Esami di Stato per l’abilitazione all’esercizio della professione di Ingegnere
I Sessione 2008
Sezione A – L.S. Nuovo Ordinamento
Prova pratica - Settore CIVILE e AMBIENTALE
Tema
Il candidato esegua la progettazione di massima architettonica e strutturale di una
palazzina residenziale costituita da 4 piani fuori terra e da un piano interrato destinato ad
autorimesse e manovra automezzi. L’edificio insiste su un lotto pianeggiante e dovrà
essere realizzato in cemento armato o in acciaio. Dovranno essere progettate almeno 16
unità abitative e 16 autorimesse a livello interrato. Le misure dell’edificio sono indicate nel
foglio seguente.
Il candidato sviluppi il progetto producendo i seguenti elaborati:
- pianta del piano tipo (scala 1:100)
- pianta del piano interrato con indicazione della rampa d’accesso dal fronte stradale
(scala 1:100)
- schema della maglia strutturale compatibile con le esigenze distributive (scala
1:100)
In aggiunta il candidato sviluppi a scelta uno dei seguenti punti:
A. Predimensionamento del solaio e delle travi del secondo orizzontamento, del
pilastro interno più sollecitato e della relativa fondazione ricorrendo a formule
approssimate per il calcolo delle sollecitazioni.
Il terreno, a coesione nulla, ha un peso specifico =18.8 kN/m^3 e un angolo di
attrito pari a ϕ=35°.
A scelta poi si sviluppi un tema di seguito elencato:
A1 Schema dell’armatura di una trave di spina e verifica di una sezione
significativa; schema dell’armatura del pilastro più sollecitato e del relativo
plinto con relative verifiche.
A2 Schema dell’armatura di una trave di bordo e verifica di una sezione
significativa; dettagli costruttivi stratigrafici della copertura, dell’impalcato e
delle pareti di tamponamento, con accorgimenti e particolari relativi al
risparmio energetico.
B. Dell’edificio in questione si proceda alla realizzazione della programmazione dei
lavori e della organizzazione del cantiere per l’esecuzione nel tempo contrattuale di
10 mesi per 305 giorni naturali e consecutivi dalla data di consegna dei lavori.
Si richiede la redazione del diagramma lavori con l’elaborazione su foglio a parte del
calcolo delle quantità delle singole fasi ed il calcolo per la determinazione delle
presenza uomini-giorno.
Facoltativamente si renda il programma così ottenuto per la formulazione del
budget.
C. Dell’edificio in questione si proceda alla redazione del piano della sicurezza e del
coordinamento minimi previsto dal DL N.222 del 2003 sapendo che nelle vicinanze
del lotto in oggetto esiste una linea elettrica aerea da 15000 V, che il lotto in
oggetto è adiacente a una scuola materna e che l’accesso è previsto dalla strada
provinciale antistante al lotto.
NB. Specificare le ipotesi progettuali adottate e le normative assunte come riferimento.
11.5 m
Piano Interrato
b
Impronta
dell'edificio
a
b
Piano Tipo
balcone
balcone
a
Le dimensioni geometriche (in m) sono definite secondo quanto indicato nella seguente
tabella.
nt
A
B
H interpiano
H interrato
pari
28.00-0.10×nn
12.00+0.10×nc
3.00-0.03×nc
2.40
Dispari
28.00+0.10×nn
12.50-0.10×nc
3.00-0.03×nn
2.40
dove:
nn
nc
nt
=
=
=
numero lettere del nome
numero lettere del cognome
nn + nc
N.B.: arrotondare le dimensioni al multiplo di 5 cm più vicino
D. Si vuole costruire un corsello per il box, adiacente ad un terrapieno sopra falda: è
pertanto necessario costruire un muro di sostegno paraterra, come nella seguente
figura.
W1
Hc
Hm
β
H
Htot
S2
W2
D
A
Si assuma che la lunghezza del lato destro della scarpa sufficientemente lungo da
poter trascurare l’attrito tra terreno e muro nel calcolo della spinta attiva.
Ipotizzando i seguenti dati:
H = 7,5 m = altezza del muro;
Hc =1,0 m = altezza della copertura;
W1 = 0,3 m = base superiore del muro;
Ha = 1,5 m = affondamento della base rispetto al pavimento del corsello;
D = 0,9 m = altezza della scarpa;
S1 = 0,9 m = lunghezza lato sinistro della scarpa;
W2 = 0,95 m = larghezza della base della parete verticale del muro;
β = 27,5° = angolo definito dalle caratteristiche del terreno, per la verifica delle
ipotesi di Spinta Attiva secondo Rankine
3
γ = 18,8 kN/m = peso specifico del terreno;
3
γcls = 25 kN/m = peso specifico del calcestruzzo;
ϕ = 35° = angolo di attrito del terreno.
Effettuare le seguenti elaborazioni:
3.2 il muro al ribaltamento, per unità di profondità, non considerando, a favore
di sicurezza, la spinta del terreno di valle, né l’azione della copertura. Per il
ribaltamento si assume un coefficiente di sicurezza η >1,5
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Sezione A – L.S. Nuovo Ordinamento
Prova pratica - Settore INDUSTRIALE
Tema 1
L'impianto ascensore per uso civile, schematicamente rappresentato in figura 1, è azionato
da un argano composto da un motore asincrono trifase, un riduttore ed una puleggia sulla
quale si avvolge la fune di sollevamento.
VOLANO
PULEGGIA
MOTORE
CONTRAPPESO
CABINA
Figura 1
Dell’impianto sono noti i seguenti dati:
-
massa della cabina
massimo carico trasportabile
massa del contrappeso
rapporto di trasmissione del riduttore
rendimento della trasmissione in moto diretto
rendimento della trasmissione in moto retrogrado
diametro della puleggia
momento d'inerzia della puleggia
momento d'inerzia delle masse calettate sull'albero motore
curva caratteristica del motore: figura 2.
mC = 300 kg
mu = 300 kg
mQ = mC + 0.4mu
τ = 1/60
η = 0.75
ηr= 0.55
D = 0.5 m
Jp= 1 kg m2
Jm= 0.023 kg m2
50
40
Coppia [Nm]
30
20
10
0
-10
-20
-30
-40
0
20
40
60
80
100
120
140
160
180
ω motore [rad/s]
Figura 2
A. Prendendo in considerazione le quattro situazioni tipiche di funzionamento:
-
salita a pieno carico;
salita a vuoto;
discesa a pieno carico;
discesa a vuoto;
si chiede di:
1. calcolare la velocità di regime della cabina, specificando se il flusso di potenza è
diretto o retrogrado;
2. calcolare l’accelerazione massima della cabina;
3. determinare il tiro della fune.
B. Successivamente, formulando le dovute ipotesi per la definizione di eventuali
parametri mancanti:
1. determinare il momento d’inerzia del volano che, calettato sull’albero motore,
consente di limitare l’accelerazione massima della cabina, nel caso di avviamento in
salita, al valore di 0.6 m/s2;
2. effettuare il dimensionamento di massima della fune;
3. effettuare la verifica di slittamento della fune sulla puleggia;
4. sulla base del catalogo allegato, si effettui la scelta di un argano appropriato;
5. elaborare il progetto di massima di un possibile supporto, realizzato in carpenteria
metallica, per l’argano scelto.
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Prova pratica - Settore INDUSTRIALE
Tema 2
Si studi la realizzazione del componente in ghisa sferoidale perlitica descritto nell’allegato
A. Il pezzo deve essere realizzato mediante fusione in terra (con modello in legno) e
successiva lavorazione alle macchine utensili.
Parte 1 – Operazione di fonderia
Si richiede:
• Il progetto di massima del modello (scelta del piano di divisione delle staffe, angoli di
spoglia, raggi di raccordo) e dell’anima (con relative portate d’anima). Si preveda un
sovrametallo pari a 6 mm (uguale su tutte le superfici) per permettere la successiva
lavorazione del componente alle macchine utensili.
• Il dimensionamento e il posizionamento delle meterozze e del canale di colata.
• La scelta delle staffe (dimensioni secondo le tabelle UNI allegate).
• Il calcolo della spinta metallostatica.
• Lo schizzo della forma pronta per la colata.
Parte 2 – lavorazione alle macchine utensili
Il candidato elabori il ciclo di lavorazione alle macchine utensili del pezzo ottenuto dalla
precedente lavorazione. Dovranno essere sviluppati i seguenti punti:
• Descrizione globale del ciclo di lavorazione. Il candidato deve descrivere e motivare le
scelte e le impostazioni delle lavorazioni effettuate (es. scelta delle macchine utensili e
dei piazzamenti).
• Descrizione schematica del ciclo. Nell’elaborato devono essere inseriti il Cartellino (di
cui viene fornito un esempio nell’allegato B) e il Foglio Analisi (di cui viene fornito un
esempio nell’allegato C) debitamente compilati. In particolare per ciascuna operazione
deve essere proposto uno schizzo con la chiara indicazione del piazzamento e delle
superfici che devono essere lavorate. Le operazioni vanno poste in ordine di esecuzione
e ad ogni operazione va assegnato un numero d’ordine progressivo.
• Deve essere scelta un’operazione di fresatura per la quale vanno calcolate forze e
potenze di lavorazione. Per l’operazione descritta in dettaglio, si devono evidenziare i
passaggi che portano al calcolo delle grandezze di interesse.
Allegato B
CARTELLINO PER CICLO DI LAVORAZIONE
Ciclo n.:
Foglio n.:
Denominazione Elemento:
Data
Materiale
R m (N/mm²)
Durezza
N.:
OPERAZIONE
Stato di fornitura
Massa grezzo (kg)
Quantità
Utensili, attrezzi e
Macchina strumenti
(nome e codice completo)
Allegato C
FOGLIO ANALISI OPERAZIONI
Operazione n.:
Ciclo n:
Denominazione operazione:
Data:
N.:
Utensili e Attrezzi
(nome e codice completo)
Macchina Utensile:
DESCRIZIONE DELLE OPERAZIONI
vc
n
(m/min) (giri/min)
CONDIZIONI DI TAGLIO
ap
f
corsa
(mm) (mm/giro) (mm)
n.
pass.
Tempi
macc.
(s)
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Prova pratica - Settore INDUSTRIALE
Tema 3
Lamba21 sarà il nuovo stabilimento per la produzione di apparecchiature per cottura (forni
incasso, forni stand alone e cucine economiche) della multinazionale General Appliances.
Non è stato ancora deciso il luogo di realizzazione di questo sito, ma sicuramente sarà
nell’area centro sud dell’Europa, al fine di sfruttare i bassi costi della manodopera locale,
gli incentivi della Unione Europea allo sviluppo e la posizione geografica interessante per
servire i mercati dell’Europa continentale.
Si tratta di uno stabilimento che lavora sostanzialmente a catena di montaggio, con
materie prime e semilavorati che arrivano in una apposita area di magazzino, vengono
lavorate lungo le catene di montaggio ed arrivano alla porta del Magazzino Prodotti Finiti
(MPF – oggetto della nostra progettazione) secondo il flusso sotto riportato.
Lo stabilimento a pieno regime produrrà circa 100.000 pezzi all’anno, lavorando su tre
turni (6.00-14.00, 14.00-22.00, 22.00-6.00) per 250 giorni all’anno con un calendario di
aperture simile a quello dell’Europa Occidentale.
Il lay out complessivo dell’insediamento produttivo (escludendo
manutenzioni e servizi generali) può essere schematizzato come segue:
Piazzale per automezzi
Baie carico automezzi (da dimensionare)
Magazzino Prodotti Finiti
Magazzino
Materie prime
100
m
Linee di montaggio
150 m
L’ingresso a magazzino
100 m
le aree
uffici,
A fine linea il prodotto si presenterà come una unità di carico (UdC) pallettizzata con
misure di 65 x 65 x 80 cm ed un peso intorno ai 50 kg. Il prodotto non può dirsi fragile,
ma va comunque movimentato con una certa cura e non può essere sovrapposto a più di
3 UdC.
Possiamo ipotizzare che in prima battuta la singola UdC arrivi alla bocca del magazzino su
una rulliera o un nastro trasportatore e da lì debba essere prelevata per il posizionamento
in magazzino.
Il flusso può considerarsi sostanzialmente continuo in quantità, ma abbastanza
disomogeneo in varietà. Si prevede infatti che l’area produttiva sia organizzata in 4 o 5
linee, ognuna delle quali sarà specializzata su famiglie di prodotto diverse. Inoltre su ogni
linea si potrà sia lavorare per lotti continuativi di prodotti uguali o per singoli prodotti
diversi all’interno di una stessa famiglia. Dall’esperienza maturata su altri impianti, si
prevede che l’insediamento produttivo potrà gestire un migliaio di codici prodotto, alcuni
dei quali si differenzieranno tra loro solo per alcuni particolari (anche solo per il marchio
commerciale), ma che per il magazzino saranno comunque prodotti diversi.
Le spedizioni.
Il magazzino dovrà operare sia in ottica hub di primo livello, cioè fungere da centro di
distribuzione a camion completo do articoli vari verso i magazzini periferici o dei Clienti
grossisti negli stati vicini sia come magazzino di transito per partite di prodotti omogenei
da inviare ad altri hub di primo livello in Europa Occidentale.
Alcuni dati
Dimensione tipica utile di un rimorchio di camion: h = m 2,4 - b = m 2,4 – l = m 13,6
Peso massimo caricabile: 15 T
Tempo carico mezzi: 15 minuti + 1 minuto / pallet con pallet già pronti
Tempo di messa a magazzino o preparazione di un carico: 3 minuti per Pallet (per distanza
< 100 m) 5 minuti tra 100 e 200 m
Al Vostri team di progetto è delegata la progettazione di massima di MPF, attraverso la
formulazione di una o due ipotesi di massima da vagliare nel Comitato Strategico Nuovi
Progetti.
In particolare dovranno essere forniti i seguenti output con evidenza delle motivazioni di
scelta:
• Tipologia generali di movimentazione: tipologia di carrelli, o AGV, o nastri, o altro
• Tipologia generale di stoccaggio: scaffalature, strumentazione di magazzino (dato il
basso costo della manodopera viene escluso a priori l’ipotesi di magazzino
automatizzato
• Disegno di massima degli spazi di magazzino con possibili strategie di utilizzo
• Ipotesi di sistemi informatici e gestionali per il supporto dell’attività
• Dimensionamento di massima delle squadre di lavoro, sia per il versamento della
produzione a magazzino, sia per al preparazione delle spedizioni sia per il carico dei
mezzi (escludendo gli overhead ed il personale di ufficio)
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Prova pratica - Settore INDUSTRIALE
Tema 4
L’azienda Gammadiciotto produce e commercializza distributori automatici per bevande
calde di media grandezza.
Il prodotto finale è formato sostanzialmente da quattro sotto assiemi:
• Assieme di parti meccaniche a sua volta composto da
o Serbatoi e tubisterie (in materiale plastico)
o Attuatori meccanici, riscaldatori e gettoniera
• Assieme di parti elettriche / elettroniche formato da
o Schede hardware
o Alimentazione
• Carrozzeria esterna
• Materiali di complemento ed installazione incluso libretto di istruzioni
• Imballo
Si tratta sostanzialmente di un monoprodotto, ma realizzato in alcune varianti:
• L’assieme meccanico è diverso tra i prodotti per i mercato USA ed il resto del
mondo a causa della differente misura dei bicchieri utilizzati e dei volumi erogati
• Vi sono due livelli di carrozzeria esterna:
o Classic di colore beige - grigio
o Star caratterizzato da un pannello frontale personalizzabile e retroilluminato
• I sistemi elettrici ed elettronici sono diversi per i quattro mercati di sbocco
dell’azienda: Italia, Germania, Regno Unito (UK), USA
• L’imballo è multilingue e comune a tutti i prodotti
• Il sacchetto del materiali di complemento si differenzia per la lingua del libretto di
istruzioni: italiano, inglese o tedesco
Molti componenti vengono acquistati preassemblati all’esterno. Il processo produttivo
interno all’azienda è composto in quattro fasi (ognuna delle quali eseguita in un reparto
apposito)
•
•
•
•
R1: assiemaggio delle parti meccaniche e versamento in un magazzino intermedio
M1
R2: assiemaggio delle parti elettriche e d elettroniche e versamento in un
magazzino M2
R3: prelievo dell’assieme meccanico, dell’assieme elettrico e della carrozzeria
esterna, montaggio complessivo e assemblaggio con versamento in un buffer
intermedio verso R4
R4: collaudo, inserimento materiali di complemento ed imballaggio con
conseguente versamento a MPF (Magazzino Prodotti Finiti)
I tempi di lavorazione nei singoli reparti (considerando i tempi medi di set up e
considerando trascurabili i tempi di movimentazione) saranno:
• R1: 0,5 h per la versione USA, 0,4 h per le altre
• R2: 0,3 h per Italia, 0,3 per Germania, 0,4 per USA, 0,4 per UK
• R3: 0,5 h per modelli Classic, 1 h per modelli Star
• R4: 0,25 h indipendentemente dalla versione
Ogni assiemaggio è svolto da un solo operatore il cui costo standard è di 45 €/h. Si
consideri la manodopera diretta completamente variabile.
I costi dei materiali diretti utilizzati sono:
Materiale
Costo €
Tubisteria USA
Tubisterie standard
Attuatori meccanici
Circuiti elettronici
Alimentazione Italia
Alimentazione Germania
Alimentazione Regno Unito
Alimentazione USA
Carrozzeria Classic
Carrozzeria Star
Materiali per imballaggio
Sacchetto accessori con libretto istruzioni
35,00
30,00
95,00
12,00
45,00
45,00
45,00
45,00
260,00
500,00
100,00
12,00
Il sistema di contabilità industriale dell’azienda è strutturato in base ai seguenti centri di
costo:
Centro di costo
Tipologia
Reparti di produzione
Manutenzione
Logistica interna (movimentazione, acquisti,
gestione magazzini e spedizioni)
Progettazione e sviluppo prodotti
Amministrazione
Commerciale
Direzione
Diretti di prodotto
Indiretti di produzione
Indiretti di produzione
Generale
Generale
Generale
Generale
I costi dei entri indiretti di produzione vengono ripartiti sui singoli reparti di produzione in
base a coefficienti sviluppati da un’analisi storica:
Manutenzione
Logistica interna
R1
30%
20%
R2
40%
25%
R3
20%
25%
R4
10%
30%
I costi dei centri generali vengono ribaltati sui Centri Indiretti e Diretti in base ai costi
diretti di tali centri.
I costi dei Centri Diretti vengono imputati ai singoli prodotti in base al contenuto di
manodopera.
I costi di funzionamento previsti per i vari CdC sono:
Centro di costo
R1
R2
R3
R4
Manutenzione
Logistica
Totale diretti ed
indiretti di
produzione
Progettazione e
sviluppo prodotti
Amministrazione
Commerciale
Direzione
Manodopera
Energie
Materiali di
consumo
Ammortamenti
Varie
90.000
75.000
30.000
20.000
10.000
5.000
10.000
15.000
170.000
80.000
120.000
40.000
150.000
70.000
1.300.000
1.500.000
1.000.000
240.000
200.000
350.000
60.000
30.000
20.000
10.000
100.000
50.000
80.000
2.000
30.000
120.000
50.000
120.000
400.000
125.000
3.000
2.000
1.000
50.000
20.000
15.000
250.000
100.000
40.000
50.000
150.000
150.000
La direzione commerciale ha elaborato il seguente budget di vendita
Italia
Germania
Regno Unito
USA
Modello Classic
Quantità
9.000
1.000
1.200
5.600
Prezzo Medio
1.500
1.600
1.700
2.000
Modello Star
Quantità
15.000
1.500
1.000
2.300
Prezzo Medio
1.9000
2.000
2.000
2.100
I prodotti vengono ceduti a distributori regionali o nazioni che provvedono anche alla
installazione e manutenzione in loco. Le vendite vengono effettuate Franco Fabbrica.
Si richiede di sviluppare il Budget per il prossimo anno ed il conto economico revisionale;
in particolare sviluppando i seguenti punti:
•
•
•
•
•
•
Individuazione delle varianti possibili e delle relative distinte basi (in forma scalare)
Tracciare un diagramma di flusso delle operazioni individuando i centri di lavoro ed i
relativi magazzini
Calcolare i costi unitari standard di tutte le varianti
Verificare i margini unitari e complessivi di tutte le varianti
In base alle previsioni di vendita verificare i carichi di lavoro di ogni reparto
Stendere il conto economico revisionale fino al risultato della gestione ordinaria, o
margine operativo netto
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Prova pratica - Settore dell’INFORMAZIONE
Tema 1
Una grande catena che distribuisce materiale elettronico, a livello nazionale, sta
pianificando la revisione del suo sistema di gestione dei punti vendita.
Si imposti un progetto di massima per la realizzazione di una soluzione software di tipo
WEB-based che deve sostituire l’attuale sistema informativo ormai in funzione da più di
10 anni.
Le funzionalità base da implementare sono divise in più categorie:
1. Funzioni di gestione delle vendite sul singolo negozio:
1. Gestione listini
2. Gestione campagne promozionali
3. Gestione acquisti on-line (ordine, carrello, spedizione/ritiro in negozio)
2. Funzioni di amministrazione del punto vendita
1. Gestione chiusura cassa giornaliera
2. Gestione casse per pagamento acquisti
3. Gestione degli articoli suddivisi per categorie merceologiche
4. Storicizzazione dei dati delle vendite
3. Funzioni legate al cliente
1. Gestione di pannelli pubblicitari luminosi
2. Gestione tessere di fidelizzazione
3. Gestione di totem multimediali per interrogare lo stato degli ordini
4. Invio di SMS su disponibilità degli articoli ordinati/prenotati
4. Funzioni di amministrazione del sistema nazionale
1. Configurazione di punti vendita, sistemi di cassa
2. Gestione centralizzata degli operatori del sistema
3. Acquisizione dei dati (via replica) dei singoli punti vendita
4. Statistiche di riepilogo degli incassi
Si stenda una relazione tecnica che contenga la modellazione E-R della base dati
necessaria ad accogliere le informazioni per le funzionalità descritte.
Si valuti la struttura della base dati per poter differenziare i dati che devono essere
sempre in linea da quelli che possono essere storicizzati.
Si progetti un insieme di finestre dell’applicazione per dare una prima visione alla
Società acquirente dell’interfaccia utente che il nuovo sistema offrirà: si ponga
particolare attenzione al concetto di usabilità per quanto rivolto direttamente ai Clienti
dei singoli punti vendita.
Si propongano alla Società interessata ulteriori funzionalità ritenute interessanti per i
Clienti, che non rientrano in quelle elencate e richieste dall’acquirente stesso.
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Prova pratica - Settore dell’INFORMAZIONE
Tema 2
Si consideri un sistema software per la gestione del processo di prescrizione e
somministrazione dei farmaci all’interno di un Ospedale. Il sistema è stato realizzato
partendo da specifiche formalizzate ed approvate tra Fornitore e Cliente.
Il processo di validazione e collaudo di quanto realizzato sarà eseguito dalla vostra
Società secondo le metodologie di test che indicherete, partendo dai documenti che
descrivono il sistema ed utilizzandolo direttamente.
Il sistema è composto da funzionalità elementari, ognuna testabile ingolarmente:
l’esecuzione delle singole operazioni, in un ben determinato ordine, determina il
processo complessivo che questo strumento gestisce.
Le funzionalità elementari, da eseguire nell’ordine indicato, sono:
1. Prescrizione di un farmaco
1. Identificazione del paziente in cura
2. Selezione dei farmaci da un catalogo di specialità medicinali
3. Definizione delle dosi e dello schema orario di somministrazione per ogni
farmaco
4. Impostazione delle modalità di allestimento del farmaco (es. pastiglia pronta
oppure farmaco da sciogliere in soluzione fisiologica)
2. Allestimento del farmaco
1. Selezione tramite codice a barre dei singoli componenti
2. Etichettatura delle preparazioni per identificazione univoca
3. Associazione della preparazione al giusto paziente
3. Somministrazione del farmaco
1.
2.
3.
4.
Identificazione certa del paziente
Selezione del farmaco o preparazione associati al paziente
Inizio della somministrazione
Registrazione di note associate alla singola somministrazione
Si stenda una relazione tecnica che contenga una serie di casi di test relativi al singolo
modulo applicativo: si ipotizzino per ogni elemento del sistema (paziente, farmaco) gli
attributi caratteristici ed i controlli che su questi saranno effettuati.
Il processo complessivo di terapia è organizzato secondo una serie di stati in cui si
trovano le singole terapie: prescritto ( da preparare ( da somministrare (
somministrato, non somministrato, interrotto, sospeso.
Si stenda un diagramma a stati che porti dalla prescrizione alla somministrazione e si
ipotizzino dei casi di prova che percorrano tutti gli stati, simulando anche percorsi non
definiti.
Un insieme di farmaci può essere, poi, organizzato secondo un protocollo di cura che
prevede per ognuno di essi una sequenza di somministrazione oltre agli stati di
esecuzione appena descritti.
Si imposti un caso di prova che validi la somministrazione in sequenza dei farmaci del
protocollo ognuno dei quali segue gli stati elementari descritti in precedenza.
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Facoltativamente si renda il programma così ottenuto per la