Apprendimento e
memoria
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E LA BLACK BOX?
Negli anni ’60 e ’80 i processi di apprendimento
vengono studiati secondo un approccio
cognitivista, che considera l’essere umano come
un soggetto che trasforma, elabora, riduce,
immagazzina e recupera l’informazione.
 Modello HIP: individuo simile a computer, ovvero
come un “puro e semplice” sistema di
elaborazione di simboli.
 Centrali sono i processi di elaborazione
dell’informazione e di memoria

LA MEMORIA
Siamo dotati di memoria fin dalle prime fasi di
vita: abituazione ad uno stimolo,
condizionamento…
 Anni ’60: HIP (Miller Galanter, Pribram, 1960) 
immissione dati (input)  abbandono o
conservazione  elaborazione  generazione
di risposte (output).
 Numerosi modelli, il più noto è quello di
Atkinson e Shiffrin (1968; più successive
modifiche)

IL MODELLO DI ATKINSON E SHIFFRIN
I TRE MAGAZZINI
Magazzino sensoriale (meno di 1 secondo),
dove le informazioni vengono mantenute per le
primissime analisi
 Magazzino a breve termine (qualche secondo,
circa 30)
 Magazzino a lungo termine (da pochi minuti ad
anni interi). È quella che noi chiamiamo
comunemente come “memoria”

MAGAZZINO SENSORIALE

Trattiene informazioni fedeli dagli organi di
senso, ma per pochissimo tempo (m. iconica,
ecoica le più studiate).
MAGAZZINO A BREVE TERMINE
Codifica le informazioni della memoria sensoriale
 Decide quali informazioni passare alla memoria a
lungo termine e in che modo
 Serve a ritenere le informazioni il tempo
necessario per svolgere un lavoro o prendere una
decisione
 Prove di “span”: ricordare liste di numeri, lettere o
parole  se diamo un senso agli elementi da
memorizzare, ricordiamo più facilmente

MAGAZZINO A LUNGO TERMINE
Le informazioni che arrivano dalla MBT
vengono ricodificate ed immagazzinate, per poi
poter essere recuperabili.
 L’immagazzinamento ed il recupero chiamano
in causa specifici comportamenti strategici, es.:

 REITERAZIONE
 ORGANIZZAZIONE
IMMAGAZZINAMENTO
 ELABORAZIONE
 RIEVOCAZIONE
 RICONOSCIMENTO
RECUPERO
COME ORGANIZZERESTE QUESTE PAROLE PER
RICORDARLE MEGLIO?
mela
macchina
bicicletta
casa
autobus
formaggio
leone
tigre
appartamento
carota
orso
hotel
SIGNIFICATO E COLLEGAMENTI

E’ più facile ricordare un brano se:
 le
parti importanti sono frammezzate da parti
secondarie;
 sono presenti parti di spiegazione che giustificano
delle conclusioni;
 Sono presenti collegamenti logici tra le parti.

E’ più facile ricordare:
 “Marco
andò da Roma a Venezia”

 “Marco
oppure
partì da Roma e andò a Venezia per evitare
di rivedere la sua ex”
ALCUNE DISTINZIONI (I)

Memoria episodica




Si riferisce a specifici eventi ed esperienze di vita
Contiene informazioni spazio-temporali che specificano
dove e quando si è verificato l’evento
E’ organizzata cronologicamente
Memoria semantica



Si riferisce a conoscenze astratte e generali
Trascende le condizioni temporali e spaziali in cui la traccia
si è formata
E’ organizzata in modo tassonomico e associativo
ALCUNE DISTINZIONI (II)

Memoria dichiarativa (sapere cosa) si riferisce
alla conoscenza esplicita di fatti, come la
definizione di una parola o le circostanze in cui
abbiamo conosciuto una persona
 E’
un tipo di conoscenza direttamente accessibile
alla coscienza

Memoria procedurale (sapere come) si riferisce
alle informazioni di cui facciamo uso
nell’attuare un compito
 E’
un tipo di conoscenza tacita (non consapevole)
 Non riguarda solo le abilità motoria
SVILUPPO DELLA MEMORIA

I bambini di pochi mesi fanno molte cose che
implicano l’esistenza della memoria:
 Abituazione
dell’attenzione
 Imitazione
 Riconoscimento
 Ricerca
di oggetti nascosti
 Condizionamento classico e operante
STRATEGIE DI MEMORIA

I bambini di 1-2 anni mostrano segni della
presenza di strategie semplici, soprattutto per
la localizzazione degli oggetti:
 DeLoache,
Cassidy e Brown (1979): già a 18-24
mesi i bambini impiegano strategie per ricordare
anche se rudimentali (es. dell’oggetto nascosto da
ricordare)
 Flavell, Miller e Miller (1993): a 5 anni impiego
spontaneo della reiterazione
L’IMPORTANZA DELLE CONOSCENZE


L’expertise di un bambino in un particolare dominio
può influenzare anche più di quanto non faccia la sua
capacità di apprendimento generale
Schneider et al. (1989) presentarono a bambini di 7,
9 e 11 anni una storia relativa ad una partita di calcio.
I bambini erano stati classificati in esperti e non e con
buone e scarse capacità di apprendimento. Risultati:



esperti ricordarono la storia meglio degli inesperti
l’expertise fu un migliore predittore della prestazione
rispetto alla capacità di apprendimento generale
Questo che importanza ha nei processi di
insegnamento/apprendimento?
E IL CONTESTO?
Gli ulteriori sviluppi del cognitivismo si focalizzano
proprio sul ruolo importante del contesto
(biologico, fisico, sociale, culturale e tecnologico)
entro il quale il soggetto si sviluppa 
cognitivismo ecologico o “costruttivismo”
 Concetti chiave:

 Legame
interattivo soggetto-contesto
 La conoscenza è una costruzione attiva del
soggetto
 Le realtà dipendono da chi le
osserva/percepisce/costruisce
I DIVERSI FILONI DEL COSTRUTTIVISMO
C. interazionista (Piaget, Ausubel):il soggetto
esplora e interagisce con l’ambiente esterno.
 C. socio-culturale (Vygotsky, Leont’ev):
l’interazione sociale ci dota di nuovi strumenti
per apprendere, psicologia culturale


IL SOGGETTO COSTRUISCE ATTIVAMENTE LA
CONOSCENZA
A SCUOLA
Interesse sui contenuti e sui processi
 Elaborazione ed integrazione di prospettive
differenti
 Collaborazione nel processo di costruzione
della conoscenza: co-costruzione della
conoscenza
 Interiorizzare una metodologia flessibile di
apprendimento, che porti ad una gestione
autonoma dei processi

DALL’ETEROREGOLAZIONE
ALL’AUTOREGOLAZIONE
Favorire lo sviluppo di una gestione autonoma
dei processi di apprendimento
 L’adulto non trasmette dei contenuti, ma è
guida e mediatore nei processi di
apprendimento
 Conoscere il proprio funzionamento cognitivo
per saperlo gestire  METACOGNIZIONE

ESSERE UN BUON UTILIZZATORE DI STRATEGIE

Non basta conoscere molte strategie, bisogna
saperle utilizzare in modo flessibile e coerente
con:
 Caratteristiche
personali (es. stili cognitivi)
 Caratteristiche del compito (es. saper fare le
equazioni o studiare un periodo storico)
 Condizioni ambientali
Caratteristiche di sé, es: stili cognitivi
ANALITICO o GLOBALE?
Caratteristiche di sé, es: stili cognitivi
VISUALE O VERBALE?
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Lezione9 - Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione