestire un sistema di reclami efficace non é semplice. L’organizzazione sanitaria si trova, infatti, a dover affrontare e risolvere diversi punti critici legati, da una parte a fattori di cultura organizzativa, dall’altra alla presenza di vincoli strutturali in termini di organizzazione aziendale e di utilizzo delle risorse. 2.4.1 Criticità legate alla cultura organizzativa Spesso la cultura diffusa nelle organizzazioni sanitarie e (non solo quelle) relativamente al reclamo è intrisa di un atteggiamento difensivo e scettico. In base ad una visione limitativa, in cui si tende a interpretare il reclamo in termini personalistici molti operatori interpretano il reclamo come un attacco individuale all'operatore, che può sfociare in un provvedimento disciplinare. La "cultura della colpa", in cui le persone vengono criticate, e possono subire conseguenze negative, se sono oggetto di reclami, porta solo ad una situazione in cui il personale teme i reclami, cerca di nasconderli e li affronta in modo negativo o persino con ostilità. L’avversità del personale nei confronti del reclamo è però spesso frutto anche di un’inadatta circolazione delle informazioni. Gli operatori, infatti, non sempre vengono messi al corrente dei reclami che riguardano la propria unità organizzativa o, addirittura, la propria persona, e tanto meno vengono chiamati in causa per poter collaborare alla risposta al cittadino. Un ulteriore elemento spesso presente e che favorisce un atteggiamento di scetticismo negli operatori nei confronti del reclamo è la logica autoreferenziale, ancora oggi presente nelle aziende sanitarie, secondo la quale l’utente é un soggetto passivo, che deve semplicemente assoggettarsi alle regole ed ai procedimenti della struttura. In una logica di questo tipo, dove le esigenze del cittadino (e, talora, anche i suoi diritti), vengono messe in secondo piano rispetto alla conformità alle regole, le manifestazioni di disagio appaiono inutili se non addirittura un ostacolo per il corso della vita aziendale, poiché esse "disturbano" lo svolgimento delle attività prestabilite Pag. 34 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze - I LABORATORI 4 che l'operatore é tenuto a svolgere. Un altro fattore di criticità del reclamo per l’azienda dal punto di vista della cultura organizzativa riguarda, in modo più specifico, l'importanza e la centralità degli operatori che sono a diretto contatto con il pubblico; troppo spesso, infatti, viene sottovalutato il ruolo degli operatori di front-line, la cui capacità di gestire le relazioni interpersonali é fondamentale per instaurare buoni rapporti con il cittadino utente. Gli operatori sono spesso insufficientemente sensibilizzati sull’importanza del proprio compito e sprovvisti della formazione adeguata per svolgerlo nelle modalità più adatte. In questo particolare segmento di attività, senza una adeguata azione di formazione e sostegno, è infatti molto alto il rischio di burn -out degli operatori, esposti sia alle istanze dei cittadini sia alle eventuali tensioni e conflitti interni. 2.4.2 Criticità legate all’organizzazione aziendale Il sistema organizzativo esistente in un’azienda sanitaria costituisce un fattore strutturale che può condizionare in modo decisivo il grado di efficacia di un sistema di gestione dei reclami. E' dalle caratteristiche organizzative, infatti, che bisogna partire quando si elaborano le procedure di gestione interna, affinché il sistema non risulti incompatibile con l'organizzazione stessa. In generale si può affermare che le strutture sanitarie, così come in generale le istituzioni pubbliche, si caratterizzano per essere delle strutture chiuse, rigide, relativamente impermeabili al mondo esterno, dominate da un sistema di gestione e di procedure che non favorisce assolutamente il contatto e la verifica con il punto di vista dell'utente. L'eventuale ambiguità e poca visibilità dei livelli di responsabilità all'interno dell'organizzazione, ad esempio, rende pressoché impossibile rispondere al reclamo "presto e bene"; la mancanza di incentivi legati alla qualità dei servizi rappresenta un altro chiaro limite all'introduzione di innovazioni. “Infatti, se da una parte questi ultimi [gli operatori] oppongono forti resistenze al cambiamento, è pur vero, dall’altra, che sono pressati doppiamente dalle richieste dell’utente e dalle richieste dell’organizzazione. Trasformare la segnalazione del cittadino, che per definizione richiama un concetto negativo, in strumento utile all’operatore stesso, richiede l’identificazione di percorsi (anche meritocratici) tesi a capovolgere anni di appiattimento lavorativo e burocratizzazione”. ASL - Foggia 3 “...l’organizzazione tende più facilmente a cercare/identificare un Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Pag. 35 I LABORATORI 4 - Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze responsabile piuttosto che a riflettere globalmente sull’accaduto: la presenza di un capro espiatorio permette infatti di scaricare le colpe su un solo componente del gruppo deresponsabilizzando tutti gli altri ed evitando di mettere in crisi metodi e procedure di lavoro e di comportamenti ormai consolidati e generalmente riconosciuti e condivisi. I principali fattori di criticità sono dunque da ricercare nella paura verso il cambiamento e nella necessità di rivedere, riprogrammare e in generale ripensare l’intero processo organizzativo, le strategie di sviluppo dell’Unità Operativa (quando ci sono), i comportamenti e le modalità relazionali”. AO “V.Cervello” - Palermo Bisogna aver chiaro, da questo punto di vista, che l'inserimento di un sistema di gestione dei reclami all’interno di un ciclo della qualità nell'azienda rappresenta una rottura radicale di questa logica che deve essere accompagnato da trasformazioni significative nel modo di funzionamento dell'organizzazione, dal management agli sportelli per le relazione con il pubblico. Questo processo di trasformazione, che comporta l’analisi delle contraddizioni del sistema a partire dal reale assunto della valenza del reclamo come input per il cambiamento incontrerà significative resistenze interne che con molta probabilità perdureranno anche nel tempo. Si tratta di porsi in un ottica di investimento a media-lunga scadenza che possa permettere un passaggio graduale e progressivo verso un'organizzazione "customer oriented" che superi le attuali difficoltà. 2.4.3 Criticità legate all’utilizzo delle risorse Le aziende sanitarie che, superando molti aspetti critici legati a fattori culturali o organizzativi, riescono a comprendere l’utilità dell’instaurazione di un sistema di reclami all’interno della propria struttura, devono superare un ulteriore ostacolo per raggiungere le condizioni di piena operatività. Un sistema di reclami infatti, per produrre risultati efficaci, richiede investimenti in termini di risorse umane e strumentali. E’ illusorio pensare che una semplice riorganizzazione degli spazi e la redistribuzione delle funzioni di qualche operatore sia sufficiente per allestire un sistema di gestione dei reclami. Instaurare un sistema di reclami significa, per prima cosa, crederci. Crederci significa scommettere sul ritorno in termini di benefici di immagine, fidelizzazione e miglioramento del servizio. Ma l’esperienza insegna che questi benefici diventano Pag. 36 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze - I LABORATORI 4 reali solo a condizione di allestire un sistema "professionale", al quale si devono dedicare risorse ed energie. L’assenza di ambienti adeguati in cui accogliere e ascoltare i cittadini, una dotazione informatica inadeguata, la mancata disponibilità di operatori ben preparati per analizzare e monitorare i reclami, ad esempio, sono fattori che possono indebolire, fino a rendere del tutto inefficaci, i tentativi di mettere a regime un sistema di reclami. In ultimo, ma primo in ordine di importanza, l'investimento é in termini di quantità e qualità del personale impiegato. Oltre, infatti, alla necessità di poter disporre di un numero sufficiente di operatori, occorre poter disporre di personale preparato, al quale vengano dedicate adeguate risorse in termini di formazione e valorizzazione: • sulla gestione delle relazioni con il pubblico (formazione del front line, ); • sulla mediazione ( abilità a mettere in relazione soggetti diversi e spesso contrapposti) • sulla struttura organizzativa esistente (la necessità é quella di avere personale con un grado di visibilità molto alto su tutte le attività aziendali); • sulle tecniche di elaborazione e analisi delle informazioni; • sulle tecniche di progettazione delle azioni di miglioramento. Per concludere: “... l’operatore è una figura centrale e determinante nella cultura organizzativa, e rappresenta la condizione fondamentale per il cambiamento...”. AO - Padova Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Pag. 37 I LABORATORI 4 - Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze Pag. 38 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze - I LABORATORI 4 3. IL SISTEMA DI GESTIONE DEI RECLAMI 3.1 GLI OBIETTIVI Il reclamo rappresenta uno degli strumenti di un progetto aziendale orientato al miglioramento della qualità dei servizi che prevede una serie di misure parallele e complementari: indagini di soddisfazione, indicatori di qualità, autovalutazione ecc. In questo progetto l'opinione del cittadino sul servizio si trasforma nell'input fondamentale che orienta le decisioni strategiche del management. In quest'ottica gli obiettivi specifici del sistema di gestione dei reclami sono due: • Dotare l'organizzazione di uno strumento sensibile a rilevare ed a rispondere rapidamente alle situazioni disagio ed insoddisfazione espresse dal singolo utente Si tratta di valorizzare di mettere in atto un sistema di sensori della qualità percepita che accresca la relazione di fiducia del cittadino con il servizio e la comunicazione tra l'istituzione e l'utente. In questo contesto la risposta rapida e chiara al perché del disservizio rappresenta un fattore di compensazione "in sé" che valorizza l'esistenza di un impegno istituzionale sulla qualità che si esprime nella Carta dei Servizi. • Implementare un sistema di analisi dei reclami per orientare le decisioni aziendali relative al miglioramento della qualità dei servizi L'analisi dell'insieme dei reclami mette in grado l'azienda di identificare i punti deboli dell'organizzazione, correggere i disservizi, realizzare aggiornamenti formativi e programmare interventi di miglioramento di cui sarà beneficiario tutto il bacino d'utenza del servizio Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Pag. 39 I LABORATORI 4 - Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze 3.2 IL CONTESTO ISTITUZIONALE 3.2.1 La volontà politica istituzionale L’organizzazione di un sistema di gestione dei reclami non è subordinata, in via diretta, ad alcun vincolo di natura istituzionale e procedurale1. Ciononostante, è possibile affermare che l’esistenza o meno di alcune caratteristiche strutturali, organizzative e di processo all’interno di un’azienda sanitaria influiscono significativamente sul successo dell’intera gestione del sistema. In primo luogo, è determinante la volontà della dirigenza aziendale di investire sul sistema di raccolta e gestione dei reclami, quale risorsa strategica per orientare le proprie politiche di miglioramento della qualità dei servizi e dei rapporti con gli utenti. In questo senso va l’esperienza qui appresso riportata. “L’umanizzazione dei servizi e l’accoglienza sono stati i primi obiettivi individuati dalla dirigenza aziendale quali punti centrali della strategia aziendale ; conseguentemente la Direzione Generale ha prestato molta attenzione alla gestione dei reclami per rispondere, possibilmente rapidamente, ma soprattutto in modo assolutamente trasparente all’insoddisfazione espressa; l’analisi dei reclami è stata inoltre inizialmente utilizzata per individuare punti deboli dell’organizzazione (per es. procedure amministrative), correggere inutili differenziazioni ancora presenti tra strutture simili, aggredire situazioni che il personale neanche avvertiva come elementi di disfunzione o di scarsa trasparenza. L’adozione della Carta dei servizi, l’istituzione dell’URP e la relativa campagna di informazione ai cittadini ha reso esplicita all’esterno dell’Azienda la volontà della Direzione Generale di considerare il cittadino, e quindi tutte le sue espressioni di soddisfazione/insoddisfazione, una risorsa fondamentale nel progetto di riorganizzazione e di trasformazione dei servizi garantiti”. USL - Roma C Il riconoscimento della dirigenza è inoltre un fattore indispensabile per rafforzare l’immagine dell’URP, conferendogli visibilità, credibilità e autorevolezza sia nei rapporti con il contesto aziendale che nei rapporti istituzionali, come rileva l’azienda di Foggia: “...Ci rendiamo conto che il sistema dei reclami non gode ancora della visibilità dovuta, tuttavia esistono elementi di forza attorno ai quali lavorare per ottenere dei miglioramenti. In questo senso l’appoggio della direzione generale e una crescente strategia di coinvolgimento interno intrapresa 1 In questo caso ci riferiamo alla "forma organizzativa", non al principio di introduzione del reclamo nell'azienda sanitaria che è sancito dall'articolo 14. Pag. 40 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze - I LABORATORI 4 dall’URP, incominciano a dare risultati sul piano della credibilità e della fiducia”. ASL - Foggia 3 I sistemi per la gestione dei reclami, infatti, non sono pienamente efficaci se non godono del sostegno dei dirigenti di alto livello. Un Direttore Generale o un Direttore Sanitario che manifesti chiaramente il proprio interesse nella gestione dei reclami, vista come una componente importante dell’attività dell’organizzazione, produrrà degli effetti riscontrabili a tutti i livelli dell’organizzazione. In questo senso i dirigenti dovrebbero: • esaminare regolarmente le informazioni relative ai reclami; • intraprendere azioni correttive del servizio in base alle informazioni raccolte; • accertarsi che la gestione dei reclami diventi parte integrante dei piani aziendali e strategici dell’organizzazione e venga trattata nelle relazioni annuali. Per cominciare, i dirigenti possono mostrare il loro apprezzamento nei confronti di una buona gestione dei reclami, inviando messaggi chiari al personale in cui venga sottolineata l’importanza dei reclami e i benefici derivanti da una loro gestione efficace in termini della relazione con il pubblico e del clima lavorativo interno del azienda. Ecco un esempio di esperienza aziendale: “.....interventi diretti della D.G. tesi a sollecitare il personale ad interpretare il reclamo del cliente come un evento utile ad un progressivo miglioramento della qualità percepita del servizio; ... interventi di responsabilizzazione / formazione, svolta per gruppi di operatori di servizi omogenei, tesi a far maturare l’acquisizione delle nozioni sulla Carta. I corsi servono anche ad imparare a padroneggiare il concetto di reclamo visto come elemento utile al miglioramento della qualità percepita dei servizi”. USL 5 - Spezzino Tale "volontà politica" sarebbe opportuno si esprimesse a tutti i livelli istituzionali, sempre al fine di garantire un maggior successo alle iniziative aziendali. I Direttori Generali o, in loro sostituzione, i Direttori Sanitari dovrebbero quindi essere ritenuti personalmente responsabili di un efficace gestione dei reclami, e ciò dovrebbe essere rispecchiato negli obiettivi professionali e nelle valutazioni del loro operato da parte regionale. Un altro requisito che rende il sistema di gestione dei reclami maggiormente efficace Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Pag. 41 I LABORATORI 4 - Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze e incisivo consiste senza dubbio nella presenza di una Carta dei servizi aziendali. Infatti il cittadino, prima di poter presentare un reclamo, deve disporre di alcune informazioni, tra cui: • Servizi erogati e modalità di accesso agli stessi L'attività di informazione nell'ambito della Carta dei servizi (vedi volume 2 dei "Laboratori") offre a questo proposito uno strumento indispensabile affinché il cittadino sappia con precisione quali servizi sono erogati presso una determinata struttura e quali sono le modalità e i requisiti necessari per fruirne. In questo modo l’utente potrà agevolmente individuare il difetto di organizzazione che ha comportato il proprio disagio. Riguardo all’importanza di tale sezione nell’ambito della gestione dei reclami bisogna sottolineare un altro aspetto: un’organizzazione che abbia censito tutti i propri servizi e le relative modalità di accesso avrà essa stessa un più elevato grado di consapevolezza dei propri meccanismi interni. Ciò faciliterà notevolmente la gestione dell’istruttoria e della risposta al singolo reclamo e l’analisi organizzativa successiva derivante dallo studio dei reclami pervenuti in un determinato periodo temporale. • Diritti e responsabilità La dichiarazione pubblica dei diritti degli utenti, quali la riservatezza delle informazioni che li riguardano, la cortesia del personale, il rispetto della privacy, ecc. eleva notevolmente il livello di consapevolezza del disagio subito e agevola la presentazione del reclamo, nonché rende il reclamo maggiormente efficace per individuare i punti critici dell’organizzazione. Le persone non dovrebbero inoltre essere informate solamente dei loro diritti in quanto fruitori di un servizio pubblico, ma anche delle loro responsabilità nell'utilizzo corretto dello strumento. Dovrebbero infine essere informate dell'ottica di miglioramento continuo (e non giuridico-burocratica) attraverso la quale si pretende sviluppare la gestione del reclamo all'interno delle aziende sanitarie. Ciò può essere fatto nel modo migliore attraverso una precisa dichiarazione nella Carta che deve essere comunicata all’utente al momento del contatto iniziale con i servizi aziendali. • Standard di servizio La sezione della Carta contenente gli standard dei servizi che l'azienda si impegna ad offrire, costituisce uno dei prerequisiti più importanti per la presentazione del Pag. 42 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze - I LABORATORI 4 reclamo. Delle aspettative limitate ed una scarsa comprensione di ciò che l'istituzione pubblica si impegna ad offrire indurranno le persone ad astenersi dal reclamare e determineranno un numero di reclami artificialmente basso. D'altra parte la presenza già radicata di un Ufficio Relazioni con il Pubblico (o comunque di un ufficio che ne svolga alcune delle principali funzioni) costituisce senz’altro una premessa importante per l’avvio di un sistema di raccolta dei reclami. Una condizione di successo appare infatti in primo luogo quella di una pregressa esperienza di apertura dell’azienda alla voce e alle esigenze degli utenti in termini meno problematici dal punto di vista culturali rispetto al reclamo (informazione e ascolto non codificato). Il fatto che l’azienda abbia già potuto fruire dei benefici derivanti da aver organizzato un ufficio di interfaccia con gli utenti può far sì che tutto il personale veda l’URP come un potente alleato per il miglioramento dei servizi e non come un corpo estraneo se non addirittura ostile all'insieme della struttura. In sintesi, quindi, per avviare un sistema di gestione dei reclami è utile partire dall’analisi del contesto operativo esistente, valutando quali sono le leve di successo esistenti da attivare e/o valorizzare. Tali leve possono consistere in uno o più dei requisiti evidenziati, ma occorre concentrare l’attenzione sulla creazione e sullo stimolo degli elementi di debolezza riscontrati e cercare di rimuoverli poiché solo attraverso la concomitanza delle situazioni elencate (volontà politica, Carta dei servizi, URP o ufficio equivalente integrato nella struttura) è possibile prevedere uno sviluppo positivo del sistema di gestione che, in mancanza di tali elementi, potrebbe costituire più che una risorsa per l’organizzazione un fattore generatore di conflitti interni ed un vero e proprio punto di crisi aziendale. 3.2.2 L'assetto organizzativo La capacità di raccogliere e analizzare i segnali provenienti dall’esterno dell’organizzazione e, in particolar modo, da coloro che usufruiscono dei servizi erogati è una condizione essenziale e di partenza per allestire un sistema di gestione dei reclami. Si tratta di creare un sistema di tipo professionale in grado di gestire tutte Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Pag. 43 I LABORATORI 4 - Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze le fasi, ivi compresa l’identificazione dei problemi strutturali e procedurali e la proposta di azioni di miglioramento organizzativo. A tal fine occorre fornire risorse adeguate all’ufficio che sarà preposto alla gestione dei reclami per consentire al personale di fornire all’azienda sanitaria prodotti ad alto valore. E’ necessario che ogni azienda faccia una valutazione attenta circa la quantità necessaria di risorse per garantire tale adeguatezza; tuttavia, sotto il profilo qualitativo è possibile fornire alcune indicazioni basilari. La risorsa fondamentale di cui l’ufficio deve poter disporre è costituita dalla qualità del personale ad esso assegnato. Uno dei criteri da utilizzare, nella selezione del personale destinato ad incarichi in cui è prevista la gestione dei reclami, dovrebbe essere l’abilità dei candidati nella gestione dei rapporti interpersonali. Il secondo criterio è quello della conoscenza della struttura organizzativa nel suo complesso. Le persone che gestiscono i reclami dovranno, infatti, dialogare attivamente con ciascun reparto e ciascun servizio esistenti in azienda: una buona conoscenza dei meccanismi di funzionamento e del personale aziendale potrà sicuramente agevolare lo svolgimento della funzione istruttoria, il fornire risposte immediate ai cittadini, nonché l’individuazione delle maggiori criticità da cui deriva l’eventuale disservizio segnalato. All’interno dell’ufficio dovrebbero trovare, inoltre, spazio persone con capacità di analisi e gestione delle informazioni, anche a fini di progettazione di innovazioni migliorative della qualità dei servizi. Per quanto attiene la gestione delle risorse dedicate al sistema reclami, l’azienda dovrebbe costantemente prestare attenzione al fatto che il personale a diretto contatto con il pubblico ed, in particolare, coloro i quali sono dedicati alla ricezione dei reclami sono sottoposti a pressioni emotive, a volte, logoranti. E’ importante che venga fornito il massimo sostegno ai dipendenti per aiutarli a svolgere il loro lavoro: in quest'ottica sarebbe auspicabile consentire al personale incaricato della gestione dei reclami di interrompere periodicamente l’attività per svolgere altri incarichi all'interno dell'azienda. Pag. 44 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze - I LABORATORI 4 3.2.3 Il coinvolgimento degli operatori Per un adeguato funzionamento dei reclami è necessario garantire il coinvolgimento di tutti gli operatori, non solo di quelli che sono addetti direttamente alla gestione dei reclami ma dell'intero personale della struttura sanitaria. Come già affermato nel laboratorio "Come coinvolgere il personale" gli elementi di base per raggiungere questo obiettivo sono quattro: • far conoscere e condividere: dare a conoscere al personale e condividere il significato, gli obiettivi, le modalità e le responsabilità del sistema di gestione dei reclami.; • mettere in grado: ovvero permettere al personale di agire secondo quanto richiesto e quindi rimuovere i vincoli tecnici, professionali o organizzativi che impediscono di operare nel modo auspicato e di predisporre le azioni atte a superarli; • responsabilizzare: ovvero attribuire delle responsabilità ai singoli operatori in maniera che agiscano in vista di risultati e non semplicemente all'adempimento e al rispetto della procedura; ciò comporta un uso coerente e consapevole dello strumento della delega; • riconoscere: come immancabile corollario alla responsabilizzazione va particolarmente curato il riconoscimento (non necessariamente economico) come un indispensabile fattore di rinforzo. Il livello di coinvolgimento del personale sarà tanto più alto e più ampio quanto più l’azienda avrà lavorato per far conoscere il significato e i contenuti di ciò che intende perseguire con il sistema di gestione dei reclami, per consentire ai professionisti e agli operatori di operare di conseguenza, per responsabilizzarli, per dare riconoscimento dei comportamenti e atteggiamenti congruenti e dei risultati ottenuti. Solo il coinvolgimento permette di ottenere quell'atteggiamento favorevole che è necessario per garantire buoni risultati. In mancanza di questo è molto forte il rischio che il sistema di gestione dei reclami possa essere visto dal personale come un ulteriore adempimento normativo al quale rispondere, nel migliore dei casi, in maniera passiva. Nell’ambito delle esperienze Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari aziendali si delineano modelli di riferimento Pag. 45 I LABORATORI 4 - Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze diversificati: • formazione specifica sul meccanismo di gestione dei reclami del personale interessato (URP, Caposala, personale di front-office), attraverso incontri, diffusione di documenti esplicativi, divulgazione della rilevazione dell’attività di gestione dei reclami, monitoraggio dei risultati, come le aziende ASL NA4 Pomigliano D’Arco, ASL - Foggia 3, AO - Padova, USL 8 - Arezzo; • iniziative tendenti ad ottenere la più ampia informazione e partecipazione sui temi della Carta dei Servizi , con particolare riferimento alle attività inerenti alla tutela dei cittadini, come le aziende USL - Roma C e USL 10 - Firenze; • attività di formazione sistematica di tutto il personale sull’art. 14 del D.L. 502, sulle finalità della carta dei servizi e sulle funzioni dell’URP, come attuato dall’USL 2 - Savonese. 3.2.4 La partecipazione degli attori coinvolti In questo paragrafo si affronta il tema dei rapporti che esistono tra sistema aziendale di gestione dei reclami e associazioni di tutela e volontariato. Storicamente la gestione dei reclami è stata svolta all’esterno dell’organizzazione. Ciò ha comportato che le associazioni, nei confronti delle strutture sanitarie svolgessero, tra gli altri, un fondamentale ruolo di "dar voce e dignità al malcontento". Nel momento in cui il sistema sanitario prende coscienza dell’importanza dei canali di ascolto dei cittadini (siano essi soddisfatti o meno del servizio prestato) ed utilizza il reclamo non come inosservanza di una norma giuridico burocratica ma come partecipazione al miglioramento il ruolo delle associazioni è destinato a mutare radicalmente. Questo, fermo restando l’autonomia decisionale di ciascuna associazione o organismo di rappresentanza riguardo alla propria collocazione nei confronti del sistema sanitario stesso. Questo cambiamento, come fa notare l’USL di Firenze, può costituire anche un punto critico nel rapporto con le associazioni, le quali invece di considerare un risultato positivo la maggiore attenzione prestata dall’istituzione al cittadino, possono viverlo come una diminuzione della propria identità. Pag. 46 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze - I LABORATORI 4 Un’esperienza emblematica in tale senso è quella riferita dalla USL di Ferrara: “I rapporti col mondo del volontariato sono frequenti e ricercati dalla Direzione aziendale. Nonostante questo si verifica sovente una sorta di ingiustificato “conflitto di competenza” col TdM sulla raccolta e gestione dei reclami dei cittadini. Il TdM rivendica una posizione di preminenza nel settore, indubbiamente dovuta a meriti storici, ma che ora rischia di rendere problematica la collaborazione con la Dirigenza dell’Azienda USL, proprio sui segnali dei cittadini. La situazione sembra essersi aggravata con la creazione degli URP, verso i quali il TdM non lesina critiche e diffidenza. Non si può certo affermare che la cultura della contrapposizione stia lasciando il posto alla cultura della collaborazione nell’interesse degli utenti. Capita in alcuni casi, ad esempio, che sia negata all’operatore URP la possibilità di rivolgersi direttamente all’utente che sporge il reclamo tramite TdM. In tal modo non si favorisce il ruolo dell’URP, importante e nuovo per la nostra Pubblica Amministrazione, di interfaccia relazionale fra cittadino e istituzione, ruolo sancito dalle normative che hanno creato gli stessi URP”. USL - Ferrara E' quindi necessaria una riflessione su come questi mutamenti si riversano nei rapporti che le singole aziende hanno con le associazioni e gli organismi di rappresentanza. Prima ancora di entrare nel dettaglio della partecipazione al sistema di gestione dei reclami, è opportuno realizzare alcune considerazioni generali che possono essere così enunciate. • Per migliorare la capacità di ascolto dei cittadini, è opportuno mantenere un canale di comunicazione costantemente aperto con le loro organizzazioni poiché queste possono costituire una forma di mediazione delle esigenze dei singoli e quelle dell’organizzazione. Le associazioni, infatti, attraverso la conoscenza della "macchina" organizzativa possono esprimere le aspettative dei cittadini in forma maggiormente consapevole. • Per valutare la qualità dei servizi erogati ed il grado di apprezzamento delle azioni di miglioramento della stessa, ogni azienda ha la necessità di ottenere il parere e lo stimolo di soggetti esterni in grado di seguire non solo i singoli accadimenti ma, soprattutto, lo sviluppo nel tempo dei processi organizzativi. La naturale sede dove tali osservazioni trovano la necessaria concretizzazione è senza dubbio la Conferenza dei servizi (L.502/92 art.14). Per quanto riguarda il sistema di gestione dei reclami, il tema della partecipazione delle associazioni porta in luce problematiche piuttosto rilevanti. Un primo livello è costituito dal ruolo assegnato dalla normativa nazionale e da alcune disposizioni legislative regionali. I ruoli assegnati alle associazioni in materia di reclami sono: Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Pag. 47 I LABORATORI 4 - Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze • soggetti abilitati alla raccolta e alla presentazione dei reclami anche in forma collettiva (L.502/92 art. 14); • soggetti che, in quanto appartenenti ad organismi misti di tutela, sperimentano modalità di raccolta e analisi dei segnali di disservizio e vengono consultati in fase di istruttoria soprattutto in merito ai casi particolarmente delicati o complessi (Umbria - Commissioni conciliative, Emilia Romagna - Comitati misti consultivi); • soggetti che, in quanto appartenenti ad organismi misti di tutela, svolgono il riesame dei reclami nei casi di risposte aziendali tardive o ritenute insoddisfacenti da parte del cittadino che ha presentato il reclamo (Toscana - Commissione mista conciliativa); • soggetti che, in quanto appartenenti ad organismi misti di tutela, svolgono tutto il processo di gestione dei reclami (Lombardia). Nel primo caso - affidamento della raccolta o di parte della stessa - si può affermare che non esistono elementi teorici di conflitto con un sistema aziendale di gestione dei reclami. Anzi, è possibile ipotizzare che questo tipo di collaborazione possa portare notevoli vantaggi sotto il profilo dell’efficacia del sistema aziendale. Non è detto, infatti, che gli utenti dell’azienda sanitaria, siano necessariamente colti, sicuri di sé e fiduciosi nelle capacità aziendali di accogliere e dare risposta al reclamo. Di conseguenza possono aver bisogno o di un aiuto per presentare un reclamo o di farsi rappresentare da un organismo esterno che da un lato garantisca loro la riservatezza sul proprio nome e, dall’altro lato, prenda a cuore i propri interessi e li persegua con determinazione. In questo senso, le organizzazioni aziendali dovrebbero specificare chiaramente che ci si può rivolgere anche ad organismi esterni, per ricevere consigli ed assistenza e pubblicizzare eventuali punti di contatto e di riferimento, inserendoli nelle informazioni indirizzate al pubblico e nelle istruzioni al personale. Il vantaggio più evidente di questo genere di organizzazione è quello di fornire agli utenti una gamma di possibilità più ampia e adattabile alle proprie esigenze. Il vantaggio per l’azienda consiste nell’aumentare le capacità del sistema di intercettare il disagio e ottenere in questo modo un numero notevolmente superiore di informazioni utili a migliorare la qualità dei servizi erogati. Negli altri casi (commissioni consultive) è necessario fare riferimento alle specificità aziendali locali. Allo scopo di non frammentare il meccanismo di gestione dei reclami, aziende e Pag. 48 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze - I LABORATORI 4 organizzazioni di volontariato possono individuare strumenti per gestione congiunta delle fasi di raccolta e classificazione che garantiscano uniformità di criteri e di interpretazione: “Per quanto riguarda la gestione dei reclami con le associazioni di volontariato, la difficoltà che maggiormente emerge è rappresentata dal fatto che le singole associazioni hanno specifici indirizzi e dunque competenze non globali ma ristrette. Le associazioni, cioè, singolarmente impegnate in specifici reparti (v. Associazione Bambino In Ospedale in pediatria), non sono in grado di avere una visione globale del sistema gestione reclami. Per ovviare a questo inconveniente, l’azienda e le associazioni di volontariato hanno creato un organismo misto (il coordinamento), composto da rappresentanti dell’azienda e delle associazioni che periodicamente (una volta ogni due mesi) si riunisce per valutare e "gestire" i reclami e che è coinvolto nelle questioni generali sugli esposti presentati dall’utenza”. AO “S.Anna” - Como “L’Azienda e le Associazioni di tutela e volontariato hanno elaborato una classificazione che consente di dare una interpretazione univoca e condivisa delle segnalazioni che pervengono. Le Associazioni di tutela e volontariato fanno parte del Comitato Consultivo Misto che si incontra periodicamente e si confronta utilizzando i dati che emergono dalle classificazioni sopracitate.· E’ in funzione il Comitato Consultivo Misto.· l’organizzazione di detto Comitato prevede di regola un incontro al mese; esso è composto da rappresentanti dei cittadini e dell’Azienda.· I problemi incontrati all’interno di questa Commissione sono stati in particolare quelli di non riuscire a concretizzare interventi finalizzati a modificare le situazioni anche perché questo organismo a tutt’oggi discute, propone e realizza documenti ma non interviene operativamente nella gestione degli stessi”. AO “Arcispedale S.Anna” - Ferrara Nelle realtà aziendali ove si sia realizzato un consolidato e soddisfacente livello di collaborazione con le associazioni e il volontariato sul fronte della raccolta e gestione dei reclami, è opportuno valutare la possibilità di estenderne il coinvolgimento ai temi dell’individuazione delle azioni di miglioramento. Le organizzazioni infatti costituiscono una importante risorsa per l’azienda anche sotto questo profilo, a condizione che possano ricoprire un ruolo di effettiva corresponsabilizzazione e non di semplice adesione formale o di delega. Un esempio delle possibili fasi di tale processo è dato dall’AO “V.Cervello” di Palermo: “...la ns. Azienda Ospedaliera ha firmato un Protocollo di Intesa con le Associazioni di Volontariato presenti e con la sezione del Tribunale per i Diritti del Malato, con delibera aziendale, che regolamenta il rapporto tra l’Ufficio Pubbliche Relazioni e Tutela Utenza, le Associazioni e il TDM. Il Protocollo prevede la partecipazione di rappresentanti del coordinamento delle associazioni del volontariato e del TDM all’interno del back office dell’URP e la gestione congiunta del livello di front office (Punto Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Pag. 49 I LABORATORI 4 - Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze Informazione e Ascolto). Esiste comunque uno stretto rapporto di collaborazione con le associazioni di volontariato e con il TDM: sono stati realizzati corsi di formazione sulle tematiche dell’aziendalizzazione, della qualità totale, della umanizzazione dei servizi e procedure, del management sanitario, ecc. cui hanno partecipato gli operatori del volontariato, del TDM e dell’URP, proprio al fine di costituire un gruppo omogeneo che condividesse linguaggi e metodologie di lavoro; sono stati coinvolti nella elaborazione, stesura, pretest e successiva somministrazione dei questionari per l’analisi della qualità percepita ed attesa tra gli utenti dell’Azienda e parteciperanno al successivo programma di analisi dei dati e dei programmi di intervento nelle diverse unità operative. Il coinvolgimento, è importante specificare, non avviene in termini di adesione formale a programmi già stabiliti, ma è interpretato come vera e propria partecipazione, condivisione e responsabilizzazione sulle scelte e sull’organizzazione dei programmi di intervento. Si può dire che il volontariato costituisce un’importante risorsa per le attività dell’URP, così come l’URP costituisce un importante canale di legittimazione e potenziamento del ruolo del cittadino e dell’utente all’interno dell’Azienda”. AO “V.Cervello” - Palermo In sintesi, ogni regione e ogni azienda devono scegliere la forma e le modalità di partecipazione al sistema di gestione dei reclami da parte delle associazioni di tutela e volontariato tenendo presente che lo stesso avvio di un sistema di raccolta e gestione dei reclami comporta il passaggio da una logica di conflittualità ad una che preveda ascolto e collaborazione nei confronti dei cittadini e quindi di tutte le forme di organizzazione degli stessi. Pag. 50 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze - I LABORATORI 4 3.3 LE BASI TECNICHE 3.3.1 L'accesso Gli obiettivi delle attività volte a garantire l'accesso sono quelli di fare in modo che gli utenti possano ed, anzi, siano stimolati a esprimere un reclamo ogni qualvolta si sentano insoddisfatti. Per far sì che aumenti la probabilità della presentazione del reclamo da parte dell'utente è necessario lavorare su tre livelli: • sull'informazione: svolgendo una corretta attività di comunicazione verso gli utenti che abbia per oggetto i diritti dei cittadini, la tipologia di disservizi che sono oggetto di reclamo e la modalità di presentazione del reclamo; • sulla facilitazione: organizzando le strutture per la ricezione dei reclami in maniera tale che venga reso più facile l'accesso in termini di visibilità, raggiungibilità, orari, ecc.; • sul rapporto: lavorando sul personale addetto alla ricezione dei cittadini (e più in generale su tutto il personale) in maniera che ci sia un corretto atteggiamento e una capacità di ascolto e di entrare in relazione con l'utente che reclama;. In relazione ai tre livelli identificati, specifichiamo più in dettaglio quali sono gli aspetti che vanno maggiormente curati e quali possono essere le modalità di attuazione per far sì che venga garantito un buon livello di accesso. Informazione Informare su diritti e doveri degli utenti finalità del reclamo circostanze (su cosa e quando) in cui reclamare come reclamare Tabella 4 - Contenuti delle informazioni reclamo come rapporto bilaterale partecipativo, diritto ad una risposta, alla segretezza e riservatezza, obbligo di correttezza e responsabilizzazione le finalità sono correttive (a livello del singolo utente e del miglioramento del servizio) e non punitive fanno riferimento al livello di gradimento generale degli utenti nei confronti della qualità dei servizi dove e come reclamare Nell'ambito delle attività di comunicazione verso gli utenti è possibile e doveroso informare su quali sono i diritti e i doveri degli utenti nella fruizione dei servizi. Se da un lato, in effetti, gli utenti devono essere informati dei loro diritti in quanto fruitori di un servizio pubblico, è vero anche che gli utenti stessi hanno delle responsabilità nei confronti della struttura che si traducono in precisi doveri. La Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Pag. 51 I LABORATORI 4 - Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze presenza di obblighi reciproci dà al rapporto tra struttura e utente una caratteristica più marcata di bilateralità che costituisce la base per un rapporto di tipo negoziale, per un rapporto di servizio che sia un patto tra utente e struttura che eroga servizi pubblici nella logica della Carta dei servizi. Il primo messaggio da inviare agli utenti è la presenza di questa doppia responsabilità che rende il rapporto più trasparente e partecipativo. Uno dei diritti degli utenti è proprio quello di sporgere reclamo. Per quanto riguarda tale diritto va sottolineato all’utente in particolare che nel fare ciò esso ha tutte le garanzie di riservatezza; questo per mettere al riparo l'utente dal sospetto della ritorsione o della pubblicizzazione di situazioni private, nel momento in cui effettua il reclamo. Tale garanzia, vale la pena ricordarlo, non ha comunque nulla a che fare con l'anonimato, che va quando possibile scoraggiato ed evitato dal momento che la responsabilizzazione del cittadino fa parte della corretta cultura del reclamo e per evitare che il reclamo diventi strumento di rivendicazioni improprie incontrollabili. Un secondo punto sul quale gli utenti devono essere correttamente informati è quello relativo alle finalità del reclamo stesso. Il messaggio che deve esser inviato è che il reclamo è un diritto/dovere degli utenti che ha lo scopo di canalizzare l'insoddisfazione del singolo cittadino, fornire delle risposte da parte dell'istituzione pubblica ma soprattutto di migliorare il servizio erogato dalla struttura. Bisogna poi informare sulle circostanze nelle quali gli utenti possono reclamare, ovvero su che cosa e quando l'utente insoddisfatto può reclamare. Questo anche quando, come spesso avviene, l'utente non ha direttamente l'intenzione di reclamare ma il suo disagio può rendersi evidente come richiesta di informazioni. E' opportuno che l'operatore in questi casi, oltre che fornire l'informazione, offra la possibilità di sporgere reclamo in relazione alla carenza di informazione origine del disagio. Un punto di riferimento per giudicare quando reclamare sono gli standard di servizio, che devono essere ampiamente pubblicizzati attraverso la Carta dei servizi o attraverso qualsiasi altro strumento che sia in grado di raggiungere l'utenza. Gli standard espressi sia in termini quantitativi che qualitativi costituiscono il punto di riferimento per determinare la violazione o meno di un diritto dell'utente. E' questo lo scopo preciso degli standard di servizio che devono quindi essere comunicati in maniera univoca, chiara e comprensibile per gli utenti. Pag. 52 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze - I LABORATORI 4 Un ultimo aspetto da tenere presente nell’informazione all’utente è il come reclamare pubblicizzando chiaramente le modalità attraverso le quali è possibile presentare il reclamo e i luoghi dove è possibile farlo (con indicazione degli orari nel caso si tratti di sportello o di ricezione telefonica). I servizi pubblici sanitari devono raggiungere con questa attività di comunicazione tutti i loro utenti e in questa ottica è necessario considerare con cura quali sono le modalità da utilizzare. Le informazioni contatto diretto possono essere fornite attraverso assieme alle indicazioni generali sui servizi presso l’URP o altri punti informativi nella corrispondenza inviata agli utenti possono essere date alcune delle informazioni su localizzazione della struttura e recapito telefonico pubblicizzazione attraverso un numero, possibilmente numero (verde) linea verde, posto negli elenchi telefonico telefonici e altrove invitando gli utenti a chiamare per avere tutte le informazioni desiderate volantini, distribuiti e affissi sia nella struttura locandine, stessa che al di fuori di essa (in altri opuscoli e locali pubblici) possono contenere tra manifesti le altre informazioni quelle relative ai reclami USL 11 - Vercelli ASL - Foggia 3 USL 3 - Lagonegro AO - Cosenza AO “S.Anna”/OIRM - Tor. USL 8 - Arezzo AO “V.Cervello” - Palermo USL 1 - Venosa corrispondenza agli utenti pubblicazioni come sopra oppure su riviste proprie o di settore o quotidiani conferenza dei servizi media (giornali, tv e radio locali) contatto diretto con utenti e organismi nell’ambito di conferenze dei servizi strumenti tra i più efficaci anche se costosi campagne informative verso organismi intermediari (medici di base, farmacie, associazioni di volontariato, patronati, ecc.) partecipazioni a manifestazioni attraverso la presenza con stand, o punto informativo, nelle manifestazioni collettive Tabella 5 - Modalità di diffusione delle informazioni* USL 10 - Firenze ASL - Foggia 3 USL 1 - Venosa AO “S.Croce” - Cuneo USL 17 - Savigliano USL 5 - Collegno ASL NA4 - Pomigl. D’Arco USL 8 - Arezzo USL 5 - Montalbano Jonico USL 10 - Firenze AO “S.Anna”/OIRM - Tor. AO “V.Cervello” - Palermo AO - Padova USL - Roma C ASL NA4 - Pomigl. D’Arco USL 5 - Montalbano Jonico USL 1 - Venosa AO “S.Luigi Gonzaga” Orbassano AO “S.Luigi Gonzaga” Orbassano AO - Cosenza USL 2 - Savonese USL 8 - Arezzo ASL - Foggia 3 USL - Roma C USL 8 - Arezzo USL 1 - Venosa USL 15 - Cuneo USL 16 - Mondovì USL - Roma C ASL - Foggia 3 USL - Roma C Il primo momento, anche in ordine cronologico, è quello del primo contatto diretto. Quando l'utente per la prima volta entra in contatto con la struttura (di persona, * Nella quarta colonna della tabella vengono riportate le aziende che hanno sperimentato le diverse modalità citate Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Pag. 53 I LABORATORI 4 - Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze telefonicamente, ecc.) devono essere fornite tutte le indicazioni riguardanti i servizi e la possibilità di reclamo in caso di insoddisfazione. Un’altra valida modalità di informazione di facile accesso per l’utente è l’inserimento negli elenchi telefonici o in altro materiale distribuito dei numeri a cui rivolgersi per effettuare i reclami, possibilmente istituendo un numero verde. I volantini, le locandine, gli opuscoli e i manifesti possono riportare molte delle informazioni descritte poc'anzi e rafforzare i messaggi forniti al momento del contatto iniziale. Questi dovrebbero essere realizzati in maniera che attirino l'attenzione e che siano facilmente leggibili e comprensibili. I volantini possono essere distribuiti in maniera capillare mentre i manifesti devono essere affissi in zone frequentate dal pubblico in modo tale da raggiungere il maggior numero di persone possibile. Tutti questi supporti devono comunque essere aggiornati regolarmente per far sì che non contengano informazioni obsolete o inesatte. Le informazioni relative al reclamo possono anche essere contenute nell'ambito di pubblicazioni, prodotte dalla struttura e diffuse agli utenti attraverso riviste proprie o di settore. Un’occasione valida per informare direttamente gli utenti viene dalla Conferenza dei servizi che, tra le sue funzioni principali quella di lavorare per il miglioramento della qualità dei servizi. In questo ambito il sistema di gestione dei reclami può essere uno degli argomenti trattati. Nell'ambito delle attività di comunicazione non si possono non considerare i tradizionali media che hanno sicuramente un'elevata efficacia non solo per gli utenti dei servizi, ma anche per tutta l'utenza potenziale. Attraverso articoli su quotidiani o interventi su radio e tv locali, l’azienda ha l'opportunità di parlare degli argomenti di maggiore interesse per il pubblico, riguardo al servizio in questione, fornendo anche indicazioni relative alle azioni da intraprendere se si vuole reclamare. E’ possibile agire con campagne informative sugli organismi intermediari come i medici di base, farmacie, associazioni di volontariato, patronati, ecc., che vengono in contatto diretto con gli utenti finali. Infine, la presenza di uno stand o di un punto informativo (anche informatico), nell’ambito delle manifestazioni collettive come fiere, convegni ed altro, può costituire un’ottima opportuni di pubblicizzazione. Pag. 54 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze - I LABORATORI 4 Facilitazione Facilitare l'accesso attraverso Distribuzione presenza all’interno della rete dei servizi di “punti” per la raccolta dei reclami Visibilità presenza di un'istanza preposta ai reclami in tutta la rete dei servizi. Dislocazione vantaggiosa dell'ufficio. Segnaletica chiara Accessibilità orari ampi e flessibili in relazione alle esigenze dell'utenza, utilizzo di diverse modalità di presentazione (telefono, fax, ecc.), assenza di barriere architettoniche Accoglienza (ufficio) gradevolezza e riservatezza (box) Semplicità della procedure e modulistica semplice prassi Apertura ad altri altre persone “vicine” all’utente, associazioni di soggetti individuali e volontariato e di tutela degli utenti, e dal personale stesso collettivi Tabella 6 - Modalità di facilitazione dell’accesso Il secondo livello sul quale agire è quello di facilitare l'accesso al reclamo attraverso interventi gestionali e strutturali sulla postazione addetta alla ricezione del reclamo. Un aspetto di vitale importanza per garantire l'accesso del cittadino al reclamo è la distribuzione di “punti” (uffici, sportelli, personale addetto, cassette, ecc.) per la raccolta dei reclami che deve essere organizzata all'interno di tutta la rete di servizi: in termini ideali in ciascun presidio dovrebbe esistere un punto di raccolta. La decisione sulle modalità specifiche dell’organizzazione dei punti di raccolta deve essere presa in stretta relazione con il flusso generale degli utenti. Quanto più esiste una distribuzione sul territorio dei punti di raccolta tanto più saranno utilizzati da persone intenzionate ad esprimere un loro parere e quindi a presentare un reclamo. La rete deve comunque prevedere una centralizzazione dei dati e l’utilizzo di un’unica procedura che possa permettere alla direzione dell'azienda di avere una visione generale dell'andamento dei reclami (vedi l’esperienza della ASL NA4 Pomigliano D’Arco). I punti di raccolta possono anche essere posti al di fuori della struttura aziendale. A questo proposito sembra interessante l’esperienza della USL - Roma C che ha istituito la sua prima struttura per la ricezione dei reclami presso la circoscrizione comunale con il duplice obiettivo di “creare un collegamento immediato con l’analoga struttura di riferimento dell’ente territoriale e rendere più neutro il luogo in cui presentare gli eventuali ricorsi (fuori dalla struttura sanitaria e dai suoi potenziali condizionamenti)”. Una caratteristica importante è che i punti a disposizione dell'utente abbiano la Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Pag. 55 I LABORATORI 4 - Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze necessaria visibilità. Per migliorare la visibilità è possibile agire in primo luogo sulla segnaletica, indicando all'interno della struttura con adeguati cartelli la localizzazione dell'ufficio o del punto dove trovare il personale addetto alla ricezione dei reclami; in quest'ottica le strutture potrebbero sviluppare un simbolo o logo estremamente visibile e riconoscibile, che l'utenza associ immediatamente al servizio reclami. Anche la accessibilità diretta agli uffici è un altro elemento sul quale si può agire. Questo significa agire sulla dimensione temporale istituendo degli orari ampi e flessibili, sia per quanto riguarda l’apertura degli uffici che il funzionamento dello sportello telefonico, in maniera di venire incontro alle esigenze della clientela. Nel caso del telefono è inoltre particolarmente importante avere un adeguato numero di linee che eliminino il problema di lunghe attese da parte dell'utente in cerca di risposta. Per aumentare l’accessibilità al sistema di gestione dei reclami è possibile poi ampliare la disponibilità dei mezzi (media) attraverso i quali è possibile presentare un reclamo. Sicuramente la presenza di un maggior numero di possibilità per la presentazione del reclamo rende il sistema maggiormente flessibile alle particolarità e alle esigenze dei diversi utenti e quindi ne rende più facile l'accesso. Oltre alla relazione diretta dell'ufficio addetto e la comunicazione telefonica, è proficuo utilizzare mezzi alternativi come il fax. Il fax presenta vantaggi e svantaggi rispetto alla comunicazione telefonica a voce. Permette l'espressione scritta e, eventualmente, firmata del reclamo ma è molto meno diffuso. In effetti sono ancora pochi i privati cittadini che posseggono un apparato fax e i posti pubblici da cui un fax può essere inviato. Dal momento che gli utenti, per reclamare, sembrano prediligere il telefono, oltre ad attivare un numero adeguato di linee telefoniche (per evitare l’increscioso inconveniente di trovare il numero occupato), sarebbe preferibile istituire linea verde. Un altro sistema utilizzabile è quello delle cassette disseminate all'interno della struttura dove si possono imbucare i reclami, magari utilizzando moduli prestampati (la USL 2 - Torino e AO - Cosenza utilizzano le cassette per la raccolta delle segnalazioni). Analogamente può essere utilizzata la posta ordinaria ricorrendo in questo caso a delle cartoline postali preaffrancate distribuite gratuitamente a tutti gli utenti. In prospettiva futura, dato il grosso sviluppo di diffusione di sistemi telematici Pag. 56 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze - I LABORATORI 4 è possibile prevedere un uso, al momento attuale ancora tuttavia poco diffuso, della posta elettronica. L’azienda in questo senso si potrebbe dotare di una casella di posta elettronica a cui gli utenti si possono rivolgere per presentare i reclami ma anche per richiedere informazioni. Infine, va fatto un riferimento particolare all’abbattimento delle barriere architettoniche che possono impedire a particolari fasce di utenza come anziani, persone malate, portatori di handicap di raggiungere l’ufficio o il punto in cui è possibile effettuare il reclamo. Un ulteriore elemento dell'ufficio predisposto è legato alla accoglienza, intendendo con questo non soltanto la piacevolezza dell'ambiente, in termini di luminosità, temperatura e aspetto generale, ma anche la disposizione delle strutture realizzata in maniera tale da essere accogliente e incoraggiare l'espressione dell'utente che presenta il reclamo. In questo senso è preferibile prevedere piuttosto che il classico sportello, che mette in posizione di sudditanza l'utente e non garantisce la riservatezza, una strutturazione in postazioni (box) dove utente e operatore possano sedersi attorno ad un tavolino in maniera riservata. La facilitazione dell’accesso può anche essere realizzata attraverso l’utilizzo di procedure e modulistica semplice per venire incontro alle esigenze degli utenti e che alleggeriscano al massimo il compito di sporgere il reclamo. Bisogna, infine, mettere in evidenza la possibilità di apertura ad altri soggetti individuali e collettivi: si può prevedere che il reclamo possa essere presentato non solo dall'utente che ha subito il disservizio ma anche da altre perone vicine a lui, dalle associazioni di volontariato e di tutela degli utenti, e dal personale stesso. In quest’ottica è interessante l’esperienza delle USL 12 - Biella e USL 15 - Cuneo del Piemonte dove è stato dato dello spazio al tribunale dei diritti del malato dentro le stesse strutture per la raccolta dei reclami che poi vengono gestiti insieme. Per completare il tema della facilitazione citeremo di seguito due esperienze aziendali articolate che ci è sembrato opportuno citare per esteso. “Azioni volte a favore dell’accesso: a) individuazione di un locale per l’URP, senza barriere architettoniche, ubicato a piano terra nelle prossimità dell’atrio principale in attesa di un locale dedicato a questa funzione all’entrata dell’ospedale, strutturalmente funzionale, che dovrebbe essere realizzato il prossimo autunno; b)attivazione LINEA VERDE; c) linee telefoniche supplementari; Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Pag. 57 I LABORATORI 4 - Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze d)dotazione agli operatori di un cerca-persone per eventuali urgenze fuori dall’orario di apertura dell’ufficio; e) disponibilità a fissare appuntamenti fuori orario; f) cassetta per imbucare i questionari di valutazione della qualità, che peraltro presentano anche uno spazio dedicato alle osservazioni suggerimenti e reclami”. AO “S.Luigi Gonzaga” - Orbassano “Azioni volte a favore dell’accesso: • istituire due numeri verdi telefonici nei centri urbani più importanti della Asl, Foggia e Lucera • distribuire in varie occasioni opuscoli riportanti, oltre ad altre notizie, il numero verde dell’Urp • organizzare uno stand nelle manifestazioni fieristiche dove personale appositamente addestrato informava anche sui diritti inerenti i reclami • essere presente, col numero verde, su ogni manifesto inerente campagne di sensibilizzazione rivolti a particolari segmenti di utenti • coinvolgere i media (giornali e TV locali) nell’ambito del progetto aziendale di comunicazione permanente con il cittadino E’ inoltre programmata la collocazione di cassette per suggerimenti e reclami in presidi di maggiore frequenza dell’utente. In ordine alla facilitazione l’azienda ha predisposto: • orari ampi di ricevimento (8.30-13.30 dal lunedì al venerdì e 16-19 martedì e giovedì); spesso il personale è presente anche in altri pomeriggi, per cui gli orari di ricevimento si ampiano ulteriormente; nelle ore in cui il servizio non è attivo, viene inserita la segreteria telefonica; • ubicazione adiacente a quella della Direzione generale. Questo aspetto incide efficacemente sulla comunicazione in quanto il cittadino ha la conferma che le sue esigenze sono ascoltate dallo staff del Direttore generale. Quest’ultimo su richiesta può essere informato immediatamente e ricevere personalmente l’utente; • possibilità di presentare i reclami da parte di parenti, amici o associazioni di tutela o volontariato; • riservatezza: l’utente viene ricevuto quasi sempre individualmente in una stanza accogliente; • presenza di ascensori ampi privi di barriere architettoniche: anche i gradini di ingresso del palazzo sono dotati di sedia mobile; • indicazioni chiare con targhe visibili e segnaletica; • dotazione di uno spazio di attesa, riparato da una vetrata, e arredato con poltrone, tavolini e bacheche per il materiale di informazione e segnalazione; • schede di reclamo semplici e con spazi aperti dove l’utente esprime liberamente il problema. ASL - Foggia 3 Pag. 58 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze - I LABORATORI 4 Rapporto Rapporto interpersonale basato su cortesia, disponibilità e capacità di ascolto adeguamento del linguaggio atteggiamenti necessari per stabilire una positiva atmosfera nel rapporto con l'utente adattare il linguaggio (semplificare, tradurre) per venire incontro a particolari fasce di utenti (poco scolarizzati, stranieri, extracomunitari, ecc.) corretta gestione gestione dell'utente irritato, rapporto positivo supporto operativo e cioè aiuto a presentare il reclamo e sostegno da un emotivo punto di vista psicologico all'utente in difficoltà atteggiamento positivo "i reclami sono ben accetti" Tabella 7 - Componenti del rapporto interpersonale Il terzo elemento dell’accesso è quello del rapporto ovvero degli aspetti comunicativi e relazionali del particolare rapporto interpersonale che si stabilisce tra utente che presenta il reclamo e operatore che lo riceve (o più in generale che "ascolta" l'utente). La modalità di come tale rapporto si instaura è uno dei fattori più importanti per l'espressione del reclamo in maniera corretta. Gli elementi che debbono caratterizzare il comportamento degli operatori sono quelli della cortesia, della disponibilità e la capacità di ascolto, in particolar modo da parte del personale addetto alla ricezione dei reclami. In effetti, sicuramente uno dei fattori che inibisce maggiormente l'utente è l'avere a che fare con una persona indifferente, scontrosa o anche "maleducata" o che mette in soggezione i cittadini che si rivolgono all'istituzione. Questo può accadere quando si ha a che fare con personale poco motivato o qualificato a ricoprire un ruolo "front-line" o di interfaccia con il cittadino. Un’abilità di fondamentale importanza in questo contesto è la capacità di gestire il cliente irritato. La letteratura popolare (storielline, barzellette, film, ecc.) dà una immagine abbastanza stereotipata della situazione dell'ufficio reclami: un utente rosso in volto che batte i pugni e un operatore sottomesso e rassegnato che cerca di limitare i danni. Fortunatamente la situazione reale non è (sempre) così. Tuttavia è possibile che possano capitare utenti che mettono in atto un comportamento aggressivo. L'abilità dell'operatore è quella di non lasciarsi coinvolgere emotivamente riuscendo al tempo stesso a mettere in atto quanto previsto per la gestione del reclamo. Oltre a saper trattare l'utente irritato bisogna inoltre saper impostare il rapporto in maniera corretta. A questo riguardo vanno evitati atteggiamenti come: mettere in dubbio la parola o la buona fede dell'utente, colpevolizzarlo o ridicolizzarlo, sminuire Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Pag. 59 I LABORATORI 4 - Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze l'importanza del danno subito, e altri atteggiamenti ancora che non contribuiscono a creare un buon rapporto. Il positivo atteggiamento ricettivo improntato alla cortesia, disponibilità e capacità di ascolto e la gestione del rapporto interpersonale tuttavia non esauriscono i compiti e le responsabilità degli operatori che raccolgono i reclami. In effetti, è opportuno che questi forniscano un supporto all'utente che sporge il reclamo. La struttura deve fare in modo che gli operatori, se necessario, forniscano tale assistenza. Un buon servizio prevede anche la possibilità di segnalare agli utenti le persone o gli organismi che possono aiutarli nella formulazione del reclamo, anche al di fuori della struttura (ad esempio associazioni per la difesa degli utenti, associazioni di volontariato, ecc.). Nell'ottica dell'agevolazione dei rapporti e di positività del reclamo va intesa l'apertura alle associazioni di utenti. Queste, in effetti, costituiscono una controparte valida nel mettere in luce in maniera più sistematica e competente del singolo cittadino gli aspetti disfunzionali del servizio e servono quindi a dar voce agli utenti, soprattutto per quanto riguarda le fasce deboli che altrimenti difficilmente avrebbero voce in capitolo. A completamento delle indicazioni per favorire un buon rapporto con l’utente che reclama è opportuno fare riferimento all’atteggiamento generale al quale l’operatore può ispirarsi. Si tratta di un atteggiamento positivo ovvero una propensione mentale a percepire l’aspetto positivo del reclamo e a trasmettere tale propensione all’utente durante il rapporto. L’operatore in altri termini è invitato a non porsi su una posizione difensiva quanto piuttosto su una posizione di accettazione (“i reclami sono bene accetti”) e di valorizzazione del reclamo. Ovviamente, bisogna tener presenti le difficoltà a cui va incontro l’operatore addetto alla ricezione del reclamo come testimonia l’esperienza della USL di Arezzo: “In base all’esperienza fin qui condotta è importante che siano date indicazioni specifiche sul comportamento da mantenere con gli utenti “difficili”, che vedono nell’operatore dell’URP il soggetto su cui riversare tutta la propria rabbia (non sempre motivata) e le problematiche conseguenti, al fine di evitare che si precostituiscano luoghi destinati allo “sfogo” dell’utente. In questi casi, inoltre, l’esperienza fatta dimostra come nessuna risposta sia in grado di soddisfare il reclamante, in modo tale che si crea un percorso di continuo rapporto con l’operatore il quale si vede, così, caricato di problemi irrisolvibili. Ciò crea sicuramente uno stato di tensione nello svolgimento di tutta l’attività di ufficio”. USL 8 - Arezzo A questo riguardo è evidente che per costruire un buon rapporto con l’utente, si Pag. 60 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze - I LABORATORI 4 richiede che il personale oltre ad essere sostenuto dalla struttura, sia motivato al ruolo e sia preparato a svolgerlo. Per agire in tale senso è opportuno che il compito sia affidato a personale specializzato2 e/o che il personale a contatto con l’utenza segua dei corsi di formazione specifici3. 3.3.2 La classificazione dei reclami Uno degli elementi cardine del sistema di gestione dei reclami è la classificazione che viene data dei reclami stessi. In effetti, per poter agire in maniera adeguata è necessario poter distinguere con semplicità e certezza tra i diversi tipi di reclami che giungono alla struttura sia per quanto riguarda l’obiettivo di fornire una risposta adeguata al singolo reclamo sia soprattutto per progettare un miglioramento generale del servizio. Come presupposto metodologico partiamo qui dall'idea che non esiste una classificazione universale a prescindere dagli obiettivi per cui questa viene costruita. Ciò naturalmente porta a pensare che possano essere costruite classificazioni diverse, a seconda delle particolari situazioni e degli obiettivi specifici che la struttura si pone. E' evidente inoltre che a questo proposito l'esperienza diretta è quella che può servire per procedere concretamente. Non esiste nessuna griglia concettuale che possa prevedere e racchiudere tutta la variabilità di situazioni che si presentano nella realtà. Nello stesso modo, non esiste nessuna classificazione per la quale non sia necessario prevedere aggiustamenti e correzioni nel corso del tempo. Un ultimo aspetto da tenere in considerazione è il fatto che le distinte caratteristiche e complessità delle strutture di ricezione del reclamo possono determinare diverse esigenze di ordinamento e classificazione. Ci limiteremo quindi a proporre nell’allegato un campionario composto da alcuni esempi di classificazione adottate in diverse aziende al fine di fornire degli spunti di 2 3 come è stato nel caso delle ASL - Foggia 3 e USL 5 - Spezzino ASL - Foggia 3, USL 5 - Montalbano Jonico, USL 3 - Lagonegro, USL 5 - Spezzino, AO “V.Cervello”- Palermo, USL - Roma C Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Pag. 61 I LABORATORI 4 - Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze riflessione. Le classificazioni riportate nell’allegato si differenziano in due tipologie. Una prima che sull’esempio della classificazione sperimentata e adottata dalla regione Friuli Venezia Giulia, nella tabella che segue, che si basa soprattutto su una differenziazione per contenuto del reclamo. • Aspetti relazionali • Umanizzazione • Informazioni • Tempo • Aspetti alberghieri e di comfort • Strutture • Aspetti organizzativi generali • Aspetti organizzativi relativi al ticket • Competenza tecnico-professionale • Aspetti di competenza di tipo tecnico professionale relativi al consenso informato • Richieste improprie o non evadibili Tabella 8 - Classificazione adottata dalla Regione Friuli Venezia Giulia Di questa stessa tipologia sono le classificazioni adottate da diverse altre aziende che riportiamo nell’allegato alla sezione A. Altri tipi di classificazioni prendono, invece, in considerazione non solo il contenuto del reclamo ma anche le diverse fasi di esperienza ed i fattori di qualità della fruizione dei servizi sanitari da parte dell'utente. Una guida particolarmente utile per la lettura di questo tipo di classificazioni è costituita dai cosiddetti "alberi della qualità" (DPCM 17 maggio 1995) qui di seguito riportati. Pag. 62 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze - I LABORATORI 4 FASI DELL’ESPERIENZA RICOVERO DI URGENZA FATTORI DI QUALITA’ - Tempestività del primo intervento medico in emergenza - Condizioni di accesso e di attesa al pronto soccorso ACCETTAZIONE RICOVERO PROGRAMMATO PRESTAZIONI ALBERGHIERE ASSISTENZA SANITARIA QUALITA’ DEL SERVIZIO DI RICOVERO OSPEDALIERO RELAZIONI CON I DEGENZA FAMILIARI RELAZIONI CON IL PERSONALE ASPETTI DI UMANIZZAZIONE ASPETTI SANITARI ASPETTI DIMISSIONE AMMINISTRATIVI RACCOLTA VALUTAZIONI DEGLI UTENTI - Tempi di attesa per il ricovero - Informazioni preventive sul ricovero - Accoglienza all'ingresso e documentazione sui servizi - Pulizia dei servizi igienici - Comfort all'interno delle stanze - Regolarità dei cambi di biancheria - Orari e modalità di distribuzione dei pasti - Accessibilità di servizi commerciali aggiuntivi - Informazione al paziente sui trattamenti terapeutici - Regolarità delle visite mediche in corsia - Condizioni di accesso e di attesa per accertamenti - Adeguatezza dell'assistenza a malati terminali - Accessibilità ai familiari e orari delle visite - Disponibilità all'uso di telefoni funzionanti - Visibilità del tesserino di riconoscimento - Personalizzazione dell'assistenza per casi particolari - Riservatezza della malattia - Rispetto della privacy e della dignità umana - Rispetto della morte - Informazioni all'uscita e consegna di relazione clinica - Programmazione follow up - Semplicità di ottenimento della cartella clinica - Tempo di rilascio della cartella clinica - Semplicità per altri adempimenti amministrativi - Chiarezza e disponibilità dei questionari di insoddisfazione - Pubblicizzazione dei risultati delle indagini - Semplicità di inoltro del reclamo Figura 4 - Albero della qualità del servizio di ricovero ospedaliero Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Pag. 63 I LABORATORI 4 - Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze FASI DELL’ESPERIENZA SCELTA DELLA STRUTTURA RICHIESTA PRENOTAZIONE PAGAMENTO ACCESSO E ATTESA VISITA SPECIALISTICA QUALITA' DEL SERVIZIO : SPECIALISTICA E DIAGNOSTICA VISITA E PROCEDURE ESAMI STRUMENTALI E DI LABORATORIO FATTORI DI QUALITA’ - Informazioni sulle strutture disponibili eroganti i servizi prescritti - Tempo di attesa per la prestazione - Semplicità della procedura di prenotazione - Chiarezza della segnaletica e servizio di orientamento - Cortesia e disponibilità del personale - Semplicità della procedura di pagamento ticket - Chiarezza della segnaletica e servizio di orientamento - Comfort della sala di attesa - Tempo di attesa - Pulizia e facilità di accesso ai servizi igienici - Comfort dello spogliatoio e dell'ambulatorio - Informazione al paziente su diagnosi e trattamenti - Semplicità e rapidità del flusso dei pazienti - Rispetto del paziente per procedure invasive DIAGN./TERAP. RELAZIONI CON IL PERSONALE CONCLUSIONE DELLA VISITA ASPETTI SANITARI - Visibilità del tesserino di riconoscimento - Personalizz.ne dell'assistenza per casi particolari - Consegna di documentazione sanitaria per feedback al medico curante - Semplicità di prenot.ne visite ed esami successivi - Tempo di ritiro referti e esiti - Personalizzazione per consegna referti particolari RITIRO ASPETTI REFERTI ED ESITI AMMINISTRATIVI - Semplicità della procedura rimborsi o pagamenti aggiuntivi - Semplicità e orario del ritiro referti RACCOLTA VALUTAZIONI DEGLI UTENTI - Semplicità di inoltro del reclamo e di altre modalità di raccolta della valutazione (interviste, questionari) - Tempo di risposta al reclamo (nei limiti di legge) Figura 5 - Albero della qualità del servizio specialistica e diagnostica Pag. 64 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze - I LABORATORI 4 FASI DELL’ESPERIENZA SCELTA - Informazioni su orari di visita, indirizzo dello studio, disponibilità - Semplicità della procedura di scelta REVOCA - Consegna all'utente della sua cartella anamnestica - Semplicità della procedura di revoca SCELTA E REVOCA DEL MEDICO DI BASE ATTESA QUALITA' DEL SERVIZIO: MEDICINA DI BASE PRESTAZIONI AMBULATORIAL FATTORI DI QUALITA’ VISITA E PRESTAZIONI INTEGRATIVE - Comfort della sala di attesa - Pulizia e facilità di accesso ai servizi igienici - Tempo di attesa - Informazione al paziente su diagnosi e trattamento - Personalizzazione del trattamento di I livello I PRESCRIZIONI E INDIRIZZO AL LIV. SPECIALIST. RICHIESTA DI VISITA DOMICILIARE PRESTAZIONI DOMICILIARI - Informazione al paziente sulle strutture cui rivolgersi - Tempestività della conferma della visita dopo la richiesta EFFETTUAZIONE VISITA DOMICILIARE - Regolarità di effettuazione delle visite confermate - Informazione al paziente su diagnosi e trattamento - Personalizzazione del trattamento di I livello ASSISTENZA DOMICILIARE INTEGRATA - Personalizzazione dell'assistenza per casi particolari Figura 6 - Albero della qualità del servizio di medicina di base Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Pag. 65 I LABORATORI 4 - Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze In linea con l’impostazione di questi schemi, è possibile utilizzare delle classificazioni che tengano conto oltre che del contenuto del reclamo, anche del luogo in cui si è generato il disservizio che ha dato luogo al reclamo e della fase dell'esperienza della fruizione del servizio da parte. Nella parte B dell’allegato sono riportate numerose classificazioni che si rifanno a questa logica. Nell’ambito del discorso sulle classificazioni particolarmente interessante è l’esperienza effettuata presso l’azienda ospedaliera S.Anna di Como che riguarda l’utilizzo di un coefficiente di gravità: “Uno degli elementi cardine del sistema di gestione dei reclami è la classificazione che viene data dei reclami stessi. Per poter agire in maniera adeguata è necessario poter distinguere con semplicità e certezza tra i diversi tipi di reclamo che giungono alla struttura. E’ indispensabile utilizzare una classificazione ad ampio respiro che prenda in considerazione non solo il numero delle proteste da parte dell’utenza rivolte ad una specifica unità operativa, ma anche la gravità sotto tutti i profili che si possono indagare (economici, legati al tempo, all’umanizzazione, etc.). Si è dunque dato un coefficiente di gravità ai reclami pervenuti all’ufficio relazioni con il pubblico (tenendo conto dell’analogia fra alcuni dei reclami stessi). Moltiplicando il coefficiente per il numero degli esposti presentati si ottiene il totale numerico di gravità che rispecchia il grado di efficienza ed efficacia della singola unità operativa. I coefficienti, per la necessaria obiettività, devono essere espressi da una apposita commissione. Per la composizione di tale organismo è auspicabile un ampio coinvolgimento (es. oltre al responsabile dell’URP, un rappresentante del collegio dei primari, uno del collegio dei medici, uno del coordinamento dei caposala, uno dell’ufficio infermieristico, uno dell’amministrazione, uno delle associazioni di volontariato)”. AO “S.Anna” - Como Qui di seguito viene riportata la classificazione adottata e i pesi attribuiti: 1. Anestesia e rianimazione 2. Anatomia patologica • ticket maggiorati per effettuazione esami non richiesti • lunghezza tempi consegna referti 3. Cardiologia • lunga attesa per esame in Cardiologia servizio 4. Centro Oncologico 5. Chirurgia A • lunghe attese per il ricovero 6. Chirurgia B • lunghe attese per visite e medicazioni 7. Chirurgia plastica • disguidi-contestazione importo per asportazione nevi 8. Dermatologia • pagamento visita oltre crioterapia 9. Geriatria 10. Immunoematologia e trasfusionale Pag. 66 0,20 0,25 0,25 0,40 0,25 0,50 0,10 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze - I LABORATORI 4 • proteste volontari AVIS per prelievo 11. Laboratorio • lunghe attese per i prelievi 12. Malattie infettive • impedita visita a parente degente 13. Medicina A • lunghe attese per visita controllo al centro ipertensione 14. Medicina B • lunghe attese per visite reumatologiche • scortesia personale infermieristico 15. Nefrologia e dialisi 16. Neonatologia 17. Neurologia • carenza assistenza infermieristica • ritardo arrivo del medico al P.S. • dimissioni affrettate di pazienti 18. Oculistica • lunghe attese per visita 19. Ortopedia A • reclamo su assistenza medica • richiesta esami già effettuati c/o altre strutture • lunghe attese in ambulatorio 20. Ortopedia B • lunghe attese in ambulatorio 21. Odontostomatologia • disguido reparto cassa 22. Ostetricia e ginecologia • scortesia personale medico 23. Otorinolaringoiatria • scortesia personale medico • lunga attesa per ricovero 24. Pediatria • scortesia medico in P.S. 25. Pneumologia 26. Pronto Soccorso • attese eccessive • indisponenza di un medico 27. Radiologia • perdita referto • lunghe attese per mammografie ed ecografie mammarie • difficoltà nelle prenotazioni telefoniche • iter complesso nel ritiro referti 28. Recupero e rieducazione funzionale • assistenza medica 29. Radioterapia 30. Urologia • dimissioni affrettate di pazienti 31. 7°piano • protesta su conto da pagare 32. Direzione sanitaria • difficoltà nella prenotazione telefonica al CUP • lunghe attese alla cassa per il pagamento ticket • pulizia insufficiente • iter complesso per ritiro cartelle cliniche • discussione animata pazienti-personale accettazione Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari 0,50 0,25 0,50 0,25 0,25 1,00 0,50 0,40 r.infondato 0,25 0,50 0,20 0,25 0,25 0,05 0,50 1,00 0,40 1,00 0,25 1,00 1,00 0,25 0,25 0,50 1,00 r. infondato 0,10 0,25 0,50 0,50 0,25 1,00 Pag. 67 I LABORATORI 4 - Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze Altri criteri di classificazione dei reclami possono tenere in considerazione finalità come quella, ad esempio, del monitoraggio e del miglioramento continuo del sistema di gestione dei reclami. In quest'ottica possono essere rilevanti criteri come la modalità di presentazione del reclamo cioè del mezzo (di persona, telefono, posta, ecc.) attraverso il quale viene presentato il reclamo, o del tempo di latenza ovvero di quanto tempo passa tra evento e presentazione del reclamo, o della tipologia di chi presenta il reclamo come interessato, parente, altro paziente, operatore, Associazioni di volontariato e tutela dei diritti. Il quadro che emerge è quindi quello di una estrema varietà di possibili classificazioni che dipende sia dalle caratteristiche strutturali e contestuali dell'azienda e sia dai diversi obiettivi e finalità della gestione dei reclami. L’approccio migliore ci sembra proprio quello che ogni azienda sanitaria costruisca e sperimenti una classificazione adeguata alle proprie caratteristiche e ai propri bisogni tenendo anche in considerazione la mutevolezza della situazione e quindi la dinamicità del processo di classificazione. Risultano comunque apprezzabili anche nella varietà riscontrata i tentativi di fornire dei modelli di classificazione che possano essere condivisi da più aziende (vedi l’esempio citato delle regioni Friuli Venezia Giulia e quella della Toscana4). In effetti, per gli organi centrali, è di fondamentale importanza poter ottenere dati dalle singole aziende che siano confrontabili tra di loro. A questo scopo è ipotizzabile un sistema di riclassificazione che a partire dalle diverse classificazioni possa trarre un set minimo di dati utili a fornire un quadro generale di interesse per lo stesso organo centrale sia questo la singola Regione che il Ministero. 4 vedi allegato al riferimento USL 8 - Arezzo Pag. 68 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze - I LABORATORI 4 3.4 LA GESTIONE DEI RECLAMI PER LA RISPOSTA ALL'UTENTE Gli obiettivi del sistema di gestione del reclamo sono quelli di realizzare e mettere in atto una procedura che sia efficace ed efficiente al fine di garantire una risposta a chi presenta il reclamo e, più in generale, di migliorare i servizi stessi della struttura. Affronteremo in primo luogo la gestione della risposta al singolo utente partendo dalle caratteristiche generali che una procedura deve avere. Nei paragrafi che seguiranno verranno rispettivamente trattati lo schema procedurale, la comunicazione all'utente che accompagna trasversalmente tutto lo svolgimento della procedura e gli strumenti utilizzabili come ausilio nella gestione dei reclami per la risposta all'utente. Un ultimo paragrafo sarà infine dedicato alle responsabilità coinvolte nella gestione con particolare riferimento alle diverse fasi della gestione. Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Pag. 69 I LABORATORI 4 - Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze 3.4.1 Le caratteristiche della procedura La procedura deve: essere formalizzata e scritta standardizzata ma flessibile è necessario disporre di procedure formali scritte, che siano recepite e seguite da tutto il personale è necessario che ci sia quindi una procedura standardizzata ; una procedura che garantisca uniformità di trattamento del reclamo, pur tenendo conto della variabilità delle situazioni e quindi della flessibilità necessaria alla pratica stessa essere scritta in maniera la procedura dovrebbe essere scritta in modo chiaro e chiara e comprensibile comprensibile da tutti e dovrebbe essere facile da applicare per non lasciare dubbi agli operatori su come agire garantire una risposta dovrebbe consentire una soluzione quanto più rapida rapida possibile del reclamo. Ciò potrebbe implicare il conferimento di autonomie decisionali e responsabilità agli operatori affinché possano prendere delle decisioni immediate senza dover attendere l'iter burocratico delle autorizzazioni essere completa deve essere completa, deve cioè prevedere il trattamento di tutti i tipi di reclami; una procedura completa significa anche descrivere tutte le fasi che la compongono determinando chiaramente i punti di passaggio da una fase all'altra e le rispettive responsabilità. garantire l'imparzialità La procedura deve garantire che i reclami vengano gestiti in maniera imparziale evitando qualunque pregiudizio a carico della persona che reclama, di membri del personale o dell'organizzazione. garantire la riservatezza Deve essere garantita la riservatezza, lo scopo è quello di evitare che gli utenti si sentano intimiditi all'idea di presentare un reclamo e di far sì che le accuse mosse contro i dipendenti siano conosciute solo dai diretti interessati e dalle persone incaricate di esaminare il caso. garantire l'eguaglianza di la procedura deve garantire il trattamento equo per trattamento tutte le persone che si trovano in circostanze simili. Tabella 9 - Le caratteristiche della procedura di gestione dei reclami Se ci si pone come obiettivo quello di una gestione coerente dei reclami, è opportuno in primo luogo disporre di una procedura formale scritta, che sia recepita e seguita da tutto il personale. E' importante a questo riguardo sottolineare che lo scopo primario della formalizzazione della procedura dovrebbe essere la rapida soluzione dei problemi e un trattamento uniforme dei reclami e non la creazione di una prassi burocratica fine a se stessa. La procedura dovrebbe essere scritta in modo chiaro e comprensibile da tutti e dovrebbe essere facile da applicare per non lasciare dubbi agli operatori su come Pag. 70 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze - I LABORATORI 4 agire. Dovrebbe altresì consentire una soluzione quanto più rapida possibile del reclamo. Ciò potrebbe implicare il conferimento di autonomie decisionali e responsabilità agli operatori affinché possano prendere delle decisioni immediate senza dover attendere l'iter burocratico delle autorizzazioni. La procedura, oltre ad avere l'avallo di tutti le componenti coinvolte, deve essere completa, deve cioè prevedere il trattamento di tutti gli aspetti: quelli relativi a questioni operative così come quelli relativi alle politiche perseguite dall'organizzazione; quelli che dipendono dal singolo operatore, così come quelli dipendenti da situazioni strutturali dell'organizzazione; quelli generati nel proprio interno, così come quelli che dipendono in tutto o in parte da altre strutture esterne. Avere una procedura completa significa anche descrivere tutte le fasi che la compongono determinando chiaramente i punti di passaggio da una fase all'altra e le rispettive responsabilità. Un altro elemento, più strettamente operativo, che contribuisce alla completezza della procedura è quello di prevedere il maggior numero di casi possibile e le modalità di comportamento in situazioni particolarmente critiche. Un esempio in questo senso potrebbe essere quello di fornire indicazioni su come trattare quella tipologia di utenti "difficili" o che reclamano in continuazione, come gestirli sia di persona che al telefono, come trattare la loro corrispondenza, quando, come e su quale base autorizzativa sospendere il rapporto con tali utenti, prevedendo le possibili reazioni e le risposte che l'operatore è tenuto a fornire. La procedura deve poi garantire che i reclami vengano gestiti in maniera imparziale evitando qualunque pregiudizio a carico della persona che reclama, di membri del personale o dell'organizzazione. L'ideale sarebbe che, ad occuparsi dei reclami che richiedono un'analisi interna, sia un funzionario che non appartenga alla sezione che è stata oggetto del reclamo, il quale dovrebbe poi riferire i risultati dell'analisi ad un dirigente di altro livello. Un altro aspetto che la procedura deve garantire è il trattamento equo per tutte le persone che si trovano in circostanze simili. E' bene, in questo senso, che le motivazioni alla base del reclamo siano comunicate a tutte le parti in causa. Particolare attenzione va posta nei confronti del personale. La struttura dovrebbe attraverso la procedura provvedere a che i dipendenti vengano trattati in maniera equa quando viene presentato un reclamo contro di loro. Ciò significa prevedere di Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Pag. 71 I LABORATORI 4 - Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze fornire loro immediatamente le informazioni complete su qualunque reclamo relativo al loro operato o al loro comportamento, dare loro l'opportunità di esporre la propria versione dei fatti e mantenerli informati sullo stato d'avanzamento e sugli esiti delle indagini relative al reclamo. 3.4.2 Lo schema della procedura Nell'ambito di una logica di processo possiamo considerare la procedura di gestione dei reclami suddivisa in quattro fasi: a) la fase della raccolta del reclamo, b) quella dell'istruttoria, c) quella della formulazione e della comunicazione della risposta, e infine d) come quarta fase quella, eventuale, di riesame della procedura. Per ognuna delle fasi indicate verranno di seguito fornite delle indicazioni sulle caratteristiche specifiche, sulla prassi procedurale, sui tempi minimi previsti dallo schema generale di riferimento della "Carta dei servizi pubblici sanitari". Prima fase: raccolta del reclamo E' importante sottolineare che una corretta gestione del reclamo comincia da una corretta raccolta. Dovrebbe essere evitato al massimo di richiedere informazioni che non sono essenziali per il reclamo e in particolare deve essere prestata attenzione alla comprensibilità delle istruzioni e al linguaggio utilizzato considerando anche le capacità linguistiche di particolari fasce di utenza (con basso livello di scolarizzazione, extracomunitari, ecc.). Tenendo presente il fatto che non sempre la persona che si rivolge all'ufficio è in grado di esprimere correttamente il disagio provato attraverso una precisa denuncia o richiesta, è fondamentale che chi raccoglie il reclamo sappia aiutare l'utente a tradurre questo disagio in una comunicazione completa ed esauriente che metta in grado il sistema di gestione dei reclami di raggiungere i suoi obiettivi. I passi procedurali della fase di raccolta del reclamo sono i seguenti: • Raccolta delle informazioni rilevanti. Per accertare il tipo di evento che ha Pag. 72 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze - I LABORATORI 4 provocato il disagio nell'utente, lo svolgimento dei fatti, i danni subiti e le aspettative dell'utente ognuno di questi punti deve essere indagato in maniera decisa anche se cortese e rispettosa. Centrale in questa fase è capire effettivamente cosa è successo attraverso l'opinione dell'utente. Devono a questo riguardo essere chiarite esaurientemente le circostanze al fine dell'eventuale istruttoria che seguirà. Una buona guida metodologica sono le regole utilizzate dai giornalisti (ma non solo loro) che vengono riassunte con la formula "5W+H". Questo in inglese sta per : What, Where, When, Who, Why, e How che, traducendo in italiano dà luogo alle seguenti domande: Cosa è successo? Dove? Quando? Chi è stato (chi ha subito e chi era presente)? Perché è successo (cosa era successo prima)? e Come è successo? Una risposta esauriente a queste domande permette di avere un quadro completo dell'accaduto dal punto di vista dell'utente. • Classificazione del reclamo in base a categorie predefinite. La classificazione non deve necessariamente essere comunicata all'utente, in quanto rappresenta un'informazione utile soprattutto per il sistema di gestione interna del reclamo, l'elaborazione e l'analisi dei dati. Nel caso in cui ci si rendesse conto a questo punto che le informazioni non sono sufficienti per inoltrare il reclamo, soprattutto nel caso di presentazione indiretta, è necessario fare un supplemento di indagine per avere un quadro completo. Effettuata la comunicazione può essere considerata conclusa la fase di raccolta del reclamo. • Decisione sull'iter da seguire che comporta la decisione fondamentale se aprire o meno un'istruttoria. Come è stato già accennato precedentemente, in molti casi in effetti può essere data una risposta immediata senza ricorrere all'istruttoria. I casi in cui l'istruttoria deve essere aperta possono essere quelli in cui l'episodio fa riferimento a condizioni non immediatamente verificabili e non già conosciute dalla struttura stessa (mancanza di determinati servizi, liste d'attesa troppo lunghe, ecc.) le quali possono dar luogo a risposte standardizzate immediate. Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Pag. 73 I LABORATORI 4 - Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze Seconda fase: istruttoria La fase dell'istruttoria ovvero quella dell'indagine interna per l'accertamento dell'accaduto, è una delle fasi più delicate per quanto riguarda i rapporti interni all'azienda e investe direttamente il problema delle responsabilità che verrà approfondito nell'ultimo paragrafo del presente capitolo. I passi procedurali dell'istruttoria si possono così sintetizzare: • Affidamento dell'istruttoria che consiste nell'individuazione del livello di responsabilità per la conduzione dell'indagine. Insieme alla responsabilità devono inoltre essere identificati gli elementi necessari per la formulazione del giudizio, della risposta. Devono cioè essere definite le informazioni da rilevare per verificare l'episodio denunciato dal reclamo, al fine di verificare lo svolgimento dei fatti. Deve altresì essere comunicato al responsabile dell'indagine qual è il limite temporale previsto entro cui deve fornire la risposta. • Verifica di congruenza e completezza, ovvero verifica che tutti gli elementi informativi richiesti siano presenti al fine di poter formulare e comunicare la risposta all'utente. In caso negativo viene richiesto alla stessa persona che ha condotto l'indagine un supplemento di indagine al fine di colmare le lacune informative. Nello schema generale di riferimento della "Carta dei servizi pubblici sanitari" viene indicato il termine massimo di tre giorni dalla ricezione per l'avvio dell'istruttoria. Per l'indagine sono previsti un massimo di 7 giorni. Tuttavia questo standard generale può essere adattato alla realtà delle singole strutture (maggiore o minore complessità del presidio, maggiore o minore flusso di reclami). Terza fase: formulazione e comunicazione della risposta La terza fase è quella della formulazione e della comunicazione della risposta. Questa, come già accennato, può essere immediata nei casi di immediata verificabilità, oppure può essere data dopo un'attività di istruttoria e indagine. In ambedue i casi un aspetto critico è quello di non riuscire a soddisfare con la risposta prevista le aspettative dell'utente. In quest'ottica è opportuno rendere la formulazione della risposta il più possibile flessibile e personalizzabile sulle specifiche aspettative dell'utente. Pag. 74 Ciò può essere realizzato attraverso un ampliamento delle Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze - I LABORATORI 4 possibili alternative di risposta e un rapporto negoziale con l'utente nel momento della comunicazione finale. La negoziazione della risposta implica ovviamente un certo margine di autonomia per il responsabile dell'URP. I passi procedurali prevedono: • Analisi delle informazioni provenienti dall'istruttoria. • Verifica delle aspettative dell'utente (raccolte in fase di presentazione del reclamo) • Formulazione della risposta (o, meglio, le alternative di risposta) individuale da offrire all'utente • Comunicazione della risposta. Il termine qui utilizzato è quello generico di "risposta". Più in dettaglio bisogna considerare le diverse forme che questa può assumere secondo i casi. La risposta può essere una semplice informativa, oppure una presentazione di scuse da parte della struttura; può consistere nell’immediato rimedio ad un disservizio subito dall'utente attraverso l'erogazione di una prestazione; può anche essere un rimborso pecuniario secondo quanto previsto dalla normativa. Infatti, sia lo schema generale di riferimento della "Carta dei servizi pubblici sanitari" che il DPCM del 27 gennaio 94, prevedono l'adozione di forme di ristoro attraverso rimborsi. Nello schema generale di riferimento della "Carta dei servizi pubblici sanitari" viene menzionato a proposito delle prenotazioni di prestazioni specialistiche e di laboratorio per le quali è previsto un meccanismo di bonus-malus di £ 50.000, da parte dell'azienda o del cittadino per il mancato rispetto. Nel DPCM citato sono previsti rimborsi per l'inosservanza dei principi della direttiva e in particolare per il mancato rispetto degli standard pubblicati nella Carta dei servizi. E' possibile estendere quanto previsto da queste indicazioni al risposta fornita al reclamo. L'opportunità di utilizzare un sistema di rimborso (bonus) dipende, comunque, dalle caratteristiche specifiche del reclamo ma anche dalla politica aziendale. Per quanto riguarda tale argomento le esperienze raccolte indicano che in alcune aziende (AO “S.Anna” - Como e USL 8 - Arezzo) il meccanismo del bonus viene utilizzato nel caso delle visite specialistiche e esami diagnostici. Nelle USL 1 Venosa e ASL - Foggia 3 è invece prevista una forma di ristoro legata al rimborso del ticket per prestazioni non effettuate da parte dell'azienda. Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Infine nell'AO Pag. 75 I LABORATORI 4 - Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze “Arcispedale S.Anna” - Ferrara e in quella di Padova si provvede al recupero economico o all'erogazione gratuita di prestazioni qualora si ravvisi o valuti responsabilità dirette dell'Azienda sull'eventuale danno subito dal cittadino. Un’esperienza emblematica e in qualche modo problematica rispetto al bonus e al ristoro in generale è quella della USL - Roma C: “L’esperienza ha oramai dimostrato che il ristoro maggiormente atteso dai cittadini è quello di carattere morale; la Carta dei servizi contempla anche il risarcimento con il bonus, nella forma prevista dalle linee guida ministeriali, ma nei (pochi) casi in cui il bonus è stato corrisposto i cittadini non hanno mostrato un particolare grado di soddisfazione (perché la cifra è modesta e non ripaga neanche le perdite di tempo): riscuote maggiore successo una lettera, priva di retorica, che con trasparenza spieghi l’accaduto ed eventualmente chieda scusa al cittadino per il disagio arrecatogli. Nel reclamo sulla qualità tecnico-professionale dell’atto sanitario, soprattutto se correlato ad eventuali danni subiti, le forme di ristoro sono praticamente inesistenti, escluse quelle tradizionali previste dalle coperture assicurative”. USL - Roma C Per quanto riguarda i tempi di risposta, nel DPCM 27/1/94 è previsto un massimo di 30 giorni per fornire la risposta finale all'utente. Quarta fase: il "riesame" In caso di insoddisfazione da parte dell'utente può essere prevista una fase di riesame. E' possibile differenziare due tipi di riesame: quello interno o informale e quello esterno o formale. Il riesame informale o interno è quello che la struttura fa autonomamente una volta che riscontra l'insoddisfazione dell'utente o dietro sua richiesta, in quei casi in cui, ad esempio, c'è una contestazione in merito all'accertamento dei fatti o c'è una rettifica rispetto a quanto denunciato in origine. In questo caso la procedura e i tempi sono gli stessi della fase di istruttoria. Si ricorre al riesame esterno quando il riesame interno non ha comunque soddisfatto l'utente (la documentazione del riesame esterno è l'intera pratica) o quando fin dall'inizio non esistono le condizioni per avviare un pratica interna con buone probabilità di successo. Di fatto, in alcuni casi, le aziende affermano di ricorrere alla Commissione Mista Conciliativa (USL 2 - Savonese - ASL NA4 - Pomigliano D’Arco). Particolarmente significativa a questo riguardo sembra l’esperienza della USL di Arezzo. “Per gli utenti che si dichiarano motivatamente insoddisfatti della risposte ricevuta in I^ istanza è prevista la possibilità di un riesame da parte Pag. 76 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze - I LABORATORI 4 della Commissione Mista Conciliativa composta da 3 rappresentanti USL 8 (tra cui, per previsione regolamentare, il responsabile dell’Ufficio di pubblica tutela e un medico legale), da 3 rappresentanti delle associazioni di tutela e volontariato e presieduta da una figura super partes, individuata nel caso specifico, nel Difensore Civico del Comune di Arezzo. La presenza di questa figura, sicuramente caratterizzata da elementi di oggettiva imparzialità, ha permesso lo svolgimento di una attività proficua e di soddisfazione sia da parte della USL che delle associazioni. Per entrare nello specifico della procedura, il regolamento prevede la possibilità di 3 interventi della CMC. Il caso sicuramente più frequente è quello, come già detto sopra, del ricorso da parte del cittadino non soddisfatto della risposta ricevuta in prima istanza. Vi è, inoltre, la devoluzione di quei casi per i quali non è stata data risposta nei termini stabiliti e l’esame dei casi per cui l’ufficio di pubblica tutela, con adeguata motivazione, ritiene di non essere in grado di proporre alcuna risposta al Direttore Generale. La CMC ha gli stessi poteri istruttori riconosciuti all’ufficio di pubblica tutela in prima istanza. Tale istruttoria integrativa, se ritenuta necessaria, è condotta dal Presidente la Commissione, il quale si avvale della collaborazione dell’ufficio di pubblica tutela che svolge, peraltro, funzioni di segreteria per la CMC. I tempi di risposta sono previsti in 60 gg. Ogni questione viene decisa, di regola, non oltre la seconda riunione. La decisione della Commissione deve indicare se essa è stata presa all’unanimità e, in caso negativo, i membri che hanno votato contro, spiegando i motivi del dissenso. Ad oggi tutte le decisioni prese dalla CMC della USL 8 sono state assunte all’unanimità. Per previsione regolamentare i membri della commissione sono tenuti al segreto sulle notizie di cui siano venuti in possesso per ragioni di ufficio e che siano da ritenersi segrete o riservate ai sensi delle leggi vigenti. La decisione della CMC è trasmessa al Direttore Generale e, se è fatta propria dal Direttore è trasmessa dallo stesso ai soggetti interessati. Se il Direttore Generale non condivide la decisione ne richiede il riesame alla Commissione indicando i motivi del suo dissenso. La Commissione riesamina il caso alla luce dei motivi indicati dal Direttore Generale. L’azienda invia comunicazione delle decisioni della Commissione alle associazioni di volontariato e di tutela accreditati presso l’azienda ai sensi dell’art. 14 comma 7 del D.Lg.vo 502/92. Copia delle decisioni, nonché delle eventuali richieste di riesame da parte del Direttore Generale, sono comunicate all’autore dell’esposto nonché al Difensore Civico regionale”. USL 8 - Arezzo Oltre al riesame va comunque considerata la possibilità di ricorso per via giurisdizionale. In effetti, nello schema generale di riferimento della "Carta dei servizi pubblici sanitari" viene ribadito, citando l'articolo 14 del decreto legislativo 502/92, che la presentazione dei reclami non impedisce né preclude la proposizione di impugnative in via giurisdizionale. Prendendo in considerazione le esperienze aziendali in merito alla procedura per la gestione dei reclami si può notare come le aziende spesso lamentano tra le criticità l’atteggiamento degli operatori indice di mentalità ancora non adeguata e tempi troppo lunghi soprattutto a causa della mancata collaborazione con l’interno. A parte questi elementi negativi, da noi già considerati nel capitolo sulle basi Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Pag. 77 I LABORATORI 4 - Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze concettuali, molte aziende mostrano di utilizzare procedure molto vicine al modello qui proposto. E’ questo il caso della USL di Arezzo dell’Azienda Ospedaliera S.Luigi Gonzaga e della ASL di Foggia: “Il reclamo, da qualunque struttura recepito, viene inviato all’Ufficio di pubblica tutela che risponde all’utente, circa le iniziative intraprese, entro 7gg. dal ricevimento dell’istanza. · L’ufficio interpella, inoltre, non oltre 7gg. dal ricevimento della segnalazione, il responsabile di area interessato dal disservizio, affinché questi nei successivi 15gg. chiarisca le cause responsabili del disservizio indicando soluzioni e proposte correttive.· Acquisite le risposte, lo stesso ufficio propone al Direttore Generale la risposta da inviare all’utente entro 30gg. dal ricevimento dell’esposto”. USL 8 - Arezzo “Fasi della procedura: a) raccolta reclamo; b) analisi ed istruttoria, c) invio al responsabile dell’U.O. coinvolta; d) verifica che la risposta sia congruente al contenuto del reclamo; e) predisposizione della risposta con lettera a firma del Direttore generale. Se il responsabile dell’U.O. coinvolta non ha formulato una risposta in termini idonei da trasmettere all’utente, le relativa predisposizione viene effettuata dall’URP con la direzione competente. La Direzione interessata viene coinvolta in prima istanza qualora si tratti di reclami che coinvolgono l’organizzazione aziendale nella sua complessità”. AO “S.Luigi Gonzaga” - Orbassano “Il Regolamento di pubblica tutela di quest’azienda prevede i seguenti passi: • una segnalazione scritta, verbale o telefonica, da presentare all’Urp e telefonando ai suoi numeri verdi. Il reclamo può essere inoltrato tramite gli organismi di tutela o le associazioni di volontariato; dal singolo o da parenti e amici • la soluzione immediata del problema, o entro le 24 ore, laddove la natura e l’entità del reclamo lo consentono • il coinvolgimento diretto o telefonico del responsabile e dei dipendenti interessati • l’avvio della fase istruttoria che prevede l’invio del reclamo al dirigente del servizio con la richiesta di chiarimenti e i tempi da rispettare • la richiesta di ulteriori elementi, nel caso in cui la documentazione risulti incompleta • l’eventuale sollecito scritto, nel caso in cui l’istruttoria si prolunghi oltre i 15 gg. • la comunicazione al cittadino sulle fasi inerenti la procedura • la valutazione della comunicazione acquisita, da parte dell’Urp o del Direttore generale • la risposta scritta normalmente entro il termine di 15 gg.; nel caso in cui l’istruttoria si prolunghi, comunicazione interlocutoria, anche telefonica • la possibilità che il caso venga riesaminato, nell’eventualità che la risposta non risulti soddisfacente. L’utente viene inoltre informato, per iscritto, che la procedura seguita non preclude la possibilità di far ricorso seguendo le normali vie legali. Nel caso Pag. 78 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze - I LABORATORI 4 in cui il reclamo sia presentato tramite un organismo di tutela o associazione di volontariato, la risposta e/o intervento teso alla sua soluzione, prevede il coinvolgimento degli stessi”. ASL - Foggia 3 Qualche variazione presenta l’AO Sant’Anna di Como: “La procedura formale adottata dall’azienda ospedaliera Sant’Anna segue le indicazioni fornite dalla guida alla Carta dei Servizi Sanitari con opportune modifiche. I cittadini, quindi, possono presentare all’URP reclami, denunce, opposizioni od osservazioni entro 20 giorni dal momento in cui essi abbiano avuto notizia o conoscenza dell’atto o comportamento lesivo. Gli esposti, qualora non trovino immediata soluzione, devono essere istruiti e trasmessi alla direzione generale entro 3 giorni lavorativi. L’URP, nei 3 giorni successivi, nel silenzio del legale rappresentante, comunicherà al responsabile dell’unità operativa interessata notizia dell’esposto affinché questi adotti tutte le misure necessarie ad evitare la persistenza dell’eventuale disservizio e fornisca all’URP, entro 7 giorni, tutte le informazioni necessarie per comunicare un’appropriata risposta all’utente o a chi per lui si è rivolto all’URP. La lettera di risposta è inviata per conoscenza al direttore generale. Tale procedura formale è stata adottata alla lettera nei primi mesi di funzionamento dell’URP, ma ci si è subito accorti dell’elefantiaco e burocratico meccanismo instaurato. Così, d’accordo con il direttore generale, si è subito cambiato sistema di lavoro. Per tutti i casi non vi è alcun termine per la presentazione del reclamo. Per i casi d’immediata soluzione si fornisce subito una risposta all’utente”. AO “S.Anna” - Como Un altro esempio interessante è quello dell'Arcispedale S.Anna di Ferrara che prevede oltre al normale iter per le segnalazioni raccolte e gestite direttamente dall'URP, un iter differenziato a seconda se le segnalazioni provengano dalle cassette (urne) oppure attraverso il Tribunale dei Diritti del Malato. Infine riportiamo l’esperienza di Pomigliano D’Arco, esemplare da un punto di vista del al decentramento territoriale (distretti): “I passi: · il cittadino realizza il reclamo/osservazione con colloquio diretto, lettera, apposito modulo o segnalazione telefonica; · Il Referente per la gestione dei reclami distrettuale accetta il reclamo ed in ogni caso lo formalizza; · il reclamo "semplice" viene gestito affrontato e risolto direttamente dall’operatore referente: la risposta al cittadino può essere, dunque, immediata con verifica diretta del grado di "soddisfazione"; procedura, in ogni caso, registrata nelle schede analitiche e nell’elenco generale del Registro;· il reclamo "complesso" viene cogestito con il direttore del Distretto che si mette in contatto con il Responsabile della Unità Operativa interessata: la risposta può essere, quindi, differita perché il Direttore del Distretto verifica le condizioni operative del caso e comunica poi le conclusioni al cittadino entro 15 giorni dalla presentazione dello stesso reclamo, · qualora i reclami realizzati ed affrontati a livello territoriale non possano trovare congrua soluzione vengono trasmessi al Servizio Centrale delle Relazioni col Pubblico (con adeguata comunicazione all’utente ai sensi della L.241/’90): il Servizio Centrale delle Relazioni col Pubblico prevede a Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Pag. 79 I LABORATORI 4 - Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze dare tempestiva risposta (entro il massimo di 15 gg) e cura l’istruttoria per fornire eventuale parere al legale rappresentante dell’Azienda;· La Commissione Mista Consultiva valuta periodicamente lo stato di applicazione dei principi della Carta dei diritti, sottoscritti dalla Azienda e dalle Associazioni di Volontariato e di Tutela, esaminando in modo qualiquantitativo tutti i reclami, le osservazioni e le opposizioni pervenuti; ciò al fine anche di predisporre l’adeguamento delle strutture e delle prestazioni sanitarie alle esigenze della popolazione (come da Regolamento di Pubblica Tutela). Le Criticità dei passi procedurali esposti sembrano essere i seguenti: a) mancanza di omogeneità nell’approccio relazionale e di accoglienza del cittadino da parte di tutti gli operatori referenti b) la difficoltà da parte degli operatori a riconoscere la segnalazione del cittadino come richiesta di cambiamento-miglioramento non favorisce un sistematico ripensamento critico delle stesse disfunzioni operative causa del reclamo. ASL NA4 - Pomigliano D’Arco 3.4.3 La comunicazione all'utente La comunicazione all'utente è un aspetto molto importante per garantire la soddisfazione del cliente a prescindere dal contenuto stesso della risposta. In altre parole se si riesce a entrare in relazione con l'utente stabilendo un buon rapporto interpersonale e un flusso comunicativo bidirezionale si è già a buon punto nella gestione del reclamo. Il principio generale è che l'utente debba essere sempre al corrente con la massima trasparenza di quello che la struttura sta facendo per rispondere al suo reclamo. Tuttavia la comunicazione significa anche ascolto, significa raccogliere il feedback da parte dell'utente per verificare le sue opinioni sull'andamento della pratica. Nello schema seguente vengono riportati i momenti comunicativi nell'ambito del processo di gestione del reclamo appena discusso. Raccolta del reclamo Comunicazione Accettazione: iter, tempi, risposte Istruttoria Avvio Suppl. Formulazione della risposta Risposta e raccolta feedback Riesame Avvio Suppl. Risposta e raccolta feedback Figura 7 - I flussi di comunicazione Pag. 80 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze - I LABORATORI 4 In effetti, sin dall'inizio, cioè dalla fase di raccolta del reclamo, l'operatore deve informare l'utente dell'avvenuta ricezione, dell'iter e dei possibili esiti che il reclamo potrà avere. Anche durante la eventuale fase di istruttoria l'utente dovrà essere periodicamente informato sullo stato di avanzamento; una volta formulata la risposta, questa ovviamente dovrà essere comunicata all'interessato e infine in caso di riesame dovrà essere tenuto al corrente. La comunicazione dell'avvenuta ricezione. Ciò avviene, ovviamente, in maniera contestuale nel caso di presentazione diretta o telefonica, mentre negli altri casi si può scegliere se privilegiare un tipo di risposta particolare (come quella telefonica o postale) oppure utilizzare di volta in volta la stessa modalità che ha utilizzato l'utente. Sarebbe opportuno comunque, che qualunque sia la forma prescelta si invii anche una lettera ufficiale di accettazione del reclamo. Insieme alla comunicazione dell'avvenuta ricezione e accettazione si devono dare una serie di altre informazioni. Nel caso in cui non si possa dare una risposta immediata e quindi il reclamo debba seguire la prassi dell'istruttoria è infatti opportuno comunicare anche le informazioni sull'iter, sui tempi previsti e sui possibili esiti del reclamo. La comunicazione di avvio istruttoria. Una volta avviata l'istruttoria devono essere comunicati con la massima trasparenza i dati relativi all'istruttoria: affidamento di responsabilità per l'indagine (o per l'intera istruttoria), tempi previsti. Ciò va ovviamente ripetuto in caso di eventuale supplemento di indagine. La comunicazione della risposta e raccolta feedback. In alcuni casi si può dare direttamente la risposta all'utente. In effetti la procedura può prevedere dei casi che danno luogo a risposte standard immediate da parte dell'operatore. Sono questi i casi, ad esempio, di reclami che denunciano condizioni immediatamente verificabili perché ben conosciute dalla struttura stessa (mancanza di determinati servizi, liste d'attesa troppo lunghe, ecc.) e che quindi possono dar luogo a risposte standardizzate immediate. Cosa dire negli specifici casi che si presentano deve essere oggetto nell'ambito della procedura di specifici riferimenti. Soprattutto la comunicazione della risposta va inteso come un momento Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Pag. 81 I LABORATORI 4 - Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze comunicativo bidirezionale in effetti è di fondamentale importanza che venga raccolto il feedback dell'utente, ovvero quanto egli sia soddisfatto della risposta data dalla struttura. Qui l'indirizzo deve essere quello di cercare di capire se l'utente è soddisfatto o meno anche se non esplicita in maniera evidente e aperta la sua insoddisfazione. Per la comunicazione accettazione avvio riesame vale quanto detto per la comunicazione di avvio istruttoria come per la comunicazione esito riesame e raccolta del feedback vale quanto detto per la risposta. Un aspetto importante nella comunicazione con l’utente è che a questo venga garantito il contatto con un unico interlocutore che fa da “perno comunicativo” tra l’utente e l’intero sistema di gestione dei reclami per evitare il possibile disorientamento nel caso in cui questi abbia a che fare con diverse persone o organismi. I dati a nostra disposizione sulle esperienze aziendali non ci permettono di analizzare in modo differenziale le diverse fasi in relazione alle quali viene effettuata la comunicazione all'utente. Tuttavia sembrano esserci indicazioni di una attività comunicativa notevole che avviene per lo più telefonicamente o nel rapporto diretto, ma anche per via postale. In qualche caso5 si ricorre a lettere standardizzate per la risposta interlocutoria o finale all'utente. 5 USL 5 - Collegno, USL 2 - Savonese, USL 8 - Arezzo Pag. 82 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze - I LABORATORI 4 3.4.4 Gli strumenti Come primo ausilio metodologico è possibile pensare ad un documento (definito qui come manuale operativo) in cui indicare tutti gli aspetti operativi della gestione procedurale del reclamo. Ad esempio, a fronte della tipologia di reclamo identificato, può essere indicato l'iter procedurale da seguire (dare risposta immediata e in tal caso che tipo di risposta o avviare istruttoria), i tempi previsti per le singole fasi che compongono l'istruttoria e per la risposta finale, e i possibili esiti nel caso di riscontro positivo, le responsabilità della gestione delle diverse fasi, ecc. Ovviamente, è possibile e opportuno costruire ed adottare tale strumento soltanto nei casi in cui ci sia una prassi molto consolidata e ci sia un numero elevato di segnalazioni da trattare. Per quanto riguarda le esperienze aziendali, anche se si è mostrato apprezzamento per un tale strumento, nessuna azienda ha dichiarato di utilizzarlo. Un altro strumento utile è quello del registro ovvero di un supporto cartaceo o informatizzato6 che aiuta a tenere traccia rispetto all'avanzamento nella gestione dei reclami e che può costituire anche una utile base dati per elaborare statistiche e valutazioni utili alla progettazione di interventi di miglioramento del servizio. Una esperienza interessante è quella in corso nella regione Toscana (citata dalla USL di Arezzo) di una scheda per la gestione informatizzata dei reclami. 6 utilizzato da USSL 37 - Milano; ASL NA4 - Pomigliano D’Arco; AO “V.Cervello” - Palermo; USL 17 - Savigliano; USL 1 - Venosa; USL 10 - Firenze; AO “S.Anna”/OIRM - Torino Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Pag. 83 I LABORATORI 4 - Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze AZIENDA USL 8 - AREZZO Ufficio di Pubblica Tutela riferimento Scheda per la segnalazione di suggerimenti, istanze e reclami Zona Sede accettazione reclamo Data di presentazione Modalità di presentazione Dati anagrafici utente Nome e cognome Abitante a Via N° Telefono Oggetto della segnalazione (sintesi) Ricevuto da: Ammesso Risarcimento Settore interessato Pervenuto all’Uff.P.Tutela il Istruttoria Tipologia reclamo Stato della procedura Per la risposta al cittadino, la segnalazione è stata tramessa a: il Chiarimenti inviati dal responsabile interessato (sintesi) il Data invio riscontro all’utente Esame C.M.C. Definitiva Tempo risposta 1 Seduta del Data invio risposta definitiva Tempo risposta 2 L’utente si è dichiarato soddisfatto Figura 8 - Scheda per la gestione informatizzata dei reclami (regione Toscana) Pag. 84 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze - I LABORATORI 4 Un altro tipo di strumento è costituito dalla scheda per la racconta del reclamo che può aiutare l'operatore a raccogliere e l'utente a fornire le informazioni rilevanti. Nel caso di presentazione orale (diretta o telefonica) è opportuno che l'operatore compili la scheda, risistematizzando quanto detto dall'utente e chiedendo poi la verifica di quanto scritto rileggendo la scheda compilata e facendo firmare (nel caso di presentazione diretta) la scheda. In caso di presentazione scritta bisogna far sì che si abbia un verifica del contenuto delle informazioni e dell'identità dell'utente che presenta il reclamo. In effetti, i reclami anonimi, anche se possono essere utili in quanto, una volta immessi nell'archivio dati per una elaborazione statistica, possono comunque dar luogo a interventi di miglioramento (come è in uso all’AO di Cosenza), non danno luogo ad indagine specifica e quindi a risposta all'utente. La maggior parte delle aziende che hanno partecipato alla stesura del documento hanno adottato una scheda per la raccolta del reclamo molto simile a quella suggerita dallo schema generale di riferimento della "Carta dei servizi pubblici sanitari" riportata a pagina successiva. La scheda qui riproposta ha un formato aperto per quanto riguarda la specificazione del contenuto del reclamo. Risulta in effetti sconsigliabile utilizzare domande chiuse che, anche se semplificano il compito, possono indirizzare la descrizione fornita dall'utente (in tal senso testimoniano anche le esperienze condotte nella ASL Foggia 3 e nella USL - Roma C). E' bene quindi che l'utente si esprima liberamente. Tuttavia è importante che l'operatore che assiste alla compilazione del modulo (o che compila lui stesso il modulo) nella trascrizione del reclamo abbia presente le indicazioni fornite precedentemente riguardo alla raccolta delle informazioni rilevanti (5W+H) e la classificazione adottata dalla struttura. Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Pag. 85 I LABORATORI 4 - Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze INFORMAZIONE, ACCOGLIENZA, TUTELA E PARTECIPAZIONE Allegato 2 Scheda Segnalazioni UNITA’ SANITARIA LOCALE N._______ Ufficio di Pubblica Tutela Scheda per la segnalazione di disfunzioni - suggerimenti - reclami o Verbale o Telefonica o Con modulo o Con lettera allegata del Sig./Sig.ra ________________________________________________________ abitante a ___________________________________________________________ telefono __________________ Oggetto della segnalazione _____________________________________________ ___________________________________________________________________ ___________________________________________________________________ ___________________________________________________________________ ___________________________________________________________________ ___________________________________________________________________ ___________________________________________________________________ ___________________________________________________________________ Ricevuto il ________________ da __________________________________ Firma ____________________________ ___________________________________________________________________ Per la risposta al cittadino si trasmette la segnalazione a: o Direttore Generale o Coordinatore _____________________________________________________ o Responsabile Servizio ______________________________________________ o Responsabile Unità Organizzativa _____________________________________ Trasmessa dall’Ufficio________________ il ______________________________ L’Operatore _____________________________ Figura 9 - Scheda per la raccolta dei reclami (dallo schema di riferimento) Pag. 86 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze - I LABORATORI 4 3.4.5 Le responsabilità Un aspetto di fondamentale importanza è costituito dalla attribuzione di responsabilità nel sistema di gestione dei reclami. Secondo lo schema generale di riferimento della "Carta dei servizi pubblici sanitari", vengono suggerite per l’URP le seguenti funzioni: • raccolta dei reclami; • predisposizione dell’attività istruttoria e risposta immediata all’utente nei casi più semplici; • cura dell’istruttoria nei casi più complessi acquisendo gli elementi necessari alla formazione del giudizio richiedendo relazioni o pareri ai responsabili dei Servizi o UU.OO. o agli uffici USL; • risposta all’utente (sottoscritta dal legale rappresentante dell’ente). Secondo queste indicazioni quindi l’URP ha il compito di seguire l’iter del reclamo in tutte le sue fasi, nei rapporti con l’utente nell’ambito dell’accettazione e della formulazione e comunicazione della risposta, e con le strutture interne in fase di istruttoria7. Tuttavia, in base a quanto viene riportato dalle aziende, non esiste unanime chiarezza sulle funzioni dell’URP e questo si traduce in un rapporto interno all'azienda spesso poco fluido e funzionale e in una scarsa possibilità di rispondere al suo mandato istituzionale. Una parere significativo in questo senso è quanto riportato dalla USL di Lanciano/Vasto dove viene suggerito un diverso assetto dell’URP stesso: “L’URP è isolato ed è privo di poteri di incidere sul meccanismo di erogazione della prestazione...è troppo strutturato nell’organizzazione: occorre individuarlo come soggetto svincolato gerarchicamente dalla Direzione Generale e ricercare forme di raccordo funzionale con gli Uffici dei Difensori Civici Regionali, laddove costituiti. Occorrerebbe anche assicurare forme di “tutela” per il personale URP, nei confronti sia degli utenti che dell’Amministrazione, che potrebbe non vedere di buon occhio la presenza, che deve garantire per legge, di soggetti istituzionalmente deputati a raccogliere, promuovere e aiutare materialmente il cittadino nella presentazione di un reclamo”. USL Lanciano/Vasto Tale situazione, comunque differenziata, trova un riflesso nella eterogeneità di 7 è questo il caso dell’AO “Arcispedale S.Anna” Ferrara, USL - Lanciano/Vasto e USL 8 - Arezzo dove però tale funzione è svolta dall’UPT Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Pag. 87 I LABORATORI 4 - Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze definizione dei livelli di responsabilità nella stessa gestione dei reclami soprattutto per quanto riguarda la fase di istruttoria. In effetti, questa è la fase più delicata per quanto riguarda la gestione interna dei rapporti tra i vari organismi aziendali e con quelli esterni all'azienda (associazioni di volontariato e tutela dei diritti). Nello sviluppo dell'istruttoria è possibile che si creino dei conflitti tra URP e le altre strutture. L'URP può assumere o può essere percepita come uno strumento inquisitorio, oppure le unità operative possono scarsamente collaborare perché prese da altre priorità, ecc. Tutte queste situazioni devono essere evitate attraverso un opera di informazione e coinvolgimento sugli obiettivi della gestione dei reclami evitando colpevolizzazioni, atteggiamenti inquisitori e strumentalizzazioni del sistema. Questo processo deve essere accompagnato da una forte valenza attribuita alla gestione dei reclami da parte della direzione aziendale o, in sua vece, della direzione sanitaria che deve essere considerata il principale punto di riferimento del sistema di gestione del reclamo. Accanto a questa prima ipotesi, che investe l’URP di un ruolo centrale in ogni fase, possono essere considerate altre soluzioni organizzative che prevedono il decentramento delle responsabilità dell'istruttoria chiamando in causa il responsabile stesso del servizio oggetto del reclamo (in linea con la legge 241/90 sulla trasparenza). In questo caso, diversamente da quanto indicato dallo schema di riferimento, l'URP avrebbe soltanto il compito di raccogliere il reclamo e di comunicare la risposta finale lasciando la responsabilità dell'istruttoria e della formulazione della risposta al responsabile del servizio oggetto del reclamo. Un esempio in cui la responsabilità dell’istruttoria passa alla Direzione sanitaria è quella della USL di Roma: “Sono stati fissati solo pochissimi punti formali nella procedura: a) ogni reclamo deve avere una risposta comunque non elusiva ; b) il reclamo, comunque pervenuto, deve essere immediatamente trasmesso all’URP che entro i 3 giorni lavorativi successivi deve inviarlo all Direzione Sanitaria competente per l’istruttoria (che non può avere in nessun caso durata superiore ai 30 giorni); c) conclusa l’istruttoria, l’URP - con lettera a firma del Direttore Generale provvede a rispondere al cittadino entro il 4° giorno lavorativo; d)contemporaneamente alla risposta al cittadino, il Direttore Generale, quando ne ravvisi gli estremi, trasmette gli atti per l’adozione di eventuali provvedimenti a carico dei responsabili del disservizio”. USL - Roma C Pag. 88 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze - I LABORATORI 4 Nel caso della USL di Ferrara invece, la raccolta e l’istruttoria sono a carico dell’URP mentre la responsabilità delle risposte passa ad altri: “...colloquio con l’utente; compilazione di una scheda di raccolta; istruttoria con tempi definiti, presidiati dal responsabile URP e gestita nei casi più complessi dall’Ufficio Comunicazione; responsabilizzazione, per le risposte, dei Direttori di Distretto, di Presidio Ospedaliero, dello stesso Direttore Generale o Sanitario, a seconda delle Tipologie”. USL - Ferrara In altre esperienze, invece, i reclami, di qualunque natura, vengono direttamente e interamente gestiti dalla direzione sanitaria o dai responsabili delle unità organizzative e servizi8. Un discorso a parte merita la gestione dei reclami tecnico professionali la cui responsabilità ricade direttamente sulla direzione generale (USL 21 - Casale Monferrato) sulla direzione sanitaria9 o sul servizio infermieristico se interessano il comportamento e le prestazioni degli infermieri (USL Centro Sud - Bolzano) la quale si occupa direttamente anche del rapporto con l’utenza. Oppure la responsabilità viene affidata al dirigente dell’Unità organizzativa interessata10. All’USL 4 - Torino i reclami di tipo tecnico professionale più complessi o che hanno carattere di denuncia (per es. pervenuti attraverso un avvocato) vengono seguiti dall’Ufficio legale dell’azienda. Interessante è il ricorso nell’AO “S.Croce” - Cuneo ad una commissione Medicolegale composta da esperti non dipendenti dall’azienda al fine di acquisire un parere significativo (la responsabilità rimane comunque al direttore generale). Alla USSL 37 - Milano è prevista una consulenza di carattere tecnico preventiva, mentre alla USL 8 - Arezzo la responsabilità rimane alla UTP che si avvale dell’apporto di specifici consulenti interni oltreché del comitato etico locale. Alla USL di Ferrara è sttualmente allo studio la creazione di una commissione aziendale, coordinata dal Direttore dell’Unità Operativa Medicina Legale. Citiamo inoltre l’esperienza di Firenze: “Questi tipo di reclami [tecnico professionali] è stato gestito sempre dall'URP in modo da raggiungere due obiettivi: a) colmare, con l'aiuto dei 8 è questo il caso delle USL 11 - Vercelli e dell’AO - Cosenza AO - Cosenza; USL 5 - Collegno, USL 9 - Ivrea, USL 16 - Mondovì, USL 17 - Savigliano, ASL NA4 - Pomigliano D’Arco, USL 3 - Lagonegro, AO “S.Anna” - Como, AO “S.Anna”/OIRM - , ASL - Foggia 3, AO - Padova, USL - Roma C 10 USL 5 - Spezzino, USL - Forlì 9 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Pag. 89 I LABORATORI 4 - Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze servizi coinvolti, quelle lacune informative che possono essere alla base del reclamo. Si verifica spesso infatti che in realtà è stata la mancanza di adeguate informazioni a generare nell'utente la sensazione di essere stato curato male. In questo senso la risposta che l'URP fornisce al cittadino integra in modo più leggibile e comprensibile, sulla base delle relazioni dei sanitari, la cartella clinica che spesso è strumento di informazione inutile. In questo modo l'URP fornisce all'utente strumenti maggiori per decidere eventuali azioni legali. b) l'URP costituisce per l'utente un interlocutore certo per la pratica assicurativa che l'Ufficio Affari Legali della ASL avvia a seguito dell'esposto. Su questo punto sottolineiamo con forza la necessità di creare percorsi più chiari e certi per il cittadino che deve poi rapportarsi con l'assicurazione dell'Azienda. Gli istituti spesso hanno una logica defatigante per il cittadino, il quale necessita di risposte chiare in tempi certi”. USL 10 - Firenze Mentre nell’AO di Ferrara: “I reclami di tipo tecnico-professionale vengono raccolti sia direttamente dall’URP che direttamente dal Tribunale per i Diritti del Malato. Tali reclami vengono comunque tutti inviati all’URP che ha formalizzato una procedura scritta in accordo con la Direzione Medica di Presidio. Tale procedura prevede che l’URP chieda e raccolga tutti i dati dai professionisti coinvolti e li discuta con la Direzione Medica di Presidio. Dopodiché provvede a richiedere perizia medico-legale qualora se ne ravveda la necessità o in alternativa a predisporre la risposta da inviare o direttamente al cittadino oppure al Tribunale per i Diritti del Malato dopo averla sottoposta a visione e firma del Direttore Generale”. AO “Arcispedale S.Anna” - Ferrara Un ulteriore problema riguarda, per quanto concerne la responsabilità, è la situazione del riesame interno. Nel caso in cui ci sia contestazione sull'accertamento dei fatti, sembra opportuno cambiare la persona che svolge l'indagine, o salendo di livello gerarchico oppure ricorrendo ad una persona "super partes". Nella gestione del riesame, alcune aziende ricorrono ad un confronto diretto con l’utente11, coinvolgendo anche il Direttore Generale come nel caso della USL Centro Sud - Bolzano. Altre12, in maniera più formale ripetono l’istruttoria allargando il campo di informazioni e coinvolgendo eventualmente altri organismi interni all’azienda. Nella USL 2 - Torino viene designata una Commissione tecnica da parte della Direzione aziendale con il compito di approfondire il caso oggetto di segnalazione. Il sistema di gestione dei reclami deve comunque prevedere che, nel caso in cui la risposta sia ancora insoddisfacente, si passi al riesame esterno. Il riesame formale o 11 12 come è il caso della USL 4 - Torino; AO “S.Anna”/OIRM - Torino; AO - Padova come USL 2 - Torino, AO “Arcispedale S.Anna” - Ferrara e ASL - Foggia 3, ASL NA4 - Pag. 90 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze - I LABORATORI 4 esterno, secondo lo schema di riferimento, viene trasferito per l'analisi del caso al Difensore Civico (Regionale, comunale o consortile) o ad altra figura "super partes". Pomigliano D’Arco, USL - Roma C Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Pag. 91 I LABORATORI 4 - Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze 3.5 LA GESTIONE DEI RECLAMI PER IL MIGLIORAMENTO DEL SERVIZIO Questo capitolo prende in considerazione il secondo obiettivo del sistema di gestione dei reclami, che è quello di partire dal punto di vista dell’utenza per orientare le decisioni aziendali relative al miglioramento della qualità dei servizi. In questo senso "imparare la lezione", a partire dall’ascolto delle osservazioni dei cittadini, significa introdurre un processo partecipativo mediante il quali i cittadini esercitano un’influenza concreta sulle decisioni relative alla gestione dell’azienda sanitaria. Ma per correggere i disservizi e produrre un costante miglioramento della qualità è necessario che le segnalazioni e le osservazioni dei cittadini, siano esse positive o negative, vengano sottoposte ad un costante processo di analisi e di discussione, all’interno ed all’esterno dell’azienda. In questo senso, è importante sottolineare che, mentre la cultura di accogliere e rispondere al reclamo presentato dal singolo cittadino è abbastanza diffusa a livello nazionale, sono invece piuttosto rare le realtà aziendali nelle quali l’insieme delle segnalazioni dei cittadini viene analizzato in modo approfondito e sistematico. Purtroppo, anche nei casi in cui ciò avviene, è raro che i risultati dell’analisi riescano ad incidere in modo rilevante sui processi decisionali dei vertici aziendali. Ciò è testimoniato dai dati raccolti in occasione dell’elaborazione del Rapporto di Valutazione che, come abbiamo già visto nel capitolo "La situazione delle aziende al 1996", indicano che solo una percentuale molto limitata delle aziende che avevano allestito un sistema di gestione dei reclami, realizzavano in modo sistematico un analisi delle segnalazioni per il miglioramento della qualità. Vedremo quindi, a partire dall'analisi di casi di alcune realtà avanzate, quali sono i passi da compiere per evitare che la risposta aziendale alla voce del cittadino non si esaurisca in una risposta puntuale al singolo reclamo. Il sistema dei reclami dovrebbe infatti garantire che ciascun messaggio individuale, eventualmente amplificato da quello degli altri utenti, acquisti forza sufficiente per innescare processi di miglioramento della qualità dei servizi. Come giustamente segnala l’AO “V.Cervello” di Palermo: Pag. 92 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze - I LABORATORI 4 “Nell’organizzazione sanitaria il reclamo deve essere interpretato come motore di un cambiamento organizzativo che più che toccare il singolo operatore incriminato, tocca l’intera organizzazione: in questo quadro la causa del reclamo diventa occasione per riprogrammare il processo organizzativo in termini di qualità totale. Questa prospettiva di gestione del reclamo incontra notevoli difficoltà di realizzazione poiché l’organizzazione tende più facilmente a cercare/identificare un responsabile del disservizio piuttosto che riflettere globalmente sull’accaduto. I principali fattori di criticità sono dunque da ricercare nella paura verso il cambiamento e nella necessità di rivedere, riprogrammare ed in generale ripensare il processo organizzativo e le strategie di sviluppo dell’unità operativa, i comportamenti e le modalità relazionali.”... “In tale prospettiva il reclamo si trasforma non in un fine, per quanto essenziale sia la risposta risolutiva data all’utente che reclama un suo diritto, ma soprattutto come strumento volto all’attivazione di un percorso più ampio di miglioramento della qualità del servizio che quindi non cerca il responsabile, ma si volge all’intero percorso organizzativo per riprogrammarlo in maniera più rispondente ai bisogni dell’utente”. AO “V.Cervello” - Palermo 3.5.1 Analisi dei dati relativi a reclami e segnalazioni Procedimenti di base "La maggioranza dei dati raccolti non viene elaborata o, se è elaborata, non viene analizzata o, se è analizzata, i risultati dell’analisi non sono scritti, o se sono scritti, non vengono letti o, infine, se sono letti, non incidono sulle decisioni". E. de Kadt, 1989 Questa affermazione, fatta da un sociologo olandese con lo scopo di mettere in dubbio una consolidata abitudine di raccogliere "a tappeto" un’enorme mole di dati per alimentare i sistemi informativi, costituisce un monito generale anche nel contesto dei reclami. Non è possibile organizzare in modo efficace dei meccanismi di raccolta ed analisi delle informazioni provenienti dal sistema di gestione dei reclami, se non si ha sufficiente chiarezza del modo in cui l’organizzazione è preparata ad accogliere i risultati e trarne spunti per le decisioni. Il messaggio generale è quindi quello di orientare sempre e comunque i processi di analisi verso scopi di tipo operativo, all’interno degli spazi concessi dall’assetto istituzionale ed organizzativo dell’azienda. I procedimenti che portano ad un’analisi efficace dei reclami possono essere riassunti in tre fasi: • La fase iniziale del processo di analisi dei reclami dovrebbe essere dedicata all’elaborazione ed alla tabulazione dei dati, con il proposito di ottenere un quadro Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Pag. 93 I LABORATORI 4 - Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze generale di riferimento. • In un secondo momento è opportuno “leggere” risultati ottenuti nella tappa precedente, e costruire su di essi dei percorsi di riflessione e di analisi in grado di stabilire, nel modo più oggettivo possibile, le priorità indicate dai cittadini che hanno sporto reclami. • Infine per poter definire delle priorità di intervento che abbiano reali possibilità di successo, si rende necessario valutare, per ciascun problema individuato, la capacità aziendale di mettere in atto azioni correttive rapide ed efficaci, facendo leva sulle risorse e sulle competenze disponibili ed attivabili. Bisogna tuttavia introdurre una nota di cautela come viene correttamente suggerito dalla USL di Bolzano: “L’utilizzazione dei risultati dei reclami va fatta con le dovute cautele. Particolare attenzione a trarre conclusioni sulla quantità e sulla qualità: es. un numero elevato di reclami per un certo servizio non significa necessariamente che è il più critico, possono essere presenti condizioni favorevoli per la presentazione del reclamo (ubicazione vicino all’ufficio o operatori addetti alla ricezione, disponibilità di moduli o cassette per la raccolta,...). L’assenza di reclamo non vuol dire che tutto funziona bene: l’accesso al reclamo può essere non agevole, l’utente può non essere a conoscenza di ciò che gli è dovuto, la soglia di attesa può essere molto bassa,...” USL Centro Sud - Bolzano L’analisi di tipo quantitativo: Chi, Perché e Dove. L’analisi di tipo quantitativo è fondamentale per fornire un quadro generale dell’insoddisfazione. Quest’ultima è basata fondamentalmente sull’osservazione della frequenza dei reclami. Sebbene sia possibile focalizzare l’analisi quantitativa su di un ampio numero di parametri, si ritiene opportuno prendere in considerazione almeno tre variabili principali: chi (le caratteristiche individuali) ha sporto il reclamo, perché lo ha fatto (la tipologia) e dove si sono svolte le circostanze che lo hanno determinato (la fase dell’esperienza del cittadino). La profondità dei processi di analisi quantitativa dipendono in gran parte dall’accuratezza attraverso la quale è stata strutturata la classificazione del reclamo: tanto più ci si addentra nel processo di analisi, tanto più ci si rende conto dell’importanza di contare con una classificazione ben strutturata. E’ quindi possibile che uno dei risultati dell’analisi quantitativa sia anche quello di modificare la Pag. 94 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze - I LABORATORI 4 classificazione, in quanto ritenuta insoddisfacente per la conduzione di un’analisi esaustiva. L’elaborazione dei dati relativi alla tipologia (perché), alle caratteristiche individuali (chi) ed alla fase dell’esperienza (dove) dei reclami non deve limitarsi a prendere in considerazione la frequenza assoluta (il numero assoluto), ma deve essere estesa anche alla frequenza relativa (percentuale, media o altro tipo di misurazione). Vale la pena sottolineare il valore operativo dello sforzo di elaborazione dei dati in frequenza relativa, che può essere ricondotta a due motivi principali: • Facilita la comparazione tra diverse strutture e unità operative all’interno ed all’esterno dell’azienda. Infatti, strutture simili dal punto di vista funzionale, possono non essere comparabili in base a valori assoluti, in quanto diverse per tipologia e volume di prestazioni erogate. • Misurare la frequenza relativa consente di seguire in modo più oggettivo l’evoluzione temporale della distribuzione dei reclami nelle diverse categorie: se vengono intraprese attività finalizzate per stimolare i cittadini a presentare le loro osservazioni all’azienda, il numero totale delle segnalazioni pervenute è destinato ad aumentare progressivamente. Utilizzare soltanto in numero assoluto, in questo caso, può essere fuorviante, segnalando un "falso" aumento, magari in presenza di azioni di miglioramento. La misurazione della frequenza in termini, invece, è più adatta per indicare se, indipendentemente dal numero totale di segnalazioni pervenute, una determinata tipologia di reclami tende ad aumentare, diminuire o rimanere costante nel tempo. L’analisi delle informazioni relative al profilo dei cittadini che hanno sporto reclami (chi), ha la finalità di esaminare alcune delle loro caratteristiche demografiche (genere, fascia d’età, ecc.) e socioeconomiche. Ciò potrebbe consentire, ad esempio, di identificare gruppi che non reclamano o lo fanno raramente, con particolare riguardo alle fasce deboli. Un risultato di questo tipo può essere utile per orientare l’introduzione di misure correttive legate all’accesso. I risultati dei processi analitici condotti sul chi, sul perché e sul dove forniscono un insieme di elementi che permettono di costruire un quadro generale abbastanza definito dei processi legati all’insoddisfazione "dichiarata", tipica del fenomeno del reclamo. Il quadro di riferimento costituito dall’analisi quantitativa dei reclami è in Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Pag. 95 I LABORATORI 4 - Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze grado di contribuire alla definizione di alcuni indicatori di monitoraggio dei progetti di miglioramento, soprattutto quelli legati al raggiungimento degli standard di qualità della Carta dei servizi. Analisi di tipo qualitativo L’analisi quantitativa presenta l’inconveniente di non riuscire a mettere in risalto determinate tipologie di reclami o aspetti a questi collegati, che, indipendente dalla loro frequenza, segnalano l’esistenza di problemi di particolare importanza per i cittadini e che quindi che devono essere presi in considerazione dall’azienda. Per superare questo limite è opportuno ricorrere all’analisi di tipo qualitativo. Quest’ultima richiede la disponibilità di risorse umane con esperienza e formazione specifiche, che concentrino i loro sforzi sullo studio di singoli casi, consultando la documentazione raccolta nell’istruttoria ed eventualmente realizzando ulteriori approfondimenti. Questi ultimi possono avere, ad esempio, l’obiettivo di costruire nuovi raggruppamenti dei casi in basi a chiavi di lettura o parametri non presi in considerazione dalla classificazione dei reclami. Altre volte, anche sulla base di indicazioni provenienti dalle Associazioni di tutela, è necessario intensificare i processi di approfondimento allo scopo di individuare casi di particolare interesse, che possono costituire dei sensori, o dei veri e propri "eventi sentinella": il verificarsi anche di un solo di questi casi, deve innescare dei meccanismi di reazione da parte dell’azienda che vanno al di là della risposta individuale. Uno di questi casi può essere rappresentato da episodi confermati di relazioni umane scortesi rivolte a cittadini extracomunitari o di origine razziale. Molte delle aziende che hanno inviato i loro contributi effettuano con periodicità analisi dei reclami13. Diffusione dei risultati dell’analisi dei reclami Una volta effettuata l’analisi dei reclami e delle segnalazioni è opportuno 13 ASL - Foggia 3; USL Centro Sud - Bolzano; AO “S.Luigi Gonzaga” - Orbassano; USL - Roma C; USL 5 - Spezzino; AO - Padova; AO “S.Anna”/OIRM - Torino; USL 12 - Biella; USL 8 - Arezzo; AO “Arcispedale S.Anna” - Ferrara; USL 1 - Venosa; ASL 10 - Firenze; USL 2 - Torino; AO “S.Anna” - Como; USL 5 - Montalbano Jonico; USSL 37 - Milano; AO - Cosenza; USL 3 Lagonegro; USL - Forlì; USL 21 - Casale Monferrato; USL - Ferrara. Pag. 96 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze - I LABORATORI 4 comunicarne i risultati il più ampiamente possibile sia all’interno dell’azienda che all’esterno di essa. Le modalità della comunicazione possono essere le più varie. Per quanto riguarda l’interno possiamo citare senz’altro l’utilizzo da parte delle aziende di relazioni periodiche prodotte dall’URP, o da chi gestisce il sistema dei reclami e destinate principalmente ai vertici aziendali (Direzione Generale, Sanitaria, Amministrativa, Responsabili delle Unità Operative, ecc.). Le relazioni dirette ai vertici aziendali dovrebbero: • riportare chiaramente il volume complessivo di reclami, disaggregato nelle principali categorie e servizi coinvolti; • mostrare comparazioni con periodi precedenti per monitorare il grado di raggiungimento di eventuali standard o impegni dichiarati dall’azienda nella Carta dei servizi; • includere un’analisi qualitativa degli aspetti di maggiore criticità, per integrare e commentare i dati quantitativi e le tendenze; • proporre possibili azioni di miglioramento. Tuttavia possono essere utilizzati altri mezzi come ad esempio i giornalini o notiziari aziendali14. per diffondere in maniera più capillare le informazioni all’interno dell’azienda. Nell’ottica della partecipazione del sistema è opportuno che i dati vengano anche diffusi tra tutte le altre componenti che giocano un ruolo importante nell’ambito del funzionamento del sistema sanitario a livello locale, e cioè: • Comitati Misti Consultivi (USL - Forlì; AO “Arcispedale S.Anna” - Ferrara); • Difensore Civico (ASL - Foggia 3); • Medici di base (AO “S.Anna” - Como; USL 1 - Venosa); • Associazioni per la tutela dei diritti (USL 5 - Spezzino; ASL - Foggia 3); • Associazioni di volontariato (AO - Cosenza; USL 21 - Casale Monferrato; AO “S.Anna”/OIRM - Torino; ASL - Foggia 3). E’ opportuno, inoltre, che le lezioni apprese dai reclami nelle singole unità operative 14 USL 8 - Arezzo; AO “S.Anna”/OIRM - Torino; USL 1 - Venosa . Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Pag. 97 I LABORATORI 4 - Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze vengano comunicate alle Regioni ed al Ministero e, soprattutto, socializzate a livello intra ed extra aziendale (USL 8 - Arezzo; AO “S.Anna” - Como). "Mettere in rete" gli operatori significa consentire scambi di esperienze che possono avere forti ricadute, tanto in termini di coinvolgimento del personale, che in termini di miglioramento complessivo della qualità dei servizi. .Per garantire la trasparenza del sistema, bisogna infine informare i cittadini sui reclami presentati alla struttura nell’ambito della pubblicizzazione della performance aziendale. Ciò può essere fatto attraverso i mezzi di comunicazione locali (USL 8 - Arezzo) o attraverso newsletter aziendali diretti all’utenza (AO “S.Anna” - Como), o con locandine affisse in luoghi pubblici con grande afflusso di cittadini, ecc. In maniera più strutturata, l’azienda potrebbe redigere, con cadenza annuale, una pubblicazione sul sistema dei reclami rivolta al pubblico; i suoi contenuti potrebbero essere i seguenti: • sintesi della distribuzione dei reclami nelle principali categorie e servizi; • posizione ottenuta rispetto agli obiettivi dichiarati (standard o impegni); • livello di gradimento delle risposte da parte dell’utenza (ad es., casi di riesame rispetto ai reclami totali, nel caso in cui non siano state realizzate inchieste ad hoc); • azioni intraprese a seguito dei reclami per migliorare i servizi. In generale è bene che l’informazione divulgata al pubblico sia sufficientemente spiegata e contestualizzata, per evitare reazioni ingiustificate da parte dei mezzi di comunicazione. Per esempio, l’informazione relativa ad un aumento di reclami conseguente ad un accesso migliore e semplificato, potrebbe essere frainteso e riportato in senso negativo. Un ultimo strumento per la diffusione delle informazioni è quello della Conferenza dei Servizi15, che ha tra i suoi scopi quello di aumentare la partecipazione dei cittadiniutenti al funzionamento dei servizi. In questa occasione si comunica al cittadino che i reclami sono seriamente presi in considerazione, e che quindi vale la pena rivolgersi all’azienda se ci si ritiene insoddisfatti. Pag. 98 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze - I LABORATORI 4 3.5.2 L'analisi dei reclami per correggere i disservizi e per migliorare il servizio Sono fondamentalmente due le modalità attraverso le quali le aziende possono introdurre azioni di miglioramento della qualità a partire dall’analisi delle segnalazioni dei cittadini. La prima modalità consente di mettere in atto misure di tipo correttivo, atte a prevenire, in tempi brevi, la ripetizione di disservizi frequentemente riportati dall’utenza. La seconda modalità prevede la programmazione di attività a maggior contenuto strategico, che contribuiscano, nel medio e lungo termine, ad accrescere la soddisfazione dei cittadini in relazione alla qualità dei servizi. L’obiettivo principale delle azioni di tipo correttivo è quello di agire su situazioni improprie presenti in determinati servizi, allo scopo di ripristinare le condizioni normali di lavoro. Per fare un esempio banale, sulla base di segnalazioni ripetute di lunghi periodi di attesa ad un determinato sportello, potrà essere presa la decisione di destinare un operatore aggiuntivo, che consentirà di portare i tempi d’attesa a livelli più accettabili. Le azioni di tipo correttivo devono essere programmate a partire dall’osservazione della frequenza dei reclami nelle varie tipologie e dalla conoscenza dei servizi più frequentemente oggetto delle segnalazioni dei cittadini. E’ soprattutto l’incrocio tra queste due variabili - il tipo di reclamo ed il luogo nel quale esso avviene (perché e dove) - ad offrire indicazioni operative per identificare le priorità di intervento. Ad esempio, l’osservazione di un’elevata frequenza di reclami di tipo relazionale, associata alla conoscenza delle unità operative più frequentemente segnalate dai cittadini per questo tipo di reclamo, permette di programmare azioni specifiche di sensibilizzazione e formazione rivolta agli operatori di front-line delle unità coinvolte. L’analisi dei reclami, oltre a permettere all’azienda di monitorare i disservizi (la "nonqualità") e svolgere azioni destinate a prevenire la loro ripetizione, può fornire un contributo per mettere in atto programmi atti ad accrescere il livello di soddisfazione dei cittadini in relazione ai servizi offerti dall’azienda. A questo proposito, va detto che i reclami mettono in evidenza solo alcuni aspetti dell’insoddisfazione, visto che la "soglia" del reclamo è variabile in funzione alla 15 AO “S.Luigi Gonzaga” - Orbassano; USL 2 - Savonese, AO “S.Anna”/OIRM - Torino Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Pag. 99 I LABORATORI 4 - Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze gravità del disservizio ed ad caratteristiche sociali e culturali di tipo individuale. Per questo motivo, alcuni aspetti importanti nella determinazione dell’insoddisfazione non vengono captati dall’analisi dei reclami. In termini generali, l’analisi dei reclami, insieme all’arsenale di strumenti utilizzabili per verificare la qualità dei servizi, può fornire contributi importanti al processo metodologico che porta alla definizione degli standard di qualità, e può addirittura svolgere un ruolo determinante per il loro monitoraggio. E’ però necessario puntualizzare che uno standard di qualità non dovrebbe essere definito a partire di un indicatore legato alla rilevazione dei reclami. La logica dello standard implica una valenza di tipo positivo: garantire semplicemente il controllo del disservizio è diverso dall’assumersi un impegno con i cittadini per migliorare gli aspetti legati ad un fattore di qualità. Gli indicatori costruiti a partire dal sistema dei reclami possono però essere utilizzati con successo in modo indiretto, per suggerire la necessità di definire uno o più standard in relazione a fattori di qualità particolarmente segnalati dai cittadini e per verificare il suo raggiungimento. Ad esempio, l’osservazione di un’alta frequenza di reclami relativa a lunghi tempi d’attesa per le visite specialistiche ambulatoriali, può indurre la necessità di definire uno standard quantitativo che si impegna a rispettare un tempo massimo d’attesa. L’obiettivo dichiarato dall’azienda nella formulazione di questo standard (il valore atteso) non è l’assenza di reclami per lunghi tempi d’attesa, ma il rispetto di un tempo massimo definito. Ad esempi, la Direzione Sanitaria dell’Azienda Policlinico II dell’Ateneo di Napoli, a seguito di rimostranze dell’utenza circa lo scarso gradimento del vitto e dell’orario di distribuzione troppo ravvicinato tra pranzo e cena, ha assunto l’impegno (inteso come standard qualitativo) di migliorare i due punti di insoddisfazione attraverso l’offerta di un menù con tre opzioni per i pazienti a dieta libera e l’allungamento dell’intervallo tra pranzo e cena. In questo caso, il raggiungimento degli obiettivi è verificato dai cittadini e dall’azienda mediante appositi questionari somministrati ai ricoverati sul gradimento dei cibi e sull’orario di consegna. Ciò nonostante, la frequenza dei reclami sul vitto è un indicatore interno che l’azienda utilizza per un monitoraggio interno: un cambiamento, in meglio o in peggio, di questo indicatore non esprime un giudizio definitivo sul raggiungimento dell’obiettivo, ma è senz’altro Pag. 100 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze - I LABORATORI 4 utile in quanto fornisce all’azienda segnali importanti in merito. Per ulteriori approfondimenti sul tema della relazione tra indicatori di “non-qualità” e standard, si rimanda al testo Come definire e utilizzare gli standard di qualità, primo volume della collana “I Laboratori”, editato dal Dipartimento della Programmazione del Ministero della Sanità nell’ambito dei “Quaderni della Carta dei Servizi Sanitari”. Le esperienze delle aziende mostrano che tale azione di miglioramento sono possibili e proficue a partire da interventi correttivi come ad esempio: • la sostituzione di un macchinario (USL 15 - Cuneo); • l’interpretazione più estensiva della normativa (USL 10 - Firenze); • il potenziamento del CUP (AO “S.Croce” - Cuneo, AO “S.Anna” - Como); • modifiche del sistema di prenotazione (USL 2 - Torino); • accorciamento dei tempi necessari per avere i risultati di laboratorio (USL 2 Torino); • modifiche di orari di accesso o apertura di servizi (USL 8 - Arezzo); • iscrizione al SSN dei lavoratori comunitari per l’intero periodo presunto di occupazione e non soltanto per l’anno solare (USL 9 - Ivrea). Altri interventi che hanno una più spiccata natura strategica possono essere quelli di • corsi di formazione e diffusione di informazioni all’interno (USL 5 - Montalbano Jonico; AO “S.Anna” - Como; USL - Ferrara); • integrazione del personale con il volontariato (AO - Padova); • installazione di punti di pagamento automatico per il ticket (USL 2 - Torino) e di altre forme alternative di pagamento (USL 5 - Collegno); • sperimentazione di un programma qualità dell’accoglienza (AO “V.Cervello” Palermo). Molto articolate, infine, sono in merito le esperienze condotte da alcune aziende che riportiamo di seguito: “Si sono risolti totalmente o parzialmente il problema-parcheggi con la creazione di nuovi spazi all’interno dell’area ospedaliera; il problemapulizia con la creazione di una squadra controllo e con l’introduzione nel capitolato di maggiori penali a carico della ditta appaltatrice; il problema della segnaletica con il rifacimento (per ora parziale) e la razionalizzazione della stessa; il problema della scarsa informazione in merito alle attese presso il pronto soccorso con la creazione del "semaforo" con i codici d’accesso dell’emergenza; il problema dell’iter troppo complesso per il ritiro della cartella clinica con l’elaborazione di un modulo di delega che snellisce la procedura; inoltre, su segnalazione degli utenti, sono state apposte delle strisce pedonali all’interno dell’area ospedaliera per facilitare Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Pag. 101 I LABORATORI 4 - Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze l’attraversamento della strada; sono stati rimossi inutili dossi artificiali che ostacolavano il passaggio delle autoambulanze; in seguito ai reclami sul vitto si sono effettuati corsi di aggiornamento per i cuochi con la partecipazione di associazioni esterne e si è variato il menù, sia a pranzo che a cena”. AO “S.Anna” - Como “Sono state introdotte numerose azioni di miglioramento, conseguenti alla gestione dei reclami ; a titolo esemplificativo si citano 2 casi: a) i cittadini lamentavano un numero eccessivo di accessi alle strutture pubbliche per le pratiche per il riconoscimento dell’invalidità civile : un raccordo con l’URP della Prefettura (che gestisce la parte economica della procedura) ha permesso di coordinare le 2 attività (USL-Prefettura) con una sensibilissima semplificazione dell’intero procedimento; b) spesso si registravano ritardi nella concessione di alcuni presidi o protesi sanitarie, a causa della difficoltà di coordinare l’attività degli ufficiprotesi (a cui pervenivano le richieste dei cittadini) con l’attività amministrativa del servizio provveditorato, che doveva effettuare gli acquisti : in questo caso i reclami pervenuti all’URP hanno costituito l’occasione per mettere intorno ad un tavolo i vari soggetti pubblici che, pur svolgendo il loro lavoro secondo modelli consolidati, offrivano un servizio che rendeva insoddisfatti i cittadini”. USL - Roma C “Nella nostra Azienda sono state introdotte azioni di miglioramento: si è risolto il problema dei ritardi nelle consegne delle cartelle cliniche istituendo un percorso burocratico/amministrativo facilitato, partendo dalla possibilità di effettuare la richiesta della cartella clinica al momento della dimissione tramite modulistica consegnata direttamente in reparto e potenziando il settore operativo adibito a reperimento e riproduzione della cartella clinica stessa; si sono istituiti percorsi diagnostici preferenziali per la preparazione chirurgica coinvolgendo diverse unità operative al fine di garantire in tempi utili con la minor dispersione di tempo del cittadino gli esami per la preparazione all’intervento chirurgico; si è agevolato il pagamento del ticket attraverso l’istituzione del Centro Servizi unico e l’installazione di tariffatrici automatiche; si è formalizzata una guida informativa per tutti i pazienti ricoverati dotata di cartina topografica che consente di identificare tutti i servizi e strutture di comfort presenti nell’Azienda oltre che di acquisire informazioni di tipo organizzativo”. AO “Arcispedale S.Anna” - Ferrara Tuttavia produrre miglioramenti non è certamente facile soprattutto per quanto riguarda interventi di contenuto più strategico. Ne è testimonianza l’esperienza della ASL di Foggia: “La gestione dei reclami ha prodotto azioni di miglioramento soprattutto in qualità di misure correttive in tempi brevi. Infatti, per ciò che concerne la programmazione di attività di maggior contenuto strategico, se si esclude il pur fondamentale progetto di formazione sul miglioramento della comunicazione con l’utente, è rilevabile soltanto un livello di sensibilizzazione. Per esempio i reclami sui tempi di attesa per le visite specialistiche, hanno attivato meccanismi di miglioramento; tuttavia questi sono in fase sperimentale e ancora non vengono definiti con l’impegno di Pag. 102 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze - I LABORATORI 4 uno standard di qualità. Mentre, agire sul ripristino di situazioni anormali, ma temporanee, risulta relativamente più semplice. Tuttavia il quotidiano impegnarsi nei correttivi immediati, per quanto importante per l’utente e gratificante per l’operatore, non risolve del tutto i problemi sollevati dai reclami se non è accompagnato dalla capacità di attivare cambiamenti duraturi. Per questo motivo l’URP, a fronte di numerose segnalazioni, si è reso promotore di quesiti inoltrati al Ministero della sanità e all’Assessorato regionale alla sanità su:· particolari farmaci salvavita introvabili sul territorio nazionale; numero di prestazioni della stessa branca contenute in un’unica ricetta· esenzione ticket per categorie equiparabili a disoccupati (cassaintegrati e lavoratori in mobilità);Inoltre si è cimentato con azioni del tipo:· richiesta di apparecchiature nuove (ecodoppler, densitometro, mammografo);· richiesta di ampliamento ore specialistiche;· anticipazioni di prestazioni per categorie particolari o per le urgenze;· interventi sanitari per extracomunitari sprovvisti di permesso di soggiorno;· intervento di rete come orientamento/indirizzo tra le varie strutture sanitarie appartenenti ad aziende diverse e sia come approccio metodologico con l’utente. Le modalità utilizzate vanno dalle discussioni in sede di gruppo di lavoro per la carta dei servizi, di cui il dirigente dell’URP è anche responsabile, alla richiesta formale ai dirigenti responsabili previo coinvolgimento diretto del Direttore sanitario o del direttore generale”. ASL - Foggia 3 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Pag. 103 I LABORATORI 4 - Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze Pag. 104 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze - I LABORATORI 4 4. MONITORAGGIO E MIGLIORAMENTO CONTINUO DEL SISTEMA La messa in funzionamento di un sistema di gestione dei reclami, così come di altri processi di innovazione dei servizi, deve prevedere l'esistenza di un sistema di verifiche periodiche interne ed esterne che possano fornire un feedback costante dell'attività realizzata. Le informazioni di ritorno provenienti da tale monitoraggio riguardano la valutazione dell’efficacia e dell’efficienza del sistema di gestione dei reclami al fine di mettere in atto un miglioramento continuo del sistema stesso. L’efficacia del sistema va valutata in relazione al raggiungimento degli obiettivi del sistema stesso, ovvero quanto è efficace nel risolvere i disservizi creati ai singoli cittadini e quanto nel migliorare il servizio. L’efficienza invece fa riferimento al funzionamento del sistema stesso. Tali valutazioni sono possibili attraverso tre tipologie di indagini: • le indagini di soddisfazione degli utenti che hanno utilizzato il reclamo; • le indagini sul bacino d’utenza potenziale; • le verifiche interne. Il primo tipo di indagini riguarda la rilevazione della soddisfazione degli utenti che hanno direttamente utilizzato il sistema di gestione dei reclami, ovvero che hanno reclamato, e verrà discusso nel paragrafo successivo. La seconda forma di indagine ha invece a che fare con gli utenti potenziali ovvero gli utenti dei servizi della struttura che non si sono mai serviti del sistema di gestione dei reclami. Le informazioni che possono essere raccolte in questo caso hanno a che fare con la conoscenza e l’accessibilità del sistema stesso e possono essere raccolte nell’ambito di indagini sulla soddisfazione degli utenti rispetto ai servizi che utilizzano questionari o altri strumenti del genere. Anche internamente all’organizzazione è possibile attivare meccanismi di indagine di carattere più qualitativo che permettano valutare l’opinione degli operatori che stanno utilizzando il sistema. Infine, si possono utilizzare una serie di indicatori per effettuare una valutazione dell’efficacia e dell’efficienza del sistema a partire dai dati interni che il sistema produce. L’insieme di queste valutazioni permettono di Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Pag. 105 I LABORATORI 4 - Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze individuare e mettere a fuoco tutti i fattori critici della relazione tra l'istituzione ed il cittadino, valutare il funzionamento del sistema di gestione dei reclami e progettare interventi di correzione e miglioramento. Non molte aziende hanno indicato di effettuare tali tipi di controlli. Un esperienza interessante in questo senso è quella citata dalla ASL di Foggia: “...Per una valutazione del sistema stesso, sono stati inoltre rilevati i tipi e i tempi di risposta (cioè il come e il quando).L’analisi effettuata è da ritenersi un processo di verifica e di aggiustamenti continui, allo scopo di adattarla alle esigenze nate in itinere. Per esempio data l’importanza del come abbiamo risposto all’utente (risposta positiva-negativa-di chiarimentoin attesa) , è emersa la necessità di confrontare questo dato con la sua tipologia. Ciò per verificare se l’Azienda tende a correggere e/o risolvere alcuni problemi più di altri e perché. L’atteggiamento è quello di valutare periodicamente che cos’è importante conoscere e per quale motivo”. ASL - Foggia 3 Pag. 106 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze - I LABORATORI 4 4.1 LE INDAGINI DI SODDISFAZIONE DEGLI UTENTI Al fine di valutare la soddisfazione degli utenti in merito al sistema di gestione dei reclami, può essere predisposto da parte dell’URP, in collaborazione con la Direzione Sanitaria, un questionario da consegnare agli utenti del sistema. Il questionario potrà essere compilato e consegnato da parte dell’utente al momento della chiusura della pratica di reclamo, attraverso modalità differenziate che garantiscano comunque la riservatezza del giudizio di valutazione e un ritorno il più efficiente possibile dell'informazione. L'utente può compilare e consegnare direttamente al personale dell'Ufficio il questionario oppure può essere sollecitato di compilare il questionario ed inviarlo per posta. In ogni modo l'idea centrale è quella di far coincidere la compilazione del questionario di indagine di soddisfazione sul funzionamento del sistema con la risposta finale al reclamo, in modo da ottenere un'informazione completa di fine rapporto che prenda in considerazione tutti gli aspetti della procedura. Vale la pena comunque segnalare il fatto che in molte aziende il feedback sul reclamo resta spesso verbale ed immediato. Molti reclami avvengono per telefono o attraverso un contatto diretto con l’utente che spesso riceve una risposta immediata dall’operatore e non è poi disponibile a compilare una specifica indagine di gradimento. Spesso l’operatore chiede espressamente il giudizio all’utente sulla risposta fornitagli, il grado di soddisfazione, la rispondenza alle aspettative (ASL - Foggia 3). In questo caso un suggerimento utile è quello di procedere immediatamente ad una registrazione e sistematizzazione delle opinioni espresse, anche nel caso nel quale l’utente non compili il modulo richiesto. In ogni modo la breve ricognizione effettuata permette di affermare che non sono molte le aziende che sul territorio nazionale hanno effettuato ricerche specifiche su questo terreno. D’altra parte varie aziende a questo proposito segnalano il problema delle risorse: la valutazione dell’efficacia, con inchiesta ad hoc e questionari da somministrare agli utenti è spesso trascurata per ragioni inerenti soprattutto la carenza di personale interno o di risorse esterne specificamente allocate. Un aspetto da sottolineare, in ogni caso, riguarda la necessità di effettuare analisi periodiche dei risultati provenienti dai questionari, scandite da intervalli di tempo ben Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Pag. 107 I LABORATORI 4 - Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze precisi. L'analisi dei dati può essere realizzata dall'ufficio preposto con la collaborazione di istanze interne (Direzione generale, Direttore Sanitario) ed esterne all'azienda (Comitati misti, ecc.). Altro aspetto di fondamentale importanza riguarda l'uso che si fa dei dati ricavati dai questionari. Se infatti l'obiettivo finale del sistema di gestione di reclami è quello del coinvolgimento di tutta la struttura organizzativa aziendale, allora le informazioni ottenute e le conclusioni realizzate sopra di esse dovranno essere socializzate ai vari livelli dell'organizzazione e impiegate a livello gestionale per la rimozione delle aree problematiche. Gli interventi di informazione e di correzione gestionale dovranno essere realizzati con il supporto della direzione generale dell'azienda. L'URP dovrà pianificare forme differenziate di diffusione dei risultati delle indagini di soddisfazione, quali notiziari interni, presentazioni dello stato di attuazione dell'Ufficio presso il personale dell'azienda (specifiche o all'interno della Conferenza dei Servizi) I contenuti del sondaggio devono ripercorrere i nodi critici di funzionamento del sistema, seguendo la forma di organizzazione che ciascuna azienda ha deciso di darsi. In relazione alla procedura di gestione dei reclami proposto in questo documento, l'indagine dovrà preoccuparsi di valutare la soddisfazione degli utenti in relazione alle diverse fasi e cioè: • presentazione del reclamo • procedimento (istruttoria) • risposta fornita all’utente • comunicazioni e rapporto interpersonale. Per quanto riguarda le caratteristiche formali del questionario, la principale attenzione va dedicata alla ricerca della semplicità, in due dimensioni: la semplicità di comprensione delle domande e la semplicità di elaborazione delle risposte. Questo secondo aspetto deve essere previsto pensando che nella grande maggioranza dei casi gli strumenti che si elaboreranno dovranno essere gestiti dall'URP dal momento della somministrazione a quello di analisi dei risultati. Riguardo al primo aspetto la formulazione delle domande presuppone una ricerca costante della semplicità di espressione. Tutti i vocaboli di difficoltà anche minima devono essere rimossi per giungere a formulazioni di chiara comprensione. Il numero Pag. 108 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze - I LABORATORI 4 di domande deve essere limitato a non più di una decina per facilitare una rapida compilazione da parte dell'utente. C'è poi la questione relativa all'orientamento delle risposte che ripropone l'eterno dibattito tra modalità aperte o chiuse di domande, (dove la modalità aperta offre una possibilità di espressione libera all'utente che facilita l'analisi in profondità e l'identificazione di nodi critici ma rende problematica l’elaborazione e la codificazione dell'informazione e, viceversa, la modalità strutturata impoverisce l'informazione ma rende più facile l’elaborazione). In generale nella compilazione del questionario bisogna comunque tenere presente il fatto che la dimensione quantitativa del sistema dei reclami (una struttura sanitaria può arrivare a dover elaborare annualmente varie centinaia - o a volte anche migliaia- di reclami) pone un chiaro limite all'approfondimento qualitativo. Si suggerisce quindi, soprattutto nel caso di strutture dei media-alta complessità, di optare per domande chiuse, lasciando alcuni spazi aperti, per osservazioni critiche suggerimenti ed eventuali annotazioni personali. La strutturazione della domanda deve comunque permettere la quantificazione più precisa possibile del livello di soddisfazione dell'utente: in generale ciò si ottiene attraverso la presentazione di un "continuum" di livello di soddisfazione nel quale normalmente si propone una scala con al massimo 4 o 5 livelli di risposta. Vale la pena segnalare che l'applicazione dell’indagine di soddisfazione può essere sviluppata parallelamente all'applicazione di altre tecniche di indagine come le interviste individuali, i focus group, l'osservazione etnografica, ecc.. Questi diversi strumenti possono essere utilizzati al fine di approfondire aspetti ritenuti decisivi dall'azienda o che non sono stati sufficientemente delucidati attraverso il questionario. In termini generali per il disegno e l'applicazione di questi strumenti è necessario ricorrere ad operatori esterni al sistema che possiedano quel livello di specializzazione e professionalità necessario a garantire la qualità, neutralità ed affidabilità dell’informazione raccolta. Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Pag. 109 I LABORATORI 4 - Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze 4.2 GLI INDICATORI PER LA VALUTAZIONE DEL SISTEMA E’ possibile realizzare una verifica dell’efficacia e dell’efficienza del sistema anche a partire da dati informativi interni al servizio e allo stesso sistema di gestione del reclamo. In effetti molti dei dati relativi alla gestione dei reclami possono essere utilizzati per valutarne il funzionamento. Il numero di reclami trattati, i tempi di istruttoria e di risposta, il tipo di risposte fornite, la soddisfazione rilevata dall’utente al momento della comunicazione della risposta, il numero di riesami avviati e altre informazioni ancora sono tutte variabili presenti all’interno del sistema di gestione che permettono di valutare se il sistema è efficace nel fornire risposte all'utente e quanto efficientemente lo fa. Un’altra fonte interna di dati è relativa all’impatto che il sistema di gestione dei reclami ha sui progetti di miglioramento della qualità del servizio erogata dall’azienda. In quest’ottica è importante considerare quanto le analisi provenienti dalla gestione dei reclami avviano o condizionano i progetti di miglioramento dell’azienda. L’insieme dei dati rilevati attraverso gli utenti diretti del sistema di gestione dei reclami e gli utenti potenziali e attraverso la raccolta e analisi dei dati interni permette di organizzare un sistema di indicatori per la valutazione del sistema di gestione dei reclami che può costituire il punto di partenza per programmi di miglioramento del sistema stesso. Gli indicatori possono essere raggruppati in 3 fattori : • Accesso • Gestione • Impatto Nella tabella che segue vengono riportati questi fattori con una proposta per costruire alcuni indicatori. Questa proposta è senza dubbio suscettibile di essere migliorata attraverso la prassi concreta delle aziende che utilizzano il sistema informativo. Pag. 110 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze - I LABORATORI 4 FATTORE ACCESSO ASPETTO Resistenza a reclamare Resistenza specifica a reclamare Propensione a reclamare Propensione specifica a reclamare GESTIONE Tempestività Indice di soddisfazione Insoddisfazione risposta (riesame interno) Insoddisfazione riesame interno Insoddisfazione risposta (riesame esterno) Soddisfazione su informazioni IMPATTO INDICATORE Indagini di soddisfazione N° pratiche riesaminate internamente con utente soddisfatto / N° totale pratiche riesaminate internamente N° pratiche riesaminate esternamente / N° totale pratiche Sistema di gestione dei reclami N° utenti soddisfatti/ N° totale utenti Questionario di soddisfazione degli utenti del sistema Questionario di soddisfazione degli utenti del sistema Questionario di soddisfazione degli utenti del sistema Questionario di soddisfazione degli utenti del sistema Questionario di soddisfazione degli utenti del sistema Questionario di soddisfazione degli utenti del sistema Questionario di soddisfazione degli utenti del sistema Questionario di soddisfazione degli utenti del sistema Dati interni Soddisfazione su semplicità procedura N° utenti soddisfatti/ N° totale utenti Soddisfazione su accoglienza N° utenti soddisfatti/ N° totale utenti Soddisfazione su tempestività N° utenti soddisfatti/ N° totale utenti Soddisfazione su procedure N° utenti soddisfatti/ N° totale utenti Soddisfazione su risposta N° utenti soddisfatti / N° totale utenti Soddisfazione su informazioni N° utenti soddisfatti / N° totale utenti Soddisfazione su rapporto interpersonale N° utenti soddisfatti / N° totale utenti Impatto assoluto N° di decisioni di correzioni del servizio intraprese/N° progetti di miglioramento generati dalle analisi dei reclami N° progetti di miglioramento generati da analisi dei reclami / N° assoluto progetti di miglioramento Impatto relativo FONTE DATI Utenti che pur insoddisfatti non hanno reclamato / Utenti totali Percentuale tipologia di reclami non presentati sul totale del bacino di utenza Reclami ricevuti/ bacino di utenza generale Percentuale tipologia reclami presentati sul totale del bacino di utenza N° pratiche risolte nei tempi previsti / N° totale reclami N° utenti soddisfatti della risposta / N° totale utenti N° pratiche riesaminate internamente / N° totale pratiche Indagini di soddisfazione Sistema di gestione dei reclami Sistema di gestione dei reclami Sistema di gestione dei reclami Sistema di gestione dei reclami Sistema di gestione dei reclami Sistema di gestione dei reclami Dati interni Tabella 10 - Possibili indicatori per la valutazione del sistema di gestione dei reclami Rispetto all’utilizzo di indicatori per la valutazione dell’efficacia e dell’efficienza del sistema di gestione dei reclami, le aziende non hanno ancora maturato una grossa esperienza. La USL 4 - Torino ha utilizzato come indicatore il rispetto dei tempi di invio della risposta ponendosi come standard di riferimento il livello di 30 giorni dalla ricezione. Va poi segnalato che nella regione Toscana è in via di sperimentazione un Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Pag. 111 I LABORATORI 4 - Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze sistema predisposto dall’Osservatorio Regionale sulla Carta dei Servizi. Pag. 112 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze - I LABORATORI 4 4.3 ALLESTIMENTO PROGRESSIVO DI SISTEMI INFORMATICI DI SUPPORTO Mano a mano che la procedura per la gestione dei reclami si va consolidando possibile ricorrere in maniera progressiva ad una automazione della gestione dei reclami soprattutto attraverso l’informatizzazione. E’ molto importante in effetti che la procedura sia consolidata prima di poter pensare ad una informatizzazione progressiva. Inoltre lo sforzo in favore dell'innovazione tecnologica deve essere giustificato dall’esistenza di un alto volume di reclami. All’interno delle aziende l’allestimento del sistema dei reclami ha dato spesso luogo all’informatizzazione di parte o di tutto il processo . Le fasi della gestione in cui è possibile vedere un’applicazione dell’automazione sono: • la raccolta del reclamo • l’elaborazione statistica dei dati • la corrispondenza interna ed esterna in relazione alla gestione dei reclami • il monitoraggio del sistema di gestione dei reclami. Per quanto riguarda la raccolta del reclamo, è stato già sottolineato il ruolo positivo dei moduli per la raccolta che hanno il vantaggio di standardizzare le informazioni che si ricevono e di funzionare come promemoria al fine di non dimenticare informazioni utili. Numerose aziende16 hanno effettuato questo processo di informatizzazione di parte o dell’insieme del processo del reclamo. In particolare la regione Toscana ha implementato un sistema informatizzato per l’intera gestione del reclamo (citato dalla USL 8 - Arezzo) di cui si è già presentata la scheda informatizzata nel capitolo 3. Il vantaggio dell'informatizzazione a questo livello è costituito dalla possibilità di utilizzare delle maschere di immissione dati che permettono di immettere direttamente i dati nel sistema informativo, così come giungono alla struttura preposta. I benefici di tale immissione informatizzata sono diversi. In effetti il programma una volta inseriti i dati può fornire suggerimenti all’operatore su alcuni aspetti specifici come classificazione del reclamo, sull’iter (istruttoria o risposta immediata) su chi è il titolare dell’indagine, ecc. Oltre a ciò immettendo direttamente i dati nel sistema si Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Pag. 113 I LABORATORI 4 - Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze rendono possibili le altre operazioni informatizzate come quella dell’elaborazione dei dati e della gestione della corrispondenza. Con l’immissione diretta dei dati è possibile elaborare in tempo reale delle statistiche inerenti i reclami presentati e la loro gestione. In altre parole è possibile automatizzare il lavoro di analisi dei dati finalizzato a evidenziare quali aspetti del servizio o quale tipologia del servizio o in quale struttura si annidano i maggiori disagi. Tali informazioni evidentemente possono essere essenziali per la progettazione di interventi di miglioramento. In alcuni casi, come nel Veneto (citato dall’AO - Padova), il processo di informatizzazione dei dati si sta proiettando (è in via di definizione) non solamente all’interno dell’azienda ma su tutto il territorio regionale, tramite il coordinamento di tutti gli uffici URP, la conferenza dei direttori generali e la collaborazione del Dipartimento Sanità Regione Veneto. Un terzo aspetto rilevante è quello della gestione delle comunicazioni ovvero della corrispondenza sia verso l’interno della struttura che verso l’esterno. Un esempio del primo caso è quello dell’invio della pratica a chi è responsabile della conduzione dell’indagine. Per quanto riguarda l’esterno è possibile pensare ad un programma che gestisca in maniera automatizzata e personalizzata le diverse comunicazioni rivolte all’utente che ha presentato reclamo. La creazione di un archivio informatizzato del resto è anche un primo passo per permettere più in generale uno scambio informativo ad esempio attraverso Internet a livello intraziendale e extraziendale. Infine, anche per quanto riguarda il monitoraggio del sistema, il calcolo degli indicatori di cui abbiamo parlato nel paragrafo precedente potrebbe facilmente essere effettuato in maniera automatica dal sistema informativo una volta che siano stati immessi i dati. 16 ASL - Foggia 3, USL 11 - Vercelli e USL 21 - Casale Monferrato, USL Centro Sud - Bolzano Pag. 114 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze - I LABORATORI 4 BIBLIOGRAFIA De Kadt E., Making health policy management intersectorial. issues of information analysis in less developed countries, Social Science Medicine, n.29, 1989. Ielasi P., La raccolta di segnalazioni e reclami, in De Ambrogio U. e Setti Bassanini M.C. (a cura di), Tutela dei cittadini e qualità dei servizi, Angeli, 1996 Min. Sanità - Dip. della Programmazione, Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi, Quaderni della Carta dei servizi pubblici sanitari, "I Laboratori" n° 3, maggio 97 Min. Sanità - Dip. della Programmazione, Come comunicare la Carta dei servizi e i suoi contenuti, Quaderni della Carta dei servizi pubblici sanitari, "I Laboratori" n° 2, gennaio 97 Min. Sanità - Dip. della Programmazione, Come utilizzare e definire gli standard di qualità, Quaderni della Carta dei servizi pubblici sanitari, "I Laboratori" n° 1, settembre 96 Min. Sanità - Dip. della Programmazione, Rapporto nazionale di valutazione sul programma di attuazione della Carta dei servizi nel SSN, marzo 97 Osborne D., Gaebler T., Reinventing Government, Prentice Hall, 1992 Øvretveit J., La qualità nel servizio sanitario, EdiSES, 1996 Rossi A., Iori A., Lucchese M., Giammarroni P., L'ufficio relazioni con il pubblico Metis, 1996 The citizen’s charter complaints task force, Good practice guide, HMSO, giugno 1995 E' stata inoltre utilizzata come fonte bibliografica la raccolta degli schemi per le relazioni di autovalutazione delle Aziende sanitarie giunti al Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione nel giugno 96. Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Pag. 115 I LABORATORI 4 - Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze Pag. 116 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze - I LABORATORI 4 ALLEGATO - CLASSIFICAZIONI ADOTTATE DALLE AZIENDE A. Classificazioni che si basano su una differenziazione dei contenuti del reclamo • Organizzativi e strutturali • Comportamentali/relazionali del personale medico/infermieristico/tecnico/amministrativo • Informativi a carattere sanitario e amministrativo • Di comfort alberghiero • Richieste improprie non evadibili USL 2 - Torino • aspetti comunicazionali • umanizzazione dei servizi e conseguenti prestazioni • tempi di attesa • informazioni relative all’organizzazione aziendale • aspetti alberghieri e comfort • richieste improprie e non evadibili (prestazioni relative ad altri enti) USL 1 - Venosa • aspetti relazionali • informazione • tempo • strutture • aspetti organizzativi generali USL 3 - Torino • comfort • personale • organizzazione interna • servizi esterni • accessibilità AO “S.Croce” - Cuneo • • • • • • • • • • • Richiesta compenso non dovuto Canali informativi Fuori uso Handicap Igiene Mancata dotazione strumenti Mancata prestazione Non adeguato Non classificabile Procedure complesse Perdita documentazione Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Pag. 117 I LABORATORI 4 - Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze • Richiesta • Risarcimento danni • Errori • Richiesta compenso • Ticket • Tempi lunghi USL 5 - Spezzino • comfort/struttura • personale • organizzazione interna • servizi esterni • accessibilità AO “S.Luigi Gonzaga” - Orbassano • barriere architettoniche • disattenzioni norme • rimborso • carenza informazioni • trasparenza atti amministrativi/accelerazione • assenza personale e mancata prestazione • comportamento scorretto/mancata capacità relazionale • tempi di attesa attività ambulatoriale • assenza/non funzione apparecchiature ASL - Foggia 3 Particolare la classificazione adottata dall’azienda ospedaliera di Ferrara che adotta una classificazione in base alla lesione dei diritti degli utenti: Diritto alle prestazioni sanitarie • adeguatezza delle prestazioni • carenza di personale • carenza di professionalità • libera professione • orari • tempi e liste di attesa e di appuntamento • tempi di ricovero • ticket e modalità di pagamento • trasporto infermi e inabili Diritto alle prestazioni alberghiere • comfort alberghiero • condizioni ambientali • igiene-pulizia • vitto Diritto all’informazione • mancanza di informazione • richieste di informazione e/o di aiuto Diritto al rispetto della dignità e della personalità • comfort familiare • conflittualità interpersonale Pag. 118 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze - I LABORATORI 4 • dignità del malato • discriminazione e privilegi • maltrattamenti • pudore-riservatezza Diritto al buon funzionamento dei servizi • accessibilità fisica-parcheggi • attrezzature • difficoltà burocratiche • disguidi e disservizi • forniture • infortuni • manutenzione • organizzazione • sicurezza • strutture Proposte e suggerimenti • proposte, suggerimenti e quesiti vari Valutazioni positive • valutazioni positive Altro • altro AO “Arcispedale S.Anna” - Ferrara Molto articolata la classificazione adottata dell’azienda ospedaliera di Padova. 1. DIMENSIONE INTERPERSONALE 1.1 MEDICO-PAZIENTE 1.2 OPERATORE SANITARIO-PAZIENTE 1.3 MEDICO-FAMILIARI 1.4 OPERATORE SANITARIO-FAMILIARI 1.5 PERSONALE AMMINISTRATIVO 1.6 PERSONALE AMMINISTRATIVO-FAMILIARI 1.7 PORTIERI-PAZIENTI E/O FAMILIARI 1.8 INFORMAZIONI 1.9 ALTRO 2. FUNZIONAMENTO TECNICO-ORGANIZZATIVO 2.1 AREA SANITARIA 2.1.1 Orari ambulatori 2.1.2 Attesa Ambulatori 2.1.3 Attesa Cartella Clinica - Referti 2.1.4 Prenotazione Visite 2.1.5 Organizzazione del personale 2.1.6 Trasporti intra-ospedalieri 2.1.7 Informazioni 2.1.8 Altro 2.2 AREA AMMINISTRATIVA 2.2.1 Orari uffici 2.2.2 Attesa uffici 2.2.3 Viabilità-Parcheggio-Segnaletica 2.2.4 Organizzazione degli uffici 2.2.5 Organizzazione del personale 2.2.6 Altro Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Pag. 119 I LABORATORI 4 - Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze 2.2.7 Informazioni 2.2.8 Ticket 2.3 AREA TECNICA 2.3.1 Struttura 2.3.2 Barriere architettoniche 2.3.3 Attrezzature 2.3.4 Informazioni 2.3.5 Altro 2.4 AREA ALBERGHIERA-COMFORT 2.4.1 Vitto 2.4.2 Ambienti 2.4.3 Biancheria 2.4.4 Informazioni 2.4.5 Altro 3. PRESTAZIONI SANITARIE 3.1 RICHIESTA DI RELAZIONE SANITARIA 3.2 RICHIESTA DI ULTERIORI INFORMAZIONI 3.3 RICHIESTA DI RISARCIMENTO DANNI 3.4 ALTRO AO - Padova Anche molto dettagliata è infine quella adottata dalla USL Centro Sud di Bolzano: • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • Difficoltà di prenotazione telefonica/collegamento telefonico Sistema di prenotazione non idoneo Impossibilità di prenotazione per mancata consegna di programma di lavoro mensile Informazioni carenti/incomplete Carenze strutturali o di comfort Carenze organizzative Carenze assistenza medica Informazioni errate Lunghi tempi di attesa per ottenere una prestazione Comportamento scorretto del personale medico Impossibilità di scelta dello specialista Mancanza rispetto lingua assistito nel certificato/referto Elogi Comportamento scorretto personale sanitario non medico Attività/orario da potenziare Lunghi tempi di attesa per ottenere una certificazione Richiesta di risarcimento Pagamento non dovuto o contestato Smarrimento radiografie Smarrimento referti Carenza assistenza infiermeristica Carenza di manutenzione di apparecchiature e di funzionalità di impianti Mancata effettuazione di una prestazione prenotata Negato rimborso Alimentazione degente inadeguata Comportamento scorretto personale amministrativo, tecnico professionale Diagnosi errata e contestata Disturbi, rumori Mancato rispetto della privacy Pag. 120 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze - I LABORATORI 4 • Mancato uso lingua assistito nella comunicazione verbale • Procedura amministrativa complessa o contestata • Rifiuto visita medica domiciliare • Difficoltà assistenza lungodegente • Costi/tariffe elevati • Lunghi tempi di attesa dalla convocazione • Lunghi tempi di attesa per ottenere un rimborso • Mancato intervento chirurgico a paziente già preparato per intervento • Mancato rilascio certificazione medica o prescrizione • Medico non reperibile • Negato accesso alla documentazione • Ordine di prenotazione non rispettato • Prenotazione telefonica non registrata • Richiesta di riesame pratica/decisione • Rifiuto prestazione • Rigidità di applicazione di orario/norme • Scarsità di scelta medici di base • Smarrimento oggetti personali • Smarrimento campioni biologici vari USL Centro Sud - Bolzano B. Classificazioni che si basano su una logica di tipo “albero della qualità” La USL di Lagonegro ha adottato proprio l'albero della qualità come dimensione della classificazione combianandola con il servizio/livello assistenziale interessato al reclamo: 1. Assistenza sanitaria collettiva in ambiente di vita e di lavoro - area dell'igiene pubblica - area della sanità pubblica veterinaria 2. Assistenza sanitaria di base - prestazioni del medico di medicina generale e del pediatra di libera scelta - servizio di guardia medica - assistenza domiciliare integrata - assistenza farmaceutica 3. Assistenza specialistica, semiresidenziale e territoriale - assistenza specialistica comprensiva anche delle prestazioni di diagnostica strumentale e di laboratorio - assistenza materno infantile (Consultorio Familiare) - assistenza ai tossicodipendenti e alcolisti - assistenza territoriale per la salute mentale - assistenza riabilitativa territoriale 4. Assistenza ospedaliera - ricovero di urgenza ed emergenza - ricovero ordinario - day hospital - ricovero all'estero e assistenza ospedaliera in forma indiretta 5. Assistenza sanitaria semiresidenziale a persone non autosufficienti e lungodegenti stabilizzati - assistenza a persone con disturbi psichici - assistenza agli anziani - assistenza ai tossicodipendenti - assistenza ai disabili 6. Altri servizi/livelli assistenziali USL 3 - Lagonegro Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Pag. 121 I LABORATORI 4 - Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze Un altro esempio di classificazione che si rifà ai criteri dell'albero della qualità è quella sperimentata e adottata dalla regione Toscana (e citata dall’azienda USL di Arezzo) che viene riportata qui di seguito: LIVELLI DI ASSISTENZA prevenzione collettiva assistenza territoriale assistenza sanitaria di base altre aree area ospedaliera area supporto amministrativo TIPOLOGIA relazioni o rapporti umani organizzativo-gestionali 1) rispetto dei tempi 2) problemi igienici 3) carenza informativa interna deontologia professionale STRUTTURE ACCREDITATE ASL 8 - Arezzo Sulla stessa linea si pone la classificazione adottata dalla USL di Asti qui riportata: RICOVERO OSPEDALIERO 1. accettazione • ricovero d’urgenza • ricovero programmato 2. degenza • prestazioni alberghiere • assistenza sanitaria • relazioni con i familiari • relazione con il personale • aspetti di umanizzazione 3. dimissione • aspetti sanitari • aspetti amministrativi • raccolta valutazioni degli utenti SPECIALISTICA E DIAGNOSTICA 1. richiesta • scelta della struttura • prenotazione • pagamento 2. visita e procedure diagnostico/terapeutiche • accesso e attesa • visita specialistica • esami strumentali e di laboratorio • relazione con il personale • conclusione della visita 3. ritiro referti ed esiti Pag. 122 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze - I LABORATORI 4 • aspetti sanitari • aspetti amministrativi • raccolta valutazioni degli esami ASSISTENZA PRIMARIA scelta e revoca del medico • scelta • revoca prestazione ambulatoriale • attesa • visita e prestazioni integrative • prescrizione ed indirizzo al livello specialistico prestazioni domiciliari • richiesta di visita • effettuazione visita • assistenza domiciliare altro • altro USL 19 - Asti Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Pag. 123 I LABORATORI 4 - Il sistema di gestione dei reclami: riferimenti metodologici e esperienze Pag. 124 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari