E’ nata..
SOFIA MEMO
I SISTEMI DI CONTROLLO
INTERNO DEGLI
INTERMEDIARI FINANZIARI
Nello svolgimento dell’attività di
vigilanza è sempre più avvertita
l’esigenza di affiancare agli strumenti prudenziali di natura “quantitativa” (coefficienti patrimoniali,
limiti operativi, ecc.) azioni volte a
favorire – nel rispetto dell’autonomia imprenditoriale – la definizione da parte degli intermediari
vigilati di efficaci meccanismi interni di governo aziendale.
Sulla materia, il Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria ha
dettato principi generali cui le Autorità possono far riferimento nella
valutazione dei sistemi di controllo
interno degli intermediari. A tali
principi la Banca d’Italia si è ispirata nel dettare disposizioni in materia di organizzazione amministrativa e contabile e di controlli
interni alle banche (Circolare
229/99), alle SIM (Circolare
164/92) ed alle SGR (Provvedimento
del
Governatore
dell’1.7.98).
SOMMARIO
-
Notizie dai siti web
Indagine Assifact sull’e-factoring
Le statistiche
Da: “Il Factoring: 10 domande e 10 risposte”
Dall’estero
Dal Comitato Interfinanziario
Notizie dalle Associate
Dalla Banca d’Italia
Dal Consiglio e dal Comitato
Esecutivo
Le circolari Assifact
Attività associative
Documentazione distribuita
ASSIFACT
Via Cerva, 9 – 20122 Milano
Tel. 0276020127 – Fax 0276020159
Internet www.assifact.it
Anche le istruzioni di vigilanza
per gli intermediari finanziari
iscritti nell’elenco speciale richiamano l’importanza di una
struttura organizzativa adeguata alla vocazione operativa e coerente con le linee
strategiche perseguite ai fini
della sana e prudente gestione degli intermediari, della loro competitività e stabilità di
medio-lungo periodo (Circolare 216/96, Parte prima, Cap.
VI). Appare peraltro necessario, in relazione all’esperienza
sin qui maturata nel settore,
all’aumento della complessità
operativa degli intermediari in
oggetto nonché alla nascita di
nuove categorie di soggetti
vigilati (quali quelli coinvolti
nelle operazioni di cartolarizzazione: società cessionarie,
intermediari che svolgono attività di “servicer”):
1.
sottolineare
l’importanza, per un adeguato governo dell’operatività aziendale, dell’assetto organizzativo
interno del sistema di controllo dei rischi. Al riguardo, nelle
more dell’emanazione di una
normativa organica sulla materia, vengono di seguito richiamati alcuni principi generali riferibili a tutti gli intermediari, indipendentemente dalla
dimensioni e dall’attività esercitata;
2.
approfondire la conoscenza delle soluzioni organizzative allo stato adottate
dagli intermediari, attraverso
un “censimento” dei modelli
organizzativi in uso presso gli
stessi, volto a delineare un
“quadro di insieme” del settore sulla materia e ad individuare l’esistenza di eventuali
Direttore Responsabile
Alessandro Carretta
Stampato in proprio
“best practices” in relazione a
specifici comparti di attività.
Organizzazione e controlli interni: principi generali
Nella definizione dell’assetto organizzativo interno, particolare rilievo assume la circostanza che
la struttura adottata ed i sistemi di
controllo predisposti siano caratterizzati da:
a.
pieno coinvolgimento dei
vertici aziendali (CdA, alta direzione) che sono chiamati a definire un assetto organizzativo coerente con la specifica “missione”
aziendale (tenuto conto del settore di attività e delle dimensioni
dell’intermediario) e ad assicurare
la funzionalità dell’intero sistema
dei controlli interni, a tutti i livelli
nei quali esso è articolato. Ciò
implica: una costante azione di
stimolo nel promuovere la “cultura
del controllo”; l’istituzione di strutture di controllo interno autonome
rispetto a quelle operative, i cui
compiti siano definiti in modo
puntuale; l’attribuzione di deleghe
gestionali ed operative coerenti
con gli obiettivi strategici da perseguire; la circolarità delle informazioni rilevanti per i diversi destinatari interni; la necessità di interventi rapidi ed efficaci nel caso
si manifestino disfunzioni o anomalie. La capacità di governo di
tutti i settori dell’impresa da parte
dei vertici aziendali non deve essere compromessa dall’eventuale
conferimento di deleghe a soggetti esterni per lo svolgimento di talune attività o funzioni (“outsourcing”). In tal caso, l' intermediario deve monitorare
costantemente l'operato del soglgetto delegato e deve essere
garantita la possibilità di intervenire tempestivamente ove l'offerta
Autorizzazione Tribunale
n. 258/99 del 02.04.1999
di servizi da parte dell’incaricato
esterno risulti carente;
b.
costante rilevazione, misurazione e monitoraggio delle
varie tipologie di rischio cui le singole gestioni aziendali sono esposte. Accanto all’affinamento degli
strumenti di controllo dei tradizionali rischi di credito, specifica attenzione deve essere rivolta alle
attività innovative (finanza “strutturata”, strumenti derivati, gestione
dinamica degli investimenti in titoli, cessione di attività “cartolarizzazione”, ecc.) dal cui svolgimento derivano nuove famiglie di rischi (di mercato, operativi), a fronte dei quali vanno individuate idonee modalità di gestione e controllo;
c.
utilizzo di un sistema informativo affidabile in grado di
generare, a vari livelli, dati tempestivi ed esaurienti. La disponibilità
di informazioni complete e tempestive rappresenta una condizione
essenziale per una “consapevole”
gestione delle attività. A tal fine,
gli intermediari devono dotarsi di
sistemi informativi adeguati alla
complessità del contesto operativo in cui agiscono ed alla varietà
ed alla natura dei servizi da svolgere. Il sistema delle rilevazioni
contabili e gestionali interne deve
avere un elevato grado di attendibilità, registrare correttamente e
con tempestività i fatti di gestione.
Per le attività che possono comportare la disponibilità, anche solo
in via transitoria, di valori di terzi
(servizi di investimento, operazioni di “cartolarizzazione”), il sistema deve essere strutturato in modo da tenere costantemente distinti i valori di terzi da quelli
dell’intermediario. Particolare rilevanza assume la circostanza che
le procedure siano in grado di assicurare il raccordo tra le evidenze
contabili ed extra-contabili, il bilancio di esercizio e le segnalazioni di vigilanza;
d.
previsione di ordinare
operazioni di verifica nelle varie
fasi produttive aziendali (controlli
“di linea” e sulla gestione dei
rischi) nonché sorveglianza e
correzione delle carenze del
complessivo sistema dei controlli
interni.
Alle
strutture
con
competenze in materia di “internal
auditing” spetta il compito di:
verificare, in particolare, il rispetto della normativa
applicabile ai servizi prestati,
l’osservanza nei diversi settori
operativi dei limiti previsti dai
meccanismi di delega, la corretta tenuta delle evidenze
contabili, l’adeguatezza dei
sistemi informativi e la loro affidabilità in termini di sicurezza fisica e logica;
informare regolarmente il consiglio di amministrazione, l’alta direzione ed il collegio
sindacale sull’attività
svolta, proponendo se del caso i possibili miglioramenti alle
politiche di gestione dei rischi
ed alle procedure di lavoro.
e.
ruolo attivo del Collegio Sindacale nella valutazione del grado di efficienza ed
adeguatezza del sistema dei
controlli interni, anche al fine
di poter adempiere efficacemente alla funzione di “raccordo” con gli organi di Vigilanza attribuitagli dalla normativa.
E’ inoltre opportuno porre in
essere idonei presidi organizzativi in relazione a specifiche
disposizioni di settore applicabili agli intermediari che
svolgono determinate attività,
al fine di assicurarne il rispetto
di presidiare i rischi che da tali
attività originano (prestazione
di servizi di investimento,
“servicing” nell’ambito di operazioni di “cartolarizzazione”).
(Estratto da una comunicazione
Banca d’Italia trasmessa dalle filiali nel maggio 2000)
(per informazioni:
Alessandro Carretta tel. 0276020127
E-mail: [email protected])
NOTIZIE DAI SITI WEB
La BCR Publishing, società
che cura l’edizione del World
Factoring
Yearbook,
ha
recentemente pubblicato un
sito interamente dedicato al
factoring. L’indirizzo è il seguente:
http://www.factorscan.com
(per informazioni:
Enrico Memo tel. 0276020127
E-mail: [email protected])
2
INDAGINE ASSIFACT
SULL’E-FACTORING
Lo sviluppo di Internet e, più in
generale, di forme di comunicazione e distribuzione Web-based,
costituisce un profilo di attenzione
anche per il settore del factoring.
Per alimentare le prime riflessioni
in materia, Assifact ha promosso
una ricognizione preliminare del
fenomeno, basata sulle esperienze di e-factoring in atto presso gli
operatori del settore. In particolare è stata rilevata la presenza delle Associate e di alcuni altri operatori italiani ed esteri sul Web,
segnalando alcune tendenze degne di rilievo. Il quadro scaturito
dall’indagine è certamente utile
per avviare un dibattito sul concetto stesso di e-factoring e sul
ruolo che questo potrà svolgere in
prospettiva nell’evoluzione dell’attività di factoring.
(per informazioni:
Enrico Memo tel. 0276020127
E-mail: [email protected])
E’ in dirittura d’arrivo…
il nuovo annuario assifact
2000-2001
DALL’ESTERO
LE STATISTICHE
IL MERCATO DEL FACTORING
L'attività del secondo trimestre 2000
Dati provvisori in milioni di Lire
(campione di 20 società)
(A) MONTECREDITI (al 30.6.00)
Volumi
Variaz. %
(*)
31.996.564
16,41%
Pro solvendo
13.122.449
-0,46%
Pro soluto
17.295.920
29,52%
Domestico
29.460.031
14,75%
Import
649.293
18,33%
Export
1.887.240
48,72%
18.659.595
15,48%
893.826
2,87%
1.293.860
30,39%
MONTECREDITI TOTALE (A+B+C) (al 30.6.00)
34.184.250
16,50%
TURNOVER (secondo trimestre 2000)
39.641.296
31,38%
Numero Clienti Cedenti
11.922
17,18%
Numero Debitori Ceduti
84.419
7,17%
Anticipi sui crediti acquistati
(B) ANTICIPI SU CREDITI FUTURI (al 30.6.00)
(C) ALTRI FINANZIAMENTI (al 30.6.00)
(*) Le variazioni percentuali sono calcolate a campione costante sul secondo
trimestre ‘99.
(per informazioni : Enrico Memo tel. 0276020127 E-mail: [email protected])
DA:
“IL FACTORING: 10 DOMANDE E 10 RISPOSTE”
Quali sono i rapporti tra factoring e attività bancaria?
Complemento ideale dei rapporti tra banca e impresa, il factoring è
uno strumento per gestire professionalmente i crediti, utilizzato da
imprese attente al governo delle proprie relazioni con i clienti ed alla
programmazione dei flussi di cassa conseguenti. Esso non è un
"concorrente" del credito bancario, ma anzi presenta una componente finanziaria che può essere utilizzata in via complementare alle altre
fonti di finanziamento a disposizione, in un’ottica di diversificazione
del passivo dell’impresa. Una banca moderna valuta quindi favorevolmente il ricorso al factoring della propria clientela. Secondo
l’indagine sulla domanda di factoring delle imprese italiane sono proprio le banche uno dei principali canali di conoscenza del factoring da
parte delle imprese. Le banche sono inoltre le promotrici delle più importanti iniziative di factoring nel nostro Paese, attraverso sia la costituzione di società di factoring specializzate sia lo svolgimento diretto
dell’attività. In effetti il factoring può essere un elemento non indifferente di consolidamento dei legami di clientela, dato che esso privilegia una relazione duratura con l’impresa, in modo da poterla affiancare durevolmente nelle funzioni amministrative, organizzative e finanziarie relative alla gestione dei crediti.
Si conferma l’interesse delle Associate e del mercato nei confronti
della pubblicazione 10 Domande e 10 Risposte sul factoring: anche
nel corso dell’estate sono pervenute richieste di nuove copie. Si ricorda che è possibile in tempi brevi ottenere anche una personalizzazione dell’opuscolo, con l’inserimento del logo o di altre informazioni
aziendali
(per informazioni: Liliana Corti tel. 0276020127 - E-mail: [email protected])
3
Gli appuntamenti di Europafactoring:
- A Londra, il giorno 8 settembre 2000 avrà luogo una riunione del “Legal Affairs Committee”. I temi principali da discutere saranno la comparazione delle normative in materia di IVA nei vari paesi europei, la nuova direttiva UE in
materia di e-commerce e l’ attività dell’ UNCITRAL.
- A Berlino, il giorno 26 settembre 2000 si terrà la riunione del Consiglio seguita, il
giorno 27, dalla Conferenza
annuale, che riguarderà, tra
l’altro, l’evoluzione dello scenario finanziario e dei mercati
del factoring, la normativa comunitaria e la prospettiva
dell’e-factoring.
(per informazioni:
Alessandro Carretta tel. 0276020127
E-mail: [email protected])
DAL COMITATO
INTERFINANZIARIO
Il giorno 14 luglio 2000 si è
riunito a Roma il Comitato Interfinanziario per discutere
delle operazioni di cartolarizzazione. All’incontro erano
presenti, oltre ai membri delle
tre associazioni di categoria,
esponenti di SISC, Vigilanza e
Centrale Rischi di Banca
d’Italia. L’occasione è stata utile per confrontarsi su dubbi e
problematiche aperti dall’introduzione della legge n. 130
del 30 aprile 1999. Alla luce
dell’incontro, Banca d’Italia ha
predisposto e distribuito tramite le filiali nel corso del mese
di agosto 2000 una comunicazione contenente indicazioni e
disposizioni per le società che
intervengono in operazioni di
cartolarizzazione.
(per informazioni:
Enrico Memo tel. 0276020127
E-mail: [email protected])
NOTIZIE DALLE
ASSOCIATE
- Vincenzo De Bustis è stato
nominato Direttore Generale
della Banca Monte dei Paschi
di Siena.
(per informazioni: Barbara Perego
tel.0276020127
E-mail: [email protected])
DALLA BANCA D’ITALIA
Il SISC (Servizio Informazioni
Sistema Creditizio) ha recentemente diffuso un documento contenente i criteri che gli
intermediari partecipanti alla
Centrale dei Rischi devono
adottare per la segnalazione
delle operazioni di cessione
dei crediti a soggetti che
svolgono attività di cartolarizzazione. Nel documento si ridefiniscono inoltre i criteri per
la segnalazione delle operazioni di cessione dei crediti,
ferme restando le vigenti modalità di segnalazione delle
operazioni di factoring.
Sono state inoltre emanate, a
cura della vigilanza, disposizioni per le società di cartolarizzazione, relative sia ad alcuni principi guida, in tema di
sistemi informativo contabili,
comunicazioni alla Banca
d’Italia, iscrizione all’elenco
speciale, ai quali gli operatori
dovranno fare riferimento, sia
ai contenuti ed all’organizzazione dell’attività di servicing.
(per informazioni:
Alessandro Carretta - tel. 0276020127
E-mail: [email protected])
Formazione sul factoring
alla SDA Bocconi
DAL CONSIGLIO E DAL COMITATO ESECUTIVO
Calendario prossime riunioni di Consiglio e di Comitato Esecutivo
CONSIGLIO
27 settembre 2000
24 gennaio 2001
24 maggio 2001
COMITATO ESECUTIVO
14 dicembre 2000
22 marzo 2001
3 maggio 2001
28 giugno 2001
ASSEMBLEA
28 giugno 2001
(per informazioni: Liliana Corti tel.0276020127 E-mail: [email protected] )
LE CIRCOLARI ASSIFACT
Circolari Informative
n. 07 del 17.07.00
n. 08 del 20.07.00
n. 09 del 31.07.00
n. 10 del 04.09.00
Circolari Tecniche
Circolari Statistiche
n. 12 del 24.07.00
n. 13 del 24.07.00
Disposizioni UIC in tema di cartolarizzazione
dei crediti
Corso factoring ottobre 2000 organizzato dalla
SDA Bocconi
Comunicazione interna
Convegno sul factoring, organizzato in collaborazione con Europafactoring.
Dati statistici definitivi relativi al quarto trimestre 1999 (campione di 22 società)
Dati statistici definitivi relativi all’anno 1999
(campione di 26 società)
(per informazioni: Barbara Perego tel.0276020127 E-mail: [email protected])
ATTIVITA’ ASSOCIATIVE
Svolte nel mese di luglio-agosto
13.07.00 Milano
Incontro su “Organizzazione amministrativa e
contabile e controlli interni delle banche e degli
intermediari finanziari impegnati nell’attività di
factoring”.
14.07.00 Roma
Comitato Interfinanziario
17.07.00 Milano
Incontro Assifact-ABI in tema di Commissioni
Tecniche
Previste per il mese di settembre
27.09.00 Milano
Consiglio Assifact
(per informazioni: Barbara Perego tel.0276020127 E-mail: [email protected])
Nei giorni dal 9 all’11 ottobre
avrà luogo presso la SDA
Bocconi di Milano l’edizione
2000 del Corso factoring, tradizionale appuntamento di
formazione per gli esponenti
di banche e intermediari finanziari interessati ad acquisire una visione d’insieme
dell’attività di factoring e delle
problematiche gestionali che
esso comporta.
Per informazioni ed iscrizioni:
SDA Bocconi
Divisione Intermediari Finanziari
e Assicurazioni
Via Bocconi, 8 – Milano
Tel. 02.58366791-92-93-94
Fax 02.58366795
E-mail: [email protected]
DOCUMENTAZIONE DISTRIBUITA
- Materiale relativo alla riunione della Commissione Amministrativa
del 28.6.00 (Membri Commissione Amministrativa)
- Sentenza n. 5286/00 Corte Suprema di Cassazione, sez. I civile
(Membri Commissione Legale)
- Calendario riunioni di Consiglio e di Comitato Esecutivo (Membri
Comitato Esecutivo e Consiglio)
- Verbale Assemblea Ordinaria del 20.6.00 (Direttori)
- Verbale riunione Commissione Organizzazione del 9.6.00 (Membri
Commissione Organizzazione/Direttori)
- Dati disaggregati ed analisi competitiva relativi al quarto trimestre
ed all’anno 1999 (Direttori)
- Verbale Commissione Segnalazioni di Vigilanza e di Centrale Rischi del 14.2.00 (Membri Commissione Segnalazioni di Vigilanza e
Centrale Rischi/Direttori)
- Verbale della riunione di Consiglio del 16.5.00 (Membri Consiglio)
- Verbale della riunione di Comitato Esecutivo del 20.6.00 (Membri
Comitato Esecutivo)
- Documento
relativo
all’e-factoring
(Membri
Commissione
Organizzazione/Direttori)
- Verbali di Comitato Esecutivo relativi al 1999 e 2000 (Direttori)
- Documento “Operazioni di cartolarizzazione” (Reso disponibile nella parte riservata alle Associate del sito Assifact)
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NUMERO CHIUSO IL 08.09.00
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i sistemi di controllo interno degli intermediari finanziari