COMUNE DI PANICALE Provincia di Perugia Via Vannucci, 1 - 06064 Panicale (PG) Tel. 075-837951 - Fax 075-837637 - C.F. e P.I. 00449310549 www.comune.panicale.pg.it GUIDA ALLA LETTURA DEL BILANCIO DEL COMUNE DI PANICALE PRESENTAZIONE Questo opuscolo NON è rivolto ad amministratori MA, a quanti siano interessati alla lettura del bilancio del Comune di Panicale . Il suo scopo è illustrare e guidare alla lettura circa le decisioni di spesa dell’Amministrazione. La semplice lettura dei dati contabili non è sempre sufficiente a rendere comprensibili le scelte operate. Il bilancio non è soltanto un insieme di numeri o uno strumento riservato agli esperti: esso influisce sul vivere quotidiano dei cittadini, dà l'impronta alla comunità e stabilisce le priorità in tanti settori diversi: dagli aiuti sociali, alla scuola, alle opere pubbliche, alle opportunità economiche e culturali ecc. Da qui l’impegno dell’Amministrazione per informare i propri cittadini sugli obiettivi che intende perseguire e con quali spese raggiungerli. Insieme a questa esigenza di trasparenza si accrescono le preoccupazioni dei cittadini e degli organi di controllo. Ci si preoccupa che il denaro pubblico sia speso bene, senza sprechi e in modo utile. Si avverte il bisogno che non solo gli organi deputati al controllo possano valutare, ma anche i destinatari finali, i cosiddetti portatori di interesse (stakeholders): associazioni, giovani, anziani, diversamente abili, sportivi, cittadini, stranieri ecc.. A partire dal 2015, verrà adottato un nuovo sistema contabile e nuovi schemi di bilancio armonizzati in ambito europeo. Questa riforma, in fase di sperimentazione presso alcuni Enti, modificherà profondamente i contenuti e le scelte dei bilanci comunali. In attesa di questi cambiamenti, quest’opuscolo è la prima tappa di una serie di pubblicazioni che cercheranno di accompagnare i prossimi bilanci del Comune di Panicale con dati ed informazioni extra contabili, allo scopo di cercare di renderli comprensibili a tutti, per quei motivi di chiarezza, trasparenza e comunicazione che questa l’Amministrazione ha individuato come funzione di dialogo costante con i cittadini. N Nel presente documento vengono rappresentate le scelte programmatiche e strategiche che si sono intese esplicitare nel Bilancio di previsione 2014 del Comune di Panicale, comprensivo di tutti gli allegati, con l’obiettivo di porre all’attenzione del Consiglio Comunale e dei Cittadini le scelte operate in conseguenza agli indirizzi programmatici individuati dalla Giunta. Dopo un percorso breve (due mesi dall’insediamento) ma complesso dovuto a continui cambiamenti degli scenari legislativi in tema di fiscalità che il perdurare della crisi sembra confermare attraverso il percorso articolato che stiamo vivendo e che andrà ad evolvere, certamente, verso nuovi equilibri, l’Amministrazione si è imposta di affrontare scelte difficili e profondamente rinnovatrici con idee chiare, coerenti e assolutamente necessarie secondo un quadro di efficacia, efficienza ma soprattutto di economicità assoluta. Il Bilancio 2014 si inserisce in questo quadro normativo complesso e non ancora definito dalla “farraginosa” legislazione statale che, tuttavia, deve calarsi nella realtà economico-sociale del nostro territorio che è divenuta particolarmente complessa. Il contesto normativo è ulteriormente modificato dall’abolizione dell’IMU sulla prima casa e dall’introduzione della IUC che ha comportato la nascita di nuove imposte: la TASI, la TARI e la cancellazione della TARES. -TASI, per la copertura dei costi dei servizi indivisibili -IMU, per seconde case ed immobili produttivi; -TARI, per la copertura del costo dei rifiuti ( che va a sostituire la TARES introdotta solo per l'anno 2013 in sostituzione della TARSU). L’impostazione generale di questa Amministrazione, in tema di bilancio già da questo anno, 2014, nonostante la brevità di percorso, è quella di iniziare a ridurre la pressione fiscale sulle famiglie in quanto consapevoli del grave peso che questa, insieme alla forte crisi occupazionale, ha creato molteplici situazioni di significativa emergenza. La priorità, perciò, è quella di garantire servizi di buona qualità che sostengano le famiglie soprattutto negli ambiti sociali più deboli quali quelli dell’infanzia e della scuola, della disabilità, degli anziani. Tutto ciò mantenendo vigile l’attenzione sui conti, rispettando cioè le norme imposte dal Governo e i livelli di spesa possibili anche al fine di evitare sforamenti del “Patto di Stabilità” che creerebbero, in prospettiva, significativi problemi economici a tutti i cittadini. Le spese sostenute dal Comune sotto ogni profilo, saranno monitorate con attenzione e scrupolo ed in prospettiva, secondo termini di legge, si andrà a ricontrattare convenzioni e servizi che si evincono inadeguati sotto profili diversi. Lo sforzo che viene chiesto ai cittadini troverà, se pur non nell’immediato, risposte sempre più adeguate; il percorso che abbiamo iniziato punta su tre obiettivi principali sui quali dal momento dell’insediamento si è iniziato ad operare: -tasse invariate o abbassate; -contenimento della spesa; -mantenimento dei servizi. Al fine di dare una visione organica del bilancio 2014 vengono illustrate, in sintesi, le principali attività progettuali che ogni assessorato ha previsto in questo ultimo arco temporale per poter redigere il Bilancio di Previsione. LAVORI PUBBLICI Il bilancio corrente in quest’area si discosta di poco dall’assestato 2013, in quanto ha già subito notevoli tagli che hanno portato la spesa per le manutenzioni ordinarie ad un livello già difficilmente sostenibile, considerate le esigenze del territorio (strade, verde, pubblica illuminazione, ecc…). Prioritario rimane il presidio sul territorio al fine di monitorare le situazioni più critiche dal punto di vista della sicurezza. Per il verde si continuerà a far riferimento al personale comunale. Il piano d’investimenti 2014 è, in valore assoluto molto corposo in quanto figurano voci significative relative ai progetti già finanziati per cui sono stati assegnati o sono in via di assegnazione i relativi appalti. Fra tutti quello di maggior rilievo è il progetto PUC che coinvolge tre comuni: Panicale, Piegaro, Paciano. Significativi sono anche gli interventi che si realizzeranno per il ripristino del territorio colpito negli ultimi anni da diversi eventi atmosferici alluvionali e per la riqualificazione energetica degli edifici pubblici di proprietà comunale. E' importante segnalare l'installazione presso il parco Regina Margherita di Panicale della scultura d Beverly Pepper ai fini di valorizzazione culturale e turistica del territorio. SOCIALE Il bilancio 2014 vede una sostanziale tenuta delle risorse destinate ai servizi sociali nonostante alcu ne riduzioni di trasferimenti statali e regionali. Il Comune di Panicale continua ad essere il perno centrale per la gestione dei servizi socio-assisten ziali della Zona Sociale n. 5 del Trasimeno. In continuità con i percorsi già attivati negli anni precedenti sono stati mantenuti i percorsi ritenuti essenziali e prioritari in linea con le indicazioni e la pianificazione di zona: A sostegno della non autosufficienza; A favore di famiglie disagiate con minori, disabili ed anziani; A favore delle famiglie dei lavoratori colpiti dalla crisi; Sono mantenuti gli interventi programmati rivolti a minori e disabili; Continua ad essere garantito il sostegno alle famiglie mediante l'assistenza domiciliare rivol ta a minori, anziani e disabili Servizi di supporto (trasporto sociale); Sostegno alle famiglie colpite dalla crisi attraverso strumenti quali: esenzione o riduzione delle rette dei servizi scolastici o sociali, erogazioni di contributi una tantum, assegni civici/borse lavoro, ecc.; Tali interventi sono da intendersi temporanei al fine di garantire alle famiglie, momentaneamente in difficoltà, il superamento di tale momento. Per le famiglie in situazione di disagio, non strettamente connesso al momento di crisi, gli strumenti di intervento economico sono legati ad un progetto so ciale concordato tra famiglia e assistente sociale. Gli interventi previsti mirano ad utilizzare le esi gue risorse nel modo più funzionale possibile. Attenzione è rivolta anche alle problematiche dei cittadini migranti presenti in numero sempre cre scente anche nel nostro territorio. E' stato attivato il progetto finanziato mediante il fondo nazionale per le politiche dell'asilo che con sentirà di ospitare nel nostro territorio minori rifugiati politici. SCUOLA L’istruzione e la formazione sono ambiti di particolare rilievo per il futuro personale dei nostri ra gazzi ma anche per lo sviluppo di tutta la collettività di conseguenza l’amministrazione li ritiene ambiti prioritari e ha individuato quale obiettivo il sostegno alla scuola e alle famiglie consapevole di bisogni educativi crescenti e condizioni economiche delle famiglie che, in molti casi, sono in peggioramento. Vengono confermati tutti i servizi (mensa, trasporti) senza aumento di tariffe per cittadini/utenti con le stesse modalità di esenzione previste per l’anno precedente; interventi a soste gno dell’integrazione scolastica di alunni e studenti con disabilità, sostegno al Piano dell’Offerta Formativa con servizio di scuolabus gratuito per alcune uscite didattiche; attività di raccordo con tutte le agenzie educative del territorio, sportive e culturali, al fine di costruire una rete di supporto educativo e formativo nonché di tutela per particolari situazioni di disagio socio-economico. Ciò fi nalizzato a dare a tutti i cittadini, proprio perché minori stesse opportunità. Prosegue il rapporto di collaborazione con la scuola materna privata che offre un servizio alle fami glie e ai bambini e che insieme ai servizi pubblici e al nido comunale garantiscono elevate percen tuali di risposta alle famiglie con bambini da 0 a 6 anni. L’Ente locale si pone anche l’obiettivo, in raccordo con la Dirigenza Scolastica, le famiglie, USR, Regione, Provincia, i ragazzi, ecc il ruolo di coordinamento relativamente all’istruzione superiore ed alla formazione professionale ed il mondo del lavoro con l’obiettivo di contrastare la dispersione scolastica e le problematiche connesse all’occupazione giovanile anche in relazione alla normativa regionale circa il sistema di Istruzione e Formazione professionale. A supporto di attività formative e conoscitive secondo un quadro normativo europeo ed internazio nale di conoscenza e formazione che vuole i giovani cittadini de’ Europa l’Ente ha organizzato la riattivazione delle attività di gemellaggio con il comune di La Verriéreé ciò anche che registra pro prio investimento sempre più urgente e significativo all’interno di un quadro generale in previsione di partecipazione a progetti strutturati ed organizzati quali i COMENIUS, ERASMUS ecc. Questo perché si intende affermare appieno l’importanza dell’investimento a favore delle giovani genera zioni, investimento sempre più urgente e significativo all’interno di un quadro generale che registra un continuo aumento della disoccupazione giovanile e, al tempo stesso, la necessità impellente per tutto il Paese di investire maggiormente nella ricerca di energie e solide competenze in tutti i settori. Nel campo del tempo libero, si cercherà di riconfermare l’attività estiva predisponendo per le fami glie proposte educative differenziate che prevedano il coinvolgimento dell’associazionismo non solo sportivo anche attraverso convenzioni con tutti i gestori garantendo anche il supporto educativo necessario ai bambini con disabilità. ASSOCIAZIONISMO I fondi disponibili a bilancio per le associazioni si confermano assai esigui ciò nonostante gli obiettivi dell’Amministrazione per il 2014 saranno: SPORT -consulenza alle associazioni sportive dilettantistiche, di promozione sociale e di volontariato; -informazioni circa l’accesso ai finanziamenti ed alle agevolazioni fiscali; -sostegno organizzativo delle attività condivise con il Comune; -raccolta dati ed informazioni sulle attività finalizzate alla ricerca sociale ed alla diffusione delle op portunità di impegno sociale offerte dalle organizzazioni senza fini di lucro locali. CULTURA Nonostante la crisi economica le iniziative in ambito culturale con attività di rilevante livello attraverso spettacoli di prosa, danza, musica, mostre, concorsi letterari ecc. che rappresentano un significativo parametro per la collettività in quanto misurano la qualità della vita della nostra società. I tagli importanti apportati negli ultimi anni non hanno condizionato né la qualità né la quantità dell’offerta fornendo un’opportunità di aggregazione e di input non solo per i residenti ma soprattutto quale volano turistico nazionale e d internazionale quindi di forte interesse economico per tutte le attività economiche del territorio sia di settore che oltre. Conseguentemente, l’amministrazione si è posta l’ obiettivo di sostenere ed incentivare tutte le attività e le manifestazioni culturali interesse turistico attraverso forme di sostegno logistico, organizzativo, strumentale, operativo e di coordinamento. GIOVANI Particolare attenzione verrà rivolto a favore delle giovani generazioni, investimento sempre più urgente e significativo all’interno di un quadro generale che registra un continuo aumento della disoccupazione giovanile e, nello stesso tempo, la necessità impellente per il Paese di investire maggiormente nella ricerca e nell’apporto di energie creative e di forte competenza in tutti i settori. Perciò l’amministrazione intende impegnarsi nei seguenti temi: -realizzazione di iniziative volte ad approfondire le tematiche legate al mondo del lavoro; -informativa riguardante le recenti proposte di riforma circa le modalità di assunzione dei giovani; -creare sinergie tra diversi soggetti del mondo del lavoro presenti nel territorio e la formazione professionale; -valorizzazione delle forme di cittadinanza attiva e di partecipazione dei giovani alla vita della comunità, -sostegno all’associazionismo giovanile; -partecipazione a progettazioni sovracomunali rivolte alla formazione giovanile e alla tutela socio-psico-culturale del mondo giovanile e delle sue problematiche; -ecc COMUNICAZIONE Le attività di informazione e di comunicazione, tramite materiali e servizi informativi connessa al l’attività dell’amministrazione comunale è divenuta di fondamentale importanza al fine del coinvol gimento diretto di tutta la cittadinanza e per ridurre lo scarto fra ciò che l’Amministrazione è oggi in grado di fare e ciò di cui gli utenti hanno effettivamente bisogno o si aspettano sia fatto, per questo verrà ulteriormente strutturata ed implementata la comunicazione attraverso le modalità informati che e non comprese le più dirette assemblee pubbliche. Il nostro lavoro è improntato al rispetto dell’impegno politico assunto in campagna elettorale, volto a garantire la tenuta del sistema di servizi sociali, educativi, scolastici che compongono la nostra struttura sociale, a sostenere il sistema culturale quale nuovo volano di sviluppo locale, a supportare il tessuto produttivo del nostro territorio implementando attività e percorsi già in essere stimolando le partnership già coinvolte, ridurre la pressione fiscale, supportando e possibilmente semplificando gli articolati percorsi burocratici. INDENNITA’ AMMINISTRATORI Le indennità degli Amministratori, calcolate in base all'art. 1 del D.M. 119/2000 e a quanto previsto dalla L. 266/05 (indennità ridotte del 10%), sono fissate nella seguente misura: - SIG. CHERUBINI GIULIO - SINDACO (libero professionaista) – € 2.509,98 lorde; - SIG. SORDI RICCARDO ASSESSORE - VICE SINDACO (lavoratore dipendente) – € 627,49 mensili lorde; - SIG.RA BRUNI GISELDA MARINA – ASSESSORE (lavoratore dipendente) – € 564,74 mensili lorde; - SIG. MELONI MARCO ANTONIO - ASSESSORE (libero professionista) – € 1.129,49 mensili lorde; - SIG.RA PRELATI SILVIA - ASSESSORE (libero professionista) – € 1.129,49 mensili lorde; - SIG.RA CIUCCETTI DILETTA – PRESIDENTE CONSIGLIO COMUNALE (libero professio nista) € 251,00 mensili lorde. DOMANDE GUIDA per una lettura facilitata del bilancio comunale Che cos’è il bilancio del Comune? Il bilancio è lo strumento con il quale l’Amministrazione programma le attività e i servizi dell’ente per l’anno in corso. Al suo interno sono indicate le entrate e le uscite definite sulla base delle necessità e delle priorità del Comune. A quanto ammonta il bilancio del Comune? Il bilancio è – per legge – in pareggio. Ciò significa che il totale delle spese che il Comune prevede di realizzare deve essere uguale al totale delle entrate previste per l’anno. Il bilancio del Comune di Panicale per l’anno 2014 è pari a 13.474.617,97 milioni di euro. A quali tagli il Comune deve far fronte? Una parte delle entrate del Comune è storicamente derivata da trasferimenti dello Stato. Dal 2011 questi trasferimenti sono stati quasi totalmente tagliati, a seguito delle manovre finanziarie (cosiddette Spending Review) che sono state approvate negli anni dai vari Governi. Dal 2011 ad oggi i trasferimenti dello Stato sono passati da € 1.174.142,38 ad € 452.415,93 (comprensivi dei contributi non fiscalizzati e del fondo sviluppo investimenti). Nell’anno 2014 il Fondo di Solidarietà (Ex Fondo di Riequilibrio) ammonta ad € 366.553,22. Il trasferimento effettivo di denaro che il Comune di Panicale riceverà dal Ministero è di € 18.209,99 perché ben 348.343,23 euro che i contribuenti verseranno a dicembre per l’ IMU saranno versati nelle casse dello Stato ed andranno ad alimentare il nostro trasferimento di € 366.553,22 quindi si tratta di un quasi totale autofinanziamento. Occorre ricordare, inoltre, che lo Stato dall’anno 2013 trattiene tutta l’IMU pagata dai cittadini sui fabbricati classificati nella categoria “D”, pari al 7,60 per mille, che nel nostro Comune ammonta a circa € 286.000,00. Come sono compensati i tagli? Sono previsti risparmi? Per compensare i tagli senza tagliare servizi primari ai cittadini, la strada intrapresa è stata quella del risparmio e delle nuove entrate. Sono aumentate le imposte per i cittadini? SI, purtroppo, per le motivazioni che abbiamo anticipato nei punti precedenti, per raggiungere il pareggio di bilancio, nel 2014 c’è un aumento delle imposte per i cittadini rispetto agli anni scorsi. Il Comune di Panicale ha dovuto applicare l’aliquota base maggiorata di 0,90 punti (1,90 per mille totale) per la TASI relativamente alla prima casa; questo, per alcuni soggetti che con il vecchio criterio dell’IMU non pagavano nulla per effetto delle detrazioni, oggi si traduce in un esborso anche per la prima casa seppur di piccola entità. Si è cercato di mantenere pressochè invariata la pressione fiscale (IMU+TASI) sia sui fabbricati commerciali ed industriali (+0,10 per cento) che sulle aree fabbricabili (+0,30 per cento). L’aumento più consistente si è avuto sulla seconda casa e sugli altri fabbricati per i quali è stata fissata un’aliquota complessiva IMU + TASI del 10,30 per mille. Per quanto riguarda, invece, la TARI (rifiuti) tutto è rimasto invariato, salvo verifica a consuntivo. La scelta dell’amministrazione è stata dettata dalla necessità di pareggiare il bilancio attraverso l’unica forma possibile in quanto il numero di abitanti ed i ridotti insediamenti produttivi non lasciano spazio ad altre alternative. In un’ottica di riduzione della pressione fiscale sono già attivati i percorsi sopra indicati e la lotta all’evasione fiscale. Sono cambiate le tariffe dei servizi? Non sono state aumentate le tariffe per i servizi, quali mense scolastiche, trasporto scolastico e asilo nido. Sono stati invece diminuiti i canoni per le lampade votive. Quanti investimenti sono stati previsti? E in che settori? Le risorse che l’amministrazione intende investire nel 2014 sono 1.207.996,00 euro, destinati principalmente alla realizzazione degli interventi del PUC 3 (€ 450.000,00), per la riqualificazione energetica degli immobili comunali (€ 117.000,00) e per il ripristino dei danni causati da eventi alluvionali (€ 221.000,00). Come sono controllati i risultati? Durante l’anno è costantemente monitorato l’equilibrio di bilancio tra entrate e spese. Un organo di controllo vigila sulla regolarità contabile, finanziaria ed economica della gestione, mentre l’Amministrazione verifica costantemente le scelte di programmazione e i risultati ottenuti rispetto agli obiettivi prefissati. I risultati della gestione saranno poi indicati nel rendiconto 2014 che dovrà essere approvato dal Consiglio Comunale nella prossima primavera. L’illustrazione del rendiconto 2014 sarà pubblicata per consentirne a tutti la consultazione. Quindi, Quale bilancio? Acquisire familiarità con i numeri del bilancio comunale è il primo passo per entrare nell’analisi. Ma quale bilancio? Esistono diverse tipologie di bilancio, a livello comunale. Si parla di bilancio preventivo (o di previsione) in contrapposizione a quello consuntivo (o rendiconto di gestione, quanto realmente realizzato); o ancora del bilancio di cassa in contrapposizione a quello di competenza, dove il primo (cassa) si riferisce a flussi monetari effettivi – somme effettivamente entrate ed uscite dalla cassa – mentre un bilancio di competenza evidenzia le spese programmate (impegnate ma non ancora spese)e le entrate attendibili (accertate ma non ancora incassate). Riferimenti legislativi principali • Decreto legislativo n.267/2000 (cosiddetto “testo unico degli Enti Locali”) parte seconda. • Lo Statuto comunale. • Il Regolamento comunale di contabilità. Con lo statuto e il regolamento di contabilità ciascun ente locale applica i principi contabili stabiliti dal “testo unico”, con regole organizzative corrispondenti alle caratteristiche di ciascuna comunità. Elementi legislativi di base Il bilancio delle amministrazioni segue i principi che hanno ispirato le varie riforme della Pubblica Amministrazione. Essi consistono nella separazione dei compiti di direzione politica da quelli della direzione amministrativa. Gli organi di governo (la giunta comunale) esercitano le funzioni di indirizzo politico – amministrativo, definendo gli obiettivi ed i programmi da attuare, e verificano la rispondenza dei risultati dell’attività amministrativa e della gestione agli indirizzi impartiti. Ai responsabili degli uffici sono attribuiti compiti di direzione, di gestione, di spesa, di organizzazione e di controllo, e sono i responsabili dell’attività amministrativa, della gestione e dei risultati. Al consiglio comunale sono attribuiti compiti di controllo, in particolare all’opposizione sono attribuite le facoltà di proporre ulteriori o diversi obiettivi e programmi da attuare (tramite le proposte di emendamenti al bilancio). Il bilancio di previsione La legislazione dispone che annualmente sia deliberato da parte degli enti locali il bilancio di previsione come competenza. Il termine competenza significa che il bilancio è riferito alle entrate per le quali si prevede che maturi il diritto alla riscossione ed alle uscite per le quali si prevede che sorga l’obbligo di pagare, prescindendo dalle realizzazione delle fasi di cassa (incasso o pagamento). Quindi attenzione, il bilancio di previsione riporta appunto previsioni, non quanto effettivamente poi sarà realizzato, i dati certi si rilevano invece nel bilancio consuntivo. Il bilancio di previsione è deliberato in pareggio finanziario complessivo. (significa che le entrate devono essere uguali alle uscite). Le fasi del bilancio di previsione La fase di programmazione, che trova espressione nel bilancio di previsione che approda per la discussione in consiglio comunale, si svolge in cinque momenti successivi: - proposta, che consiste nella prima stesura delle proposte di bilancio. É prevista la partecipazione attiva degli assessori e dei funzionari responsabili dei servizi. - presentazione, Il bilancio di previsione annuale e pluriennale (l’anno in corso ed i due anni successivi) viene presentato da parte della Giunta. Il bilancio presentato è il frutto della mediazione fra obiettivi delle amministrazioni e le esigenze di rispetto dei limiti posti dalla politica economica e di bilancio (pareggio, patto di stabilità ecc.). Notare che in alcuni statuti è previsto l’obbligo di presentazione del bilancio ad Associazioni e Organismi associativi locali e alla cittadinanza, in altri no (il che ovviamente non vuol dire divieto di incontri o presentazioni). A Panicale la Giunta Comunale ha deciso di far partecipare la cittadinanza attraverso la presentazione in un incontro pubblico sul bilancio che avrà luogo dopo l'approvazione in Consiglio Comunale e attraverso la pubblicazione della presente guida finalizzata a rendere comprensibile il linguaggio tecnico contenuto negli atti del bilancio stesso. Fermo restando che il bilancio dovrebbe essere presentato con dati e informazioni chiare sulle scelte praticate, queste scelte possono essere comprese da fonti a cui fare riferimento: la relazione previsionale e programmatica, che accompagna il bilancio di previsione e la relazione di accompagnamento al rendiconto che vengono predisposte dalla Giunta Comunale. Accanto a questi documenti occorre porre attenzione anche alle relazioni dell’organo di Revisione dei conti. - approvazione, il bilancio di previsione viene discusso in Consiglio Comunale al fine di raccogliere eventuali emendamenti, quindi è approvato. - gestione, che è effettuata con riferimento alle previsioni del Bilancio approvato e aggiornato con le variazioni di bilancio in seguito autorizzate, sia per quanto riguarda le entrate che le spese. - variazioni, ogni intervento successivo all’approvazione da parte del Consiglio Comunale deve essere oggetto di una variazione di bilancio che deve essere sottoposta nuovamente alla approvazione del Consiglio Il bilancio può subire variazioni nel corso dell'esercizio di competenza sia nella parte prima, relativa alle entrate, che nella parte seconda, relativa alle spese. Quindi attenzione: le variazioni di bilancio possono migliorare gli obiettivi in funzione di migliori entrate ma potrebbero anche comportare la modifica di impegni presi o la modifica di opere pubbliche inizialmente previsti. Il parere dell’Organo di Revisione Il parere dell’organo di revisione dei conti costituisce un allegato obbligatorio sia del bilancio di previsione che del rendiconto. Esso è redatto sulla base delle regole della Corte dei Conti e dei Dottori Commercialisti. E’ quindi la pagella dell’amministrazione, perché contiene i pareri sulla proposta di bilancio di previsione e dei documenti allegati. Nel parere è espresso un giudizio di coerenza e di attendibilità contabile delle previsioni di bilancio e dei programmi. Nei pareri sono suggerite al consiglio comunale tutte le misure atte ad assicurare l'attendibilità del bilancio. Il Consiglio Comunale è tenuto ad adottare i provvedimenti conseguenti oppure a motivare adeguatamente la mancata adozione delle misure proposte dall'organo di revisione. Il patto di stabilità Esiste per il Comune di Panicale, come per tutti i comuni con un numero di abitanti superiore a 3000, uno specifico obiettivo programmatico: il patto di stabilità interno da raggiungere con un saldo positivo tra entrate finali e spese finali. Questo saldo viene calcolato soprattutto in termini di pagamenti. Gli enti che con i dati finali non rispettano il patto di stabilità interno, vedranno nell’anno successivo la riduzione delle entrate in misura pari alla differenza tra il risultato raggiunto e l’obiettivo fissato, oltre che l’applicazione di sanzioni che riguardano sia le indennità degli amministratori, che le spese per l’acquisto di beni e servizi, nonché il divieto di procedere ad assunzioni di personale. La “vita” del bilancio nell’anno Il bilancio di previsione è approvato entro i tempi che sono indicati dalla legge e una volta approvato può iniziare la gestione dell’anno. La fase di gestione trova espressione in un adempimento: l’approvazione da parte della Giunta Comunale del Piano Esecutivo di gestione (PEG). Dentro tale documento le risorse e gli interventi individuati sono ulteriormente dettagliati su varie voci. Con la stesura del PEG l’Amministrazione affida a ciascun responsabile gli obiettivi da conseguire, le risorse (economiche, umane e strumentali) e le relative competenze. La salvaguardia degli equilibri di bilancio. Almeno una volta all’anno, al massimo entro il 30 settembre, o se diversamente stabilito dalla Legge, il Consiglio Comunale delibera sulla salvaguardia degli equilibri di bilancio controllando anche lo stato d’avanzamento degli obiettivi da conseguire. Nel caso in cui il bilancio non fosse in equilibrio, il Consiglio deve assumere i provvedimenti opportuni per ripianarlo (pareggio obbligatorio). L’assestamento del bilancio entro il 30 novembre dell’anno. Questa fase ha lo scopo di assicurare il mantenimento del pareggio di bilancio con la verifica generale di tutte le voci di entrata e di uscita, compreso il fondo di riserva. In sede di assestamento potranno essere approvate le ultime eventuali variazioni al bilancio dell’anno. Quindi attenzione: non è sufficiente conoscere il solo bilancio di previsione che in fondo è un documento anche politico. Se ci si preoccupa che il denaro pubblico sia speso bene, senza sprechi e in modo utile, bisogna tenersi informati anche su come stanno viaggiando gli equilibri e le variazioni al bilancio nel corso dell’intero anno. La fase di rendiconto finale, che si svolge dopo la rilevazione di entrate e spese dell’anno e trova espressione nella presentazione, nei primi mesi dell’anno successivo, del bilancio consuntivo (rendiconto) nel quale si prende tra l’altro atto dell’avanzo (utile) o del disavanzo (perdita) LA LETTURA DEL BILANCIO Nel bilancio comunale sia di previsione che consuntivo attualmente in vigore (ricordiamo che a partire dal 2015, verrà adottato un nuovo sistema contabile e nuovi schemi di bilancio armonizzati in ambito Europeo) entrate e spese sono distinte, rispettivamente, in sei e quattro grandi voci ('titoli'). VOCI di ENTRATA - TITOLI 1. Entrate tributarie 2. Entrate da trasferimenti 3. Entrate extratributarie 4. Entrate da alienazioni e trasferimenti di capitale 5. Entrate derivanti da accensioni di prestiti 6. Entrate da servizi per conto terzi VOCI di SPESA - TITOLI 1. Spesa corrente 2. Spesa per investimenti 3. Spesa per rimborso prestiti 4. Spese per servizi per conto di terzi LE ENTRATE Le fonti di finanziamento iscritte in un bilancio comunale includono sei voci: L’unità elementare del bilancio per l’entrata è la risorsa. La risorsa individua specificatamente l’oggetto dell’entrata (esempio, l’ IMU+TASI) e riguarda le somme di cui l’Ente prevede di disporre (bilancio di previsione), o di cui effettivamente dispone (bilancio consuntivo) tramite questa entrata. L’analisi delle entrate di un bilancio è importante non solo perché una corretta politica delle entrate migliora la possibilità di raggiungere gli obiettivi che l’amministrazione si propone – qualunque essi siano – ma anche perché imposizione fiscale e politica tariffaria hanno ricadute non neutre sul benessere complessivo dei cittadini. 1. ENTRATE TRIBUTARIE: fra i tributi principali ricordiamo IUC (IMU+TASI+TARI) e addizionale IRPEF (imposta sul reddito), fra le tasse, che vengono corrisposte a fronte di servizi erogati, ci limitiamo a ricordare quella sulla raccolta dei rifiuti (TARI); 2. ENTRATE DA TRASFERIMENTI: I trasferimenti provengono da altri enti o istituzioni, principalmente dallo Stato, dalla Provincia e dalla Regione ( contributi fitti legge 431/98, contributi acquisto libri scolastici e borse di studio, ecc.); 3. ENTRATE EXTRATRIBUTARIE: comprendono i proventi derivanti dai servizi pubblici a domanda individuale (rette per mensa e trasporto scolastico, diritti di segreteria, ecc.), dall’esercizio di alcune funzioni (imposizione di multe nell’ambito della funzione di polizia locale), dalla gestione di alcune attività o dalla proprietà di immobili ed esercizi; 4. ALIENAZIONI E TRASFERIMENTI IN CONTO CAPITALE: entrate legate alla vendita di immobili o alle concessioni edilizie, nonché alla concessione di contributi dalla Regione, dalla Provincia o da altri soggetti per la realizzazione di opere pubbliche; 5. ENTRATE PER ACCENSIONE DI PRESTITI, che servono per finanziare quella parte di investimenti che non è possibile coprire con entrate proprie; in tale titolo viene allocata anche l’anticipazione di cassa, che trova corrispondenza per lo stesso importo nella parte spesa; 6. ENTRATE DA SERVIZI PER CONTO TERZI, che hanno uguale corrispettivo dalla parte della spesa, ovvero costituiscono una semplice partita di giro (tanto entra tanto esce). ENTRATA 12% 27% 1 -TITOLO 1^ ENTRATE TRIBUTARIE 2 - TITOLO 2^ ENTRATE DERIVANTI DA CONTRIBUTI STATO,REGIONE,ECC. 3 - TITOLO 3^ ENTRATE EXTRATRIBUTARIE 4 - TITOLO 4^ ENTRATE DA ALIENAZIONI, TRASFERIMENTI CAPITALE 18% 5 - TITOLO 5^ ENTRATE DA ACCENSIONE DI PRESTITI 9% 22% 12% 6 - TITOLO 6^ ENTRATE X SERVIZI CONTO TERZI 1 -TITOLO 1^ ENTRATE TRIBUTARIE 2 - TITOLO 2^ ENTRATE DERIVANTI DA CONTRIBUTI STATO,REGIONE,ECC. 3 - TITOLO 3^ ENTRATE EXTRATRIBUTARIE 4 - TITOLO 4^ ENTRATE DA ALIENAZIONI, TRASFERIMENTI CAPITALE 5 - TITOLO 5^ ENTRATE DA ACCENSIONE DI PRESTITI 6 - TITOLO 6^ ENTRATE X SERVIZI CONTO TERZI AVANZO DI AMMINISTRAZIONE TOTALE ENTRATE € 3.673.179,00 € 2.916.645,00 € 1.576.910,96 € 1.253.000,00 € 2.380.679,31 € 1.606.500,00 € 67.703,70 € 13.474.617,97 LE USCITE L’analisi dal lato della spesa richiede, innanzitutto, che ci si familiarizzi con le diverse classificazioni di bilancio. La spesa sorge quando si costituisce un impegno. Il bilancio di previsione ha carattere autorizzatorio, fissando cioè il limite agli impegni di spesa. Ciò significa che ogni volta che si verificano necessità diverse da quelle deliberate dal Consiglio Comunale, occorre approvare in Consiglio Comunale una variazione di bilancio. La classificazione economica individua innanzitutto quattro grosse voci (TITOLI) 1. LA SPESA CORRENTE destinata a finanziare la gestione ordinaria; 2. LA SPESA IN CONTO CAPITALE o di investimento destinata a finanziare opere pubbliche e beni immobili che producono benefici ripetuti nel tempo; 3. LA SPESA PER RIMBORSO PRESTITI, destinata a restituire le quote capitali dei mutui o prestiti, cioè le spese che il Comune deve sostenere per i mutui accesi e i prestiti obbligazionari contratti negli anni precedenti. In questo titolo è allocato anche il rimborso per anticipazioni di cassa; 4. LA SPESA PER SERVIZI PER CONTO TERZI, ossia la partita di giro che il Comune paga per incassarla per lo stesso importo successivamente. Le spese correnti sono di gran lunga le più importanti e soprattutto quelle su cui l’Amministrazione ha pochi margini di scelta. Il Comune ha il proprio personale, ricorre al credito e paga interessi passivi, acquista beni e servizi per poter a propria volta erogare servizi - che spaziano dalla scuola all’illuminazione pubblica - o trasferire somme come i contributi alle famiglie bisognose, i sussidi per l’acquisto dei libri scolastici e così via. Le spese per un investimento vengono impegnate quando sono finanziate. Il programma delle opere pubbliche definisce gli investimenti che l’Amministrazione intende attivare nell’anno e nei due anni successivi. SPESA 12% TITOLO 1^ SPESE CORRENTI TITOLO 2^ SPESE IN CONTO CAPITALE 22% 57% 9% TITOLO 1^ SPESE CORRENTI TITOLO 2^ SPESE IN CONTO CAPITALE TITOLO 3^ SPESE PER RIMBORSO DI PRESTITI TITOLO 4^ SERVIZI VARI C/TERZI TOTALE SPESA TITOLO 3^ SPESE PER RIMBORSO DI PRESTITI TITOLO 4^ SERVIZI VARI C/TERZI € 7.689.246,02 € 1.207.996,00 € 2.970.875,95 € 1.606.500,00 € 13.474.617,97 Come sono classificate le spese Ogni titolo è a sua volta ripartito per funzioni e servizi. La funzione è la finalità, cioè lo scopo o il programma che deve essere raggiunto. Le funzioni si dividono in macro aggregati come istruzione pubblica, politiche del sociale, difesa territorio e dell’ambiente ecc.. TITOLO 1^ SPESE CORRENTI 0% 18% 3% 45% 7% 1% 1% 1% 7% 17% 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 FUNZIONE 1^ AMMINISTRAZIONE, GESTIONE E CONTROL LO FUNZIONE 3^ POLIZIA LOCALE FUNZIONE 4^ ISTRUZIONE PUBBLICA FUNZIONE 5^ CULTURA E BENI CULTURALI FUNZIONE 6^ SETTORE SPORTIVO E RICREATI VO FUNZIONE 7^ SERVIZI TURISTICI FUNZIONE 8^ VIABILITA' E TRASPORTI FUNZIONE 9^ GESTIONE TERRITORIO E AMBIENTE FUNZIONE 10^ SETTORE SOCIALE FUNZIONE 11^ SVILUPPO ECONOMICO TOTALE TITOLO 1^ € 1.401.595,22 € 199.755,30 € 555.936,50 € 78.892,89 € 43.108,00 € 45.364,09 € 541.996,53 € 1.318.093,04 € 3.500.104,45 € 4.400,00 € 7.689.246,02 TITOLO 2^ SPESE IN CONTO CAPITALE 6% 8% 40% 30% 2% 4% 1 2 3 4 10% 0% 5 7 6 8 1 - FUNZIONE 1^ AMMINISTRAZIONE GENERALE 2 - FUNZIONE 4^ ISTRUZIONE PUBBLICA 3- FUNZIONE 5^ CULTURA E BENI CULTURALI 4 - FUNZIONE 6^ SETTORE SPORTIVO E RICREATIVO 5 - FUNZIONE 7^ TURISMO 5 - FUNZIONE 8^ VIABILITA' E TRASPORTI 5 - FUNZIONE 9^ GESTIONE TERRITORIO E AMBIENTE 6 - FUNZIONE 10^SETTORE SOCIALE € € € € € € € € 476.996,00 20.500,00 5.000,00 122.000,00 50.000,00 368.000,00 95.500,00 70.000,00 TOTALE TITOLO 2^ SPESE IN CONTO CAPITALE € 1.207.996,00 A loro volta le funzioni si dividono in servizi, Il servizio individua le responsabilità, in altre parole il soggetto che decide come e quando impiegare le risorse assegnate (se vogliamo, individua l’assessorato di riferimento); Ad esempio la funzione di istruzione pubblica si divide in servizio di scuola materna, di istruzione elementare, media, superiore. cioè i costi complessivi delle scuole materne, elementari, medie. mense, trasporti e corsi di formazione Ogni servizio è sua volta ripartito in interventi che forniscono i dettagli di dove si spendono i soldi. Gli interventi della spesa corrente sono ripartiti su 11 codici: 01 -personale 02 -acquisto di beni di consumo e/o di materie prime 03 -prestazioni di servizi 04 -utilizzo di beni di terzi 05 -trasferimenti 06 -interessi passivi e oneri finanziari diversi 07 -imposte e tasse 08 – oneri straordinari della gestione corrente 09 -ammortamenti di esercizio 10 – fondo svalutazione crediti 11 -fondo di riserva TITOLO 1^ SPESE CORRENTI RIPARTO SPESE PER INTERVENTI 1% 1% 0% 1% 0% 16% 5% 6% 1% 1% 68% 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 1- PERSONALE 2 - ACQUISTO DI BENI DI CONSUMO E MATERIE PRIME 3 - PRESTAZIONI DI SERVIZI 4 - UTILIZZO BENI DI TERZI 5 - TRASFERIMEN TI 6 - INTERESSI PASSIVI 7- IMPOSTE E TASSE 8 - ONERI STRAORDINARI DELLA GESTIONE 9 - AMMORTAMENTI DI ESERCIZIO 10 - FONDO SVALUTAZIONE CREDITI 11 - FONDO DI RISERVA € 1.252.637,05 € 88.509,80 € 5.211.516,96 € 60.567,40 TOTALE TITOLO 1^ € 7.689.246,02 € € € € € € € 488.671,91 350.677,09 75.000,00 71.206,00 67.703,70 22.756,11 RIPORTIAMO DI SEGUITO LA SUDDIVISIONE DELLA SPESA CORRENTE PER FUNZIONE ED INTERVENTI (cioè quanto spendiamo e per che cosa per ogni funzione) FUNZIONE 1^ AMMINISTRAZIONE GESTIONE E CONTROLLO – 5% 2% 5% 2% 5% 1% 54% 24% 2% 1 2 3 4 5 6 7 8 9 1-PERSONALE 2 -ACQUISTO DI BENI DI CONSUMO E MATERIE PRIME 3- PRESTAZIONI DI SERVIZI 4- TRASFERIMEN TI 5- INTERESSI PASSIVI 6 - IMPOSTE E TASSE 7 - ONERI STRAORDINARI DELLA GESTIONE 8 - FONDO SVALUTAZIONE CREDITI 9 -FONDO DI RISERVA € € € 756.321,57 34.477,00 334.239,16 € € € € € € 16.054,00 23.837,68 75.000,00 71.206,00 67.703,70 22.756,11 TOTALE FUNZIONE 1^ € 1.401.595,22 FUNZIONE 3^ – POLIZIA LOCALE - 2% 3% 95% 1 2 3 1-PERSONALE 2 -ACQUISTO DI BENI DI CONSUMO E MATERIE PRIME 3- PRESTAZIONI DI SERVIZI TOTALE FUNZIONE 3^ € € € € 189.873,30 6.000,00 3.882,00 199.755,30 FUNZIONE 4^ - ISTRUZIONE PUBBLICA 7% 2% 7% 84% 1 2 3 4 1 -ACQUISTO DI BENI DI CONSUMO E MATERIE PRIME 2 - PRESTAZIONI DI SERVIZI 3 - TRASFERIMENTI 4 - INTERESSI PASSIVI € € € € 8.500,00 468.800,00 40.000,00 38.636,50 TOTALE FUNZIONE 4^ € 555.936,50 € € € € 600,00 63.224,60 2.000,00 13.068,29 FUNZIONE 5^ - CULTURA E BENI CULTURALI 1% 17% 3% 79% 1 2 3 1 -ACQUISTO DI BENI DI CONSUMO E MATERIE PRIME 2 - PRESTAZIONI DI SERVIZI 3 - TRASFERIMENTI 4 - INTERESSI PASSIVI 4 TOTALE FUNZIONE 5^ € 78.892,89 FUNZIONE 6^ - SETTORE SPORTIVO E RICREATIVO 37% 63% 1 2 1 - PRESTAZIONI DI SERVIZI 2 - INTERESSI PASSIVI € € 27.000,00 16.108,00 TOTALE FUNZIONE 6^ € 43.108,00 € € € 35.000,00 3.516,00 6.848,09 FUNZIONE 7^ - TURISMO 15% 8% 77% 1 1 - PRESTAZIONI DI SERVIZI 2 - TRASFERIMENTI 3 - INTERESSI PASSIVI 2 3 TOTALE FUNZIONE 7^ € 45.364,09 FUNZIONE 8 –VIABILITA’ E TRASPORTI 20% 25% 3% 1% 41% 10% 1 2 3 4 5 6 1 - PERSONALE 2 - ACQUISTO BENI DI CONSUMO E MATERIE PRIME 3 - PRESTAZIONI DI SERVIZI 4 - UTILIZZO BENI DI TERZI 5 - TRASFERIMENTI 6 - INTERESSI PASSIVI € € € € € € 109.332,07 16.500,00 218.606,00 56.567,40 7.000,00 133.991,06 TOTALE FUNZIONE 8^ € 541.996,53 FUNZIONE 9 – GESTIONE TERRITORIO ED AMBIENTE 5% 0% 1% 94% 1 2 3 1 - ACQUISTO BENI DI CONSUMO E MATERIE PRIME 2 - PRESTAZIONI DI SERVIZI 4 € 500,00 € 1.241.747,39 3 - TRASFERIMENTI 4 - INTERESSI PASSIVI € € 15.825,62 60.020,03 TOTALE FUNZIONE 9^ € 1.318.093,04 FUNZIONE 10 – SETTORE SOCIALE 6% 11% 2% 1% 0% 80% 1 2 3 4 5 6 1 - PERSONALE 2 - ACQUISTO BENI DI CONSUMO E MATERIE PRIME 3 - PRESTAZIONI DI SERVIZI 4 - UTILIZZO BENI DI TERZI 5 - TRASFERIMENTI 6 - INTERESSI PASSIVI € 197.110,11 € 21.932,80 € 2.816.617,81 € 4.000,00 € 402.276,29 € 58.167,44 TOTALE FUNZIONE 10^ € 3.500.104,45 I dati della Funzione 10^ Settore Sociale comprendono gli importi afferenti alla Gestione Associata dei Servizi Socio-Assistenziali della Zona Sociale n. 5 del Trasimeno, di cui il Comune di Panicale è Ente Capofila. Tali somme confluiscono nel nostro bilancio sia nella parte Entrata, in particolare al Titolo II (per i trasferimenti da parte della Regione Umbria e dei Comuni della Zona) e al Titolo III (dove vengono incassate le rette dei centri diurni anziani e disabili e delle strutture residenziali per anziani e disabili), che nella parte Spesa al Titolo I. Nel dettaglio della Funzione 10 si specifica che: - all’intervento 1 – Personale - all’intervento 2 – Acquisto di materie prime e beni di consumo - all’intervento 3 – Prestazioni di servizi - all’intervento 5 – Trasferimenti € 137.987,41 € 11.932,80 € 2.403.380,28 € 377.076,29 Per un totale di € 2.930.376,78 sono imputabili alla Gestione Associata suddetta . Gli interventi della spesa in conto capitale sono ripartiti su 10 codici: 01 –acquisizione di beni immobili 02 – espropri e servitù onerose 03 – acquisti di beni specifici per realizzazioni in economia 04 - utilizzo beni di terzi per realizzazioni in economia 05 – acquisizione di beni mobili, macchine e attrezzature tecnico-scientifiche 06 - incarichi professionali esterni 07 – trasferimenti di capitale 08 – psartecipazioni azionarie 09 – conferimenti di capitale 10 – concessioni di crediti e anticipazioni TITOLO 2^ SPESE C/CAPITALE RIPARTO SPESE PER INTERVENTI 0% 0% 3% 0% 0% 0% 0% 4% 0% 93% 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 1- ACQUISIZIONE DI BENI IMMOBILI 2 - ESPROPRI E SERVITU' ONEROSE 3 - ACQUISTO DI BENI PER REALIZZAZIONI IN ECONOMIA 4 - UTILIZZO BENI DI TERZI PER REALIZZ.IN ECONOMIA 5 - ACQUISIZIONE DI BENI MOBILI, MACCHINE E ATTREZZ. 6 - INCARICHI PROFESSIONALI ESTERNI 7- TRASFERIMENTI DI CAPITALE 8 - PARTECIPAZIONI AZIONARIE 9 - CONFERIMENTI DI CAPITALE 10 - CONCESSIONE DI CREDITI ED ANTICIPAZIONI € 1.122.500,00 € € 30.500,00 € € 46.000,00 € 5.496,00 € 3.000,00 € € 500,00 € - TOTALE TITOLO 2^ € 1.207.996,00 Per soli scopi gestionali degli uffici è prevista un ulteriore divisione in capitoli (la singola voce di spesa, tipo: contributi a associazione 1, associazione 2, ecc..), che costituiscono le unità elementari del bilancio Cosa insegnano, dunque, le fredde cifre ufficiali di bilancio? In positivo o in negativo ci dicono che il grado di libertà sulle politiche di spesa per questo Comune è più limitato di quanto suggeriscano i totali delle entrate. Tolte le spese per il personale, i servizi sociali, l’istruzione, la manutenzione e il rimborso di prestiti (le cosiddette spese obbligatorie) che assorbono la quota più alta delle risorse di un Comune e sono i settori per la valutazione degli interventi politico-sociali a livello comunale, ben poche sono le risorse disponibili da gestire. In un clima di continus riduzione delle risorse queste spese sono diventate progressivamente il nucleo centrale dell’attenzione delle Amministrazioni locali perché si amplia sempre più la domanda di servizi soprattutto per le fasce deboli della cittadinanza che sono in aumento.. Motivazioni per un bilancio Perciò, se è facile intuire che non si può mai avere tutto e subito, i cittadini richiedono sicuramente efficienza e trasparenza. Ma come fare per ottenerle? Ci sono molti modi per un processo ideale e il più possibile condiviso di decisioni di spesa. Ogni ente di controllo o forza politica ne ha in mente uno. Ma uno schema ormai considerato da tutti ragionevole presuppone che: si individui un obiettivo, si decida di cosa si ha bisogno per raggiungerlo, si decida come fare per ottenere i prodotti migliori con la minima spesa. Infine si dovrebbe vedere se gli obiettivi sono stati raggiunti, e dunque se le scelte erano proprio quelle che ci volevano per lo scopo prefissato, e che una relazione venga portata di fronte al pubblico che valuterà ed esprimerà i propri giudizi. Questo è il percorso intrapreso da questa Amministrazione. “Non dalla ricchezza nasce la virtù, ma che dalla virtù deriva, piuttosto, ogni ricchezza e ogni bene, per l'individuo come per gli stati” (Socrate) Grazie. L’ASSESSORE AL BILANCIO Prof.ssa BRUNI Giselda Marina IL RESPONSABILE DELL’AREA FINANZIARIA MIPATRINI Monica L’illustrazione del bilancio di previsione 2014 sarà pubblicata per consentirne a tutti la consultazione prima degli incontri pubblici di confronto sulle scelte operate.